Fumare durante il lockdown: un'indagine online sui comportamenti e le opinioni dei fumatori

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Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43                                                 Original Article      33

Fumare durante il lockdown:
un’indagine online sui comportamenti
e le opinioni dei fumatori
Smoking during the COVID-19 lockdown: an online
survey of smokers’ behaviors and beliefs
Mattia Scipioni

      Riassunto
      Introduzione: Il lockdown ha introdotto notevoli cambiamenti nelle abitudini di vita quotidiana dei
      fumatori italiani. A seguito della diffusione dei primi dati sul fumo di tabacco come fattore associato
      a maggiore gravità della sintomatologia da COVID-19, si è ritenuto interessante esplorare abitudini
      e opinioni dei fumatori durante il lockdown, in rapporto al periodo precedente.
      Metodi: L’indagine online è stata condotta a marzo 2020, diffondendo su Facebook un questiona-
      rio inerente variabili sociodemografiche, comportamento tabagico e convinzioni dei fumatori, sia
      attuali che retrospettive (gennaio 2020).
      Risultati: Nei 143 fumatori quotidiani adulti reclutati, il consumo medio è risultato significativamen-
      te diminuito da gennaio a marzo (11,23 vs 10,42 sig/die). Coloro che avevano diminuito il consumo
      durante il lockdown (40%) differivano significativamente in base a età (29 vs 35 anni) e durata di fu-
      mo (11 vs 17) da coloro che stavano fumando maggiormente (21%). Pur non riscontrando associa-
      zioni tra la maggiore percezione del rischio e la diminuzione del consumo, l’intenzione di smettere
      è risultata lievemente più diffusa nel campione, rispetto a gennaio. I fumatori imputavano principal-
      mente ai cambiamenti nelle abitudini quotidiane il proprio aumentato o diminuito consumo di siga-
      rette. In particolare, associavano l’aumento a stati emotivi spiacevoli e la diminuzione al minor tem-
      po trascorso nei luoghi di ritrovo o con amici/colleghi.
      Conclusioni: Oltre a convinzioni e caratteristiche dei fumatori, le restrizioni e gli stravolgimenti le-
      gati all’emergenza pandemica potrebbero contribuire a determinare condizioni limitanti o facilitanti
      i cambiamenti nelle abitudini tabagiche. Politiche di contrasto del fumo multisettoriali strategiche
      potrebbero rafforzare la salute della cittadinanza durante la pandemia.
      Parole chiave: Fumo di sigaretta; COVID-19; lockdown; percezione del rischio; credenze dei fumatori.

      Abstract
      Introduction: The COVID-19 lockdown introduced significant changes in the daily life habits of Ital-
      ian smokers. Following the dissemination of early data on tobacco smoking as a risk factor associat-
      ed with an increased severity of COVID-19 symptoms, it is interesting to investigate the changes in
      habits and beliefs of smokers during the lockdown.
      Methods: The online survey was conducted in March 2020, uploading on Facebook a questionnaire
      concerning sociodemographic variables, smoking behaviour and beliefs, both current and retro-
      spective (January 2020).
      Results: Among the 143 adult daily smokers involved, average consumption significantly decreased
      since January (11.23 vs 10.42 cig./day). Those who had decreased smoking intensity during the lock-
      down (40%) significantly differed from those who had increased intensity (21%) in terms of mean age
      (29 vs 35 years, respectively) and years of smoking (11 vs 17 years). While there was no association
      between increased risk perception and decreased consumption, the intention to quit smoking was
      slightly more prevalent during the lockdown. Smokers ascribed the responsibility for their increased
      or decreased cigarette consumption mainly to changes in daily habits. In particular, they considered
      their increased consumptions as connected to unpleasant emotional states, and their decreased con-
      sumptions as connected to the shorter time spent in hangouts or with friends/colleagues.
34             Original Article                                                    Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43

            Conclusions: In addition to beliefs and characteristics of smokers, restrictions and fundamental
            changes related to the pandemic emergency, could help to determine conditions limiting or facili-
            tating changes in tobacco smoking. Strategic multi-sector smoking policies could enhance the
            health of citizens during the pandemic.
            Keywords: cigarette smoking; COVID-19; lockdown; risk perception; smokers’ beliefs.

     Introduzione                              Dai comportamenti protettivi intro-        nell’ambito della psicologia della
                                               dotti per limitare la diffusione del       salute, è notoriamente ampio [14].
     Il 9 marzo 2020, l’Italia fu il primo     contagio (per esempio, l’uso dei di-       Ulteriore complessità nel processo
     Paese occidentale ad adottare la          spositivi di protezione individuale)       di cambiamento dell’abitudine ta-
     misura del lockdown nazionale allo        alle abitudini o stili di vita, eviden-    bagica è legata alla tendenza del
     scopo di arginare la diffusione del       ziando l’utilità di preservare la salute   consumo di sigarette ad assumere
     virus SARS-CoV-2 responsabile del-        psicofisica nonostante le chiusure e       la forma di dipendenza da tabac-
     la malattia respiratoria COVID-19         le restrizioni imposte (per esempio,       co [15]: un disturbo cronico che, al
     [1]. All’avvio della presente indagi-     limitare la sedentarietà anche du-         pari delle altre dipendenze da so-
     ne online (25/03/2020), in Italia si      rante l’isolamento domiciliare).           stanze, implica interazioni circolari
     registravano circa 75.000 casi e ol-      Riguardo al fumo di sigaretta, noto        tra molteplici fattori intrapersonali,
     tre 7.500 decessi attribuiti al virus,    fattore di rischio per la salute in        interpersonali e ambientali [16].
     con un aumento di circa 6.000 nuo-        particolare per infezioni e patolo-        Il consumo di sigarette, in quanto
     vi contagi e 700 decessi al giorno.       gie respiratorie [4,5], l’Organizza-       frequentemente associato a parti-
     In dodici Regioni era stata superata      zione Mondiale della Sanità (OMS)          colari spazi e momenti della giorna-
     la soglia dei 1.000 casi accertati [2].   segnalò il probabile rischio mag-          ta [17], potrebbe aver subito modi-
     Oltre agli evidenti rischi per la sa-     giore, per i fumatori, di malattia,        ficazioni a seguito dei cambiamenti
     lute individuale e collettiva, l’emer-    morbilità e mortalità da COVID-19          nella routine e nei contesti frequen-
     genza sanitaria stava investendo la       [6] basandosi sui primi dati della         tati nel quotidiano legati alle restri-
     collettività a livello economico, so-     letteratura scientifica internazionale     zioni imposte per arginare la diffu-
     ciale, culturale, ambientale, con ri-     relativa alla COVID-19 [7-9], in atte-     sione del virus. Inoltre, poiché tra le
     percussioni tuttora difficili da quan-    sa di ulteriori conferme. Anche in         conseguenze psicologiche dell’iso-
     tificare. Furono inevitabilmente          Italia, le Società Scientifiche, tra cui   lamento e del distanziamento so-
     interessati, anche per via delle mi-      la Società Italiana di Tabaccologia        ciale sono emersi nella popolazione
     sure di contenimento del contagio,        (SITAB), e l’Istituto Superiore di Sa-     diffusi vissuti di noia, solitudine,
     i contesti di vita privata e profes-      nità (ISS) misero in guardia la co-        stress, preoccupazione, incertezza e
     sionale, i rapporti interpersonali e      munità circa i rischi associati al fu-     paura [18], che in letteratura risulta-
     le reti sociali, le abitudini e le pro-   mare in tempo di COVID-19,                 no essere importanti antecedenti
     spettive individuali. Durante il lock-    rivolgendo ai fumatori l’invito ad         del fumo [16], è possibile aspettarsi
     down, a prescindere dall’aver avu-        abbandonare le sigarette, conside-         interazioni tra il distress psicologico
     to esperienza diretta o indiretta         rando la chiara funzione preventiva        sperimentato dai fumatori durante
     della malattia, ciascuno è stato          e protettiva della cessazione del fu-      il lockdown e il loro fumare.
     coinvolto e chiamato ad adattarsi a       mo nei confronti della malattia            Dall’analisi della letteratura e da
     molteplici cambiamenti nella vita         [10,11]. Il particolare momento, pur       una stima certamente non esausti-
     quotidiana. L’eccezionalità e la tra-     caratterizzato da restrizioni e cam-       va dei cambiamenti delle condizio-
     sversalità della pandemia e del           biamenti forzati delle abitudini,          ni e della qualità di vita introdotti
     conseguente lockdown, in grado            avrebbe potuto infatti rappresenta-        dall’emergenza in atto, risulta com-
     di impattare sostanzialmente co-          re per i fumatori un’occasione per         plesso formulare previsioni su
     gnizioni, emozioni, relazioni, am-        maturare l’intenzione di smettere.         eventuali variazioni delle abitudini
     bienti e comportamenti, inducono          Secondo alcuni modelli teorici del         dei fumatori e sulla loro propensio-
     a prevedere svariate conseguenze          cambiamento comportamentale co-            ne a smettere durante la pande-
     anche nell’ambito delle decisioni e       me Health Belief Model (HBM) e             mia. Si è ritenuto opportuno con-
     delle azioni individuali relative alla    Protection Motivation Theory (PMT)         durre un’indagine online predi-
     salute, nei cui processi questi fatto-    [12,13], i fumatori, valutando la mi-      sponendo un questionario rivolto
     ri sono generalmente implicati [3].       naccia del virus come particolar-          ai fumatori attuali adulti, al fine di
     Anche i media hanno dedicato              mente seria e rilevante per la pro-        esplorare: le caratteristiche socio-
     ampio spazio ai comportamenti             pria salute, potrebbero considerare        demografiche del campione e le
     individuali rilevanti per la salute,      l’astensione dal fumo una decisione        modifiche nei contesti di vita quo-
     protagonisti di decreti ministeriali      alquanto ragionevole. Tuttavia, il di-     tidiana, studio o lavoro fronteggia-
     e appelli da parte delle Istituzioni      vario tra intenzionalità ed effettiva      te nel lockdown; il consumo gior-
     politiche, scientifiche e sanitarie.      messa in atto di un comportamento,         naliero e la propensione a smet-
Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43                                                                                                                                 Original Article            35

tere di fumare, durante il lockdown                                                             garette tradizionali e/o rollate,                            zione, in riferimento alle due setti-
e nel periodo immediatamente pre-                                                               maggiorenni e residenti in Italia.                           mane precedenti il momento della
cedente; la consapevolezza della                                                                Il questionario era composto da                              compilazione (periodo in cui erano
maggiore probabilità di sviluppare                                                              quesiti informativi sulle caratteristi-                      in vigore il lockdown). Successiva-
forme severe della malattia da CO-                                                              che sociodemografiche del campio-                            mente, si chiedeva loro di rispon-
VID-19 e la suscettibilità percepita                                                            ne: età, genere, provenienza geo-                            dere ai medesimi quesiti, facendo
al rischio d’infezione; le opinioni                                                             grafica, anni di fumo, occupazione,                          stavolta riferimento alle ultime due
circa i possibili fattori (intraperso-                                                          titolo di studio, presenza di patolo-                        settimane di gennaio 2020, perio-
nali, interpersonali e situazionali)                                                            gie croniche, caratteristiche e varia-                       do antecedente al riscontro dei pri-
che potrebbero aver contribuito                                                                 zioni nei contesti di vita quotidiana,                       mi casi di COVID-19 in Italia.
all’aumentato o ridotto ricorso alle                                                            studio e lavoro dall’entrata in vigo-                        Infine, è stata indagata la consa-
sigarette, nei soggetti che avevano                                                             re del lockdown nazionale.                                   pevolezza del riscontro di un ri-
recentemente modificato le pro-                                                                 Ulteriori 12 domande a risposta di-                          schio maggiore, per i fumatori, di
prie abitudini di consumo.                                                                      cotomica Sì/No sono state predi-                             sviluppare polmonite severa da
                                                                                                sposte al fine di raccogliere dati su                        COVID-19, la probabilità percepita
Metodi                                                                                          credenze, abitudini e comporta-                              di contrarre l’infezione, eventuali
Il presente lavoro riporta i risultati                                                          menti dei fumatori inerenti al taba-                         variazioni percepite nel proprio
di un’indagine esplorativa condot-                                                              gismo e alla pandemia in atto. I                             consumo quotidiano di sigarette a
ta online attraverso un questiona-                                                              partecipanti hanno dapprima forni-                           seguito della conferma dei primi
rio anonimo self-report non valida-                                                             to risposte circa il proprio consumo                         casi di coronavirus in Italia e i prin-
to, diffuso su Facebook mediante                                                                di sigarette (tradizionali/rollate a                         cipali fattori che si riteneva potes-
libera condivisione e pubblicazio-                                                              mano, elettroniche/prodotti a ta-                            sero aver influito sul proprio modo
ne all’interno di pagine e gruppi                                                               bacco riscaldato), l’intenzione di                           di fumare, con la possibilità di in-
inerenti tematiche psicologiche, ri-                                                            smettere di fumare e l’effettiva at-                         dicarne fino a tre tra quelli propo-
volto ai fumatori quotidiani di si-                                                             tuazione di un tentativo di cessa-                           sti (Figura 1).

Figura 1 Confronto delle frequenze relative percentuali delle risposte espresse dai soggetti dei gruppi A e D circa i fattori ri-
tenuti influenti sul cambiamento del proprio consumo di sigarette nel lockdown, rispetto a gennaio.

                                                                      CAMBIAMENTI NELLA ROUTINE/ABITUDINI QUOTIDIANE                                                   20%
                                                                                                                                                                        21%

                                                                      VARIAZIONE TEMPO IN LOCALI/BAR/LUOGHI DI RITROVO 0%                                                     23%
           Fattori d'influenza sulla propria variazione del consumo

                                                                                 VARIAZIONE TEMPO CON AMICI/COLLEGHI           2%
                                                                                                                                                              14%

                                                                                           RAPPORTO CON CONVIVENTE/I          1%
                                                                                                                                                  8%

                                                                      CAMBIAMENTI NELL'AMBITO LAVORATIVO/FORMATIVO                       5%
                                                                                                                                        4%

                                                                          VARIAZIONE TEMPO DEDICATO A HOBBY/INTERESSI               4%
                                                                                                                                   3%

                                                                             VARIAZIONE TEMPO TRASCORSO COL PARTNER            2%
                                                                                                                               2%

                                                                                      STATI EMOTIVI SPIACEVOLI O STRESS                                               19%
                                                                                                                                        4%

                                                                           GRADO AUTOCONTROLLO E VOLONTÀ PERSONALE                             8%
                                                                                                                                              7%

                                                                                                                    NOIA                                            18%
                                                                                                                              1%

                                                                        SOLITUDINE CONSEGUENTE AL DISTANZIAM. SOCIALE                                  10%
                                                                                                                                        4%

                                                                                   GRADO DI DIPENDENZA DALLA NICOTINA                        6%
                                                                                                                               2%

                                                                                           STATO DI SALUTE PSICOLOGICA                   5%
                                                                                                                                   3%

                                                                                                  STATO DI SALUTE FISICA 0%             5%
                                                                                                                         0%         5%            10%        15%     20%       25%    30%

                                                                                                            Frequenze relative percentuali
                                                                                   A (N= 30; 84 risposte)                     D (N= 57; 151 risposte)
A = soggetti che hanno percepito un aumento del proprio consumo quotidiano di sigarette nel lockdown, rispetto a gennaio;
D = soggetti che hanno percepito una diminuzione del proprio consumo quotidiano di sigarette nel lockdown, rispetto a gennaio.
36             Original Article                                                           Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43

     Al fine di facilitare l’individuazione        10,42 ± 8 sig/die. In media, gli uo-          ziato a lavorare o studiare da casa
     di compilazioni casuali, inficiate da         mini hanno dichiarato un consumo              e solo il 13% ha potuto continuare
     disattenzione o difficoltà di com-            giornaliero di sigarette significati-         a lavorare presso la sede abituale.
     prensione del testo, è stato inseri-          vamente superiore, rispetto alle              Confrontando le modalità di ac-
     to nel questionario il seguente               donne, sia a gennaio (14,98 ± 9 vs            quisto dei prodotti del tabacco
     item di controllo con opzioni di ri-          9,22 ± 5 sig/die; p = 0,000) che a            durante il lockdown con quelle ri-
     sposta numerate da 1 a 7: “Per                marzo (13,90 ± 10 vs 8,55 ± 6 sig/            ferite al periodo precedente, è
     confermare che non sta compilan-              die; p = 0,000). Il 62% del campio-           emersa una tendenza ad acquista-
     do il test in modo casuale, rispon-           ne stava trascorrendo il lockdown             re più di un pacchetto o confezio-
     da a questa domanda selezionan-               in Regioni in cui i casi COVID-19             ne di tabacco trinciato alla volta.
     do la risposta 5”.                            accertati erano > 1.000 all’avvio             Questa abitudine riguardava 11
     Centocinquantacinque           fumatori       dell’indagine [2]. La maggioranza             soggetti a gennaio e 30 a marzo.
     hanno partecipato all’indagine nel            dei partecipanti possedeva alme-              La prevalenza dei fumatori duali,
     periodo compreso tra il 25 marzo e            no la laurea triennale (71%), il 24%          coloro che utilizzavano anche i di-
     il 2 aprile 2020. Dodici questionari          il diploma e la restante parte un ti-         spositivi senza combustione, è ri-
     sono stati esclusi, poiché compilati          tolo inferiore. Il 59% del campione           sultata stabile al 10,5%.
     da soggetti che risiedevano all’e-            era costituito da lavoratori autono-          Riguardo al consumo di sigarette
     stero o che avevano fornito una ri-           mi o dipendenti, il 30% da studen-            tradizionali e/o rollate, la prevalen-
     sposta errata all’item di controllo. I        ti e l’11% erano disoccupati. Il              za dei forti fumatori attuali (≥ 20
     dati provenienti da un campione di            12% del campione soffriva di una              sig/die) nel campione è risultata
     143 soggetti sono stati esaminati             o più patologie croniche.                     del 14%. La medesima percentua-
     ed elaborati statisticamente.                 Per quanto concerne i contesti di             le si riscontra osservando i consu-
                                                   vita, studio e lavoro, l’82% ha di-           mi riferiti a gennaio. A fronte di un
     Risultati                                     chiarato che stava trascorrendo il            21% dei rispondenti che ha dichia-
                                                   lockdown condividendo l’abitazio-             rato di fumare di più dalla notizia
     Hanno validamente compilato il                ne con la propria famiglia o con il           dei primi casi accertati di coronavi-
     questionario 143 fumatori prove-              partner affettivo, il 7% viveva da            rus in Italia (Gruppo A), il 40% del
     nienti da 19 Regioni italiane, con            solo e l’11% con altri/e inquilini/e.         campione ha dichiarato di fumare
     un’età compresa fra 19 e 65 anni              Inoltre, a seguito delle misure di            meno (Gruppo D) e il 39% ha rite-
     (M = 32,27 ± 10 aa), per il 65%               contenimento della diffusione del             nuto invariato il proprio consumo
     donne. Hanno riferito di fumare               contagio vigenti, circa la metà dei           quotidiano di sigarette (Gruppo
     abitualmente in media da 14,16 ±              partecipanti (48%) aveva visto so-            C). Il gruppo A si è rivelato quello
     10 anni e il consumo giornaliero              spesa la propria attività professio-          con prevalenza femminile più alta
     medio attuale è risultato pari a              nale o di studio, il 39% aveva ini-           (77%) (Tabella 1).

     Tabella 1 Risultati dell’analisi della varianza a due vie (ANOVA) e post hoc test di Bonferroni tra i gruppi di soggetti con con-
     sumo diminuito, invariato o aumentato da gennaio a marzo; prevalenze di genere nei gruppi.

            Gruppi,                                D             C              A
             n (%)                             57 (39,86)    56 (39,16)     30 (20,98)
            Variabile,                                                                                                    Bonferroni
                                                                                                 F              p
           media (DS)                                                                                                    post hoc test

               Età                              29 (8,7)      34 (10)      35,23 (10,87)       5.533          0,005      D < C; D < A

          Anni di fumo                     10,54 (8,84)     16,54 (9,81)   16,6 (11,45)        6.446          0,002      D < C; D < A

         sig/die gennaio                       9,3 (7,97)   12,63 (5,46)    12,3 (8,14)        3.503          0,033         D
Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43                                                          Original Article               37

Il confronto tra i valori medi del            gnificativamente inferiore a marzo         di fumo, numero di sig/die consu-
consumo giornaliero di sigarette              durante il lockdown, rispetto al           mate a gennaio, numero di sig/
nel campione, relativi alle due dif-          periodo precedente (10,42 ± 8 vs           die consumate a marzo. Le più
ferenti finestre temporali esamina-           11,23 ± 7 sig/die; p = 0,007).             elevate sono risultate quelle tra
te, offre indicazioni coerenti con            L’analisi delle correlazioni ha evi-       età e anni di fumo e tra i livelli di
questi risultati: il consumo quoti-           denziato associazioni positive si-         consumo riferiti a gennaio e mar-
diano medio è risultato, infatti, si-         gnificative tra le variabili età, anni     zo (Tabella 2).

Tabella 2 Correlazioni lineari di Pearson nel campione totale tra le variabili età, anni di fumo, numero di sigarette consumate
al giorno a gennaio, numero di sigarette consumate al giorno a marzo.

        Variabile                    Età                   Anni di fumo           sig/die gennaio           sig/die marzo

              Età                     1

      Anni di fumo                  0,92**                       1

     sig/die gennaio                0,39**                    0,42**                         1

      sig/die marzo                 0,46**                    0,49**                    0,90**                    1

** p < 0,01

Nove fumatori su 10 hanno affer-              duato, il 44% ha riferito di fumare        down, rispetto a gennaio. Tutta-
mato di essere a conoscenza del               meno, il 24% di aver aumentato il          via, contrariamente alle aspettati-
rischio maggiore, rispetto ai non             consumo durante il lockdown. I fu-         ve, solo nel gruppo R- tale
fumatori, di sviluppare sintomato-            matori con bassa percezione del            riduzione è risultata statisticamen-
logia severa da COVID-19. Il 39%              rischio (R-) sono risultati più nume-      te significativa (p = 0,002). Inoltre,
di loro considerava anche media-              rosi (78). Il 38% di essi ha dichiara-     non sono emerse differenze signi-
mente o altamente probabile per               to di aver ridotto il consumo, il          ficative tra i gruppi R+ e R- in rela-
sé la possibilità di contagiarsi o            18% di averlo recentemente au-             zione ai valori medi di età, anni di
essersi contagiato. Nel gruppo di             mentato. Il consumo giornaliero            fumo, livelli di consumo giornalie-
50 soggetti con percezione del ri-            medio è risultato in diminuzione in        ro a gennaio e a marzo (Tabella 3).
schio medio-alta (R+) così indivi-            entrambi i gruppi durante il lock-         Nel campione complessivo, al mo-

Tabella 3 Risultati del test t di Student tra i gruppi di soggetti con bassa e medio-alta percezione del rischio; prevalenze dei
soggetti il cui consumo era diminuito, invariato o aumentato, da gennaio a marzo, nei due gruppi.

        Gruppi,                     R-                         R+
         n (%)                 78 (54,55%)                50 (34,97%)
  Variabile, media (DS)                                                                  t                        p

          Età                 32,49 (10,55)               33,18 (9,65)                 -0,375                   0,709

      Anni di fumo            14,54 (10,47)               14,4 (10,5)                  0,073                    0,942

    sig/die gennaio           12,28* (8,47)               10,44 (5,34)                 1,372                    0,172

     sig/die marzo            10,99* (8,97)               10,04 (6,91)                 0,635                    0,526
  Consumo diminuito
                               30 (38,46)                   22 (44)
        n (%)
   Consumo invariato
                               34 (43,59)                   16 (32)
        n (%)
 Consumo aumentato
                               14 (17,95)                   12 (24)
       n (%)

R- = soggetti consapevoli del rischio rappresentato dal fumo per la COVID-19, con bassa suscettibilità al contagio percepita;
R+ = soggetti consapevoli del rischio rappresentato dal fumo per la COVID-19, con medio-alta suscettibilità al contagio perce-
pita; * p = 0,002; DS = deviazione standard.
38             Original Article                                                  Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43

     mento dell’indagine, il 63% dei fu-       (14%). Coloro che durante il lock-       (≥ 20 sig/die) rispetto ai dati epi-
     matori stava pensando di smette-          down avevano percepito di fuma-          demiologici nazionali (21,2%) [19].
     re: in lieve aumento rispetto al          re di più rispetto a prima (A) han-      Numerosi studi hanno mostrato
     dato riferito a gennaio (54%). Ana-       no indicato più spesso ragioni           come il consumo di sigarette sia
     logamente, è salita dal 15% al            riconducibili alla sfera intraperso-     generalmente più diffuso ed ele-
     21% la prevalenza dei fumatori            nale o emotiva. Pur assegnando           vato negli uomini e che il consumo
     che stavano provando a smettere           anch’essi un ruolo significativo ai      giornaliero medio cresca all’au-
     di fumare. La metà di loro era im-        cambiamenti nella routine e nelle        mentare dell’età [19-21], in linea
     pegnata in un tentativo di cessa-         abitudini quotidiane (20% delle 84       con quanto osservato nella pre-
     zione anche a gennaio. Solo 6 per-        preferenze espresse), sono stati         sente indagine.
     sone sulle 37 che avevano provato         frequentemente indicati come re-         Nel particolare campione esami-
     a smettere in almeno uno dei pe-          sponsabili dell’aumentato consu-         nato, si è notato un lieve aumento
     riodi considerati, avevano cercato        mo anche l’aver esperito stati           della propensione alla cessazione
     aiuto o assistenza per la disassue-       emotivi spiacevoli o stress (19%) e      rispetto a gennaio. Tuttavia, solo 2
     fazione.                                  noia (18%). La salute fisica, com-       partecipanti su 10 stavano tentan-
     Dai risultati del test ANOVA tra i        prensibilmente associata unica-          do di smettere di fumare durante
     sottogruppi D, C e A, sono emerse         mente alla diminuzione del consu-        il lockdown, in gran parte autono-
     differenze statisticamente significa-     mo, ha ottenuto solo il 5% delle         mamente. Dai dati forniti dall’ISS
     tive in particolare tra i gruppi D e      preferenze del gruppo D (7).             sul fumo in Italia, risulta che quasi
     C relativamente alle medie di età,                                                 il 40% dei fumatori italiani tenti di
     anni di fumo e consumi giornalieri        Discussione                              smettere di fumare almeno una
     pre-lockdown, oltre che attuali. Per                                               volta in un anno [22], anche in
     quanto riguarda i gruppi D e A, es-       L’indagine esplorativa, condotta         questo caso perlopiù senza ausili
     si differivano significativamente         online su un campione di fumatori        farmacologici o supporto profes-
     non solo nelle medie dei consumi          non rappresentativo della popola-        sionale [19]. In un recente studio
     attuali, rispettivamente pari a 6,39      zione italiana, ha consentito di rile-   realizzato in Inghilterra su un am-
     e 15,27 sig/die (p = 0,000), ma an-       vare le loro opinioni ed abitudini       pio campione rappresentativo, dal
     che nei valori medi di età (29 vs         circa il consumo di sigarette, la        raffronto tra i dati relativi al mese
     35,23 anni; p = 0,015) e anni di fu-      propensione alla cessazione, la          di aprile 2020 e le misurazioni rac-
     mo (10,54 vs 16,6; p = 0,021). L’ul-      percezione del rischio d’infezione       colte precedentemente, è emerso
     teriore evidente differenza tra i         e la consapevolezza della loro           un incremento significativo dei
     soggetti dei due gruppi relativa-         maggiore suscettibilità a sviluppa-      tentativi di cessazione (dal 29,1 al
     mente ai livelli di consumo giorna-       re forme severe della malattia da        39,6%) e della loro effettiva riusci-
     liero medi precedenti al lockdown         COVID-19. Sono stati operati dei         ta (dal 4,1 al 8,8%) [23].
     (9,3 vs 12,3 sig/die, rispettivamen-      confronti tra le risposte fornite nel    Nello stesso periodo, un’indagine
     te) non è risultata statisticamente       periodo di lockdown e le informa-        italiana che ha coinvolto un ampio
     significativa (Tabella 1).                zioni riferite al periodo precedente     campione rappresentativo della
     Ai fumatori dei gruppi D e A è sta-       al riscontro dei primissimi casi di      popolazione ha evidenziato un ef-
     to chiesto di fornire possibili moti-     COVID-19 in Italia. Ulteriori con-       fettivo calo della prevalenza dei
     vazioni per il cambiamento perce-         fronti hanno riguardato i sotto-         fumatori durante il lockdown. Tut-
     pito nel proprio consumo di               gruppi di fumatori che nel lock-         tavia, gli autori hanno rilevato che
     sigarette (Figura 1). Analizzando le      down hanno percepito di aver             tra coloro che continuavano a fu-
     151 preferenze espresse dai par-          variato il proprio consumo di siga-      mare, solo il 3,5% aveva diminuito
     tecipanti del gruppo D, è risultata       rette, in aumento o diminuzione, e       la quantità giornaliera di sigarette,
     piuttosto diffusa l’opinione che          le motivazioni a cui essi attribuiva-    mentre l’8,6% l’aveva aumentata.
     fattori interpersonali e situazionali,    no tali variazioni.                      Complessivamente, il numero di
     relativi alle consuetudini della vita     Dal confronto tra il campione e i        sigarette fumate al giorno è pas-
     quotidiana, alle persone e agli           fumatori italiani emergono molte-        sato da una media di 10,9 a 12,7
     ambienti solitamente frequentati,         plici differenze in base alle caratte-   sig/die, con un incremento per-
     potessero aver contribuito alla di-       ristiche demografiche. Gran parte        centuale maggiore tra le donne ri-
     minuzione del proprio consumo.            dei partecipanti erano infatti laure-    spetto agli uomini [24].
     In questo sottogruppo, infatti, i         ati, lavoratori o studenti, prevalen-    Nel ristretto campione di fumatori
     fattori più spesso selezionati sono       temente donne, con un’età media          coinvolto nel presente lavoro, in-
     stati: i cambiamenti nella routine e      inferiore rispetto a quella dei fu-      vece, è emersa una riduzione lieve
     nelle abitudini quotidiane (21%),         matori italiani (32,3 vs 45,3 anni).     ma significativa del livello medio
     la variazione del tempo trascorso         Tali particolarità potrebbero par-       di consumo quotidiano durante il
     in locali, bar e altri luoghi di ritro-   zialmente spiegare anche la bassa        lockdown. Inoltre, sebbene l’au-
     vo (23%) o con amici/colleghi             prevalenza (14%) di forti fumatori       mento del consumo sia parso an-
Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43                                                      Original Article              39

che qui più frequentemente asso-         a particolari modificazioni nella          ro che fumavano abitualmente da
ciato al genere femminile, coloro        modalità di consumo dei prodotti           meno anni e coloro che consuma-
che hanno dichiarato di star fu-         del tabacco. Difatti, indagando le         vano quotidianamente un minor
mando più di prima durante il            variazioni del consumo tra coloro          numero di sigarette anche prima
lockdown (A) sono appena la              che si consideravano maggiormen-           del lockdown. Nell’interpretazione
metà di chi ha percepito di fumare       te suscettibili al contagio (R+), le       di questi risultati occorre conside-
meno (D).                                prevalenze relative a riduzione o          rare anche l’evidenza di forti corre-
Secondo alcuni modelli teorici del       aumento del consumo sono risulta-          lazioni positive emerse tra le varia-
cambiamento comportamentale              te paragonabili a quelle del cam-          bili età, anni di fumo e consumi
(per esempio, HBM, PMT) [12,13],         pione totale. Inaspettatamente, il         giornalieri di sigarette nei due dif-
i fumatori potrebbero essere più         consumo giornaliero medio duran-           ferenti periodi indagati. Relazioni
propensi a ridurre il consumo di         te il lockdown è risultato significati-    prevedibili e comprensibili, poiché
sigarette o cessarlo se percepisco-      vamente diminuito, rispetto a gen-         il coinvolgimento nel fumo avviene
no il rischio di incorrere in conse-     naio, nei soggetti con una per-            principalmente durante l’adole-
guenze negative piuttosto serie e        cezione del rischio inferiore (R-).        scenza. L’82% dei fumatori italiani,
probabili. Le evidenze scientifiche      Inoltre, a seguito di questa suddi-        infatti, ha iniziato a fumare entro i
relative ai probabili ulteriori rischi   visione del campione in base alla          20 anni di età e anche le associa-
associati al fumo durante la pan-        percezione del rischio, non sono           zioni positive con il livello di consu-
demia, pertanto, potrebbero aver         emerse differenze tra i soggetti in        mo di sigarette trovano sostegno
sollecitato i fumatori a interrom-       base alle medie di età, anni di fu-        nella letteratura e nell’epidemiolo-
pere o ridurre il ricorso alle siga-     mo e livelli di consumo giornaliero        gia del tabacco [19,28].
rette. In letteratura, diversi autori    a gennaio e a marzo, diversamen-           Il fenomeno della dipendenza è
hanno cercato di spiegare il ruolo       te da quanto evidenziato confron-          piuttosto complesso. Tale condi-
di credenze e valori individuali nel     tando i gruppi D, C e A, costituiti        zione si sviluppa rapidamente e la
cambiamento comportamentale o            in base alle differenti evoluzioni         maggior parte dei fumatori giunge
dell’influenza esercitata dai mes-       dei livelli di consumo nel tempo.          a soddisfare i criteri per la diagnosi
saggi persuasivi che fanno leva          Concludendo, la diminuzione del            di dipendenza da tabacco [29,30].
sulla dannosità di un comporta-          consumo di tabacco nei fumatori            In sintesi, l’esposizione ripetuta alla
mento per la salute. I modelli pro-      coinvolti non parrebbe particolar-         nicotina induce neuroadattamenti
posti si sono rivelati scarsamente       mente associata alla percezione            che conducono a una sostanziale
predittivi dell’adozione del com-        del rischio. I fumatori durante il         perdita del controllo volitivo del
portamento raccomandato, poi-            lockdown potrebbero non essersi            comportamento d’assunzione.
ché, sebbene aspettative e valori        sentiti così esposti al rischio, o più     Aspettative, sensazioni, oggetti, am-
abbiano un ruolo significativo nel-      vulnerabili di altri. A tal proposito      bienti e comportamenti contingenti
la formulazione dell’intenzione          è opportuno ricordare che le Isti-         all’atto del fumare, attraverso mec-
comportamentale, nella concreta          tuzioni e i media avevano dato ri-         canismi di rinforzo positivo e nega-
attuazione di un cambiamento in-         salto ad altri fattori di rischio signi-   tivo, si associano agli effetti farma-
tervengono molteplici ulteriori va-      ficativi per la COVID-19, quali la         cologici indotti dalla nicotina,
riabili, non soltanto intrapersonali,    presenza di patologie pregresse e          contribuendo a rinforzare, sollecita-
ma anche ambientali, di facilita-        l’età avanzata. I recenti dati della       re e regolare l’assunzione. Compa-
zione oppure di ostacolo al cam-         sorveglianza PASSI hanno mostra-           iono le principali manifestazioni
biamento [25]. Il consumo di ta-         to che il 32% dei 18-69enni italiani       della dipendenza: tolleranza, cra-
bacco, inoltre, è gestito in buona       pensava di incorrere in conse-             ving e sintomi astinenziali in caso di
parte da una regione non coscien-        guenze gravi per la propria salute         astensione dal fumo [16].
te del cervello, che sfugge al con-      in caso di COVID-19 e che, ap-             Si potrebbe pertanto ipotizzare
trollo volontario (nucleus accum-        punto, la prevalenza di persone            che chi ha ridotto il consumo (D),
bens). È risaputo che i fumatori         che si consideravano esposte a             contrariamente ai fumatori che in-
continuino a fumare nonostante           questo rischio aumentasse sensi-           vece lo hanno aumentato (A),
conoscano le spiacevoli e proba-         bilmente con l’età e fra i soggetti        avesse una dipendenza dal tabac-
bili conseguenze dannose del fu-         con patologie croniche [27]. Nel           co meno intensa e consolidata, in
mo, sopraffatti dalla dipendenza e       presente campione limitato di fu-          quanto più giovane, con una storia
dalla necessità impellente di fu-        matori, oltre a esserci un’età me-         di fumo più breve e un consumo
mare [26].                               dia relativamente bassa, solo po-          abituale leggermente inferiore. Al-
Il timore del virus e delle rischiose    co più di una persona su dieci             cuni studi, in effetti, riportano che
probabili conseguenze corse dai          soffriva di patologie croniche.            sebbene anche i fumatori più gio-
fumatori in caso di contagio, note       L’analisi dei risultati ha rivelato che    vani e con consumo minore svilup-
alla stragrande maggioranza del          ad aver ridotto il consumo siano           pino dipendenza, essi tendono a
campione, non è parso associato          stati soprattutto i più giovani, colo-     manifestare sintomi di astinenza
40             Original Article                                                     Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43

     minimi o assenti, diversamente dai         una riduzione delle occasioni di           conducibili alla sfera intrapersona-
     forti fumatori [16,31,32]. Tuttavia,       consumo di sigarette in misura di-         le ed emotiva. Pur avendo an-
     è piuttosto il craving a essere con-       versa per i giovani fumatori leggeri       ch’essi considerato significativi i
     siderato uno fra i più importanti          rispetto agli individui più adulti,        cambiamenti nella routine quoti-
     antecedenti soggettivi del fumo.           con un legame col fumo più dura-           diana, hanno percepito relazioni
     Si tratta dell’impulso a fumare che        turo e un consumo tendenzialmen-           tra il proprio fumare e i loro vissuti
     si attiva nelle situazioni in cui si è     te maggiore. Infatti, secondo alcuni       emotivi spiacevoli, di stress e no-
     abituati a farlo [33], il quale è risul-   studi, i più giovani (18-25 anni) ten-     ia, molto più rispetto all’altro sot-
     tato essere un predittore del fumo         dono a fumare maggiormente in              togruppo di fumatori.
     ancor più significativo e rilevante        compagnia di altri fumatori [31,34]        Le rigide misure introdotte per fron-
     per i fumatori leggeri, rispetto ai        e i fumatori leggeri risultano mag-        teggiare l’emergenza sanitaria han-
     forti fumatori. Questi ultimi meno         giormente soggetti all’influenza di        no impattato le abitudini, i contesti
     “reattivi” al craving attivato da          antecedenti situazionali (per esem-        di vita, l’esperienza sociale, lavorati-
     trigger situazionali e più soliti fu-      pio, craving, trovarsi a casa di altri     va o formativa di molti dei parteci-
     mare conseguentemente a stress e           o con altri che fumano, consumare          panti. Nella popolazione italiana so-
     affettività negativa [31,34,35].           alcool) rispetto ai soggetti con un        no emersi frequenti sentimenti di
     Inoltre, anche la percezione del fu-       consumo più elevato [31]. Pertanto,        frustrazione, noia e solitudine, a se-
     matore circa la propria dipendenza         non è da escludere che in alcuni fu-       guito dell’isolamento domiciliare e
     può influire sul consumo. Uno stu-         matori, individuabili anche in base        del distanziamento sociale, oltre a
     dio longitudinale ha messo in luce         a specifiche caratteristiche demo-         preoccupazione e incertezza e al ti-
     che, indipendentemente dalla gra-          grafiche, la riduzione potrebbe non        more di infettarsi o perdere i propri
     vità oggettiva della dipendenza e          essere scaturita da una decisione          cari [18]. Gli autori che hanno
     dal numero di sigarette consuma-           consapevole, ma piuttosto dall’im-         esplorato il legame tra stress, affet-
     te, fosse piuttosto la percezione          possibilità di consumare quelle si-        tività negativa e fumo hanno mo-
     soggettiva di dipendenza, ovvero           garette abitualmente inserite all’in-      strato che i fumatori spesso riferi-
     il ritenersi o meno dipendente dal         terno di routine e contesti specifici.     scono di ricorrere al fumo come
     tabacco, ad associarsi alle succes-        Analizzando le attribuzioni dei fu-        strategia di coping, traendone una
     sive variazioni nel consumo di si-         matori circa i fattori ritenuti associa-   diminuzione del livello di stress per-
     garette [36]. In uno degli studi in-       ti all’aumento o alla diminuzione          cepito [38,39]. Dunque, sebbene la
     dicati [35], i fumatori leggeri o          del proprio consumo di sigarette, è        percezione soggettiva del fumo co-
     occasionali si differenziavano signi-      risultata piuttosto diffusa, tra coloro    me rimedio per lo stress non sia
     ficativamente dai forti fumatori an-       che avevano percepito un calo del          condizione sufficiente ad asserire
     che in relazione al possesso di            proprio fumare, l’opinione che le          che effettivamente lo sia, non sor-
     un’alta auto-efficacia, pochi amici        modificazioni avvenute nella sfera         prende che i fumatori del gruppo A
     fumatori, maggiore disponibilità a         interpersonale e ambientale, relati-       abbiano ritenuto il fumo associato a
     smettere di fumare, impiego di             vamente alle consuetudini della vita       stress e stati d’animo negativi. Il di-
     strategie per cercare deliberata-          quotidiana e alle limitate occasioni       stress non è stato oggetto d’indagi-
     mente di limitare o ritardare il ri-       per incontrare amici e colleghi o          ne nel presente lavoro, ma dal mo-
     corso alle sigarette.                      frequentare locali e bar, potessero        mento che l’aumento del consumo
     Questi dati offrono lo spunto per          aver contribuito a determinare la ri-      è risultato maggiormente frequente
     rimarcare che, sebbene i fumatori          duzione del consumo. In pochi han-         tra le donne, è possibile ipotizzare
     con dipendenza accendano gran              no dichiarato di aver fumato meno          un’ulteriore chiave di lettura ricor-
     parte delle sigarette in corrispon-        anche per motivi di salute. Come           rendo ai risultati di un recentissimo
     denza del calo della nicotina nel          già argomentato, è possibile ritene-       studio neozelandese che ha coin-
     cervello [37] e le caratteristiche         re che le limitazioni agli spostamen-      volto 261 fumatori quotidiani. Gli
     demografiche e di consumo costi-           ti, alle occasioni di incontro e svago     autori hanno riscontrato, infatti, as-
     tuiscano importanti correlati e fat-       abbiano prodotto cambiamenti si-           sociazioni positive tra consumo in
     tori predittivi del cambiamento            gnificativi nella routine quotidiana       aumento durante il lockdown, ge-
     dell’abitudine tabagica, sono mol-         delle persone, particolarmente in-         nere femminile e sentimento di soli-
     teplici le dimensioni intrapersonali,      fluenti sul comportamento tabagico         tudine oltre che distress psicologi-
     interpersonali, ambientali e socio-        dei più giovani e di chi fuma meno,        co, ipotizzando che il maggior
     culturali che costituiscono un insie-      in quanto essi tendono a fumare            distress sperimentato dalle donne
     me di fattori di rischio e, al con-        prevalentemente in situazioni speci-       potesse spiegare il loro aumentato
     tempo, anche di risorse protettive,        fiche o di convivialità [16,31].           consumo [40]. Tuttavia, in un’inda-
     in reciproca interazione [26].             Coloro che durante il lockdown             gine olandese condotta online a
     In aggiunta, le chiusure e il distan-      hanno fumato di più rispetto a pri-        maggio 2020, lo stress è risultato
     ziamento sociale introdotti nel lock-      ma hanno, invece, attribuito più           associato sia all’aumento che alla ri-
     down potrebbero aver prodotto              spesso responsabilità a fattori ri-        duzione del consumo di sigarette,
Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43                                                       Original Article                41

in un ampio campione di fumatori           le, autoefficacia, locus of control      tre alla necessità di accelerare il
attuali [41].                              relativo alla salute e valore attribu-   riadattamento dei servizi e lo svi-
La relazione tra fumo e stress è, in       ito a essa [47-49].                      luppo di nuove forme di assistenza
effetti, piuttosto controversa. So-        Infine, poiché condotta dopo solo        telematica per raggiungere e ac-
prattutto nei forti fumatori, in cui il    due settimane dalla dichiarazione        compagnare nella cessazione “a
ricorso alla sigaretta avviene più         di pandemia, l’indagine ha potuto        distanza” i fumatori propensi, la
frequentemente in seguito all’espe-        cogliere soltanto le reazioni iniziali   complessità dell’emergenza pan-
rienza di spiacevoli stati astinenziali,   dei fumatori. Peraltro, essendo il       demica, insieme a quella del taba-
la condizione di stress e tensione         questionario espressamente rivol-        gismo, richiedono sforzi coordinati
emotiva da cui cercano sollievo è,         to ai fumatori attuali, non è stato      e integrati che vadano oltre il ri-
difatti, conseguenza e causa del lo-       possibile coinvolgere coloro che         chiamo ai comportamenti protetti-
ro fumare. Tant’è che i fumatori           avevano smesso di fumare nelle           vi individuali e le comunicazioni fa-
spesso risultano essere più irritabili     prime settimane di lockdown.             centi leva sulla paura. Ancora una
e stressati dei non fumatori [42-45].                                               volta, la strategia più consona per
Per i fumatori con livelli di consumo      Conclusioni                              favorire la riduzione e la prevenzio-
più elevati e persistenti, il distress                                              ne del fumo risulta essere l’adozio-
psicologico dovuto alla pandemia e         L’indagine esplorativa online ha         ne di interventi normativi e politi-
all’isolamento potrebbe aver grava-        consentito di rilevare le abitudini di   che di contrasto multisettoriali, che
to ulteriormente su una condizione         consumo di tabacco dei fumatori          potrebbero rivelarsi ancor più effi-
già più incline a stress e reattività      coinvolti nel periodo di lockdown,       caci e lungimiranti nel favorire l’a-
emotiva per via del consumo di ta-         la loro propensione alla cessazione      dozione di comportamenti salutari
bacco. Inoltre, quei fumatori che          e la consapevolezza dei rischi ine-      e tutelare la salute della cittadinan-
mediante il fumo tendono a ricerca-        renti all’associazione tra fumo di si-   za, sinergicamente con le misure di
re un sollievo da affettività negati-      garetta e COVID-19.                      controllo della diffusione del con-
va, irritabilità e frustrazione potreb-    Seppur con le cautele dovute a li-       tagio e le mutate condizioni di vita.
bero aver fumato più di frequente          mitazioni metodologiche e alla di-
                                                                                      [Tabaccologia 2021; XIX(1):33-43]
durante una situazione così insolita       mensione del campione, l’analisi
                                           dei risultati ha rivelato associazioni   https://doi.org/10.53127/tblg-2021-A007
e stressogena.
                                           tra la riduzione del livello di consu-
                                           mo giornaliero di sigarette, la gio-     Mattia Scipioni
Limitazioni                                vane età, una storia di fumo recente     Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
Le limitazioni del presente lavoro ri-     e la tendenza a fumare meno già          – LILT, Ass. Prov.le di Campobasso
guardano in primo luogo l’impiego          prima della pandemia. Nonostante          mattiascip@gmail.com
di un questionario non validato au-        una generale tendenza alla riduzio-
to-compilativo, per cui potrebbero         ne del fumo e una propensione alla        Disclosure: l’autore dichiara
sussistere errori sistematici di misu-     cessazione leggermente più diffusa       l’assenza di conflitto d’interessi.
razione e distorsioni nelle risposte,      durante il lockdown, la percezione
in particolare ai quesiti retrospettivi    del rischio in relazione alla malattia    Fondi e finanziamento: nessuno.
(effetti di desiderabilità sociale, bias   da COVID-19 non sembra abbia
cognitivi o mnestici) [46]. Inoltre,       condizionato i fumatori quanto le         Ringraziamenti: si ringraziano la
anche la modalità di arruolamento          chiusure, il distanziamento sociale e    Dott.ssa Ruggeri Donatella, ammi-
dei partecipanti ha contribuito a ri-      i cambiamenti vissuti nelle abitudini    nistratrice della pagina Facebook
durre la generalizzabilità dei risulta-    e nei contesti della quotidianità.       Hafricah.Net - Tra psicologia e neu-
ti, in quanto il sondaggio promosso        C’è ancora molto da sapere, per-         roscienza, per l’importante contri-
online su Facebook ha coinvolto un         tanto saranno preziosi i dati prove-     buto nella diffusione del questiona-
campione non rappresentativo del-          nienti dai numerosi studi longitudi-     rio, e la Dott.ssa Lanzara Roberta,
la popolazione, proveniente soprat-        nali in corso per stimare l’impatto      Dipartimento di Psicologia Dinami-
tutto da pagine e gruppi che tratta-       della pandemia sul comportamen-          ca e Clinica de La Sapienza Univer-
no di psicologia. In taluni casi, la       to dei fumatori.                         sità di Roma, per il supporto nell’e-
ridotta numerosità di alcune sotto-        La pandemia ha messo a dura pro-         laborazione statistica dei dati.
categorie del campione potrebbe            va la tenuta del sistema sanitario. I
aver compromesso la significatività        fumatori, in quanto categoria a
dei risultati.                             maggior rischio, richiedono sforzi
Molte variabili notoriamente asso-         prioritari di tutela da parte dei ser-
ciate al comportamento tabagico            vizi di cura, anche per prevenire e
non sono state indagate nel pre-           limitare il carico di morbilità e mor-
sente studio, tra cui dimensioni di        talità a essi associato in un’emer-
personalità, stress e salute menta-        genza sanitaria di tale portata. Ol-
42             Original Article                                                        Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43

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