Forte di Santa Tecla in Sanremo - Cenni sulla progettazione del

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Forte di Santa Tecla in Sanremo - Cenni sulla progettazione del
ARCHITETTURA                  36

Cenni sulla
progettazione del

Forte di
Santa Tecla
in Sanremo
Adriano Lanteri

San Remo
e la Repubblica di Genova.
È stata questa, per oltre
sei secoli, un’unione forzosa
e carica di tensioni sedate,
ma mai sopite, che sfociava
in continui malumori
e periodiche ribellioni ...
Forte di Santa Tecla in Sanremo - Cenni sulla progettazione del
37   ARCHITETTURA
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ARCHITETTURA                                                                                                                             38

Pianta della città
di Sanremo, anno 1753.
Ing. Matteo Vinzoni.
Acquerello e china
su cartoncino telato,
mm 970 x 1107.
A.S.G. Fondo Tipi,
Busta 16 bis n. 918.
Autorizzazione
n. 9/02 Prot. 1592.V/9.02.

A fronte:
Piante e profilo del Forte
di Santa Tecla, rilievo
anno 1758.
Ing. Michele Codeviola.
Acquerello monocromatico
e china su cartoncino,
mm 410 x 650
I.S.C.A.G. - Roma F.T.
42/B2712.
Autorizzazione del 15.5.02
Prot. 160/70.05.10.
Progetto esecutivo
del Forte, copia di cantiere
                                     motivi di ciò vanno ricercati

                               I
firmata, datata 22 settembre                                          politico europeo era però notevol-       nigione sono disarmati e impri-
1755. Pianta secondo                 nell’aspirazione marinara e      mente variato: era da poco termi-        gionati; s’ alzano le barricate.
livello e sezione.                   commerciale di San Remo,         nata la “guerra di successione au-       Si chiede formale annessione al
Ing. Giacomo Sicre.            originatasi già in epoca medioe-       striaca” che aveva visto scontrar-       Regno di Sardegna (dopo la pre-
Acquerello e china             vale e sempre osteggiata, se non       si anche su suolo genovese, au-          cedente rivolta, la città di Sanre-
su cartoncino,                 impedita di fatto, da Genova che       striaci e inglesi da una parte e,        mo, rifacendosi all’editto del Bar-
mm 361 x 530                   la riteneva, a ragione, una peri-      francesi alleati con spagnoli e ge-      barossa del 1183, s’ era dichia-
A.S.G. Fondo Tipi,             colosa concorrente.                    novesi, dall’altra.                      rata feudo imperiale!).
Busta 16/bis n. 924.           Solitamente questi scontri segui-      Il territorio Ligure era stato teatro    Il Governo genovese, ancora
Autorizzazione n. 9/02         vano un cliché ormai consolidato.      di battaglie, Genova assediata e         scosso dalle recenti vicende bel-
Prot. 1592.V/9.02.             La popolazione rumoreggiava e          occupata dagli austriaci, Sanre-         liche e, soprattutto, temendo la
                               minacciava, alzava barricate; la       mo attraversata da soldataglie           calata del Savoia se non addirit-
Rilievo del Forte di Santa     Repubblica inviava una galera,         gallo-ispane e bombardata dalla          tura un intervento dell’Impero,
Tecla eseguito al termine      che talvolta sparava qualche col-      flotta inglese.                          reagisce con insolita forza, vio-
dei lavori, anno 1756.         po di cannone, poi la cosa si          Il sei giugno 1753, alle ore otto,       lenza e rapidità (già il 13 giugno
Pianta terzo livello           esauriva in un nulla di fatto. Si      sbarca in Sanremo il colonnello          un intero corpo di spedizione è
e sezione.                     trattava, la rivolta rientrava più o   Matteo Vinzoni, ingegnere militare       schierato!).
Gio. Batta Montaldo (?)        meno spontaneamente mentre             e cartografo della Repubblica, per       Il timore di un’invasione Piemon-
(capodopera al cantiere        l’imposizione, la gabella o ciò        operare la separazione del borgo         tese era reale e pertanto la rivol-
del forte).                    che aveva agitato la folla, veniva     della Colla (Coldirodi) dal territorio   ta doveva essere repressa prima
Acquerello e china             annullata o almeno alleggerita.        di San Remo ed eseguire il rilievo       che, da parte savoiarda, fosse
su cartoncino,                 Tutto si quietava e, per circa una     cartografico della città1.               organizzato un contingente ade-
mm 361 x 530.                  generazione, regnava la “Pax           La reazione della popolazione è          guato; il governo genovese deci-
A.S.G. Fondo Tipi,             Genovese”.                             immediata, il malumore e il risen-       se altresì che non potevano più
Busta 16/bis n. 922.           Nel 1753 i tempi erano maturi per      timento diventano presto aperta          ripetersi simili situazioni di peri-
Autorizzazione n. 9/02         un’ennesima sollevazione (l’ulti-      ribellione.                              colo per la Repubblica.
Prot. 1592.V/9.02.             ma risaliva al 1729!), il panorama     Governatore, colonnello e guar-          Così come eccezionale era il peri-
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colo, anche le contromisure predi-      La si pone nel punto più basso
sposte furono eccezionali; si deci-     della città, presso il porto, per fa-
se non solo la repressione della        vorire l’arrivo di rinforzi e garanti-
rivolta ma anche l’occupazione          re ai pezzi d’artiglieria un tiro dal
permanente della città con l’edifi-     basso verso l’alto, assai più de-
cazione di una cittadella, capace       vastante contro le case.
di dare sia protezione ai rappre-       Non ci si preoccupa del fatto che
sentanti del governo genovese           per realizzarla, in tale posizione,
che tenere a freno, con le proprie      si dovranno demolire alcune del-
artiglierie, la popolazione ribelle.    le migliori case della città (13 per
È l’atto di nascita del forte di        l’esattezza), così come non vie-
Santa Tecla.                            ne, infine, presa in considerazio-
Solo il 15 giugno, alle ore 14,         ne la limitazione di accesso al
viene issato dai rivoltosi il vessil-   molo che la stessa ingenera, con
lo della Repubblica in segno di         successivo insabbiamento e de-
resa. Sono occorsi oltre 1000           cadenza dell’intero porto.
soldati, richiamati da tutti i Domi-    Proseguiamo ora con la descri-
ni, e un intenso bombardamento          zione del succedersi degli eventi
di tre galere e due pontoni per         nei giorni immediatamente suc-
aver ragione della città2.              cessivi alla rivolta:
Da queste poche righe abbiamo           il 28 giugno, due sole settimane
già appreso un’essenziale notizia       dopo la resa della città, il corpo
su questa costruzione che pos-          degli ingegneri militari genovesi,
siamo, tranquillamente, definire        presente al completo in San Re-
una delle principali emergenze          mo, compie sopralluoghi alla ri-
architettoniche sanremesi.              cerca di un luogo da fortificare.
Non si tratta di una protezione         Tre sono i possibili siti individua-
per la città e per il porto a difesa    ti, dei quali due scartati a priori:
da aggressioni esterne bensì di         il vecchio castello di San Remo
una cittadella, ossia di un ele-        ubicato alla sommità della “Pi-
mento fortificato a se stante e         gna”, (distante dal mare e circon-
destinato non a opporsi all’attac-      dato dalle case) e il colle di
co di eventuali invasori bensì a        S.Bernardo, a levante della città
domare, o meglio a dissuadere,          (anch’esso difficilmente raggiun-
eventuali moti popolari.                gibile da rinforzi e dominato da
Ciò implica una serie di variazio-      un vicino rialzo).
ni costruttive, rispetto a una for-     Resta così solo l’ultimo: la spiag-
tezza convenzionale, destinate          gia alla base del molo a ridosso
ad adeguarla alla sua particolare       del preesistente piccolo bastione
funzione.                               della marina (costruito sul finire
Viene così a cadere il fronte ba-       del XVI secolo a difesa del porto).
stionato, indispensabile protezio-      Una volta deciso il luogo ove co-
ne contro l’artiglieria nemica, so-     struire il futuro forte di Santa Te-
stituito da un lungo fronte rettili-    cla, l’attività progettuale diviene
neo, o cortina, rivolto verso la        febbrile, la velocità con cui si
città e capace di ospitare una nu-      susseguono le varie proposte
trita batteria di cannoni. Si riduco-   può essere valido metro per ap-
no al minimo le difese esterne          prezzare sia la preparazione dei
(spalti in terra) non dovendo subi-     progettisti, capaci di redigere lo
re assedi o assalti di truppe rego-     schema di massima di una fortifi-
lari. Si limitano le sue possibilità    cazione in pochi giorni, che la
di difesa verso il mare allo scopo      competenza della classe politica
di facilitarne un eventuale ricon-      genovese, decisa ad ottenere
quista in caso di espugnazione          una struttura funzionale, poco
da parte del popolo in rivolta.         costosa e adatta allo scopo cui
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                                                                                         era destinata, rapida a scartare
                                                                                         proposte eccessive e a indirizza-
                                                                                         re i progettisti con precise scelte
                                                                                         e indicazioni.
                                                                                         Si può infatti affermare che la
                                                                                         forma e la funzionalità finali del
                                                                                         forte derivano direttamente da in-
                                                                                         dicazioni dei funzionari politici
                                                                                         preposti.
                                                                                         Esaminiamo ora un poco più at-
                                                                                         tentamente questi elaborati.
                                                                                         2 luglio 1753; 1° progetto del
                                                                                         maresciallo di campo Giacomo
                                                                                         Sicre3. Si tratta di “...un’opera a
                                                                                         corona, la cui ala sinistra fian-
                                                                                         cheggerà la marina a ponente, e
                                                                                         quella destra a levante. I due
                                                                                         fronti saranno affacciati uno a
                                                                                         nord-est e l’altro a nord-ovest. Il
                                                                                         fianco del mezzo bastione destro
                                                                                         di detta opera a corona fiancheg-
                                                                                         gerà parte della strada di ponen-
                                                                                         te, e una parte delle case della
                                                                                         città; il fianco del mezzo bastione
                                                                                         sinistro fiancheggerà la città al-
                                                                                         trettanto bene che il bastione ed
                                                                                         il resto dei due fronti. La gola di
                                                                                         tutta l’opera sarà chiusa dal pic-
                                                                                         colo castello della marina dal
                                                                                         quale avranno origine le due ali
                                                                                         dell’opera a corona...“4.
                                                                                         Questo progetto, il più grandioso
                                                                                         fra tutti quelli che verranno pro-
                                                                                         posti, viene energicamente rifiu-
                                                                                         tato con una perentoria richiesta
                                                                                         di ridimensionamento.
                                                                                         11 luglio 1753; 2° progetto del
In alto a sinistra             dimensioni dei due forti    A.T.C.G. V1/6 n. 249.         maresciallo Sicre, da interpretare
Primo progetto di Giacomo      progettati.                 Autorizzazione del 4.6.02     più come atto di ripicco per il ri-
Sicre: l’opera a corona,       Ing. Matteo Vinzoni (?).    Prot. n. 3130.                fiuto del precedente elaborato
luglio 1753.                   Acquerello e china                                        che come una vera proposta pro-
Si faccia riferimento          su carta, mm 423 x 310.     In basso                      gettuale “...si faccia un bastione
al piccolo fabbricato a “L”,   A.S.G. Fondo Tipi,          Tavola sinottica              e due angoli sporgenti, com’è
tratteggiato entro             Arch. Vinzoni n. 105/a.     con ricostruzione             marcato nel secondo progetto, le
il perimetro del forte         Autorizzazione n. 9/02      dell’evoluzione delle varie   due ali si uniranno all’opera ma-
e colorato in giallo (antica   Prot. 1592.V/9.02.          proposte progettuali          rittima attualmente esistente, per
chiesa dei Santi Mauro                                     avanzate, fino alla           mezzo di due lati convergenti.
ed Erasmo, demolita            In alto a destra            soluzione definitiva.         Questa piccola opera sarà cir-
per costruire il nuovo         Primo progetto di Alberto                                 condata da un fossato, da un
forte), confrontandone         Medoni, l’opera a corona,                                 cammino coperto e da spalti...“5;
la sagoma con quella           agosto 1753.                                              si tratta evidentemente di una
tratteggiata nel secondo       Ing. Pietro De Cotte (?).                                 costruzione estremamente angu-
progetto di G. Sicre,          Acquerello e china                                        sta e totalmente inadeguata allo
per apprezzare “a colpo        su cartoncino,                                            scopo prefissato.
d’occhio” le diverse           mm 584 x 430.                                             La reazione governativa non si fa
Forte di Santa Tecla in Sanremo - Cenni sulla progettazione del
41                                                                                                                     ARCHITETTURA

attendere. Il progetto viene rifiu-
tato e si esonera temporanea-
mente il Sicre, passando l’incari-
co al capitano Alberto Medoni 6
che presenta, a sua volta, in data
24 agosto 1753 ben tre soluzioni;
un poco felice ridimensionamen-
to dell’opera a corona preceden-
temente proposta da Sicre;
un’anacronistica torre quadrata
da costruirsi in mare, entro il ba-
cino portuale, e un’opera a corno
con il fronte rivolto verso la città,
collegata al bastione del molo
tramite due cortine (letterale in-
terpretazione delle indicazioni ri-
cevute dal Magistrato preposto:
“...si faccia una cortina capace di
sei in otto cannoni rivolta verso
la città e collegata in qualche
maniera al vecchio castello ma-         dover proporzionare e sviluppa-
rittimo...”7).                          re in forma di progetto una strut-
Quest’ultima, che contiene già in       tura dalla sagoma ormai defini-
embrione le forme della fortezza        ta; incarico che svolge senza
poi effettivamente realizzata, è        problemi, tanto che poco dopo,
giudicata valida e approvata.           precisamente il 22 settembre
Viene perciò restituito l’incarico      1753, può presentare il progetto
al maresciallo Sicre, ormai do-         finale: “...l’idea pertanto del nuo-
mo, con l’ordine di svilupparne lo      vo progettato fortino ella è, di
schema.                                 estendersi dal detto piccolo Ba-
Prima di prendere in esame quel-        stione, verso il centro di San
lo che sarà poi il soggetto defini-     Remo per lo spazio di 200 palmi
tivo, ritengo opportuno segnalare       (50 ml.) circa, con due fianchi
il contributo del colonnello Pietro     difesi in capo da due Baluardi, i
De Cotte 8 , nell’evoluzione del        quali poi fra loro si racchiudono
progetto da opera a corona (pri-        con una grossa cortina, la quale       porta la cappella. Nei lati della
mo progetto) a opera a corno 9          forma una batteria di otto pezzi       piazza, ed in fronte vi sono tre
(ultima soluzione, approvata). Si       di grossa artiglieria, che batte       magazzini per l’artiglieria, at-
tratta di un intervento senza dub-      interamente tutta San Remo;            trezzi e munizioni da guerra,
bio ufficioso ma significativo; es-     due mortai a bombe possono             due per i viveri, il forno ed una
so si riduce a due schizzi: il pri-     portarsi nei detti Baluardi. Per ri-   cisterna proporzionata alla guar-
mo traduce in forma grafica le ri-      sparmio di spesa e di terreno          nigione. Salita la rampa vi sono
chieste del governo genovese            una semplice palizzata senza           due quartieri per soldati, capaci
(una cortina rivolta verso la città,    fosso difende il piede della nuo-      di oltre 30 letti, oltre le stanze
unita al castello marittimo), il se-    va muraglia, riparo creduto suffi-     dei sergenti. Nella parte opposta
condo è un’evoluzione proget-           ciente contro i paesani; due sor-      vi è un comodo alloggiamento
tuale del primo.                        tite vi sono per poter ricevere        per il comandante, che potrà, in
In entrambi appare chiaramente          soccorso per mare in qualunque         caso di qualunque bisogno, ser-
l’idea dell’opera a corno in segui-     tempo, una nella parte inferiore       vire per il Commissario Genera-
to utilizzata da Medoni per il suo      del porto, e l’altra nell’opposta      le, essendo composto di una sa-
terzo progetto.                         spiaggia. Entrando nel piano in-       la e quattro stanze libere, oltre
Ma proseguiamo con la cronolo-          feriore del forte, oltre una piazza    gli uffici. Nello stesso fianco, di   Vista della città dal forte
gia dell’iter progettuale:              competente per il montare della        seguito, vi è pure l’alloggio per     e l’interno con la grande
Riavuto l’incarico, il maresciallo      guardia, ed esercitare la piccola      due capitani e quattro subalter-      spianata dei cannoni
Sicre si trova nella condizione di      guarnigione, evvi dirimpetto alla      ni. Nel piccolo Bastione del mo-      sopra la cortina nord.
Forte di Santa Tecla in Sanremo - Cenni sulla progettazione del
ARCHITETTURA          42

Vista aerea del forte
(da AA.VV., I castelli
della Liguria, Stringa
editore, Genova, 1972,
vol. 1).
43                                                                                                                     ARCHITETTURA

                                lo si collocheranno la polveriera       realizzato di essere, come si               2. Per ulteriori informazioni sulla ri-
                                e le stanze per gli artiglieri; sul     suol dire, passata dalla padella            volta si veda: N. CALVINI, La rivolu-
                                                                                                                    zione del 1753 a San Remo, Ist.
                                terrapieno dello stesso si posso-       nella brace!) e, sotto la direttiva         Studi Liguri, Bordighera, 1953.
                                no porre cinque pezzi di piccola        di responsabili dell’armata giaco-          3. Ingegnere militare di formazione
                                                                                                                    accademica, arruolato nel 1745,
                                artiglieria, che battano di fianco      bina demolisce parte degli spalti           quando era al servizio della Corona
                                il porto, il mare e la spiaggia         (presumibilmente quella parte               Spagnola. Era considerato il massi-
                                verso ponente.                          che impediva il comodo accesso              mo stratega del Genio genovese.
                                                                                                                    Progettò gran parte dei forti esterni
                                Due compagnie sul piede di 40           al molo);                                   genovesi.
                                uomini sembrano bastare per il          Nel 1815 con la restaurazione la            4. Archivio di Stato di Genova
                                presidio di tutto il fortino, non es-   Liguria viene annessa al Regno              (A.S.G.); Busta Paesi n. 310.
                                                                                                                    5. A.S.G.; Antica Finanza n. 1325.
                                sendovi il bisogno di armare più        di Sardegna (finalmente l’ago-              L’atto di ripicco appare evidente nel-
                                di quattro sentinelle, una alla         gnata liberazione con altri fe-             le righe conclusive di detta relazio-
                                                                                                                    ne: “ ... Mi sembra che ciò che mi è
                                porta principale, due alle sortite      steggiamenti!) e il forte ormai             stato richiesto, sarà solo di ristabilire
                                e la quarta alla batteria; restano      definitivamente esorcizzato di-             i parapetti del piccolo castello marit-
                                quindi ancora 14 uomini da po-          viene dapprima caserma della                timo esistente, per poter contenere,
                                                                                                                    in caso di bisogno 20-25 soldati, gli
                                tersi distaccare per il picchetto       fanteria Sabauda, e poi, dal                stessi che potrebbero servire di
                                del pubblico palazzo...“10.             1835 caserma per la neonata ar-             guardia al commissario nella città;
                                Siamo ormai giunti alla fine di         ma dei Bersaglieri.                         che all’occasione troverebbero nel
                                                                                                                    forte un rifugio sicuro da un tumulto
                                questa vera e propria maratona          Nel 1864 diviene casa circonda-             improvviso...”.
                                progettuale; in meno di quattro         riale di pena, funzione che as-             6. Figura di secondo piano. Divenu-
                                mesi, passando attraverso sei           solve, fino al 1997 con solo due            to ingegnere per apprendistato e pri-
                                                                                                                    vo di formazione teorica, era assai
                                diverse soluzioni, siamo arrivati       brevi interruzioni legate alle vi-          poco considerato (non andò mai ol-
                                ad avere un progetto definitivo.        cende belliche.                             tre il grado di capitano, il più basso
                                                                                                                    assegnato agli ingegneri del Genio
                                Vi saranno comunque ancora              1915-1918: base per idrovolanti             genovese). La sua nomina è da in-
                                notevoli varianti prima di avere        (gli hangar erano stati ricavati            tendersi solamente come punitiva
                                l’opera finita, ma sono ormai           nella spianata antistante il forte          per il Sicre.
                                                                                                                    7. A.S.G.; Antica Finanza n. 1325.
                                prefissate la forma, l’ingombro         dove già da qualche tempo era-              8. Ingegnere militare proveniente
                                volumetrico e, in linea di massi-       no scomparsi gli spalti in terra            dal Genio dell’esercito francese; era
                                ma, la sistemazione interna; può        (ancora presenti in una planime-            giunto a Genova durante la guerra
                                                                                                                    di successione del 1747. Ricopriva
                                dirsi quindi conclusa quella che        tria del 1878).                             la carica di Ispettore delle fortifica-
                                possiamo definire la fase creati-       1943-1945: occupata dall’eserci-            zioni. Collaborò con il Medoni alla
                                                                                                                    stesura dei tre progetti, o almeno, lo
                                va. Dopo un intervallo di 15 me-        to tedesco diventa deposito di              influenzò. Di suo pugno il disegno
                                si, determinato da motivi di poli-      munizioni.                                  del primo dei tre progetti del Medo-
                                tica estera (la vantata apparte-        1997 viene trasferito il carcere in         ni.
                                                                                                                    9. Va precisato che nell’arte fortifi-
                                nenza di Sanremo all’Impero era         altra sede e il fabbricato, ormai           catoria dei secoli XVI-XVIII, si ten-
                                stata accolta dall’Austria che          abbandonato, viene assegnato                deva a migliorare le difese passive
                                aveva avviato notevoli scherma-         alla Soprintendenza ai Beni Am-             (fortificazioni) dalla continua evolu-
                                                                                                                    zione delle armi da fuoco, con l’al-
                                glie diplomatiche, sopite solo          bientali ed Architettonici della Li-        lontare la linea di schieramento del-
                                dall’intervento, a difesa della Re-     guria, che ne avvia, nel 2000, i            le artiglierie nemiche dal fronte ba-
                                pubblica, dell’alleato francese),       restauri nell’ottica di un recupero         stionato. Ciò si otteneva interponen-
                                                                                                                    do spalti in terra ed opere seconda-
                                finalmente il 13 maggio 1755,           a fini museali.                             rie che erano destinate e “coprire”
                                con l’arrivo a Sanremo del capo                                                     un bastione o un tratto di cortina.
                                                                                                                    Tre erano le tipologie universalmen-
                                d’opera Gio. Batta Montaldo, co-        Note                                        te adottate, in decrescente ordine
                                mincia la fase costruttiva che                                                      d’importanza e grandezza: l’opera a
                                porterà, nell’arco di soli 11 mesi      1. Entrambe le operazioni erano             corona (o a cappello di prete), l’ope-
                                                                        dannose per l’economia sanrema-             ra a corno, il rivellino. La prima era
                                all’innalzamento della fortezza. I      sca:                                        costituita da un intero bastione fian-
                                lavori saranno ufficialmente con-       • la riduzione del territorio cittadino     cheggiato da due cortine laterali ter-
Abbreviazioni                   clusi in data 12 marzo 1756.            colpiva direttamente l’orgoglio pae-        minanti a loro volta in due mezzi ba-
                                                                        sano. Determinava una significativa         stioni posti alle estremità. La secon-
ASG:                            La fortezza resta in esercizio fino     riduzione del gettito fiscale (la Colla     da, più modesta, era simile alla pri-
Archivio di Stato di Genova     all’invasione napoleonica della         era una borgata soggetta a Sanre-           ma ma costituita solo da un tratto di
ISCAG:                                                                  mo) e impoveriva inoltre la comu-           cortina terminate in due mezzi ba-
                                Liguria nel 1796, quando viene                                                      stioni alle estremità. La terza, era
Istituto Storico e di Cultura                                           nità, privandola di risorse quali bo-
                                occupata senza colpo ferire.            schi, pascoli comuni ecc.;                  una struttura solitamente di piccole
dell’Arma del Genio
                                In tale occasione la popolazione        • il rilievo della città era visto, a ra-   dimensioni, destinata a proteggere
ATCG:                                                                   gione, come una sorta di accatasta-         parti deboli lungo le cortine (solita-
Archivio topografico            liberata dal secolare giogo fe-         mento che avrebbe ingenerato nuo-           mente porte ecc.).
del Comune di Genova            steggia (non avendo ancora              ve imposte immobiliari.                     10. A.S.G.; Antica Finanza n. 1325.
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