Guida per le imprese agricole e agroalimentari - EDIZIONE 2006
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k k k k Nell’agricoltura italiana una grande rivoluzione conservatrice Per troppi anni una certa miopia politica ha relegato l’agricoltura ad un ruolo marginale rispetto allo svilup- po del sistema-Paese. Per questo fin dall’inizio della le- gislatura ci siamo posti l’obiettivo di recuperare una di- mensione strategica alla politica economica del setto- re, mettendo a disposizione di questo comparto gli strumenti adatti a favorirne una crescita solida ed ar- monica. Oggi, proprio grazie allo straordinario impegno profu- so in questi cinque anni, abbiamo di fronte una realtà profondamente mutata. L’agricoltura italiana è uscita infatti dal cono d’ombra in cui si trovava e da attività marginale e sovvenzionata si sta trasformando in un settore strategico nel panorama economico del nostro Paese. È un comparto che ha acquisito una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e della ne- cessità di aprirsi a nuovi scenari, che non dimentica le proprie radici ma guarda con grande attenzione all’in- novazione e alla modernizzazione come fattori neces- sari per vincere la sfida dei mercati internazionali. Un settore in grande evoluzione, dunque, che si è ri- messo in movimento e che scommette sul futuro, sa- pendo di poter contare oggi su un più moderno asset- to normativo e su nuovi strumenti operativi, capaci di
4 5 garantire reali opportunità di sviluppo alle imprese Abbiamo voluto che questa pubblicazione offrisse una agricole ed agroalimentari. panoramica completa anche di tali realtà, in modo da Questa guida, che il Ministero ha voluto predisporre e farle conoscere a tutte le imprese del settore. Gli ope- distribuire in modo capillare a tutte le imprese del set- ratori impegnati in questo ambito devono sapere infat- tore, rientra in un percorso di condivisione assoluta- ti di poter contare su un intero sistema che ha lavorato mente necessario al fine di garantire a tutte le realtà del e continuerà a lavorare per far crescere e prosperare l’a- mondo agricolo le stesse opportunità e pari livello nel- groalimentare italiano. la qualità dell’informazione. A quanti, all’interno del Ministero, hanno impegnato le Uno strumento al servizio delle imprese, dunque, crea- loro energie per raggiungere questo scopo formulo un to per comunicare a tutti gli interessati le notizie rela- sentito ringraziamento, mentre a tutte le imprese che tive alle molteplici iniziative realizzate in questi anni con il loro lavoro e la loro professionalità hanno contri- per lo sviluppo del settore: dall’introduzione di agevo- buito a rendere famoso, nel mondo, il Made in Italy lazioni fiscali ed assicurative per le imprese all’avvio dei agroalimentare rivolgo l’augurio che il futuro sappia contratti di filiera e di distretto, dalla riforma del confermare i traguardi raggiunti fin qui e, se possibile, Ministero e degli Enti collegati alla promozione del superarli. Made in Italy, dagli stanziamenti per i giovani agricol- tori al varo di un imponente piano irriguo, destinato a potenziare ed ammodernare la rete idrica italiana. Gianni Alemanno Interventi determinanti per il futuro dell’agricoltura Ministro delle Politiche Agricole e Forestali nazionale, quanto le scelte compiute nell’ambito delle politiche comunitarie, con la decisione di applicare la riforma della PAC fin dal primo anno – il 2005 – per fa- vorire la crescita imprenditoriale delle aziende italiane. Aggiungo inoltre le strategie messe in atto in materia di sicurezza e qualità dei prodotti, con l’approvazione di una nuova normativa sugli OGM, l’etichettatura ob- bligatoria dei prodotti e il deciso sostegno alle produ- zioni tipiche e di qualità che – lo ricordano i risultati il- lustrati in questa pubblicazione – ci hanno consentito di raggiungere il primato comunitario in materia di in- dicazioni geografiche protette e la leadership europea nell’ambito delle produzioni biologiche. Un impegno a 360 gradi, dunque, che ha coinvolto il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nella sua in- terezza, incluse tutte le realtà che ad esso fanno riferi- mento e di cui troverete una completa ed esauriente de- scrizione in questa guida: dagli Istituti di ricerca a quelli di controllo, fino alle agenzie, alle società e agli Enti che supportano lo sviluppo dell’intero comparto, ovvero Agea, Agripart, Buonitalia, ISMEA, ISA ed UNIRE.
6 7 k k k k PARTE PRIMA STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA NUOVE OPPORTUNITÀ PER L’ATTIVITÀ AGRICOLA Tassazione sul reddito agrario anche per le attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, la produzione di agroenergia e la fornitura di servizi 11 ASSICURAZIONE AGRICOLA AGEVOLATA 32 Contributi fino all’80% del premio sulle assicurazioni agricole IL NUOVO PIANO IRRIGUO NAZIONALE Oltre 1 miliardo di euro di finanziamenti 35 per potenziare la rete irrigua italiana L’IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE 17 Agevolazioni fiscali e creditizie per l’imprenditore agricolo professionale LE SOCIETÀ AGRICOLE 19 Stesse agevolazioni dello IAP e del coltivatore diretto anche per le società k k PARTE SECONDA L’AGRITURISMO 22 SICUREZZA E QUALITÀ Nuova legge quadro per le imprese agrituristiche DEGLI ALIMENTI k Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Via XX settembre, 20 00187 Roma CONSERVAZIONE DELL’INTEGRITÀ FONDIARIA 24 Agevolazioni per il compendio unico RICOMPOSIZIONE FONDIARIA Agevolazioni per la rettificazione dei confini e la permuta di particelle 26 k ETICHETTATURA D’ORIGINE Etichettatura d’origine obbligatoria per la tutela dell’agroalimentare italiano e dei consumatori OGM I provvedimenti del MiPAF per consentire la coesistenza 37 42 Centralino: 06 46651 Fax centrale: 06 4742314 CONTRATTI DI AFFITTO 26 fra le colture transgeniche, convenzionali e biologiche www.politicheagricole.gov.it Agevolazioni per i contratti d’affitto riguardanti Numero verde particelle catastali confinanti TUTELA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE 44 dedicato alle DOP e IGP, strumenti per la tutela e la valorizzazione aziende agricole del patrimonio agroalimentare tipico del nostro Paese 800 105166 SOCIETÀ COOPERATIVA Attivo dal lunedì al venerdì DI CONDUZIONE TERRENI 26 dalle 9.00 alle 15.00 Agevolazioni per la costituzione di cooperative TUTELA DEI VINI 46 e-mail: La produzione vitivinicola italiana di pregio ai vertici numeroverde@politicheagricole.it di conduzione terreni mondiali del settore Ufficio Informazione LE AGEVOLAZIONI PER I GIOVANI e Relazioni AGRICOLTURA BIOLOGICA 48 con il Pubblico AGRICOLTORI 27 Dal lunedì al venerdì Le diverse agevolazioni per i giovani imprenditori agricoli Una nicchia di mercato che coinvolge un numero dalle 9.00 alle 15.00 sono crescente di produttori e consumatori attivi i seguenti servizi: - ricevimento del pubblico IVA AGEVOLATA 30 - risposta a richieste Stabilizzazione del regime speciale IVA per tutti telefoniche: i produttori agricoli 06 466524 07-09 - risposta a richieste via e-mail: urp@politicheagricole.it
8 9 k k k k k PARTE TERZA ATTUAZIONE DELLA PAC IN ITALIA PAGAMENTO UNICO PER AZIENDA L’ARTICOLO 69 DEL REGOLAMENTO N. 1782/03 58 LA CONDIZIONALITÀ 52 61 k k k PARTE QUINTA IL SISTEMA MIPAF AGEA – Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura AGRIPART – Partecipare l’Agricoltura BUONITALIA – Società per la promozione e la valorizzazione dell’agroalimentare 84 86 87 ISMEA – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare 90 I PAGAMENTI ACCOPPIATI 63 ISA – Istituto Sviluppo Agroalimentare 92 ALTRE MISURE 65 OIGA – Osservatorio Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura 94 LA POLITICA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 66 OSSERVATORIO PER L'IMPRENDITORIA ED IL LAVORO FEMMINILE IN AGRICOLTURA 95 UNIRE – Unione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine 97 k CRA – Consiglio per la Ricerca k PARTE QUARTA e la Sperimentazione in Agricoltura 98 STRUMENTI OPERATIVI DI FILIERA ENTE NAZIONALE RISI 101 k k ENSE – Ente Nazionale delle Sementi Elette 103 TAVOLI DI FILIERA 69 INEA – Istituto Nazionale di Economia Agraria 104 Al via i tavoli interprofessionali per l’integrazione INRAN – Istituto Nazionale di Ricerca ed il rafforzamento delle filiere agroalimentari per gli Alimenti e la Nutrizione 106 ENCI – Ente Nazionale della Cinofilia Italiana 107 LE ORGANIZZAZIONI DEI PRODUTTORI E LE ALTRE FORME ASSOCIATIVE D’IMPRESA 71 AGECONTROL 109 Le nuove Organizzazioni dei produttori e le altre COMANDO CARABINIERI forme associative per la concentrazione dell’offerta POLITICHE AGRICOLE 111 e la commercializzazione diretta della produzione CORPO FORESTALE DELLO STATO 112 CONTRATTI DI FILIERA 75 ICRF – Ispettorato Centrale Repressione Frodi 114 Contributi statali per rafforzare le filiere agroalimentari CNSA – Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare 117 COMITATO FAO 118 DISTRETTI RURALI E AGROALIMENTARI 78 I distretti produttivi locali per rafforzare la competitività del sistema agroalimentare k CONTRATTI DI PROGRAMMA Contributi per la realizzazione di Piani di investimento territoriali nel settore agricolo 80 k k k IL SISTEMA DELLE REGIONI ELENCO ASSESSORATI REGIONALI ALL’AGRICOLTURA 121
,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 11 k STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA k k k Nuove opportunità per l’attività agricola LA NUOVA NORMATIVA L’agricoltura allarga il suo campo d’azione affiancando alle tradizio- nali attività: coltivazione del fondo, selvicoltura e allevamento di animali, nuove opportunità, sia nell’ambito della trasformazione e commercializzazione dei prodotti, sia nella fornitura di servizi. Vediamo quali sono stati i cambiamenti introdotti dall’articolo 1 del- la Legge di orientamento e modernizzazione del settore agri- colo (D.L.gs. n. 228 del 18 maggio 2001) e le novità fiscali per le at- tività di trasformazione, commercializzazione e fornitura di servizi previste dalla Legge n. 350 del 24 dicembre 2003. I VANTAGGI CONCRETI Le attività di manipolazione e trasformazione dei prodotti e di for- nitura di servizi (lavori in altre aziende agricole, sgombero neve, ma- nutenzione del verde, ecc.) condotte da parte di aziende agricole, godono, a determinate condizioni di seguito specificate, delle stes- se agevolazioni di natura fiscale previste per le tradizionali attività di coltivazione e allevamento. La trasformazione di ortaggi in conserve e la loro commercializza- zione, ad esempio, è considerata attività agricola. La tassazione dei redditi, quindi, è calcolata sul reddito agrario, anziché sul reddito di impresa come accadeva prima della Legge di orientamento e mo- dernizzazione del settore agricolo. L’agricoltore dispone quindi di nuove opportunità per la crescita dell’azienda attraverso attività, cosiddette connesse, che consento- no di acquisire maggiore valore aggiunto, normalmente a van- taggio dei settori dell’economia a valle di quello agricolo. ATTIVITÀ CONNESSE DI MANIPOLAZIONE E TRASFORMAZIONE Per beneficiare della tassazione dei redditi calcolata sul reddito agrario, le attività di manipolazione e trasformazione devono riguardare pro- dotti ottenuti prevalentemente all’interno della propria azienda.
12 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 13 COME SI VALUTA LA PREVALENZA PER LE ATTIVITÀ PRIMA DELLA LEGGE: TASSAZIONE ORDINARIA DI MANIPOLAZIONE E TRASFORMAZIONE Costo acquisto pesche: 1.500 euro Se per le attività di manipolazione e trasformazione l’azienda ac- Altri costi: 1.800 euro quista anche prodotti sul mercato, si possono verificare due situa- Reddito imponibile: 15.000 –1.500 – 1.800 = 11.700 euro ESEMPIO (SEGUE) zioni: Imposte (aliquota minima 23%): 2.691 euro CON LA LEGGE: TASSAZIONE CON FRANCHIGIA 1. la quantità dei prodotti acquistati, nel caso di prodotti omoge- Franchigia: 20 (produzione interna) + 19,9 (franchigia) = 39,9 qli nei (pere prodotte e pere acquistate), o il loro valore, nel caso di Quota % non rientrante nel reddito agrario: prodotti di diverso genere (pere prodotte e mele acquistate), è in- 10,1 (fuori franchigia) / 50 (totale pesche utilizzate) x 100 = 20,2% feriore a quanto prodotto in azienda; Reddito di impresa: 15.000 x 20,2% = 3.030 euro Costo acquisto pesche: 1.500 euro 2. la quantità o il valore dei prodotti acquistati, secondo i casi, è Quota altri costi: 1.800 euro x 20,2% = 363,6 euro. superiore a quanto prodotto in azienda. Reddito imponibile = 3.030 –1.500 – 363,6 = 1.166,4 euro Imposte (aliquota minima 23%): 268,3 euro Nel primo caso la tassazione dei redditi derivanti dalle attività di manipolazione e trasformazione è calcolata sul reddito agrario. Ipotizziamo un’azienda che produce confettura di albicocche con frutta prodot- LA VENDITA TAL QUALE NON È ATTIVITÀ CONNESSA ta interamente o prevalentemente al suo interno. Dalla vendita della confettura, La vendita tal quale di prodotti acquistati sul mercato, anche se ottenuta trasformando 50 qli di frutta, l’azienda ricava 15.000 euro. in quantità inferiore a quella prodotta in azienda, non è considera- ta attività connessa, di conseguenza, i redditi ottenuti sono tassa- ESEMPIO PRIMA DELLA LEGGE: TASSAZIONE ORDINARIA Costi di trasformazione: 1.800 euro ti in maniera ordinaria secondo le disposizioni in tema di redditi di Reddito imponibile: 15.000 – 1.800 = 13.200 euro impresa. Imposte (aliquota minima 23%): 3.036 euro Devono intervenire un’attività di manipolazione (pulitura e confe- CON LA LEGGE: TASSAZIONE SUL REDDITO AGRARIO zionamento di ortaggi, essiccatura, ecc.) e/o di trasformazione per Tutto il fatturato rientra nel reddito agrario, pertanto un’azienda con una rientrare nell’attività agricola. superficie di 1 ettaro ad albicocche, parte delle quali destinate alla I prodotti acquistati, inoltre, devono appartenere allo stesso com- produzione di confettura, pagherà circa 45 euro. parto produttivo, vale a dire alla stessa categoria merceologica dei prodotti aziendali: frutta, ortaggi, formaggi, vino, ecc. NON TUTTE LE ATTIVITÀ DI TRASFORMAZIONE SONO ATTIVITÀ CONNESSE Nel secondo caso, per il calcolo della contribuzione, si applica il Non tutte le attività di manipolazione e trasformazione rientrano reddito agrario per la quantità acquistata sul mercato fino al rag- nelle attività connesse, ma solo quelle comprese in un elenco fis- giungimento di quella prodotta in azienda, mentre per la restante sato con cadenza biennale dal Ministro dell’Economia. L’elenco parte la tassazione ordinaria prevista per le imprese non agricole. attualmente in vigore è quello del Decreto del 19 marzo 2004, nel quale sono riportati i seguenti prodotti: Ipotizziamo un’azienda che produce confettura di pesche e la frutta prodotta in- ternamente è pari a 20 qli, mentre quella acquistata è pari a 30 qli. PER LE ATTIVITÀ DI TRASFORMAZIONE: Produzione di carni e prodotti della loro macellazione; ESEMPIO Rientrerà nel reddito agrario, oltre a quella aziendale, anche la frutta acquistata q fino, semplificando, a 19,9 qli. I restanti 10,1 qli (30-19,9) saranno tassati a bi- q Lavorazione e conservazione delle patate, escluse le produzioni lancio secondo il metodo ordinario. Continuando con l’esempio, ipotizziamo un di purè di patate disidratato, di snack a base di patate, di fatturato per la vendita delle confetture di 15.000 euro. patatine fritte e la sbucciatura industriale delle patate; Vediamo cosa è cambiato con l’entrata in vigore della Legge di orientamento e q Produzione di succhi di frutta e di ortaggi; modernizzazione dell’agricoltura. q Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi; q Produzione di olio di oliva e di semi oleosi; ,SEGUE q Produzione di olio di semi di granoturco (olio di mais);
14 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 15 q Trattamento igienico del latte e produzione dei derivati del latte; tore finale. La precedente legge, n. 59 del 1963, prevedeva la possi- q Lavorazione delle granaglie; bilità di vendita al dettaglio solo da parte dei produttori agricoli pro- q Produzione di vini; prietari o affittuari di terreni direttamente condotti o coltivati, men- q Produzione di aceto; tre adesso tutti gli imprenditori agricoli, singoli o associati, iscritti q Produzione di sidro ed altre bevande fermentate. nel registro delle imprese possono commercializzare i propri pro- dotti al consumatore, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. PER LA MANIPOLAZIONE I PRODOTTI DERIVANTI DALLE COLTIVAZIONI DI CUI ALLE CLASSI: COSA DEVE FARE IL PRODUTTORE q 01.11: coltivazione di cereali, semi, barbabietola da zucchero, I produttori agricoli che intendono effettuare la vendita diretta al tabacco; consumatore devono semplicemente comunicarlo per iscritto al q 01.12: coltivazione di ortaggi, fiori e piante ornamentali, sindaco: orticoltura, prodotti di vivai; q del comune dove ha sede l’azienda, nel caso di vendita q 01.13: colture viticole, olivicole, agrumicole, frutticole diverse. itinerante; q del comune in cui si intende esercitare la vendita, per le forme Riguardo alla manipolazione, l’acquisto di riso, in quantità inferiore a quella pro- non itineranti su aree pubbliche o in locali aperti al pubblico. dotta in azienda, la sua essiccatura, pulitura ed il suo confezionamento, sono Trascorsi 30 giorni dal ricevimento dalla comunicazione è possibile ESEMPIO considerate attività agricole connesse, pertanto tassate sul reddito agrario. La porzionatura ed il confezionamento di formaggio acquistato, anche se in misu- iniziare l’attività, mentre con la precedente legge era necessario at- ra inferiore a quella prodotta in azienda, non sono considerate attività di mani- tendere l’autorizzazione. polazione, di conseguenza sono tassate a bilancio come reddito d’impresa. Il Non è richiesta, invece, alcuna comunicazione nel caso di vendita formaggio, seppure compreso fra le attività di trasformazione, non rientra, infat- diretta esercitata su superfici all’aperto nell’ambito dell’azienda ti, nelle classi di prodotti indicate dal Ministero dell’Economia per le quali è pre- agricola o di altre aree private di cui l’imprenditore agricolo abbia la vista l’attività di manipolazione. disponibilità. ATTIVITÀ CONNESSE DI FORNITURA DI SERVIZI Anche i servizi forniti dalle aziende agricole (manutenzione del ver- PRODOTTI NON COMPRESI NELL’ELENCO de, sgombero neve, lavori in altre aziende agricole, ecc.) sono con- Per gli altri prodotti non compresi nell’elenco ministeriale, ma in siderati attività agricole connesse. In questo caso si applica un regi- ogni caso ottenuti da produzioni in prevalenza aziendali, si ap- me impositivo forfetario nella misura del 25% dell’imponibile plica un regime impositivo forfetario pari al 15% dell’imponibile dichiarato ai fini dell’IVA a condizione che: dichiarato ai fini dell’IVA. q l’attività di fornitura di servizi non assuma per dimensione, Ad esempio, ai salumi ottenuti dalla macellazione di suini allevati capitali investiti e risorse umane, la connotazione di attività prevalentemente in azienda si applica un regime forfetario con coef- principale; ficiente del 15%. q vengano utilizzate prevalentemente attrezzature normalmente utilizzate nell’attività principale, rispetto ad AGROENERGIA altre impiegate solo nell’attività di servizi per conto terzi. La produzione e la cessione da parte degli imprenditori agricoli di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali e L’articolo 15 della Legge di orientamento e modernizzazione del fotovoltaiche costituiscono attività connesse. La tassazione dei settore agricolo stabilisce che le Pubbliche Amministrazioni pos- redditi derivanti, quindi, è calcolata, anziché sul reddito di impre- sano stipulare convenzioni dirette con gli imprenditori agricoli sa, solo sul reddito agrario (articolo 1, comma 423, Legge n. 266/05 “al fine di favorire lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazio- – Finanziaria 2006). ne ed alla manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura ed al mantenimento dell’assetto idrogeologi- LA VENDITA DIRETTA AL CONSUMATORE co e di promuovere prestazioni a favore della tutela delle vocazioni pro- L’articolo 4 del Decreto Legislativo n. 228 del 18 maggio 2001, sem- duttive del territorio”. Per tali scopi, le Pubbliche Amministrazioni plifica anche la vendita diretta da parte dell’agricoltore al consuma- possono, in deroga alle norme vigenti, stipulare contratti d’appalto
16 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 17 k con singoli imprenditori agricoli di importo annuale non superiore a 25.822 euro ed a 154.937 euro nel caso di imprenditori in forma associata. COME SI VALUTA LA PREVALENZA NEI SERVIZI Se i servizi sono forniti utilizzando esclusivamente le attrezzature normalmente impiegate nell’attività dell’azienda, non è necessario procedere ad alcuna verifica della prevalenza. Il trattore impiegato per le normali mansioni aziendali può, quindi, essere utilizzato per k k k L’imprenditore agricolo professionale (IAP) LA NORMATIVA svolgere lavori all’esterno senza nessuna limitazione. I servizi svolti con attrezzature non impiegate normalmente in Altra novità importante per il settore agricolo è la figura dell’im- azienda sono, invece, soggetti alla verifica della prevalenza. Un ser- prenditore agricolo professionale (IAP) introdotto dall’articolo vizio svolto utilizzando un trattore normalmente impiegato in 1 del Decreto Legislativo n. 99 del marzo 2004. azienda ed una mietitrebbiatrice normalmente non utilizzata nel- l’attività principale, è considerato attività connessa se il fatturato ri- cavato dal servizio svolto con il trattore supera quello ottenuto con la mietitrebbiatrice. LA QUALIFICA DI IAP E I VANTAGGI CONCRETI È IAP chi dedica alle attività agricole, direttamente o in qualità di so- cio di società, almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessi- vo e ricava dalle attività medesime almeno il 50% del proprio reddi- PER APPROFONDIMENTI E INFORMAZIONI to globale da lavoro. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Tali limiti sono portati al 25% qualora l’imprenditore operi in zone n Decreto Legislativo n. 228 del 18 maggio 2001 (Legge di svantaggiate. orientamento Lo IAP, inoltre, deve possedere conoscenze e competenze professio- e modernizzazione del settore agricolo). nali specifiche: titoli di studio, esperienza maturata in azienda, sia n Legge n. 350 del 24 dicembre 2003, art. 2, comma 6, lettere a), come titolare, che come coadiuvante o lavoratore agricolo. b), c), comma 7. Spetta agli Assessorati Regionali all’Agricoltura la definizione n Decreto Ministero dell’Economia del 19 marzo 2004. dei requisiti relativi al tempo dedicato (numero di ore o giornate n Legge n. 266/05, articolo 1, comma 423. in un anno), al reddito ricavato ed alla professionalità (titoli di stu- dio, numero di anni di lavoro in azienda), nonché il loro accerta- A CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI mento. n MiPAF - www.politicheagricole.gov.it - numero verde 800 105 166. n Assessorati Regionali e Provinciali all’Agricoltura. I VANTAGGI n Organizzazioni Professionali Agricole. Allo IAP sono attribuite, se iscritto nella gestione previdenziale ed assistenziale, le stesse agevolazioni in termini di imposizio- ne indiretta e creditizie previste per il coltivatore diretto. Ricordiamo che la qualifica di coltivatore diretto presuppone che l’agricoltore, direttamente ed abitualmente e con la collaborazione del proprio nucleo familiare, copra almeno 1/3 del fabbisogno di la- voro necessario alla conduzione aziendale.
18 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 19 k LE AGEVOLAZIONI FISCALI PREVISTI PER LO Acquisto terreni piccola proprietà contadina Acquisto terreni Agevolazione ICI Esenzione delle imposte per compendio unico IAP IAP Imposta di registro fissa (168 euro) Imposta ipotecaria fissa (168 euro) Imposta catastale: 1% Imposta di registro 8% Sì Sì Non IAP No Imposta di registro 15% No No k k k Le società agricole La modesta dimensione di molte aziende agricole è uno dei fattori Acquisto terreni montani Imposta di registro fissa (168 euro) No che limita la competitività delle nostre produzioni sui mercati di proprietà contadina Imposta ipotecaria fissa (168 euro) sbocco. Imposta catastale: esente Il problema dimensionale può essere superato, sia attraverso i tra- dizionali strumenti di ricomposizione fondiaria, l’affitto e l’acquisto dei fondi, sia attraverso strategie di crescita basate sulla collabora- zione fra aziende agricole attraverso la creazione di società. PER APPROFONDIMENTI E INFORMAZIONI NORMATIVA DI RIFERIMENTO n Articolo 1, Decreto Legislativo n. 99 del 29 marzo 2004. n Articolo 1, Decreto Legislativo n. 101 del 27 maggio 2005. LA NUOVA NORMATIVA Tale strategia di sviluppo è oggi più facile da percorrere grazie alle A CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI agevolazioni concesse alle SOCIETÀ AGRICOLE dall’articolo 2 del n Assessorati Regionali e Provinciali all’Agricoltura. Decreto Legislativo n. 99 del 2004. n MiPAF - www.politicheagricole.gov.it - numero verde 800 105 166. n Centri Assistenza Agricola (CAA). COSA SONO LE SOCIETÀ AGRICOLE Le società agricole sono società che esercitano esclusivamente le attività agricole definite dall’articolo 2135 del codice civile (attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di ani- mali e attività connesse). A differenza di quanto avveniva prima del- l’entrata in vigore del provvedimento, le società agricole possono godere dei benefici del coltivatore diretto o dell’imprenditore agricolo professionale (vedi tabella pagina 18). COME OTTENERE LA QUALIFICA DI SOCIETÀ AGRICOLA IAP Una società agricola di persone, ovvero una società semplice (s.s.), una società in nome collettivo (s.n.c.) e una società in accomandita sem- plice (s.a.s.), è imprenditore agricolo professionale (IAP) se alme- no un socio (nella s.a.s. deve trattarsi di uno degli accomandatari) possiede la qualifica di IAP ed è iscritto nella gestione previdenzia- le ed assistenziale per l’agricoltura. Le società agricole di capitali: società a responsabilità limitata (s.r.l.), società per azioni (s.p.a.) e società in accomandita per azioni (s.a.p.a.), e le società agricole cooperative sono imprenditori agricoli pro- fessionali (IAP) se almeno un amministratore iscritto nella ge- stione previdenziale ed assistenziale per l’agricoltura è IAP. Per le società cooperative l’amministratore deve essere anche socio.
20 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 21 I VANTAGGI CONCRETI che degli stessi privilegi in termini di imposizione diretta spettan- LA SOCIETÀ AGRICOLA IAP ti all’imprenditore agricolo singolo. Pertanto i redditi derivanti dal- Alle società agricole IAP spettano le stesse agevolazioni fiscali le attività connesse (manipolazione e trasformazione di prodotti, (imposte indirette) e creditizie che la vigente normativa prevede fornitura di servizi, produzione di agroenergia) sono tassati sul red- a favore dei coltivatori diretti. dito agrario. Per le altre società agricole, di persone, di capitali e cooperative, fer- LA SOCIETÀ AGRICOLA COLTIVATORE DIRETTO mi restando i vantaggi fiscali e creditizi in precedenza descritti, i red- Le stesse agevolazioni previste per le società agricole IAP spettano diti derivanti dalle attività connesse sono tassati a bilancio come per anche alle società agricole di persone con almeno un socio colti- le imprese degli altri settori. vatore diretto iscritto nella gestione previdenziale per l’agricoltura, alle società agricole di capitali e alle società cooperative con al- meno un amministratore coltivatore diretto, socio nel caso di coo- perative, iscritto nella gestione previdenziale per l’agricoltura. PER APPROFONDIMENTI E INFORMAZIONI Le società agricole di persone con almeno la metà dei soci colti- NORMATIVA DI RIFERIMENTO vatori diretti iscritti nei registri della Camera di Commercio posso- n Articolo 2, Decreto Legislativo n. 99 del marzo 2004. no esercitare il diritto di prelazione. n Articolo 2, Decreto Legislativo n. 101 del 27 maggio 2005. LA “SOCIETÀ AGRICOLA IAP” E LA “SOCIETÀ AGRICOLA COLTIVATORE DIRETTO” GODONO DEL- A CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI LE STESSE AGEVOLAZIONI FISCALI E CREDITIZIE DEL COLTIVATORE DIRETTO. n MiPAF - www.politicheagricole.gov.it - numero verde 800 105 166. Nel caso, ad esempio, di acquisto da parte di una società di un fondo del valo- n Assessorati Regionali e Provinciali all’Agricoltura. n ESEMPIO re di 100.000 euro, le imposte da pagare – di registro, ipotecarie e catastali – Centri Assistenza Agricola (CAA). sarebbero state, prima del provvedimento, di 18.000 euro. n Associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo. Adesso, in caso di acquisto dello stesso fondo da parte di una società agricola IAP o coltivatore diretto, le imposte saranno pari a 11.000 euro (risparmio di 7.000 euro). Nel caso l’acquisto fosse effettuato da una società agricola colti- vatore diretto per la formazione della piccola proprietà contadina, le imposte sa- ranno pari a 1.336 euro (risparmio di 16.664 euro). Il Decreto Legislativo n. 99/04 apre una importante opportunità per l’esercizio dell’agricoltura in forma aggregata, una delle strade per consentire alle imprese di recuperare competitività e di superare i li- miti della ridotta dimensione aziendale. COSA DEVONO FARE LE SOCIETÀ GIÀ COSTITUITE Le società agricole, anche quelle già costituite, devono integrare la denominazione sociale con l’indicazione di “società agricola”. Non è previsto un termine per tale adempimento. Per il mutamento di ragione o denominazione sociale negli atti ca- tastali e nei registri immobiliari, non è richiesto il pagamento dei tributi e diritti normalmente dovuti per tali operazioni. ULTERIORI VANTAGGI PER LA SOCIETÀ AGRICOLA SEMPLICE La società agricola semplice IAP o coltivatore diretto, oltre a be- neficiare dei vantaggi sull’imposizione indiretta e creditizi, gode an-
22 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 23 k k k k L’agriturismo Le oltre 10.000 imprese agrituristiche italiane hanno una nuova leg- vati prevedendo i relativi tempi di adeguamento, senza sospensio- ne dell’attività in caso di carenze e irregolarità lievi. IL RUOLO DELLE REGIONI Alle Regioni ed alle Province autonome spetta il compito di defini- re i criteri di connessione fra l’attività agricola, che deve rimanere prevalente, e l’attività agrituristica, con particolare riferimento al tempo di lavoro necessario all’esercizio delle diverse attività. Le Regioni, inoltre, disciplinano le modalità per il rilascio del certi- ge nella quale si definisce il quadro di riferimento dell’attività, la- ficato di abilitazione all’esercizio dell’attività agrituristica e si occu- sciando alle singole regioni la disciplina degli aspetti connessi alle pano dell’eventuale organizzazione di corsi specifici per il suo con- peculiarità dei loro territori. seguimento. LE ATTIVITÀ AGRITURISTICHE IL RUOLO DEL MIPAF La nuova legge, in particolare, individua quattro attività contempla- Nell’ottica di una corretta informazione dei consumatori, il MiPAF te fra quelle agrituristiche: definirà criteri di classificazione dell’attività agrituristica validi per q ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di l’intero territorio nazionale. campeggiatori; q somministrazione di pasti e bevande, con preferenza per Presso il Ministero, inoltre, sarà istituito l’Osservatorio nazionale prodotti con marchi DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG o compresi dell’agriturismo con il compito di pubblicare annualmente un rap- nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali; porto nazionale sullo stato dell’agriturismo e formulare proposte q organizzazione di degustazioni di prodotti aziendali; per lo sviluppo dell’attività. q organizzazione, anche all’esterno dell’impresa, di attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, escursionistiche e di ippoturismo, anche attraverso convenzioni con Enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del PER APPROFONDIMENTI E INFORMAZIONI patrimonio rurale. NORMATIVA DI RIFERIMENTO PREVALENZA DEI PRODOTTI IMPIEGATI NELLA RISTORAZIONE n Legge n. 96 del 20 febbraio 2006. Riguardo alla somministrazione di alimenti, devono prevalere quel- li prodotti al proprio interno, anche se da materia prima aziendale A CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI trasformata all’esterno, e da aziende agricole della zona, vale a dire n MiPAF - www.politicheagricole.gov.it - numero verde 800 105 166. localizzate in ambito regionale o in zone omogenee contigue di re- n Assessorati Regionali e Provinciali all’Agricoltura. gioni limitrofe. La parte rimanente deve, preferibilmente, provenire da artigiani della zona. Alle Regioni e alle Province autonome spet- ta il compito di definire le quote di alimenti da impiegare nella ri- storazione. Nel caso di attività di ristorazione di piccole dimensioni, fino a 10 pasti, per la loro preparazione può essere autorizzato l’uso della cu- cina domestica, mentre se l’alloggio è limitato a 10 posti letto, per l’idoneità dei locali è sufficiente il requisito dell’abitabilità. PIÙ SEMPLICE L’AVVIO DELL’ATTIVITÀ Per l’avvio di un nuovo agriturismo sarà sufficiente una comunica- zione di inizio attività da presentare al comune, il quale, compiuti i necessari accertamenti, può formulare, entro 60 giorni, rilievi moti-
24 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 25 k k k k Conservazione della integrità fondiaria La polverizzazione della maglia poderale è uno degli elementi di sferimento. I terreni e le relative pertinenze possedute a titolo di pro- prietà possono concorrere alla formazione del compendio unico. La formazione di compendio unico, inoltre, può avvenire anche in riferimento a terreni agricoli e relative pertinenze già di proprietà, mediante dichiarazione del proprietario davanti ad un notaio. Gli onorari notarili in questo caso sono determinati in misura fissa pa- ri a 74 euro. debolezza dell’agricoltura italiana. Per ridurre il fenomeno della frammentazione e favorire l’ampliamento delle aziende agricole, l’articolo 7 del Decreto Legislativo n. 99 del 2004, così come mo- dificato dall’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 101 del mag- gio 2005, concede specifiche agevolazioni. I VANTAGGI CONCRETI I trasferimenti a qualsiasi titolo dei terreni agricoli a coloro che si impegnino a costituire un compendio unico e a coltivarlo o con- durlo in qualità di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo pro- fessionale per un periodo di almeno 10 anni dal trasferimento so- no esenti dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale e di bol- lo e pagano solo un sesto degli oneri notarili. Nel caso di acquisto da parte di uno IAP di un fondo del valore di 100.000 eu- ro destinato a costituire un compendio unico, le imposte da pagare – di registro, ESEMPIO ipotecarie e catastali – sarebbero state, prima del provvedimento, di 11.000 eu- ro, mentre adesso non è dovuta alcuna imposta. Nel caso di acquisto dello stesso fondo da parte di un coltivatore diretto, le im- poste da pagare – di registro, ipotecarie e catastali – sarebbero state, prima del provvedimento, di 1.336 euro, mentre adesso non è dovuta alcuna imposta. COS’È IL COMPENDIO UNICO Il compendio unico è l’estensione di terreno necessaria al rag- giungimento del livello minimo di redditività determinato dai Piani Regionali di Sviluppo Rurale. I terreni e le pertinenze incluse nel “compendio unico”sono consi- derati indivisibili per un periodo di 10 anni, durante il quale sono nul- li anche i frazionamenti dovuti a trasferimenti per causa di morte. COME AVVIENE LA SUA COSTITUZIONE La costituzione di compendio unico avviene attraverso una dichia- razione dall’acquirente o del cessionario nell’atto di acquisto o di tra-
26 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 27 k k k k k Ricomposizione fondiaria Sempre nell’ottica di favorire l’ampliamento delle aziende agricole, l’articolo 9 del Decreto Legislativo 99/04 prevede il pagamento: q della metà delle imposte relative all’accorpamento di fondi k k k Le agevolazioni per i giovani agricoltori Ai giovani agricoltori sono concessi i seguenti premi e agevolazioni: tramite la rettificazione dei confini o la permuta di particelle; q della metà delle imposte di registro, catastali, ipotecarie e di PREMIO PRIMO INSEDIAMENTO bollo per l’acquisto da parte di un imprenditore agricolo o di un Fino ad un massimo di 25.000 euro, sotto forma di premio unico o coltivatore diretto di terreni agricoli pubblici. di abbuono di interessi per i prestiti contratti a copertura delle spe- se di insediamento, per i giovani con meno di 40 anni che si inse- diano per la prima volta in una azienda agricola. Il premio, previsto dal Regolamento Ce n. 1257/99, è elevabile fino a 30.000 euro nel caso i giovani si avvalgano di consulenze aziendali connesse all’in- k sediamento (Reg. Ce n. 1782/03). Dal 1° gennaio 2007, con l’entra- k k k Contratti di affitto L’articolo 10 del Decreto Legislativo 99/04, sempre per agevolare la ricomposizione fondiaria, stabilisce che: q per i contratti di affitto riguardanti particelle catastali confinanti e che abbiano una durata di almeno 5 anni si paga ta in vigore del nuovo regolamento sullo sviluppo rurale (Reg. Ce n. 1698/05), il sostegno al primo insediamento potrà raggiungere l’im- porto massimo di 55.000 euro. Le Regioni e le Province autonome gestiscono direttamente il pre- mio, definendone entità e modalità di erogazione, nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) e dei Piani Operativi Regionali (POR), nel caso delle aree Obiettivo 1 (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia). una imposta di registro fissa di 51,65 euro. RICOMPOSIZIONE FONDIARIA – LEGGE 441/98 La Legge 441/98 “Norme nazionali per la diffusione e valorizzazio- ne dell’imprenditoria giovanile in agricoltura”, prevede che ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare) finanzi prioritariamente le operazioni di acquisto o ampliamento di azien- k k de effettuate da parte di giovani agricoltori, anche organizzati in for- Società cooperativa ma societaria, con meno di 40 anni in possesso della qualifica di im- prenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto iscritti nel- di conduzione terreni le relative gestioni previdenziali. k k L’articolo 11 del Decreto Legislativo 99/04 concede agevolazione per gli agricoltori che intendono costituire una società cooperati- va per la conduzione comune dei terreni: q riduzione di due terzi delle imposte dovute per la stipula dei ISMEA finanzia le operazioni di ricomposizione fondiaria attraverso la vendita rateale con riserva della proprietà. L’intervento viene attua- to tramite la vendita dei terreni con pagamento rateale del prezzo e ri- serva della proprietà a favore dell’ISMEA. L’agricoltore assegnatario acquista la proprietà con il pagamento dell’ultima rata assieme ai rela- tivi vincoli legali, quali il divieto di riscatto anticipato prima del quin- contratti di società cooperativa; quennio e l’obbligo della conduzione diretta per 5 anni. Il volume mas- q pagamento di una imposta fissa nel caso in cui 1/5 dei soci simo di investimenti ammissibili è di 750.000 euro. Il periodo di am- della cooperativa in fase di costituzione siano giovani che si mortamento è stabilito in massimo 30 anni ed il riscatto anticipato non impegnano a condurre la cooperativa per almeno nove anni. può avvenire prima che siano trascorsi 5 anni dall’assegnazione.
28 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 29 SUBENTRO IN AGRICOLTURA – Decreto Legislativo 185/00 I progetti devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi: I giovani agricoltori, anche organizzati in forma societaria, suben- q ridurre i costi di produzione; tranti nella conduzione dell’azienda agricola al familiare che pre- q migliorare e riconvertire la produzione; sentino progetti per lo sviluppo o consolidamento di iniziative q tutelare e migliorare l’ambiente naturale, le condizioni di igiene riguardanti la produzione, trasformazione e commercializzazione di e di benessere degli animali; prodotti in agricoltura, sono ammessi ai benefici previsti dall’artico- q promuovere la diversificazione delle attività agricole. lo 3 del Decreto Legislativo 185/00 i quali prevedono: q per i progetti di investimento nelle aziende agricole Sono esclusi dal finanziamento i progetti che prevedono investi- contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato concessi menti di semplice sostituzione di beni preesistenti. entro i limiti stabiliti dall’Unione Europea pari al: - 50% nelle zone svantaggiate, elevabili del 10% per i giovani Sviluppo Italia, agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa e l’at- agricoltori; trazione d’investimenti, è la struttura responsabile della gestione - 40% nelle restanti zone dei territori agevolati, elevati del 10% degli incentivi per il subentro in agricoltura. per i giovani agricoltori. q per i progetti nel settore della trasformazione e ARTICOLI 3 E 11 Decreto Legislativo 99/04 commercializzazione dei prodotti agricoli, contributi a fondo L’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 99/04 prevede specifiche perduto e mutui a tasso agevolato concedibili nei limiti del: agevolazioni per l’imprenditoria agricola giovanile: - 50% nelle regioni di cui all’Obiettivo 1; q credito di imposta, fino a 5.000 euro annui per 5 anni dal 2005 - 40% nelle restanti zone dei territori agevolati. al 2009, ad integrazione del premio di primo insediamento previsto dal Regolamento Ce n. 1257/99. Il beneficio vale anche Le agevolazioni sono subordinate alla sussistenza delle seguenti per i giovani agricoltori organizzati in società; condizioni: q spesa di registrazione fissa di 51,65 euro, solo in caso d’uso, q comprovata redditività dell’iniziativa; per i contratti di affitto stipulati in favore dei giovani q adeguata professionalità del proponente; imprenditori agricoli. q affidabilità del piano finanziario; q presenza dei requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e L’articolo 11 del Decreto Legislativo 99/04 prevede il pagamento benessere degli animali; di una imposta fissa per i giovani agricoltori che intendono costi- q esistenza di normali sbocchi di mercato per i prodotti. tuire una società cooperativa per la conduzione comune dei Gli investimenti non devono superare l’importo di 1.032.000 euro. terreni. La base sociale deve essere composta, per almeno 1/5, da soci di età non superiore a 40 anni che si impegnano a condurre la ZONE AMMESSE E REQUISITI cooperativa per almeno nove anni. Per usufruire delle agevolazioni è necessario: q essere residenti o, nel caso di società, avere sede legale, amministrativa ed operativa nei territori agevolati: aree Obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e PER APPROFONDIMENTI E INFORMAZIONI Sardegna), aree Obiettivo 2 (zone del Centro Nord con n MiPAF - www.politicheagricole.gov.it - numero verde 800 105 166. problemi strutturali, definite nelle decisioni della Commissione n ISMEA - www.ismea.it - 06 85568319 - urp@ismea.it del 27/07/2000 e del 27/04/2001), aree in deroga all’articolo 87 n Sviluppo Italia - www.sviluppoitalia.it - 848 886886 del Trattato, comma 3.c (definite nelle decisioni della info@sviluppoitalia.it Commissione del 20/09/2000 e del 08/09/2004), aree individuate n Assessorati Regionali e Provinciali all’Agricoltura. dal Ministero del Lavoro. Per informazioni sui territori agevolati: n Centri Assistenza Agricola (CAA). www.territori.sviluppoitalia.it; n Associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo. q avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni; q subentrare a un parente entro il terzo grado nella conduzione dell’azienda agricola; q essere imprenditori agricoli professionali.
30 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 31 k k IVA agevolata REGIME ORDINARIO IVA ES. (SEGUE) IVA a debito = 20.000 euro. IVA a credito: 8.800 euro k k La riforma dell’IVA, attuata nel 1998, prevedeva un regime speciale agevolato solo per le aziende agricole con fatturato fino a 40 milio- IVA da versare: 20.000 – 8.800 = 11.200 euro Vantaggio regime speciale IVA: 11.200 – 5.400 = 5.800 euro. ni di lire (20.658 euro), mentre tutte le altre avrebbero dovuto appli- PER APPROFONDIMENTI E INFORMAZIONI care, dall’anno 2000, il regime normale. NORMATIVA DI RIFERIMENTO n Articolo 10, Legge 14 maggio 2005, n. 80. Una serie di proroghe, emanate di anno in anno, ha consentito, fi- n Decreto Ministero dell’Economia 23/12/05 (Percentuali nora, l’applicazione del regime speciale IVA a tutte le aziende indi- di compensazione). pendentemente dalla loro dimensione economica. n Articolo 34, Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633 e successive modificazioni ed integrazioni. Dopo il lungo periodo di disposizioni transitorie di proroga, il MiPAF ha ottenuto la stabilizzazione definitiva del regime spe- A CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI ciale per tutte le aziende agricole, grazie all’abrogazione del com- n MiPAF - www.politicheagricole.gov.it - numero verde 800 105 166. ma dell’articolo della legge che prevedeva l’imposta forfetaria solo n Centri Assistenza Agricola (CAA). per quelle con fatturato fino a 20.658 euro. Il regime speciale, inol- n Associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo. tre, viene esteso anche alle cooperative agricole ed ai loro consorzi. La fine del regime di proroga aumenta la sicurezza per tutti gli agri- coltori, consentendo anche una più efficace programmazione degli investimenti aziendali. Per comprendere la differenza fra il regime speciale agricolo e quello ordinario degli altri settori, ipotizziamo, a titolo esemplificativo, il caso di un allevamento di suini. Ricavo dalle vendite dei capi: 200.000 euro; IVA 10% = 20.000 euro. Costo acquisto mangimi: 120.000 euro; ESEMPIO IVA 4% = 4.800 euro. Costo acquisto carburante e altri beni di consumo: 40.000 euro IVA 10% = 4.000 euro Totale IVA acquisti: 8.800 euro. REGIME SPECIALE IVA IVA a debito = 20.000 euro. IVA a credito: detrazione forfetaria del 7,3% (nel caso specifico dei suini) sui ricavi di 200.000 euro = 14.600 euro. IVA da versare: 20.000 – 14.600 = 5.400 euro ,SEGUE
32 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 33 k k k k Assicurazione Agricola Agevolata Grandine, gelate tardive, siccità sono solo alcuni dei rischi che minac- COSA SI DEVE FARE Le richieste di contributo vanno presentate ai Consorzi di difesa, i qua- li le inoltrano alle Regioni o alle Province di competenza, secondo i ca- si, per le opportune verifiche. Il MiPAF, ricevuto il parere dalle Regioni, provvede al pagamento di un anticipo del 50% e alla successiva liqui- dazione del saldo. I dati assicurativi sono inseriti nella Banca dati sui rischi agricoli dispo- nibile all’indirizzo www.sicuragro.it ciano con crescente intensità le produzioni agricole a causa di anda- COSA DEVONO ASSICURARE LE POLIZZE menti climatici sempre più imprevedibili. Dal 2005 il contributo pubblico è concesso esclusivamente per con- tratti assicurativi che prevedono, per ciascun prodotto assicurato, la copertura della produzione complessiva aziendale all’interno di LA NUOVA NORMATIVA uno stesso comune. Le nuove disposizioni che regolano le assicurazioni in agricoltu- Nel 2005 il contributo statale stanziato per le assicurazioni agevola- ra, definite con il Decreto Legislativo n. 102 del 29 marzo 2004 ed en- te è stato di 150 milioni di euro, contro i 100 milioni dell’anno prece- trate a pieno regime da gennaio 2005, adeguano l’Italia alla norma- dente. tiva europea e offrono una serie di vantaggi agli agricoltori per la prevenzione dei rischi derivanti dalle avversità atmosferiche. AIUTO COMPENSATIVO PER CALAMITÀ NATURALI Il decreto riforma il Fondo di solidarietà nazionale, puntando non Restano gli interventi compensativi per il risarcimento dei danni più solamente sui risarcimenti a danno avvenuto, ma soprattutto causati da calamità naturali, ma solamente per le produzioni e le sulla loro prevenzione attraverso polizze assicurative agevolate. strutture non assicurabili con i contributi statali. ESEMPIO Un agricoltore della provincia di Bologna che non assicura le superfici a pa- I VANTAGGI CONCRETI tate, coltura inserita fra quelle assicurabili, in caso di grandine non riceverà alcun aiuto. Gli imprenditori agricoli, per la stipula di polizze assicurative, bene- Lo stesso vale per un agricoltore di Palermo che non assicura le superfici col- ficiano di specifici contributi: tivate a carciofi o per un produttore di mele in Trentino. q fino all’80% del costo del premio, per le polizze che prevedono un risarcimento qualora il danno raggiunga il 30% della produzione (20% nelle aree svantaggiate); q fino al 50% del costo del premio, per le polizze che coprono PIANO ASSICURATIVO AGRICOLO anche perdite dovute ad altre avversità atmosferiche non Il MiPAF,d’intesa con le Regioni e le Province autonome e sentite le pro- assimilabili alle calamità naturali, o dovute a malattie delle piante poste di una apposita Commissione tecnica, approva ogni anno il Piano o del bestiame. assicurativo agricolo nel quale vengono definite: Le imprese sono libere di scegliere la copertura assicurativa che ri- q l’entità del contributo pubblico sui premi assicurativi ed i tengono più opportuna, ricorrendo alle tradizionali“monorischio”o a parametri per calcolarlo; polizze innovative: q le aree, le colture, le strutture e le avversità assicurabili; q “Polizze pluririschio”, che assicurano contro una pluralità di q i prezzi massimi delle produzioni agricole, zootecniche e delle avversità meteorologiche (gelate, siccità, vento, alluvioni, neve); strutture aziendali per la determinazione dei valori assicurabili. q “Polizze multirischio”, che garantiscono la resa delle produzioni assicurate confrontando la resa media di una determinata area con quella reale a fine rischio. Nel 2004 le polizze “pluririschio” e “multirischio” hanno interessato complessivamente in Italia circa 58.000 ettari, mentre nel 2005 sono stati circa 88.000 gli ettari coperti (+51,7%).
34 GUIDA PER LE IMPRESE AGRICOLE E AGROALIMENTARI ,STRUMENTI OPERATIVI PER L’IMPRESA 35 k PER APPROFONDIMENTI E INFORMAZIONI NORMATIVA n n A n n DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo n. 102 del 29 marzo 2004. Decreto MiPAF del 17/3/2005 - Piano assicurativo 2005. CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI Assessorati Regionali e Provinciali all’Agricoltura. Organizzazioni professionali agricole. k k k Il nuovo piano irriguo nazionale Negli ultimi anni, con frequenza sempre maggiore, il nostro Paese n Consorzi di difesa. è stato interessato da periodi di forte siccità, tanto al Sud, quanto al n Associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo. Nord, alternati a periodi di piogge abbondanti. La siccità, così come le abbondanti precipitazioni, sono spesso causa di danni per il set- tore agricolo. Il Piano irriguo nazionale voluto dal MiPAF, pone le basi per lo svi- luppo sul territorio nazionale di una rete irrigua in grado di fronteg- giare andamenti climatici sempre più imprevedibili e di sostenere la competitività delle produzioni agricole italiane. PRINCIPALI CONTENUTI DEL PIANO IRRIGUO Il Piano irriguo stanzia finanziamenti destinati ai Consorzi di boni- fica per potenziare la rete idrica, attivare interventi di adeguamen- to strutturale e tecnologico e di completamento di progetti già av- viati. Sono 150 i progetti per i quali il Mipaf, di concerto con le Regioni ed i Consorzi di bonifica, ha ottenuto l’approvazione da parte del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), per un investimento complessivo di 1,1 miliardi di euro. Gli investimenti riguarderanno tutto il territorio nazionale con una quota di 770 milioni di euro per le regioni del Centro e del Nord, aree nelle quali si trova il 70% circa della superficie irrigabile del nostro Paese, e di 330 milioni di euro per quelle del Sud. Il Piano irriguo, inoltre, definisce un programma di interventi per il prossimo decennio per garantire le risorse idriche necessarie allo sviluppo futuro del settore agricolo. PER APPROFONDIMENTI E INFORMAZIONI n MiPAF - www.politicheagricole.gov.it - numero verde 800 105 166. n Consorzi di bonifica.
,SICUREZZA E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI 37 k SICUREZZA E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI k k k Etichettatura d’origine L’indicazione dell’origine dei prodotti agricoli sulle etichette, con- sente una maggiore tutela dell’agroalimentare italiano e mette i consumatori nelle condizioni di fare scelte consapevoli. I consumatori, complici i numerosi scandali alimentari, da “mucca pazza”all’influenza dei polli, e le crescenti quantità di alimenti pro- dotti all’estero e spacciati come Made in Italy, sono sempre più in- teressati a conoscere il luogo d’origine di ciò che portano in tavola. I PRODOTTI AGRICOLI CON L’INDICAZIONE OBBLIGATORIA DELL’ORIGINE Numerosi sono i prodotti agricoli che, in seguito a provvedimenti nazionali e comunitari, sono soggetti all’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta. LATTE FRESCO Il Decreto MiPAF del 14 gennaio 2005,“Linee guida per la stesura del manuale aziendale per la rintracciabilità del latte”, definisce, fra le altre cose, le indicazioni obbligatorie sull’origine da riportare sulle confezioni di latte fresco. Nel caso in cui sia possibile dimostrare la provenienza del lat- te fino agli allevamenti di origine, sulle etichette del latte fresco deve essere riportata obbligatoriamente la dicitura: q “ZONA DI MUNGITURA”, seguita dall’indicazione del comune e della provincia o della regione nella quale sono ubicate le stalle. In alternativa, è possibile indicare solamente il nome del paese, ad esempio Italia. Se il latte proviene da più Stati membri, andrà messa l’indicazione: Ue. Nel caso in cui non sia possibile dimostrare la provenienza del lat- te fino agli allevamenti di origine, sulle etichette deve essere ripor- tata obbligatoriamente la dicitura: q “PROVENIENZA DEL LATTE”, seguita dall’indicazione della provincia o della regione nella quale sono ubicate le stalle. In alternativa, è possibile indicare solamente il nome del paese dal quale proviene il latte, ad esempio Italia. Se il latte proviene da più Stati membri, andrà messa l’indicazione: Ue. Se il latte proviene sia da paesi Ue che extracomunitari o solo da questi ultimi, l’indicazione da riportare è: Paesi terzi.
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