HEAL - Rebecca Cagnotto Housing for Emergency and Affordable Living. Pensare parametrico
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Politecnico di Torino Dipartimento di Architettura e Design A.A. 2020/2021 Tesi di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione e Città HEAL Housing for Emergency and Affordable Living Pensare parametrico RELATRICE Prof.ssa Michela Barosio CANDIDATA CO-RELATORE Rebecca Cagnotto Arch. Andrea Tomalini Matricola 267093
Questo lavoro nasce in un periodo caratte- il processo necessario per giungere alle solu- ABSTRACT rizzato da una pandemia mondiale, che ha dimostrato quanto il nostro mondo si ancora contraddistinto da una forte incertezza e quan- zioni cercate e allo stesso tempo, consentono di gestire e controllare quantità enormi di dati e variazioni. to i modelli abitativi flessibili siano sempre più importanti. Il campo della progettazione parametrica è tal- mente vasto e caratterizzato ancora da cam- Ho, quindi, deciso di lavorare su moduli di al- biamenti frequenti, che il progetto di questa tesi loggi flessibili a prezzi accessibili in grado di potrebbe essere sviluppato ancora su moltissi- aiutare in situazioni di emergenza, da quella mi fronti, ma l’obiettivo primario è stato quello sanitaria a quella abitativa. di individuare un processo coerente, che possa Per questo ho partecipato a un concorso di essere applicato automaticamente in altri casi idee indetto da Bee Breeders, in modo da ave- e contesti, fornendo uno strumento di suppor- re uno spunto iniziale da cui partire per lo svi- to per la progettazione. luppo del mio progetto. In conclusione, questo percorso di ricerca mi Per riuscire al meglio nel mio obiettivo ho scelto ha aiutato a capire che i moderni strumenti di di utilizzare un approccio parametrico al pro- rappresentazione digitale, se ben gestiti, pos- blema. Questo tipo di metodologia permette di sono essere un supporto indispensabile, ma scomporre il problema in elementi più sempli- allo stesso tempo, senza una metodologia ci da risolvere. Inoltre, l’approccio parametrico chiara e lo sviluppo di una procedura proget- consente di gestire in modo chiaro numerose tuale definita non si riesce a gestire in modo variazioni all’interno dello stesso elemento. efficace la complessità di un progetto. In questo modo nasce questa tesi, che ha come obiettivo quello di focalizzarsi innanzitut- to sulla messa a fuoco di un processo, il cui fine è quello di creare un prototipo di aggregazione di abitazioni, che possano essere progettate, modificate e adattate velocemente e facilmen- te, per essere flessibili in diverse situazioni o aree geografiche. A seguito della progettazione iniziale si è anche deciso di introdurre l’utilizzo di software digitali di progettazione parametrica. Questa tipologia di programmi, basati sull’uso di algoritmi, per- mettono di esplicitare in modo diretto e chiaro
INDICE Introduzione 9 3 Seconda fase. Lo sviluppo digitale 2.1 Perchè il parametrico? 81 2.2 L’algoritmo 1 Radici e sviluppo dell’approccio parametrico 1.1 Precedenti 13 2.3 Wasp 2.3 Grasshopper 1.2 Svolta computazionale 1.3 La logica del processo parametrico: il diagramma Conclusioni 103 2 Prima fase. Il progetto di concorso 2.1 Il bando 31 Bibliografia 107 2.2 I requisiti 2.3 Casi studio Ringraziamenti 112 2.3 L’abaco
La progettazione parametrica può essere de- Per riuscire a descrivere al meglio il processo Requisiti finita come una serie di domande per stabilire seguito durante lo svolgimento di questo lavo- le variabili di un progetto e l’utilizzo di software ro, l’eleborato è stato diviso in tre capitoli. digitali possono essere utilizzati per facilitare la Studio gestione della varietà di soluzioni. approccio Il primo capitolo si focalizza sull’evoluzione del modulare processo parametrico, a partire dalla classicità In questa epoca in cui i processi sono sempre fino ad arrivare ai giorni nostri, con un appro- Abaco in rapida evoluzione si devono adottare nuovi fondimento sulla metodologia e logica di que- modi di pensare e progettare. Il pensiero para- sto tipo di approccio. metrico come metodologia modifica il proces- so di progettazione convenzionale e permette Grasshopper di trattare più variabili che vanno a definire una Successivamente, il secondo capito descrive Wasp serie di regole. le fasi progettazione seguite per rispondere al Con l’approccio parametrico si richiede di ini- concorso di idee a cui ho partecipato come FUNZIONA? ziare a pensare con le regole e i parametri di spunto iniziale della mia ricerca. Partendo dalla progettazione e non con soluzioni progettuali richiesta di risolvere la crisi abitativa delle cit- Controllo Random predefinite. tà contemporanee si è definito un processo di progettazione che possa essere utilizzato a va- NO SÌ Utilizzare una serie di problemi e variabili per rie scale e in molteplici situazioni, creando un risolvere il progetto consente di controllare la prototipo di edificio residenziale adattabile e Grasshopper progettazione entro un intervallo stabilito, a flessibile. Monolocale partire dalla gestione degli elementi singoli si Bilocale riesce a ottenere risultati chiari a livello globale Tipologie Trilocale dell’aggregazione. Infine, il terzo capitolo si sofferma sullo sviluppo urbane Questa metodologia permette di esplicitare le digitale del progetto con l’utilizzo di software Aree comuni fasi di analisi e sintesi, consentendo una defini- di progettazione parametrica, che permettono Tipologie Highrise zione chiara e precisa del processo di proget- una gestione e un controllo delle variabili e delle tazione e facendo capire facilmente i problemi aggregazioni del prototipo studiato e allo stes- residenziali Townhouse e come poterli risolvere. so tempo riescono a evidenziare il processo Lowrise progettuale seguito. Inserimento Rooftop contesto esistente 10 11
L’ANTICHITÀ E IL MEDIOEVO Già nel I secolo a.C. Vitruvio, con il suo De Ar- 1.1 L’approccio parametrico in quanto metodo na- chitectura, faceva uso di questo tipo di approc- cio, i vari elementi architettonici erano descritti sce ben prima di quanto ci si possa immagi- attraverso l’uso di regole e sequenze logiche, Precedenti nare. Se le radici del Parametrismo digitale si possono riscontrare a partire dagli anni ’70 e per esempio nel formato di una sequenza “if- then”, quelle che al giorno d’oggi possono es- ’80 del Novecento, il vero precedente si può sere chiamate algoritmi procedurali. Seguendo trovare già a partire dall’antichità classica e dal questo tipo di approccio i vari elementi non Medioevo, quando i trattati di architettura era- sono oggetti singoli, ma classi di oggetti, in no trasmessi senza immagini e gli elementi e quando l’applicazione delle regole date creava le loro proporzioni erano trasmessi solo grazie un vasto numero di elementi simili, con radici all’uso della spiegazione scritta[1]. comuni, ma allo stesso tempo molto diversi fra loro. L’architettura gotica funziona ancora come gli scritti di Vitruvio, quindi con la descrizione di tutte le fasi propedeutiche alla costruzione di un elemento, ma senza poter controllare la forma finale di ognuno di essi. Oggetti con la stessa funzione erano sì simili e appartenevano alla stessa classe, ma avevano al loro interno una serie di variazioni tipiche di quel modo di costruire e progettare. Si può dire che l’archi- tettura classica e medievale fosse “generativa e basata su regole”, come l’architettura para- metrica attuale [1]. Disegni tratti dal primo libro di architettura illustrato, ma si può ancora notare come i disegni rappresentino dei diagrammi che indicano le regole geometriche di costruzione e non una rappre- sentazione di un modello ripetibile. Fonte: Roriczer M., “Das Büchlein von der Fialen Gerechtigkeit”, 1486. 14 15
L’EPOCA MODERNA I PRECURSORI Le colonne è dove si può meglio vedere l’uso ne, riferendosi alla relazione fra il progetto ar- del parametrico nei lavori di Gaudì, che mani- chitettonico e le equazioni parametriche. Con l’avvento dell’epoca moderna si ha an- Antoni Gaudì e Frei Otto possono essere con- pola geometrie semplici, come parallelepipedi, Secondo Moretti “i parametri e le loro interre- che la fine della variazione, dopo il De re ae- siderati come precursori del Parametrismo per creare forme complesse. Le colonne varia- lazioni diventano il codice del nuovo linguaggio dificatoria di Leon Battista Alberti (1404-1472) moderno, poichè hanno influenzato il modo no in dimensione e forma in base alla loro posi- architettonico [...] L’impostazione dei parametri i trattati iniziano a essere accompagnati di pensare e progettare di numerosi architetti zione e le loro variazioni seguono regole precise e la loro relazione deve essere supportata dalle da illustrazioni, che facilitano la copia iden- contemporanei[2]. stabilite in partenza (l’altezza e il diametro sono tecniche e dagli strumenti offerti dalle scienze tica degli elementi descritti, così come accade Grazie ai lavori di analisi di Mark Burry, l’archi- direttamente proporzionali, così come l’angolo più attuali, in particolare dalla logica, dalla ma- nei trattati del Vignola (1507-1573) e di Palla- tetto che si sta attualmente occupando della di rotazione degli elementi che le compongono tematica e dall’informatica”. [6] dio (1508-1580). L’approccio parametrico va, ricostruzione della Sagrada Familia, si può dire e la loro altezza e diametro)[3]. quindi, a scemare sempre di più, soprattutto che Gaudì usasse totalmente un approccio Dalle forme di Gaudì si può risalire alle geo- con lo scoppio della Rivoluzione industriale, parametrico alla progettazione. Grazie all’uso metrie iniziali e al processo della loro costru- L’approccio computazionale al progetto è sta- quando la diffusione della produzione in serie fa preciso della geometria riesce a fondere insie- zione, “non inventa forme; le scopre”. Questo to usato anche come processo cognitivo pri- sì che si stabilisca la ricerca dell’identico. La me forme geometriche complesse, come para- approccio diventa ancora più esplicito nei lavori ma dell’uso massiccio dei computer. Come per situazione rimane tale fino almeno al XX secolo, bole iperboliche e catenarie, utilizzando regole dell’architetto tedesco Frei Otto[4]. esempio nei lavori di Christopher Alexander, quando la ricerca della variazionie riprende pie- e parametri, uno su tutti la gravità, dando vita a Frei Otto condivide con Gaudì l’utilizzo di mo- che nel 1977 in “A pattern language” cerca e de e si crea una nuova rivoluzione nel modo di modelli flessibili e variabili. delli flessibili per creare le sue geometrie, per studia un processo analitico preciso e chiaro progettare, le variazioni tipiche dell’architettura esempio modelli sospesi, creando volumi ar- per descrivere il progetto architettonico, con antica sono prodotte in massa grazie alle mac- chitettonici che seguono la forma che la for- dati semplici di input e output e in cui il proble- chine tipiche dell’epoca moderna[1]. za di gravità impone loro[5]. I suoi lavori sono ma progettuale viene scomposto e ogni parte il risultato di un’attenta osservazione dei feno- diventa un termine di questo linguaggio, ap- meni naturali e fisici, come si può vedere dai punto un pattern[7]. suoi esperimenti con le bolle di sapone o con le strutture ramificate. La natura non viene co- piata, ma studiata per capirne i processi di au- to-generazione delle forme[4]. Il termine “architettura parametrica” risale a Cripta della cappella della colonia Güell. Si notano le colonne e ben prima dell’uso sistematico dei computer, Copertura voltata della Sagrada Familia le paraboloidi iperbolici, che sono infinitamente variabili parame- Fonte: https://www.barcelonabusturistic.cat/it/basilica-della-sa- tricamente. quando negli anni ’40 Luigi Moretti, con l’aiuto Frei Otto. Variazioni e combinazioni di strutture di tende. grada-familia Fonte: http://spagna.ilreporter.com/cripta-Gaudì-colonia-guel/ del matematico Bruno De Finetti, conia il termi- Fonte: Casabella, vol. 301, 1966, p. 35 16 17
OBJECT E OBJECTILE ti gli elementi hanno algoritmi in comune; dal 1.2 Secondo Mario Carpo il Parametrismo digita- punto di vista visuale una serie non-standard è composta da potenzialmente infiniti elementi le come lo intendiamo oggi è nato nel 1988 tutti diversi, ma simili fra loro [9]. Svolta in “The Fold” di Gilles Deleuze, dove il filosofo cerca di andare a fondo della teoria del calcolo computazionale differenziale di Leibniz. Il matematico usa variabili e parametri (x, y, a, b, c…) per identificare un insieme generico di ARCHITETTURA EVOLUTIVA In “An evolutionary architecture” John Frazer funzioni, quando questi parametri vengono so- espone il percorso nella ricerca di una nuova stituiti da un numero si rappresenta una funzio- tecnica di progettazione digitale. ne specifica. Deleuze chiama questa classe di Il focus principale della ricerca era di trovare il oggetti, che però non sono nessun oggetto in modo per gestire le regole che definiscono il particolare, “objectile”, cioè un elemento gene- progetto architettonico. rico[1]. Per fare ciò Frazer e la sua squadra hanno cre- L’objectile è un concetto creato in architettu- ato nuovi tools e software in grado di soddisfa- ra da Bernard Cache, come risposta alla mo- re le loro esigenze. derna standardizzazione capitalista. Consente, infatti, infinite variazioni parametriche, così da permettere la riproduzione in serie di parti non identiche[8]. Questo tipo di logica si prestava particolar- mente bene per la progettazione basata su computer e sta alla base della teoria delle serie non-standard. Per non-standard si intende una serie che è definita dalle sue variazioni e differenze, è un insieme in cui ogni elemento costituente ha Aggregazioni ottenute al variare di parametri. qualcosa in comune con gli altri, cioè in cui tut- Fonte: Frazer J., “An Evolutionary Architecture”, Architecture As- sociation, Londra 1995 18 19
I calcoli potevano essere ridotti facilmente a molto complessi, che in alcuni casi possono Da questo tipo di approccio derivano gli “al- in modo da riuscire a controllare problemi più istruzioni logiche semplici (come “and” e “nor”), anche sfociare in situazioni di errori o caos [10]. goritmi genetici”, cioè parametri in forma complessi con un grande numero di iterazioni, attraverso cui si poteva creare ogni funzione codificata, che possono controllare il problema Frazer introdusse anche gli “algoritmi gerarchici logica, gerarchicamente a partire dalle funzioni posto. Essi vengono per lo più utilizzati nelle si- genetici”, dove un algoritmo riesce ad imparare più basilari. Frazer dimostra, quindi, che l’es- Negli stessi anni si stavano evolvendo anche tuazioni in cui è relativamente semplice definire i criteri per selezionare il risultato di quello suc- senziale è il modello concettuale, non tanto il altre numerose tecniche digitali utili a risolvere i problemi posti e i criteri scelti da rispettare per cessivo [10]. software in sé, e che bisogna iniziare a ripensa- problemi per miglioramenti e sviluppi consecu- arrivare alla soluzione [10]. re al modo in cui si fanno le cose abitualmente tivi, dando la possibilità di selezionare le solu- [10] . zioni che danno il risultato migliore e scartando le altre. Dagli algoritmi genetici derivano anche i “bio- Fra questi metodi c’è anche il modello adatti- morfi”, sviluppati da Richard Dawkins, una Per esplorare i sistemi rule-based Frazer ha uti- vo di John Holland, che richiede la progressiva classe di strutture ad albero, bidimensionali e lizzato la teoria dei polyautomata, cioè un ramo modifica di una struttura grazie all’azione ripe- ricorsivi. La loro crescita è controllata da una della teoria computazionale, che utilizza più tuta di alcuni operatori (prende come esempio rappresentazione genetica, che determina un automi interconnessi fra loro, che lavorando in i cromosomi che rappresentano la struttura per particolare aspetto della struttura (per esempio parallelo formano un automa più grande. Una la genetica e le mutazioni come gli operatori). il numero di bracci). Si tratta, però, di una me- classe specifica di polyautomata sono i “cel- Questo concetto forma le basi per il modello todologia limitata, poiché tutte le informazioni lular automata”, da cui si può facilmente no- adattivo, usato anche da Frazer, in cui avven- contenute nelle scelte scartate vengono perse [10] tare come da regole semplici possano crearsi gono successive modifiche alla struttura in ri- . risultati complessi. Sono costituiti da una serie sposta all’ambiente circostante, che quindi in- Esempio di algoritmo genetico. Il sistema risponde ad un insieme di cellule, che possono avere varie dimensioni, fluenza le scelte che vengono fatte [10]. di input ambientali e valuta il successo della risposta. La natura ognuna di loro può avere almeno due stati (per Un passo avanti è stato fatto con i “sistemi di della risposta si basa sul feedback dell’ambiente e le risposte più riuscite vengono gradualmente sviluppate. esempio: 0 o 1, vero o falso…) e cellule vicine classificazione”, che non si concentrano più Fonte: Frazer J., “An Evolutionary Architecture”, Architecture As- con cui hanno delle relazioni spaziale precise. sulla scelta della migliore soluzione, ma sul- sociation, Londra 1995 Il comportamento di un “cellular automaton” Esempio di cellular la popolazione che ha imparato a rispondere (chiamato comportamento globale) è determi- automaton. Le rego- in maniera più soddisfacente agli input dati. Il le stabilite servono nato da regole di transizione, cioè regole che a creare una serie di sistema riceve le informazioni dall’ambiente, definiscono lo stato di una cella singola (chia- trasformazioni pro- vengono poi controllate con le regole imposte, porzionali. mate regole locali) in ogni momento in relazione Fonte: Frazer J., “An che vengono quindi applicate [10]. allo stato della stessa cella e dei suoi vicini nel Evolutionary Archi- tecture”, Architecture momento precedente. Association, Londra Tutto ciò porta a creare comportamenti anche 1995 Infine, per riuscire ad ottenere i risultati sperati, 20 21
ARCHITETTURA PARAMETRICA OGGI flessibile, più che a definire uno stile preciso [11]. Lo stile architettonico contemporaneo che ha Nelle parole di Luigi Moretti, “l’architettura pa- raggiunto una pervasiva egemonia all’interno rametrica è in grado di aprire le porte per for- L’architettura parametrica oggi non è estrema- delle avanguardie architettoniche contempora- me nuove e rivoluzionarie e di dare vita a nuovi mente differente da quella descritta da Moretti Nella Biennale di Architettura di Venezia del nee può essere inteso al meglio come un pro- comportamenti e approcci umani” [11]. negli anni ’40, ma è cambiata la terminologia 2008 nasce, per mano di Patrick Schuma- gramma di ricerca basato sul paradigma para- ad essa legata. cher, il termine e il concetto di “Parametrismo”, metrico. Proponiamo di chiamare questo stile: Wassim Jabi nel 2013 definisce il progetto pa- definito nel manifesto come il nuovo grande Parametrismo.” [12] rametrico come “un processo basato sul stile dopo il Modernismo e in cui una delle prin- pensiero algoritmico che permette l’espres- cipali tecniche è l’utilizzo di elementi modulari sione di parametri e regole che insieme defini- e adattabili. “L’architettura d’avanguardia con- Più recentemente, nel 2012, Schumacher ha scono, codificano e chiarificano la relazione tra temporanea sta rispondendo alla domanda di coniato il temine “Parametricism 2.0”, per ri- gli intenti della progettazione e le risposte della un maggiore livello di complessità articolata at- lanciare l’idea di Parametrismo, non solo più progettazione” [11]. traverso il riattrezzamento dei suoi metodi sulla incentrata su un’intenzionalità stilistica, ma an- base di sistemi di progettazione parametrica. che su problemi sociali e ambientali [13]. Il progetto è basato su un modello parametri- co, cioè “un algoritmo che genera modelli co- Il Parametrismo è l’unico stile architettonico in stituiti da una geometria e da caratteristiche grado di sfruttare a pieno la rivoluzione digitale (ad esempio il materiale). Questo algoritmo uti- degli ultimi anni e che riesce a rispondere alle lizza funzioni e variabili, comprendendo sia va- nuove esigenze strutturali e ambientali. Gra- riabili dipendenti che indipendenti. Alcune delle zie al suo valore fondamentale di adattabilità variabili indipendenti possono avere uno status e flessibilità, implica anche un certo grado di più di primo piano, come interfaccia al modello differenziazione regionale, permettendo di ade- parametrico - questi sono indicati come para- guarsi al clima, al sito di progetto, ai materiali metri del modello” (Patrick Janssen) [11]. locali…[2]. Perché il Parametrismo abbia successo è ne- cessario sfruttare le nuove e sempre più com- Da questo si riesce a capire come diversi si- plesse tecnologie digitali, che devono, però, al Zaha Hadid Archiects, Kartal-Pendik Masterplan, Istanbul, Tur- stemi parametrici possano portare a stili ed key, 2006. Studio del tessuto urbano. Variazione morfologica dei contempo essere accompagnate dai valori e estetiche diversi e come l’uso del parametrico blocchi. tecniche già emersi nel processo progettuale Fonte: Schumacher P., “Parametricism - A New Global Style for serva prima di tutto a descrivere una geometria Architecture and Urban Design”, in “AD Architectural Design - prima dell’avvento del digitale, in modo da evi- Digital Cities”, Vol. 79, Vol. 4, Luglio/Agosto 2009 tare di rimanere nello sterile estetismo [10]. 22 23
Nella progettazione architettonica il disegno è Essendo stati utilizzati in diverse forme dall’ini- 1.3 sicuramente uno degli strumenti fondamentali per descrivere e immaginare gli spazi, ma per zio delle pratiche architettoniche, hanno avuto anche diverse definizioni e funzioni, arrivando gestire e capire i processi che generano il pro- solo nel Ventesimo secolo ad essere l’argo- La logica del processo getto possono essere utili strumenti, digitali o meno, di sintesi dei dati [14]. mento principale di testi specialistici[16]. parametrico: Il diagramma è uno di questi strumenti, in gra- Come mezzo è anche in grado di organizzare le informazioni e le regole del progetto, diven- il diagramma do di sintetizzare e analizzare dati comples- si, rappresentando al contempo le dinamiche e tando utile non solo come strumento di sintesi, ma anche come strumento conoscitivo e de- i cambiamenti del progetto, è la spazializzazio- cisionale per trovare nuove possibili soluzioni. ne di un’astrazione o riduzione di un concetto Il diagramma può descrivere sia il contesto sia o fenomeno. la forma, offrendo un mezzo per verificare il Il diagramma si trova tra la forma e la parola, primo e trovare la seconda. Per questo è uno per questo è spesso considerato un dispositi- strumento essenziale nella progettazione, poi- vo performativo più che rappresentativo[15]. chè è in grado di creare un ponte tra i requisiti e la forma[17]. I diagrammi riescono a gestire un gran numero di parametri e variabili, aiutando nella genera- zione di nuove forme spaziali [14]. The country hou- se chart. Room by room. Dia- gramma funzio- nale. Fonte: Garcia M., “The diagrams Diagramma per studiare la riorganizzazione di un villaggio india- of architecture”, no. John Wiley & Fonte: Alexander C., “Note sulla sintesi della forma”, Saggiatore, Sons, Hoboken Milano 1973 2010 24 25
Ciò è alla base di numerose teorie nate dagli Nella progettazione contemporanea l’uso Patrick Schumacher, padre del Parametrismo, viene utilizzato soprattutto per spingere l’ar- anni ’60 in poi, come il concetto di “objectile”, di diagrammi è ancora ampiamente sfruttato, distingue fra diagrammi ordinari ed ex- chitettura verso forme sempre più astratte. dove l’oggetto diventa classe di oggetti, ognu- basti pensare ai progetti per il Parc de la Villette tra-ordinari. Si parla del primo quando la re- Secondo i fondatori, Ben van Berkel e Caroli- no differente dall’altro, ma con una matrice a Parigi nel 1983. Il vincitore del concorso, Ber- lazione fra il diagramma astratto e l’entità con- ne Bos, il diagramma riesce a unire il tempo e comune, introdotto in campo architettonico nard Tschumi, considera il diagramma come creta rappresentata è chiara, mentre il secondo l’azione nel processo progettuale, in un modo da Gilles Deleuze, che definisce il diagramma “una rappresentazione grafica di un concept”., è inteso in senso deleuziano, cioè una macchi- che i modelli tridimensionali non sono in gra- come “una macchina astratta… una mappa viene utilizzato per descrivere l’interazione tra na astratta che lascia risultati aperti, si posso- do di fare. Non è un modello per il progetto di relazioni fra le forze”. lo spazio e il movimento dei corpi che lo occu- no definire quasi come delle proto-rappresen- e non rappresenta un oggetto esistente, ma è Da questo anche numerosi altri ricercatori dan- pano. Il diagramma, quindi, non è solamente tazioni; inoltre, distingue anche fra diagrammi essenziale per la sua produzione, introducendo no la loro spiegazione, come Anthony Vidler sfruttato per l’analisi dello spazio di progetto, metrici e parametrici, i primi hanno caratteri- anche caratteristiche intuitive e sconnesse da che, insoddisfatto della definizione enciclope- ma anche come strumento in grado di aiutare stiche fisse e determinate, i secondi variabili e una logica lineare[16]. dica, è convinto che “il diagramma illustra una nello sviluppo futuro dell’architettura[16]. limitati all’interno di un intervallo stabilito [16]. definizione, aiuta nella dimostrazione di una Globalmente, gli studi di architettura si affidano proposizione, rappresenta il corso dei risultati ancora ai diagrammi per riuscire a collegare dif- di qualsiasi azione o processo” [16]. Al giorno d’oggi la maggior parte dei diagram- ferenti aspetti della progettazione, poichè sono mi utilizzati sono categorizzabili come ordinari fra i pochi strumenti in grado di avere un alto e parametrici, utilizzati anche in tecniche digitali grado di efficienza e versatilità. Spesso vengo- di scripting e programmi di progettazione para- no anche utilizzati come mezzo per arrivare a Cedric Price. Oxford metrica. Infatti, l’utilizzo dei diagrammi è facil- risultati temporanei o dare una forma a un’idea Corner House, London. Diagramma di connes- mente visibile nell’uso di software di progetta- iniziale, diventando estremamente utili per valu- sioni. zione, mostrando un discostamento dal mero tare le opzioni possibili e giungere più facilmen- F o n t e : h t t p s : / / w w w. cca.qc.ca/en/articles/ esito formale, ma ponendo maggiore risalto al te alla soluzione finale[17]. vol.s/4/origins-of-the-di- processo applicato per giungere alla soluzione gital/74854/informa- tion-archaeologies o soluzioni finali[16]. Nella pagina seguente: UNStudio. Diagramma Uno degli studi che si occupa approfondita- dell’afflusso di persone nella stazione centrale di mente della ricerca sui diagrammi è UNStudio. New York. Il diagramma è consideranto come uno stru- Fonte: https://www. mento per creare nuove soluzioni innovative, unstudio.com/en/ page/12062/ifcca attraverso la compressione di informazioni e 26 27
NOTE 7 Pota G., Parametrizzare la mente dell’archi- 2020, pp. 28-39 tetto. Il caso di Tour Bois le Prêtre, in “Ardeth”, 1 Carpo M., Parametric Notations, in “Archi- Vol. 5, Novembre 2019, pp. 78-95 15 Somol R. E., Dummy Text, or The Dia- tectural Design”, vol. 86, Marzo 2016, pp. grammatic Basis of Contemporary Architectu- 24-29 8 Carpo M., The Digital Turn in Architecture re, Universe, New York 1999 1992-2012, John Wiley & Sons, Chichester 2 Schumacher P., Gearing up to impact the 2012 16 Garcia M., The diagrams of architecture, global built environment, in “AD. Parametrici- John Wiley & Sons, Hoboken 2010 sm 2.0. Rethinking architecture’s agenda for 9 Carpo M., The alphabet and the algorithm, the 21st century”, vol. 86, vol. 2, Marzo/Aprile MIT Press, Cambridge 2011 17 Alexander C., Note sulla sintesi della for- 2016, pp. 8-17 ma, Saggiatore, Milano 1973 10 Frazer J., An Evolutionary Architecture, 3 Hernandez C. R. B., Thinking parametric de- Architecture Association, Londra 1995 18 Fedorchenko M., The tools of mediation: sign: introducing parametric Gaudì, in “Design Extending the Diagrammatic Project, in “Philo- Studies”, vol. 27, vol. 3, Maggio 2006, pp. 11 Frazer J., Parametric Computation: History sophy Kitchen - Rivista di filosofia contempo- 309-324 and Future, in “AD. Parametricism 2.0. Rethin- ranea”, Vol. 3, 2019 king architecture’s agenda for the 21st 4 Songel J. M., Frei Otto and the debate century”, vol. 86, vol. 2, Marzo/Aprile 2016, about the genesis of architectural form, in pp. 18-23 “EGA. Revista de Expresión Gráfica Arqui- tectónica”, vol. 15, Ottobre 2010 12 Schumacher P., Parametricism as Style. Parametricism Manifesto, Londra 2008 5 Burry M., Antoni Gaudí and Frei Otto: Essential Precursors to the Parametricism Ma- 13 Schumacher P., The Autopoiesis of nifesto, in “AD. Parametricism 2.0. Rethinking Architecture, Vol II: “A New Agenda for Archi- architecture’s agenda for the 21st century”, tecture”, John Wiley & Sons, Chichester 2012 vol. 86, vol. 2, Marzo/Aprile 2016, pp. 30-35 14 Barosio M., Gugliotta R., Dal tipo al dia- 6 Tedeschi A., AAD Algorithms-Aided Design. gramma: la rappresentazione del dato come Parametric strategies using grasshopper, Le strumento euristico per il progetto di architet- Penseur, Brienza 2014 tura, in “Dienne. Building Information Mo- deling, Data & Semantics”, vol. 7, Dicembre 28 29
capitolo 2 Prima fase Il progetto di concorso 30 31
Come spunto iniziale per la mia tesi ho scelto mettendole fuori portata per la maggior parte 2.1 di partecipare ad un concorso di architettura in cui potessi concentrarmi sull’aspetto proces- delle persone, soprattutto le famiglie. suale del progetto e applicare le teorie prece- Il bando dentemente apprese e illustrate. Il concorso richiede di trovare una possibile so- luzione a questa crisi abitativa della città. L’area di progetto non è delineata nello specifi- Il concorso scelto fa parte di una serie di chal- co, quindi, si richiede che il progetto sia abba- lenge indette da Bee Breeders volti a trovare stanza flessibile da potersi adattare a diverse soluzioni per il problema abitativo in varie zone di Greater Melbourne. parti del mondo. Non sono definite caratteristiche particolari, ma In questo caso si tratta del Melbourne Affor- che si tenga in considerazione le varie possibi- dable Housing Challenge, in cui l’area di pro- li dimensioni abitative in grado di adattarsi alle getto è, appunto, l’area metropolitana di Mel- diverse tipologie di utenze (dal singolo alla fa- bourne, nello stato del Victoria in Australia miglia). sud-orientale. Si richiede di progettare un concept di alloggio Melbourne è la città con il più alto tasso di cre- a prezzi accessibili, che possa essere imple- scita della popolazione nel paese. In un anno, mentato facilmente per aumentare la capacità dal 2016 al 2017, ha avuto un tasso di cre- residenziale all’interno della città. scita del 2.7%, con un incremento di cittadini Deve essere minimo nell’uso di terreno e ma- . di 125 000 unità. Le previsioni affermano che teriali, ma non è definita nessuna dimensione entro il 2021 la popolazione arriverà a superare minima per l’alloggio. i 5 milioni e gli 8 milioni entro il 2050. Questo Le soluzioni dovrebbero, inoltre, essere abba- richiederà la costruzione di più di 1.6 milioni di stanza flessibili da potersi adattare a diverse nuove case nei prossimi 35 anni. capacità residenziali e diverse località in tutta la città. L’aumento esponenziale della domanda di al- loggi, non accompagnato dallo stesso livello di crescita dell’offerta, ha causato un aumento massiccio nei costi delle case. Il prezzo medio attuale di una casa nell’area . metropolitana di Melbourne è di 836 000 $, 32 33
FASE INIZIALE re un accesso a uno spazio aperto, in modo 2.2 Lo step iniziale del processo è stato quello di da poter avere uno sbocco sull’esterno anche quando non può essere garantito nella vita di definire in modo puntuale i requisiti del pro- tutti i giorni; inoltre il blocco di alloggi che si va I requisiti getto, unendo le richieste fatte dal concorso e le caratteristiche che ho riscontrato potessero essere utile per giungere ad una soluzione sod- a formare presenta una serie di spazi comu- ni, che possono essere modificati in base alle esigenze e infine, ho ritenuto necessario che la disfacente. costruzione possa essere completata in tem- pi rapidi, in modo da riuscire a fornire nuove abitazioni velocemente, soprattutto in tempi di min. possibili crisi emergenziali. suolo basso min. costo materiale Successivamente attraverso un diagramma i requisiti più importanti sono stati scomposti in sottocategorie, in modo da poter giungere alla definizione delle caratteristiche essenziali del tempi fless. brevi res. progetto. Il diagramma, inoltre, aiuta anche a compren- dere le relazioni tra i parametri scelti, favorendo la selezione delle soluzioni più efficaci. Da que- spazi fless. sto si è giunti ad alcune decisioni fondamentali urbana comuni per il progetto, come il processo di produzione spazi e le tipologie di combinazione degli alloggi. esterni Dati anche gli ultimi avvenimenti dell’anno pas- sato e quello in corso ho ritenuto necessario aggiungere delle caratteristiche che si sono riscontrate indispensabili per numerose perso- ne. Quindi, oltre ad essere flessibile, avere prezzi accessibili e utilizzare meno materiale e suolo possibile, l’alloggio tipo del progetto deve ave- 34 35
AFFORDABLE HOUSING Basso costo Flessibilità Prefabbricazione Modularità Non finito Minimo Residenziale Urbana uso di suolo Dimensioni Partizioni Spazi esterni Townhouse Rooftop Highrise Cucina Camera Studio Bagno Studio 1 Bed 2 Bed Terrazzo/ Serra Giardino 36 37
I requisiti principali sono, come si è detto, il bas- pare a fondo queste teorie furono in particolare LA PROGETTAZIONE MODULARE so in base alle esigenze dell’utenza[3]. Pertanto, so costo degli alloggi e la flessibilità del proget- i maestri del razionalismo, fra cui Alexander è possibile creare moduli di costruzione con un to. Scomponendo il problema diventa evidente Klein, che pubblica numerosi scritti focalizzati La progettazione modulare dello spazio abita- alto livello tecnico, ma riuscendo a raggiungere che il basso costo può essere raggiunto lavo- su metodi oggettivi e scientifici per la proget- tivo rende certamente più facile creare luoghi costi più accessibili e mantenendo la flessibilità rando su almeno due fronti: la produzione di tazione di unità immobiliari minime, tenendo flessibili e adattabili. Inoltre, le case modulari nella progettazione. elementi prefabbricati e l’uso minimo di suolo. sempre in primo piano il rapporto tra la forma e possono essere prodotte molto più veloce- Grazie a questo approccio, ogni modulo può La prima strategia porta a pensare di poter le esigenze fisiche e psicologiche dell’utente [1]. mente, essendo costruite in fabbrica e poi tra- essere scambiato, modificato o eliminato realizzare strutture modulari, che, allo stes- sportate nell’area del progetto. nell’aggregazione finale, senza grossi problemi. so tempo, facilitano la diminuzione dei tempi Si tratta di un tipo di design molto versatile, di costruzione, mentre la seconda si ricollega che, a seconda delle esigenze, può essere C alla flessibilità urbana del progetto, riuscendo L’idea è stata sviluppata nel 1930 in seguito utilizzato per installazioni permanenti o tempo- ad adattare l’edificio in contesti in cui si ha una B E alle prime Conferenze Internazionali di Architet- ranee e consente anche un alto grado di per- K S scarsità di spazi e quindi il costo del terreno tura Moderna. Le Corbusier iniziò a formulare sonalizzazione, sia a livello globale dell’edificio aumenta esponenzialmente. Monolocale l’idea di costruire case in serie, create in fabbri- che a livello del singolo modulo. ca come se fossero aerei o automobili, create rapidamente e a basso costo. In questo modo, Al fine di risolvere la crisi abitativa, come richie- B K S Grazie all’utilizzo della progettazione modulare la casa sarebbe diventata uno strumento, ac- sto dal concorso, la soluzione più interessante cessibile a tutti, sano e sicuro[2]. La progettazio- i diversi blocchi possono essere assemblati in è abbinare la costruzione modulare con l’a- ne modulare unita all’utilizzo degli spazi minimi modalità differenti. In questo modo si creano bitazione minima, in questo modo si riesce a previsti dal CIAM ha permesso di avere meno svariate soluzioni, che si riescono ad adattare combinare l’esigenza di utilizzo di minor spazio E sprechi possibili e una migliore efficienza dello a numerose situazioni. C possibile e mantenere i costi accessibili. spazio utilizzato. Nel caso specifico del concorso si richiedeva Grazie alla progettazione di spazi minimi si rie- di avere un progetto che fosse flessibile per le scono a sfruttare tutti quegli spazi lasciati liberi Bilocale varie zone di Melbourne, quindi si è pensato a dal tessuto urbano ormai estremamente den- Negli ultimi anni sta tornando in scena il design tre soluzioni possibili per l’aggregazione del- so, come i vuoti urbani di dimensioni ridotte o, B K S E modulare e prefabbricato, poiché questo tipo le abitazioni: la townhouse, blocchi residenziali addirittura, coperture piane inutilizzate. di progettazione consente di creare nuovi spazi più bassi, per adattarsi alle zone più gentrificate abitativi per le emergenze in breve tempo, con della città, caratterizzate da case a pochi piani, costi contenuti e a basso impatto sull’ambien- l’highrise, una soluzione adatta alle zone con L’ABITARE MINIMO te. un tessuto urbano più denso e il rooftop, la so- C B C Gli alloggi modulari permettono di utilizzare ma- praelevazione in cui si riescono a sfruttare i tetti L’idea dell’alloggio minimo prende piede a par- teriali più eco-sostenibili e riciclabili e consen- piani di numerosi edifici, altrimenti inutilizzati. tire dagli inizi del 1900, in risposta al problema Trilocale tono di produrre meno rifiuti, poiché è possibile abitativo per le masse popolari nelle città indu- Diagrammi studio iniziale delle piante del monolocale, bilocale controllare la produzione in modo molto preci- strializzate, soprattutto in Germania. A svilup- e trilocale 38 39
Il processo costruttivo legato alla proget- Costruzione 3D Costruzione 2D tazione modulare aiuta a diminuire i tempi di costruzione dal 20 al 50%[4], permettendo tem- pistiche più rapide anche in situazioni emer- genziali. La parte strutturale del blocco residenziale, in acciaio, viene costruita in cantiere, mentre, nel- lo stesso momento, i vari moduli di apparta- menti vengono creati in fabbrica. I moduli possono essere trasportati diretta- mente in 3D, già montati, oppure scomposti nei loro elementi, in caso le dimensioni scelte fossero troppo grandi per il trasporto su ruota. Una volta arrivati in cantiere, possono essere inseriti nella griglia strutturale, in breve tempo e senza la necessità di manodopera specializ- zata. Inoltre, i moduli possono, potenzialmente, es- Processo costruttivo sere spostati, permettendo nuove configura- zioni dell’edificio o agli utenti di trasferire i propri alloggi in altre zone o in altre città. Griglia strutturale Modulo Modulo A lato: diagrammi del processo di costruzione modulare Finiture Assemblaggio 40 41
Prima di definire il progetto vero e proprio ho 2.3 eseguito una ricerca su vari casi studio di affor- dable housing, in modo da riuscire in seguito a definire con maggior precisione e coscienza le Casi studio caratteristiche e requisiti necessari. I casi studio sono stati divisi in base alle carat- teristiche prese maggiormente in considerazio- ne ai fini di poter essere applicate anche nel progetto che si sta sviluppando. LEGENDA: MODULARITÀ STRUTTURA SPAZI ESTERNI 42 43
Progetto: Dortheavej Residence A sinistra: Assonometria di parte dell’edificio 1 In basso: Diagramma distrubuzioni e funzioni di due alloggi tipo Localizzazione: Copenhagen, Danimarca Anno di realizzazione: 2018 Architetti: BIG L’edificio offre 66 nuove case per cittadini con basso reddito nella zona nord-ovest di Co- penhagen, rispondendo alla richiesta dell’as- sociazione non-profit Lejerbo. Il progetto è creato da 66 moduli impilati per Camere un totale di 5 piani. L’edifico leggermente curvo delimita una corte pubblica. Soggiorno Gli elementi prefabbricati sono impilati in modo da dare a ogni appartamento un piccolo ter- Scale razzo e ai blocchi cucina-soggiorno 1 m in più di altezza. Sul lato rivolto verso la corte interna Bagno si hanno grandi finestre a tutt’altezza, per dare più luce naturale possibile. Foto in alto: Vista Le dimensioni degli appartamenti spaziano dalla corte interna da 60 a 115 m2 e sono stati utilizzati materia- Foto in basso: Vista li semplici, come legno e cemento, per poter interna dalla cuci- na-soggiorno creare spazi abitativi generosi. Fonte: https:// Terrazzo w w w. a r c h d a i l y. com/903495/ho- mes-for-all-dorthe- avej-residence-bjar- ke-ingels-group 44 45
Progetto: Traumhaus Funari Tipo standard A sinistra: Assonometria di parte dell’edificio 2 In basso: Diagramma distrubuzioni e funzioni di due alloggi tipo Localizzazione: Mannheim, Germania Anno di realizzazione: 2015 Architetti: MVRDV Evoluzione Gruppo di edifici a Mannheim in Germania. Casa monolite Terrazzo sul tetto Casa sopraelevata Creati in collaborazione con Tramhaus, pro- duttore di alloggi di alta qualità a basso costo, grazie all’uso di elementi standardizzati. Sono state pensate abitazioni di varie tipo- logie per adattarsi a diversi tipi di famiglie e Tetto terrazzo Casa ad angolo demegrafia. Ogni casa ha un giardino privato personalizzabile. I vari modelli di abitazione vengono anche combinati in due blocchi di appartamenti, che saranno quindi caratterizzati da mixitè sociale. + = Foto in alto: Vista Casa monolite Casa di vetro dalla corte interna Foto in basso: Vista interna dalla cuci- na-soggiorno Fonte: https:// w w w. a r c h d a i l y. + = com/903495/ho- mes-for-all-dorthe- avej-residence-bjar- ke-ingels-group Casa tetto piano Casa di vetro 46 47
Progetto: Toronto Tree House A sinistra: Assonometria di parte 3 dell’edificio Localizzazione: Toronto, Canada In basso: Diagramma distrubuzioni e Anno di realizzazione: 2017 funzioni di due alloggi tipo Architetti: Precht Grattacielo di 18 piani con struttura in legno. Oltre alle unità residenziali ospita anche aree pubbliche, come bar, asilo, laboratori. Unici elementi fissi sono le fondazioni e il nucleo di base, le unità abitative vengono pre-assemblate e sono costituiti da pannelli CLT prefabbricati. Ogni appartamento è caratterizzato da gran- di terrazze per supportare grandi sistemi di Balcone vegetazione Foto in alto: Vista dalla corte interna Foto in basso: Vista interna dalla cuci- na-soggiorno Fonte: https:// w w w. a r c h d a i l y. com/903495/ho- mes-for-all-dorthe- avej-residence-bjar- ke-ingels-group 48 49
A sinistra: sezione di alloggio tipo Progetto: Alvenaria Social Housing In basso: moduli base delle unità abitative e 4 Localizzazione: Lisbona, Portogallo Anno di realizzazione: 2013 Architetti: Fala Atelier aggregazione dei moduli Progetto di concorso per creare una nuova identità del quartiere Alvenaria di Lisbona. Si compone di un modulo base di 2.55 m che Piano 0 subisce variazioni e moltiplicazioni. L’uso del modulo rende possibile una grande flessibilità per adattarsi alle esigenze dell’u- tente e fa diventare il progetto interattivo. Gli interni sono arricchiti dalla presenza di spazi esterni, come balconi o giardini. Piano 1 Il modulo è caratterizzato da una struttura in metallo prefabbricata, sia l’interno che l’estre- no, lasciati piuttosto spogli, possono essere modificati per adattarsi alla vita del quartiere. Modulo base Bagno Cucina Piano 2 Soggiorno Camera Foto in alto: vista globale estrena Foto in basso: vista da una corte interna Piano 3 Fonte: https://www.archdaily.com/411410/alvenaria-social-hou- sing-competition-entry-fala-atelier 50 51
Progetto: Nest Toolkit 4 Localizzazione: Los Angeles, USA Anno di realizzazione: 2019 Architetti: Brooks + Scarpa Camera Cucina Camera Cucina Camera Camera Camera Soggiorno Cucina Soggiorno Soggiorno Camera Creato per risolvere la carenza di alloggi a Los Angeles per i senzatetto. Il progetto può es- sere scalato per adattarsi a diverse aree della città, andando anche a riempire i vuoti urbani più piccoli. Sono stati progettati diverse tipologie di unità abitative, a partire da situazioni temporanee fino ad alloggi familiari. I moduli sono costituiti da elementi prefab- bricati per ridurre i costi e le tempistiche di costruzione. In alto: possibili tipologie di unità abitative: 1 camera, 2 camere, 3 camere A destra: esploso con varie Viste esterne di possibili soluzioni dell’edificio possbilità di elementi che Fonte: https://www.archdaily.com/927411/brooks-plus-scar- compongono un modulo pa-design-a-toolkit-for-affordable-housing 52 53
Progetto: Living Unit 5 Localizzazione: Milano, Italia Anno di realizzazione: 2017 Architetti: Ofis Architects 1 UNITÀ Il progetto è studiato per essere flessibile e adattarsi a diverse aree geografiche, situazioni climatiche e terreni. 2 UNITÀ La dimensione minima dell’alloggio lo rende ideale per vacanze, abitazioni per ricerche o rifugi, rendendo possibile anche un trasporto molto semplice. I moduli, creati con una struttura in legno, possono essere aggregati per formare abi- tazioni singole o fino al un massimo di 4-6 3 UNITÀ persone e possono essere combinati vertical- mente o orizzontalemente. In alto: vista esterna 4 UNITÀ complessiva A sinistra: vista interna Fonte: https://www.ar- chdaily.com/874241/ living-unit-ofis-archi- In alto: sezione di un’ unità abitativa tects A destra: possibili aggregazioni dei moduli 54 55
Progetto: Nakagin Capsule Tower A sinistra: pianta 6 delle torri con ag- Localizzazione: Tokyo, Giappone gregazione di mo- Anno di realizzazione: 1972 duli Architetti: Kisho Kurokawa In basso: assono- metria di un moduli tipo Il modulo che costituisce gli alloggi è stato pensato per ospitare persone che lavorano in centro Tokyo durante la settimana. Ogni alloggio può essere inserito o eliminato dalla torre in qualsiasi momento, diventando uno dei primi prototipi di architettura sostenibi- le e attenta al riciclo. La torre di 14 piani è costituita da 140 moduli di 4 x 2.5 m, che sono stati prodotti in fabbri- ca e poi trasportati nell’area di progetto. Foto in alto: vista esterna complessiva Foto in basso: Vista interna di un modulo Fonte: https:// w w w. a r c h d a i l y. com/110745/ad-clas- sics-nakagin-capsu- le-tower-kisho-ku - rokawa 56 57
Progetto: The Stack Modular Housing 7 Localizzazione: New York, USA Anno di realizzazione: 2014 Architetti: GLUCK+ Il progetto cerca di risolvere la necessità di alloggi a prezzi moderati a Nwe York. Per far ciò si sfrutta un piccolo sito inutilizzato e la costruzione modulare off-site, permet- tendo la realizzazione di alloggi in tempi più rapidi. Si tratta del primo edificio prefabbricato in acciaio e cemento di New York, è costituito da 28 unità abitative. La struttura e i moduli vengono costruiti in un periodo di massimo 10 mesi, riducendo le tempistiche classiche di almeno 6 mesi. In alto: vista esterna In basso: vista dal soggiorno Fonte: https://www.archdaily.com/943491/the-stack-modular- In alto: assonometria dei tre alloggi tipo housing-in-manhattan-gluck-plus A sinistra: pianta di un piano dell’edificio 58 59
Progetto: Tree House A sinistra: Assonometria. Evidenziati la distribuzioe verticale, un 8 alloggio tipo e lo spazio esterno. Localizzazione: Various In basso: Pianta di un piano tipo Anno di realizzazione: 2016 Architetti: Rogers Stirk Harbour + Partners La torre è costruita con legname locale ed è caratterizzata dalla presenza di giardini sui tetti delle abitazioni, privati o condominiali. Gli appartamenti possono essere impilati per un totale di 10 piani e sono costituiti da 4 sca- tole ciascuno per un totale di circa 75 mq. Gli alloggi sono pensati per essere a basso costo e velocemente assemblati. Foto in alto: vvista esterna Foto in basso: vista di una parte dell’e- dificio Fonte: https://www. rsh-p.com/projects/ tree-house/ 60 61
Progetto: Vijayawada Tower A sinistra: Assonometria di parte 9 dell’edificio Localizzazione: Vijayawada, India In basso: Diagramma distrubuzioni e Anno di realizzazione: 2015 Soffitto funzioni di due alloggi tipo Architetti: Penda Costruzione modulare, per dare la possibilità di progettare il proprio appartamento sce- gliendo da un catalogo di moduli prefabbricati, inseribili nel telaio che costituisce la torre. La costruzione è divisa in 8 elementi separati: Balcone struttura, pareti, facciata, soffitto, paviementi, infrastrutture, balconi, impianti. La struttura e Facciata Pavimento l’infrastruttura sono i soli elementi fissi. Foto in alto: Vista dalla corte interna Foto in basso: Vista interna dalla cuci- na-soggiorno Fonte: https:// w w w. a r c h d a i l y. com/903495/ho- mes-for-all-dorthe- avej-residence-bjar- ke-ingels-group 62 63
Progetto: Kasita 10 Localizzazione: Various Anno di realizzazione: 2017 Architetti: Jeff Wilson Micro abitazioni prefabbricate di 30 mq, ogni appartamento è caratterizato da un box vetra- to a sbalzo. Scheletro in acciaio Ogni blocco può essere inserito in una strut- + tura a telaio in acciaio, per poter creare un inseme di unità impilate in vetricale e in oriz- zontale. Assemblabile in una settimana e i blocchi pos- sono essere spostati se necessario in qualun- que momento. Abitazione 30 mq Foto in alto: Vista dalla corte interna Foto in basso: Vi- sta interna dalla cucina-soggiorno A sinistra: Assonometria di parte Fonte: https:// dell’edificio w w w. a r c h d a i l y. In basso: Diagramma distrubuzioni e com/903495/ funzioni di due alloggi tipo homes-for-all-dor- theavej-residen- ce-bjarke-in- gels-group 64 65
Progetto: Transformation de 530 logements Foto in alto: vista esterna 11 Foto in basso: vista da un giardino d’invernoFonte: Localizzazione: Bordeaux, Francia https://www.archdaily.com/915431/transforma- Anno di realizzazione: 2017 tion-of-530-dwellings-lacaton-and-vassal-plus-frede- Architetti: Lacaton & Vassal ric-druot-plus-christophe-hutin-architecture Vetrate scorrevoli Parete vetrata Trasformazione di edifici anni ‘60, con minori Parapetto vetrato interventi possibili. Vengono aggiunti giardini d’inverno e balconi, per ampliare lo spazio utilizzabile degli appar- tamenti. I giadini d’inverno, di 3.80 o 2 m di profondità, sono posti sulle facciate sud degli edifici. I giardini d’inverno e i balconi sono abbinati a tende termiche, che assicurano l’ombreggia- mento, il comfort termico d’estate e d’inveno e un risparmio energetico. A destra: pianta di un piano tipo In alto: assono- metria di un al- loggio tipo 66 67
Progetto: Logements Étudiants & Sociaux 12 Localizzazione: Parigi, Francia Anno di realizzazione: 2014 Architetti: Lacaton & Vassal Famiglie Studenti Edificio composto da 98 alloggi per studenti e In alto: pianta piano tipo In basso: assonometria di parte dell’e- 30 di edilizia residenziale pubblica. dificio Nella maggioranza dei casi gli appartamenti possono godere delle viste sui due fronti. I soggiorni e le cucine sono poste a sud o sud-est e si aprono su un giardino d’inverno profondo 2.10 m, che si estende in un balco- ne di 1 m. Le camere si trovano sul lato nord e si aprono su un balcone. Gli alloggi per studenti, da 19 a 23 mq, si af- facciano sul balcone dal lato nord e sul giadi- Giardino d’inverno no d’inverno, di 3.70 m, dal lato sud Foto in alto: Vista dalla corte interna Foto in basso: Balcone Vista dal giardino d’invernoFonte: Balcone hhttps://www.la- catonvassal.com/ index.php?idp=75 68 69
Progetto: Hannibal Road Gardens A sinistra: Assonometria dell’edificioIn 13 basso: Assonometria di un alloggio Localizzazione: Londra, Regno Unito tipo Anno di realizzazione: 2012 Architetti: Peter Barber Architects Stecca di 8 villette a schiera, costruite sul retro di un sito di case popolari degli anni ‘60, riverstite di scandole di legno per riprendere l’estetica del quartiere. Ogni casa ha, sul tetto e al piano terra, alme- no 2 piccole terrazze, che andranno persona- lizzate. La residenza più grande ha 7 camere, una 6 e le altre 3 o 4. Terrazzo Foto in alto: Vista complessiva Foto in basso: Vi- Camere sta iestrena di un alloggio Fonte: https:// w w w. d e z e e n . Soggiorno com/2012/10/22/ hannibal-ro- ad-gardens-hou- sing-by-pe- ter-barber/ 70 71
Per definire e riassumere in modo chiaro le va- possono scegliere le aperture e gli spazi esterni CAP 2.4 riabili di progetto viene costruito un abaco dei componenti, cioè una sorta di matrice o cata- logo da cui l’utenza può scegliere le configura- più indicati al proprio stile di vita e, infine, anche le finiture esterne, che possono essere realiz- zate con materiali riciclati e riciclabili, come le- L’abaco zioni che meglio si adattano alle sue esigenze. gno, plastica o alluminio, adattandosi anche ai materiali più caratteristici dell’area in cui viene sviluppato il progetto. Verrà scelta la tipologia di volumetria dell’edi- ficio, a seconda della conformazione del lotto, e gli spazi comuni da destinare all’edificio. In Nel caso di aggregazione dei moduli in edifici seguito si potrà scegliere lo sviluppo del pro- con più piani, la distribuzione verticale è posta prio alloggio e i moduli che lo compongono e, al centro, questo per massimizzare le oppor- infine, si selezioneranno tutte le tipologie di fini- tunità di luce diurna e per assicurare sempre ture, in modo da rendere gli appartamenti il più uno spazio esterno per gli spazi abitativi, che si personalizzabili possibile. troveranno lungo il perimetro della costruzione. Gli appartamenti sono composti da moduli base di 3x5 m, costruiti con un sistema mo- dulare composito leggero, in modo da riuscire a diminuire i costi di trasporto e montaggio e avere la possibilità di imbullonare i moduli alla struttura invece di usare una saldatura, per- mettendo un montaggio e smontaggio più fa- cile e rapido, senza necessità di manodopera specializzata. I moduli possono essere aggregati in orizzon- tale o verticale, a formare tre tipologie di ap- partamenti diversi, da 30, 45 e 75 m2 oppure essere lasciati singoli o uniti per creare gli spazi condivisi dell’edificio, come aree di lavoro, pa- lestre, lavanderie, terrazzi… Per poter rendere gli alloggi personalizzabili si 72 73
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