Associazione culturale no profit - UPA per la cultura
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Associazione culturale no profit Bottega Partigiana nasce nell’estate 2013 e si costituisce come associazione vera e propria nel 2015, per volontà di un gruppo di persone alla ricerca di nuovi scenari in cui realizzare forme sostenibili ed ecologiche di arte e cultura. In tal senso si propone come un’officina artistico-culturale che propone modalità di diffusione che permettano di accedervi anche a chi, di norma, ne viene escluso. Visione La scelta del nome della nostra associazione è legata alla volontà di riproporre i concetti di “bottega” (intesa nella sua accezione rinascimentale o come officina di idee) e di “partigiano” (cioè combattente, resistente per un’arte e una cultura qualitativamente alta, ma alla portata di tutti). Pensiamo che ogni singolo individuo abbia diritto a una vita piena, in cui possa esprimere al massimo le proprie qualità, perseguendo per se stesso e i suoi simili una pari realizzazione umana e sociale. Grazie a rivisitazioni, contaminazioni, ricerche e sperimentazioni intendiamo costruire una visione complessiva dell’esistenza fondata sulla valorizzazione delle differenze, su azioni concrete, su buone pratiche, sull’innovazione e sulla bellezza dell’imperfezione umana. Missione Bottega Partigiana studia, progetta, sperimenta e sviluppa iniziative volte al miglioramento della società. Per promuovere una visione cooperativa, solidale e resiliente lo fa avvalendosi dei più svariati linguaggi offerti dall'arte, dalla cultura e dalle nuove tecnologie. Aspiriamo a una forma “comunitaria” di relazione fra i cittadini, in cui ognuno venga valorizzato in relazione alle proprie attitudini e capacità. Aspiriamo ad una società orientata a un futuro ecosostenibile. Una società in cui collaborazione, competenza, onestà e ricerca del bene comune diventino “valori primari” da spiegare e insegnare nelle scuole, al pari di ogni altra materia. Cosa facciamo La nostra officina artistico-culturale interviene concependo, elaborando e sviluppando idee e progetti partecipati con lo scopo di operare sul piano sociale nutrendo la coscienza collettiva per mezzo dell’arte e della cultura. Ci avvaliamo di un approccio fondato sulla creatività e la cooperazione e ci sta a cuore un processo di trasformazione sociale che, facendo tesoro degli errori e dei meriti del passato, esplori pratiche di resilienza utili per contribuire alla costruzione di un futuro nel quale la società sia a misura d’uomo e operi per salvaguardare e tutelare l’ambiente. Il nostro logo Rappresenta la stella come simbolo della nostra Repubblica Italiana e i nodi d’amore, uniti in catena circolare, come simbolo di coesione, unione e solidarietà. La texture della pianta di ginkgo significa speranza, rispetto della natura, resistenza al tempo e alle intemperie, mentre la scelta del font esprime lo spirito artigianale della nostra officina artistico-culturale. La nostra storia Bottega Partigiana nasce nell’estate 2013 con il sito bottegapartigiana.org per dare una risposta culturale alla crisi economica in atto e si costituisce come associazione vera e propria per volontà di un gruppo di persone alla ricerca di nuovi scenari in cui realizzare forme sostenibili ed ecologiche di arte e cultura. In tal senso l’associazi- one opera come un’officina artistico-culturale che propone modalità di diffusione che permettano di accedervi anche a coloro che di norma ne vengono esclusi. L’intento è quello di riproporre il concetto e il metodo di lavoro di “bottega” (intesa nella sua accezione rinascimentale o come officina di idee) e di “partigiano” (cioè combatten- te, resistente per un’arte e una cultura qualitativamente alta, ma alla portata di tutti).
L’impegno socio-culturale prende subito piede durante l’autunno della fondazione del gruppo libero dando vita all’incontro Il Mito delle esportazioni con l’economista Nino Galloni. Nel gennaio 2014 è la volta del convegno Oltre l’euro. La sinistra. La crisi. L’alternativa, svoltosi a gennaio 2014 a Chianciano Terme con la presenza di intellettuali di respiro internazionale come il ricercatore Marco Passarella dell’Università di Leeds e dell’economista statunitense Warren Mosler. Nello stesso anno l’associazione ha sperimentato la promozione di presentazioni di libri e di cicli d’incontri in luoghi non convenzionali come il locale Tempio d’Oro di via delle Leghe 23, il Residence Sociale Aldo Dice di Sesto Marelli e lo spazio ChiAmaMilano di via Laghetto 2 in cui sono stati avviati cicli d’incontri Squola Cuadri: percorso di alfabetizzazione macroeconomica. Il 2015 è stato anche l’anno della costituzione giuridica dell’asso- ciazione, periodo in cui si è dato corpo al lavoro di implementazione e sviluppo delle piattaforme web e social. L’anno 2015 è stato dedicato alla sperimentazione di iniziative socio-culturali quali: - il Festival Culturale per la Cooperazione “Officina Futuro: Linguaggio 2.0 e nuovi modelli socio-economici per ricostruire”. Un primo tentativo per affrontare le nuove sfide della contemporaneità. Il Festival è stato patrocinato dal Comune di Milano e si è svolto presso lo Spazio Pime; - il Ciclo di incontri e dibattiti Il Sapore del Sapere che si è svolto a più riprese presso lo storico Bar Crocetta di Milano; - il Festival Prog TO Rock, per la promozione e la diffusione del rock progressivo, svoltosi a Torino presso lo Spazio 211 e introdotto e commentato da Franco Vassia, saggista e critico musicale tra i più esperti. L’anno 2016 è stato l’anno all’insegna del cinema d’animazione con: - Premio Itala, ideato dallo storico e critico del cinema d’animazione Giannalberto Bendazzi e finalizzato a premiare i migliori film del cinema d’animazione italiano. L’iniziativa ha preso vita tra Milano (Anteo spazioCine- ma) e Genova (Cinema Sivori). Premio Itala è stato citato nel rapporto annuale Io sono Cultura 2016 promosso da Unioncamere e da Fondazione Symbola per le qualità italiane. - Il ciclo d’incontri Passioni Animate che ha preso vita tra aprile e maggio alla Casa della Cultura di Milano; - Celebrazione del quarantennale del film capolavoro Allegro non troppo presso l’Anteo spazioCinema. In tale occasione è stata ideata la mostra Allegro non troppo. Un tesoro dell’arte italiana esposizione prorogata fino al mese di dicembre che ha riscontrato il successo di oltre 60.000 visitatori. Tale esposizione nell’arco del 2017 sarà replicata a Brescia, in Portogallo e in Kosovo. La Fabbrica dell’Animazione Collocata nel cuore di Milano, città di sperimentazione e innovazione, la sede – la cui assegnazione è avvenuta grazie alla vincita di un bando del Comune di Milano - è stata pensata come un primo centro interdisciplinare di ricerca, produzione e contaminazione di arti e saperi. La Fabbrica dell’Animazione è il progetto di centro socio-culturale e officina artistico-culturale di Via San Maurilio 8 a Milano con cui Bottega Partigiana, in partnership con enti pubblici e privati e in cooperazione con altre associazioni e addetti al settore, intende riscoprire la cultura come valore assoluto, come bene universale da difendere, rivitalizzare e condividere. Nella società contemporanea si produce sovente cultura di massa con criteri adottati per altre merci su larga scala; non si distingue tra prodotti artisticamente validi e semplici trovate commerciali, annullando la qualità artigianale e l’importanza dell’autorialità. Attenta alle più avanzate modalità di produzione e comunicazione, La Fabbrica dell’Animazione si propone di portare alla luce i prodotti d’autore con i loro valori più autentici, nelle loro più diverse espressioni, forme e linguaggi: dal cinema ai fumetti, dai libri alla musica, fino al teatro, alla fotogra- fia, all’arte declinata in ogni possibile genere. L’obiettivo di La Fabbrica dell’Animazione è la promozione di una nuova ecologia della cultura. Il progetto prende il nome da un libro dedicato a Bruno Bozzetto: un artista che dalla matita all’animazione digitale ha dimostrato con le sue opere che si può essere autori e poeti anche ai nostri tempi.
IL PREMIO ITALA 2016 Frutto della collaborazione tra le associazioni B ottega Partigiana di Milano e Cartùn di Genova, e citato nel rapporto annuale Io sono Cultura 2016 (promosso ogni anno da Unioncamere e Fondazione Symbola per le qualità italiane), è stato una prima iniziativa con cui si è valorizzato il patrimonio culturale italiano celebrando i migliori film di una delle forme artistiche che hanno permeato e accompagnato le generazioni dell’ultimo secolo, costruendo e nutrendo l’immaginario collettivo di adulti e bambini. Le opere in gara erano suddivise in 4 categorie: lungometraggi, serie TV, cortometraggi e pubblicità/sigle e sono state analizzate da una giuria qualificata di esperti del settore, presieduta dall’ideatore del premio Giannalberto Bendazzi. Nelle due serate di premiazione di Milano e di Genova sono stati consegnati i trofei (Itala d’Oro, Itala d’Argento e Itala di Bronzo) agli autori che hanno fatto la storia del cartoon italiano, entrando a pieno titolo nell’immaginario collettivo (e nel cuore) di grandi e piccini. La prima serata di premiazione si è svolta il 7 aprile all’Anteo spazioCinema di Milano, dove Giuliana Nuvoli (Università degli Studi di Milano) ha annunciato i vincitori delle sezioni lungometraggi e serie tv. A consegnare i trofei, molti ospiti illustri, come l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno che ha premiato Bruno Bozzetto con l'Itala d'Oro; Giuseppe Calzolari della Scuola del Fumetto; Coleta Raboni, fondatrice di Quipos (agenzia di Altan); Diana De Marchi del Centro per l’Istruzione per gli adulti; Davide e Daniele Ratti, in rappresentanza della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti; Margherita Marazzi, direttore generale di Agema Corporation. La seconda serata di premiazione si è svolta l’11 aprile al Cinema Sivori di Genova, per le categorie cortometraggi e pubblicità. A condurre, il divertente duo composto da Giuliana Nuvoli e dal tenore e comico di Zelig Andrea Bottesini. A premiare, istituzioni e specialisti del settore, come Alessandro Morgante, presidente di Circoscrizione del Municipio del Medio Levante; Ferruccio Giromini, giornalista esperto di arti figurative e direttore artistico di mostre ed esposizioni sul cartoon e il fumetto; Andrea Rocco, direttore della Genova Liguria Film
Commission; Federico Greco, regista; e Margherita Marazzi, direttore generale di Agema Corporation. LE OPERE PREMIATE Lungometraggi Italia d’Oro: Allegro, non troppo (Bruno Bozzetto) Itala d’Argento: West and Soda (Bruno Bozzetto) Itala di Bronzo: La Gabbianella e il Gatto (Enzo d’Alò) Serie TV Italia d’Oro: La linea (Osvaldo Cavandoli) Itala d’Argento: Pimpa (Osvaldo Cavandoli + Enzo d’Alò) Premio speciale fumetto: Pimpa (Francesco Tullio Altan) Itala di Bronzo: Il Signor Rossi (Bruno Bozzetto) Cortometraggi Italia d’Oro (ex aequo): Pulcinella e La Gazza Ladra (Giulio Gianini – Emanuele Luzzati) Itala di Bronzo: Cavallette (Bruno Bozzetto) Pubblicità/Sigle Italia d’Oro: La linea (Osvaldo Cavandoli), per “Lagostina” Itala d’Argento: Calimero (Tony e Nino Pagot), per “Ava” Itala di Bronzo: sigla animata (Giulio Gianini – Emanuele Luzzati), per L’armata Brancaleone (film di Mario Monicelli del 1966) COMUNICAZIONE D’AUTORE La realizzazione e la presentazione del Premio Itala è stata preceduta e accompagnata da una campagna di informazione e promozione per cui è stata realizzata: . una campagna affissioni su Milano (500 manifesti 70x100) e Genova (1000 manifesti 70x100); . la distribuzione di cartoline a Milano (50.000 pezzi in 250 location) e Genova (20.000 pezzi in 100 location); . la distribuzione di 2500 pieghevoli informativi; . la produzione di 2 totem e 1 roll-up. Oltre all’attività di comunicazione sul social network facebook delle due associazioni promotrici e oltre agli aggiornamenti sul sito bottegapartigiana.org in occasione di Premio sono stati progettati e sviluppati il mini sito lafabbricadellanimazione.org e la landing Itala page dedicata premioitala.org. L’immagine guida del Premio Itala, realizzata dall’illustratrice e graphic designer Monica Maria Seksich, rappresenta l’amicizia tra un gatto e un topo: la loro interazione pacifica e il desiderio comune di volare che li spinge ad addentrarsi nell’avventura del fascio di luce proiettato dal cinema di animazione.
Le associazioni promotrici hanno voluto esprimere la propria volontà di ricorrere all’arte come strumento di introspezione nell’animo umano per incentivare comportamenti sociali cooperativi fondati sull’inclusione e sulla valorizzazione delle differenze. A sostegno della campagna di promozione ideata per Premio Itala, ispirandosi all’immagine guida della Seksich, gli animatori Alice Buscaldi ed Enrico Sanna, con l’aiuto del regista Federico Greco e del sound designer Federico Tubaro, hanno elaborato un video promo animato. Nel video il gatto e il topo protagonisti, volando alto, focalizzano la loro attenzione sulla tradizione italiana (Venere Callipigia) e si ritrovano ad essere gli attori che in prima persona richiamano l’attenzione del pubblico e della stampa per dare valore alla cultura d’autore di cui si sentono allo stesso tempo autori e promotori. Il trofeo, ideato e creato dall’artigiana abruzzese Ornella Di Profio di Symbolon, si ispira al logo della Seksich, rappresentando una sagoma, stilizzata e reinterpretata, di donna. Una moderna Venere Callipigia che, proprio come l’antica Afrodite epoca romana, incarna un’ideale di femminilità e cultura sintetizzate nell’idea di Arte per antonomasia. Il seno sul capo è simbolo del nutrimento culturale necessario alla vita di ogni essere umano e dello spirito artistico che anima il Premio Itala. Interamente realizzate a mano, modellate con l’argilla e poi decorate in acrilico, le statue sono ciascuna un’opera a sé, unica e irripetibile. Distanziandosi dall’uniformità delle produzioni in serie, la creatrice Ornella di Profio, rappresenta pienamente il carattere artigianale della creazione artistica, dove ogni cosa si crea lentamente, quasi fosse fatta della stessa sostanza dei sogni, proprio come l’animazione. LA PUBBLICAZIONE Il Premio Itala ha coinvolto anche emergenti della critica cinematografica italiana che, ispirandosi ad esperienze del passato come quella dei Cahiers du Cinéma, hanno dato vita al primo Quaderno de La Fabbrica dell’Animazione Passioni Animate, una raccolta di saggi sulla storia del cinema d’animazione italiano realizzata in collaborazione con la casa editrice indipendente CDE. La pubblicazione è stata curata da Raffaella Scrimitore e il 24 maggio 2016 è stata presentata alla Casa della Cultura di Milano in chiusura dell’omonimo ciclo d’incontri. La raccolta di saggi affronta alcuni dei più importanti film e animatori italiani, partendo da un’analisi de La rosa di Bagdad di Anton Gino Domeneghini e I fratelli Dinamite di Nino Pagot, per poi approfondire l’opera fondamentale di Guido Manuli e Manfredo Manfredi, ricordare il geniale Osvaldo Cavandoli, fino ad arrivare a un grande autore contemporaneo come Simone Massi. Annesso alle altre attività promosse da La Fabbrica dell’Animazione, il libro si pone come un punto di partenza per approfondire l’arte del cinema d’animazione e diffonderne la conoscenza a un pubblico non solo di settore. Gli autori dei saggi sono Marco Bellano, Raffaella Scrimitore, Davide Giurlando, Giacomo Ravesi e Priscilla Mancini con una poetica prefazione di Giannalberto Bendazzi. IL CICLO D’INCONTRI PASSIONI ANIMATE
Come iniziativa collaterale a Premio Itala, alla Casa della Cultura di Milano ha preso il via “Passioni Animate” – Scopriamo e riscopriamo gli autori, un ciclo di incontri sul cinema d’animazione italiano, dedicato alla qualità della produzione italiana. Momenti di ascolto e confronto con autori, studiosi, esperti e soprattutto col pubblico, per conoscere meglio la produzione italiana più nota e apprezzata all’estero che non Italia. Martedì 12 aprile 2016 “Scenografie, creazione degli ambienti e direzione artistica nel cinema d’animazione: l’esperienza del background designer e regista Michel Fuzellier”. Ospite Michel Fuzellier intervistato da Cinzia Bottini. Martedì 19 aprile 2016 “Il cinema di animazione di poesia e di resistenza”. Ospite Francesca Badalini, autrice delle musiche dei film di Simone Massi, intervistata da Andrijana Ruzic. Martedì 10 maggio 2016 “La Linea di Osvaldo Cavandoli”. Ospite Sergio Cavandoli intervistato da Raffaella Scrimitore. Martedì 17 maggio 2016 “Dadomani Studio. Un mix unico di tecniche tradizionali e competenze digitali nell’anima- zione contemporanea”. Dadomani Studio intervistati da Priscilla Mancini. Martedì 24 maggio 2016 “La musica e le origini del cinema di lungometraggio italiano d’animazione”. Ospite Marco Bellano, professore di History of animation all’Università di Padova, intervistato da Raffaella Scrimitore. PATROCINI AL PREMIO Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Liguria, Città Metropolitana di Genova, Camera di Commercio di Genova, Comune di Genova, Agis Lombarda, Università degli Studi di Genova. LE MEDIA PARTNERSHIP CinecittàNews, Cineforum, Coop Lombardia, Edizioni Zero, Il Secolo XIX, Posh (Pem Edizioni), Smemoranda, Tunué. I PARTNER Animation Italia, Anteo spazioCinema, ASIFA, Casa della Cultura, Cartoon ITALIA, CDE, Cinema Sivori, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, ComicArte Varese, Crazy Comics, il Cinema, Fondazione Ente Spettacolo, Scuola del Fumetto. Dante e
SOSTENITORI Ubi Banca, Coop Liguria, PoolPrint, Agema Corporation, Ostello Bello, Hotel Augustus. LO STAFF DI PREMIO ITALA Ideatore: Giannalberto Bendazzi Direzione e coordinamento: Shirin Chehayed Segreteria organizzativa: Shirin Chehayed, Paola Gattermayer, Ivana Viazzi. Assistenza segreteria organizzativa: Lella Bigatti, Cinzia Bottini, Alice Buscaldi, Francesco Chini, Sara Di Marino, Priscilla Mancini, Cristina Pasqualin, Giusva Napolitano, Giuliana Nuvoli, Stefano Patrone, Andrijana Ruzic, Enrico Sanna, Raffaella Scrimitore, Francesca Tassone. Supporto segreteria organizzativa: Agostino Bergo, Rachele Catanese Patrizia, Filomena Giannoccaro, Federico Greco, Graziano Incardona, Giulia Mangone, Veronica Marcantonio, Gaetano Solito. Responsabile amministrativo: Ivana Viazzi Ufficio stampa: Cinzia Bottini, Shirin Chehayed, Paola Gattermayer, Priscilla Mancini, Giusva Napolitano, Francesca Tassone Pianificazione e media: Shirin Chehayed, Paola Gattermayer Illustrazione e graphic design: Monica Maria Seksich Esecutivi grafici: Shirin Chehayed, Monica Maria Seksich VIDEO PROMO Animazione: Alice Buscaldi, Enrico Sanna Montaggio e mixaggio: Federico Greco Sound design: Federico Tubaro Gestione e creazione siti web: Andrea Cangialosi, Shirin Chehayed, Antonello Gianfreda. Creazione trofei: Ornella Di Profio Conduzione serate di premiazione: Andrea Bottesini, Giuliana Nuvoli. Presidente di giuria: Giannalberto Bendazzi. Giuria: Marco Vanelli, Giovanni Ricci, Emiliano Fasano, Fabrizio Liberti, Roberto Della Torre, Claudio Bertieri, Giovanni Russo, Raffaella Scrimitore, Paola Bristot, Sabrina Perucca, Alessio Galbiati, Giacomo Ravesi, Alberto Rigoni, Marco Bellano, Roberta Novielli, Carlo Montanaro, Davide Giurlando, Attilio Valenti, Carraro Mauro, Marco Pellitteri, Alfio Bastiancich. Riprese video: Orsola Sinisi Supporto riprese video: Joel Samuele Beaumont, Antonello Gianfreda.
Montaggio e mixaggio: Orsola Sinisi Fotografi: Shirin Chehayed, Francesco Chini, Roberto Cosentino, Marinetta Gesualdi, Antonello Gianfreda, Roberto Alfredo Oliva. QUADERNO PASSIONI ANIMATE Curatrice: Raffaella Scrimitore Autori: Marco Bellano, Davide Giurlando, Priscilla Mancini, Giacomo Ravesi, Raffaella Scrimitore. CICLO D’INCONTRI PASSIONI ANIMATE Curatrice: Andrijana Ruzic Relatori: Cinzia Bottini, Priscilla Mancini, Andrijana Ruzic, Raffaella Scrimitore Ospiti: Francesca Badalini, Marco Bellano, Sergio Cavandoli, Dadomani Studio, Michel Fuzellier. 21 MARZO 2016 CONFERENZA STAMPA ALLA CASA DELLA CULTURA LE PREMIAZIONI ANTEO SPAZIO CINEMA DI MILANO E CINEMA SIVORI DI GENOVA
LA CARTOLINA:
MANIFESTI E LOCANDINE
I TROFEI
Rassegna stampa Premio Itala 2016
Relazione celebrazione quarantennale Allegro non troppo “Allegro non troppo” ritrae in modo ironico e disincantato una società che permane, a 40 anni di distanza, afflitta dagli stessi vizi, turbamenti, fobie. Un’occasione unica di riflessione anche per le nuove generazioni, unite alle precedenti da una forma d’arte che parla un linguaggio universale. Le celebrazioni hanno avuto luogo presso l’Anteo spazioCinema di Milano e hanno previsto la mostra “Allegro non troppo. Un tesoro dell’arte italiana”, che è stata inaugurata l’11 ottobre ed è stata prorogata fino al 15 dicembre con successo di oltre 60.000 visitatori. In occasione della mostra per la promozione del film è stato stampato un mini catalogo di approfondimento con testi e immagini. Il progetto è stato un’ottima possibilità sociale ed educativa che ha permesso interazioni e collaborazione tra professionisti, maestri e giovani creativi di diverse generazioni. Per la nostra associazione è stato un progetto che ha permesso di perseguire la nostra filosofia d’azione. Essa prevede di sviluppare progetti artistico-culturali a favore della cooperazione tra le differenti realtà operanti sul territorio (e non solo) e impegnate in azioni culturali di ricerca che prevedono l’azione sinergica tra pubblico, privato e terzo settore e che, riscoprendo un approccio al lavoro artigianale e sperimentale, operano sul piano sociale ed educativo. GLI APPUNTAMENTI LA CONFERENZA STAMPA Le celebrazioni sono state anticipate da una conferenza stampa tenutasi presso l’Urban Center di Milano il 4 ottobre (ore 15) a cui hanno partecipato l’autore Bruno Bozzetto e Maurizio Nichetti. Giuliana Nuvoli, professoressa di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Milano, ha presentato l’iniziativa che ha luogo fino al 15 dicembre presso l’Anteo spazioCinema di Milano e che, oltre alla mostra “Allegro non troppo. Un tesoro dell’arte italiana”, ha previsto una mini rassegna in cui sono tornati sul grande schermo “Allegro non troppo” (ore 20.00, 11 ottobre), “West and soda” (ore 11.00, 16 ottobre) e “Vip mio fratello superuomo” (ore 11.00, 23 ottobre). Bruno Bozzetto e Maurizio Nichetti hanno rievocato i ricordi degli anni ‘70 e gli amici/collaboratori con cui “gomito-gomito” con il loro spirito giovane hanno lavorato con entusiasmo alla realizzazione di un film i cui contenuti hanno retto magnificamente il tempo, non solo per merito loro ma per “demerito degli altri”, come ha parafrasato Nichetti riferendosi al fatto che, nonostante siano passati 40 anni, i problemi dell’Italia e degli italiani sono sempre gli stessi.
Hanno portato i loro saluti anche Gaia Bracco, in rappresentanza della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, e Bruno Belluz, art director di Agema, storica stamperia milanese e ufficio creativo. FESTA DI COMPLEANNO AL CAPOLAVORO DI BRUNO BOZZETTO È stato un compleanno speciale, in compagnia di tanti amici che, oggi come allora, si sono ritrovati in un clima gioioso e informale con giovani e meno giovani con cui ricordare insieme i momenti più belli di una collaborazione unica! L’affluenza di pubblico è stata numerosa e calorosa, più di 200 presenze durante l’inaugurazione in cui l’Anteo era gremito di persone pronte a scoprire o riscoprire un film animato, vero e proprio tesoro dell’arte italiana. Dopo l’apertura della mostra fotografica nel foyer e il soffio delle candeline di rito per un traguardo così importante, alle ore 20.00 i presenti sono entrati in sala. E qui, prima della proiezione di “Allegro non troppo”, Giuliana Nuvoli ha introdotto al pubblico il regista e tutta l’Allegra Brigata. Sul palco sono saliti, accanto a un simpaticissimo Bruno Bozzetto, anche Giovanni Ferrari e Angelo Beretta, Antonio Dall’Osso (animatori), Luciano Marzetti (addetto alla fotografia), e uno scoppiettante Maurizio Nichetti. Dopo i sentiti ringraziamenti verso tutti gli assenti (primi fra tutti i compianti Walter Cavazzuti, Giuseppe Laganà e Paolo Albicocco, ma anche Guido Manuli residente in Francia, e tutto il cast), l’Allegra Brigata ha rievocato l’atmosfera unica della loro collaborazione e di un modo di lavorare tipico ed esclusivo della società italiana (e in particolare milanese) negli anni Settanta a cui ancora molti giovani di oggi aspirano, in quanto giusto ed equo modello di deontologia professionale. Una partecipazione corale di talenti ed entusiasmi che oggi, a distanza di 40 anni, con La Fabbrica dell’Animazione si sta tentando di rianimare nella città di Milano. “Era bellissimo trovarsi ogni giorno per lavorare insieme al film. Era un divertimento perché eravamo tra amici” hanno affermato tutti. E ha proseguito Bozzetto: “a vedere i titoli di coda dei film d’animazione in sala in questi giorni, Alla ricerca di Dory ad esempio, si rimane sbalorditi da quanti nomi ci sono tra i credits… durano come minimo 20 minuti. Noi, invece, in quanti eravamo? Meno di dieci! Tutti facevano un po’ di tutto, si collaborava nel vero senso del termine, e ognuno apportava in suo contributo unico e speciale”. Con l’augurio di rivedersi per il prossimo capolavoro, gli ospiti sono scesi dal palco e in sala si sono spente le luci. LA MINI RASSEGNA DEDICATA ALL’AUTORE Alla serata di celebrazione di Allegro non troppo, si sono aggiunte le proiezioni speciali, sempre all’Anteo SpazioCinema, di altri due lungometraggi animati importanti della produzione di Bruno Bozzetto: West and Soda (domenica 16 ottobre, ore 11.00) e V ip mio fratello superuomo (domenica 23 ottobre, ore 11.00). IL FILM E L’AUTORE ALLEGRO NON TROPPO È un film del 1976, prodotto e diretto da Bruno Bozzetto. Vero e proprio corrispettivo made in Italy del disneyano Fantasia (1940). Allegro non troppo rappresenta per immagini alcuni tra i
più celebri brani di musica classica (Preludio al pomeriggio di un fauno di Claude Debussy; Danza slava Op. 46 n°7 di Antonín Dvořák; Bolero di Maurice Ravel; Valzer triste di Jean Sibelius; Concerto in Do maggiore RV 559 di Antonio Vivaldi e L’uccello di fuoco di Igor Stravinskji). Si tratta in totale di sei episodi, uno diverso dall’altro per scelte espressive e stilistiche, in cui Bozzetto si avvale della collaborazione dei migliori animatori del panorama italiano degli anni Settanta e di oggi. Basti pensare a Guido Manuli (autore di Aida degli alberi, 2001), oppure a Walter Cavazzuti e Giuseppe Laganà (entrambi scomparsi). Cavazzuti, tra le altre cose è stato l’ “ideatore” de La Gabbianella e il gatto e Laganà, scomparso nel gennaio del 2016, è stato l’autore della serie di Lupo Alberto. Il film è realizzato con tecnica mista, in cui il linguaggio dell’animazione si unisce al cinema dal vero (protagonisti indiscussi, tra un episodio e l’altro, sono Maurizio Nichetti e Maurizio Micheli e i loro siparietti comici girati al Teatro Donizetti di Bergamo). BRUNO BOZZETTO Classe 1938, Bruno Bozzetto è uno dei massimi rappresentanti del cinema d’animazione italiano nel mondo. Artista poliedrico e prolifico, è autore e regista di lungometraggi, cortometraggi, pubblicità e campagne educative, progetti connotati da una grande capacità di innovazione, ironia, cura artigiana. Ideatore del Signor Rossi, l’italiano medio alle prese con il malcostume della società e attivo nella grande fucina di Carosello, Bozzetto raggiunge l’apice della sua carriera a partir dagli anni ‘60, in primis con i lungometraggi (West and Soda, 1965; Vip mio fratello superuomo, 1968 e Allegro non troppo, 1976), con i cortometraggi (Mister Tao è vincitore dell'Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 1990 e Cavallette, nominato al Premio Oscar nel 1991) e con le serie TV (La famiglia Spaghetti). Braccio destro di Piero Angela per le animazioni del programma Super Quark, Bozzetto ha ottenuto riconoscimenti anche oltre oceano: nel 2013-2014, il W alt Disney Family Museum di San Francisco gli ha tributato un riconoscimento alla carriera dedicandogli una mostra retrospettiva dal titolo Animation, Maestro! LA LOCATION ANTEO SPAZIO CINEMA Fondato nel 1979, dopo essere stato uno dei più importanti cinema d’essai nei primi anni Ottanta, continua ad essere uno dei maggiori poli della cultura cinematografica milanese. A due passi dalla stazione Garibaldi e vicino a Brera, è una delle sale milanesi di spazioCinema insieme all'Apollo, e punto di riferimento per la programmazione di qualità, oltre che per numerosi eventi in ambito cinematografico come rassegne di film in lingua orginale, proiezioni per bambini, arene estive e lezioni con grandi autori. Il cinema Anteo è composto da quattro sale, uno spazio espositivo, il ristorante Osteria del cinema e ha una libreria specializzata al suo interno. Il suo ruolo rilevante dal punto di vista culturale tra le sale cittadine, con un pubblico fidelizzato e interessato, lo rende un luogo privilegiato per gli eventi promossi dalla Fabbrica dell'Animazione.
I PROMOTORI BOTTEGA PARTIGIANA Associazione culturale no profit, nasce nell’estate 2013 su impulso di un gruppo di persone alla ricerca di nuovi modi di interpretazione e nuovi scenari di realizzazione per la sostenibilità di arte, ecologia ed economia. In tal senso si propone come un’officina artistico-culturale che diffonde un nuovo modo di pensare in campo sociale. È altresì un laboratorio di sperimentazione sociale e artistica che opera a livello nazionale. L’associazione agisce con la gradualità tipica dei processi artigianali e si muove in piccoli gruppi di lavoro come i partigiani (da qui la scelta del nome), proponendo un nuovo paradigma sistemico, capace di superare le concezioni dualistiche per produrre nuovi valori e nuovi modi di collaborazione. A partire dalla cooperazione, la capacità di costruire valore attraverso una rete di relazioni e produzioni comunitarie. I soci di Bottega Partigiana, professionisti esperti nei vari campi, sono accomunati dalle medesime aspirazioni e animati dalla necessità di agire per creare un mondo diverso, a partire dalle azioni dei singoli individui per poi diffonderlo nella società. CARTÙN È un’associazione culturale che ha come obiettivo principale la valorizzazione del cinema d’animazione contemporaneo e la rivalutazione di quello passato, operando primariamente sul territorio ligure e secondariamente a livello nazionale e internazionale. Cartùn nasce dalla collaborazione di un gruppo di operatori, studiosi e appassionati del settore della grafica illustrata e dell’animazione. L’associazione si propone di organizzare workshop, tavole rotonde, conferenze, lezioni e rassegne sul cinema d’animazione; di gestire archivi artistici, fotografici, editoriali e di cineteche e biblioteche; di curare l’informazione, lo studio e la ricerca nell’ambito della multimedialità, della produzione audiovisi- va, editoriale e di oggettistica inerenti al cinema d’animazione, e di creare siti internet per promuovere le proprie attività. Cartùn, inoltre, ha tra i propri obiettivi la realizzazione di festival sul cinema d’animazione e la pubblicazione di libri, opuscoli, atti di convegni, cataloghi, studi e ricerche, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul cinema d’animazione come forma d’arte.
I PARTNER BRUNO BOZZETTO DISTRIBUTION È gestita da Anita e Irene Bozzetto, si occupa della gestione e distribuzione diritti di tutto il materiale classico e spettacolare prodotto dallo Studio Bozzetto dagli anni 60 fino ad oggi. In particolare segue e organizza proiezioni, mostre ed eventi, dedicati a Bruno Bozzetto, curando il mantenimento e l'aggiornamento dei filmati alle nuove tecnologie. STUDIO BOZZETTO Lo Studio Bozzetto&Co, fondato da Bruno Bozzetto con Andrea Bozzetto e Pietro Pinetti, è una casa di produzione e studio di animazione, attivo a livello nazionale e internazionale. La Società oggi conta sulla professionalità di un solido team di creativi che lavorano sinergicamente per sviluppare progetti sempre innovativi e originali, perfettamente rispondenti alle esigenze di ogni singolo cliente. Lo Studio è diventato uno dei principali punti di riferimento per il mercato italiano ed internazionale per la produzione di contenuti in animazione, come lungometraggi, cortometraggi, serie televisive, video istituzionali e spot commerciali. Grazie alle innumerevoli esperienze maturate negli anni, ad oggi lo studio vanta una solida expertise anche sui progetti “divulgativi”, commissionati da aziende pubbliche e private e finalizzati alla comunicazione scientifica, economica e sociale. I MEDIA PARTNER CINECITTÀNEWS Istituto Luce Cinecittà S.r.l. nasce nel Novembre del 2011 dalla fusione, avvenuta nel 2009, tra Cinecittà Holding e Istituto Luce S.p.A. Oggi Istituto Luce Cinecittà rappresenta uno dei principali attori del settore cinematografico, che opera a supporto dello sviluppo e della promozione del cinema italiano in Italia e all’estero. Con i suoi 70 dipendenti, un patrimonio intellettuale, sociale e materiale di inestimabile valore, Istituto Luce Cinecittà intende porsi come fondamentale punto di riferimento dell’industria cinematografica italiana, proponendo e valorizzando i talenti del cinema italiano anche a livello internazionale. CINEFORUM È una rivista mensile di cultura e critica cinematografica, edita dalla Federazione Italiana Cineforum (FIC). È associata all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana e ha sede nella città di Bergamo. È una delle più longeve e prestigiose riviste del settore, fondata nel 1961 da Camillo Bassotto e Francesco Dorigo. Alla fine degli anni Sessanta, sotto la direzione di Sandro Zambetti, da Cineforum nasce il Bergamo Film Meeting, tutt’oggi attivo. Nel 2003 la direzione passa ad Antonio Piccardi (tutt’ora direttore) e alla rivista viene affiancata la collana editoriale Edizioni di Cineforum. Nel 2013 nasce anche la versione web, coordinata da Fabrizio Tassi.
I SOSTENITORI I PATROCINI Gli eventi sono stati calendarizzati nella programmazione di EXPO in Città, hanno ricevuto i patrocini di: Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Fondazione Cariplo e Agis Lombarda. SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori, è un ente pubblico economico a base Associativa. È una Società di gestione collettiva del diritto d'Autore, cioè un ente costituito da Associati che si occupa dell'intermediazione dei diritti d'Autore. La Società Italiana degli Autori ed Editori è un vero e proprio presidio di libertà, non ha scopo di lucro, è totalmente indipendente nella propria attività di impresa e non grava in alcun modo sulle finanze pubbliche. L'unico obiettivo della Società è quello di tutelare i diritti dei propri Associati. I MATERIALI DI COMUNICAZIONE LA LOCANDINA
LA CARTOLINA LA BROCHURE
IL MINI CATALOGO A corredo della mostra per promuovere il quarantennale del film, oltre a distribuire nelle scuole e nelle università il materiale informativo sulle iniziative, è stato realizzato un piccolo catalogo di approfondimento di cui l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno ha scritto la nota introduttiva. La pubblicazione, al fine di sostenere le iniziative promosse, sarà l’omaggio che sarà consegnato a coloro che con una donazione contribuiranno a sostenere l’avvio delle attività del centro socio-culturale La Fabbrica dell’Animazione di via San Maurilio 8 a Milano, ottenuto grazie alla vittoria di un bando pubblico del Comune di Milano.
A SOSTEGNO DELL’IMMAGINE COORDINATA ENECE FILM Si occupa di rappresentazione del reale. Realizza film documentari, film sperimentali in bilico tra finzione e realtà e prodotti audiovisivi. Si occupa di progettazione, regia, montaggio, fotografia, suono, valorizzazione di filmati d’archivio e post produzione. ENECE film produce progetti propri e collabora con artisti e professionisti della ricerca audiovisiva. ENECE film viene fondato nel 2012 da Pietro de Tilla, Elvio Manuzzi, Tommaso Perfetti, Chiara Tognoli e Guglielmo Trupia unendo le diverse professionalità maturate nell’ambito della sperimentazione visiva, del montaggio e della ricerca sonora. Da allora si sono aggiunti al gruppo Giulia La Marca che si occupa di audio e Paolo Romano che si occupa di post produzione delle immagini. NARVALO FINE-ART È uno studio professionale di Paolo Romano, libero professionista che opera nel settore della post-produzione fotografica e stampa fine-art. Narvalo è in grado di fornire servizi in ambito fine-art che vanno dalla scansione (con scanner piani e a tamburo virtuale), post-produzione fotografica via software e stampa fine-art con plotter e carte dedicate. La peculiarità di Narvalo vuole essere quella di fornire prestazioni di alta qualità dedicando particolare attenzione alla relazione con i clienti, fotografi ed artisti, in termini di consulenza e confronto costante e partecipato. Narvalo vanta una notevole esperienza nel settore maturata negli anni: Photoshop, Illustrator, InDesign, Freehand, fotoritocco e correzioni cromie; nonché di lavoro su plotter per stampa fine-art quali Epson, HP, Océ e scanner quali Hasselblad, Imacon, Epson; il tutto correlato da conoscenze in campo fotografico e di still-life: tecniche fotografiche, utilizzo di banco ottico e reflex (analogiche e digitali), sviluppo diapositive professionali e sviluppo bianco-nero/colore.
REPORTAGE 4 OTTOBRE URBAN CENTER, MILANO
11 OTTOBRE ANTEO SPAZIO CINEMA, MILANO
-RASSEGNA STAMPA-
TESTATA/SITO DATA LINK http://www.afnews.info/wordpress/2016/09/26/una-mostra-e-un-ciclo- AFSNEWS.IT 26/09/2016 di-proiezioni-a-milano-per-i-40-anni-di-allegro-non-troppo/ http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it/eventiamilano/cinema/all COMUNE DI MILANO 29/09/2016 egro_non_troppo http://www.cineforum.it/news/Allegro-non-troppo-festeggia-i-40-anni- CINEFORUM 30/09/2016 con-un ALIAS 01/10/2016 http://www.freeplaying.it/2016/10/02/notbeckintheday-allegro-non- FREE PLAYING 2/10/2016 troppo-fa-40-anni/ SBAM COMICS 3/10/2016 http://sbamcomics.it/blog/2016/10/03/40-anni-allegro-non/ http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/55/67960/quel-romanzo-corale- CINECITTÀ NEWS 4/10/2016 creato-da-bruno-bozzetto.aspx#.V_V0WAkKOhY.facebook https://www.siae.it/it/iniziative-e-news/omaggio-bruno-bozzetto-i-40- SIAE 4/10/2016 anni-di-%E2%80%9Callegro-non-troppo%E2%80%9D http://www.ilterziario.info/component/content/article/1-news/3331584- IL TERZIARIO 4/10/2016 allegro-non-troppo-in-mostra-dopo-40-anni.html http://it.blastingnews.com/cultura-spettacoli/2016/09/bruno-bozzetto- BLASTING NEWS 6/10/2016 festeggia-allegramente-i-quarant-anni-del-suo-capolavoro- 001149621.html ASIFA – Facebook 6/10/2016 FUMO DI CHINA – 6/10/2016 Facebook http://it.expoincitta.com/Calendario/Appuntamenti/Allegro-Non- EXPO IN CITTÀ 11/10/2016 Troppo-Compie-40-Anni--1976-2016-Un-Anniversario-Importante.kl EXPO IN CITTÀ – 11/10/2016 Facebook EXPO IN CITTÀ – 11/10/2016 Twitter NOCTURNO 11/10/2016 http://www.nocturno.it/eventi/allegro-non-troppo-40-anni-dopo/ http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/10/11/news/bruno_bozzetto_ REPUBBLICA 11/10/2016 allegro_non_troppo_quarant_anni_dopo_-149551931/ MAM-E 12/10/2016 http://www.mam-e.it/milano/bruno-bozzetto-allanteo/ RAI 3 TGR http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/animazione-allegro-ma- 12/10/2016 LOMBARDIA non-troppo-2511d4be-854a-4668-90f0-10ae95f552aa.html RADIO POPOLARE – Vogliamo anche le 13/10/2016 rose RADIO POPOLARE – 25/10/2016 Guida nella jungla http://zero.eu/eventi/53809-allegro-non-troppo-un-tesoro-dellarte- ZERO italiana,milano/ https://www.evensi.it/allegro-non-troppo-un-tesoro-dellarte-italiana- EVENSI spazio/187846918 https://www.spotlimeapp.com/milano/Allegro+ma+non+troppo- SPOTLIME Spazio+Cinema+Anteo-57508252 http://www.freeplaying.it/2016/10/02/notbeckintheday-allegro-non- YAMGU troppo-fa-40-anni/ CAMERA DI http://www.mi.camcom.it/vetrina-progetti-spettacolo COMMERCIO DI MILANO
news - "Allegro non troppo" festeggia i 40 anni con una serie di eventi... http://www.cineforum.it/news/Allegro-non-troppo-festeggia-i-40-anni... (https://www.facebook.com (https://twitter.com /Cineforum.rivistadicinema /Cineforum_mag (http://www.cineforum.it) (http://cineforum-fic.com/) (http://www.cineforum.it/pagina/come-abbonarsi) ř 1 di 2 29/10/2016 21:20
Quel romanzo corale creato da Bruno Bozzetto http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/55/67960/quel-romanzo-corale-... SABATO 29 OTTOBRE 12:26 3 Testo tratto dal catalogo "Allegro non troppo, un tesoro dell'arte italiana", edizione curata dalla Fabbrica dell'animazione Allegro non troppo rappresenta una risposta animata di Bruno Bozzetto a Fantasia di Walt Disney, uscito nel 1940. Ispiratosi a questo lungometraggio disneyano, Bozzetto mette per immagini i sei brani di musica classica più cari a lui, ma, al contrario di Disney, cerca di introdurre dei contenuti dentro le cornici musicali. Nelle storie che nascono, ispirate dai brani di Stravinskij, Sibelius, Ravel, Dvořak e Debussy, riesce ad elaborare i temi che più gli stanno a cuore: la critica della società consumista, le questioni legate all’ambiente, all’ecologia, al conformismo. In questo senso, si potrebbe quasi accostare Bozzetto a George Dunning: nel suo lungometraggio Yellow Submarine (1967) si ritrova lo stesso tipo di ironia e di sensibilita all’ambiente. E ancora, il film di Dunning e quello di Bozzetto potrebbero essere visti e vissuti come dei "documentari sulle condizioni ecologiche, fisiche e psicologiche del loro tempo", come scrive Giannalberto Bendazzi. Bozzetto stesso ci tiene a sottolineare che il suo Allegro non troppo doveva essere un film che rispondesse all’idea di Walt Disney, "ma fatto con la nostra mentalità e sensibilità. Con un gusto di storie si cercava di dare un contenuto più che fare una rappresentazione grafica della musica. Questa è stata una sfida raccolta subito da tutti". Questi “tutti” sono i suoi collaboratori, che, come dichiarerà lo stesso Bozzetto trent’anni piu tardi: "Si sono buttati nel progetto anima e corpo, credendoci, e soprattutto divertendosi". E il risultato è un film che fa riflettere, un caso irripetibile di collaborazione umana, a tratti irriverente e divertente, sognante nella sua essenza. Allegro non troppo è un film a tecnica mista, con intermezzi dal vero ed episodi a disegni animati (con alcune sequenze di animazione in plastilina) e ancora oggi ci stupisce per la magia delle invenzioni grafiche e per la maestria dell’esecuzione. L’eterogeneità degli stili è il risultato delle diverse penne che hanno contribuito alla sua realizzazione. Come precisa Maurizio Nichetti: "Lo stile grafico degli episodi animati rappresenta il campionario di come era l’animazione in quei tempi a Milano". Un'equipe da romanzo corale Allegro non troppo è un fantastico viaggio musicale, ideato da Bozzetto e realizzato da una equipe numerosa di animatori eccellenti, entusiasti e sognatori tenaci, che hanno saputo esprimere bene ed animare con il cuore i concetti antropologici che Bruno aveva in mente, in un’atmosfera che rimanda al romanzo corale. Tutto il lavoro artistico e tecnico si è svolto in tre studi milanesi: quelli di Bozzetto, di Lagana e di RDA70. Per due anni Bozzetto si è spostato da uno studio all’altro per supervisionare e coordinare i lavori. Bozzetto si è sempre mostrato molto grato ai suoi collaboratori, menzionandoli in ogni intervista, cosciente del fatto che questa generosa collaborazione artistica sarebbe stata irripetibile in futuro. Guido Manuli, ad esempio, ha definito Allegro non troppo come "l’idea libera del disegno mai più ripetuta in Italia", sostenendo che una collaborazione fra gli animatori cosi entusiasta e disinteressata, senza gelosie e segreti professionali, oggi non sarebbe più possibile. La sceneggiatura e il soggetto sono firmati da Bruno Bozzetto, Guido Manuli e Maurizio Nichetti. Come principali collaboratori all’animazione e alle scenografie figurano molti artisti talentuosi. Giuseppe Laganà è il direttore artistico nell’episodio del Boléro, nonche ideatore di layout e storyboard. Anche per il brano Preludio TUTTI al pomeriggio di un fauno, Laganà firma lo storyboard, il layout, alcune parti dell’animazione (le ragazze) e le scenografie. Bruno Bozzetto si cimenta nell’episodio della Danza slava di Antonin Dvořak, molto lineare e pulito, ironizzando sulla tendenza all’imitazione degli uomini per puro scopo competitivo. Walter Cavazzuti e Giovanni Ferrari dello studio RDA 70 sono i responsabili delle intere sequenze del Boléro e della camminata dei personaggi. Il loro tratto artistico si riconosce nella morbidezza del corpo e nella malinconia negli occhi del gatto nel Valzer triste e dell’ape nel concerto di Vivaldi. Paolo Albiccoco e Giorgio Forlani disegnano le opulenti e coloratissime scenografie: il primo quelle contenute nell’episodio del Valzer triste, il secondo quelle del brano di Vivaldi. Giancarlo Cereda, partendo dal consiglio di Bruno, che voleva uno stile morbido e delicato, usa l’aerografo e crea tutte le scenografie per il Boléro, di cui l’animatore Giorgio Valentini crea dei personaggi. Luciano Marzetti, grande sperimentatore, e l’autore degli 800 fotogrammi necessari per far illuminare la bottiglia di Coca Cola nelle prime sequenze del Boléro. Inoltre firma le riprese e gli effetti speciali (non solo in Allegro, ma in tutti i film di Bozzetto). Mentre il volitivo e vulcanico Guido Manuli realizza le diverse dissacranti visioni dei possibili finali del film. Lo stile grafico come specchio dell’animazione d’epoca Lo stile (o meglio i diversi stili grafici) degli episodi animati subiscono l’influenza dei diversi film d’animazione d’epoca, verso i quali si riconoscono numerosi richiami. Al di là delle differenze specifiche dei vari episodi, si può dire che, in linea generale, l’animazione è sempre morbida, fluida e mai ripetitiva, mentre i protagonisti dei vari episodi si comportano da veri attori, nell’accezione disneyana di character animation. La soluzione grafica del Dio del consumismo nel brano L’uccello di fuoco realizzata da Manuli, potrebbe ben essere un’ironica interpretazione del Dio Chernabog, disegnato dal grande animatore disneyano Bill Tytla, nell’episodio della Notte sul Monte Calvo in Fantasia, su musica di Musorgskij. Le scenografie dei due episodi disegnati sulle note di Vivaldi e Debussy si rispecchiano nei paesaggi, sontuosi, floreali ed ubriachi di colore, che si trovano nei disegni di Heinz Edelmann per il film Yellow Submarine oppure nelle scenografie di Zlatko Bourek delle serie zagabresi dedicate alle avventure del professor Balthazar. La fantasmagorica fila di animali che si muove nel ritmo del Boléro rimanda alle tipologie di animali del tutto inventati dalla penna dell’animatore zagabrese Zlatko Grgić nel suo film Klizi-puzi del 1968. Tutte queste similitudini stilistiche sono giustificate dalle mode e dagli stili di un tempo, che si trovano in tutte le altre arti, l’animazione compresa. Allegro non troppo, ovvero la visione malinconica di Bozzetto dell’Uomo Recentemente Bruno mi ha confidato un episodio molto tenero e personale della sua infanzia: "Bambi mi ha formato. Ho cominciato a capire il discorso dell’uomo con Bambi, in una scena particolare. C’è Bambi che sta tornando a casa, guarda la valle e vede il fumo che sale, e dice: “E' arrivato l’uomo”. Quella scena per me e stata rivelatrice; da lì ho capito che cosa era l’uomo per la natura. Prova ad immaginarti un mondo come quello, lascia stare che nella natura si scannano peggio che fra noi; ma lo fanno per mangiarsi e non per cattiveria o per divertimento. In un mondo cosi, con questo ordine della natura, l’arrivo dell’uomo è stato devastante". Dopo questo suo ricordo ho rivisto Allegro con altri occhi, ho pensato in un altro modo ai temi che vengono trattati. E' verissimo che la musica classica, con la sua intoccabile perfezione e bellezza, contribuisce a definire questo film di Bozzetto un classico d’animazione, che ormai ha superato nello stile e nei contenuti il modello dal quale era ispirato. Ma è pur vero che tutte le storie, insediatesi dentro i brani musicali scelti da Bozzetto, altro non trattano che i temi che da sempre affascinano Bruno, tutti quanti legati alla figura dell’Uomo. Non perché Bruno lo stimi particolarmente, quell’essere umano, anzi. Se potesse, lo spoglierebbe dalla sua mania di protagonismo e lo spodesterebbe del piedistallo sul quale si é arrampicato da solo. Le storie di Allegro rispecchiano il lato pessimista e malinconico dell’autore, il quale non crede nell’Uomo, denunciando con l’ironia la sue miserie e vanità, fotogramma dopo fotogramma. 1 di 2 29/10/2016 12:26
Bruno Bozzetto: "'Allegro non troppo' quarant'anni dopo" - Repubblica.it http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/10/11/news/bruno_bozzetto_a... Municipi: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 AREA METROPOLITANA REGIONE METEO ULTIM'ORA LOMBARDIA Le altre notizie » Milano, 17:57 SS36, PAROLO: LIMITE ALZATO A 110 KM/H IN TRATTO MONZA-CARATE Milano, 16:45 Il disegnatore parla del suo cartoon capolavoro del 1976, che viene LOCATE, APREA INAUGURA NUOVO DISTRETTO SHOPPING: "NASCE festeggiato con una proiezione e una mostra, mentre venerdì esce un 'GENERAZIONE SCALO'" documentario-ritratto: "Se lo rifacessi ora utilizzerei il 3D, ma la ••••• tecnologia deve essere al servizio di un'idea" di SIMONA SPAVENTA CASE MOTORI LAVORO 11 ottobre 2016 UN ORSO d'oro, una nomination all'Oscar e più di trecento cartoon in 58 anni di onorata carriera. Bruno Bozzetto è un mito, e non solo in Italia: John Lasseter della Pixar mostra i suoi film ai collaboratori perché vi si ispirino e suo figlio si è laureato con una tesi Appartamenti Alberto Caroncini 6 Via Milano (MI) 67 mq Buono su Allegro non troppo. E proprio dai n. bagni 1 3 piano cucina: Abitabile Senza Box quarant'anni dell'immaginifico BILOCALE LUMINOSO PIAZZA SALGARI / lungometraggio del 1976 inizia una MM3 LODI / VIA. . . settimana di celebrazioni: stasera alle 18,30 CERCA UNA CASA con Maurizio Nichetti sarà all'Anteo all'inaugurazione della mostra sul film, Vendita Affitto Asta Giudiziaria proiettato alle 20, mentre venerdì al Mexico Provincia esce il documentario Bozzetto non troppo, Milano Bruno Bozzetto presentato a Venezia e girato da Marco Bonfanti, in sala con lui sabato alle 21. Cerca Pubblica il tuo annuncio "Allegro non troppo" quarant'anni dopo. È invecchiato? "Dal lato tecnico mostra i suoi anni, la tecnologia ha fatto passi da gigante. Lo salvano i contenuti. Non per merito del film, ma per demerito della nostra civiltà. I problemi contro cui puntavamo il dito, guerra, emulazione dei potenti, machismo, vanno pure peggio. La mia era una parodia, ma mai su fatti contingenti: una volta ho messo Moshe Dayan in un film e ormai nessuno lo riconosce più. Preferisco i campi lunghi ai primi piani". ASTE GIUDIZIARIE Si era ispirato a "Fantasia". "Un capolavoro, l'ho visto dodici volte al cinema. Ma Fantasia è pittorico, legato alle atmosfere della musica, io invece mi sono sforzato di raccontare delle storie su uomo e società. L'idea mi venne ascoltando il Bolero di Ravel: una marcia infinita. Pensai all'evoluzione dell'uomo, ne parlai in studio e ci mettemmo al lavoro come formichine". Tutto a mano. "Non c'erano i computer, ci vollero due anni e mezzo. Quello dell'animazione tradizionale è un lavoro lentissimo: prima si disegna a matita su un foglio di carta, poi si ricalca su un Appartamenti Caselle Lurani San Geminiano - 240000 foglio trasparente, da un lato si passa l'inchiostro e dall'altro si colora. Così ogni disegno 24 volte per un secondo, per ogni soggetto: e nel Bolero c'è una scena con cinquanta Tribunale di Milano Tribunale di Monza dinosauri". Tribunale di Lodi Eravate in tanti? Visita gli immobili della Lombardia "Una ventina per ogni studio, il mio di via Melchiorre Gioia e altri due qui a Milano, l'Rda a Milano 70 e quello di Giuseppe Laganà. Mica in mille come alla Disney. Ognuno con un compito: disegnatori, scenografi, coloratori, personale di ripresa. Però che divertimento, con Scegli una città Laganà, Guido Manuli, Walter Cavazzuti, ci si capiva al volo. Era la Milano degli anni di Milano piombo, ma a me pareva bellissima, eravamo talmente dentro al nostro mondo che Scegli un tipo di locale qualche volta mi chiedo: ma ho vissuto?". TUTTI Oggi come lo rifarebbe? Inserisci parole chiave (facoltativo) "Utilizzerei il 3D e il computer, adesso lavoro così. Non sono di quelli che demonizzano la tecnologia, non ho preclusioni: è un aiuto enorme. Il punto è come la si usa. Dev'essere al Cerca servizio di un'idea, di una storia che faccia riflettere. A volte la bellezza estetica è tale che l'autore si dimentica del contenuto. Succede soprattutto nei sequel, esci dal cinema affascinato da effetti strepitosi ma poi ti chiedi: "Cos'ho visto?"". NECROLOGIE Venerdì esce il documentario su di lei. "Non amo rivedermi, a Venezia ero un po' in imbarazzo. Girare è stata un'avventura. Ci sono andato a cuor leggero pensando a un'intervista, invece bisognava rifare le scene anche quattro volte. Non sono un attore, non è stato facile. Però mi sono divertito". 1 di 2 29/10/2016 21:24
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