FrancoAngeli - IRIS Politecnico di Milano
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10449.1 B. Weyland et al. SCUOLE IN MOVIMENTO FrancoAngeli ISBN 978-88-917-7238-1 La passione per le conoscenze 10449.1.indd 1 06/06/19 12:24
Educazione e politiche della bellezza collana diretta da Francesca Antonacci, Monica Guerra, Emanuela Mancino e Maria Grazia Riva Comitato scientifico Jurij Alschitz, European Association for Theatre Culture, Berlin (Deutschland) Maresa Bertolo, Politecnico di Milano Cheryl Charles, Children & Nature Network, Minnesota (USA) Mariagrazia Contini, Università di Bologna César Donizetti Pereira Leite, Universidade Estadual de São Paulo (Brasil) Maurizio Fabbri, Università di Bologna Marcello Ghilardi, Università di Padova Ana Lucia Goulart de Faria, Universidade Estadual de Campinas (Brasil) Elena Luciano, Università di Parma Susanna Mantovani, Università di Milano-Bicocca Paolo Mottana, Università di Milano-Bicocca Marisa Musaio, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Silvia Nogueira Chaves, Universidade Federal do Pará (Brasil) Lola Ottolini, Politecnico di Milano Chiara Panciroli, Università di Bologna Núria Rajadell-Puiggrós, Universitat de Barcelona Pier Giuseppe Rossi, Università di Macerata Michela Schenetti, Università di Bologna María Ainoa Zabalza-Cerdeiriña, Universidad de Vigo (España) Franca Zuccoli, Università di Milano-Bicocca L’educazione è espressione di una sensibilità politica capace di trasformare il mondo a partire dalle sue molteplici possibilità. La bellezza è intesa come apertura di responsabilità, non solo teoretica ma soprattutto espressiva, di quelle parti che fuori o dentro al soggetto ancora possono nascere o mutare, producendo cambia- mento, senza incorrere in pretese di gradevolezza, compiutezza o modellizzazione. Al fine di intercettare e promuovere pensieri e pratiche che testimoniano l’interdi- pendenza delle dimensioni etica ed estetica, la collana accoglie studi e ricerche che esplorano le questioni e gli eventi educativi come espressioni di quella vitalità creativa e poietica capace di far affiorare nel mondo le connessioni tra i singoli, le comunità e i contesti. Educazione e politiche della bellezza percorre itinerari metodologici, ermeneutici e teorico-filosofici lungo i quali il pensiero e la prassi possano essere sempre più ca- paci di progettarsi e progettare trasformazioni sensibili come orizzonti dell’educare. La collana si rivolge a studenti, educatori, insegnanti, formatori, studiosi, professio- nisti della relazione e a quanti vivano e intendano proporre, per sé e per gli altri, la bellezza come forma vivente dell’apprendimento. Tutti i volumi pubblicati sono sottoposti a referaggio in doppio cieco. Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
Beate Weyland Ulrike Stadler-Altmann Alessandra Galletti Kuno Prey Layout e illustrazioni Manuela Dasser Foto Stefania Zanetti ISBN OPEN ACCESS: 9788891792426 Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 4.0 Internazionale (CC-BY-NC-ND 4.0) L’opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto d’autore. L’Utente nel momento in cui effettua il download dell’opera accetta tutte le condizioni della licenza d’uso dell’opera previste e comunicate sul sito https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
SCUOLE IN MOVIMENTO Progettare insieme tra pedagogia, architettura e design Beate Weyland Ulrike Stadler-Altmann Alessandra Galletti Kuno Prey PAD Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
I pag.6 Ulrike Stadler-Altmann e Beate Weyland N Pensieri di apertura I PARTE PRIMA PROGETTARE SCUOLE D INSIEME: ESPERIENZE E PROCESSI I 1. pag.14 Ulrike Stadler-Altmann C Pedagogical Research in regards to School Design Processes. A fragmentary E overview developing peda- gogical inspired principles for both planning and design- ing of school buildings 2. pag.24 Anna Kristín Sigurðardóttir Open-Plan Schools in Iceland and Pedagogical Culture 3. pag.34 Giuseppina Cannella Shape of school space in italian schools 4. pag.46 Beate Weyland National and international research-action between pedagogy, architecture and design 4 Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
PARTE SECONDA 11. pag.124 PROGETTARE IL MOVIMEN- Alessandro Colombi TO, LE TECNOLOGIE Tecnologia e spazio didattico, E L’ARREDO A SCUOLA riflessioni e proposte 5. pag.66 12. pag.138 Kuno Prey Alessandra Galletti Design per pensare, Wayfinding inclusivo design per sognare ... a scuola tra movimento tecnologie e arredi 6. pag.70 Andrea Ceciliani Organizzare spazi in outdoor PARTE TERZA education: vivere il corpo nel PAD: UNA MOSTRA, nido e scuola dell’infanzia. UN METODO PER PROGETTARE NUOVI 7. pag.82 SCENARI DI FARE SCUOLA Massimo Ferrari Immaginare la scuola del futuro 13. pag.154 Kuno Prey e 8. pag.92 Alessandra Galletti Claudio Larcher Una mostra negli spazi Hispaniola- Design per soli- espositivi del Forte di darietà. Un progetto di banchi Fortezza da scuola per i bambini domi- nicani e haitiani delle barac- 14. pag.170 copoli nell’isola di Hispaniola. Beate Weyland 10 passi per progettare 9. pag.102 insieme tra pedagogia, Patrizia Tortella architettura e design Progetto primosport 0246: proposte per parchi attivi pag.196 Beate Weyland 10. pag.114 Pensieri conclusivi Francesco Sgrò Educational Exergames: Biografie pag.200 tecnologie educative per contesti di apprendimento Bibliografia pag.208 ubiquo 5 Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
7 Massimo Ferrari 82 Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
L’esercizio dell’immagina- maginare si debba prima di tutto zione, risalendo al significato cercare di analizzare ciò che è più profondo del termine latino oggi il nostro presente, oltre a imago1, corrisponde tanto in Ar- quello che lo ha preceduto, af- chitettura quanto in Arte ad una frontare le domande che ci rivol- pratica rischiosa ma necessaria ge, le condizioni oggettive dimo- che non sempre riesce a tenere strate, perché forse la tendenza in equilibrio le possibilità e le vo- senza soluzione di continuità, la lontà ricercate. Ancor di più se si direzione manifesta è da sempre ricordano le tante accezioni della la miglior garanzia rispetto alla radice antica della parola che, ol- certezza dei risultati attesi. Ma tre all’origine del vocabolo imma- capire il presente per proporre gine, allude ai termini, tradotti nel una visione coerente, indirizzata contemporaneo, di ritratto, spiri- con una ragionevole maggiore to, spettro, sogno, visione, alle- o minore arbitrarietà, se da una goria in una deriva mistica che parte permette una proiezione ci allarma per la facilità d’errore veritiera rispetto a ciò che potrà nell’allontanamento dall’orizzon- accadere, dall’altra ci allinea alle te ricercato. Ma è proprio que- tante esperienze passate che, in sta visione che, con l’accortezza special modo quelle sviluppate delle premesse esposte, riesce alla metà del secolo scorso – a farci immaginare –pre-vedere dopo i primi tentativi sviluppati – con un’attendibilità cosciente in ambiente comasco all’inizio quello che possiamo supporre del ‘9002 –, ci hanno mostrato sarà il nostro futuro. Prevedere sperimentalmente come sia sta- per capire, prevedere per orien- to possibile indirizzare scelte e tare. Il ruolo dell’immaginazione obiettivi dedotti da argomentate ha in questo senso anche un intuizioni interdisciplinari anche contenuto fortemente politico, senza affinati strumenti diagno- nel significato più felice del termi- stici. ne, ovvero di strategia d’azione, Forse una delle chiavi più di indirizzo sociale delle ipotesi, efficaci per arrivare a corret- di critica alle domande poste che te proiezioni future nell’ambito sono forse la base più razionale dell’architettura scolastica sta alla radice del processo immagi- forse nella condivisione delle nativo, il cui valore inizia proprio tante componenti interdiscipli- dal giudizio sull’esistente. nari che concorrono a definire la complessità di un tema civile Possiamo pensare per que- tradotto in architettura; caratteri sto motivo che per riuscire ad im- diversi che rendono complesso 83 Immaginare la Scuola del futuro Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
l’argomento da interpretare, nel vincitore del concorso bandito caso che stiamo affrontando, del 1949 per le scuole all’aper- quello dell’educazione. Herbert to e nominato nel 1958 diretto- Read scriveva nel 1954: «In una re del Centro Studi per l’edilizia società razionale c’è soltanto scolastica istituito dallo stesso una questione di priorità; e nes- Ministero della Pubblica Istruzio- sun servizio tranne quelli che si ne. Un tavolo di lavoro – quello riferiscono all’alimentazione e del Centro Studi – condiviso da alla protezione della vita umana, architetti pedagogisti, medici, deve avere priorità sull’educazio- amministratori, nato coraggiosa- ne»3. Una priorità quella educati- mente per riscrivere la normati- va che ha da sempre sollecitato va riferita all’edilizia scolastica e una riflessione sulle architetture saldamente guidato da Ciccon- ad essa dedicate. celli, soprattutto per riflettere sul fondamentale passaggio dal La rivoluzione dello spazio concetto di “istruzione-insegna- dell’apprendimento, inteso come mento” a quello di “educazione”. evoluzione del concetto di edu- «La progettazione di una cazione nella sua accezione pro- scuola moderna» scrive Ciccon- gettuale, quantomeno nelle sue celli «deve nascere soprattutto linee ideali inizia in Italia con Ciro dalla ricerca di uno spazio ido- Cicconcelli, architetto romano, neo psicologicamente, oltre che 84 Immaginare la Scuola del futuro Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
funzionalmente, allo svolgersi nell’estrema contemporaneità dei problemi educativi. Bisogna dei principi; riflessioni che hanno cioè intuire e quindi realizzare, accompagnato una lenta trasfor- degli spazi capaci di favorire le mazione spesso rimasta sulla tendenze del fanciullo e rendere carta o concretizzata solo in po- questi efficaci; bisogna realizza- chissimi esempi virtuosi. re degli spazi che accompagni- no il bambino nella sua crescita Alla scala minore, l’aula biologica e psichica, il bambino scolastica, spazio per apprende- deve stare al centro della ricerca re nella più contemporanea inter- di uno spazio scolastico del no- pretazione di un concetto tanto stro tempo. » labile quanto profondamente ra- dicato nell’idea di educazione, Lo sguardo attento e ap- riporta la discussione alla dimen- passionato all’esperienza di Dar- sione originale del problema che mstadt e al modello di scuola vede come principali attori pro- proposto da Hans Scharoun nel prio i bambini, e la loro capacità 1951 è la possibilità, per il Cen- di condividere per la prima volta tro Studi e il suo direttore, di ridi- l’idea di comunità. scutere il concetto di aula fino ad allora consueto, immaginando e All’architettura il compito di sperimentando la composizione immaginare l’adeguatezza dei dello spazio per l’apprendimento luoghi, proprio perché anch’essa a partire dalle possibilità di azio- vive nel presente immaginando il ne della comunità di bambini e futuro. Spesso solo gli architet- insegnanti. ti, con i loro progetti utopistici quanto reali, sono gli unici che, “Le aule per un processo di ancora oggi, possono pensare di osmosi che si stabilisce non sol- modificare l’idealità di usi e modi tanto tra insegnanti ed alunni, ma consueti di vita, di ridiscutere ra- tra gli alunni stessi, quando si in- gioni radicate nella tradizione, di contrano in una funzione peda- proporre nuove strade a favore gogica affine, dovrebbero essere di un futuro migliore consideran- accoppiabili e passibili di essere do la qualità dello spazio e an- trasformate con facilità; trasfor- cora, in questo caso, di mettere mazioni, anche totali, organiche in scena i principi fondativi delle con lo stesso arredamento co- più aggiornate ipotesi pedago- stituito con materiali scomponi- giche ed educative. La capacità bili e trasportabili”6. Parole che di essere interpreti della Società ancora oggi sembrano visionarie che ci è chiesto di rappresenta- 85 Immaginare la Scuola del futuro Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
re in forme costruite è da sem- nale, rivoluzionando principi con- pre alla base del nostro lavoro; solidati in nome di un’idea vera in fondo è la Società stessa a d’insegnamento, libera da ogni porre le domande a cui l’archi- vincolo pretestuoso. tettura deve dare risposta con onestà. Questa ferma interpre- Aule e corridoi, nelle parole tazione vive però di due neces- di Aldo Rossi che affondano le sarie qualità convergenti, da una radici nelle precedenti avanguar- parte la ricerca di una profondità die, luoghi per la formazione, e conoscenza crescente legata dove il rapporto tra gli spazi col- alle ragioni proprie del tema da lettivi e gli spazi singolari, la for- discutere, la pedagogia e l’ap- ma propria dei luoghi dell’inse- prendimento per noi, dall’altra gnamento, la più adeguata idea la libertà di poter immaginare didattica, costituiscono l’ossatu- luoghi adeguati alla vita delle ra di un possibile confronto con- persone ancor prima che spazi tinuo tra i modi di insegnamento normativamente corretti o tec- e gli esempi in architettura che li nologicamente efficienti; ragioni hanno meglio interpretati a parti- sicuramente necessarie ma mai re dalle sostanziali letture peda- sufficienti. gogiche del Novecento da Rosa e Carolina Agazzi a Maria Mon- Il tema della formazione, tessori fino a Loris Malaguzzi e nella sua traduzione architet- Mario Lodi. tonica rappresentata da istituti scolastici di ogni ordine e grado, Il caso italiano racconta, per è uno degli argomenti centra- questa ragione, una storia origi- li della nostra contemporaneità nale che ben conosciamo, il lega- tanto politica quanto civile; fino me forte o comunque l’interesse ai nostri giorni, l’architettura per diffuso, l’attenzione costante alla le scuole ha anticipato, seguito, ricerca applicata derivata dagli alle volte in-seguito, trasforma- studi pedagogici, ai suoi maestri, zioni sociali, riforme ministeriali, ai riconoscimenti internazionali, proposte educative, ha da sem- arricchisce un approfondimento pre scandito sottovoce la storia dei temi propri della composi- del nostro paese. Allo stesso zione degli edifici che diviene in tempo i molti progetti per le strut- parallelo ricerca del valore dell’e- ture scolastiche, dagli asili alle ducazione e degli spazi a essa università, hanno saputo scrive- adeguati. Già all’inizio del secolo re brani importanti della storia scorso Maria Montessori, rife- dell’architettura, non solo nazio- rendosi ai luoghi dell’apprendi- 86 Immaginare la Scuola del futuro Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
mento, scriveva: « L’educazione ci fa da guida. Il modello ameri- è un processo naturale effettuato cano della scuola ad unica clas- dal bambino, e non è acquisita se – one room school – modello attraverso l’ascolto di parole, esportato in molti altri paesi tra ma attraverso le esperienze del cui l’Austria, la Germania, l’Au- bambino nell’ambiente. », an- stralia, l’Irlanda, rappresenta un cora Loris Malaguzzi, molti anni orizzonte figurativo più che un dopo sottolineava: «L’atelier (…) obiettivo della formazione, una ha prodotto un’irruzione ever- suggestione singolare come la siva, una complicazione e una sua unicità denuncia. Queste strumentazione in più, capaci piccole scuole rurali costruite di fornire ricchezze di possibi- alla fine del ‘800 immerse nella lità combinatorie e creative tra natura, capaci di costruire as- i linguaggi e le intelligenze non sieme alla Chiesa, ogni centro verbali dei bambini», fino a Ma- cittadino erano composte da un rio Lodi, che alla metà degli anni unico spazio e dai pochi luoghi settanta scriveva della necessità necessari alla vita scolastica, di «realizzare una comunità in cui compressi nella loro misura mi- i bambini si sentano uguali, com- nima: una scala, un ingresso, la pagni, fratelli». Ambiente, atelier, stanza dell’insegnamento, i ser- comunità, segnano in architettu- vizi; una sola classe per bambi- ra altrettante possibilità di una ri- ni di diverse età, un solo inse- cerca ancora in corso, spazi fisi- gnante per imparare a leggere, ci o forme figurate che con forza scrivere, contare, la storia e la centrifuga riescono a generare a geografia, una grande finestra a partire dall’interno gli edifici sco- est per accogliere la luce. Piccoli lastici nella propria complessità. edifici dalle forme elementari che spesso nell’immaginario colletti- Ma è perciò l’aula, il modulo vo sono diventati il centro della minimo nella semplificazione del comunità; luoghi che spesso testo, a rappresentare questa hanno rappresentato un’idea di forza generativa rivolta all’ester- società futura come nelle parole no, il carattere più domestico di Abraham Lincoln «The philo- e allo stesso tempo autentico sophy of the school room in one dell’edificio per l’istruzione, il generation will be the philosophy germe più profondo del cambia- of government in the next». mento possibile nel modo di im- parare e insegnare in futuro. Pensare la scuola del futu- ro non è quindi uno slogan ma Ancora un esempio antico la riproposizione nel presente di 87 Immaginare la Scuola del futuro Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
quegli esempi centrali, quei pic- ipotizzare, a partire dai principi chi di sintonia tra le discipline evidenziati, una personale inter- che punteggiano il secolo scor- pretazione figurativa dei progetti so. Significa – ancora – sicuri esposti. della capacità critica del con- fronto, credere a una generazio- Le dieci soluzioni più rea- ne di architetti italiani ben consa- listiche escludono, per una mi- pevoli e capaci di affrontare e far nore concretezza, due esempi progredire la qualità della nostra altrettanto interessanti ma ca- architettura. Abbiamo per que- ratterizzati da una riflessione più sto invitato, qualche tempo fa, astratta sulla qualità del luogo un gruppo di dodici architetti ita- dell’insegnamento e il rapporto liani, nell’occasione di un evento tra maestro e allievo (Renato Riz- espositivo alla Triennale di Mila- zi) o ancora sulla infinitezza del- no. Dodici architetti impegnati la possibilità di somma di spazi nella ricerca, nell’insegnamento concatenati per la didattica (Pa- e nella critica della nostra disci- olo Zermani); dieci suggestioni plina, appartenenti alla medesi- fattive per definire più costrutti- ma generazione, spinti a immagi- vamente il tema dello spazio per nare e rappresentare la loro idea l’insegnamento che vorremmo di aula per il futuro; dodici spazi fosse un contributo corale e con- diversi per forma, carattere, colo- diviso per i luoghi dell’apprendi- re, rapporto con la luce o con la mento del futuro. natura, proporzioni e flessibilità, orientamento e possibilità di usi La grande attenzione alle differenziati, sovrapposizioni e nuove tecnologie è uno dei primi scomposizioni di luoghi che nella interessi rivolti allo spazio inno- generalità dei principi compositi- vativo immaginato per gli alunni, vi rimandano ad altrettante idee un sistema digitale capace di di scuola. Un tentativo concreto educare nella contemporaneità e propositivo, nella varietà dei attraverso l’immersione totale progetti proposti, di immaginare all’interno dei luoghi progettati. attraverso un confronto aperto Volumi regolari contraddistinti le diverse suggestioni, le diver- dalla proiezione digitale simulta- se declinazioni di una ricerca nea su tre lati della stanza rivolta comune. Nella critica che segue direttamente all’esterno attraver- l’impossibilità, in questo saggio, so il quarto frammento. Un’agorà di riferirsi ad immagini puntuali incisa al suolo dove poter stare e descrittive, permette al letto- concentrati nel completo coinvol- re – all’interno del racconto – di gimento tra i contenuti proposti; 88 Immaginare la Scuola del futuro Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
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unica speranza l’affaccio alla re- ticolare si dimostrano efficaci nel altà esterna (Walter Angonese). definire la singolarità dello spazio La somma di differenti spazi dello studio. Solide pareti com- per la vita dei bambini, binati e poste in forma di corte e coperte attrezzati per ottenere una semi dall’evidente riconoscibilità di un indipendenza rispetto ai servizi tetto a falde rendono riconoscibi- offerti dalla scuola – la cucina ad le sia l’unitarietà del modulo mini- esempio – o suddivisibili in quat- mo che la domesticità del luogo tro unità a partire da un grande pensato (Stefano Guidarini). La spazio collettivo, coincide con traslata riproposizione di spazia- la ricerca di altri due differenti lità storiche, riconosciute esem- scenari proposti. Il primo oltre plari per la loro qualità di vita ad accoppiare due sezioni conti- abitata, contraddistingue un dif- gue, legate da un confine di libri, ferente indirizzo che non immagi- immagina sia verso l’esterno che na alcuna distinzione tra gli spazi l’interno spazi accessori, privati dell’apprendimento all’interno per le due sezioni, ma integra- delle scuole di “di ogni ordine e bili in un sistema più complesso grado”. Solo il portato culturale (Alberto Ferlenga). Il secondo di ogni grado caratterizza forte- affida alla trasparenza e alla luce mente, in questo caso, le diverse filtrata al perimetro il carattere identità della formazione attra- maggiore di un luogo colletti- verso l’iconicità di arredi, colori, vo suddivisibile in quattro parti opere d’arte – realizzati ad hoc definito in prima istanza da una per ogni sezione – che comple- evidente copertura metallica (Ar- tano gli articolati spazi predefiniti mando Dal Fabbro). Sempre il (Eleonora Mantese). tema della luce naturale definisce altre ipotesi disegnate che nella Ancora il tema del territorio rarefazione dell’illuminazione allo proprio e dei servizi necessari zenith e nella completa apertu- distingue un’ulteriore proposta ra e trasparenza a terra trovano che raccoglie in una centralità la più convincente risposta nel esaltata il luogo dell’apprendi- progetto di un grande campus mento e distribuisce al contorno coperto dove lo spazio per l’ap- gli abbondanti ambiti accessori. prendimento vive di un naturale La proporzione in altezza di que- sviluppo verso un esterno protet- sto volume eletto rende ricono- to (Luigi Franciosini). Semplicità scibile lo spazio principale, che e facilità di composizione sono trasferisce la luce verticale fino i segni distintivi di tanti progetti a terra, anche dall’esterno. Una offerti che in una proposta in par- serrata composizione a scac- 90 Immaginare la Scuola del futuro Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
chiera compone la scuola (Bruno relazione tra collettività e singo- Messina). Due esempi alla scala larità dello spazio scolastico. Il minore affrontano il tema del luo- luogo centrale manifesto, già ful- go della prima infanzia seguendo cro esterno della scuola origina- differenti esperienze. La scuola ria, diventa nel progetto proposto materna nella riconoscibilità del- centro effettivo di una comunità le sue forme elementari segna che si ritrova nello spazio teatrale una prima ipotesi che a partire baricentro dei due interventi con- da un perimetro abitato, dove catenati (Riccardo Campagnola, sono distribuiti gli spazi educa- Mariagrazia Eccheli). tivi, definisce un centro pensato Le tante riflessioni aperte, le come luogo collettivo nel mezzo domande poste, le ipotesi sug- della geometria planimetrica che, gerite credo ben raccontino la come un cortile coperto, affida ad complessità di un tema strategi- un grande pilastro/albero il ruolo co come quello della formazione di sostenere la copertura piana. e il legame inscindibile con gli Un primitivo terreno sociale da spazi che la favoriscono in un’e- immaginare sotto quell’albero poca quanto mai priva di certez- (Carlo Moccia). La seconda stra- ze dogmatiche, per una ricerca da concretizza la relazione stretta ancora in corso che richiede si- tra l’idea di casa e quella di aula nergia e fermezza negli obbiettivi scolastica come alla scala mag- condivisi. giore tra scuola e villaggio. L’am- biente costruito, allestito su due piani sotto un domestico tetto a falde, ricorda nei più piccoli gradi di apprendimento un’idea di con- tinuità iconica proprio con la figu- ra dell’abitazione; per la scuola il raggruppamento di singole case si dispone a formare una piccola urbanità (Andrea Sciascia). Da ultima un’esperienza di ricerca maturata in seguito alla possibi- lità esecutiva di un progetto re- alizzato, una riflessione sul tema che partendo dalla necessità di ampliamento di una scuola esi- stente traduce in un principio ordinatore il ragionamento sulla 91 Immaginare la Scuola del futuro Copyright © 2019 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. ISBN 9788891792426
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