IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA - 3 TRIMESTRE 2020 - FOCUS CONGIUNTURALE - INFORMAZIONE ECONOMICA
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FOCUS CONGIUNTURALE IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA 3° TRIMESTRE 2020 INFORMAZIONE ECONOMICA
Sommario Il mercato del lavoro in Lombardia nel 3° trimestre 2020 2 1. I dati di stock 3 2. I dati di flusso 6 3. La Cassa Integrazione 8 Nota per gli utilizzatori I dati del presente rapporto provengono da elaborazioni fatte da Unioncamere Lombardia su dati di varie fonti e sono protetti da licenza “Creative Commons”. Dati, grafici ed elaborazioni possono essere utilizzati liberamente SOLO A CONDIZIONE di citare correttamente la fonte nel seguente modo "Fonte: Elaborazioni di Unioncamere Lombardia su dati Infocamere” e il riferimento alla licenza “Creative Commons”.
Il mercato del lavoro in Lombardia nel 3° trimestre 2020 Nonostante la ripresa delle attività nei mesi estivi, a seguito del lockdown primaverile che aveva bloccato buona parte dell’economia regionale, il numero di occupati in Lombardia rimane inferiore ai livelli del 2019, con una variazione su base annua pari al -2,4% analoga a quella registrata nel secondo trimestre. Il tasso di occupazione si attesta a quota 66,1, due punti sotto il valore dell’anno precedente. Risale invece la disoccupazione, che aveva subito un forte calo nella prima parte del 2020 per via della difficoltà di cercare un lavoro durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria: il tasso di disoccupazione regionale arriva così al 6%, in crescita anche rispetto ai livelli del 2019. I dati di flusso, che colgono in maniera più tempestiva i rapidi mutamenti in corso, mostrano una risalita delle assunzioni, pari a circa 362 mila: si tratta di un valore ancora inferiore allo stesso periodo del 2019 (-12%), ma in chiara ripresa dopo la “gelata” dello scorso trimestre (-43,5%). Considerando anche le cessazioni, che calano in misura più marcata (-16%), il saldo dei mesi estivi risulta positivo e in miglioramento, sebbene i dati cumulati dell’ultimo anno mostrino una perdita di circa 44 mila posizioni rispetto all’analogo periodo del 2019. Le ore autorizzate di Cassa Integrazione si dimezzano dopo il boom del secondo trimestre, pur rimanendo su livelli storicamente elevatissimi. Occupati (migliaia) - Lombardia Variazione tendenziale (asse dx) Valore assoluto (asse sx) 4700 8% 4600 4.464 6% 4500 4400 4.303 4% 4300 4.357 2% 4200 4100 0% 4000 -2% 3900 3800 -2,4% -4% 1234123412341234123412341234123412341234123412341234123 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Tasso di occupazione (15-64) - Lombardia 70 69 68,1 68 67,3 67 66 65 66,1 64 63 62 1234123412341234123412341234123412341234123412341234123 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Istat Focus congiunturale 2 Unioncamere Lombardia - Informazione economica
1. I dati di stock Il numero di occupati in Lombardia nel terzo trimestre, secondo le stime fornite da Istat, è pari a 4 milioni e 357 mila, con una variazione negativa su base annua del -2,4%. Il dato conferma il calo che si era registrato nel secondo trimestre e, al momento, non sembra risentire favorevolmente della ripresa delle attività che ha caratterizzato i mesi estivi, quando le misure più rigide per il contenimento dell’epidemia sono venute meno. Da un lato va sottolineato, però, come i dati di stock reagiscano con maggiore lentezza ai cambiamenti di breve periodo – i dati di flusso dipingono infatti un quadro parzialmente differente - e dall’altro che la rilevazione Istat di tipo campionario risente, soprattutto a livello regionale, di inevitabili margini statistici di errore. In valori assoluti la diminuzione della base occupazionale è di oltre 100 mila individui e riguarda sia gli uomini che, in misura meno intensa, le donne: i lavoratori sono infatti 65 mila in meno rispetto al terzo trimestre 2019 (pari al - 2,6%), mentre per le lavoratrici la perdita è stimata in 41 mila unità (pari al - 2,1%). Si tratta di un “salto indietro” che riporta lo stock occupazionale ai livelli del 2017, vanificando la crescita sperimentata negli ultimi anni. Occupati - variazione a.a. e contributi per sesso - Lombardia Maschi Femmine Var.% totale 3% 2% 1% 0% -1% -2% -3% 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Istat Il tasso di occupazione, che rapporta il numero di occupati tra i 15 e i 64 anni alla consistenza della popolazione di riferimento, risulta pari a 66,1, ben due punti sotto il livello del 2019. Il calo si conferma più marcato per gli uomini, che in un anno registrano una discesa di 2,5 punti, mentre per le donne la perdita è di “soli” 1,5 punti: il gap di genere si attesta quindi sui 15,7 punti, un valore che nel corso degli anni ha mostrato una progressiva riduzione (era di circa 20 punti nel 2008) grazie alla crescente partecipazione femminile al mercato del lavoro. La Lombardia conferma uno dei tassi di occupazione più elevati delle regioni italiane (dopo Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Friuli- Venezia Giulia), ma evidenzia anche una flessione del tasso superiore alla media italiana, anche per via di un effetto demografico dovuto alla dinamica della popolazione in età da lavoro, che in Lombardia, a differenza che in Italia, risulta ancora crescente. Focus congiunturale 3 Unioncamere Lombardia - Informazione economica
Tasso di occupazione (15-64) per sesso - Lombardia 77,3 Maschi Femmine 76,4 80 73,9 75 70 65 59,7 58,2 60 57,2 55 50 1234123412341234123412341234123412341234123412341234123 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Istat Il calo occupazionale, come già registrato nel secondo trimestre, è concentrato tra i lavoratori dipendenti (-3,1%), mentre gli indipendenti rimangono sostanzialmente stabili (+0,3%). I dati per tipologia contrattuale, orario di lavoro ed età non sono disponibili per il terzo trimestre, ma le informazioni relative ai tre mesi precedenti evidenziano come le categorie più penalizzate dalla crisi legata al Covid-19 siano i lavoratori a tempo determinato (in calo del -24,1% nel secondo trimestre), quelli part-time (-7,1%) e i giovani (-5,1% per i 15-34enni). Occupati - variazione a.a. e contributi per posiz. professionale - Lombardia Indipendenti Dipendenti Var.% totale 3% 2% 1% 0% -1% -2% -3% 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Se le stime sull’occupazione non sembrano aver risentito della fine del lockdown di marzo-aprile, l’effetto è invece evidente sul numero di persone in cerca di lavoro, che nel secondo trimestre erano fortemente diminuite per un effetto statistico legato alla difficoltà oggettiva di condurre azioni attive di ricerca. Molti di questi “disoccupati nascosti” sono ritornati sul mercato del lavoro nel terzo trimestre, portando il numero di persone in cerca di lavoro a 278 mila, in crescita non solo rispetto al trimestre precedente, ma anche su base annua (+16,6%). L’incremento è esteso a tutte le tipologie di disoccupati, con particolare intensità per quel che riguarda le persone alla ricerca della prima occupazione (+46,1%). Il tasso di disoccupazione sale così dal 4 al 6, superando anche i livelli registrati nello stesso periodo del 2019 (5,1): è quindi probabile che la crescita rifletta non solo l’emersione dei “disoccupati nascosti”, ma anche il peggioramento del Focus congiunturale 4 Unioncamere Lombardia - Informazione economica
mercato del lavoro dovuto alla crisi economica indotta dall’emergenza sanitaria. L’aumento riguarda sia la componente maschile, il cui tasso in un anno passa dal 4,4 al 5,3, sia quella femminile, dal 5,9 al 6,9, confermando un divario di circa un punto e mezzo a sfavore delle donne. Tasso di disoccupazione, totale e per sesso - Lombardia 10 8 6,0 6 4 5,1 2 3,2 0 1234123412341234123412341234123412341234123412341234123 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Maschi Femmine 12 10 8 6,9 5,9 6 4,2 4 5,3 4,4 2 2,4 0 1234123412341234123412341234123412341234123412341234123 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Istat Il tasso di attività, che misura la partecipazione della popolazione al mercato del lavoro, si attesta al 70,4, mostrando una risalita rispetto al punto di minimo raggiunto nel secondo trimestre (69,3) per via della crescita delle persone in cerca di lavoro. Tuttavia il valore rimane inferiore ai livelli dell’anno precedente (71,8), riflettendo la contrazione della base occupazionale intervenuta a seguito degli effetti della pandemia. Come già visto per il tasso di occupazione, la diminuzione su base annua risulta più marcata per gli uomini (-1,9 punti) rispetto alle donne (-0,9 punti). L’emergenza sanitaria ha quindi segnato una battuta d’arresto del trend positivo degli ultimi anni, caratterizzati da una progressiva crescita dei livelli di partecipazione del mercato del lavoro. Il tasso di attività rimane comunque superiore ai valori precedenti alla crisi finanziaria del 2008-2009, grazie in particolare alla componente femminile, interessata da un processo strutturale di emancipazione con riflessi positivi sul mercato del lavoro; per gli uomini invece il tasso risulta inferiore ai livelli di dodici anni fa. Focus congiunturale 5 Unioncamere Lombardia - Informazione economica
Tasso di attività (15-64) per sesso - Lombardia Maschi Femmine Totale 80,0 79,2 80 78,1 75 71,8 69,5 70,4 70 63,5 62,6 65 59,7 60 55 1234123412341234123412341234123412341234123412341234123 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Istat 2. I dati di flusso I dati amministrativi delle Comunicazioni Obbligatorie, come già anticipato, mostrano una reazione positiva del mercato del lavoro alla ripresa estiva delle attività dopo il lockdown di marzo-aprile, a differenza di quanto avviene per i dati di stock derivanti dall’indagine Istat, più lenti nel cogliere i mutamenti improvvisi e soggetti ad errori campionari. Dopo il “congelamento” del secondo trimestre, le assunzioni sono ripartite (362 mila movimenti), pur rimanendo inferiori ai livelli del 2019 (-12%); il calo su base annua risulta ancora più pronunciato per le cessazioni (-16,4%) determinando così un saldo positivo (+24 mila posizioni), cosa che succede normalmente nel terzo trimestre dell’anno, persino in miglioramento rispetto allo stesso periodo dei due anni precedenti, quando il saldo era stato pari a circa +8 mila posizioni. Il calo delle cessazioni è causato dalle minori attivazioni, in particolare di contratti a tempo determinato, che in maniera fisiologica riducono a cascata anche le successive chiusure, e dalle misure di sostegno all’occupazione come la Cassa Integrazione e il blocco dei licenziamenti. Queste “mancate cessazioni” sono importanti nel determinare il miglioramento del saldo occupazionale, ma creano un problema di riassorbimento nel momento in cui gli strumenti di sostegno verranno meno. Considerando il saldo cumulato dei primi nove mesi dell’anno, il segno rimane positivo per circa 4 mila posizioni, un valore decisamente inferiore al +78 mila del 2019 e che implicherà un consuntivo annuale del 2020 largamente negativo, vista la netta prevalenza di cessazioni che caratterizza il quarto trimestre per via della chiusura dei contratti con durata annuale. Sulla base dei saldi cumulati, la stima delle posizioni perse rispetto al terzo trimestre 2019 è stimabile in circa 44 mila posizioni. Focus congiunturale 6 Unioncamere Lombardia - Informazione economica
Avviamenti e cessazioni (migliaia) - Lombardia Saldi (scala a dx) Avviamenti Cessazioni 500 150 450 400 100 350 300 50 250 200 0 150 100 -50 50 0 -100 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Regione Lombardia – Quadrante del Lavoro Il miglioramento del saldo nel terzo trimestre ha riguardato proprio quei rapporti di lavoro maggiormente penalizzati durante la fase critica dell’emergenza sanitaria in primavera, ovvero i contratti a tempo determinato: la differenza tra assunzioni e cessazioni per questi contratti è pari a +27 mila movimenti rispetto ai +12 mila del 2019. Se però si considera il saldo complessivo dei primi nove mesi (-11 mila unità), risulta evidente come questa ripresa non abbia consentito di recuperare le posizioni perse dall’inizio dell’anno. Nel terzo trimestre il saldo risulta invece negativo per il tempo indeterminato (-9 mila posizioni), ma, da un lato, si tratta di un valore che conferma quello del 2019 e, dall’altro, il saldo calcolato da inizio anno evidenzia invece un miglioramento per questa forma contrattuale. È quindi evidente come i contratti a tempo indeterminato abbiano finora beneficiato di una maggiore protezione, ma proprio per questo motivo sollevano dubbi sulla loro tenuta in seguito al venir meno degli strumenti straordinari di sostegno. Avviamenti e cessazioni (migliaia) per settore - Lombardia 362 Avviamenti (III trim 2020) Cessazioni (III trim 2020) 337 270 249 50 48 27 24 17 14 Totale Agricoltura Commercio e servizi Costruzioni Industria Saldi III trim 2020 Saldi III trim 2019 24.448 21.383 10.401 7.794 2.976 2.473 2.431 -222 -2.342 -4.855 Totale Agricoltura Commercio e servizi Costruzioni Industria Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Regione Lombardia – Quadrante del Lavoro Focus congiunturale 7 Unioncamere Lombardia - Informazione economica
Anche dal punto di vista settoriale si è assistito a un recupero più intenso nei comparti maggiormente colpiti nella prima parte dell’anno: in particolare nel commercio e servizi, che rappresenta i tre quarti delle assunzioni complessive, il saldo nel terzo trimestre è pari a +21 mila posizioni, in crescita rispetto alle +10 mila del 2019; positivi e in miglioramento anche agricoltura (+ 3 mila) e costruzioni (+ 2 mila), mentre l’industria registra un segno negativo (-2 mila), comunque meno intenso rispetto al 2019. Considerando i saldi cumulati dei primi 9 mesi, nel commercio e servizi il segno rimane però negativo (-23 mila), mentre industria e agricoltura registrano valori positivi ma inferiori al 2019; solo le costruzioni sembrano evidenziare una dinamica migliore dell’anno scorso. Avviamenti e cessazioni (migliaia) per contratto - Lombardia 362 Avviamenti (III trim 2020) Cessazioni (III trim 2020) 337 213 186 88 79 46 43 12 12 11 9 Totale Apprendistato Progetto Somministrazione Determinato Indeterminato Saldi III trim 2020 Saldi III trim 2019 26.775 24.448 12.432 7.794 5.172 3.006 2.868 632 117 -1.627 -8.300 -8.833 Totale Apprendistato Progetto Somministrazione Determinato Indeterminato Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Regione Lombardia – Quadrante del Lavoro 3. La Cassa Integrazione Dopo il picco senza precedenti registrato nel secondo trimestre (542 milioni di ore, comprese quelle nei Fondi di Solidarietà), le autorizzazioni della Cassa Integrazione si dimezzano nel periodo luglio-settembre 2020, attestandosi a 266 milioni di ore (di cui 110 milioni nei Fondi di Solidarietà). Nonostante il calo, si tratta di un livello storicamente molto elevato, che porta l’ammontare dei primi nove mesi del 2020 (820 milioni di ore) a superare quello complessivo dei sei anni precedenti (2014-2019). A parte la CIG straordinaria (26 milioni di ore, “solo” +86,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), nel 2020 tutte le altre componenti evidenziano una crescita di diversi ordini di grandezza rispetto ai livelli del 2019: la CIG ordinaria raggiunge i 365 milioni di ore, quella in deroga, che negli ultimi anni era stata sostanzialmente svuotata dagli interventi del legislatore, arriva ai 153 Focus congiunturale 8 Unioncamere Lombardia - Informazione economica
milioni di ore grazie all’allargamento dei criteri di accesso, mentre le ore autorizzate nei Fondi di Solidarietà, nati proprio per sostituire la CIG in deroga, balzano a 277 milioni. Come già detto, si tratta di numeri senza precedenti nella serie storica, che riflettono l’eccezionalità della situazione e la significativa quantità di risorse messe in campo per sostenere l’occupazione. A ciò si aggiunge un effetto amministrativo dovuto al fatto che in questi mesi si sono concentrate le autorizzazioni relative a un periodo di competenza sicuramente più lungo, con le imprese che hanno “prenotato” una riserva ingente di ore per affrontare le incertezze future. L’impiego massiccio di questo strumento, insieme al blocco dei licenziamenti, ha di certo consentito alle imprese di mantenere la propria forza lavoro in un periodo di difficoltà, ma rende anche difficile capire quale sia la reale situazione sul mercato del lavoro e, di conseguenza, quale sarà la sua evoluzione al venir meno delle eccezionali misure di sostegno adottate. Ore di CIG autorizzate (milioni) - Lombardia Ordinaria Straordinaria Deroga FIS 600 500 400 300 200 100 - 123412341234123412341234123412341234123412341234123 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Fonte: Elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Inps Focus congiunturale 9 Unioncamere Lombardia - Informazione economica
Fonti dei dati Istat - banca dati I.Stat (dati.istat.it) Inps - Osservatorio sulle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (www.inps.it/webidentity/banchedatistatistiche/menu/cig/main1.html) Regione Lombardia - Quadrante del Lavoro (quadrantelavoro.regione.lombardia.it) Glossario Forze di lavoro Insieme delle persone occupate e delle persone in cerca di occupazione. Persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno Occupati un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi. Persone in Persone non occupate tra 15 e 74 anni che: hanno effettuato almeno un’azione cerca di attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l’intervista e sono occupazione disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro. Inattivi Persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione. Tasso di Percentuale di popolazione occupata rispetto al totale della popolazione in età occupazione lavorativa (da 15 a 64 anni). Tasso di Percentuale di popolazione appartenente alle forze di lavoro rispetto al totale della attività popolazione in età lavorativa (da 15 a 64 anni). Tasso di Rapporto percentuale tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro. disoccupazione Focus congiunturale 10 Unioncamere Lombardia - Informazione economica
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