PAES Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile - Comune di Sezze
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 PAES Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Comune di Sezze Regione Lazio PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 1
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Comune di Sezze Via Diaz, 1 04018 Sezze (LT) Telefono: 0773.803809 E-mail: protocollo@comune.sezze.lt.it PEC: protocollo@pec.comune.sezze.lt.it Sito: www.comune.sezze.lt.it Il documento è stato redatto da: www.sinproambiente.com Venezia ,2018 2 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Indice L’iniziativa ................................................................................................................................................. 7 Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile........................................................................................... 8 Contesto normativo internazionale ed europeo ......................................................................... 10 Contesto Europeo................................................................................................................................ 10 Contesto normativo nazionale ......................................................................................................... 12 Impegno politico del Comune di Sezze ............................................................................................. 17 Risorse umane ....................................................................................................................................... 17 Clima ...................................................................................................................................................... 20 Popolazione ........................................................................................................................................... 22 Sistema insediativo ............................................................................................................................... 23 Infrastrutture e trasporti ....................................................................................................................... 23 Sistema produttivo e socioeconomico........................................................................................... 24 Impianti fotovoltaici nel territorio comunale..................................................................................... 25 Il cambiamento climatico in Lazio....................................................................................................... 27 Temperature........................................................................................................................................... 27 Precipitazioni.......................................................................................................................................... 28 Definizioni ............................................................................................................................................. 29 Fattori di emissione ............................................................................................................................... 30 Metodologia di calcolo......................................................................................................................... 32 Edifici e infrastrutture ........................................................................................................................ 33 Trasporti ................................................................................................................................................ 37 Produzione locale di energia ............................................................................................................ 40 Consumi ed emissioni ........................................................................................................................ 41 IBE 2010 ................................................................................................................................................. 45 IBE 2014 ................................................................................................................................................. 47 Il Comune di Sezze in azione ........................................................................................................... 49 Interventi sul patrimonio comunale.................................................................................................... 51 Piano regolatore dell’Illuminazione Comunale ................................................................................. 51 Certificazione energetica edifici .......................................................................................................... 52 Settore mobilità ..................................................................................................................................... 54 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 3
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Manifestazioni ad impatto zero .......................................................................................................... 56 Comunicazione e coinvolgimento ...................................................................................................... 56 Sintesi delle azioni................................................................................................................................. 59 Schede azione ...................................................................................................................................... 60 Obiettivo finale .................................................................................................................................... 78 BUONE PRATICHE ............................................................................................................................... 79 Pianificazione territoriale ...................................................................................................................... 81 Gestione ambientale ............................................................................................................................. 82 Riqualificazione energetica degli edifici ............................................................................................. 88 Il trasporto elettrico .............................................................................................................................. 92 4 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Provincia di Latina Presentazione del Vice Presidente Il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori sfide che l’umanità dovrà continuare ad affrontare nei prossimi anni. I rischi per il nostro Pianeta e per le generazioni future sono enormi e ci obbligano ad intervenire con urgenza. L’Unione Europea guida la lotta contro il cambiamento climatico e la ha adottata quale propria priorità massima. Il “Patto dei Sindaci” è un’iniziativa di tipo volontario molto ambiziosa, che impegna le città aderenti ad andare oltre gli obiettivi fissati dall’Europa per il clima e l’energia e a ridurre le emissioni di Co2 entro il 2020 di almeno il 20%, attraverso lo sviluppo di politiche locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, stimolino il risparmio energetico negli usi finali e favoriscano così la riduzione dei consumi di fonti fossili. In tutto questo le città possono, infatti, giocare un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, ecco perché la Provincia di Latina ha creduto sin dall’inizio a questo progetto Europeo tanto da diventare ente capofila e punto di riferimento non solo per i Comuni del proprio territorio. Il PAES (Piano d’azione per l’energia sostenibile) quindi, si configura come il documento chiave che i Comuni intendono adottare al fine di perseguire gli obiettivi 2020 del Patto dei Sindaci. La sfida è senz’altro quella di innescare un processo virtuoso e sinergico che vede convergere tra loro gli obiettivi vincolanti assunti dai Paesi membri dell’Unione Europea con quelli volontari assunti dai Governi locali. Attraverso il coordinamento del Patto dei Sindaci la Provincia di Latina si è posta quale obiettivo, sin dalle prime fasi dell’insediamento, di raggiungere il primo fondamentale traguardo: l’approvazione dei piani. Abbiamo ottenuto, grazie alla sensibilità degli amministratori locali in materia ambientale le approvazioni consiliari da parte dei 33 Comuni della nostra Provincia. Con questa iniziativa è in atto una nuova fase di attenzione e di politiche attive sulle questioni dell’energia. Occorre ripartire, avendo a protagonisti i territori e le realtà locali. Abbiamo il dovere morale e istituzionale di costruire territori più sostenibili, attraenti, vivibili e ad alta efficienza energetica. Latina 12 febbraio 2018 Il V. Presidente Giovanni BERNASCONI PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 5
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Comune di Sezze Presentazione del Sindaco Cari cittadini, Il PAES ( PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE ), è un documento che descrive progetti e azioni che il Comune metterà in campo per contribuire a raggiungere l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di anidrite carbonica entro l’anno 2020. La nostra amministrazione ha aderito alla iniziativa Europea “Patto dei Sindaci” perché vuole impegnarsi concretamente con interventi concreti che possano, positivamente, influire sulla vita di tutti i giorni e migliorarla in modo importante. Chiaramente non basta lo sforzo dell’ente ma occorre una vostra collaborazione, affinché possiate contribuire a raggiungere l’obiettivo prefissato, ponendo in essere vostre azioni private che vadano nella stessa direzione; così facendo, da una parte avremo l’effetto positivo e immediato della riduzione delle spese e dall’altro l’orgoglio di aver contribuito alla salute dell’ambiente e del territorio in cui viviamo. Vi chiedo , quindi di seguire attentamente le fasi di questo progetto e di adoperarvi per assicurare una vita migliore ai nostri figli. Con affetto e rispetto. Il Sindaco Dott. Sergio Di Raimo 6 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 fonti fossili e gli scenari che si aprono quando si Il Patto dei Sindaci consideri la loro esauribilità temporale invitano ad una complessità e generalità di analisi che non è solo tecnico L’iniziativa scientifica, ma si apre a molteplici altri aspetti multi ed Il Patto dei Sindaci (Convenant of Mayors) è un’iniziativa interdisciplinari che possono essere sintetizzati nel promossa dalla Commissione europea per coinvolgere diffuso concetto di sviluppo sostenibile. attivamente le città europee nella strategia europea verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Tutti i firmatari del Patto dei Sindaci prendono l’impegno L’iniziativa é stata lanciata dalla Commissione il 29 volontario e unilaterale di andare oltre gli obiettivi Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della dell’UE in termini di riduzioni delle emissioni di CO2. Per Settimana europea dell’energia sostenibile (EUSEW le sue singolari caratteristiche, essendo l’unico 2008). movimento di questo genere a mobilizzare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi Le amministrazioni locali, in virtù della loro vicinanza ai europei, il Patto dei Sindaci è considerato dalle istituzioni cittadini sono in una posizione ideale per affrontare le europee come un eccezionale modello di governance sfide in maniera comprensiva. In particolare, esse si multilivello. impegnano a rispettare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra nocivi del 20% entro il 2020, come previsto dalla strategia 20-20-20 dell’Unione europea. Il Per raggiungere questo obiettivo i governi locali si impegnano a: Patto dei Sindaci per l’energia rappresenta anche un’occasione di crescita per l’economia locale, favorendo • Preparare un Inventario Base delle la creazione di nuovi posti di lavoro ed agendo da traino Emissioni (IBE), per lo sviluppo della Green Economy sul proprio territorio. • Presentare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), approvato L’obiettivo del Patto é aiutare i governi locali ad dal Consiglio Comunale entro l’anno assumere un ruolo punta nel processo di attuazione successivo all’adesione ufficiale al Patto delle politiche in materia di energia sostenibile. La dei Sindaci, e includere concrete misure per ridurre le emissioni almeno del 20% Pianificazione Energetica ed Ambientale di un territorio entro il 2020, oggi rappresenta uno strumento in grado di rispondere alle necessità che provengono da un diverso modo di • Pubblicare regolarmente – ogni 2 vedere la produzione di energia, il suo consumo negli usi anni dopo la presentazione del Piano finali, le interazioni indotte sull’ambiente. In virtù di una – un Rapporto sull’Attuazione visione integrata, è possibile cogliere le opportunità approvato dal consiglio comunale che economiche e finanziarie che il processo di indica il grado di realizzazione delle pianificazione consente. In un momento politico che azioni chiave e i risultati intermedi. vede maggiore responsabilità alle Amministrazioni decentrate, con lo Stato Centrale che si fa garante del rispetto del principio di sussidiarietà, queste opportunità vanno colte e rappresentano elementi di buon governo. “ Attraverso il Patto dei Sindaci, l’UE ha mostrato al Inoltre la Pianificazione Energetica ed Ambientale dà resto del mondo l’unione dei suoi cittadini nell’impegno a ridurre le emissioni di CO2. Grazie a concretezza operativa al concetto di sviluppo sostenibile questo movimento pionieristico, i paesi e le città di e, essendo un atto politico, è sinonimo di impegno a tutta Europa stanno sviluppando soluzioni realizzare una società migliore da condividere con le autonome basate sulla partecipazione dei cittadini generazioni attuali e da lasciare alle generazioni future. Il e volte ad affrontare questo problema globale di tema dei cambiamenti climatici prodotti dall’uso delle estrema urgenza.” (José Manuel Barroso- ex presidente della Commissione Europea). PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 7
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Il Piano d’Azione per l’Energia approvato dall’autorità locale rappresenta quindi un’opportunità per ridurre il livello di emissioni. Sostenibile La redazione del Piano d’Azione costituisce la seconda Gli elementi chiave per la preparazione del Piano sono: fase formale, la prima riguarda l’adesione, e la principale • svolgere un adeguato inventario delle emissioni fase operativa dell’iniziativa; dalla firma del Patto infatti di base; l’Amministrazione ha un anno di tempo per predisporre • assicurare indirizzi delle politiche energetiche di ed approvare il proprio Piano. lungo periodo anche; Il piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) è un • mediante il coinvolgimento delle varie parti documento chiave volto a dimostrare in che modo politiche; l'amministrazione comunale intende raggiungere gli • garantire un’adeguata gestione del processo; obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride • assicurarsi della preparazione dello staff carbonica entro il 2020. In questa visione, le realtà coinvolto; comunali rappresentano la cellula istituzionale più • essere in grado di pianificare implementare piccola alla quale può essere richiesta responsabilità in progetti sul lungo periodo; tema di pianificazione energetica e possono essere • predisporre adeguate risorse finanziarie; fissati degli obiettivi. Il Sindaco, nella figura di • integrare il Piano nelle pratiche quotidiane responsabile degli impegni che competono al Comune, dell’Amministrazione Comunale (esso deve far assume, quindi, un nuovo compito-dovere, quello di parte della cultura dell’amministrazione); assicurare il raggiungimento in tema di produzione e • documentarsi e trarre spunto dagli altri comuni consumi energetici di obiettivi quantitativi. aderenti al patto dei sindaci; • garantire il supporto dei portatori di interesse e Per semplicità operativa e per dare maggior rilievo a dei cittadini. quanto oggi è ritenuto di maggiore urgenza, i PAES impegnano le Amministrazioni Comunali al solo Il Piano individua quindi fattori di debolezza, rischi, punti obiettivo sui gas serra, prevalentemente interpretato di forza ed opportunità del territorio in relazione alla come riduzione delle emissioni di anidride carbonica, promozione delle Fonti Rinnovabili di Energia e CO2. Essendo l’impegno importante, non immune dalla dell’Efficienza Energetica, e quindi consente di poter necessità di reperire risorse finanziarie per mettere in definire i successivi interventi atti a ridurre le emissioni di atto gli interventi, e potendo fare sinergia tra le CO2. La valutazione di riferimento delle emissioni competenze all’interno delle varie realtà comunali, l’idea rappresenta la base per il monitoraggio dell’obiettivo di di confederarsi in un Patto è certamente vincente. riduzione di CO2, oltre a facilitare l’identificazione delle principali aree di azione per la riduzione delle emissioni Tenendo in considerazione i dati dell’Inventario Base di CO2. delle Emissioni, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile identifica i settori di intervento più idonei e le In linea di principio i Piani includano iniziative nei opportunità più appropriate per raggiungere l’obiettivo seguenti settori: di riduzione di CO2, inoltre definisce misure concrete di • ambiente urbanizzato (inclusi edifici di nuova riduzione, insieme a tempi e responsabilità, in modo da costruzione e ristrutturazioni di grandi tradurre la strategia di lungo termine in azione. dimensioni); L’impegno dei firmatari copre l’intera area geografica di • infrastrutture urbane (teleriscaldamento, competenza dell’autorità locale (paese, città, regione); il illuminazione pubblica, reti elettriche intelligenti Piano d'azione, al fine di ridurre le emissioni di CO2 e il ecc...); consumo finale di energia da parte degli utenti finali, • pianificazione urbana e territoriale; deve includere azioni concernenti sia il settore pubblico • fonti di energia rinnovabile decentrate; sia quello privato. Ogni nuovo progetto di sviluppo 8 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 • politiche per il trasporto pubblico e privato e Misure di monitoraggio e verifica mobilità urbana; Il monitoraggio rappresenta una parte molto importante • coinvolgimento dei cittadini e, più in generale, nel processo del PAES, infatti un monitoraggio regolare partecipazione della società civile; seguito da adeguati adattamenti del piano permette un • comportamenti intelligenti in fatto di energia da continuo miglioramento del processo. parte di cittadini, consumatori e aziende. Secondo quanto previsto dalle Linee Guida i firmatari del La riduzione di emissioni di gas a effetto serra dovuta Patto sono tenuti a presentare una "Relazione di alla delocalizzazione industriale è invece esplicitamente Attuazione" ogni secondo anno successivo alla esclusa, dato che il settore industriale non è uno dei presentazione del PAES "per scopi di valutazione, settori-obiettivo chiave del patto dei Sindaci. monitoraggio e verifica". Tale Relazione di Attuazione Il Patto dei Sindaci concerne azioni a livello locale che deve includere un inventario aggiornato delle emissioni rientrino nelle competenze dei governi locali, i quali di CO2 (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, IME). dovranno adoperarsi in molte, se non tutte, le loro aree Le autorità locali sono invitate a compilare gli inventari di attività, in veste di: delle emissioni di CO2 su base annuale. Tuttavia, se l’autorità locale ritiene che tali inventari regolari mettano • consumatori e fornitori di servizi; troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può • pianificatori, sviluppatori e regolatori; decidere di effettuarli a intervalli temporali più ampi. • consiglieri e modelli di comportamento; • produttori e fornitori. Le autorità locali sono invitate a elaborare un IME e presentarlo almeno ogni quattro anni, ovvero presentare Le autorità locali garantiscono le risorse umane e alternativamente ogni due anni una "Relazione finanziarie necessarie all’attuazione delle attività previste d’Intervento" – senza IME - (anni 2, 6, 10, 14...) e una nei loro Piani di azione. Sono le dirette responsabili del "Relazione di Attuazione" – con IME (anni 4, 8, 12, 16...). coinvolgimento attivo dei cittadini e delle parti locali La Relazione di Attuazione contiene informazioni interessate al processo, nonché dell’organizzazione quantificate sulle misure messe in atto, i loro effetti sul annuale di giornate per l’energia, dal momento che un consumo energetico e sulle emissioni di CO2 e un’analisi elevato livello di partecipazione dei soggetti coinvolti é del processi di attuazione del PAES, includendo misure fondamentale per assicurare la buona riuscita correttive e preventive ove richiesto. La Relazione dell’iniziativa a lungo termine. d’Intervento contiene informazioni qualitative sull’attuazione del PAES. Comprende un’analisi della Non tutti i comuni dispongono, però, delle risorse per situazione e delle misure qualitative, correttive e predisporre e realizzare un Piano di Azione, requisito preventive. necessario per poter partecipare al Patto dei Sindaci. La Commissione Europea ha identificato nelle Province i soggetti che possono aiutare, in qualità di Strutture di Supporto, i Comuni che per le loro dimensioni non abbiano le risorse per ottemperare agli obblighi dell’adesione al patto dei Sindaci, quali gli inventari delle emissioni e la predisposizione di piani di azione per la sostenibilità. "La più vasta iniziativa urbana su clima ed energia al mondo" Commissario Miguel Arias Cañete PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 9
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 ridefinire gli obiettivi di riduzione prefissati per il 2018 e La politica non più entro il 2020 come determinato nella precedente Conferenza tenutasi a Parigi e il energetica monitoraggio degli impegni presi da ciascun paese e l'istituzione del Fondo Verde per aiutare i paesi in via di Contesto normativo internazionale ed sviluppo. europeo Il 2018 sarà inoltre l’anno nel quale l’ “Intergovernmental Il“Protocollo Kyoto”(1997), recepito in Europa con panel on climate change” (Ippc) rilascerà il nuovo decisione del Consiglio 2002/358/CE, fondamentale rapporto sui cambiamenti climatici, indicando le azioni punto di partenza per un impegno condiviso a livello da seguire per limitare l’aumento della temperatura mondiale nella lotta al cambiamento climatico, è giunto media globale entro fine secolo a un massimo di 1,5 al termine, avendo i suoi obiettivi la scadenza riferita al gradi, rispetto all’era pre-industriale. 2012. Come naturale prosecuzione della strategia avviata, l’Unione Europea a dicembre 2008 ha adottato Contesto Europeo l'ambizioso pacchetto "Clima ed Energia" fissando degli Nel gennaio 2007 la Commissione ha presentato il obiettivi strategici da raggiungere entro il 2020. pacchetto sul tema dell’energia per un mondo che cambia, che include una comunicazione intitolata “Una Le ultime notizie in materia internazionale sono datate politica energetica per l’Europa”. Nelle conclusioni, il 12 dicembre, a Parigi ha avuto luogo la 21ª sessione Consiglio Europeo riconosce che il settore energetico della conferenza delle parti (COP 21) della convenzione mondiale rende necessario adottare un approccio quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici europeo per garantire un’energia sostenibile, (UNFCCC) e l'11ª sessione della riunione delle parti al competitiva e sicura. Il Piano d’Azione approvato dal protocollo di Kyoto (CMP 11). Consiglio Europeo delinea gli elementi di un approccio europeo, ossia un mercato interno dell’energia ben Il nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici funzionante, solidarietà in caso di crisi, chiari obiettivi e raggiunto dai 195 paesi il 12 dicembre 2015 prevede impegni in materia di efficienza energetica e di energie come obiettivo principale quello di limitare il rinnovabili, quadri per gli investimenti nelle tecnologie, riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, in particolare per quanto riguarda la cattura e lo perseguendo idealmente il goal di +1,5°C, inoltre i paesi stoccaggio dell’anidride carbonica e l’energia nucleare. sviluppati devono fornire le risorse finanziarie per assistere i Paesi in via di sviluppo. Con la Direttiva 2009/29/CE la Comunità Europea ha reso obbligatorio il raggiungimento di tre obiettivi che La cerimonia ufficiale avvenuta il 22 aprile 2016 a New riguardano la produzione di energia da fonte York e l’entrata in vigore del trattato, non prima del rinnovabile, la riduzione dei consumi energetici, la 2020, avverrà 30 giorni da quando almeno 55 parti riduzione delle emissioni di gas serra, definito “Pacchetto responsabili di almeno il 55% delle emissioni di gas serra 20-20-20”. L’acronimo “20-20-20” riporta in modo lo avranno ratificato. immediato la dimensione quantitativa di tali impegni, Nel novembre 2016 si è ossia che all’anno 2020 una produzione di energia da tenuta a Marrakech fonte rinnovabile rappresenti il 20% dei consumi (Marocco) la COP22, energetici totali, per una riduzione di questi ultimi del ventiduesima 20% rispetto alle previsioni per il 2020, infine una conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. riduzione del 20% di emissioni di gas serra, rispetto ai Erano presenti alla conferenza 193, dei quali 111 hanno valori del 2005. già ratificato l’Accordo di Parigi, i quali hanno determinato l’importanza di fare il punto della situazione Come prosecuzione degli impegni presi nella lotta al delle proprie emissioni di CO2 entro il 2017, al fine di cambiamento climatico questo pacchetto ha lo scopo di 10 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 indirizzare l'Europa sulla giusta strada verso un futuro politiche dell’Energia e del Clima all’orizzonte del 2030”, sostenibile sviluppando un'economia a basse emissioni ha avviato il dibattito per la revisione del pacchetto. Il 22 di CO2 improntata all'efficienza energetica. gennaio 2014 è stato presentato, al Parlamento e al Consiglio europeo, il pacchetto clima ed energia per il Le misure adottate, nella loro globalità, prevedono sei 2030 COM(2014). Il nuovo pacchetto definisce gli punti di intervento: obiettivi UE per un economia competitiva, sicura e a • scambio delle emissioni di gas a effetto serra basse emissioni di carbonio entro il 2030 (riduzione del (ETS); • riduzione delle emissioni di gas serra prodotte in 40% delle emissioni di gas serra, 27% quota percentuale settori esclusi dal sistema di scambio di quote, di rinnovabili). come il trasporto stradale e marittimo o Nel 2015, passati ormai sette anni dal lancio del Patto l'agricoltura; dei Sindaci (2008), sorge l’esigenza di aggiornare gli • stoccaggio geologico del biossido di carbonio obiettivi che erano stati posti. Così su proposta del • energia prodotta da fonti rinnovabili con obiettivi Commissario Miguel Arias Canete e con una risposta nazionali obbligatori (17% per l'Italia); quasi unanime (97%) da parte degli stakeholder viene • riduzione del CO2 emessa dalle automobili • riduzione dei gas a effetto serra nel ciclo di vita chiesto di andare oltre gli obiettivi stabiliti per il 2020, e dei combustibili. l’80% ha sostenuto una prospettiva di più lungo termine. La maggior parte delle autorità ha approvato gli obiettivi di riduzione minima del 40% delle emissioni di CO2 e di gas climalteranti entro il 2030 e si è dichiarata a favore dell’integrazione di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Il nuovo Patto dei Sindaci integrato per l’energia e il clima è stato presentato dalla Commissione europea il 15 ottobre 2015, in cui sono stati esposti i tre pilastri con cui viene rafforzato il Patto: Grafico 1: elaborazioni ENEA su fonte dati EUROSTAT 2011 Pensando a questi obiettivi, ed in particolare alla • Mitigazione riduzione di emissione di CO2, la Commissione Europea – • Adattamento Direzione Generale Energia che il 29 Gennaio 2008, • energia sicura, sostenibile e alla portata di tutti nell’ambito della seconda edizione della Settimana Per tradurre il proprio impegno politico in misure e europea dell’energia sostenibile (EUSEW 2008), ha progetti pratici, i firmatari del Patto devono in lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) particolare redigere un Inventario di base delle emissioni un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee e una Valutazione dei rischi del cambiamento climatico e nel percorso verso la sostenibilità energetica ed delle vulnerabilità. Si impegnano inoltre a elaborare, ambientale, un “movimento volontario” che unisce le entro due anni dalla data di adesione del consiglio città europee aderenti al fine di migliorare in maniera locale, un Piano d’azione per l’energia sostenibile e il significativa l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti clima (PAESC) che delinei le principali azioni che le energetiche rinnovabili negli ambienti urbani, ove le autorità locali pianificano di intraprendere. politiche e misure inerenti alcuni settori chiave, come i trasporti e l’edilizia, risultano più importanti e La strategia di adattamento dovrebbe essere parte strettamente collegati al territorio e quindi alle autorità integrante del PAESC e/o sviluppata e inclusa in uno o locali che amministrano direttamente e gestiscono ed più documenti a parte. Questo forte impegno politico organizzano questi settori. segna l’inizio di un processo a lungo termine, durante il Nel marzo 2013, la Commissione europea, con la quale ogni due anni le città forniranno informazioni sui pubblicazione del Libro Verde “Un quadro per le progressi compiuti. PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 11
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Contesto normativo nazionale dell’illuminazione pubblica, del riscaldamento e della Strategia Energetica Nazionale – SEN 2017 gestione dei macchinari e degli impianti luce in uso La SEN, approvata con decreto interministeriale l’10 presso gli uffici pubblici. Novembre 2017, definisce gli indirizzi programmatici Piano di Azione Nazionale per le Fonti Rinnovabili - della politica energetica nazionale e fissa obiettivi PAN 2010 strategici come la riduzione dei costi energetici, il Redatto in conformità alla Direttiva 2009/28/CE, il PAN è raggiungimento dei target ambientali fissati a livello un documento strategico che contiene dettagliate europeo, la sicurezza dell’approvvigionamento e lo indicazioni sulle azioni da compiere per il sviluppo industriale del comparto energetico. L'Italia ha raggiungimento dell’obiettivo del 17% di energia da raggiunto in anticipo gli obiettivi europei - con una fonti rinnovabili sul totale dei consumi lordi nazionali. Il penetrazione di rinnovabili del 17,5% sui consumi piano determina le iniziative (non solo di natura complessivi al 2015 rispetto al target del 2020 di 17% - e economica) da approntare per i diversi settori (elettricità, sono stati compiuti importanti progressi tecnologici che riscaldamento/raffreddamento e trasporti) al fine di offrono nuove possibilità di conciliare contenimento dei conseguire il target fissato a livello europeo. Tra le prezzi dell’energia e sostenibilità. misure imprescindibili, il PAN considera la In particolare, la strategia poggia su alcuni fondamentali semplificazione delle procedure autorizzative, lo sviluppo pilastri: migliorare la competitività del Paese, di smart grid, la certificazione degli installatori e continuando a ridurre il gap di prezzo e di costo l’introduzione di criteri di sostenibilità per i biocarburanti dell’energia rispetto all’Europa, in un contesto di prezzi e i bioliquidi. internazionali crescenti, raggiungere in modo sostenibile gli obiettivi ambientali e di de-carbonizzazione definiti a Decreto Burden Sharing livello europeo, in linea con i futuri traguardi stabiliti Con il DM Sviluppo 15 marzo 2012 “Definizione degli nella COP21, continuare a migliorare la sicurezza di obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili (c.d. approvvigionamento e la flessibilità dei sistemi e delle Burden Sharing)” che riguarda le fonti energetiche infrastrutture energetiche, rafforzando l’indipendenza rinnovabili e in particolare la fissazione degli obiettivi di energetica dell’Italia. produzione di energia da fonti rinnovabili per le diverse regioni, l’Italia ha definito le modalità di raggiungimento Piano d’Azione per l’Efficienza energetica - PAEE dei target, la regolamentazione del monitoraggio e la 2014 verifica del raggiungimento degli obiettivi e del sistema Il PAEE 2014 definisce le linee guida nazionali per la di gestione dei casi di mancato conseguimento degli riduzione dei consumi energetici del 9,6% entro il 2016 e obiettivi. del 14% entro il 2020. A tal fine il PAEE considera un ampio ventaglio di misure, procedendo secondo quattro direttrici principali: i risparmi energetici nell’edilizia, il potenziamento del meccanismo degli incentivi, lo sviluppo tecnologico e organizzativo nei trasporti ed il miglioramento dell’efficienza energetica nell’industria e nei servizi. Rispetto alle previsioni riportate nella Relazione annuale sull’efficienza energetica 2013 , le stime dei risparmi attesi per settore economico sono state riviste con una riduzione nel settore terziario compensata dai risparmi conseguibili nel settore industriale. Con particolare riferimento all’area di azione del Patto dei sindaci, il Piano identifica gli interventi che possono essere promossi dagli enti locali sul fronte Figura 1: obiettivi di produzione da fonte rinnovabile secondo Burden 12 Sharing PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Contesto Regionale 3° Focus Group del 2 Dicembre 2015: Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, Associazioni di Il Piano Energetico Regionale attualmente in vigore è categoria dei settore energia ed efficienza energetica, stato approvato dal Consiglio Regionale del Lazio con Organizzazioni non governative che promuovono la Deliberazione 14 febbraio 2001, n.45 pubblicata sul protezione dell’ambiente, le fonti rinnovabili e l’efficienza Supplemento ordinario n.1 al Bollettino Ufficiale della energetica. Regione Lazio n. 10 del 10 aprile 2001. Quanto emerso nel corso del processo partecipato è Con Determinazione del Direttore Regionale stato, infine, raccolto in un Rapporto sintetico degli esiti Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative n. G00859 delle consultazioni, ed approvato insieme al Documento del 05/02/2015, aggiornata con Determinazione n. Strategico con D.G.R n. 768 del 29/12/2015, recante ad G00565 del 29/01/2016, è stato costituito formalmente il oggetto: -Approvazione, a seguito della fase di Comitato di Indirizzo Strategico e la Segreteria Tecnica consultazione con gli stakeholder, del Documento per la redazione del Piano Energetico Regionale, per le Strategico per il Piano Energetico della Regione Lazio altre tematiche e linee di indirizzo previste dal Protocollo "Nuovo Piano Energetico del Lazio”-. Risparmio ed d'Intesa tra la Regione Lazio e l'Agenzia Nazionale per le Efficienza Energetica. Verso la Conferenza di Parigi del Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico 2015, del Rapporto sintetico degli esiti delle Sostenibile (ENEA) di cui alla D.G.R. n. 268 del 7 agosto 2013. In data 9 aprile 2015 si è tenuta la Conferenza sul “Nuovo Piano Energetico del Lazio risparmio ed efficienza energetica-verso la conferenza di Parigi del 2015”, organizzata dalla Presidenza della Regione Lazio e dall’Assessorato Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative, con cui ha preso avvio il percorso di confronto con gli stakeholders pubblici e privati, vitale per la costruzione condivisa e trasparente del nuovo piano energetico. Nel primo workshop della Conferenza è stato illustrato “Il Documento Strategico per il Piano consultazioni, del Quadro indicativo dei contenuti del Energetico della Regione Lazio”. Piano e del Rapporto preliminare di Valutazione Ambientale Strategica.”, pubblicata sul BURL n.3 del Il documento strategico è stato aperto alle consultazioni 12/01/2016. da aprile a luglio 2015 dove era possibile leggerlo ed inviare un proprio contributo tematico. In data 4 febbraio 2016 è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), si è proceduto Successivamente, sono state organizzate, presso Lazio all’individuazione dei soggetti competenti in materia Innova, tre giornate di focus group per le consultazioni ambientale (SCA) ed il Rapporto preliminare di tecniche cui sono stati invitati gli stakeholder, riportati Valutazione Ambientale Strategica è consultabile tra i nell’allegato II al Documento Strategico per il Piano documenti riportati di seguito. Energetico della Regione Lazio, come di seguito: Di seguito vengono riportate alcune informazione 1° Focus Group del 2 Novembre 2015: Gestori/erogatori estratte dalle slide della conferenza tenuta il 09/04/015 di servizi di interesse economico generale nel settore sul “Documento strategico per il Piano Energetico della utilities ed energia, Stakeholder regionali energivori; Regione Lazio”. 2° Focus Group del 11 Novembre 2015: Enti Territoriali, Obiettivi strategici generali della Regione Lazio: Università ed Enti di Ricerca; PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 13
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 • sostenere la transizione verso un’economia a basse considerazioni di carattere tecnico-economico e emissioni di carbonio e contrastare i cambiamenti ambientale sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza climatici attraverso la diffusione della green energetica. economy, anche attraverso un’ ottimale uso dei Fondi SIE della nuova Programmazione 2014-2020; I principi fondamentali per traguardare gli obiettivi • la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, scenario al 2020 sono: in rapporto ai soli consumi elettrici finali lordi, è 1. riduzione del fabbisogno energetico e delle ferma al 9,4% rispetto al 23,5 % del 2011: la Regione emissioni climalteranti, attraverso il potenziamento Lazio deve passare, da territorio sotto la media nazionale ad esempio virtuoso per produzione energetica da fonti rinnovabili e nell’innovazione energetica, collegando strettamente le prospettive di sviluppo ed occupazione; • efficienza energetica ed ottimizzazione, la migliore energia è quella che non si consuma; • simbiosi industriale, quel processo che tende a riutilizzare gli scarti industriali invece di smaltirli, promuovendo un’economia circolare. • coerenza tra politiche, vanno cioè ricercate e integrate, nel PER, le connessioni con gli altri piani e strategie regionali, in particolare i rifiuti, la mobilità, la smart delle fonti rinnovabili (FER), il miglioramento specialisation strategy (S3). dell’efficienza energetica (EE) sia negli usi finali, sia nella fase di trasformazione e distribuzione dell’energia; Relativamente alla produzione di energia elettrica da 2. miglioramento nella sicurezza e nella qualità fonti energetiche rinnovabili elettriche (FER E), anche dell’approvvigionamento energetico; nella Regione Lazio, a seguito degli importanti incentivi 3. riduzione dei costi energetici per le famiglie e le si è registrata una crescita della potenza installata. • imprese; Confrontando gli anni 2008 e 2012, fonte GSE, la 4. promozione della crescita competitiva dell’industria crescita maggiore si è registrata per il fotovoltaico la cui regionale dei servizi energetici e delle nuove potenza installata è passata da 23MW a 1.068 MW, tecnologie (filiere delle tecnologie per l’efficienza seguono gli impianti a biomassa con un incremento da energetica, del fotovoltaico, del mini e microeolico, 78 MW a 189 MW. Lieve aumento della potenza dei sistemi di accumulo, sonde geotermiche ecc) installata anche per l’eolico che è passato da 9 MW a 51 5. comunicazione, partecipazione e condivisione dei MW, pressoché stabile l’idroelettrico che mantiene 403 processi di sviluppo territoriale e locale. MW di potenza installata. Le rinnovabili e le tecnologie per l’efficienza energetica Sono previsti tre scenari obiettivo di sviluppo delle fonti rappresentano un’opportunità per la ripresa economica. rinnovabili e di incremento dell’efficienza energetica, in La crescita del settore delle rinnovabili e dell’efficienza relazione alle scelte energetiche e alle azioni che la energetica deve essere perseguita preferendo le Regione Lazio intende perseguire, accompagnati da 14 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 tecnologie con maggiori ricadute sulla filiera economica Ambientale (esplicitamente riferita ad altre esperienze di regionale e nazionale e/o con forti potenziali per pianificazione integrata poste in atto sul territorio l’internazionalizzazione dell’industria nazionale, si confronti Il Piano Energetico Ambientale Comunale, Linee metodologiche in applicazione della Sono state identificate tre priorità e nel dettaglio legge 10/91 articolo 5 comma 5, 1997, Ed. Ambiente) specifiche azioni a supporto: vuole richiamare sinteticamente gli aspetti peculiari del progetto di ricerca presentato. La definizione e realizzazione di strategie per un uso razionale quindi economicamente più corretto delle risorse energetiche, ottenuto attraverso tutti gli interventi tecnicamente ed economicamente realizzabili, rivolti ove possibile ad accrescere il ricorso a fonti energetiche rinnovabili (ivi compreso il risparmio energetico ad esse assimilabile (si confronti Piano Energetico Nazionale (PEN), 1988)) muovendo verso una concreta riduzione delle ricadute ambientali su scala locale. La definizione pianificata di Contesto provinciale strategie di intervento orientate a: diminuire la Con delibera di Consiglio provinciale n° 63 del 31 dipendenza dall'importazione di fonti energetiche ottobre 2008 è stato approvato il Piano Energetico primarie di origine fossile (si confronti Agenda 21 Italia, Ambientale (PEA) della Provincia di Latina. approvata nel 1993); aiutare le pubbliche amministrazioni ad assumere il ruolo di "gestore Sebbene non sia recente come piano e non ha trovato dell’energia" che compete loro in vista dell’assetto recepimento nelle politiche regionali, costituisce un attuale del settore energetico nazionale, creando in tal progetto di ricerca finalizzato al trasferimento di modo soggetti super partes in grado di difendere ed strategie energetico-ambientali applicate su un territorio imporre elevati livelli di qualità urbana; diffondere una critico nel sostenere le politiche di sviluppo sostenibile: cultura di gestione del territorio sempre più consapevole ovvero una scala locale dove al fianco di insediamenti che ogni scelta relativa al suo futuro deve partire da un urbani di piccole dimensioni, spesso di interesse storico, processo di integrazione tra i vari settori che lo si è verificato uno sviluppo disordinato di un tessuto compongono e ne guidano lo sviluppo. L'attenzione al industriale e agricolo. fattore energia, in ragione della coscienza del suo ruolo cruciale nello sviluppo territoriale non più determinato In linea con le direttive comunitarie, la pianificazione da pochi soggetti ed eventi, ma vincolo fondamentale energetica mirata a sviluppare il trinomio energie per il confronto e lo sviluppo di ogni dinamica sociale ed rinnovabili-contenimento energetico-trasporti, che è economica dei sistemi locali e globali. L’impostazione e letto alla luce del protocollo di Kyoto e coerentemente a la realizzazione del piano energetico in un’area vasta, esso punta alla riduzione delle emissioni in atmosfera. articolata e complessa come quella in esame, ove La caratteristica peculiare dell’approccio proposto, per volutamente sono state confrontate realtà industriali, l’ambito territoriale della provincia di Latina è il suo agricole ed urbane, ha richiesto un impegno notevole di essere un piano integrato, in cui attività di analisi-audit risorse finalizzato alla costruzione di un modello sono state unite alla definizione di scenari di sviluppo energetico adeguato e, successivamente, energetico, ovvero uno strumento tecnico gestionale all’individuazione del potenziale territoriale. dove, a differenza degli interventi settoriali o di politica Macroscopicamente, le attività caratterizzanti possono dei progetti, gli scenari individuati e la loro realizzazione essere così riassunte: sono parte di una strategia più articolata e complessa a 1. il check-up energetico-ambientale, nella quale viene disposizione dell’amministratore pubblico. La definizione effettuata la raccolta dei dati energetici relativi al scelta, ovvero di studio per la Pianificazione Energetica PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 15
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 territorio in esame, sia sulla lato della domanda, sia 6. Politica di efficienza energetica nel settore pubblico sul lato della offerta; 7. Creazione di una ESCO; 2. la definizione del bilancio energetico provinciale; 8. Creazione di un regolamento tipo per il rilascio di 3. la valutazione del potenziale energetico da fonti autorizzazioni per impianti da fonti energetiche rinnovabili e da interventi di risparmio energetico; rinnovabili. 4. l’elaborazione di scenari di intervento; C Progetti pilota e prototipali 5. la divulgazione dei risultati del programma di ricerca applicata nella quale realizzare attività di diffusione 9. Energia da moto ondoso nelle isole pontine; sul territorio. 10. Dissalazione da energia rinnovabile nelle isole pontine; Grazie allo studio del SIT - Sistema Informativo 11. Impianto combinato solare termodinamico- Territoriale attraverso l’interpolazione dei dati è stato biomasse per la microgenerazione di potenza; sviluppato uno studio dei consumi dell’intero territorio e 12. Impianto geotermico a bassa temperatura per la un Atlante Cartografico di studio del territorio, dei climatizzazione di strutture ospedaliere. consumi e del potenziale energetico da fonti rinnovabili. Questo studio è stato propedeutico per lo sviluppo di un piano d’azione e dei progetti pilota A Progetti di filiera 1. Filiera biodiesel da colture energetiche per il comparto pesca; 2. Filiera biogas da biomasse zootecniche; 3. Filiera biogas da fanghi di trattamento acque; 4. Filiera cippato da biomasse legnose. B Interventi distribuiti sul territorio 5. Studio dell’integrazione di FER e interventi lato domanda sulle reti isolate di potenza nelle isole Pontine; 16 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Impegno politico del Comune di Sezze incontri periodici al fine di valutare le possibilità per l’attuazione delle azioni del PAES ed invitare a Il Comune di Sezze ha aderito al Patto dei Sindaci il 28 partecipare nuovi portatori di interesse. ottobre 2015 allo scopo di partecipare attivamente insieme ai propri cittadini allo sviluppo di una nuova Sostegno dei portatori di interesse politica per l’energia sostenibile e alla nascita di una Tutti i membri della società rivestono un ruolo nuova consapevolezza comune nei confronti delle fondamentale nella risoluzione delle questioni tematiche ambientali. L’adesione all’iniziativa europea energetiche e climatiche in collaborazione con le loro del patto dei Sindaci risulta inoltre un’occasione per dare autorità locali; insieme dovranno stabilire una visione visibilità ai numerosi progetti che il Comune potrebbe comune per il futuro, definire le linee guida per mettere predisporre a favore della protezione dell’ambiente e in pratica tale visione e investire nelle risorse umane e della promozione dell’utilizzo di risorse rinnovabili per la finanziarie necessarie. produzione di energia. La partecipazione degli stakeholders è importante per Risorse umane diverse ragioni: Il Comune di Sezze attraverso la collaborazione e il • la politica di partecipazione è più trasparente e coordinamento dei diversi Settori dell’Amministrazione democratica; locale integrerà la gestione energetica sostenibile con le • un ampio consenso migliora la qualità, altre attività e iniziative intraprese dai settori comunali l’accettazione, l’efficacia e la legittimità del piano (o coinvolti inserendola nella pianificazione generale almeno consente di evitare che gli stakeholders si oppongano a uno o più progetti); dell’autorità locale; per una buona riuscita del PAES è • il senso di partecipazione alla pianificazione facilita il necessario che esso entri a far parte della loro vita sostegno, la fattibilità e l’accettazione a lungo quotidiana. L’attuazione della politica per l’energia termine di strategie e misure. sostenibile rappresenta un processo lungo e difficile, che deve essere pianificato in modo sistematico e gestito Risorse finanziarie con continuità; per questo motivo l’Amministrazione Il Comune di Sezze potrà stanziare le risorse necessarie intende adattare e ottimizzare le proprie strutture nei budget annuali facendo ricorso, oltre che alle amministrative interne alla seguente struttura opportunità offerte dai finanziamenti provinciali e statali, organizzativa: agli strumenti e meccanismi finanziari che la Commissione europea stessa ha adeguato o creato per • il Gruppo di Lavoro Interno (di seguito GdL Interno), consentire alle autorità locali di tenere fede agli impegni formato dal Sindaco, dagli Assessori di riferimento e assunti nell’ambito del Patto dei Sindaci. dai referenti degli uffici comunali al fine di garantire l’approccio multidisciplinare che il PAES deve Tra i fondi nazionali a disposizione delle pubbliche necessariamente avere. Tale gruppo di lavoro avrà il amministrazioni vanno ricordati: compito di fornire direttive strategiche e dare il • Conto termico sostegno politico necessario per il processo ed • Certificati Bianchi • Detrazioni Fiscali inoltre procedere all’attività di controllo, ottenere la • European Local Energy Assistance (ELENA) partecipazione dei portatori di interesse, organizzare • Programma Energia intelligente per l’Europa (IEE) il monitoraggio per l’elaborazione di resoconti, ecc.; • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) • il Gruppo di Lavoro Esterno (di seguito GdL Esterno), • Joint European Support for Sustainable Investment formato dal rappresentate del GdL interno e dai in City Areas (JESSICA portatori di interesse esterni all’Amministrazione che • Joint Assistance to Support Projects in European Regions (JASPERS) possono essere i dirigenti scolastici degli istituti • Dispositivo per il finanziamento dei comun comprensivi che insistono nel territorio comunale e i • Programma LIFE 2014-2020 rappresentanti delle varie associazioni di categoria. Compito del GdL Esterno sarà programmare degli PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE 17
Comune di Sezze Prot.n. 4513 del 22-02-2018 arrivo Cat. 6 Cl.9 Storia di Sezze Inquadramento Le origini della città di Sezze si perdono nella leggenda, la quale narra che il mitico fondatore della città fu Ercole territoriale, giunto a Sezze dopo aver vinto i Lestrigoni, una popolazione del basso Lazio. Infatti l'antico nome "Setia" si fa risalire etimologicamente a "Setis" le setole del climatico e leone Nemeo, di cui Ercole si gloriava. Ancor oggi lo stemma della città raffigura il leone Nemeo che regge socioeconomico una cornucopia ricolma di frutti con intorno la scritta "SETIA PLENA BONIS GERIT ALBI SIGNA LEONIS" (Sezze Il Comune di Sezze si estende nella parte sud- piena di beni porta l'insegna del bianco leone). occidentale dei monti Lepini, alla sinistra dell’alta valle La prima notizia di un certo valore storico ci è data da del fiume Uffente della provincia di Latina. Velleio Potercolo il quale narra che a Sezze fu dedotta una colonia romana nel 382 a. C.. Sezze infatti aveva per Roma una grande importanza strategica essendo una città latina nel territorio degli ostici Volsci. Sappiamo che nel 340 a.C. Sezze guidò, con un suo generale, la rivolta dei latini contro Roma. Tale rivolta soffocata con la battaglia di Trifano fu organizzata dalla rivendicazione delle popolazioni latine di avere uguali diritti politici. Durante la seconda guerra Punica, Sezze per la sua posizione isolata e fortificata fu scelta per custodire i prigionieri cartaginesi. Nella guerra tra Mario e Silla i setini si schierarono con il primo e per questo furono duramente puniti dal vittorioso Silla. Nel periodo romano Sezze era famosa per la bontà dei suoi vini, lodati da Marziale, Giovenale e Cicerone. Nel medioevo ebbe una vita travagliata in quanto si veniva a trovare lungo la via pedemontana volsca, unica strada di comunicazione tra il nord e il sud del Lazio. Sezze fu scelta come luogo di soggiorno da molti papi: Figura 2: ortofoto comune di Sezze Gregorio VII nel 1073, Pasquale II nel 1116, Lucio III che vi restò per circa un anno nel 1182. Sezze è situata a mt. 319 s.l.m. su di una collina che si erge ai piedi del monte Semprevisa. Per la sua posizione Dal 956 Sezze sotto l'amministrazione del papa si geografica gode di un clima mite d'inverno e fresco organizzò come libero comune fino a quando non fu d'estate. conquistata dalle truppe della famiglia Caetani, che sottoposero la città per 12 anni a continui saccheggi fino Cittadina collinare di origini molto antiche, la cui a quando non furono cacciati da una rivolta popolare. economia poggia prevalentemente sulle attività primarie, Nel 1656 la popolazione setina venne dimezzata sia a confina con i comuni di Bassiano, Carpineto Romano, causa della peste che colpì l'Italia, sia per le continue Latina, Pontina, Priverno, Roccagorga e Sermoneta. scorrerie delle truppe spagnole e austriache. Nel 1690 a Sezze fu fondata l'Accademia Scientifica letteraria degli Il Comune comprende dieci frazioni: Colli, Casali, Ceriara, Argonauti una delle prime in Italia. Nel 1798 Sezze come Crocemoschitto, Foresta, Sezze Scalo, Suso, Boccioni, anche Roma fu occupata dai francesi, i setini però si Collemeso, Melogrosso ed ha una densità abitativa di ribellarono scacciarono gli occupanti ed abbatterono 247,23 ab./km². l'albero della libertà. Riuscirono ad evitare la vendetta dei francesi pagando una forte somma. Successivamente Figura 3: localizzazione del comune di Sezze nella Provincia di la città fece parte del regno d'Italia. Latina (http://www.comune.sezze.lt.it/pagina24_cenni-storici.html) 18 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI SEZZE
Puoi anche leggere