Fumare durante il lockdown: un'indagine online sui comportamenti e le opinioni dei fumatori
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Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43 Original Article 33 Fumare durante il lockdown: un’indagine online sui comportamenti e le opinioni dei fumatori Smoking during the COVID-19 lockdown: an online survey of smokers’ behaviors and beliefs Mattia Scipioni Riassunto Introduzione: Il lockdown ha introdotto notevoli cambiamenti nelle abitudini di vita quotidiana dei fumatori italiani. A seguito della diffusione dei primi dati sul fumo di tabacco come fattore associato a maggiore gravità della sintomatologia da COVID-19, si è ritenuto interessante esplorare abitudini e opinioni dei fumatori durante il lockdown, in rapporto al periodo precedente. Metodi: L’indagine online è stata condotta a marzo 2020, diffondendo su Facebook un questiona- rio inerente variabili sociodemografiche, comportamento tabagico e convinzioni dei fumatori, sia attuali che retrospettive (gennaio 2020). Risultati: Nei 143 fumatori quotidiani adulti reclutati, il consumo medio è risultato significativamen- te diminuito da gennaio a marzo (11,23 vs 10,42 sig/die). Coloro che avevano diminuito il consumo durante il lockdown (40%) differivano significativamente in base a età (29 vs 35 anni) e durata di fu- mo (11 vs 17) da coloro che stavano fumando maggiormente (21%). Pur non riscontrando associa- zioni tra la maggiore percezione del rischio e la diminuzione del consumo, l’intenzione di smettere è risultata lievemente più diffusa nel campione, rispetto a gennaio. I fumatori imputavano principal- mente ai cambiamenti nelle abitudini quotidiane il proprio aumentato o diminuito consumo di siga- rette. In particolare, associavano l’aumento a stati emotivi spiacevoli e la diminuzione al minor tem- po trascorso nei luoghi di ritrovo o con amici/colleghi. Conclusioni: Oltre a convinzioni e caratteristiche dei fumatori, le restrizioni e gli stravolgimenti le- gati all’emergenza pandemica potrebbero contribuire a determinare condizioni limitanti o facilitanti i cambiamenti nelle abitudini tabagiche. Politiche di contrasto del fumo multisettoriali strategiche potrebbero rafforzare la salute della cittadinanza durante la pandemia. Parole chiave: Fumo di sigaretta; COVID-19; lockdown; percezione del rischio; credenze dei fumatori. Abstract Introduction: The COVID-19 lockdown introduced significant changes in the daily life habits of Ital- ian smokers. Following the dissemination of early data on tobacco smoking as a risk factor associat- ed with an increased severity of COVID-19 symptoms, it is interesting to investigate the changes in habits and beliefs of smokers during the lockdown. Methods: The online survey was conducted in March 2020, uploading on Facebook a questionnaire concerning sociodemographic variables, smoking behaviour and beliefs, both current and retro- spective (January 2020). Results: Among the 143 adult daily smokers involved, average consumption significantly decreased since January (11.23 vs 10.42 cig./day). Those who had decreased smoking intensity during the lock- down (40%) significantly differed from those who had increased intensity (21%) in terms of mean age (29 vs 35 years, respectively) and years of smoking (11 vs 17 years). While there was no association between increased risk perception and decreased consumption, the intention to quit smoking was slightly more prevalent during the lockdown. Smokers ascribed the responsibility for their increased or decreased cigarette consumption mainly to changes in daily habits. In particular, they considered their increased consumptions as connected to unpleasant emotional states, and their decreased con- sumptions as connected to the shorter time spent in hangouts or with friends/colleagues.
34 Original Article Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43 Conclusions: In addition to beliefs and characteristics of smokers, restrictions and fundamental changes related to the pandemic emergency, could help to determine conditions limiting or facili- tating changes in tobacco smoking. Strategic multi-sector smoking policies could enhance the health of citizens during the pandemic. Keywords: cigarette smoking; COVID-19; lockdown; risk perception; smokers’ beliefs. Introduzione Dai comportamenti protettivi intro- nell’ambito della psicologia della dotti per limitare la diffusione del salute, è notoriamente ampio [14]. Il 9 marzo 2020, l’Italia fu il primo contagio (per esempio, l’uso dei di- Ulteriore complessità nel processo Paese occidentale ad adottare la spositivi di protezione individuale) di cambiamento dell’abitudine ta- misura del lockdown nazionale allo alle abitudini o stili di vita, eviden- bagica è legata alla tendenza del scopo di arginare la diffusione del ziando l’utilità di preservare la salute consumo di sigarette ad assumere virus SARS-CoV-2 responsabile del- psicofisica nonostante le chiusure e la forma di dipendenza da tabac- la malattia respiratoria COVID-19 le restrizioni imposte (per esempio, co [15]: un disturbo cronico che, al [1]. All’avvio della presente indagi- limitare la sedentarietà anche du- pari delle altre dipendenze da so- ne online (25/03/2020), in Italia si rante l’isolamento domiciliare). stanze, implica interazioni circolari registravano circa 75.000 casi e ol- Riguardo al fumo di sigaretta, noto tra molteplici fattori intrapersonali, tre 7.500 decessi attribuiti al virus, fattore di rischio per la salute in interpersonali e ambientali [16]. con un aumento di circa 6.000 nuo- particolare per infezioni e patolo- Il consumo di sigarette, in quanto vi contagi e 700 decessi al giorno. gie respiratorie [4,5], l’Organizza- frequentemente associato a parti- In dodici Regioni era stata superata zione Mondiale della Sanità (OMS) colari spazi e momenti della giorna- la soglia dei 1.000 casi accertati [2]. segnalò il probabile rischio mag- ta [17], potrebbe aver subito modi- Oltre agli evidenti rischi per la sa- giore, per i fumatori, di malattia, ficazioni a seguito dei cambiamenti lute individuale e collettiva, l’emer- morbilità e mortalità da COVID-19 nella routine e nei contesti frequen- genza sanitaria stava investendo la [6] basandosi sui primi dati della tati nel quotidiano legati alle restri- collettività a livello economico, so- letteratura scientifica internazionale zioni imposte per arginare la diffu- ciale, culturale, ambientale, con ri- relativa alla COVID-19 [7-9], in atte- sione del virus. Inoltre, poiché tra le percussioni tuttora difficili da quan- sa di ulteriori conferme. Anche in conseguenze psicologiche dell’iso- tificare. Furono inevitabilmente Italia, le Società Scientifiche, tra cui lamento e del distanziamento so- interessati, anche per via delle mi- la Società Italiana di Tabaccologia ciale sono emersi nella popolazione sure di contenimento del contagio, (SITAB), e l’Istituto Superiore di Sa- diffusi vissuti di noia, solitudine, i contesti di vita privata e profes- nità (ISS) misero in guardia la co- stress, preoccupazione, incertezza e sionale, i rapporti interpersonali e munità circa i rischi associati al fu- paura [18], che in letteratura risulta- le reti sociali, le abitudini e le pro- mare in tempo di COVID-19, no essere importanti antecedenti spettive individuali. Durante il lock- rivolgendo ai fumatori l’invito ad del fumo [16], è possibile aspettarsi down, a prescindere dall’aver avu- abbandonare le sigarette, conside- interazioni tra il distress psicologico to esperienza diretta o indiretta rando la chiara funzione preventiva sperimentato dai fumatori durante della malattia, ciascuno è stato e protettiva della cessazione del fu- il lockdown e il loro fumare. coinvolto e chiamato ad adattarsi a mo nei confronti della malattia Dall’analisi della letteratura e da molteplici cambiamenti nella vita [10,11]. Il particolare momento, pur una stima certamente non esausti- quotidiana. L’eccezionalità e la tra- caratterizzato da restrizioni e cam- va dei cambiamenti delle condizio- sversalità della pandemia e del biamenti forzati delle abitudini, ni e della qualità di vita introdotti conseguente lockdown, in grado avrebbe potuto infatti rappresenta- dall’emergenza in atto, risulta com- di impattare sostanzialmente co- re per i fumatori un’occasione per plesso formulare previsioni su gnizioni, emozioni, relazioni, am- maturare l’intenzione di smettere. eventuali variazioni delle abitudini bienti e comportamenti, inducono Secondo alcuni modelli teorici del dei fumatori e sulla loro propensio- a prevedere svariate conseguenze cambiamento comportamentale co- ne a smettere durante la pande- anche nell’ambito delle decisioni e me Health Belief Model (HBM) e mia. Si è ritenuto opportuno con- delle azioni individuali relative alla Protection Motivation Theory (PMT) durre un’indagine online predi- salute, nei cui processi questi fatto- [12,13], i fumatori, valutando la mi- sponendo un questionario rivolto ri sono generalmente implicati [3]. naccia del virus come particolar- ai fumatori attuali adulti, al fine di Anche i media hanno dedicato mente seria e rilevante per la pro- esplorare: le caratteristiche socio- ampio spazio ai comportamenti pria salute, potrebbero considerare demografiche del campione e le individuali rilevanti per la salute, l’astensione dal fumo una decisione modifiche nei contesti di vita quo- protagonisti di decreti ministeriali alquanto ragionevole. Tuttavia, il di- tidiana, studio o lavoro fronteggia- e appelli da parte delle Istituzioni vario tra intenzionalità ed effettiva te nel lockdown; il consumo gior- politiche, scientifiche e sanitarie. messa in atto di un comportamento, naliero e la propensione a smet-
Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43 Original Article 35 tere di fumare, durante il lockdown garette tradizionali e/o rollate, zione, in riferimento alle due setti- e nel periodo immediatamente pre- maggiorenni e residenti in Italia. mane precedenti il momento della cedente; la consapevolezza della Il questionario era composto da compilazione (periodo in cui erano maggiore probabilità di sviluppare quesiti informativi sulle caratteristi- in vigore il lockdown). Successiva- forme severe della malattia da CO- che sociodemografiche del campio- mente, si chiedeva loro di rispon- VID-19 e la suscettibilità percepita ne: età, genere, provenienza geo- dere ai medesimi quesiti, facendo al rischio d’infezione; le opinioni grafica, anni di fumo, occupazione, stavolta riferimento alle ultime due circa i possibili fattori (intraperso- titolo di studio, presenza di patolo- settimane di gennaio 2020, perio- nali, interpersonali e situazionali) gie croniche, caratteristiche e varia- do antecedente al riscontro dei pri- che potrebbero aver contribuito zioni nei contesti di vita quotidiana, mi casi di COVID-19 in Italia. all’aumentato o ridotto ricorso alle studio e lavoro dall’entrata in vigo- Infine, è stata indagata la consa- sigarette, nei soggetti che avevano re del lockdown nazionale. pevolezza del riscontro di un ri- recentemente modificato le pro- Ulteriori 12 domande a risposta di- schio maggiore, per i fumatori, di prie abitudini di consumo. cotomica Sì/No sono state predi- sviluppare polmonite severa da sposte al fine di raccogliere dati su COVID-19, la probabilità percepita Metodi credenze, abitudini e comporta- di contrarre l’infezione, eventuali Il presente lavoro riporta i risultati menti dei fumatori inerenti al taba- variazioni percepite nel proprio di un’indagine esplorativa condot- gismo e alla pandemia in atto. I consumo quotidiano di sigarette a ta online attraverso un questiona- partecipanti hanno dapprima forni- seguito della conferma dei primi rio anonimo self-report non valida- to risposte circa il proprio consumo casi di coronavirus in Italia e i prin- to, diffuso su Facebook mediante di sigarette (tradizionali/rollate a cipali fattori che si riteneva potes- libera condivisione e pubblicazio- mano, elettroniche/prodotti a ta- sero aver influito sul proprio modo ne all’interno di pagine e gruppi bacco riscaldato), l’intenzione di di fumare, con la possibilità di in- inerenti tematiche psicologiche, ri- smettere di fumare e l’effettiva at- dicarne fino a tre tra quelli propo- volto ai fumatori quotidiani di si- tuazione di un tentativo di cessa- sti (Figura 1). Figura 1 Confronto delle frequenze relative percentuali delle risposte espresse dai soggetti dei gruppi A e D circa i fattori ri- tenuti influenti sul cambiamento del proprio consumo di sigarette nel lockdown, rispetto a gennaio. CAMBIAMENTI NELLA ROUTINE/ABITUDINI QUOTIDIANE 20% 21% VARIAZIONE TEMPO IN LOCALI/BAR/LUOGHI DI RITROVO 0% 23% Fattori d'influenza sulla propria variazione del consumo VARIAZIONE TEMPO CON AMICI/COLLEGHI 2% 14% RAPPORTO CON CONVIVENTE/I 1% 8% CAMBIAMENTI NELL'AMBITO LAVORATIVO/FORMATIVO 5% 4% VARIAZIONE TEMPO DEDICATO A HOBBY/INTERESSI 4% 3% VARIAZIONE TEMPO TRASCORSO COL PARTNER 2% 2% STATI EMOTIVI SPIACEVOLI O STRESS 19% 4% GRADO AUTOCONTROLLO E VOLONTÀ PERSONALE 8% 7% NOIA 18% 1% SOLITUDINE CONSEGUENTE AL DISTANZIAM. SOCIALE 10% 4% GRADO DI DIPENDENZA DALLA NICOTINA 6% 2% STATO DI SALUTE PSICOLOGICA 5% 3% STATO DI SALUTE FISICA 0% 5% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% Frequenze relative percentuali A (N= 30; 84 risposte) D (N= 57; 151 risposte) A = soggetti che hanno percepito un aumento del proprio consumo quotidiano di sigarette nel lockdown, rispetto a gennaio; D = soggetti che hanno percepito una diminuzione del proprio consumo quotidiano di sigarette nel lockdown, rispetto a gennaio.
36 Original Article Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43 Al fine di facilitare l’individuazione 10,42 ± 8 sig/die. In media, gli uo- ziato a lavorare o studiare da casa di compilazioni casuali, inficiate da mini hanno dichiarato un consumo e solo il 13% ha potuto continuare disattenzione o difficoltà di com- giornaliero di sigarette significati- a lavorare presso la sede abituale. prensione del testo, è stato inseri- vamente superiore, rispetto alle Confrontando le modalità di ac- to nel questionario il seguente donne, sia a gennaio (14,98 ± 9 vs quisto dei prodotti del tabacco item di controllo con opzioni di ri- 9,22 ± 5 sig/die; p = 0,000) che a durante il lockdown con quelle ri- sposta numerate da 1 a 7: “Per marzo (13,90 ± 10 vs 8,55 ± 6 sig/ ferite al periodo precedente, è confermare che non sta compilan- die; p = 0,000). Il 62% del campio- emersa una tendenza ad acquista- do il test in modo casuale, rispon- ne stava trascorrendo il lockdown re più di un pacchetto o confezio- da a questa domanda selezionan- in Regioni in cui i casi COVID-19 ne di tabacco trinciato alla volta. do la risposta 5”. accertati erano > 1.000 all’avvio Questa abitudine riguardava 11 Centocinquantacinque fumatori dell’indagine [2]. La maggioranza soggetti a gennaio e 30 a marzo. hanno partecipato all’indagine nel dei partecipanti possedeva alme- La prevalenza dei fumatori duali, periodo compreso tra il 25 marzo e no la laurea triennale (71%), il 24% coloro che utilizzavano anche i di- il 2 aprile 2020. Dodici questionari il diploma e la restante parte un ti- spositivi senza combustione, è ri- sono stati esclusi, poiché compilati tolo inferiore. Il 59% del campione sultata stabile al 10,5%. da soggetti che risiedevano all’e- era costituito da lavoratori autono- Riguardo al consumo di sigarette stero o che avevano fornito una ri- mi o dipendenti, il 30% da studen- tradizionali e/o rollate, la prevalen- sposta errata all’item di controllo. I ti e l’11% erano disoccupati. Il za dei forti fumatori attuali (≥ 20 dati provenienti da un campione di 12% del campione soffriva di una sig/die) nel campione è risultata 143 soggetti sono stati esaminati o più patologie croniche. del 14%. La medesima percentua- ed elaborati statisticamente. Per quanto concerne i contesti di le si riscontra osservando i consu- vita, studio e lavoro, l’82% ha di- mi riferiti a gennaio. A fronte di un Risultati chiarato che stava trascorrendo il 21% dei rispondenti che ha dichia- lockdown condividendo l’abitazio- rato di fumare di più dalla notizia Hanno validamente compilato il ne con la propria famiglia o con il dei primi casi accertati di coronavi- questionario 143 fumatori prove- partner affettivo, il 7% viveva da rus in Italia (Gruppo A), il 40% del nienti da 19 Regioni italiane, con solo e l’11% con altri/e inquilini/e. campione ha dichiarato di fumare un’età compresa fra 19 e 65 anni Inoltre, a seguito delle misure di meno (Gruppo D) e il 39% ha rite- (M = 32,27 ± 10 aa), per il 65% contenimento della diffusione del nuto invariato il proprio consumo donne. Hanno riferito di fumare contagio vigenti, circa la metà dei quotidiano di sigarette (Gruppo abitualmente in media da 14,16 ± partecipanti (48%) aveva visto so- C). Il gruppo A si è rivelato quello 10 anni e il consumo giornaliero spesa la propria attività professio- con prevalenza femminile più alta medio attuale è risultato pari a nale o di studio, il 39% aveva ini- (77%) (Tabella 1). Tabella 1 Risultati dell’analisi della varianza a due vie (ANOVA) e post hoc test di Bonferroni tra i gruppi di soggetti con con- sumo diminuito, invariato o aumentato da gennaio a marzo; prevalenze di genere nei gruppi. Gruppi, D C A n (%) 57 (39,86) 56 (39,16) 30 (20,98) Variabile, Bonferroni F p media (DS) post hoc test Età 29 (8,7) 34 (10) 35,23 (10,87) 5.533 0,005 D < C; D < A Anni di fumo 10,54 (8,84) 16,54 (9,81) 16,6 (11,45) 6.446 0,002 D < C; D < A sig/die gennaio 9,3 (7,97) 12,63 (5,46) 12,3 (8,14) 3.503 0,033 D
Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43 Original Article 37 Il confronto tra i valori medi del gnificativamente inferiore a marzo di fumo, numero di sig/die consu- consumo giornaliero di sigarette durante il lockdown, rispetto al mate a gennaio, numero di sig/ nel campione, relativi alle due dif- periodo precedente (10,42 ± 8 vs die consumate a marzo. Le più ferenti finestre temporali esamina- 11,23 ± 7 sig/die; p = 0,007). elevate sono risultate quelle tra te, offre indicazioni coerenti con L’analisi delle correlazioni ha evi- età e anni di fumo e tra i livelli di questi risultati: il consumo quoti- denziato associazioni positive si- consumo riferiti a gennaio e mar- diano medio è risultato, infatti, si- gnificative tra le variabili età, anni zo (Tabella 2). Tabella 2 Correlazioni lineari di Pearson nel campione totale tra le variabili età, anni di fumo, numero di sigarette consumate al giorno a gennaio, numero di sigarette consumate al giorno a marzo. Variabile Età Anni di fumo sig/die gennaio sig/die marzo Età 1 Anni di fumo 0,92** 1 sig/die gennaio 0,39** 0,42** 1 sig/die marzo 0,46** 0,49** 0,90** 1 ** p < 0,01 Nove fumatori su 10 hanno affer- duato, il 44% ha riferito di fumare down, rispetto a gennaio. Tutta- mato di essere a conoscenza del meno, il 24% di aver aumentato il via, contrariamente alle aspettati- rischio maggiore, rispetto ai non consumo durante il lockdown. I fu- ve, solo nel gruppo R- tale fumatori, di sviluppare sintomato- matori con bassa percezione del riduzione è risultata statisticamen- logia severa da COVID-19. Il 39% rischio (R-) sono risultati più nume- te significativa (p = 0,002). Inoltre, di loro considerava anche media- rosi (78). Il 38% di essi ha dichiara- non sono emerse differenze signi- mente o altamente probabile per to di aver ridotto il consumo, il ficative tra i gruppi R+ e R- in rela- sé la possibilità di contagiarsi o 18% di averlo recentemente au- zione ai valori medi di età, anni di essersi contagiato. Nel gruppo di mentato. Il consumo giornaliero fumo, livelli di consumo giornalie- 50 soggetti con percezione del ri- medio è risultato in diminuzione in ro a gennaio e a marzo (Tabella 3). schio medio-alta (R+) così indivi- entrambi i gruppi durante il lock- Nel campione complessivo, al mo- Tabella 3 Risultati del test t di Student tra i gruppi di soggetti con bassa e medio-alta percezione del rischio; prevalenze dei soggetti il cui consumo era diminuito, invariato o aumentato, da gennaio a marzo, nei due gruppi. Gruppi, R- R+ n (%) 78 (54,55%) 50 (34,97%) Variabile, media (DS) t p Età 32,49 (10,55) 33,18 (9,65) -0,375 0,709 Anni di fumo 14,54 (10,47) 14,4 (10,5) 0,073 0,942 sig/die gennaio 12,28* (8,47) 10,44 (5,34) 1,372 0,172 sig/die marzo 10,99* (8,97) 10,04 (6,91) 0,635 0,526 Consumo diminuito 30 (38,46) 22 (44) n (%) Consumo invariato 34 (43,59) 16 (32) n (%) Consumo aumentato 14 (17,95) 12 (24) n (%) R- = soggetti consapevoli del rischio rappresentato dal fumo per la COVID-19, con bassa suscettibilità al contagio percepita; R+ = soggetti consapevoli del rischio rappresentato dal fumo per la COVID-19, con medio-alta suscettibilità al contagio perce- pita; * p = 0,002; DS = deviazione standard.
38 Original Article Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43 mento dell’indagine, il 63% dei fu- (14%). Coloro che durante il lock- (≥ 20 sig/die) rispetto ai dati epi- matori stava pensando di smette- down avevano percepito di fuma- demiologici nazionali (21,2%) [19]. re: in lieve aumento rispetto al re di più rispetto a prima (A) han- Numerosi studi hanno mostrato dato riferito a gennaio (54%). Ana- no indicato più spesso ragioni come il consumo di sigarette sia logamente, è salita dal 15% al riconducibili alla sfera intraperso- generalmente più diffuso ed ele- 21% la prevalenza dei fumatori nale o emotiva. Pur assegnando vato negli uomini e che il consumo che stavano provando a smettere anch’essi un ruolo significativo ai giornaliero medio cresca all’au- di fumare. La metà di loro era im- cambiamenti nella routine e nelle mentare dell’età [19-21], in linea pegnata in un tentativo di cessa- abitudini quotidiane (20% delle 84 con quanto osservato nella pre- zione anche a gennaio. Solo 6 per- preferenze espresse), sono stati sente indagine. sone sulle 37 che avevano provato frequentemente indicati come re- Nel particolare campione esami- a smettere in almeno uno dei pe- sponsabili dell’aumentato consu- nato, si è notato un lieve aumento riodi considerati, avevano cercato mo anche l’aver esperito stati della propensione alla cessazione aiuto o assistenza per la disassue- emotivi spiacevoli o stress (19%) e rispetto a gennaio. Tuttavia, solo 2 fazione. noia (18%). La salute fisica, com- partecipanti su 10 stavano tentan- Dai risultati del test ANOVA tra i prensibilmente associata unica- do di smettere di fumare durante sottogruppi D, C e A, sono emerse mente alla diminuzione del consu- il lockdown, in gran parte autono- differenze statisticamente significa- mo, ha ottenuto solo il 5% delle mamente. Dai dati forniti dall’ISS tive in particolare tra i gruppi D e preferenze del gruppo D (7). sul fumo in Italia, risulta che quasi C relativamente alle medie di età, il 40% dei fumatori italiani tenti di anni di fumo e consumi giornalieri Discussione smettere di fumare almeno una pre-lockdown, oltre che attuali. Per volta in un anno [22], anche in quanto riguarda i gruppi D e A, es- L’indagine esplorativa, condotta questo caso perlopiù senza ausili si differivano significativamente online su un campione di fumatori farmacologici o supporto profes- non solo nelle medie dei consumi non rappresentativo della popola- sionale [19]. In un recente studio attuali, rispettivamente pari a 6,39 zione italiana, ha consentito di rile- realizzato in Inghilterra su un am- e 15,27 sig/die (p = 0,000), ma an- vare le loro opinioni ed abitudini pio campione rappresentativo, dal che nei valori medi di età (29 vs circa il consumo di sigarette, la raffronto tra i dati relativi al mese 35,23 anni; p = 0,015) e anni di fu- propensione alla cessazione, la di aprile 2020 e le misurazioni rac- mo (10,54 vs 16,6; p = 0,021). L’ul- percezione del rischio d’infezione colte precedentemente, è emerso teriore evidente differenza tra i e la consapevolezza della loro un incremento significativo dei soggetti dei due gruppi relativa- maggiore suscettibilità a sviluppa- tentativi di cessazione (dal 29,1 al mente ai livelli di consumo giorna- re forme severe della malattia da 39,6%) e della loro effettiva riusci- liero medi precedenti al lockdown COVID-19. Sono stati operati dei ta (dal 4,1 al 8,8%) [23]. (9,3 vs 12,3 sig/die, rispettivamen- confronti tra le risposte fornite nel Nello stesso periodo, un’indagine te) non è risultata statisticamente periodo di lockdown e le informa- italiana che ha coinvolto un ampio significativa (Tabella 1). zioni riferite al periodo precedente campione rappresentativo della Ai fumatori dei gruppi D e A è sta- al riscontro dei primissimi casi di popolazione ha evidenziato un ef- to chiesto di fornire possibili moti- COVID-19 in Italia. Ulteriori con- fettivo calo della prevalenza dei vazioni per il cambiamento perce- fronti hanno riguardato i sotto- fumatori durante il lockdown. Tut- pito nel proprio consumo di gruppi di fumatori che nel lock- tavia, gli autori hanno rilevato che sigarette (Figura 1). Analizzando le down hanno percepito di aver tra coloro che continuavano a fu- 151 preferenze espresse dai par- variato il proprio consumo di siga- mare, solo il 3,5% aveva diminuito tecipanti del gruppo D, è risultata rette, in aumento o diminuzione, e la quantità giornaliera di sigarette, piuttosto diffusa l’opinione che le motivazioni a cui essi attribuiva- mentre l’8,6% l’aveva aumentata. fattori interpersonali e situazionali, no tali variazioni. Complessivamente, il numero di relativi alle consuetudini della vita Dal confronto tra il campione e i sigarette fumate al giorno è pas- quotidiana, alle persone e agli fumatori italiani emergono molte- sato da una media di 10,9 a 12,7 ambienti solitamente frequentati, plici differenze in base alle caratte- sig/die, con un incremento per- potessero aver contribuito alla di- ristiche demografiche. Gran parte centuale maggiore tra le donne ri- minuzione del proprio consumo. dei partecipanti erano infatti laure- spetto agli uomini [24]. In questo sottogruppo, infatti, i ati, lavoratori o studenti, prevalen- Nel ristretto campione di fumatori fattori più spesso selezionati sono temente donne, con un’età media coinvolto nel presente lavoro, in- stati: i cambiamenti nella routine e inferiore rispetto a quella dei fu- vece, è emersa una riduzione lieve nelle abitudini quotidiane (21%), matori italiani (32,3 vs 45,3 anni). ma significativa del livello medio la variazione del tempo trascorso Tali particolarità potrebbero par- di consumo quotidiano durante il in locali, bar e altri luoghi di ritro- zialmente spiegare anche la bassa lockdown. Inoltre, sebbene l’au- vo (23%) o con amici/colleghi prevalenza (14%) di forti fumatori mento del consumo sia parso an-
Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43 Original Article 39 che qui più frequentemente asso- a particolari modificazioni nella ro che fumavano abitualmente da ciato al genere femminile, coloro modalità di consumo dei prodotti meno anni e coloro che consuma- che hanno dichiarato di star fu- del tabacco. Difatti, indagando le vano quotidianamente un minor mando più di prima durante il variazioni del consumo tra coloro numero di sigarette anche prima lockdown (A) sono appena la che si consideravano maggiormen- del lockdown. Nell’interpretazione metà di chi ha percepito di fumare te suscettibili al contagio (R+), le di questi risultati occorre conside- meno (D). prevalenze relative a riduzione o rare anche l’evidenza di forti corre- Secondo alcuni modelli teorici del aumento del consumo sono risulta- lazioni positive emerse tra le varia- cambiamento comportamentale te paragonabili a quelle del cam- bili età, anni di fumo e consumi (per esempio, HBM, PMT) [12,13], pione totale. Inaspettatamente, il giornalieri di sigarette nei due dif- i fumatori potrebbero essere più consumo giornaliero medio duran- ferenti periodi indagati. Relazioni propensi a ridurre il consumo di te il lockdown è risultato significati- prevedibili e comprensibili, poiché sigarette o cessarlo se percepisco- vamente diminuito, rispetto a gen- il coinvolgimento nel fumo avviene no il rischio di incorrere in conse- naio, nei soggetti con una per- principalmente durante l’adole- guenze negative piuttosto serie e cezione del rischio inferiore (R-). scenza. L’82% dei fumatori italiani, probabili. Le evidenze scientifiche Inoltre, a seguito di questa suddi- infatti, ha iniziato a fumare entro i relative ai probabili ulteriori rischi visione del campione in base alla 20 anni di età e anche le associa- associati al fumo durante la pan- percezione del rischio, non sono zioni positive con il livello di consu- demia, pertanto, potrebbero aver emerse differenze tra i soggetti in mo di sigarette trovano sostegno sollecitato i fumatori a interrom- base alle medie di età, anni di fu- nella letteratura e nell’epidemiolo- pere o ridurre il ricorso alle siga- mo e livelli di consumo giornaliero gia del tabacco [19,28]. rette. In letteratura, diversi autori a gennaio e a marzo, diversamen- Il fenomeno della dipendenza è hanno cercato di spiegare il ruolo te da quanto evidenziato confron- piuttosto complesso. Tale condi- di credenze e valori individuali nel tando i gruppi D, C e A, costituiti zione si sviluppa rapidamente e la cambiamento comportamentale o in base alle differenti evoluzioni maggior parte dei fumatori giunge dell’influenza esercitata dai mes- dei livelli di consumo nel tempo. a soddisfare i criteri per la diagnosi saggi persuasivi che fanno leva Concludendo, la diminuzione del di dipendenza da tabacco [29,30]. sulla dannosità di un comporta- consumo di tabacco nei fumatori In sintesi, l’esposizione ripetuta alla mento per la salute. I modelli pro- coinvolti non parrebbe particolar- nicotina induce neuroadattamenti posti si sono rivelati scarsamente mente associata alla percezione che conducono a una sostanziale predittivi dell’adozione del com- del rischio. I fumatori durante il perdita del controllo volitivo del portamento raccomandato, poi- lockdown potrebbero non essersi comportamento d’assunzione. ché, sebbene aspettative e valori sentiti così esposti al rischio, o più Aspettative, sensazioni, oggetti, am- abbiano un ruolo significativo nel- vulnerabili di altri. A tal proposito bienti e comportamenti contingenti la formulazione dell’intenzione è opportuno ricordare che le Isti- all’atto del fumare, attraverso mec- comportamentale, nella concreta tuzioni e i media avevano dato ri- canismi di rinforzo positivo e nega- attuazione di un cambiamento in- salto ad altri fattori di rischio signi- tivo, si associano agli effetti farma- tervengono molteplici ulteriori va- ficativi per la COVID-19, quali la cologici indotti dalla nicotina, riabili, non soltanto intrapersonali, presenza di patologie pregresse e contribuendo a rinforzare, sollecita- ma anche ambientali, di facilita- l’età avanzata. I recenti dati della re e regolare l’assunzione. Compa- zione oppure di ostacolo al cam- sorveglianza PASSI hanno mostra- iono le principali manifestazioni biamento [25]. Il consumo di ta- to che il 32% dei 18-69enni italiani della dipendenza: tolleranza, cra- bacco, inoltre, è gestito in buona pensava di incorrere in conse- ving e sintomi astinenziali in caso di parte da una regione non coscien- guenze gravi per la propria salute astensione dal fumo [16]. te del cervello, che sfugge al con- in caso di COVID-19 e che, ap- Si potrebbe pertanto ipotizzare trollo volontario (nucleus accum- punto, la prevalenza di persone che chi ha ridotto il consumo (D), bens). È risaputo che i fumatori che si consideravano esposte a contrariamente ai fumatori che in- continuino a fumare nonostante questo rischio aumentasse sensi- vece lo hanno aumentato (A), conoscano le spiacevoli e proba- bilmente con l’età e fra i soggetti avesse una dipendenza dal tabac- bili conseguenze dannose del fu- con patologie croniche [27]. Nel co meno intensa e consolidata, in mo, sopraffatti dalla dipendenza e presente campione limitato di fu- quanto più giovane, con una storia dalla necessità impellente di fu- matori, oltre a esserci un’età me- di fumo più breve e un consumo mare [26]. dia relativamente bassa, solo po- abituale leggermente inferiore. Al- Il timore del virus e delle rischiose co più di una persona su dieci cuni studi, in effetti, riportano che probabili conseguenze corse dai soffriva di patologie croniche. sebbene anche i fumatori più gio- fumatori in caso di contagio, note L’analisi dei risultati ha rivelato che vani e con consumo minore svilup- alla stragrande maggioranza del ad aver ridotto il consumo siano pino dipendenza, essi tendono a campione, non è parso associato stati soprattutto i più giovani, colo- manifestare sintomi di astinenza
40 Original Article Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43 minimi o assenti, diversamente dai una riduzione delle occasioni di conducibili alla sfera intrapersona- forti fumatori [16,31,32]. Tuttavia, consumo di sigarette in misura di- le ed emotiva. Pur avendo an- è piuttosto il craving a essere con- versa per i giovani fumatori leggeri ch’essi considerato significativi i siderato uno fra i più importanti rispetto agli individui più adulti, cambiamenti nella routine quoti- antecedenti soggettivi del fumo. con un legame col fumo più dura- diana, hanno percepito relazioni Si tratta dell’impulso a fumare che turo e un consumo tendenzialmen- tra il proprio fumare e i loro vissuti si attiva nelle situazioni in cui si è te maggiore. Infatti, secondo alcuni emotivi spiacevoli, di stress e no- abituati a farlo [33], il quale è risul- studi, i più giovani (18-25 anni) ten- ia, molto più rispetto all’altro sot- tato essere un predittore del fumo dono a fumare maggiormente in togruppo di fumatori. ancor più significativo e rilevante compagnia di altri fumatori [31,34] Le rigide misure introdotte per fron- per i fumatori leggeri, rispetto ai e i fumatori leggeri risultano mag- teggiare l’emergenza sanitaria han- forti fumatori. Questi ultimi meno giormente soggetti all’influenza di no impattato le abitudini, i contesti “reattivi” al craving attivato da antecedenti situazionali (per esem- di vita, l’esperienza sociale, lavorati- trigger situazionali e più soliti fu- pio, craving, trovarsi a casa di altri va o formativa di molti dei parteci- mare conseguentemente a stress e o con altri che fumano, consumare panti. Nella popolazione italiana so- affettività negativa [31,34,35]. alcool) rispetto ai soggetti con un no emersi frequenti sentimenti di Inoltre, anche la percezione del fu- consumo più elevato [31]. Pertanto, frustrazione, noia e solitudine, a se- matore circa la propria dipendenza non è da escludere che in alcuni fu- guito dell’isolamento domiciliare e può influire sul consumo. Uno stu- matori, individuabili anche in base del distanziamento sociale, oltre a dio longitudinale ha messo in luce a specifiche caratteristiche demo- preoccupazione e incertezza e al ti- che, indipendentemente dalla gra- grafiche, la riduzione potrebbe non more di infettarsi o perdere i propri vità oggettiva della dipendenza e essere scaturita da una decisione cari [18]. Gli autori che hanno dal numero di sigarette consuma- consapevole, ma piuttosto dall’im- esplorato il legame tra stress, affet- te, fosse piuttosto la percezione possibilità di consumare quelle si- tività negativa e fumo hanno mo- soggettiva di dipendenza, ovvero garette abitualmente inserite all’in- strato che i fumatori spesso riferi- il ritenersi o meno dipendente dal terno di routine e contesti specifici. scono di ricorrere al fumo come tabacco, ad associarsi alle succes- Analizzando le attribuzioni dei fu- strategia di coping, traendone una sive variazioni nel consumo di si- matori circa i fattori ritenuti associa- diminuzione del livello di stress per- garette [36]. In uno degli studi in- ti all’aumento o alla diminuzione cepito [38,39]. Dunque, sebbene la dicati [35], i fumatori leggeri o del proprio consumo di sigarette, è percezione soggettiva del fumo co- occasionali si differenziavano signi- risultata piuttosto diffusa, tra coloro me rimedio per lo stress non sia ficativamente dai forti fumatori an- che avevano percepito un calo del condizione sufficiente ad asserire che in relazione al possesso di proprio fumare, l’opinione che le che effettivamente lo sia, non sor- un’alta auto-efficacia, pochi amici modificazioni avvenute nella sfera prende che i fumatori del gruppo A fumatori, maggiore disponibilità a interpersonale e ambientale, relati- abbiano ritenuto il fumo associato a smettere di fumare, impiego di vamente alle consuetudini della vita stress e stati d’animo negativi. Il di- strategie per cercare deliberata- quotidiana e alle limitate occasioni stress non è stato oggetto d’indagi- mente di limitare o ritardare il ri- per incontrare amici e colleghi o ne nel presente lavoro, ma dal mo- corso alle sigarette. frequentare locali e bar, potessero mento che l’aumento del consumo Questi dati offrono lo spunto per aver contribuito a determinare la ri- è risultato maggiormente frequente rimarcare che, sebbene i fumatori duzione del consumo. In pochi han- tra le donne, è possibile ipotizzare con dipendenza accendano gran no dichiarato di aver fumato meno un’ulteriore chiave di lettura ricor- parte delle sigarette in corrispon- anche per motivi di salute. Come rendo ai risultati di un recentissimo denza del calo della nicotina nel già argomentato, è possibile ritene- studio neozelandese che ha coin- cervello [37] e le caratteristiche re che le limitazioni agli spostamen- volto 261 fumatori quotidiani. Gli demografiche e di consumo costi- ti, alle occasioni di incontro e svago autori hanno riscontrato, infatti, as- tuiscano importanti correlati e fat- abbiano prodotto cambiamenti si- sociazioni positive tra consumo in tori predittivi del cambiamento gnificativi nella routine quotidiana aumento durante il lockdown, ge- dell’abitudine tabagica, sono mol- delle persone, particolarmente in- nere femminile e sentimento di soli- teplici le dimensioni intrapersonali, fluenti sul comportamento tabagico tudine oltre che distress psicologi- interpersonali, ambientali e socio- dei più giovani e di chi fuma meno, co, ipotizzando che il maggior culturali che costituiscono un insie- in quanto essi tendono a fumare distress sperimentato dalle donne me di fattori di rischio e, al con- prevalentemente in situazioni speci- potesse spiegare il loro aumentato tempo, anche di risorse protettive, fiche o di convivialità [16,31]. consumo [40]. Tuttavia, in un’inda- in reciproca interazione [26]. Coloro che durante il lockdown gine olandese condotta online a In aggiunta, le chiusure e il distan- hanno fumato di più rispetto a pri- maggio 2020, lo stress è risultato ziamento sociale introdotti nel lock- ma hanno, invece, attribuito più associato sia all’aumento che alla ri- down potrebbero aver prodotto spesso responsabilità a fattori ri- duzione del consumo di sigarette,
Scipioni M. Tabaccologia 2021;XIX(1):33-43 Original Article 41 in un ampio campione di fumatori le, autoefficacia, locus of control tre alla necessità di accelerare il attuali [41]. relativo alla salute e valore attribu- riadattamento dei servizi e lo svi- La relazione tra fumo e stress è, in ito a essa [47-49]. luppo di nuove forme di assistenza effetti, piuttosto controversa. So- Infine, poiché condotta dopo solo telematica per raggiungere e ac- prattutto nei forti fumatori, in cui il due settimane dalla dichiarazione compagnare nella cessazione “a ricorso alla sigaretta avviene più di pandemia, l’indagine ha potuto distanza” i fumatori propensi, la frequentemente in seguito all’espe- cogliere soltanto le reazioni iniziali complessità dell’emergenza pan- rienza di spiacevoli stati astinenziali, dei fumatori. Peraltro, essendo il demica, insieme a quella del taba- la condizione di stress e tensione questionario espressamente rivol- gismo, richiedono sforzi coordinati emotiva da cui cercano sollievo è, to ai fumatori attuali, non è stato e integrati che vadano oltre il ri- difatti, conseguenza e causa del lo- possibile coinvolgere coloro che chiamo ai comportamenti protetti- ro fumare. Tant’è che i fumatori avevano smesso di fumare nelle vi individuali e le comunicazioni fa- spesso risultano essere più irritabili prime settimane di lockdown. centi leva sulla paura. Ancora una e stressati dei non fumatori [42-45]. volta, la strategia più consona per Per i fumatori con livelli di consumo Conclusioni favorire la riduzione e la prevenzio- più elevati e persistenti, il distress ne del fumo risulta essere l’adozio- psicologico dovuto alla pandemia e L’indagine esplorativa online ha ne di interventi normativi e politi- all’isolamento potrebbe aver grava- consentito di rilevare le abitudini di che di contrasto multisettoriali, che to ulteriormente su una condizione consumo di tabacco dei fumatori potrebbero rivelarsi ancor più effi- già più incline a stress e reattività coinvolti nel periodo di lockdown, caci e lungimiranti nel favorire l’a- emotiva per via del consumo di ta- la loro propensione alla cessazione dozione di comportamenti salutari bacco. Inoltre, quei fumatori che e la consapevolezza dei rischi ine- e tutelare la salute della cittadinan- mediante il fumo tendono a ricerca- renti all’associazione tra fumo di si- za, sinergicamente con le misure di re un sollievo da affettività negati- garetta e COVID-19. controllo della diffusione del con- va, irritabilità e frustrazione potreb- Seppur con le cautele dovute a li- tagio e le mutate condizioni di vita. bero aver fumato più di frequente mitazioni metodologiche e alla di- [Tabaccologia 2021; XIX(1):33-43] durante una situazione così insolita mensione del campione, l’analisi dei risultati ha rivelato associazioni https://doi.org/10.53127/tblg-2021-A007 e stressogena. tra la riduzione del livello di consu- mo giornaliero di sigarette, la gio- Mattia Scipioni Limitazioni vane età, una storia di fumo recente Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Le limitazioni del presente lavoro ri- e la tendenza a fumare meno già – LILT, Ass. Prov.le di Campobasso guardano in primo luogo l’impiego prima della pandemia. Nonostante mattiascip@gmail.com di un questionario non validato au- una generale tendenza alla riduzio- to-compilativo, per cui potrebbero ne del fumo e una propensione alla Disclosure: l’autore dichiara sussistere errori sistematici di misu- cessazione leggermente più diffusa l’assenza di conflitto d’interessi. razione e distorsioni nelle risposte, durante il lockdown, la percezione in particolare ai quesiti retrospettivi del rischio in relazione alla malattia Fondi e finanziamento: nessuno. (effetti di desiderabilità sociale, bias da COVID-19 non sembra abbia cognitivi o mnestici) [46]. Inoltre, condizionato i fumatori quanto le Ringraziamenti: si ringraziano la anche la modalità di arruolamento chiusure, il distanziamento sociale e Dott.ssa Ruggeri Donatella, ammi- dei partecipanti ha contribuito a ri- i cambiamenti vissuti nelle abitudini nistratrice della pagina Facebook durre la generalizzabilità dei risulta- e nei contesti della quotidianità. Hafricah.Net - Tra psicologia e neu- ti, in quanto il sondaggio promosso C’è ancora molto da sapere, per- roscienza, per l’importante contri- online su Facebook ha coinvolto un tanto saranno preziosi i dati prove- buto nella diffusione del questiona- campione non rappresentativo del- nienti dai numerosi studi longitudi- rio, e la Dott.ssa Lanzara Roberta, la popolazione, proveniente soprat- nali in corso per stimare l’impatto Dipartimento di Psicologia Dinami- tutto da pagine e gruppi che tratta- della pandemia sul comportamen- ca e Clinica de La Sapienza Univer- no di psicologia. In taluni casi, la to dei fumatori. sità di Roma, per il supporto nell’e- ridotta numerosità di alcune sotto- La pandemia ha messo a dura pro- laborazione statistica dei dati. categorie del campione potrebbe va la tenuta del sistema sanitario. I aver compromesso la significatività fumatori, in quanto categoria a dei risultati. maggior rischio, richiedono sforzi Molte variabili notoriamente asso- prioritari di tutela da parte dei ser- ciate al comportamento tabagico vizi di cura, anche per prevenire e non sono state indagate nel pre- limitare il carico di morbilità e mor- sente studio, tra cui dimensioni di talità a essi associato in un’emer- personalità, stress e salute menta- genza sanitaria di tale portata. Ol-
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