Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini

Pagina creata da Federica Lombardo
 
CONTINUA A LEGGERE
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
Guida al modulo fotovoltaico
                                                                                                            Come riconoscere e scegliere la qualità

                                                                                                            Con il patrocinio di
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - LO/M

                                                                                                                                                         a cura di
                                                                                                                                                                     Conergy Academy
                                                                                                                                                      in collaborazione con Massimo Gamba
                                                                                                                                                              prefazione di Gianni Silvestrini
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
Supplemento a Contatto Elettrico n. 193

www.bema.it/contattoelettrico
www.ediliziainrete.it portale di riferimento

Publisher/Direttore responsabile Gisella Bertini Malgarini
Periodico coordinato da Camilla Fiorin
Segreteria di redazione contattoelettrico@bema.it
Editor Susanna Sacchetto

Mensile: 9 numeri all’anno.
L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile
Italia € 36,00 - Europa € 60,00 - Numeri arretrati € 4,00 cad.

Per acquisti comulativi contattare       800-125562

Ufficio Abbonamenti abbonamentiedilizia@bema.it.
Costo produzione copia € 1,70
(c/c postale n.11109204 o assegno bancario intestato BE-MA editrice)
Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura
e diffusione in conformità al Regolamento

Certificato n. 2009-1910 del 26.02.2010
Per il periodo 1/01/2009 - 31/12/2009
Tiratura media: n. 12.000 copie
Diffusione media: n. 11.879 copie
Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche
parziale senza l’autorizzazione dell’Editore.
All rights reserved - No part of this publications
may be reproduced without permission of the Publisher.

Stampa e confezione Sate - Zingonia (Bg)
©BE-MA Editrice – Milano
Via Teocrito, 47 – 20128 Milano
Tel. 02/252071 - Fax 02/27000692
www.bema.it (periodici-internet-opere editoriali)

Coordinamento progetto
Mirko De Boni e Valentina De Carlo
Hanno collaborato
Francesco Fiore, Massimo Gamba, Gianni Silvestrini
Progetto grafico e impaginazione
    Sintesi Comunicazione - Padova
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
Indice

Indice		                                    3
Prefazione                                  4
Tipologie di moduli fotovoltaici           6
Processo produttivo moduli cristallini     8
Componenti del modulo fotovoltaico         15
Focus moduli Conergy PowerPlus             19
Certificazioni moduli                      22
FAQ e criteri per la scelta di un modulo   24
Alcuni consigli progettuali                26
Glossario                                  28
Profilo Conergy                            30
8
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
Prefazione
a cura di Gianni Silvestrini

Il mercato fotovoltaico si è finora sviluppato a spallate successive, con    Aveva iniziato il Giappone a tirare il mercato mondiale negli anni Novanta per poi ridimen-
impulsi provenienti da pochi paesi, e con tassi di crescita che pochissimi   sionarsi a causa dell’eliminazione degli incentivi governativi. La Spagna ha avuto un boom nel
in passato avevano previsto.                                                 2008 con 2,5 GW per poi crollare l’anno scorso a seguito di un drastico taglio degli incentivi.
                                                                             La Germania ha avuto finora una crescita costante che l’ha portata ad assumere la leadership
                                                                             mondiale grazie ad una gestione virtuosa delle incentivazioni con una potenza cumulativa che
                                                                             sfiora i 10 GW. Anche in questo paese stiamo però assisitendo ad un momento di fibrillazione
                                                                             dovuto alla esplosione a 3.500 MW delle installazioni dello scorso anno legate al calo drastico
                                                                             dei prezzi dei moduli. Nel 2010 il governo ha quindi proposto dal 1° luglio un taglio del 16% da
                                                                             aggiungere alla riduzione del 10% già attuata a gennaio. L’evoluzione della domanda tedesca è
                                                                             molto importante per capire anche le future dinamiche dei prezzi, considerando che parliamo di
                                                                             un mercato che nel 2009 rappresentava la metà del totale mondiale. Ci si aspetta una forte im-
                                                                             pennata delle installazioni nella prima parte del 2010 ed un raffreddamento nella seconda parte
                                                                             dell’anno. Contemporaneamente però sono molto aumentati gli attori scesi in campo. Usa, Cina,
                                                                             Italia, Giappone, Repubblica Ceca, Francia, per citare solo alcuni dei paesi già lanciati nel solare,
                                                                             dovrebbero raggiungere numeri significativi. Dunque è prevedibile che il 2010 vedrà una decisa
                                                                             crescita del mercato fotovoltaico mondiale, che peraltro - con 6,5 GW - aveva tenuto bene anche
                                                                             nel difficile 2009. Per quanto riguarda i prezzi dei moduli è prevedibile che nel 2010 si assisterà
                                                                             ad una loro ulteriore leggera riduzione.
                                                                             E l’Italia che ruolo sta giocando? Il nostro paese ha bruciato i tempi e lo scorso anno, con una
                                                                             potenza installata compresa tra 0,8 e 0,85 GW, si è classificata al secondo posto nel mondo dopo
                                                                             la Germania e prima degli Usa. Per quanto riguarda il 2010, il Kyoto Club stima che la corsa si
                                                                             accelererà in previsione del taglio degli incentivi e che verranno installati 1,5 GW. Nel frattempo
                                                                             si sta irrobustendo anche l’industria di produzione di celle e moduli. Questi dati si inseriscono in
                                                                             un quadro complessivo di successi per le rinnovabili che hanno consentito di operare in maniera
                                                                             anticiclica in un periodo di crisi. Per il secondo anno di fila l’eolico è stata la tecnologia leader
                                                                             nella nuova potenza elettrica installata in Europa, mentre il fotovoltaico con il 16% ha sorpassato
                                                                             le nuove centrali a carbone e ad olio.
                                                                             A livello mondiale poi, l’eolico ha messo a segno un incremento del 31% sull’anno precedente con
                                                                             una potenza di 37,5 GW in grado di generare l’energia elettrica di 12 centrali nucleari, cioè più

4
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
della potenza delle nuove centrali atomiche collegate alla rete         Da un lato alla velocità di riduzione dei prezzi dei sistemi solari.   rete se si interviene per tempo con un suo potenziamento e una
nell’ultimo quinquennio.                                                La competizione fotovoltaica che si sta profilando tra potenze         gestione “intelligente”. Parliamo infatti di un valore cumulato
Si conferma così l’ampiezza del rinascimento delle rinnovabili          asiatiche, Europa e Usa fa pensare che in questo decennio si           di 20-40 GW, in grado di soddisfare il 5-15% della domanda.
favorito dal circuito virtuoso che vede una progressiva riduzione       vedrà una accelerazione della riduzione dei prezzi, avvicinan-         Forme di accumulo in grado di spostare l’offerta nelle ore di
dei prezzi a fronte del notevole allargamento del mercato.              do così il momento dell’incrocio delle curve dei costi. Sull’altro     picco potranno già svilupparsi nel medio periodo. Per successive
In particolare per quanto riguarda il fotovoltaico possiamo ri-         versante, quello della produzione convenzionale dell’elettricità,      diffusioni più spinte si dovrà pensare a sistemi più sofisticati di
tenere che in Italia nel giro di 3-5 anni si raggiungerà la grid        le notizie sono opposte. In tutta Europa l’elettricità è destinata a   accumulo, ad esempio producendo idrogeno che si sposerebbe
parity, ad iniziare dalle regioni meridionali. Quando il costo del      vedere un peggioramento delle prestazioni economiche a segui-          bene con la diffusione di sistemi di trasporto a celle a com-
fotovoltaico risulterà inferiore alla bolletta elettrica sarà quindi    to sia dell’inserimento di nuovi impianti (rinnovabili, nucleare,      bustibile. Gli scenari per una diffusione spinta del fotovoltaico
possibile ridurre notevolmente gli incentivi che però dovranno          carbone con sequestro della CO2) che presentano necessaria-            diventando dunque sempre più realistici.
rimanere perché una parte dell’elettricità prodotta e non con-          mente costi più elevati rispetto agli impianti già ammortizzati,
sumata direttamente verrà venduta al prezzo medio di genera-            che all’aumento tendenziale del prezzo del metano.
zione dell’energia elettrica in Italia. Il vero sganciamento si avrà    Quindi dopo il 2020-25 in Italia potremo raggiungere le con-
con il raggiungimento della “generation parity”, quando cioè il         dizioni che consentono al fotovoltaico di diffondersi anche
costo dell’elettricità solare risulterà inferiore a quello della pro-   senza incentivi, con una crescita molto rapida nel settore civile.     Gianni Silvestrini
duzione media nazionale. Questo momento magico dovrebbe                 L’inserimento di 2-3 GW all’anno, cioè quanto già adesso sta           Direttore scientifico Kyoto Club
arrivare entro una quindicina di anni ed è legato a due fattori.        avvenendo in Germania, dovrebbe porre problemi limitati della          Presidente Exalto

                                                                                                                                                                                                                5
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
Celle di I generazione (I G):
                                                                                                                                                                       Silicio cristallino (mono e poli), GaAs (applicazioni spa-

Tipologie di moduli fotovoltaici                                                                                                                                       ziali). Alto costo per unità di potenza.
                                                                                                                                                                       Celle di II generazione (II G):
a cura di Massimo Gamba                                                                                                                                                Silicio cristallino (ottimizzate), Silicio amorfo (film sotti-
                                                                                                                                                                       le), a semiconduttore composto (GaAs, CdTe, CIS). Me-
Il fotovoltaico                                          no, tuttavia, vari gradi di purezza: per l’indu-        cristallo P (e viceversa per le lacune), formando     dia efficienza; costo ancora alto per unità di potenza.
Il termine fotovoltaico deriva dall’unione di due        stria fotovoltaica il grado di purezza stabilito        una regione di carica spaziale (con il “+” sul tipo   Celle di III generazione (III G):
parole: “photo” dal greco “phos” (Luce) e “volt”         deve essere 99,9999% (Silicio di grado solare).         N ed il “–” sul tipo P), in cui mancano i portatori   Multigiunzione, strutture quantistiche, strutture orga-
                                                                                                                                                                       niche o polimeriche a coloranti, a concentrazione. Su-
che prende le sue radici da Alessandro Volta, il         Nell’industria fotovoltaica viene utilizzato nella      mobili di carica. Il processo si ferma quando il
                                                                                                                                                                       perano il limite teorico di efficienza per celle a singolo
primo a studiare il fenomeno elettrico. Quindi,          sua forma cristallina (mono e poli) ed in quella        campo elettrico che si genera controbilancia
                                                                                                                                                                       semiconduttore (≈31%) e tendono a quello termodi-
il termine fotovoltaico significa letteralmente:         amorfa. Nella forma cristallina gli atomi di Si         il moto di diffusione. I fotoni della radiazione
                                                                                                                                                                       namico per la conversione elettrica dell’energia solare
“elettricità dalla luce”.                                sono ordinati in maniera regolare, mentre nella         luminosa, purché di energia sufficiente, creano       (≈87%).
Il fotovoltaico è la tecnologia che permette di          forma amorfa (come il vetro) sono distribuiti in        delle coppie elettrone/lacuna. In presenza del
produrre energia elettrica mediante la conver-           maniera casuale. Il lingotto di monocristallino         campo elettrico di giunzione, gli elettroni sono
sione diretta della luce del sole senza l’uso di         normalmente ha un diametro di 20 cm, è alto             attirati verso la zona N (caricata positivamente)
                                                                                                                                                                       Tecnologia silicio
combustibili e senza parti meccaniche in mo-             circa un metro e pesa da 70 a 75 kg. Ai lingotti        e le lacune verso la zona P (caricata negativa-
vimento. Oggi la tecnologia moderna ci offre             di silicio una volta raffreddati viene tagliata la      mente). Tale moto di cariche è all’origine della      cristallino
gli strumenti necessari per ottenere energia             testa e la coda (scarti utilizzati dall’industria FV)   corrente fotovoltaica.                                Celle in silicio policristallino
elettrica direttamente dalla luce solare. Il foto-       quindi vengono sagomati e tagliati a fette “wa-                                                               Nel processo produttivo il silicio policristallino
voltaico, tuttavia, non può sostituire al 100%           fer” che costituiscono la base per le celle finite.                                                           viene versato in blocchi che hanno una for-
la produzione di energia elettrica necessaria,                                                                                                                         ma quadra. I blocchi raffreddati vengono ta-
perché la fonte che l’alimenta non è continua            Celle fotovoltaiche                                                                                           gliati in lingotti e quindi sezionati in wafer da
24 ore su 24, ma può dare un grande contri-              La più piccola unità che consente di trasfor-                                                                 230μm/350μm. Durante la fase di solidificazio-
buto limitando aumenti di produzione elettrica           mare direttamente la luce del sole in energia                                                                 ne, i cristalli si dispongono in modo casuale ed
attraverso la combustione di carbone, petrolio,          elettrica è la cella fotovoltaica, costituita da                                                              è per questo che la superficie presenta i caratte-
e gas, e riducendo notevolmente l’emissione              un materiale semiconduttore opportunamente                                                                    ristici riflessi cangianti. Il silicio policristallino ha
nell’atmosfera di sostanze nocive alla salute e          trattato e di spessore molto sottile, wafer (200                                                              una grana più grossa del silicio monocristallino.
all’ambiente.                                            μm -350 μm). La cella fotovoltaica è sostanzial-
                                                         mente un diodo, cioè una giunzione PN tra due                                                                 Celle in silicio monocristallino
Dal silicio alle celle fotovoltaiche                     semiconduttori P ed N. Tale giunzione è realiz-                                                               Con un processo produttivo più complesso, dal
Il silicio è il materiale più utilizzato per la pro-     zata ponendo a contatto due cristalli, uno dei                                                                silicio fuso, vengono ottenuti dei lingotti cilin-
duzione di celle fotovoltaiche (oltre il 90% dei         quali contiene atomi trivalenti (ad es. di boro),                                                             drici di silicio monocristallino.
moduli in commercio sono in silicio). Subito             mentre l’altro contiene atomi pentavalenti (ad                                                                Al cilindro viene data una forma esagona-
dopo l’ossigeno, è l’elemento più abbondante             es. fosforo). Il cristallo di tipo P, contenente                                                              le e quindi sezionato in fette sottili (wafer) da
sulla terra ma in realtà questo materiale non            gli atomi trivalenti, presenta nel reticolo delle                                                             200μm/300μm, le quali presentano un color
esiste in forma pura ma solo sotto forma di Os-          lacune, mentre quello di tipo N con gli atomi                                                                 argento lucido. Queste, inoltre, vengono sago-
sido di Silicio (SiO2) o di composti contenenti Si       pentavalenti presenta elettroni in più. Lacune                                                                mate in forme più o meno squadrate al fine di
come la sabbia, il quarzo e l’argilla. Il silicio vie-   ed elettroni sono liberi di muoversi nel reticolo                                                             diminuire gli spazi inutilizzati ed aumentare il
ne prima estratto dalle miniere e poi viene reso         per diffusione. All’interfaccia tra i due cristalli,    figura 1: strutture cristalline P e N della cella     numero di celle ospitate dal modulo.
puro attraverso diversi processi chimici. Esisto-        gli elettroni del cristallo N si diffondono verso il    fotovoltaica

6
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
US$ 0,10/W US$ 0,20/W               US$ 0,50/W
                     100

                        80                                                Limite termodinamico
                                                                          (67-87%)

                        60
       Efficienza (%)                                                  US$ 1,00/W
                        40             III                                Limite teorico per celle
                                                                          a singola giunzione (31-41%)

                        20                            I               US$ 3,50/W
                                 II
                        0                                                      Record di efficienza
                             0        100    200    300    400      500        Si: 24,7%                               figura 3: silicio monocristallino       figura 4: silicio policristallino      figura 5: film sottile
                                                                               GaAs: 25,1%
                                             Costo $/m2
                                                                                                                       promettente dal punto di vista dell’efficienza:            Celle a Nanofili
    figura 2: efficienza e proiezione dei costi per le celle di I, II e III generazione                                in laboratorio, infatti, il rendimento dei moduli          Al fine di aumentare l’efficienza di conversio-
                                                                                                                       può raggiungere il 13%. I limiti sono dovuti alla          ne sono in fase di studio le celle fotovoltaiche
Tecnologia film                                              Celle al silicio amorfo (a-Si)                            scarsa disponibilità, alla tossicità di alcuni com-        costituite da Nanofili. I Nanofili, strutture mi-
                                                             Il silicio amorfo (a-Si) è caratterizzato dal moto        ponenti e agli elevati costi di produzione.                croscopiche simili a dei “filamenti”, agiscono da
sottile
                                                             disordinato in cui gli atomi o le molecole sono                                                                      celle. Hanno un basso coefficiente di riflessione
La produzione di celle a film sottile nasce intor-           legati tra di loro. Utilizzando il silicio amorfo         Celle CdTe                                                 e quindi riescono ad intrappolare buona parte
no al 1990. Il metodo usato è l’applicazione di un           non si può parlare di celle, in quanto si trat-           Le Celle al Telloruro di Cadmio (CdTe) hanno               della radiazione solare utile all’effetto fotovol-
sottile strato di materiale semiconduttore su un             ta di strati sottili di silicio amorfo applicati su       il vantaggio di poter essere realizzate con                taico. Possono essere “rinforzati” con resine
substrato (nella maggior parte dei casi di vetro)            superfici più grandi delle normali celle. Il silicio      processi semplici e con buone prestazioni,                 isolanti.
attraverso processi di vaporizzazione, spruzzo o             amorfo è attualmente il materiale più utilizzato          soprattutto in caso di irraggiamento, esposi-
vasche elettrolitiche.                                       dopo il silicio cristallino. Tuttavia, l’efficienza dei   zione ed inclinazione non ottimali.                        Concentratori della luce solare
I materiali semiconduttori attualmente più usati             moduli a film sottile di silicio amorfo è ancora                                                                     Questa tecnologia si basa sul principio di con-
sono: Silicio amorfo, Silicio micro-cristallino, CIS         molto bassa. Esistono in produzione vari tipi, tra        Celle organiche/ibride                                     centrare la luce verso piccole celle a multi-
(Diseleniuro di Indio e Rame) e CdTe (Telloruro di           cui silicio amorfo semplice (a-Si), già utilizzato        Sono in fase di studio e di maturazione tec-               giunzione. Dato il forte calore che si sviluppa,
Cadmio). La motivazione principale dell’uso della            per alimentare calcolatrici e orologi da polso, e         nologica le celle fotovoltaiche organiche                  occorrono celle all’Arseniuro di Gallio (GaAs). La
tecnologia a Film Sottile è il minor impiego di              silicio amorfo + silicio micro-cristallino (a-Sì +        “Dye sensitized” DSSC che utilizzano proces-               concentrazione è ottenuta tramite lenti di Fre-
materiale semiconduttore, 1-2 μm contro i 200                μ-Si). Usando più superfici di diverso materia-           si elettrochimici simili a quelli di fotosintesi           snel che oggi raggiungono fattori di concentra-
μm delle celle normali di cristallino. Inoltre oc-           le si ottiene, infatti, un più ampio spettro del          clorofilliana delle foglie degli alberi.                   zione fino a mille soli. Con questa tecnologia
corre considerare il minor costo dei processi di             livello assorbente della luce con possibilità di          La parte fotoelettrica attiva è costituita da un           si ottiene un‘efficienza della cella fino 40%.
produzione e la possibilità di avere moduli tra-             sfruttare più fotoni aumentando l’efficienza del          pigmento organico, da ossido di titanio (TiO2)             Considerate le ridotte dimensioni delle celle, il
sparenti per coperture e facciate. Il film sottile è         modulo.                                                   e da un elettrolita. La melanina (composto                 costo del semiconduttore viene drasticamente
stato sino ad oggi sottovalutato per l’efficienza,                                                                     organico) assorbe radiazione UV (non utile                 ridotto. I limiti di questa tecnologia sono dovu-
certamente minore rispetto al monocristallino                Celle CIS                                                 per la conversione fotovoltaica), “riemetten-              ti alla necessità di un sistema di inseguimento
o al policristallino, tuttavia le celle a film sottile       I materiali utilizzati per la deposizione dello           do” luce nel visibile, e quindi utile per l’effetto        solare tanto più complesso quanto più alto è il
hanno il vantaggio di tollerare meglio gli om-               strato sono definiti CIS (Diseleniuro di Indio            fotovoltaico.                                              livello di concentrazione e alla necessità della
breggiamenti e di essere meno influenzate dalla              e Rame) o CIGS (Diseleniuro di Indio, Rame e                                                                         luce solare diretta. Sono indicati per zone molto
temperatura rispetto alle celle in silicio.                  Gallio). Questa tecnologia a film sottile è la più                                                                   assolate, come ad esempio il Sud Italia.

                                                                                                                                                                                                                                  7
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
Il processo produttivo integrato:
come ottenere un modulo fotovoltaico di qualità
a cura di Valentina De Carlo

La qualità di un modulo fotovoltaico dipende da molti fattori, spesso invisibili ad occhio nudo, ed è determinata nel corso del suo intero processo produttivo: maggiore è il numero di fasi di produzione che un’azienda gesti-
sce direttamente, maggiore è la qualità del prodotto finito. Seguire l’intera catena di produzione, dal wafer di silicio fino al modulo completo, consente infatti di eseguire controlli di qualità a diversi stadi e di armonizzare
i processi tra loro in modo da ottimizzare il risultato finale.

Un altro aspetto che può influire sulla qualità del prodotto è il livello di automazione dello stabilimento: più alta è la tecnologia impiegata, maggiore è la precisione nei controlli e nella lavorazione. Anche il grado di automa-
zione dei trasporti è importante: minore è la movimentazione manuale dei materiali, più bassa è la probabilità di rottura e danneggiamento degli stessi, a tutto vantaggio della qualità complessiva del modulo.

Di seguito illustriamo il proces-                                 Produzione wafer                                       1. In questa fase viene verificata la qualità                rottura, nonché assicurare la medesima
so produttivo ottimale per ot-                                    Sono 7 le fasi per la produzione dei                      dei materiali impiegati (lingotti, sup-                   dimensione dei wafer.
tenere un modulo fotovoltaico                                     wafer a partire dai lingotti di silicio:                  porto per il trasporto, cavo per il taglio
in silicio cristallino di qualità.                                                                                          dei wafer, ecc.).                                      3. I lingotti di silicio sono incollati su una
                                                                  1. Controllo materie prime
                                                                                                                            Si procede poi alla marchiatura laser dei                 base costituita da una lastra di vetro ed
                                                                  2. Levigazione                                            lingotti di silicio per la loro tracciabilità             un supporto di acciaio. Il vetro servirà per
Selezione fornitori e controllo materie                           3. Incollaggio                                            attraverso il sistema di controllo della                  sostenere i wafer una volta tagliati, il sup-
prime                                                                                                                       produzione.                                               porto per trasportare i lingotti lungo la
La qualità di un modulo fotovoltaico comincia                     4. Taglio
                                                                                                                                                                                      stazione di taglio.
ancor prima dell’avvio della produzione: tutte                    5. Separazione                                         2. La superficie e i bordi dei lingotti di silicio           Per garantire la perfetta aderenza del col-
le materie prime - dal silicio fino al vetro solare                                                                         sono levigati in modo da creare un bloc-                  lante si attendono 10 ore prima di passare
                                                                  6. Lavaggio
– devono rispettare precise specifiche di quali-                                                                            co uniforme e ridurre le probabilità di                   alla fase successiva.
tà. Per questo è importante un’attenta selezione                  7. Analisi
dei fornitori, nonché il loro coinvolgimento di-
                                                                  wafer - incollaggio                                                                wafer - taglio
retto per il continuo miglioramento dei prodotti.
Al loro arrivo presso lo stabilimento, le materie
prime sono testate con rigorose ispezioni dirette
a verificarne qualità, affidabilità e compatibilità
con il processo produttivo.

8
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
wafer - lavaggio                                                                                            celle - testurizzazione

4. I lingotti di silicio sono tagliati in wafer da    5. I lingotti tagliati, ancora incollati al suppor-    Produzione celle                               1. Tramite trattamenti chimici acidi, eventuali
   180 μm tramite un cavo metallico immerso              to di base, sono immersi nel glicole per evi-      La produzione delle celle consiste in 8 fasi:      segni lasciati durante il taglio sono elimi-
   in un composto semi-liquido (slurry) con-             tare che il composto si secchi e diventi dif-      1. Testurizzazione                                 nati dalla superficie dei wafer. La superficie
   tenente carburo di silicio e glicole. Il cavo,        ficile da rimuovere. Essi sono poi sottoposti                                                         viene inoltre trattata in modo da assumere
                                                                                                            2. Drogaggio
   spesso 120 μm, funge da trasportatore di              a diversi lavaggi per asportare il composto                                                           una microstruttura vermicolare capace di
   questo composto, che è il reale responsabile          e ad un bagno acido per dissolvere il col-         3. Rimozione pellicola fosforica                   minimizzare la riflessione della luce.
   del taglio. Il composto è soggetto a continui         lante e staccare il supporto. I lingotti sono      4. Rivestimento anti-riflesso
   controlli per verificare la grana delle parti-        infine immersi in acqua per la separazione                                                         2. I wafer sono cosparsi con una sostanza
                                                                                                            5. Metallizzazione
   celle del carburo di silicio, fondamentale nel        dei wafer.                                                                                            fosforica e poi introdotti in un forno a
   processo di taglio. Altri controlli sono diretti                                                         6. Cottura                                         700°C dove la sostanza si diffonde. Il fo-
   a verificare la velocità del taglio e la tempe-    6. Nella stazione di lavaggio, i wafer sono pu-       7. Isolamento                                      sforo diffuso, in combinazione con il boro,
   ratura mantenuta nel corso del processo.              liti tramite bagni in acqua a diverse tem-                                                            genera il fenomeno noto come giunzione
                                                         perature e con diversi livelli di ultrasuoni;
                                                                                                            8. Analisi e classificazione
wafer - analisi                                          sono poi risciacquati ed infine asciugati          celle - drogaggio
                                                         con aria compressa.

                                                      7. I wafer sono analizzati e suddivisi in base ad
                                                          alcuni parametri: forma, dimensioni, pro-
                                                          prietà della superficie, spessore, curvatura,
                                                          fratture, ecc. I dati dei wafer sono codificati
                                                          in un transponder applicato sul fondo dei
                                                          contenitori in cui sono inseriti. I wafer ido-
                                                          nei passano allo stadio successivo.
Guida al modulo fotovoltaico - Come riconoscere e scegliere la qualità - prefazione di Gianni Silvestrini
celle - rivestimento antiriflesso                                                                     celle - metallizzazione

   P-N, al quale si deve il comportamento             strati di nitrito di sodio ed altri composti       della cella. Sul fronte, oltre ai bus-bar,            7. Dopo la cottura, il fronte ed il retro del-
   elettrico della cella solare. Sulla superfi-       chimici che ne riducono il coefficiente di         viene stampata anche la griglia metallica                le celle sono connessi elettricamente tra
   cie resta una pellicola fosforica che deve         riflessione al di sotto del 4%. Il rivesti-        per la conduzione dell’energia elettrica.                loro. Per evitare corto-circuiti, questa
   essere rimossa.                                    mento avviene in un ambiente sottovuo-                                                                      connessione è spezzata tramite un laser
                                                      to. È in questa fase che la cella acquisisce    6. Per far aderire la maglia metallica alla su-             che isola la cella ai bordi.
3. La pellicola fosforica è eliminata tramite         il suo caratteristico colore blu. Un sistema       perficie, le celle serigrafate sono sottoposte
   fluoruro d’idrogeno e i wafer sono lavati.         ottico verifica lo spessore e l’omogeneità         a cottura in appositi forni, dove la tempe-           8. Un sistema automatico controlla e clas-
                                                      del rivestimento delle celle.                      ratura deve essere regolata e controllata                sifica le celle in base a parametri elettrici
4. A questo stadio, la cella riflette ancora il                                                          attentamente. Durante la cottura, viene                  ed estetici: potenza e curva caratteristica,
   20% della luce del sole. Per questo viene       5. Sul retro della cella sono serigrafati i bus-      emesso dell’idrogeno per saturare eventuali              colore, serigrafia, ecc.
   applicato uno speciale rivestimento anti-          bar in argento ed è applicato uno strato           imperfezioni. Le celle sono poi raffreddate e
   riflesso: sulla cella sono depositati sottili      di alluminio che incrementa l’efficienza           riportate a temperatura ambiente.

celle - cottura                                            celle - isolamento                                                              celle - analisi e classificazione
moduli - lavaggio vetro                                                         moduli - applicazione lamina 1

Produzione moduli                                                                       1. Il vetro solare è lavato senza additivi    3. Le celle sono saldate tra loro in stringhe
La realizzazione del modulo prevede 12 fasi:                                               chimici ed asciugato in modo total-           mediante interconnessioni di rame: i
                                                                                           mente automatizzato.                          contatti (bus-bar) frontali di una cella
1. Lavaggio del vetro                          7. Taglio perimetrale                       Viene poi contrassegnato con un codi-         sono collegati a quelli posteriori della
2. Applicazione lamina 1                       8. Montaggio cornice                        ce a barre che, rilevato nelle successi-      cella successiva e così via.
3. Connessione in stringhe                     9. Pulitura
                                                                                           ve stazioni tramite scanner, consente         La saldatura avviene in dieci punti dif-
                                                                                           la completa tracciabilità del prodotto.       ferenti lungo i bus-bar. Le stringhe di
4. Saldatura stringhe                          10. Montaggio cassetta di giunzione                                                       celle sono successivamente deposita-
5. Applicazione lamina 2                       11. Test                                 2. Apposite macchine stendono sul ve-            te sul vetro ricoperto di EVA.
                                                                                           tro la prima pellicola di EVA (Etilene-
6. Laminazione                                 12. Imballaggio                             Vinil-Acetato) che svolge funzioni di      4. La fase successiva consiste nella sal-
                                                                                           protezione ed isolamento delle celle.         datura delle stringhe di celle tra loro.

moduli - connessione in stringhe                                                      moduli - saldatura stringhe
moduli - applicazione lamina 2                                                            moduli - laminazione

    In questo stadio le macchine svolgono      6. Nella stazione di laminazione, in am-            7. Le parti sporgenti delle pellicole di     8. Dopo l’applicazione di un nastro bi-
    un lavoro di alta precisione per unire        biente sottovuoto, il vetro, le pellicole           rivestimento sono tagliate con una           adesivo su tutto il perimetro, il modu-
    le interconnessioni di rame sporgenti         e la matrice di celle sono compressi e              lama a caldo lungo tutto il perimetro        lo passa alla pressa dove la cornice è
    e saldarle.                                   sigillati a caldo in modo da costitui-              del modulo. I robot rilevano il perime-      montata ed avvitata tramite cacciavi-
                                                  re un tutt’uno. Con questo processo,                tro con sensori ottici ed effettuano         te pneumatico.
5. La saldatura ed il retro delle celle sono      le pellicole di EVA, precedentemente                tagli precisi al micrometro. Questa
   controllati visivamente.                       opache, diventano trasparenti. Il mo-               operazione è essenziale per la quali-     9. Il modulo è successivamente pulito,
   La matrice di celle è poi ricoperta con        dulo è poi trasferito nella stazione di             tà del modulo, dal momento che una           controllato visivamente, classificato
   la seconda pellicola di EVA ed un’altra        raffreddamento dove è portato a tem-                pellicola danneggiata potrebbe pro-          ed inserito nella banca dati elettro-
   lamina protettiva posteriore in tedlar.        peratura ambiente.                                  vocare infiltrazioni di umidità.             nica.

moduli - taglio perimetrale                                                                   moduli - montaggio cornice
moduli - pulitura                                                                   moduli - montaggio cassetta giunzione

      Si procede poi alla preparazione dei   11. Le caratteristiche elettriche dei              e la curva caratteristica. In base     lare i moduli in modo pratico e sta-
      collegamenti per il montaggio della        moduli sono misurate tramite un                ai risultati dei test, i moduli sono   bile, sono utilizzati speciali supporti
      cassetta di giunzione.                     simulatore di luce solare, chiamato            classificati e contrassegnati con la   angolari.
                                                 flasher.                                       rispettiva etichetta. La cassetta di
10. Con precisi movimenti controllati da         Il simulatore sottopone i moduli a             giunzione viene incapsulata con un
    sensori, un robot applica la cassetta        veloci lampi di luce che misurano le           involucro ermetico.
    di giunzione sul retro del modulo, la        prestazioni dei moduli in condizio-
    incolla e ne salda i contatti.               ni di pieno e basso irraggiamento         12. Su ogni modulo viene applicata
    La cassetta di giunzione è provvista         (1.000 e 200 W/m 2) ed altri parame-          un’etichetta che riporta i valori mi-
    di connettori.                               tri, come l’isolamento a 6.000 Volt           surati alla stazione flash. Per impi-

moduli - test                                                                              moduli - test
Sistema di gestione e controllo qualità
                                              Stampa codice a
    Controllo vetro       Lavaggio vetro
                                               barre sul vetro

                                               Applicazione
     Controllo EVA       Taglio pellicola      pellicola EVA      Controllo posizione
      e pellicole              EVA               sul vetro               EVA

                                                                                            Controllo a           Applicazione
    Controllo celle      Controllo celle      Saldatura celle      Controllo stringhe
                                                                                        campione adesione       stringhe di celle
                                                in stringhe              celle
                                                                                          contatto celle            sul vetro

                                                                                                                                       Controllo a
                         Saldatura delle     Controllo della         Controllo delle    Applicazione EVA e
                                                                                                                 Laminazione        campione adesione
                        stringhe di celle      saldatura           interconnessioni     pellicole posteriori
                                                                                                                                      delle pellicole

                                                                                                               Lavaggio modulo,        Controllo e
                        Taglio perimetrale   Controllo del taglio Applicazione nastro
                                                                  adesivo per cornice
                                                                                        Montaggio cornice        applicazione        classificazione    I controlli più significativi sono i seguenti:           - la misurazione dell’efficienza spettrale e del-
                                                                                                                numero seriale            modulo
                                                                                                                                                        - un microscopio elettronico a scansione con-              la riflessione della cella fornisce informazioni
                                                                                                                                                           trolla la struttura superficiale dei wafer e ne         dettagliate sulla sua reazione alla luce;
                                                                                                                                                           rileva eventuali micro-fratture o segni;              - il simulatore di luce solare (flasher) calcola le
   Controllo cassetta   Montaggio cassetta   Saldatura cassetta   Misurazione valori       Test ad elevata
     di giunzione         di giunzione          di giunzione
                                                                  elettrici nominali    tensione: isolamento                                            - uno spettrometro ad infrarossi e un ellisso-             caratteristiche elettriche del modulo;
                                                                     del modulo                elettrico
                                                                                                                                                           metro sono utilizzati per ottimizzare lo stra-        - nelle camere climatiche sono effettuati i test
                                                                                                                                                           to anti-riflesso di nitrito di silicio delle celle;     di resistenza alle diverse condizioni atmosfe-
                                                                                                                                                        - la misurazione della resistenza di contatto              riche;
                         Etichettatura                            Incapsulamento            Controllo a
                                                Suddivisione
                            modulo                moduli
                                                                    cassetta di
                                                                    giunzione
                                                                                            campione
                                                                                            dei moduli
                                                                                                                  Imballaggio                              tra conduttura metallica frontale della cella         - i test di trazione meccanica verificano
                                                                                                                                                           e silicio consente di regolare il processo di           l’adesione degli elementi laminati e sal-
 legenda                                                                                                                                                   cottura delle celle;                                    dati: ad esempio è testata l’adesione dei
        Processo                  Processo             Controllo materiale              Controllo               Controllo                               - un sistema di visualizzazione delle misura-              bus-bar e della griglia metallica, l’adesione
        automatico                manuale              in entrata                       automatico              da parte dell'operatore
                                                                                                                                                           zioni termografiche consente di rappresen-              delle pellicole o la resistenza delle connes-
Il processo ottimale per produrre un modulo di alto livello non può prescindere da un sistema completo di gestione e                                       tare eventuali dispersioni elettriche locali e          sioni tra le celle.
controllo di qualità. Questo sistema deve prevedere rigorose verifiche ad ogni stadio della produzione nonché la completa                                  di associarle ad una data fase di produzione
tracciabilità di ogni elemento che costituisce il prodotto finito. Come già sottolineato, quanto maggiori sono le fasi di                                  o ad un difetto del materiale;
produzione gestite direttamente, tanto maggiori sono i controlli che si possono eseguire ad ogni fase e tanto maggiore è la
garanzia che si può avere sulla qualità complessiva del modulo.

Il diagramma di flusso soprastante illustra il processo di produzione e controllo ottimale per ottenere un modulo di qualità.
I moduli devono attraversare numerosi punti di ispezione, dove i test sono effettuati in modo automatico con apposita                                   La tracciabilità dei componenti è garantita tramite l’applicazione di codici a barre o transponder
strumentazione o da operatori specializzati. In questo modo si possono rilevare piccoli difetti, apparentemente invisibili, che                         che possono fornire informazioni dettagliate su ogni componente, quali il lotto di appartenenza, la
possono compromettere, anche considerevolmente, la resa del modulo nel tempo.                                                                           macchina dove è stato lavorato, i parametri adottati nel corso della sua lavorazione, ecc.

  14
Componenti del modulo fotovoltaico
a cura di Mirko De Boni

Ad occhio nudo i moduli fotovoltaici sembrano per lo più simili tra loro. Eppure l’osservatore esperto sa che sono molti gli elementi che differenziano i moduli e che i piccoli dettagli possono fare la differenza. Il vetro, la cornice
o la cassetta di giunzione, ad esempio, non sono componenti in base ai quali normalmente si pondera la scelta di un modulo. Tuttavia c’è vetro e vetro e c’è cornice e cornice. Persino la combinazione di vetro e cornice con
determinate proprietà può incidere sulle prestazioni dei moduli.
Di seguito illustriamo i vari componenti del modulo fotovoltaico in silicio cristallino, evidenziando le caratteristiche che essi devono avere ed i controlli di qualità a cui devono essere sottoposti per garantire la massima produ-
zione energetica nel tempo, una lunga vita di esercizio e robustezza in ogni condizione ambientale.

 Celle                                                                                                                  permette di sfruttare tutta l’area del modulo              Per poter ottenere delle celle di elevata qua-
 La conversione della radiazione solare in una                                                                          fotovoltaico.                                              lità, tutte con le medesime caratteristiche sia
 corrente di elettroni avviene nella cella foto-                                                                        Il silicio policristallino è caratterizzato invece         elettriche che meccaniche, come pure una
 voltaica, costituita da una sottile fetta di ma-                                                                       da una struttura cristallina disordinata, l’effi-          costante gradazione di colore e dimensioni
 teriale semiconduttore, molto spesso silicio,                                                                          cienza della cella è leggermente inferiore, ma             uguali, è necessario che il processo produtti-
 opportunamente trattata.                                                                                               permette un maggior utilizzo del materiale e               vo sia altamente automatizzato. Si consideri
 La cella si ricava tramite il taglio di un lin-                                                                        dell’area del modulo, offrendo quindi un ri-               anche che, come detto, lo spessore della cella
 gotto che viene creato tramite la fusione dei                                                                          sultato estetico migliore.                                 è di soli 0,1-0,2 mm, quindi siamo in presenza
 cristalli di silicio; la tecnica utilizzata per la                                                                     Lo spessore medio delle celle va da circa 0,17             di una lamina molto fragile che, se non ma-
 formazione del lingotto permette di creare                                                                             a 0,32 mm, questo è un limite imposto pre-                 neggiata con cura, potrebbe poi essere inte-
 un silicio di tipo monocristallino oppure poli-                                                                        valentemente dalla tecnica di taglio del lin-              ressata da rotture o crepe durante il normale
 cristallino (o multicristallino).                                                                                      gotto di silicio. La possibilità di ottenere celle         funzionamento negli anni, riducendo così la
 Il primo è caratterizzato da una struttura cri-                                                                        con uno spessore inferiore permetterebbe di                produzione energetica del modulo.
 stallina univoca e molto ordinata e il silicio                                                                         ricavare più celle da una stessa quantità di               Non è quindi concepibile che le celle possano
 che lo compone ha un grado di purezza mag-                                                                             materiale semiconduttore con la conseguen-                 essere assemblate a mano senza l’ausilio di
 giore. Le celle monocristalline permettono                                                                             te diminuzione del costo dei moduli.                       specifici macchinari automatizzati: è neces-
 in genere di ottenere dei valori di efficienza                                                                         Durante il processo di produzione del mo-                  sario avere la certezza che la cella non abbia
 leggermente superiori rispetto alle celle poli-                                                                        dulo, i test iniziano già sul lingotto tramite             subito traumi che ne potrebbero causare la
 cristalline; hanno però una forma ottagonale                                                                           ispezioni approfondite al fine di verificarne              rottura.
 (quadrato con gli angoli smussati) in quanto                                                                           la qualità, il tempo di vita delle cariche e la            Un aspetto fondamentale durante i vari
 sono ricavate da un lingotto circolare otte-                                                                           resistività del blocco di silicio.                         processi di taglio, levigazione, pulizia e dro-
 nuto da un particolare processo di lavorazio-                                                                          Tramite un processo chimico di drogaggio                   gaggio della cella è dato quindi dai control-
 ne definito metodo Czochralsky. Tale lavora-                                                                           si genera nella cella una giunzione PN. Tale               li: dopo ogni singolo processo, la cella deve
 zione ha come effetto negativo la produzione                                                                           giunzione, se esposta ad una fonte lumi-                   passare un controllo di qualità ottico che
 di una maggiore quantità di scarti in fase di                                                                          nosa, è in grado di generare una corrente                  certifichi la buona riuscita della lavorazione
 lavorazione e inoltre la forma della cella non                   figura 1: celle fotovoltaiche                         elettrica.                                                 effettuata.

                                                                                                                                                                                                                                     15
nudo, ma richiede degli strumenti specifici.
                                                                                                                                                                      Nella scelta di un modulo fotovoltaico, l’unica
                                                                                                                                                                      garanzia che può avere l’installatore è quella
                                                                                                                                                                      di affidarsi a produttori di moduli di altissima
                                                                                                                                                                      qualità, che garantiscono una costante verifi-
                                                                                                                                                                      ca e un corretto assemblaggio di tutti i com-
                                                                                                                                                                      ponenti del modulo.

                                                                                                                                                                      Tedlar
                                                                                                                                                                      Il Tedlar è il materiale che, unitamente a EVA,
figura 2: collegamento in stringhe delle celle fotovoltaiche                                                                                                          celle e vetro solare, viene laminato a caldo per
                                                                                                                                                                      formare il modulo solare. Si tratta di un pan-
                                                                                                                                                                      nello flessibile dello spessore di circa 1mm, di
                                                                                                                                                                      colore bianco, chimicamente inerte, resistente
Bus-bar                                                   moduli, il collegamento tra una cella e l’altra        trapezoidale in modo da garantire che la luce        e leggero, che rappresenta la parte posteriore
Con il termine bus-bar si identificano i col-             potrebbe allentarsi (si tratta infatti di uno dei      che colpisce le pareti dei collegamenti venga        del modulo FV. Grazie alle sue proprietà mec-
legamenti elettrici tra le celle. Gli elettroni           punti più critici del modulo fotovoltaico). Nel        poi riflessa verso la cella.                         caniche, elettriche e chimiche, il Tedlar è un
emessi dalla cella sono catturati da un reticolo          caso si dovesse rompere un bus-bar, la presen-                                                              materiale ideale per molti tipi di protezione
conduttivo che ricopre tutta la superficie della          za del terzo collegamento assicura che almeno          EVA                                                  delle superfici. Mantiene la sua forza e flessi-
cella e convoglia gli elettroni verso dei fila-           due continuino a lavorare. La soluzione mi-            L’EVA è un copolimero di etilene e di acetato di     bilità all’interno della gamma di temperature
menti di sezione maggiore (tipicamente 2 o 3)             gliore si ha con l’utilizzo di tre bus-bar, tutti in   vinile. Si tratta di un composto estremamente        da -70°C fino a 110°C. Ha un allungamento di
che sono utilizzati anche per il collegamento             grado di supportare oltre il 50% delle cariche         elastico, che può essere utilizzato per formare      oltre il 100%, resistenza all’usura, agli agenti
tra una cella e l’altra.                                  che la cella può emettere: questo garantisce           un materiale poroso simile alla gomma, ma            atmosferici e ai raggi UV ed è facile da pulire.
La maggior parte dei moduli è dotata di due               ottime performance in condizioni normali ed            con durezza eccellente.                              Alcuni test hanno dimostrato che, sottoposti
bus-bar, alcuni invece ne hanno tre. La pre-              anche un perfetto dimensionamento nel caso             L’EVA viene utilizzato nei moduli fotovoltaici a     a intensa esposizione a raggi ultravioletti (UV),
senza di soli due collegamenti permette di                in cui un collegamento venga a mancare.                protezione delle celle. Queste vengono infatti       luce, caldo e umidità, i componenti utilizzati
coprire la minor superficie possibile della cella         Un aspetto fondamentale che riguarda l’ef-             racchiuse tra due fogli molto sottili in modo        in applicazioni di pannelli fotovoltaici pro-
aumentando quindi la parte attiva esposta ai              ficacia dei collegamenti è sicuramente dato            da essere messe sotto vuoto. Risulta estrema-        tetti con uno specifico film Tedlar rimangono
raggi solari, nello stesso tempo però aumenta             dalla qualità della saldatura, che deve essere         mente importante garantire l’assenza assoluta        in condizioni eccellenti dopo oltre 20 anni di
la quantità di corrente per singolo bus-bar, au-          fatta in maniera ottimale con l’ausilio di un          di aria per evitare che con il tempo si verifichi-   esposizione all’esterno. Tipicamente il Tedlar
mentando quindi la resistenza di contatto ed              flussante, un liquido che facilita l’ottimo ac-        no ossidazioni della cella, visibili come chiazze    rimane strettamente unito al materiale senza
innalzando la temperatura della cella.                    coppiamento tra i collegamenti e assicura una          di colore giallo sul modulo. Queste ossidazioni      mostrare segni di delaminazione, ma è fonda-
Il terzo bus-bar invece dà la possibilità di di-          saldatura uniforme e perfetta.                         farebbero decadere enormemente le funzio-            mentale garantire costanti controlli durante il
stribuire uniformemente il carico sui tre fila-           Tutti i collegamenti devono chiaramente esse-          nalità della cella interessata, cosa che a sua       processo di costruzione del modulo fotovoltai-
menti che dovranno condurre minori correnti               re testati al fine di assicurare l’assenza di resi-    volta farebbe diminuire la potenza generata          co per assicurare questa aderenza nel tempo.
assicurando quindi una temperatura della cel-             stenze dovute a saldature non ottimali. Attra-         dal modulo.                                          Devono quindi essere previsti numerosi test
la inferiore.                                             verso particolari strumenti, si effettua inoltre       La presenza o meno di bolle d’aria dopo il pro-      proprio per verificare il grado di adesione tra
C’è inoltre una maggiore garanzia in caso di              un test di adesione dei contatti, misurando la         cesso di laminazione del modulo, cioè il rivesti-    cella, EVA e Tedlar in modo da garantirla nel
rottura del bus-bar. Si consideri che, a cau-             forza necessaria per sollevare il bus-bar dalla        mento delle celle con l’EVA, il vetro e il Tedlar,   tempo.
sa degli sbalzi termici a cui sono sottoposti i           cella. Il bus-bar infine deve essere di forma          non è praticamente mai verificabile ad occhio

 16
richiesti dalla normativa. Questo chiaramen-          La scatola di giunzione viene montata nella
                                                                                                      te offre maggiori garanzie all’acquirente.            parte posteriore del pannello e contiene i dio-
                                                                                                                                                            di di by-pass.
                                                                                                      Junction-box                                          Tali diodi hanno la funzione di evitare che, nel
                                                                                                      Le scatole di giunzione elettrica (dette anche        caso in cui una o più celle fossero oscurate a
                                                                                                      junction-box) sono dispositivi che contengo-          causa di ombreggiamenti, sporcizia o altro, si
                                                                                                      no i vari collegamenti tra le celle e che per-        generi il cosiddetto effetto “hot spot”, ossia il
                                                                                                      mettono il cablaggio dei moduli fotovoltaici.         surriscaldamento causato dal diverso irrag-
                                                                                                      A prima vista sembrano essere molto simili            giamento di una o più celle collegate in se-
                                                                                                      tra loro, ma ci sono alcuni accorgimenti che          rie. In questa evenienza la cella ombreggiata
                                                                                                      le rendono un componente fondamentale per             funge da carico con conseguente dispersione
                                                                                                      massimizzare la produzione energetica di un           ed innalzamento della temperatura locale
                                                                                                      modulo e per aumentare la sicurezza dell’im-          dovuto al passaggio della corrente delle al-
figura 3: composizione del modulo FV                                                                  pianto.                                               tre celle non ombreggiate. I diodi di by-pass

Vetro                                              Il trattamento più utilizzato è definito TCO
Il vetro dei moduli è uno degli elementi           (Transparent Conductive Oxide), che depo-
più importanti in quanto ha la funzione di         sita sulla superficie del vetro un rivestimen-
proteggere le celle dagli agenti atmosferici       to con uno spessore di poche decine di μm
e deve chiaramente garantire la massima            consentendo di ridurre le perdite dall’8% al
trasmissione della luce in modo che tutte le       2%.
radiazioni incidenti arrivino alle celle.          Oltre a questa funzione, il trattamento su-
Il vetro è composto principalmente da sab-         perficiale deve facilitare la pulizia del vetro,
bia (60%), soda (19%), dolomite (15%) e            filtrare i raggi UV ed infrarossi che non sa-
altri materiali. Per assicurare un’ottima tra-     rebbero comunque assorbiti dalle celle e che
smissività è indispensabile che il contenuto       potrebbero quindi aumentare la temperatu-
di ferro sia estremamente basso.                   ra del modulo in modo indesiderato.
                                                                                                                figura 4: funzionamento normale dei diodi di by-pass
In linea generale l’assorbimento della luce        Come accennato precedentemente, il vetro
da parte del vetro è circa pari ad un punto        rappresenta anche la protezione delle cel-
percentuale. La diversità tra l’indice di rifra-   le verso l’esterno ed è quindi fondamentale
zione del vetro e dell’aria, inoltre, fa devia-    che la sua resistenza ai forti carichi di vento,
re il 4% della radiazione incidente e questo       neve e grandine sia garantita.
avviene su entrambe le facce del vetro, con        Queste prove sono generalmente fatte già
una perdita totale dell’8%, sicuramente non        in fase di certificazione del modulo ma, se
accettabile per un modulo fotovoltaico.            per essere a norma, un modulo deve poter
Per limitare questo effetto è indispensabi-        sopportare un carico sul vetro di 2400Pa,
le effettuare un trattamento antiriflesso          alcuni produttori sono in grado di garantire
sulla superficie del vetro che consiste nell’      resistenze ai carichi anche di 5400Pa cioè
applicare un sottilissimo strato di materiale      550kg/m2, e di certificare il modulo secondo
avente un indice di rifrazione intermedio.         standard molto più restrittivi anche se non                  figura 5: funzionamento dei diodi di by-pass in caso di ombreggiamento

                                                                                                                                                                                                          17
Questo arieggiamento garantisce in primo           all’inverter. I connettori fotovoltaici ottima-    e che possono causare anche delle rotture del
                                                     luogo un maggiore raffreddamento dei diodi         li devono presentare elevate caratteristiche       modulo nel caso si formi ghiaccio all’interno
                                                     di by-pass presenti all’interno della scato-       meccaniche per garantire una lunga durata e        della cavità.
                                                     la e, in secondo luogo, un raffreddamento          devono essere realizzati con materiali speci-      Un profilo definito “senza camera vuota”,
                                                     omogeneo delle celle che stanno nella parte        ficatamente sviluppati per applicazioni foto-      cioè senza cavità, è sicuramente da prefe-
                                                     frontale.                                          voltaiche in modo da supportare adeguata-          rire.
                                                     Se infatti si ha la possibilità di verificare la   mente le correnti che si presentano.               Altro aspetto, non meno importante, è il fat-
                                                     termografia di un modulo fotovoltaico, si                                                             to che la cornice abbia un profilo smussato
                                                     noterà che, normalmente, le celle che stanno       Cornice                                            in corrispondenza del contatto con il vetro:
                                                     davanti alla scatola di giunzione rivelano una     La cornice del modulo fotovoltaico è un com-       ciò fa in modo che le naturali precipitazioni
                                                     maggiore temperatura, proprio per il fatto di      ponente estremamente importante perché             contribuiscano alla pulitura del vetro, pre-
                                                     non essere raffreddate posteriormente. Una         assicura la resistenza meccanica del modulo        venendo l’accumulo di sporcizia, possibile
                                                     cella con temperatura più elevata produce          stesso.                                            causa di ombreggiamenti alle celle e quindi
                                                     meno energia ed essendo collegata in serie         In genere non viene mai data molta impor-          di riduzione delle prestazioni del modulo.
                                                     ad altre celle creerebbe un collo di bottiglia     tanza alla valutazione di questo aspetto, ma       Ulteriori plus della cornice sono riscontrabili
                                                     nell’intera stringa di celle. Una scatola di       risulta invece fondamentale capirne la fun-        analizzando le certificazioni che accompa-
                                                     giunzione sollevata permette al contrario un       zionalità, per garantire la durata del modulo      gnano il modulo. La IEC 61730 prevede in-
figura 6: Junction-box
                                                     raffreddamento uniforme delle celle aumen-         nel tempo.                                         fatti test di svergolamento garantendo la
servono appunto a bypassare queste celle per         tando la produzione del modulo.                    Il primo aspetto da osservare è l’assemblaggio     massima tenuta del modulo in condizioni di
escluderle dal circuito. Normalmente viene                                                              delle varie parti della cornice. Chiaramente un    forte vento.
montato un diodo ogni 15-20 celle.                   I cavi utilizzati per l’interconnessione dei mo-   modulo è formato da due lati di cornice più        Si consiglia inoltre di richiedere al costrut-
La scatola di giunzione è utilizzata principal-      duli sono cavi unipolari a doppio isolamento,      lunghi e due più corti, i quali possono essere     tore la presenza o meno di specifiche certifi-
mente per nascondere le giunzioni elettriche         resistenti ai raggi UV e in grado di operare       fissati tra loro mediante semplice incastro o      cazioni che riguardano test di corrosione per
e fornire un grado di protezione per l’inter-        in un campo di temperatura generalmente            mediante fissaggio con viti.                       salsedine o ammoniaca, utili per garantire le
faccia di collegamento. La scatola di giun-          compreso fra -40 e +120°C.                         Il fissaggio con viti, oltre ad assicurare una     performance negli anni in caso di applica-
zione può anche contribuire in modo attivo           I cavi che vengono utilizzati sono di sezione      maggiore tenuta e robustezza, permette an-         zioni in ambienti particolari come vicino alle
alla sicurezza degli impianti fotovoltaici; se       4 mm2, sviluppati specificamente per il setto-     che di avere un collegamento galvanico mi-         coste o su capannoni addetti all’allevamen-
progettata correttamente, la junction-box            re fotovoltaico e pertanto idonei all’impiego      gliore e di garantire una perfetta continuità      to di animali.
può essere in grado di evitare la formazione         nelle diverse zone climatiche, con le più sva-     elettrica.                                         In ultima analisi si ricorda che la garanzia
di archi elettrici tra il polo positivo e negativo   riate condizioni ambientali. I connettori sono     Un altro particolare molto importante ri-          dei moduli viene assicurata solo se questi
del modulo, in caso di sovraccarico o di una         componenti fondamentali dell’impianto, in          guarda la sezione della cornice: questa può        vengono montati utilizzando fissaggi sui
differenza di potenziale troppo elevata dovu-        quanto devono garantire un corretto e du-          essere formata da una singola parete di so-        lati lunghi, come in genere è descritto nei
ta ad un collegamento non corretto o a ful-          raturo rapporto elettrico tra i vari moduli e      stegno oppure da due. La presenza di due           manuali di installazione, a meno che il fis-
mini. Altro aspetto, estremamente importan-          l’inverter, mantenendo inalterata negli anni       pareti crea una cavità che corre lungo tutto       saggio sul lato corto non sia stato permesso
te ma quasi mai presente nei moduli, è avere         la prevista qualità della connessione. Una         il perimetro del modulo come fosse un tu-          dal costruttore stesso.
a disposizione una junction-box sollevata dal        caratteristica fondamentale di questo tipo di      bolare rettangolare.
modulo, cioè non completamente a contatto,           interconnessione è la resistenza di contatto,      All’interno di questa cavità, con il passare del
al fine di garantire il passaggio d’aria tra la      che deve essere la più bassa possibile, in modo    tempo, si accumulano umidità e sporcizia che
scatola di giunzione e la parte posteriore del       da avere una limitata sovratemperatura delle       a fatica riescono a fuoriuscire dai fori di sco-
modulo.                                              giunzioni e una maggiore potenza trasferita        lo, generalmente presenti lungo il perimetro,

18
La qualità dei moduli fotovoltaici?
Questione di dettagli.
a cura di Valentina De Carlo

Il modulo è il cuore dell’impianto fotovoltaico, il luogo dove l’elettricità viene prodotta. Quello che si spreca qui non può essere compensato nemmeno con la progettazione più ingegnosa. Per questo, nella produzione dei
suoi moduli, Conergy ha deciso di non fare alcun compromesso sulla qualità e di puntare al continuo miglioramento delle prestazioni. I moduli Conergy PowerPlus sono prodotti nello stabilimento Conergy di Frankfurt Oder
(Germania), uno dei più moderni stabilimenti solari del mondo, dove la catena integrata di produzione wafer-cella-modulo, l’alto livello di automazione dei processi ed i continui controlli di qualità garantiscono l’assenza di
micro-difetti che possono compromettere la resa del modulo nel tempo. Questi moduli si distinguono per massima resa, alta qualità ed affidabilità, robustezza e lunga durata e presentano caratteristiche che li pongono
ai più alti livelli di mercato. Essi sono infatti prodotti con una serie di accorgimenti tecnici e di design che ne incrementano prestazioni, funzionalità ed aspetto estetico.

                                              U A LITÀ
                                            Q      E IN
                                            M  A D      Y
                                                                                                                      Tolleranza di potenza positiva                              basato sui Wp nominali, la tolleranza positiva

                                              E R MAN                                                                 I moduli in commercio presentano una tol-                   permette di pagare per una data potenza ed
                                            G                                                                         leranza di potenza che varia per lo più tra -3              avere, in media, una potenza effettiva mag-
                                                                                                                      e +3 percento. Ciò indica che, rispetto alla                giore.
                                                                                                                      potenza nominale, la potenza effettiva di un
                                                                                                                      modulo da 200 W può essere inferiore anche                  Alta efficienza a basso irraggiamento
                                                                                                                      di 6 watt. Questo si traduce in una considere-              Le normative sul fotovoltaico richiedono che
                                                                                                                      vole perdita economica nell’arco dei 20 anni                le prestazioni dei moduli siano misurate in
                                                                                                                      di incentivazione dell’impianto fotovoltaico:               condizioni standard di laboratorio, che pre-
                                                                                                                      considerando la tariffa di 0,48 e per kWh, per              vedono un irraggiamento di 1.000 W/m2 ed
                                                                                                                      un impianto da 6 kW, ad esempio, il mancato                 una temperatura della cella di 25°C. Queste
                                                                                                                      guadagno equivarrebbe ad oltre 2.000 e.                     condizioni corrispondono ad una situazione
                                                                                                                      I moduli Conergy PowerPlus hanno tolleranza                 di sole splendente ed assenza di nuvole, che
                                                                                                                      di potenza esclusivamente positiva (-0/+2,5%                raramente si verifica in condizioni reali di
                                                                                                                      o -0/+3% a seconda dei modelli) e questo ga-                funzionamento dell’impianto fotovoltaico.
                                                                                                                      rantisce che il cliente ottenga dall’impianto               Nei giorni nuvolosi o nebbiosi, così come nel
                                                                                                                      fotovoltaico non solo le prestazioni e i rica-              primo mattino o alla sera, l’irraggiamento
                                                                                                                      vi attesi, ma addirittura risultati migliori di             medio che raggiunge il modulo fotovoltaico
                                                                                                                      quelli stimati in fase di progetto.                         ha valori inferiori a 1.000 W/m2 e, anche in
                                                                                                                      Tolleranza positiva significa maggiori rendi-               una località soleggiata, si stima che il modulo
                                                                                                                      menti energetici ed economici ed una mag-                   lavori, per l’80% del tempo, con irraggiamen-
                                                                                                                      giore sicurezza dell’investimento. Ma non                   ti compresi tra 200 e 900 W/m2. È dunque
                                                                                                                      solo: poiché il prezzo di vendita dei moduli è              evidente come sia più vantaggioso utilizzare

                                                                                                                                                                                                                              19
dei componenti ed occupando una minore                corrente nominale.
                                                                                                        superficie d’installazione                            I moduli Conergy PowerPlus hanno inoltre
                                                                                                                                                              superato il test di resistenza alla salsedine
                                                                                                        Certificazioni                                        previsto dalla IEC 61701. Questa certifica-
                                                                                                        Il Conto Energia prevede che, per accedere            zione, non obbligatoria per legge, prova che
                                                                                                        alle tariffe incentivanti, i moduli in silicio cri-   questi moduli sono resistenti alla corrosione
                                                                                                        stallino utilizzati negli impianti fotovoltaici       causata dalla salsedine e rappresentano la
                                                                                                        debbano essere certificati secondo la nor-            soluzione ottimale per l’utilizzo in ambienti
                                                                                                        mativa CEI EN 61215 (CEI 82-8), che include           con elevata concentrazione salina nell’aria,
                                                                                                        diverse prove termiche, meccaniche ed elet-           come ad esempio le zone costiere.
                                                                                                        triche finalizzate a verificare le prestazioni        I Conergy PowerPlus, infine, hanno dato pro-
                                                                                                        dei moduli.                                           va di un’elevata resistenza all’ammoniaca,
                                                                                                        I moduli Conergy PowerPlus non solo sono              cosa che li rende ideali per l’impiego in con-
                                                                                                        certificati secondo i minimi requisiti di leg-        testi agricoli, come ad esempio i tetti delle
                                                                                                        ge, ma rispettano anche i più severi standard         stalle, dove le elevate emissioni di ammonia-
                                                                                                        qualitativi attualmente presenti nel mercato,         ca da parte degli animali possono accelerare
                                                                                                        come l’edizione 2 della CEI EN 61215 e la cer-        il deterioramento dei moduli. Il test di labora-
                                                                                                        tificazione IEC 61730.                                torio si svolge in una camera fumi per 1.500
                                                                                                        Rispetto all’edizione base, La CEI EN 61215           ore, a 70°C, con umidità relativa dell’aria del
                                                                                                        Edizione 2 aggiunge alcuni test che esami-            70% e concentrazione di ammoniaca pari a
                                                                                                        nano il comportamento del modulo in con-              750 ppm.
                                                                                                        dizioni elettriche e climatiche estreme. Ad
                                                                                                        esempio, viene verificato l’isolamento del            Garanzie
                                                                                                        modulo in ambiente umido con tensione a               I moduli Conergy PowerPlus sono forniti con
moduli con alti valori di efficienza proprio in     fino a 3 volte in meno rispetto ad altri mo-        500V o il funzionamento del diodo di by-pass          garanzie superiori ai minimi di legge e più
questo intervallo di irraggiamento.                 duli presenti sul mercato, che si attestano         a temperature molto elevate (75°C). Oppure            estese rispetto a molti altri moduli presenti
Nonostante sia opinione comune che l’ef-            su valori tra il 4 e il 6%. Questo coefficien-      si simulano carichi di neve o vento partico-          sul mercato:
ficienza di un modulo fotovoltaico in silicio       te di riduzione è stato verificato e certificato    larmente elevati.                                     - fino a 10 anni sul prodotto;
cristallino si riduca al diminuire dell’irraggia-   dall’ente TÜV Rheinland.                            La IEC 61730 comprende test di sicurezza an-          - 12 anni sul 92% e 25 anni sull’80% della
mento, i moduli Conergy PowerPlus, nell’in-         Ciò significa che i moduli Conergy Power-           cora più approfonditi e stringenti.                     potenza nominale.
tervallo tra i 1.000 e i 500 W/m2, presentano       Plus garantiscono almeno il 98% della loro          Tra questi, citiamo la prova d’isolamento elet-
una curva di efficienza crescente al diminuire      efficienza nominale e consentono di otte-           trico eseguita con tensione 4 volte superiore
dell’irraggiamento. Tra i 250 e i 999 W/m2,         nere una produzione energetica fino al 3%           alla tensione massima di sistema (anziché
inoltre, l’efficienza risulta sempre maggiore       maggiore rispetto ad altri moduli e rispetto        pari alla tensione massima di sistema come
rispetto a quella standard misurata a 1.000         a quanto previsto dai sistemi standard di si-       previsto dalla IEC 61215), la prova di resisten-
W/m2 (quella riportata in scheda tecnica). In       mulazione.                                          za a carichi in movimento (45 kg con energia
condizioni di basso irraggiamento (200 Wm2)         A parità di produzione attesa dell’impianto,        cinetica di 540J), il test del fuoco, la prova di
infine, i Conergy PowerPlus presentano una          questo si traduce nella possibilità di installare   suscettibilità al taglio e la prova di sovracca-
riduzione dell’efficienza relativa pari al 2%,      potenze inferiori, risparmiando sull’acquisto       rico con corrente inversa pari al 135% della

20
Puoi anche leggere