HPV: METODI DI RIVELAZIONE E UTILITA' DIAGNOSTICA - Roberta Cerutti, U.O. Anatomia Patologica Varese 8 novembre 2014

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HPV: METODI DI RIVELAZIONE E UTILITA' DIAGNOSTICA - Roberta Cerutti, U.O. Anatomia Patologica Varese 8 novembre 2014
HPV: METODI DI RIVELAZIONE E
    UTILITA’ DIAGNOSTICA
             Roberta Cerutti,
     U.O. Anatomia Patologica Varese
            8 novembre 2014
HPV: METODI DI RIVELAZIONE E UTILITA' DIAGNOSTICA - Roberta Cerutti, U.O. Anatomia Patologica Varese 8 novembre 2014
Papilloma Virus Umano (HPV)

       Virus a DNA circolare a doppio filamento, di
        7800 bp

       Capside a simmetria icosaedrica di 72
        capsomeri, senza envelope

       Specie specifici, più di 130 tipi noti nell’uomo

       Si replicano nel nucleo delle cellule epiteliali
        squamose (tropismo per epiteli cutaneo e
        mucoso)

       Agenti eziologici di lesioni cutanee e delle
        mucose
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L’INFEZIONE DA HPV

                                                           4. RILASCIO DELLE
                                                        PARTICELLE VIRALI INTERE

                                                            3. REPLICAZIONE
                                                            DEL VIRUS ED
                                                            ESPRESSIONE DI
                                                            GENI      VIRALI
                                                            TARDIVI
                                                            (LATE    GENES):
                                                            FORMAZIONE
                                                            DEL CAPSIDE

                                        2. ESPRESSIONE DEI GENI VIRALI PRECOCI
                                        (EARLY GENES – E5, E6, E7)

1. INFEZIONE DELLE CELLULE PROLIFERANTI (STAMINALI)
DELLO STRATO BASALE
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Patogenesi delle lesioni da HPV
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Effetti delle oncoproteine virali: E6

Interagisce e degrada p53 e la
proteina pro-apoptotica BAK

 • RESISTENZA ALL’APOPTOSI
• AUMENTO DELL’INSTABILITA’
       CROMOSOMICA

Attiva le telomerasi e inibisce la
degradazione delle kinasi della
famiglia SRC

    •STIMOLAZIONE DELLA
       PROLIFERAZIONE
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Effetti delle oncoproteine virali: E7

•   Si lega alla forma
    ipofosforilata di RB
    promuovendone la
    proteolisi
•   stimola i geni ciclina A ed
    E e blocca la funzione di
    p21 e p27

                  SREGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE
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HPV: Ruolo causale ma non sufficiente
per spiegare il carcinoma della cervice
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Caratteristiche dell’infezione da HPV

6-12 MESI                    4-5 ANNI         9-15 ANNI
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Fattori di rischio di persistenza virale

                Anomalie citologiche di basso grado

                                                carica virale
                                                fumo

  Risposta
immunitaria    NK TLR           CD4
 anticorpale                    CD8
                                                         Immunodepressione
                                                  Uso prolungato di contraccettivi orali
                                                                  Fumo
                                                     Coinfezioni (C. Trachomatis…)
                                                             Elevata parità
                                                          Carica e tipo virale
HPV: METODI DI RIVELAZIONE E UTILITA' DIAGNOSTICA - Roberta Cerutti, U.O. Anatomia Patologica Varese 8 novembre 2014
I VIROTIPI – classificazione filogenetica

Oltre 100 virotipi sequenziati, di cui 40
        infettano il tratto genitale
Classificazione epidemiologica
IARC 2009: rischio oncogeno dei tipi di HPV
Virotipi HPV nei carcinomi cervicali

70%
IARC 2009: HPV 16
HPVHPV-correlati
                      Tumori e tumori
                                                     % Tumori HPV
                               SEDE
                                                        correlati
                   Carcinomi della cervice uterina      100%

                   Carcinomi anali                     85-95%

Sedi Anogenitali   Carcinomi vaginali                  55-75%

                   Carcinomi del
                             della
                                 pene
                                   vulva               40-50%

                   Carcinomi della
                             del pene
                                   vulva               20-30%

                   Carcinomi dell’orofaringe           25-60%
                                                                    Testa-collo
                   Carcinomi del cavo orale            10-30%
Tumori HPV-correlati in USA (anno 2009)
Identificazione di HPV in diagnostica: applicazioni cliniche

 1. RICERCA DI HR-HPV IN CAMPIONI CITOLOGICI
   CERVICALI
 a.   Test di triage o di secondo livello per identificare donne con ascus/lsil da
      inviare alla colposcopia per diagnosi ed eventuale trattamento

 b.   Test di follow-up per prevedere le possibili recidive di lesioni trattate con
      procedure locali ablative/escissionali (lesioni ad alto grado)

 c.   Test primario di screening per identificare soggetti a rischio di lesioni pre-
      cancerose della cervice uterina
Follow-up post conizzazione

HR-HPV positivo a 6 mesi dal trattamento è predittivo di una
successiva recidiva con una sensibilità del 90% (62% per citologia)

La specificità è paragonabile a quella della citologia

Il valore predittivo negativo di un HR-HPV negativo con pap test
normale è del 99%
                                                         Nobbenhuis, Br J Cancer 2001
La strategia di lavoro in anatomia patologica

                            DIAGNOSI di 2° LIVELLO

 In pazienti con HSIL e LSIL pregresse e/o
persistenti
                                                 Ricerca e tipizzazione virale
 In pazienti con lesioni citologiche di
significato indeterminato (ASCUS)

 In pazienti con HSIL trattate
                                               Monitoraggio nel tempo della
chirurgicamente (conizzazione)
                                              persistenza virale nel follow-up
HPV come test di screening primario
STUDIO ITALIANO NTCC (Nuove Tecnologie per lo screening del Carcinoma
Cervicale) : trial multicentrico randomizzato su 95000 donne in 9 centri di
screening in Italia (Ronco Lancet Oncol 2010; 11(3): 249-57)

                                                    Sensibilità Specificità
            Studio NTCC            HPV              97.3        93.2
                                   Cytology         74.0        94.8

                Valle Camonica
                                           Trento

                                         Padova
              Torino
                                          Ferrara
                                          Reggio Emilia
                       Firenze

                                          Abruzzo

                                 Roma

                                                    2009-2010: studi pilota in Italia
HPV come test di screening primario

Il rapporto di Health Tecnology Assessment italiano del 2012 “Ricerca del
DNA di Papilloma Virus Umano (HPV) come test primario per lo screening
dei precursori del cancro del collo uterino” (Epidemiol Prev 2012; 36(3-4) suppl1)
considera raccomandabile il test HPV per lo screening primario:

1. A partire dai 30-35 anni; al di sotto di tale fascia è raccomandato lo
   screening citologico perché è elevato il rischio di diagnosticare/trattare
   lesioni che regrediscono spontaneamente

2. Le donne positive al test HPV NON vanno indirizzate direttamente alla
   colposcopia, ma ad un test di triage CITOLOGICO (pap test)
Algoritmo: HPV come test di screening primario con triage citologico

                                              L’elevato valore predittivo
                                               negativo rende possibile
                                                allungare l’intervallo di
                                                       screening

        5 anni

Necessaria centralizzazione dei percorsi
diagnostici e validazione dei protocolli di
ricerca HPV-DNA (Linee Guida Europee)
Identificazione di HPV in diagnostica: applicazioni cliniche

  2. RICERCA DI HPV IN CAMPIONI TUMORALI
     FRESCHI o FISSATI IN FORMALINA ED INCLUSI IN
     PARAFFINA (FFPE)
  Ruolo diagnostico
    •    Origine cervicale o orofaringea di lesioni metastatiche
    •    Diagnosi di displasie anogenitali a dubbia morfologia
    •    Identificazione di micrometastasi linfonodali da CxCa in
         stadio I-II
  Indicazione prognostica
    Carcinomi squamosi dell’orofaringe
  Futuro: Scopo predittivo - di orientamento per la terapia
HPV nei carcinomi squamosi testa-collo
Studi caso-controllo

                                                 D’Souza 2007
HPV nei carcinomi squamosi testa-collo

Evidenze sperimentali

1. HR-HPV DNA (prevalentemente tipo 16) presente in
   modo specifico nei nuclei delle cellule tumorali
2. Dimostrata l’espressione degli oncogeni virali E6-E7
3. Presenza di alterazioni genetiche indicative di
   funzionalità delle oncoproteine E6-E7
4. Esiste integrazione virale nelle cellule tumorali
5. Silenziando l’espressione di E6-E7 nelle cellule
   tumorali HPV+ in coltura si reverte il fenotipo
   maligno
HPV nei carcinomi squamosi testa-collo

                                   Kreimer A, 2005
HPV come fattore prognostico
               Carcinomi squamosi dell’orofaringe

Motivi ancora non del tutto noti:
 Maggiore radiosensibilità e chemiosensibilità della neoplasia
 Risposta immunitaria efficace
 No effetto di cancerizzazione di campo
                                                    Cancer Prev Res 2009
Classi di rischio per i carcinomi orofaringei
HPV
Numero di sigarette fumate
Stadio di malattia/metastasi linfonodali

                                                 Ang NEJM 2010
La diagnosi di infezione da HPV

                   No possibilità di coltura in vitro
No saggi sierologici affidabili per infezioni in atto o pregresse da HPV

                  METODI MOLECOLARI
Quante metodiche molecolari?

   Identificati 125 test HPV!
Quali metodi per l’utilizzo nello screening?
 i.     Validati da studi clinici ampi e attendibili

 ii.    Approvati dalla FDA ed utilizzati in accordo alle specifiche
        indicazioni fornite dall’ente

 iii.   Rispettano i criteri di performance e di adeguatezza clinica
        (Meijer 2009)

 SENSIBILITA’ CLINICA: proporzione di donne con lesioni CIN2+
 correttamente identificate da un test HPV positivo (NO FALSI NEGATIVI)
 SPECIFICITA’ CLINICA: proporzione di donne senza lesioni CIN2+
 correttamente identificate da un test HPV negativo (NO FALSI POSITIVI)
Test validati per utilizzo clinico
Amplificazione del segnale: Hybrid Capture 2®
Procedura standardizzata con sensibilità clinica ottimale

Ibridazione in fase liquida e cattura dell’ibrido su supporto solido
Sonde per 13 tipi virali HR (16,18,31,33,35,39,45,51,52,56,58,59,68)
e 5 tipi virali LR (6,11,42,43,44)

                                            Cattura degli ibridi DNA/RNA
          Denaturazione                     su micropiastra con anticorpi
          degli acidi nucleici              universali

                                           Rivelazione degli ibridi catturati con
                                           anticorpi multipli coniugati con fosfatasi
                                           alcalina (AMPLIFICAZIONE DEL SEGNALE)
          Ibridazione del DNA
          con sonde a RNA in
          fase liquida                      Misurazione del segnale
                                            chemiluminescente prodotto dalla
                                            scissione del substrato con luminometro
Hybrid Capture 2®
Utilizzabile per campioni citologici cervicali raccolti in fase
      liquida o per biopsie cervicali congelate in STM

     Il test ha una sensibilità clinica del 96% e valore
              predittivo negativo (VPN) del 99%

 E’ il test commerciale più utilizzato, per la semplicità, la
possibilità di automazione ed i costi relativamente limitati
Estesa validazione clinica; tutti i metodi da implementare
devono essere posti a confronto con questo (Meijer J Clin Virol 2009)
LIMITI:
   non permette di definire lo specifico genotipo
   Sensibilità inferiore rispetto alla PCR
   Cross reattività fra i pool di sonde (scarsa specificità,
        presenza di falsi positivi)
Test basati sulla PCR (amplificazione del target)
 Alcuni sono validati per utilizzo clinico (Abbott HR HPV test e
 COBAS ® 4800 HPV test)

 Primers utilizzati per amplificare regioni altamente
 conservate del genoma virale nelle regioni L1, E6, E7

 Tecnica altamente sensibile, richiede quantità minime di
 campione e può essere automatizzata per campioni citologici
 in fase liquida o tessuti freschi e paraffinati
Finalità dei test basati sulla PCR

1. Identificare la presenza di DNA di HPV
    (es. AMPLICOR® Roche….)
                                                      Test con utilità
2. Identificare quale genotipo di HPV è               clinica attuale
   presente (TIPIZZAZIONE VIRALE)(es.
    Clinical Array ®, InnoLipa ®, Linear Array®,
    sequenziamento diretto)
3. Identificare     l’espressione           delle
   oncoproteine virali E6-E7 mediante                  Utilizzo clinico
                                                       limitato
   analisi dei trascritti (es. PreTect HPV-proofer,    Biomarker di
    Aptima)                                            predittività?
4. Determinare la carica virale
   dell’infezione da HPV (Real time PCR               Biomarker di
    quantitativa)                                     predittività?
1. Test di identificazione di HR-HPV
Esempio: AMPLICOR ® HPV TEST
Test qualitativo in vitro per l’amplificazione del DNA di HPV
Campioni citologici in fase liquida
Identifico 13 tipi di HR-HPV
       (16,18,31,33,35,39,45,51,52,56,58,59,68)
Controllo interno: gene b-globina umano

                 Sensibilità clinica 96%
                 Specificità clinica 95,6%
Metodiche di Real time PCR per identificazione di HR-HPV
                   e tipizzazione 16-18

                        Mix di primers GP5+/6+ che amplificano 150 bp di
Abbott ® HR HPV test    una regione consenso di HPV L1. Identifico HPV 16
                        e 18 in modo specifico, e una miscela dei 12 tipi ad
                        alto rischio. Altissima processività

COBAS ® 4800 HPV test       Identifico HPV 16 e 18 in modo specifico, e una
                            miscela dei 12 tipi ad alto rischio. Altissima
                            processività

GeneXpert ® HPV assay        Identifico HPV 16 e 18/45 in modo specifico, e
                             una miscela dei 12 tipi ad alto rischio.
                             Sistema in cartuccia chiuso, automatizzato
2. Test di tipizzazione virale
Sono importanti per la gestione delle donne HR-HPV positive:

Per la definizione di infezione persistente (ELEVATO RISCHIO DI
PROGRESSIONE NEOPLASTICA)

Forniscono una stratificazione del rischio per CIN3+ delle infezioni
persistenti in base al tipo presente

Utili nel follow-up delle lesioni trattate chirurgicamente

Sono fondamentali per gli studi epidemiologici sulla distribuzione dei
tipi e per gli studi di monitoraggio dell’efficacia dei vaccini
Metodiche basate su ibridazione inversa e rilevazione colorimetrica

 INNOLiPA® Genotyping extra assay
     Utilizzo sonde tipo-specifiche adese a strisce di nitrocellulosa
     Amplificazione con primers SPF10, identifica 28 genotipi di HPV (HR e LR)
     Controllo interno: gene HLA-DPBL
     Adattabile a campioni citologici o a istologici freschi-paraffinati
Metodiche
Metodiche basatebasate su ibridazione inversa
                  su ibridazione      inversa e rilevazione colorimetrica
                                                 e rilevazione     colorimetrica

  Linear Array ® Assay
        Amplificazione con primers PGMY , che identifica 37 genotipi di
        HPV (HR e LR)
        Adattabile a campioni citologici o a istologici freschi-paraffinati

                               Sensibilità clinica 96%
                               Specificità clinica 99%
Metodiche
Metodiche basatebasate su ibridazione inversa
                  su ibridazione      inversa e rilevazione colorimetrica
                                                 e rilevazione     colorimetrica

Clinical Array® HPV TEST (in uso in AP Varese)

     Test qualitativo in vitro per l’amplificazione del DNA di HPV
     Campioni citologici in fase liquida
     Identifico 35 tipi di HR-HPV e LR-HPV (primers PGMY)
     Controllo interno: gene CFTR
     Utilizzo di un array con sonde oligonucleotidiche tipo-specifiche

                                                    Sensibilità clinica 98,2%
                                                    Specificità clinica 100%
3. Test per identificazione dell’HPV-RNA
   Per identificare le lesioni a basso/alto grado HPV DNA + con maggior rischio di
            progressione (valutazione del rischio di sviluppo di un CxCA)

 Identificazione dei RNA virali (la persistenza dell’espressione di E6-E7 è il principale
                                    fattore di rischio)

APTIMA HPV assay
   Identifica HPV E6-E7 RNA di 14 tipi virali ad alto rischio con elevata sensibilità e
   specificità per le lesioni più avanzate. No cross-reattività con LR-HPV.
   Completamente automatizzabile, approvato FDA. No tipo specifico

PreTect HPV-Proofer (Real time multiplex NASBA)

  Set di primers/probes specifiche per identificare 5
  genotipi virali HR (16,18,31,33,45) identificando il
  mRNA di E6/E7 (molecular beacon DNA probes)
  No tipo specifico
4. Real time PCR quantitativa

Tecnica di amplificazione del DNA con monitoraggio
continuo dei prodotti di amplificazione nel tempo
Elevata sensibilità, riproducibilità
E’ un approccio di elezione per la quantificazione degli
acidi nucleici, utile per la determinazione della carica
virale di HPV
Alta carica virale = maggior rischio di sviluppare CxCA?
(Dato controverso)

                                       Broccolo Journal of Med Virol 81:278–287 (2009)
Ibridazione in situ
Utilizzo cocktail di sonde di HPV DNA ad alto rischio (18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52,
56, 58, 66) marcate con DNP. Metodica automatizzata, rivelazione colorimetrica
NBT-BCIP
Vantaggi: identifico il virus nel nucleo delle cellule tumorali (morfologia
conservata), valutando intensità di segnale e percentuale di cellule marcate
(ottima tecnica per identificazione HPV nei tessuti, elevata specificità)
Identifico il pattern di marcatura diffuso (episomale) e puntiforme (integrato)

               Svantaggi: sensibilità inferiore rispetto alla PCR
Ruolo di p16 come marker di infezione da HPV

            La positività Immunoistochimica per la proteina p16 è un
            importante marcatore di presenza di HPV trascrizionalmente
            attivo nel tumore (es. tumori dell’orofaringe)

            Fornisce inoltre un’indicazione di rischio di progressione
            nelle lesioni pre-neoplastiche cervicali
conclusioni
HPV correlato non solo a neoplasie cervicali ma anche a tumori di
diverse sedi

Impatto diagnostico rilevante della ricerca di HPV
• Identificazione precoce di lesioni preneoplastiche della cervice
• Gestione degli iter diagostici-terapeutici-di follow up nelle donne
   con lesioni cervicali
• Analisi di campioni pre-tumorali o tumorali a scopo diagnostico-
   prognostico

Moltissime metodiche molecolari a disposizione, la scelta è da
effettuare in base allo specifico obiettivo
• HC2 diffuso per lo screening primario (semplice, costi bassi)
• Tecniche basate sulla PCR diffuse ed automatizzabili, si stanno
    diffondendo sempre più in ambito clinico
• Allo studio tecniche nuove e biomarcatori per stratificare il rischio
(p16, tipizzazione, carica virale, RNA delle oncoproteine virali ecc.)
Grazie dell’attenzione!
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