I CONTROLLI UFFICIALI NEI PRODOTTI DELLA PESCA - Dr. Luca Pennisi Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo ...
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I CONTROLLI UFFICIALI NEI PRODOTTI DELLA PESCA Dr. Luca Pennisi Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo
REG. CE 854/2004 che stabilisce norme specifiche per l'organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano ALL. III - CAPO II CONTROLLI UFFICIALI SUI PRODOTTI DELLA PESCA I controlli ufficiali sui prodotti della pesca comprendono almeno i seguenti elementi: A. ESAMI ORGANOLETTICI B. INDICATORI DI FRESCHEZZA C. ISTAMINA D. RESIDUI E CONTAMINANTI E. CONTROLLI MICROBIOLOGICI F. PARASSITI G. PRODOTTI DELLA PESCA VELENOSI
I Parassiti di interesse sanitario Presenti nei prodotti della pesca e nei molluschi agenti di zoonosi: Elminti: Diphillobotrium Opistorchis e correlati Anisakidae Protozoi: Giardia Toxoplasma Cryptosporidium E tanti altri………………………………………….!! Pozio, 2014
Gli animali acquatici rivestono spesso un ruolo importante nel ciclo biologico di parassiti eteroxeni che allo stadio adulto o larvale sono in grado di determinare patologia nell’uomo. Quest’ultimo può comportarsi come: Ospite definitivo Ospite accidentale • Difillobotriosi (o plerocercosi) • Anisakidosi o Anisakiasi • Heterofidosi e Centrocestosi • Clinostomosi • Opistorchidosi
LA RACCOLTA NORMATIVA!!!!!! Gli aspetti relativi al rischio della presenza dei parassiti nei prodotti della pesca è disciplinato da: C.M. 11/03/1992 n. 10 O.M. 12/05/1992 Reg. CE 853/2004 Reg. CE 854/2004 Reg. CE 2074/2005 Reg. CE 1020/2008 Reg. CE 1276/2011 C.M. 4379 del 17/02/2011 C.M. 4380 del 17/02/2011 Decreto Minisan 17 luglio 2013 LEGGE 283/1962 (art. 5)…………………………………………………………ecc
LEGGE 30 Aprile 1962, n. 283 Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande ”E’ vietato impiegare nella preparazione di alimenti e bevande, vendere, detenere per vendere o somministrare come mercede ai propri dipendenti, o comunque distribuire per il consumo sostanze alimentari: omissis d) insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive, ovvero sottoposte a lavorazioni o trattamenti diretti a mascherare un preesistente stato di alterazione; omissis”
REG. CE 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale ALL. III – SEZ. VII CAP. V LETT. D LETT. D PARASSITI Gli operatori del settore alimentare devono assicurare che i prodotti della pesca siano sottoposti ad un controllo visivo alla ricerca di ENDOPARASSITI VISIBILI PRIMA DELL'IMMISSIONE SUL MERCATO. Gli operatori non devono immettere sul mercato per il consumo umano i prodotti della pesca manifestamente infestati da parassiti.
REG. CE 1020/2008 che modifica gli Allegati II e III del reg. CE 853….. ALL. II Si modifica il capitolo III, parti A, C, D……si applicano alle vendite al dettaglio
O.M. 12/05/1992 Misure urgenti per la prevenzione delle parassitosi da Anisakis Art. 1. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente Ordinanza si applica alle specie di pesce indicate in premessa………….suscettibili di essere parassitate da nematodi del genere Anisakis
O.M. 12/05/1992 Misure urgenti per la prevenzione delle parassitosi da Anisakis Engraulis encrasicolus – Alice Sardina pilchardus - Sardina
O.M. 12/05/1992 Misure urgenti per la prevenzione delle parassitosi da Anisakis Clupea harengus – Aringa Merluccius merluccius – Merluzzo Scomber scombrus – Sgombro
O.M. 12/05/1992 Misure urgenti per la prevenzione delle parassitosi da Anisakis Trachurus trachurus - Trachuro Lepidopus caudatus – Pesce sciabola Micromesistius potassou – Melù Mullus spp. – Triglia
Pesci in cui le larve anisakidi si localizzano Pesci con larve anisakidi a livello soprattutto in cavità peritoneale e visceri muscolare anche intra vitam: nasello aringa merlano suro scorfano sgombro triglidi Specie ittiche dei mari italiani in cui si è rinvenuta la presenza di larve di Anisakis • pesce sciabola (100%) • sardina • nasello • sgombro • lanzardo • boga • pagello fragolino • pagro • triglia di scoglio • scorfano • gallinella • suro • ricciola • pesce s.pietro • molva • melù • busbana • rana pescatrice • aguglia • tombarello • pesce tamburo • pesce castagna • murena • tracina • alice Le larve di Pseudoterranova vengono reperite in prodotti ittici d’importazione (es. coda di rospo, merluzzo atlantico, halibut, ecc.)
Specie ittiche più frequentemente infestate Loligo vulgaris – Calamaro Sepia officinalis – Seppia
C.M. 11/03/1992 n. 10 Direttive e raccomandazioni in merito alla presenza di larve di Anisakis nei pesci
C.M. 11/03/1992 n. 10 Direttive e raccomandazioni in merito alla presenza di larve di Anisakis nei pesci PRONTA EVISCERAZIONE Engraulis encrasicolus – Alice < 18 cm Lepidopus caudatus – Pesce sciabola
2. Ricerca del parassita visibile
REG. CE 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale ALL. III – SEZ. VII CAP. V LETT. D LETT. D PARASSITI Gli operatori del settore alimentare devono assicurare che i prodotti della pesca siano sottoposti ad un controllo visivo alla ricerca di ENDOPARASSITI VISIBILI PRIMA DELL'IMMISSIONE SUL MERCATO. Gli operatori non devono immettere sul mercato per il consumo umano i prodotti della pesca manifestamente infestati da parassiti. si applica anche alla vendita al dettaglio
Reg. CE 2074/2005 PARASSITA VISIBILE parassita o un gruppo di parassiti che per dimensioni, colore o struttura è chiaramente distinguibile nei tessuti dei pesci. CONTROLLO VISIVO l'esame non distruttivo di pesci o prodotti della pesca effettuato senza l'ausilio di strumenti di ingrandimento ottico e in condizioni di buona illuminazione per l'occhio umano e, se del caso, anche mediante speratura. SPERATURA s'intende, nel caso dei pesci piatti o dei filetti di pesce, l'osservazione controluce del pesce in una stanza buia, al fine di individuare la presenza di parassiti.
Ricerca di larve anisakidi nei pesci • Esame visivo (Regolamenti CE 853 e 854 e relative modifiche, Regolamento CE 2074) • Transilluminazione di piccoli frammenti di muscolo (max. 5 mm) o di filetti (Regolamento CE 2074) • Digestione cloro-peptica di porzioni di muscolo (per esaminare pool) DSPVPA
Identificazione di Anisakis spp. larvae Morfologia Con i marcatori genetici Anisakis Type I A. simplex sensu stricto A. pegreffii A. simplex C A. ziphidarum A. typica A. nascettii
Identificazione di Anisakis spp. larvae Morfologia Con i marcatori genetici Anisakis Type II A. physeteris A. paggiae A. brevispiculata
Gli altri Anisakidae 3 - 4 Contracaecum spp. Porzione anteriore e posteriore 5 - 6 Pseudoterranova spp. Porzione anteriore e posteriore
5 - 6 Pseudoterranova spp.
Pseudoterranova sp. Anisakis sp.
Circ. Min. 09/04/2008
Valutazione della vitalità Osservazione di movimenti spontanei o dietro stimolo nel prodotto o in acqua…….
Valutazione della vitalità colorazione Questo metodo si utilizza per distinguere le larve vive dalle devitalizzate. Queste ultime si colorano più intensamente (Leinemann e Karl, 1988). I coloranti utilizzati possono essere Eosina Y, Blu di metilene, Rosso metile, Verde brillante e Safranina. La metodica prevede il loro utilizzo in condizioni di digestione gastrica (Astwood, et al, 1996). I coloranti che hanno dimostrato più efficacia sono la Safranina ed il verde brillante (Vidacek et al, 2010).
VERDE BRILLANTE Verde Brillante B A A = Vive e Vitali B = -20°C X 24h B
ROSSO DI SAFRANINA Rosso Safranina B A A = Vive e Vitali B = -20° C X 24h B
Valutazione della vitalità Emissione di fluorescenza Anche questo metodo viene raccomandato per lo stesso fine. Le larve di Anisakis spp. emettono una fluorescenza azzurra se esposte a luce ultravioletta (366 nm) con una intensità variabile in funzione dei trattamenti del prodotto (Pippi, 1970).
Tecnica a raggi UV previo congelamento di filetto a) Tagliare il campione di filetto il più sottile possibile mediante un coltello affilato o un bisturi; b) porre ogni filetto di pesce tra due fogli di plastica trasparente; c) schiacciare il filetto di circa ½ mm mediante uno strumento di compressione; d) congelare i filetti così ottenuti ad una temperatura di -20ºC; e) dopo congelamento osservare i filetti ad occhio nudo mediante una luce a raggi UV: le larve di Anisakis appariranno fluorescenti. Pressatura e congelamento filetti di Melù, Micromesistius potassou, viste sotto raggi UV (Foto A.Levsen, 2010)
Valutazione della vitalità Emissione di fluorescenza Alla morte delle larve non sempre si ha emissione di fluorescenza A partire da un determinato spessore non si riescono ad osservare le larve situate in porzioni più profonde. (Rodriguez Mahillo et al., 2008, Solas et al, 2009; Vidacek et al. 2009a, b, 2010).
Trattamenti di Bonifica
REG. CE 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale ALL. III – SEZ. VII CAP. III LETT. D In particolare: ARINGHE, SGOMBRI, SPRATTI, SALMONE (selvatico) dell’ATLANTICO o del PACIFICO
REG. CE 1276/2011 Gli operatori del settore alimentare che immettono sul mercato i seguenti prodotti della pesca derivati da pesci pinnati o molluschi cefalopodi: a) i prodotti della pesca che vanno consumati crudi o praticamente crudi; oppure b) i prodotti della pesca marinati, salati e qualunque altro prodotto della pesca trattato, se il trattamento praticato non garantisce l’uccisione del parassita vivo, devono assicurarsi che il materiale crudo o il prodotto finito siano sottoposti ad un trattamento di congelamento che uccide i parassiti vivi potenzialmente rischiosi per la salute dei consumatori. 2. Per i parassiti diversi dai trematodi il congelamento deve consistere in un abbassamento della temperatura in ogni parte della massa del prodotto fino ad almeno: a) – 20 °C, per almeno 24 ore; oppure b) – 35 °C, per almeno 15 ore.
REG. CE 1276/2011 3. Gli operatori del settore alimentare non sono tenuti a praticare i trattamenti di congelamento di cui al punto 1 per i prodotti della pesca: a) sottoposti, o destinati ad essere sottoposti, ad un trattamento termico che uccide il parassita vivo prima del consumo. Nel caso di parassiti diversi dai trematodi il prodotto è riscaldato ad una temperatura al centro del prodotto superiore o uguale a 60 °C per almeno un minuto;
REG. CE 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale ALL. III – SEZ. VII CAP. III LETT. D
le Iene Show del 22 settembre 2010, con un servizio realizzato dall’inviata Toffa. Dopo aver visto il servizio di ieri sera delle Iene sull'Anisakis ho deciso di non mangiare più sushi! Avete visto il servizio di ieri sera delle Iene sul verme dei pesci Anisakis che può essere preso anche dagli essere umani mangiando pesce crudo???
CIRC 4379 DEL 17/02/2011 Chiarimenti concernenti alcuni aspetti in materia di vendita e somministrazione di preparazioni gastronomiche contenenti prodotti della pesca destinati ad essere consumati crudi o praticamente crudi. Obbligo di trattamento con il freddo per uccidere parassiti e larve potenziali causa di gravi patologie nell’uomo Estensione ai prodotti di acqua dolce L’OSA deve dimostrare che i trattamenti che pratica garantiscano l’uccisione di tutti i parassiti presenti (vendita e somministrazione) Rammenta reg 2074 (controllo visivo) per osa che vende o somministra Il congelamento viene definito “trattamento di bonifica preventiva” per mantenere lo status di fresco
REG. CE 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale ALL. III – SEZ. VII CAP. III LETT. D DEROGHE!!!!
REG. CE 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale ALL. III – SEZ. VII CAP. III LETT. D DEROGHE!!!!
Circ. Min. 4380 del 17/02/2011 Nessuna area di pesca marittima può essere considerata esente da Anisakis La presenza delle larve va considerata condizione naturale e normale È necessario che l’OSA dimostri di aver fatto quanto poteva per: Rispetto 853/2004 (controllo visivo) Si stabilisce la non applicabilità del’Art. 5 della L. 283/62 per chi abbia ottemperato all’Autocontrollo (Vendita Ingrosso e dettaglio) esclusi prodotti per consumo crudo o somministrazione.
Altri trattamenti (HPP e irraggiamento)
EFSA Parere scientifico sulla valutazione dei rischi dovuti alla presenza di parassiti nei prodotti ittici Lesioni osservate sulla cuticola di larve L3 di Anisakis spp. sottoposte a 200 mPa per 5 e 15 min (Tejada, 2011).
EFSA Parere scientifico sulla valutazione dei rischi dovuti alla presenza di parassiti nei prodotti ittici (2010)
Decreto M. Salute 17/07/2013
Parassiti dei prodotti della pesca non zoonotici
Miolisi variabile da frammentazione in zolle a completa scomparsa della tipica struttura muscolare Tonno affumicato reperito nella GDO
In seno alle fibre muscolari lisate, si possono osservare singole spore involute (SX) o, talvolta, raggruppate a formare dei “nidi” (SOTTO)
Nel tessuto muscolare circostante, indenne, si può, inoltre, osservare una cisti parassitaria 6 capsule polari 3-4 µ riferibili ad un myxosporidio del Genere Hexacapsula Specie neothunni
Infestazioni da cestodi Trypanorhyncha
Infestazioni da crostacei Pennellidae
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