Associazione culturale no profit - UPA per la cultura

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Associazione culturale no profit - UPA per la cultura
Associazione culturale no profit
 Bottega Partigiana nasce nell’estate 2013 e si costituisce come associazione vera e propria nel 2015, per
volontà di un gruppo di persone alla ricerca di nuovi scenari in cui realizzare forme sostenibili ed ecologiche di
arte e cultura. In tal senso si propone come un’officina artistico-culturale che propone modalità di diffusione che
permettano di accedervi anche a chi, di norma, ne viene escluso.

                                                      Visione
  La scelta del nome della nostra associazione è legata alla volontà di riproporre i concetti di “bottega” (intesa
nella sua accezione rinascimentale o come officina di idee) e di “partigiano” (cioè combattente, resistente per
un’arte e una cultura qualitativamente alta, ma alla portata di tutti).
Pensiamo che ogni singolo individuo abbia diritto a una vita piena, in cui possa esprimere al massimo le proprie
qualità, perseguendo per se stesso e i suoi simili una pari realizzazione umana e sociale. Grazie a rivisitazioni,
contaminazioni, ricerche e sperimentazioni intendiamo costruire una visione complessiva dell’esistenza fondata
sulla valorizzazione delle differenze, su azioni concrete, su buone pratiche, sull’innovazione e sulla bellezza
dell’imperfezione umana.

                                                    Missione
Bottega Partigiana studia, progetta, sperimenta e sviluppa iniziative volte al miglioramento della società.
Per promuovere una visione cooperativa, solidale e resiliente lo fa avvalendosi dei più svariati linguaggi offerti
dall'arte, dalla cultura e dalle nuove tecnologie. Aspiriamo a una forma “comunitaria” di relazione fra i cittadini,
in cui ognuno venga valorizzato in relazione alle proprie attitudini e capacità. Aspiriamo ad una società orientata
a un futuro ecosostenibile. Una società in cui collaborazione, competenza, onestà e ricerca del bene comune
diventino “valori primari” da spiegare e insegnare nelle scuole, al pari di ogni altra materia.

                                                Cosa facciamo
La nostra officina artistico-culturale interviene concependo, elaborando e sviluppando idee e progetti partecipati
con lo scopo di operare sul piano sociale nutrendo la coscienza collettiva per mezzo dell’arte e della cultura.
Ci avvaliamo di un approccio fondato sulla creatività e la cooperazione e ci sta a cuore un processo di
 trasformazione sociale che, facendo tesoro degli errori e dei meriti del passato, esplori pratiche di resilienza
utili per contribuire alla costruzione di un futuro nel quale la società sia a misura d’uomo e operi per
salvaguardare e tutelare l’ambiente.

                                                 Il nostro logo
Rappresenta la stella come simbolo della nostra Repubblica Italiana e i nodi d’amore, uniti in catena circolare,
come simbolo di coesione, unione e solidarietà.
La texture della pianta di ginkgo significa speranza, rispetto della natura, resistenza al tempo e alle intemperie,
mentre la scelta del font esprime lo spirito artigianale della nostra officina artistico-culturale.

                                               La nostra storia
Bottega Partigiana nasce nell’estate 2013 con il sito bottegapartigiana.org per dare una risposta culturale alla
crisi economica in atto e si costituisce come associazione vera e propria per volontà di un gruppo di persone alla
ricerca di nuovi scenari in cui realizzare forme sostenibili ed ecologiche di arte e cultura. In tal senso l’associazi-
one opera come un’officina artistico-culturale che propone modalità di diffusione che permettano di accedervi
anche a coloro che di norma ne vengono esclusi. L’intento è quello di riproporre il concetto e il metodo di lavoro
di “bottega” (intesa nella sua accezione rinascimentale o come officina di idee) e di “partigiano” (cioè combatten-
te, resistente per un’arte e una cultura qualitativamente alta, ma alla portata di tutti).
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L’impegno socio-culturale prende subito piede durante l’autunno della fondazione del gruppo libero dando vita
all’incontro Il Mito delle esportazioni con l’economista Nino Galloni.
Nel gennaio 2014 è la volta del convegno Oltre l’euro. La sinistra. La crisi. L’alternativa, svoltosi a gennaio 2014
a Chianciano Terme con la presenza di intellettuali di respiro internazionale come il ricercatore Marco Passarella
dell’Università di Leeds e dell’economista statunitense Warren Mosler.
Nello stesso anno l’associazione ha sperimentato la promozione di presentazioni di libri e di cicli d’incontri in
luoghi non convenzionali come il locale Tempio d’Oro di via delle Leghe 23, il Residence Sociale Aldo Dice di
Sesto Marelli e lo spazio ChiAmaMilano di via Laghetto 2 in cui sono stati avviati cicli d’incontri Squola Cuadri:
percorso di alfabetizzazione macroeconomica. Il 2015 è stato anche l’anno della costituzione giuridica dell’asso-
ciazione, periodo in cui si è dato corpo al lavoro di implementazione e sviluppo delle piattaforme web e social.

L’anno 2015 è stato dedicato alla sperimentazione di iniziative socio-culturali quali:
- il Festival Culturale per la Cooperazione “Officina Futuro: Linguaggio 2.0 e nuovi modelli socio-economici per
ricostruire”. Un primo tentativo per affrontare le nuove sfide della contemporaneità. Il Festival è stato patrocinato
dal Comune di Milano e si è svolto presso lo Spazio Pime;
- il Ciclo di incontri e dibattiti Il Sapore del Sapere che si è svolto a più riprese presso lo storico Bar Crocetta di
Milano;
- il Festival Prog TO Rock, per la promozione e la diffusione del rock progressivo, svoltosi a Torino presso lo
Spazio 211 e introdotto e commentato da Franco Vassia, saggista e critico musicale tra i più esperti.

L’anno 2016 è stato l’anno all’insegna del cinema d’animazione con:
- Premio Itala, ideato dallo storico e critico del cinema d’animazione Giannalberto Bendazzi e finalizzato a
premiare i migliori film del cinema d’animazione italiano. L’iniziativa ha preso vita tra Milano (Anteo spazioCine-
ma) e Genova (Cinema Sivori). Premio Itala è stato citato nel rapporto annuale Io sono Cultura 2016 promosso
da Unioncamere e da Fondazione Symbola per le qualità italiane.
- Il ciclo d’incontri Passioni Animate che ha preso vita tra aprile e maggio alla Casa della Cultura di Milano;
- Celebrazione del quarantennale del film capolavoro Allegro non troppo presso l’Anteo spazioCinema. In tale
occasione è stata ideata la mostra Allegro non troppo. Un tesoro dell’arte italiana esposizione prorogata fino al
mese di dicembre che ha riscontrato il successo di oltre 60.000 visitatori. Tale esposizione nell’arco del 2017
sarà replicata a Brescia, in Portogallo e in Kosovo.

                                     La Fabbrica dell’Animazione
Collocata nel cuore di Milano, città di sperimentazione e innovazione, la sede – la cui assegnazione è avvenuta
grazie alla vincita di un bando del Comune di Milano - è stata pensata come un primo centro interdisciplinare di
ricerca, produzione e contaminazione di arti e saperi.
La Fabbrica dell’Animazione è il progetto di centro socio-culturale e officina artistico-culturale di Via San Maurilio
8 a Milano con cui Bottega Partigiana, in partnership con enti pubblici e privati e in cooperazione con altre
associazioni e addetti al settore, intende riscoprire la cultura come valore assoluto, come bene universale da
difendere, rivitalizzare e condividere.
Nella società contemporanea si produce sovente cultura di massa con criteri adottati per altre merci su larga
scala; non si distingue tra prodotti artisticamente validi e semplici trovate commerciali, annullando la qualità
artigianale e l’importanza dell’autorialità. Attenta alle più avanzate modalità di produzione e comunicazione, La
Fabbrica dell’Animazione si propone di portare alla luce i prodotti d’autore con i loro valori più autentici, nelle loro
più diverse espressioni, forme e linguaggi: dal cinema ai fumetti, dai libri alla musica, fino al teatro, alla fotogra-
fia, all’arte declinata in ogni possibile genere. L’obiettivo di La Fabbrica dell’Animazione è la promozione di una
nuova ecologia della cultura. Il progetto prende il nome da un libro dedicato a Bruno Bozzetto: un artista che
dalla matita all’animazione digitale ha dimostrato con le sue opere che si può essere autori e poeti anche ai
nostri tempi.
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RELAZIONE
 PROGETTI
CULTURALI
 ANNO 2016
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IL PREMIO ITALA 2016
Frutto della collaborazione tra le associazioni ​B​ ottega Partigiana di Milano e ​Cartùn di
                                             ​
Genova, e citato nel rapporto annuale ​Io sono      Cultura 2016 (promosso ogni anno da
Unioncamere e Fondazione Symbola per le qualità italiane), è stato una prima iniziativa con
cui si è valorizzato il patrimonio culturale italiano celebrando i migliori film di una delle forme
artistiche che hanno permeato e accompagnato le generazioni dell’ultimo secolo, costruendo
e nutrendo l’immaginario collettivo di adulti e bambini.
Le opere in gara erano suddivise in 4 categorie: lungometraggi, serie TV, cortometraggi e
pubblicità/sigle e sono state analizzate da una giuria qualificata di esperti del settore,
presieduta dall’ideatore del premio Giannalberto Bendazzi.

Nelle due serate di premiazione di Milano e di Genova sono stati consegnati i trofei (Itala
d’Oro, Itala d’Argento e Itala di Bronzo) agli autori che hanno fatto la storia del cartoon
italiano, entrando a pieno titolo nell’immaginario collettivo (e nel cuore) di grandi e piccini.

                                                 ​
La prima serata di premiazione si è svolta il 7 aprile all’Anteo spazioCinema di Milano, dove
Giuliana Nuvoli (Università degli Studi di Milano) ha annunciato i vincitori delle sezioni
lungometraggi e serie tv. A consegnare i trofei, molti ospiti illustri, come l’Assessore alla
Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno che ha premiato Bruno Bozzetto con l'Itala
d'Oro; Giuseppe Calzolari della Scuola del Fumetto; Coleta Raboni, fondatrice di Quipos
(agenzia di Altan); Diana De Marchi del Centro per l’Istruzione per gli adulti; Davide e
Daniele Ratti, in rappresentanza della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti; Margherita
Marazzi, direttore generale di Agema Corporation.

La seconda serata di premiazione si è svolta l’11 aprile al Cinema Sivori di Genova, per le
categorie cortometraggi e pubblicità. A condurre, il divertente duo composto da Giuliana
Nuvoli e dal tenore e comico di Zelig Andrea Bottesini. A premiare, istituzioni e specialisti del
settore, come Alessandro Morgante, presidente di Circoscrizione del Municipio del Medio
Levante; Ferruccio Giromini, giornalista esperto di arti figurative e direttore artistico di mostre
ed esposizioni sul cartoon e il fumetto; Andrea Rocco, direttore della Genova Liguria Film
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Commission; Federico Greco, regista; e Margherita Marazzi, direttore generale di Agema
    Corporation.

    LE OPERE PREMIATE
    Lungometraggi
    Italia d’Oro:​ Allegro, non troppo (Bruno Bozzetto)
    Itala d’Argento:​ West and Soda (Bruno Bozzetto)
    Itala di Bronzo: ​La Gabbianella e il Gatto (Enzo d’Alò)

    Serie TV
    Italia d’Oro:​ La linea (Osvaldo Cavandoli)
    Itala d’Argento:​ Pimpa (Osvaldo Cavandoli + Enzo d’Alò) Premio speciale fumetto: Pimpa
    (Francesco Tullio Altan)
    Itala di Bronzo:​ Il Signor Rossi (Bruno Bozzetto)
    Cortometraggi
    Italia d’Oro​ (ex aequo): Pulcinella e La Gazza Ladra (Giulio Gianini – Emanuele Luzzati)
    Itala di Bronzo: Cavallette (Bruno Bozzetto)

    Pubblicità/Sigle
    Italia d’Oro: ​La linea (Osvaldo Cavandoli), per “Lagostina”
    Itala d’Argento:​ Calimero (Tony e Nino Pagot), per “Ava”
    Itala di Bronzo: ​sigla animata (Giulio Gianini – Emanuele Luzzati), per L’armata
    Brancaleone (film di Mario Monicelli del 1966)

    COMUNICAZIONE D’AUTORE
    La realizzazione e la presentazione del Premio Itala è stata preceduta e accompagnata da
    una campagna di informazione e promozione per cui è stata realizzata:
    . una campagna affissioni su Milano (500 manifesti 70x100) e Genova (1000 manifesti
    70x100);
    . la distribuzione di cartoline a Milano (50.000 pezzi in 250 location) e Genova (20.000 pezzi
    in 100 location);
    . la distribuzione di 2500 pieghevoli informativi;
    . la produzione di 2 totem e 1 roll-up.

    Oltre all’attività di comunicazione sul social network facebook delle due associazioni
​   promotrici e oltre agli aggiornamenti sul sito ​bottegapartigiana.org in occasione di Premio
       ​ sono stati progettati e sviluppati il mini sito ​lafabbricadellanimazione.org e la landing
    Itala
    page dedicata ​premioitala.org.

    L’immagine guida del Premio Itala, realizzata dall’illustratrice e graphic designer Monica
    Maria Seksich, rappresenta l’amicizia tra un gatto e un topo: la loro interazione pacifica e il
    desiderio comune di volare che li spinge ad addentrarsi nell’avventura del fascio di luce
    proiettato dal cinema di animazione.
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Le associazioni promotrici hanno voluto esprimere la propria volontà di ricorrere all’arte
come strumento di introspezione nell’animo umano per incentivare comportamenti sociali
cooperativi fondati sull’inclusione e sulla valorizzazione delle differenze.

A sostegno della campagna di promozione ideata per Premio Itala, ispirandosi all’immagine
guida della Seksich, gli animatori Alice Buscaldi ed Enrico Sanna, con l’aiuto del regista
Federico Greco e del sound designer Federico Tubaro, hanno elaborato un video promo
animato. Nel video il gatto e il topo protagonisti, volando alto, focalizzano la loro attenzione
sulla tradizione italiana (Venere Callipigia) e si ritrovano ad essere gli attori che in prima
persona richiamano l’attenzione del pubblico e della stampa per dare valore alla cultura
d’autore di cui si sentono allo stesso tempo autori e promotori.

Il trofeo, ideato e creato dall’artigiana abruzzese Ornella Di Profio di Symbolon, si ispira al
logo della Seksich, rappresentando una sagoma, stilizzata e reinterpretata, di donna. Una
moderna Venere Callipigia che, proprio come l’antica Afrodite epoca romana, incarna
un’ideale di femminilità e cultura sintetizzate nell’idea di Arte per antonomasia. Il seno sul
capo è simbolo del nutrimento culturale necessario alla vita di ogni essere umano e dello
spirito artistico che anima il Premio Itala. Interamente realizzate a mano, modellate con
l’argilla e poi decorate in acrilico, le statue sono ciascuna un’opera a sé, unica e irripetibile.
Distanziandosi dall’uniformità delle produzioni in serie, la creatrice Ornella di Profio,
rappresenta pienamente il carattere artigianale della creazione artistica, dove ogni cosa si
crea lentamente, quasi fosse fatta della stessa sostanza dei sogni, proprio come
l’animazione.

LA PUBBLICAZIONE
Il Premio Itala ha coinvolto anche emergenti della critica cinematografica italiana che,
ispirandosi ad esperienze del passato come quella dei ​Cahiers du Cinéma, hanno dato vita
al primo Quaderno de La Fabbrica dell’Animazione ​Passioni Animate, una raccolta di saggi
sulla storia del cinema d’animazione italiano realizzata in collaborazione con la casa editrice
indipendente ​CDE. La pubblicazione è stata curata da Raffaella Scrimitore e il 24 maggio
2016 è stata presentata alla Casa della Cultura di Milano in chiusura dell’omonimo ciclo
d’incontri.
La raccolta di saggi affronta alcuni dei più importanti film e animatori italiani, partendo da
un’analisi de La rosa di Bagdad di Anton Gino Domeneghini e I fratelli Dinamite di Nino
Pagot, per poi approfondire l’opera fondamentale di Guido Manuli e Manfredo Manfredi,
ricordare il geniale Osvaldo Cavandoli, fino ad arrivare a un grande autore contemporaneo
come Simone Massi.
Annesso alle altre attività promosse da La Fabbrica dell’Animazione, il libro si pone come un
punto di partenza per approfondire l’arte del cinema d’animazione e diffonderne la
conoscenza a un pubblico non solo di settore. Gli autori dei saggi sono Marco Bellano,
Raffaella Scrimitore, Davide Giurlando, Giacomo Ravesi e Priscilla Mancini con una
poetica prefazione di Giannalberto Bendazzi.

IL CICLO D’INCONTRI PASSIONI ANIMATE
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Come iniziativa collaterale a Premio Itala, alla Casa della Cultura di Milano ha preso il via
“Passioni Animate” – Scopriamo e riscopriamo gli autori, un ciclo di incontri sul cinema
d’animazione italiano, dedicato alla qualità della produzione italiana. Momenti di ascolto e
confronto con autori, studiosi, esperti e soprattutto col pubblico, per conoscere meglio la
produzione italiana più nota e apprezzata all’estero che non Italia.

Martedì 12 aprile 2016
“Scenografie, creazione degli ambienti e direzione artistica nel cinema d’animazione:
l’esperienza del background designer e regista Michel Fuzellier”. Ospite Michel Fuzellier
intervistato da Cinzia Bottini.

Martedì 19 aprile 2016
“Il cinema di animazione di poesia e di resistenza”. Ospite Francesca Badalini, autrice delle
musiche dei film di Simone Massi, intervistata da Andrijana Ruzic.

Martedì 10 maggio 2016
“La Linea di Osvaldo Cavandoli”. Ospite Sergio Cavandoli intervistato da Raffaella
Scrimitore.

Martedì 17 maggio 2016
“Dadomani Studio. Un mix unico di tecniche tradizionali e competenze digitali nell’anima-
zione contemporanea”. Dadomani Studio intervistati da Priscilla Mancini.

Martedì 24 maggio 2016
“La musica e le origini del cinema di lungometraggio italiano d’animazione”. Ospite Marco
Bellano, professore di History of animation all’Università di Padova, intervistato da Raffaella
Scrimitore.

PATROCINI AL PREMIO
Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Regione Lombardia, Camera di Commercio
di Milano, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Liguria, Città
Metropolitana di Genova, Camera di Commercio di Genova, Comune di Genova, Agis
Lombarda, Università degli Studi di Genova.

LE MEDIA PARTNERSHIP
CinecittàNews, Cineforum, Coop Lombardia, Edizioni Zero, Il Secolo XIX, Posh (Pem
Edizioni), Smemoranda, Tunué.

I PARTNER
Animation Italia, Anteo spazioCinema, ASIFA, Casa della Cultura, Cartoon ITALIA, CDE,
Cinema Sivori, Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, ComicArte Varese, Crazy Comics,
       ​ il Cinema, Fondazione Ente Spettacolo, Scuola del Fumetto.
Dante​ e
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SOSTENITORI
Ubi Banca, Coop Liguria, PoolPrint, Agema Corporation, Ostello Bello, Hotel Augustus.

LO STAFF DI PREMIO ITALA
Ideatore:​ Giannalberto Bendazzi
Direzione e coordinamento​: Shirin Chehayed

Segreteria organizzativa:​ Shirin Chehayed, Paola Gattermayer, Ivana Viazzi.

Assistenza segreteria organizzativa: ​Lella Bigatti, Cinzia Bottini, Alice Buscaldi,
Francesco Chini, Sara Di Marino, Priscilla Mancini, Cristina Pasqualin, Giusva Napolitano,
Giuliana Nuvoli, Stefano Patrone, Andrijana Ruzic, Enrico Sanna, Raffaella Scrimitore,
Francesca Tassone.

Supporto segreteria organizzativa: ​Agostino Bergo, Rachele Catanese Patrizia, Filomena
Giannoccaro, Federico Greco, Graziano Incardona, Giulia Mangone, Veronica Marcantonio,
Gaetano Solito.

Responsabile amministrativo: ​Ivana Viazzi

Ufficio stampa: ​Cinzia Bottini, Shirin Chehayed, Paola Gattermayer, Priscilla Mancini,
Giusva Napolitano, Francesca Tassone

Pianificazione e media: ​Shirin Chehayed, Paola Gattermayer

Illustrazione e graphic design: ​Monica Maria Seksich
Esecutivi grafici: ​Shirin Chehayed, Monica Maria Seksich

VIDEO PROMO
Animazione:​ Alice Buscaldi, Enrico Sanna
Montaggio e mixaggio: ​Federico Greco
Sound design: ​Federico Tubaro

Gestione e creazione siti web: ​Andrea Cangialosi, Shirin Chehayed, Antonello Gianfreda.
Creazione trofei:​ Ornella Di Profio
Conduzione serate di premiazione:​ Andrea Bottesini, Giuliana Nuvoli.

Presidente di giuria: ​Giannalberto Bendazzi.
Giuria:​ Marco Vanelli, Giovanni Ricci, Emiliano Fasano, Fabrizio Liberti, Roberto Della
Torre, Claudio Bertieri, Giovanni Russo, Raffaella Scrimitore, Paola Bristot, Sabrina
Perucca, Alessio Galbiati, Giacomo Ravesi, Alberto Rigoni, Marco Bellano, Roberta Novielli,
Carlo Montanaro, Davide Giurlando, Attilio Valenti, Carraro Mauro, Marco Pellitteri, Alfio
Bastiancich.

Riprese video:​ Orsola Sinisi
Supporto riprese video:​ Joel Samuele Beaumont, Antonello Gianfreda.
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Montaggio e mixaggio: ​Orsola Sinisi

Fotografi: ​Shirin Chehayed, Francesco Chini, Roberto Cosentino, Marinetta Gesualdi,
Antonello Gianfreda, Roberto Alfredo Oliva.

QUADERNO PASSIONI ANIMATE
Curatrice:​ Raffaella Scrimitore
Autori:​ Marco Bellano, Davide Giurlando, Priscilla Mancini, Giacomo Ravesi, Raffaella
Scrimitore.

CICLO D’INCONTRI PASSIONI ANIMATE
Curatrice: ​Andrijana Ruzic
Relatori:​ Cinzia Bottini, Priscilla Mancini, Andrijana Ruzic, Raffaella Scrimitore
Ospiti: ​Francesca Badalini, Marco Bellano, Sergio Cavandoli, Dadomani Studio, Michel
Fuzellier.

       21 MARZO 2016 CONFERENZA STAMPA ALLA CASA DELLA CULTURA

                                    LE PREMIAZIONI
                ANTEO SPAZIO CINEMA DI MILANO E CINEMA SIVORI DI GENOVA
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LA PUBBLICAZIONE:

  IL PIEGHEVOLE
LA CARTOLINA:
MANIFESTI E LOCANDINE
I TROFEI
Rassegna stampa Premio Itala 2016
Relazione celebrazione quarantennale Allegro non troppo
“Allegro non​ troppo” ritrae in modo ironico e disincantato una società che permane, a 40
anni di distanza, afflitta dagli stessi vizi, turbamenti, fobie. Un’occasione unica di riflessione
anche per le nuove generazioni, unite alle precedenti da una forma d’arte che parla un
linguaggio universale.
Le celebrazioni hanno avuto luogo presso l’Anteo spazioCinema di Milano e hanno previsto
                                                  ​
la mostra ​“Allegro non troppo. Un tesoro dell’arte    italiana”, che è stata inaugurata l’11 ottobre
ed è stata prorogata fino al 15 dicembre con successo di oltre 60.000 visitatori.
In occasione della mostra per la promozione del film è stato stampato un mini catalogo di
approfondimento con testi e immagini.
Il progetto è stato un’ottima possibilità sociale ed educativa che ha permesso interazioni e
collaborazione tra professionisti, maestri e giovani creativi di diverse generazioni.
Per la nostra associazione è stato un progetto che ha permesso di perseguire la nostra
filosofia d’azione.
Essa prevede di sviluppare progetti artistico-culturali a favore della cooperazione tra le
differenti realtà operanti sul territorio (e non solo) e impegnate in azioni culturali di ricerca
che prevedono l’azione sinergica tra pubblico, privato e terzo settore e che, riscoprendo un
approccio al lavoro artigianale e sperimentale, operano sul piano sociale ed educativo.

GLI APPUNTAMENTI
LA CONFERENZA STAMPA
Le celebrazioni sono state anticipate da una conferenza stampa tenutasi presso l’Urban
Center di Milano il 4 ottobre (ore 15) a cui hanno partecipato l’autore Bruno Bozzetto e
Maurizio Nichetti.
Giuliana Nuvoli, professoressa di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di
Milano, ha presentato l’iniziativa che ha luogo fino al 15 dicembre presso l’Anteo
spazioCinema di Milano e che, oltre alla mostra ​“Allegro non troppo. Un tesoro dell’arte
italiana”, ha previsto una mini rassegna in cui sono tornati sul grande schermo ​“Allegro non
                 ​
troppo” (ore 20.00,   11 ottobre), ​“West and soda” (ore 11.00, 16 ottobre) e ​“Vip mio fratello
superuomo” (ore 11.00, 23 ottobre).
Bruno Bozzetto e Maurizio Nichetti hanno rievocato i ricordi degli anni ‘70 e gli
amici/collaboratori con cui “gomito-gomito” con il loro spirito giovane hanno lavorato con
entusiasmo alla realizzazione di un film i cui contenuti hanno retto magnificamente il tempo,
non solo per merito loro ma per “demerito degli altri”, come ha parafrasato Nichetti
riferendosi al fatto che, nonostante siano passati 40 anni, i problemi dell’Italia e degli italiani
sono sempre gli stessi.
Hanno portato i loro saluti anche Gaia Bracco, in rappresentanza della Civica Scuola di
    Cinema Luchino Visconti, e Bruno Belluz, art director di Agema, storica stamperia milanese
    e ufficio creativo.

    FESTA DI COMPLEANNO AL CAPOLAVORO DI BRUNO BOZZETTO
    È stato un compleanno speciale, in compagnia di tanti amici che, oggi come allora, si sono
    ritrovati in un clima gioioso e informale con giovani e meno giovani con cui ricordare insieme
    i momenti più belli di una collaborazione unica! L’affluenza di pubblico è stata numerosa e
    calorosa, più di 200 presenze durante l’inaugurazione in cui l’Anteo era gremito di persone
    pronte a scoprire o riscoprire un film animato, vero e proprio tesoro dell’arte italiana. Dopo
    l’​apertura della mostra fotografica nel foyer​ e il soffio delle candeline di rito per un
    traguardo così importante, alle ore 20.00 i presenti sono entrati in sala. E qui, prima della
    proiezione di “​Allegro non troppo”, Giuliana Nuvoli ha introdotto al pubblico il regista e
    tutta l’​Allegra Brigata.
    Sul palco sono saliti, accanto a un simpaticissimo Bruno Bozzetto, anche Giovanni Ferrari e
    Angelo Beretta, Antonio Dall’Osso (animatori), Luciano Marzetti (addetto alla fotografia), e
    uno scoppiettante Maurizio Nichetti. Dopo i sentiti ringraziamenti verso tutti gli assenti (primi
    fra tutti i compianti Walter Cavazzuti, Giuseppe Laganà e Paolo Albicocco, ma anche Guido
​   Manuli residente in Francia, e tutto il cast), l’​Allegra Brigata ha rievocato l’atmosfera unica
    della loro collaborazione e di un modo di lavorare tipico ed esclusivo della società italiana (e
    in particolare milanese) negli anni Settanta a cui ancora molti giovani di oggi aspirano, in
    quanto giusto ed equo modello di deontologia professionale.
    Una partecipazione corale di talenti ed entusiasmi che oggi, a distanza di 40 anni, con ​La
    Fabbrica dell’Animazione si sta tentando di rianimare nella città di Milano.
    “Era bellissimo trovarsi ogni giorno per lavorare insieme al film. Era un divertimento perché
    eravamo tra amici” hanno affermato tutti. E ha proseguito Bozzetto: ​“a vedere i titoli di coda
    dei film d’animazione in sala in questi giorni, Alla ricerca di Dory ad esempio, si rimane
    sbalorditi da quanti nomi ci sono tra i credits… durano come minimo 20 minuti. Noi, invece,
    in quanti eravamo? Meno di dieci! Tutti facevano un po’ di tutto, si collaborava nel vero
    senso​ del termine, e ognuno apportava in suo contributo unico e speciale”.
    Con l’augurio di rivedersi per il prossimo capolavoro, gli ospiti sono scesi dal palco e in sala
    si sono spente le luci.

    LA MINI RASSEGNA DEDICATA ALL’AUTORE
    Alla serata di celebrazione di ​Allegro non troppo, si sono aggiunte le proiezioni speciali,
    sempre all’Anteo SpazioCinema, di altri due lungometraggi animati importanti della
    produzione di Bruno Bozzetto: ​West and Soda (domenica 16 ottobre, ore 11.00) e V     ​ ip mio
    fratello superuomo (domenica 23 ottobre, ore 11.00).

    IL FILM E L’AUTORE
    ALLEGRO NON TROPPO
    È un film del 1976, prodotto e diretto da Bruno Bozzetto. Vero e proprio corrispettivo made in
    Italy del disneyano ​Fantasia (1940). ​Allegro non troppo rappresenta per immagini alcuni tra i
più celebri brani di musica classica (Preludio al pomeriggio di un fauno di Claude Debussy;
    ​   Danza slava Op. 46 n°7 di Antonín Dvořák; Bolero di Maurice Ravel; ​Valzer triste di Jean
​       Sibelius; ​Concerto in Do maggiore RV 559 di Antonio Vivaldi e ​L’uccello di fuoco di Igor
        Stravinskji). Si tratta in totale di sei episodi, uno diverso dall’altro per scelte espressive e
        stilistiche, in cui Bozzetto si avvale della collaborazione dei migliori animatori del panorama
        italiano degli anni Settanta e di oggi. Basti pensare a Guido Manuli (autore di ​Aida degli
        alberi, 2001), oppure a Walter Cavazzuti e Giuseppe Laganà (entrambi scomparsi).
        Cavazzuti, tra le altre cose è stato l’ “ideatore” de La Gabbianella e il gatto e Laganà,
        scomparso nel gennaio del 2016, è stato l’autore della serie di Lupo Alberto. Il film è
        realizzato con tecnica mista, in cui il linguaggio dell’animazione si unisce al cinema dal vero
        (protagonisti indiscussi, tra un episodio e l’altro, sono Maurizio Nichetti e Maurizio Micheli e i
        loro siparietti comici girati al Teatro Donizetti di Bergamo).

        BRUNO BOZZETTO
        Classe 1938, Bruno Bozzetto è uno dei massimi rappresentanti del cinema d’animazione
        italiano nel mondo. Artista poliedrico e prolifico, è autore e regista di lungometraggi,
        cortometraggi, pubblicità e campagne educative, progetti connotati da una grande capacità
        di innovazione, ironia, cura artigiana. Ideatore del ​Signor Rossi, l’italiano medio alle prese
        con il malcostume della società e attivo nella grande fucina di Carosello, Bozzetto raggiunge
        l’apice della sua carriera a partir dagli anni ‘60, in primis con i lungometraggi (West ​and
        Soda, 1965; ​Vip mio fratello superuomo, 1968 e ​Allegro non troppo, 1976), con i
        cortometraggi (Mister ​Tao è vincitore dell'Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 1990 e
        Cavallette, nominato al Premio Oscar nel 1991) e con le serie TV (La ​famiglia Spaghetti).
        Braccio destro di Piero Angela per le animazioni del programma Super Quark, Bozzetto ha
        ottenuto riconoscimenti anche oltre oceano: nel 2013-2014, il W     ​ alt Disney Family Museum di
        San Francisco gli ha tributato un riconoscimento alla carriera dedicandogli una mostra
        retrospettiva dal titolo ​Animation, Maestro!

        LA LOCATION
        ANTEO SPAZIO CINEMA
        Fondato nel 1979, dopo essere stato uno dei più importanti cinema d’essai nei primi anni
        Ottanta, continua ad essere uno dei maggiori poli della cultura cinematografica milanese. A
        due passi dalla stazione Garibaldi e vicino a Brera, è una delle sale milanesi di
        spazioCinema insieme all'Apollo, e punto di riferimento per la programmazione di qualità,
        oltre che per numerosi eventi in ambito cinematografico come rassegne di film in lingua
        orginale, proiezioni per bambini, arene estive e lezioni con grandi autori. Il cinema Anteo è
        composto da quattro sale, uno spazio espositivo, il ristorante Osteria del cinema e ha una
        libreria specializzata al suo interno. Il suo ruolo rilevante dal punto di vista culturale tra le
        sale cittadine, con un pubblico fidelizzato e interessato, lo rende un luogo privilegiato per gli
        eventi promossi dalla Fabbrica dell'Animazione.
I PROMOTORI
BOTTEGA PARTIGIANA
Associazione culturale no profit, nasce nell’estate 2013 su impulso di un gruppo di persone
alla ricerca di nuovi modi di interpretazione e nuovi scenari di realizzazione per la
sostenibilità di arte, ecologia ed economia. In tal senso si propone come un’officina
artistico-culturale che diffonde un nuovo modo di pensare in campo sociale. È altresì un
laboratorio di sperimentazione sociale e artistica che opera a livello nazionale.
L’associazione agisce con la gradualità tipica dei processi artigianali e si muove in piccoli
gruppi di lavoro come i partigiani (da qui la scelta del nome), proponendo un nuovo
paradigma sistemico, capace di superare le concezioni dualistiche per produrre nuovi valori
e nuovi modi di collaborazione. A partire dalla cooperazione, la capacità di costruire valore
attraverso una rete di relazioni e produzioni comunitarie. I soci di Bottega Partigiana,
professionisti esperti nei vari campi, sono accomunati dalle medesime aspirazioni e animati
dalla necessità di agire per creare un mondo diverso, a partire dalle azioni dei singoli
individui per poi diffonderlo nella società.

CARTÙN
È un’associazione culturale che ha come obiettivo principale la valorizzazione del cinema
d’animazione contemporaneo e la rivalutazione di quello passato, operando primariamente
sul territorio ligure e secondariamente a livello nazionale e internazionale. Cartùn nasce
dalla collaborazione di un gruppo di operatori, studiosi e appassionati del settore della
grafica illustrata e dell’animazione. L’associazione si propone di organizzare workshop,
tavole rotonde, conferenze, lezioni e rassegne sul cinema d’animazione; di gestire archivi
artistici, fotografici, editoriali e di cineteche e biblioteche; di curare l’informazione, lo studio e
la ricerca nell’ambito della multimedialità, della produzione audiovisi- va, editoriale e di
oggettistica inerenti al cinema d’animazione, e di creare siti internet per promuovere le
proprie attività. Cartùn, inoltre, ha tra i propri obiettivi la realizzazione di festival sul cinema
d’animazione e la pubblicazione di libri, opuscoli, atti di convegni, cataloghi, studi e ricerche,
al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul cinema d’animazione come forma d’arte.
I PARTNER
BRUNO BOZZETTO DISTRIBUTION
È gestita da Anita e Irene Bozzetto, si occupa della gestione e distribuzione diritti di tutto il
materiale classico e spettacolare prodotto dallo Studio Bozzetto dagli anni 60 fino ad oggi.
In particolare segue e organizza proiezioni, mostre ed eventi, dedicati a Bruno Bozzetto,
curando il mantenimento e l'aggiornamento dei filmati alle nuove tecnologie.

STUDIO BOZZETTO
Lo Studio Bozzetto&Co, fondato da Bruno Bozzetto con Andrea Bozzetto e Pietro Pinetti, è
una casa di produzione e studio di animazione, attivo a livello nazionale e internazionale. La
Società oggi conta sulla professionalità di un solido team di creativi che lavorano
sinergicamente per sviluppare progetti sempre innovativi e originali, perfettamente
rispondenti alle esigenze di ogni singolo cliente.
Lo Studio è diventato uno dei principali punti di riferimento per il mercato italiano ed
internazionale per la produzione di contenuti in animazione, come lungometraggi,
cortometraggi, serie televisive, video istituzionali e spot commerciali.
Grazie alle innumerevoli esperienze maturate negli anni, ad oggi lo studio vanta una solida
expertise anche sui progetti “divulgativi”, commissionati da aziende pubbliche e private e
finalizzati alla comunicazione scientifica, economica e sociale.

I MEDIA PARTNER
CINECITTÀNEWS
Istituto Luce Cinecittà S.r.l. nasce nel Novembre del 2011 dalla fusione, avvenuta nel
2009, tra Cinecittà Holding e Istituto Luce S.p.A. Oggi Istituto Luce Cinecittà rappresenta
uno dei principali attori del settore cinematografico, che opera a supporto dello sviluppo e
della promozione del cinema italiano in Italia e all’estero. Con i suoi 70 dipendenti, un
patrimonio intellettuale, sociale e materiale di inestimabile valore, Istituto Luce Cinecittà
intende porsi come fondamentale punto di riferimento dell’industria cinematografica italiana,
proponendo e valorizzando i talenti del cinema italiano anche a livello internazionale.

CINEFORUM
È una rivista mensile di cultura e critica cinematografica, edita dalla Federazione Italiana
Cineforum (FIC). È associata all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana e ha sede nella città
di Bergamo. È una delle più longeve e prestigiose riviste del settore, fondata nel 1961 da
Camillo Bassotto e Francesco Dorigo. Alla fine degli anni Sessanta, sotto la direzione di
Sandro Zambetti, da Cineforum nasce il Bergamo Film Meeting, tutt’oggi attivo. Nel 2003 la
direzione passa ad Antonio Piccardi (tutt’ora direttore) e alla rivista viene affiancata la
collana editoriale Edizioni di Cineforum. Nel 2013 nasce anche la versione web, coordinata
da Fabrizio Tassi.
I SOSTENITORI
I PATROCINI
Gli eventi sono stati calendarizzati nella programmazione di EXPO in Città, hanno ricevuto i
patrocini di: Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano,
Fondazione Cariplo e Agis Lombarda.

SIAE
Società Italiana degli Autori ed Editori, è un ente pubblico economico a base Associativa. È
una Società di gestione collettiva del diritto d'Autore, cioè un ente costituito da Associati che
si occupa dell'intermediazione dei diritti d'Autore. La Società Italiana degli Autori ed Editori è
un vero e proprio presidio di libertà, non ha scopo di lucro, è totalmente indipendente nella
propria attività di impresa e non grava in alcun modo sulle finanze pubbliche. L'unico
obiettivo della Società è quello di tutelare i diritti dei propri Associati.

                 I MATERIALI DI COMUNICAZIONE
                                        LA LOCANDINA
LA CARTOLINA

LA BROCHURE
IL MINI CATALOGO
A corredo della mostra per promuovere il quarantennale del film, oltre a distribuire nelle
scuole e nelle università il materiale informativo sulle iniziative, è stato realizzato un piccolo
catalogo di approfondimento di cui l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del
Corno ha scritto la nota introduttiva. La pubblicazione, al fine di sostenere le iniziative
promosse, sarà l’omaggio che sarà consegnato a coloro che con una donazione
contribuiranno a sostenere l’avvio delle attività del centro socio-culturale La Fabbrica
dell’Animazione di via San Maurilio 8 a Milano, ottenuto grazie alla vittoria di un bando
pubblico del Comune di Milano.
A SOSTEGNO DELL’IMMAGINE COORDINATA
ENECE FILM
Si occupa di rappresentazione del reale. Realizza film documentari, film sperimentali in bilico
tra finzione e realtà e prodotti audiovisivi. Si occupa di progettazione, regia, montaggio,
fotografia, suono, valorizzazione di filmati d’archivio e post produzione.
ENECE film produce progetti propri e collabora con artisti e professionisti della ricerca
audiovisiva. ENECE film viene fondato nel 2012 da Pietro de Tilla, Elvio Manuzzi, Tommaso
Perfetti, Chiara Tognoli e Guglielmo Trupia unendo le diverse professionalità maturate
nell’ambito della sperimentazione visiva, del montaggio e della ricerca sonora. Da allora si
sono aggiunti al gruppo Giulia La Marca che si occupa di audio e Paolo Romano che si
occupa di post produzione delle immagini.

NARVALO FINE-ART
È uno studio professionale di Paolo Romano, libero professionista che opera nel settore
della post-produzione fotografica e stampa fine-art. Narvalo è in grado di fornire servizi in
ambito fine-art che vanno dalla scansione (con scanner piani e a tamburo virtuale),
post-produzione fotografica via software e stampa fine-art con plotter e carte dedicate. La
peculiarità di Narvalo vuole essere quella di fornire prestazioni di alta qualità dedicando
particolare attenzione alla relazione con i clienti, fotografi ed artisti, in termini di consulenza e
confronto costante e partecipato. Narvalo vanta una notevole esperienza nel settore
maturata negli anni: Photoshop, Illustrator, InDesign, Freehand, fotoritocco e correzioni
cromie; nonché di lavoro su plotter per stampa fine-art quali Epson, HP, Océ e scanner quali
Hasselblad, Imacon, Epson; il tutto correlato da conoscenze in campo fotografico e di
still-life: tecniche fotografiche, utilizzo di banco ottico e reflex (analogiche e digitali), sviluppo
diapositive professionali e sviluppo bianco-nero/colore.
REPORTAGE
     4 OTTOBRE URBAN CENTER, MILANO
11 OTTOBRE ANTEO SPAZIO CINEMA, MILANO
-RASSEGNA STAMPA-
TESTATA/SITO         DATA                                       LINK
                                  http://www.afnews.info/wordpress/2016/09/26/una-mostra-e-un-ciclo-
AFSNEWS.IT           26/09/2016
                                  di-proiezioni-a-milano-per-i-40-anni-di-allegro-non-troppo/
                                  http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it/eventiamilano/cinema/all
COMUNE DI MILANO     29/09/2016
                                  egro_non_troppo
                                  http://www.cineforum.it/news/Allegro-non-troppo-festeggia-i-40-anni-
CINEFORUM            30/09/2016
                                  con-un
ALIAS                01/10/2016
                                  http://www.freeplaying.it/2016/10/02/notbeckintheday-allegro-non-
FREE PLAYING         2/10/2016
                                  troppo-fa-40-anni/
SBAM COMICS          3/10/2016    http://sbamcomics.it/blog/2016/10/03/40-anni-allegro-non/
                                  http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/55/67960/quel-romanzo-corale-
CINECITTÀ NEWS       4/10/2016
                                  creato-da-bruno-bozzetto.aspx#.V_V0WAkKOhY.facebook
                                  https://www.siae.it/it/iniziative-e-news/omaggio-bruno-bozzetto-i-40-
SIAE                 4/10/2016
                                  anni-di-%E2%80%9Callegro-non-troppo%E2%80%9D
                                  http://www.ilterziario.info/component/content/article/1-news/3331584-
IL TERZIARIO         4/10/2016
                                  allegro-non-troppo-in-mostra-dopo-40-anni.html
                                  http://it.blastingnews.com/cultura-spettacoli/2016/09/bruno-bozzetto-
BLASTING NEWS        6/10/2016    festeggia-allegramente-i-quarant-anni-del-suo-capolavoro-
                                  001149621.html
ASIFA – Facebook     6/10/2016
FUMO DI CHINA –
                     6/10/2016
Facebook
                                  http://it.expoincitta.com/Calendario/Appuntamenti/Allegro-Non-
EXPO IN CITTÀ        11/10/2016   Troppo-Compie-40-Anni--1976-2016-Un-Anniversario-Importante.kl

EXPO IN CITTÀ –
                     11/10/2016
Facebook
EXPO IN CITTÀ –
                     11/10/2016
Twitter
NOCTURNO             11/10/2016   http://www.nocturno.it/eventi/allegro-non-troppo-40-anni-dopo/

                                  http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/10/11/news/bruno_bozzetto_
REPUBBLICA           11/10/2016
                                  allegro_non_troppo_quarant_anni_dopo_-149551931/

MAM-E                12/10/2016   http://www.mam-e.it/milano/bruno-bozzetto-allanteo/

RAI 3 TGR                         http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/animazione-allegro-ma-
                     12/10/2016
LOMBARDIA                         non-troppo-2511d4be-854a-4668-90f0-10ae95f552aa.html

RADIO POPOLARE –
Vogliamo anche le    13/10/2016
rose

RADIO POPOLARE –
                     25/10/2016
Guida nella jungla

                                  http://zero.eu/eventi/53809-allegro-non-troppo-un-tesoro-dellarte-
ZERO
                                  italiana,milano/
                                  https://www.evensi.it/allegro-non-troppo-un-tesoro-dellarte-italiana-
EVENSI
                                  spazio/187846918
                                  https://www.spotlimeapp.com/milano/Allegro+ma+non+troppo-
SPOTLIME
                                  Spazio+Cinema+Anteo-57508252
                                  http://www.freeplaying.it/2016/10/02/notbeckintheday-allegro-non-
YAMGU
                                  troppo-fa-40-anni/

CAMERA DI
                                  http://www.mi.camcom.it/vetrina-progetti-spettacolo
COMMERCIO DI
MILANO
news - "Allegro non troppo" festeggia i 40 anni con una serie di eventi...            http://www.cineforum.it/news/Allegro-non-troppo-festeggia-i-40-anni...

                                                                                                                                                      (https://www.facebook.com
                                                                                                                                                             (https://twitter.com

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                                                                                                                                                            /Cineforum_mag

                                                                       (http://www.cineforum.it)

                                  (http://cineforum-fic.com/)                                       (http://www.cineforum.it/pagina/come-abbonarsi)

                                                                ř

1 di 2                                                                                                                                                 29/10/2016 21:20
Quel romanzo corale creato da Bruno Bozzetto                                                                                     http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/55/67960/quel-romanzo-corale-...

                                                                                                                                                                    SABATO 29 OTTOBRE 12:26

                                                                                                               3

                                                                                                 Testo tratto dal catalogo "Allegro non troppo, un
                                                                                                 tesoro dell'arte italiana", edizione curata dalla
                                                                                                 Fabbrica dell'animazione

                                                                                                 Allegro non troppo rappresenta una risposta
                                                                                                 animata di Bruno Bozzetto a Fantasia di Walt
                                                                                                 Disney, uscito nel 1940. Ispiratosi a questo
                                                                                                 lungometraggio disneyano, Bozzetto mette per
                                                                                                 immagini i sei brani di musica classica più cari a lui,
                                                                                                 ma, al contrario di Disney, cerca di introdurre dei
                                                                                                 contenuti dentro le cornici musicali. Nelle storie che
                                                                                                 nascono, ispirate dai brani di Stravinskij, Sibelius,
                                                                                                 Ravel, Dvořak e Debussy, riesce ad elaborare i temi
                                                                                                 che più gli stanno a cuore: la critica della società
                                                                                                 consumista, le questioni legate all’ambiente,
                                    all’ecologia, al conformismo.
                                    In questo senso, si potrebbe quasi accostare Bozzetto a George Dunning: nel suo lungometraggio Yellow
                                    Submarine (1967) si ritrova lo stesso tipo di ironia e di sensibilita all’ambiente. E ancora, il film di Dunning e
                                    quello di Bozzetto potrebbero essere visti e vissuti come dei "documentari sulle condizioni ecologiche, fisiche
                                    e psicologiche del loro tempo", come scrive Giannalberto Bendazzi.

                                    Bozzetto stesso ci tiene a sottolineare che il suo Allegro non troppo doveva essere un film che rispondesse
                                    all’idea di Walt Disney, "ma fatto con la nostra mentalità e sensibilità. Con un gusto di storie si cercava di
                                    dare un contenuto più che fare una rappresentazione grafica della musica. Questa è stata una sfida raccolta
                                    subito da tutti". Questi “tutti” sono i suoi collaboratori, che, come dichiarerà lo stesso Bozzetto trent’anni piu
                                    tardi: "Si sono buttati nel progetto anima e corpo, credendoci, e soprattutto divertendosi". E il risultato è un
                                    film che fa riflettere, un caso irripetibile di collaborazione umana, a tratti irriverente e divertente, sognante
                                    nella sua essenza.

                                    Allegro non troppo è un film a tecnica mista, con intermezzi dal vero ed episodi a disegni animati (con alcune
                                    sequenze di animazione in plastilina) e ancora oggi ci stupisce per la magia delle invenzioni grafiche e per la
                                    maestria dell’esecuzione. L’eterogeneità degli stili è il risultato delle diverse penne che hanno contribuito alla
                                    sua realizzazione. Come precisa Maurizio Nichetti: "Lo stile grafico degli episodi animati rappresenta il
                                    campionario di come era l’animazione in quei tempi a Milano".

                                    Un'equipe da romanzo corale

                                    Allegro non troppo è un fantastico viaggio musicale, ideato da Bozzetto e realizzato da una equipe numerosa
                                    di animatori eccellenti, entusiasti e sognatori tenaci, che hanno saputo esprimere bene ed animare con il
                                    cuore i concetti antropologici che Bruno aveva in mente, in un’atmosfera che rimanda al romanzo corale.
                                    Tutto il lavoro artistico e tecnico si è svolto in tre studi milanesi: quelli di Bozzetto, di Lagana e di RDA70. Per
                                    due anni Bozzetto si è spostato da uno studio all’altro per supervisionare e coordinare i lavori. Bozzetto si è
                                    sempre mostrato molto grato ai suoi collaboratori, menzionandoli in ogni intervista, cosciente del fatto che
                                    questa generosa collaborazione artistica sarebbe stata irripetibile in futuro.
                                    Guido Manuli, ad esempio, ha definito Allegro non troppo come "l’idea libera del disegno mai più ripetuta in
                                    Italia", sostenendo che una collaborazione fra gli animatori cosi entusiasta e disinteressata, senza gelosie e
                                    segreti professionali, oggi non sarebbe più possibile.

                                    La sceneggiatura e il soggetto sono firmati da Bruno Bozzetto, Guido Manuli e Maurizio Nichetti. Come
                                    principali collaboratori all’animazione e alle scenografie figurano molti artisti talentuosi. Giuseppe Laganà è il
                                    direttore artistico nell’episodio del Boléro, nonche ideatore di layout e storyboard. Anche per il brano Preludio

                                                                                                                                                            TUTTI
                                    al pomeriggio di un fauno, Laganà firma lo storyboard, il layout, alcune parti dell’animazione (le ragazze) e le
                                    scenografie. Bruno Bozzetto si cimenta nell’episodio della Danza slava di Antonin Dvořak, molto lineare e
                                    pulito, ironizzando sulla tendenza all’imitazione degli uomini per puro scopo competitivo.
                                    Walter Cavazzuti e Giovanni Ferrari dello studio RDA 70 sono i responsabili delle intere sequenze del
                                    Boléro e della camminata dei personaggi. Il loro tratto artistico si riconosce nella morbidezza del corpo e
                                    nella malinconia negli occhi del gatto nel Valzer triste e dell’ape nel concerto di Vivaldi. Paolo Albiccoco e
                                    Giorgio Forlani disegnano le opulenti e coloratissime scenografie: il primo quelle contenute nell’episodio del
                                    Valzer triste, il secondo quelle del brano di Vivaldi.

                                    Giancarlo Cereda, partendo dal consiglio di Bruno, che voleva uno stile morbido e delicato, usa l’aerografo
                                    e crea tutte le scenografie per il Boléro, di cui l’animatore Giorgio Valentini crea dei personaggi. Luciano
                                    Marzetti, grande sperimentatore, e l’autore degli 800 fotogrammi necessari per far illuminare la bottiglia di
                                    Coca Cola nelle prime sequenze del Boléro. Inoltre firma le riprese e gli effetti speciali (non solo in Allegro,
                                    ma in tutti i film di Bozzetto). Mentre il volitivo e vulcanico Guido Manuli realizza le diverse dissacranti visioni
                                    dei possibili finali del film.

                                    Lo stile grafico come specchio dell’animazione d’epoca

                                    Lo stile (o meglio i diversi stili
                                    grafici) degli episodi animati
                                    subiscono l’influenza dei diversi
                                    film d’animazione d’epoca,
                                    verso i quali si riconoscono
                                    numerosi richiami. Al di là delle
                                    differenze specifiche dei vari
                                    episodi, si può dire che, in linea
                                    generale, l’animazione è
                                    sempre morbida, fluida e mai
                                    ripetitiva, mentre i protagonisti
                                    dei vari episodi si comportano
                                    da veri attori, nell’accezione
                                    disneyana di character
                                    animation.
                                    La soluzione grafica del Dio del
                                    consumismo nel brano
                                    L’uccello di fuoco realizzata da
                                    Manuli, potrebbe ben essere
                                    un’ironica interpretazione del
                                    Dio Chernabog, disegnato dal grande animatore disneyano Bill Tytla, nell’episodio della Notte sul Monte
                                    Calvo in Fantasia, su musica di Musorgskij.

                                    Le scenografie dei due episodi disegnati sulle note di Vivaldi e Debussy si rispecchiano nei paesaggi,
                                    sontuosi, floreali ed ubriachi di colore, che si trovano nei disegni di Heinz Edelmann per il film Yellow
                                    Submarine oppure nelle scenografie di Zlatko Bourek delle serie zagabresi dedicate alle avventure del
                                    professor Balthazar.
                                    La fantasmagorica fila di animali che si muove nel ritmo del Boléro rimanda alle tipologie di animali del tutto
                                    inventati dalla penna dell’animatore zagabrese Zlatko Grgić nel suo film Klizi-puzi del 1968.
                                    Tutte queste similitudini stilistiche sono giustificate dalle mode e dagli stili di un tempo, che si trovano in tutte
                                    le altre arti, l’animazione compresa.

                                    Allegro non troppo, ovvero la visione malinconica di Bozzetto dell’Uomo

                                    Recentemente Bruno mi ha confidato un episodio molto tenero e personale della sua infanzia: "Bambi mi ha
                                    formato. Ho cominciato a capire il discorso dell’uomo con Bambi, in una scena particolare. C’è Bambi che sta
                                    tornando a casa, guarda la valle e vede il fumo che sale, e dice: “E' arrivato l’uomo”. Quella scena per me e
                                    stata rivelatrice; da lì ho capito che cosa era l’uomo per la natura. Prova ad immaginarti un mondo come
                                    quello, lascia stare che nella natura si scannano peggio che fra noi; ma lo fanno per mangiarsi e non per
                                    cattiveria o per divertimento. In un mondo cosi, con questo ordine della natura, l’arrivo dell’uomo è stato
                                    devastante".
                                    Dopo questo suo ricordo ho rivisto Allegro con altri occhi, ho pensato in un altro modo ai temi che vengono
                                    trattati. E' verissimo che la musica classica, con la sua intoccabile perfezione e bellezza, contribuisce a
                                    definire questo film di Bozzetto un classico d’animazione, che ormai ha superato nello stile e nei contenuti il
                                    modello dal quale era ispirato.
                                    Ma è pur vero che tutte le storie, insediatesi dentro i brani musicali scelti da Bozzetto, altro non trattano che i
                                    temi che da sempre affascinano Bruno, tutti quanti legati alla figura dell’Uomo. Non perché Bruno lo stimi
                                    particolarmente, quell’essere umano, anzi. Se potesse, lo spoglierebbe dalla sua mania di protagonismo e lo
                                    spodesterebbe del piedistallo sul quale si é arrampicato da solo.
                                    Le storie di Allegro rispecchiano il lato pessimista e malinconico dell’autore, il quale non crede nell’Uomo,
                                    denunciando con l’ironia la sue miserie e vanità, fotogramma dopo fotogramma.

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Bruno Bozzetto: "'Allegro non troppo' quarant'anni dopo" - Repubblica.it                              http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/10/11/news/bruno_bozzetto_a...

                    Municipi:   1     2   3   4   5   6   7   8   9   AREA METROPOLITANA      REGIONE                                                                 METEO

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                                                                                                                            SS36, PAROLO: LIMITE ALZATO A 110
                                                                                                                            KM/H IN TRATTO MONZA-CARATE

                                                                                                                            Milano, 16:45
                    Il disegnatore parla del suo cartoon capolavoro del 1976, che viene                                     LOCATE, APREA INAUGURA NUOVO
                                                                                                                            DISTRETTO SHOPPING: "NASCE
                    festeggiato con una proiezione e una mostra, mentre venerdì esce un                                     'GENERAZIONE SCALO'"
                    documentario-ritratto: "Se lo rifacessi ora utilizzerei il 3D, ma la                                                         •••••
                    tecnologia deve essere al servizio di un'idea"

                    di SIMONA SPAVENTA                                                                                          CASE                MOTORI             LAVORO

                                                                                                         11 ottobre 2016

                                                                      UN ORSO d'oro, una nomination all'Oscar e
                                                                      più di trecento cartoon in 58 anni di onorata
                                                                      carriera. Bruno Bozzetto è un mito, e non
                                                                      solo in Italia: John Lasseter della Pixar
                                                                      mostra i suoi film ai collaboratori perché vi si
                                                                      ispirino e suo figlio si è laureato con una tesi      Appartamenti
                                                                                                                            Alberto Caroncini 6 Via Milano (MI) 67 mq Buono
                                                                      su Allegro non troppo. E proprio dai
                                                                                                                            n. bagni 1 3 piano cucina: Abitabile Senza Box
                                                                      quarant'anni dell'immaginifico                        BILOCALE LUMINOSO PIAZZA SALGARI /
                                                                      lungometraggio del 1976 inizia una                    MM3 LODI / VIA. . .

                                                                      settimana di celebrazioni: stasera alle 18,30
                                                                                                                            CERCA UNA CASA
                                                                      con Maurizio Nichetti sarà all'Anteo
                                                                      all'inaugurazione della mostra sul film,                 Vendita         Affitto     Asta Giudiziaria

                                                                      proiettato alle 20, mentre venerdì al Mexico          Provincia
                                                                      esce il documentario Bozzetto non troppo,              Milano
                     Bruno Bozzetto
                                                                      presentato a Venezia e girato da Marco
                    Bonfanti, in sala con lui sabato alle 21.                                                                                                            Cerca

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                    "Allegro non troppo" quarant'anni dopo. È invecchiato?
                    "Dal lato tecnico mostra i suoi anni, la tecnologia ha fatto passi da gigante. Lo salvano i
                    contenuti. Non per merito del film, ma per demerito della nostra civiltà. I problemi contro
                    cui puntavamo il dito, guerra, emulazione dei potenti, machismo, vanno pure peggio. La
                    mia era una parodia, ma mai su fatti contingenti: una volta ho messo Moshe Dayan in un
                    film e ormai nessuno lo riconosce più. Preferisco i campi lunghi ai primi piani".
                                                                                                                            ASTE GIUDIZIARIE
                    Si era ispirato a "Fantasia".
                    "Un capolavoro, l'ho visto dodici volte al cinema. Ma Fantasia è pittorico, legato alle
                    atmosfere della musica, io invece mi sono sforzato di raccontare delle storie su uomo e
                    società. L'idea mi venne ascoltando il Bolero di Ravel: una marcia infinita. Pensai
                    all'evoluzione dell'uomo, ne parlai in studio e ci mettemmo al lavoro come formichine".

                    Tutto a mano.
                    "Non c'erano i computer, ci vollero due anni e mezzo. Quello dell'animazione tradizionale è
                    un lavoro lentissimo: prima si disegna a matita su un foglio di carta, poi si ricalca su un             Appartamenti Caselle Lurani San Geminiano -
                                                                                                                            240000
                    foglio trasparente, da un lato si passa l'inchiostro e dall'altro si colora. Così ogni disegno
                    24 volte per un secondo, per ogni soggetto: e nel Bolero c'è una scena con cinquanta                    Tribunale di Milano
                                                                                                                            Tribunale di Monza
                    dinosauri".                                                                                             Tribunale di Lodi

                    Eravate in tanti?                                                                                                            Visita gli immobili della Lombardia

                    "Una ventina per ogni studio, il mio di via Melchiorre Gioia e altri due qui a Milano, l'Rda
                                                                                                                                                         a Milano
                    70 e quello di Giuseppe Laganà. Mica in mille come alla Disney. Ognuno con un compito:
                    disegnatori, scenografi, coloratori, personale di ripresa. Però che divertimento, con                   Scegli una città
                    Laganà, Guido Manuli, Walter Cavazzuti, ci si capiva al volo. Era la Milano degli anni di
                                                                                                                             Milano
                    piombo, ma a me pareva bellissima, eravamo talmente dentro al nostro mondo che
                                                                                                                            Scegli un tipo di locale
                    qualche volta mi chiedo: ma ho vissuto?".
                                                                                                                             TUTTI

                    Oggi come lo rifarebbe?                                                                                 Inserisci parole chiave (facoltativo)
                    "Utilizzerei il 3D e il computer, adesso lavoro così. Non sono di quelli che demonizzano la
                    tecnologia, non ho preclusioni: è un aiuto enorme. Il punto è come la si usa. Dev'essere al
                                                                                                                                                                          Cerca
                    servizio di un'idea, di una storia che faccia riflettere. A volte la bellezza estetica è tale che
                    l'autore si dimentica del contenuto. Succede soprattutto nei sequel, esci dal cinema
                    affascinato da effetti strepitosi ma poi ti chiedi: "Cos'ho visto?"".                                  NECROLOGIE

                    Venerdì esce il documentario su di lei.
                    "Non amo rivedermi, a Venezia ero un po' in imbarazzo. Girare è stata un'avventura. Ci
                    sono andato a cuor leggero pensando a un'intervista, invece bisognava rifare le scene
                    anche quattro volte. Non sono un attore, non è stato facile. Però mi sono divertito".

1 di 2                                                                                                                                                                                 29/10/2016 21:24
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