La dimensione transnazionale della politica - sovranista
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Composizione del PE 2014-2019 https://election-results.eu/tools/widget-country/2014- 2019/constitutive-session/
Gruppi politici del PE 2014-2019 (constitutive session) https://election-results.eu/tools/widget-country/2014- 2019/constitutive-session/
Composizione del PE 2014-2019 https://election-results.eu/tools/widget-country/2014-2019/outgoing- parliament/
Gruppi politici del PE 2014-2019 (outgoing Parliament) https://election-results.eu/tools/widget- country/2014-2019/outgoing-parliament/
Gruppi politici composti da Partiti nazionalisti/euroscettici al PE 2014-2019 2019-2024 • European Conservatives and • European Conservatives and Reformists Group (ECR), formato nel Reformists Group (ECR), 8,26% e 2009, rafforza la presenza dei partiti di destra al PE. Nel 2014 riceve 70 62 seggi seggi, 3° gruppo politico dopo EPP e • Identity and Democracy (ID), S&D. Promuove lo “Euro-realism” 9,72% e 73 seggi. Creato in • Europe of Freedom and Democracy questa legislatura, sostituisce lo group (EFDD), formato nel 2009, ENF. Comprende parlamentari di 9 contava 54 seggi nel PE 2009-2014. paesi e unisce i MEP della Lega di Comprendeva Brexit Party, 5 Stelle e AfD. Principio della democrazia RN e di AfD diretta • Europe of Nations and Freedom Group (ENF), comprendeva tra gli altri la Lega, il RN francese e lo UKIP
Sovranità nazionale, cooperazione intergovernativa e integrazione sovranazionale (Fonte: www.cvce.eu)
Cosa vuol dire dimensione transnanzionale del sovranismo? • Nazionalismo e sovranismo vanno in parallelo (limitazioni minime della sovranità nazionale, temi ricorrenti della sicurezza interna e del controllo dei confini, questione migratoria in una prospettiva “securitaria”, estensione delle competenze nazionali rispetto a quelle comunitarie; rilancio delle relazioni con la Russia; difesa della cultura Cristiana vs. Islam) • “Prima gli Italiani”, ma anche i Francesi, gli Ungheresi, i Polacchi, gli Svedesi, gli Olandesi, e così via • Gli attuali partiti sovranisti sono anche dei partiti populisti • A queste elezioni i partiti euroscettici e nazionalisti di diversi paesi hanno voluto mantenere un fronte comune • Le elezioni europee hanno dato l’opportunità di creare una cosiddetta Alleanza sovranista fra i partiti populisti (una sorta di “Internazionale populista”?) • Un risultato elettorale limitato (a parte Italia, Francia e Ungheria), ma i partiti sovranisti continuano a crescere alle elezioni locali • Le difficoltà insite nel nazionalismo e nel sovranismo nella cooperazione transnazionale (economia, Le Pen protezionista vs. Orban liberista; questione migratoria, Salvini per redistribuzione migranti vs. sovranisti del Nord e Centro Europa, e così via). • La difficoltà di affrontare alcune questioni, da quelle economiche a quelle migratorie fuori dalla cornice dell’UE
“Internazionale populista”?
Le novità delle elezioni 2019-2024 Novità pre-elettorali Novità post-elettorali • Le prime elezioni alle quali prendono parte • Le prime elezioni dopo le quali EPP e S&D non partiti populisti/nazionalisti già al governo nei raggiungono la maggioranza (indebolimento rispettivi paesi o in crescita. I partiti sovranisti generale di entrambi i partiti) puntavano a ottenere 1/3 dei seggi al PE • Le prime elezioni dopo le quali è necessaria un’alleanza con i Liberali • Le prime elezioni a essere anche le ultime • Le prime elezioni con un PE più disomogeneo e per la Gran Bretagna frammentato (dal “bipartitismo” al “quadripartitismo”, • Le prime elezioni dopo l’evoluzione della O. Costa) questione migratoria a partire dal 2015 • La diversità del PE come un valore in sé e un’opportunità • Le prime elezioni nelle quali il tema • Le prime elezioni europee che offrono un successo dell’uscita dall’UE è abbandonato anche dai nazionale ai maggiori partiti sovranisti sovranisti • In Francia RN primo partito, 23,3%, in Italia Lega • Le prime elezioni alle quali si primo partito, 34% in Ungheria Fidesz si conferma contrappongono nel dibattito politico primo partito, 52,14% nazionalisti vs. “globalisti” • Negli altri paesi il risultato invece è limitato (ad • Le prime elezioni che sollevano temi esempio, in Germania AfD 11%) percepiti come europei (divario sociale e • Aumento della partecipazione degli Europei al voto aumento della povertà; sfide ambientali; (51,3% in media, + 8,3 rispetto al 2014) flussi migratori; integrazione vs. • Le prime elezioni che sollevano temi percepiti come europei disintegrazione dell’Europa)
Una prospettiva storica - Il contesto e il recente passato • Sfiducia verso il PE e la politica europea in generale • Senso di distanza dei cittadini europei dall’UE cresciuto negli ultimi 10 anni • Ritorno alle ideologie degli inizi del Ventesimo secolo, ma in una chiave nuova (pro-EU vs. anti-EU) • Incapacità dell’UE di rispondere con risposte chiare alla paura del futuro dei cittadini europei • Le fratture sociali ed economiche descritte da Paul Collier • L’evoluzione dell’UE dal 2009 a oggi, un puzzle complicato • Una ragione pragmatica che spiega il divario tra l’UE e i suoi cittadini è legata alle stesse campagne elettorali • Il mito di una UE distante, estranea, disinteressata agli interessi locali e delle piccole comunità si nutre di motivazioni reali e di propaganda, che giunge fino a termini come “dittatura” dell’UE (noi vs. loro; cosa sanno loro di noi?) • La differenza rispetto al passato, tuttavia, è che oggi la presenza dell’UE nella vita dei suoi cittadini è molti più pervasiva, dunque la scarsa conoscenza della politica europea da parte dei cittadini compromette i processi democratici
Il Parlamento Europeo, questo sconosciuto (dal 1979 a oggi) (Fonte, Geisen H., 30. Jahre politische Karikaturen 1958-1988, Basel, Baseler Zeitung, 1988, p. 76)
Ungheria, Fidesz (52,14%) e Coalizione democratica, DK (16,26%) https://europeelects.eu/european-union/hungary/
Ungheria, Momentum (9,8%) ribalta la campagna anti-europea
Francia, Rassemblement National (23,3%) e La République en Marche (22,4%) • Il nuovo bipolarismo in Francia, RN vs. LREM • LREM si afferma come l’unica possibile opposizione in Francia all’estrema destra populista (scalzando i Socialisti) • RN in Europa • No “Frexit” • L’uscita dall’euro non è una priorità (questo tema era invece presente nel programma elettorale delle europee 2014) • “Pour une reconnaissance des Nations et des Peuples” • Rafforzamento della sovranità nazionale (anche attraverso una rinegoziazione dei trattati) • Questione migratoria, politica di fermezza contro l’immigrazione illegale e riduzione drastica dell’immigrazione legale • Protezione delle frontiere, uscita da Schengen • Priorità alle famiglie francesi nell’accesso agli aiuti sociali • No a un ulteriore allargamento dell’UE e riavvicinamento alla Russia (un punto condiviso con la Lega di Salvini) • In economia, patriottismo economico, principio della responsabilità nazionale delle imprese (ad esempio, verso i lavoratori francesi e nelle scelte di delocalizzazione), aumento della tassazione sui prodotti che vengono da altri paesi e che non rispettano i criteri di protezione ambientale, NO alla PAC e SI a una politica agricola francese • Istituzioni europee, soppressione della Commissione Europea (https://www.youtube.com/watch?v=Yiu1Nj6YJDQ)
Le elezioni europee • come cassa di risonanza dei temi nazionali • come conferma/smentita dei risultati nazionali • come occasione per il “voto utile” • come occasione per conferme a candidati formali • come “simulacro delle elezioni presidenziali”
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