RELAZIONE ATTIVITÁ PROMOZIONALE 2016 - Gazzetta Amministrativa
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RELAZIONE ATTIVITÁ PROMOZIONALE 2016 Ufficio di Coordinamento Promozione del Made in Italy
INDICE OVERVIEW 3 LE ATTIVITA’ DEL PROGRAMMA PROMOZIONALE 5 SETTORI, PAESI E STRUMENTI DELL’INTERVENTO PROMOZIONALE 7 CONTRIBUTO TERZI, CLIENTELA PROMOZIONALE E CUSTOMER SATISFACTION 10 ANALISI DELL’ATTIVITA’ REALIZZATA PER SISTEMI MERCEOLOGICI 14 TAVOLE 56 REPORT DI SINTESI DI CUSTOMER SATISFACTION 64 1
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Relazione sull’attività promozionale 2016 Overview Nel 2016 è proseguito il grande sforzo dell’ICE-Agenzia per incrementare il sostegno alle imprese italiane, grazie all’impiego intensivo di diverse forme di finanziamento. In tale periodo, infatti, è andata a regime la prima annualità del “Piano straordinario per la promozione del made in Italy e per l’attrazione degli investimenti esteri in Italia”, che ha anche potuto contare su uno stanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro, ed è stata avviata la seconda annualità. Nella seconda metà dell’anno, inoltre, ha ripreso a riunirsi la Cabina di Regia per l’internazionalizzazione delle imprese, a dimostrazione del continuo supporto di Istituzioni e stakeholders alle attività promozionali dell’ICE-Agenzia. Nel 2016 complessivamente la spesa realizzata per le attività di promozione del Made in Italy finanziate sia dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) che da altri committenti è cresciuta del 22,4% rispetto al 2015, raggiungendo i 134,3 milioni di euro, contro i 109,7 del 2015. In particolare, i Programmi promozionali Mise (annuali e straordinari) hanno registrato una spesa pubblica pari a 97,1 milioni di sola spesa pubblica (+41,3% sul 2015), seguito dal Piano Export Sud (11,5 milioni le risorse pubbliche spese, in linea con il 2015) e quindi dal Piano Made in Italy, con un investimento pubblico di 10,8 milioni di euro contro i 13,3 del 2015. Spesa per attività promozionale 2007-2016 (importi in milioni di euro) 3
L’incremento della spesa promozionale risulta interamente attribuibile alla crescita della componente pubblica, salita a 120,3 milioni (+ 29% rispetto al 2015), fino a raggiungere quota 90% dell’investimento complessivo (85% il livello registrato nel 2015). Per contro, l’apporto del settore privato ai programmi realizzati – includendo in tale apporto sia il contributo delle aziende partecipanti alle attività dei Piani promozionali Mise che le attività commissionate interamente da privati – è in calo sia in termini assoluti (13,9 milioni di euro l’ammontare contro i 16,2 milioni di euro del 2015), che in termini relativi: la sua incidenza sulla spesa totale è infatti scesa dal 15% al 10%. Questo contenimento è stato anche frutto della volontà di venire incontro alle imprese italiane, già provate dal perdurare della crisi del mercato interno e dalla forte concorrenza internazionale. Questo il dettaglio delle principali voci in cui è ripartita la spesa promozionale complessiva registrata nel 2016 (le voci comprendono il contributo privato): 108,4 milioni di euro (81% della spesa totale) per iniziative dei Programmi Promozionali annuali e straordinari ICE-Mise; 12,2 milioni di euro (9% del totale) per gli interventi finanziati dal MISE per il Piano export per le regioni della Convergenza avviato alla fine del 2013 e giunto al suo terzo ed ultimo anno; 11,0 milioni di euro (8% del totale) per il Programma straordinario di promozione del Made in Italy finanziato dal Mise; 0,8 milioni di euro per altre attività finanziate dal Mise; 1,2 milioni di euro per attività finanziate da altri Enti e Istituzioni (altri Ministeri, Regioni ecc.); 0,6 milioni di euro per iniziative commissionate all’ICE-Agenzia da Privati o finanziate esclusivamente su fondi privati. Ripartizione della spesa promozionale 2016 per programmi o committenti (valori percentuali) 4
Le attività del Programma Promozionale ordinario e straordinario hanno rappresentato, anche nel 2016, la parte più rilevante della promotion dell’ICE (81% circa pari a 108,4 milioni di euro), con una spesa in crescita del 34% rispetto al 2015. Come noto il Piano viene definito annualmente, sulla base delle linee guida e di indirizzo strategico definite dalla Cabina di Regia per l’internazionalizzazione (istituita dall’art. 14, comma 18-bis, D.L. n.98 del 06/07/2011, convertito nella L.15 luglio 2011, n.111, come sostituito dall’art.22, c.6, D.L. n. 201 del 6.12.2011, convertito in L. n. 214 del 22.12.2011 e successive modifiche), tenendo conto delle proposte elaborate dalla rete degli uffici Ice all’estero, congiuntamente con le Ambasciate, e scaturisce dal confronto continuo con le categorie produttive ed il mondo associativo in generale, affinché gli interventi siano in linea con le esigenze delle imprese. Il Programma viene finanziato annualmente attraverso la Legge di Stabilità (oggi Legge di Bilancio), adottata nel mese di dicembre di ogni anno, con un contributo a carico del bilancio del Ministero dello Sviluppo Economico. All’assegnazione pubblica si aggiunge il contributo finanziario delle imprese a titolo di compartecipazione ai costi di realizzazione, differenziato in funzione delle finalità dell’iniziativa (a ritorno commerciale o di immagine), del mercato-obiettivo e delle modalità di intervento. Alle azioni del piano annuale si sono affiancati, in maniera complementare, gli interventi attuati nel quadro del Programma di promozione straordinaria per il Made in Italy, finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico con fondi addizionali rispetto agli stanziamenti ordinari per il programma annuale, che nel 2016 hanno fatto registrare una spesa di 11 milioni di euro. Il Programma, nato nel 2004, comprende principalmente campagne e progetti specifici con un’ottica strategica di promozione del sistema Paese riferita al medio e lungo periodo. Di analogo ammontare (12.2 milioni di euro) la spesa del Piano export sud per le regioni della Convergenza, avviato a fine 2013 e valido fino a tutto il 2016. Il piano, di durata triennale, con una dotazione complessiva di 50 milioni di euro, è finalizzato a supportare l’internazionalizzazione di Campania, Calabria, Puglia, e Sicilia attraverso la realizzazione di progetti di promozione e di formazione. Ai programmi ordinari e straordinari si sono aggiunti altri filoni di attività a supporto dell’internazionalizzazione delle PMI sempre a valere su fondi MISE, per la realizzazione, tra gli altri, l’organizzazione del road show per l’Italia internazionale, l’attività di formazione in collaborazione con altri soggetti pubblici ed il funzionamento dei desk anti- contraffazione nonché gli interventi finanziati nell’ambito della L. 84/2001 sui Balcani, per complessivi 0,8 milioni di euro. Circa l’1% del totale (1.2 milioni) si riferisce all’attività realizzata per conto di altri Enti e Istituzioni, tra cui Mipaaf, Regioni e Unione Europea; Meno dell’1% della spesa (0.6 milioni di euro) è infine imputabile ad iniziative – per lo più grandi collettive a fiere internazionali di richiamo – finanziate esclusivamente con il contributo finanziario delle stesse aziende partecipanti, in linea con il 2015. L’attività promozionale Come già indicato, i fondi spesi per le attività del Piano promozionale ordinario e straordinario nel 2016 sono stati pari a 108.4 milioni di euro, corrispondenti al 81% circa della spesa promozionale complessiva registrata nel 2016, con un incremento di 27.2 milioni (+34%), rispetto al 2016. Tale 5
incremento dimostra il grande impegno del personale dell’ICE-Agenzia che, a parità di risorse, ha aumentato notevolmente la propria produttività. Soltanto il 10% della spesa è rappresentato dal contributo finanziario delle imprese a titolo di compartecipazione ai costi di realizzazione, in considerazione del permanere della situazione di difficoltà delle imprese italiane. L’attività svolta nel 2016 ha riguardato prevalentemente la realizzazione delle iniziative finanziate su fondi 2015 (Piano ordinario 2015 operativo dal 5 marzo 2015, Piano straordinario 2015 operativo dal 28 aprile 2015) e precedenti, cui si è aggiunta l’attuazione delle azioni previste nel Piano ordinario e in parte dello straordinario 2016 (50 milioni di euro), operativi dal 18 aprile 2016. Per la restante quota del Piano straordinario 2016 gestita da ICE-Agenzia (31,5 milioni di euro) l’avvio operativo della Convenzione ICE-Mise per la realizzazione delle linee di intervento previste dall’Art. 30, comma 2, del DL 133/14, finanziata a valere sul Capitolo 7481 del Bilancio del MISE per l’anno 2016 avvenuto il 16 novembre 2016, ha fatto sì che solo una piccola parte dello speso totale 2016 sia riferibile a tali fondi. Nota: il Piano straordinario per la promozione del Made in Italy e attrazione degli investimenti in Italia Con la Legge 164 dell’11 novembre 2014 (legge di conversione del D.L. 133 del 12 settembre 2014, cosiddetto “Sblocca Italia”), il Governo ha inteso adottare un “Piano straordinario per la promozione del Made in Italy e attrazione degli investimenti in Italia”, rivolto ad ampliare il numero delle imprese, in particolare piccole e medie, che operano nel mercato globale, espandere le quote italiane del commercio internazionale, valorizzare l’immagine del Made in Italy nel mondo, sostenere le iniziative di attrazione degli investimenti esteri in Italia. Il Piano, nel suo complesso, prevede le seguenti linee di intervento, cosi come indicate all’art. 30 comma 2, lettere a, b,c,d,e,f,g,h,i,l: a) iniziative straordinarie di formazione e informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese in particolare piccole e medie; b) supporto alle più rilevanti manifestazioni fieristiche italiane di livello internazionale; c) valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e tutela all'estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti; d) sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei diversi mercati, anche attraverso appositi accordi con le reti di distribuzione; e) realizzazione di un segno distintivo unico, per le iniziative di promozione all'estero e durante l'Esposizione universale 2015, delle produzioni agricole e agroalimentari che siano rappresentative della qualità e del patrimonio enogastronomico italiano; f) realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell'Italian Sounding; g) sostegno all'utilizzo degli strumenti di e-commerce da parte delle piccole e medie imprese; h) realizzazione di tipologie promozionali innovative per l'acquisizione e la fidelizzazione della domanda dei mercati esteri; i) rafforzamento organizzativo delle start up nonché delle micro, piccole e medie imprese in particolare attraverso l'erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher; l) sostegno ad iniziative di promozione delle opportunità di investimento in Italia, nonché di accompagnamento e assistenza degli investitori esteri in Italia. Nel complesso l’azione promozionale attuata dall’ICE – Agenzia è stata impostata e sviluppata, come di consueto, sulla base delle indicazioni della Cabina di Regia per l’internazionalizzazione, nell’ottica di una strategia di programmazione coordinata e congiunta con gli altri attori coinvolti nell’attività a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese. In coerenza con le Linee Guida della Cabina di Regia, l’Agenzia ha avviato azioni di potenziamento dei grandi eventi fieristici italiani e una 6
campagna pluriennale di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding, oltre a rinnovare le collaborazioni con le principali catene distributive mondiali e supportare le produzioni agroalimentari nazionali quale follow up a Expo 2015. Sono state inoltre realizzate le tradizionali iniziative di supporto alle PMI come le partecipazioni collettive alle principali fiere internazionali di settore, le attività di incoming, la formazione, i roadshow per l’internazionalizzazione etc. In ripresa nel 2016, con l’attività di promozione, anche la partecipazione delle aziende: le imprese che hanno preso parte alle azioni promosse dall’ICE-Agenzia – includendo nella rilevazione sia le partecipazioni onerose che quelle a titolo gratuito - sono state nel 2016 complessivamente circa 22.000 (contro le 19.700 del 2015 e le 12.900 del 2014). Settori, paesi e strumenti dell’intervento promozionale Le risorse promozionali sono state destinate prevalentemente al sistema moda e tempo-libero (29% della spesa), con 38,3 milioni di euro, destinati principalmente al tessile-abbigliamento, ai prodotti per la persona e al sistema moda nel suo complesso. A seguire il comparto agroalimentare (28% della spesa), con 37 milioni di euro, il comparto meccanica elettronica e gli ambiti settoriali chimica e ambiente, con 24,8 milioni (18%) e casa-ufficio con 11,2 milioni (8%). Compare per la prima volta una consistente spesa per le attività di attrazione degli investimenti esteri in Italia, pari a circa il 3% del totale. Alla promozione merceologica, che rimane prevalente, si sono affiancati, in maniera complementare, gli interventi a carattere trasversale e plurisettoriale (Roadshow per le PMI, azioni di comunicazione, fiere plurisettoriali, desk, studi, etc.), pari al 10% del totale, le iniziative della formazione e quelle finalizzate allo sviluppo della collaborazione industriale (rispettivamente 4% e 1% il peso di ciascuno dei due ambiti sul budget complessivo). Ripartizione spesa Piano annuale per sistema merceologico (valori percentuali) 7
Dal punto di vista geografico, la promozione si è rivolta prevalentemente al mercato nord- americano, con un investimento di 32,6 milioni di euro (pari al 24% delle risorse), rivolto principalmente agli Stati Uniti con uno speso pari a 26,8 milioni. Segue il continente asiatico, con il 17% delle risorse (23,3 milioni di euro), con particolare riguardo alle economie mature ed emergenti del Far-East (Cina 8,2 mln, Giappone 6,3 mln, Paesi Asean 1,5 mln) e ai più vicini mercati dell’Iran, India ed EAU, con un totale di 4,7 milioni spesi. Forte anche l’investimento nei paesi europei, la cui quota del 14% (in larga parte relativa ai paesi dell’Unione europea con più di 14 milioni di euro di spesa) conferma lo sforzo sui paesi maturi vicini, in particolare Francia con 6,0 mln, UK 3,2 mln, Germania 2,5 mln, e il mantenimento dell’impegno in Russia (2,1 mln) e Turchia (1,4 mln). L’America Centro Meridionale ha assorbito una quota di poco superiore al 2% del totale, mentre l’attività destinata all’Africa ha assorbito poco meno del 2% delle risorse investite. Una quota rilevante, circa il 31%, è stata destinata alle iniziative a favore dell’internazionalizzazione svolte in Italia, come il potenziamento dei grandi eventi fieristici italiani, azioni di incoming, di formazione, convegni, workshop, Roadshow per le PMI e altre attività di supporto alle aziende. Ripartizione spesa Piano annuale per aree geografiche (valori percentuali) 8
Tra i principali mercati dell’attività promozionale 2016 si evidenzia la forte crescita delle attività negli Stati Uniti, che si confermano primo Paese per entità dell’investimento promozionale, con 26,8 milioni di euro (rispetto ai 17,9 dello scorso anno), in attuazione degli indirizzi strategici attuali che vedono negli USA il principale mercato maturo da valorizzare, in grado di fornire il maggior contributo allo sviluppo degli scambi mondiali per il 2015 e 2016. Al secondo posto la Cina, in lieve calo rispetto allo scorso anno, con 8,2 milioni (8,8 nel 2015). In crescita anche le risorse destinate al Giappone (6,3 milioni di euro), che sale al terzo posto seguito da Francia, Canada e Regno Unito. In calo la Germania, che passa da 4,8 a 2,5 milioni, seguita dagli Emirati Arabi Uniti, dalla Russia e dall’Iran, che ha goduto di un fortissimo incremento delle risorse, passando da 0,2 a 1,5 milioni. I primi 10 Paesi dell’investimento promozionale 2016 (dati in milioni di euro) 9
Nel 2016 sono state realizzate complessivamente circa 800 iniziative promozionali, di cui 673 finanziate con fondi del Piano ordinario e straordinario. Anche quest’anno le manifestazioni espositive si confermano come la tipologia di intervento prevalente (34% il peso sulla spesa promozionale, comprendendo in tale tipologia l’organizzazione oltre che di partecipazioni collettive a fiere, anche di mostre autonome, ossia eventi espositivi settoriali organizzati direttamente da ICE). Rilevante, con il 20% del totale, il supporto dato alle produzioni made in italy attraverso il potenziamento delle principali manifestazioni fieristiche italiane e l’organizzazione di incoming nei distretti produttivi. La quota assegnata alle azioni di comunicazione (campagne pubblicitarie, inserzioni su stampa specializzata) risulta pari al 17%. Significative anche le quote destinate alle azioni con la grande distribuzione organizzata (9%), alle iniziative di formazione (6%) e ai momenti quali seminari, workshop e convegni finalizzati sia alla presentazione di specifiche realtà produttive italiane all’estero (soprattutto per la meccanica e le tecnologie), che alla diffusione di informazioni (ad esempio su opportunità di mercato), che totalizzano circa il 20%. Inoltre una parte della spesa, circa il 4%, è riconducibile ad attività rientranti nell’ambito della cosiddetta “digital economy” e “industria 4.0”, che hanno ricevuto un forte impulso nella parte finale dell’anno e che saranno sviluppate significativamente nel corso del 2017. Nell’ambito della programmazione straordinaria del Made in Italy, si segnala, inoltre, l’organizzazione di sette missioni imprenditoriali all’estero in coincidenza con visite governative e istituzionali, dove l’ICE ha accompagnato le aziende italiane partecipanti con lo scopo di esplorare nuovi mercati e stabilire contatti con le controparti estere. Contributo terzi, clientela promozionale e customer satisfaction Nel 2016 il contributo terzi riferito all’attività promozionale nel suo complesso – che, come già indicato, ha determinato una spesa totale di 134,3 milioni di euro - è stato di 13,9 milioni di euro, pari al 10% della spesa, in calo in termini assoluti e relativi rispetto allo scorso anno: nel 2015 era stato, su una spesa totale di 109,7 milioni di euro, pari al 15%, (corrispondente ad un importo di 16,2 milioni di euro). Si precisa che su tale importo, 12,3 milioni di euro rappresentano l’effettivo contributo delle imprese alle iniziative del programma promozionale ICE – Ministero dello Sviluppo Economico o comunque commissionate dal Ministero, mentre i restanti 1,6 milioni sono rappresentati dalle assegnazioni legate a commesse privatistiche di enti-organismi terzi, sia pubblici che privati. Il consistente e progressivo ridimensionamento della quota relativa di contribuzione privata alla spesa promozionale è attribuibile a un più forte impegno pubblico nel supportare le produzioni Made in Italy, senza richiedere sforzi aggiuntivi alle imprese in un momento di crisi economica. In particolare è stato concepito con questa idea il Piano straordinario, intervento pubblico dotato di imponenti risorse finanziarie, che ha come suo obiettivo principale quello di dare un nuovo slancio alle esportazioni ed al sistema produttivo nazionale Il numero complessivo dei clienti/partecipanti alle iniziative organizzate da ICE- Agenzia, ovvero tutti gli operatori italiani a vario titolo coinvolti nell’attività promozionale, indipendentemente dal versamento di un contributo – è stato, nel 2016, pari a 21.861 (+11% rispetto al 2015), anche grazie alle 16 tappe dei Roadshow per l’internazionalizzazione organizzati dall’ICE, mettendo per la prima volta insieme tutti i soggetti - 10
pubblici e privati - del Sistema Italia per illustrare alle PMI opportunità e strumenti per accedere ai mercati esteri. Il numero di fatture promozionali emesse nel 2016 è stato 4.555 (3.359 nel 2015), mentre il numero dei singoli clienti fatturati ammonta a 2.782 , in aumento rispetto ai 2.101 del 2015. Per quanto attiene la rilevazione della clientela, va evidenziato che, anche in relazione ad una stessa iniziativa con partecipazioni a titolo oneroso, i dati riguardanti l’utenza fatturata possono non essere rappresentativi dell’effettiva partecipazione perché una parte delle fatturazioni può essere emessa cumulativamente nei confronti di enti (consorzi, Regioni, associazioni di categoria) che rappresentano un numero variabile di aziende, determinando così di fatto una sottostima del numero di partecipanti reali. Circa la tipologia di utenza rilevata, questa risulta rappresentata per lo più da aziende, alle quali si aggiungono giornalisti, buyer, esperti che hanno preso parte a missioni all’estero o neolaureati che aderiscono a corsi di formazione manageriale. A completare i dati sulla partecipazione alle attività promozionali, va rilevato il coinvolgimento degli operatori esteri nell’ambito di varie tipologie di azione, tra cui le missioni in Italia presso fiere o distretti produttivi, con il fine di promuovere incontri mirati con aziende italiane. Il numero complessivo di operatori esteri coinvolti nel 2016 nell’attività di promotion è stato pari a 17.087 unità, mentre circa 77.600 sono stati gli incontri organizzati con operatori italiani, con un grande impulso dato dalle iniziative realizzate in occasione delle azioni di potenziamento del sistema fieristico italiano. E’ proseguita anche nel 2016 l’analisi volta ad approfondire la valutazione dell’efficacia qualitativa esterna, mediante la raccolta ed elaborazione dei questionari di customer satisfaction, per la misurazione del gradimento delle aziende partecipanti alle iniziative promozionali. Complessivamente nel 2016 sono stati elaborati 3.792 questionari, compilati dai partecipanti in occasione di 170 azioni promozionali, di cui 3.580 relativi a iniziative “classiche” quali le manifestazioni fieristiche, le missioni di operatori esteri, i seminari, e 212 relativi alle missioni imprenditoriali a guida politica. Relativamente alle manifestazioni fieristiche, le missioni di operatori esteri e i seminari, iniziative per le quali viene somministrato un questionario dettagliato alle aziende, è stato possibile registrare, da un lato, i risultati percepiti dalle aziende partecipanti in relazione alla partecipazione alle iniziative organizzate e, dall’altro, il giudizio fornito sui servizi offerti dall’Ice-Agenzia e sulla propensione a ricorrere ad essi anche in futuro, sulla base di quesiti in parte comuni alla varie tipologie di iniziativa, in parte differenziati in ragione delle specificità di ciascuna. I giudizi sul grado di soddisfazione sono rilevati utilizzando una scala numerica da 1 (molto insoddidfatto) a 5 (molto soddisfatto). Per la rilevazione dei risultati conseguiti è stato chiesto ai partecipanti di attribuire, da un lato, un punteggio agli obiettivi ritenuti più importanti e, dall’altro, di indicare il grado di soddisfazione in ordine al raggiungimento di questi obiettivi in occasione della manifestazione. Con riguardo all’importanza degli obiettivi legati alla partecipazione alle varie azioni promozionali, complessivamente considerate, quelli di maggior interesse risultano essere i seguenti: l’acquisizione di nuovi contatti - valore medio 4,3 11
la conoscenza del mercato - valore medio 3,89 l’approfondimento dei contatti precedentemente acquisiti - valore medio 3,81 Il grado di soddisfazione complessivamente registrato in relazione al raggiungimento di tali obiettivi considerati rilevanti, si attesta su valori soddisfacenti, come segue: l’acquisizione di nuovi contatti - valore medio 3,30 la conoscenza del mercato - valore medio 3,40 l’approfondimento dei contatti precedentemente acquisiti - valore medio 3,23 Il giudizio su numero e qualità degli operatori esteri intervenuti alle iniziative promozionali - fattore determinante per il conseguimento degli obiettivi indicati dalle aziende come prioritari - è stato, nel complesso, buono: più del 60% degli operatori ha espresso il giudizio “soddisfatto/molto soddisfatto” (valori compresi tra 4 e 5) relativamente ai due aspetti della partecipazione. Con riguardo alla soddisfazione sui servizi forniti dall’ICE, la valutazione espressa è stata molto positiva. Il giudizio richiesto alle aziende tocca sia aspetti tecnico–organizzativi, che di orientamento al cliente; in tutti gli elementi oggetto di rilevazione, come si vede nel grafico, i valori medi registrati si sono collocati “oltre le aspettative” e risultano compresi tra un valore minimo di 3,91 ed un massimo di 4,58. In linea generale, il punteggio attribuito agli aspetti connessi con il posizionamento e l’allestimento degli stand (propri, con alcune differenze minime, delle sole manifestazioni espositive), risulta compreso tra 3,91 e 4,04; generalmente superiori al 4 i giudizi attribuiti agli aspetti organizzativi dell’evento, con un giudizio massimo di 4,24 riferito alle modalità di fatturazione ed un punteggio di 4,20 relativo alla parte informativa a corredo della manifestazione. Molto elevati e degni di nota i giudizi assegnati allo staff ICE per impegno, cortesia e gestione dei disservizi (rispettivamente pari a 4,43, 4,58 e 4,43). Per quanto riguarda le missioni imprenditoriali a guida politica, il questionario compilato dalle aziende è più snello e meno articolato ed è riassumibile con il giudizio globale dell’iniziativa, che è stato pari a 4,3. Complessivamente, includendo il grado di soddisfazione in merito all’insieme dei servizi forniti dall’ICE, prima e durante lo svolgimento dell’iniziativa, espresso dagli operatori mediante il parametro “giudizio globale”, compresi i dati delle missioni imprenditoriali di cui sopra, il valore si è attestato a 4,34 (su un massimo di 5), evidenziando un chiaro apprezzamento per tutti gli aspetti che l’ICE cura nella realizzazione di un evento. Il grafico a seguire evidenzia come il livello di gradimento manifestato dalle aziende abbia avuto un trend crescente nel corso degli anni, raggiungendo nel 2015 e nel 2016 il massimo dal 2007, e riportandolo in crescita rispetto alla lievissima flessione subita nel 2014. 12
Giudizio globale espresso, in una scala da 1 a 5, dai partecipanti sui servizi offerti in occasione di iniziative promozionali dal 2007 al 2016. (fonte: questionari di customer satisfaction raccolti in occasione degli eventi) Nel 2016 è stata anche avviata in via sperimentale la prima rilevazione di soddisfazione della clientela ICE con riferimento all’assistenza fornita dalla rete di 64 uffici all’estero in occasione della realizzazione di iniziative promozionali, che hanno fatto registrare complessivamente 1.753 presenze italiane. Tale rilevazione, in linee con i nuovi indirizzi della Pubblica Amministrazione, è stata affidata ad una società esterna, specializzata in rilevazioni ed analisi di customer satisfaction. L’indagine campionaria ha portato alla realizzazione di 794 interviste e alla raccolta di 827 valutazioni overall riferite agli uffici. I principali temi trattati nell’intervista sono stati: - soddisfazione per l’iniziativa promozionale in generale; - soddisfazione verso il servizio dell’ufficio ICE e motivazioni; - grado di fedeltà ad ICE. A seguito della rilevazione, l’84,7% degli intervistati si è dichiarato soddisfatto dell’assistenza fornita dagli uffici esteri. Il voto medio, in una scala da 1 (minimo) a 5 (massimo), è stato pari a 4,16. Il 35,1% degli intervistati ha attribuito un punteggio pari a 5. Il monitoraggio ad opera di una società esterna indipendente della qualità percepita dalle aziende che hanno partecipato alle iniziative ICE entrerà a regime nel 2017. 13
Analisi dell’attivita’ realizzata per sistemi merceologici AGROALIMENTARE E VINI Overview sul settore agroalimentare in genere Il settore agroalimentare italiano rappresenta un’eccellenza che primeggia sul piano della qualità, della sicurezza alimentare, dell’innovazione tecnologica d’avanguardia, della sostenibilità, della biodiversità e del rispetto della tradizione. L’Italia è, infatti, un paese caratterizzato da grandi diversità territoriali e climatiche che si sono plasmate in culture, storie e tradizioni, eccezionalmente varie e uniche. Tali caratteristiche hanno portato alla formazione di un gran numero di piccole aziende, molto spesso a conduzione familiare, che di fronte all’impossibilità di competere sui mercati esteri in termini di riduzione del prezzo, hanno puntato sulla valorizzazione dell’unicità dei propri prodotti. L’industria alimentare italiana è la seconda del Paese dopo quella meccanica. Il peso totale del fatturato agroalimentare (132 miliardi di Euro per l’industria alimentare + 55 miliardi di Euro stimati per il primario agro-zootecnico) rappresenta l’11,3% sui 1.672 miliardi del PIL nazionale 2016. Secondo Federalimentare, rispetto al 2000, la produzione alimentare 2016 segna un aumento del +9,6%, contro il -20,8% della produzione industriale complessiva. Ne esce un vantaggio dell’alimentare di 30,4 punti. Il settore agroalimentare italiano (settore agricolo e industria alimentare), che su gennaio-ottobre navigava ancora su un +0,3% rispetto allo stesso periodo 2015, ha messo a segno in chiusura un +1,1%, che è il migliore incremento dal 2010. Una netta inversione di tendenza, dopo la deludente -0,6% con cui si era chiuso il 2015. A livello territoriale, secondo dati ISMEA, in tutte le macro-ripartizioni si rileva una dinamica imprenditoriale positiva, con un primato del Mezzogiorno e del Centro che mettono a segno una crescita superiore al valore medio nazionale (+0,6%), rispettivamente pari al +0,8% e al +0,7%. Non si differenzia dalla media nazionale il Nord-Ovest, mentre il Nord-Est non supera il +0,2%. L’Italia si conferma leader per il numero complessivo di registrazioni, con 814 prodotti (Food 291 DOP e IGP + 2 STG - Wine 523 DOP e IGP). I prodotti certificati in Italia occupano il 54% della superficie coltivabile; il loro peso sul fatturato dell’industria agroalimentare è pari al 10% mentre sull’export è pari al 21% per un valore di 7,8 miliardi di Euro. L’export Per quanto riguarda il settore agroalimentare, nel 2016 l’export ha raggiunto i 38,36 miliardi di Euro a fronte dei 36,8 miliardi del 2015. Quindi le esportazioni hanno registrato un aumento del 4% evidenziando un andamento del settore migliore rispetto alla tendenza dell’export nazionale complessivo (+4%). La domanda estera è stata fondamentale per la crescita della produzione agroalimentare italiana. Nell’ultimo decennio le esportazioni sono, infatti, cresciute del 79%, rispetto al 47% dell’export italiano nel suo complesso. La migliore dinamica si è registrata sui mercati extra-europei, verso i quali le vendite sono raddoppiate negli ultimi dieci anni. L’export verso l’Ue 28 è invece cresciuto di circa il 70%. Tra i principali beni esportati troviamo formaggi e latticini, carni e olio d’oliva, oltre ai tipici beni associati al Made in Italy, come vino e pasta, ma anche le conserve. 14
Nei primi 6 mesi del 2016 si è registrato un positivo avvio per il settore agroalimentare italiano sulla scia di quanto già rilevato nel corso del 2015, ottenendo un +2,4 rispetto al primo semestre del 2015. Attivita’ promozionale ice-agenzia per il comparto agroalimentare: L'Ufficio Agroalimentare e Vini opera su diversi fronti: dall'organizzazione di B2B sul territorio nazionale o all’estero tra buyers internazionali e PMI italiane, all'organizzazione di collettive nazionali alle principali Fiere estere di settore, alle azioni dirette in Italia e all’estero con la GDO. Ed ancora, organizzazione di convegni istituzionali e informativi per il settore, Workshop e Borse Vini con incontri di affari, nonché incoming di operatori esteri di settore in occasione delle principali Fiere italiane. Nel 2016 gli stanziamenti e le iniziative sono aumentate su tutti i mercati, con un focus geografico specifico su alcuni Paesi ritenuti di maggior potenziale per le nostre PMI, tra i quali gli USA, il Canada e la Cina. Le attività promozionali realizzate dall’Ufficio per il settore agroalimentare e vini nel 2016, comprese quelle calendarizzate nell’ambito della 3° annualità Piano Export Sud sono state oltre 140, così suddivise: - 37 incoming di operatori e giornalisti esteri in Italia - 54 azioni al consumo in USA, Canada, Europa, Asia ed Oceania - 9 B2B in 10 paesi (Europa, Asia) - 39 partecipazioni collettive a fiere internazionali - 8 Borse Vini con degustazione (workshop) - Progetto Top Wine in Cina (formazione a 80 professionisti) - Oltre 2000 aziende esportatrici coinvolte e 500 nuove aziende iscritte nella mailing di settore Piano straordinario per la promozione del made in italy nell’ agroalimentare Con il Piano straordinario per la promozione del Made in Italy è stata potenziata la nostra attività nell’ambito di diversi grandi eventi fieristici in Italia. È stato inoltre portato avanti, nell’ambito del medesimo programma, un Piano speciale di attacco su alcuni Paesi focus per il comparto. Tale piano ha visto la realizzazione sul mercato statunitense di attività promozionali volte al coinvolgimento delle principali catene distributive statunitensi attraverso missioni di grandi GDO americane in Italia e partecipazioni fieristiche negli Stati Uniti. Si segnalano di seguito le principali azioni promozionali condotte negli USA: • azioni strutturali con i canali commerciali e di vendita: multibrand showrooms e accordi con siti di e-commerce • azioni rivolte al trade: incontri btb segmentati per settori rivolti a newcomer e showcase di prodotti presso top retailer • azioni rivolte al consumatore: pop-up consumer event • organizzazione di eventi promozionali settori food and wine (Winter Fancy Food, Programma speciale vino Summer Fancy Food, FMI, tutte le iniziative sono state realizzate in collaborazione con le Fiere di Milano, Parma, Verona e Federalimentare,) • rafforzamento immagine italiana in occasione di fiere vari settori • Azioni con la GDO in diversi Stati USA, già iniziate nel 2015, nell’ambito delle quali sono stati sottoscritti accordi con la grande distribuzione per inserire a scaffale più prodotti del Made in Italy. Le attività hanno coinvolto 6 primarie catene distributive statunitensi ed hanno facilitato l’inserimento a scaffale di 100 nuovi brand e circa 1.000 referenze con acquisti aggiuntivi da parte dei retailer di circa 30 milioni di US$. Sempre nell’ambito del citato Piano speciale è stato ulteriormente sviluppato il di valorizzazione delle produzioni di eccellenza in USA e Canada nell’ambito del sono stati realizzati - oltre ad 15
incoming e attività di supporto alle azioni commerciali in loco - potenti campagne di comunicazione mediatica rivolte a contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding. Ulteriori azioni nell’ambito del progetto straordinario hanno visto il coinvolgimento della Grande Distribuzione in Giappone, Canada, Cina, Australia, Brasile, Marocco, Messico e altri. Elenco delle partecipazioni collettive organizzate nel 2016 dall’ufficio agroalimentare e vini dell’Ice-agenzia nelle principali manifestazioni fieristiche internazionali: SIAL in Francia, FOODEX in Giappone , ANTAD/ALIMENTARIA in Messico, FHC in Cina , Speciality Food Festival Dubai negli EAU, World Food Mosca in Russia, Fruit Attraction Madrid in Spagna, FMI Connect negli USA, WINTER E SUMMER FANCY FOOD negli USA, IPM ESSEN in Germania, PROWEIN in Germania, FRUITLOGISTICA in Germania, VINEXPO Bordeaux in Francia, International Wine and Spirit Fair Seoul in Corea del Sud, TOP WINE CHINA (Progetto speciale Vino), Azioni collaterali in occasione di THAIFEX in Tailandia. Incoming operatori esteri in occasione di eventi fieristici nazionali: CIBUS , SANA, MACFRUT, SIGEP, VINITALY – SOL & AGRIFOOD, FLORMART, FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE, INTERPOMA BENI DI CONSUMO L’Ufficio Beni di Consumo raggruppa diversi “sistemi merceologici” ed è costituito da un’ampia gamma di settori, tutti fortemente orientati all’export. I Beni di Consumo nel significato più ampio del termine rappresentano uno dei tradizionali punti di forza del Made in Italy, da sempre oggetto di azioni e campagne da parte dell’ICE Agenzia, con il risultato, oltre che di incrementare le esportazioni in ciascun settore considerato e di aumentare le quote di mercato nei Paesi che offrono potenzialità di crescita, di consolidare la leadership del Made in Italy e affermare l’immagine dell’Italia come Paese della creatività e del “bello e ben fatto”. L’Ufficio Beni di Consumo è un Ufficio complesso che comprende e sviluppa attività riguardanti settori del sistema Tessile Abbigliamento, terzo settore manifatturiero in Italia, delle Calzature e Pelletteria, dei Prodotti per la Persona, del sistema Abitare, ma anche dell’Industria culturale e creativa e del restauro. I comparti merceologici coinvolti nell’attività promozionale 2016 hanno riguardato i prodotti tessili e dell’abbigliamento, calzature, conceria e accessori di pelletteria, gioielleria e oreficeria, prodotti cosmetici, occhialeria, articoli sportivi, arredamento e complementi d’arredo, artigianato, materiali per l’edilizia, restauro, strumenti musicali, editoria ed audiovisivo. Il ruolo dell’intervento promozionale a supporto delle imprese si conferma fondamentale sia nei mercati maturi (Europa, Russia, USA e Giappone), sia in nuove realtà emergenti, spesso caratterizzati da elevate complessità e da una crescita dei flussi esportativi (Paesi del Golfo, Cina, Corea, ecc.). Anche per il 2016 gli interventi sono stati incentrati sulla partecipazione alle principali partecipazioni fieristiche dei vari settori – vere e proprie vetrine mondiali e appuntamenti imperdibili per le produzioni nazionali, sull’organizzazione di mostre autonome e workshop all’estero, anche con la partecipazione di buyer dai Paesi limitrofi, missioni di operatori e giornalisti esteri alle principali manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero, strumento questo che consente peraltro un consistente supporto all’internazionalizzazione delle nostre fiere e ad un loro accreditamento sui mercati stranieri. Non vanno dimenticate le indagini settoriali di mercato che vengono realizzate nel corso dell’anno e successivamente presentate alle aziende italiane dello specifico settore di riferimento. 16
Nel 2016, l’Ufficio Beni di Consumo ha realizzato circa 200 iniziative promozionali approvate sia nell’ambito della Programmazione ordinaria che in ambito di Programma Straordinario per il Made in Italy e Piano Export Sud. Nello svolgimento delle attività 2016, si è inteso proseguire il cammino già intrapreso negli anni precedenti, ricercando nell’innovazione e nella qualità i punti di forza del proprio lavoro, nel continuo rispetto dei principi di economicità, efficacia ed efficienza. Le azioni promozionali realizzate nel 2016 hanno inteso raggiungere i seguenti obiettivi: a. rafforzare la presenza delle imprese italiane sui mercati prioritari attraverso la realizzazione di iniziative a carattere prevalentemente commerciale; b. offrire a una vasta clientela proveniente dai principali mercati di interesse una panoramica più completa possibile sulla produzione Made in Italy in occasione dei Saloni internazionali in Italia o mostre autonome organizzate all’estero; c. rafforzare la presenza del prodotto finito nei mercati emergenti con grandi potenzialità di assorbimento. L’attività dell’Ufficio, suddivisa per tipologia di iniziativa, è stata la seguente: Partecipazioni collettive a fiere Missioni di operatori / giornalisti in Italia e all’estero Workshop/Mostre autonome Azioni di Supporto/Comunicazione Hanno preso parte alle stesse oltre 3.500 aziende, di cui oltre 700 newcomers, e poco più di 5.000 operatori esteri. Per il settore del tessile – abbigliamento - moda, nel corso del 2016, nell’ambito del piano annuale ICE-Mise, sono state realizzate circa 50 azioni promozionali tra Italia ed estero che hanno interessato oltre 1000 aziende italiane e 700 operatori esteri. Rilevante l’attività in favore del settore abbigliamento, dove quasi 600 aziende hanno partecipato a fiere, mostre, missioni e incontri commerciali. Oltre a Moda Italia Tokyo, partecipazioni collettive sono state organizzate presso le fiere MRket Trade Show di New York e Las Vegas, il Salon de la Lingerie di Parigi e la fiera Chic di Shanghai, in collaborazione con SMI/EMI. In collaborazione con SMI sono proseguite le azioni dedicate alla Russia, in particolare azioni a supporto della presenza italiana alla CPM e missioni di buyer presso showroom durante la fashion week di Milano. Con SMI, inoltre, è stata realizzata una missione in Iran. In collaborazione con CNA sono state organizzate azioni presso Première Vision Preview New York, con Mood Market. Ancora con CNA è stato organizzato un incoming di stilisti e designer da Mongolia, Mozambico e Dubai. Nell’insieme sono stati circa 650 gli operatori/giornalisti invitati in Italia per visite a showroom, B2B e manifestazioni fieristiche (Super, Si Sposaitalia, Modaprima, oltre a Pitti Uomo e Pitti Bimbo inserite nel piano di potenziamento delle fiere italiane). La promozione del settore dei tessili ha coinvolto circa 450 aziende, in maggioranza beneficiare indirette dell’intervento pubblico a sostegno di Milano Unica in Italia e in Cina. Sul mercato USA, il programma ordinario ha confermato nel 2016 il sostegno ai produttori di tessuti per abbigliamento attraverso Première Vision Preview New York. Il settore dei tessili tecnici e innovativi ha avuto un sostegno attraverso azioni di supporto in occasione della Cintetechtextil Shanghai. Per il tessile casa si è rinnovata la consueta presenza dei produttori di biancheria per 17
la casa a Maison et Objet Parigi. Attività di incoming sono state organizzate per le fiere Filo, Proposte, Maredimoda organizzata a Cannes dall’Unione industriale di Como, Milano Unica, White, per un totale di oltre 100 delegati esteri. Il supporto a White si è rafforzato con l’organizzazione di 4 roadshow, a Shanghai, Seoul, Berlino e Dubai. Il 2016 ha registrato un'intensificazione dell’attività di promozione con la GDO nel settore moda ed accessori in particolare negli Stati Uniti e Giappone. Sono state, infatti, avviate campagne promozionali con Saks Fifth Avenue e Isetan Mitsukoshi. Nel 2016 è continuata la promozione con la catena canadese Harry Rosen, promozione iniziata nel 2015 che ha coinvolto 50 marchi rappresentati dal Grande Magazzino ed ha comportato un incremento delle vendite del 10% per i marchi di lusso e un incremento dell’8,3% per i marchi di fascia medio-alta. Altrettanto efficace in termini di incremento delle vendite dei marchi già venduti, è stata la promozione con la catena di negozi di calzature Browns, che ha visto la realizzazione di 7 vetrine sui 50 punti vendita presenti in Canada. ICE Agenzia ha, inoltre, corrisposto un contribuito ad Alta Roma scpa per l’organizzazione della settimana della moda romana e organizzato un incoming di bloggers, giornalisti durante le due edizioni di Altaroma di gennaio e luglio 2016, nonché in una delegazione operatori specializzati ad Origin Passion and Beliefs Il Made in Italy ordinario e straordinario ha supportato la realizzazione dei grandi interventi di sistema, in particolare: - Mostra Panorama Italia New York, Mostra Eleganza del Cibo New York (giugno); - il programma speciale Pitti 2016, attraverso il contributo in favore delle 2 edizioni (inverno/estate) della manifestazione Uomo, Bambino e Filati, nonché di Pitti Taste; - Milano Unica USA, che ha varato il progetto di internazionalizzazione della fiera del tessile italiano negli USA; - il progetto in collaborazione con Camera della Moda, con un evento istituzionale di lancio e la realizzazione della mostra Crafting the Future, presso il MUDEC di Milano in occasione della settimana della moda di settembre. Le attività realizzate a valere sul Piano Export Sud sono state rivolte alle imprese dei settori abbigliamento, calzature e pelletteria, che hanno partecipato nel numero di 200 tra iniziative in Italia e all’estero. Tre le collettive organizzate all’estero (2 edizioni di WHO’S NEXT Parigi ed 1 edizione di Bridal Week New York); 2 edizioni di It’s Time to South, nell’ambito di White Milano. È stata, inoltre, svolta un’azione di incoming con incontri commerciali organizzati a Napoli, con la seconda edizione di Naples meets the world, grande evento di promozione della moda campana, con il coinvolgimento di 80 operatori esteri. Per quanto riguarda il settore calzature, pelletteria, conceria, le azioni promozionali realizzate dall’ICE hanno sostenuto le aziende italiane sui mercati prioritari/tradizionali con iniziative a carattere sia commerciale che di immagine. Per il comparto calzaturiero sono stati confermati gli appuntamenti di maggiore interesse quali: due edizioni (febbraio e luglio) della Mostra autonoma “Shoes from Italy” di Tokyo (117 aziende) e due edizioni (aprile e ottobre) della Mostra autonoma “Shoes from Italy” di Almaty (55 aziende) in occasione delle quali sono stati organizzati incoming rispettivamente di circa 40 e 20 operatori ad edizione, provenienti dalle aree geografiche limitrofe. Per quanto riguarda il mercato russo, in occasione delle due edizioni di marzo e ottobre della OBUV MIR KOZHI di Mosca è stata organizzata una delegazione di 43 e 45 operatori provenienti da Russia, Armenia e Bielorussia. Accanto alle iniziative realizzate sui mercati esteri, sono state inoltre realizzate delle missioni operatori in Italia sia presso il distretto produttivo della Riviera del Brenta in settembre, con la partecipazione di 12 buyer provenienti da 18
USA, Canada, EAU e Giappone, che alle due edizioni (gennaio e giugno) della Fiera Expo Riva Schuh, secondo appunto fieristico in ordine di importanza dopo theMICAM con 23 operatori provenienti da USA, Russia, Vietnam, Turchia, EAU e Arabia Saudita a gennaio e 21 buyer a giugno 2016, provenienti da Svezia, Belgio e Sud America. A favore delle aziende di calzature e pelletteria è stata poi organizzata la partecipazione italiana alla India Fashion Week (42 marchi presenti), tenutasi a Delhi in ottobre, in occasione della quale è stato realizzato il padiglione ufficiale italiano e organizzate una serie di attività collaterali (campagna stampa preliminare, sfilata, tavola rotonda alla presenza di circa 200 ospiti). A favore del settore pelletteria sono state realizzate a Tokyo, in concomitanza con Shoes from Italy, le due edizioni della Mostra autonoma “Moda Italia - pelletteria” (89 aziende), mentre per il settore della concia, sempre a Tokyo, è stato realizzato in dicembre, in collaborazione con il consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, un seminario-workshop che ha visto la partecipazione di circa 250 operatori del settore. Nell’arco del 2016, nell’ambito del potenziamento previsto a favore delle principali manifestazioni fieristiche, sono state realizzate le seguenti azioni: - da un punto di vista commerciale, la promozione delle manifestazioni sui principali mercati mondiali, tramite eventi teaser di anteprima, sui principali mercati target (per theMICAM nel 2016 a Londra- gennaio, Shanghai- marzo, Dubai-maggio, Mosca e New York- giugno, nonché con presenze istituzionali presso le fiere Obuv/Mosca-marzo 2016 e Couromoda e Francal/San Paolo rispettivamente a gennaio e luglio); - da un punto di vista della comunicazione, rafforzare l’immagine e il carattere moda-tendenza della manifestazione, tramite campagne stampa mirate (per MIPEL in Corea, Giappone, USA e Russia, per LINEAPELLE in USA, Francia, Gran Bretagna) o tramite eventi collaterali (evento di networking riservato ad Istituzioni, espositori e delegazione per 2 edizioni MIPEL, evento “Il Mantello di pelle di drago” per LINEAPELLE a Londra a gennaio e a Parigi a febbraio 2016), invitando i più accreditati giornalisti della stampa specializzata; - gli incoming realizzati in occasione delle edizioni di febbraio e settembre 2016, per tutte e tre le manifestazioni fieristiche di cui sopra, hanno visto la partecipazione di un numero complessivo di 260 delegati, tra operatori del settore e giornalisti: - theMICAM ed. febbraio 2016 (68 buyer, 12 giornalisti) - ed. settembre 2016 (87 buyer); - MIPEL ed. febbraio 2016 (23 buyer) - ed settembre 2016 (23 buyer, giornalisti); - LINEAPELLE ed. febbraio 2016 (20 buyer) - ed. settembre 2016 (22 buyer, 2 giornalisti). L'Italia vanta una posizione di leadership sul mercato mondiale nelle produzioni dei Prodotti per la Persona (gioielleria, occhialeria, cosmetica, articoli sportivi). L’attività realizzata da ICE Agenzia nel 2016 ha mirato da un lato a consolidare le posizioni acquisite nei mercati maturi, dall’altro a rafforzare il posizionamento nei mercati emergenti aprendo ai Paesi che offrono opportunità di sviluppo e che stanno dimostrando di sapersi trasformare da concorrenti in potenziali partner. Per la filiera dei complementi della persona, nel corso del 2016, sono state realizzate complessivamente 34 iniziative promozionali (partecipazioni collettive a fiere internazionali, workshop con incontri b2b, mostre autonome, incoming di operatori in Italia, azioni di comunicazione), con la partecipazione di circa 800 aziende, di cui 190 newcomer. Gli operatori intervenuti in occasione di incoming a fiere in Italia, o ad eventi autonomi in Italia e all’estero, sono stati complessivamente 1300. In particolare, sul Piano annuale ICE-MISE, sono state realizzate per la gioielleria mostre con b2b a Zagabria e a Madrid, collettive alla fiera HKIJS di Hong Kong e alla fiera JIS di Miami, incoming alle principali fiere e italiane, da VicenzaOro ad OroArezzo. Per l’occhialeria è stata realizzata la partecipazione collettiva in occasione di Hong Kong Optical Fair, una mostra con incontri professionali a Miami ed un workshop a Lubiana. 19
Per la cosmetica segnaliamo la mostra autonoma in Europa Orientale (Zagabria) con incoming da paesi dell'area e b2b, la collettiva alla Beauty Eurasia di Istanbul 2016. Per gli articoli sportivi è stato realizzato un incoming di operatori esteri a Mogliano Veneto in occasione di una Mostra Autonoma di articoli sportivi dedicata al settore outdoor e b2b. Le attività extra programma promozionale hanno riguardato per la gioielleria la partecipazione collettiva in occasione della fiera VicenzaOro Dubai, incoming di operatori americani finalizzate alle missioni di acquisto all’interno del Piano Speciale Usa; a valere sul Piano Export Sud è stato realizzato un incoming di operatori alle due edizioni di Tarì Mondo Prezioso e la partecipazione alla Fiera IJT di Tokyo. A valere su fondi del Piano straordinario Valorizzazione Fiere Italiane per il settore occhialeria sono state realizzati eventi promozionali e incoming in occasione della fiera Mido; inoltre nell’ambito del progetto “Mido Around The World” è stata realizzata la partecipazione collettiva in occasione di Vision Expo East 2016 a New York, ed uno stand istituzionale ICE-MIDO in occasione della Vision Expo West di Las Vegas. Per la cosmetica e a valere In ambito Piano Straordinario Valorizzazione Fiere sono state realizzate azioni di supporto in occasione di Cosmoprof North America, Las Vegas e Cosmoprof Asia, Hong Kong; è stata realizzata un’attività di International Country Program mirata alla presentazione della Fiera Cosmoprof Worldwide in USA, Cile, Colombia, Vietnam. Giappone, Corea del Sud, Messico, Cina, UAE, Turchia e Israele.E' stato organizzato un incoming di circa 100 buyer al Cosmoprof 2016 di Bologna, provenienti da Azerbaijan, Kazakhstan, Corea del Sud, Israele, India, Indonesia, Iran, Mozambico, Sudafrica, Colombia e Cile. Sul Piano Export Sud, è stato realizzato a Lecce la seconda edizione di un workshop con incoming di operatori esteri e b2b. Infine, è stato avviato, in collaborazione con Cosmetica Italia, un Piano Straordinario USA per assistere le aziende che intendono affacciarsi sul complesso mercato statunitense. Per quanto riguarda il macrosistema Arredamento (comprensivo di Arredamento, Bagno e Illuminazione) nel 2016 il comparto del mobile ha raggiunto i 20,5 miliardi di euro (+2,3% rispetto al 2015), di cui 9,8 mld di euro la produzione destinata al mercato interno (+3,1%) e 10,3 mld di euro l’export (+1,6%). Rispetto al 2015 tutti i settori risultano in crescita fino al 7,5%: dal +1,8% dei semilavorati e imbottiti (fatturato pari a 4,5 e 3 mld), al +3,8% delle cucine (oltre 2,2 mld); dal +3% degli arredi commerciali (2,3 mld), al +7,5% dei mobili per ufficio, al +1% dell’illuminazione. A livello territoriale, il Veneto, la Lombardia e il Friuli sono sedi dei principali distretti produttivi, seguiti da Marche e Puglia. L’ICE ha organizzato per il settore arredo una serie di attività promozionali con FederLegno Arredo sui principali mercati target (Incoming MadeExpo, campagna promozionale per il Salone del Mobile di Milano e per i Saloni WorldWide di Mosca e di Shanghai, Incoming di operatori da USA, Cina e Iran, e missioni imprenditoriali in Azerbaijan, Georgia, Cina, USA, Giappone. Per il settore artigianato e complementi d’arredo, l’ICE ha organizzato la partecipazione collettiva alla Maison & Objet di Parigi (ed. gen. e sett.) e la “Italian Luxury Interiors” presso l’ICFF a Miami (ott. 2016), New York (magg. 2016), all’interno dell’area Homi, e a Dubai presso la Downtowndesign. L’ICE ha inoltre realizzato incoming di operatori esteri in occasione delle edizioni di gennaio e settembre 2016 di Homi Milano. L’attività di promozione all’estero, svolta in partnership tra Fiera Milano e ICE-Agenzia, ha riguardato prioritariamente la selezione e l’invito di oltre 50 top buyer esteri, il supporto logistico- organizzativo alla visita di oltre 1.000 buyer stranieri e l’organizzazione degli incontri B2B. Nell’ambito del settore dell’artigianato si segnala infine l’iniziativa Ciacnet, Connecting Italian 20
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