Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni

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Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni
Gran Fondo Il Lombardia: in
2.500   sulle  strade   dei
campioni
L’appuntamento, che comprendeva il Muro di Sormano, la salita
del Ghisallo e partenza e arrivo a Cantù, ha chiuso la
stagione degli appuntamenti dedicati agli amatori, organizzata
da RCS Sport/RCS Active Team.

Cantù, 13 ottobre 2019 – Dopo la vittoria di Bauke Mollema su
Alejandro Valverde e Egan Bernal ne Il Lombardia NamedSport,
oggi 2.500 amatori si sono cimentati nella Gran Fondo Il
Lombardia Enel, sulle strade dove i professionisti hanno dato
spettacolo nella Classica delle foglie morte di ieri.

I 111,2 km del tracciato (113,5 km senza il Muro di
Sormano) hanno via via selezionato i concorrenti, che hanno
dovuto affrontare il tremendo Muro di Sormano e la mitica
salita del Ghisallo prima di tornare a Cantù da dove erano
partiti questa mattina.
Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni
Circa la metà dei 2.500 iscritti è arrivato da oltre confine.
Tutti i cinque continenti sono stati rappresentati. Rispetto
al 2018, cresce il numero delle nazionalità presenti: al
via atleti di 41 paesi diversi, tra cui anche Lussemburgo,
Estonia, Polinesia francese, Grecia, Ungheria, Israele, Cipro,
Monaco, Benin e Giappone.
Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni
Il primo uomo a tagliare il traguardo di Cantu’ è l’italiano
stato Davide Busuito, Campione Europeo in carica di Granfondo.
Tra le donne si è imposta la tedesca Astrid Schartmueller.

Il pasta party conclusivo, sempre molto apprezzato dai
partecipanti, è stata l’occasione per il consueto
“Arrivederci!” al 2020.

THIERRY NEUVILLE, KEN BLOCK,
GIULIANO CALZOLARI E SANDRO
GIACOMELLI I VINCITORI 2019
DI UN GRANDE RALLYLEGEND
Repubblica di San Marino. E’ stata una edizione di Rallylegend
memorabile. Che è poi l’aggettivo che, ogni anno, si associa
Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni
alla festa dei rally che va in scena nella Repubblica di San
Marino. Quest’anno la presenza di Thierry Neuville e del team
Hyundai Motorsport, con il team director Andrea Adamo che ha
presenziato alle serie di test in

                                 Andreas Mikkelsen

programma, di Andreas Mikkelsen e di Craig Breen, anche loro
provenienti dal WRC aveva già creato grande interesse. Si sono
poi aggiunti il funambolo americano Ken Block, che ha composto
con Gigi Galli, ultimo pilota italiano “ufficiale” nel
Mondiale Rally, e con Mattias Ekstrom, campione mondiale
rallycross nel 2016 e due volte in pista nel DTM, un terzetto
che ha infiammato il pubblico – tanto, tantissimo, molto di
più dei quasi settantamila del 2018. Poi Miki Biasion, il due
volte iridato rally di casa nostra, presenza immancabile di
Rallylegend, con la ciliegina finale di Andrea Dovizioso, che
alla domenica si è voluto cimentare al volante. Il risultato è
stato, ancora una volta, una quattro giorni intensa, di grande
passione e di festa dei rally di ieri e di oggi. E se i tanti
giovani presenti hanno affollato le hospitality e le prove
speciali per festeggiare i beniamini di oggi, per gli
appassionati con i capelli grigi Rallylegend Heritage ha
rappresentato un tuffo in un passato glorioso, concretizzato
in una ventina di meraviglie a quattro ruote, che ha fatto
brillare gli occhi di emozioni a tanti. Anche “The Legend
Show”, l’altra novità di questa edizione, una sfida a coppie,
senza rilevamento tempi ma solo spettacolo, intorno a due
rotonde, diverrà probabilmente un altro “must” dei prossimi
Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni
Rallylegend. “Tanta gente anche al giovedì sera – spiegano
soddisfatti Vito Piarulli e Paolo Valli, dal ponte di comando
dell’evento – per una cosa nuova che ci siamo inventati. Cosi
Rallylegend si allunga, per offrire a tanti spettatori,
provenienti da tutta Europa e anche oltre, uno spettacolo
unico e inimitabile”.

TEST E CHILOMETRI SU ASFALTO PER THIERRY NEUVILLE, DOMINATORE
TRA LE WRC

Non cercava di certo la vittoria, anche se non ha faticato per
ottenerla. Thierry Neuville, il navigatore Nicolas Gilsoul e
la Hyundai i20 Coupè WRC erano a Rallylegend, oltreche per far
felici decine di migliaia di fans, soprattutto per svolgere
una sessione di test in gara, in vista del rush finale del
Mondiale Rally, che vede attualmente la Casa coreana in testa
alla classifica Costruttori. E alla fine il pilota belga ha
dominato anche in gara, avendo ragione del suo compagno di
squadra Andrea Mikkelsen, con Anders Jaeger, al via con una
Hyundai i20 WRC del 2016 del team HMI, per fare chilometri su
fondo asfaltato, in ottica del prossimo impegno al rally di
Spagna. A Mikkelsen e Jaeger sono andati in premio i due
prestigiosi   orologi  Eberhard&Co,   molto   apprezzati
dall’equipaggio. Nessuno degli inseguitori è riuscito nel
sogno, quasi impossibile, della gara della vita, nell’impresa
da raccontare ai nipoti di stare davanti ai due battistrada
“mondiali”. E il terzo classificato, primo degli “umani”, è
alla fine il danese Brian Madsen, con Eriksen Torstein,
navigatore di Mads Ostberg nel Mondiale Rally, a bordo di una
Peugeot 206 WRC del 1999.

KEN BLOCK SUL FILO DI LANA VINCE TRA LE MYTH
Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni
Ken Block

Tre piloti in meno di dieci secondi nella classifica finale
raccontano la lotta che ha caratterizzato la categoria Myth,
dove un soddisfatto Ken Block, con Alex Gelsomino alle note e
la Ford Escort Cosworth del 1994 hanno avuto ragione degli
inseguitori, primo dei quali Simone Romagna, con Addondi, e la
Lancia Delta 16 V nei colori Martini Racing del 1990. Carlo
Boroli, con Vercelli, non sono lontani, al terzo posto, con la
Subaru Impreza 555 del 1993 ex Colin Mc Rae. Tra i ritiri
importanti quelli dell’uruguaiano Gustavo Trelles, con Del
Buono, per problemi al motore già venerdì sera, e del
siciliano Totò Riolo, con Floris, su Ford Sierra Cosworth.

RIENTRO VINCENTE DI GIULIANO CALZOLARI NELLE HISTORIC

Giuliano Calzolari

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Un detto che ben si
attaglia al sammarinese Giuliano Calzolari, “Lupo” per i
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rallisti, che al rientro agonistico dopo più di un anno di
stop forzato, ha vinto il suo secondo Rallylegend tra le
Historic, al debutto con la per lui sconosciuta Porsche 911 SC
del 1972 e con Ercolani alle note. Solo l’ultima speciale ha
deciso il duello con il suo conterraneo Stefano Rosati, con
Toccaceli, e la evergreen Talbot Lotus, per poco più di due
secondi con Bruno Bentivogli, campione degli anni ’80, che con
Segato alle note, ha pilotato da par suo una Ford Sierra
Cosworth Gruppo N.

GIACOMELLI-ORIAN (FIAT 131 ABARTH) I PRIMI VINCITORI DI
RALLYLEGEND HERITAGE

                                 Sandro Giacomelli

E’ il trentino Sandro Giacomelli, con Francesco Orian al
cronometro, a bordo della Fiat 131 Abarth del 1977 il primo
vincitore di Rallylegend Heritage, la nuova proposta di
successo di Rallylegend 2019. Uno scrigno contenente una
ventina di vetture di grande storia, originali e nelle livree
d’epoca passate alla leggenda, qui impegnate in una Regolarità
Sport, con un percorso rally ridotto. Giacomelli, rallista
D.O.C. con un notevole curriculum di vittorie, era alla prima
esperienza con il cronometro “di precisione” ma ha preso
subito il comando, per non lasciarlo più fino alla fine. Alle
sue spalle, la terza e ultima tappa ha deciso la sfida tra il
duo Enzo e Luca Battiato, a bordo di una splendida Lancia
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Fulvia HF 1.6 del 1972 ex Ballestrieri, giunti alla fine
secondi, e la altrettanto spettacolare Lancia Stratos ex
Darniche nei colori Chardonnet del 1975 di Stefano Avandero ,
con Nicola Salin, andati a chiudere il podio. Ritirati, ma
acclamati dal pubblico presente, Jean Claude Andruet, mito nei
rally e nelle gare in pista, affiancato da Florence Brettenui,
con una Fiat 131 Abarth Fiat France del 1976, al tempo
pilotata anche da Michele Mouton, Miki Biasion, che ha fatto
passerella con la Opel Kadett GTE gruppo 1 del 1979, con la
quale ha debuttato nei rally, Chicco Svizzero, al via con la
Alfa Romeo Alfetta 1800 del 1975 della quale era pilota
ufficiale, e Tito Cane, tornato al volante dopo molti anni
della stessa Fiat 131 Abarth nei colori 9Nove del 1977, con
cui si aggiudicò il TRN del 1979.

Neuville

NELLA ANTIGUA LEGEND CUP VINCE THIERRY NEUVILLE

La Antigua Legend Cup è ormai una tradizione a Rallylegend. Un
trofeo con premi da sogno che, utilizzando le regole e i
coefficienti delle regate veliche, consente, nella sua
particolare classifica, di far competere a pari livello le
vetture più lente con quelle più veloci. Quest’anno la
vittoria è andata a Thierry Neuville, che si aggiudica una
vacanza da sogno di dieci giorni ai Caraibi per due persone.

PAOLO DIANA SI AGGIUDICA IL PREMIO “PIRELLI JUMP IN THE
LEGEND”
Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni
Sempre spettacolare, Paolo Diana con Mattia Dini alle note e
la sua Fiat 131 Racing “vitaminizzata” del 1982 si è
aggiudicato i premi “Pirelli Jump in the Legend”, per i salti
giudicati più spettacolari da una giuria posizionata in due
particolari punti del percorso.

Show “Gravity” del Circo di
Mosca a Trieste dal 25 ott.
al 3 nov.
                             L’arte circense che vi
                             sorprenderà, con le sue
                             attrazioni internazionali
                             arriva a Trieste dal 25
                             ottobre al 3 novembre, con
                             il Circo di Mosca.

Torna in Italia dall’Ungheria, dopo il successo del
tour internazionale, il circo diretto da Larry
Rossante con uno spettacolo dal titolo “Gravity”,
artisti pronti a sfidare le leggi gravitazionali,
con voli pindarici ed acrobazie estreme.

Lo charme dello chapiteau, con artisti di caratura
internazionale, è pronto ad accogliervi, sito in
Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni
zona fronte Palachiarbola, piazzale delle Puglie. In
programma i seguenti spettacoli: venerdì 25 ottobre,
debutto ore 20.45; sabato ore 16.30 e 20.45;
domenica ore 15.30 e 18.00: lunedì e giovedì unico
spettacolo ore 17.00; martedì e mercoledì riposo;
venerdì 1 novembre ore 17.00 e 20.45. L’avvincente
show circense è pronto a stupire il suo pubblico e
in occasione del debutto, venerdì 25 ottobre
biglietto promo a 7 euro stampando la schermata
della news.

Forti emozioni, con il lanciatore di coltelli su
bersaglio umano, esibizione del duo
Niuman,     protagonisti     della
trasmissione “Tu Si Que Vales” in
onda su Canale 5. In pista l’abile
giocoliere Warren con le sue
palline volanti; l’equilibrista e
verticalista Erik dell’Accademia
Circense. Tra le attrazioni
internazionali, giunge dalla Russia, Alexander
Nabkov, l’uomo proiettile pronto a stupire il
pubblico, sparato da un cannone gigante effettuerà
un lancio di oltre 30 metri. Volteggiano le acrobate
dell’aria, sono le Sisters Seyla ed Iglys ai tessuti
aerei ed ancora grande stupore con le grandi
illusioni di Larry Rossante. Atmosfera magica e
tanta allegria, tra colori e luci, grandi risate con
il clown Yoyo. Special guest David Demasi, artista
eclettico, è prestigiatore, giocoliere, equilibrista
ed escapologo, vanta numerosi record: nel 2013 a
Saint Vincent è stato insignito del titolo di
“Campione del mondo di street magic”; nel 2016 ha
conseguito un Guinness
                        World    Record    per   la
                        manipolazione di cappelli;
                        ha partecipato con successo
                        ad Italia’s Got Talent, Tu
                        Si Que Vales, I Soliti
                        Ignoti, Detto Fatto, Si può
                        fare; nel maggio 2019
                        ottiene    un    ulteriore
                        successo al Campionato di
                        magia di strada di Masters
                        of Magic.

Prevendita aperta su www.circusticket.it e su
Groupon, promozione scaricabile anche dal sito
ufficiale del circo www.orfei.it ed ancora per
ulteriori informazioni è possibile consultare la
pagina facebook Circo di Mosca, siamo presenti anche
su instagram circodavidorfei.

V.C.

Debutto sold out per la
stagione 2019/20 di Osoppo
Teatro con Luca Ferri e
Anathema
Foto Luca A. d’Agostino /
Phocus Agency © 2019

Debutto della stagione di Anathema con      Luca Ferri che
ritorna sul palco con un nuovo spettacolo     commovente che
racconta la vita di un uomo speciale. Un uomo con la valigia
che ripercorre la propria vita “al contrario”. In questo
lavoro, Ferri cerca di mostrare come il momento di piena
saggezza ed esperienza, sembri essere quello dell’infanzia;
mentre    la   vecchiaia    rappresenta     il   regresso    e
l’incomprensione…E’ un racconto dolce frammentato da attimi di
ricordi e commozioni ed altri più rosei e divertenti, come è
in effetti la vita.

                                          Foto     Luca    A.
                                          d’Agostino / Phocus
                                          Agency © 2019
Un essere umano in grado di         far comprendere i veri
significati dell’esistenza, semplicemente cambiando punto di
vista. Certo un poetico lavoro in grado di dimostrare che lo
scorrere del tempo è semplicemente una convenzione. Sono i
tempi interiori, alla ricerca del tempo perduto, che
scandiscono il ritmo della vita, dell’amore e delle
trasformazioni della mente, che non è sempre in sintonia con
quelle del corpo e del fisico. La magia o la biologia non
possono nulla sulle leggi del cuore, e sul fatto che l’uomo
possa impadronirsi del tempo, plasmandolo, vincendolo, senza
sconfiggere l’ineluttabilità della morte ma conquistando i
propri giorni uno a uno nella vita. Un viaggio in compagnia di
Silvia Bottini, sua compagna in scena, che tra contraddizioni,
speranze e consapevolezze trascina l’esistenza di ognuno fino
a rendersi conto dell’amicizia e dell’ineluttabile presenza
della morte, unica vera certezza in questa vita di ricordi ,
rimpianti , gioie e sogni.

Foto     Luca    A.
d’Agostino / Phocus
Agency © 2019

Il mondo è ricco di stereotipi di normalità e bellezza
rispetto ai quali, fermandosi a riflettere, è facilissimo
sentirsi a disagio. Uno spettacolo in grado di dimostrare che
lo scorrere del tempo è semplicemente una convenzione. Basta
avere un difetto, un gusto diverso, una preferenza, una
malattia o semplicemente portare gli occhiali, o metterci un
po’ più degli altri a leggere una frase, avere la pelle un po’
più scura o far fatica a scendere un gradino, o essere un po’
di più o un po’ di meno…che il mondo ci etichetta come
diversi. Ma forse è proprio quel “nascere al contrario” del
protagonista che insegna il modo di vedere la vita con occhi
diversi mostrandoci la meraviglia dell’esistenza…forse sono
proprio quegli occhiali che ci mostrano una piccola aiuola con
pochi fiori, come un bellissimo bosco di margherite.

Foto Luca A. d’Agostino / Phocus Agency © 2019

Ancora una volta Luca Ferri ci regala una serata di poesia e
teatro con la consapevolezza dei propri limiti e con la
sicurezza del suo spessore artistico, che ancora una volta non
deludono chi assiste ai suoi lavori con la serietà e l’amore
di un lavoro che sfocia nella passione e nel dare al pubblico
ciò che il pubblico ridà all’interprete con applausi sinceri e
ovazioni di grande stima. Un nuovo lavoro di un artista vero
che da un piccolo sogno nato oltre dieci anni fa, anno dopo
anno regala sempre maggiori performance ad un pubblico che
restituisce il proprio affetto. Il teatro è tutto qui: un
interprete sul palco che dona attimi, ed un pubblico che
riceve ricambiando con ovazioni sincere ed affetto i propri
beniamini.

   OGGI REPLICA alle ore 18 -Teatro
        della Corte di Osoppo
                                                Enrico Liotti

                                  enrico.liotti@ildiscorso.it

                                       RIPRODUZIONE RISERVATA

‘PREMIO ANDREA PARODI’ 2019:
TRIONFO    DELLA     FANFARA
STATION, CHE VINCE IL PREMIO
ASSOLUTO E IL PREMIO DELLA
CRITICA
È la Fanfara Station (formata da musicisti provenienti
da Tunisia, Italia e USA) con il brano “Rahil”, in lingua
tunisina, a vincere il 12° Premio Andrea Parodi, l’unico
contest in Italia riservato alla world music. Al gruppo va
anche il premio della critica e quello per il migliore
arrangiamento.
In una Cagliari ancora estiva, l’evento, in programma dal 10
al 12 ottobre, è stato ospitato per la prima volta
dall’Auditorium del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da
Palestrina” di Cagliari, gremito in tutte tre sere.

Resta il Sardegna il premio per il miglior testo con Federico
Marras Perantoni e la sua “Canzona di mari n.2 – Fóggu e
fiàra”, in lingua sarda. La miglior musica va invece a Elliott
Morris (Regno Unito) con “The End of The World Blues”, in
lingua inglese; quello per l’interpretazione a Suonno D’Ajere
(Campania) con “Suspiro”, in lingua napoletana, come anche
la Menzione della Giuria Internazionale. Il premio per la
miglior interpretazione di un brano di Andrea Parodi se lo
sono aggiudicati i Setak (Abruzzo) .

A Arsene Duevi (Togo) con “Agamà”, in lingua ewè, vanno sia
il Premio degli artisti in gara che la Menzione dei Ragazzi,
mentre la Fondazione Andrea Parodi ha deciso di assegnare una
menzione speciale ai Krzikopa (Polonia) con “Hasiorki”, in
lingua silesiana.

Il concorso, che quest’anno ha registrato una folta presenza
di artisti stranieri, ha visto confrontarsi anche A.T.A. –
Acoustic Tarab Alchemy (provenienti da Tunisia e Lazio) con il
brano “Fattouma”, in lingua araba; Saly Diarra (Senegal) con
“Musow” in lingua bambara; Maribop (Spagna) con “Un munnu
dintra un munnu” in lingua siciliana e basca;

Il Premio Albo d’oro è andato a Daniela Zedda, fotografa e
fotogiornalista di rilievo internazionale. Tutti i premi sono
realizzati da Maria Conte, artista orafa sarda apprezzata in
tutto il mondo.

Nella manifestazione sono saliti sul palco anche ospiti di
grande rilievo come Moni Ovadia e AdoRiza (venerdì), Simone
Cristicchi, Tosca e La Maschera, gruppo vincitore del concorso
dello scorso anno (sabato). Sabato c’è stato anche un estratto
dello spettacolo “Lingua Madre, il canzoniere di Pasolini”,
con Duo Bottasso, Elsa Martin, Davide Ambrogio. Si tratta di
una produzione originale del Premio Città di Loano, del
festival Mare e Miniere e del Premio Andrea Parodi, da un’idea
di Enrico de Angelis.

Inoltre, in tutte tre le serate, si sono esibite alcune
formazioni artistiche del Conservatorio di Cagliari. Il tutto
con la direzione artistica di Elena Ledda e la conduzione
di Gianmaurizio Foderaro e Ottavio Nieddu.

La serata finale è stata trasmessa in diretta sulla pagina
facebook di Rai Radio Tutta Italiana.

Il festival è nato per omaggiare e valorizzare l’arte di un
cantante e musicista di spiccato talento come Andrea Parodi,
passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico
di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al
quale è diventato un riferimento internazionale della world
music.

Alle serate di venerdì e sabato, hanno partecipato uditori del
festival Crêuza de mä – Musica per cinema, organizzato
dall’Associazione Backstage, in collaborazione con il Centro
Sperimentale di Cinematografia e Sardegna Film Commission.

I vincitori sono stati decretati da tre diverse giurie. La
giuria tecnica, che ha assegnato il premio assoluto e le
menzioni, era formata da Gianfranco Cabiddu (regista e
musicista), Gigi Camedda (musicista), Lia Careddu (attrice),
Gaetano d’Aponte (Partner/Premio Bianca D’Aponte), Gesuino
Deiana (musicista e operatore Culturale), Andrea Del Favero
(Partner/Folkest), Tiziana Tosca Donati (musicista e attrice),
Giovanni Gianluca Floris (Presidente del Conservatorio di
Cagliari, musicista), Pippo Rinaldi Kaballà (musicista), Elena
Ledda (direttrice artistica, musicista), Silvano Lobina
(musicista), Annamaria Loddo (operatore culturale), Gino
Marielli (musicista), Nicola Meloni (operatore culturale),
Michele Palmas (Produttore S’ard Music), Diego Pani (Memorial
University of Newfoundland, Canada, e musicista), Simone
Pittau (musicista), Andrea Ruggeri (musicista), Simonetta Soro
(musicista e attrice), Stefano Starace (Partner / Mo’l’estate
spirit festival), Jacopo Tomatis (Partner / Premio Città di
Loano), Gisella Vacca (musicista e attrice), Dario Zigiotto
(Partner, Negro Festival).

La giuria del Premio della critica comprendeva Claudio
Agostoni (Popolare Network), Simone Cavagnino (Unica Radio),
Flavia Corda (Rai3 Sardegna), Tore Cubeddu (Eja TV), Enrico De
Angelis (giornalista, operatore culturale), Ciro De Rosa
(Songlines), Max De Tomassi (Rai Radio 1 Stereonotte), Daniela
Deidda (Sardegna Eventi 24), Daniela Esposito (Ufficio Stampa
musicale), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Enzo Gentile (Il
Mattino), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete  ̀), Marco
Mangiarotti (QN / Il Giorno ), Maria Grazia Maxia (Federazione
degli Autori), Luca Mirarchi (Unione Sarda), Claudia Mura
(Tiscali.it), Duccio Pasqua (Rai Radio 1, Un giorno da gambero
/ Centocittà), Andrea Musio (La Nuova Sardegna), Fausto
Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Rai Radio 1, In
Viva Voce), Walter Porcedda (Musica Jazz), Andrea Marco Ricci
(NUOVOIMAIE), Claudio Scaccianoce (Linkiesta.it ), Paolo
Talanca (Il fatto quotidiano), Mario Tasca (Sardegna 1), John
Vignola (Radio 1 Music Club).

La giuria internazionale era composta da Sergio Albertoni
(RSI, Svizzera), Thorsten Bednarz (Deutschlandfunk Kultur
Radio, Germania), Edyta Magdalena Łubiń  s ka (Università
                                                          ’ di
Varsavia, Istituto di Etnologia e Antropologia Culturale),
Piotr Pucylo (Globaltica Festival, Polonia), Bastiaan Springer
(Koncertzender, Radio Netherlands, Olanda).

Partner della manifestazione sono Bflat, Il Vecchio Mulino di
Sassari, European Jazz Expo, Premio Bianca d’Aponte, Negro
Festival, Folkest, Premio Loano per la Musica Tradizionale
Italiana, Mare e Miniere, Mo’l’estate Spirit Festival,
Fondazione Barùmini, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare
sulla musica dell’Università degli studi di Cagliari,
Dipartimento       di    lettere,      lingue     e    beni
culturali), Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”
di   Cagliari,   Consorzio    Cagliari    Centro   Storico,
Boxofficesardegna, Peugeot Mario Seruis Automobili,

Media partner sono Rai Radio Tutta Italiana, Radio Sardegna,
Tiscali.it, Radio Popolare, Unica Radio, Sardegna Uno,
Televisione Ejatv, Sardegnaeventi24.it, Il giornale della
musica. Blogfoolk, Folk Bulletin, Mundofonías (Spagna), Petr
Dorůžka (Rep. Ceca), Concertzender Nederland (Olanda).

Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall’omonima Fondazione
grazie a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore),
Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali,
informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo,
artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna; Comune di
Cagliari (patrocinio e contributo); NUOVOIMAIE; SIAE – Società
Italiana degli Autori ed Editori; Federazione degli Autori.
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