Cambiamo strade, cambiamo futuro - giugno 2021 - Fondazione Unipolis

Pagina creata da Angelo Giunta
 
CONTINUA A LEGGERE
giugno 2021

              mobilità
Cambiamo
strade,
cambiamo
futuro
Indice
Introduzione                        4

Quale futuro                        6

L’Italia longeva                    10

L’Italia va in auto,                14
confronto con l’Europa

Mortalità stradale, oggi e domani   17

Passato e presente dell’utenza      22
vulnerabile

Scenari 2060                        28

Le buone pratiche della mobilità    31
sostenibile

Giovani appunti di futuro           34
La Fondazione Cesar, antenato
                                               della Fondazione Unipolis, già

Introduzione                                   nel 1990 iniziò ad occuparsi di
                                               sicurezza stradale, in coerenza
                                               con l’attivit à assicurativa dell’al-
                                                                                       Con questo approfondimento

                      “
                                                                                       proseguono i percorsi elabo-
                                               lora Unipol Assicurazioni.
                                                                                       rativi della Fondazione volti a
                                                                                       comprendere, grazie ai numeri e
                                               Dal 2008 Unipolis ha avviato il                                                  È stata pensata e sviluppata
                                                                                       alla statistica, le implicazioni nel
                                               progetto sicurstrada, con cui                                                    proprio in quest’ottica la secon-
                                                                                       futuro di scelte strategiche e
                                               si promuovono cultura e azioni                                                   da edizione della ricerca, che
                                                                                       comportamenti agiti oggi in ma-
                                               concrete per la sicurezza stra-                                                  chiama i ragazzi ad un ruolo at-
                                                                                       teria di mobilità, con particolare
                                               dale e la mobilità sostenibile,                                                  tivo da protagonisti per la mo-
                                                                                       attenzione ai soggetti fragili. Se
                                               in coerenza con la strategia di                                                  bilità del futuro, facendo teso-
                                                                                       nella prima edizione di Cambia-
                      Questa seconda           sostenibilità del Gruppo. Attra-
                                               verso studi, progetti e attività
                                                                                       mo strade l’interlocutore erano
                                                                                       gli anziani, portatori di espe-
                                                                                                                                ro anche delle riflessioni e degli
                                                                                                                                stimoli prodotti dai ragazzi che

                      edizione della ricerca   sul territorio italiano, sicurstra-
                                               da è portavoce di un’idea di mo-
                                                                                       rienze sul campo delle difficoltà
                                                                                       che si possono riscontrare a vi-
                                                                                                                                hanno partecipato al percor-
                                                                                                                                so del progetto O.R.A. - Open

                      chiama i ragazzi ad
                                               bilità sicura, che sia compatibile                                               Road Alliance realizzato nelle
                                                                                       vere in città la mobilità insoste-
                                               con l’ambiente e accessibile a                                                   scuole delle città metropolitane
                                                                                       nibile, in questa sono i giovani
                                               tutti, con la convinzione che la
                      un ruolo attivo da       mobilità sostenibile possa por-
                                                                                       a dover mettersi in discussione,
                                                                                       per mettere a disposizione del-
                                                                                                                                per la stesura del primo Manife-
                                                                                                                                sto della mobilità sostenibile
                                               tare benefici all’intera comunità,
                      protagonisti per la                                              la comunità pensiero critico e           della scuola italiana.
                                               a partire dagli utenti più vulne-
                                                                                       creativo.
                                               rabili della strada. Per questo,
                      mobilità del futuro      ogni giorno, in partnership con
                                               altri soggetti attivi nella pro-
                                                                                       Infatti, orientare la propria atti-
                                                                                       vità agli Obiettivi di Sviluppo                    Marisa
                                                                                                                                       Parmigiani
                                               mozione della mobilità sicura,
                                                                                       Sostenibile dell’Agenda 2030
                                               sicurstrada promuove nuovi
                                                                                       dell’ONU significa per una Fon-
                                               stili di vita sostenibili, inter-
                                                                                       dazione non solo trattare mag-                             Direttrice di
                                               cettando con azioni mirate tutti
                                                                                       giormente di temi inerenti la                       Fondazione Unipolis
                                               i target, con l’obiettivo di favo-
                                                                                       sostenibilità nei suoi progetti
                                               rire il dialogo tra gli stakehol-
                                                                                       ma soprattutto farlo in un modo
                                               der attorno alle tematiche più
                                                                                       nuovo, ponendo la partnership e
                                               rilevanti. Prima fra tutte quella
                                                                                       quindi il fare-insieme, il co-pro-
                                               delle aree urbane dove, oltre al
                                                                                       gettare, il co-operare alla base
                                               rispetto delle regole e alla con-
                                                                                       della programmazione e della
                                               sapevolezza della strada come
                                                                                       progettazione. E, altresì, basare
                                               bene comune, servono nuovi
                                                                                       la propria progettualità sull’atti-
                                               assetti urbani.
                                                                                       vismo civico, la responsabilità
                                                                                       ed il concorso individuale. In
                                                                                       altre parole, significa, prima di
                                                                                       tutti gli altri sedici Obiettivi, far-
                                                                                       si carico dell’Obiettivo 17, inter-
                                                                                       venendo per creare un humus
                                                                                       culturale adatto a sviluppare ed
                                                                                       implementare politiche ed azio-
                                                                                       ni di sviluppo sostenibile.

   4   Introduzione                                                                                                                            Introduzione     5
capitolo 1
                                      Se vogliamo ragionare su che tipo di futuro avre-
                                      mo, allora bisogna cominciare senza timidezze ad
                                      ascoltare la voce di chi quel futuro lo vivrà più a
                                      lungo di altri. Non solo ascoltare la loro voce, ma
                                      far sì che questa diventi sempre più forte e intensa.

                                      Non si tratta di garantire spazi ristretti o riserve
                                      indiane a fasce d’età che già di per sé sono porta-
                                      trici di valori e stili di vita adottati come modelli per
                                      rappresentare una società che deve sempre di più

Quale
                                      essere dinamica, attiva, smart. Come qualche anno           Con la ricerca che qui presentiamo abbiamo cerca-
                                      fa ha rilevato l’Istat: “Invecchiamo sempre di più,         to di dare seguito a questa convinzione con un con-
                                      eppure restiamo sempre più giovani”. Si tratta al           tributo di analisi che – seppur parziale – riteniamo
                                      contrario di prendere coscienza del fatto che i gio-        possa stimolare una riflessione più ampia. Magari
                                      vani di oggi possono determinare il loro futuro             fra i giovani.
                                      avendo a disposizione strumenti di conoscenza e di
                                      cambiamento sempre più avanzati.                            Perché è proprio ai giovani che abbiamo pensato

futuro
                                                                                                  quando abbiamo deciso di aggiornare lo studio
                                      Pensiamo ad esempio a cosa significa l’Agenda               Cambiamo strade, fatto nel 2018, che trattava dei
                                      2030 dell’ONU con i suoi 17 Goal via via declina-           rischi della strada per le persone anziane con proie-
                                      ti con target specifici, che rappresenta al tempo           zioni dei dati al 2050.
                                      stesso un’analisi e una proposta fattiva di cosa
                                      serva fare per invertire un modello di sviluppo che         Nel momento in cui abbiamo ragionato su quale
                                      sta compromettendo il benessere e in certi casi la          contributo avremmo potuto dare alla riflessio-
                                      sopravvivenza della biodiversità del nostro Piane-          ne sempre più ampia e ricca sul futuro e sui ma-

Quale futuro ci
                                      ta. Quindi, che sta minacciando seriamente il fu-           cro-trend, abbiamo condiviso quanto ha scritto re-
                                      turo delle prossime generazioni, che potrebbero             centemente lo studioso Enrico Sassoon nel volume
                                      rischiare di vivere gran parte della loro vita in una       da lui curato I nostri futuri possibili. Gli scenari a
                                      condizione di fragilità e di rischio non solo per il        medio e lungo termine per tecnologia, economia,

aspetta? Quali scenari
                                      naturale invecchiamento, ma perché vivrebbero la            finanza e imprese (2018): “Siamo entrati in una
                                      loro longevità – tipica dell’Italia – all’interno di un     nuova era di cambiamento continuo, caratterizza-
                                      ecosistema sociale, ambientale, economico meno              ta da formidabili scoperte scientifiche e innovazio-
                                      sicuro. E quindi meno sostenibile.                          ni tecnologiche quasi quotidiane, con impatti pro-

abbiamo davanti come
                                                                                                  fondissimi sulla vita di ciascuno di noi, sul mondo
                                                                                                  dell’economia e della finanza e sulla totalità delle
                                                                                                  imprese. Restare informati di queste trasforma-

opzione da scegliere?
                                                                                                  zioni continue, e soprattutto comprenderle nella
                                                                                                  loro specificità e nelle interrelazioni reciproche, è
                                                                                                  un compito difficile per chiunque ed è ancora più
                                                                                                  arduo intravedere gli sviluppi futuri per anticiparli
                                                                                                  e prendere le decisioni migliori per farvi fronte”.

6   Quale futuro                                                                                                                     Quale futuro     7
Non ci siamo voluti accontenta-       I dati di oggi ci mostrano una        Considerando che da dieci anni       Certamente esistono buone
re semplicemente di spostare          situazione preoccupante del-          a questa parte, aumenta l’età        pratiche in giro per l’Italia e l’Eu-
in avanti l’asticella dal 2050 al     la mobilità italiana non molto        media delle vittime della stra-      ropa, come illustra lo studioso
2060. Al contrario, abbiamo           dissimile da quella degli anni        da, e intrecciando questo feno-      Stefano Maggi, docente dell’U-
voluto capovolgere il nostro          precedenti. È come se ogni anno       meno con i dati di longevità del     niversità di Siena, nel suo ricco
punto di vista e provare a di-        venisse scattata la stessa fo-        nostro Paese, non sorprendono        intervento in questa ricerca, ma        Siamo persuasi che sia questo
segnare il futuro possibile della     tografia: i colori sono un po’ più    le proiezioni che riguardano l’in-   …c’è ancora un “ma” di troppo:          lo spirito giusto che le nuove
mobilità in Italia, guardando ne-     brillanti ma il protagonista della    cidentalità che potrebbe verifi-     ma i dati ci dicono che le strate-      generazioni dovrebbero assu-
gli occhi quella che sarà l’utenza    foto rimane sempre nella stessa       carsi nel 2060.                      gie fin qui seguite hanno fallito       mere.
più fragile della strada (anche)      posizione. Non si tratta di dare                                           gli obiettivi e che queste stra-
nel 2060. Provando ad avviare         una interpretazione pessimi-          Infatti, come si vede, nel 2060      tegie se non cambiano ci porte-         Per non accontentarsi e per
un dialogo con la nuova genera-       stica dei passi avanti fatti da       rischiamo di avere una forte le-     ranno ad avere un futuro con gli        imprimere quella svolta che po-
zione che oggi indicativamente        quando è stato adottato il pri-       sività dell’utenza vulnerabile, in   stessi problemi, moltiplicati dal       trebbe segnare la fase di ripresa
si trova nella fascia d’età 15 – 29   mo Piano Nazionale Sicurezza          particolare fra gli over 65 e in     fattore età.                            e resilienza che anche il Governo
anni.                                 Stradale (PNSS) nel 2001, fino        generale un aumento a doppia                                                 nazionale sta avviando con in-
                                      ai più recenti e importanti inter-    cifra delle donne e degli uomini     Prendere coscienza di questi            vestimenti di portata inedita e
Abbiamo cercato di uscire da          venti legislativi adottati, come      che nel 2060 entreranno nelle        limiti può aiutarci ad agire diver-     con un nuovo approccio al tema
una involontaria comfort zone         ad esempio il Piano Strategico        due fasce d’età 65 – 79 e over 80.   samente, nei modi e nei tempi.          della mobilità sintetizzato nella
dove si racconta alla terza età       Nazionale della Mobilità So-                                                                                       nuova denominazione del Mini-
quanti rischi corrono oggi quan-      stenibile del 2019, al quale si       Non si tratta certo di essere        La stessa Commissione Euro-             stero delle Infrastrutture e della
do si trovano ad essere utenti        aggiungono numerose attività          provocatori o perentori nei          pea nella sua Strategia per una         Mobilità Sostenibili.
della strada e come sarà sempre       di promozione della mobilità          confronti delle giovani genera-      mobilità sostenibile e intelli-
peggio fra 30 o 40 anni. E abbia-     ciclistica sviluppatesi nel corso     zioni, quanto piuttosto tentare      gente: mettere i trasporti eu-          “Le parole sono fatti”, come dice
mo cominciato a porre delle do-       della legislatura attuale come in     di fornire loro alcuni strumen-      ropei nella buona strada per            l’illustre linguista John L. Au-
mande. In fondo questa ricerca        quella precedente, ma di cerca-       ti di riflessione e di azione.       il futuro fa alcuni passaggi che        stin. E a volte possono cambiare
non fa altro – questa è la nostra     re di reagire ad un fenomeno di       Come, ad esempio, richiamare         vale la pena riportare: “Il suc-        il futuro.
ambizione – che porre domande.        insicurezza stradale evidente         l’attenzione sul fatto che molti     cesso del Green Deal europeo
Lo fa mettendo a disposizione         che si ripete uguale a se stesso.     dei rischi che oggi corrono sul-     dipende dalla nostra capacità
alcuni dati, che non pretendono       Perché di questo si tratta: da un     la strada potrebbero essere          di rendere sostenibile il sistema
di essere esaustivi ma che incro-     lato, i giovani con un’età com-       verosimilmente gli stessi che        dei trasporti nel suo insieme […]
ciati fra loro possono diventare      presa fra i 15 e i 29 anni pagano     si ritroverebbero ad avere da        Nel complesso dobbiamo modi-
un grimaldello per avviare rifles-    un prezzo altissimo alla inciden-     anziani. Nel loro futuro, nel lon-   ficare l’attuale mentalità fatta
sioni e proposte.                     talità stradale (per loro è la pri-   tano ma non lontanissimo 2060,       di piccoli cambiamenti in favore

Ma soprattutto lo fa rivolgendo-
                                      ma causa di morte) dall’altro, le
                                      persone che hanno 65 anni e ol-
                                                                            i ventenni e le ventenni di oggi
                                                                            potrebbero ritrovarsi a vivere in
                                                                                                                 di una trasformazione radicale
                                                                                                                 […] serve avere il giusto livello
                                                                                                                                                                                                 Fausto
si ai giovani. Le domande sono
per loro. Sono per chi nel 2060
                                      tre hanno tassi di mortalità che
                                      potremmo definire sproporzio-
                                                                            città ancora insicure a causa di
                                                                            una mobilità non sostenibile.
                                                                                                                 di ambizione necessaria per le
                                                                                                                 nostre politiche”.
                                                                                                                                                                                               Sacchelli
varcherà la soglia di quella che è    nati rispetto alla media: numeri      Per questa ragione crediamo sia                                                                                    Project Manager di
definita la Terza Età.                che aumentano con l’aumentare         decisivo chiedere loro di pren-                                                                                   Fondazione Unipolis
                                      dell’età.                             dere in mano questo futuro e
                                                                            cambiarlo, di adottare un nuovo
                                                                            paradigma per una nuova mo-
                                                                            bilità e quindi per comunità più
                                                                            sostenibili e sicure.

8      Quale futuro                                                                                                                                                                              Quale futuro   9
capitolo 2
                                                                                                                   Scrive Istat nel Rapporto quan-          dente. Nel caso specifico degli          zione tanto gli individui in età
                                                                                                                   do parla del 2021: “La popolazio-        ultraottantenni, più colpiti dalla       attiva quanto i più giovani: i 15
                                                                                                                   ne ultrasessantacinquenne, 13            super-mortalità, si riscontra co-        - 64enni scendono dal 63,8% al
                                                                                                                   milioni 923 mila individui a inizio      munque un incremento (+ 6.000)           63,7% mentre i ragazzi fino a 14
                                                                                                                   2021 (+ 64 mila), costituisce il         che li porta a rappresentare il          anni passano dal 13% al 12,8%
                                                                                                                   23,5% della popolazione totale           7,6% della popolazione totale.           del totale”.

L’Italia
                                                                                                                   contro il 23,2% dell’anno prece-         Viceversa, risultano in diminu-

                                                                                                                   Fig. 1 | L’Italia nel 2019

longeva
                                                                                                                   Focus sulla popolazione con 15 – 29 anni, con 65 – 79 anni, con 80 anni e oltre

                                                                                                                         Uomini                                                                    29.050.096
                                                                                                                         Donne                           totale
                                                                                                                                                                                                    30.591.392
                                                                                                                         Totale
                                                                                                                                                                                                                      59.641.488

Situazione nel 2019
e proiezione al 2060
                                                                                                                                                                                  4.639.929

                                                                                                                                                         15-29 anni               4.315.509

                                                                                                                                                                                      8.955.438

                                                                                                                                                                                  4.389.279

                                                                                                                                                         65 - 79 anni              5.050.108
I dati Istat del 2019 (Fig. 1) sono   cabile: “La pandemia ha effetti         Non solo, ma un altro passaggio                                                                          9.439.387
il nostro benchmark, consape-         limitati sull’invecchiamento e          ci aiuta a capire meglio il valore
voli che la pandemia provocata        soltanto a livello locale […] l’ec-     dei dati che abbiamo elaborato
dal Covid-19 ha segnato un pri-       cesso di mortalità rispetto al          nella proiezione al 2060 (Fig. 2),
ma e un dopo anche nella rileva-      livello atteso non è di per sé in       che conferma come la longevità
zione statistica, in molti settori    grado di rallentare la crescita         nel nostro paese sia un tratto
                                                                                                                                                                               1.655.199
della società.                        dell’invecchiamento, che infatti        caratteristico e costante, ormai
                                      prosegue portando l’età media           acquisito dalla statistica.                                                80 anni e oltre        2.764.504
Nel suo Rapporto sugli indica-        della popolazione da 45,7 a 46                                                                                                              4.419.703
tori demografici (2020) Istat         anni tra l’inizio del 2020 e l’inizio
chiarisce in maniera inequivo-        del 2021”.

                                                                                                                   Fonte: Istat

10     L’Italia longeva                                                                                                                                                                                          L’Italia longeva   11
Fig. 2 | L’italia nel 2060                                                                                          Fig. 3 | Confronto percentuale calcolato sul totale (uomini + donne) 2019 - 2060
Focus sulla popolazione con 15 – 29 anni, con 65 – 79 anni, con 80 anni e oltre

     Uomini                                                                   27.399.805
                                                                                                                                                                                                  2019               2060
     Donne                         totale
                                                                              27.761.763
     Totale
                                                                                                55.161.568

                                                                                                                    La fascia dei 15 – 29 anni del
                                                             3.987.283                                              2019 che nel 2060 andranno a
                                                                                                                    popolare le fasce over 65, rap-                 totale
                                   15-29 anni                3.675.770
                                                                                                                    presentano oggi il 15% e nel
                                                                                                                                                                                              59.641.488       55.161.568
                                                                7.663.053                                           2060 diminuiranno fino a rag-
                                                                                                                    giungere il 13,9%.

                                                                                                                    Una prospettiva rosea di lon-
                                                             4.963.410                                              gevità per le nuove generazioni
                                                                                                                                                                    15-29 anni                    15%                13,9%
                                                                                                                    che avranno davanti a sé una
                                   65 - 79 anni               5.132.755
                                                                                                                    società con esigenze e proble-
                                                                   10.096.165                                       matiche maggiori, fra queste
                                                                                                                    potrebbero ritrovarsi il tema di
                                                                                                                    una mobilità non ancora sicura.
                                                                                                                    E non ancora sostenibile.
                                                                                                                                                                    65 - 79 anni                 15,8%               18,3%
                                                            3.385.510

                                   80 anni e oltre            5.052.060

                                                                  8.437.570

                                                                                                                                                                    80 anni e oltre              7,4%                15,3%

Fonte: Rielaborazione Unipolis
su dati Istat

                                                                                                                                                                     Fonte: Rielaborazione Unipolis su dati Istat

                                       Tutto questo per sottolineare             E, soprattutto, dove il numero
                                       (Fig. 3) come l’Italia nel 2060 –         delle persone che hanno 80 anni
                                       senza sorprese – sarà ancora              e oltre aumenta in numeri as-
                                       più vecchia di oggi. Con una po-          soluti di quasi il 100%, andando
                                       polazione di 65 anni e oltre pari         a rappresentare il 15,3% della
                                       al 33,6% del totale. E dove la fa-        popolazione totale a fronte del
                                       scia 65 -79 anni passa dal 15,8%          7,4% stimato nel 2019.
                                       al 18,3%.

12     L’Italia longeva                                                                                                                                                                                             L’Italia longeva   13
capitolo 3
                                                                                                                      Fig. 4 | La motorizzazione in Italia e nei maggiori Paesi d’Europa
                                                                                                                      Passenger cars per ogni 1.000 abitanti (2019)

                                                                                                                                                             Media europea (EU28)

L’Italia
                                                                                                                                                                       Regno Unito
                                                                                                                        Numero assoluto di autovetture
                                                                                                                                                                           Spagna
                                                                                                                        Italia            39.545.232
                                                                                                                                                                           Francia

va in auto,
                                                                                                                        Germania          47.715.977
                                                                                                                        Francia           38.215.000
                                                                                                                        Spagna            25.008.216                     Germania
                                                                                                                        Regno Unito       35.168.259
                                                                                                                                                                               Italia
                                                                                                                                    EU 28
                                                                                                                                 279.895.501**

confronto
                                                                                                                                                                             Tasso medio di
                                                                                                                                                                             motorizzazione
                                                                                                                                                                           (solo autovetture)*
                                                                                                                                                               655

con l’Europa
                                                                                                                                                                 575

                                                                                                                      Per quanto riguarda i quattro
                                                                                                                      Paesi presi in esame (Fig. 4), la           570
                                                                                                                      variazione percentuale indica
                                                                                                                      una crescita costante del nume-
                                                                                                                                                                         533
                                                                                                                      ro dei passenger cars (tendenza
                                                                                                                      comune a tutti i Paesi europei)
                                                                                                                      con dati quali + 0,8% per il Re-                     528
                                                                                                                      gno Unito, + 1,3% per la Germa-             569
                                                                                                                      nia e + 2% per la Spagna. Unica
Sembra essere una certezza                  Stiamo parlando di 39.545.232         Al tempo stesso, molto distante     eccezione la Francia che regi-
granitica, anzi lo è. Con 653 pas-          mezzi circolanti sulle nostre         dalla Romania o dall’Estonia che    stra un calo dello 0,3% rispetto
senger cars ogni 1.000 abitanti,            strade. Una cifra che è cresciuta     hanno avuto incrementi rispetti-    all’anno precedente, così come
l’Italia si conferma saldamente             nel 2019 dell’1,4% rispetto all’an-   vamente pari al 7% e al 6,5%.       era in calo nel 2017: in totale con-
al secondo posto – dopo il Lus-             no precedente: una crescita                                               trotendenza a livello europeo.                                        * Passenger cars per ogni 1.000 abitanti (2019)
semburgo che ne conta 694                   media di poco inferiore a quella                                                                                                                ** Dato non definitivo
– nella classifica della moto-              dell’Europa – dove hanno circo-
rizzazione in Europa, che a sua             lato circa 280 milioni di passen-                                                                                                               Fonte: Report ACEA (gennaio 2021)
volta registra una media di 569             ger cars - che è stata dell’1,8%.
passenger cars.

14    L’Italia va in auto, confronto con l’Europa                                                                                                                                        L’Italia va in auto, confronto con l’Europa    15
capitolo 4
Rispetto al tasso di motoriz-
zazione, prendendo in esame il
quinquennio 2015 – 2019, questi
quattro Paesi – rispetto alla sal-
da posizione tenuta dall’Italia –
si spostano tra il 3° e l’11° posto.

                                                     Mortalità
Se a questo dato dei passenger
cars associamo la graduatoria
dei mezzi commerciali a mo-
tore in giro sulle nostre strade
vediamo come l’Italia sia terza
con oltre quattro milioni di vei-

                                                     stradale,
coli, dopo Franca e Regno Unito
rispettivamente con sei milioni
e quattro milioni e mezzo. Con
un tasso di motorizzazione che
dal 2015 al 2019 è passato da 80
a 86 veicoli ogni mille abitanti, a
fronte di una media europea che

                                                     oggi e
oscilla fra i 70 e i 75.

                                                     domani
                                                     Rispetto al 2001 (7.096 morti e       bilis del 2017 con una risalita del      quel salto di qualità necessario
                                                     373.286 feriti) con un tasso di       numero delle vittime – che arri-         per uscire da una posizione di
                                                     mortalità di 124,5 vittime ogni       va al 2019 quando si registra un         limbo che oscilla tra il 13esimo
                                                     milione di abitanti, nel 2010 –       tasso di 52,6 che corrispondono          e il 16esimo posto fra i 28 Paesi
                                                     anno di benchmark per la sicu-        a 3.173 vittime e 241.384 feriti.        dell’Unione (Fig. 5). Con un tasso
                                                     rezza stradale – i decessi erano                                               di mortalità che dal 2010 al 2019
                                                     calati a 4.114 e i feriti a 304.720   Nonostante le numerose stra-             ha oscillato tra 69,4 e 52,6, a
                                                     con un tasso pari a 69,4. Un’on-      tegie nazionali ed europee, che          fronte di una media europea che
                                                     da lunga non sempre costante          dal 2001 prevedono obiettivi de-         nel 2019 ha raggiunto quota 48,1.
                                                     – basti pensare all’annus horri-      cennali, l’Italia non riesce a fare

16     L’Italia va in auto, confronto con l’Europa                                                                               Mortalità stradale, oggi e domani      17
Fig. 5 | Tasso di mortalità stradale nei Paesi UE
Numero di morti per ogni milione di abitanti (2019)*
                                                                                                                                                                                                      Come si vede gli obiettivi di di-
                                                                                                                                                                                                      mezzamento del numero delle
                                                                                                                                                                 37,2                                 vittime della strada che prevede
                                                                                                                                  21,6                                                                anche il Nuovo piano Nazionale
                                                                                                                                                                Finlanidia
                                                                                                                                                                                                      della sicurezza per il 2030, ha
                                                                                                                                  Svezia
                                                                                                                                                                                                      alle spalle risultati modesti che
                                                                                                                                                                                                      non hanno mai centrato né avvi-
                                                                                                                                                                                39,3                  cinato gli obiettivi prefissati. In
                                                                                                                                                                                                      sintesi: nel 2010 si è registrato
                                                                                                                                                                             Estonia
                                                                                                                                                                                                      un calo fra le vittime del 42%
                                                                                                                                                      68,8                                            rispetto al 2001; mentre solo nel
                                                                                                             35,3
                                                                                                                                                     Lettonia                                         2013 si è raggiunto un vero e pro-
                                      29,0                                                                 Danimarca
                                                                                                                                                                                                      prio dimezzamento. Nel 2019
                                      Irlanda                                                                                                                        65,9                             rispetto al 2010 si è registrato
                                                         28,9
                                                                                                                                                                                                      un - 22,9% dei decessi, appena
                                                                 **                                                                                                  Lituania
                                                       Regno Unito                                                                                                                                    sopra la media europea. Risulta-
                                                                                               38,2                                                                                                   ti positivi ma assai lontani dagli
                                                                                                                                                                                                      obiettivi.
                                                                                54,1         Paesi Bassi
                                                                                Belgio                        36,8                                 76,6

                                                                                                             Germania                             Polonia
                                                                                            35,8
                                                                                                                                   57,9
                                                                                         Lussemburgo
                                                                                                                             Repubblica Ceca
                                                                                                                                                    45,0                                                 Media europea         48,1
                                                                                                                                                                                                         Media italiana        52,6
                                                                                                                            46,3                  Slovacchia
                                                                      49,9
                                                                                                                            Austria
                                                                      Francia                                                                    61,6
                                                                                                                            49,0                Ungheria
                                                                                                                                                                             96,0                     * Stime preliminari per Austria, Belgio,
                                                                                                                            Slovenia
                                                                                                                                                                           Romania
                                                                                                                                                                                                      Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Fran-
                                                                                                                                                                                                      cia, Germania, Grecia, Irlanda, Porto-
                                                                                                                                       72,9                                                           gallo, Regno Unito, Spagna.
           62,8                                                                                                                       Croazia
                                                                                                                 52,6                                                           89,7                  ** Per l’anno di riferimento il Regno
         Portogallo                                                                                                                                                                                   Unito è stato ancora incluso tra i Pae-
                                                                                                                 Italia                                                                               si dell’Unione Europea poiché l’uscita
                                  36,7                                                                                                                                          Bulgaria
                                                                                                                                                                                                      formale è avvenuta il 31/1/2020.
                                  Spagna

                                                                                                                                                            65,2
                                                                                                                                                            Grecia
                                                                                                                                                                                                      Fonti: ACI, Istat, ETSC, European
                                                                                                                                                                                                      Commission

                                                                                                                          32,4                                                             59,4
                                                                                                                          Malta                                                            Cipro

18    Mortalità stradale, oggi e domani                                                                                                                                                            Mortalità stradale, oggi e domani       19
Fig. 6 | Mortalità stradale in Italia: confronto tra fasce d’età

Vale la pena di fare un’incur-

                                                                                                                                                            2019                                                      2060
sione, anche se rapida e non
ancora definitiva, nel 2020, in
un contesto di crisi sanitaria
ed economica esplosa a cau-
                                                                                                                                             15-29              65-79            80 anni               15-29              65-79           80 anni
sa del Covid-19. Come atteso,
                                                                                                                                              anni               anni            e oltre                anni               anni           e oltre
nel periodo gennaio-settembre
2020 in Italia si rileva un decre-
                                                                                                                     tasso di
mento, mai registrato prima, di           2020 si registra in Italia una                                                                      70                 61                95                      70              63              100
                                                                                                                     mortalità
incidenti stradali e infortunati          forte riduzione del numero di                                              stradale*
coinvolti. Il periodo di lockdown         incidenti stradali con lesioni a
                                                                                                                                                                                                                                           840
imposto dai decreti governativi           persone (90.821, pari a -29,5%),
per contenere la diffusione dei           del numero dei feriti (123.061,
contagi ha determinato il bloc-           -32,0%) e del totale delle vitti-                                          numero                                                                                                634
                                                                                                                                              624
co quasi totale della mobilità            me entro il trentesimo giorno                                              di morti                                    572
e della circolazione da marzo             (1.788, -26,3%). Se si limita l’os-                                                                                                                              536
a maggio inoltrato, influendo in          servazione al periodo genna-          Con riferimento agli obiettivi                                                                     422
maniera determinante sul feno-            io-giugno 2020 le diminuzioni         italiani ed europei 2010-2020
meno dell’incidentalità stradale.         sono più accentuate, pari a circa     per la sicurezza stradale, sebbe-
Secondo le stime preliminari,             il 34% per le vittime e a qua-        ne la drastica diminuzione delle
nel periodo gennaio-settembre             si il 40% per incidenti e feriti.     vittime nel 2020 avvicini l’Italia
                                          Nel trimestre luglio-settembre        al target del -50% prefissato,
                                          2020 l’incidentalità è in ripresa,    ciò non consente di leggere con
                                          con cali più contenuti rispetto       accezione positiva i traguardi       numero               8.955.438          9.439. 387         4.419.703             7.663.053         10.096.165      8.437.570
                                          allo stesso periodo nel 2019.         raggiunti. Il radicale calo della    di abitanti
                                                                                mortalità nei periodi di confi-
                                          La diminuzione delle vittime          namento della popolazione e
                                          riguarda tutti gli ambiti stradali:   blocco della circolazione hanno
                                          nei primi nove mesi dell’anno è       condotto a una diminuzione for-      * numero di morti per ogni milione di abitanti
                                          stimata pari a circa il 50% sulle     zata di incidenti e vittime, non
                                          autostrade, tra il 40 e il 44% su     legata a comportamenti virtuo-       Fonte: Rielaborazione Unipolis su dati Istat
                                          strade urbane ed extraurbane.         si e al miglioramento della sicu-
                                                                                rezza stradale. In termini per-
                                                                                centuali, nei primi nove mesi del
                                                                                2020 il numero di morti scende
                                                                                del 43,1% rispetto al 2010 e del     Per quanto riguarda il focus                     In secondo luogo, tale polariz-            Allo stesso tempo, per la fascia
                                                                                66,4% nel confronto con lo           sulle fasce d’età (Fig. 6) che ab-               zazione se viene intrecciata alla          65 – 79 anni il tasso passa da 61
                                                                                stesso periodo del 2001.             biamo preso in considerazione                    curva demografica italiana ci              a 63 con un aumento del 10,8%
                                                                                                                     in questa ricerca, risulta signifi-              mostra come in realtà il tasso di          fra le vittime. Infine, anche in
                                                                                                                     cativo sottolineare due aspetti                  mortalità di 70 vittime per ogni           questo caso salta agli occhi il
                                                                                                                     della tabella.                                   milione di abitanti riguardante            dato riguardante chi nel 2060
                                                                                                                                                                      la fascia 15 – 29 anni resta fisso         avrà più di 80 anni, che registra
                                                                                                                     Prima di tutto, la polarizzazione                anche nella proiezione al 2060,            una crescita di 5 punti pari ad un
                                                                                                                     fra le fasce 15 – 29 anni e over 65              ma rappresenta concretamente               aumento del numero delle vitti-
                                                                                                                     permane e si accentua nel 2060.                  una diminuzione del 14,6% del              me del 99%.
                                                                                                                                                                      numero delle vittime.

20    Mortalità stradale, oggi e domani                                                                                                                                                                     Mortalità stradale, oggi e domani       21
capitolo 5
                                                               Nel 2019 la metà delle vittime                 Per meglio rendersi conto del             Nel decennio 2010 – 2019 cala-
                                                               della strada è rappresentata                   significato di questi dati vale la        no i valori assoluti del numero
                                                               dall’utenza vulnerabile: pedoni,               pena di raffrontarli da un lato           delle vittime e dei feriti, ma
                                                               ciclisti, conducenti e passeg-                 con il 2010 – considerato l’anno          nonostante questo fenomeno,
                                                               geri di ciclomotori e motocicli.               di benchmark per la sicurezza             l’incidenza percentuale sul to-
                                                               Tradotto in numeri assoluti 1.573              stradale – e dall’altro con la pro-       tale aumenta fino a sfiorare il

Passato e
                                                               vittime su 3.173, pari al 49,57%               iezione che è possibile fare al           50% per le vittime e il 40% per
                                                               del totale.                                    2060 (Fig. 7).                            i feriti. E questo non può non es-
                                                                                                                                                        sere considerato un campanello
                                                               Mentre per i feriti la cifra è di              In pratica, per capire cosa è suc-        d’allarme per le politiche pubbli-
                                                               93.448 persone ovvero il 38,71%                cesso mentre le ragazze e i ra-           che, poiché indica con chiarezza
                                                               del numero complessivo.                        gazzi nati alla fine del XX secolo        che se da un lato è aumentata la

presente
                                                                                                              diventavano adulti, e quello che          sicurezza stradale – con meno
                                                                                                              succederà quando varcheranno i            morti e meno feriti – questo mi-
                                                                                                              confini della cosiddetta Terza Età.       glioramento non riguarda tutti i
                                                                                                                                                        fruitori di quel bene comune che
                                                                                                                                                        è la strada.

dell’utenza
                                                               Fig. 7 | Confronto tra 2010 - 2019 - 2060
                                                               Utenza vulnerabile: pedoni, ciclisti, conducenti e passeggeri di ciclomotori e motocicli

                                                                                           2010                                    2019                                2060

vulnerabile
                                                                                        Morti           Feriti                  Morti          Feriti                Morti             Feriti

                                                               incidenza               48,04%          33,89%                  49,57%         38,71%               48,39%          39,36%
                                                               percentuale
                                                               sul totale

Pedoni, ciclisti, conducenti
e passeggeri di ciclomotori
e motocicli
                                                               totale                  1.965         102.592                   1.573         93.448                 1.531         82.428

                                                               Fonte: Rielaborazione Unipolis su dati Istat

22   Passato e presente dell’utenza vulnerabile                                                                                           Passato e presente dell’utenza vulnerabile       23
Conducenti e passeggeri
Fig. 8 | Confronto tra pedoni, ciclisti, conducenti e passeggeri di ciclomotori e motocicli al 2019

Pedoni                                                                                                                   di ciclomotori e motocicli
Morti                                                     Feriti
                                                11                                                      1.987

                                                                                                                         Morti
                                 15-29                                                      15-29
     198
                                 anni
                                                     32         11.435
                                                                                            anni
                                                                                                                 3.697
                                                                                                                                                                                              Feriti
                534                             21                       21.430                         1.710
                                                                                                                                                                         6                                                                     2.454
     336                                                        9.995                                                          22                            15-29             203                                               15-29                    16.248
                                                                                                                                                                                                    6.212
                                                                                                                                                             anni                                                                anni

                                    122                                                         3.693
                                                                                                                                           761                           197                                  47.219                           13.794

                       65 anni                                                    65 anni                                      739                                                                  41.007
                       e oltre            316                                     e oltre                6.775

                                    194                                                         3.082
                                                                                                                                                                4                                                                        176
                                                                                                                                                   65 anni                                                             65 anni
                                                                                                                                                   e oltre              78                                             e oltre                    3.273

                                                                                                                                                                74                                                                       3.097

Ciclisti
Ciclisti                                                                                                                 Fonte: Rielaborazione Unipolis su dati Istat

Morti                                                     Feriti
                                                2                                                       801
                                 15-29               17                                     15-29
     36                                                         4.419                                            3.365
                                 anni                                                       anni                         È utile ricordare che anche nel                A fronte di tali differenze, non ci
                253                             15                       16.171                         2.564            Rapporto Istat pubblicato nel                  deve stupire l’andamento della
     217                                                        11.752
                                                                                                                         luglio 2020, e riferito ai dati ri-            sicurezza stradale dell’utenza
                                                                                                                         levati nel 2019, sono evidenzia-               vulnerabile dal 2001 al 2019: un
                                                                                                                         te le notevoli differenze fra gli              andamento con molte ombre,
                                    18                                                          959
                       65 anni                                                    65 anni                                indici di lesività degli occupanti             nonostante gli ambiziosi obiet-
                       e oltre            128                                     e oltre                3.442           di autovetture (0,7 morti o feriti             tivi dei Piani Nazionali della
                                    110                                                         2.483                    ogni 100 incidenti) e quelli fra i             Sicurezza Stradale (PNSS) che
                                                                                                                         pedoni (2,7), ciclisti (1,5) e moto-           si sono succeduti in questo arco
                                                                                                                         ciclisti (1,6).                                di tempo.

24    Passato e presente dell’utenza vulnerabile                                                                                                                                                    Passato e presente dell’utenza vulnerabile                25
Fig. 9 | Totale (uomini + donne) al 2060
Rispetto al 2001 e al 2010, fra
le vittime della strada i ciclisti
sono diminuiti rispettivamente
del 30,9% e del 4,5%; i pedoni                                                                                          Morti                                          Feriti
del 48,3% e del 14%; i motoci-
clisti del 17,7% e del 26,5%. In
                                                                                                              Pedoni        Ciclisti   Ciclomotoristi         Pedoni       Ciclisti   Ciclomotoristi
controtendenza, sono i dati di                                                                                                         e motociclisti                                 e motociclisti
miglioramento che riguardano
i ciclomotoristi che contano              Se poi guardiamo a cosa si tro-
una diminuzione delle vittime             veranno davanti i giovani che
dell’84,8% rispetto al 2001 e del         nel 2060 fanno parte dell’uten-
57,3% rispetto al 2010.                   za vulnerabile nella fascia degli
                                          over 65, vediamo come rispetto
Fatta salva quest’ultima ecce-            al 2019 saranno in diminuzione i
zione, l’occupante delle autovet-         valori numerici assoluti di morti
ture si trova in una situazione più       e feriti mentre l’incidenza per-
favorevole con una diminuzione            centuale sul totale si conferma
delle vittime del 63,3% rispetto          più alta rispetto al 2010, mentre
al 2001 e del 22,6% rispetto al           rispetto al 2019 sarà uguale e più        totale
2010.                                     alta. Il che significa che il tema        tutte le età                591          267            647              20.672        14.703        39.424
                                          della protezione sulla strada
                                          per l’utenza vulnerabile resterà
                                          all’ordine del giorno in una so-
                                          cietà ancora più anziana e quindi
                                          più fragile rispetto ad oggi.

                                          Infatti, il grafico con le fasce
                                          d’età (Fig. 9) ci mostra che com-
                                          plessivamente rispetto al 2019
                                          nel 2060 aumenteranno i morti
                                                                                    15-29 anni                  27            15            174               3.165        2.880          13.908
                                          fra i pedoni e i ciclisti, mentre
                                          caleranno fra i motociclisti (si
                                          può immaginare il motivo). E
                                          soprattutto che questo anda-
                                          mento sarà determinato dal
                                          peggioramento della sicurezza
                                          della fascia degli aventi diù di 65
                                          anni: che conteranno più vittime
                                          e più feriti fra i pedoni, i ciclisti e
                                          i motociclisti.

                                                                                    65 anni e oltre             423           171           104               9.058        4.602          4.376

                                                                                    Fonte: Rielaborazione Unipolis su dati Istat

26     Passato e presente dell’utenza vulnerabile                                                                                                       Passato e presente dell’utenza vulnerabile     27
capitolo 6
                                                                                                                    Fig. 10 | Situazione nel 2019 e proiezione al 2060
                                                                                                                    Focus sulla popolazione con 15 – 29 anni, con 65 – 79 anni, con 80 anni e oltre

Scenari
                                                                                                                                                           Morti                              Feriti
                                                                                                                                                        2019        2060                    2019        2060

2060
                                                                                                                                                                                                      -14,8%
                                                                                                                                                                   +0,1%

                                                                                                                    totale
                                                                                                                                                        3.173       3.176                 241.384      205.576

Cosa succederà sulle                                                                                                                                               -14,1%
                                                                                                                                                                                                      -14,3%

strade nel 2060 in Italia
                                                                                                                    15-29 anni
                                                                                                                                                        624          536                   67.674      57.969

                                                                                                                                                                   +10,8%                             +8,7%
                                                                                                                    65 - 79 anni
Per il 2050 la Commissione Eu-          del numero delle vittime con un       Bisogna cambiare la cosiddetta
ropa ha elaborato il progetto Vi-       meno 42%, mentre dal 2010 al          cassetta degli attrezzi.                                                   572        634                    23.189      25.197
sion Zero, pensato nel lontano          2020 c’è stato un calo inferiore
1997 in Svezia e poi diventato pa-      pari al 23%. Si tratta di un valore   Se analizziamo questi dati ve-
trimonio comune delle strategie         più alto della media europea del      diamo come si corra il rischio di
per la sicurezza stradale che pe-       22%, ma con questo andamen-           vedere confermato nel prossi-                                                        +99,1%
riodicamente vengono adottate.          to non si riuscirà a raggiungere      mo futuro quanto si è verificato                                                                                        +100,2%
Nel terzo pacchetto 2020-2030, i        l’obiettivo di dimezzamento né        nei dieci anni appena trascorsi:
vari obiettivi sono considerati nel     nel 2030 né nel 2050. Anzi le         l’aumento dell’età delle vittime.     80 anni e oltre
loro insieme come dei veri e pro-       proiezioni al 2060 ci dicono che                                                                                 422        840                    7.987       15.690
pri step verso l’azzeramento di         aumenteranno le persone over          Come hanno messo in evidenza
morti e feriti in incidenti stradali.   65 vittime della strada.              tutti i più recenti rapporti annua-
                                                                              li di ACI – Istat: sono sempre più
Facendo un po’ di calcoli con           È evidente che non si tratta          anziane le vittime della strada,
quanto si è verificato fino ad oggi,    di cambiare gli obiettivi ma          un fenomeno legato all’invec-
                                                                                                                    Fonte: Rielaborazione Unipolis su dati Istat
vediamo che nel decennio prece-         di cambiare gli strumenti per         chiamento della popolazione
dente 2001 – 2010 si era verifi-        dare concretezza alla strategia       italiana.
cata una riduzione consistente          di mobilità sicura e sostenibile.

28     Scenari 2060                                                                                                                                                                                              Scenari 2060   29
capitolo 7
Nella Fig. 10 salta agli occhi in    feriti. Al contrario, aumentano di      In sintesi, le due fasce d’età 65
tutta la sua evidenza il fallimen-   circa il 10% i morti e i feriti delle   -79 e over 80 aumentano sia nei
to delle strategie nazionali (ed     persone che hanno tra i 65 e i 79       numeri assoluti sia nelle percen-
europee). Infatti il numero dei      anni. Per poi arrivare al raddop-       tuali di incidenza sul totale delle
morti in incidenti stradali nel      pio dei decessi e delle persone         vittime e dei feriti.
2060 è simile a quello del 2019,     con lesioni fra chi ha 80 anni e        Mentre, all’opposto, la fascia dei

                                                                                                                    Le buone
con un incremento di tre unità.      oltre. In particolare quest’ulti-       15 – 29 anni presenta una dimi-
Unico dato positivo la diminu-       ma fascia d’età dal 2019 al 2060        nuzione delle vittime e dei feriti.
zione del numero dei feriti.         passa dal 13,5% al 26,4% come
                                     incidenza sul numero totale             Le proiezioni del 2060 rappre-
Per quel che riguarda le tre fa-     delle vittime della strada. Un          sentano un campanello d’allarme
sce d’età considerate, vediamo       fenomeno che coinvolge anche            che oggi fa sentire forte il suo ru-

                                                                                                                    pratiche
un miglioramento dei giovani         i feriti la cui incidenza sul totale    more: qualcuno vuole ascoltarlo?
tra i 15 e i 29 anni: diminuiscono   passa dal 3,4% al 7,6%.
circa del 14% sia i decessi che i

                                                                                            Fausto
                                                                                          Sacchelli

                                                                                                                    della
                                                                                         Project Manager di
                                                                                        Fondazione Unipolis

                                                                                                                    mobilità
                                                                                                                    sostenibile

30    Scenari 2060                                                                                                          Le buone pratiche della mobilità sostenibile      31
Uno dei temi fondamentali per il futuro è quello                                                                     Un altro esempio di buona pra-          Non mancano le esperienze po-            coltà per il bisogno di distanzia-
dell’accessibilità, che riguarda prima di tutto bam-                                                                 tica è quello di Amsterdam, che         sitive anche in Italia, ne citiamo       mento dei viaggiatori.
bini e anziani, cioè le fasce più deboli che si trovano                                                              mezzo secolo fa aveva gli stessi        solo alcune come esempio dei
sulle strade. Purtroppo siamo tutti abituati a pen-                                                                  problemi di traffico delle altre        vari settori della mobilità so-          C’è però un problema di base:
sare con una mentalità autocentrica, per noi sono                                                                    città europee, con gravi inciden-       stenibile: dal tram di Firenze,          mentre, per fare un solo esem-
normali le strade e le piazze invase dalle automobili.                                                               ti stradali. Furono proprio questi      che ha avuto un successo ben             pio, nei Paesi Bassi il modello di
Non era così al tempo dei nostri nonni, fino almeno                                                                  a far nascere forti movimenti di        superiore alle aspettative, al           Amsterdam non è il solo e tutto
agli anni ’50 del Novecento. E non è normale che sia                                                                 protesta, con la richiesta di limi-     progetto Metromare a Rimini,             il paese risulta “amico” delle
così oggi. Intervenire sulla strada è possibile, per                                                                 ti di velocità urbani per le auto,      un corridoio dedicato soltanto           biciclette e adatto agli sposta-
garantire una maggiore sicurezza a tutti in parti-                                                                   di piste ciclabili e più attenzione     al trasporto pubblico con filo-          menti su piste apposite, in altri
colare a ragazzi e anziani, per dare spazio ai pedoni,                                                               verso ciclisti e pedoni.                bus elettrici, in modo che sia più       Stati, fra cui l’Italia, non esi-
per rendere ciclabili le città.                                                                                                                              veloce e competitivo rispetto            stono politiche della mobilità
                                                                                                                     Quando arrivò la crisi petrolife-       alle auto, oltre che molto meno          sostenibile a livello nazionale.
Esistono alcuni esempi che ci introducono in uno                                                                     ra del 1973, si comprese che era        inquinante. A Pesaro si è svilup-        Le buone pratiche sono il frutto
scenario diverso, che sarebbe applicabile ovunque                                                                    indispensabile un ritorno alla          pata la “bicipolitana”, una se-          di buone amministrazioni locali,
se si ragionasse in modo tale da mettere al centro                                                                   bicicletta. Furono dunque co-           rie di linee di accesso alla città       ma basta che cambi un sindaco
il pedone e non il veicolo a motore.                                                                                 struite corsie per bici separate        percorribili in bicicletta e non         per tornare indietro nei provve-
                                                                                                                     dal traffico motorizzato, che           in auto; a Palermo sono molto            dimenti per la mobilità.
Qualche esempio chiarisce cosa si può fare e cosa è        In fondo, i Piani urbani della mobilità servono a         sono divenute con il tempo vere         cresciute le pedonalizzazioni,
stato fatto. Intanto si può ricordare la “demotoriz-       poco, sono cose tecniche, quello che serve sono i         e proprie reti di piste ciclabili. Il   a partire da via Maqueda, la cui         Occorre un governo nazionale,
zazione” di Zermatt, dove si arriva soltanto in tre-       progetti politici coraggiosi. A Pontevedra non c’è        numero di biciclette e il loro uso      chiusura al traffico nelle ore           meglio ancora europeo, che pos-
no. Qui, sulle pendici svizzere del monte Cervino, a       più inquinamento acustico, le emissioni di inquinan-      sono sempre aumentati, gli inci-        diurne è cominciata nel 2014. In-        sa dare input concreti, con nor-
1.620 metri sul livello del mare, la chiusura al traffi-   ti e gas serra sono scese del 70% e la città con il suo   denti mortali sono diminuiti.           fine, si può citare un’innovativa        mative e finanziamenti, tali da
co del paese risale addirittura al 1961. Le automobili     Comune stanno ben al di sotto di tutti i limiti pre-                                              esperienza ferroviaria, quella           cambiare lo scenario della mobi-
private devono essere posteggiate a Täsch, 6 km a          visti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Non      Negli ultimi anni, Amsterdam            dell’Alto Adige, dove è stata            lità e migliorare la vita cittadina
valle, dove si trova un parcheggio coperto da 2.100        lontana da Santiago de Compostela, Pontevedra è           ha poi cominciato a rendere             creata una rete di trasporto             con azzeramento degli incidenti,
posti; da qui un treno pendolare porta a Zermatt           una città di 84.000 abitanti non turistica, ma gra-       pedonale il centro della città,         mettendo insieme orari e tarif-          modo di muoversi più sostenibi-
con una frequenza di 20 minuti. L’accessibilità in pa-     zie a questo progetto urbano, che è andato avanti         togliendo parcheggi, così come          fe di treni, bus urbani, pullman         le, aria migliore da respirare.
ese è assicurata tramite piccoli veicoli elettrici, per    gradualmente in due decenni, ha sviluppato nell’ul-       hanno fatto Oslo e Stoccolma, e         extraurbani e persino funivie e
persone e merci.                                           timo periodo il turismo familiare, perché i genitori      diverse altre città dei paesi del       cabinovie, nonché piste ciclabili
                                                           possono lasciare liberi i bambini nelle strade e nelle    nord. Ma non solo, anche Bar-           parallele a tutte le ferrovie.
Atlro esempio di rilievo è la città spagnola di Pon-                                                                 cellona è andata molto avanti,
                                                                                                                                                                                                                      Stefano
                                                           piazze, mentre gli anziani si possono spostare in
tevedra, in Galizia, dove a partire dal 2000 sono          completa sicurezza.                                       creando blocchi in cui ha tolto         Altre iniziative si sono concre-
state attuate costanti misure per l’eliminazione                                                                     il traffico di attraversamento,         tizzate durante il periodo di mo-
delle barriere architettoniche, per la riduzione del       Ma come hanno fatto? Semplice, hanno creato cor-          consentendo l’accesso motoriz-          bilità di emergenza dovuta alla                           Maggi
traffico e della velocità, per le pedonalizzazioni, per    sie per auto strette, marciapiedi larghi, strade con      zato ai soli residenti, ma a velo-      pandemia da Covid-19, esten-
i percorsi sicuri casa-scuola. In pratica, la città è      sensi unici a labirinto, circa 850 attraversamenti        cità di 10 km/h, riqualificando         dendo le piste ciclabili e incenti-                              Docente
stata riconvertita, mettendo in primo piano le per-        pedonali rialzati, semafori che fanno scattare il ver-    inoltre lo spazio per renderlo          vando la mobilità con piccoli vei-                     Università di Siena
sone e non le automobili. Quello di Pontevedra non         de pedonale dopo pochi secondi da quando si pre-          vivibile dalle persone, con inse-       coli elettrici come i monopattini,
è stato un progetto di mobilità, è stato un progetto       mono, il tempo di far vedere il giallo e il rosso alle    rimento di alberi e arredo urba-        anche per sopperire ai problemi
di città.                                                  automobili.                                               no, con colorazione dell’asfalto.       del trasporto pubblico, in diffi-

                                                           L’amministrazione comunale è rimasta in carica per
                                                           venti anni, poiché la popolazione è contenta della
                                                           vivibilità, dei grandi spazi verdi, delle piazze e dei
                                                           marciapiedi con panchine per socializzare.

32     Le buone pratiche della mobilità sostenibile                                                                                                                                     Le buone pratiche della mobilità sostenibile   33
capitolo 8
                                                                                                                                                 Un nuovo stile di vita
                                                                                                                                      Nel pensare alla mobilità del futuro il mio pri-
                                                                                                                                      mo pensiero è stato sull’impatto che questa
                                                                                                                                      oggi ha sul Pianeta. Alcune proposte politiche

Giovani
                                                                                     Le nuove strade                                  sono state fatte, penso al bonus monopattini
                                                                                                                                      e biciclette, ma ancora la strada è lunga. A fine
                                                                                     della tecnologia                                 marzo 2021 si sono riuniti diversi esperti del
                                                                                                                                      settore per discutere e affrontare il tema del-
                                                                                     Viviamo in un mondo che evolve costante-         la mobilità urbana e come renderla migliore e
                                                                                     mente, e la tecnologia può garantirci nuove e    sostenibile e questo non può che evidenziare

appunti
                                                                                     inedite possibilità. Anche per quanto riguarda   come si stia effettivamente pensando a solu-
                                                                                     la mobilità del futuro. Basti considerare gli    zioni nuove e efficaci.
                                                                                     avanzamenti tecnologici che vogliono otti-       Immagino la mobilità del futuro come qualco-
                                                                                     mizzare la mobilità urbana al fine di renderla   sa che incentivi uno stile di vita attivo, proprio
                                                                                     più sostenibile ed efficiente.                   in questi giorni, infatti, sono usciti i dati che
                                                                                                                                      dimostrano come moltissimi italiani, soprat-
                                                                                     Realtà aumentata, intelligenza artificiale       tutto giovani, vivano una vita cronicamente

di futuro
                                                                                     che permette la guida autonoma e non solo,       sedentaria. Disincentivare l’uso dei mezzi a
                                                                                     big data che consentono di analizzare i flussi   motore quindi, non solo aiuterebbe a ridurre
                                                                                     delle persone all’interno di un ambiente per     la sedentarietà, ma renderebbe migliore an-
                                                                                     poi andare ad attuare misure che rendono la      che l’ambiente, che solo per l’inquinamento
                                                                                     mobilità più sicura e sostenibile.               provoca circa 80.000 morti/anno. La spe-
                                                                                                                                      ranza è quindi che, mentre si pensa a come
                                                                                     Ovviamente ci possono essere diversi pareri,     rendere più sostenibile la mobilità e a come
                                                                                     fidarsi completamente della tecnologia così      sensibilizzare sulla sicurezza stradale giovani
                                                                                     avanzata può risultare difficile.                e meno giovani, al centro di ogni azione ci sia
                                                                                                                                      sempre la persona umana.
                                                                                     Per quanto mi riguarda, anche se siamo agli
                                                                                     inizi, voglio avere fiducia nelle applicazioni
                                                                                     delle tecnologie digitali per la mobilità del                                     Federico
                                                                                     futuro. Purtroppo, però anche questo è solo                                      Brignacca
Dopo i dati, i commenti, le buone    Cosa si aspettano e come pen-                   un possibile scenario e non dobbiamo affidar-
                                                                                                                                                     Co-coordinatore GdL Organizzazioni
pratiche fin qui svolte…i diretti    sano possa evolvere in quanto                   ci solo a questo, ma sicuramente possiamo
                                                                                                                                                    Giovanili ASviS – Alleanza Italiana per
interessati, i ragazzi e le ragaz-   effetto di azioni che andrebbero                costruire un piano per affrontare i problemi                                  lo Sviluppo Sostenibile
ze che avranno sessant’anni e        messe in atto.                                  della mobilità, tenendo in conto le sfide e le
più nel 2060…cosa pensano?                                                           opportunità del nostro mondo.
Che intenzioni hanno? Abbiamo        Una discussione appena aperta,
chiesto ai giovani che partecipa-    ma che già qui trova elementi
no ai gruppi di lavoro di ASviS e    stimolanti dai quali partire.                   Maria Vittoria
agli studenti che sono coinvol-
ti nel progetto O.R.A. - Open
                                                                                     Dalla Rosa Prati
Road Alliance di raccontarci                                                         New Wafe Plef, co-coordinatrice GdL
                                                                                     Organizzazioni Giovanili ASviS – Alleanza
come sarà secondo loro la mobi-                                                      Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
lità del 2060.

34    Giovani appunti di futuro                                                                                                                                Giovani appunti di futuro      35
La mobilità                                                                                                Nel nostro futuro
     del futuro più sicura
                                                                                                                Nel nostro futuro vediamo persone più responsabili e consapevoli dei pericoli che si posso-
                                                                             Parole e Pensieri                  no incontrare per le strade. Questo anche grazie all’informazione e alla sensibilizzazione che
     Alla luce dei dati che ho analizzato, sono                                sulla mobilità                   si sta facendo verso di noi, ragazzi di oggi. Immaginiamo un mondo green ed ecosostenibile.
     giunta a formulare alcune idee per rendere                                                                 Immaginiamo una città con meno automobili e con la maggior parte di esse elettriche, dunque
     la mobilità del futuro più sicura. Le vittime di                                                           ecosostenibili e, chissà, anche alimentate da nuove fonti di energia. Noi dobbiamo impegnarci
     incidenti stradali, secondo questa ricerca, au-      Diversi studi hanno già confermato dei cam-           in prima persona per raggiungere questi obiettivi.
     menteranno tra gli anziani entro il 2060: per        biamenti incisivi per l’Italia entro i prossimi
     evitare che ciò accada un semplice rinnovo           dieci anni. Aumento della densità demogra-            Per evitare di essere insicuri quando avremo 60 anni, pensiamo che le persone debbano poter
     della patente (con controllo dei riflessi ecc.)      fica, mezzi di trasporto autonomi ed ecoso-           guidare soltanto fino ad una certa età, che sarà stabilita per tutti (ad esempio 75 anni). Rite-
     non basta; secondo me sarebbe più opportu-           stenibili, sono solo alcune delle dinamiche           niamo che dopo questo limite di età, a causa del naturale invecchiamento, i riflessi ed alcune
     no indicare un’età massima per poter guidare         previste. Ma sicuramente, la tematica più             funzioni fisiche e mentali risultino più lenti e possano mettere in pericolo sé stessi e gli altri.
     (quando il livello di attenzione e i riflessi sono   importante che influenzerà il futuro, è la so-        Pensiamo anche che i ragazzi non debbano prendere la patente di guida e il patentino sino al
     ancora buoni) e promuovere l’uso dei mezzi           stenibilità ambientale, e l’impatto che essa          raggiungimento della maggiore età. Il patentino o la patente concessi a ragazzi troppo giova-
     pubblici in modo che si possa continuare a           ha/avrà. Attraverso un ampio confronto con            ni, potrebbero essere causa di problemi per tutti, anche per chi è più anziano.
     spostarsi e a mantenere la propria autono-           i ragazzi della 4Ag, sono emerse proposte,
     mia. Chiaramente questo provvedimento do-            speranze ed obiettivi per il futuro, il nostro
     vrebbe essere attuato solo nei confronti di          futuro. Molti sono fiduciosi per i cambiamenti        Classe 4^D Liceo “R. Cottini” - Torino
     persone che hanno una età che ricopre la fa-         riguardanti le stesse auto che percorreranno
     scia tra i 75 e gli 80 anni. Poi sarebbe necessa-    le nostre strade, che i veicoli attuali possano
     rio promuovere maggiormente la costruzione           essere sostituiti da altri più tollerabili; sicura-
     di “auto intelligenti” ovvero di veicoli che sia-    mente autonomi ed elettrici, limitando l’emis-
     no in grado di rilevare quando il conducente         sione di monossido di carbonio e di ossido di
     ha un attacco di sonno e di emettere un suo-         zolfo. Altri invece si sono concentrati sul ri-
     no per risvegliarlo e che nello stesso tempo         spetto della strada e dell’impatto che essa ha
     abbiano la capacità di guidare il veicolo sulla      sulla natura, evitando di deturpare la strada
                                                          con rifiuti; nel miglioramento della coabita-
                                                                                                                                                                            La mobilità del futuro
     giusta corsia per evitare di invadere la corsia
     opposta. Per evitare che persone che hanno           zione tra automobili, biciclette e pedoni in sin-
     bevuto si mettano alla guida, sarebbe op-            tonia, attraverso l’incremento di piste ciclabili     L’argomento riguardante la mobilità del futuro è un tema molto caro a noi ragazzi poiché sia-
     portuno che si aumentassero i controlli non          e l’utilizzo di monopattini elettrici e trasporti     mo proprio noi a doverci preoccupare del futuro e del mondo in cui viviamo, prendendocene
     solo sulle strade (anche con l’ausilio di nuove      pubblici. L’aspetto su cui tutti sembrano esse-       cura. È importante tenere in considerazione gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e, in parti-
     tecnologie), ma anche nei locali. Spero che          re in maggior accordo però, è la conoscenza           colar modo l’Obiettivo 11 “Città e comunità sostenibili”, un passo avanti per trattare e attuare lo
     nel 2060 gli attuali 20enni siano pienamente         che i cittadini hanno della strada, e dalla loro      sviluppo sostenibile con maggior RESPONSABILITÀ. Per salvare la mobilità del futuro ritengo
     consapevoli dei danni che si possono provo-          impronta ecologica sulla nostra penisola. È           che sia utile introdurre un sistema di trasporti pubblici sicuri, sostenibili ed efficaci e acces-
     care per una scelta sbagliata o avventata; e         quindi doveroso informare i cittadini dell’im-        sibili per tutti, anche per coloro che sono più vulnerabili (anziani, bambini). In questo modo si
     si sia riusciti a far comprendere l’importanza       portanza del rispetto comune e della strada,          eviterebbe di effettuare brevi spostamenti con macchine che sono veicoli maggiormente in-
     di usare le auto soltanto quando necessario e        prima di imporre cambiamenti.                         quinanti e incentivare maggiormente l’uso di biciclette con più piste ciclabili, un mezzo como-
     con responsabilità (a tal proposito si potreb-                                                             do, non inquinante e utile. Importante sarebbe sostituire le macchine a benzina e gasolio, con
     be pensare di far seguire periodicamente le-                                                               macchine elettriche. Tutto questo potrà davvero realizzarsi solo se ognuno di noi cambiasse
     zioni di educazione stradale a chiunque usi un                          Classe 4^AG IISS                   le proprie abitudini, il proprio stile di vita, guardando al mondo e al futuro con maggior respon-
                                                                                                                sabilità, coinvolgendo più settori per raggiungere gli obiettivi a cui si aspira per una vita più
     veicolo).                                                                “Mons. A. Bello”                  dignitosa, sicuramente più sostenibile e sana.
                                                                               Molfetta (Bari)
     Stefany Attila                                                                                                                                                              Francesca Corriero

36    Giovani appunti di futuro                                                                                                                                                             Giovani appunti di futuro   37
Per salvare la mobilità del futuro
                                                                                                            Per salvare la mobilità del futuro, io oggi proporrei di raggiungere alcuni miei obiettivi, che in
                                                                                                            realtà accomunano un po’ tutti. Uno fra i primi è quello di utilizzare molto meno auto o moto-
                                                                                                            veicoli personali se la meta da raggiungere è vicina: è preferibile andare in autobus, così da
                                                                                                            ridurre anche l’inquinamento atmosferico dato dalla benzina, preferibile andare in bici, a piedi
     La mobilità nel 2060                                                                                   o anche con i nuovi monopattini elettrici, sin da ora abbastanza diffusi.

     Il Progetto O.R.A. mi ha fatto riflettere sugli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, e in particola-   Grazie all’introduzione delle nuove tecnologie che rendono possibili numerose trasformazioni
     re sull’Obiettivo 11: “Città e comunità sostenibili” per trattare e attuare uno sviluppo sostenibile   e innovazioni, io immagino la mobilità del futuro, in gran parte, caratterizzata da auto a energia
     con maggiore responsabilità. Mentre immaginavo la mobilità nel 2060 mi è tornata in mente              elettrica, fatte con materiale sostenibile (ad esempio vetri in policarbonato che garantiscono
     la canzone di Lucio Dalla “Il Motore del 2000”. Il cantautore bolognese già immaginava nel 1976        un minor spreco di energia), semafori e lampioni capaci di autoregolarsi, biciclette fatte con
     un miglioramento delle condizioni ambientali dovuto ad un rivoluzionario motore “delicato” e           materiale riciclato, così da essere più leggere e piacevoli a portarle…
     con “lo scarico calibrato ed un odore che non inquina”. La mobilità del 2060 la vedrei assicu-
     rata dall’uso esclusivo di veicoli elettrici, con motori a zero emissioni, così come profetizzato      Io credo che la soluzione alla mobilità non sia solo individuale, ma anche collettiva, poiché bi-
     da Dalla. Penserei, inoltre, non ad uno sviluppo della mobilità collettiva bensì ad uno sviluppo       sogna aprirsi alle nuove tecnologie e alle innovazioni, poiché la qualità dell’aria, della vita e
     smart della mobilità singola, dove il mezzo di locomozione sarà interconnesso alla rete, guida-        della salute riguardano tutti e non solo il singolo.
     to da intelligenza artificiale, con un netto calo della possibilità di fare incidenti. Immagino una
     rete stradale piena di sensori che comunicano alle auto in transito la velocità da mantenere,
     gli ostacoli, come mantenere la propria corsia e la distanza dal veicolo che precede, di accele-       Silvia Arberio
     rare e decelerare all’occorrenza a seconda delle condizioni di viabilità. E in queste auto del fu-
     turo i passeggeri si accomoderanno come in un salotto, potranno liberamente parlare tra loro,
     telefonare, leggere o ascoltare le notizie senza doversi preoccupare della strada e della guida.
     Infatti, a queste auto interconnesse basterà comunicare la destinazione e, loro stesse, in tutta
     autonomia, calcoleranno il percorso tenendo conto della viabilità, si collegheranno al sistema
     di gestione del traffico e ci condurranno a destinazione senza che noi ci preoccupiamo della                                                La mobilità nel futuro sarà
     guida. I presupposti, per tale sviluppo oggi già sono in corso, si pensi alle auto a guida assistita
     e agli esperimenti in corso per la realizzazione di auto a guida autonoma. Questa tipologia di                                  completamente diversa da quella attuale
     guida e di servizio offerto dalla tecnologia, oggi allo studio e in fase di prototipi, e che certa-
     mente fra 40 anni diventeranno una realtà, sarà certamente utile sia ai futuri giovani, che alle       La mobilità nel futuro sarà completamente diversa da quella attuale a seguito di una serie di
     persone più attempate, ossia a noi sessantenni e, magari, con l’allungarsi della vita anche ai         considerazioni:
     nostri genitori o fratelli maggiori che nel 2060 saranno nella fascia di età tra i 70 e gli 80 anni    1. Automazione dei mezzi di trasporto e controllo traffico e spostamenti mediante umanoidi
     o più. Ai giovani, permetterà di tornare dalle discoteche in tutta sicurezza il sabato sera; a noi,    2. Controllo del territorio tramite droni e possibilità individuale del loro utilizzo
     futuri sessantenni, permetterà di godersi un viaggio in tutta tranquillità, come su un mezzo di        3. Mobilità tramite dispositivi aerei individuali
     trasporto pubblico, condotti dalla nostra “smart auto”; ai futuri ottantenni, magari con qualche       4. Droni per il trasporto merci
     acciacco, permetterà di muoversi in autonomia, come se fossero accompagnati. Bisogna sa-               5. Necessità di regolamentare il traffico aereo mediante un nuovo codice normativo
     per sognare in grande e accettare ogni piccola conquista che porterà alla loro realizzazione.          6. Treni solo ad alta velocità comunque non confrontabili con gli attuali
                                                                                                            7. Maggiore presenza di dispositivi elettrici individuali
     Chiara Giorgio                                                                                         Quindi la sicurezza personale su strada e aerea con tale premessa sarà garantita da codici
                                                                                                            stradali e aerei completamente rivisitati ed una educazione mirata al rispetto degli altri e del
                                                                                                            territorio che modifichi stili di vita attuali incompatibili con la realtà del 2060.

                                                                                                                                                     Classe 4G ITIS “A. Volta” - Napoli

38   Giovani appunti di futuro                                                                                                                                                         Giovani appunti di futuro   39
Puoi anche leggere