Gli esami non finiscono mai - Febbraio/Marzo 2019 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

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Gli esami non finiscono mai - Febbraio/Marzo 2019 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Istituto per la salute del bambino e dell’adolescente

            Febbraio/Marzo 2019

          Gli esami
     non finiscono mai...
Gli esami non finiscono mai - Febbraio/Marzo 2019 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
CONTENUTI

                  4
                             IN QUESTO NUMERO
                       LA NOSTRA GUIDA
                       AGLI ESAMI DEL SANGUE
                       E DELLE URINE
                       Di Francesco   Gesualdo

                 6
                             EMOCROMO

                       L’EMOCROMO
                       Di Giuseppe    Palumbo

                  8
                             F E G AT O
                       GLI ESAMI
                       DEL FEGATO
                       Di Valerio   Nobili

                             URINE

              10       L’ESAME
                       DELLE URINE
                       Di Francesco   Emma

              14
                             INFEZIONI
                        GLI ESAMI DELLE INFIAMMAZIONI
                        E DELLE INFEZIONI
                       Di Marina    Macchiaiolo

         COORDINAMENTO EDITORIALE: A.G. Ugazio, N. Zamperini
         COMITATO DI REDAZIONE: G. Morino, A. Reale, A. Tozzi, A. Turchetta, S. Vicari, F. Gesualdo
         SEGRETERIA: M. Mathieu

2 A scuola di salute
16
          ANEMIA
     GLI ESAMI
     PER IL BAMBINO ANEMICO
     Di Giuseppe   Palumbo

          ALLERGIA

20 GLI ESAMI PER LA DIAGNOSI
   DI ALLERGIA IN ETÀ PEDIATRICA
     Di Alessandro   Fiocchi

22
          C O L E S T E R O LO
     COLESTEROLO
     E TRIGLICERIDI
     Di Andrea    Bartuli e Sabrina Buonuomo

24
          VAC C I N I
     I TEST PRIMA DEI VACCINI:
     SERVONO DAVVERO?
     Di Alberto   E. Tozzi

26
          ESAMI DEL SANGUE
     FARE GLI ESAMI (DEL SANGUE)
     SENZA PAURA E SENZA DOLORE
     Di Immacolata    Dall’Oglio

        L’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente
        dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ricorda
        il Prof. Valerio Nobili, collaboratore di A scuola di salute,
        medico appassionato e scienziato di valore.

                                                             A scuola di salute 3
IN QUESTO NUMERO

                La nostra guida
                  agli esami
                  del sangue
                 e delle urine

4 A scuola di salute
IN QUESTO NUMERO

In questo numero                               Di   Francesco Gesualdo

C
               osa è un emocromo? A che serve? Come si raccolgono le urine
               per fare un’urinocoltura? Come si fa a capire se un bambino ha
               un’infezione grave? O un’anemia? Bisogna controllare il colestero-
               lo anche nei piccoli? Esistono degli esami per capire se un bambino
               corre qualche rischio ad effettuare i vaccini? Come si fa ad aiutare
un bambino a gestire la paura di un prelievo?
A queste e a molte altre domande risponderemo in questo numero di A scuola di sa-
lute, che abbiamo deciso di dedicare agli esami del sangue e all’esame delle urine.
Spesso si è convinti che gli esami possano essere uno strumento imprescindibile per
fare delle diagnosi precise. Oppure crediamo che sia fondamentale eseguire periodica-
mente degli esami del sangue per verificare che un bambino in condizioni di salute ap-
parentemente buone non nasconda qualche problema. Ebbene, non è così.
Gli esami del sangue dovrebbero sempre essere prescritti in base all’osservazio-
ne clinica, e sono le condizioni cliniche che devono guidare il medico all’inter-
pretazione dei risultati. Inoltre, esistono tanti esami del tutto inutili - eseguirli
sarebbe uno spreco di tempo e di risorse, oltre che un momento di stress del
tutto evitabile, sia per i genitori sia, soprattutto, per il bambino.

                                                                                 A scuola di salute 5
EMOCROMO

                             L’Emocromo
            Si tratta dell’esame                            A cosa serve
                                                            L’emocromo ci informa sullo stato di salute
            più prescritto: scopriamo                       del paziente. Ci dirà, ad esempio, se il pa-
            cos’è e quali informazioni                      ziente ha un’anemia, se c’è un’infiammazione
            fornisce                                        in atto o se vi è un rischio di emorragia.

            Di Giuseppe   Palumbo                           Come interpretarlo
                                                            Nell’interpretazione dell’emocromo è fon-

           L
                                                            damentale tenere conto di quali sono i valori
                         ’emocromo è l’esame del san-       normali a seconda dell’età del paziente.
                         gue più prescritto in tutte le     Ad esempio, se consideriamo i vari tipi di
                         fasce d’età. Può dare numero-      globuli bianchi, nel neonato prevalgono i
                         se informazioni sullo stato di     neutrofili, mentre a partire dal primo mese
                         salute del bambino, ma va in-      di vita e fino ai 6 anni saranno più numerosi
            terpretato correttamente per riconoscere le     i linfociti. Allo stesso modo, i valori di emo-
            anomalie, evitando allo stesso tempo inutili    globina e di piastrine cambiano molto nelle
            allarmismi.                                     diverse fasce d’età.
            Che cos’è
            È il conteggio delle cellule del sangue
            e la valutazione delle loro caratteristi-
            che principali: contiene le informazioni
            su tutte le cellule del sangue, restituendoci
            il numero preciso di globuli rossi, globuli
            bianchi e piastrine circolanti e alcune loro
            caratteristiche.

6 A scuola di salute
EMOCROMO

                    L’Emocromo

                 EMOGLOBINA
                 Si tratta di una proteina presente nei globuli rossi,
                 il cui ruolo consiste nel legare l’ossigeno e trasportarlo a tutti gli organi del nostro corpo.
                 Parliamo di anemia quando i livelli di questa proteina sono ridotti.

                 PIASTRINE
                 Le piastrine hanno la fondamentale funzione di permettere
                 la coagulazione e la cicatrizzazione delle ferite da cui fuoriesce sangue (emorragie).
                 Un loro basso numero può quindi esporre a rischio di emorragie.
                 Un numero troppo alto di piastrine, al contrario, può favorire lo sviluppo di trombi,
                 cioè di coaguli che ostruiscono il passaggio di sangue attraverso arterie e vene.

                                                                     GLOBULI BIANCHI
        Sono le cellule responsabili della difesa contro i microrganismi (virus, batteri, funghi, parassiti).

                                                                  NEUTROFILI
              Hanno la funzione di difendere l’organismo contro le infezioni causate
       da batteri e funghi, attraverso la cattura e la distruzione di questi microrganismi.
                              La causa più frequente di un loro aumento sono le infezioni.
            Una loro diminuzione può comportare il rischio di sviluppare infezioni gravi.

                                                                      LINFOCITI
  Sono le cellule responsabili della difesa immunitaria e della produzione di anticorpi;
               anche il loro numero può essere aumentato o diminuito per cause infettive
                         o nel caso di malattie più gravi, come le malattie linfoproliferative
                                                                   (ad esempio, le leucemie).

                                                                      MONOCITI
                              Sono cellule capaci di migrare dai vasi sanguigni nei tessuti,
                           dove maturano diventando “macrofagi”, cioè cellule in grado di
                                              catturare e distruggere i microrganismi.

                                                                   EOSINOFILI
                          Svolgono il loro compito nelle reazioni allergiche e nella difesa
                                              da parassiti ed elminti (vermi intestinali).

                                                                        BASOFILI
Sono anch’essi cellule coinvolte nella difesa dell’organismo e nelle risposte allergiche. La
               loro funzione prevede il rilascio di sostanze coinvolte nelle infiammazioni.

                                                                                                                   A scuola di salute 7
F E G AT O

                   Gli esami del fegato
            A cosa servono                                   Ci sono 2 tipi di transaminasi:
                                                             • l’aspartato aminotransferasi (AST o
            e cosa possono indicare?                             GOT), localizzata non solo nel fegato ma
            Ecco le risposte                                     anche nel cuore, nei muscoli, nei reni, nel
            alle più comuni domande                              cervello, nel pancreas, nei polmoni e nei
            dei genitori                                         globuli rossi.
                                                             • L’alanino-aminotransferasi (ALT o
                                                                 GPT), presente quasi esclusivamente nel-
            Di Valerio   Nobili                                  le cellule del fegato; l’aumento dell’ALT è
                                                                 un segno più specifico di danno alle cellu-
            Le transaminasi                                      le del fegato, rispetto alla AST.
            Le transaminasi (o aminotransferasi),            Se si osserva un aumento delle transaminasi,
            sono enzimi localizzati all’interno delle cel-   è essenziale valutare:
            lule e presenti nel sangue a bassi livelli.      1. L’entità: non permette di fare una dia-
            Rappresentano un indice molto sensibile              gnosi o di predire il decorso del problema.
            di danno del fegato: infatti, sono alterate          L’ipertransaminasemia si classifica in:
            nella maggior parte delle malattie del fega-     • LIEVE (fino a 2 volte il valore massimo
            to. Un aumento delle transaminasi può es-            di normalità).
            sere causato più frequentemente da un’in-        • MODERATA (tra 2 e 10 volte il valore
            fezione o dall’assunzione di alcuni farmaci,         massimo di normalità).
            come il paracetamolo. Più raramente, un          • GRAVE (superiore a 10 volte il valore
            livello aumentato di transaminasi può es-            massimo di normalità).
            sere dovuto alla presenza di malattie gene-      2. La durata: si definisce ipertransaminase-
            tiche o autoimmuni.                                  mia cronica se dura da più di 6 mesi. Con-
            Tuttavia, le transaminasi sono un esame              siderata l’estrema sensibilità di tali esami,
            poco specifico, cioè possono aumentare an-           capita spesso di osservare aumenti tran-
            che per malattie non localizzate al fegato (ad       sitori delle transaminasi, con successivo
            esempio malattie del cuore, del sistema ner-         ritorno ai valori normali: si tratta di un
            voso, dell’apparato neuromuscolare).                 evento frequente e non deve allarmare.

8 A scuola di salute
F E G AT O

La gamma-glutamil transferasi (GGT) è               I livelli di GGT sono più alti in caso di obe-
un enzima localizzato prevalentemente nelle         sità e in presenza di grasso addominale.
cellule che rivestono i dotti biliari, cioè i ca-   La bilirubina è un prodotto della disgrega-
nali che portano la bile, prodotta dal fegato,      zione dei globuli rossi. Dal sangue è traspor-
nella cistifellea e da lì nell’intestino.           tata al fegato, dove è elaborata e poi smaltita.
Nei bambini, un aumento della GGT rap-              Normalmente i livelli nel sangue sono mini-
presenta il segno più specifico di danno            mi, ma possono aumentare in caso di problemi
delle vie biliari, dovuto a un’infiammazio-         al fegato o in presenza di ostruzioni al deflusso
ne o a un’ostruzione. Inoltre, le GGT au-           della bile. Quando i livelli di bilirubina totale
mentano se si fa consumo di alcol o se si è         superano i 3 mg/dL compare l’ittero, cioè il
in terapia con alcuni farmaci.                      colorito giallastro della cute.

                                                                                              A scuola di salute 9
URINE

                                ma
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                 Di

                          L’esame
                         delle urine

               Si tratta di un test comunemente prescritto
                    per indagare la presenza di malattie
                o di infezione dei reni o delle vie urinarie

10 A scuola di salute
URINE

                   L A R A C C O LTA
                  DEL CAMPIONE
Idealmente, il campione deve essere raccol-      La raccolta del campione non costituisce un
to durante la parte intermedia del mitto         problema nei bambini che fanno già la pipì
urinario, per evitare la contaminazione con      nel vasino o nel water, mentre è più diffici-
cellule o batteri presenti sulle vie urinarie    le, anche se non impossibile, nei bambini che
esterne; questi vengono eliminati nella prima    portano il pannolino.
parte della minzione.

     1
                         Lavare la zona genitale con acqua e sapone
                         (non utilizzare altre sostanze disinfettanti)

                                                Dopo circa mezz’ora, alternare piccoli massaggi
                         Far bere               circolari di 1 minuto sul fondoschiena,
     2                   il bambino             leggeri colpetti ripetuti eseguiti con una o due dita
                         o la bambina           sul basso ventre, a livello della vescica (sopra il pube).
                                                In questo modo, i bambini urinano dopo
                                                pochi minuti e si può raccogliere “al volo”
                                                un piccolo campione di urine.

                         In alternativa,
                         applicare              Il campione prelevato con sacchetto è idoneo
                                                se si vuole misurare proteinuria (presenza di proteine
     3
                         l’apposito
                                                nelle urine) o ematuria (presenza di sangue nelle urine).
                         sacchetto              Il campione prelevato con sacchetto è meno adatto
                         acquistabile           per la valutazione di leucocituria (presenza
                         in farmacia            di globuli bianchi nelle urine) e ancora meno se serve
                                                un’urinocoltura, in quanto comporta un rischio elevato
                                                di contaminazione. In questo caso, cambiare il sacchetto
                                                ogni 30 minuti.

                                                                                              A scuola di salute 11
URINE

                               Cosa fa il laboratorio?

            U
                         na volta arrivato in laboratorio,        e. Bilirubina o urobilinogeno: possono
                         il campione viene generalmente                indicare situazioni di emolisi, cioè di
                         diviso, in funzione degli esami               rottura dei globuli rossi nella circola-
                         richiesti.                                    zione o di malattia del fegato.
            1. Le urine vengono in primo luogo esa-               f. Proteinuria: è quasi sempre di origine
                minate a occhio nudo per vedere:                       renale, ma non è necessariamente sin-
              a. se esistono grosse quantità di sangue                 tomo di malattia se questa è transito-
                  (ematuria macroscopica).                             ria o presente solo nel primo campione
              b. se le urine sono torbide, segno di                    della mattina.
                  possibile infezione e di precipitazione         g. Glucosio: indica un eccesso di glucosio
                  di sostanze nelle urine (queste ultime               nel sangue (diabete mellito), oppure,
                  non rappresentano necessariamente                    più raramente, una perdita anormale
                  un segno di malattia).                               di glucosio da parte del rene a causa di
            2. Successivamente il laboratorio esegue                   una malattia renale.
                un esame fisico-chimico. Salvo richie-            h. Creatinina (riportata solo su alcuni
                sta specifica, si utilizza uno stick urinario          stick): l’interpretazione è simile a quel-
                che può essere analizzato ad occhio nudo               la del peso specifico.
                o in laboratorio tramite apposite appa-         In certi casi, il medico potrà richiedere al
                recchiature. Lo stick urinario è costituito     laboratorio di eseguire dosaggi aggiuntivi
                da piccoli quadrati di carta reattiva che       sulle urine, con tecniche di laboratorio più
                cambiano colore a seconda della compo-          sofisticate per ottenere un migliore dosaggio
                sizione delle urine.                            delle proteine o per dosare elementi che non
              a. Peso specifico: indica quanto le urine         sono inclusi sullo stick.
                  sono concentrate. È molto importan-           3. “Sedimento urinario” o “esame mi-
                  te valutare il peso specifico per inter-          croscopico delle urine”: se richiesto, il
                  pretare correttamente il resto dei risul-         campione di urine viene centrifugato e
                  tati. Per esempio, una positività lieve di        analizzato al microscopio. Questo esame
                  un altro elemento dello stick potrebbe            consente di rilevare la presenza anormale
                  non avere significato patologico se il            di globuli bianchi, globuli rossi, altre cel-
                  campione è molto concentrato (peso                lule, alcuni germi o elementi particolari,
                  specifico elevato), ma potrebbe indicare          detti “cilindri”, che possono indicare una
                  un problema urinario se le urine sono             malattia renale. Le urine contengono
                  diluite (peso specifico basso).                   normalmente qualche cellula e la loro
              b. pH: indica l’acidità delle urine e in ge-          quantità dipende in parte dalla concen-
                  nere non ha significato patologico.               trazione delle urine stesse.
              c. Leucociti (cioè i globuli bianchi): pos-
                  sono essere indicativi di infezione uri-
                  naria, soprattutto se sono presenti an-
                  che i nitriti.
              d. Corpi chetonici: indicano uno stato
                  metabolico caratterizzato dalla scarsa
                  disponibilità di glucosio, per esempio
                  dopo episodi di vomito, digiuno pro-
                  lungato o in caso di diabete mellito
                  non controllato adeguatamente con la
                  terapia.

12 A scuola di salute
URINE

         Come leggere le analisi delle urine
 Peso specifico
                   1.000    1.005       1.010       1.015       1.020       1.025      1.030

           pH
                    5.0      6.0         6.5         7.0         8.0         9.0

     Leucociti
                   neg.     ca. 15      ca. 75     ca. 125     ca. 500 Leuko/µL

      Sangue
  /emoglobina
                   neg.    ca. 5-10     ca. 10      ca. 25      ca. 25      ca. 50     ca. 50        ca. 250
                                                                                                     Ery/µL
        Nitriti
                   neg.        +         ++

Corpi chetonici
                   neg.     5 (0.5)    15 (1.5)     50 (5)     150 (15)   mg/dL (mmol/L)

     Bilirubina
                   neg.        +         ++         +++

Urobilinogeno
                  normal     1 (17)     4 (70)     8 (140)     12 (200)   mg/dL (µmol/L)

      Proteine
                   neg.    15 (0.15)   30 (0.3)    100 (1)     300 (3)    1.000 (10)   mg/dL (g/L)

      Glucosio
                  normal   100 (5.5)   300 (17)   1.000 (55)   mg/dL (mmol/L)

                                                                                        A scuola di salute 13
INFEZIONI

            Gli esami delle infiammazioni
                   e delle infezioni
            Particolarmente utili                                cuzione: la proteina C reattiva (PCR) e la
                                                                 procalcitonina (PCT), entrambe proteine
            sono due esami                                       della fase acuta, prodotte dal fegato.
            del sangue, semplici                                 In corso di infezioni virali o infiammazioni
            e di facile esecuzione:                              non infettive, il livello di PCT aumenta leg-
                                                                 germente (di rado supera 1 ng/mL).
            la proteina C reattiva (PCR)                         In corso di infezioni batteriche invece il livel-
            e la procalcitonina (PCT)                            lo aumenta nettamente e in poche ore.
                                                                 Il valore di PCT può quindi essere un buon
            Di Marina     Macchiaiolo                            indicatore per l’avvio della terapia antibiotica.

           I
                                                                 Lo stesso vale per la PCR, anche se, a diffe-
                    l nostro organismo è predisposto a ri-       renza della PCT, la PCR può alzarsi sia in
                    spondere in modo rapido a qualsiasi          corso di infezioni batteriche, sia per altri tipi
                    azione lesiva, che si tratti di un trauma,   di infiammazioni. Tuttavia, in casi urgenti, il
                    un’infezione, un tumore o un’infiam-         suo netto incremento è sicuramente di aiuto
                    mazione. È la cosiddetta “risposta           nella scelta terapeutica.
            della fase acuta”. Il processo è ben noto ma si
            manifesta, talvolta, con sintomi difficili da in-    Gli esami colturali
            quadrare. La febbre, ad esempio, è comune a          Gli esami colturali, invece, permettono di
            quasi tutti gli stati infiammatori e non sempre      identificare il germe che causa l’infezione.
            la storia clinica e la visita medica permettono      Il campione biologico (ad esempio, il sangue
            di identificarne la causa. Questo vale special-      o le urine) è messo in coltura (urino-coltu-
            mente nei bambini più piccoli, che tra l’altro       ra, emo-coltura, tampone faringeo ecc) per
            sono più a rischio di infezioni batteriche gravi.    verificare l’eventuale sviluppo di germi e,
            Proprio in questi casi gli esami di laboratorio      ancora più importante, la sensibilità agli an-
            possono essere fondamentali per guidare la           tibiotici. Il limite di questo tipo di esami è
            scelta terapeutica.                                  il tempo: i germi si replicano, specialmente
            La terapia antibiotica nelle infezioni virali        in coltura, con tempi che possono andare da
            è inutile. Viceversa, l’uso tempestivo di an-        ore a giorni, l’arco temporale previsto per
            tibiotici in alcune infezioni batteriche (me-        avere dei risultati.
            ningite, polmonite, infezione delle vie uri-         Un sistema più sofisticato e ben più rapido è
            narie o infezioni nei primi mesi di vita) può        la ricerca, nel sangue, di frammenti del ge-
            scongiurare esiti molto gravi. Distinguere           noma (DNA o RNA) dei microrganismi, la
            queste due categorie di infezioni (virali o          cosiddetta PCR-real time. Questo esame
            batteriche) permette quindi di evitare un            permette di valutare molto rapidamente sia
            uso improprio di farmaci (nel primo caso)            la presenza in circolo di un germe, sia la sua
            o di avviare rapidamente dei trattamenti             “quantità”, facilitando il controllo del decor-
            salvavita. Particolarmente utili sono due            so dell’infezione. Non permette, però, l’ese-
            esami del sangue, semplici e di facile ese-          cuzione dell’antibiogramma.

14 A scuola di salute
INFEZIONI

 A scuola di salute 15
ANEMIA

                                    bo
                                m
                            u
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                       eP
                     pp
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                   i
               Di G

                          Gli esami
                        per il bambino
                           anemico

16 A scuola di salute
ANEMIA

Gli esami essenziali da eseguire inizialmente
        nel bambino anemico sono:
    l’emocromo, la conta dei reticolociti
        e il dosaggio della ferritina

         Emoglobina (Hb), proteina principale
         dei globuli rossi, la cui riduzione è defi-
         nita anemia. Ricordiamo a questo propo-
         sito che i valori di Hb non devono essere
         considerati in assoluto, poiché sono legati
         all’età del bambino. Quindi, per esempio,
         valori di Hb pari a 10 g/dL possono es-
         sere normali in un bambino di un anno
         e ridotti in un neonato, dove sono indice
         di anemia. Le differenze dell’emoglobina
         tra maschi e femmine in età pediatrica
         sono meno rilevanti, mentre in età adulta
         le femmine presentano dei valori normali
         più bassi rispetto ai maschi.

         Volume globulare medio (MCV) dei
         globuli rossi, che può essere ridotto, nor-
         male o aumentato. Si avrà una riduzio-
         ne di tale parametro nelle anemie dovute
         a carenza di ferro oppure ad alterazioni
         genetiche (talassemia), mentre noteremo
         un suo aumento nelle forme dovute a ca-
         renza di vitamine come l’acido folico o la
         vitamina B12.

         Ampiezza di distribuzione dei globuli
         rossi (RDW), che serve a valutare l’o-
         mogeneità della grandezza dei glo-
         buli rossi. Tale parametro, ad esempio,
         risulta aumentato nelle forme di ane-
         mia dovute a carenza di ferro.

                                                       A scuola di salute 17
ANEMIA

18 A scuola di salute
ANEMIA

I reticolociti rappresentano i globuli
rossi “giovani”. Il loro numero può ri-
sultare aumentato nel caso di un’anemia
dovuta a un’emorragia o a una distruzione
dei globuli rossi (ad esempio nelle cosid-
dette “anemie emolitiche”). In questi casi,
l’organismo aumenta la produzione dei
globuli rossi in risposta a una loro “perdi-
ta”, e quindi il valore di reticolociti è alto.
Un valore basso di reticolociti, invece, può
indicare una riduzione della produzione
dei globuli rossi stessi.

La ferritina è la principale proteina di
deposito del ferro, essenziale per la pro-
duzione di Hb. Risulta quindi ridotta nelle
forme di anemia dovute a carenza di ferro.
Anche in questo caso è necessario sottoli-
neare che i valori di questa proteina non
devono essere considerati in assoluto
ma devono essere correlati all’età. Ad
esempio, i neonati hanno normalmen-
te alti valori di ferritina, tali da garantire
una normale produzione di emoglobina
durante il periodo dell’allattamento. È
importante considerare che tale proteina
risulta incrementata negli stati infiamma-
tori e che quindi bisogna valutare il dato
riscontrato caso per caso.

Sulla scorta del risultato di questi sem-
plici esami possiamo orientarci sulla cau-
sa delle diverse forme di anemie. Per la
diagnosi definitiva sarà poi necessario
eseguire indagini di approfondimento
stabilite dallo specialista Ematologo.

                                                  A scuola di salute 19
ALLERGIA

                  Gli esami per la diagnosi
                 di allergia in età pediatrica
            Si tratta di un problema                             RAST: esame eseguito attraverso un comune
                                                                 prelievo di sangue. Il termine RAST (Ra-
            quasi quotidiano:                                    dioAllergoSorbent test) è un acronimo che si
            una diagnosi corretta può                            riferisce al metodo di laboratorio che i biologi
            essere molto vantaggiosa                             utilizzano per ricercare e dosare gli anticorpi
                                                                 dell’allergia, ovvero le IgE specifiche. Questi
            per il bambino                                       anticorpi possono essere diretti contro aller-
                                                                 geni che respiriamo o mangiamo.
            Di Alessandro     Fiocchi                            Il medico, attraverso questo esame, può

           L
                                                                 quindi avere una conferma della presenza
                          a diagnosi di allergia è un pro-       dello stato di sensibilizzazione allergica che
                          blema quasi quotidiano per il          ha inizialmente ipotizzato sulla base del-
                          pediatra. Nel bambino, tale dia-       la storia clinica e magari già parzialmente
                          gnosi prevede un percorso arti-        confermato con l’aiuto degli SPT.
                          colato non sempre semplice da
            seguire. Tuttavia, il vantaggio di una diagnosi      Test di Provocazione Orale (TPO): questo
            corretta di allergia compensa ampiamente il          esame costituisce il metodo più affidabile
            disagio di sottoporre il piccolo paziente alle       per confermare la diagnosi di allergia ali-
            procedure diagnostiche.                              mentare. Il test consiste nella somministra-
                                                                 zione diretta dell’alimento sospetto.
            I test per le allergie                               Si svolge in ospedale sotto la costante super-
            Skin Prick Test (SPT): esame cutaneo che             visione di personale medico e infermieristico.
            viene eseguito a livello ambulatoriale da per-       L’alimento viene somministrato al piccolo a
            sonale sanitario. Nel Prick Test, alcune gocce       digiuno in dosi crescenti fino al raggiungi-
            di un liquido che contiene vari tipi di allergeni    mento di una porzione che le linee guida in-
            purificati (cioè le molecole in grado di scate-      ternazionali ritengono essere quella giusta
            nare la reazione allergica) vengono posizio-         per dire di non essere allergici.
            nate sulla pelle, solitamente dell’avambraccio;      Al termine del test, il bambino rimane ulte-
            successivamente, la cute viene incisa con una        riormente in osservazione precauzionale per
            lancetta monouso al fine di lasciar penetrare        almeno altre 2 ore.
            l’allergene attraverso gli strati più superficiali   Se il medico lo riterrà opportuno, prima di
            della cute.                                          cominciare il test, potrà applicare al bambi-
            La cute viene scalfita, non ferita.                  no una piccola agocannula durante la per-
            Questo esame potrebbe risultare fastidioso           manenza in ospedale. Non preoccupatevi per
            per il piccolo, ma fortunatamente non dolo-          questo, è il modo migliore e più veloce per
            roso. Dopo un’attesa di 15 minuti si valuta la       intervenire con i farmaci giusti nel caso in cui
            reazione cutanea ottenuta in corrispondenza          ce ne fosse bisogno durante il test di provo-
            di ogni allergene. In caso di reazione positiva,     cazione orale!
            è possibile osservare la comparsa di un pomfo
            (area circoscritta di gonfiore cutaneo, simile a
            una puntura di zanzara) pruriginoso.

20 A scuola di salute
ALLERGIA

Attenti ai test alternativi
Nessuna farmacia è dotata di test per l’allergia alimentare che siano scientifica-
mente validati! Gli studi medici naturopatici o omeopatici che propongono test
basati sull’analisi del capello, sulla risposta dell’organismo al contatto con am-
polle in cui sono contenuti gli alimenti, o sulla lettura dell’iride, non propongono
metodiche che possono dare alcun risultato utile: di regola, nessuno di questi
test risulta mai negativo. Vengono poste diagnosi come quella di allergia al
lievito, al grano, al latte, e viene proposta una dieta di eliminazione che di solito
non avrà alcun effetto sulla sintomatologia del bambino.

                                                                            A scuola di salute 21
COLESTEROLO

                        Colesterolo e trigliceridi
            Si tratta dei più importanti                          I trigliceridi...
                                                                  Le alterazioni che coinvolgono i trigliceridi
            fattori di rischio                                    non sono frequenti in età pediatrica e, a parte
            per lo sviluppo di malattie                           rare eccezioni, sono per lo più causate da al-
            cardiovascolari: ecco quali                           tre patologie: diabete mellito, epatite, terapie
                                                                  farmacologiche (in primis cortisone), patolo-
            sono i test da effettuare                             gie tumorali, malattie da accumulo, malattie
                                                                  autoimmuni, infezioni, obesità.
            Di Andrea Bartuli
            e Sabrina Buonuomo
                                                                  ...e il colesterolo

            L
                                                                  L’aumento dei valori di colesterolo invece
                           e alterazioni dei valori dei grassi    è relativamente frequente, per l’esistenza di
                           nel sangue, e in particolare l’au-     una condizione nota come Ipercolesterole-
                           mento del colesterolo, sono ri-        mia Familiare, che colpisce circa 1 bambino
                           conosciuti tra i più importanti        ogni 380-500.
                           fattori di rischio per lo sviluppo     I bambini affetti non hanno alcun segno o
            di malattie cardiovascolari, perché respon-           sintomo di malattia, ma i valori di coleste-
            sabili della formazione delle cosiddette “plac-       rolo nel sangue sono in genere 2-3 vol-
            che” di aterosclerosi.                                te superiori alla norma e la persistenza di
            Le placche di aterosclerosi sono zone alterate        questo stato può condurre all’infarto in età
            della parete dei vasi sanguigni, che possono          giovane-adulta, con un rischio 20 volte au-
            predisporre a malattie cardiovascolari come           mentato rispetto alla popolazione generale.
            l’infarto. Gli eventi cardiovascolari acuti av-       I bambini diagnosticati e trattati prima che
            vengono in età adulta, ma la scoperta della           abbia inizio il danno alle arterie, invece, non
            presenza di placche nei bambini con il co-            sviluppano in età adulta malattia cardiova-
            lesterolo alto ha fatto comprendere la ne-            scolare e hanno una aspettativa di vita so-
            cessità di una diagnosi e di un trattamento           vrapponibile alle persone che non presenta-
            precoci. L’individuazione e il trattamento dei        no questa malattia.
            bambini/adolescenti con ipercolesterolemia            Si tratta di una condizione trasmessa con
            sono in tutto il mondo occidentale uno degli          modalità autosomica dominante: in prati-
            obiettivi chiave dei piani sanitari.                  ca, se un genitore è affetto, un figlio avrà
            Per individuare i bambini con alterato profilo        il 50% di possibilità di essere anch’esso af-
            lipidico, esistono delle tavole di valori (centili)   fetto da questa patologia. Il sospetto dia-
            a cui far riferimento specificamente per l’età        gnostico può quindi venire da un semplice
            pediatrica. In generale, salvo rare eccezioni,        dosaggio dei livelli di colesterolo nel san-
            è consigliabile non effettuare il dosaggio            gue e da un’attenta raccolta della storia
            durante i primi due anni di vita. In que-             dei familiari.
            sta epoca, infatti, i valori sono normalmente         Un esame che può salvare la vita.
            più elevati, perché l’organismo ha bisogno
            di alti valori lipidici per la formazione della
            mielina, che protegge le fibre nervose, delle
            membrane cellulari e per la sintesi di ormoni
            e vitamine.
22 A scuola di salute
COLESTEROLO

     A scuola di salute 23
VA C C I N I

                        I test prima dei vaccini:
                             servono davvero?
            Non è necessario effettuare                        ne, tuttavia, sono utili solo in casi molto
                                                               particolari che vengono gestiti in ospeda-
            alcun esame diagnostico                            le. Nel bambino allergico all’uovo, spesso,
            prima di eseguire                                  sorgono dubbi riguardo alla possibilità di
            le vaccinazioni di routine:                        ricevere i vaccini contro morbillo parotite
                                                               e rosolia, oltre a quello contro l’influenza.
            ecco perché                                        Sebbene questi vaccini contengano mi-
                                                               nime quantità di proteine dell’uovo, tale
            Di   Alberto Eugenio Tozzi                         quantità non è sufficiente a scatenare una

           P
                                                               reazione allergica neanche nel bambino
                           rima di una vaccinazione,           con allergia grave. Di conseguenza, questi
                           vengono poste delle doman-          vaccini possono essere somministrati tran-
                           de utili a individuare i sog-       quillamente senza effettuare alcun test.
                           getti che potrebbero avere •        Test per le immunodeficienze. Anche i test
                           maggiore rischio di reazioni        per individuare eventuali immunodefi-
            avverse. È una pratica utile ed efficace.          cienze non trovano indicazione prima
            Invece, l’esecuzione di esami di laborato-         delle vaccinazioni. Solo nel caso in cui
            rio per individuare le persone a rischio di        esista una malattia immunitaria grave,
            sviluppare effetti collaterali da vaccini è        infatti, sono controindicati alcuni vaccini
            inutile. Al momento, infatti, non esistono         vivi attenuati, come quello contro morbil-
            test predittivi e non è necessario effettuare      lo, parotite, rosolia, varicella e quello con-
            alcun esame diagnostico prima di esegui-           tro il rotavirus. Queste gravi condizioni si
            re le vaccinazioni di routine.                     presentano con sintomi clinici importanti
            Tra i numerosi test proposti vi sono i seguenti:   dal primo periodo della vita e sono dia-
            • Test genetici. È stato suggerito che la ti-      gnosticate prima dell’epoca di esecuzione
                pizzazione HLA e l’esame di un gene            delle vaccinazioni.
                che codifica per l’enzima MTHFR pos- •         Test per verificare una già esistente immuni-
                sano predire l’insorgenza di malattie          tà alla malattia prevenuta dalla vaccinazione.
                autoimmuni. Come è noto, i vaccini non         Eseguire una vaccinazione quando si è
                sono associati a questo gruppo di malat-       già immuni per una malattia prevenibile
                tie e nessun dato scientifico attualmente      non comporta rischi apprezzabili. In
                giustifica l’uso di questi esami prima del-    casi particolari, come la preparazione a
                la vaccinazione.                               un trapianto d’organo, può essere utile
            • Test allergologici. Le reazioni allergiche       eseguire un test per individuare le malat-
                gravi, rarissime, sono uno dei possibili       tie alle quali il paziente è suscettibile per
                effetti collaterali dopo la vaccinazione.      eseguire le relative vaccinazioni prima
                I test allergologici prima della vaccinazio-   dell’intervento.

24 A scuola di salute
VA C C I N I

A scuola di salute 25
ESAMI DEL SANGUE

                  Fare gli esami (del sangue)
                  senza paura e senza dolore
            Si tratta di                                       libro o giocare insieme o disegnare, per far
            una delle procedure                                trascorrere il tempo più velocemente e ridur-
                                                               re l’ansia.
            più frequenti in pediatria,
            ma può causare ansia                               Cosa fare per contenere il dolore
                                                               durante l’esecuzione del prelievo?
            nel bambino.                                       Oltre a dare informazioni adeguate, è utile
            Vediamo come aiutarli                              chiedere al bambino quali sono le sue prefe-
                                                               renze: su quale braccio preferisce effettuare
            Di   Immacolata Dall’Oglio                         il prelievo, se desidera o meno la presenza dei

           I
                                                               genitori, in che posizione preferisce stare
                   l prelievo venoso periferico è una delle    (seduto o in braccio ai genitori).
                   procedure più frequentemente effet-         I genitori potranno, inoltre, suggerire la tec-
                   tuate in pediatria. È semplice e dura po-   nica di distrazione più adatta a loro figlio
                   chi minuti. Tuttavia, per il bambino può    (guardare la televisione, giocare con qualche
                   rappresentare un’esperienza dolorosa        pupazzo o con un videogame, soffiare delle
            e traumatica, tanto più per quei bambini che       bolle di sapone, ascoltare o raccontare qual-
            devono sottoporsi a frequenti controlli degli      cosa) o i contenuti che possono essere più
            esami del sangue, come nel caso di una malat-      interessanti per il bambino (per esempio
            tia cronica.                                       lo sport, gli animali, ecc.).
                                                               Le tecniche di distrazione e rilassamento
            Come si può prevenire                              sono molto importanti perché permettono al
            la paura da prelievo nel bambino?                  bambino di distaccarsi mentalmente non solo
            La collaborazione dei genitori è fondamentale:     dal dolore fisico, ma anche dall’ansia e dal-
            i bambini sono spesso lo specchio dei genitori     la paura della procedura. Nel neonato e nel
            e del loro atteggiamento verso la procedura.       lattante, la principale distrazione è data dal
            Pertanto, è importante mostrarsi il più possi-     contatto fisico e dall’allattamento o dalla
            bile sereni, con la consapevolezza che si tratta   somministrazione di soluzione zuccherata
            di una procedura semplice e generalmente ra-       appositamente predisposta, o dalla suzione
            pida, anche se un po’ fastidiosa o dolorosa.       non nutritiva (ad esempio il succhiotto, vedi
            I genitori possono quindi con semplicità in-       tabella “Tecniche di distrazione divise per età”).
            formare e preparare il proprio figlio all’e-       Se un bambino si divincola e piange significa
            same, il giorno stesso delle analisi i figli più   che non vuole essere sottoposto alla proce-
            piccoli, mentre qualche giorno prima i più         dura. Si prova quindi a distrarlo in vari modi,
            grandi (età scolare e adolescenti).                ma se non c’è modo di calmarlo, è opportu-
            L’importante, in genere, è essere sinceri e ras-   no intraprendere la procedura in un secondo
            sicurarlo che i genitori saranno accanto a lui     momento. Essere trattenuto con forza contro
            per affrontare questa esperienza.                  la propria volontà può essere più doloroso
            È utile anche che i genitori portino qualcosa      dello stesso dolore provocato dalla procedu-
            per intrattenere il bambino nel caso di possi-     ra. Un altro aspetto importante è l’applicazio-
            bile attesa prima del prelievo: la lettura di un   ne dell’anestetico locale nel punto dove verrà

26 A scuola di salute
ESAMI DEL SANGUE

       eseguito il prelievo. Spesso saranno gli stessi      E dopo il prelievo?
       infermieri che valuteranno il patrimonio veno-       I più piccoli possono aver bisogno di es-
       so di vostro figlio e decideranno le zone dove       sere subito consolati. Dai 5-6 anni si può
       porre l’anestetico. Sarà importante rispettare       chiedere al bambino “da uno a dieci, quanto
       i tempi d’azione raccomandati, che non sono          male hai sentito?”.
       mai inferiori ai 20 minuti: e la maggiore effica-    Può essere un buon sistema per quantificare e
       cia è dopo 60 minuti. Quindi, sentito anche il       commentare in modo sintetico l’impressione
       pediatra, specie per i bambini che possono           generale dell’esperienza dolorosa.
       richiedere diversi controlli ematici o in cui        Scattarsi una fotografia dopo il prelievo può
       si suppone una scarsa collaborazione, i ge-          essere un altro modo utile per ricordarsi la re-
       nitori possono prendere accordi in modo da           ale entità della procedura nel caso in cui debba
       presentarsi con l’anestetico già posizionato         essere ripetuta nel futuro.
       nelle aree precedentemente individuate.

               Tecniche di distrazione divise per età
          ETÀ                                                METODI

                  0-3        Marsupio terapia (kangaroo mother care), suzione non nutritiva,
                  mesi       allattamento, contenimento visivo o con il contatto fisico

                  3 mesi Contatto fisico con il bambino: toccare, accarezzare, cullare,
                  2 anni ascoltare musica, distrazione (ad es. giocattoli sopra la culla)

                  2-4        Distrazione (ad es. giocare, raccontare storie, leggere libri);
                  anni       respirazione, bolle di sapone, tecnica del guanto magico¹

                             Respirazione; rilassamento; distrazione (racconto di storie,
                 4-6         gioco con pupazzi, parlare dei luoghi preferiti, guardare la televisione);
                 anni        tecnica del guanto magico, tecnica di visualizzazione²,
                             coinvolgimento nella procedura (ad es. mettere il cerotto)

                             Respirazione, rilassamento, distrazione (musica, contare, parlare
                 6-11        dei luoghi preferiti, guardare la TV), tecnica di visualizzazione²,
                 anni        tecnica dell’interruttore³

                 11-13       Distrazione con musica o TV, respirazione, visualizzazione,
                 anni        tecnica dell’interruttore³

¹TECNICA DEL GUANTO MAGICO: l’infermiere fa finta di avere un guanto speciale,
che non fa sentire il dolore; lo indossa prima del prelievo.
²TECNICA DI VISUALIZZAZIONE: consiste nel proporre al bambino di concentrarsi su un’immagine mentale
piacevole (ad esempio trovarsi nel suo luogo preferito), anziché sul prelievo.
³TECNICA DELL’INTERRUTTORE: dopo il rilassamento si propone al bambino di immaginare - visualizzare -
un interruttore in grado di diminuire la sensibilità al dolore dell’area di cute dove verrà effettuato il prelievo.
                                                                                                      A scuola di salute 27
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