Le ricerche dell'ateneo friulano presso la NASA e il CERN - Alessandro De Angelis
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Le ricerche dell’ateneo friulano presso la NASA e il CERN Alessandro De Angelis Univ. di Udine e INFN Trieste www.ud.infn.it/~deangeli Belluno, novembre 2001 Copia pdf del seminario si trova in www.ud.infn.it/~deangeli/test/belluno.pdf
2 Sommario n Archeologia (come e dove le cose sono iniziate) n Fisica agli acceleratori: dalle camere a bolle alla rivoluzione elettronica n La frontiera di oggi: astroparticelle n Dove le cose ritornano ?
3 Gli inizi della fisica delle alte energie n 1900: Esperienza di Rutherford (schema: particelle prodotte in laboratorio urtano un bersaglio) n 1912: Elettroscopio di Hess (schema: si utilizzano i raggi cosmici)
4 I primi anni n Negli anni ’30 e ’40, le due tecniche convivono n Grandi scoperte da raggi cosmici fotografati su emulsioni fotografiche n Ben presto tuttavia la tecnica degli acceleratori di particelle si avvia a prendere il sopravvento n Si conosce l’energia e il tipo di particelle incidenti n La tecnica ha i suoi sviluppi piu’ importanti negli USA
5 Antonio Rostagni a Padova n Negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, la maggior parte dei grandi fisici italiani e’ costretta dalle leggi razziali (o dalla solidarieta’) ad emigrare negli Stati Uniti n Subito dopo la fine della guerra, Edoardo Amaldi riorganizza la fisica italiana n Consiglia a Padova un professore dell’Universita’ di Messina, Antonio Rostagni
7 E quindi uscimmo a riveder le stelle… n Il laboratorio della Marmolada diviene uno dei poli della ricerca fondamentale mondiale n Visita di Enrico Fermi n Si formano giovani che daranno importanti contributi alla fisica italiana del dopoguerra (Cresti, Guerriero) n Il tutto in uno spirito di semplicita’, entusiasmo e buonumore
8 Anni ’55 – ’80 : si torna sottoterra n I fisici “di grido” emigrano nei laboratori (Argonne, Brookhaven, LBL, Stanford, CERN, FNAL…) dove sono disponibili grandi acceleratori per le osservazioni
9 Un intermezzo: che cosa vuol dire “osservazioni ?” n La fisica costruisce modelli che spiegano la natura (o meglio le nostre osservazioni della natura, o meglio ancora le osservazioni della nostra interazione con la natura) n Conosciamo il mondo principalmente attraverso i nostri occhi, sensibili a una banda di frequenze centrata sulla frequenza di emissione del sole
10 L’informazione raccolta dai nostri occhi n Ci ha consentito di vivere in una natura ostile n Ci da’ piacere, ci fa sentire parte dell’universo n E’ lenta, limitata, incompleta n Negli ultimi secoli assistiamo a un’accelerazione della scienza (della storia) n Valutiamo piu’ informazione, piu’ velocemente n Questo si riflette sul modo in cui acquisiamo ed elaboriamo informazione, nel piccolissimo come su scale cosmologiche
11 Test: siete bravi fisici delle particelle? Prova anche tu! Trova la forma del bersaglio nascosto dalla nuvoletta nera...
12 Soluzione...
13 Camere a bolle
14 Charpak e la camera a fili n Ora l’informazione e’ facilmente digitalizzabile (ossia: traducibile in numeri) ! n La camera a fili apre la porta all’uso del computer per l’analisi dei dati in fisica fondamentale
15 Rubbia e la rivoluzione elettronica n UA1, Rubbia ‘80 : un grande esempio di uso delle tecnologie di punta (105 canali di elettronica)
16 Qui l’universita’ di Udine comincia a giocare un ruolo importante... n Anni ‘80: si comincia a pensare a professionisti dell’informatica n Simulazioni n Event displays n Dopo il ‘92, interfacce Web n Molti studenti dell’ateneo friulano vanno a Ginevra; alcuni si sono sistemati li’ n In particolare i bellunesi… n L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ha fiducia in noi: con importanti finanziamenti ci ha aiutato a partire e oggi ci aiuta crescere
17 La seconda generazione basata sui computers n Gli esperimenti di fine XX secolo : ~ 106 canali di elettronica, > 1 int./secondo (DELPHI, Ugo Amaldi ’90) n Data Summary Tapes di 107 eventi, ~1000 GBytes
18 Il prossimo futuro n Nel prossimo futuro (2007-) aspettiamo un altro fattore 1000… n …impossibile “vedere” gli eventi senza il computer TROPPO PICCOLI E TROPPO COMPLESSI Fisica Computazionale a Udine: enfasi sull’analisi dei dati
19 Le infrastrutture e l’elaborazione dell’informazione n Tecnologie di punta nell’immagazzinamento dei dati e nell’elaborazione dell’informazione Byproducts come il World Wide Web n …e dimenticatevi Matrix: ora arriva GRID
20 Altissime energie n Ma gli acceleratori sono limitati… Le scale dei tempi e i costi si stanno dilatando… Le collaborazioni diventano sempre piu’ grandi... n Circa il 10% dei fisici delle alte energie tornano ai raggi cosmici n Altissime energie, eventi inspiegati
21 Fisica dei costituenti elementari: una linea per il futuro n Per andare oltre, acceleratori grandi come le stelle e le galassie... n Ma ci sono acceleratori grandi come le stelle e le galassie: sono le stelle e le galassie stesse n Dall’Universo, raggi di energia 108 volte > di quelli che l’uomo riesce a produrre n NASA, ESA: cercare l’infinitamente piccolo nell’infinitamente grande
22 Inoltre: ci sono oggetti invisibili (e dominano la materia dell’Universo) n La materia oscura (probabilmente il 90% della materia) non emette nelle frequenze da noi visibili n Nuove particelle elementari
23 La materia oscura e il nostro destino ultimo n Misurare quanta materia c’e’ nell’Universo ci puo’ chiarire il problema fondamentale : l’Universo tornera’ indietro o continuera’ ad espandersi indefinitamente ?
24 Vediamo solo in parte cio’ che ci circonda n C’e’ tutto un mondo di colori, ma i nostri occhi vedono solo una stretta banda n Dal rosso al violetto nell’arcobaleno n Ogni colore corrisponde a una diversa energia della luce n Anche i colori che non vediamo hanno nomi a noi familiari: ascoltiamo la radio, scaldiamo il cibo nel microonde, fotografiamo le nostre ossa mediante i raggi X...
25 E il resto ? n avete mai pensato che cosa accadrebbe se vedessimo solo il verde ?
26 L’universo che non vediamo n Quando si fa una foto si cattura la luce (anche l’immagine del telescopio, ingrandita, viene dalla luce visibile) n Si puo’ mappare in falsi colori l’immagine di un “telescopio a raggi X” n L’elaborazione dell’informazione e’ cruciale n Superare la barriera dell’atmosfera e’ cruciale
27 Transparenza dell’atmosfera
28 Conseguenza sulle tecniche L’atmosfera e’ opaca per i γ Solo rivelatori su satellite possono rivelare γ primari n I flussi di fotoni di alta energia decrescono rapidamente con E => con le tecnologie attuali, fotoni VHE e UHE possono essere rivelati solo mediante sciami atmosferici
29 A terra superfici sempre piu’ grandi... n Auger Southern Observatory in Argentina n Nel 2003, 1600 rivelatori sparsi su 3000 km2 (un centesimo della superficie dell’Italia) - Un osservatorio complementare nell’emisfero nord ?
30 Puro e disposto a salire a le stelle n Per limitare gli effetti di diffusione dell’atmosfera, i nuovi telescopi vengono lanciati nello spazio n Misurare quanta materia c’e’ nell’Universo ci puo’ chiarire il problema fondamentale : l’universo tornera’ indietro o continuera’ ad espandersi indefinitamente ?
31 Il satellite GLAST Tracker (NASA) n Telescopio γ su satellite nel range 20 MeV-300 GeV n tracciatore ibrido + calorimetro Calorimeter n Collaborazione USA-Francia-Italia- Giappone-Svezia n Esperienza in fisica delle particelle + astrofisica n Timescale: 2006-2010 (->2015) n Ampio spettro di obiettivi fisici: n Astrofisica gamma n Fisica fondamentale A HEP / astrophysics partnership
32 Lo strumento e’ ispirato alle tecniche della fisica delle particelle. Utilizzando un know-how costruito in una pluriennale collaborazione con il CERN di Ginevra e una preziosa sinergia con Informatica, un gruppo del Dipartimento di Fisica dell’Universita’ di Udine, con contributi importanti da parte dell’INFN e dell’ASI, ha la responsabilita’ dell’event display e della simulazione e studia come interpretare i segnali. A. De Angelis 2000 Come ci aspettiamo una mappa del cielo nello spettro dei raggi gamma dopo un anno di lavoro di GLAST. Al centro la Via Lattea, la nostra galassia.
33 Oggetti misteriosi: γ-ray bursts (Storia, I) n Un puzzle della fisica di oggi... n Fine dei ’50 e primi anni ’60: l’Unione Sovietica guida l’esplorazione dello spazio n 1959: l’URSS manda un satellite sulla luna n 1961: l’URSS manda nello spazio il 27enne Yuri Gagarin n 1963: l’aviazione USA lancia 2 satelliti Vela per scoprire se I sovietici compiono esperimenti nucleare nello spazio o sulla luna n Instrumentati con scintillatori NaI (Tl)
34 Oggetti misteriosi: γ-ray bursts (Storia, II) n 1967 : viene osservata un’emissione anomala di raggi X e γ. Per pochi secondi, oscura tutte le sorgenti γ dell’Universo messe assieme. Poi scompare immediatamente. Un’altra nel 1969... Dopo studi attenti (!), viene esclusa l’origine umana n I bursts non vengono dalle vicinanze della Terra n 1973 (!) : L’osservazione e’ comunicata al mondo n Oggi abbiamo visto centinaia di gamma- ray bursts...
35 Oggetti esotici
36 Prima osservazione di un gamma-ray burst ?
37 Un nuovo concetto: EUSO n L’atmosfera e’ il rivelatore ideale per i raggi cosmici di estrema energia e per i neutrini cosmici. L’idea rivoluzionaria di EUSO (2008-) e’ di guardare la luce di fluorescenza dall’alto
38 Dove a volte le cose ritornano... n EUSO cerca un sito di test a partire dal 2006 ! n Ricordiamoci della generosita’ della SADE n Ringraziamenti a Guido Zago, Marcello Cresti
39 L’amor che move il sole e l’altre stelle n La fisica dei costituenti fondamentali si sta ponendo domande fondamentali: n Quali forme di materia popolano l’Universo n L’Universo tornera’ indietro ? n I grandi centri di ricerche (NASA, ESA, CERN, FNAL, SLAC, DESY…) sono impegnati a fondo n L’ateneo friulano e’ protagonista nella ricerca con le sue competenze sull’informatica e sull’analisi dei dati, e con i suoi giovani n Probabilmente il futuro sara’ astroparticellare, e le Dolomiti sono cosi’ vicine alle stelle...
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