PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE - per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali a.s. 2015/2016 - Itcs Abba Ballini
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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE
per gli alunni con
Bisogni Educativi Speciali
a.s. 2015/2016
1Riferimenti Normativi
Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona, in linea con la
proposta del modello ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute)
fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, come definito dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS, 2001).
Per Bisogno Educativo Speciale si intende qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito
educativo e/o di apprendimento che necessita di educazione speciale individualizzata finalizzata alla
crescita, alla valorizzazione e alla realizzazione della persona.
Norme primarie di riferimento sono la L. 53/2003 sul tema della personalizzazione, la L. 104/1992 per la
disabilità, la L. 170/2010 e successive integrazioni per gli alunni con DSA e la Direttiva MIUR del 27
Dicembre 2012, integrata dalla C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, che oltre a estendere l’area delle
problematiche oggetto di attenzione al funzionamento intellettivo limite e ai deficit del linguaggio, delle
abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività, introduce il tema dello
svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale precisando che “Ogni alunno, con continuità o per
determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o
anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e
personalizzata risposta.” Le norme sottolineano il ruolo fondamentale dell’azione didattica ed educativa
della scuola e il dovere esteso a tutta la comunità educante di realizzare appieno il diritto
all’apprendimento attraverso la personalizzazione e l’individualizzazione del processo formativo di ogni
alunno.
PREMESSA
Il presente Protocollo, in risposta al mandato educativo e formativo di una Scuola inclusiva che, in un
contesto di autonomia e flessibilità, è chiamata a porre al centro della propria azione la persona nella sua
complessità e specificità, definisce pratiche comuni all’interno dell’istituto finalizzate a facilitare
l’accoglienza e l’individuazione di un percorso formativo concepito per accompagnare gli alunni con bisogni
educativi speciali. Esso si propone le seguenti finalità:
sostenere l'alunno e la sua famiglia nella fase di orientamento iniziale, accoglienza, adattamento e
progettualità
favorire la comunicazione e la continuità tra ordini scolastici diversi
costituire uno strumento di lavoro, da integrare e rivedere periodicamente sulla base delle esperienze
realizzate
promuovere pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra scuola, famiglia ed Enti
(Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione, centri autorizzati)
garantire il diritto all’istruzione e favorire il successo scolastico degli alunni con BES, agevolandone la
piena integrazione sociale e culturale
A tale scopo, il presente documento:
traccia le diverse fasi dell’accoglienza, ponendosi in continuità con il grado di scuola precedente e
attivando continui processi di orientamento e auto-orientamento
definisce principi, criteri e indicazioni riguardanti le procedure e i piani didattici per l’inserimento
degli alunni con certificazione, dall’iscrizione fino all’Esame di Stato
descrive i compiti e i ruoli delle figure coinvolte all’interno dell’istituzione scolastica
2Fasi Operative e Tempi
Fase Azioni Soggetti coinvolti Periodo
Progettazione Costituzione del GLI Collegio Docenti inizio anno scolastico
Nomina Referente BES DS
Orientamento Presentazione dell'offerta DS o referente BES dicembre-gennaio
formativa Scuola Aperta e
Campus
Iscrizione Acquisizione dati Referente BES gennaio-febbraio
Acquisizione documentazione Famiglie
Colloquio con le famiglie Segreteria
Pre-accoglienza Raccolta informazioni scolarità Referente BES marzo-aprile
pregressa Famiglie
Presentazione dell’offerta
formativa
Proposta accoglienza e
inserimento
Raccordo con le Passaggio delle informazioni e Referente BES prima dell’inizio o
scuole secondarie della documentazione didattica Docenti referenti scuola durante l’anno
di I° grado necessaria di provenienza scolastico
Assegnazione alla Formulazione proposta di Dirigente Scolastico luglio
classe assegnazione nel rispetto dei Commissione
criteri approvati dal Collegio formazione classi
Docenti
Presentazione casi Condivisione informazioni con i Referente BES settembre
ai CdC Consigli di Classe Consiglio di Classe
Programmazione Osservazione Consiglio di Classe entro novembre
didattica Redazione PEI/PDP Famiglie
Equipe specialistiche
Monitoraggio Verifica Docenti durante tutto l’anno
scolastico
Esami di Stato Verifica PEI/PDP Coordinatore maggio
Simulazioni prove d'esame Consiglio di Classe
Predisposizione fascicolo Referente BES
personale da allegare al
documento del 15 maggio
Verifica e Relazione annuale sulla GLI al termine dell’anno
valutazione del funzionalità del protocollo DS scolastico
protocollo Consigli di classe
3RUOLI E FUNZIONI
Soggetto Funzioni
Dirigente Scolastico Individua le risorse interne per rispondere alle esigenze di inclusione
Mantiene i rapporti con gli enti territoriali e le famiglie
Convoca e coordina il GLI
Acquisisce le diagnosi al protocollo riservato e le condivide con il referente BES
Sovraintende alla formazione delle classi
Collegio Docenti Delibera il Piano Annuale per l’Inclusività
Approva i modelli PEI e PDP proposti dal GLI
Approva i criteri di formazione classi
GLI Definisce il Piano Annuale per l’Inclusività
Diffonde e pubblicizza iniziative di formazione e aggiornamento
Elabora strumenti utili al passaggio di informazioni tra diversi ordini di scuole
Attua il monitoraggio dei progetti di inclusione
Verifica il protocollo di accoglienza e inclusione
FS Orientamento Definisce le iniziative di orientamento per l'anno scolastico in corso
Definisce il progetto di accoglienza
FS BES Partecipa al GLHO finale della scuola secondaria di primo grado
Predispone le attività di accoglienza sulla base delle informazioni ricevute
Controlla la completezza della documentazione in ingresso
Accede a tutti gli atti dei fascicoli riservati degli alunni con BES
Cura i contatti con le famiglie, le scuole di provenienza e i servizi sanitari in fase
di prima accoglienza
Ricerca soluzioni a eventuali problemi posti dai docenti
Collabora con le altre funzioni strumentali
GLHO Esamina le informazioni ricevute dalla FS BES
Definisce il PEI (differenziato o semplificato) e il PdF
Collabora con l’insegnante di sostegno nell’attuazione di metodologie funzionali
al conseguimento degli obiettivi del PEI
Docente di sostegno Tiene rapporti con la famiglia, l’équipe specialistica, gli assistenti per
l’autonomia e la comunicazione e ne verbalizza gli incontri
Redige il PEI in collaborazione con il GLHO
Facilita il percorso di inclusione e integrazione
Consiglio di Classe Esamina le informazioni ricevute dalla FS BES
Si confronta sulle strategie didattiche attuabili per soddisfare i bisogni
specifici degli alunni
Formula e monitora il PDP, eseguendone la verifica in itinere e finale
Mantiene i contatti con la famiglia attraverso il Coordinatore
Famiglia Consegna alla scuola la certificazione e la diagnosi funzionale aggiornata (entro
il 31 marzo per il 5° anno)
Partecipa al GLHO
Condivide il PEI/PDP con il Consiglio di Classe e lo sottoscrive
Collabora e mantiene i contatti con i docenti
Supporta il figlio/la figlia nello svolgimento dei compiti a casa
ASL/COMUNE Partecipano al GLHO
4Orientamento
L’applicazione del protocollo di accoglienza e inclusione inizia con la fase di orientamento, nei mesi di
dicembre e gennaio. In occasione delle giornate di "Scuola Aperta" il DS invita de famiglie degli alunni con
BES a prendere contatto con l'Istituto per fissare un incontro di orientamento con il referente BES sul
percorso formativo. Durante il colloquio viene precisato che il perfezionamento dell’iscrizione deve
avvenire con la trasmissione alla Segreteria Didattica di tutta la documentazione in possesso, dalla prima
diagnosi fino all'aggiornamento previsto al passaggio di ciclo, dalla secondaria di primo grado a quella di
secondo grado.
Pre-Accoglienza
Alla fine di febbraio, conclusa la fase di iscrizione on line, il referente BES acquisisce dalla segreteria
didattica l'elenco degli alunni iscritti e prende contatto con le famiglie non ancora incontrate per
organizzare un colloquio conoscitivo, durante il quale prendere visione dei documenti diagnostici.
Prima del termine dell'anno scolastico, il referente BES incontra i docenti coordinatori e/o partecipa ai
GLHO conclusivi della scuola secondaria di I° per favorire la continuità educativa, didattica e formativa.
Tutti i documenti, le relazioni e le verbalizzazioni degli incontri sono inseriti nel fascicolo personale
dell’alunno e, all’inizio dell’anno scolastico, sono messi a disposizione del Consiglio di Classe.
INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ (L. 104/92)
L’azione formativa persegue un duplice obiettivo: la piena inclusione dell’alunno nella classe e la definizione
del suo ‘progetto di vita’, allo scopo di facilitarne il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro e alla vita
sociale.
La realizzazione di tale obiettivo si realizza attraverso:
⇒ la definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) al fine di motivare, guidare e sostenere il
percorso scolastico dell’alunno, nella prospettiva del conseguimento del diploma o della
certificazione finale delle competenze acquisite
⇒ l’accompagnamento dell’alunno nell’acquisizione del livello di autonomia prospettato in relazione
alla cura della propria persona, all’inserimento e all’interazione sociale
⇒ una didattica orientante allo scopo di aiutare l’alunno a compiere le scelte più consone alla propria
personalità al di fuori del percorso scolastico
Il docente di sostegno
Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel processo di
integrazione dell’alunno con disabilità: la famiglia, i docenti curricolari, l’équipe specialistica. All’inizio
dell’anno scolastico, dopo il necessario periodo di osservazione, individua insieme al CdC le discipline in cui
intervenire. In collaborazione con i referenti del SSN, i genitori e il Consiglio di Classe, redige il PEI e il PdF,
partecipa ai GLHO e alle riunioni del GLI, aggiorna il registro delle attività di sostegno svolte e, al termine
dell’anno scolastico, redige una relazione conclusiva.
GLHO
Il GLHO è costituito dai seguenti soggetti: Dirigente Scolastico, Docente coordinatore, Docenti curricolari,
Docenti di sostegno, Genitori dell’alunno, Operatori dell’équipe specialistica e Assistente per l’autonomia e
la comunicazione, se presente.
5Rientrano tra le funzioni del GLHO: la progettazione e la verifica del PEI, la stesura del PdF, l’individuazione
e la programmazione delle strategie, delle modalità operative e degli strumenti necessari ai fini della
realizzazione della piena inclusione dell’alunno con disabilità.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
DOCUMENTO CHI LO REDIGE VALIDITA’
CERTIFICAZIONE MEDICA DI Commissione ASL Al completamento dell’osservazione
DISABILITÀ (L 104/92)
DIAGNOSI FUNZIONALE All’atto della certificazione – da
Descrive i livelli di funzionalità Operatori ASL o équipe aggiornare periodicamente in relazione
raggiunti e la previsione di specialistica che segue all’evoluzione dell’alunno e al passaggio
una possibile evoluzione l’alunno fra ordini di scuola
dell’alunno
PROFILO
DINAMICO FUNZIONALE
Indica le caratteristiche
fisiche, psichiche e sociali Aggiornato periodicamente in relazione
Operatori socio-sanitari,
dell’alunno. Evidenzia le aree all’evoluzione dell’alunno, anche in
docenti curricolari, docente di
di potenziale sviluppo sotto il corso d’anno e al passaggio fra ordini di
sostegno, genitori dell’alunno
profilo riabilitativo, educativo scuola
didattico e socio-affettivo
(evidenziate negli accordi di
programma)
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
Gli insegnanti curricolari, il
Evidenzia gli obiettivi, le Formulato con cadenza annuale entro
docente di sostegno, l’équipe
esperienze, gli apprendimenti fine novembre
specialistica e i genitori
e le metodologie più idonee
dell’alunno
per l’alunno
VERIFICA IN ITINERE E RELAZIONE
FINALE
Gli insegnanti curricolari, il A metà anno scolastico e a fine anno
Riscontro ed eventuale
modifica delle attività docente di sostegno, l’équipe
programmate nel PEI specialistica e i genitori
dell’alunno
FASI DI LAVORO E MODALITÀ
Accoglienza
Il referente BES, o un docente di sostegno delegato, incontra i docenti della scuola di provenienza
dell’alunno e i suoi genitori entro il mese di maggio. Verifica la documentazione pervenuta o ne sollecita la
consegna e definisce le risorse necessarie per accogliere l’alunno (richiesta AEC, strumenti e ausili
informatici, ecc.).
6Inserimento
All’inizio dell’anno scolastico, il docente di sostegno assegnato alla classe, con il supporto del referente BES,
presenta al Consiglio di Classe il profilo dell’alunno, incontra i suoi genitori, prende contatti con l’équipe
specialistica e collabora con gli insegnanti curricolari al fine di predisporre le attività necessarie per
accogliere l’alunno in maniera ottimale.
Nel corso delle prime settimane di osservazione, i docenti curricolari raccolgono elementi in relazione a
comportamento, partecipazione, potenzialità e difficoltà dell’alunno al fine di scegliere il percorso
formativo ed elaborare una programmazione didattica individualizzata.
Al termine della fase di osservazione, entro il mese di novembre, Il Consiglio di Classe procede alla stesura
del PEI servendosi dei modelli predisposti dal GLI e approvati dal Collegio Docenti. In particolare, una volta
definiti gli obiettivi generali e trasversali (All E), sceglie il tipo di programmazione didattica e individua per
ogni disciplina obiettivi, conoscenze, competenze, modalità di lavoro e intervento, criteri e modalità di
verifica. Il percorso formativo potrà essere semplificato o differenziato.
Il percorso individualizzato è un percorso che tratta i contenuti essenziali delle singole discipline e si pone
come traguardo il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per il resto della classe (O.M. n.90 del
21/5/2001) o obiettivi equipollenti, con riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti ma pari valenza
formativa.
Il percorso è finalizzato al conseguimento del Diploma di Stato. Le verifiche di tale percorso potranno
essere diverse nelle modalità di accertamento (p.e. prove svolte con l’ausilio di apparecchiature
informatiche; prove strutturate a risposta multipla, Vero/Falso, corrispondenza, completamento mediante
l’inserendo di vocaboli mancanti, ecc.), nei tempi di accertamento o nei contenuti, a parità di valenza
formativa.
Il percorso differenziato è un percorso che si pone come traguardo il raggiungimento di obiettivi adeguati
alle reali capacità dell’alunno, i cui contenuti possono differenziarsi anche sostanzialmente dai curricoli o
prevedere riduzioni significative. Verifiche e valutazioni sono correlate ai programmi erogati e devono
essere effettuate in modo da distinguere ciò che è legato alla disabilità da ciò che è frutto di studio e di
impegno. Il percorso è finalizzato al conseguimento di un attestato di frequenza, riportante espressamente
le capacità e le competenze acquisite.
Il PEI viene condiviso e sottoscritto dalla famiglia. Il documento viene consegnato in copia alla famiglia e
custodito in apposito fascicolo presso la Segreteria.
Scelte metodologiche e didattiche
Obiettivo della programmazione educativa individualizzata è la definizione di percorsi che promuovano il
più possibile l’autonomia personale, sociale e didattica dell’alunno, limitando progressivamente la
dipendenza dell’alunno dal docente di sostegno. All’interno della classe si privilegerà l’adozione di strategie
e metodologie inclusive quali l’apprendimento cooperativo e il tutoring nonché attività di tipo laboratoriale.
Orientamento in uscita
In base al ‘progetto di vita’ individuato nel P.E.I. il docente di sostegno, in collaborazione con il referente
BES e il Consiglio di classe, progetta attività specifiche. A partire dal terzo anno, il docente di sostegno
collabora con la FS preposta all’Alternanza scuola/lavoro per definire un percorso specifico e facilitare
l’inserimento dell’alunno nel contesto di svolgimento dell’attività di tirocinio.
7INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON D.S.A. E ALTRI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 affida alla comunità scolastica la responsabilità di garantire il
diritto all’apprendimento a tutti gli alunni in situazione di difficoltà attraverso l’attuazione di strategie
inclusive. L’area di difficoltà comprende “disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici,
svantaggio sociale e culturale, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana”.
ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Alunni con DSA
I disturbi specifici di apprendimento (DSA) comprendono dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia e
interessano abilità specifiche in un quadro cognitivo adeguato all’età anagrafica in assenza di deficit
sensoriali, neurologici e psichiatrici. La Legge 170/2010 prevede ‘il ricorso a una didattica individualizzata e
personalizzata affiancata a strumenti compensativi e misure dispensative’ come strumento atto a garantire
il diritto allo studio degli alunni.
Alunni con altri disturbi evolutivi specifici
Rientrano in questa categoria gli alunni con:
- deficit del linguaggio;
- deficit delle abilità non verbali;
- deficit nella coordinazione motoria;
- deficit dell’attenzione e iperattività;
- funzionamento cognitivo limite;
- disturbo dello spettro autistico lieve
SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE
Area dello svantaggio socioeconomico e culturale
Questi BES devono essere individuati sulla base di elementi oggettivi quali la segnalazione da parte dei
servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi attuati
possono avere carattere transitorio.
Area dello svantaggio linguistico e culturale
Questi BES sono oggetto del Protocollo di Accoglienza degli Studenti Stranieri (Rete ABITAR).
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
DOCUMENTO CHI LO REDIGE VALIDITA’
Alunni con DSA
DIAGNOSI E RELAZIONE CLINICA Equipe dell’ASL o di altro Al completamento dell’osservazione
(L 170/2010) Centro Accreditato Aggiornata periodicamente in relazione
all’evoluzione dell’alunno e al
passaggio fra ordini di scuola
Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale
PARERE Enti territoriali socio-sanitari Aggiornato in relazione all’evoluzione
su indicazione o richiesta del dell’alunno
Consiglio di classe in accordo
con la famiglia dell’alunno
8PIANO EDUCATIVO Formulato con cadenza annuale entro
PERSONALIZZATO (PDP) fine novembre o entro tre mesi dalla
Definisce gli obiettivi educativi presentazione della certificazione
ed evidenzia metodologie
Gli insegnanti curricolari,
didattiche, misure In assenza di certificazione, il CdC deve
l’alunno, i genitori dell’alunno
dispensative e compensative, motivare le decisioni adottate sulla base
modalità di verifica e di considerazioni pedagogiche e
valutazione didattiche
Redazione del PDP
La certificazione presentata dalla famiglia può essere rilasciata da una struttura privata in via provvisoria, in
attesa del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate. Negli anni
terminali le certificazioni devono essere presentate entro il 31 marzo.
La stesura del PDP è obbligatoria solo per i casi certificati come DSA, in base alla L.170/2010; per tutti gli
altri BES spetta al CdC valutare collegialmente la necessità di approntare un PDP sulla base di attente
valutazioni didattiche e psicopedagogiche. Tale valutazione può essere effettuata su richiesta della famiglia
oppure anche in anche in assenza di esplicita richiesta. Una volta redatto, il PDP deve essere condiviso con
la famiglia dell’alunno e sottoscritto, sia in caso di accettazione sia in caso di rifiuto.
FASI DI LAVORO E MODALITA’
Accoglienza
In occasione dei Consigli di Classe di settembre, prima dell’inizio delle lezioni, il referente BES fornisce ai
Coordinatori e ai Consigli di Classe in cui sono stati inseriti alunni con certificazione le informazioni in suo
possesso, rimanendo sempre a disposizione per chiarimenti.
Con l’inizio dell’anno scolastico, i docenti avviano la fase di osservazione dell'alunno per individuarne
potenzialità e fragilità e definire un piano didattico che possa favorire il raggiungimento del successo
formativo.
Il referente BES e l’insegnante coordinatore o l’insegnante di sostegno curano il dialogo con la famiglia ed
eventualmente con l’équipe di riferimento. Tutte le informazioni raccolte sono inserite nel fascicolo
personale dell’alunno, a disposizione dei docenti del Consiglio di Classe.
Inserimento
Al termine della fase di osservazione, entro il mese di novembre, Il Consiglio di Classe procede alla stesura
del PDP servendosi dei modelli predisposti dal GLI e approvati dal Collegio Docenti. In particolare, per
quanto riguarda il PDP, il Consiglio di Classe individua per ogni disciplina, oltre a obiettivi, conoscenze,
competenze, criteri e modalità di verifica, le metodologie didattiche, le misure dispensative e gli strumenti
compensativi ritenuti più consoni oltre a modalità e strumenti di verifica e valutazione. Il PDP viene
condiviso e sottoscritto dalla famiglia. Il documento viene consegnato in copia alla famiglia e custodito in
apposito fascicolo presso la Segreteria.
Nel caso in cui una certificazione pervenga all’Istituto durante l'anno scolastico, chiunque la riceva -
Coordinatore, Segreteria, Dirigente – è tenuto a trasmetterla al referente BES, che si fa carico delle fasi
precedentemente elencate: trasmissione dei documenti al Protocollo Riservato, incontro con il
coordinatore, la famiglia ed eventualmente con l'équipe ai fini della predisposizione del PDP da parte del
9Consiglio di Classe. La certificazione può essere presentata in ogni momento dell'anno scolastico. Per gli
alunni del quinto anno, deve essere presentata entro il 31 marzo.
Monitoraggio
Le scelte riportate nel PDP sono sottoposte a monitoraggio in itinere e finale. In particolare:
il monitoraggio in itinere è responsabilità sia di ciascun insegnante curricolare sia del Consiglio di Classe, che
in occasione degli incontri stabiliti verifica l’efficacia dei provvedimenti previsti ed eventualmente decide di
avviare interventi di recupero e potenziamento mirati, nel quadro delle tipologie deliberate dal Collegio
Docenti (recupero in itinere, brevi corsi di recupero pomeridiani, sportelli help, ecc.)
il monitoraggio finale è responsabilità del Consiglio di Classe che, al termine di ogni anno scolastico, redige
una breve relazione finale sul PDP. Tale relazione, sottoscritta da tutti i docenti del Consiglio di Classe, è
inserita nel fascicolo personale dell’alunno e consegnata in copia al referente BES.
Revisione finale
Il GLI, alla fine dell'anno scolastico, compie un'azione di monitoraggio sui risultati finali conseguiti dagli
alunni con BES e inserisce i dati nel PAI d'Istituto.
10ALLEGATI
METODOLOGIE DIDATTICHE E BUONE PRASSI
Per gli alunni con DSA e altri bisogni educativi speciali, fare riferimento nella prassi formativa agli stili di
apprendimento e alle diverse strategie che lo caratterizzano è un elemento essenziale e dirimente per il
raggiungimento degli obiettivi educativo-didattici e il successo scolastico.
A questi alunni, in particolare, deve essere garantita sia una didattica individualizzata (obiettivi comuni e
metodologie differenziate in base alle caratteristiche individuali), sia una didattica personalizzata (obiettivi
diversi affinché ognuno sviluppi al meglio le sue potenzialità, attingendo a molteplici metodologie e
strategie didattiche).
Sebbene ogni intervento debba essere calibrato sul singolo alunno, si indicano qui di seguito le migliori
strategie, metodologie didattiche e buone prassi, unitamente a una tabella con le misure dispensative e gli
strumenti compensativi utili, nelle varie fattispecie, a migliorare l’apprendimento:
Creare un clima di apprendimento sereno, nel riconoscimento e nel rispetto delle singole diversità
Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico,
parlato) che attivino più canali sensoriali, utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e
riepiloghi a voce
Utilizzare schemi, mappe mentali e concettuali, parole chiave a sostegno della memorizzazione
Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio, utilizzando mediatori didattici
facilitanti l’apprendimento (immagini , mappe ….)
Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini)
Sollecitare collegamenti tra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un
nuovo argomento di studio
Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline
Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto-obiettivi”
Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella
discriminazione delle informazioni essenziali
Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale
Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione
dei propri processi di apprendimento
Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari (peer education)
Promuovere l’apprendimento collaborativo (cooperative learning)
Controllare che i compiti e tutte le comunicazioni alle famiglie siano trascritti correttamente
11Verificare sistematicamente la comprensione delle consegne orali e scritte per non compromettere
la corretta esecuzione dei compiti e il passaggio di informazioni alla famiglia
Aver cura che le richieste operative siano adeguate ai tempi e alle personali specificità, anche nel
momento dell’assegnazione di compiti a casa
12TABELLA DI CORRELAZIONE TRA DIFFICOLTÀ E STRUMENTI COMPENSATIVI / DISPENSATIVI
Difficoltà nel processo cognitivo Interventi di compenso/dispensa
Lentezza ed errori nella lettura con • evitare di far leggere ad alta voce, stimolare la
conseguente difficoltà nella comprensione del lettura silente
testo • incentivare l’utilizzo di computer con sintesi vocale,
CD con testi registrati, dizionari digitali
• sintetizzare i concetti con l’uso di mappe concettuali
e/o mentali
• leggere le consegne dei compiti, gli item dei test, le
tracce dei temi o i questionari e/o fornire, durante
le verifiche, prove su supporto audio e/o digitale
• ridurre nelle verifiche scritte il numero degli esercizi
senza modificare gli obiettivi
• evitare le verifiche scritte nelle materie
tradizionalmente orali, consentendo l’uso di mappe
o schemi durante l’interrogazione
• consentire la registrazione delle lezioni
Difficoltà nei processi di automatizzazione della • evitare di far prendere appunti, ricopiare testi o
letto-scrittura: impossibilità di eseguire espressioni matematiche
contemporaneamente due procedimenti come • fornire appunti su supporto digitale o cartaceo,
ascoltare e scrivere stampato preferibilmente con carattere Arial,
Tahoma, Verdana, Latha, Trebuchet (di dimensione
12-14 e interlinea 1.5-2) in caso di necessità di
integrazione dei libri di testo
• consentire l’uso del registratore
• evitare la scrittura sotto dettatura
• evitare la copiatura dalla lavagna
Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni: i • favorire l’uso di schemi
nomi dei tempi verbali, dei complementi e • privilegiare l’utilizzo corretto delle forme
delle strutture grammaticali italiane e straniere grammaticali rispetto all’acquisizione teorica delle
stesse
• utilizzare nelle verifiche domande a scelta multipla
Disortografia e/o disgrafia • favorire l’uso di programmi di videoscrittura con
correttore ortografico
• dispensare dalla valutazione della correttezza della
scrittura
• accompagnare o integrare la prova scritta con una
prova orale attinente ai medesimi contenuti
Discalculia, difficoltà nel memorizzare le • consentire l’uso di tavola pitagorica, calcolatrice,
tabelline, formule, sequenze arbitrarie e tabelle e formulari, mappe procedurali, sia nelle
procedure verifiche sia nelle interrogazioni
• utilizzare prove a scelta multipla
13Difficoltà nell’espressione della lingua scritta • favorire l’uso di schemi testuali
Difficoltà nel recuperare rapidamente dalla • incentivare l’utilizzo di schemi e mappe durante
memoria nozioni già acquisite e comprese con l’interrogazione, come previsto anche nel colloquio
conseguente difficoltà e lentezza per l’Esame di Stato, per facilitare il recupero delle
nell’esposizione orale informazioni e migliorare l’espressione verbale orale
• evitare di richiedere lo studio mnemonico e
nozionistico in genere, tenere presente che vi è
difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici,
definizioni (p.e. per le materie scientifiche)
Facile stanchezza e tempi di recupero troppo • fissare interrogazioni e compiti programmati
lunghi • evitare la sovrapposizione di compiti e
interrogazioni in più materie
• evitare di richiedere prestazioni nelle ultime ore
• ridurre le richieste di compiti per casa
• istituire un produttivo rapporto scuola-famiglia
• controllare la gestione del diario
Difficoltà nella lingua straniera • privilegiare lo sviluppo delle abilità orali
• valorizzare la capacità di cogliere il senso generale
del messaggio
• valorizzare l’efficacia comunicativa rispetto alla
correttezza formale
• fornire i testi scritti in anticipo per permettere la
decodifica anticipata
• utilizzare per lo scritto prove a scelta multipla
Se alcune di queste peculiarità risultano • dividere la prova in tempi differenti in quanto non
compresenti a un deficit di attenzione serve assegnare più tempo
14VERIFICA E VALUTAZIONE
Criteri e modalità di verifica e valutazione sono espressione di un’azione condivisa e sinergica dell’intero
Consiglio di Classe e devono essere definiti in dettaglio nel PDP. Tuttavia, nel rispetto dello spirito e della
lettera della normativa, si rammentano le seguenti indicazioni generali:
modalità di verifica:
Prove scritte con tempi di esecuzione più lunghi o ripartiti
Prove scritte più brevi con obiettivi equipollenti
Prove scritte con esercizi a scelta multipla, vero/falso, a completamento
Prove scritte con domande esplicite, preferibilmente chiuse
Verifiche orali programmate su contenuti specifici, guidate con domande esplicite
Compensazione di prove scritte con prove orali
Uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive..)
Eventuali prove informatizzate
modalità di valutazione:
Valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento che alla
correttezza formale
Attenzione alle competenze più che alla forma
Attenzione ai processi più che al “prodotto” elaborato
Valutazioni dei progressi in itinere, tenendo conto dei livelli di partenza
Valutazioni degli apprendimenti, cioè di quello che l’alunno ha effettivamente imparato
15ESAMI DI STATO DEL SECONDO CICLO
(Documento del 15 maggio e documentazione da presentare alla Commissione d’Esame)
Candidati con disabilità
La commissione d'esame, sulla base della documentazione fornita dal Consiglio di Classe, relativa alle
attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione,
predispone prove equipollenti a quelle assegnate agli altri candidati e che possono consistere nell'utilizzo di
mezzi tecnici o modi diversi, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti.
In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una
preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento
dell'esame. Per la predisposizione delle prove d'esame, la commissione d'esame può avvalersi di personale
esperto; per il loro svolgimento la stessa si avvale, se necessario, dei medesimi operatori che hanno seguito
l'alunno durante l'anno scolastico.
I candidati che hanno seguito un percorso didattico differenziato possono sostenere prove differenziate,
coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell'attestazione delle competenze. I testi delle
prove scritte sono elaborati dalle commissioni sulla base della documentazione fornita dal Consiglio di
Classe.
Candidati con DSA o altro BES
In ottemperanza alla Legge n.170/2010 e succ. “agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di
istruzione e formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione (attente
soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma), anche per quanto concerne gli esami di Stato e di
ammissione all’Università nonché gli esami universitari, sia nelle prove scritte, anche con riferimento alle
prove nazionali, sia in fase di colloquio. Nel diploma finale non viene fatta menzione delle modalità di
svolgimento e della differenziazione delle prove.”
INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE
Mese di febbraio: il Coordinatore di classe, attraverso la segreteria, fa richiesta al M.I.U.R. di inviare
le prove di Esame di Stato in formato digitale per alunni con DSA, unitamente alle prove in formato
cartaceo.
16Documento del 15 maggio: redazione di un documento riservato, allegato al documento del 15 maggio,
contenente:
• le informazioni sulla situazione personale dell’alunno utili allo svolgimento adeguato delle prove di
esame
• tutte le informazioni sugli strumenti compensativi adottati e sulle misure dispensative attuate, con
riferimenti espliciti alle verifiche, ai tempi e ai criteri valutativi utilizzati in corso d’anno
• indicazioni relative a modalità, tempi e criteri valutativi per le prove d’esame
• simulazioni delle prove d’esame, se personalizzate
DURANTE LE PROVE D’ESAME, per l’alunno con DSA è prevista l’adozione degli strumenti compensativi
adottati in corso d’anno o comunque ritenuti funzionali alla svolgimento dell'esame, senza che venga
pregiudicata la validità delle prove scritte. Sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate
a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell'esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase
di colloquio; particolare importanza assumono la lettura ad alta voce da parte dei docenti delle prove e la
presentazione del materiale scritto in formato digitale, leggibile con sintesi vocale (se inviate solo in
formato cartaceo, potranno essere scannerizzate dopo l’apertura dei plichi).
I candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero dall'insegnamento
della/e lingua/e straniera/e, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto
finalizzate solo al rilascio dell'attestazione delle competenze.
Per i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove
scritte ordinarie di lingua/e straniera/e, la Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di
seconda prova scritta, dovrà sottoporre i candidati a prova orale sostitutiva della prova scritta. La
Commissione, sulla base della documentazione fornita dal Consiglio di Classe, stabilisce modalità e
contenuti della prova orale, che avrà luogo nel giorno destinato allo svolgimento della seconda prova
scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del
punteggio delle prove.
Qualora la lingua o le lingue straniere siano coinvolte nella terza prova scritta, gli accertamenti relativi a tali
discipline sono effettuati dalla commissione per mezzo di prova orale sostitutiva nel giorno destinato allo
svolgimento della terza prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile
con la pubblicazione del punteggio delle prove.
17Per altre situazioni di alunni con Bisogni Educativi Speciali, formalmente individuati dal Consiglio di Classe,
devono essere fornite opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente
l'esame di Stato. La Commissione d'esame, esaminati gli elementi forniti dal consiglio di classe, tiene in
debita considerazione le specifiche situazioni soggettive. In ogni caso, per tali alunni, non è prevista alcuna
misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a
quanto previsto per alunni e studenti con DSA, solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in
corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame senza che venga
pregiudicata la validità delle prove scritte.
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