Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni
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Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni L’appuntamento, che comprendeva il Muro di Sormano, la salita del Ghisallo e partenza e arrivo a Cantù, ha chiuso la stagione degli appuntamenti dedicati agli amatori, organizzata da RCS Sport/RCS Active Team. Cantù, 13 ottobre 2019 – Dopo la vittoria di Bauke Mollema su Alejandro Valverde e Egan Bernal ne Il Lombardia NamedSport, oggi 2.500 amatori si sono cimentati nella Gran Fondo Il Lombardia Enel, sulle strade dove i professionisti hanno dato spettacolo nella Classica delle foglie morte di ieri. I 111,2 km del tracciato (113,5 km senza il Muro di Sormano) hanno via via selezionato i concorrenti, che hanno dovuto affrontare il tremendo Muro di Sormano e la mitica salita del Ghisallo prima di tornare a Cantù da dove erano partiti questa mattina.
Circa la metà dei 2.500 iscritti è arrivato da oltre confine. Tutti i cinque continenti sono stati rappresentati. Rispetto al 2018, cresce il numero delle nazionalità presenti: al via atleti di 41 paesi diversi, tra cui anche Lussemburgo, Estonia, Polinesia francese, Grecia, Ungheria, Israele, Cipro, Monaco, Benin e Giappone.
Il primo uomo a tagliare il traguardo di Cantu’ è l’italiano stato Davide Busuito, Campione Europeo in carica di Granfondo. Tra le donne si è imposta la tedesca Astrid Schartmueller. Il pasta party conclusivo, sempre molto apprezzato dai partecipanti, è stata l’occasione per il consueto “Arrivederci!” al 2020. THIERRY NEUVILLE, KEN BLOCK, GIULIANO CALZOLARI E SANDRO GIACOMELLI I VINCITORI 2019 DI UN GRANDE RALLYLEGEND Repubblica di San Marino. E’ stata una edizione di Rallylegend memorabile. Che è poi l’aggettivo che, ogni anno, si associa
alla festa dei rally che va in scena nella Repubblica di San Marino. Quest’anno la presenza di Thierry Neuville e del team Hyundai Motorsport, con il team director Andrea Adamo che ha presenziato alle serie di test in Andreas Mikkelsen programma, di Andreas Mikkelsen e di Craig Breen, anche loro provenienti dal WRC aveva già creato grande interesse. Si sono poi aggiunti il funambolo americano Ken Block, che ha composto con Gigi Galli, ultimo pilota italiano “ufficiale” nel Mondiale Rally, e con Mattias Ekstrom, campione mondiale rallycross nel 2016 e due volte in pista nel DTM, un terzetto che ha infiammato il pubblico – tanto, tantissimo, molto di più dei quasi settantamila del 2018. Poi Miki Biasion, il due volte iridato rally di casa nostra, presenza immancabile di Rallylegend, con la ciliegina finale di Andrea Dovizioso, che alla domenica si è voluto cimentare al volante. Il risultato è stato, ancora una volta, una quattro giorni intensa, di grande passione e di festa dei rally di ieri e di oggi. E se i tanti giovani presenti hanno affollato le hospitality e le prove speciali per festeggiare i beniamini di oggi, per gli appassionati con i capelli grigi Rallylegend Heritage ha rappresentato un tuffo in un passato glorioso, concretizzato in una ventina di meraviglie a quattro ruote, che ha fatto brillare gli occhi di emozioni a tanti. Anche “The Legend Show”, l’altra novità di questa edizione, una sfida a coppie, senza rilevamento tempi ma solo spettacolo, intorno a due rotonde, diverrà probabilmente un altro “must” dei prossimi
Rallylegend. “Tanta gente anche al giovedì sera – spiegano soddisfatti Vito Piarulli e Paolo Valli, dal ponte di comando dell’evento – per una cosa nuova che ci siamo inventati. Cosi Rallylegend si allunga, per offrire a tanti spettatori, provenienti da tutta Europa e anche oltre, uno spettacolo unico e inimitabile”. TEST E CHILOMETRI SU ASFALTO PER THIERRY NEUVILLE, DOMINATORE TRA LE WRC Non cercava di certo la vittoria, anche se non ha faticato per ottenerla. Thierry Neuville, il navigatore Nicolas Gilsoul e la Hyundai i20 Coupè WRC erano a Rallylegend, oltreche per far felici decine di migliaia di fans, soprattutto per svolgere una sessione di test in gara, in vista del rush finale del Mondiale Rally, che vede attualmente la Casa coreana in testa alla classifica Costruttori. E alla fine il pilota belga ha dominato anche in gara, avendo ragione del suo compagno di squadra Andrea Mikkelsen, con Anders Jaeger, al via con una Hyundai i20 WRC del 2016 del team HMI, per fare chilometri su fondo asfaltato, in ottica del prossimo impegno al rally di Spagna. A Mikkelsen e Jaeger sono andati in premio i due prestigiosi orologi Eberhard&Co, molto apprezzati dall’equipaggio. Nessuno degli inseguitori è riuscito nel sogno, quasi impossibile, della gara della vita, nell’impresa da raccontare ai nipoti di stare davanti ai due battistrada “mondiali”. E il terzo classificato, primo degli “umani”, è alla fine il danese Brian Madsen, con Eriksen Torstein, navigatore di Mads Ostberg nel Mondiale Rally, a bordo di una Peugeot 206 WRC del 1999. KEN BLOCK SUL FILO DI LANA VINCE TRA LE MYTH
Ken Block Tre piloti in meno di dieci secondi nella classifica finale raccontano la lotta che ha caratterizzato la categoria Myth, dove un soddisfatto Ken Block, con Alex Gelsomino alle note e la Ford Escort Cosworth del 1994 hanno avuto ragione degli inseguitori, primo dei quali Simone Romagna, con Addondi, e la Lancia Delta 16 V nei colori Martini Racing del 1990. Carlo Boroli, con Vercelli, non sono lontani, al terzo posto, con la Subaru Impreza 555 del 1993 ex Colin Mc Rae. Tra i ritiri importanti quelli dell’uruguaiano Gustavo Trelles, con Del Buono, per problemi al motore già venerdì sera, e del siciliano Totò Riolo, con Floris, su Ford Sierra Cosworth. RIENTRO VINCENTE DI GIULIANO CALZOLARI NELLE HISTORIC Giuliano Calzolari Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Un detto che ben si attaglia al sammarinese Giuliano Calzolari, “Lupo” per i
rallisti, che al rientro agonistico dopo più di un anno di stop forzato, ha vinto il suo secondo Rallylegend tra le Historic, al debutto con la per lui sconosciuta Porsche 911 SC del 1972 e con Ercolani alle note. Solo l’ultima speciale ha deciso il duello con il suo conterraneo Stefano Rosati, con Toccaceli, e la evergreen Talbot Lotus, per poco più di due secondi con Bruno Bentivogli, campione degli anni ’80, che con Segato alle note, ha pilotato da par suo una Ford Sierra Cosworth Gruppo N. GIACOMELLI-ORIAN (FIAT 131 ABARTH) I PRIMI VINCITORI DI RALLYLEGEND HERITAGE Sandro Giacomelli E’ il trentino Sandro Giacomelli, con Francesco Orian al cronometro, a bordo della Fiat 131 Abarth del 1977 il primo vincitore di Rallylegend Heritage, la nuova proposta di successo di Rallylegend 2019. Uno scrigno contenente una ventina di vetture di grande storia, originali e nelle livree d’epoca passate alla leggenda, qui impegnate in una Regolarità Sport, con un percorso rally ridotto. Giacomelli, rallista D.O.C. con un notevole curriculum di vittorie, era alla prima esperienza con il cronometro “di precisione” ma ha preso subito il comando, per non lasciarlo più fino alla fine. Alle sue spalle, la terza e ultima tappa ha deciso la sfida tra il duo Enzo e Luca Battiato, a bordo di una splendida Lancia
Fulvia HF 1.6 del 1972 ex Ballestrieri, giunti alla fine secondi, e la altrettanto spettacolare Lancia Stratos ex Darniche nei colori Chardonnet del 1975 di Stefano Avandero , con Nicola Salin, andati a chiudere il podio. Ritirati, ma acclamati dal pubblico presente, Jean Claude Andruet, mito nei rally e nelle gare in pista, affiancato da Florence Brettenui, con una Fiat 131 Abarth Fiat France del 1976, al tempo pilotata anche da Michele Mouton, Miki Biasion, che ha fatto passerella con la Opel Kadett GTE gruppo 1 del 1979, con la quale ha debuttato nei rally, Chicco Svizzero, al via con la Alfa Romeo Alfetta 1800 del 1975 della quale era pilota ufficiale, e Tito Cane, tornato al volante dopo molti anni della stessa Fiat 131 Abarth nei colori 9Nove del 1977, con cui si aggiudicò il TRN del 1979. Neuville NELLA ANTIGUA LEGEND CUP VINCE THIERRY NEUVILLE La Antigua Legend Cup è ormai una tradizione a Rallylegend. Un trofeo con premi da sogno che, utilizzando le regole e i coefficienti delle regate veliche, consente, nella sua particolare classifica, di far competere a pari livello le vetture più lente con quelle più veloci. Quest’anno la vittoria è andata a Thierry Neuville, che si aggiudica una vacanza da sogno di dieci giorni ai Caraibi per due persone. PAOLO DIANA SI AGGIUDICA IL PREMIO “PIRELLI JUMP IN THE LEGEND”
Sempre spettacolare, Paolo Diana con Mattia Dini alle note e la sua Fiat 131 Racing “vitaminizzata” del 1982 si è aggiudicato i premi “Pirelli Jump in the Legend”, per i salti giudicati più spettacolari da una giuria posizionata in due particolari punti del percorso. Show “Gravity” del Circo di Mosca a Trieste dal 25 ott. al 3 nov. L’arte circense che vi sorprenderà, con le sue attrazioni internazionali arriva a Trieste dal 25 ottobre al 3 novembre, con il Circo di Mosca. Torna in Italia dall’Ungheria, dopo il successo del tour internazionale, il circo diretto da Larry Rossante con uno spettacolo dal titolo “Gravity”, artisti pronti a sfidare le leggi gravitazionali, con voli pindarici ed acrobazie estreme. Lo charme dello chapiteau, con artisti di caratura internazionale, è pronto ad accogliervi, sito in
zona fronte Palachiarbola, piazzale delle Puglie. In programma i seguenti spettacoli: venerdì 25 ottobre, debutto ore 20.45; sabato ore 16.30 e 20.45; domenica ore 15.30 e 18.00: lunedì e giovedì unico spettacolo ore 17.00; martedì e mercoledì riposo; venerdì 1 novembre ore 17.00 e 20.45. L’avvincente show circense è pronto a stupire il suo pubblico e in occasione del debutto, venerdì 25 ottobre biglietto promo a 7 euro stampando la schermata della news. Forti emozioni, con il lanciatore di coltelli su bersaglio umano, esibizione del duo Niuman, protagonisti della trasmissione “Tu Si Que Vales” in onda su Canale 5. In pista l’abile giocoliere Warren con le sue palline volanti; l’equilibrista e verticalista Erik dell’Accademia Circense. Tra le attrazioni internazionali, giunge dalla Russia, Alexander Nabkov, l’uomo proiettile pronto a stupire il pubblico, sparato da un cannone gigante effettuerà un lancio di oltre 30 metri. Volteggiano le acrobate dell’aria, sono le Sisters Seyla ed Iglys ai tessuti aerei ed ancora grande stupore con le grandi illusioni di Larry Rossante. Atmosfera magica e tanta allegria, tra colori e luci, grandi risate con il clown Yoyo. Special guest David Demasi, artista eclettico, è prestigiatore, giocoliere, equilibrista ed escapologo, vanta numerosi record: nel 2013 a Saint Vincent è stato insignito del titolo di “Campione del mondo di street magic”; nel 2016 ha
conseguito un Guinness World Record per la manipolazione di cappelli; ha partecipato con successo ad Italia’s Got Talent, Tu Si Que Vales, I Soliti Ignoti, Detto Fatto, Si può fare; nel maggio 2019 ottiene un ulteriore successo al Campionato di magia di strada di Masters of Magic. Prevendita aperta su www.circusticket.it e su Groupon, promozione scaricabile anche dal sito ufficiale del circo www.orfei.it ed ancora per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina facebook Circo di Mosca, siamo presenti anche su instagram circodavidorfei. V.C. Debutto sold out per la stagione 2019/20 di Osoppo Teatro con Luca Ferri e Anathema
Foto Luca A. d’Agostino / Phocus Agency © 2019 Debutto della stagione di Anathema con Luca Ferri che ritorna sul palco con un nuovo spettacolo commovente che racconta la vita di un uomo speciale. Un uomo con la valigia che ripercorre la propria vita “al contrario”. In questo lavoro, Ferri cerca di mostrare come il momento di piena saggezza ed esperienza, sembri essere quello dell’infanzia; mentre la vecchiaia rappresenta il regresso e l’incomprensione…E’ un racconto dolce frammentato da attimi di ricordi e commozioni ed altri più rosei e divertenti, come è in effetti la vita. Foto Luca A. d’Agostino / Phocus Agency © 2019
Un essere umano in grado di far comprendere i veri significati dell’esistenza, semplicemente cambiando punto di vista. Certo un poetico lavoro in grado di dimostrare che lo scorrere del tempo è semplicemente una convenzione. Sono i tempi interiori, alla ricerca del tempo perduto, che scandiscono il ritmo della vita, dell’amore e delle trasformazioni della mente, che non è sempre in sintonia con quelle del corpo e del fisico. La magia o la biologia non possono nulla sulle leggi del cuore, e sul fatto che l’uomo possa impadronirsi del tempo, plasmandolo, vincendolo, senza sconfiggere l’ineluttabilità della morte ma conquistando i propri giorni uno a uno nella vita. Un viaggio in compagnia di Silvia Bottini, sua compagna in scena, che tra contraddizioni, speranze e consapevolezze trascina l’esistenza di ognuno fino a rendersi conto dell’amicizia e dell’ineluttabile presenza della morte, unica vera certezza in questa vita di ricordi , rimpianti , gioie e sogni. Foto Luca A. d’Agostino / Phocus Agency © 2019 Il mondo è ricco di stereotipi di normalità e bellezza rispetto ai quali, fermandosi a riflettere, è facilissimo sentirsi a disagio. Uno spettacolo in grado di dimostrare che
lo scorrere del tempo è semplicemente una convenzione. Basta avere un difetto, un gusto diverso, una preferenza, una malattia o semplicemente portare gli occhiali, o metterci un po’ più degli altri a leggere una frase, avere la pelle un po’ più scura o far fatica a scendere un gradino, o essere un po’ di più o un po’ di meno…che il mondo ci etichetta come diversi. Ma forse è proprio quel “nascere al contrario” del protagonista che insegna il modo di vedere la vita con occhi diversi mostrandoci la meraviglia dell’esistenza…forse sono proprio quegli occhiali che ci mostrano una piccola aiuola con pochi fiori, come un bellissimo bosco di margherite. Foto Luca A. d’Agostino / Phocus Agency © 2019 Ancora una volta Luca Ferri ci regala una serata di poesia e teatro con la consapevolezza dei propri limiti e con la sicurezza del suo spessore artistico, che ancora una volta non deludono chi assiste ai suoi lavori con la serietà e l’amore di un lavoro che sfocia nella passione e nel dare al pubblico ciò che il pubblico ridà all’interprete con applausi sinceri e
ovazioni di grande stima. Un nuovo lavoro di un artista vero che da un piccolo sogno nato oltre dieci anni fa, anno dopo anno regala sempre maggiori performance ad un pubblico che restituisce il proprio affetto. Il teatro è tutto qui: un interprete sul palco che dona attimi, ed un pubblico che riceve ricambiando con ovazioni sincere ed affetto i propri beniamini. OGGI REPLICA alle ore 18 -Teatro della Corte di Osoppo Enrico Liotti enrico.liotti@ildiscorso.it RIPRODUZIONE RISERVATA ‘PREMIO ANDREA PARODI’ 2019: TRIONFO DELLA FANFARA STATION, CHE VINCE IL PREMIO ASSOLUTO E IL PREMIO DELLA CRITICA È la Fanfara Station (formata da musicisti provenienti da Tunisia, Italia e USA) con il brano “Rahil”, in lingua tunisina, a vincere il 12° Premio Andrea Parodi, l’unico contest in Italia riservato alla world music. Al gruppo va anche il premio della critica e quello per il migliore arrangiamento.
In una Cagliari ancora estiva, l’evento, in programma dal 10 al 12 ottobre, è stato ospitato per la prima volta dall’Auditorium del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, gremito in tutte tre sere. Resta il Sardegna il premio per il miglior testo con Federico Marras Perantoni e la sua “Canzona di mari n.2 – Fóggu e fiàra”, in lingua sarda. La miglior musica va invece a Elliott Morris (Regno Unito) con “The End of The World Blues”, in lingua inglese; quello per l’interpretazione a Suonno D’Ajere (Campania) con “Suspiro”, in lingua napoletana, come anche la Menzione della Giuria Internazionale. Il premio per la miglior interpretazione di un brano di Andrea Parodi se lo sono aggiudicati i Setak (Abruzzo) . A Arsene Duevi (Togo) con “Agamà”, in lingua ewè, vanno sia il Premio degli artisti in gara che la Menzione dei Ragazzi, mentre la Fondazione Andrea Parodi ha deciso di assegnare una menzione speciale ai Krzikopa (Polonia) con “Hasiorki”, in lingua silesiana. Il concorso, che quest’anno ha registrato una folta presenza di artisti stranieri, ha visto confrontarsi anche A.T.A. – Acoustic Tarab Alchemy (provenienti da Tunisia e Lazio) con il brano “Fattouma”, in lingua araba; Saly Diarra (Senegal) con “Musow” in lingua bambara; Maribop (Spagna) con “Un munnu dintra un munnu” in lingua siciliana e basca; Il Premio Albo d’oro è andato a Daniela Zedda, fotografa e fotogiornalista di rilievo internazionale. Tutti i premi sono realizzati da Maria Conte, artista orafa sarda apprezzata in tutto il mondo. Nella manifestazione sono saliti sul palco anche ospiti di grande rilievo come Moni Ovadia e AdoRiza (venerdì), Simone Cristicchi, Tosca e La Maschera, gruppo vincitore del concorso dello scorso anno (sabato). Sabato c’è stato anche un estratto dello spettacolo “Lingua Madre, il canzoniere di Pasolini”,
con Duo Bottasso, Elsa Martin, Davide Ambrogio. Si tratta di una produzione originale del Premio Città di Loano, del festival Mare e Miniere e del Premio Andrea Parodi, da un’idea di Enrico de Angelis. Inoltre, in tutte tre le serate, si sono esibite alcune formazioni artistiche del Conservatorio di Cagliari. Il tutto con la direzione artistica di Elena Ledda e la conduzione di Gianmaurizio Foderaro e Ottavio Nieddu. La serata finale è stata trasmessa in diretta sulla pagina facebook di Rai Radio Tutta Italiana. Il festival è nato per omaggiare e valorizzare l’arte di un cantante e musicista di spiccato talento come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music. Alle serate di venerdì e sabato, hanno partecipato uditori del festival Crêuza de mä – Musica per cinema, organizzato dall’Associazione Backstage, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e Sardegna Film Commission. I vincitori sono stati decretati da tre diverse giurie. La giuria tecnica, che ha assegnato il premio assoluto e le menzioni, era formata da Gianfranco Cabiddu (regista e musicista), Gigi Camedda (musicista), Lia Careddu (attrice), Gaetano d’Aponte (Partner/Premio Bianca D’Aponte), Gesuino Deiana (musicista e operatore Culturale), Andrea Del Favero (Partner/Folkest), Tiziana Tosca Donati (musicista e attrice), Giovanni Gianluca Floris (Presidente del Conservatorio di Cagliari, musicista), Pippo Rinaldi Kaballà (musicista), Elena Ledda (direttrice artistica, musicista), Silvano Lobina (musicista), Annamaria Loddo (operatore culturale), Gino Marielli (musicista), Nicola Meloni (operatore culturale), Michele Palmas (Produttore S’ard Music), Diego Pani (Memorial
University of Newfoundland, Canada, e musicista), Simone Pittau (musicista), Andrea Ruggeri (musicista), Simonetta Soro (musicista e attrice), Stefano Starace (Partner / Mo’l’estate spirit festival), Jacopo Tomatis (Partner / Premio Città di Loano), Gisella Vacca (musicista e attrice), Dario Zigiotto (Partner, Negro Festival). La giuria del Premio della critica comprendeva Claudio Agostoni (Popolare Network), Simone Cavagnino (Unica Radio), Flavia Corda (Rai3 Sardegna), Tore Cubeddu (Eja TV), Enrico De Angelis (giornalista, operatore culturale), Ciro De Rosa (Songlines), Max De Tomassi (Rai Radio 1 Stereonotte), Daniela Deidda (Sardegna Eventi 24), Daniela Esposito (Ufficio Stampa musicale), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Enzo Gentile (Il Mattino), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete ̀), Marco Mangiarotti (QN / Il Giorno ), Maria Grazia Maxia (Federazione degli Autori), Luca Mirarchi (Unione Sarda), Claudia Mura (Tiscali.it), Duccio Pasqua (Rai Radio 1, Un giorno da gambero / Centocittà), Andrea Musio (La Nuova Sardegna), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Rai Radio 1, In Viva Voce), Walter Porcedda (Musica Jazz), Andrea Marco Ricci (NUOVOIMAIE), Claudio Scaccianoce (Linkiesta.it ), Paolo Talanca (Il fatto quotidiano), Mario Tasca (Sardegna 1), John Vignola (Radio 1 Music Club). La giuria internazionale era composta da Sergio Albertoni (RSI, Svizzera), Thorsten Bednarz (Deutschlandfunk Kultur Radio, Germania), Edyta Magdalena Łubiń s ka (Università ’ di Varsavia, Istituto di Etnologia e Antropologia Culturale), Piotr Pucylo (Globaltica Festival, Polonia), Bastiaan Springer (Koncertzender, Radio Netherlands, Olanda). Partner della manifestazione sono Bflat, Il Vecchio Mulino di Sassari, European Jazz Expo, Premio Bianca d’Aponte, Negro Festival, Folkest, Premio Loano per la Musica Tradizionale Italiana, Mare e Miniere, Mo’l’estate Spirit Festival, Fondazione Barùmini, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla musica dell’Università degli studi di Cagliari,
Dipartimento di lettere, lingue e beni culturali), Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Consorzio Cagliari Centro Storico, Boxofficesardegna, Peugeot Mario Seruis Automobili, Media partner sono Rai Radio Tutta Italiana, Radio Sardegna, Tiscali.it, Radio Popolare, Unica Radio, Sardegna Uno, Televisione Ejatv, Sardegnaeventi24.it, Il giornale della musica. Blogfoolk, Folk Bulletin, Mundofonías (Spagna), Petr Dorůka (Rep. Ceca), Concertzender Nederland (Olanda). Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall’omonima Fondazione grazie a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore), Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna; Comune di Cagliari (patrocinio e contributo); NUOVOIMAIE; SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori; Federazione degli Autori.
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