GEOGRAFIA Prof. Marcello Tanca ()
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Corso di Laurea: Lettere (L-10) Corso di Studi: Lettere classiche/Lettere moderne/Storia Periodo di erogazione: 2° semestre Durata del corso e crediti attribuiti: 60 ore frontali Università degli Studi di Cagliari (12 cfu) Anno Accademico 2019-2020 GEOGRAFIA Prof. Marcello Tanca (mtanca@unica.it)
Argomento del corso: Il corso sarà suddiviso idealmente in 2 parti. Nella prima si affronteranno i principali temi della geografia umana (rapporto uomo/ambiente, globalizzazione, città, popolazione, paesaggio, Europa ecc.). Nella seconda si approfondirà un argomento specifico: nell'Anno Accademico 2019/20 saranno il turismo (e la sentiment analysis) GEOGRAFIA Prof. Marcello Tanca (mtanca@unica.it)
Programma del corso 1) F. Barteletti, Geografia. Teoria e prassi, Torino, Bollati Boringhieri, 2012. I seguenti capitoli: - 3, La costruzione della geografia moderna: Humboldt e Ritter - 4, La geografia nell'era dell'evoluzionismo - 5, Il possibilismo come reazione al determinismo ambientale - 6, I concetti di regione e di paesaggio e la loro evoluzione - 8, La new geography e la "rivoluzione quantitativa" - 9, La geografia sociale e la geografia "critica" 2) A.L. Greyner, G. Dematteis, C. Lanza, Geografia umana. Un approccio visuale, Torino, Utet, 2012. I seguenti capitoli: - 2, La geografia culturale e la globalizzazione - 3, Popolazione e migrazioni - 10, Geografia urbana
Programma del corso 3) E. dell’Agnese (a cura di), Geo-grafia. Strumenti e parole, Milano, Unicopli, 2009. I seguenti capitoli: - E. Squarcina, Carta (pp. 85-94) - M. Schmidt di Friedberg, Ambiente (pp. 165-192) 4) G. de Vecchis, C. Palagiano (a cura di), Le parole chiave della geografia, Roma, Carocci, 2003. I seguenti capitoli: - M. Maggioli, Globalizzazione (pp. 225-234)
Programma del corso 5) D. Gavinelli, G. Zanolin, Geografia del turismo contemporaneo: pratiche, narrazioni, luoghi, Roma, Carocci, 2019. 6) V. Albanese, Il territorio mediato: sentiment analysis methodology e sua applicazione al Salento, Bologna, Bononia University Press, 2017. 7) M. Tanca, When Music Invades the Urban Spaces: the Piano City Festival in Milan, a New Paradigm of Sociability?, “Almatourism”, 19, 2019, pp. 69-102.
Attenzione! Le slide delle lezioni sono parte integrante del programma di esame I non frequentanti devono preparare 2 capitoli a scelta dal libro di E. dell’Agnese (a cura di), Geo-grafia. Strumenti e parole, Milano, Unicopli, 2009 oppure dal libro di G. de Vecchis, C. Palagiano (a cura di), Le parole chiave della geografia, Roma, Carocci, 2003. Gli studenti non frequentanti sono invitati a prendere contatto col docente al seguente indirizzo di posta elettronica: mtanca@unica.it
Geografia urbana Che cos’è e di che cosa si occupa la geografia urbana? Si tratta di una branca della geografia umana che: Milano studia la distribuzione delle unità urbane nei rapporti d'interdipendenza con l'ambiente geografico descrive i processi di urbanizzazione
Geografia urbana New York Che cos’è e di che cosa si occupa la geografia urbana? Si tratta di una branca della geografia umana che: studia la distribuzione delle unità urbane nei rapporti d'interdipendenza con l'ambiente geografico Parigi descrive i processi di urbanizzazione analizza le singole città (Milano, Berlino, Vienna, Atene, Parigi, Londra, Hong Kong ecc.) mettendone in luce la storia, le forma, le funzioni e la struttura
Geografia urbana Roma Che cos’è e di che cosa si occupa la geografia urbana? Si tratta di una branca della geografia umana che: studia la distribuzione delle unità urbane nei rapporti d'interdipendenza con l'ambiente geografico Londra Dubai descrive i processi di urbanizzazione analizza le singole città (Milano, Berlino, Vienna, Atene, Parigi, Londra, Hong Kong ecc.) mettendone in luce la storia, le forma, le funzioni e la struttura ha come proprio oggetto le relazioni che la città intrattiene col proprio territorio e con altre città
Geografia urbana Il mondo globale come mondo di città: l’urbanizzazione del mondo •Nel 1950 meno di un terzo della popolazione mondiale (il 29%) era urbano. Nel 2007, per la prima volta nella storia dell’umanità, più della metà della popolazione mondiale vive in città. Nel 2030 secondo una stima delle Nazioni unite, il tasso di urbanizzazione dell’umanità dovrebbe superare il 60% marcello_tanca_2020
Geografia urbana Il mondo globale come mondo di città: l’urbanizzazione del mondo •Nel 1950 meno di un terzo della popolazione mondiale (il 29%) era urbano. Nel 2007, per la prima volta nella storia dell’umanità, più della metà della popolazione mondiale vive in città. Nel 2030 secondo una stima delle Nazioni unite, il tasso di urbanizzazione dell’umanità dovrebbe superare il 60% marcello_tanca_2020
Geografia urbana marcello_tanca_2020
Geografia urbana
Che cos’è una città? • Non esiste una definizione univoca di città una delle maggiori difficoltà che si incontra nello studio della storia urbana risiede nella necessità di distinguere tra gli elementi che riguardano lo sviluppo di particolari città e quelli che riguardano l’urbanizzazione in quanto fenomeno generale •Esistono diversi criteri per definire e classificare le città: - CRITERI UNICI c. demografico, amministrativo - COMBINAZIONE DI CRITERI c. demografici, economici, amministrativi, ecc.
Che cos’è una città? • Non esiste una definizione univoca di città una delle maggiori difficoltà che si incontra nello studio della storia urbana risiede nella necessità di distinguere tra gli elementi che riguardano lo sviluppo di particolari città e quelli che riguardano l’urbanizzazione in quanto fenomeno generale marcello_tanca_2020 •Esistono diversi criteri per definire e classificare le città: - CRITERI UNICI c. demografico, amministrativo - COMBINAZIONE DI CRITERI c. demografici, economici, amministrativi, ecc.
Che cos’è una città? • Non esiste una definizione univoca di città una delle maggiori difficoltà che si incontra nello studio della storia urbana risiede nella necessità di distinguere tra gli elementi che riguardano lo sviluppo di particolari città e quelli che riguardano marcello_tanca_2020 l’urbanizzazione in quanto fenomeno generale •criterio demografico: quantitativo definisce la città in funziona della quantità e della distribuzione della sua popolazione
Che cos’è una città? • Non esiste una definizione univoca di città: una delle maggiori difficoltà che si incontra nello studio della storia urbana risiede nella necessità di distinguere tra gli elementi che riguardano lo sviluppo di particolari città e quelli che riguardano l’urbanizzazione in quanto fenomeno generale •criterio morfologico guarda all'aspetto della città: •Rapporto tra nucleo e corona •Contiguità spaziale, aree di gravitazione e di influenza •appartenenza a medesimi sistemi di configurazione territoriale •criterio funzionale ed economico Attività economiche e finanziarie sviluppate - edifici più alti - città più estese - densità abitativa - presenza di grandi infrastrutture
Città e urbanizzazione Nonostante la loro grande varietà, tutte le città, grandi e piccole, condividono queste caratteristiche di base: 1) un'elevata densità di popolazione 2) una certa dimensione demografica che la distingue dagli insediamenti rurali 3) una complessità di funzioni culturali, sociali, economiche a cui corrispondono usi del suolo specializzati 4) l'essere centri di potere connessi all'esercizio di queste varie funzioni 5) l'essere ambienti dinamici e creativi 6) l'essere connesse ad altri luoghi urbani e rurali attraverso una fitta rete di relazioni e di flussi di persone, beni, servizi, informazioni e denaro 7) l'essere luoghi di grandi contraddizioni e di conflitti. Le città offrono infatti opportunità e speranze, ma sono nello stesso tempo luoghi di povertà, privazioni, disperazione e rivolte
Che cos’è una città? trasformazioni dei modelli insediativi attraverso la storia: ciclo di vita delle città -distinzione netta tra spazio urbano e spazio rurale, città e campagna (fino alla metà del XX secolo). Fase di suburbanizzazione -Intensa fase di urbanizzazione diffusa del territorio italiano dagli anni ’50 in poi e spostamenti di massa dalle campagne alla città, diffusione dell’automobile -Controurbanizzazione o disurbanizzazione, legata alla crisi della città (anni ’70) con decentramento della popolazione urbana e rivincita dei piccoli centri -Riurbanizzazione (fase attuale): città diffusa, post- industriale, “globale”
Posizione della Sprea, il fiume che attraversa Berlino, in 4 mappe (1800-1910) Berlino 1800 (172.132 ab.) Berlino 1833 (230.000 ab.) Berlino 1877 (969.050 ab.) Berlino 1910 (2.071.257 ab.)
New York nei secoli La storia di New York ha inizio nel 1524 con l'arrivo del navigatore italiano Giovanni da Verrazzano nella upper Bay, oggi baia di New York prima del XVI secolo, non sorgeva ancora New Amsterdam che poi sarebbe stata ribattezzata New York dagli inglesi quando presero il controllo della città I primi abitanti dell'area dell'odierna città di New York furono i Lenape, nativi americani stanziati nella zona del basso corso del fiume Hudson che utilizzavano la zona (in particolare l'isola di Manhattan) come zona agricola, di caccia e di pesca, oltre che come area utilizzata per le sepolture
New York nei secoli La storia di New York ha inizio nel 1524 con l'arrivo del navigatore italiano Giovanni da Verrazzano nella upper Bay, oggi baia di New York prima del XVI secolo, non sorgeva ancora New Amsterdam che poi sarebbe stata ribattezzata New York dagli inglesi quando presero il controllo della città I primi abitanti dell'area dell'odierna città di New York furono i Lenape, nativi americani stanziati nella zona del basso corso del fiume Hudson che utilizzavano la zona (in particolare l'isola di Manhattan) come zona agricola, di caccia e di pesca, oltre che come area utilizzata per le sepolture Video sulle trasformazioni di New York
Abū Dhabi (Emirati Arabi Uniti) marcello_tanca_2020
Tokyo (Giappone)
Londra (Regno Unito)
Cagliari (Italia) nel 2019 i cagliaritani erano 154.267 (Assemini, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Pula, Quartu S.E., Quartucciu, Sarroch, Selargius, Sestu, Settimo S. Pietro, Sinnai, Villa S. Pietro)
Cagliari, Facoltà di Studi umanistici, foto aerea, 2013 fonte: http://www.sardegnageoportale.it/webgis2/sardegnafotoaeree/
Cagliari, Facoltà di Studi umanistici, foto aerea, 2013 fonte: http://www.sardegnageoportale.it/webgis2/sardegnafotoaeree/
Cagliari, piazza d’Armi, foto aerea, 1940-1945 fonte: http://www.sardegnageoportale.it/webgis2/sardegnafotoaeree/
Cagliari, piazza d’Armi, foto aerea, 1950-1955 fonte: http://www.sardegnageoportale.it/webgis2/sardegnafotoaeree/
Cagliari, piazza d’Armi, foto aerea, 1968 fonte: http://www.sardegnageoportale.it/webgis2/sardegnafotoaeree/
Cagliari, piazza d’Armi, foto aerea, 1977-1978 fonte: http://www.sardegnageoportale.it/webgis2/sardegnafotoaeree/
Cagliari, Facoltà di Studi umanistici, foto aerea, 2013 fonte: http://www.sardegnageoportale.it/webgis2/sardegnafotoaeree/
Che cos’è una città? trasformazioni dei modelli insediativi attraverso la storia: ciclo di vita delle città -distinzione netta tra spazio urbano e spazio rurale, città e Milano nel XVII secolo campagna (fino alla metà del XX secolo). Fase di suburbanizzazione (tutto ciò che circonda la città -Intensa fase di urbanizzazione diffusa del territorio italiano dagli anni ’50 in poi e spostamenti di massa dalle campagne alla città, diffusione dell’automobile -Controurbanizzazione o disurbanizzazione, legata alla crisi della città (anni ’70) con decentramento della popolazione urbana e rivincita dei piccoli centri Milano nel XIX secolo -Riurbanizzazione (fase attuale): città diffusa, post- industriale, “globale”
Che cos’è una città? trasformazioni dei modelli insediativi attraverso la storia: ciclo di vita delle città -distinzione netta tra spazio urbano e spazio rurale, città e campagna (fino alla metà del XX secolo). Fase di suburbanizzazione (tutto ciò che circonda la città -Intensa fase di urbanizzazione diffusa del territorio italiano dagli anni ’50 in poi e spostamenti di massa dalle campagne alla città, diffusione dell’automobile -Controurbanizzazione o disurbanizzazione, legata alla crisi della città (anni ’70) con decentramento della popolazione urbana e rivincita dei piccoli centri -Riurbanizzazione (fase attuale): città diffusa, post- industriale, “globale”
La città postfordista: immagine, logo, marketing •la fase di rilancio della politica delle città è affidata sostanzialmente a “strategie” di taglio neoliberale imperniate sulla capacità di dar vita ad iniziative volte ad attrarre capitali •Un ruolo di primo piano spetta alla cultura, spesso declinata in termini sensazionalistici o spettacolari (il “grande evento” che fa circolare sui media il nome della sede che lo ospita) •la cultura ha sempre una accezione positiva; catalizza investimenti e risorse finanziarie statali, europee e/o private •La valorizzazione della città ricorre sempre più frequentemente a strumenti inediti come il marketing e il branding urbano, ossia alla produzione di immagini, discorsi e rappresentazioni ritenute valide ed efficaci nella misura in cui creano consenso, rendono competitive e attrattive le città, intercettano e agganciano capitali e flussi turistici internazionali.
La città postfordista: immagine, logo, marketing •la fase di rilancio della politica delle città è affidata sostanzialmente a “strategie” di taglio neoliberale imperniate sulla capacità di dar vita ad iniziative volte ad attrarre capitali •Un ruolo di primo piano spetta alla cultura, spesso declinata in termini sensazionalistici o spettacolari (il “grande evento” che fa circolare sui media il nome della sede che lo ospita), •la cultura ha sempre una accezione positiva; catalizza investimenti e risorse finanziarie statali, europee e/o private •La valorizzazione della città ricorre sempre più frequentemente a strumenti inediti come il marketing e il branding urbano, ossia alla produzione di immagini, discorsi e rappresentazioni ritenute valide ed efficaci nella misura in cui creano consenso, rendono competitive e attrattive le città, intercettano e agganciano capitali e flussi turistici internazionali.
Il marketing «liquido» della città da bere
La città postfordista: immagine, logo, marketing •la fase di rilancio della politica delle città è affidata sostanzialmente a “strategie” di taglio neoliberale imperniate sulla capacità di dar vita ad iniziative volte ad attrarre capitali •Un ruolo di primo piano spetta alla cultura, spesso declinata in termini sensazionalistici o spettacolari (il “grande evento” che fa circolare sui media il nome della sede che lo ospita), •la cultura ha sempre una accezione positiva; catalizza investimenti e risorse finanziarie statali, europee e/o private, •La valorizzazione della città ricorre sempre più frequentemente a strumenti inediti come il marketing e il branding urbano, ossia alla produzione di immagini, discorsi e rappresentazioni ritenute valide ed efficaci nella misura in cui creano consenso, rendono competitive e attrattive le città, intercettano e agganciano capitali e flussi turistici internazionali.
La città postfordista: immagine, logo, marketing •la fase di rilancio della politica delle città è affidata sostanzialmente a “strategie” di taglio neoliberale imperniate sulla capacità di dar vita ad iniziative volte ad attrarre capitali •Un ruolo di primo piano spetta alla cultura, spesso declinata in termini sensazionalistici o spettacolari (il “grande evento” che fa circolare sui media il nome della sede che lo ospita), •la cultura ha sempre una accezione positiva; catalizza investimenti e risorse finanziarie statali, europee e/o private, •La valorizzazione della città ricorre sempre più frequentemente a strumenti inediti come il marketing e il branding urbano, ossia alla produzione di immagini, discorsi e rappresentazioni ritenute valide ed efficaci nella misura in cui creano consenso, rendono competitive e attrattive le città, intercettano e agganciano capitali e flussi turistici internazionali.
La città postfordista: immagine, logo, marketing Per chi volesse approfondire questo tema: D. Papotti Immaginari geografici e marketing turistico: dal “brand territoriale” ai “paesaggi griffati” (2019) https://oaj.fupress.net/index.php/ri-vista/article/view/8320 L’articolo analizza la convergenza fra le immagini paesaggistiche e la promozione di ‘marchi’ legati alla valorizzazione turistico-territoriali. Da un approccio fondato sugli strumenti concettuali offerti dalla geografia culturale, il saggio, in proiezione interdisciplinare, analizza il ruolo che le strategie di marketing, con il lessico tecnico ad esse correlato (brand, griffe, logo) assumono nella promozione dei territori. Attraverso una disamina di alcune esperienze di attività di divulgazione e di formazione recentemente attivate, si forniscono le coordinate concettuali di fondo per comprendere le frontiere contemporanee del marketing territoriale
La città postfordista: immagine, logo, marketing •la fase di rilancio della politica delle città è affidata sostanzialmente a “strategie” di taglio neoliberale imperniate sulla capacità di dar vita ad iniziative volte ad attrarre capitali •Un ruolo di primo piano spetta alla cultura, spesso declinata in termini sensazionalistici o spettacolari (il “grande evento” che fa circolare sui media il nome della sede che lo ospita), •la cultura ha sempre una accezione positiva; catalizza investimenti e risorse finanziarie statali, europee e/o private, •La valorizzazione della città ricorre sempre più frequentemente a strumenti inediti come il marketing e il branding urbano, ossia alla produzione di immagini, discorsi e rappresentazioni ritenute valide ed efficaci nella misura in cui creano consenso, rendono competitive e attrattive le città, intercettano e agganciano capitali e flussi turistici internazionali.
il caso di Bilbao Anni ’80: città manifatturiera e industriale in declino (industria pesante dell’acciaio): idea di grigiore, di crisi, di anonimato negli anni ’90 Bilbao subisce trasformazioni materiali e simboliche che ne ridisegnano il profilo, imponendola sulla scena internazionale grazie ad una serie di interventi che la dotano di importanti risorse infrastrutturali grattacieli, un nuovo aeroporto, un ponte disegnato dall’architetto Calatrava e, soprattutto, il nuovo museo Guggenheim (che diventa un simbolo della città), rendono Bilbao una città attraente e di richiamo nazionale e internazionale Commistione di attori pubblici e privati
il caso di Bilbao Anni ’80: città manifatturiera e industriale in declino (industria pesante dell’acciaio): idea di grigiore, di crisi, di anonimato negli anni ’90 Bilbao subisce trasformazioni materiali e simboliche che ne ridisegnano il profilo, imponendola sulla scena internazionale grazie ad una serie di interventi che la dotano di importanti risorse infrastrutturali grattacieli, un nuovo aeroporto, un ponte disegnato dall’architetto Calatrava e, soprattutto, il nuovo museo Guggenheim (che diventa un simbolo della città), rendono Bilbao una città attraente e di richiamo nazionale e internazionale Commistione di attori pubblici e privati
il caso di Bilbao •Secondo alcune stime, l’82% dei visitatori di Bilbao dichiarano di essersi recati nella città basca soltanto per ammirare il nuovo Guggenheim •Nasce così l’effetto Guggenheim o McGuggenheimization, come viene chiamata dai suoi detrattori: cioè la tendenza (o l’illusione) che basti dotare una città di uno o più edifici disegnati da famose archistar per ridisegnare il profilo della città e risollevarne le sorti: esattamente come è accaduto a Bilbao, da città periferica a centro urbano meta di flussi turistici Bilbao
Le città globali Saskia Sassen, sociologa ed economista statunitense -la globalizzazione implica un declino dell'importanza degli Stati-nazionali in favore dei nodi della rete globale -Le "città globali“ sono spazi che appartengono ad un network internazionale divenendo al tempo stesso luogo di incontro e di scontro dei processi di globalizzazione -Analizzare le città globali permette di situarsi nei centri della produzione del capitalismo globale che si dispiega nel mondo contemporaneo. Permette così di cogliere i rapporti di forza, sfruttamento e dominio che da questi centri il capitale sviluppa
Le città globali città come Tokyo, Londra, New York, Zurigo, Parigi, Francoforte, Sydney, Hong Kong sono interconnesse le une alle altre a livello finanziario e decisionale e sedi in cui si addensano i poteri economico-finanziari terziarizzazione dell’economia: l’economia moderna è un’economia basata sui servizi (service economy), dunque un’economia in cui le logiche competitive sono guidate dalla capacità degli attori economici di creare valore differenziale rispetto ai rivali operanti nel business. progressiva crescita del terziario superiore a carattere collettivo (trasporti, acqua, gas, commercio, banche, assicurazioni, salute, istruzione, ambiente, pubblica amministrazione), affermazione di attività professionali centrate sulla conoscenza e sull’informazione ed al radicale mutamento delle strutture di classe (declino classe operaia), dei valori (centralità dei valori sociali, dell’equità) e dei sistemi di gestione. meccanismi di agglomerazione La smaterializzazione dell’economia o capitalismo immateriale: ruolo sempre più preponderante delle attività informatiche in seguito alla rivoluzione digitale (startup, new media ecc.)
Le città globali città come Tokyo, Londra, New York, Zurigo, Parigi, Francoforte, Sydney, Hong Kong sono interconnesse le une alle altre a livello finanziario e decisionale e sedi in cui si addensano i poteri economico-finanziari terziarizzazione dell’economia: l’economia moderna è un’economia basata sui servizi (service economy), dunque un’economia in cui le logiche competitive sono guidate dalla capacità degli attori economici di creare valore differenziale rispetto ai rivali operanti nel business. progressiva crescita del terziario superiore a carattere collettivo (trasporti, acqua, gas, commercio, banche, assicurazioni, salute, istruzione, ambiente, pubblica amministrazione), affermazione di attività professionali centrate sulla conoscenza e sull’informazione ed al radicale mutamento delle strutture di classe (declino classe operaia), dei valori (centralità dei valori sociali, dell’equità) e dei sistemi di gestione. meccanismi di agglomerazione La smaterializzazione dell’economia o capitalismo immateriale: ruolo sempre più preponderante delle attività informatiche e del cosiddetto capitale immateriale (rivoluzione digitale)
Le città globali
Le città globali
Le città globali
Le città globali
Le città globali
Le città globali
Le città globali omologazione degli stili di vita e dei paesaggi urbani NEW YORK Superficie 785 km² Abitanti 8.491.079 Densità 10.816,66 ab./km²
Le città globali omologazione degli stili di vita e dei paesaggi urbani LONDRA Superficie 1.572,15 km² Abitanti 8.615.246 Densità 5.479,91 ab./km²
Le città globali omologazione degli stili di vita e dei paesaggi urbani PARIGI Superficie 105,40 km² Abitanti 2.229.621 Densità 21.153,9 ab./km²
Le città globali omologazione degli stili di vita e dei paesaggi urbani TOKYO Superficie 2.187,66 km² Abitanti 15.185.502 Densità 6.941,44 ab./km²
Le città globali omologazione degli stili di vita e dei paesaggi urbani HONG-KONG Superficie 1.104 km² Abitanti 7.234.800 ab. Densità 6.544 ab./km²
Le città globali omologazione degli stili di vita e dei paesaggi urbani HONG-KONG Superficie 1.104 km² Abitanti 7.234.800 ab. Densità 6.544 ab./km²
Città globali: Hong Kong Hong Kong, una delle 2 regioni amministrative speciali della Repubblica Cinese (l’altra è Macao), colonia britannica fino al 1997 7 milioni di abitanti distribuiti su 1.104 Km² di superficie
Città globali: Hong Kong • Hong Kong, una delle 2 regioni amministrative speciali della Repubblica Cinese (l’altra è Macao), colonia britannica fino al 1997 • 7 milioni di abitanti distribuiti su 1.104 Km² di superficie • Citta’ globale, uno dei centri finanziari internazionali più importanti del mondo con un’economia capitalistica basata sul terziario, bassa imposizione fiscale e libero scambio. È un paradiso fiscale e ha i redditi procapite tra i più alti del mondo Video sulle trasformazioni di Hong Kong
Città globali: Hong Kong Soprannominata “vertical city”: • in seguito alla mancanza di spazio e al crescente numero di abitanti e infrastrutture, l’intensa densità, l’abitare si è sviluppato in altezza, dando vita ad un “paesaggio verticale” • oltre 1200 grattacieli, più che in qualsiasi altra città del mondo skyline unico: ben 36 dei 100 edifici più alti al mondo si trovano qua • vi si trova, più che in qualsiasi altro luogo della Terra, il numero di persone che vive o lavora al di sopra del 14 piano
Hong Kong, la “città verticale” • Soprannominata “vertical city”: • in seguito alla mancanza di spazio e al crescente numero di abitanti e infrastrutture, l’intensa densità, l’abitare si è sviluppato in altezza, dando vita ad un “paesaggio verticale” • oltre 1200 grattacieli, più che in qualsiasi altra città del mondo skyline unico: ben 36 dei 100 edifici più alti al mondo si trovano qua • vi si trova, più che in qualsiasi altro luogo della Terra, il numero di persone che vive o lavora al di sopra del 14 piano
Hong Kong, la “città invisibile” • uno dei problemi con cui devono fare i conti gli abitanti di Hong Kong è l’inquinamento atmosferico • L'inquinamento è prodotto dalla combinazione di particelle e gas generati dalle centrali elettriche a carbone e dal traffico di navi e veicoli, oltre che dalle fabbriche presso il Delta del Fiume delle Perle (Cina) • La visibilità è meno di otto chilometri per il 30% dell'anno • Incremento dei casi di infezioni e di asma bronchiale negli ultimi anni a causa della qualità dell'aria
"The Atlantic" Hazy Skies in Hong Kong? Just Pose With a Fake Skyline 23 agosto 2013
“PetaPixel” Hong Kong's Fake Skyline Banners Allow Tourists to Get Good Shots on Hazy Day (27 agosto 2013)
Foto di Alex Hofford per “ChinaFoto Press” (2013)
Foto di Alex Hofford per “ChinaFoto Press” (2013)
Foto di Alex Hofford per “ChinaFoto Press” (2013)
Foto di Alex Hofford per “ChinaFoto Press” (2013)
Il diritto alla città: le città ribelli “Il diritto alla città, è molto di più di un diritto di accesso individuale o di gruppo alle risorse urbane è un diritto a cambiare e reinventare la città in base alle nostre esigenze. Il diritto alla città è la libertà di costruire e ricostruire le nostre città e noi stessi è uno dei più preziosi tra i diritti umani e nondimeno è anche uno dei più negletti. Come si può esercitare al meglio questo diritto?” Solo quando si comprenderà che coloro che costruiscono e sostengono la vita urbana hanno un diritto immediato a quanto producono, e che tra le loro rivendicazioni c’è soprattutto quella al diritto inalienabile di creare una città a misura delle loro esigenze, avremo una politica urbana degna di questo nome. La città forse è morta? Lunga vita alla città!”.
Il diritto alla città: le città ribelli “Il diritto alla città, è molto di più di un diritto di accesso individuale o di gruppo alle risorse urbane è un diritto a cambiare e reinventare la città in base alle nostre esigenze. Il diritto alla città è la libertà di costruire e ricostruire le nostre marcello_tanca_2020 città e noi stessi è uno dei più preziosi tra i diritti umani e nondimeno è anche uno dei più negletti. Come si può esercitare al meglio questo diritto?” Solo quando si comprenderà che coloro che costruiscono e sostengono la vita urbana hanno un diritto immediato a quanto producono, e che tra le loro rivendicazioni c’è soprattutto quella al diritto inalienabile di creare una città a misura delle loro esigenze, avremo una politica urbana Occupy London Stock Exchange degna di questo nome. La città forse è morta? Lunga vita (St Paul’s Cathedral) 2011 alla città!”.
Il diritto alla città: le città ribelli “Il diritto alla città, è molto di più di un diritto di accesso individuale o di gruppo alle risorse urbane è un diritto a cambiare e reinventare la città in base alle nostre esigenze. Il marcello_tanca_2020 diritto alla città è la libertà di costruire e ricostruire le nostre città e noi stessi è uno dei più preziosi tra i diritti umani e nondimeno è anche uno dei più negletti. Come si può esercitare al meglio questo diritto?” Solo quando si comprenderà che coloro che costruiscono e sostengono la vita urbana hanno un diritto immediato a quanto producono, e che tra le loro rivendicazioni c’è soprattutto quella al diritto inalienabile di creare una città a United for Global Change movement, misura delle loro esigenze, avremo una politica urbana Madrid (Puerta del Sol) degna di questo nome. La città forse è morta? Lunga vita 2011 alla città!”.
Il diritto alla città: le città ribelli “Il diritto alla città, è molto di più di un diritto di accesso individuale o di gruppo alle risorse urbane è un diritto a cambiare e reinventare la città in base alle nostre esigenze. Il diritto alla città è la libertà di costruire e ricostruire le nostre città e noi stessi è uno dei più preziosi tra i diritti umani e nondimeno è anche uno dei più negletti. Come si può esercitare al meglio questo diritto?” Solo quando si comprenderà che coloro che costruiscono e sostengono la vita urbana hanno un diritto immediato a quanto producono, e che tra le loro rivendicazioni c’è soprattutto quella al diritto inalienabile di creare una città a Occupy Wall Street misura delle loro esigenze, avremo una politica urbana 2011 degna di questo nome. La città forse è morta? Lunga vita alla città!”.
Il diritto alla città: le città ribelli “Il diritto alla città, è molto di più di un diritto di accesso individuale o di gruppo alle risorse urbane è un diritto a cambiare e reinventare la città in base alle nostre esigenze. Il marcello_tanca_2020 diritto alla città è la libertà di costruire e ricostruire le nostre città e noi stessi è uno dei più preziosi tra i diritti umani e nondimeno è anche uno dei più negletti. Come si può esercitare al meglio questo diritto?” Solo quando si comprenderà che coloro che costruiscono e sostengono la vita urbana hanno un diritto immediato a quanto producono, e che tra le loro rivendicazioni c’è soprattutto quella al diritto inalienabile di creare una città a Occupy San Francisco misura delle loro esigenze, avremo una politica urbana 2011 degna di questo nome. La città forse è morta? Lunga vita alla città!”.
il movimento degli “ombrelli gialli” • settembre 2014-febbraio 2015 •protesta di attivisti pro-democrazia e studenti che chiedevano maggiore autonomia dal governo centrale cinese (i candidati alle elezioni devono essere marcello_tanca_2020 approvati da uno speciale comitato, nominato a sua volta dal governo di Pechino) •maggior manifestazione pro-democrazia nell’ex colonia britannica
il movimento degli “ombrelli gialli” • settembre 2014-febbraio 2015 •protesta di attivisti pro-democrazia e studenti che chiedevano maggiore autonomia dal governo centrale cinese (i candidati alle elezioni devono essere marcello_tanca_2020 approvati da uno speciale comitato, nominato a sua volta dal governo di Pechino) •maggior manifestazione pro-democrazia nell’ex colonia britannica •Circa 2.000 agenti in tenuta antisommossa sono stati dispiegati in posizioni strategiche nei quartieri nevralgici della metropoli per evitare occupazioni durante i cortei (vengono utilizzati contro i manifestanti spray al peperoncino e gas lacrimogeni)
il movimento degli “ombrelli gialli” • settembre 2014-febbraio 2015 •protesta di attivisti pro-democrazia e studenti che chiedevano maggiore autonomia dal governo centrale cinese (i candidati alle elezioni devono essere approvati da uno speciale comitato, marcello_tanca_2020 nominato a sua volta dal governo di Pechino) •maggior manifestazione pro-democrazia nell’ex colonia britannica •Circa 2.000 agenti in tenuta antisommossa sono stati dispiegati in posizioni strategiche nei quartieri nevralgici della metropoli per evitare occupazioni durante i cortei (vengono utilizzati contro i manifestanti spray al peperoncino e gas lacrimogeni)
il movimento degli “ombrelli gialli” • settembre 2014-febbraio 2015 •protesta di attivisti pro-democrazia e studenti che chiedevano maggiore autonomia dal governo centrale cinese (i candidati alle elezioni devono essere approvati da uno speciale comitato, nominato a sua volta dal governo di Pechino) •maggior manifestazione pro-democrazia nell’ex colonia britannica •Circa 2.000 agenti in tenuta antisommossa sono stati dispiegati in posizioni strategiche nei quartieri nevralgici della metropoli per evitare occupazioni durante i cortei (vengono utilizzati contro i manifestanti spray al peperoncino e gas lacrimogeni)
il movimento degli “ombrelli gialli” • settembre 2014-febbraio 2015 •protesta di attivisti pro-democrazia e studenti che chiedevano maggiore autonomia dal governo centrale cinese (i candidati alle elezioni devono essere approvati da uno speciale comitato, nominato a sua volta dal governo di Pechino) •maggior manifestazione pro-democrazia nell’ex colonia britannica •Circa 2.000 agenti in tenuta antisommossa sono stati dispiegati in posizioni strategiche nei quartieri nevralgici della metropoli per evitare occupazioni durante i cortei (vengono utilizzati contro i manifestanti spray al peperoncino e gas lacrimogeni)
Bernardo Secchi Che cos’è una città? «La città è uno spazio del quale facciamo esperienza col nostro corpo. E quindi partirei da questo livello della quotidianità delle nostre pratiche dentro la città, col nostro corpo. L'umido, il secco, l'ombra, il sole, il freddo, il caldo, il posto dove si scivola, il posto dove si fa fatica per salire su un gradino, eccetera. Se si parte da questo livello minimo, credo che ci sia molto da fare nelle nostre città, soprattutto nelle nostre città italiane, devo dire. Io vorrei che da oggi, da questo momento, quando uscite per andare a casa o dove volete, Voi camminaste con gli occhi bassi per vedere come sono fatte queste cose: com'è fatto il marciapiede, la strada, il passaggio pedonale, il giardino, e via di seguito» https://web.archive.org/web/20060309223839/http:// www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=883 (se il link non funziona, copiare l'url sul browser)
Bernardo Secchi Che cos’è una città? «La città non è solamente un posto dove lavoriamo, ci guadagniamo la vita e facciamo cose che appartengono al nostro ciclo di vita, è anche un posto dove noi riceviamo delle suggestioni, riceviamo delle immagini, che ci portano a pensare, ci portano a immaginare delle possibilità diverse» https://web.archive.org/web/20060309223839/http:// www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=883 (se il link non funziona, copiare l'url sul browser)
Geografia Università degli Studi di Cagliari 2019-20 Anno Accademico 2019-2020 Per dubbi e/o informazione, scrivere a: mtanca@unica.it
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