Ragazzi - scuola primaria - I Teatri

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Ragazzi
          2018/2019

scuola primaria
TEATRO RAGAZZI
scuola primaria 2018 - 2019
Carissime/i insegnanti,

    prima di tutto grazie per l’entusiasmo con cui sempre accogliete le nostre propo-
ste. La scorsa stagione ha visto crescere ancora il numero dei partecipanti alle nostre
iniziative, malgrado le difficoltà economiche, logistiche ed organizzative che dovete
quotidianamente affrontare.
    La vostra collaborazione è per noi vitale; il modo più immediato per esprimervi
la nostra gratitudine è proporvi stagioni quanto più possibile ricche e stimolanti, che
possano essere un utile ausilio al vostro impegno didattico e formativo.

    Linguaggio interdisciplinare e tecniche teatrali differenti in grado di contenere
dentro di sé la scrittura, la grafica, il gesto, il movimento, il suono e il segno; questo
l’orizzonte all’interno del quale abbiamo costruito la rassegna 2018-2019.
    Non poteva mancare la narrazione per i più giovani: Monica Morini con Fiabe a
colori o Claudio Milani con Racconto alla rovescia, dove il punto di forza è la capaci-
tà affabulatoria degli artisti; ma anche storie narrate grazie a tecniche teatrali pecu-
liari quali pupazzi animati su nero in Becco di rame o teatro d’ombre in Il più furbo.
    Quattro tra le più celebri fiabe del repertorio verranno proposte, non sempre in
modo convenzionale. Il gatto con gli stivali privilegia il teatro d’attore, mentre in
Hansel e Gretel sono cartoni dipinti, rotoli di carta disegnati dal vivo e scenari che si
muovono nello spazio a caratterizzare la narrazione. Per i più grandicelli I musicanti
di Brema, uno spettacolo-concerto che cerca di sollecitare il pensiero e lo sguardo
verso la ricerca di “luoghi” di libertà o Biancaneve, storia ben poco disneyana nar-
rata dall’ultimo dei sette nani. Chiara Guidi, dopo La terra dei Lombrichi, propone
ora le Fiabe giapponesi, in una rappresentazione che vede di nuovo i bambini parte-
cipare in prima persona: alcuni in scena a eseguire un preciso lavoro, altri, seduti in
platea. Tra platea e palco tutti i bambini sono dentro lo spettacolo e sperimentano in
prima persona lo statuto di rappresentazione, proprio come fanno nel gioco, dove,
insieme ad altri coetanei, sperimentano il “sentire” più profondo della realtà.
    Poche parole di poesia, la terra reale da toccare, la musica originale e le azioni
dense di materia contraddistinguono Dall’altra parte, spettacolo rivolto a piccoli
gruppi di spettatori.
    Non potevano mancare, in una rassegna che vuole valorizzare tutte le declinazio-
ni del teatro, temi importanti quali l’ecologia o la Shoah. Mister Ecoschiappa con
leggerezza avvicina i ragazzi alle tematiche ambientali, mentre Monica Mattioli, una
delle migliori autrici/attrici del teatro ragazzi, in Come sorelle parla dell’Olocausto
visto attraverso gli occhi dei bambini di allora.
    Appuntamento importante è Una parola che manca, uno spettacolo di circo
contemporaneo che in modo poetico e delicato racconta e riflette sui disturbi spe-
cifici dell’apprendimento.
    Tre sono le trasposizioni di capolavori della letteratura: Il Canto di Natale di
Dickens per attori e marionette a filo, Canto la storia dell’astuto Ulisse, per teatro
d’attore e di ombre e Zanna bianca di Jack London, nella intensa interpretazione di
Luigi d’Elia.
Un altro appuntamento ormai fisso è con il musical: questa volta saranno le pie-
tre miliari dello Zecchino d’Oro che faranno da perno e attorno alle quali ruoteranno
le avventure di un vivace cast di cantanti e danzatori.
    Ancora musica con Va, va, va, Van Beethoven. L’esecuzione dell’op.35, tema,
variazioni e fuga su motivi dell’Eroica accompagna l’ennesimo trascloco di Ludwig
van Beethoven in uno spettacolo in cui musica e teatro si incontrano felicemente.
Pierino e il lupo è invece un concerto per orchestra e voce recitante; un capolavo-
ro indiscusso della musica per l’infanzia, in cui gli strumenti vengono presentati ai
bambini lasciando loro lo spazio per l’immaginazione.
    Come sempre grande rilievo al teatro musicale e alla danza.
    Il successo riscosso la scorsa stagione ci ha spinti a riproporre la produzione d’o-
pera della Fondazione I Teatri Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten, una sto-
ria di bambini, cantata da bambini sia in coro che solisti e pensata per un pubblico di
bambini. Il tema dell’infanzia negata dallo sfruttamento di adulti senza scrupoli, che
ritroviamo in tanta letteratura inglese, viene trattato da Britten in modo commuo-
vente ma anche divertente e mai in modo retorico. In scena cantanti professionisti,
l’orchestra e soprattutto i bambini provenienti dalle scuole della nostra città e Pro-
vincia impegnati in un percorso didattico e artistico che durerà diversi mesi.
    In un continuo ribaltamento di figure e sagome che provocano nel pubblico un
costante cambio di percezione, un performer agilmente interpreta i diversi perso-
naggi della storia, mentre il canto appare nelle vesti dell’incantevole Butterfly, che
ripropone dal vivo le arie più celebri dell’opera. In questo modo Kinkaleri offre il suo
originalissimo tributo a Puccini e al suo capolavoro. La nuova produzione di Opera
Domani ci porterà invece in una fabbrica di sciroppo per la tosse, dove prenderanno
vita i personaggi di Elisir d’amore di Gaetano Donizetti.
    Come da tradizione, alla grande letteratura per ragazzi si attinge per avvicinare
alla danza i più giovani. Ribelle è liberamente ispirato a Storia di una lumaca che
scoprì l’importanza della lentezza di Luis Sepúlveda, una favola che parla di pace,
collaborazione, generosità, amicizia “tra diversi”, empatia e coraggio di andare con-
tro corrente. Agora Coaching Project coreograferà la storia per avvicinare i bambini
alla danza anche attraverso laboratori a scuola.
    Il tradizionale appuntamento con la danza classica del Nuovo Balletto Classico
sarà quest’anno Don Chisciotte, il capolavoro letterario di Cervantes che ha avuto e
continua ad avere una lunga storia nel balletto.

    Un progetto nuovo e davvero speciale sarà la Guida del Teatro Valli scritta dai
bambini: grazie a Conad Centro Nord, 7 classi di Scuola Primaria visiteranno il Tea-
tro Valli e ne descriveranno gli ambienti, corredando il testo con immagini; il tutto a
creare una guida davvero unica.

   Buon teatro a tutti!
COME PRENOTARE

   Prenotazioni dalle ore 14.00 di lunedì 22 ottobre 2018. Prenotazioni rice-
vute nei giorni precedenti o durante la notte non verranno prese in considerazione.

    Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione,
effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Scuole della Fondazione I Teatri.
    Dal 22 al 24 ottobre 2018 saranno accettate esclusivamente le prenotazioni
effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica all’indirizzo
prenotazioniscuole@iteatri.re.it. Le richieste verranno soddisfatte in ordine
d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste.
    Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a que-
sta pubblicazione.
    Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo presente sul sito
de I Teatri alla pagina Scuola - 1,2,3 stella.
    Da giovedì 25 ottobre 2018 sarà possibile prenotare anche telefonicamente,
chiamando i numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al venerdì dalle ore
8.30 alle ore 13.30, il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00.
    La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento
della nostra conferma controfirmata dai docenti. Essendo molto spesso le richieste
delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro, vi invitiamo a comunicare
tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare ad uno spettacolo già pre-
notato, per consentire ad altre classi di subentrarvi. In caso di disdetta delle prenota-
zioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la
facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che
non si siano attenute a queste indicazioni.
    Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella
classe che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap
(in carrozzina, ma anche portatori di altre disabilità) per poter garantire loro posti
idonei e facilmente accessibili.
    Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita uni-
ca alle ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e alle 10.30: vi invitiamo a
segnalare da subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario.
    Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti ed il pos-
sesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita.

   Trasporti
   TIL offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Per le scuole del
Comune di Reggio Emilia il costo è di € 3. A PARTIRE DA QUESTA STAGIONE
TIL GESTIRÀ DIRETTAMENTE LE PRENOTAZIONI DELLE SCUOLE, che
dovranno contattare direttamente TIL tramite il sig. Luca Caramiello al numero tele-
fonico 0522.927631 per richiedere il servizio.
   Per gli altri comuni della Provincia di Reggio il prezzo dipende dalla distanza e dal
numero di persone trasportate.
L’accesso a teatro
    Controllate con attenzione l’orario di inizio dello spettacolo prescelto.
    È necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire
un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’ini-
zio puntuale delle rappresentazioni.
    La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della
rappresentazione.
    L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi
verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini. In alcuni
casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo fer-
marsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena.
Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo.

   I costi
    I biglietti hanno un costo unico di euro € 5. Fanno eccezione gli spettacoli Il ma-
gico zecchino d’oro e Ribelle con biglietto a € 6 e Elisir d’amore con biglietto a € 8
comprensivo di libretto per gli studenti.
    Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti dell’effet-
tiva necessità di custodia dei bambini.
    Il pagamento dei biglietti avverrà la mattina stessa dello spettacolo. Vi invitiamo
pertanto a recarvi in biglietteria appena arrivati per l’emissione dei biglietti e a prepa-
rare l’importo esatto, in modo che il conteggio sia rapido, evitando monete da 1 euro o
sottomultipli. Non saranno più accettati pagamenti effettuati unicamente in moneta.
    È possibile il pagamento con fatturazione elettronica direttamente
alla scuola, previa comunicazione all’atto della prenotazione.

   L’informazione
    Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sin-
tetiche; potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didatti-
che e quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it
nella sezione Scuola.
    Sul sito troverete un’area download, dove scaricare questa pubblicazione e i mo-
duli di prenotazione. Ogni variazione di programma o nuovo materiale verrà tempe-
stivamente messo on line.
    Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte le mattine dal lunedì al ve-
nerdì dalle 8.30 alle 13.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.00, ai numeri 0522 458950 e/o
458990 per qualsiasi richiesta o chiarimento.
    Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola pro-
posta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore compren-
sione e partecipazione.
    Vi invitiamo a contattarci all’indirizzo prenotazioniscuole@iteatri.re.it e iscriver-
vi alla nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al
mondo della scuola ed ai giovani.
Martedì 20, mercoledì 21 novembre 2018, ore 9.00 e 11.00
                                                                                     I e II
Teatro Cavallerizza
                                                                                     ciclo

Kinkaleri
BUTTERFLY
opera in tre atti liberamente tratta dalla Madame Butterfly di Giacomo Puccini

adattamento e regia Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco
con Yanmei Yang, Marco Mazzoni
produzione Kinkaleri / Teatro Metastasio Stabile della Toscana
in collaborazione con FTS Fondazione Toscana Spettacolo
con il sostegno di Regione Toscana, Mibact – Dipartimento dello Spettacolo

età: 6-11 anni
tecnica: musica e videoproiezioni
durata: 50 minuti
biglietto: 5 euro

“Oh Butterfly!!!
Non si dice forse che sfiorando le ali di una farfalla la si condanna a morte??”

In un continuo ribaltamento di figure e sagome, la scena si sviluppa in un gioco tra bi-
dimensionalità e tridimensionalità, provocando nel pubblico un costante cambio di per-
cezione in cui il performer agilmente interpreta i diversi personaggi della storia, mentre
il canto appare nelle vesti dell’incantevole Butterfly, che ripropone dal vivo le arie più
celebri dell’opera.

Una favola sentimentale triste, intensa, dolcissima, che può far riscoprire ad un pubblico
di giovanissimi l’opera come forma attuale di rappresentazione, indagata attraverso il
lavoro di ricerca sui linguaggi contemporanei. Il Giappone, terra allora lontana di incanti
e di misteri, diventa la cornice ideale dove collocare l’appassionante vicenda dei due pro-
tagonisti, la splendida Butterfly, la giovane ragazza che Pinkerton, il tenente della marina
degli Stati Uniti, lo yankee americano che tutto può avere, sposa legandola a sé per tutta
la vita. La ragazza cede all’amore in modo completo e totale, come totale è quest’opera
d’arte, con la dolcezza semplice di chi ama e crede nell’altro. Questa forma assoluta di
amore diventa la traccia principale per il lavoro di messa in scena, sviluppato attraverso
le ambientazioni musicali, l’uso di colori e segni che appartengono al mondo dell’arte
contemporanea, cercando nell’opera quella immediatezza disarmante che si rapporta
con un filo diretto al pubblico dei più piccoli.

Kinkaleri nasce nel 1995 come collettivo artistico. Opera fra sperimentazione teatrale,
ricerca sul movimento, installazioni visive, materiali sonori e performance, cercando un
linguaggio non sulla base di uno stile, ma direttamente nell’evidenza di un oggetto. Il
lavoro di continua sperimentazione dei linguaggi della rappresentazione ha portato la
compagnia in questi ultimi anni ad elaborare una parte di ricerca dedicata al confronto
con le nuove generazioni, cercando di trasferire le modalità operative del gruppo nella
relazione con l’infanzia.
Giovedì 29 novembre 2018, ore 9.00 e 10.30
                                                                                       I
Teatro Cavallerizza
                                                                                     ciclo

Teatro dell’Orsa
FIABE A COLORI storie di pace e libertà
di e con Monica Morini pianoforte Gaetano Nenna/Claudia Catellani
realizzazione scenografie Franco Tanzi collaborazione artistica Bernardino Bonzani

età: 3-8 anni
tecnica: teatro di narrazione con musica dal vivo
durata: 55 minuti
biglietto: 5 euro

Tre racconti, l’ultimo dei quali un omaggio a Topo Federico di Leo Lionni, per parlare
in modo semplice e coinvolgente di diritti, colori ed emozioni. Sul palco Monica Morini,
con l’utilizzo di oggetti e accompagnandosi con la musica dal vivo, racconta storie come
solo lei sa fare.

I bambini hanno diritto alla pace, al gioco, ai pensieri selvatici, alla poesia.
Che colore ha la libertà? La pecora Beelinda cerca l’azzurro del cielo e sogna pascoli di
bianche nuvole. Nella terra incantata dei castelli rossi e blu, per capriccio di re, scop-
pia una guerra contro chi è rosso e contro chi è blu. Nel grande prato, il topo Federico
raccoglie raggi dorati di sole e parole, perché l’inverno non sia troppo lungo e grigio.
Parole e versi portano colori che accendono la vita.

Le storie ci hanno chiamato. Le storie incise nella terra che abitiamo e non solo. Storie
con radici lunghe. Le abbiamo ascoltate e raccolte dalla bocca di testimoni che ne hanno
tenuto memoria, dai libri, dai giornali, da ciò che lascia segni. Le parole hanno chiamato
la musica, il corpo si è fatto narrante.
Dentro al teatro camminiamo come artigiani e artisti. Siamo quasi sempre autori dei testi
che abitiamo sulla scena. Veniamo da esperienze che ci hanno addomesticato ad usare le
mani, il cuore, la testa, in un fare che si traduce nella conoscenza della macchina teatro.
Lunedì 3 dicembre 2018, ore 9.00 e 11.00
                                                                                             I
Teatro Ariosto
                                                                                           ciclo

Teatro del Buratto
BECCO DI RAME
dal libro di Alberto Briganti

adattamento drammaturgico Ira Rubini
ideazione e messa in scena Jolanda Cappi, Giusy Colucci,
Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco
musiche originali Andrea Ferrario
in scena Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco
voci Francesco Orlando, Flavia Ripa, Valentina Scuderi,
Nadia Milani, Serena Crocco
pupazzi Chiara De Rota, Linda Vallone
scenografie e oggetti Raffaella Montaldo, Nadia Milani,
Matteo Moglianesi, Serena Crocco
disegno luci Marco Zennaro

età: 3-8 anni
tecnica: teatro con pupazzi animati su nero
durata: 55 minuti
biglietto: 5 euro

Temi importanti come diversità, disabilità, importanza di essere accolti, accettati e de-
siderati nonostante una fisicità o un’abilità diversa rispetto a quelle ritenute “normali”
sono alla base di questa storia vera, raccontata con la tecnica dell’animazione su nero.
Con l’ausilio di particolari tagli di luce, gli attori/animatori si nascondono nel buio, “met-
tendo in luce” solamente gli oggetti e i pupazzi che vengono animati e che raccontano la
vicenda. Una tecnica magica e capace di creare stupore; i personaggi sembrano muoversi
da soli e questo aiuta a dar loro un’anima, una voce, dei sentimenti e un cuore che sia
pulsante e vivo.

Lo spettacolo narra la vera storia di Becco di Rame, un’oca che ha perso il suo becco lottando
contro una volpe per difendere il pollaio. Il veterinario del paese, il dott. Briganti, è riuscito
a salvarla dopo un lungo intervento ed è riuscito a ricostruirle il becco con una protesi di
rame. Ha poi deciso di raccontare questa storia ai bambini, una storia a lieto fine che dimo-
stra come possa essere straordinaria ed emozionante la vita, quella vera, che, a volte, ci met-
te davanti a prove difficili che possono renderci ancora più forti e anche migliori di prima.

Il Teatro del Buratto, compagnia milanese in scena da 42 anni con spettacoli teatrali
per ragazzi, ha da sempre avuto un’attenzione particolare al momento musicale, all’a-
spetto pittorico, grafico e di immagine, nella direzione di un Teatro «totale», dove alle
consuete tecniche d’attore, che fanno uso di linguaggi verbali e gestuali, si accompagna
una ricerca nel teatro d’animazione (pupazzi, oggetti, forme) secondo le tecniche più di-
verse: teatro su nero, pupazzo indossato, ecc.
Giovedì 6 dicembre 2018, ore 9.00 e 11.00
                                                                                         II
Teatro Ariosto
                                                                                       ciclo

Accettella. Teatro Mongiovino
CANTO DI NATALE
tratto dall’omonimo racconto di Charles Dickens

testo e regia Danilo Conti
con Alessandro Accettella, Antonia D’Amore, Viviana Mancini
e Romano Talevi
scenografie Danilo Conti e Antonella Piroli
pupazzi Antonia D’Amore
costumi Matteo Rigola luci Roberto De Leon

età: 8-12 anni
tecnica: teatro d’attore, di figura e marionette a filo
durata: 55 minuti
biglietto: 5 euro

Dal romanzo di Charles Dickens, uno spettacolo che utilizzando le tecniche del teatro
d’attore, del teatro delle marionette e delle figure, ripercorrerà le atmosfere, le emozioni
e i significati di uno dei racconti sul Natale più belli e commoventi.

È la sera della vigilia di Natale in una Londra di metà Ottocento quando… tre spiriti,
quello del Natale Passato, del Natale Presente e del Natale Futuro, fanno visita all’an-
ziano e scorbutico Ebenezer Scrooge, che mal sopporta il clima di festa che coinvolge
la città e che, durante la sua vita ha trascurato tutto e tutti… compresa la sua famiglia.
I tre fantasmi faranno ripercorrere a Scrooge la sua esistenza fino a quel momento, il
suo presente e gli faranno vedere cosa accadrà nel futuro. Spettatore, suo malgra-
do, di questi eventi e premonizioni, Scrooge capirà i suoi errori e cercherà di porre
rimedio a ciò che ha fatto di sbagliato. E’ la sera della vigilia di Natale in una Lon-
dra di metà Ottocento quando… un uomo avaro ed egoista… cambierà per sempre!

Il Teatro delle Marionette degli Accettella opera, senza interruzione da 70 anni,
nel Teatro di Figura e nel Teatro Ragazzi promuovendo e producendo attività teatrali per
i bambini e i ragazzi. Il teatro d’attore, il mimo, la danza, la musica e le arti visive, sono
entrati nel panorama delle possibilità e delle integrazioni, permettendo di raggiungere
risultati interessanti sotto il profilo sperimentale, ma anche produttivo.
Lunedì 10 dicembre 2018, ore 9.00 e 11.00
                                                                                        I e II
Teatro Ariosto
                                                                                        ciclo

Fondazione Aida
IL MAGICO ZECCHINO D’ORO
con Gennaro Cataldo, Stefano Colli, Enzo Forleo, Maddalena Luppi, Giada Maragno,
Rebecca Pecoriello ed il Corpo di ballo dell’Arena di Verona
regia Raffaele Latagliata
drammaturgia Pino Costalunga, Raffaele Latagliata
scene Andrea Coppi
costumi e oggetti di scena Antonia Munaretti, Nadia Simeonova
coreografie Elisa Cipriani, Luca Condello
arrangiamenti musicali Patrizia Maria D’Artista

età: 3-11 anni
tecnica: musical
durata: 70 minuti
biglietto: 6 euro

Ritorna l’appuntamento con il musical per i più piccoli: Il magico Zecchino d’oro è
un vero e proprio fantasy in stile musical, in grado, da una parte, di divertire i più piccoli
e, dall’altra, di riportare i più grandi a rivivere, con un pizzico di nostalgia, le canzoni
dello Zecchino che hanno costellato alcuni momenti della loro infanzia.

Alice è una bambina un po’ particolare e dalla spiccata fantasia, la quale, una sera, poco
prima di addormentarsi, viene svegliata da un strano e singolare tintinnio. E’ precipita-
to direttamente dalla luna, proprio nella sua cameretta, lo “zecchino d’oro” dai magici
poteri con il quale “l’Omino della luna” è solito mandare durante la notte i sogni a tutti i
bambini del mondo mentre dormono.
Inseguiti dalla terribile Strega Obscura, intenzionata ad impadronirsi dello zecchino ma-
gico, Alice e l’Omino della luna si troveranno a compiere un fantastico viaggio in un mondo
incantato fatto di sogni e, tra colpi di scena e rocambolesche avventure, finiranno per in-
contrare alcuni dei personaggi più famosi del mondo dello Zecchino d’oro: dal Katalicam-
mello, al Carciofo bulletto, dalla Peppina e il suo caffè all’Orangotango bianco e tanti altri.

Fondazione Aida è una realtà culturale attiva nell’ambito teatrale da oltre trent’anni.
Le attività della Fondazione sono rivolte ad ogni fascia d’età e comprendono la produzio-
ne di spettacoli e rassegne teatrali, nonché laboratori didattici, corsi per il tempo libero e
per l’aggiornamento professionale e numerose ulteriori iniziative sul territorio nazionale
ed internazionale come eventi, mostre, meeting.
Giovedì 13 dicembre 2018, ore 9.00 e 10.30
                                                                                       I e II
Teatro Ariosto
                                                                                       ciclo

Accademia Perduta. Romagna Teatri
IL GATTO CON GLI STIVALI
di Marcello Chiarenza
con Maurizio Casali, Mariolina Coppola
scene Maurizio Casali, Mariolina Coppola
musiche originali Cialdo Capelli
regia Claudio Casadio

età: 3-10 anni
tecnica: teatro d’attore e di figura
durata: 50 minuti
biglietto: 5 euro

Su una pedana inclinata, che all’inizio è un mulino con pale a vento poi castello, campi
coltivati, giardini fioriti, si aprono piccole botole che svelano paesaggi inattesi: tane e
altre trappole per la cattura di conigli e fagiani, specchi d’acqua in cui si getta una lenza
per la pesca di carpe giganti, succulenta cacciagione che sarà dono per il Re da parte del
Gatto con gli Stivali e del suo ignaro padroncino.
I due artisti in scena, alternando i ruoli di attori, narratori e animatori, rappresentano la
storia in modo dolce e delicato, con semplicità, efficacia e situazioni comiche, punteggiate
di piccole gag e momenti di stupore.

La storia è nota: un mugnaio, ormai vecchio, decide di lasciare mulino e asino ai due figli
maggiori e al più piccolo, non avendo altro, lascia il gatto che si rivelerà subito un gatto
molto speciale perché capisce, parla e ragiona. Eccome se ragiona! Chiede subito al suo
padroncino un sacco di farina vuoto - beh, al mulino ce ne sono tanti! - e un paio di stivali.
Per farne cosa? Il giovane mugnaio decide di fidarsi del gatto e si ritroverà proprietario di
un castello e sposo di una principessa!

Dal momento della sua fondazione a tutt’oggi Accademia Perduta è impegnata in una
tanto intensa quanto fertile attività di produzione di spettacoli per ragazzi. Spettacoli
contraddistinti da alcuni comuni denominatori quali l’attenzione al fantastico, all’im-
maginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori. Con diverse formazioni artistiche
all’attivo la Compagnia ha portato i suoi spettacoli in tournée in tutta Italia arrivando,
col tempo, a valicare i confini nazionali e partecipando a numerose rassegne e festival
nazionali ed internazionali.
Giovedì 10, venerdì 11 gennaio 2019 ore 9.00 e 10.30
                                                                                           I e II
Teatro Cavallerizza
                                                                                           ciclo

Unione musicale onlus, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani,
Ass. culturale Tzim Tzum
VA, VA, VA, VAN BEETHOVEN
favola in forma di Tema e Variazioni
di e con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci,
Diego Mingolla
scene Alice Delorenzi
disegno luci Agostino Nardella
costumi Georgia Dea Duranti

età: 5-11 anni
tecnica: teatro d’attore e musica dal vivo
durata: 60 minuti
biglietto: 5 euro

L’esecuzione dell’op. 35, tema, variazioni e fuga su motivi dell’Eroica accompagna l’en-
nesimo trascloco di Ludwig van Beethoven. Mutamenti e variazioni che lo accompagne-
ranno verso l’inesorabile approdo a un luogo nuovo: il mondo del silenzio.

Il maestro Beethoven, aiutato da due allievi a cui tocca fare anche i facchini, sta traslo-
cando per l’ennesima volta (in trentacinque anni ha cambiato casa più di 80 volte!) senza
aver ancora scelto la nuova destinazione. I tre si trovano così a trascorrere una intera
giornata in strada, con al seguito il pianoforte e un carretto carico di bauli, valigie, ap-
punti musicali, affrontando gli sguardi e le voci della gente. Il grande compositore mostra
di essere sprezzante del chiacchiericcio dei benpensanti che non capiscono la bellezza
e l’importanza delle variazioni nella vita come nella musica che continua a comporre
anche per strada, incurante di tutto e di tutti. Questo trasloco sarà anche l’occasione
per rivelare al mondo che dietro i suoi atteggiamenti da burbero intrattabile e intempe-
rante, dietro il suo bisogno di cambiare continuamente casa e vicinato, si nasconde una
variazione insopportabile della sua condizione di uomo e della sua carriera di musicista:
Ludwig Van Beethoven, il grande compositore, sta diventando completamente sordo.

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus ha tra le sue attività principali l’inter-
vento sul territorio, con progetti rivolti a insegnanti, educatori, oltre naturalmente a bam-
bini, ragazzi, giovani e alle loro famiglie. Collabora con le istituzioni italiane ed estere e con
gli enti territoriali operando cooproduzioni, progetti e iniziative di ospitalità con analoghe
strutture e istituzioni nazionali ed estere, con particolare attenzione ai Paesi europei.
Venerdì 18 gennaio 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                            I
Teatro Cavallerizza
                                                                                          ciclo

Teatro Gioco Vita
IL PIÙ FURBO disavventure di un incorreggibile lupo
dall’opera di Mario Ramos

con Andrea Coppone
adattamento teatrale Enrica Carini, Fabrizio Montecchi
regia e scene Fabrizio Montecchi
sagome Nicoletta Garioni (dai disegni di Mario Ramos)
musiche Paolo Codognola
coreografie Andrea Coppone
costumi Tania Fedeli
luci Anna Adorno
NUOVA PRODUZIONE

età: 3-7 anni
tecnica: teatro d’ombre, d’attore e danza
durata: 45 minuti
biglietto: 5 euro

Il più furbo è tratto da un libro di Mario Ramos, acclamato autore di libri illustrati per
i piccoli. Un piccolo gioiello che è un concentrato di leggerezza e d’ironia, che fa ridere
e pensare piccoli e grandi. In scena un solo attore-narratore che, aiutandosi con tutto il
repertorio di tecniche d’ombra proprie del linguaggio teatrale di Teatro Gioco Vita e una
qualità di movimento fortemente coreografica, interpreta tutti i personaggi della storia e
ci conduce dentro un mondo sorprendente.

Nel folto del bosco un grande e cattivo Lupo affamato incontra la piccola Cappuccetto
Rosso e subito elabora (dopotutto lui è il più furbo) un diabolico piano per mangiarsela.
Sembra l’inizio della favola che tutti conosciamo, almeno finché il Lupo (che si crede
davvero il più furbo), non infila la rosa camicia da notte della nonna con tanto di cuffietta
d’ordinanza, ed esce di casa... rimanendo chiuso fuori!
Così conciato e in attesa di elaborare un nuovo, geniale piano, al Lupo (che ancora si
crede il più furbo), non rimane che nascondersi nel bosco. Ma il bosco, ahimè, è un luogo
molto frequentato, soprattutto dai personaggi delle fiabe, e il nostro Lupo fa imbarazzan-
ti incontri (i Tre Porcellini, i Sette Nani, il Principe Azzurro, etc.) che mettono fortemente
in crisi la sua vanità. Povero lupo! Tutti, invece di avere paura di lui, lo scambiano per
un’innocua vecchietta. Per fortuna Cappuccetto Rosso è una bambina molto gentile e
viene in suo aiuto. Eh sì, e lui che pensava di essere il più furbo!

Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del
movimento dell’animazione teatrale. Incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settan-
ta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche grazie al contributo di
collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa ricono-
scimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, con teatri stabili ed enti lirici.
Lunedì 21, martedì 22 gennaio 2019 ore 10.30
                                                                                          I e II
Teatro Ariosto
                                                                                          ciclo

Fondazione I Teatri Reggio Emilia
IL PICCOLO SPAZZACAMINO
opera in un atto

libretto Eric Crozier musica Benjamin Britten
con Niccolò Roda, Manfredo Meneghetti, Matilde Lazzaroni, Arianna Miali, Costanza Gallo
e i giovani solisti del Coro Voci bianche della Fondazione I Teatri
Quartetto Mirus
Ensemble strumentale della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Coro di voci bianche della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

direttore Dario Garegnani
regìa Marco Maccieri
scene Alice Benazzi
costumi Rosa Mariotti
maestra del coro di voci bianche Costanza Gallo

età: 6-14 anni
tecnica: teatro musicale
durata: 60 minuti
biglietto: 5 euro

Il piccolo spazzacamino è un autentico gioiello musicale creato dal compositore inglese
Benjamin Britten col preciso scopo di avvicinare i ragazzi all’opera. In questa produzione
l’intento è anche quello di promuovere l’educazione alla musica attraverso un diretto
coinvolgimento dei giovani nella realizzazione dello spettacolo: i ragazzi affiancheranno
i cantanti professionisti sia come solisti che nel coro di voci bianche, portando in scena i
risultati di un significativo percorso didattico e artistico durato diversi mesi.

Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten è una storia di bambini, cantata da bambini
sia in coro che solisti e pensata per un pubblico di ragazzi. Il tema dell’infanzia negata dal-
lo sfruttamento di adulti senza scrupoli, che ritroviamo in tanta letteratura inglese, viene
trattato da Britten in modo commuovente ma anche divertente e mai in modo retorico.

La vicenda si svolge in una grande casa di campagna, Iken Hall. Sam, otto anni, venduto
dai genitori poveri al crudele spazzacamino Black Bob, deve per la prima volta infilarsi
nel camino per pulirlo. Black Bob ed il suo aiutante spingono con forza Sam e se ne van-
no, ma Sam, inesperto, si incastra e non riesce più ad uscire. I tre fratelli Brook che abita-
no a Iken Hall ed i loro cugini Crome, in visita con la bambinaia Rowan, sentono le grida
disperate e riescono a farlo scendere in una nuvola di fuliggine. I bambini, aiutati dalla
bambinaia, nascondono Sam facendo credere ai due spazzacamino che sia scappato. La
bambinaia ripulisce e sfama Sam che inizia a raccontare ai bambini la sua triste storia.
Si crea subito una forta amicizia tra Sam e i bambini che decidono di aiutarlo, nascon-
dendolo nel baule dei cugini Crome che stanno per tornare a casa. Ma il baule è troppo
pesante e ad un certo punto Sam rischia di venire scoperto...
Martedì 29 gennaio 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                         II
Teatro Cavallerizza
                                                                                       ciclo

Compagnia teatrale Mattioli
COME SORELLE
liberamente ispirato al racconto di Lia Levi Sorelle
e al racconto Il tempo delle parole sotto voce di Anne-Lise Grobety

Testo e regia Monica Mattioli e M. Parmagnani con Monica Mattioli

età: 8-14 anni
tecnica: teatro d’attore
durata: 50 minuti
biglietto: 5 euro

Come sorelle è uno spettacolo che parla dell’Olocausto, visto attraverso gli occhi dei bam-
bini di allora. E’ la storia di due famiglie italiane, una delle quali di origine ebrea, che
attraverso le piccolo esperienze di ogni giorno, le emozioni e gli affetti dei bambini, per-
corrono quel tragico periodo storico che ha portato anche in Italia alle leggi razziali e allo
sterminio del popolo ebraico. Lo spettacolo mostra la normalità della vita, quella di tutti
i giorni, i cambiamenti così difficili da capire, il tragico epilogo della Storia.

“Attraverso emozioni, sorrisi e commozioni i piccoli e grandi spettatori hanno la possibi-
lità di rivivere quadri di storia per non dimenticarli mai. Monica Mattioli, una delle poche
e vere autrici del teatro ragazzi italiano, ci consegna con la sua solita forte energia una
storia dolorosa contrassegnata dalla caratterizzazione di molti personaggi ma soprattutto
da una drammaturgia che alterna momenti di dolore a momenti di nostalgia e di rim-
pianto per una infanzia troppo presto consegnata ad un momentaneo oblio che il teatro
per fortuna ci riconsegna. Molti gli oggetti che cospargono la scena e che l’attrice rende
sempre significanti attraverso il gioco del teatro.” Mario Bianchi, EOLO

Monica Mattioli porta avanti da anni un’importante ricerca sull’immaginario infan-
tile creando spettacoli su tematiche sociali per bambini anche molto piccoli attraverso
un teatro carico di immagini evocative, di poesia, ironia e comicità. Gli spettacoli della
compagnia nascono sempre da un’attenta ricerca che Monica compie con i bambini nelle
scuole attraverso laboratori teatrali, avvalendosi di preziose collaborazioni con pedago-
gisti, insegnanti, educatori.
Giovedì 31 gennaio 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                           I
Teatro Cavallerizza
                                                                                         ciclo

La Piccionaia - Compagnia Franceschini
HANSEL E GRETEL un racconto illustrato
dall’omonima fiaba dei fratelli Grimm

di e con Gianni Franceschini
luci e audio Giancarlo Dalla Chiara
voci delle bambine Francesca, Margherita
voci dei bambini Carlo, Enrico, Giovanni
figure dipinte Gianni Franceschini

età: 4-8 anni
tecnica: teatro di narrazione con pittura dal vivo
durata: 50 minuti
biglietto: 5 euro

Hansel e Gretel è una delle fiabe più conosciute, estremamente ricca di tematiche e sti-
moli alla riflessione. Gianni Franceschini crea il racconto come una serie di “pagine illu-
strate” da affiancare alla narrazione e alla riflessione. Cartoni dipinti, rotoli di carta dise-
gnata, figure piane e articolate, scenari che si muovono nello spazio, atmosfere musicali
e l’attore-animatore che, da performer, crea dal vivo le scene che compongono la fiaba.

Tanti sono gli argomenti che solleva questo racconto elaborato da fonti popolari dai
Grimm: la povertà, l’abbandono, la relazione tra adulti e piccoli, la famiglia, la solitudine
e la solidarietà, il coraggio, la paura…
Protagonisti due piccoli in un mondo di adulti, che sanno stare insieme e insieme trovano
la strada per migliorare se stessi e la realtà che li circonda, anche quella dei genitori, fino
a guadagnare un meritato benessere.

Gianni Franceschini è attore, pittore e teatrante nel più ampio significato del termine.
Con il figlio Eugenio, attore di cinema e teatro e i nipoti Giovanni e Alessandro, musicisti,
dà vita ad una nuova esperienza professionale in cui sviluppare il lavoro compiuto in 35
anni nell’ambito del teatro per le giovani generazioni e quello popolare sperimentando
nuovi sentieri poetici, legati alla narrazione, la pittura dal vivo e la musica.
Martedì 5, mercoledì 6, giovedì 7 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                     I e II
Teatro Cavallerizza
                                                                                     ciclo

Societas – Chiara Guidi
FIABE GIAPPONESI
concezione Chiara Guidi
direzione Chiara Guidi e Vito Matera
con Chiara Guidi e con Francesco Dell’Accio,
Francesca Di Serio, Vito Matera
musica originale Giuseppe Ielasi, Enrico Malatesta,
Natàn Santiago Lazala
costumi Francesca Di Serio
luci Giovanni Marocco
set design Vito Matera
attrezzeria, tecnica Carmen Castellucci, Eugenio Resta
organizzazione Stefania Lora, Elena De Pascale
foto Nicolò Gialain

età: 7-11 anni
tecnica: teatro di narrazione
durata: 60 minuti
biglietto: 5 euro

Chiara Guidi, dopo La terra dei Lombrichi, propone tre fiabe dell’antica tradizione giap-
ponese per una rappresentazione che vede di nuovo i bambini partecipare in prima per-
sona: alcuni sono invitati in scena a eseguire un preciso lavoro, altri, seduti in platea,
vengono sollecitati, attraverso le domande della Narratrice, a un dialogo “filosofico” che
intercala i racconti. Tra platea e palco tutti i bambini, dunque, sono dentro lo spettacolo
e sperimentano in prima persona lo statuto di rappresentazione, proprio come fanno nel
gioco, dove, insieme ad altri coetanei, sperimentano il “sentire” più profondo della realtà.

Mentre la Narratrice racconta, dietro le pareti diafane della stanza, all’improvviso la luce
affiora e si intravedono ombre, figure geometriche di diversi colori che si sovrappongono,
come voci vaghe evocate dalle storie. Le immagini appaiono e, con la stessa ineluttabi-
lità, scompaiono, mentre i personaggi delle storie, trasgredendo la regola “Non aprire!”
e infrangendo il vincolo del segreto, perdono tutto quello che avevano ricevuto in dono
ritrovando la loro condizione iniziale di povertà.

La Socìetas Raffaello Sanzio riunisce dal 1981 Romeo Castellucci, Chiara Guidi e
Claudia Castellucci, che condividono un’idea di teatro prevalentemente basata sulla po-
tenza visiva, plastica e sonora della scena. Chiara Guidi, autrice e regista, ha curato il
ritmo drammatico e la vocalità di quasi tutti gli spettacoli della Socìetas; interessata a
un’arte condivisa con i bambini, ha dato vita negli anni ‘90 a una Scuola Sperimentale
di Teatro Infantile. Cura la rassegna Puerilia, giornate di puericultura teatrale, che si
svolge annualmente a Cesena.
Venerdì 8 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                       I e II
Teatro Cavallerizza
                                                                                       ciclo

NoveTeatro
MISTER ECOSCHIAPPA
di Francesca Picci
regia Domenico Ammendola
con Filippo Bedeschi, Letizia Bravi
visual design Jacopo Veroni

età: 6-10 anni
tecnica: teatro d’attore con videoproiezioni
durata: 60 minuti
biglietto: 5 euro

Un’azione di educazione ambientale che non sia una serie di precetti astratti né tanto-
meno come una predica; piuttosto un momento di svago, leggerezza e divertimento. In-
curiosendo i più giovani alle tematiche ambientali, interessandoli alle buone pratiche e
ai virtuosi comportamenti, porteranno anche a casa dubbi, soluzioni, speranze condivise
insieme.

Si racconta, attraverso le immagini e le voci degli attori, la giornata normale di un per-
sonaggio molto particolare: Mister Ecoschiappa. Mister Ecoschiappa è un eroe negativo,
che in maniera esagerata sbaglia sistematicamente tutto: da quando porta fuori il cane
al mattino a quando decide di disfarsi dei rifiuti ingombranti, a quando la barriera del
suono è infranta dai decibel della sua radio e mille altre situazioni.
Controcanto ai disastri ecologici di Mister Ecoschiappa è il Professor Coscienza, pronto a
informarci attraverso aneddoti e curiosità di come le cose vanno, sono andate e potreb-
bero andare nel mondo.
Mister Ecoschiappa è in realtà un personaggio in cui tutti noi potremmo identificarci al-
meno una volta e questo, oltre che attirare la nostra simpatia, ci lascia con un messaggio
positivo: alla fine Mister Ecoschiappa cambia e diventa un Ecoeroe, un nuovo supereroe
della quotidianità che antepone a tutto il bene dell’ambiente, perché il bene dell’ambiente
è il nostro bene.

NoveTeatro è un centro teatrale fondato nel 2007 da un gruppo di giovani professioni-
sti dello spettacolo ed è uno dei punti di riferimento per la cultura teatrale nella provincia
di Reggio Emilia. All’attività di produzione affianca un’intensa attività di teatro civile. Da
alcuni anni la Regione Emilia Romagna è partner di diversi progetti e dal 2015 sostiene
anche l’attività di formazione e produzione. NoveTeatro è stato recentemente riconosciu-
to come centro di produzione e formazione regionale (L.R 13/99).
SCHEDA PRENOTAZIONE DA INVIARSI
                       A PARTIRE DALLE ORE 14.00 DEL 22 OTTOBRE 2018

SCUOLA                                          CITTA’
TELEFONO                    FAX              EMAIL

SPETTACOLO–ATTIVITA’                                                   CLASSE/    N°     N°
                              DATA   ORA          INSEGNANTE           SEZIONE
DIDATTICA                                                                        STU.   INS.
PAGAMENTO in contanti alla mattina ☐            con fattura elettronica ☐

IL TRASPORTO CONVENZIONATO ANDRÀ RICHIESTO DIRETTAMENTE A TIL ANCHE PER LE SCUOLE
DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA (Luca Caramello tel. 0522 927631)

In caso di spettacoli esauriti, indicare qui le scelte alternative

Nel caso di doppia recita scegliere l’orario preferito                      9,00 ☐    10,30 ☐

Spazio per segnalazioni (si prega di indicare sempre la presenza di portatori di handicap,
specificando se in carrozzina o portatori di altre disabilità):

Inviare la scheda di prenotazione              via fax allo 0522 458948
                                               via email prenotazioniscuole@iteatri.re.it
Per informazioni                               0522 458950, 0522 458990

Si prega di compilare tutti i campi in modo leggibile e di utilizzare esclusivamente questo modulo per le
prenotazioni; prenotazioni compilate in altro formato non verranno tenute in considerazione.
La prenotazione si intende valida al ricevimento della scheda di conferma da parte de I Teatri.
Martedì 12 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                      I e II
Teatro Cavallerizza
                                                                                      ciclo

Teatro delle Apparizioni
I MUSICANTI DI BREMA
Spettacolo concerto

uno spettacolo di Bartolini/Baronio, Fabrizio Pallara
con Tamara Bartolini, Michele Baronio
regia Fabrizio Pallara
musiche dal vivo Michele Baronio
immagini Maddalena Parise

età: 5-11 anni
tecnica: teatro d’attore con musica dal vivo
durata: 50 minuti
biglietto: 5 euro

In cammino insieme per scegliere cosa diventare, dove andare;
una piccola avventura di resistenza e condivisione per compren-
dere quanto, in fondo, Brema non sia tanto un luogo, ma forse
l’opportunità di raggiungere la felicità, le possibilità che ognuno
può darsi correndo dietro ai desideri.

Un asino, un cane, un gatto e un gallo, maltrattati dai padroni,
oppressi, e considerati ormai inutili, poco produttivi. Decidono di
partire e andare a Brema per vivere liberi e diventare musicisti
nella banda della città. Ma dov’è Brema?
Una domanda ricorrente accompagna gli spettatori durante tutto
lo spettacolo. Una domanda per provare a rispondere ad un’ur-
genza: capire dove si guarda quando si possiede un sogno, da dove
si comincia per rincorrere una fantasia, che direzione si prende.
Uno spettacolo-concerto che cerca di sollecitare il pensiero e lo sguardo verso la ricerca
di “luoghi” di libertà, piccoli momenti in cui garantirsi degli spazi di immaginazione, in
cui semplicemente vivere.
E allora si intraprende un viaggio senza certezze, pieno del coraggio necessario per scoprire
cosa c’è oltre ciò che si conosce, imparando a desiderare e trovando lo spazio per farlo.

È la costruzione costante di un tempo e di uno spazio per fermarsi ad ascoltare, a guar-
dare la bellezza nascosta nelle cose che muove la ricerca del Teatro delle apparizioni.
Lo spazio scenico che diventa mondo da abitare, la sperimentazione di linguaggi diffe-
renti per raccontare storie con la sorpresa di uno sguardo sempre nuovo, la relazione con
l’infanzia vissuta come “luogo” della vita da cui attingere, fonte di ispirazione primaria
per la definizione della poetica della compagnia.
Venerdì 15 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.45
                                                                                       I e II
Teatro Cavallerizza
                                                                                       ciclo

Crest
BIANCANEVE, LA VERA STORIA
testo regia scene e luci Michelangelo Campanale
con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente
costumi Maria Pascale

età: 5-11 anni
tecnica: teatro d’attore
durata: 55 minuti
biglietto: 5 euro

Vincitore XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi (Premio Padova 2017 -
Amici di Emanuele Luzzati)

Uno spettacolo: un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita che impariamo ad
affrontare: un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante, un po’….

Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe
più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde
di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle
la luce che le è propria. Nel nostro spettacolo, l’ultimo dei sette nani diventa testimone
dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto
allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché
bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire.
Nel bosco, Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo
delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere
di luce propria ai raggi del sole.

Continua con questo spettacolo il progetto che il Crest condivide con l’immaginario di
Michelangelo Campanale, per raccontare ai ragazzi storie che riescano ad emozionarli
davvero, senza edulcoranti e senza bugie, ma solo con grande rispetto della loro capacità
di comprendere ed elaborare pensieri e opinioni in autonomia, semplicemente sulla stra-
da della crescita.
Mercoledì 20 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                         I
Teatro Cavallerizza
                                                                                       ciclo

Filarmonica dell’Opera italiana Bruno Bartoletti
PIERINO E IL LUPO
musica Sergej Prokof’ev
voce recitante Roberto Recchia
direttore Luigi Pagliarini
NUOVA PRODUZIONE

età: 3-8 anni
tecnica: musica e narrazione
durata: 35 minuti
biglietto: 5 euro

Un capolavoro indiscusso della musica per l’infanzia, in cui gli strumenti vengono pre-
sentati ai bambini lasciando loro lo spazio per l’immaginazione.

Nel 1936 il Teatro Centrale dei Bambini di Mosca commissionò a Sergej Prokof’ev la
stesura di una nuova opera musicale per bambini, per avvicinare alla musica anche i
più giovani. Nasce così Pierino e il lupo, forse la storia musicale più famosa per l’infan-
zia, musica e testo (una fiaba, appunto) raccontati da un narratore e realizzati da una
vera e propria orchestra. L’intento didattico portò l’autore russo ad individuare per ogni
personaggio uno strumento (o meglio un “timbro”) che lo caratterizzasse, sia attraverso
il vero e proprio suono tipico di questo, sia per la scrittura idiomatica che ne esaltava
certe caratteristiche peculiari, adatte alla narrazione. Evidente la valenza illustrativa per
i bambini nel legare e presentare ogni strumento a un personaggio o situazione. La vicen-
da narrata è semplice ma coinvolgente.

La Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti nasce il 22 marzo 2018.
In realtà si tratta di una vera e propria rinascita: ispirati dal ricordo del genio del diret-
tore Bruno Bartoletti, in una formazione a lui intitolata, si sono infatti riuniti alcuni ele-
menti di quella che è stata l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, musicisti dell’Orchestra
dell’Opera Italiana e di altre importanti realtà orchestrali.
Un’orchestra versatile e dinamica, pronta a cogliere le sfide del momento, in Italia e all’e-
stero, forte della grandissima esperienza maturata dai suoi componenti nel repertorio sia
lirico che sinfonico.
Martedì 26, mercoledì 27 febbraio 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                      I e II
Teatro Cavallerizza
                                                                                      ciclo

Circo all’incirca
UNA PAROLA CHE MANCA
con Valentina Bomben, Davide Visintini, Mattia Comisso, Davide Perissutti

età: 6-14 anni
tecnica: circo contemporaneo
durata: 45 minuti
biglietto: 5 euro

Uno spettacolo che in modo poetico e delicato racconta e riflette sui disturbi specifici
dell’apprendimento. Gli artisti circensi cercheranno di destrutturare il metodo di lettura
di chi legge ‘normalmente’, e lo faranno giocando con i propri corpi e con le lettere, ge-
nerando cortocircuiti comici, rocamboleschi equilibri di acrobatica e delicati movimenti
di danza su un trapezio sospeso a 6 metri di altezza, per cercare altre possibili strade per
raggiungere ‘le cose che mancano’ quando non c’è la scrittura.

Cosa succederebbe se fosse possibile guardare una lettera da un altro punto di vista?
Quali sono i segreti nascosti dentro le parole scritte: generare universi di senso oppure
essere incomprensibile, divertente, descrittiva o semplicemente in movimento? È sem-
pre fondamentale capire o forse ogni tanto basta lasciarsi andare per scoprire le piccole
verità nascoste della nostra vita?
Lo spettacolo parte da una riflessione sul tema dei disturbi specifici dell’apprendimento
e giunge a portare in scena danza, teatro e circo.

Circo all’incirca è un piccolo gruppo di artisti che cerca alternative di vita, mostra
a tutti insolite strade percorribili, dà spazio a pensieri non conformati all’abitudine. Il
loro circo contemporaneo, prima ancora che una tipologia di performance, è uno stile
di pensiero irriverente, schietto, dinamico, attento all’altro; uno stile che si trasforma in
espressione creativa, attenzione educativa e pratica di vita.
Lunedì 4 marzo 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                            I
Teatro Ariosto
                                                                                          ciclo

Claudio Milani
RACCONTO ALLA ROVESCIA
di e con Claudio Milani
scenografie Elisabetta Viganò, Armando Milani
musiche Debora Chiantella, Emanuele Lo Porto, Andrea Bernasconi
progettazione elettronica Marco Trapanese
luci Fulvio Melli
fotografie Paolo Luppino
poesia Paolo Ceccato
realizzazione teli Monica Molteni
NUOVA PRODUZIONE

età: 3-8 anni
tecnica: teatro di narrazione
durata: 50 minuti
biglietto: 5 euro

Il conto alla rovescia è la fine di un’attesa.
L’attesa è tutta la vita che c’è tra un conto alla rovescia e l’altro.
La vita può essere svelata come un succedersi di attese, ovvero di tanti conti alla rovescia.
E per rappresentarla in scena si crea una storia che diventa un racconto alla rovescia.
Un percorso di ricerca sulla fiaba, con nuovi linguaggi narrativi e scenici adatti e necessa-
ri, per parole e contenuti, a un pubblico di piccoli spettatori.

Il Racconto alla Rovescia è uno spettacolo di narrazione e quadri. Narrazione perché la
storia è raccontata, quadri perché la storia è divisa in 6 grandi capitoli corrispondenti a 6
immagini sceniche differenti. I personaggi della storia sono: Arturo, che è molto curioso,
e La Morte, che è la regina dei conti alla rovescia. Nel giorno del suo compleanno Arturo
schiaccia i piedi alla Morte. La Morte passava di lì perché aveva perso la sua farfalla. Ogni
mattina, infatti, la Morte si mette una farfalla tra i capelli e la sera la farfalla vola via. La
Morte regala ad Arturo 6 pacchetti. Ogni pacchetto contiene una sorpresa e corrisponde
a un quadro dello spettacolo.

E questa è la storia di Claudio Milani.
O, se si preferisce, il filo rosso che muove le sue storie e il suo teatro. Perché, quello di Mi-
lani, è un teatro ex machina, una cinghia di trasmissione di idee ed emozioni, tra macchi-
ne di scena, meccanismi narrativi e recitazione. Il teatro di Milani si richiama a quello dei
cantastorie. Claudio è attore per bambini (i bambini sono il pubblico più esigente). E
come i bambini di una volta, il suo teatro non butta via nulla, inventa con poco. Ama la
semplicità. Ricicla tutto. Porta in scena argomenti noti, scoprendo aspetti sempre nuovi.
Mercoledì 13 marzo 2019, ore 9.00 e 10.30
                                                                                     I e II
Teatro Cavallerizza
                                                                                     ciclo

Agora Coaching Project
RIBELLE storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza
liberamente ispirato a Luis Sepulveda, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza
della lentezza

interpreti allievi del Corso di Perfezionamento Agora Coaching Project
coreografia Enrico Morelli
luci Cristina Spelti
coordinamento incontri introduttivi con le scuole Cinzia Beneventi
NUOVA PRODUZIONE

età: 6-11 anni
tecnica: danza
durata: 40 minuti
biglietto: 6 euro (comprensivo di ingresso a teatro e laboratorio)

Uno spettacolo di danza con percorso didattico

Lo spettacolo è liberamente ispirato a Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della
lentezza di Luis Sepúlveda, una favola che parla di pace, collaborazione, generosità, ami-
cizia “tra diversi”, empatia e coraggio di andare contro corrente.
Per ricordare a tutti che “la diversità non separa, ma unisce quando si ha la volontà di
capirla”.

Un prato ricco di “saporite” piante di dente di leone, una vita tranquilla ed abitudinaria
poi... ecco, all’improvviso, una giovane lumaca che pretende di sconvolgere questo quieto
ordine con la sua curiosità e le sue domande insensate.
“Meglio che te ne vada!” le suggeriscono, o meglio, le ordinano le altre lumache.
Così la lumaca ribelle annuncia alle compagne la sua decisione di allontanarsi per cercare
chi potrà offrire una risposta alle sue domande, suscitando nel prato reazioni di sarcasmo
e disapprovazione.
Ma “Ribelle”, questo diventerà il suo nome, continua con convinzione la sua strada.
“Perché non abbiamo un nome e perché siamo lente?”
Lungo la strada incontrerà animali molto diversi, tra i quali un gufo un po’ rattristato e
delle sagge tartarughe. Saranno loro a battezzarla e a dare un senso alla sua ricerca.
Una fiaba che ci insegna a prenderci il tempo di osservare, ascoltare ed essere curiosi e
che ci ricorda che saggezza e conoscenza, unite al coraggio civico, sono le armi migliori
per vivere bene in armonia con gli altri, rispettando il pianeta.

Il Laboratorio
Lo sviluppo del linguaggio corporeo contribuisce nel bambino all’acquisizione di nuovi
elementi che lo guideranno nella lettura del mondo esterno e della propria realtà interiore.
L’incontro con la storia potrà sollecitare nei bambini esperienze altamente educative, sul
piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo.
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