Gelati, meloni & pecorino - BUSINESS/AGRIFOOD - Bithi di Barbagia Pecorino Sardo
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Febbraio-Marzo 2018 INTERNATIONAL GOLFOITALIA BUSINESS/AGRIFOOD Gelati, meloni & pecorino Qualità elevata e provenienza certificata è il binomio vincente per chi, dagli agricoltori di Viadana fino ai negozi di Eataly, voglia sfondare in Medio Oriente, nel retail, negli alberghi e nella grande distribuzione di Franco Canevesio Vincenzo Ferrieri, 33 anni, ceo di Cioccolatitaliani, grande successo nei paesi I del Golfo. Sopra a sinistra, Flavio Briatore, con n un pomeriggio del giugno 2015 la barba, e Oscar Farinetti alla presentazione a Viadana, riva sinistra del Po, del pecorino sardo e i meloni di Santelli in provincia di Mantova, squilla il telefono dell’azienda agricola Santelli. Risponde Alex, 40 anni, che «L’interscambio tra gestisce l’azienda fondata nel 1936 Italia ed Emirati nel dal nonno Sante, uno dei primi melo- nai della zona. «Chiamo per conto di 2017 ha recuperato sua maestà», dicono all’altro capo del filo. Sua maestà è il principe Khalifa qualcosa, tornando bin Zayed Al Nahyan, emiro di Abu Dhabi presidente degli Emirati Arabi positivo del 2%, dopo Uniti. L’intermediario voleva acqui- la débâcle del 2016. stare meloni. «Ne ha ordinato alcune centinaia di chili che abbiamo spedi- Però la competizione to con un cargo da Malpensa. Poi ha richiamato a luglio e ad agosto», ha si è fatta durissima» raccontato Santelli. Da allora, pratica- mente ogni mese parte una fornitura re qualcosa in più, ma per fare qualità pa 14 pastori della provincia di Nuoro zionale il loro prodotto in cinque tipi: di meloni per la casa reale di Abu non si possono produrre grandi quan- che forniscono a sette minicaseifici di Vintage e Young, il Bittese crudo sta- Dhabi. Alex, alla guida dell’azienda tità», ha spiegato. La conferma che loro proprietà, sei tipi diversi di peco- gionato e semistagionato e il dolce. col fratello Cristian e il padre, Alfredo, qualità e quantità non vanno a brac- rino artigianale. «Potremmo superare «È un formaggio che si consuma a gestisce un’area di 200 ettari, di cui cetto arriva dalla Sardegna. Flavio le 10 tonnellate l’anno, ma ci teniamo scaglie, da mangiare, non da grattug- tre quarti coltivata a meloni e il resto Briatore, nel 2010, ha avuto l’idea di bassi per non intasare il mercato», ha giare», ha spiegato a MFI Briatore, che ad angurie e zucche. «Stiamo com- valorizzarne il pecorino. Così ha pre- spiegato Diego Manca, fiero pastore lo propone in tutti i suoi Billionaire, prando un magazzino nuovo da 4 mila so forma il progetto Mamaeoro, per sardo di 54 anni e uno dei respon- compresi i due ristoranti da mille me- metri quadri con attrezzature moderne commercializzare il formaggio targa- sabili del progetto. Briatore e Oscar tri quadri e 15-18 milioni di euro di che ci aiuterà per il confezionamento e to Bithi di Barbagia, società costituita Farinetti, il patron di Eataly, hanno fatturato l’anno, che ha appena aper- la catena del freddo. Vogliamo produr- in aprile, l’anno scorso, che raggrup- deciso di rilanciare a livello interna- to a Dubai il Crazy Pizza, attaccato al 74
Febbraio-Marzo 2018 BUSINESS/AGRIFOOD INTERNATIONAL GOLFOITALIA Testimonial/Simone Tosato del riso proveniente dai Paesi limitro- fi. Il tè e il caffè hanno perso l’8,5%, E SPUNTA ANCHE LA COLA ITALIANA sotto la spinta dei concorrenti india- ni, l’olio di oliva è sceso del 21,7% «L a esporteremo nel Golfo, ma anche nella patria della Coca, gli Stati Uniti.» La MoleCola, prodotta dalla Trinca di Rivoli che ha di circa 650 metri quadrati e due a Doha, nel Doha Mall of Qatar e Doha Festival City. Sono empori adatti alle famiglie che sono i nostri clienti per colpa degli spagnoli, soprattutto, meno attenti alla qualità. Eppure, co- me indica un recente report di Sace, avuto l’idea di creare un cola completamente principali, insieme agli expat, nei mall vengono tra i 15 mercati target che potrebbe- italiana prendendo spunto da un libro di ricette soprattutto turisti. ro intercettare oltre 100 miliardi di piemontesi del 1854, ha convinto delle sue euro di vendite italiane nel 2020, gli potenzialità, dopo avere venduto un milione di D. Ne aprirete altri? Emirati Arabi Uniti, dove il settore bottigliette, anche i vertici di Eataly, Francesco R. L’idea è di aprirne uno in Kuwait, uno in Bahrein food and beverage si stima destinato Farinetti e Andrea Guerra. Così Simone Tosato e uno o due ad Abu Dhabi, entro il 2020, per a crescere di 13,2 miliardi di dollari responsabile dei negozi all’estero, tutti in commercializzare prodotti italiani più entro quest’anno, occupa una posizio- materie prime per la ristorazione, che si ne preminente. A trainare dovrebbero prende un buon 75% del nostro mercato. essere anche il Qatar, dove gli inve- stimenti in prodotti italiani possono D. Sono tutti franchising? crescere del 3,1% annuo, ma soprat- R. Sì, affidati al nostro partner libanese tutto l’Arabia Saudita. «L’aumento Azadea, il gruppo che ha prospettato e del reddito e le mutate abitudini dei coordinato l’esportazione della filosofia consumatori contribuiranno in ma- Eataly nell’area del Golfo niera decisiva alla crescita interna dei consumi alimentari di tipo più sofisti- D. Quali sono i prodotti cato», argomentava Sace. che vanno di più? Sulla base di questa previsione, c’è chi R. Per lo più prodotti tipici italiani si sta dando da fare. La toscana Mlc, olio, aceto, pasta, formaggi. Vanno per esempio, di Montopoli Val d’Ar- molto anche prodotti specifici come la no (Pisa), titolare di tre società, 70 bresaola, visto che gli altri insaccati che dipendenti e 8 milioni di euro di fattu- Francesco Farinetti, figlio di Oscar, e Andrea Guerra, ceo e presidente del gruppo fondato da Oscar Farinetti. Eataly ha derivano dal maiale come il salame non rato, da aprile spedirà le sue bottiglie aperto il primo negozio a Dubai nel dicembre del 2013 vengono consumati. Poi c’è il cioccolato d’acqua della fonte Tesorino anche e i gelati, rigorosamente artigianali. Per nella gdo e nei ristoranti dell’Arabia franchising, ha deciso di farla decollare la ristorazione, i clienti vogliono pasta e Saudita. «Useremo le nuove botti- anche nei Paesi caldi, aggiungendola pizza, pizza margherita soprattutto. glie in vetro satinato Prestige, come alla già nutrita lista dei prodotti italiani, 2 mila specialità che rappresentano 300 D. A cosa state pensando produttori. come prodotti per il futuro? R. Alle bevande gassate come gassosa Domanda. Come stanno andando? o la cola, ancora poco presenti in queste Risposta. Il business sta crescendo, zone. Sono bevande che produciamo ad quest’anno arriveremo a 25 milioni di giro hoc per questi mercati. d’affari nell’area, di cui circa la metà nel flagship store al Dubai Mall, che nel 2017 ha D. Qualche esempio? venduto per 12 milioni di euro. R. Con Lurisia commercializziamo il chinotto, ma quello che stiamo per mettere sui banchi dei nostri D. Quali sono le dimensioni attuali? punti vendita è la cola, anzi MoleCola. L’abbiamo R. Il negozio più grande è nel Dubai mall, 2 mila già nei nostri negozi a Torino e ora la esporteremo metri quadri. I due a Riad sono di circa mille metri sia nel Golfo che a Chicago, New York, Boston e quadri, ne abbiamo un altro a Dubai Festival City, Los Angeles. Billionaire di Dubai ma più piccolo, ne non conosce, sfruttando canali di dollari. «L’interscambio tra Italia ed 75/80 posti con fatturato da 7 milio- nicchia», ha detto Manca. Artigianale Emirati nel 2017 ha recuperato qual- ni di euro l’anno, e nei bar e ristoranti e di qualità è il binomio per far breccia cosa, tornando positivo di oltre il 2% Cipriani, due dei quali sono a Dubai nei Paesi arabi, assicurano alla camera dopo la dêbàcle da -12% del 2016. La e Abu Dhabi. L’accordo con Farinetti di Commercio italiana negli Emirati competizione però si è fatta durissi- ha portato Bithi Barbagia anche nei arabi uniti coordinata dal segretario ma, soprattutto nell’agroalimentare», negozi Eataly del Golfo (vedere box Mauro Marzocchi, che invita ad alza- ha sottolineato Marzocchi. E ha ra- in pagina). «A Dubai vogliamo far- re il tiro in vista di Expo 2020 a Dubai gione a suonare l’allarme. Nei primi Bhushant Jitendra Gandhi, dal 1984 importa ci largo con questo formaggio di alta dove si prevedono oltre 25 milioni di nove mesi del 2017, l’export italiano prodotti alimentari italiani in Arabia Saudita. qualità non pastorizzato, fatto in modo visitatori e un impatto economico di paste alimentari e prodotti farinacei Sopra, Ciro Moccia, uno dei maggiori produttori artigianale, che la grande distribuzio- sul territorio da quasi 20 miliardi di è crollato del 31,8%, a tutto vantaggio di Pasta di Gragnano 75
Febbraio-Marzo 2018 INTERNATIONAL GOLFOITALIA BUSINESS/AGRIFOOD fossero bottiglie di champagne, ma è Testimonial/Paolo Bersan sempre la nostra acqua, che sgorga dal 1930 dalla fonte di cui abbiamo con- cessione per altri 25 anni», ha spiegato CON LA FORCHETTA D’ORO Alessandro Cassioli, direttore gene- rale di Mlc. Costerà circa 15 euro al litro. «Vogliamo vendere al target « In Oman ha aperto da poco la catena di alberghi extralusso Kempinsky, con cui stiamo discutendo proprio in questo periodo la fornitura di top del mercato, non fare concorren- articoli Sambonet e Rosenthal.» Paolo Bersan, area za alle acque industriali», ha aggiunto manager per il Medio Oriente e l’Asia sudoccidentale Cassioli, che a Dubai manda già da 3 gestisce un portafoglio di clientela invidiabile, a 5 milioni di bottiglie l’anno e punta composto da quasi tutti gli hotel 4 e 5 stelle e nei a venderne il 20% in più. resort superlusso di Emirati arabi uniti, Arabia Saudita Tuttavia l’acqua al prezzo dello cham- e Qatar. A lui i fratelli Coppo, Pierluigi e Franco, pagne può essere un problema, per che attraverso la holding Arcturus controllano la altri. «Non ci sono particolari diffi- Sambonet Paderno Industrie, con sette brand del coltà nell’importazione dei marchi lusso, tra cui la storica posateria nata a Vercelli italiani, tranne il fatto che costano di nel 1856, hanno affidato una delle aree di maggior più di quelli di altri paesi», ha spiegato sviluppo del gruppo da 170 milioni Franco e, a sinistra, Pierluigi Coppo, a MFI Bhushant Jitendra Gandhi, dal di euro di fatturato 2017, che ha proprietari della Sambonet Paderno 1984 uno dei maggiori importatori di il suo quartier generale a Orfengo Industrie, 170 milioni di fatturato prodotti alimentari in Arabia Saudita, (Novara) in un insediamento Kuwait, Qatar, Bahrein e Oman. In industriale da 120 mila metri ha osservato Bersan che in portafoglio ha oltre 1.000 prodotti di quadrati, più o meno 18 campi catalogo ha posate con finiture in cento marchi diversi e serve, nei soli da calcio messi in fila, con 1.200 oro o in platino, vasellame con i Emirati, oltre 1.200 punti della grande dipendenti. «L’hospitality è un fregi più ricercati, molto richiesto, distribuzione, 400 hotel a 4 e 5 stel- mercato importante, per questo e attrezzature per cucine le e più di 10 mila tra bar, ristoranti puntiamo molto sulla zona dei professionali e per la tavola. e coffee shop. «Rispetto ai prodotti paesi del Golfo, dove vendiamo per 8 milioni di Considerando che i clienti del Golfo sono catene degli altri paesi, i marchi italiani pe- euro, quasi tutti provenienti dal segmento horeca», alberghiere che, all’interno, possono anche avere dieci sano sul nostro fatturato per il 25%», ha rivelato Bersan, che oltre a Sambonet ha in ristoranti a cui fornire un arredamento extralusso, la ha rivelato Gandhi, tra cui Auricchio, gestione altri brand prestigiosi della casa tra cui partita diventa molto interessante. Le prospettive? Bauli, Costa D’Oro, Granarolo, Ponti, le porcellane Rosenthal e due storiche eccellenze «Rafforzare i mercati in Arabia Saudita, sfruttando la Rana, Rigamonti, Riso Scotti, Saclà e francesi, la porcellana di Limoges Raynaud e la pubblicità dei mercati in crescita, ma anche l’Oman Zanetti. «Se un occidentale o un expat posateria in argento Ercuis. Le posate, il vasellame è un mercato importante, in prospettiva. È un Paese è disposto a spendere pur di garantir- e l’argenteria di Sambonet sono in tutte le principali sicuro, che si sta muovendo tanto, soprattutto per si una maggiore qualità, la stragande catene internazionali del Golfo, Sheraton, Mandarin quanto riguarda le politiche sul turismo. In Oman le maggioranza degli abitanti dell’emi- Oriental e Atlantis a Dubai, il St. Regis di Abu Dhabi. catene alberghiere hanno progetti per i prossimi tre rato non è in grado di affrontare una «I clienti vogliono un prodotto di altissima qualità», quattro anni», ha sottolineato Bersan. «Non ci sono spesa di questo tipo». Tuttavia il fat- si trafila in bronzo lentamente, asciu- celli e spirali, ma si sta registrando la tore distintivo può diventare la chiave gandola per 48-96 ore a 40-45 gradi. richiesta anche di linee speciali o sa- particolari difficoltà di accesso a un mercato, come per la Ne produciamo 120 quintali al gior- lutistiche, integrali, bio, gluten free», pasta di Gragnano, molto usata dai ri- no», ha rivelato. Moccia punta dritta ha rivelato Marina Mastromauro, ceo nell’importazione dei storanti. Gragnano, l’unica città con verso l’Expo 2020 di Dubai, met- dell’azienda che a fine 2016 registrava marchi italiani, tranne l’Igp (indicazione geografica protet- tendo in rete la filiera della pasta di un fatturato di 69 milioni, raddoppia- ta) sulla pasta, è diventata uno status Gragnano, un consorzio di tutela del to in dieci anni, di cui 50% all’export il fatto che costano symbol nei Paesi arabi. «Stiamo cre- marchio con l’obiettivo di raccogliere in ben 140 Paesi e una capacità pro- scendo ma siamo ancora a numeri 15 produttori certificati, con cui dare duttiva di 450 tonnellate al giorno di più di quelli di bassi. La mission è portare la nostra vita a una campagna di sensibilizza- su dieci linee. Per spingere ulterior- cultura in famiglie dove non si con- zione. A Dubai e ai mercati dell’area mente l’acceleratore su questo piano, altri Paesi» suma pasta. Per questo organizziamo guarda con crescente interesse an- Mastromauro ha contrattato con Sace spesso con gli importatori incontri che il pastificio Attilio Mastromauro una linea di credito di 5 milioni fina- e degustazioni a tema», ha sot- Granoro, puntando tutto sulla genuini- lizzata all’internazionalizzazione. tolineato Ciro Moccia, terza tà del prodotto, tutto made in Puglia: Ancora più della pasta, il vero am- generazione di dell’azien- il grano è 100% pugliese, l’olio ex- basciatore del made in Italy nel da famigliare nata nel travergine d’oliva monocultivar 100% Golfo, si sta rivelando il gelato, il 1976. «È una pasta varietà coratina dell’Agro di Andria, tipico cono (o bicchierino) definito artigianale, unica, i legumi sono del Parco dell’Alta con la parola italiana, prodotto ar- che non esce da una Murgia. «Cresce la domanda nell’a- tigianalmente in contrapposizione linea continua come rea del Medio Oriente, nei formati più all’ice cream, prodotto industria- quella industriale ma tradizionali penne, spaghetti, vermi- le, per lo più yankee tipo Hagen & 76
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