NON SI TRATTA SOLO DI MIGRANTI - Fondazione Migrantes

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NON SI TRATTA SOLO DI MIGRANTI - Fondazione Migrantes
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Terni - Contiene inserto redazionale

                                                                                                                                                                                                                                                             2019

                                                 29 SETTEMBRE 2019
                                                                                                                                                                                                                                                               MENSILE DELLA FONDAZIONE MIGRANTES ANNO XL - NUMERO 6 GIUGNO 2019

                                                                      NON SI TRATTA

Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
                                                                     SOLO DI MIGRANTI
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   PRESS
NON SI TRATTA SOLO DI MIGRANTI - Fondazione Migrantes
sommario

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   PRESS
                                                              2019
                                                                                                                                                                                                                                                                                               MENSILE DELLA FONDAZIONE MIGRANTES ANNO XL - NUMERO 6 GIUGNO 2019

Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato                Rivista di informazione e di collegamento
                                                              della Fondazione Migrantes
Non si tratta solo di migranti                            3   Anno XL - Numero 6 Giugno 2019
Il Messaggio di Papa Francesco per la
                                                              Direttore responsabile Ivan Maffeis
Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2019
                                                              Direttore Giovanni De Robertis

Editoriale

                                                                                                                                                                                                                                                                                       PRESS
                                                                                                                               2019
                                                                                                                                                                                                                   MENSILE DELLA FONDAZIONE MIGRANTES ANNO XL - NUMERO 6 GIUGNO 2019

                                                              Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Terni
L’attenzione verso gli ultimi diventa crescita globale
Commento al messaggio per la Giornata Mondiale
del Migrante e del Rifugiato 2019                         6
Mons. Guerino Di Tora
                                                                                                                                                                                                     NON SI TRATTA
                                                                                                                                                                                                    SOLO DI MIGRANTI
                                                                                                                                                                                                            29 SETTEMBRE 2019
                                                                                                                                                                                                    Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

                                                              Direzione e Redazione
Primo Piano                                                   Fondazione Migrantes
                                                              Via Aurelia 796 - 00165 Roma
Non si tratta solo di migranti,                               Tel. 06.6617901 - Fax 06.66179070
ma riguarda tutta la famiglia umana                       8   segreteria@migrantes.it
P. Camillo Ripamonti                                          r.iaria@migrantes.it
                                                              www.migrantes.it
                                                              Autorizzazione del Tribunale di Roma
Sussidi                                                       n. 17475 del 13.12.1978
Preghiera per la Giornata del Migrante e del Rifugiato    9   Contributo stampa 2019
                                                              Italia:  6,00 Euro
Spunti per l’Omelia                                      10   Estero: 12,00 Euro
Don Giovanni De Robertis                                      Un numero: 0,70 Euro
                                                              ISSN 0391-5492
Preghiera dei fedeli                                     11
                                                              Poste Italiane S.p.A.
Veglia di preghiera                                      12   Spedizione in abbonamento postale
                                                              D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)
Don Claudio Barboni
                                                              art. 1, comma 2, DCB Roma
Non si tratta solo di migranti…                               Contiene inserto redazionale
…Si tratta di fiorire in umanità ed ecclesialità         19   C.C.P. n. 000088862008
Rosalba Manes                                                 intestato a
                                                              Migrantes - Migranti Press
Catechesi per ragazzi                                         Via Aurelia, 796 - 00165 Roma
Proposta 8-10 anni                                       24   IBAN: IT76X0760103200000088862008
                                                              Tel. 06.6617901 - Fax 06.66179070
Proposta 11-13 anni                                      25   segreteria@migrantes.it
                                                              www.migrantes.it
Una voce contemporanea                                   28
                                                              C.C.B. n. 100000010845
                                                              intestato a
                                                              Fondazione Migrantes CC Stampa
Resoconto finanziario                                         Bonifico bancario
                                                              c/o Banca Prossima S.p.A.
Elenco offerte 2015-2016-2017-2018                       29   Filiale 05000 - Milano
                                                              IBAN: IT 27T 03359 01600 100000010845
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                                                              Archivio fotografico Fondazione Migrantes – Roberto Ragno
    Materiali e consigli per la preparazione
                                                                                                                                                                                                                        Iscritto alla
    della Giornata Mondiale del Migrante                                                                                                                                                                                Federazione Italiana Settimanali Cattolici
      e del Rifugiato si possono trovare                               MigrantiPress percepisce i contributi pubblici all’editoria.
                                                                       MigrantiPress, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settima-
                                                                       nali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina
           e scaricare anche dal sito                         Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunica-
                                                              zione Commerciale.
         della Fondazione Migrantes
                                                              Progetto grafico, impaginazione e stampa
                        www.migrantes.it
                                                              www.taueditrice.com
NON SI TRATTA SOLO DI MIGRANTI - Fondazione Migrantes
1 EDITORIALE 1

Non si tratta
solo di migranti
Il messaggio del Santo Padre Francesco

C
       ari fratelli e sorelle,                           schiano di assopirsi in un tenore di vita ricco di
       la fede ci assicura che il Regno di Dio è         comodità. Ecco perché “non si tratta solo di mi-
       già presente sulla terra in modo misterio-        granti”, vale a dire: interessandoci di loro ci in-
so (cfr CONC. ECUM. VAT. II, Cost. Gaudium et            teressiamo anche di noi, di tutti; prendendoci
spes, 39); tuttavia, anche ai nostri giorni, dob-        cura di loro, cresciamo tutti; ascoltando loro,
biamo con dolore constatare che esso incon-              diamo voce anche a quella parte di noi che for-
tra ostacoli e forze contrarie. Conflitti violenti       se teniamo nascosta perché oggi non è ben vista.
e vere e proprie guerre non cessano di lacerare          «Coraggio, sono io, non abbiate paura!» (Mt
l’umanità; ingiustizie e discriminazioni si susse-       14,27). Non si tratta solo di migranti: si tratta an-
guono; si stenta a superare gli squilibri econo-         che delle nostre paure. Le cattiverie e le brutture
mici e sociali, su scala locale o globale. E a fare      del nostro tempo accrescono «il nostro timore
le spese di tutto questo sono soprattutto i più          verso gli “altri”, gli sconosciuti, gli emarginati,
poveri e svantaggiati.                                   i forestieri […]. E questo si nota particolarmen-
Le società economicamente più avanzate svilup-           te oggi, di fronte all’arrivo di migranti e rifugia-
pano al proprio interno la tendenza a un accen-          ti che bussano alla nostra porta in cerca di pro-
tuato individualismo che, unito alla mentalità           tezione, di sicurezza e di un futuro migliore. È
utilitaristica e moltiplicato dalla rete mediatica,      vero, il timore è legittimo, anche perché man-
produce la “globalizzazione dell’indifferenza”.          ca la preparazione a questo incontro» (Omelia,
In questo scenario, i migranti, i rifugiati, gli sfol-   Sacrofano, 15 febbraio 2019). Il problema non
lati e le vittime della tratta sono diventati emble-     è il fatto di avere dubbi e timori. Il problema è
ma dell’esclusione perché, oltre ai disagi che la        quando questi condizionano il nostro modo di
loro condizione di per sé comporta, sono spesso          pensare e di agire al punto da renderci intolle-
caricati di un giudizio negativo che li considera        ranti, chiusi, forse anche – senza accorgercene
come causa dei mali sociali. L’atteggiamento nei         – razzisti. E così la paura ci priva del desiderio
loro confronti rappresenta un campanello di al-          e della capacità di incontrare l’altro, la persona
larme che avvisa del declino morale a cui si va          diversa da me; mi priva di un’occasione di in-
incontro se si continua a concedere terreno alla         contro col Signore (cfr Omelia nella Messa per la
cultura dello scarto. Infatti, su questa via, ogni       Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, 14
soggetto che non rientra nei canoni del benes-           gennaio 2018).
sere fisico, psichico e sociale diventa a rischio di     «Se amate quelli che vi amano, quale ricompen-
emarginazione e di esclusione.                           sa ne avete? Non fanno così anche i pubblica-
Per questo, la presenza dei migranti e dei rifu-         ni?» (Mt 5,46). Non si tratta solo di migranti: si
giati – come, in generale, delle persone vulne-          tratta della carità. Attraverso le opere di carità di-
rabili – rappresenta oggi un invito a recuperare         mostriamo la nostra fede (cfr Gc 2,18). E la cari-
alcune dimensioni essenziali della nostra esi-           tà più alta è quella che si esercita verso chi non è
stenza cristiana e della nostra umanità, che ri-         in grado di ricambiare e forse nemmeno di rin-

                                                                                    6 giugno 2019   1 migrantiPRESS 1 3 1
1 EDITORIALE 1

graziare. «Ciò che è in gioco è il volto che voglia-    si. I Paesi in via di sviluppo continuano ad esse-
mo darci come società e il valore di ogni vita.         re depauperati delle loro migliori risorse naturali
[…] Il progresso dei nostri popoli […] dipende          e umane a beneficio di pochi mercati privilegia-
soprattutto dalla capacità di lasciarsi smuovere        ti. Le guerre interessano solo alcune regioni del
e commuovere da chi bussa alla porta e col suo          mondo, ma le armi per farle vengono prodotte e
sguardo scredita ed esautora tutti i falsi idoli che    vendute in altre regioni, le quali poi non voglio-
ipotecano e schiavizzano la vita; idoli che pro-        no farsi carico dei rifugiati prodotti da tali con-
mettono una felicità illusoria ed effimera, co-         flitti. Chi ne fa le spese sono sempre i piccoli, i
struita al margine della realtà e della sofferenza      poveri, i più vulnerabili, ai quali si impedisce di
degli altri» (Discorso presso la Caritas Diocesana di   sedersi a tavola e si lasciano le “briciole” del ban-
Rabat, 30 marzo 2019).                                  chetto (cfr Lc 16,19-21). «La Chiesa “in uscita”
«Invece un Samaritano, che era in viaggio, pas-         [...] sa prendere l’iniziativa senza paura, andare
sandogli accanto lo vide e ne ebbe compassio-           incontro, cercare i lontani e arrivare agli incro-
ne» (Lc 10,33). Non si tratta solo di migranti: si      ci delle strade per invitare gli esclusi» (Esort. ap.
tratta della nostra umanità. Ciò che spinge quel        Evangelii gaudium, 24). Lo sviluppo esclusivista
Samaritano – uno straniero rispetto ai giudei –         rende i ricchi più ricchi e i poveri più poveri. Lo
a fermarsi è la compassione, un sentimento che          sviluppo vero è quello che si propone di inclu-
non si spiega solo a livello razionale. La com-         dere tutti gli uomini e le donne del mondo, pro-
passione tocca le corde più sensibili della no-         muovendo la loro crescita integrale, e si preoccu-
stra umanità, provocando un’impellente spinta           pa anche delle generazioni future.
a “farsi prossimo” di chi vediamo in difficoltà.        «Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro
Come Gesù stesso ci insegna (cfr Mt 9,35-36;            servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà
14,13-14; 15,32-37), avere compassione signi-           schiavo di tutti» (Mc 10,43-44). Non si tratta solo
fica riconoscere la sofferenza dell’altro e passa-      di migranti: si tratta di mettere gli ultimi al primo po-
re subito all’azione per lenire, curare e salvare.      sto. Gesù Cristo ci chiede di non cedere alla logi-
Avere compassione significa dare spazio alla te-        ca del mondo, che giustifica la prevaricazione su-
nerezza, che invece la società odierna tante volte      gli altri per il mio tornaconto personale o quello
ci chiede di reprimere. «Aprirsi agli altri non im-     del mio gruppo: prima io e poi gli altri! Invece
poverisce, ma arricchisce, perché aiuta ad essere       il vero motto del cristiano è “prima gli ultimi!”.
più umani: a riconoscersi parte attiva di un in-        «Uno spirito individualista è terreno fertile per
sieme più grande e a interpretare la vita come un       il maturare di quel senso di indifferenza verso
dono per gli altri; a vedere come traguardo non         il prossimo, che porta a trattarlo come mero og-
i propri interessi, ma il bene dell’umanità» (Di-       getto di compravendita, che spinge a disinteres-
scorso nella Moschea “Heydar Aliyev”di Baku, Azer-      sarsi dell’umanità degli altri e finisce per rende-
baijan, 2 ottobre 2016).                                re le persone pavide e ciniche. Non sono forse
«Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi          questi i sentimenti che spesso abbiamo di fronte
piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo     ai poveri, agli emarginati, agli ultimi della socie-
vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei         tà? E quanti ultimi abbiamo nelle nostre società!
cieli» (Mt 18,10). Non si tratta solo di migranti: si   Tra questi, penso soprattutto ai migranti, con il
tratta di non escludere nessuno. Il mondo odierno       loro carico di difficoltà e sofferenze, che affron-
è ogni giorno più elitista e crudele con gli esclu-     tano ogni giorno nella ricerca, talvolta dispera-

1 4 1 migrantiPRESS 1   6 giugno 2019
1 EDITORIALE 1

ta, di un luogo ove vivere in pace e con dignità»          zione di una società più giusta, una democrazia
(Discorso al Corpo Diplomatico, 11 gennaio 2016).          più compiuta, un Paese più solidale, un mondo
Nella logica del Vangelo gli ultimi vengono pri-           più fraterno e una comunità cristiana più aper-
ma, e noi dobbiamo metterci a loro servizio.               ta, secondo il Vangelo» (Messaggio per la Giornata
«Io sono venuto perché abbiano la vita e l’ab-             Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2014).
biano in abbondanza» (Gv 10,10). Non si tratta             Cari fratelli e sorelle, la risposta alla sfida posta
solo di migranti: si tratta di tutta la persona, di tut-   dalle migrazioni contemporanee si può riassu-
te le persone. In questa affermazione di Gesù tro-         mere in quattro verbi: accogliere, proteggere, pro-
viamo il cuore della sua missione: far sì che tutti        muovere e integrare. Ma questi verbi non valgono
ricevano il dono della vita in pienezza, secondo           solo per i migranti e i rifugiati. Essi esprimono la
la volontà del Padre. In ogni attività politica, in        missione della Chiesa verso tutti gli abitanti del-
ogni programma, in ogni azione pastorale dob-              le periferie esistenziali, che devono essere accol-
biamo sempre mettere al centro la persona, nel-            ti, protetti, promossi e integrati. Se mettiamo in
le sue molteplici dimensioni, compresa quella              pratica questi verbi, contribuiamo a costruire la
spirituale. E questo vale per tutte le persone, alle       città di Dio e dell’uomo, promuoviamo lo svilup-
quali va riconosciuta la fondamentale uguaglian-           po umano integrale di tutte le persone e aiutia-
za. Pertanto, «lo sviluppo non si riduce alla sem-         mo anche la comunità mondiale ad avvicinarsi
plice crescita economica. Per essere autentico svi-        agli obiettivi di sviluppo sostenibile che si è data
luppo, deve essere integrale, il che vuol dire volto       e che, altrimenti, saranno difficilmente raggiunti.
alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo»            Dunque, non è in gioco solo la causa dei migran-
(S. PAOLO VI, Enc. Populorum progressio, 14).              ti, non è solo di loro che si tratta, ma di tutti noi,
«Così dunque voi non siete più stranieri né ospi-          del presente e del futuro della famiglia umana. I
ti, ma siete concittadini dei santi e familiari di         migranti, e specialmente quelli più vulnerabili,
Dio» (Ef 2,19). Non si tratta solo di migranti: si         ci aiutano a leggere i “segni dei tempi”. Attraver-
tratta di costruire la città di Dio e dell’uomo. In que-   so di loro il Signore ci chiama a una conversio-
sta nostra epoca, chiamata anche l’era delle mi-           ne, a liberarci dagli esclusivismi, dall’indifferen-
grazioni, sono molte le persone innocenti che              za e dalla cultura dello scarto. Attraverso di loro
cadono vittime del “grande inganno” dello svi-             il Signore ci invita a riappropriarci della nostra
luppo tecnologico e consumistico senza limiti              vita cristiana nella sua interezza e a contribuire,
(cfr Enc. Laudato si’, 34). E così si mettono in           ciascuno secondo la propria vocazione, alla co-
viaggio verso un “paradiso” che inesorabilmen-             struzione di un mondo sempre più rispondente
te tradisce le loro aspettative. La loro presenza, a       al progetto di Dio.
volte scomoda, contribuisce a sfatare i miti di un         È questo l’auspicio che accompagno con la pre-
progresso riservato a pochi, ma costruito sullo            ghiera invocando, per intercessione della Ver-
sfruttamento di molti. «Si tratta, allora, di vede-        gine Maria, Madonna della Strada, abbondan-
re noi per primi e di aiutare gli altri a vedere nel       ti benedizioni su tutti i migranti e i rifugiati del
migrante e nel rifugiato non solo un problema              mondo e su coloro che si fanno loro compagni
da affrontare, ma un fratello e una sorella da ac-         di viaggio. ■
cogliere, rispettare e amare, un’occasione che la
Provvidenza ci offre per contribuire alla costru-                                                              Francesco

                                                                                     6 giugno 2019   1 migrantiPRESS 1 5 1
1 EDITORIALE 1

L’attenzione verso
gli ultimi diventa
crescita globale
Commento al messaggio per la Giornata Mondiale
del Migrante e del Rifugiato 2019
Mons. Guerino Di Tora*

I
   l messaggio per la Giornata Mondiale del Mi-        persone in movimento e purtroppo oggi anche
   grante e del Rifugiato di quest’anno ci porta       dell’indifferenza.
   su un piano più alto di comprensione e di ri-       Premesse queste considerazioni, il messaggio
flessione. Un’ascesi che attraverso il titolo scelto   del Papa invita a recuperare alcune dimensioni
dal Santo Padre “Non si tratta solo di migranti”       della nostra umanità e religiosità. L’interesse per
spazia su tutta la realtà del disagio umano, facen-    gli ultimi è interesse anche nostro, di ogni per-
doci percorrere alcuni passi di quella che non è       sona di buona volontà, di tutti. Questa attenzio-
solo una catechesi ma un cammino di conversio-         ne verso gli ultimi diventa crescita globale.
ne nella riscoperta della fede cristiana nei suoi      Il primo ostacolo in questo cammino di risco-
aspetti biblici, teologici, umanitari e sociali.       perta e conversione è senz’altro la paura, anzi le
Il Papa parte da una considerazione sulla real-        nostre paure! Le varie crisi sociali, economiche,
tà attuale: conflitti, guerre, ingiustizie che por-    ecc., generano paura in tutti. Il “timore”, ci aveva
tano a squilibri economici e sociali. Fenomeni         detto il Papa nell’omelia del 15 febbraio scorso a
che generano un individualismo che diventa ca-         Sacrofano, nell’incontro di coloro che a vario ti-
ratteristica sempre più accentuata delle società       tolo avevano accolto migranti e rifugiati, “è legit-
economicamente più avanzate.                           timo!”. Manca infatti la preparazione per questo
La cifra con cui leggere la storia attuale è la glo-   tipo di incontro che genera dubbi e perplessità,
balizzazione: delle monete, dei mercati, delle         ma questi non debbono condizionare il nostro

1 6 1 migrantiPRESS 1   6 giugno 2019
1 EDITORIALE 1

comportamento o le nostre idee, rendendoci in-          l’insegnamento di Gesù: “il Figlio dell’uomo è
tolleranti, chiusi o addirittura razzisti.              venuto non per essere servito ma per servire”.
Superando le paure ci rendiamo conto che stia-          Il passo seguente è illuminato dal Vangelo di
mo trattando della carità. La fede vive nella con-      Giovanni al capitolo 10: “Sono venuto perché
cretezza delle opere, insegnava già l’apostolo          abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.
Giacomo, e la carità più bella, vera, disinteres-       Questa la missione di Gesù, questa la missio-
sata è quella verso coloro che non sono in gra-         ne del discepolo. L’invito ad ogni cristiano, ad
do di ricambiare e talora forse neanche di rin-         ogni persona, ad avere e donare la vita in pie-
graziare.                                               nezza. Donarla ad ogni singolo e a tutte le per-
Questa carità manifesta anche la nostra uma-            sone! Quante volte oggi definiamo gli altri solo
nità, e qui il Papa ricorda la parabola del Sa-         per categorie: disagiati, senza casa, usurati, im-
maritano, straniero, il quale, mosso da umani           migrati, malati di gioco, dipendenti da telefo-
sentimenti, si fa prossimo a colui che era nel di-      nino; quasi fossero solo dei numeri e non delle
sagio più totale. Si ferma, si china su di lui preso    persone. Ogni essere umano è immagine di Dio;
da compassione: condivide cioè la passione, il          in ogni attività, programma dobbiamo mettere
dramma, fa sua la sofferenza dell’altro.                al centro la persona in tutta la sua realtà e com-
Nel discorso nella moschea di Azerbaijan lo             plessità: materiale, relazionale, spirituale.
stesso Papa aveva ricordato che, aprirsi agli altri     Tutto ciò per costruire la città dell’uomo. Il fu-
nella solidarietà e nella condivisione, non im-         turo è nelle nostre mani: l’altro, il povero, il ri-
poverisce ma arricchisce.                               fugiato non è solo un problema, ma un essere
Il successivo passaggio, preso dal Vangelo di           umano, da accogliere per costruire una società
Matteo: “Guardatevi dal disprezzare uno solo di         mondiale più giusta.
questi piccoli” porta ad una visione globale, a         Le migrazioni non sono la fine del mondo, ma
non escludere nessuno. Quante distinzioni che           l’inizio di un mondo nuovo.
tante volte facciamo: questi sì, questi no! Piccoli     I quattro verbi – accogliere, proteggere, promuo-
sono tutti coloro che non contano, che addirit-         vere, integrare – non valgono solo per i migran-
tura non vorremmo incontrare agli angoli del-           ti ma sono la missione della Chiesa, verso tutti i
le strade. La cultura individualista porta a creare     nostri fratelli e sorelle che vivono nelle periferie
delle élite, a vivere forme di privilegio; lo svilup-   esistenziali di ogni città e paese.
po che esclude tende a rendere i ricchi più ricchi      Costruendo la città dell’uomo con un impegno
e i poveri più poveri, facendo scomparire sem-          integrale per ognuno e per tutti, realizziamo la
pre più le fasce intermedie, allargando la forbi-       città di Dio, luogo di incontro e di convivialità
ce della disuguaglianza. L’invito, quindi, a fare       dell’umanità intera. ■
degli ultimi oggetto di attenzione, mettendoli                    * Presidente Commissione CEI per le Migrazioni
al primo posto. La logica del Vangelo, infatti, è                                 e della Fondazione Migrantes

   Questo numero speciale di Migranti Press vuole essere anche uno strumento di lavoro. Vi tro-
   verete, infatti, alcune proposte catechetiche e liturgiche per preparare e per vivere nelle vostre
   comunità la prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. La celebrazione principale
   della Chiesa italiana quest’anno si terrà a Roma, nella Basilica di San Pietro, e sarà presieduta dal
   Santo Padre papa Francesco. Ricordiamo che le offerte raccolte durante le celebrazioni in tale
   Giornata rientrano nelle Collette obbligatorie a carattere nazionale fissate dalla CEI (Notiziario
   CEI nr. 2 del 21 marzo 1994). Le offerte della Giornata vanno trasmesse direttamente alla FONDA-
   ZIONE MIGRANTES a mezzo assegno o bonifico bancario intestato a Fondazione Migrantes - C/C
   nr. 14221/55 c/o Monte dei Paschi di Siena - IBAN IT 24 J 01030 03216 000001422155 oppure sul
   C/C postale nr. 000026798009 intestato a MIGRANTES U.C.E.I.

                                                                                    6 giugno 2019   1 migrantiPRESS 1 7 1
1 PRIMO PIANO 1

Non si tratta
solo di migranti
Ma riguarda tutta la famiglia umana
P. Camillo Ripamonti*

I
   l titolo del messaggio di papa Francesco per            mo. Ci aiutano a riconoscere i nostri fantasmi
   la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugia-        interiori e a imboccare con speranza la strada
   to 2019, Non si tratta solo di migranti, potrebbe       dell’incontro con chi è diverso. I migranti, con
apparire come la forma evoluta del “prima noi”             i loro mancati arrivi, frutto di accordi ignomi-
che oggi sembra impadronirsi delle nostre socie-           niosi con Paesi terzi insicuri non rispettosi dei
tà, delle nostre comunità sotto la spinta di una           diritti o di vergognosi bracci di ferro nel Medi-
paura che offusca la capacità di vedere i segni            terraneo, smascherano la nostra perdita progres-
dei tempi. In realtà il messaggio va a smasche-            siva del senso di umanità. Infatti, quando non
rare proprio questo atteggiamento escludente,              riusciamo più ad avere compassione, soprattut-
che di fatto condanna il cristiano alla chiusura e         to di chi soffre in centri di detenzione lontani,
all’assuefazione alla cultura dello scarto piutto-         anche se bambini e persone vulnerabili, o di chi
sto che aiutarlo a comprendere come il fenome-             rischia di morire in mare, progressivamente per-
no migratorio, oggi, possa farci uscire da que-            diamo la tenerezza di sguardi e gesti fraterni an-
sto vicolo cieco. Chi bussa alla porta del nostro          che con chi è più prossimo.
Paese, delle nostre comunità cristiane, ci aiuta           I migranti e i rifugiati denunciano, con le loro
a fare discernimento su cosa ci chiede lo Spiri-           partenze forzate, le nostre società sempre più
to oggi. Diceva lo stesso papa Francesco nel suo           elitiste, dove i ricchi sono sempre più ricchi de-
ultimo viaggio in Romania incontrando la Co-               pauperando ingiustamente le risorse del mondo
munità Rom di Biaj: «Sempre, nella storia dell’u-          e lasciando i poveri sempre più poveri. Tali ine-
manità, ci sono Abele e Caino. C’è la mano tesa e la       guaglianze diventano sempre più comuni an-
mano che percuote. C’è l’apertura dell’incontro e la       che alle nostre latitudini, divaricando la forbice
chiusura dello scontro. C’è l’accoglienza e c’è lo scar-   sociale all’interno delle nostre comunità che si
to. C’è chi vede nell’altro un fratello e chi un osta-     trovano divise e conflittuali. Per ripartire occor-
colo sul proprio cammino. C’è la civiltà dell’amore        re rimettere gli ultimi al primo posto di politi-
e c’è quella dell’odio. Ogni giorno c’è da scegliere       che attente e solidali, non alimentando guerre
tra Abele e Caino. Come davanti a un bivio, si pone        tra ultimi e penultimi a causa di risorse limita-
tante volte di fronte a noi una scelta decisiva». Allo-    te. Questo è possibile imboccando la strada del-
ra il messaggio ci offre una bussola per muover-           lo sviluppo umano integrale e i rifugiati, spesso
ci all’interno del nostro mondo sempre più glo-            feriti proprio nella loro dignità, ci richiamano
balizzato, ma sempre più indifferente, e ci offre          a non trasformare i diritti di tutti in privilegi di
gli strumenti per vincere il declino morale che ci         alcuni. Quello che oggi può apparire una que-
conduce inesorabilmente alla legittimazione ta-            stione solo dei migranti, in realtà, riguarda tutti,
cita della cultura dello scarto.                           perché è in gioco il presente e il futuro della fa-
I migranti e i rifugiati ci aiutano a non cedere           miglia umana. ■
alle nostre paure, legittime quando affrontia-
mo realtà, culture e persone che non conoscia-                                         * Presidente Centro Astalli

1 8 1 migrantiPRESS 1   6 giugno 2019
1 SUSSIDI 1

     Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
                       29 SETTEMBRE 2019

                            SUSSIDI
  PREGHIERA PER LA GIORNATA DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO

Padre santo e misericordioso,                per le angherie del potere
Tu che vegli e orienti                       e del denaro,
sin dalla creazione il corso della storia    che sono costretti a muoversi
e accompagni ciascun uomo                    in massa
con mano premurosa,                          da altri continenti
indicandogli la strada;                      per cercare riparo e asilo altrove,
Tu che conosci il cuore di ciascuno          riescano ad ottenere
e il bene che intimamente lo pervade,        la carità dell’accoglienza
nonostante le sue infedeltà;                 e dell’amore fraterno.
Tu che, attraverso imperscrutabili vie,      Fa che coloro che vivono
riesci a donare la speranza                  nel benessere
anche a coloro che l’hanno dimenticata o     aprano i loro cuori e accolgano
smarrita:                                    i rifugiati, i migranti e quanti,
assisti la nostra umanità inquieta,          scampati alla guerra e all’oppressione,
lacerata dagli egoismi e                     alla miseria e alla fame,
dai sommovimenti di questi tempi,            cercano in ogni modo
suggestionata dalle utopie di questo mondo   di raggiungere l’altra riva
che cerca il bene negli eccessi materiali    di quel mare che, nonostante
e non sa riconoscersi famiglia umana,        la perigliosità del viaggio,
che ha paura dell’altro, del diverso,        rappresenta l’unica possibilità
di colui che fugge da terre sfortunate       di salvezza.
per raggiungere la vita,                     Fa che tutti, migranti e residenti,
che non sa dare aiuto ai tanti,              ritrovino la gioia e la bellezza di incontrarsi e
soprattutto giovani,                         di riconoscersi
costretti a migrare                          reciprocamente appartenenti alla stessa
dall’Italia e da altri Paesi europei         famiglia umana. Amen!
in ricerca di un lavoro e di un futuro.
Fa che coloro che soffrono,
                                                                                 Salvatore Martino
in ogni parte del mondo,

                                                                     6 giugno 2019   1 migrantiPRESS 1 9 1
1 SUSSIDIO LITURGICO 1

Spunti per l’omelia
XXVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
Le letture del giorno: Am 6, 1.4-7; Sal 145; 1 Tm 6, 11-16; Lc 16, 19-31
Don Giovanni De Robertis*

L
     a liturgia di questa domenica ci ha fatto            emblema dell’esclusione … L’atteggiamento nei
     ascoltare la seconda parte del capitolo 16           loro confronti rappresenta un campanello di al-
     del Vangelo di Luca (la prima parte l’abbia-         larme che avvisa del declino morale a cui si va
mo ascoltata domenica scorsa), dove l’evangeli-           incontro se si continua a concedere terreno alla
sta ha raccolto alcune parole di Gesù e due pa-           cultura dello scarto. Infatti, su questa via, ogni
rabole sul tema della ricchezza. Contrariamente           soggetto che non rientra nei canoni del benes-
a quanto pensano molti cristiani, Gesù non si è           sere fisico, psichico e sociale diventa a rischio di
affatto disinteressato del denaro, della giustizia        emarginazione e di esclusione”.
sociale, ne ha parlato spesso. E così devono fare         Non si tratta solo di migranti, come recita il titolo
i suoi discepoli. Nel processo per l’assassinio di        del messaggio, per almeno due motivi:
don Pino Puglisi, uno degli imputati ha detto:            • Anzitutto perché il forestiero nella Sacra
«Quello non era un prete. Un prete si occupa di dire          Scrittura è l’emblema dell’esclusione, è sem-
la messa, di celebrare i matrimoni … non della rego-          pre associato, come nel salmo responsoriale
larità degli appalti!».                                       di questa domenica, all’orfano, alla vedova,
La parabola che abbiamo ascoltato è di un’at-                 al cieco, all’oppresso. Renderci insensibili al
tualità impressionante, descrive quello che è an-             suo grido significa renderci insensibili a tutti
cora oggi questo nostro mondo, dove ci sono                   coloro che invocano aiuto, come sta accaden-
alcuni (pochi) che vivono nel lusso, e altri (la              do sempre più nelle nostre società. Basti pen-
maggioranza dell’umanità) che vorrebbero an-                  sare al fatto che questo inverno sono morte
che solo le briciole che cadono dalla tavola.                 di freddo a Roma ben 12 persone senza fissa
È interessante come nella parabola quello che                 dimora nell’indifferenza quasi generale.
viene rimproverato al ricco – di cui significati-         • In secondo luogo perché non è in gioco solo
vamente non si dice il nome: nella nostra socie-              la salvezza del forestiero, del povero, di Laz-
tà sono i poveri a restare senza nome, davanti a              zaro. Ma anche quella del ricco, di noi tut-
Dio è il contrario! – non sia di aver acquistato le           ti. Una società che si fa sorda al grido del
sue ricchezze in modo disonesto, e neanche di                 povero è destinata all’infelicità e alla mor-
essere stato lui la causa della miseria in cui ver-           te. Le invettive del profeta Amos contro “gli
sa Lazzaro, ma di aver pensato solo a se stesso e             spensierati di Sion … che non si preoccupa-
di non essersi neanche accorto di colui che stava             no della rovina di Giuseppe”, sono in real-
alla sua porta.                                               tà un grido di amore, l’estremo tentativo di
Come ha scritto papa Francesco nel messaggio                  evitare il disastro che colpirà Israele qualche
che ci ha consegnato per questa Giornata del                  anno dopo per opera degli assiri.
Migrante e del Rifugiato, «le società economica-
mente più avanzate sviluppano al proprio interno la       Non si tratta solo di migranti: è in gioco il nostro
tendenza a un accentuato individualismo che, unito        stesso restare umani e cristiani, e il futuro delle
alla mentalità utilitaristica e moltiplicato dalla rete   nostre società europee! ■
mediatica, produce la “globalizzazione dell’indiffe-
renza». In questo scenario, i migranti, i rifugiati,                    * Direttore Generale Fondazione Migrantes
gli sfollati e le vittime della tratta sono diventati

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1 SUSSIDIO LITURGICO 1

Preghiera dei fedeli

Preghiamo insieme e diciamo:                                 Il mondo odierno è ogni giorno più cru-
Ascoltaci, Signore                                           dele con gli esclusi. Fa’ che diventiamo
                                                             Chiesa “in uscita”, capace di andare in-
1. «Coraggio, sono io, non abbiate paura!» (Mt               contro, cercare i lontani e arrivare agli in-
   14,27).                                                   croci per incontrare gli esclusi. Preghiamo.
   Non si tratta solo di migranti: si tratta anche
   delle nostre paure.                                 5. «Chi vuole diventare grande tra voi sarà vo-
      Le cattiverie e le brutture del nostro tempo        stro servitore, e chi vuole essere il primo tra
      accrescono il nostro timore verso gli altri,        voi sarà schiavo di tutti» (Mc 10,43-44).
      gli sconosciuti, gli emarginati, i forestieri.      Non si tratta solo di migranti: si tratta di met-
      Aiutaci, Signore, ad aprire le porte di chi         tere gli ultimi al primo posto.
      bussa alla ricerca di protezione, di sicurez-          Cresce sempre di più quel senso di indif-
      za, di un futuro migliore. Preghiamo.                  ferenza verso il prossimo. Fa’, Signore, che
                                                             non cediamo alla logica del mondo che
2. «Se amate quelli che vi amano, quale ricom-               giustifica la prevaricazione sugli altri. Ren-
   pensa ne avete? Non fanno così anche i pub-               dici accoglienti con coloro che cercano un
   blicani?» (Mt 5,46).                                      luogo dove vivere con dignità. Preghiamo.
   Non si tratta solo di migranti: si tratta della
   carità.                                             6. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’ab-
      La carità più alta si esercita verso chi non        biano in abbondanza» (Gv 10,10).
      è neanche in grado di ricambiare, forse             Non si tratta solo di migranti: si tratta di tutta
      nemmeno di ringraziare. Donaci, Signore,            la persona, di tutte le persone.
      la capacità di dimostrare la nostra fede at-           Il cuore della missione di Gesù è far sì che
      traverso le opere di carità. Preghiamo.                tutti ricevano il dono della vita in pienez-
                                                             za. Fa’, Signore, che mettiamo sempre al
3. «Invece un Samaritano, che era in viaggio,                centro la persona e che riconosciamo l’u-
   passandogli accanto lo vide e ne ebbe com-                guaglianza tra tutte le persone. Preghiamo.
   passione» (Lc 10,33).
   Non si tratta solo di migranti: si tratta della     7. «Così dunque voi non siete più stranieri né
   nostra umanità.                                        ospiti, ma siete concittadini dei santi e fami-
      Ciò che spinge il Samaritano a fermarsi è           liari di Dio» (Ef 2,19).
      la compassione. Rendici, Signore, capaci di         Non si tratta solo di migranti: si tratta di co-
      riconoscere la sofferenza e di lenire, curare,      struire la città di Dio e dell’uomo.
      salvare. Rendici più umani. Preghiamo.                  Oggi sono molte le persone che vengono
                                                              ingannate e si mettono in viaggio verso un
4. «Guardatevi dal disprezzare uno solo di que-               “paradiso” che inesorabilmente tradisce le
   sti piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel          loro aspettative. Aiutaci, Signore, a capire
   cielo vedono sempre la faccia del Padre mio                che il migrante, il rifugiato, non sono un
   che è nei cieli» (Mt 18,10).                               problema da affrontare, ma un fratello e
   Non si tratta solo di migranti: si tratta di non           una sorella da accogliere, rispettare e ama-
   escludere nessuno.                                         re. Preghiamo.

                                                                               6 giugno 2019   1 migrantiPRESS 1 11 1
1 SUSSIDIO CATECHETICO 1

                                         Veglia di preghiera

               SI TRATTA DI NOI
                                          a cura di Don Claudio Barboni

Papa Francesco, nel suo messaggio per la 105a Giornata Mondiale del Migrante e del Ri-
fugiato, intende sottolineare che i suoi ripetuti appelli a favore dei migranti, dei rifugia-
ti, degli sfollati e delle vittime della tratta devono essere compresi all’interno della sua
profonda preoccupazione per tutti gli abitanti delle periferie esistenziali. L’affamato, l’as-
setato, il forestiero, l’ignudo, il malato e il carcerato che bussa oggi alla nostra porta è
Gesù stesso che chiede di essere incontrato e assistito.

                   Testimonianze, preghiere e riflessioni
            per un mondo votato all’inclusione e alla solidarietà

Sottofondo musicale e luogo in penombra                     Ti dicevo del viaggio… quello via terra è stato duro,
                                                            ma ancora peggiore è stata la navigazione. L’imbar-
1 Lettore                                                   cazione era piena, eravamo tutti ammassati: uomini,
LETTERA DI UN MIGRANTE ALLA MADRE                           donne, bambini. Per passare il tempo alcuni intona-
                                                            vano i canti della nostra assolata ed arida terra, ma
Cara madre, perdonami se dalla mia partenza non             la maggior parte temeva di finire i suoi ultimi giorni
ho più avuto modo di contattarti, come sai io non           nel fondo degli abissi; qualcuno diceva che era già
so scrivere, per questo mi sto facendo aiutare da un        successo in passato. Abbiamo trovato burrasca, molti
amico che è partito insieme a me… Lui è uno nobi-           hanno iniziato a pregare, altri urlavano.
le, ma se c’è una cosa che ho imparato subito dopo la       Alcuni di noi, presi dal panico, volevano scappare
mia partenza è proprio che le caste per noi emigranti       all’aperto, ma uomini armati ci hanno trattenuto
non esistono, per gli abitanti di questo Paese siamo        nelle stive. Ho avuto paura, poi il tempo è migliorato
tutti uguali. Il viaggio è stato lungo e difficile, posso   e d’improvviso dentro di me ho sentito una gran ma-
assicurarti che dal nostro paese fino al mare il percor-    linconia; tu lo sai madre, se avessi potuto rimanere
so è stato davvero lungo e faticoso.                        lo avrei fatto. Ma la guerra a volte ti colpisce anche

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1 SUSSIDIO CATECHETICO 1

quando fai di tutto per evitarla, in questo triste mon-     terra è così è perché ce lo meritiamo. Il mio datore di
do ti ero rimasto solo io, ma tu hai preferito piangere     lavoro lancia epiteti contro quelli come noi, lo fa ri-
la mia lontananza piuttosto che la mia morte.               dendo, crede di essere simpatico, ed infatti tra di loro
Avrei tanto voluto portarti con me, nella terra dei so-     ridono. Gli insulti sono le prime cose che ho appreso
gni, dove c’è il lavoro, dove c’è ricchezza, dove non c’è   di questa lingua. Eppure, madre, tu mi hai insegnato
la guerra, dove i campi si arano con potenti macchine       a rispettare le donne, ad amare colei che a mia volta
e gli uomini non si ammazzano per un po’ d’acqua.           sarà la madre dei miei bambini, allora perché questi
Ma ora che sono qui sono contento che tu non sia ve-        uomini ci ritengono così brutali ed arretrati?
nuta. Non voglio mentirti madre, temo di essere sbar-       Perché ci giudicano con tanta superficialità? Si, c’è
cato nella terra sbagliata, qui le strade sono piene di     violenza nel nostro Paese, molti dei nostri connazio-
insegne luccicanti, ma in realtà tutto è duro, difficile.   nali sono delinquenti ed hanno provocato molti morti,
Appena siamo arrivati ci hanno fatto sedere a terra,        ma non siamo tutti uguali. Io vivo nella paura, temo
poi ci hanno chiesto i documenti (molti di noi non li       il futuro, la mia terra mi ha rifiutato, la terra dei miei
avevano e sono stati duramente interrogati), uomini         sogni anche, ed ora mi sento figlio di nessuno.
armati si sono piazzati davanti a noi, ci controllava-      La crudeltà mi ha costretto alla fuga, la crudeltà mi
no per evitare che qualcuno di noi tentasse la fuga.        costringe ora a vivere da reietto... anche qui, come
Poi ci hanno fatto alzare e, uno ad uno, ci hanno           nella mia terra, nessuno ci tutela e ci protegge. Sia-
sottoposto a delle visite mediche. Alcuni di noi sono       mo alla mercé della polizia, dei nostri connaziona-
rimasti nella stanza del dottore troppo a lungo, era-       li delinquenti, del razzismo della gente. Mamma…
no debilitati, ed è stato come se dentro di me sentissi     una cosa ti prometto, se il Signore vorrà concedermi
che alcune di queste persone in realtà quell’inferme-       questa grazia: a mio figlio insegnerò il rispetto e l’a-
ria non l’avrebbero mai più abbandonata.                    more per il prossimo, chiunque esso sia, proprio come
Poi sono riuscito a fuggire. Forse ho sbagliato, da al-     tu e nostro Signore mi avete insegnato. Che Dio ti
lora mi sento braccato. Della mia terra mi manca            protegga.
ogni cosa: i colori, gli odori, i sapori, ma soprattutto    Con amore.
tu, cara madre. Nella città in cui ora mi trovo faccio
il muratore. La mattina aspetto assieme agli altri vi-      Cosa aggiungere? Che questa lettera fu scrit-
cino al cantiere, se sono fortunato lavoro, altrimenti      ta da un italiano che migrava in America. Un
devo sperare nel giorno dopo. La notte la passo in un       uomo come i 562 italiani tra emigranti e mem-
dormitorio insieme ad altri connazionali e a cittadi-       bri dell’equipaggio che morirono annegati e di-
ni di altre terre lontane.                                  spersi a causa del naufragio della nave britanni-
La gente del posto è vestita bene, pulita, elegante, ma     ca Utopia, il 17 marzo 1891 davanti a Gibilterra.
ci guarda con diffidenza e disprezzo. Non vive negli        Nel mar Mediterraneo la nave seguiva la rotta
stessi posti dove abitiamo noi, anzi, quei posti li evi-    che partendo da Trieste, con gli scali interme-
ta. L’amico a cui sto dettando questa lettera, uno col-     di nei porti di Napoli e di Genova, conduceva i
to, mi ha fatto vedere un giornale, mi ha detto che         passeggeri a New York. Uomini come quelli che
per i cittadini di questa nazione siamo tutti stranieri,    oggi fuggono dalla guerra, dalla miseria più be-
ma alcuni di noi sono peggio degli altri. Noi siamo         cera. Rischiano la vita nella speranza di soprav-
tra quelli peggio. Dicono che la mia gente insulta le       vivere, di trovare un luogo sicuro per far crescere
donne, le tratta male, le picchia e le uccide, dicono       i propri figli. Gli stessi che la società guarda con
che siamo negroidi con poco cervello, che se la nostra      indifferenza, emargina, calpesta.

                                                                                      6 giugno 2019   1 migrantiPRESS 1 13 1
1 SUSSIDIO CATECHETICO 1

Accensione delle luci e canto d’inizio                 Migranti disperati, rifugiati privati della propria
                                                       dignità, vittime della tratta, sono diventati i pro-
Accoglienza                                            tagonisti di discussioni sociali e politiche che ci
Saluto e introduzione.                                 fanno perdere di vista i valori di misericordia,
                                                       accoglienza e umanità. Bisognerebbe che, per un
S. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spi-        momento, tutti gli uomini e le donne di buona
rito Santo.                                            volontà guardassero alla Croce! Lì si può legge-
Ass. Amen.                                             re la risposta di Dio: lì, alla disperazione non si
                                                       è risposto con l’indifferenza, alla sofferenza non
S. Il Signore sia con voi.                             si è risposto con l’indignazione. Vorrei chiedere
Ass. E con il tuo spirito.                             al Signore, questa sera, che noi cristiani e i fra-
                                                       telli delle altre religioni, ogni uomo e donna di
                                                       buona volontà gridasse con forza: “L’egoismo,
Invocazione allo Spirito                               l’esclusione, la paura non sono la soluzione per
                                                       salvaguardare noi stessi! Non è questo che Gesù
Spirito Santo, che riempivi di luce i profeti e ac-
                                                       ci ha insegnato, non è questo che si aspetta da
cendevi parole di fuoco sulla loro bocca, torna
                                                       noi!”. Ognuno si animi a guardare nel profon-
a parlarci con accenti di speranza. Frantuma la
                                                       do della propria coscienza e ascolti quella pa-
corazza della nostra assuefazione all’esilio. Dis-
                                                       rola che dice: “Esci dai tuoi interessi che atrofiz-
sipa le nostre paure. Scuotici dall’omertà. Libe-      zano il cuore, supera l’indifferenza verso l’altro
raci dalla tristezza di non saperci indignare per      che rende insensibile il cuore, vinci i tuoi pre-
i soprusi consumati sui poveri, sugli emargina-        giudizi e apriti al dialogo, alla riconciliazione:
ti, preservaci dalla tragedia di dover riconoscere     guarda al dolore del tuo fratello e non aggiun-
che le prime fabbriche della violenza e dell’in-       gere altro dolore; ferma la tua mano, ricostrui-
giustizia sono ospitate nei nostri cuori. Donaci       sci l’armonia che si è spezzata; e questo non con
la gioia di capire che tu non parli solo dai micro-    lo scontro, ma con l’incontro!”. Celebriamo la
foni delle nostre chiese, ma dalla testimonianza       Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugia-
delle nostre vite. Se i semi del Verbo sono dif-       to facendo spazio nei nostri cuori per accogliere
fusi in tutte le aiuole, donaci la forza di usare il   la consapevolezza che ciascuno di noi ha il po-
concime della nostra fede per portare la pace là       tere di cambiare l’umanità, perché imparando a
dove l’uomo cerca la pace, apri i nostri cuori per-    prenderci cura di chi è in difficoltà ci prendiamo
ché possiamo capire che possiamo trovarti an-          cura anche di noi e muoviamo i primi passi per
che nelle parole buone dei pagani e nella rettitu-     rendere il nostro mondo migliore. Papa France-
dine degli atei. Amen. (Don Tonino Bello)              sco ci invita a guardare Gesù come nostro unico
                                                       modello. “È davvero Lui – dice il Santo Padre –
L. Oggi la nostra fede è messa a dura prova, per-      anche se i nostri occhi fanno fatica a riconoscer-
ché ostacolata da guerre, conflitti che lacera-        Lo: coi vestiti rotti, con i piedi sporchi, col volto
no l’umanità e mettono i più svantaggiati nelle        deformato, il corpo piagato, incapace di parlare
condizioni di dover scappare dalla propria ter-        la nostra lingua”. Vogliamo provare anche noi,
ra nella speranza di trovare un mondo migliore,        durante questo momento, a fare il nostro primo
una vita più dignitosa. Purtroppo, però, le pia-       passo, attraverso la grande forza della preghiera,
ghe dell’indifferenza, dell’egoismo e del pregiu-      per smuovere un po’ le nostre coscienze, aprire i
dizio creano uno scenario davvero devastante.          nostri cuori all’esempio di Gesù.

1 14 1 migrantiPRESS 1   6 giugno 2019
1 SUSSIDIO CATECHETICO 1

                                IN ASCOLTO DELLA PAROLA
Canto

Prima Lettura – Gc 2, 14-18
La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può sal-
varlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice
loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che gio-
va? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai
la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia
fede.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

Dal Salmo 148
Rit. Lodiamo insieme il Signore: sia benedetto il suo nome.

Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere. Rit.

Lodatelo, sole e luna,
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
Lodatelo, cieli dei cieli,
voi acque al di sopra dei cieli. Rit.

Lodate il Signore dalla terra,
monti e voi tutte, colline,
alberi da frutto e tutti voi, cedri,
voi fiere e tutte le bestie,
rettili e uccelli alati. Rit.

I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le fanciulle,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore:
perché solo il suo nome è sublime. Rit.

La sua gloria risplende sulla terra e nei cieli.
Egli ha sollevato la potenza del suo popolo.
È canto di lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli di Israele, popolo che egli ama. Rit.

Alleluia…

                                                                               6 giugno 2019   1 migrantiPRESS 1 15 1
1 SUSSIDIO CATECHETICO 1

Vangelo - Mt 14,22-33                                 Gesù una prova: «Comandami di venire verso di
                                                      te sulle acque» (v. 28). Gesù lo chiama. Pietro fa
Dal Vangelo secondo Matteo                            qualche passo, ma poi la violenza del vento lo
In quei giorni, dopo che ebbe saziato la folla,       impaurisce di nuovo e comincia ad affondare.
Gesù ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di   Mentre lo afferra per salvarlo, il Maestro lo rim-
precederlo sull’altra sponda, mentre egli avreb-      provera: «Uomo di poca fede, perché hai dubi-
be congedato la folla. Congedata la folla, salì sul   tato?» (v. 31). Attraverso questi episodi biblici,
monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne    il Signore parla oggi a noi e ci chiede di lasciare
stava ancora solo lassù. La barca intanto distava     che Lui ci liberi dalle nostre paure. “Liberi dalla
già qualche miglio da terra ed era agitata dalle      paura” è proprio il tema scelto per questo vostro
onde, a causa del vento contrario. Verso la fine      incontro. “Liberi dalla paura”. La paura è l’origi-
della notte egli venne verso di loro camminan-        ne della schiavitù: gli israeliti preferirono diven-
do sul mare. I discepoli, nel vederlo camminare       tare schiavi per paura. È anche l’origine di ogni
sul mare, furono turbati e dissero: “È un fanta-      dittatura, perché sulla paura del popolo cresce la
sma” e si misero a gridare dalla paura. Ma su-        violenza dei dittatori. […] Questo ripiegamento
bito Gesù parlò loro: “Coraggio, sono io, non         su sé stessi, segno di sconfitta, accresce il nostro
abbiate paura”. Pietro gli disse: “Signore, se sei    timore verso gli “altri”, gli sconosciuti, gli emar-
tu, comanda che io venga da te sulle acque”. Ed       ginati, i forestieri – che peraltro sono i privile-
egli disse: “Vieni!”. Pietro, scendendo dalla bar-    giati del Signore, come leggiamo in Matteo 25.
ca, si mise a camminare sulle acque e andò verso      E questo si nota particolarmente oggi, di fron-
Gesù. Ma per la violenza del vento, s’impaurì e,      te all’arrivo di migranti e rifugiati che bussano
cominciando ad affondare, gridò: “Signore, sal-       alla nostra porta in cerca di protezione, sicurez-
vami!”. E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e     za e un futuro migliore. È vero, il timore è le-
gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai dubi-       gittimo, anche perché manca la preparazione a
tato?”. Appena saliti sulla barca, il vento cessò.    questo incontro. Lo dicevo l’anno scorso, in oc-
Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono       casione della Giornata Mondiale del Migrante e
davanti, esclamando: “Tu sei veramente il Figlio      del Rifugiato: «Non è facile entrare nella cultura
di Dio!”. Compiuta la traversata, approdarono         altrui, mettersi nei panni di persone così diverse
a Genesaret. E la gente del luogo, riconosciuto       da noi, comprenderne i pensieri e le esperienze.
Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli     E così, spesso, rinunciamo all’incontro con l’al-
portarono tutti i malati, e lo pregavano di poter     tro e alziamo barriere per difenderci». Rinuncia-
toccare almeno l’orlo del suo mantello. E quanti      re a un incontro non è umano. Siamo chiamati
lo toccavano guarivano.                               invece a superare la paura per aprirci all’incon-
Parola del Signore.                                   tro. […] L’incontro con l’altro, poi, è anche in-
Lode a te o Cristo                                    contro con Cristo. Ce l’ha detto Lui stesso. È Lui
                                                      che bussa alla nostra porta affamato, assetato,
                                                      forestiero, nudo, malato, carcerato, chiedendo
Riflessione                                           di essere incontrato e assistito. E se avessimo an-
                                                      cora qualche dubbio, ecco la sua parola chiara:
Dall’omelia di papa Francesco alla Santa Mes-
                                                      «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto
sa per i partecipanti al meeting “Liberi dalla
                                                      a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’a-
paura” (Sacrofano, 15 febbraio 2019)
                                                      vete fatto a me» (Mt 25,40). Può essere compre-
Nella pagina del Vangelo di Matteo (14,22-33),        so in questo senso anche l’incoraggiamento del
i discepoli restano turbati e gridano per la paura    Maestro ai suoi discepoli: «Coraggio, sono io,
alla vista del Maestro che cammina sulle acque,       non abbiate paura!» (Mt 14,27). È davvero Lui,
pensando che sia un fantasma. Sulla barca agi-        anche se i nostri occhi fanno fatica a riconoscer-
tata dal forte vento, essi non sono capaci di ri-     Lo: coi vestiti rotti, con i piedi sporchi, col volto
conoscere Gesù; ma Lui li rassicura: «Coraggio,       deformato, il corpo piagato, incapace di parlare
sono io, non abbiate paura!» (v. 27). Pietro, con     la nostra lingua... Anche noi, come Pietro, po-
un misto di diffidenza ed entusiasmo, chiede a        tremmo essere tentati di mettere Gesù alla prova

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1 SUSSIDIO CATECHETICO 1

e di chiedergli un segno. E magari, dopo qual-         4. «Guardatevi dal disprezzare uno solo di que-
che passo titubante verso di Lui, rimanere nuo-           sti piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel
vamente vittime delle nostre paure. Ma il Signo-          cielo vedono sempre la faccia del Padre mio
re non ci abbandona! Anche se siamo uomini e              che è nei cieli» (Mt 18,10).
donne “di poca fede”, Cristo continua a tendere           Non si tratta solo di migranti: si tratta di non
la sua mano per salvarci e permettere l’incontro          escludere nessuno.
con Lui, un incontro che ci salva e ci restituisce            Il mondo odierno è ogni giorno più cru-
la gioia di essere suoi discepoli. […] E chi ha               dele con gli esclusi. Fa’ che diventiamo
avuto la forza di lasciarsi liberare dalla paura,             Chiesa “in uscita”, capace di andare in-
chi ha sperimentato la gioia di questo incontro               contro, cercare i lontani e arrivare agli in-
è chiamato oggi ad annunciarlo sui tetti, aperta-             croci per incontrare gli esclusi. Preghiamo.
mente, per aiutare altri a fare lo stesso, predispo-
nendosi all’incontro con Cristo e la sua salvezza.     5. «Chi vuole diventare grande tra voi sarà vo-
                                                          stro servitore, e chi vuole essere il primo tra
                                                          voi sarà schiavo di tutti» (Mc 10,43-44).
Preghiera dei fedeli                                      Non si tratta solo di migranti: si tratta di met-
L. Preghiamo insieme e diciamo:                           tere gli ultimi al primo posto.
Ascoltaci, Signore                                           Cresce sempre di più quel senso di indif-
                                                             ferenza verso il prossimo. Fa’, Signore, che
1. «Coraggio, sono io, non abbiate paura!» (Mt               non cediamo alla logica del mondo che
   14,27).                                                   giustifica la prevaricazione sugli altri. Ren-
   Non si tratta solo di migranti: si tratta anche           dici accoglienti con coloro che cercano un
   delle nostre paure.                                       luogo dove vivere con dignità. Preghiamo.
      Le cattiverie e le brutture del nostro tempo
      accrescono il nostro timore verso gli altri,     6. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’ab-
      gli sconosciuti, gli emarginati, i forestieri.      biano in abbondanza» (Gv 10,10).
      Aiutaci, Signore, ad aprire le porte di chi         Non si tratta solo di migranti: si tratta di tutta
      bussa alla ricerca di protezione, di sicurez-       la persona, di tutte le persone.
      za, di un futuro migliore. Preghiamo.                  Il cuore della missione di Gesù è far sì che
                                                             tutti ricevano il dono della vita in pienez-
2. «Se amate quelli che vi amano, quale ricom-               za. Fa’, Signore, che mettiamo sempre al
   pensa ne avete? Non fanno così anche i pub-               centro la persona e che riconosciamo l’u-
   blicani?» (Mt 5,46).                                      guaglianza tra tutte le persone. Preghiamo.
   Non si tratta solo di migranti: si tratta della
   carità.                                             7. «Così dunque voi non siete più stranieri né
      La carità più alta si esercita verso chi non        ospiti, ma siete concittadini dei santi e fami-
      è neanche in grado di ricambiare, forse             liari di Dio» (Ef 2,19).
      nemmeno di ringraziare. Donaci, Signore,            Non si tratta solo di migranti: si tratta di co-
      la capacità di dimostrare la nostra fede at-        struire la città di Dio e dell’uomo.
      traverso le opere di carità. Preghiamo.                 Oggi sono molte le persone che vengono
                                                              ingannate e si mettono in viaggio verso un
3. «Invece un Samaritano, che era in viaggio,                 “paradiso” che inesorabilmente tradisce le
   passandogli accanto lo vide e ne ebbe com-                 loro aspettative. Aiutaci, Signore, a capire
   passione» (Lc 10,33).                                      che il migrante, il rifugiato, non sono un
   Non si tratta solo di migranti: si tratta della            problema da affrontare, ma un fratello e
   nostra umanità.                                            una sorella da accogliere, rispettare e ama-
      Ciò che spinge il Samaritano a fermarsi è               re. Preghiamo.
      la compassione. Rendici, Signore, capaci di
      riconoscere la sofferenza e di lenire, curare,   Padre Nostro…
      salvare. Rendici più umani. Preghiamo.           Segno di pace e Canto

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