I cambiamenti climatici - Climate Channel

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I cambiamenti climatici - Climate Channel
I cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici - Climate Channel
Sommario
•   Concetto di Clima
•   Cause dei cambiamenti climatici
•   Conseguenze Globali
•   Conseguenze in Europa
•   Conseguenze in Italia
•   Cause in Italia e limiti al danno
I cambiamenti climatici - Climate Channel
IL CLIMA
      secondo l’organizzazione mondiale della meteorologia

L'insieme delle condizioni atmosferiche (temperatura,
precipitazioni, umidità, pressione, venti...) medie che
caratterizzano una determinata regione geografica
ottenute da rilevazioni omogenee dei dati per lunghi
periodi di tempo (almeno 30 anni).

Il clima terrestre è il risultato di un insieme di complesse
interazioni tra l'energia in arrivo dal Sole («motore» di
tutti i processi climatici), l'atmosfera, gli oceani, le nubi, i
suoli, la biosfera e la natura della superficie terrestre
(copertura vegetale, presenza ed estensione dei
ghiacci, superfici artificiali create dall'uomo, ecc…).
I cambiamenti climatici - Climate Channel
Cause dei Cambiamenti Climatici
• Variazioni dei parametri orbitali della Terra (quali
  l’eccentricità dell’orbita terrestre, l’inclinazione dell’asse
  terrestre, la precessione degli equinozi) scala temporale di
  decine di migliaia di anni
• Cambiamenti dell’attività solare (più o meno
  intensa…attualmente c’è un’assenza di macchie solari… la
  Terra si dovrebbe raffreddare) scala temporale di decine
  di decine anni.
• Disposizione delle masse continentali (deriva dei
  continenti), che condiziona la circolazione delle correnti
  oceaniche scala temporale di decine di milioni di anni.
• Variazioni nella composizione dell’atmosfera
  causate a loro volta da eventi quali grandi eruzioni
  vulcaniche, l’impatto di meteoriti e, soprattutto, dalle
  emissioni di gas serra di origine antropica. scala temporale
  di decine di decine anni.
I cambiamenti climatici - Climate Channel
Il Problema

L’uomo riversa nell’ambiente una grande
quantità di sostanze che possono alterare la
naturale composizione dell’atmosfera.

Tra queste sostanze vi sono alcune sostanze
(gas serra) in grado di assorbire la radiazione
che la superficie del nostro Pianeta e
l’atmosfera emettono per dissipare il calore
prodotto dai raggi solari.
I cambiamenti climatici - Climate Channel
L’effetto Serra

I maggiori gas serra sono il vapore acqueo, l’anidride carbonica, l’ozono, il metano,
  etc. tutti si trovano naturalmente in atmosfera e benché ne rappresentano meno
       dell’1% sono responsabili di un “effetto serra naturale” che mantiene la
                      temperatura del Pianeta più alta di circa 30°
I cambiamenti climatici - Climate Channel
IL CLIMA STA CAMBIANDO?

 ALCUNI DATI…………..
I cambiamenti climatici - Climate Channel
Gas ad effetto serra (GWP - Global Warming Potential)

                                      NB. Anche il vapore
                                      acqueo è un importante
                                      “gas serra” ma la sua
                                      concentrazione non è
                                      soggetta      a   variazioni
                                      rilevanti    e    non     è
                                      influenzata in maniera
                                      determinante          dalle
                                      attività antropiche.
I cambiamenti climatici - Climate Channel
Novità dal Quarto Rapporto sul Clima ONU
                                                   www.ipcc.ch

IPCC AR2 1995                   IPCC AR4 2007
“Gran parte del                 “E’ inequivocabile il
riscaldamento osservato         riscaldamento del sistema
negli ultimi 50 anni è          clima”
probabilmente dovuto
all’aumento della
concentrazione atmosferiche
dei gas serra”

IPCC AR3 2001                   IPCC AR4 2007
“E’ sempre più evidente che     “L’aumento della temperatura
gran parte del                  negli ultimi 50 anni è molto
surriscaldamento rilevato nel   probabilmente (90-95%)
corso degli ultimi cinquanta    dovuto all’aumento nelle
anni sia da attribuire alle     concentrazioni atmosferiche
attività umane”                 dei gas serra”
I cambiamenti climatici - Climate Channel
1

Variazione della temperatura media della
    bassa atmosfera dal 1860 ad oggi

                       Fonte: CRU, East Anglia University (U.K.)
Variazione della temperatura media dell’aria in prossimità
          della superficie terrestre dal 1000 ad oggi
Le temperature globali medie sono aumentate nell’ultimo secolo

                               Fonte: IPCC WGI Third Assessment Report
Arctic air temperature change reconstructed (blue), observed (red)

                                          http://www.copenhagendiagnosis.com/
2,00
                                           Italia - media 5 anni          Italia - media annua
                              1,50
Variazione temperatura (°C

                              1,00

                              0,50

                              0,00

                              -0,50

                              -1,00

                              -1,50
                                   1865   1885       1905          1925   1945          1965     1985   2005

                             Temperature medie in Italia nel periodo 1865-2005, variazioni rispetto
                                   alla media 1961-1990 (Fonte dati: Brunetti et al., 2007)
E’ VERO….. IL CLIMA STACAMBIANDO

  In generale si sono registrati
     aumenti di temperatura
      negli ultimi trent’anni
… conseguenze dei Cambiamenti
           Climatici in atto…

• È registrato lo scioglimento esteso di neve e
  ghiacci (continentali e marini)
• È aumentata la frequenza di eventi di
  intensa precipitazione; in zone tropicali e
  sub-tropicali è aumentata la durata e
  l’intensità dei periodi siccità
• È aumentata l’intensità degli eventi
  meteorologici estremi (tempeste, cicloni
  tropicali)
                     Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007
Le attività umane hanno sensibilmente cambiato
la composizione dell’atmosfera a partire della
rivoluzione industriale (1700) con immissioni
massicce di vari gas:

          CO2
(ANIDRIDE CARBONICA)

         N2O
    (PROTOSSIDO DI
        AZOTO)
SO2
  (ANIDRIDE
SOLFOROSA)

   CH4
 (METANO)
Per 650.000 anni fino al 1750
                      180
Emissioni antropiche
di inquinanti atmosferici
  (PM10, gas serra, NO2,
  CO, C6H6, COV, IPA…)

 RESPONSABILITA’ UMANA
A partire dalla rivoluzione industriale le attività umane hanno
  utilizzato sempre maggiori quantità di combustibili fossili
   not i di noili M

                                               Anno
                      Consumo di combustibili fossili dal 1750 al 2000
Confronto tra cause naturali e cause
            antropiche

     Ma è proprio vero
                    che
 l’uomo è responsabile dei
  Cambiamenti Climatici?
Variazione della temperatura superficiale globale
  (rispetto alla media dal 1901 al 2005): valori osservati e valori ricostruiti dai modelli climatici con
                 tutte le forzanti (a) e con solo le forzanti naturali, esclusi i gas serra (b)
                                                         Modelli climatici con solo forzanti
                                                         naturali (solari e vulcaniche)
                                                          A partire dagli anni ‘50, considerando
                                                          i soli fattori naturali forzanti il clima, ci
                                                          si sarebbe dovuti attendere un lieve
                                                          raffreddamento a causa della minore
                                                          attività solare, e dell'intensa attività
                                                          vulcanica.

                                                         Modelli climatici con forzanti sia
                                                         antropogenici che naturali
                                                        L'incremento termico molto rapido
                                                        degli ultimi 50 anni non è spiegabile
                                                        ricorrendo alla variabilità naturale del
                                                        clima, ma — secondo l'IPCC — è in
                                                        gran parte da attribuirsi all’aumento
                                                        di gas ad effetto serra causato
                                                        dall’attività umana. (probabilità >
                                                        90%)

                                                                                   (Fonte: IPCC, 2007)
Confronto tra cause naturali e cause
            antropiche

L’uomo è responsabile dei
  Cambiamenti Climatici
Qual è lo scenario globale
  di questo cambiamento?
Maggiore
                         frequenza
                            eventi
                           estremi

          ...
Uragano Katrina – 2005
          ...
Uragano Dean – 2007
 Uragano Sidr – 2007
Reale e potenziale impatto del Climate Change
Emissioni globali e pro capite di gas serra

                                           Emissioni mondiali di gas serra
                                           (49GtCO2eq) aumentate nel 2004
                                           del +24% dal 1990 (rif. Kyoto) e
                                           del +70% dal 1970
                                           I Paesi industrializzati (Nord
                                           America, Europa, Giappone), con
                                           il 20% popolazione mondiale,
                                           contribuiscono oggi al 46% delle
                                           emissioni annue di gas serra.

                                       Senza ulteriori politiche di controllo, le
2004 - Distribuzione delle emissioni   emissioni di gas serra aumenteranno,
di gas serra pro capite per aree       di qui al 2030, del 25-90% (v. scenari).
geografiche vs popolazione
                                       Oltre i 2/3 dell’incremento previsto dei
                                       gas serra nel prossimo trentennio
                                       proverrà dai Paesi in via di sviluppo.
1 Week’s Food for a Family in USA: $ 342
1 Week’s Food for a Family in Chad: $ 1.37
Conseguenze globali

Le aree geografiche più vulnerabili sono:
•l’Artico, a causa dell’impatto degli elevati tassi di riscaldamento
(superiori alla media globale) su sistemi naturali particolarmente
sensibili;
•l’Africa, a causa della bassa capacità di adattamento a fronte di
alcuni degli impatti previsti, quali gli stress idrici e la riduzione della
resa agricola;
•le piccole isole ed i grandi delta asiatici e africani, a causa della
elevata esposizione delle popolazioni (aree densamente abitate)
e delle infrastrutture all’innalzamento del livello del mare, alle
inondazioni dovute ai cicloni tropicali ed alle inondazioni fluviali.

L’alterazione della frequenza e dell’intensità degli eventi
meteoclimatici estremi, assieme all’aumento del livello del mare,
causerà i danni più rilevanti sulla società.
Conseguenze globali
                                               Vulnerabilità
Intensità degli effetti e capacità di          maggiore nei Paesi
adattamento molto variabili nelle
diverse aree geografiche                       in via di sviluppo

   Gli ecosistemi più sensibili e vulnerabili ai cambiamenti climatici
   sono:
   •tra i biomi terrestri: la tundra, la taiga (foresta boreale) e le regioni
   di montagna (elevati tassi di riscaldamento alle alte latitudini ed
   altitudini), gli ecosistemi di tipo mediterraneo e le foreste pluviali
   tropicali, a causa della riduzione delle precipitazioni;
   •tra i biomi costieri: le mangrovie e le zone umide di transizione
   (molteplici stress);
   •tra i biomi marini: le barriere coralline (progressiva acidificazione
   degli oceani) e i biomi artici e antartici (elevati tassi di
   riscaldamento di queste aree)
Possibili effetti gravi ed irreversibili
❑ variazioni nella circolazione termoalina delle grandi correnti
oceaniche (tra cui la Corrente del Golfo);
❑ feedback positivi in grado di accelerare ulteriormente il
riscaldamento globale, come la riduzione dell’albedo dovuta alla
fusione dei ghiacciai marini e terrestri, la liberazione di CO2 e CH4
dovuta allo scioglimento del permafrost, la riduzione (all’interno del
ciclo del carbonio) dell’assorbimento della CO2 da parte del mare
e delle foreste;
❑ perdita rilevante della biodiversità - tra il 20 e il 30% delle specie
animali e vegetali a rischio estinzione già con temperature più alte
di 1,5-2°C rispetto al periodo 1980-1999, mentre per T > 3,5 °C si
stima una perdita compresa tra il 40 e il 70%;
❑ riduzione della calotta antartica e “collasso” delle calotte
artiche, in particolare della Groenlandia, con innalzamento del
livello marino di qualche metro (la completa deglaciazione della
Groenlandia e della calotta antartica occidentale farebbe
aumentare il livello del mare rispettivamente di 7 e 5 metri).

                                                          (Fonte: IPCC, 2007)
Impatti sulla salute dei cambiamenti climatici

 J.A.Patz et al. 2005. Impact of regional climate change
          on human health. Nature 438:310-317.
Conseguenze in Europa

Cosa sta succedendo nel nostro
          continente?
Arretramento dei ghiacciai continentali

La fusione dei ghiacciai alpini ha raggiunto oggi livelli superiori a quelli
degli ultimi 5000 anni.

I ghiacciai alpini dal 1980 hanno perso circa il 20-30% del volume e la caldissima
estate siccitosa del 2003 ha comportato una ulteriore perdita del 10% (Fonte: EEA, 2004)

Fenomeno comune a quasi tutti i ghiacciai del pianeta (Africa, Sud America, Nord
America, Nord Europa, Alpi, Himalaya, Nuova Zelanda) pur con velocità differenti.
Conseguenze del Global Change:
             intensificazione degli eventi estremi

Fonte immagine : Nimbus
Impatto degli eventi estremi
l’estate piovosa 2002
• Inondazioni dei maggiori fiumi del centro Europa.
• L’Elba raggiunge il suo livello massimo
  degli ultimi 500 anni
• Danno economico : ~17 miliardi di €

l’estate calda 2003
• Record di temperatura di tutti i tempi in UK
• Assorbimento ridotto di carbonio nelle foreste
• Perdita di massa del 10% dei ghiacciai Alpini
• Molte nazioni hanno la peggiore raccolta
  agricola dagli anni 40.
• Danno per la perdita di raccolta e per gli incendi 13 miliardi €
• Morti in relazione al caldo in EU: ~ 35,000

                                                            Fonte: CCR Ispra
Numero di decessi e temperature minime e massime a
   Parigi durante l’onda di calore dell’estate 2003
Conseguenze in Italia

Cosa sta succedendo nel nostro
             paese?
BIODIVERSITÀ
Shift altitudinale delle specie e contrazione degli habitat
adatti e fenomeni di competizione con le specie in arrivo
dalle quote inferiori (più adattabili). Anticipo di tutte le fasi
vitali delle specie vegetali
  Spostamento altitudinale delle specie
  vegetali vascolari erbacee di alta quota nel
  versante italiano delle Alpi    Retiche nel
  gruppo del Bernina (spostamento medio di
  diverse specie circa 24 m/decennio).
  [Parolo G., Rossi G., 2007]

        Perdita % di specie vegetali e animali al 2080
        (stima su un campione di 1350 piante e 648
        animali) secondo lo scenario A1f-HadCM3 (in
        assenza di dispersione di specie). [Potsdam
        Institute for Climate Impact Research - 2004].

                            Possibile riduzione del numero di
                            specie vegetali fino al 60% in
                            alcune aree montane entro il
                            2080 a causa dei cambiamenti
                            climatici (Thuiller, 2005)
L’habitat dello stambecco
                    Parco dell’Adamello
Variazione vocazionalità faunistica al 2050 rispetto al (1961-1990)

                                 inverno             estate

           Aree guadagnate
           Aree confermate
           Aree perse
                                                                      42
Possibili impatti negativi sul turismo
• Nelle città d’arte: ondate di calore
• Nei laghi: fioritura di alghe tossiche (anabaena
  lemmermannii), e abbassamento del livello
  idrometrico (marcescenza alghe sulla riva)
• Parchi e foreste: diffusione di nuovi insetti
  dannosi all’uomo (processionaria del pino)
• Escursionismo alpino: l’arretramento e lo
  scioglimento dei ghiacciai
• Itinerari enogastronomici: perdita di qualità e
  quantità nella produzione del vino

                                                     43
Settori responsabili delle emissioni di
                gas serra, 2006
                Rifiuti   in UE-15                            in Italia
   Agricoltura 3%
       9%                  Solventi/altro

 Processi
Industriali
    8%
                                        Consumo
  Trasporti                            energetico
                                     (escl.trasporti)
    21%
                                            59%

Fonte: Comunicazione della CE: Progressi      Fonte: EEA, Trend e proiezioni di emissioni
verso il conseguimento degli obiettivi di     di gas serra in Italia, ottobre 2008
Kyoto, ottobre 2008
“Changes in lifestyle and
   behaviour patterns can
contribute to climate change
mitigation across all sectors”
“Cambiare stili di vita e modalità di comportamento può contribuire
      a mitigare il cambiamento climatico nei diversi settori”

IPCC, 2007. Quarto Rapporto di valutazione,
  Sommario del WGIII per i decisori politici
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