GENEALOGIA progetto biennale di ricerca coreografica
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GENEALOGIA progetto biennale di ricerca coreografica ZOÉ Appunti sulla nuda vita (work in progress) Produzione Compagnia Körper Coprodotto da Festival Oriente Occidente/ CID Centro Internazionale della Danza con il sostegno di L’Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino e Teatro Petrella di Longiano, Associazione Armunia/Festival Inequilibrio, AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali con il contributo di ResiDance XL 2018 – luoghi e progetti residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore, coordinata da L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino Coreografia: Luna Cenere con: Luna Cenere, Lucas Delfino, Daria Menichetti, Ilaria Quaglia, Davide Tagliavini Disegno Luci: Gianni Staropoli Musiche: Gerard Valverde Ros Management e Distribuzione: Domenico Garofalo
PIC BY VANTEES
Citazioni Luogo e paesaggio ‘I corpi non sono un “pieno”, uno spazio riempito (lo spazio è ovunque riempito): sono spazio aperto, lo spazio, cioè propriamente spazioso più che spaziale. Ciò che ancora si può chiamare luogo. I corpi sono luoghi d’esistenza e non c’è esistenza senza luogo , senza un là, senza un “qui” e un “ci” per “questo”. Il corpo-luogo non è né pieno né vuoto, non ha né dentro né fuori, così come non ha né parti ne totalità, né finzioni né funzionalità. Fallico e acefalo in tutti i sensi, se così si può dire. Una pelle variamente piegata, ripiegata, spiegata, moltiplicata, invaginata, esogastrulata, orifiziata, distesa, tirata, tesa, rilassata, eccitata, infiammata, legata, slegata. In queste forme e in mille altre ( non ci sono qui ne “forme a priori dell’intuizione” ne una “tavola delle categorie”: il trascendentale è nella modificazione infinita e nella modulazione spaziosa della pelle), il corpo dà luogo all’esistenza.’(cit. Jean-Lua Nancy ‘Corpus’ p.15 ed. Cronopio 2014) Spazio e tensione del luogo ‘Il mondo dei corpi è il mondo non-impenetrabile, il mondo che non è già sempre sottomesso alla compattezza dello spazio (che come tale è solo riempimento, almeno virtuale), ma nel quel sono i corpi ad articolare lo spazio. Quando non sono i corpi ad essere allo spazio, ma è lo spazio ad essere nei corpi, allora lo spazio è spaziamento, tensione del luogo.’(cit. Jean-Lua Nancy ‘Corpus’ p.26 ed. Cronopio 2014) Estensione ed Esistenza ‘Il corpo non è né né . E’ esponente/esposto: ausgedehnt, estensione di quell’effrazione che è l’esistenza. Estensione del là, del luogo d’effrazione da dove si può venire al mondo. Estensione mobile, spaziamenti, divari geologici e cosmologici, derive, suture e fratture degli archi- continenti del senso, degli strati tettonici immemoriali che si muovono sotto i nostri piedi, sotto la nostra storia. Il corpo è l’architettonica del senso.’(cit. Jean-Lua Nancy ‘Corpus’ p.23 ed. Cronopio 2014) Senso e Limite ‘Il corpo del senso non è affatto l’incarnazione dell’idealità del “senso”, ma è proprio la fine di questa idealità, e quindi la fine del senso, in quanto il senso cessa di rinviare e riferirsi a sé (all’idealità che lo rende senso), sospendendosi invece su questo limite che è il suo “senso” più proprio e lo espone come tale. (cit. Jean-Lua Nancy ‘Corpus’ p.23 ed. Cronopio 2014)
GENEA da ‘γένος (“ghenos”), traducibile con "genere", "parentela", "stirpe" e LOGIA da ‘λόγος (logos’) che equivale a discorso, racconto ma anche studio, ragionamento. Genealogia vuol dire valore dell’origine e, al tempo stesso, origine dei valori. Si contrappone tanto al carattere assoluto dei valori quanto al loro carattere relativo o pratico. Significa dunque origine e nascita, ma anche differenza o distanza nell’origine. Genealogia - progetto biennale di ricerca coreografica non è immaginato solo come un progetto ma come una pratica condivisa e una ricerca coreografica declinabile in diverse forme e formati di fruizione, nata con la volontà di compiere un esperimento artistico, coreografico e umano. La prima espressione di questa ricerca è Zoé - appunti sulla nuda vita, quintetto di soli danzatori professionisti, work in progress, che verrà presentato al Festival Oriente Occidente il 30 Agosto 2019. Il suo processo consiste nella pura trasposizione del pensiero e delle esperienze fatte sul territorio in gesto coreografico, nella costruzione di un alfabeto, di segni e paesaggi che insieme costruiscono differenti piani di lettura, un linguaggio coreografico che esprime e interpreta il corpo-presente-contemporaneo. Una ricerca dalla natura installativa, come si evince anche nei lavori precedenti di Luna Cenere, a cui si aggiunge il carattere relazionale di una comunità, un gruppo che si fa espressione e luogo, paesaggio in trasformazione e migrazione. Proseguendo nella sua ricerca su un corpo che giace nella condizione di nudità Luna ne fa emergere il potenziale metafisico e animale Zoé - appunti sulla nuda vita, è la costruzione di uno spazio in cui una piccola comunità di corpi è riportata al grado zero della vita. Uno spazio di ‘riflessione’ sul corpo e sull’esistenza che nella sua nudità si offre allo sguardo, umana, animale, spersonalizzata, acefala. Cosa è la ‘riflessione’ se non anche una proiezione dell’osservatore sul corpo che esprime se stesso? La coreografia è una scrittura sui corpi e dei corpi che in questo caso diventa declinazione delle forme e significati della loro nuda vita. Questi “appunti” sono quindi una trattazione di un tema che la memoria collettiva e le coscienze dell’oggi sono chiamati a interpretare. Emergono domande di tipo politico, sociale, culturale strettamente legate al tema del corpo contemporaneo, alle quali il processo non ha il compito di rispondere. L’arte ha il compito di toccare e turbare. A oltre 40 anni dalla rivoluzione culturale, con le sue istanze di rivendicazione rispetto al corpo e alle sue libertà, oggi il mondo dell'arte contemporanea si riappropria del ruolo della nudità inteso come affermazione del corpo e della sua essenza, riservando un ruolo altro rispetto alla pornografica ostentazione o alla pudica vergogna. Un affermazione di esistenza che trova nell'arte performativa il luogo massimo di espressione.
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Contacts: www.lunacenere.com lunacenere@gmail.com Facebook Instagram Vimeo Youtube Luna Cenere è una danzatrice napoletana di 31 anni. Dopo i suoi studi presso la SEAD, Salzburg Experimental Academy of Dance (Austria) ha partecipando alle creazioni di Anton Lacky (Anton Lacky Company/ Les Slovaks Collective) e Josef Frucek (Rootlessroot) e partecipa a festival internazionali come Il Festival Deltebre Danza, Impulstanz e la Biennale di Venezia. Nel 2014 lavora con Simone Forti e Anton Lacky. Nel 2016 diventa membro della Compagnia Virgilio Sieni (Italia) in progetti come “La Mer” e “Il Cantico dei Cantici”. Autrice di ‘Kokoro’, progetto prodotto dalla Compagnia Korper con il sostegno della Compagnia Virgilio Sieni e dell’ ex Asilo Filangieri di Napoli, progetto che fa parte della rete ANTICORPI XL, selezionato per AEROWAVES TWENTY18’ e vincitore del Premio Per La Migliore Coreografia del ‘Solocoreografico 2017’. Nel 2017 collabora con il regista Mario Martone e la coreografa Raffaella Gioradano per la realizzazione del film “Capri-Revolution”. Nel 2018 inizia la sua collaborazione con il videoartista Gilles Dubroca per la realizzazione di “Twin”, presentato in anteprima al Festival FOG/Triennale di Milano e “Pneumatika" (work in progress) presentato alla fine del 2018 al T.A.N. di Napoli, al festival “La Democrazia del Corpo” a Firenze e al Festival NAOcrea a Milano. Realizza per il Ravello Festival io solo “Natural Gravitation” omaggio a Isadora Duncan, ospitato anche all’interno della mostra su Robert Mapplethorpe al museo MADRE di Napoli. Insegnante certificata di danza contemporanea presso la SEAD, conduce laboratori di ricerca sul movimento e classi di improvvisazione. Attualmente vive tra l’Italia e il Belgio dedicandosi a pieno al suo lavoro di interprete e di autrice. Luna è Artista Associata del Festival Oriente Occidente per il biennio 2019/2020 e sostenuta dall’azione Residence XL per l’anno 2019 e Giovane Artista selezionata per il progetto di internazionalizzazione e dello spettacolo dal vivo ‘Crossing The Sea 2019’.
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