Carta dei servizi 2021 - HOSPICE - Villa Ardeatina
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Il presente documento è stato redatto con la collaborazione del Re- sponsabile della Struttura, dell’Amministratore Unico, del personale operante nella Struttura, con l’apporto del Tribunale del Diritto del Ma- lato, ed anche grazie alla preziosa collaborazione di Parenti e Pazienti che, attraverso i loro suggerimenti, risultano essere indispensabili per il continuo miglioramento dell’Hospice.
Premessa 2 Gentile Ospite, qui di seguito abbiamo il piacere di presentarle la nostra “Carta dei Servizi”, uno strumento che ci consente di condividere e migliorare la qualità del servizio offerto, studiato e finalizzato alla tutela dei diritti dei cittadini nell’ambito del servizio erogato. L’Hospice “Villa Ardeatina”, a tal proposito, vuole creare un rapporto di dialogo e collaborazione sempre più stretto con l’Ospite, con l’intento di migliorare la qualità del servizio offerto rendendolo non solo più efficiente e tempestivo, ma soprattutto più capace di rispondere alle diverse esigenze di quanti ne usufruiscono. Il nostro obiettivo infatti, è quello di offrire una qualificata accoglienza contraddistinta dall’umanità di tutti coloro che, a vario titolo, operano nella nostra Struttura. La presente Carta dei Servizi è dunque destinata ai Pazienti allo scopo di informare di quanto beneficio la struttura possa offrire loro a livello di benessere fisico e psicologico. La Carta è stata predisposta secondo quanto stabilito dal DCA (Decreto Commissario ad Acta) U00311 del 06/10/2014 della Regione Lazio.
Il nostro impegno 3 L’IMPEGNO DI VILLA ARDEATINA NEL LIMITARE LA DIFFUSIONE DEL SARS-COV-2 Per limitare la diffusione del Sars-CoV-2, fino a fine emergenza l’attività lavo- rativa è vincolata al rispetto delle condizioni che assicurano ai residenti ed ai lavoratori adeguati livelli di protezione. L’obiettivo è quello di: 1. Applicare ed implementare costantemente le raccomandazioni di Preven- zione e Controllo delle Infezioni Infection Prevention and Control (di seguito IPC) che devono essere adottate, sulla base delle evidenze scientifiche e delle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (di seguito OMS), per prevenire e/o limitare la diffusione del SARS-cov-2 e della patologia correlata (COVID-19); 2. Diffondere più specificamente tutte le misure di prevenzione generali e specifiche. Le misure hanno l’obiettivo di: A. Ridurre la trasmissione associata all’assistenza sanitaria ed il rischio di am- plificazione del contagio da parte delle strutture ospedaliere; B. Aumentare la sicurezza del personale, dei pazienti e dei visitatori; C. Applicare le misure di prevenzione razionali e sostenibili, anche in relazio- ne all’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (di seguito DPI). TUTTO IL PERSONALE OPERANTE NELLA CASA DI CURA VILLA ARDEATINA È STATO FORMATO PER LA PREVENZIONE, CONTENIMENTO DEL SARS-COV-2 E PER L’USO CORRETTO DEI D.P.I. La Direzione della struttura con il responsabile per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all’assistenza (CICA) e specificatamente del COVID-19, unitamente al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ed al Medico Competente, in accoglienza delle indicazioni contenute nella dir.reg. le Z00034, hanno inteso predisporre un miglioramento delle procedure esi- stenti integrandone il contenuto alle ulteriori indicazioni emerse ed alla luce dell’esperienza maturata nonché alla recente intergrazione dei piani regionali territoriali per assistenza ambulatoriale, residenziale e semiresidenziale.
Il nostro impegno 4 ACCESSO ALLA STRUTTURA Precauzioni specifiche per prevenire il contagio dall’esterno Precauzioni all’Ingresso e norme di comportamento I pazienti e l’eventuale accompagnatore potranno accedere solamente dal varco di accesso alla struttura (salvo diversa indicazione), dove sarà presente un addetto dotato dei dpi previsti e di termoscanner. Potranno accedere solo gli utenti autorizzati. La verifica sarà effettuata con una lista aggiornata quoti- dianamente per singolo servizio, consegnata all’addetto al varco. Se sussistono i criteri di accesso alla casa di cura, come previsto dai protocolli in atto anche per il personale, verrà fatto attendere in macchina, verrà avvisa- ta la caposala dell’arrivo dell’utente, che verrà quindi preso in carico dal per-
Il nostro impegno 5 sonale del servizio e accompagnato fino ai locali di terapia. L’accompagnatore (fatta eccezione per il caregiver del minore) dovrà lasciare la struttura tramite lo stesso varco. Nel caso in cui l’utente conduca personalmente un mezzo di trasporto, verrà fatto transitare fino al parcheggio e raggiungerà immedia- tamente i locali del reparto di assegnazione. In caso di parametri rilevati al varco di accesso alla clinica indicativi di “soggetto sospetto” (accompagnatore o utente), questi verrà fatto attendere in macchina, chiamato il medico del reparto o il medico di guardia che, valutata la situazione invierà il paziente a domicilio con le indicazioni previste dalle procedure regionali e ministeriali (il paziente dovrà dichiarare la propria volontà a rientrare a domicilio dopo essere stato edotto sui rischi e sulle precauzioni da adottare per la sicurezza di eventuali conviventi), avvertirà il Medico di Medicina Generale e il numero verde Regionale 800 118 800 e seguirà scupolosamente le indicazioni rice- vute oppure attiverà la chiamata al 118. Per i pazienti che giungono con ambulanza saranno fatti proseguire verso il parcheggio delle ambulanze, da questo punto proseguiranno nell’area adibita al triage in prossimità della direzione sanitaria. Dopo le operazioni di sbarellamento del paziente le ambulanze attenderanno l’esito del triage di ingresso e, solo dopo l’autorizzazione al ricovero, seguiran- no il percorso inverso per immettersi nuovamente in via Mentore Maggini. Nei varchi di ingresso sono comunicate le precauzioni prese in azienda per ridurre il rischio di contagio nonché le norme igieniche da osservare. Sono già in essere i seguenti divieti: v Divieto di stare ad una distanza inferiore ad 1 mt. da altre persone. v Divieto di accesso in azienda per coloro che hanno sintomi tipici di con- tagio da covid-19: temperatura corporea superiore o uguale a 37,5°c, tosse, raffreddore o altri sintomi. v Divieto di accesso in azienda per coloro che sono oggetto di provvedimenti di quarantena, v Divieto di accesso in azienda a persone asintomatiche ma che hanno avu- to contatto, almeno fino a 14 giorni precedenti, con persone risultate positive al virus, v Divieto di accesso alle persone che si sono recate in zone a rischio di con- tagio elevato negli ultimi 14 gg. v Divieto di accesso a pazienti e accompagnatori non in possesso di regolare autorizzazione per le terapie o visitatori non autorizzati dalla direzione azien- dale.
Il nostro impegno 6 SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE DEI RESIDENTI E DEI VISITATORI Una adeguata sensibilizzazione e informazione dei residenti e dei visitatori è fondamentale nella prevenzione e nel controllo del COVID-19. In struttura sono utilizzate cartellonistiche a pannello multi-tematico e af- fissioni in punti strategici di istruzioni sull’igiene delle mani, sull’obbligo di utilizzo dei presidi medici per la prevenzione (mascherine e guanti) e del distanziamento sociale. Sono previsti opuscoli per i pazienti e loro accompagnatori che riceveranno in cartaceo qualora non ricevuto per mail all’atto del pre-triage telefonico per l’appuntamento alle prestazioni. Lo stesso opuscolo verrà consegnato ai visitatori autorizzati 5 COSE DA SAPERE Cosa è il COVID-19? COVID sta per COrona VIrus Disease, malattia da coronavirus del 2019. Si tratta di un virus fino ad oggi non identificato che appartiene alla famiglia dei coronavirus già diffusi negli animali e negli uomini. Quali sono i sintomi del COVID-19? Nella maggior parte dei casi si tratta di sintomi influenzali: naso che cola, mal di gola e febbre. Tuttavia può essere più grave per alcuni e portare alla polmonite o a difficoltà respiratorie. Come si diffonde il COVID-19? Come le normali influenze, il COVID-19 si diffonde attraverso contatti ravvici- nati. Ad esempio, se qualcuno tossisce o starnutisce, le piccole gocce conte- nenti il virus possono contagiare le persone vicine. Quali sono le persone a rischio? Le persone anziane e quelle con patologie, come il diabete e malattie car- diovascolari, sono più a rischio di sviluppare una forma più grave di malattia. Come si cura il COVID-19? Al momento i pazienti sintomatici ed infetti, possono essere trattati, nei re- parti specifici del SSN autorizzati alle cure Covid-19.
Il nostro impegno 7 5 COSE DA FARE Lavati spesso le mani Lavati spesso le mani con acqua e sapone e, se non sono visibilmente sporche, usa pure il gel alcolico: ciò rimuoverà il virus dalle tue mani. Quando tossisci o starnutisci copriti naso e bocca con l’interno del go- mito o con un fazzoletto – non con le mani Non lasciare in giro il fazzoletto sporco e cerca di lavarti le mani anche con il gel alcolico. In questo modo proteggerai te stesso e gli altri da tutti i virus rilasciati quando si tossisce e si starnutisce. Se nelle vicinanze c’è una persona che starnutisce o tossisce tieni se possibile una distanza di circa un metro Il COVID-19 si diffonde come l’influenza attraverso il contatto fra le persone. È consigliabile ridurre per quanto possibile le visite ai parenti e conoscenti ammalati. Se le tue mani non sono pulite è buona norma evitare di toccarti occhi, naso e bocca Può capitarti di toccare superfici sporche e rischiare di portare così agli occhi al naso e alla bocca virus e batteri in ge- nerale; evita quindi di toccarti occhi, naso e bocca se prima non hai lavato le mani, anche solo con il gel alcolico. Nel rispetto degli altri, se hai febbre, tosse e soprattutto se respiri male, avverti subito un operatore sanitario.
Il nostro impegno 8 PRECAUZIONI GENERALI Misure valide per tutti i cittadini: a. Evitare contatti ravvicinati con soggetti affetti da infezioni respiratorie acu- te; b. Lavarsi frequentemente le mani, specie dopo contatto diretto con persone malate o l’ambiente in cui si trovano; c. Adottare mascherina preferibilmente a copertura di naso e bocca in am- bienti chiusi e frequentati da altre persone al di fuori della propria abitazione. d. In ogni attività sociale esterna mantenere la distanza di sicurezza di alme- no un metro da ogni altra persona; e. In caso di infezione respiratoria acuta mettere in pratica l’etichetta respi- ratoria, indossare la mascherina e chiedere assistenza medica in presenza di distress respiratorio. APPLICAZIONE DELL’ETICHETTA RESPIRATORIA v Coprirsi bocca e naso durante gli starnuti o la tosse utilizzando fazzolettini di carta o, in mancanza d’altro, la manica del proprio vestito; v Eliminare il fazzolettino di carta nel più vicino raccoglitore di rifiuti; v Praticare l’igiene delle mani subito dopo (con lavaggio o utilizzo di soluzione idroalcolica).
Il nostro impegno 9 PRECAUZIONI STANDARD ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA Si tratta del livello base delle precauzioni IPC, che i pazienti, gli accompagna- tori e i visitatori (laddove ammessi) devono utilizzare sempre all’interno della struttura. Le precauzioni standard consistono in: 1. Rispetto degli orari indicati dalla struttura (appuntamenti, visite, ecc.); 2. Igiene delle mani; 3. Etichetta respiratoria; 4. Uso di mascherina facciale; 5. Controllo della temperatura; 6. Corretta gestione dei rifiuti; 7. Lavarsi frequentemente le mani, specie dopo contatto diretto con persone malate o l’ambiente in cui si trovano. PRECAUZIONI DA CONTATTO E DROPLET 1. Igiene delle mani secondo quanto definito al punto precedente 2. Evitare di toccarsi occhi, naso o bocca con guanti contaminati o con le mani nude; 3. Indossare i DPI appropriati sulla base dell'attività svolta 4. Pulizia adeguata delle attrezzature, disinfezione, e sterilizzazione. Aumentato il livello di pulizia ambientale: evitare di contaminare le superfici non a diretto contatto con il paziente ad esempio, maniglie delle porte, inter- ruttori della luce e telefoni cellulari. Il paziente deve restare in camera: se è necessario il trasporto, fargli indossare la mascherina chirurgica, camice, guanti e utilizzare vie preferenziali predefi- nite al fine di minimizzare l'esposizione dello staff, di altri pazienti e, laddove autorizzati, dei visitatori. In aggiunta a quanto precedentemente specificato in relazione alle precauzio- ni e all’utilizzo di DPI, si specifica che: a. Tutti gli operatori sanitari o assimilati che lavorano nella struttura adottano sistematicamente le precauzioni standard nell'assistenza di tutti i residenti e le precauzioni specifiche in base alle modalità di trasmissione e alla valuta- zione del rischio nella struttura.
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Il nostro impegno 12 Comportamenti da seguire Lavati le mani con acqua e sapone o con il gel alcolico il più spesso possibile. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani. Anche se le tue mani ti sembrano pulite lavale con acqua e sapone (60 secondi) o con il gel alcolico (30 secondi) il più spesso possibile Evita strette di mano, baci e abbracci Ogni volta che tossisci o starnutisci copriti il naso e la bocca con un fazzoletto o con l'inca- vo del gomito. I fazzoletti dovrebbero essere preferibilmente di carta e dovrebbero essere smaltiti in una pattumiera chiusa Evita assembramenti ed anche nelle attività di socializzazione mantieni la distanza di almeno un metro dalle altre persone Usa la mascherina se sospetti di essere ma- lato. Se ti chiedono di indossarla è per la tua salute e delle persone che vivono con te nella struttura: non toglierla senza consultare gli operatori sanitari Comunica la comparsa o aggravamento di sintomi respiratori (tosse, raffreddore, mal di gola, difficoltà respiratorie) e presenza di febbre
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Il nostro impegno 14 SANIFICAZIONE La pulizia e l’utilizzo delle corrette misure di igiene degli ambienti costruiti rappresentano un punto cardine nella prevenzione della diffusione di SARS- CoV-2. Gli ultimi studi mostrano quanto la contaminazione ambientale sia rilevante e quanto questa possa essere potenzialmente centrale nella diffusione virale, sottolineando il ruolo fondamentale ed equivalente delle precauzioni da con- tatto rispetto ai dispositivi di protezione delle vie aeree. Si riporta l’evidenza riguardante la contaminazione virale dell’ambiente co- struito e l’efficacia che hanno i disinfettanti sulle superfici contaminate in modo tale da poter essere guida nella scelta dei corretti presidi sia in ambito sanitario che assistenziale. Infine, si riportano le regole da seguire per la puli- zia delle stanze che hanno ospitato un paziente affetto da COVID-19 in ambito sanitario e domestico. La trasmissione di SARS-CoV-2 avviene principalmente con due modalità: at- traverso grandi particelle respiratorie (droplet > 5 μm) e per contatto, diretto o indiretto. Sono state proposte anche altre vie di trasmissione, come la tra- smissione aerea tramite aerosol (particelle < 5 μm) e una trasmissione legata alla eliminazione fecale che tuttavia non sono state ancora del tutto chiarite (2, 3). In particolare, per quanto riguarda la contaminazione ambientale, potenziale modalità di contagio indiretta, l’evidenza emersa da precedenti studi sui coro- navirus mostra che questo particolare gruppo è più stabile nell’ambiente degli altri virus con envelope). È quindi necessario porre in atto tutte le misure essenziali a limitare la tra- smissione ambientale del virus e adottare tutte le precauzioni da contatto necessarie compresa la sanificazione delle superfici. La casa di cura Villa Ardeatina adotta le indicazioni derivate dalla raccoman- dazione di ISS per i prodotti chimici efficaci per eliminare dalle superfici, dagli arredi e dalle strumentazioni utilizzate, anche i virus con involucro (corona- virus). E ‘stato disposto l’utilizzo di composti contenenti cloro attivo allo 0’1 % per tutte le superfici lavabili e non soggette a deterioramento per uso del prodot- to; per tutte le altri superfici e’ previsto utilizzo di alcool al 70% di volume. La comune candeggina è ritenuta efficace per il rapporto costo-beneficio a condizione della opportuna diluizione per condizionarne il contenuto di cloro fino allo 0,1% In caso di particolari problematiche di salute dei residenti sono previsti pro- dotti chimici adeguati ma altrettanto efficaci.
Indice 15 1. Mission 16 2. Valori ispiratori 18 3. Obiettivi operativi 20 4. La struttura 21 5. L’équipe medica 23 6. Continuità 25 7. Il servizio di Hospice 26 8. Hospice domiciliare 29 9. U.R.P. 30 10. Privacy 31 11. Il sistema di qualità 32 12. Informazioni e numeri utili 40
1. Mission 16 Le Cure Palliative sono cura attiva, totale, di persone la cui malattia di base non risponde più a trattamenti specifici, attraverso: v La globalità dell’intervento terapeutico non limitato al controllo dei sintomi fisici, ma esteso al supporto psicologico, relazionale, sociale e spirituale, con un alto livello di assistenza specialistica. v La valorizzazione delle risorse della persona e della sua famiglia. v La molteplicità delle figure coinvolte nel piano di cura. v Il pieno rispetto dell’autonomia e dei valori della persona. v La formazione di una rete assistenziale nel territorio che si integra fortemente con le aziende ospedaliere e i servizi sociali, che per- mette una reale continuità della cura.
1. Mission 17 Il nostro piano di cura è volto a garantire la migliore qualità di vita pos- sibile alla persona malata, tenendo sotto controllo il dolore e gli altri sintomi, prestando attenzione all’aspetto psicologico e sociale, per offrire una risposta adeguata alle esigenze del malato, nel rispetto della sua volontà e dei suoi principi. Le Cure Palliative sono infatti, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “cure attive rivolte alla dimensione fisica, psico- logica, emozionale, sociale e spirituale del malato e della sua famiglia, con lo scopo di migliorare la qualità della vita offrendo una risposta globale ed efficace ai bisogni della persona malata”. È per questo che in Hospice l’assistenza è centrata sul malato e, nel rispetto dei suoi valori, ha come obiettivo principale quello di dare senso e significato ad ogni momento della sua vita.
2. I valori ispiratori 18 L’attività di cura ed assistenza che si svolge in Hospice, è indirizzata da alcuni irrinunciabili valori che costituiscono altrettanti diritti per gli uten- ti, ai quali è richiesto il semplice rispetto di alcune regole di convivenza. I principi ispiratori che in questa sede si affermano sono: v la centralità dell’ospite e della sua personalità rispetto ad ogni altra esigenza operativa; v l’eguaglianza di tutti gli Ospiti rispetto al soddisfacimento dei loro bisogni e delle loro esigenze, senza alcuna discriminazione di qualsiasi natura (fisica, psichica, sociale, culturale, spirituale o religiosa, ed economica); v l’imparzialità di tutti coloro che operano a qualsiasi titolo e con qualsiasi ruolo nei confronti dei malati ospitati, o di coloro che lo saranno; v il rispetto e la continuità delle abitudini di vita degli Ospiti con il solo limite della sicurezza e delle esigenze degli altri ospiti; v la possibilità di scelta dell’Ospite rispetto al ricovero e alla perma- nenza in Hospice e rispetto ai servizi, dal punto di vista sia norma- tivo sia tecnico-professionale; v la partecipazione dell’Ospite in modo diretto ed indiretto (attraver- so proprie rappresentanze) al miglioramento della qualità delle prestazioni e dell’organizzazione.
2. I valori ispiratori 19 L’ Hospice è destinato all’ospitalità dei malati affetti da patologie ad andamento irreversibile, in fase avanzata a rapida evoluzione, per le quali ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione della patologia non è possibile, né proporzionata. Si propone, inoltre di dare sollievo alle famiglie offrendosi come sostituzione residenziale tempo- ranea, rendendo partecipi del piano di cura sia la famiglia che la rete amicale. Nell’impegno ad ottenere la migliore qualità possibile per i malati, è ritenuto fondamentale rispettare l’autonomia, la dignità ed il diritto a ricevere risposte veritiere, permettendo la scelta tra diverse possibili alternative di cura e cercando sempre di personalizzare l’assistenza in funzione delle caratteristiche, dei bisogni e dei desideri di ognuno. L’Hospice si propone di favorire il rientro dei malati alla propria casa, il luogo ritenuto più idoneo per effettuare Cure Palliative, ma anche di sollevare le famiglie quando a domicilio non vi solo le condizioni neces- sarie per affrontare le condizioni della persona malata. L’Hospice favorisce la presenza della famiglia accanto al congiunto ri- coverato e, tenendo sempre conto della volontà del paziente, fornisce informazioni chiare, continue ed il più possibile univoche sul suo stato di salute, mettendolo in grado di partecipare al progetto assistenziale.
3. Obiettivi operativi 20 Informazione: v A tutti i malati ed alle loro famiglie viene assicurata un’informazio- ne chiara e corretta sulle terapie che possono essere effettuate e sulle modalità di utilizzo della Casa. v A ogni malato e famigliare sarà consegnata la carta dei servizi e alla dimissione una lettera a firma del Medico della Casa indiriz- zata al Medico di Medicina Generale contenente chiarimenti ed informazioni sulle terapie effettuate e sul trattamento post dimis- sione. L’Hospice è dotato e mette a disposizione degli ospiti che lo desi- derano la Carta dei Diritti dei malati. Personalizzazione: v Per ogni malato viene preparato un piano assistenziale personaliz- zato multiprofessionale che tiene conto dell’ambiente di prove- nienza, della situazione familiare e clinica. Detto piano assistenzia- le deve essere predisposto in cartella integrata dell’ammalato en- tro 24 ore dal suo ingresso. v Ogni malato e familiare può contare su un ascolto attento dei suoi bisogni e su un accompagnamento individuale. v Sono previste presenze di sostegno da parte dei volontari accura- tamente selezionati e formati ed eventuali colloqui individuali da parte degli operatori e dello psicologo. Confort: v Viene offerta ai malati e familiari la migliore ospitalità, affinché il soggiorno in Hospice possa risultare il più familiare possibile. v Ogni malato ha a disposizione una camera singola con bagno, completa di biancheria per il letto, telefono, televisore, aria condi- zionata e poltrona letto per un eventuale familiare o accompagna- tore. È favorita la personalizzazione della stanza con oggetti personali. v Le attività assistenziali, compresa la pulizia della stanza, sono svol- te nel rispetto delle abitudini e ritmi della persona. È a disposizione degli ospiti una tisaneria, un ampio e luminoso sog- giorno-salotto. Una cappella per la preghiera è a disposizione degli ospiti. È assicurato il rispetto di tutte le confessioni religiose. Tutti gli ambienti sono utilizzati senza limitazione di orario. Le visite di familiari e amici sono libere. I visitatori sono invitati ad osservare il divieto di fumare all’interno dell’Hospice e a tenere un comportamento rispettoso verso gli altri. Un apposito “Questionario di gradimento” viene consegnato all’uscita.
4. La struttura 21 L’Hospice “Villa Ardeatina”, di proprietà di Villa Ardeatina S.r.l., è situato nella città di Roma in Via Mentore Maggini n°51 (zona Laurentina – Vi- gna Murata), ed è considerata una vera e propria oasi verde immersa nel cuore dell’Eur. La Struttura è ben collegata con mezzi pubblici Atac 721, 762, 765 e con la Metro B Laurentina da dove sono facilmente raggiungibili Stazione Termini, Piramide e Viale Marconi-EUR. Percorso auto: per chi proviene dal G.R.A. prendere uscite n. 24 Ardeatina o n. 25 Laurentina. La capacità ricettiva dell’attività di Hospice è composta da un unico nu- cleo di 10 posti letto. Per l’attività di Hospice si è provveduto alla integrale sistemazione e ri- strutturazione dei locali ubicati al 3° piano, circondato da una terrazzatura che offre vedute incantevoli di Roma e dintorni. Il nucleo è composto da 10 camere singole, dotate ciascuna di adeguati arredi e di servizio igienico, che consentono la permanenza notturna di un accompagnatore e la personalizzazione delle stanze stesse.
4. La struttura 22 Essendo l’Hospice ubicato all’interno della struttura della Casa di Cura gli Ospiti potranno usufruire dell’utilizzazione di tutti gli spazi in comu- ne, quali quelli corrispondenti alle aree generali e di supporto, ivi inclusi quelli della camera mortuaria, spazio per i dolenti, cappella per il culto, locali ad uso amministrativo e di magazzino. I servizi di natura generale (vitto, lavanderia, stireria ecc.) sono dati in appalto a ditte esterne. L’intera struttura è dotata di impianto di gas medicali ed all’interno dell’Hospice sarà posizionato il materiale e le apparecchiature per la gestione delle emergenze. Viene garantito un servizio di guardia medica H24, avvalendosi anche dei servizi già operanti nell’ambito dell’intera struttura. L’Hospice è organizzato in modo da garantire il benessere psicologico e relazionale della persona e dei suoi familiari, il comfort ambientale, la sicurezza nell’utilizzo degli spazi, la tutela della privacy ed una facile accessibilità. L’Hospice è un luogo ad alta specializzazione per quanto attiene la gestione dei sintomi fisici e psicologici, e dove si considera il malato primariamente come una persona. È al tempo stesso un am- biente confortevole nel quale stanze singole e personalizzate, e la crea- zione di spazi di accoglienza per ospiti e familiari, permettono il rispetto della privacy e attenzione ai bisogni primari. Un luogo dove si tutelano i bisogni psicologici di sicurezza e di appartenenza al proprio nucleo familiare, amicale garantendo elevata qualità dell’assistenza e relazioni umane autentiche, indispensabili per favorire il mantenimento di una dignitosa qualità della vita.
5. L’équipe medica 23 Le cure, allo scopo di tenere presente la persona nella sua globalità di individuo e non solo di ammalato, sono prestate da una équipe mul- tidisciplinare composta da medici, infermieri, operatori assistenziali, coadiuvati da psicologa e dall’apporto dell’assistente sociale. L’équipe, inoltre, è una opportunità eccezionale di formazione sul campo che con- sente di argomentare e approfondire tematiche e criticità emerse dal lavoro quotidiano. Personale medico Il responsabile sanitario, medico specializzato in Medicina Palliativa e Terapia del Dolore, è preposto alla supervisione di tutti gli aspetti sani- tari e dà una disponibilità di 36 ore settimanali. I medici curanti hanno la responsabilità terapeutica del malato e curano il rapporto con i fami- liari. È garantita, da parte dei medici, una reperibilità diurna e notturna, feriale e festiva. Personale sanitario non medico è composto da: v Coordinatrice infermieristica: gestisce l’organizzazione e l’assistenza infermieristica coordinando il personale (infermieri ed operatori assistenziali) nello svolgimento dello loro mansioni.
5. L’équipe medica 24 v Infermieri: si prendono cura del malato in ogni suo bisogno, assi- stenziale e relazionale, occupandosi anche di educare ed accompa- gnare i familiari. Sono presenti in Hospice 24 ore su 24 giorni feriali e festivi. v Operatori socio-sanitari (OTA-OSS): collaborano con l’infermiere nel- lo svolgimento di mansioni socio-sanitarie quali l’accudimento della persona: riordino della biancheria e la pulizia delle camere di de- genza. Sono presenti in Hospice 24 ore su 24 giorni feriali e festivi. v Psicologo: è figura di riferimento e di supporto per tutti gli operatori e contribuisce all’analisi delle situazioni assistenziali più complesse. È disponibile per colloqui individuali sia con i malati che con i fami- liari. Si occupa, inoltre, della formazione permanente dei volontari. v Fisioterapista: il suo intervento ha come obiettivo la qualità della vita del malato guarito o non guarito di cancro, al fine di riprendere il più possibile le condizioni di vita normali, limitando il deficit fisico, cognitivo e psicologico e potenziandone le capacità funzio- nali residue. v Assistente sociale: contribuisce all’analisi del bisogno sociale o socio-assistenziale che si presente con il ricovero di persone affette da malattie terminali ed all’immediata pianificazione ed attuazione di tutti gli interventi necessari. L’incontro ed il confronto tra tutti i componenti dell’équipe per una valu- tazione multidisciplinare e globale è considerata modalità fondamentale per garantire una assistenza qualificata. È proprio in questa integrazione di contributi diversi, e tuttavia concorrenti allo stesso fine, che consiste il “valore aggiunto” dell’assistenza all’interno dell’Hospice. A tale scopo è altresì essenziale che ogni professionista operi in base al ruolo che ricopre e sempre nel pieno e reciproco rispetto dell’interlocutore. La modalità di rapportarsi tra i singoli operatori, la forma, l’atteggiamento non sono trascurabili per un proficuo lavoro di équipe. Diciamo di più: la modalità. La forma. Fanno parte del contenuto, sono sostanza. L’équipe al completo si riunisce ogni settimana, ma quotidianamente vi è una verifica del programma di intervento da parte degli operatori presenti. Periodicamente è prevista una riunione per analizzare e discutere le situazioni più complesse da un punto di vista emotivo-relazionale al fine di supportare gli operatori.
6. Continuità - Integrazione assistenziale 25 Il Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.) pone attenzione al percorso precedente all’ingresso dell’Hospice ed alle necessità della persona in casi di rientro al domicilio o di trasferimento. Nel caso il malato provenga dal domicilio ed abbia avuto il sostegno dei volontari, costoro, continuano a seguirlo anche in Hospice. Come a casa, i volontari si prendono cura di un solo nucleo familiare, anche se la vicinanza ed il contatto in struttura con altri malati e fami- liari, esige, talvolta una disponibilità più ampia. Il percorso formativo dei volontari, compresa la formazione permanen- te – riunioni quindicinali di gruppo con psicologa e coordinatrice – è identico per entrambe le esperienze (domicilio e Hospice), tra l’altro in- terscambiabili e questa non separatezza facilita il confronto e lo scam- bio tra le due realtà assistenziali. I Medici di Medicina Generale hanno libero accesso in Hospice.
7. Il servizio di Hospice 26 Modalità di accesso Segnalazione: le richieste di ricovero possono pervenire all’Hospice dal Medico di Medicina Generale, dal Medico Ospedaliero o dal Medico di Articolazioni Aziendali delle Aziende Sanitarie coinvolte all’erogazione delle Cure Palliative. La richiesta di presa in carico viene valutata dal Responsabile dell’Ho- spice e trasmessa dalla Coordinatrice alla U.V.M. dell’Azienda Roma C per l’autorizzazione alla presa in carico, in relazione all’idoneità del pa- ziente ed all’inserimento nello specifico setting assistenziale. La coordinatrice contatta la famiglia del malato per comunicare la ri- sposta della U.V.M. ed inserisce il nominativo nella lista di attesa. La priorità per l’accesso all’Hospice non si limita al solo criterio cronologico della richiesta di assistenza, ma si basa su una serie di variabili che riguardano le necessità dell’interessato e del contesto familiare. La per- sona verrà comunque seguita dalla rete dei servizi domiciliari e avrà dall’équipe dell’Hospice una risposta alla richiesta presentata. Modalità di accoglienza La gestione operativa dell’attività di ricovero in Hospice è affidata alla co- ordinatrice dell’Hospice ed in sua mancanza ad un infermiere delegato; questi provvederanno ad assicurare l’immediata presa in carico di tipo clinico assistenziale, accertando le condizioni del paziente da un punto di vista generale. L’infermiere ed il medico concorrono unitamente alla prima fase della determinazione dei bisogni attualizzando il piano di assistenza provvisorio da proporre a tutto il personale dell’Hospice che verrà in seguito confermato e ridefinito in sede di briefing ed équipe. Il P.A.I. (Piano di Assistenza Individuale) viene aggiornato quotidiana- mente in seguito al briefing tra le varie figure professionali coinvolte nell’assistenza al paziente ed all’équipe settimanale a cui sono tenuti a partecipare tutto il personale sanitario all’Hospice per confrontarsi sulle soluzioni di eventuali problematiche insorte, verificare gli obiettivi rag- giunti e determinare quelli da raggiungere a medio e a lungo termine. Strumento indispensabile di registrazione e verifica dei risultati sono la cartella clinica integrata ed i verbali di équipe.
7. Il servizio di Hospice 27 Programmazione piano assistenziale L’organizzazione del lavoro è orientata, come anticipato, sui bisogni del paziente con la stesura di un Piano di Assistenza Individuale. L’utilizzo della cartella clinica integrata formulata ed elaborata espressamente per la tipologia dei nostri pazienti contiene, insieme al manuale delle procedure e protocolli, tutto ciò che, come strumento di lavoro, ci si prefigge di trattare durante il ricovero del malato terminale: v Gestione dell’emergenza v Trattamento e gestione dei segni e sintomi propri del malato on- cologico (dispnea, vomito, stipsi, incontinenza, inappetenza, dolo- re, paura, ulcere da compressione, allettamento prolungato, panico anticipatorio ecc.) v Accudimento di base ed avanzato (cure di fine vita) v Gestione delle vie infusorie (CVC, CVP, CSC), pompe ad infusione v Accompagnamento alla morte v Accudimento della salma Tutto il personale concorre al raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. Accompagnamento alla morte ed elaborazione del lutto L’assistenza al morente è concordata all’interno dell’équipe multidisci- plinare, data la complessità dei problemi, soprattutto psicologici e de- ontologici, che può assumere. Il gruppo degli infermieri, data la frequenza e l’intensità dei contatti con il morente, conta sull’appoggio degli altri professionisti, in primo luogo il medico e la psicologa, discutendo e stabilendo di comune accordo i principi essenziali ai quali attenersi, nell’interesse e nel rispetto della maggior qualità di vita auspicata all’assistito. I bisogni della persona in fase terminale non sono diversi da quelli di qualsiasi paziente, ma nel morente sono più intensi ed il loro soddi- sfacimento non può essere rimandato nel tempo. Per questo motivo la pianificazione dell’assistenza si basa, oltre che sullo stato di salute e sul soddisfacimento dei bisogni fisiologici, anche e soprattutto su quelli di sicurezza, di amore, di considerazione e di autorealizzazione.
7. Il servizio di Hospice 28 L’obiettivo dell’assistenza in questa fase della vita è quello di proporre al paziente un’atmosfera in cui sia possibile una morte serena, in cui sia libero dal dolore pur rimanendo cosciente ed eventualmente anche in grado di comunicare. L’impegno degli operatori dell’Hospice è quello anche di sostenere in questa fase i familiari del malato terminale, sia nel momento del de- cesso che in quello dell’elaborazione del lutto (particolare stato emoti- vo che potrebbe essere vissuto non solo al momento della perdita del proprio congiunto ma anche precedentemente). Tutti gli operatori presenti hanno le capacità e le competenze per rico- noscere le fasi del lutto e del morire. Dimissione Le dimissioni sono sempre “protette”. Quando le condizioni lo permet- tono e/o la persona lo desidera, il malato può essere dimesso per il domicilio. Le dimissioni, in ogni caso, sono programmate anticipatamente con: v il malato v i familiari v il servizio di assistenza domiciliare competente v il Medico di Medicina Generale v l’U.V.M. dell’Azienda ASL RM2. Alla dimissione viene consegnata la lettera di dimissioni sia medica che infermieristica, completa delle informazioni cliniche-assistenziali, delle terapia in corso, dei presidi medici necessari al domicilio. Cartella Clinica Per migliorare, ottimizzare e uniformare il livello assistenziale, è utiliz- zata una cartella clinica che valuta il paziente nella sua complessità e misura anche il livello di stress psicologico del nucleo familiare.
8. Hospice domiciliare 29 Oltre all’attività di Hospice in regime residenziale, la struttura eroga attività in forma domiciliare per n. 40 pazienti. L’attività è svolta da una équipe in grado di fornire, il supporto neces- sario al paziente ed al suo nucleo familiare nei diversi aspetti della malattia. Un’assistenza multidisciplinare personalizzata, al domicilio di ciascun paziente ed una reperibilità medica costante 24/24 h. per 365 giorni l’anno, configurano la nostra assistenza come una vera e propria ospedalizzazione domiciliare. Un servizio logistico assicura inoltre la di- sponibilità di farmaci e presidi necessari alle cure del paziente diretta- mente a domicilio. Il servizio di Cure Palliative Domiciliari vede un ruolo sinergico dell’Ho- spice con i medici di medicina generale, con i medici delle strutture ospedaliere e con i Distretti socio-sanitari delle ASL. Ognuno, con la propria professionalità, contribuisce a garantire l’assi- stenza domiciliare che comprende sia l’aspetto sanitario, sia quello so- cio-assistenziale. La famiglia, per assistere il proprio congiunto nella fase finale della vita, deve essere supportata oltre che dal medico di medicina generale che rimane la figura fondamentale, anche da una organizzazione in grado di garantire la continuità assistenziali e sanita- ria sia diurna che notturna, con una reperibilità infermieristica e medica sull’arco delle 24 ore. Nel Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.), formulato per ciascun pa- ziente vengono determinati gli accessi per ciascuna figura professiona- le ed il personale addetto si relazionano giornalmente con la famiglia per valutare l’adeguatezza dello stesso alle problematiche presenti.
9. Ufficio Relazioni con il Pubblico - U.R.P. Segnalazioni, reclami e suggerimenti 30 L’ufficio Relazioni con il Pubblico, posto all’interno della Struttura, è operativo dal lunedì al venerdì nei seguenti orari: v Lunedì dalle 11:30 alle 13:00 v Martedì dalle 09:00 alle 11:00 e dalle 15:00 alle 17:00 v Mercoledì dalle 09:00 alle 12:00 v Giovedì dalle 14:00 alle 16:30 v Venerdì e Sabato dalle 10:00 alle 12:00 Gli ospiti hanno la possibilità di dare suggerimenti o inoltrare reclami durante o dopo il ricovero. Le segnalazioni saranno utili per compren- dere eventuali problemi ed attivare miglioramenti nel servizio. Il re- sponsabile sanitario e la coordinatrice sono sempre a disposizione per un ascolto attento e per dare una prima risposta. In alternativa malati e familiari possono inviare una lettera alla direzione, che provvederà a dara una risposta entro 15 giorni. Un questionario valutativo anonimo con spazio per osservazioni perso- nali, viene inoltre consegnato alle dimissioni o eventualmente inviato a domicilio con preghiera di restituzione.
10. Tutela sicurezza e salute dei pazienti e lavoratori, privacy e tutela ambiente 31 Tutela della sicurezza dei lavoratori L’Hospice attua, in conformità al D.lgs. 81/08, la tutela della sicurezza e salute dei lavoratori tramite l’elaborazione del documento di valuta- zione dei rischi e l’adozione delle misure di prevenzione e protezione previste dalla valutazione stessa. Sono state elaborate procedure per la sicurezza antincendio che pre- vedono periodiche esercitazioni e simulazioni evacuative. La Struttura dispone di un impianto antincendio a norma di legge con segnaletica al fine di evidenziare i vari percorsi in caso di emergenza. Tutela della Privacy Villa Ardeatina S.r.l., titolare del trattamento dei dati personali, ha ap- plicato tutte le misure previste dal D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 e s.m.i. ed in particolare quelle disciplinate nel Documento Programma- tico sulla Sicurezza. A tutela del corretto trattamento dei dati personali e in applicazione del Regolamento U.E. 679/2016 e della Normativa Nazionale in tema di trattamento dei dati personali, non vengono fornite telefonicamente informazioni cliniche sui malati. Il rispetto della privacy è garantito dal soggiorno in stanze singole. Per garantire la riservatezza delle informazioni sanitarie, copia della documentazione sanitaria viene rilasciata personalmente al malato o ad un suo delegato. Tutti gli operatori, compresi i volontari, sono tenuti al segreto professio- nale ed al rispetto della normativa vigente.
11. Il sistema di qualità 32 Il Sistema di Gestione della Qualità definisce i modi di pianificazione, realizzazione e verifica della qualità dei servizi offerti al Paziente al momento dell’accoglienza nella Struttura e durante il suo soggiorno. Il rispetto degli Standard di Qualità è garantito da Villa Ardeatina S.r.l. attraverso il monitoraggio diretto dei fattori strumentali, assistenziali e di servizio. Tali standard riguardano essenzialmente le caratteristiche e le modalità di erogazione dei servizi, con particolare attenzione a quegli aspetti organizzativi specifici che sono più facilmente percepibili dal Paziente. Fra essi assume particolare importanza la rilevazione del grado di sod- disfazione del Paziente. In questo modo al Paziente è consentito di interagire concretamente con la Struttura per il soddisfacimento dei propri bisogni di salute. Gli standard di qualità del servizio sono verificati con cadenza almeno semestrale e portati a conoscenza della Struttura. L’Hospice consegna al momento della dimissione al Paziente o alla sua famiglia un Questionario, per esprimere il livello di gradimento e offrire la possibilità di segnalare possibili miglioramenti. Inoltre, la partecipa- zione e la tutela del Paziente viene garantita anche dalla possibilità di sporgere eventuali reclami insorti durante il soggiorno. Il Paziente potrà presentare reclamo attraverso una segnalazione all’U.R.P. che può essere verbale, telefonica o scritta in carta semplice.
11. Il sistema di qualità 33 Quality Indicators Area: Right to Information / Humanization (1 of 2) COLLECTION METHOD PROCESS TARGET FORMULA SOURCE OF THE DATA The checks on the Percentuale Elaborazione Somministrazione satisfaction di risposte statistica dei del questionario of the user con giudizio questionari ed elaborazione provide globale di distribuiti statistica positive findings Molto a degenti Soddisfatto e ambulatoriali ≥ 85% La struttura si Monitoraggio Numero dei Registrazione impegna a trimestrale delle reclami ai quali dei reclami su rispondere per segnalazioni, la struttura ha apposito quadro iscritto ai reclami finalizzato alla risposto entro riassuntivo ed presentati individuazione 30 giorni dal elaborazione dall'utente di azioni di ricevimento/ degli stessi entro 30 giorni miglioramento numero totale dal ricevimento dei reclami ricevuti La struttura esegue Percentuale N° richieste Report periodicamente di servizi monitorate riepilogativi per ogni servizio monitorati mensilmente la rilevazione dei 100% tempi di attesa necessari ad ottenere le prestazioni richieste
11. Il sistema di qualità 34 Area: Diritto all’Informazione/Umanizzazione (2 di 2) METODO RACCOLTA PROCESSO OBIETTIVO FORMULA FONTE DEL DATO La struttura ha Percentuale Percentuale di Report periodici studiato uno garantita 100% servizi in cui si specifico consenso applica il informato e consenso lo ha reso applicabile informato in tutti i servizi interessati Tutto il personale Percentuale Numero di Verifiche della struttura garantita 100% dipendenti ispettive che è a diretto che interne contatto con indossano i l’Utente cartellini indossa identificativi/ cartellini numero identificativi dei verificati La struttura attua Percentuale Numero Report a cura un sistema garantita 95% richieste del Servizio di dimissioni protette evase dal Sociale che garantisce Servizio Sociale agli Utenti / numero non autosufficienti richieste la continuità presentate assistenziale dagli Utenti dopo la dimissione
11. Il sistema di qualità 35 Area: Prestazioni Alberghiere METODO RACCOLTA PROCESSO OBIETTIVO FORMULA FONTE DEL DATO Ciascun Utente Percentuale Numero di Utenti Verifiche Ispettive dei Reparti di garantita 100% dei Reparti di interne degenza può degenza che ottenere la hanno ottenuto disponibilità il telefono/ di un telefono numero di Utenti dei Reparti di degenza che lo hanno richiesto Tutti i Ricoverati Percentuale Richiesta da Verifiche dei a dieta libera garantita 100% parte del menù proposti hanno piena personale a cura della conoscenza del Direzione menù e possibilità Sanitaria di scelta tra almeno due opzioni per ogni componente della lista La Struttura Percentuale Numero delle Verifica pianificata garantisce pasti garantita 100% diete speciali della Direzione personalizzati fornite Sanitaria secondo /Numero necessità delle diete terapeutiche speciali e/o richieste che richiedono prodotti dietetici Presenza di Percentuale Numero delle Report delle una segnaletica garantita 100% segnalazioni di segnalazioni esterna e interna inadeguatezza ricevute dall’URP adeguata e da parte degli costantemente utenti aggiornata
11. Il sistema di qualità 36 Area: Qualità FORMULA METODO RACCOLTA PROCESSO OBIETTIVO FONTE DEL DATO Certificazione Mantenimento Rilascio Possesso del della certificato certificato Certificazione di conformità ISO 9001 ISO 9001 Miglioramento Mantenimento N° Verifiche Rapporto di continuo dei requisiti di Ispettive Interne verifica ispettiva certificazione effettuate attraverso nell’anno verifiche periodiche (almeno una volta all'anno) presso tutti i servizi) Miglioramento Trattamento e N° azioni Modulo di azione continuo soluzioni dei correttive correttiva problemi rilevati chiuse a livello con verifica aziendale dell’efficacia della soluzione / N° azioni correttive effettuate
11. Il sistema di qualità 37 Formazione La Direzione della Clinica ritiene che la FORMAZIONE costituisca un fat- tore essenziale perché i compiti di cura ed accompagnamento possano essere svolti dagli operatori con il più alto grado di competenza. Le iniziative in tale campo si attuano nei modi della formazione iniziale e dalla formazione permanente. La formazione iniziale degli operatori professionali è normalmente co- stituita dal percorso formativo compiuto per conseguire il titolo neces- sario ad accedere ai diversi profili professionali, integrato da specifici interventi predisposti dal Responsabile dell’Hospice. La formazione permanente riguarda: a) le iniziative di aggiornamento rivolte a specifiche categorie di ope- ratori attraverso l’organizzazione di corsi interni e la partecipazione a costi esterni. La programmazione dei corsi interni viene fatta su specifica valu- tazione dei bisogni informativi. b) le attività finalizzate a mantenere viva la motivazione, alla verifica del lavoro svolto, al confronto delle esperienze e delle emozioni: queste ultime attività si attuano anzitutto con la frequenza degli incontri di gruppo settimanali (équipe), ma anche con la partecipa- zione ad eventuali iniziative culturali ed ai convegni scientifici indi- rizzati a tutti gli operatori professionali dell’Hospice. Per il personale di nuova acquisizione è previsto almeno un mese di affiancamento da parte di un tutor, in modo da facilitarne l’inserimento operativo.
11. Il sistema di qualità 38 INFORMAZIONE CORRETTA E CHIARA Indicatori di qualità Standard di qualità Accoglienza all’ingresso Tutti i malati sono accolti dal personale specificatamente preparato Documentazione sui servizi erogati All’ingresso in Hospice viene distribuita la Carta dei Servizi, il personale, inoltre, è disponibile per ogni chiarimento Informazioni sulla sicurezza In ogni piano è affissa la planimetria specifica e il personale all’ingresso, provvede a dare le istruzioni necessarie in caso di emergenza Identificazione degli operatori Ogni operatore sanitario, tranne i due medici, è identificato con il nome Documentazione in caso di dimissione Alla dimissione viene consegnato ad ogni malato la lettera di dimissione completa delle informazioni cliniche assistenziali, delle terapie in corso, dei presidi medici necessari per il domicilio RISPETTO DEL TEMPO Orario distribuzione dei pasti Colazione: 8,00-9,30 (menù personalizzato) Pranzo: 12,00-13,00 Cena: 18,00-19,00 Orario attività assistenziale Gli orari rispettano i ritmi della persona malata e pulizia della stanza Orario di ricevimento visite Le visite sono libere, non ci sono limitazioni di orario e di giorni. Per le visite notturne è necessario preavvisare Numero giorni mediamente necessari Dai 4 ai 7 giorni per ricevere una copia della cartella clinica (dalla data della richiesta)
11. Il sistema di qualità 39 RISPETTO DELLA DIGNITA’ Indicatori di qualità Standard di qualità Comfort delle camere di degenza Ogni camera è completa di servizio igienico, biancheria per letto, telefono, televisore, aria condizionata, dispositivo di chiamata, luce individuale, su richiesta possibilità di persona- lizzare la stanza con oggetti propri Frequenza pulizia delle camere Una al giorno o più a seconda delle necessità di degenza Frequenza cambi di biancheria Ogni volta se ne ravvisi la necessitò, ma almeno ogni due giorni Identificazione degli operatori Ogni operatore sanitario, tranne i due medici, è identificato con il nome Disponibilità parrucchiere, Sono a disposizione operatori ma è consentito barbiere e podologo l’ingresso di operatori di fiducia del malato previo avviso alla coordinatrice del personale PROFESSIONALITA’ Dotazione e qualifica Conformità agli standard previsti dalla Regione del Personale Medico Dotazione e Qualifica del Personale Conformità agli standard della Regione infermieristico, tecnico e assistenziale Selezione del personale sanitario Colloquio, valutazione, pratica durante il periodo di tirocinio, curriculum vitae Aggiornamento del personale medico, Riunioni settimanali, programma annuale di infermieristico, socio-assistenziale corsi di aggiornamento/formazione
12. Informazioni e numeri utili 40 HOSPICE VILLA ARDEATINA Per le prenotazioni telefoniche e per tutte le informazioni relative al Centro è necessario contattare il centralino al numero: Tel: 0651037 Fax: 065043105 - 0651037507 E-mail: direzione@villaardeatina.it - info@villaardeatina.it Seguici su facebook ®
41 Benvenuti a Villa Ardeatina
42 VILLA ARDEATINA S.R.L. SEDE LEGALE Via Ardeatina, 304 - 00179 ROMA SEDE OPERATIVA Via Mentore Maggini, 51 - 00143 ROMA I.P.P.C.: villaardeatina@legalmail.it I.03.01.1/Rev.3/28-12-20
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