Ragazzi - scuola primaria - I Teatri
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Ragazzi 2018/2019 scuola primaria
TEATRO RAGAZZI scuola primaria 2018 - 2019
Carissime/i insegnanti, prima di tutto grazie per l’entusiasmo con cui sempre accogliete le nostre propo- ste. La scorsa stagione ha visto crescere ancora il numero dei partecipanti alle nostre iniziative, malgrado le difficoltà economiche, logistiche ed organizzative che dovete quotidianamente affrontare. La vostra collaborazione è per noi vitale; il modo più immediato per esprimervi la nostra gratitudine è proporvi stagioni quanto più possibile ricche e stimolanti, che possano essere un utile ausilio al vostro impegno didattico e formativo. Linguaggio interdisciplinare e tecniche teatrali differenti in grado di contenere dentro di sé la scrittura, la grafica, il gesto, il movimento, il suono e il segno; questo l’orizzonte all’interno del quale abbiamo costruito la rassegna 2018-2019. Non poteva mancare la narrazione per i più giovani: Monica Morini con Fiabe a colori o Claudio Milani con Racconto alla rovescia, dove il punto di forza è la capaci- tà affabulatoria degli artisti; ma anche storie narrate grazie a tecniche teatrali pecu- liari quali pupazzi animati su nero in Becco di rame o teatro d’ombre in Il più furbo. Quattro tra le più celebri fiabe del repertorio verranno proposte, non sempre in modo convenzionale. Il gatto con gli stivali privilegia il teatro d’attore, mentre in Hansel e Gretel sono cartoni dipinti, rotoli di carta disegnati dal vivo e scenari che si muovono nello spazio a caratterizzare la narrazione. Per i più grandicelli I musicanti di Brema, uno spettacolo-concerto che cerca di sollecitare il pensiero e lo sguardo verso la ricerca di “luoghi” di libertà o Biancaneve, storia ben poco disneyana nar- rata dall’ultimo dei sette nani. Chiara Guidi, dopo La terra dei Lombrichi, propone ora le Fiabe giapponesi, in una rappresentazione che vede di nuovo i bambini parte- cipare in prima persona: alcuni in scena a eseguire un preciso lavoro, altri, seduti in platea. Tra platea e palco tutti i bambini sono dentro lo spettacolo e sperimentano in prima persona lo statuto di rappresentazione, proprio come fanno nel gioco, dove, insieme ad altri coetanei, sperimentano il “sentire” più profondo della realtà. Poche parole di poesia, la terra reale da toccare, la musica originale e le azioni dense di materia contraddistinguono Dall’altra parte, spettacolo rivolto a piccoli gruppi di spettatori. Non potevano mancare, in una rassegna che vuole valorizzare tutte le declinazio- ni del teatro, temi importanti quali l’ecologia o la Shoah. Mister Ecoschiappa con leggerezza avvicina i ragazzi alle tematiche ambientali, mentre Monica Mattioli, una delle migliori autrici/attrici del teatro ragazzi, in Come sorelle parla dell’Olocausto visto attraverso gli occhi dei bambini di allora. Appuntamento importante è Una parola che manca, uno spettacolo di circo contemporaneo che in modo poetico e delicato racconta e riflette sui disturbi spe- cifici dell’apprendimento. Tre sono le trasposizioni di capolavori della letteratura: Il Canto di Natale di Dickens per attori e marionette a filo, Canto la storia dell’astuto Ulisse, per teatro d’attore e di ombre e Zanna bianca di Jack London, nella intensa interpretazione di Luigi d’Elia.
Un altro appuntamento ormai fisso è con il musical: questa volta saranno le pie- tre miliari dello Zecchino d’Oro che faranno da perno e attorno alle quali ruoteranno le avventure di un vivace cast di cantanti e danzatori. Ancora musica con Va, va, va, Van Beethoven. L’esecuzione dell’op.35, tema, variazioni e fuga su motivi dell’Eroica accompagna l’ennesimo trascloco di Ludwig van Beethoven in uno spettacolo in cui musica e teatro si incontrano felicemente. Pierino e il lupo è invece un concerto per orchestra e voce recitante; un capolavo- ro indiscusso della musica per l’infanzia, in cui gli strumenti vengono presentati ai bambini lasciando loro lo spazio per l’immaginazione. Come sempre grande rilievo al teatro musicale e alla danza. Il successo riscosso la scorsa stagione ci ha spinti a riproporre la produzione d’o- pera della Fondazione I Teatri Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten, una sto- ria di bambini, cantata da bambini sia in coro che solisti e pensata per un pubblico di bambini. Il tema dell’infanzia negata dallo sfruttamento di adulti senza scrupoli, che ritroviamo in tanta letteratura inglese, viene trattato da Britten in modo commuo- vente ma anche divertente e mai in modo retorico. In scena cantanti professionisti, l’orchestra e soprattutto i bambini provenienti dalle scuole della nostra città e Pro- vincia impegnati in un percorso didattico e artistico che durerà diversi mesi. In un continuo ribaltamento di figure e sagome che provocano nel pubblico un costante cambio di percezione, un performer agilmente interpreta i diversi perso- naggi della storia, mentre il canto appare nelle vesti dell’incantevole Butterfly, che ripropone dal vivo le arie più celebri dell’opera. In questo modo Kinkaleri offre il suo originalissimo tributo a Puccini e al suo capolavoro. La nuova produzione di Opera Domani ci porterà invece in una fabbrica di sciroppo per la tosse, dove prenderanno vita i personaggi di Elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Come da tradizione, alla grande letteratura per ragazzi si attinge per avvicinare alla danza i più giovani. Ribelle è liberamente ispirato a Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza di Luis Sepúlveda, una favola che parla di pace, collaborazione, generosità, amicizia “tra diversi”, empatia e coraggio di andare con- tro corrente. Agora Coaching Project coreograferà la storia per avvicinare i bambini alla danza anche attraverso laboratori a scuola. Il tradizionale appuntamento con la danza classica del Nuovo Balletto Classico sarà quest’anno Don Chisciotte, il capolavoro letterario di Cervantes che ha avuto e continua ad avere una lunga storia nel balletto. Un progetto nuovo e davvero speciale sarà la Guida del Teatro Valli scritta dai bambini: grazie a Conad Centro Nord, 7 classi di Scuola Primaria visiteranno il Tea- tro Valli e ne descriveranno gli ambienti, corredando il testo con immagini; il tutto a creare una guida davvero unica. Buon teatro a tutti!
COME PRENOTARE Prenotazioni dalle ore 14.00 di lunedì 22 ottobre 2018. Prenotazioni rice- vute nei giorni precedenti o durante la notte non verranno prese in considerazione. Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Scuole della Fondazione I Teatri. Dal 22 al 24 ottobre 2018 saranno accettate esclusivamente le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica all’indirizzo prenotazioniscuole@iteatri.re.it. Le richieste verranno soddisfatte in ordine d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste. Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a que- sta pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo presente sul sito de I Teatri alla pagina Scuola - 1,2,3 stella. Da giovedì 25 ottobre 2018 sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00. La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra conferma controfirmata dai docenti. Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare ad uno spettacolo già pre- notato, per consentire ad altre classi di subentrarvi. In caso di disdetta delle prenota- zioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni. Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (in carrozzina, ma anche portatori di altre disabilità) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili. Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita uni- ca alle ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e alle 10.30: vi invitiamo a segnalare da subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario. Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti ed il pos- sesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita. Trasporti TIL offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Per le scuole del Comune di Reggio Emilia il costo è di € 3. A PARTIRE DA QUESTA STAGIONE TIL GESTIRÀ DIRETTAMENTE LE PRENOTAZIONI DELLE SCUOLE, che dovranno contattare direttamente TIL tramite il sig. Luca Caramiello al numero tele- fonico 0522.927631 per richiedere il servizio. Per gli altri comuni della Provincia di Reggio il prezzo dipende dalla distanza e dal numero di persone trasportate.
L’accesso a teatro Controllate con attenzione l’orario di inizio dello spettacolo prescelto. È necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’ini- zio puntuale delle rappresentazioni. La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione. L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini. In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo fer- marsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena. Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo. I costi I biglietti hanno un costo unico di euro € 5. Fanno eccezione gli spettacoli Il ma- gico zecchino d’oro e Ribelle con biglietto a € 6 e Elisir d’amore con biglietto a € 8 comprensivo di libretto per gli studenti. Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti dell’effet- tiva necessità di custodia dei bambini. Il pagamento dei biglietti avverrà la mattina stessa dello spettacolo. Vi invitiamo pertanto a recarvi in biglietteria appena arrivati per l’emissione dei biglietti e a prepa- rare l’importo esatto, in modo che il conteggio sia rapido, evitando monete da 1 euro o sottomultipli. Non saranno più accettati pagamenti effettuati unicamente in moneta. È possibile il pagamento con fatturazione elettronica direttamente alla scuola, previa comunicazione all’atto della prenotazione. L’informazione Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sin- tetiche; potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didatti- che e quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuola. Sul sito troverete un’area download, dove scaricare questa pubblicazione e i mo- duli di prenotazione. Ogni variazione di programma o nuovo materiale verrà tempe- stivamente messo on line. Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte le mattine dal lunedì al ve- nerdì dalle 8.30 alle 13.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.00, ai numeri 0522 458950 e/o 458990 per qualsiasi richiesta o chiarimento. Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola pro- posta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore compren- sione e partecipazione. Vi invitiamo a contattarci all’indirizzo prenotazioniscuole@iteatri.re.it e iscriver- vi alla nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della scuola ed ai giovani.
Martedì 20, mercoledì 21 novembre 2018, ore 9.00 e 11.00 I e II Teatro Cavallerizza ciclo Kinkaleri BUTTERFLY opera in tre atti liberamente tratta dalla Madame Butterfly di Giacomo Puccini adattamento e regia Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco con Yanmei Yang, Marco Mazzoni produzione Kinkaleri / Teatro Metastasio Stabile della Toscana in collaborazione con FTS Fondazione Toscana Spettacolo con il sostegno di Regione Toscana, Mibact – Dipartimento dello Spettacolo età: 6-11 anni tecnica: musica e videoproiezioni durata: 50 minuti biglietto: 5 euro “Oh Butterfly!!! Non si dice forse che sfiorando le ali di una farfalla la si condanna a morte??” In un continuo ribaltamento di figure e sagome, la scena si sviluppa in un gioco tra bi- dimensionalità e tridimensionalità, provocando nel pubblico un costante cambio di per- cezione in cui il performer agilmente interpreta i diversi personaggi della storia, mentre il canto appare nelle vesti dell’incantevole Butterfly, che ripropone dal vivo le arie più celebri dell’opera. Una favola sentimentale triste, intensa, dolcissima, che può far riscoprire ad un pubblico di giovanissimi l’opera come forma attuale di rappresentazione, indagata attraverso il lavoro di ricerca sui linguaggi contemporanei. Il Giappone, terra allora lontana di incanti e di misteri, diventa la cornice ideale dove collocare l’appassionante vicenda dei due pro- tagonisti, la splendida Butterfly, la giovane ragazza che Pinkerton, il tenente della marina degli Stati Uniti, lo yankee americano che tutto può avere, sposa legandola a sé per tutta la vita. La ragazza cede all’amore in modo completo e totale, come totale è quest’opera d’arte, con la dolcezza semplice di chi ama e crede nell’altro. Questa forma assoluta di amore diventa la traccia principale per il lavoro di messa in scena, sviluppato attraverso le ambientazioni musicali, l’uso di colori e segni che appartengono al mondo dell’arte contemporanea, cercando nell’opera quella immediatezza disarmante che si rapporta con un filo diretto al pubblico dei più piccoli. Kinkaleri nasce nel 1995 come collettivo artistico. Opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, installazioni visive, materiali sonori e performance, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile, ma direttamente nell’evidenza di un oggetto. Il lavoro di continua sperimentazione dei linguaggi della rappresentazione ha portato la compagnia in questi ultimi anni ad elaborare una parte di ricerca dedicata al confronto con le nuove generazioni, cercando di trasferire le modalità operative del gruppo nella relazione con l’infanzia.
Giovedì 29 novembre 2018, ore 9.00 e 10.30 I Teatro Cavallerizza ciclo Teatro dell’Orsa FIABE A COLORI storie di pace e libertà di e con Monica Morini pianoforte Gaetano Nenna/Claudia Catellani realizzazione scenografie Franco Tanzi collaborazione artistica Bernardino Bonzani età: 3-8 anni tecnica: teatro di narrazione con musica dal vivo durata: 55 minuti biglietto: 5 euro Tre racconti, l’ultimo dei quali un omaggio a Topo Federico di Leo Lionni, per parlare in modo semplice e coinvolgente di diritti, colori ed emozioni. Sul palco Monica Morini, con l’utilizzo di oggetti e accompagnandosi con la musica dal vivo, racconta storie come solo lei sa fare. I bambini hanno diritto alla pace, al gioco, ai pensieri selvatici, alla poesia. Che colore ha la libertà? La pecora Beelinda cerca l’azzurro del cielo e sogna pascoli di bianche nuvole. Nella terra incantata dei castelli rossi e blu, per capriccio di re, scop- pia una guerra contro chi è rosso e contro chi è blu. Nel grande prato, il topo Federico raccoglie raggi dorati di sole e parole, perché l’inverno non sia troppo lungo e grigio. Parole e versi portano colori che accendono la vita. Le storie ci hanno chiamato. Le storie incise nella terra che abitiamo e non solo. Storie con radici lunghe. Le abbiamo ascoltate e raccolte dalla bocca di testimoni che ne hanno tenuto memoria, dai libri, dai giornali, da ciò che lascia segni. Le parole hanno chiamato la musica, il corpo si è fatto narrante. Dentro al teatro camminiamo come artigiani e artisti. Siamo quasi sempre autori dei testi che abitiamo sulla scena. Veniamo da esperienze che ci hanno addomesticato ad usare le mani, il cuore, la testa, in un fare che si traduce nella conoscenza della macchina teatro.
Lunedì 3 dicembre 2018, ore 9.00 e 11.00 I Teatro Ariosto ciclo Teatro del Buratto BECCO DI RAME dal libro di Alberto Briganti adattamento drammaturgico Ira Rubini ideazione e messa in scena Jolanda Cappi, Giusy Colucci, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco musiche originali Andrea Ferrario in scena Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco voci Francesco Orlando, Flavia Ripa, Valentina Scuderi, Nadia Milani, Serena Crocco pupazzi Chiara De Rota, Linda Vallone scenografie e oggetti Raffaella Montaldo, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco disegno luci Marco Zennaro età: 3-8 anni tecnica: teatro con pupazzi animati su nero durata: 55 minuti biglietto: 5 euro Temi importanti come diversità, disabilità, importanza di essere accolti, accettati e de- siderati nonostante una fisicità o un’abilità diversa rispetto a quelle ritenute “normali” sono alla base di questa storia vera, raccontata con la tecnica dell’animazione su nero. Con l’ausilio di particolari tagli di luce, gli attori/animatori si nascondono nel buio, “met- tendo in luce” solamente gli oggetti e i pupazzi che vengono animati e che raccontano la vicenda. Una tecnica magica e capace di creare stupore; i personaggi sembrano muoversi da soli e questo aiuta a dar loro un’anima, una voce, dei sentimenti e un cuore che sia pulsante e vivo. Lo spettacolo narra la vera storia di Becco di Rame, un’oca che ha perso il suo becco lottando contro una volpe per difendere il pollaio. Il veterinario del paese, il dott. Briganti, è riuscito a salvarla dopo un lungo intervento ed è riuscito a ricostruirle il becco con una protesi di rame. Ha poi deciso di raccontare questa storia ai bambini, una storia a lieto fine che dimo- stra come possa essere straordinaria ed emozionante la vita, quella vera, che, a volte, ci met- te davanti a prove difficili che possono renderci ancora più forti e anche migliori di prima. Il Teatro del Buratto, compagnia milanese in scena da 42 anni con spettacoli teatrali per ragazzi, ha da sempre avuto un’attenzione particolare al momento musicale, all’a- spetto pittorico, grafico e di immagine, nella direzione di un Teatro «totale», dove alle consuete tecniche d’attore, che fanno uso di linguaggi verbali e gestuali, si accompagna una ricerca nel teatro d’animazione (pupazzi, oggetti, forme) secondo le tecniche più di- verse: teatro su nero, pupazzo indossato, ecc.
Giovedì 6 dicembre 2018, ore 9.00 e 11.00 II Teatro Ariosto ciclo Accettella. Teatro Mongiovino CANTO DI NATALE tratto dall’omonimo racconto di Charles Dickens testo e regia Danilo Conti con Alessandro Accettella, Antonia D’Amore, Viviana Mancini e Romano Talevi scenografie Danilo Conti e Antonella Piroli pupazzi Antonia D’Amore costumi Matteo Rigola luci Roberto De Leon età: 8-12 anni tecnica: teatro d’attore, di figura e marionette a filo durata: 55 minuti biglietto: 5 euro Dal romanzo di Charles Dickens, uno spettacolo che utilizzando le tecniche del teatro d’attore, del teatro delle marionette e delle figure, ripercorrerà le atmosfere, le emozioni e i significati di uno dei racconti sul Natale più belli e commoventi. È la sera della vigilia di Natale in una Londra di metà Ottocento quando… tre spiriti, quello del Natale Passato, del Natale Presente e del Natale Futuro, fanno visita all’an- ziano e scorbutico Ebenezer Scrooge, che mal sopporta il clima di festa che coinvolge la città e che, durante la sua vita ha trascurato tutto e tutti… compresa la sua famiglia. I tre fantasmi faranno ripercorrere a Scrooge la sua esistenza fino a quel momento, il suo presente e gli faranno vedere cosa accadrà nel futuro. Spettatore, suo malgra- do, di questi eventi e premonizioni, Scrooge capirà i suoi errori e cercherà di porre rimedio a ciò che ha fatto di sbagliato. E’ la sera della vigilia di Natale in una Lon- dra di metà Ottocento quando… un uomo avaro ed egoista… cambierà per sempre! Il Teatro delle Marionette degli Accettella opera, senza interruzione da 70 anni, nel Teatro di Figura e nel Teatro Ragazzi promuovendo e producendo attività teatrali per i bambini e i ragazzi. Il teatro d’attore, il mimo, la danza, la musica e le arti visive, sono entrati nel panorama delle possibilità e delle integrazioni, permettendo di raggiungere risultati interessanti sotto il profilo sperimentale, ma anche produttivo.
Lunedì 10 dicembre 2018, ore 9.00 e 11.00 I e II Teatro Ariosto ciclo Fondazione Aida IL MAGICO ZECCHINO D’ORO con Gennaro Cataldo, Stefano Colli, Enzo Forleo, Maddalena Luppi, Giada Maragno, Rebecca Pecoriello ed il Corpo di ballo dell’Arena di Verona regia Raffaele Latagliata drammaturgia Pino Costalunga, Raffaele Latagliata scene Andrea Coppi costumi e oggetti di scena Antonia Munaretti, Nadia Simeonova coreografie Elisa Cipriani, Luca Condello arrangiamenti musicali Patrizia Maria D’Artista età: 3-11 anni tecnica: musical durata: 70 minuti biglietto: 6 euro Ritorna l’appuntamento con il musical per i più piccoli: Il magico Zecchino d’oro è un vero e proprio fantasy in stile musical, in grado, da una parte, di divertire i più piccoli e, dall’altra, di riportare i più grandi a rivivere, con un pizzico di nostalgia, le canzoni dello Zecchino che hanno costellato alcuni momenti della loro infanzia. Alice è una bambina un po’ particolare e dalla spiccata fantasia, la quale, una sera, poco prima di addormentarsi, viene svegliata da un strano e singolare tintinnio. E’ precipita- to direttamente dalla luna, proprio nella sua cameretta, lo “zecchino d’oro” dai magici poteri con il quale “l’Omino della luna” è solito mandare durante la notte i sogni a tutti i bambini del mondo mentre dormono. Inseguiti dalla terribile Strega Obscura, intenzionata ad impadronirsi dello zecchino ma- gico, Alice e l’Omino della luna si troveranno a compiere un fantastico viaggio in un mondo incantato fatto di sogni e, tra colpi di scena e rocambolesche avventure, finiranno per in- contrare alcuni dei personaggi più famosi del mondo dello Zecchino d’oro: dal Katalicam- mello, al Carciofo bulletto, dalla Peppina e il suo caffè all’Orangotango bianco e tanti altri. Fondazione Aida è una realtà culturale attiva nell’ambito teatrale da oltre trent’anni. Le attività della Fondazione sono rivolte ad ogni fascia d’età e comprendono la produzio- ne di spettacoli e rassegne teatrali, nonché laboratori didattici, corsi per il tempo libero e per l’aggiornamento professionale e numerose ulteriori iniziative sul territorio nazionale ed internazionale come eventi, mostre, meeting.
Giovedì 13 dicembre 2018, ore 9.00 e 10.30 I e II Teatro Ariosto ciclo Accademia Perduta. Romagna Teatri IL GATTO CON GLI STIVALI di Marcello Chiarenza con Maurizio Casali, Mariolina Coppola scene Maurizio Casali, Mariolina Coppola musiche originali Cialdo Capelli regia Claudio Casadio età: 3-10 anni tecnica: teatro d’attore e di figura durata: 50 minuti biglietto: 5 euro Su una pedana inclinata, che all’inizio è un mulino con pale a vento poi castello, campi coltivati, giardini fioriti, si aprono piccole botole che svelano paesaggi inattesi: tane e altre trappole per la cattura di conigli e fagiani, specchi d’acqua in cui si getta una lenza per la pesca di carpe giganti, succulenta cacciagione che sarà dono per il Re da parte del Gatto con gli Stivali e del suo ignaro padroncino. I due artisti in scena, alternando i ruoli di attori, narratori e animatori, rappresentano la storia in modo dolce e delicato, con semplicità, efficacia e situazioni comiche, punteggiate di piccole gag e momenti di stupore. La storia è nota: un mugnaio, ormai vecchio, decide di lasciare mulino e asino ai due figli maggiori e al più piccolo, non avendo altro, lascia il gatto che si rivelerà subito un gatto molto speciale perché capisce, parla e ragiona. Eccome se ragiona! Chiede subito al suo padroncino un sacco di farina vuoto - beh, al mulino ce ne sono tanti! - e un paio di stivali. Per farne cosa? Il giovane mugnaio decide di fidarsi del gatto e si ritroverà proprietario di un castello e sposo di una principessa! Dal momento della sua fondazione a tutt’oggi Accademia Perduta è impegnata in una tanto intensa quanto fertile attività di produzione di spettacoli per ragazzi. Spettacoli contraddistinti da alcuni comuni denominatori quali l’attenzione al fantastico, all’im- maginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori. Con diverse formazioni artistiche all’attivo la Compagnia ha portato i suoi spettacoli in tournée in tutta Italia arrivando, col tempo, a valicare i confini nazionali e partecipando a numerose rassegne e festival nazionali ed internazionali.
Giovedì 10, venerdì 11 gennaio 2019 ore 9.00 e 10.30 I e II Teatro Cavallerizza ciclo Unione musicale onlus, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Ass. culturale Tzim Tzum VA, VA, VA, VAN BEETHOVEN favola in forma di Tema e Variazioni di e con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci, Diego Mingolla scene Alice Delorenzi disegno luci Agostino Nardella costumi Georgia Dea Duranti età: 5-11 anni tecnica: teatro d’attore e musica dal vivo durata: 60 minuti biglietto: 5 euro L’esecuzione dell’op. 35, tema, variazioni e fuga su motivi dell’Eroica accompagna l’en- nesimo trascloco di Ludwig van Beethoven. Mutamenti e variazioni che lo accompagne- ranno verso l’inesorabile approdo a un luogo nuovo: il mondo del silenzio. Il maestro Beethoven, aiutato da due allievi a cui tocca fare anche i facchini, sta traslo- cando per l’ennesima volta (in trentacinque anni ha cambiato casa più di 80 volte!) senza aver ancora scelto la nuova destinazione. I tre si trovano così a trascorrere una intera giornata in strada, con al seguito il pianoforte e un carretto carico di bauli, valigie, ap- punti musicali, affrontando gli sguardi e le voci della gente. Il grande compositore mostra di essere sprezzante del chiacchiericcio dei benpensanti che non capiscono la bellezza e l’importanza delle variazioni nella vita come nella musica che continua a comporre anche per strada, incurante di tutto e di tutti. Questo trasloco sarà anche l’occasione per rivelare al mondo che dietro i suoi atteggiamenti da burbero intrattabile e intempe- rante, dietro il suo bisogno di cambiare continuamente casa e vicinato, si nasconde una variazione insopportabile della sua condizione di uomo e della sua carriera di musicista: Ludwig Van Beethoven, il grande compositore, sta diventando completamente sordo. Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus ha tra le sue attività principali l’inter- vento sul territorio, con progetti rivolti a insegnanti, educatori, oltre naturalmente a bam- bini, ragazzi, giovani e alle loro famiglie. Collabora con le istituzioni italiane ed estere e con gli enti territoriali operando cooproduzioni, progetti e iniziative di ospitalità con analoghe strutture e istituzioni nazionali ed estere, con particolare attenzione ai Paesi europei.
Venerdì 18 gennaio 2019, ore 9.00 e 10.30 I Teatro Cavallerizza ciclo Teatro Gioco Vita IL PIÙ FURBO disavventure di un incorreggibile lupo dall’opera di Mario Ramos con Andrea Coppone adattamento teatrale Enrica Carini, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni (dai disegni di Mario Ramos) musiche Paolo Codognola coreografie Andrea Coppone costumi Tania Fedeli luci Anna Adorno NUOVA PRODUZIONE età: 3-7 anni tecnica: teatro d’ombre, d’attore e danza durata: 45 minuti biglietto: 5 euro Il più furbo è tratto da un libro di Mario Ramos, acclamato autore di libri illustrati per i piccoli. Un piccolo gioiello che è un concentrato di leggerezza e d’ironia, che fa ridere e pensare piccoli e grandi. In scena un solo attore-narratore che, aiutandosi con tutto il repertorio di tecniche d’ombra proprie del linguaggio teatrale di Teatro Gioco Vita e una qualità di movimento fortemente coreografica, interpreta tutti i personaggi della storia e ci conduce dentro un mondo sorprendente. Nel folto del bosco un grande e cattivo Lupo affamato incontra la piccola Cappuccetto Rosso e subito elabora (dopotutto lui è il più furbo) un diabolico piano per mangiarsela. Sembra l’inizio della favola che tutti conosciamo, almeno finché il Lupo (che si crede davvero il più furbo), non infila la rosa camicia da notte della nonna con tanto di cuffietta d’ordinanza, ed esce di casa... rimanendo chiuso fuori! Così conciato e in attesa di elaborare un nuovo, geniale piano, al Lupo (che ancora si crede il più furbo), non rimane che nascondersi nel bosco. Ma il bosco, ahimè, è un luogo molto frequentato, soprattutto dai personaggi delle fiabe, e il nostro Lupo fa imbarazzan- ti incontri (i Tre Porcellini, i Sette Nani, il Principe Azzurro, etc.) che mettono fortemente in crisi la sua vanità. Povero lupo! Tutti, invece di avere paura di lui, lo scambiano per un’innocua vecchietta. Per fortuna Cappuccetto Rosso è una bambina molto gentile e viene in suo aiuto. Eh sì, e lui che pensava di essere il più furbo! Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale. Incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settan- ta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa ricono- scimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, con teatri stabili ed enti lirici.
Lunedì 21, martedì 22 gennaio 2019 ore 10.30 I e II Teatro Ariosto ciclo Fondazione I Teatri Reggio Emilia IL PICCOLO SPAZZACAMINO opera in un atto libretto Eric Crozier musica Benjamin Britten con Niccolò Roda, Manfredo Meneghetti, Matilde Lazzaroni, Arianna Miali, Costanza Gallo e i giovani solisti del Coro Voci bianche della Fondazione I Teatri Quartetto Mirus Ensemble strumentale della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia Coro di voci bianche della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia direttore Dario Garegnani regìa Marco Maccieri scene Alice Benazzi costumi Rosa Mariotti maestra del coro di voci bianche Costanza Gallo età: 6-14 anni tecnica: teatro musicale durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Il piccolo spazzacamino è un autentico gioiello musicale creato dal compositore inglese Benjamin Britten col preciso scopo di avvicinare i ragazzi all’opera. In questa produzione l’intento è anche quello di promuovere l’educazione alla musica attraverso un diretto coinvolgimento dei giovani nella realizzazione dello spettacolo: i ragazzi affiancheranno i cantanti professionisti sia come solisti che nel coro di voci bianche, portando in scena i risultati di un significativo percorso didattico e artistico durato diversi mesi. Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten è una storia di bambini, cantata da bambini sia in coro che solisti e pensata per un pubblico di ragazzi. Il tema dell’infanzia negata dal- lo sfruttamento di adulti senza scrupoli, che ritroviamo in tanta letteratura inglese, viene trattato da Britten in modo commuovente ma anche divertente e mai in modo retorico. La vicenda si svolge in una grande casa di campagna, Iken Hall. Sam, otto anni, venduto dai genitori poveri al crudele spazzacamino Black Bob, deve per la prima volta infilarsi nel camino per pulirlo. Black Bob ed il suo aiutante spingono con forza Sam e se ne van- no, ma Sam, inesperto, si incastra e non riesce più ad uscire. I tre fratelli Brook che abita- no a Iken Hall ed i loro cugini Crome, in visita con la bambinaia Rowan, sentono le grida disperate e riescono a farlo scendere in una nuvola di fuliggine. I bambini, aiutati dalla bambinaia, nascondono Sam facendo credere ai due spazzacamino che sia scappato. La bambinaia ripulisce e sfama Sam che inizia a raccontare ai bambini la sua triste storia. Si crea subito una forta amicizia tra Sam e i bambini che decidono di aiutarlo, nascon- dendolo nel baule dei cugini Crome che stanno per tornare a casa. Ma il baule è troppo pesante e ad un certo punto Sam rischia di venire scoperto...
Martedì 29 gennaio 2019, ore 9.00 e 10.30 II Teatro Cavallerizza ciclo Compagnia teatrale Mattioli COME SORELLE liberamente ispirato al racconto di Lia Levi Sorelle e al racconto Il tempo delle parole sotto voce di Anne-Lise Grobety Testo e regia Monica Mattioli e M. Parmagnani con Monica Mattioli età: 8-14 anni tecnica: teatro d’attore durata: 50 minuti biglietto: 5 euro Come sorelle è uno spettacolo che parla dell’Olocausto, visto attraverso gli occhi dei bam- bini di allora. E’ la storia di due famiglie italiane, una delle quali di origine ebrea, che attraverso le piccolo esperienze di ogni giorno, le emozioni e gli affetti dei bambini, per- corrono quel tragico periodo storico che ha portato anche in Italia alle leggi razziali e allo sterminio del popolo ebraico. Lo spettacolo mostra la normalità della vita, quella di tutti i giorni, i cambiamenti così difficili da capire, il tragico epilogo della Storia. “Attraverso emozioni, sorrisi e commozioni i piccoli e grandi spettatori hanno la possibi- lità di rivivere quadri di storia per non dimenticarli mai. Monica Mattioli, una delle poche e vere autrici del teatro ragazzi italiano, ci consegna con la sua solita forte energia una storia dolorosa contrassegnata dalla caratterizzazione di molti personaggi ma soprattutto da una drammaturgia che alterna momenti di dolore a momenti di nostalgia e di rim- pianto per una infanzia troppo presto consegnata ad un momentaneo oblio che il teatro per fortuna ci riconsegna. Molti gli oggetti che cospargono la scena e che l’attrice rende sempre significanti attraverso il gioco del teatro.” Mario Bianchi, EOLO Monica Mattioli porta avanti da anni un’importante ricerca sull’immaginario infan- tile creando spettacoli su tematiche sociali per bambini anche molto piccoli attraverso un teatro carico di immagini evocative, di poesia, ironia e comicità. Gli spettacoli della compagnia nascono sempre da un’attenta ricerca che Monica compie con i bambini nelle scuole attraverso laboratori teatrali, avvalendosi di preziose collaborazioni con pedago- gisti, insegnanti, educatori.
Giovedì 31 gennaio 2019, ore 9.00 e 10.30 I Teatro Cavallerizza ciclo La Piccionaia - Compagnia Franceschini HANSEL E GRETEL un racconto illustrato dall’omonima fiaba dei fratelli Grimm di e con Gianni Franceschini luci e audio Giancarlo Dalla Chiara voci delle bambine Francesca, Margherita voci dei bambini Carlo, Enrico, Giovanni figure dipinte Gianni Franceschini età: 4-8 anni tecnica: teatro di narrazione con pittura dal vivo durata: 50 minuti biglietto: 5 euro Hansel e Gretel è una delle fiabe più conosciute, estremamente ricca di tematiche e sti- moli alla riflessione. Gianni Franceschini crea il racconto come una serie di “pagine illu- strate” da affiancare alla narrazione e alla riflessione. Cartoni dipinti, rotoli di carta dise- gnata, figure piane e articolate, scenari che si muovono nello spazio, atmosfere musicali e l’attore-animatore che, da performer, crea dal vivo le scene che compongono la fiaba. Tanti sono gli argomenti che solleva questo racconto elaborato da fonti popolari dai Grimm: la povertà, l’abbandono, la relazione tra adulti e piccoli, la famiglia, la solitudine e la solidarietà, il coraggio, la paura… Protagonisti due piccoli in un mondo di adulti, che sanno stare insieme e insieme trovano la strada per migliorare se stessi e la realtà che li circonda, anche quella dei genitori, fino a guadagnare un meritato benessere. Gianni Franceschini è attore, pittore e teatrante nel più ampio significato del termine. Con il figlio Eugenio, attore di cinema e teatro e i nipoti Giovanni e Alessandro, musicisti, dà vita ad una nuova esperienza professionale in cui sviluppare il lavoro compiuto in 35 anni nell’ambito del teatro per le giovani generazioni e quello popolare sperimentando nuovi sentieri poetici, legati alla narrazione, la pittura dal vivo e la musica.
Martedì 5, mercoledì 6, giovedì 7 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30 I e II Teatro Cavallerizza ciclo Societas – Chiara Guidi FIABE GIAPPONESI concezione Chiara Guidi direzione Chiara Guidi e Vito Matera con Chiara Guidi e con Francesco Dell’Accio, Francesca Di Serio, Vito Matera musica originale Giuseppe Ielasi, Enrico Malatesta, Natàn Santiago Lazala costumi Francesca Di Serio luci Giovanni Marocco set design Vito Matera attrezzeria, tecnica Carmen Castellucci, Eugenio Resta organizzazione Stefania Lora, Elena De Pascale foto Nicolò Gialain età: 7-11 anni tecnica: teatro di narrazione durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Chiara Guidi, dopo La terra dei Lombrichi, propone tre fiabe dell’antica tradizione giap- ponese per una rappresentazione che vede di nuovo i bambini partecipare in prima per- sona: alcuni sono invitati in scena a eseguire un preciso lavoro, altri, seduti in platea, vengono sollecitati, attraverso le domande della Narratrice, a un dialogo “filosofico” che intercala i racconti. Tra platea e palco tutti i bambini, dunque, sono dentro lo spettacolo e sperimentano in prima persona lo statuto di rappresentazione, proprio come fanno nel gioco, dove, insieme ad altri coetanei, sperimentano il “sentire” più profondo della realtà. Mentre la Narratrice racconta, dietro le pareti diafane della stanza, all’improvviso la luce affiora e si intravedono ombre, figure geometriche di diversi colori che si sovrappongono, come voci vaghe evocate dalle storie. Le immagini appaiono e, con la stessa ineluttabi- lità, scompaiono, mentre i personaggi delle storie, trasgredendo la regola “Non aprire!” e infrangendo il vincolo del segreto, perdono tutto quello che avevano ricevuto in dono ritrovando la loro condizione iniziale di povertà. La Socìetas Raffaello Sanzio riunisce dal 1981 Romeo Castellucci, Chiara Guidi e Claudia Castellucci, che condividono un’idea di teatro prevalentemente basata sulla po- tenza visiva, plastica e sonora della scena. Chiara Guidi, autrice e regista, ha curato il ritmo drammatico e la vocalità di quasi tutti gli spettacoli della Socìetas; interessata a un’arte condivisa con i bambini, ha dato vita negli anni ‘90 a una Scuola Sperimentale di Teatro Infantile. Cura la rassegna Puerilia, giornate di puericultura teatrale, che si svolge annualmente a Cesena.
Venerdì 8 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30 I e II Teatro Cavallerizza ciclo NoveTeatro MISTER ECOSCHIAPPA di Francesca Picci regia Domenico Ammendola con Filippo Bedeschi, Letizia Bravi visual design Jacopo Veroni età: 6-10 anni tecnica: teatro d’attore con videoproiezioni durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Un’azione di educazione ambientale che non sia una serie di precetti astratti né tanto- meno come una predica; piuttosto un momento di svago, leggerezza e divertimento. In- curiosendo i più giovani alle tematiche ambientali, interessandoli alle buone pratiche e ai virtuosi comportamenti, porteranno anche a casa dubbi, soluzioni, speranze condivise insieme. Si racconta, attraverso le immagini e le voci degli attori, la giornata normale di un per- sonaggio molto particolare: Mister Ecoschiappa. Mister Ecoschiappa è un eroe negativo, che in maniera esagerata sbaglia sistematicamente tutto: da quando porta fuori il cane al mattino a quando decide di disfarsi dei rifiuti ingombranti, a quando la barriera del suono è infranta dai decibel della sua radio e mille altre situazioni. Controcanto ai disastri ecologici di Mister Ecoschiappa è il Professor Coscienza, pronto a informarci attraverso aneddoti e curiosità di come le cose vanno, sono andate e potreb- bero andare nel mondo. Mister Ecoschiappa è in realtà un personaggio in cui tutti noi potremmo identificarci al- meno una volta e questo, oltre che attirare la nostra simpatia, ci lascia con un messaggio positivo: alla fine Mister Ecoschiappa cambia e diventa un Ecoeroe, un nuovo supereroe della quotidianità che antepone a tutto il bene dell’ambiente, perché il bene dell’ambiente è il nostro bene. NoveTeatro è un centro teatrale fondato nel 2007 da un gruppo di giovani professioni- sti dello spettacolo ed è uno dei punti di riferimento per la cultura teatrale nella provincia di Reggio Emilia. All’attività di produzione affianca un’intensa attività di teatro civile. Da alcuni anni la Regione Emilia Romagna è partner di diversi progetti e dal 2015 sostiene anche l’attività di formazione e produzione. NoveTeatro è stato recentemente riconosciu- to come centro di produzione e formazione regionale (L.R 13/99).
SCHEDA PRENOTAZIONE DA INVIARSI A PARTIRE DALLE ORE 14.00 DEL 22 OTTOBRE 2018 SCUOLA CITTA’ TELEFONO FAX EMAIL SPETTACOLO–ATTIVITA’ CLASSE/ N° N° DATA ORA INSEGNANTE SEZIONE DIDATTICA STU. INS.
PAGAMENTO in contanti alla mattina ☐ con fattura elettronica ☐ IL TRASPORTO CONVENZIONATO ANDRÀ RICHIESTO DIRETTAMENTE A TIL ANCHE PER LE SCUOLE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA (Luca Caramello tel. 0522 927631) In caso di spettacoli esauriti, indicare qui le scelte alternative Nel caso di doppia recita scegliere l’orario preferito 9,00 ☐ 10,30 ☐ Spazio per segnalazioni (si prega di indicare sempre la presenza di portatori di handicap, specificando se in carrozzina o portatori di altre disabilità): Inviare la scheda di prenotazione via fax allo 0522 458948 via email prenotazioniscuole@iteatri.re.it Per informazioni 0522 458950, 0522 458990 Si prega di compilare tutti i campi in modo leggibile e di utilizzare esclusivamente questo modulo per le prenotazioni; prenotazioni compilate in altro formato non verranno tenute in considerazione. La prenotazione si intende valida al ricevimento della scheda di conferma da parte de I Teatri.
Martedì 12 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30 I e II Teatro Cavallerizza ciclo Teatro delle Apparizioni I MUSICANTI DI BREMA Spettacolo concerto uno spettacolo di Bartolini/Baronio, Fabrizio Pallara con Tamara Bartolini, Michele Baronio regia Fabrizio Pallara musiche dal vivo Michele Baronio immagini Maddalena Parise età: 5-11 anni tecnica: teatro d’attore con musica dal vivo durata: 50 minuti biglietto: 5 euro In cammino insieme per scegliere cosa diventare, dove andare; una piccola avventura di resistenza e condivisione per compren- dere quanto, in fondo, Brema non sia tanto un luogo, ma forse l’opportunità di raggiungere la felicità, le possibilità che ognuno può darsi correndo dietro ai desideri. Un asino, un cane, un gatto e un gallo, maltrattati dai padroni, oppressi, e considerati ormai inutili, poco produttivi. Decidono di partire e andare a Brema per vivere liberi e diventare musicisti nella banda della città. Ma dov’è Brema? Una domanda ricorrente accompagna gli spettatori durante tutto lo spettacolo. Una domanda per provare a rispondere ad un’ur- genza: capire dove si guarda quando si possiede un sogno, da dove si comincia per rincorrere una fantasia, che direzione si prende. Uno spettacolo-concerto che cerca di sollecitare il pensiero e lo sguardo verso la ricerca di “luoghi” di libertà, piccoli momenti in cui garantirsi degli spazi di immaginazione, in cui semplicemente vivere. E allora si intraprende un viaggio senza certezze, pieno del coraggio necessario per scoprire cosa c’è oltre ciò che si conosce, imparando a desiderare e trovando lo spazio per farlo. È la costruzione costante di un tempo e di uno spazio per fermarsi ad ascoltare, a guar- dare la bellezza nascosta nelle cose che muove la ricerca del Teatro delle apparizioni. Lo spazio scenico che diventa mondo da abitare, la sperimentazione di linguaggi diffe- renti per raccontare storie con la sorpresa di uno sguardo sempre nuovo, la relazione con l’infanzia vissuta come “luogo” della vita da cui attingere, fonte di ispirazione primaria per la definizione della poetica della compagnia.
Venerdì 15 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.45 I e II Teatro Cavallerizza ciclo Crest BIANCANEVE, LA VERA STORIA testo regia scene e luci Michelangelo Campanale con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente costumi Maria Pascale età: 5-11 anni tecnica: teatro d’attore durata: 55 minuti biglietto: 5 euro Vincitore XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi (Premio Padova 2017 - Amici di Emanuele Luzzati) Uno spettacolo: un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita che impariamo ad affrontare: un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante, un po’…. Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria. Nel nostro spettacolo, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco, Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole. Continua con questo spettacolo il progetto che il Crest condivide con l’immaginario di Michelangelo Campanale, per raccontare ai ragazzi storie che riescano ad emozionarli davvero, senza edulcoranti e senza bugie, ma solo con grande rispetto della loro capacità di comprendere ed elaborare pensieri e opinioni in autonomia, semplicemente sulla stra- da della crescita.
Mercoledì 20 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30 I Teatro Cavallerizza ciclo Filarmonica dell’Opera italiana Bruno Bartoletti PIERINO E IL LUPO musica Sergej Prokof’ev voce recitante Roberto Recchia direttore Luigi Pagliarini NUOVA PRODUZIONE età: 3-8 anni tecnica: musica e narrazione durata: 35 minuti biglietto: 5 euro Un capolavoro indiscusso della musica per l’infanzia, in cui gli strumenti vengono pre- sentati ai bambini lasciando loro lo spazio per l’immaginazione. Nel 1936 il Teatro Centrale dei Bambini di Mosca commissionò a Sergej Prokof’ev la stesura di una nuova opera musicale per bambini, per avvicinare alla musica anche i più giovani. Nasce così Pierino e il lupo, forse la storia musicale più famosa per l’infan- zia, musica e testo (una fiaba, appunto) raccontati da un narratore e realizzati da una vera e propria orchestra. L’intento didattico portò l’autore russo ad individuare per ogni personaggio uno strumento (o meglio un “timbro”) che lo caratterizzasse, sia attraverso il vero e proprio suono tipico di questo, sia per la scrittura idiomatica che ne esaltava certe caratteristiche peculiari, adatte alla narrazione. Evidente la valenza illustrativa per i bambini nel legare e presentare ogni strumento a un personaggio o situazione. La vicen- da narrata è semplice ma coinvolgente. La Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti nasce il 22 marzo 2018. In realtà si tratta di una vera e propria rinascita: ispirati dal ricordo del genio del diret- tore Bruno Bartoletti, in una formazione a lui intitolata, si sono infatti riuniti alcuni ele- menti di quella che è stata l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, musicisti dell’Orchestra dell’Opera Italiana e di altre importanti realtà orchestrali. Un’orchestra versatile e dinamica, pronta a cogliere le sfide del momento, in Italia e all’e- stero, forte della grandissima esperienza maturata dai suoi componenti nel repertorio sia lirico che sinfonico.
Martedì 26, mercoledì 27 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30 I e II Teatro Cavallerizza ciclo Circo all’incirca UNA PAROLA CHE MANCA con Valentina Bomben, Davide Visintini, Mattia Comisso, Davide Perissutti età: 6-14 anni tecnica: circo contemporaneo durata: 45 minuti biglietto: 5 euro Uno spettacolo che in modo poetico e delicato racconta e riflette sui disturbi specifici dell’apprendimento. Gli artisti circensi cercheranno di destrutturare il metodo di lettura di chi legge ‘normalmente’, e lo faranno giocando con i propri corpi e con le lettere, ge- nerando cortocircuiti comici, rocamboleschi equilibri di acrobatica e delicati movimenti di danza su un trapezio sospeso a 6 metri di altezza, per cercare altre possibili strade per raggiungere ‘le cose che mancano’ quando non c’è la scrittura. Cosa succederebbe se fosse possibile guardare una lettera da un altro punto di vista? Quali sono i segreti nascosti dentro le parole scritte: generare universi di senso oppure essere incomprensibile, divertente, descrittiva o semplicemente in movimento? È sem- pre fondamentale capire o forse ogni tanto basta lasciarsi andare per scoprire le piccole verità nascoste della nostra vita? Lo spettacolo parte da una riflessione sul tema dei disturbi specifici dell’apprendimento e giunge a portare in scena danza, teatro e circo. Circo all’incirca è un piccolo gruppo di artisti che cerca alternative di vita, mostra a tutti insolite strade percorribili, dà spazio a pensieri non conformati all’abitudine. Il loro circo contemporaneo, prima ancora che una tipologia di performance, è uno stile di pensiero irriverente, schietto, dinamico, attento all’altro; uno stile che si trasforma in espressione creativa, attenzione educativa e pratica di vita.
Lunedì 4 marzo 2019, ore 9.00 e 10.30 I Teatro Ariosto ciclo Claudio Milani RACCONTO ALLA ROVESCIA di e con Claudio Milani scenografie Elisabetta Viganò, Armando Milani musiche Debora Chiantella, Emanuele Lo Porto, Andrea Bernasconi progettazione elettronica Marco Trapanese luci Fulvio Melli fotografie Paolo Luppino poesia Paolo Ceccato realizzazione teli Monica Molteni NUOVA PRODUZIONE età: 3-8 anni tecnica: teatro di narrazione durata: 50 minuti biglietto: 5 euro Il conto alla rovescia è la fine di un’attesa. L’attesa è tutta la vita che c’è tra un conto alla rovescia e l’altro. La vita può essere svelata come un succedersi di attese, ovvero di tanti conti alla rovescia. E per rappresentarla in scena si crea una storia che diventa un racconto alla rovescia. Un percorso di ricerca sulla fiaba, con nuovi linguaggi narrativi e scenici adatti e necessa- ri, per parole e contenuti, a un pubblico di piccoli spettatori. Il Racconto alla Rovescia è uno spettacolo di narrazione e quadri. Narrazione perché la storia è raccontata, quadri perché la storia è divisa in 6 grandi capitoli corrispondenti a 6 immagini sceniche differenti. I personaggi della storia sono: Arturo, che è molto curioso, e La Morte, che è la regina dei conti alla rovescia. Nel giorno del suo compleanno Arturo schiaccia i piedi alla Morte. La Morte passava di lì perché aveva perso la sua farfalla. Ogni mattina, infatti, la Morte si mette una farfalla tra i capelli e la sera la farfalla vola via. La Morte regala ad Arturo 6 pacchetti. Ogni pacchetto contiene una sorpresa e corrisponde a un quadro dello spettacolo. E questa è la storia di Claudio Milani. O, se si preferisce, il filo rosso che muove le sue storie e il suo teatro. Perché, quello di Mi- lani, è un teatro ex machina, una cinghia di trasmissione di idee ed emozioni, tra macchi- ne di scena, meccanismi narrativi e recitazione. Il teatro di Milani si richiama a quello dei cantastorie. Claudio è attore per bambini (i bambini sono il pubblico più esigente). E come i bambini di una volta, il suo teatro non butta via nulla, inventa con poco. Ama la semplicità. Ricicla tutto. Porta in scena argomenti noti, scoprendo aspetti sempre nuovi.
Mercoledì 13 marzo 2019, ore 9.00 e 10.30 I e II Teatro Cavallerizza ciclo Agora Coaching Project RIBELLE storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza liberamente ispirato a Luis Sepulveda, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza interpreti allievi del Corso di Perfezionamento Agora Coaching Project coreografia Enrico Morelli luci Cristina Spelti coordinamento incontri introduttivi con le scuole Cinzia Beneventi NUOVA PRODUZIONE età: 6-11 anni tecnica: danza durata: 40 minuti biglietto: 6 euro (comprensivo di ingresso a teatro e laboratorio) Uno spettacolo di danza con percorso didattico Lo spettacolo è liberamente ispirato a Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza di Luis Sepúlveda, una favola che parla di pace, collaborazione, generosità, ami- cizia “tra diversi”, empatia e coraggio di andare contro corrente. Per ricordare a tutti che “la diversità non separa, ma unisce quando si ha la volontà di capirla”. Un prato ricco di “saporite” piante di dente di leone, una vita tranquilla ed abitudinaria poi... ecco, all’improvviso, una giovane lumaca che pretende di sconvolgere questo quieto ordine con la sua curiosità e le sue domande insensate. “Meglio che te ne vada!” le suggeriscono, o meglio, le ordinano le altre lumache. Così la lumaca ribelle annuncia alle compagne la sua decisione di allontanarsi per cercare chi potrà offrire una risposta alle sue domande, suscitando nel prato reazioni di sarcasmo e disapprovazione. Ma “Ribelle”, questo diventerà il suo nome, continua con convinzione la sua strada. “Perché non abbiamo un nome e perché siamo lente?” Lungo la strada incontrerà animali molto diversi, tra i quali un gufo un po’ rattristato e delle sagge tartarughe. Saranno loro a battezzarla e a dare un senso alla sua ricerca. Una fiaba che ci insegna a prenderci il tempo di osservare, ascoltare ed essere curiosi e che ci ricorda che saggezza e conoscenza, unite al coraggio civico, sono le armi migliori per vivere bene in armonia con gli altri, rispettando il pianeta. Il Laboratorio Lo sviluppo del linguaggio corporeo contribuisce nel bambino all’acquisizione di nuovi elementi che lo guideranno nella lettura del mondo esterno e della propria realtà interiore. L’incontro con la storia potrà sollecitare nei bambini esperienze altamente educative, sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo.
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