Chimica delle Macromolecole I - Corso di - STRUTTURE LIQUIDO - CRISTALLINE - Moodle@Units
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a.a. 2019-2020 Corso di Chimica delle Macromolecole I Prof. Ranieri URBANI Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche rurbani@units.it 040-558.3684 C11, 2°p, Lab.233 STRUTTURE LIQUIDO - CRISTALLINE
Global Liquid Crystal Polymers (LCPs) market standing at $ 650.1 million in 2016 and projected to touch $883.2 million in 2022
Strutture liquido-cristalline La caratteristica principale della mesofase, infatti, è la tendenza delle molecole, mesogeni, di distribuirsi attorno ad una direzione preferenziale locale chiamata direttore e indicata dal vettore unitario nˆ
Il Parametro d’Ordine Scalare e Tensoriale Ci riferiremo al caso in cui le molecole sono rigide e simmetriche per rotazione attorno ad un asse (forma cilindrica o ad ellissoide di rotazione). Se scegliamo un sistema di riferimento con l’asse z parallelo al direttore, l’orientazione di ogni singola molecola è individuata dall’angolo polare θ che il suo asse di simmetria forma con l’asse z e dall’angolo azimutale ϕ che essa forma con un asse x
All’aumentare del grado di ordine della mesofase, si distinguono tre classi strutturali fondamentali: la mesofase nematica, smettica e colesterica. - La mesofase nematica è la fase liquido cristallina più semplice e comune osservata - Soltanto un ordine orientazionale a lungo raggio - Deboli forze intermolecolari - maggior ordine molecolare - orientazione delle molecole in piani sovrapposti, con minori gradi di libertà posizionali - le mesofasi smettiche possono essere altamente polimorfiche in sequenze variamente diversificate - la mesofase colesterica è strettamente correlata con la nematica, di cui ne costituisce soltanto una variante chirale - l’orientazione delle molecole non è costante lungo tutta la fase - Il direttore segue cioè un andamento elicoidale il cui passo non è fisso ma ruota nello spazio attraverso il campione
- la mesofase colesterica è strettamente correlata con la nematica, di cui ne costituisce soltanto una variante chirale ed in cui il direttore segue cioè un andamento elicoidale The nematic (N) liquid crystal phase is technologically the most important of the many different types of liquid crystal phases. The nematic phase is the liquid crystal phase that is used in virtually all commercially available liquid crystal displays
La fase colesterica è indicata con C o anche N*. I centri di gravità delle molecole sono distribuiti casualmente nello spazio come in un comune nematico ma il direttore (asse medio molecolare) non è orientato uniformemente ma varia lungo una direzione z. In un dato piano z =0, il direttore è orientato uniformemente ad un dato angolo θ (0) con un asse x. L’angolo θ non è però costante ma varia linearmente secondo la legge θ = θ (0)+ 2π z/P. Si ha, perciò, una distribuzione periodica elicoidale caratterizzata dal passo P.
• La formazione della mesofase liquido cristallina è direttamente collegata alla natura chimica e alla struttura delle molecole mesogene. • per ottenere fasi nelle quali le molecole siano posizionalmente disordinate, ma che conservino un certo ordine orientazionale è necessario che si instaurino tra le molecole interazioni dipendenti dall’orientazione reciproca • Queste interazioni, di natura sterica (repulsive) dovute alla mutua impenetrabilità delle molecole o di natura elettrica (attrattive) dovute a polarizzazioni temporanee o permanenti, si verificano quando la forma della molecola differisce molto dalla forma sferica, e che cioè una delle dimensioni molecolari sia molto diversa dalle altre due. • Uno dei requisiti fondamentali, infatti, che una molecola deve possedere per dar luogo ad un composto LC, in un certo intervallo di temperatura, è l’asimmetria geometrica. • Maggiore è il rapporto lunghezza/diametro, maggiore è la tendenza delle molecole a mantenere una direzione preferenziale a temperature superiori a quella di transizione di fase Liq-Crist
• Un’altra condizione fondamentale è che tali molecole siano rigide nella zona centrale e rechino una coda terminale con un certo grado di flessibilità. • Molto spesso queste molecole mesogene contengono due o più sistemi ciclici aromatici o alifatici in grado di dare rigidità alla molecola, e legati fra di loro direttamente o mediante gruppi ponte rigidi che favoriscono la complanarità degli anelli preservando la linearità della molecola. • tali molecole anisotrope tendono a disporsi tutte nella stessa direzione in modo da disturbarsi il meno possibile esibendo forti interazioni attrattive nel caso in cui sono allineate parallelamente le une alle altre. • La flessibilità delle code favorisce la disposizione ordinata fra le varie molecole.
250 J/g 5 J/g
birifrangenza
Notation of Thermotropic Liquid Crystalline Properties To denote one phase transition, the abbreviation T together with an index is used Example: TN-I for a nematic-isotropic transition; The phase symbol is followed by the upper temperature limit as measured during the heating and not during the cooling cycle. Crystal types should be arranged in an ascending order of transition temperature. If a transition temperature of a liquid crystalline phase is lower than the melting point, this phase only occurs monotropically. Monotropic transitions appear in round brackets. In this context, square brackets mean virtual transitions.
esempi Sm smetic phase Cr 34 N 56 I N nematic phase C cholesteric phase designates a compound melting at 34 °C into the nematic I isotropic liquid phase phase; at 56 °C it changes into the isotropic phase; normal behavior. Cr 56.5 (SmA 45) I designates a compound melting at 56.5 °C into the isotropic phase. Below 45 °C, a smetic A phase exists. Cr 120 B 134 I [N 56 I] designates a compound melting at 120 "C into the crystal B phase. At 134°C the isotropic phase is formed. The virtual nematic clearing point of 56°C is one obtained by extrapolation from mixtures. Cr -> SE o SG -> SB -> SF -> SC -> SD -> SA -> N -> I
Disk-like Tipi di LC Rod-like Sebbene le molecole del tipo disk-like siano molto interessanti per le particolari modalità di impacchettamento, la maggior parte dei cristalli liquidi è costituita da molecole a forma di bacchetta (rod-like, rod-shaped molecules, calamitic liquid crystals). Per questo tipo di molecole è possibile individuare diverse mesofasi a seconda della disposizione e dell’ordine nella fase stessa, che a loro volta possono avere proprietà molto differenti.
rod-like LC (rod-shaped molecules, calamitic LC) un asse >> degli altre due Parte centrale rigida: anelli aromatici alifatici rigidi disk-like (discotic LC) un asse
Chiral disc-like molecules also form chiral phases, the best example being the chiral nematic phase. The director adopts a helical structure by rotating about an axis perpendicular to the director.
DISCOTIC MESOPHASE STRUCTURES rectangular columnar phase (Dr)
Discotic materials can also generate a nematic phase (designated ND) The discs, like rods, are anisotropic and are able to assemble so that their short axes are, on average, parallel to each other.
Core structures
linking groups are used to extend the length and anisotropy of the molecular core in order to enhance the liquid crystal phase stability by increasing in melting point, producing wider liquid crystal phase ranges.
Il grado di dispersione dell’orientazione delle varie molecole rispetto al direttore è un importante variabile termodinamica, funzione della temperatura e della concentrazione, che è descritto dalla quantità scalare S, chiamata parametro d’ordine e tradizionalmente espressa dalla funzione media: = 0.5 3 2 − 1 dove θ rappresenta l’angolo compreso tra il direttore e l’asse longitudinale di ciascuna molecola (fig. 1.2), e le parentesi stanno ad indicare una media su tutte le molecole nel campione. In una struttura con ordine orientazionale perfetto (tutte le molecole sono parallele al direttore) θ = 0° , e quindi risulterà S = 1; viceversa per liquido isotropo (distribuzione completamente random delle molecole) sarà θ = 90° e S = 0.
Per un cristallo liquido il valore effettivo di S è il risultato dell’azione competitiva tra le forti interazioni delle molecole mesogene che tendono ad orientare e quello della temperatura che, viceversa, tende a distruggere l’ordine molecolare a causa dei moti vibrazionali. Normalmente il parametro d’ordine varia con la temperatura ed è compreso tra 0.3 e 0.9 e decresce all’aumentare della temperatura per annullarsi bruscamente al di sopra della temperatura di transizione alla fase isotropa Negli smettici il parametro d’ordine è un pò più alto (0.6-0.8), ma sempre apprezzabilmente minore di 1. Se la transizione è del primo ordine, come avviene per la transizione nematico-isotropo, al punto di transizione il parametro d’ordine ha una discontinuità. .
la fase liquido cristallina si evidenzia allo stato fuso e si estende dalla temperatura di Cristalli liquidi termotropici (TLC) fusione dei cristalli molecolari Tf fino alla temperatura di chiarificazione o Cristalli liquidi (LC) isotropizzazione Ti , oltre la quale si raggiunge lo stato fuso isotropo la transizione si verifica esclusivamente in soluzione e dipende dal particolare solvente Cristalli liquidi liotropici (LLC) utilizzato, dalla temperatura e dal peso molecolare delle molecole. In corrispondenza di un certo valore critico della concentrazione, si ha la segregazione di una fase più concentrata liquido cristallina e di una fase isotropa più diluita. Tipicamente i LLC non possono esibire la fase liquido cristallina allo stato fuso, dato che degradano prima di fondere.
LLC
LLC
Transizioni LC Tg Tg,n Tk Ts,n Ti T
POLIMERI LIQUIDO-CRISTALLINI (LCP) (1970 ) • Stabilità termica e chimica • Migliori proprietà fisiche e meccaniche • Bassi valori di viscosità nella fase nematica rispetto ai LC a basso PM REQUISITI • presenza all’interno delle macromolecole di unità molecolari rigide altamente anisotrope • Le catene polimeriche non sono completamente rigide, ma parzialmente flessibili e dotate di sufficiente rigidità da allinearsi parallelamente le une alle altre, generando così la mesofase • Libertà di orientazione limitata ed una qualità dell’allineamento migliore
Traditionally, two major classes of thermotropic liquid crystalline polymers have been identified: 1. the main chain (longitudinal) (MCLCP) polymers 2. The side chain (comb) (SCLCP) polymers
Side Chain Liquid Crystal Polymers (SCLCP)
MCLCP Completely rigid rod-like molecules such as poly(4-oxybenzoyl) or poly( p-phenylene terephthalate) tend to be highly crystalline and intractable, with melting points above the decomposition temperature of the polymers (>450°C). The problem of thermotropic MCLCP design is to disrupt the regularity of the intractable para-linked aromatic polymers to the point at which mesomorphic behaviour is manifested below the decomposition temperature and the materials can be processed in fluid yet ordered states. These requirements that the polymer must retain some rod-like nature but at the same time be melt-processable below 400-450°C have limited thermotropic MCLCPs mainly to polymers based on the linear ester or ester/amide bonds.
MCLCP Four basic methods can be used to reduce the transition temperatures of MCLCP: (1) Introduction of flexible bonds or sequences to break up the rigid units and to lower the axial ratio. (2) Introduction of kinks or bends based on essentially rigid bonds. (3) Lateral substitution of the aromatic rings to decrease molecular symmetry, thereby disrupting the molecular packing in the crystalline state. (4) Addition of an element of dissymmetry to the main chain by copolymerizing mesogenic units of different shapes.
MCLCPs, unlike low molar mass mesogens, are composed of chain units that vary in size. This distribution of chain sizes leads to wide ranges of melting to a liquid crystal phase and wide ranges over which the polymer clears to the isotropic liquid. Nematic and smectic liquid crystal phases have been found in MCLCPs. Rigid polymers, of different chain sizes, have difficulty packing in a layer-like manner and so usually exhibit the nematic phase. Polymers with flexible units between the mesogenic moieties can easily arrange in a layer-like arrangement.
much knowledge has been acquired of the effect of structural features and various combinations of structural features on melting points many physical properties have been evaluated for a great number of nematic liquid crystals and the results have been linked to the structure mixtures of nematic materials have been formulated that have been evaluated for their suitability for applications (e.g., display devices).
Similar calculations have also been conducted for hydroxypropyl cellulose in water . The critical volume concentrations for this polymer were 0.38 according to the calculated data, which is also close to the experimental results, which are within the limits of 0.32-0.39
Polibenzilgluttamato T
II+CS (curve 1) I+CS I+LC (curve 1’) LC+CS LC (curve 1’’) LC LC+CP (curve 3)
LCP commercialmente disponibili sono costituiti da monomeri come: • l’acido tereftalico (TA), • l’acido idrossibenzoico (HBA), • idrochinone (HQ) • acido idrossinaftoico (HNA)
I sistemi con elevata rigidità di forma danno luogo a fasi cristalline e liquido cristalline ad alto grado di ordine in cui la mobilità molecolare è limitata esclusivamente a rotazioni e a traslazioni lungo l’asse; i movimenti in direzione perpendicolare sono molto più difficili che nei composti a basso peso molecolare. Un esempio di polimeri completamente rigidi liotropici sono il polifenilentereftalammide (PPTA), commercializzato dalla Du Pont con il nome di Kevlar®, e il polibenzammide (PBA)
ESEMPIO: TBBA
The canonical methods used for establishing the appearance of the LC state and its type include: 1) texture analysis with optical methods; 2) establishment of strong changes in orientation under the effect of interfaces or external fields; 3) establishment of the order parameters.
le principali tecniche • le tecniche più accurate per l’analisi delle strutture delle mesofasi sono quelle della diffrazione di raggi X e di neutroni. Queste tecniche permettono di individuare con precisione l’ordine posizionale eventualmente presente andando ad osservare le posizioni dei picchi di Bragg. Ad esempio, con tali tecniche si misura con grande precisione lo spessore degli strati smettici e l’orientazione delle molecole all’interno degli strati. • Anche le tecniche NMR, EPR e RAMAN permettono di caratterizzare in gran dettaglio l’ordine orientazionale dei cristalli liquidi e molte proprietà importanti come la diffusione molecolare. • la tecnica calorimetrica DSC (anche Termogravimetria, TGA, Termomeccanica, TMA). L’analisi delle curve DSC permette, perciò, di ottenere informazioni dirette sulla presenza di transizioni a mesofasi diverse e sulle relative temperature di transizione. • l’osservazione morfologica dei campioni con il microscopio polarizzatore e con SEM-TEM- AFM
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