Gli impatti della dieta umana sulla qualità dell'aria
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Italian national agency for new technologies, energy and sustainable economic development LIFE10 ENV/FR/208 Gli impatti della dieta umana sulla qualità dell’aria Alessandra De Marco, ENEA Con i contributi di: Maria Velardi, Augusto Screpanti, Cecilia Camporeale (ENEA); Marcello Vitale (Uniroma1); Henk Westhoek, Trudy Rood, Susanne Wagner, (PBL); Jan Peter Lesschen, Oene Oenema (Alterra); Donal Murphy-Bokern (Kroge- Ehrendorf); Adrian Leip (JRC); Mark Sutton (NERC)
Aree agricole (Corine Land Cover, 2005) e la loro distribuzione a livello regionale (ISTAT, 2005) ha
Il trend per le emissioni di ammoniaca e protossido è in diminuzione a causa della crisi. La diminuzione delle emissioni di ammoniaca è strettamente legata alla riduzione dei consumi di fertilizzanti azotati
Il quadro delle emissioni di ammoniaca a livello provinciale. Quattro regioni contribuiscono al 63% delle emissioni di NH3: Lombardia (25%), Veneto (15%), Emilia Romagna (13%) e Piemonte (10%)
Consumo di fertilizzanti azotati per tipo (%) e confronto consumo di urea italiano con altri paesi europei (FAO, 2005) 1% 8% urea 44% other nitrates 38% calcium cyanamide ammonium sulphate 9% Italy Germany Spain France United Kingdom Ireland
Numero aziende agricole (totali, bovine, suinicole ed avicole) nel 2005 Suinicole Total farm Bovine Totali Avicole
Expert Panel on Nitrogen and Food Principale obiettivo: Migliorare la comprensione delle relazioni tra la dieta dell’uomo ed il ciclo dell’azoto reattivo
L’impronta nitrica è molto variabile per la produzione dei diversi alimenti 400 Emission intensity [g N (kg protein)-1 ] 350 300 250 200 Nitrogen leaching and run-off 150 Ammonia 100 50 0
…ma diversa anche nei diversi paesi europei Denmark Austria Sweden Italy France Ireland Greece Spain United Kingdom Slovenia Portugal Cereals Finland Oil Belgium Netherlands Fruit&veg Germany Pulses Lithuania Cyprus Potatoes&other starchy roots Malta Sugar Czech Republic Mutton&goat Romania Estonia Dairy Poland Beef Hungary Latvia Pig meat Slovakia Poultry Bulgaria Eggs EU-27 0 1 2 3 4 5 6 7 per capita NH3-emissions related to food consumption
Schema concettuale del lavoro dell’Expert Panel on Nitrogen and Food MITTERRA Emissioni 6 scenari Cambio consumi uso suolo CAPRI produzioni Dati FAOSTAT mangimi Deposizioni azoto Standard OMS fertilizzanti GAINS-EUROPE Eccedenze carico critico
Consumi procapite delle diverse categorie alimentari nello scenario di riferimento e nei 6 nuovi scenari elaborati (g cap-1 day-1). Reference -25% beef -25% pig -25% all -50% beef -50% pig -50% all and dairy and meat and and dairy and meat and poultry dairy poultry dairy Cereals 256 291 283 319 326 311 382 Pulses 4 4 4 4 4 4 4 Dairy (milk basis) 554 416 554 416 277 554 277 Beef 23 17 23 17 12 23 12 Poultry 32 32 24 24 32 16 16 Pig meat 62 62 47 47 62 31 31 Sheep and goat 3 3 3 3 3 3 3 meat Eggs 28 28 21 21 28 14 14 Per mantenere adeguato il livello proteico quando necessario sono stati aumentati i consumi di cereali
Cambiamento del tipo di proteine consumate nei diversi scenari
Cambiamento dei consumi di grassi saturi e carne rossa nei diversi scenari
Effetti dello scenario 6 sulle eccedenze dei carichi critici di azoto nutriente
Impronta nitrica per i paesi EU27 dovuta ai consumi alimentari Scenario di riferimento Scenario 6 N-losses (ktonN/capita/y)
Le scelte alimentari non impattano solo sul ciclo dell’azoto, ma anche sull’impronta ecologica + 7.5 m2 + = globali 6 m2 + + = globali 19 m2 + + = globali
Impronta ecologica mondiale sta aumentando 1200 In Italia Global Mmq (thousands) 1000 800 600 400 200 0 1961 2007 biocapacity
Consumi di carne pro capite nei paesi europei (Kg/year)
Impronta ecologica italiana per categorie di consumo
La doppia piramide alimentare ambientale mette in relazione i consumi alimentari con i loro impatti sull’ambiente La dieta mediterranea, oltre ad essere sana è anche la meno impattante sull’ambiente!
I consumi alimentari hanno davvero impatti sulla salute? Smoking Unhealty eating Physical activity Colon cancer Obesity Pulmonary diseases Breast cancer Tipo di esposizione Rischio di cancro (%) Prostate cancer Cibo 35 Bladder cancerFumoLung cancer 30 High blood Type2 dyabetes 10 pressure Infezioni Pancreas 7 Fattori riproduttivi Blood cholesterol cancer Attività lavorativa 4 Fattori geofisici 3 Inquinamento ambientale 2 Renal diseas Droghe 1 Cardiovascular Sconosciuti diseases ? Strong relationship Weaker relationship
Consumi di carne pro-capite nei paesi europei (g/day) 350 300 non-mediterranei 250 200 150 100 Austria Belgium Bulgaria Czech Republic Denmark Finland Germany Hungary 50 Ireland Netherlands Poland Romania 0 350 300 mediterranei 250 200 150 100 France Greece Italy Malta 50 Portugal Spain 0 1983 1984 1985 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Calcolo del MAI (Mediterranean Adequacy Index) ovvero il rapporto fra i consumi di alimenti considerati «mediterranei» e quelli considerati «non- mediterranei», in termini di calorie 1961 2007 MAI index 5 4 MED-nonEU MED-EU N-EU E-EU 3 MAI 2 1 0
Consumi carne rossa Incidenza cancro colon-retto AWR (%) ASR Kg/y/capita A 45 45 Incidenza cancro colon-retto (%) Incidenza cancro colon-retto (%) 40 40 35 35 30 30 25 25 20 20 15 15 10 10 5 5 0 0 0 10 20 30 40 50 0 1 2 3 4 5 Consumo carne bovina(kg/y/capita) MAI
Un esempio di valutazione dello scenario -50% consumo carne rossa con il sistema modellistico MINNI MINNI Atmospheric Modelling System (AMS) ECMWF fields Local Data Emission inventories Space and time (ISPRA ed EMEP) info RAMS, LAPS Subsystem Emission Manager METEO Meteorology SURFPRO Subsystem EMISSION Turbulence Emission scenario parameters Transfer function EMEP IC e BC FARM GAINS Subsystem Air Quality Concentrations and Depositions RAIL
% di riduzione dell’azoto totale Italian national agency for new technologies, energy and sustainable economic development Year 2020 Deposizioni di azoto totale % di riduzione dell’azoto ridotto Scenario di riferimento Dieta -50% Scenario: NOCP_2010
Modello «NitroFlussi»
Come funziona il modello? Il modello di calcolo si basa su uno schema dei flussi dell'azoto nelle sue diverse forme, tenendo conto di tutti i fattori di input e di output in forma di emissioni (emissioni gassose, percolazione e ruscellamento), di prodotti (colture e residui colturali) e di trasformazioni cui l'azoto va soggetto nel comparto suolo Input a livello provinciale Tiene conto del ciclo dell'azoto nel suo complesso, considerando anche l’azoto che arriva alle acque (run-off e leaching) Può valutare l’efficacia di una sola misura o di un insieme di misure
Schema di funzionamento
Risultati di due scenari a confronto (% riduzione): 60 la direttiva nitrati e dieta -50% consumo carne 50 40 NH3 30 20 10 0 60 50 Nitrate_D diet N2 O 40 30 20 10 0 60 50 NOx 40 30 20 10 0 Nitrate_D diet
In termini di leaching e run-off 60 N_runoff 50 40 30 20 10 0 N_leaching 120 100 80 60 40 20 0 Nitrate_D diet
L’alimentazione può essere considerata come una politica di sostenibilità ambientale da diversi punti di vista: Economico Meno spesa familiare Meno spesa per la salute Promozione dei prodotti mediterranei Società Ambientale Meno emissioni di inquinanti Meno gas serra Più equità sociale Meno pesticidi Meno fertilizzanti Più salute Meno consumo energetico Meno consumo idrico
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