Gli esami non finiscono mai - Febbraio/Marzo 2019 Istituto per la salute del bambino e dell'adolescente - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Istituto per la salute del bambino e dell’adolescente Febbraio/Marzo 2019 Gli esami non finiscono mai...
CONTENUTI 4 IN QUESTO NUMERO LA NOSTRA GUIDA AGLI ESAMI DEL SANGUE E DELLE URINE Di Francesco Gesualdo 6 EMOCROMO L’EMOCROMO Di Giuseppe Palumbo 8 F E G AT O GLI ESAMI DEL FEGATO Di Valerio Nobili URINE 10 L’ESAME DELLE URINE Di Francesco Emma 14 INFEZIONI GLI ESAMI DELLE INFIAMMAZIONI E DELLE INFEZIONI Di Marina Macchiaiolo COORDINAMENTO EDITORIALE: A.G. Ugazio, N. Zamperini COMITATO DI REDAZIONE: G. Morino, A. Reale, A. Tozzi, A. Turchetta, S. Vicari, F. Gesualdo SEGRETERIA: M. Mathieu 2 A scuola di salute
16 ANEMIA GLI ESAMI PER IL BAMBINO ANEMICO Di Giuseppe Palumbo ALLERGIA 20 GLI ESAMI PER LA DIAGNOSI DI ALLERGIA IN ETÀ PEDIATRICA Di Alessandro Fiocchi 22 C O L E S T E R O LO COLESTEROLO E TRIGLICERIDI Di Andrea Bartuli e Sabrina Buonuomo 24 VAC C I N I I TEST PRIMA DEI VACCINI: SERVONO DAVVERO? Di Alberto E. Tozzi 26 ESAMI DEL SANGUE FARE GLI ESAMI (DEL SANGUE) SENZA PAURA E SENZA DOLORE Di Immacolata Dall’Oglio L’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ricorda il Prof. Valerio Nobili, collaboratore di A scuola di salute, medico appassionato e scienziato di valore. A scuola di salute 3
IN QUESTO NUMERO La nostra guida agli esami del sangue e delle urine 4 A scuola di salute
IN QUESTO NUMERO In questo numero Di Francesco Gesualdo C osa è un emocromo? A che serve? Come si raccolgono le urine per fare un’urinocoltura? Come si fa a capire se un bambino ha un’infezione grave? O un’anemia? Bisogna controllare il colestero- lo anche nei piccoli? Esistono degli esami per capire se un bambino corre qualche rischio ad effettuare i vaccini? Come si fa ad aiutare un bambino a gestire la paura di un prelievo? A queste e a molte altre domande risponderemo in questo numero di A scuola di sa- lute, che abbiamo deciso di dedicare agli esami del sangue e all’esame delle urine. Spesso si è convinti che gli esami possano essere uno strumento imprescindibile per fare delle diagnosi precise. Oppure crediamo che sia fondamentale eseguire periodica- mente degli esami del sangue per verificare che un bambino in condizioni di salute ap- parentemente buone non nasconda qualche problema. Ebbene, non è così. Gli esami del sangue dovrebbero sempre essere prescritti in base all’osservazio- ne clinica, e sono le condizioni cliniche che devono guidare il medico all’inter- pretazione dei risultati. Inoltre, esistono tanti esami del tutto inutili - eseguirli sarebbe uno spreco di tempo e di risorse, oltre che un momento di stress del tutto evitabile, sia per i genitori sia, soprattutto, per il bambino. A scuola di salute 5
EMOCROMO L’Emocromo Si tratta dell’esame A cosa serve L’emocromo ci informa sullo stato di salute più prescritto: scopriamo del paziente. Ci dirà, ad esempio, se il pa- cos’è e quali informazioni ziente ha un’anemia, se c’è un’infiammazione fornisce in atto o se vi è un rischio di emorragia. Di Giuseppe Palumbo Come interpretarlo Nell’interpretazione dell’emocromo è fon- L damentale tenere conto di quali sono i valori ’emocromo è l’esame del san- normali a seconda dell’età del paziente. gue più prescritto in tutte le Ad esempio, se consideriamo i vari tipi di fasce d’età. Può dare numero- globuli bianchi, nel neonato prevalgono i se informazioni sullo stato di neutrofili, mentre a partire dal primo mese salute del bambino, ma va in- di vita e fino ai 6 anni saranno più numerosi terpretato correttamente per riconoscere le i linfociti. Allo stesso modo, i valori di emo- anomalie, evitando allo stesso tempo inutili globina e di piastrine cambiano molto nelle allarmismi. diverse fasce d’età. Che cos’è È il conteggio delle cellule del sangue e la valutazione delle loro caratteristi- che principali: contiene le informazioni su tutte le cellule del sangue, restituendoci il numero preciso di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine circolanti e alcune loro caratteristiche. 6 A scuola di salute
EMOCROMO L’Emocromo EMOGLOBINA Si tratta di una proteina presente nei globuli rossi, il cui ruolo consiste nel legare l’ossigeno e trasportarlo a tutti gli organi del nostro corpo. Parliamo di anemia quando i livelli di questa proteina sono ridotti. PIASTRINE Le piastrine hanno la fondamentale funzione di permettere la coagulazione e la cicatrizzazione delle ferite da cui fuoriesce sangue (emorragie). Un loro basso numero può quindi esporre a rischio di emorragie. Un numero troppo alto di piastrine, al contrario, può favorire lo sviluppo di trombi, cioè di coaguli che ostruiscono il passaggio di sangue attraverso arterie e vene. GLOBULI BIANCHI Sono le cellule responsabili della difesa contro i microrganismi (virus, batteri, funghi, parassiti). NEUTROFILI Hanno la funzione di difendere l’organismo contro le infezioni causate da batteri e funghi, attraverso la cattura e la distruzione di questi microrganismi. La causa più frequente di un loro aumento sono le infezioni. Una loro diminuzione può comportare il rischio di sviluppare infezioni gravi. LINFOCITI Sono le cellule responsabili della difesa immunitaria e della produzione di anticorpi; anche il loro numero può essere aumentato o diminuito per cause infettive o nel caso di malattie più gravi, come le malattie linfoproliferative (ad esempio, le leucemie). MONOCITI Sono cellule capaci di migrare dai vasi sanguigni nei tessuti, dove maturano diventando “macrofagi”, cioè cellule in grado di catturare e distruggere i microrganismi. EOSINOFILI Svolgono il loro compito nelle reazioni allergiche e nella difesa da parassiti ed elminti (vermi intestinali). BASOFILI Sono anch’essi cellule coinvolte nella difesa dell’organismo e nelle risposte allergiche. La loro funzione prevede il rilascio di sostanze coinvolte nelle infiammazioni. A scuola di salute 7
F E G AT O Gli esami del fegato A cosa servono Ci sono 2 tipi di transaminasi: • l’aspartato aminotransferasi (AST o e cosa possono indicare? GOT), localizzata non solo nel fegato ma Ecco le risposte anche nel cuore, nei muscoli, nei reni, nel alle più comuni domande cervello, nel pancreas, nei polmoni e nei dei genitori globuli rossi. • L’alanino-aminotransferasi (ALT o GPT), presente quasi esclusivamente nel- Di Valerio Nobili le cellule del fegato; l’aumento dell’ALT è un segno più specifico di danno alle cellu- Le transaminasi le del fegato, rispetto alla AST. Le transaminasi (o aminotransferasi), Se si osserva un aumento delle transaminasi, sono enzimi localizzati all’interno delle cel- è essenziale valutare: lule e presenti nel sangue a bassi livelli. 1. L’entità: non permette di fare una dia- Rappresentano un indice molto sensibile gnosi o di predire il decorso del problema. di danno del fegato: infatti, sono alterate L’ipertransaminasemia si classifica in: nella maggior parte delle malattie del fega- • LIEVE (fino a 2 volte il valore massimo to. Un aumento delle transaminasi può es- di normalità). sere causato più frequentemente da un’in- • MODERATA (tra 2 e 10 volte il valore fezione o dall’assunzione di alcuni farmaci, massimo di normalità). come il paracetamolo. Più raramente, un • GRAVE (superiore a 10 volte il valore livello aumentato di transaminasi può es- massimo di normalità). sere dovuto alla presenza di malattie gene- 2. La durata: si definisce ipertransaminase- tiche o autoimmuni. mia cronica se dura da più di 6 mesi. Con- Tuttavia, le transaminasi sono un esame siderata l’estrema sensibilità di tali esami, poco specifico, cioè possono aumentare an- capita spesso di osservare aumenti tran- che per malattie non localizzate al fegato (ad sitori delle transaminasi, con successivo esempio malattie del cuore, del sistema ner- ritorno ai valori normali: si tratta di un voso, dell’apparato neuromuscolare). evento frequente e non deve allarmare. 8 A scuola di salute
F E G AT O La gamma-glutamil transferasi (GGT) è I livelli di GGT sono più alti in caso di obe- un enzima localizzato prevalentemente nelle sità e in presenza di grasso addominale. cellule che rivestono i dotti biliari, cioè i ca- La bilirubina è un prodotto della disgrega- nali che portano la bile, prodotta dal fegato, zione dei globuli rossi. Dal sangue è traspor- nella cistifellea e da lì nell’intestino. tata al fegato, dove è elaborata e poi smaltita. Nei bambini, un aumento della GGT rap- Normalmente i livelli nel sangue sono mini- presenta il segno più specifico di danno mi, ma possono aumentare in caso di problemi delle vie biliari, dovuto a un’infiammazio- al fegato o in presenza di ostruzioni al deflusso ne o a un’ostruzione. Inoltre, le GGT au- della bile. Quando i livelli di bilirubina totale mentano se si fa consumo di alcol o se si è superano i 3 mg/dL compare l’ittero, cioè il in terapia con alcuni farmaci. colorito giallastro della cute. A scuola di salute 9
URINE ma Em sco ce an Fr Di L’esame delle urine Si tratta di un test comunemente prescritto per indagare la presenza di malattie o di infezione dei reni o delle vie urinarie 10 A scuola di salute
URINE L A R A C C O LTA DEL CAMPIONE Idealmente, il campione deve essere raccol- La raccolta del campione non costituisce un to durante la parte intermedia del mitto problema nei bambini che fanno già la pipì urinario, per evitare la contaminazione con nel vasino o nel water, mentre è più diffici- cellule o batteri presenti sulle vie urinarie le, anche se non impossibile, nei bambini che esterne; questi vengono eliminati nella prima portano il pannolino. parte della minzione. 1 Lavare la zona genitale con acqua e sapone (non utilizzare altre sostanze disinfettanti) Dopo circa mezz’ora, alternare piccoli massaggi Far bere circolari di 1 minuto sul fondoschiena, 2 il bambino leggeri colpetti ripetuti eseguiti con una o due dita o la bambina sul basso ventre, a livello della vescica (sopra il pube). In questo modo, i bambini urinano dopo pochi minuti e si può raccogliere “al volo” un piccolo campione di urine. In alternativa, applicare Il campione prelevato con sacchetto è idoneo se si vuole misurare proteinuria (presenza di proteine 3 l’apposito nelle urine) o ematuria (presenza di sangue nelle urine). sacchetto Il campione prelevato con sacchetto è meno adatto acquistabile per la valutazione di leucocituria (presenza in farmacia di globuli bianchi nelle urine) e ancora meno se serve un’urinocoltura, in quanto comporta un rischio elevato di contaminazione. In questo caso, cambiare il sacchetto ogni 30 minuti. A scuola di salute 11
URINE Cosa fa il laboratorio? U na volta arrivato in laboratorio, e. Bilirubina o urobilinogeno: possono il campione viene generalmente indicare situazioni di emolisi, cioè di diviso, in funzione degli esami rottura dei globuli rossi nella circola- richiesti. zione o di malattia del fegato. 1. Le urine vengono in primo luogo esa- f. Proteinuria: è quasi sempre di origine minate a occhio nudo per vedere: renale, ma non è necessariamente sin- a. se esistono grosse quantità di sangue tomo di malattia se questa è transito- (ematuria macroscopica). ria o presente solo nel primo campione b. se le urine sono torbide, segno di della mattina. possibile infezione e di precipitazione g. Glucosio: indica un eccesso di glucosio di sostanze nelle urine (queste ultime nel sangue (diabete mellito), oppure, non rappresentano necessariamente più raramente, una perdita anormale un segno di malattia). di glucosio da parte del rene a causa di 2. Successivamente il laboratorio esegue una malattia renale. un esame fisico-chimico. Salvo richie- h. Creatinina (riportata solo su alcuni sta specifica, si utilizza uno stick urinario stick): l’interpretazione è simile a quel- che può essere analizzato ad occhio nudo la del peso specifico. o in laboratorio tramite apposite appa- In certi casi, il medico potrà richiedere al recchiature. Lo stick urinario è costituito laboratorio di eseguire dosaggi aggiuntivi da piccoli quadrati di carta reattiva che sulle urine, con tecniche di laboratorio più cambiano colore a seconda della compo- sofisticate per ottenere un migliore dosaggio sizione delle urine. delle proteine o per dosare elementi che non a. Peso specifico: indica quanto le urine sono inclusi sullo stick. sono concentrate. È molto importan- 3. “Sedimento urinario” o “esame mi- te valutare il peso specifico per inter- croscopico delle urine”: se richiesto, il pretare correttamente il resto dei risul- campione di urine viene centrifugato e tati. Per esempio, una positività lieve di analizzato al microscopio. Questo esame un altro elemento dello stick potrebbe consente di rilevare la presenza anormale non avere significato patologico se il di globuli bianchi, globuli rossi, altre cel- campione è molto concentrato (peso lule, alcuni germi o elementi particolari, specifico elevato), ma potrebbe indicare detti “cilindri”, che possono indicare una un problema urinario se le urine sono malattia renale. Le urine contengono diluite (peso specifico basso). normalmente qualche cellula e la loro b. pH: indica l’acidità delle urine e in ge- quantità dipende in parte dalla concen- nere non ha significato patologico. trazione delle urine stesse. c. Leucociti (cioè i globuli bianchi): pos- sono essere indicativi di infezione uri- naria, soprattutto se sono presenti an- che i nitriti. d. Corpi chetonici: indicano uno stato metabolico caratterizzato dalla scarsa disponibilità di glucosio, per esempio dopo episodi di vomito, digiuno pro- lungato o in caso di diabete mellito non controllato adeguatamente con la terapia. 12 A scuola di salute
URINE Come leggere le analisi delle urine Peso specifico 1.000 1.005 1.010 1.015 1.020 1.025 1.030 pH 5.0 6.0 6.5 7.0 8.0 9.0 Leucociti neg. ca. 15 ca. 75 ca. 125 ca. 500 Leuko/µL Sangue /emoglobina neg. ca. 5-10 ca. 10 ca. 25 ca. 25 ca. 50 ca. 50 ca. 250 Ery/µL Nitriti neg. + ++ Corpi chetonici neg. 5 (0.5) 15 (1.5) 50 (5) 150 (15) mg/dL (mmol/L) Bilirubina neg. + ++ +++ Urobilinogeno normal 1 (17) 4 (70) 8 (140) 12 (200) mg/dL (µmol/L) Proteine neg. 15 (0.15) 30 (0.3) 100 (1) 300 (3) 1.000 (10) mg/dL (g/L) Glucosio normal 100 (5.5) 300 (17) 1.000 (55) mg/dL (mmol/L) A scuola di salute 13
INFEZIONI Gli esami delle infiammazioni e delle infezioni Particolarmente utili cuzione: la proteina C reattiva (PCR) e la procalcitonina (PCT), entrambe proteine sono due esami della fase acuta, prodotte dal fegato. del sangue, semplici In corso di infezioni virali o infiammazioni e di facile esecuzione: non infettive, il livello di PCT aumenta leg- germente (di rado supera 1 ng/mL). la proteina C reattiva (PCR) In corso di infezioni batteriche invece il livel- e la procalcitonina (PCT) lo aumenta nettamente e in poche ore. Il valore di PCT può quindi essere un buon Di Marina Macchiaiolo indicatore per l’avvio della terapia antibiotica. I Lo stesso vale per la PCR, anche se, a diffe- l nostro organismo è predisposto a ri- renza della PCT, la PCR può alzarsi sia in spondere in modo rapido a qualsiasi corso di infezioni batteriche, sia per altri tipi azione lesiva, che si tratti di un trauma, di infiammazioni. Tuttavia, in casi urgenti, il un’infezione, un tumore o un’infiam- suo netto incremento è sicuramente di aiuto mazione. È la cosiddetta “risposta nella scelta terapeutica. della fase acuta”. Il processo è ben noto ma si manifesta, talvolta, con sintomi difficili da in- Gli esami colturali quadrare. La febbre, ad esempio, è comune a Gli esami colturali, invece, permettono di quasi tutti gli stati infiammatori e non sempre identificare il germe che causa l’infezione. la storia clinica e la visita medica permettono Il campione biologico (ad esempio, il sangue di identificarne la causa. Questo vale special- o le urine) è messo in coltura (urino-coltu- mente nei bambini più piccoli, che tra l’altro ra, emo-coltura, tampone faringeo ecc) per sono più a rischio di infezioni batteriche gravi. verificare l’eventuale sviluppo di germi e, Proprio in questi casi gli esami di laboratorio ancora più importante, la sensibilità agli an- possono essere fondamentali per guidare la tibiotici. Il limite di questo tipo di esami è scelta terapeutica. il tempo: i germi si replicano, specialmente La terapia antibiotica nelle infezioni virali in coltura, con tempi che possono andare da è inutile. Viceversa, l’uso tempestivo di an- ore a giorni, l’arco temporale previsto per tibiotici in alcune infezioni batteriche (me- avere dei risultati. ningite, polmonite, infezione delle vie uri- Un sistema più sofisticato e ben più rapido è narie o infezioni nei primi mesi di vita) può la ricerca, nel sangue, di frammenti del ge- scongiurare esiti molto gravi. Distinguere noma (DNA o RNA) dei microrganismi, la queste due categorie di infezioni (virali o cosiddetta PCR-real time. Questo esame batteriche) permette quindi di evitare un permette di valutare molto rapidamente sia uso improprio di farmaci (nel primo caso) la presenza in circolo di un germe, sia la sua o di avviare rapidamente dei trattamenti “quantità”, facilitando il controllo del decor- salvavita. Particolarmente utili sono due so dell’infezione. Non permette, però, l’ese- esami del sangue, semplici e di facile ese- cuzione dell’antibiogramma. 14 A scuola di salute
INFEZIONI A scuola di salute 15
ANEMIA bo m u al eP pp use i Di G Gli esami per il bambino anemico 16 A scuola di salute
ANEMIA Gli esami essenziali da eseguire inizialmente nel bambino anemico sono: l’emocromo, la conta dei reticolociti e il dosaggio della ferritina Emoglobina (Hb), proteina principale dei globuli rossi, la cui riduzione è defi- nita anemia. Ricordiamo a questo propo- sito che i valori di Hb non devono essere considerati in assoluto, poiché sono legati all’età del bambino. Quindi, per esempio, valori di Hb pari a 10 g/dL possono es- sere normali in un bambino di un anno e ridotti in un neonato, dove sono indice di anemia. Le differenze dell’emoglobina tra maschi e femmine in età pediatrica sono meno rilevanti, mentre in età adulta le femmine presentano dei valori normali più bassi rispetto ai maschi. Volume globulare medio (MCV) dei globuli rossi, che può essere ridotto, nor- male o aumentato. Si avrà una riduzio- ne di tale parametro nelle anemie dovute a carenza di ferro oppure ad alterazioni genetiche (talassemia), mentre noteremo un suo aumento nelle forme dovute a ca- renza di vitamine come l’acido folico o la vitamina B12. Ampiezza di distribuzione dei globuli rossi (RDW), che serve a valutare l’o- mogeneità della grandezza dei glo- buli rossi. Tale parametro, ad esempio, risulta aumentato nelle forme di ane- mia dovute a carenza di ferro. A scuola di salute 17
ANEMIA 18 A scuola di salute
ANEMIA I reticolociti rappresentano i globuli rossi “giovani”. Il loro numero può ri- sultare aumentato nel caso di un’anemia dovuta a un’emorragia o a una distruzione dei globuli rossi (ad esempio nelle cosid- dette “anemie emolitiche”). In questi casi, l’organismo aumenta la produzione dei globuli rossi in risposta a una loro “perdi- ta”, e quindi il valore di reticolociti è alto. Un valore basso di reticolociti, invece, può indicare una riduzione della produzione dei globuli rossi stessi. La ferritina è la principale proteina di deposito del ferro, essenziale per la pro- duzione di Hb. Risulta quindi ridotta nelle forme di anemia dovute a carenza di ferro. Anche in questo caso è necessario sottoli- neare che i valori di questa proteina non devono essere considerati in assoluto ma devono essere correlati all’età. Ad esempio, i neonati hanno normalmen- te alti valori di ferritina, tali da garantire una normale produzione di emoglobina durante il periodo dell’allattamento. È importante considerare che tale proteina risulta incrementata negli stati infiamma- tori e che quindi bisogna valutare il dato riscontrato caso per caso. Sulla scorta del risultato di questi sem- plici esami possiamo orientarci sulla cau- sa delle diverse forme di anemie. Per la diagnosi definitiva sarà poi necessario eseguire indagini di approfondimento stabilite dallo specialista Ematologo. A scuola di salute 19
ALLERGIA Gli esami per la diagnosi di allergia in età pediatrica Si tratta di un problema RAST: esame eseguito attraverso un comune prelievo di sangue. Il termine RAST (Ra- quasi quotidiano: dioAllergoSorbent test) è un acronimo che si una diagnosi corretta può riferisce al metodo di laboratorio che i biologi essere molto vantaggiosa utilizzano per ricercare e dosare gli anticorpi dell’allergia, ovvero le IgE specifiche. Questi per il bambino anticorpi possono essere diretti contro aller- geni che respiriamo o mangiamo. Di Alessandro Fiocchi Il medico, attraverso questo esame, può L quindi avere una conferma della presenza a diagnosi di allergia è un pro- dello stato di sensibilizzazione allergica che blema quasi quotidiano per il ha inizialmente ipotizzato sulla base del- pediatra. Nel bambino, tale dia- la storia clinica e magari già parzialmente gnosi prevede un percorso arti- confermato con l’aiuto degli SPT. colato non sempre semplice da seguire. Tuttavia, il vantaggio di una diagnosi Test di Provocazione Orale (TPO): questo corretta di allergia compensa ampiamente il esame costituisce il metodo più affidabile disagio di sottoporre il piccolo paziente alle per confermare la diagnosi di allergia ali- procedure diagnostiche. mentare. Il test consiste nella somministra- zione diretta dell’alimento sospetto. I test per le allergie Si svolge in ospedale sotto la costante super- Skin Prick Test (SPT): esame cutaneo che visione di personale medico e infermieristico. viene eseguito a livello ambulatoriale da per- L’alimento viene somministrato al piccolo a sonale sanitario. Nel Prick Test, alcune gocce digiuno in dosi crescenti fino al raggiungi- di un liquido che contiene vari tipi di allergeni mento di una porzione che le linee guida in- purificati (cioè le molecole in grado di scate- ternazionali ritengono essere quella giusta nare la reazione allergica) vengono posizio- per dire di non essere allergici. nate sulla pelle, solitamente dell’avambraccio; Al termine del test, il bambino rimane ulte- successivamente, la cute viene incisa con una riormente in osservazione precauzionale per lancetta monouso al fine di lasciar penetrare almeno altre 2 ore. l’allergene attraverso gli strati più superficiali Se il medico lo riterrà opportuno, prima di della cute. cominciare il test, potrà applicare al bambi- La cute viene scalfita, non ferita. no una piccola agocannula durante la per- Questo esame potrebbe risultare fastidioso manenza in ospedale. Non preoccupatevi per per il piccolo, ma fortunatamente non dolo- questo, è il modo migliore e più veloce per roso. Dopo un’attesa di 15 minuti si valuta la intervenire con i farmaci giusti nel caso in cui reazione cutanea ottenuta in corrispondenza ce ne fosse bisogno durante il test di provo- di ogni allergene. In caso di reazione positiva, cazione orale! è possibile osservare la comparsa di un pomfo (area circoscritta di gonfiore cutaneo, simile a una puntura di zanzara) pruriginoso. 20 A scuola di salute
ALLERGIA Attenti ai test alternativi Nessuna farmacia è dotata di test per l’allergia alimentare che siano scientifica- mente validati! Gli studi medici naturopatici o omeopatici che propongono test basati sull’analisi del capello, sulla risposta dell’organismo al contatto con am- polle in cui sono contenuti gli alimenti, o sulla lettura dell’iride, non propongono metodiche che possono dare alcun risultato utile: di regola, nessuno di questi test risulta mai negativo. Vengono poste diagnosi come quella di allergia al lievito, al grano, al latte, e viene proposta una dieta di eliminazione che di solito non avrà alcun effetto sulla sintomatologia del bambino. A scuola di salute 21
COLESTEROLO Colesterolo e trigliceridi Si tratta dei più importanti I trigliceridi... Le alterazioni che coinvolgono i trigliceridi fattori di rischio non sono frequenti in età pediatrica e, a parte per lo sviluppo di malattie rare eccezioni, sono per lo più causate da al- cardiovascolari: ecco quali tre patologie: diabete mellito, epatite, terapie farmacologiche (in primis cortisone), patolo- sono i test da effettuare gie tumorali, malattie da accumulo, malattie autoimmuni, infezioni, obesità. Di Andrea Bartuli e Sabrina Buonuomo ...e il colesterolo L L’aumento dei valori di colesterolo invece e alterazioni dei valori dei grassi è relativamente frequente, per l’esistenza di nel sangue, e in particolare l’au- una condizione nota come Ipercolesterole- mento del colesterolo, sono ri- mia Familiare, che colpisce circa 1 bambino conosciuti tra i più importanti ogni 380-500. fattori di rischio per lo sviluppo I bambini affetti non hanno alcun segno o di malattie cardiovascolari, perché respon- sintomo di malattia, ma i valori di coleste- sabili della formazione delle cosiddette “plac- rolo nel sangue sono in genere 2-3 vol- che” di aterosclerosi. te superiori alla norma e la persistenza di Le placche di aterosclerosi sono zone alterate questo stato può condurre all’infarto in età della parete dei vasi sanguigni, che possono giovane-adulta, con un rischio 20 volte au- predisporre a malattie cardiovascolari come mentato rispetto alla popolazione generale. l’infarto. Gli eventi cardiovascolari acuti av- I bambini diagnosticati e trattati prima che vengono in età adulta, ma la scoperta della abbia inizio il danno alle arterie, invece, non presenza di placche nei bambini con il co- sviluppano in età adulta malattia cardiova- lesterolo alto ha fatto comprendere la ne- scolare e hanno una aspettativa di vita so- cessità di una diagnosi e di un trattamento vrapponibile alle persone che non presenta- precoci. L’individuazione e il trattamento dei no questa malattia. bambini/adolescenti con ipercolesterolemia Si tratta di una condizione trasmessa con sono in tutto il mondo occidentale uno degli modalità autosomica dominante: in prati- obiettivi chiave dei piani sanitari. ca, se un genitore è affetto, un figlio avrà Per individuare i bambini con alterato profilo il 50% di possibilità di essere anch’esso af- lipidico, esistono delle tavole di valori (centili) fetto da questa patologia. Il sospetto dia- a cui far riferimento specificamente per l’età gnostico può quindi venire da un semplice pediatrica. In generale, salvo rare eccezioni, dosaggio dei livelli di colesterolo nel san- è consigliabile non effettuare il dosaggio gue e da un’attenta raccolta della storia durante i primi due anni di vita. In que- dei familiari. sta epoca, infatti, i valori sono normalmente Un esame che può salvare la vita. più elevati, perché l’organismo ha bisogno di alti valori lipidici per la formazione della mielina, che protegge le fibre nervose, delle membrane cellulari e per la sintesi di ormoni e vitamine. 22 A scuola di salute
COLESTEROLO A scuola di salute 23
VA C C I N I I test prima dei vaccini: servono davvero? Non è necessario effettuare ne, tuttavia, sono utili solo in casi molto particolari che vengono gestiti in ospeda- alcun esame diagnostico le. Nel bambino allergico all’uovo, spesso, prima di eseguire sorgono dubbi riguardo alla possibilità di le vaccinazioni di routine: ricevere i vaccini contro morbillo parotite e rosolia, oltre a quello contro l’influenza. ecco perché Sebbene questi vaccini contengano mi- nime quantità di proteine dell’uovo, tale Di Alberto Eugenio Tozzi quantità non è sufficiente a scatenare una P reazione allergica neanche nel bambino rima di una vaccinazione, con allergia grave. Di conseguenza, questi vengono poste delle doman- vaccini possono essere somministrati tran- de utili a individuare i sog- quillamente senza effettuare alcun test. getti che potrebbero avere • Test per le immunodeficienze. Anche i test maggiore rischio di reazioni per individuare eventuali immunodefi- avverse. È una pratica utile ed efficace. cienze non trovano indicazione prima Invece, l’esecuzione di esami di laborato- delle vaccinazioni. Solo nel caso in cui rio per individuare le persone a rischio di esista una malattia immunitaria grave, sviluppare effetti collaterali da vaccini è infatti, sono controindicati alcuni vaccini inutile. Al momento, infatti, non esistono vivi attenuati, come quello contro morbil- test predittivi e non è necessario effettuare lo, parotite, rosolia, varicella e quello con- alcun esame diagnostico prima di esegui- tro il rotavirus. Queste gravi condizioni si re le vaccinazioni di routine. presentano con sintomi clinici importanti Tra i numerosi test proposti vi sono i seguenti: dal primo periodo della vita e sono dia- • Test genetici. È stato suggerito che la ti- gnosticate prima dell’epoca di esecuzione pizzazione HLA e l’esame di un gene delle vaccinazioni. che codifica per l’enzima MTHFR pos- • Test per verificare una già esistente immuni- sano predire l’insorgenza di malattie tà alla malattia prevenuta dalla vaccinazione. autoimmuni. Come è noto, i vaccini non Eseguire una vaccinazione quando si è sono associati a questo gruppo di malat- già immuni per una malattia prevenibile tie e nessun dato scientifico attualmente non comporta rischi apprezzabili. In giustifica l’uso di questi esami prima del- casi particolari, come la preparazione a la vaccinazione. un trapianto d’organo, può essere utile • Test allergologici. Le reazioni allergiche eseguire un test per individuare le malat- gravi, rarissime, sono uno dei possibili tie alle quali il paziente è suscettibile per effetti collaterali dopo la vaccinazione. eseguire le relative vaccinazioni prima I test allergologici prima della vaccinazio- dell’intervento. 24 A scuola di salute
VA C C I N I A scuola di salute 25
ESAMI DEL SANGUE Fare gli esami (del sangue) senza paura e senza dolore Si tratta di libro o giocare insieme o disegnare, per far una delle procedure trascorrere il tempo più velocemente e ridur- re l’ansia. più frequenti in pediatria, ma può causare ansia Cosa fare per contenere il dolore durante l’esecuzione del prelievo? nel bambino. Oltre a dare informazioni adeguate, è utile Vediamo come aiutarli chiedere al bambino quali sono le sue prefe- renze: su quale braccio preferisce effettuare Di Immacolata Dall’Oglio il prelievo, se desidera o meno la presenza dei I genitori, in che posizione preferisce stare l prelievo venoso periferico è una delle (seduto o in braccio ai genitori). procedure più frequentemente effet- I genitori potranno, inoltre, suggerire la tec- tuate in pediatria. È semplice e dura po- nica di distrazione più adatta a loro figlio chi minuti. Tuttavia, per il bambino può (guardare la televisione, giocare con qualche rappresentare un’esperienza dolorosa pupazzo o con un videogame, soffiare delle e traumatica, tanto più per quei bambini che bolle di sapone, ascoltare o raccontare qual- devono sottoporsi a frequenti controlli degli cosa) o i contenuti che possono essere più esami del sangue, come nel caso di una malat- interessanti per il bambino (per esempio tia cronica. lo sport, gli animali, ecc.). Le tecniche di distrazione e rilassamento Come si può prevenire sono molto importanti perché permettono al la paura da prelievo nel bambino? bambino di distaccarsi mentalmente non solo La collaborazione dei genitori è fondamentale: dal dolore fisico, ma anche dall’ansia e dal- i bambini sono spesso lo specchio dei genitori la paura della procedura. Nel neonato e nel e del loro atteggiamento verso la procedura. lattante, la principale distrazione è data dal Pertanto, è importante mostrarsi il più possi- contatto fisico e dall’allattamento o dalla bile sereni, con la consapevolezza che si tratta somministrazione di soluzione zuccherata di una procedura semplice e generalmente ra- appositamente predisposta, o dalla suzione pida, anche se un po’ fastidiosa o dolorosa. non nutritiva (ad esempio il succhiotto, vedi I genitori possono quindi con semplicità in- tabella “Tecniche di distrazione divise per età”). formare e preparare il proprio figlio all’e- Se un bambino si divincola e piange significa same, il giorno stesso delle analisi i figli più che non vuole essere sottoposto alla proce- piccoli, mentre qualche giorno prima i più dura. Si prova quindi a distrarlo in vari modi, grandi (età scolare e adolescenti). ma se non c’è modo di calmarlo, è opportu- L’importante, in genere, è essere sinceri e ras- no intraprendere la procedura in un secondo sicurarlo che i genitori saranno accanto a lui momento. Essere trattenuto con forza contro per affrontare questa esperienza. la propria volontà può essere più doloroso È utile anche che i genitori portino qualcosa dello stesso dolore provocato dalla procedu- per intrattenere il bambino nel caso di possi- ra. Un altro aspetto importante è l’applicazio- bile attesa prima del prelievo: la lettura di un ne dell’anestetico locale nel punto dove verrà 26 A scuola di salute
ESAMI DEL SANGUE eseguito il prelievo. Spesso saranno gli stessi E dopo il prelievo? infermieri che valuteranno il patrimonio veno- I più piccoli possono aver bisogno di es- so di vostro figlio e decideranno le zone dove sere subito consolati. Dai 5-6 anni si può porre l’anestetico. Sarà importante rispettare chiedere al bambino “da uno a dieci, quanto i tempi d’azione raccomandati, che non sono male hai sentito?”. mai inferiori ai 20 minuti: e la maggiore effica- Può essere un buon sistema per quantificare e cia è dopo 60 minuti. Quindi, sentito anche il commentare in modo sintetico l’impressione pediatra, specie per i bambini che possono generale dell’esperienza dolorosa. richiedere diversi controlli ematici o in cui Scattarsi una fotografia dopo il prelievo può si suppone una scarsa collaborazione, i ge- essere un altro modo utile per ricordarsi la re- nitori possono prendere accordi in modo da ale entità della procedura nel caso in cui debba presentarsi con l’anestetico già posizionato essere ripetuta nel futuro. nelle aree precedentemente individuate. Tecniche di distrazione divise per età ETÀ METODI 0-3 Marsupio terapia (kangaroo mother care), suzione non nutritiva, mesi allattamento, contenimento visivo o con il contatto fisico 3 mesi Contatto fisico con il bambino: toccare, accarezzare, cullare, 2 anni ascoltare musica, distrazione (ad es. giocattoli sopra la culla) 2-4 Distrazione (ad es. giocare, raccontare storie, leggere libri); anni respirazione, bolle di sapone, tecnica del guanto magico¹ Respirazione; rilassamento; distrazione (racconto di storie, 4-6 gioco con pupazzi, parlare dei luoghi preferiti, guardare la televisione); anni tecnica del guanto magico, tecnica di visualizzazione², coinvolgimento nella procedura (ad es. mettere il cerotto) Respirazione, rilassamento, distrazione (musica, contare, parlare 6-11 dei luoghi preferiti, guardare la TV), tecnica di visualizzazione², anni tecnica dell’interruttore³ 11-13 Distrazione con musica o TV, respirazione, visualizzazione, anni tecnica dell’interruttore³ ¹TECNICA DEL GUANTO MAGICO: l’infermiere fa finta di avere un guanto speciale, che non fa sentire il dolore; lo indossa prima del prelievo. ²TECNICA DI VISUALIZZAZIONE: consiste nel proporre al bambino di concentrarsi su un’immagine mentale piacevole (ad esempio trovarsi nel suo luogo preferito), anziché sul prelievo. ³TECNICA DELL’INTERRUTTORE: dopo il rilassamento si propone al bambino di immaginare - visualizzare - un interruttore in grado di diminuire la sensibilità al dolore dell’area di cute dove verrà effettuato il prelievo. A scuola di salute 27
Puoi anche leggere