FIBROMIALGIA 18 Giugno 2019 Dr. Flavio Mozzani

Pagina creata da Daniele Riccio
 
CONTINUA A LEGGERE
FIBROMIALGIA
18 Giugno 2019
Dr. Flavio Mozzani
In apparenza tutto è semplice ma cosa si
nasconde veramente dietro la fibromialgia ?
La fibromialgia è una sindrome da
sensibilizzazione            centrale
caratterizzata dalla disfunzione dei
neuro     circuiti    preposti    alla
percezione,        trasmissione      e
processazione delle afferenze
nocicettive,       con     prevalente
estrinsecazione del dolore a livello
dell’apparato muscoloscheletrico.

Oltre al dolore possono essere
presenti molteplici sintomi di
accompagnamento          (astenia,
disturbi  del   sonno,      dolori
addominali…) comuni ad altre
sindromi   da   sensibilizzazione
centrale.
Criteri diagnostici FM (ACR 1990)
                                 Storia clinica di dolore diffuso
                                 Il dolore è considerato diffuso quando
                                    sono presenti tutte le seguenti
                                    localizzazioni: dolore al lato sinistro del
                                    corpo, dolore al lato destro, dolore al di
                                    sopra della vita, dolore al di sotto della
                                    vita; dolore scheletrico assiale in
                                    almeno 1 sede (rachide cervicale,
                                    torace anteriore, rachide dorsale o
                                    lombo-sacrale).
                                 Dolore in 11 di 18 aree algogene alla
                                    palpazione digitale.
Wolfe F et al.: “The American College of Rheumatology 1990
criteria for the classification of fibromyalgia”. Arthritis Rheum,
1990; 2: 160-172.
Fibromialgia
Non è un’entità clinica distinta: piuttosto un
complesso spettro di problemi
Sovrapposizione tra differenti sindromi e
sintomi
Variazioni considerevoli in termini di
severità e sintomi da paziente a paziente
Clinical Features of FM
Pain                    Irritable bowel syndrome
Stiffness               Irritable bladder syndrome
Fatigue                 Sexual dysfunction
Disordered sleep        Headache
                        Multiple sensitivities
Anxiety
                        Restless leg syndrome
Depression
                        Neurally mediated
Dizziness                    hypotension
Cognitive dysfunction
Overlap between Fibromyalgia and Other “Systemic”
      Syndromes: Chronic Multi-symptom Illnesses

                                 MULTIPLE CHEMICAL
FIBROMYALGIA                     SENSITIVITY - symptoms in
2 - 4% of population;            multiple organ systems in
defined by widespread            response to multiple
pain and tenderness              substances
                                           CHRONIC FATIGUE
                                           SYNDROME 1% of
                                           population; fatigue and
                                           4/8 “minor criteria”

                                           SOMATOFORM
                                           DISORDERS 4% of
EXPOSURE                                   population; multiple
SYNDROMES e.g.                             unexplained
Gulf War Illnesses, silicone               symptoms - no
breast implants, sick building             organic findings
syndrome
Central Sensitivity Syndromes
Fibromyalgia domains
F. Salaffi, F. Mozzani et al. In press 2015

                    176 (52.7%)

                                                                    272 (81.4%)
              DX   SX                            SX          DX
                              199 (59.6%)
                                                                      234 (70.1%)

134 (40.1%)
                                                                       189 (56.6%)
                                   174 (52.1%)

                                                                        165 (48.9%)
152 (45.5%)                       186 (55.7%)

                                                                      278 (83.2%)

                                                                       175 (52.4%)
                                  197 (58.9%)
                                                                      160 (47.9%)

                                   193 (57.8%)                        160 (47.9%)
Core Clinical Features of Fibromyalgia
                                                         Sleep Disturbances
                                                          • Characterized by
                                                            nonrestorative sleep and
    Widespread Pain                                         increased awakenings

       • Chronic, widespread                              • Abnormalities in the
         pain is the defining                               continuity of sleep and sleep
                                                            architecture
         feature of FM
                                                          • Reduced slow-wave sleep
       • Patient descriptors of
         pain include: aching,                            • Abnormal alpha wave
         exhausting, nagging,                               intrusion in non-REM sleep
         and hurting
       • Presence of tender                              Fatigue
         points
                                                          • Fatigue is common
                                                            characteristic of FM
Wolfe F et al. Arthritis Rheum. 1995;38:19-28.
Leavitt F et al. Arthritis Rheum. 1986;29:775-781.
Wolfe F et al. Arthritis Rheum. 1990;33:160-172.
Roizenblatt S et al. Arthritis Rheum. 2001;44:222-230.
Harding SM. Am J Med Sci. 1998;315:367-376.
Henriksson KG. J Rehabil Med. 2003;(suppl 41):89-94.
Tender Points
Sintomatologia
• Il dolore è costante e avvertito in generale come severo.
  Può evolvere in modo intermittente, essere migrante con
  periodiche crisi dolorose o essere permanente

• I pazienti riferiscono inoltre: astenia (80 % dei casi), turbe del
  sonno (75 %), rigidità mattutina(80 %), emicrania o cefalea
  da tensione(50%), turbe digestive funzionali (30%) e più
  raramente sindrome di Raynaud, dismenorrea, vertigini,
  disestesie diffuse, turbe della concentrazione e memoria,
  palpitazioni, sindrome delle gambe senza riposo, etc.

• La raccolta anamnestica cercherà eventuali fattori scatenanti
  (infezioni, traumi fisici, stress, etc.)
Sintomatologia
Dolore cronico diffuso:
Dura da almeno 3 mesi
Descritto come bruciante, pungente,tirante, tensivo, come un crampo, un
  taglio, una scossa, una pugnalata.Viene descritto con epressioni del tipo
  “mi fa male dappertutto”, oppure “ovunque mi si tocchi, sento male”
Allodinia :
Percezione del dolore dopo stimolo innocuo
Iperalgesia:
Aumentata sensibilità al dolore in caso di stimoli lievi
Rigidità ( 84-91%):
Molto frequente al risveglio ma minore di 30 minuti.
Sintomatologia
Astenia:
Può essere prevalente anche sul dolore.
Ridotta resistenza alla fatica, stanchezza e debolezza.
Forte difficoltà a compiere le normali attività quotidiane

Cefalea/Emicrania:
La cefalea, soprattutto nucale, muscolo-tensiva, ma anche quelle a livello
   temporale, sovraorbitale, mascellare o mandibolare, oppure l’emicrania, sono
   comuni nel paziente fibromialgico.
Nel 30-50% sindrome temporo-mandibolare

Disturbi neurocognitivi:
Includono la perdita della concentrazione e della capacità di fissare la memoria
    breve, il rallentamento nei gesti,l’incapacità di svolgere diverse mansioni
    contemporaneamente, la facile distrazione e il sovraccarico cognitivo.
“annebbiamento fibromialgico”
Sintomatologia
Disturbi neuroviscerali
Sindrome del colon irritabile
Difficoltà alla deglutizione
Sindrome della vescica irritabile
Cistite interstiziale
Vulvodinia
Disturbi del sonno
Sono costanti nel 80-90% dei casi
Difficoltà nell’addormentamento con sonno turbato da frequenti risvegli notturni e
    non ristoratore
Sindrome delle gambe senza riposo
Alterazioni nel rapporto tra fase REM e non-REM
Ricadute negative sulla produzione dell’ormone della crescita e sulla sintesi del
   fattore di crescita insulino-simile (IGF-1)
Aumento generale della sensibilità agli stimoli dolorosi
Sintomatologia
Disturbi dell’umore
•   I disturbi dell’umore quali ansia e depressione, ipocondria e attacchi di panico sono
    presenti nel 60% dei pazienti con FM.
•   Spesso si associa una depressione secondaria reattiva allo scadimento generale.
•   La catastrofizzazione è comunemente presente in corso di FM con amplificazione
    esagerata degli aspetti emozionali, con visione pessimistica e dolore considerato
    intollerabile.
•   E’ descritta una personalità fibromialgica con perfezionismo, necessità di ordine e
    pianificazione, pulizia eccessiva, difficoltà a rilassarsi, ipercontrollo della rabbia, bassa
    autostima, tendenza all’ipocondria, scarse capacità adattative, tendenza ad adottare il
    ruolo del malato, pessimismo.
•   Non è facile differenziare quali tra questi tratti possono considerarsi primari, pre-morbosi
    e favorenti l’insorgenza della malattia e quali secondari alla presenza dei sintomi.
•   Un recente studio Francese su 4516 paziente ha rilevato nel 70 % dei pazienti un
    sentimento di ingiustizia in rapporto alla malattia,al lavoro, alle cure e trattamenti
    soprattutto quando il dolore e la patologia non hanno ricevuto una diagnosi chiara.
Sintomatologia

             Altri Sintomi:
•   Vertigini, nausea
•   Parestesie diffuse
•   Fenomeno di Raynaud
•   Sindrome sicca
•   Sindrome da Sensibilità Chimica
    Multipla
Fattori scatenanti
Stress nell’infanzia e nell’adolescenza
Esperienze traumatiche (abusi, abbandono, gravi malattie nell’infanzia)
   determinano una maggiore frequenza di alcune condizioni morbose, quali la
   depressione maggiore e la FM nell’età adulta. Lo stress fisico e psichico
   precoce possono avere degli effetti a lungo termine sullo sviluppo del sistema
   nocicettivo.
Disturbo post-traumatico da stress
Lo stato di stress post-traumatico è caratterizzato da uno sviluppo di sintomi che
   fanno seguito ad una minaccia di morte, di una grave ferita o minaccia
   dell’integrità fisica di sé o altri.
Esperienze traumatiche molto gravi come guerre, attacchi terroristici, torture o
   disastri naturali hanno determinato un incremento nella popolazione di
   disturbi post-traumatici da stress, anche la morte improvvisa di un parente o
   di un amico.
Fattori scatenanti

Alterazioni Ormonali
La condizione estrogenica non interverebbe direttamente
   sull’insorgenza del dolore cronico muscolo-scheletrico,
   quanto sulla reattività di entrambi (HPA e SNA) gli effettori
   del sistema di reazione allo stress a stimoli traumatici
   esterni.

Infezioni
Un rapporto di causalità diretta fra malattie infettive e FM non
   è stato dimostrato anche se è plausibile che le infezioni
   possano agire da agente scatenante.
Malattie associate
Il rischio di sviluppare la FM sembra essere aumentato nei pazienti affetti da
condizioni dolorose croniche di altra natura. Gli input nocicettivi persistenti
(fenomeno del windup, del secondo dolore) potrebbero indurre, in soggetti
predisposti, l’insorgenza della FM:

LES (5 - 35%): diagnosi più difficile per alcuni sintomi in comune (dolore,
  astenia, rigidità articolare, sindrome sicca, fenomeno di Raynaud e
  depressione)

Sindrome di Sjogren (12-55%)
Spondiloartriti ( 17 – 22%)
Artrite Reumatoide ( 6 – 33% )
Diagnosi differenziale della fibromialgia

Fonte: adattamento Goldenberg DL, 2016 (1,15)
Epidemiologia
• La Fibromialgia è una malattia comune con una
  prevalenza nella popolazione generale che oscilla da 5% -
  7% circa.

• E’ più frequente nelle donne con un rapporto 4-8/ 1.

• L’ età media di insorgenza è compresa fra 25 e 45 anni, ma
  la malattia può ugualmente insorgere nell’adolescenza o
  nel soggetto anziano.

• La conseguenza per i malati è quella di una grave e
  duratura invalidità superiore a quella di una Artrite
  Reumatoide, di un Diabete o di una BPCO.
Consumo Farmaci
• Il consumo di farmaci è tre volte superiore a
  quello di pazienti affetti da altre sindromi
  dolorose, le assenze dal lavoro sono in media
  10 giorni all’anno ed il costo totale annuale
  medio per paziente.

• Negli Stati il costo annuale è stato valutato in
  2.300 dollari con almeno 10 Consulti Medici.
Qualità dellaVita
• La fibromialgia ha delle conseguenze importanti sulla qualità della vita dei
  pazienti e il dolore cronico è associato a numerosi altri sintomi. Fra questi,
  l’astenia, le turbe del sonno e la fatica muscolare hanno perfino un impatto
  maggiore sulle attività della vitaquotidiana.

• Questo grado di incapacità può essere sufficientemente severo da impedire il
  proseguimento dell’attivitàprofessionale.

• La stabilità dei sintomi per vari anni, la relativa inefficacia delle misure
  terapeutiche pongono un problema di conseguenze socio-economiche per
  questa sindrome.

• I pazienti fibromialgici presentano conseguenze nelle loro attività della vita
  quotidiana equivalenti a quelle dei pazienti affetti da Artrite Reumatoide e più
  severe dei pazientiartrosici
                                                                                5
Qualità dellaVita
•   Il mantenimento del ruolo professionale aiuta il paziente a strutturare la
    propria giornata, migliorando la qualità della vita e conservando una
    identità eun ruolo sociale che contribuisce all’autostima.

• I pazienti che interrompono la loro attività professionale hanno difficoltà a
  trovare attività che compensino la perdita dell’impiego, perdono una gran
  parte dei loro contatti sociali con rischio di focalizzarsi sui loro problemi di
  salute.

• Può trattarsi di una lentezza nel fare il proprio lavoro , difficoltà nel ripetere
  i gesti motori e adadattarsi agli abituali orari di lavoro.

• Questa riduzione della competitività può essere all’origine di assenze
  ripetute dal lavoro fino all’incapacità a proseguire la normale attività
  professionale.
                                                                                   6
Qualità dellaVita
• Un grande numero di pazienti che proseguono la loro attività professionale utilizzano
  il loro tempo libero per riposarsi ed essere quindi in grado di fornire, pur con
  difficoltà, sia l'attività professionale che le attività della vita quotidiana per evitare i
  rischi di isolamento ele difficoltà famigliari.

• Nello studio longitudinale di Wolfe (1997) su 1604 pazienti il 64% aveva proseguito il
  proprio lavoro e presentava unaseverità di malattia minore del 30%.

• Molti studi hanno dimostrato che se il tempo e i compiti di lavoro sono organizzati
  aumenta la possibilità di mantenere l'attivitàprofessionale.

• Vari autori hanno proposto soluzioni individuali con interventi sugli orari e sui compiti
  per limitare le conseguenze nefaste della malattia, questo anche perchè la
  maggioranza dei pazienti esprime il desiderio di continuare la vita professionale.
                                                                                             7
AspettiEconomici
• Per quanto riguarda i costi diretti bisogna considerare le spese per la
  diagnostica, per la terapia e per l'ospedalizzazione sostenute dal SSN,ma anche
  le spese che il paziente sostiene personalmente (viste private, trattamenti non
  convenzionati, ecc.) che in genere non sono prese in considerazione dagli studi
  clinici.

• Uno studio sempre di Wolfe del 1997 che ha seguito 538 pazienti ha mostrato
       . di ospedalizzazione dello 0.32 o di una ospedalizzazione ogni 3 anni, 10
  un tasso
  consulti medici all'anno, una visita al mese comprendendo tecniche come
  l'agopuntura o cicli diriabilitazione.

• Il numero delle comorbilità di ogni paziente è il miglior indice predittivo di
  spesa.

• Il 50%delle ospedalizzazioni sono legate ai sintomiassociati.
                                                                              9
AspettiEconomici
• Il consumo di farmaci è simile a quello del diabete e dell’artrite reumatoide. In
  media in un periodo di 6 mesi ogni paziente assume almeno tre farmaci diversi
  per la fibromialgia.

 • Gli interventi chirurgici sono più frequenti confrontati alle altre patologie
   reumatiche.

• Quasi tutti gli autori ritengono che parlare chiaramente di fibromialgia
  non aumenti la sintomatologia clinica e nemmeno il consumo dicure.

• Dare un contestoalla sofferenza evita indagini e ricoveri ospedalieri inutili.

• La diagnosi di fibromialgia permette di instaurare una presa in carico
  multidisciplinare che deve riconoscere l’importanza dei fattori psico-sociali..

                                                                                   11
AspettiEconomici
• La sofferenza dei pazienti è spesso ancora poco conosciuta dagli organismi sociali
  che tendono a ignorare questa patologia.

• La fibromialgia sebbene sia una malattia progressiva e invalidante e riconosciuta
  come malattia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1992, ad oggi non
  gode ancora di un preciso riconoscimento nel panorama europeo e nemmeno in
  quello italiano.

• Nel nostro paese non è inserita tra le patologie che danno diritto all’esenzione
  dalla partecipazione alla Spesaper le correlate prestazionisanitarie.

• Soltanto le province di Bolzano e Trento hanno attribuito uno specifico codice di
  esenzione alla Fibromialgia

• Alcune altre regioni (Friuli, Toscana, Veneto, Emilia) hanno aperto tavoli tecnici di
  studio e approfondimento.                                                        13
Nuovi Criteri Diagnostici
• Il dolore fibromialgico può fluttuare e influire sul
  numero dei Tender Points.

• Il test dei Tender Points non misura in modo
  adeguato i sintomi comuni quali l’astenia, il sonno
  non ristoratore ed i problemi cognitivi.

• Recentemente è stato introdotto un indice di dolore
  diffuso (WPI : Widespread Pain Index) ed una scala
  che misura la gravità dei sintomi (SS, Symptom
  Severity).
Valutazione Paziente
• L’impiego di questionari di autovalutazione di facile
  compilazione da parte del paziente possono consentire al
  medico di seguire l’evoluzione della malattia e di approntare
  gli opportuni aggiustamenti terapeutici.

• Lo strumento più utilizzato è rappresentato dal
  “Fibromyalgia Impact Questionnaire (FIQ)(Sarzi-Puttini)
  che comprende 13 domande che indagano la difficoltà nelle
  comuni attività della vita quotidiana, la salute generale,
  l’attività lavorativa e 7 domande che valutano
  l’intensità/gravità dei sintomi su di una scala tra 0 e 10.Il
  punteggio finale può variare da 0 a 100 e più è elevato il
  punteggio maggiore è l’impatto della malattia sulla qualità
  della vita del paziente.
Valutazione Paziente
•Più recentemente Salaffi et al. hanno proposto e
validato un nuovo indice composito per la valutazione
dello stato di salute nel paziente fibromialgico e per la
valutazione della risposta al trattamento denominato
“Fibromyalgia       Asssessment        Status”    (FAS).

•E’ costituito da una mappa del dolore e da due scale
numeriche per la valutazione della fatica e della qualità
del sonno.
WPI e SS
• Il punteggio dell’indice di dolore diffuso (WPI) viene determinato
  contando il numero delle aree del corpo dove il paziente ha sentito
  dolore nella settimana precedente. La checklist è costituita da 19 aree
  specifiche
WPI e SS
•Il punteggio della gravità dei sintomi (SS) viene determinato valutando in una
scala da 0 a 3, dove 3 è la peggiore, la gravità di tre sintomi comuni:
l’affaticamento, il sonno non ristoratore, ed i problemi cognitivi

•Possono essere aggiunti 3 punti addizionali correlati con ulteriori sintomi
somatici come intorpidimento, vertigini, colon irritabile o depressione

•Il punteggio finale della gravità dei sintomi (del SS) è tra 0 e 12
Punteggi
Per soddisfare i criteri diagnostici di fibromialgia il
paziente deve avere:

   • 7 o più aree dolenti ed il punteggio della gravità dei
     sintomi maggiore o uguale a 5.

   • Oppure da 3 a 6 aree dolenti ed il punteggio della gravità
     dei sintomi maggiore o uguale a 9.

   • I sintomi devono essere presenti da almeno 3 mesi ed il
     paziente non deve presentare disturbi che possano
     giustificare il dolore.
Indagini
• Si raccomanda di effettuare un bilancio minimo biologico
  che includa emocromo, test di flogosi, CPK, funzionalità
  epatica e tiroidea, ANA e fattore reumatoide nei nuovi
  pazienti che possono avere anche meno di 11 punti
  all’esame clinico, ma dove la diagnosi è molto probabile.

• La Fibromialgia può anche accompagnarsi a patologie
  reumatiche quali Artrite Reumatoide, Spondilite
  Anchilosante, Artrosi, LES e più spesso con la Sindrome
  di Sjogren.

• Non esiste un       gold standard diagnostico per la
  fibromialgia
Eziopatogenesi
Ruolo del sistema Neuroendocrino
Si ritiene che alterazioni a carico di numerosi
   neurotrasmettitori e del sistema neuro-endocrino
   rivestano un ruolo preminente nell’insorgenza della
   malattia e riguardino la riduzione dei livelli di amine
   biogene e un aumentata concentrazione di
   neurotrasmettitori eccitatori.
Interazione tra un’aberrazione dei meccanismi fisologici
   alla base della nocicezione con fattori psicologici
   (stress) e ambientali.
Riduzione della capacità di modulazione del dolore
   attraverso le vie discendenti; in particolare l’attività
   serotoninergica-noradrenergica.
Eziopatogenesi
La sensibilizzazione neuronale in diverse aree del sistema
    nervoso centrale rappresenta l’ipotesi patogenetica
    più accreditata
Il Corticotropin Release Hormon (CRH) amplifica a livello
    neurormonale il disagio da stress:
-azione del sistema nervoso vegetativo parasimpatico e
    simpatico sul funzionamento degli organi (sistema
    gastro-enterico, cardio-vascolare ecc.)
-amplifica l’allerta neuro-ormonale nell’ipofisi con rilascio
    in circolo di ACTH che incrementa la liberazione dalle
    ghiandole surrenali dell’adrenalina e del cortisolo
EZIOPATOGENESI: RUOLO
        DELLA NEUROINFIAMMAZIONE
Ruolo della Neuroinfiammazione
La cosidetta “attivazione gliale “ sta emergendo come meccanismo chiave alla base
   della genesi e nella modulazione del dolore cronico in corso di. FM.
Questa attivazione è sostenuta da citochine proinfiammatorie (TNF, IL-6, IL-8), ma
  anche oppioidi , non tramite i recettori degli oppioidi, ma attraverso l’attivazione del
  “Toll-Like receptor 4” o TLR-4 recentemente scoperto sulle cellule macrofagiche e
  della microglia come elemento concorrente al dolore cronico.
E’ stato evidenziato come i livelli di glutammato risultino aumentati nel liquido
    cerebraspinale, mentre i livelli di acido gamma aminobutirrico ( GABA ) sono
    dimunuiti.
Si suppone che il rilascio di neuro-trasmettitori inibitori come GABA e gli oppioidi riduca
    l’eccitabilità dei neuroni della corteccia anteriore del cingolo i quali sono responsabili
    della modulazione discendente del dolore agendo sui neuroni del midollo rostrale
    ventro-mediale.
Meccanismo della sommazione temporale del dolore (windup) sostenuto dalla ripetitiva
  stimolazione delle fibre nocicettive.
Modello ciclico dei processi fisiopatologici associati alla FM
La neuroinfiammazone nel midollo spinale guida il dolore cronico attraverso interazioni neurono-gliali (mediati da
PAMPs) e meccanismi di sensibilizzazione centrale. La neuroinfiammazione è caratterizzata dall’attivazione della
microglia e degli astrociti, da infiltrazione di cellule immuni nel SNP e nel SNC (per es., nel midollo spinale), e dalla
produzione di mediatori gliali ed infiammatori come le citochine e le chemochine proinfiammatorie, radicali liberi
dell’ossigeno (ROS), fattori di crescita e gliotrasmettitori (glutammato e ATP). Questi mediatori gliali possono
modulare potentemente la trasmissione sinaptica eccitatoria e inibitoria, determinando una sensibilizzazione
centrale e stati aumentati di dolore cronico. I mediatori gliali possono ulteriormente agire sulla glia e sulle cellule
immuni per facilitare la neuroinfiammazione attraverso vie autocrine e paracrine.
Fisiopatologia
•   La Fibromialgia non è una malattia delle fibre
    Non esiste nessuna anomalia del collagene, dell’elastina o di altri componenti del
    tessuto connettivo. Le biopsie cutanee e sotto- cutanee dei tender points sono
    normali.

•   La Fibromialgia non è una malattia dei muscoli
    Non si osservano alterazioni muscolari primitive nella fibromialgia. Gli enzimi
    muscolari e l’EMG sono normali.

•   La Fibromialgia non è un reumatismo sistemico
    Gli esami strumentali e di laboratorio non hanno mai mostrato infiammazione o
    modificazioni ossee, articolari o tendinee. I FANS e lo steroide sono inefficaci.

•   La Fibromialgia non è una malattia ossea
    Tutte le indagini non hanno mostrato anomalie ossee. Attenzione ad una neoplasia
    occulta con metastasi ossee. Nel dubbio eseguire una Scintigrafia Ossea.

•   La Fibromialgia non è una malattia neurologica
    Non si sono alterazioni delle vie nervose centrali o periferiche.Non deficit sensitivi o
    dolorosi distrettuali. Non anomalie neuroendocrine primarie
Fisiopatologia
• La fibromialgia non è una malattia sistemica
  Non alterazioni dello stato generale, non febbre, non stato infiammatorio
  a carico delle articolazioni, intestino e muscoli confermato anche dal
  Laboratorio. Non interessamento degli organi interni.

• La fibromialgia non è una malattia genetica
  Non legami con il sistema HLA o altri geni. Presenza di casi famigliari ma
  senza una significatività statistica nei grandi studi.

• I pochi farmaci riconosciuti come efficaci oltre i tre mesi nella
  fibromialgia sono spesso non superiori ai vari trattamenti non
  farmacologici.

• La fibromialgia sembra assumere tutte le caratteristiche delle sindromi
  somatoformi in quanto il concetto della malattia inizialmente ristretto al
  dolore si è arricchito sempre di più di sintomi funzionali.
Trattamento Medico
•   Antalgici classici
    I FANS non risultano efficaci. Solo il Tramadolo solo o associato al Paracetamolo ha
    mostrato efficacia sul dolore, funzionalità e qualità della vita. I morfinici, oppiodi forti e
    corticosteroidi non sono indicati.

•   Antidepressivi
     • Triciclici (amitriptilina)
     • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (escitalopram, fluoxetina,
         paroxetina…)
     • Inibitori misti della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (duloxetina,
         venlafaxina, milnacipran)
     • Inibitori della ricaptazione di noradrenalina e dopamina (bupropione)

•   Antiepilettici: pregabalin, gabapentin
     • Si sono dimostrati efficaci su molti dei criteri clinici (dolore, fatica, sonno)

•   Altre molecole
     • Agonisti dopaminergici (pramipexolo, ropinirolo)
     • Pindololo
     • Miorilassanti
Classi di farmaci indicate nelle LG selezionate sulla fibromialgia. I numeri indicano l’ordine di
      scelta in terapia se specificato dalla LG.

In nerettole raccomandazionidelleLGspecifichesul trattamento dellafibromialgia
SSRI = inibitori selettividel reuptakedella serotonina,SNRI = inibitoriselettividelreuptake della serotonina e dellanoradrenalina
#se presentiin concomitanza dolore cronico osteoarticolare, alladose minimaefficace e per ilperiodo ditempopiù brevepossibile
*pur essendo in questa LG citata tra gli antidepressivi come farmaco a prevalente azione miorilassante, la ciclobenzaprina non viene considerata nella
formulazione dellaraccomandazioned’uso.
Trattamento Farmacologico

• Nella Classe degli antidepressivi, gli inibitori
  della ricaptazione della serotonina e
  noradrenalina (SRNI) sono da utilizzare come
  prima scelta:
  -Duloxetina 60 – 120 mg die
  -Venlafaxina 75 – 100 mg die
• L’effetto antalgico è stato dimostrato e
  sembra più prolungato degli altri anti-
  depressivi.
Trattamento Farmacologico
Nella fase pre-terapeutica delle prime due
settimane bisogna essere attenti agli effetti
collaterali (nausea, stipsi,insonnia, astenia,
xerostomia) e al fenomeno di perdita della
inibizione che presenta un rischio suicidario
aumentato.Da valutare se associare un
terapia ansiolitica all’inizio del trattamento. I
primi effetti appaiono dopo due settimane e
l’efficacia deve essere valutata dopo sei
settimane.
Trattamento Farmacologico
• La classe degli antidepressivi inibitori selettivi
  della ricaptazione della serotonina sembra
  avere una azione più modesta con un effetto
  meno prolungato e necessità di aumentare
  la posologia.
• Gli antidepressivi triciclici hanno una azione
  sul dolore, rigidità e ansia, ma l’effetto tende
  ad esaurirsi alla fine del terzo mese con
  effetti indesiderati più frequenti.
Trattamento Farmacologico
• La classe degli antiepilettici è rappresentata
  dal Gabapentin e Pregabalin con efficacia
  contro il dolore, l’astenia e le tube del
  sonno.Gli effetti secondari sono frequenti
  con cefalea, nausea, sedazione e malessere
  generale.La posologia è spesso limitata dalla
  scarsa tolleranza.
• Ci sarebbe un’azione sul sistema GABA
Trattamento non Medico
•   Esercizio fisico (in acqua)
•   Terapia cognitivo comportamentale
•   Tecniche di rilassamento (biofeedback, ipnosi)
•   Stretching
•   Psicoterapia
•   Agopuntura
•   Terapia Iperbarica
Educazione del paziente
• Nella pratica di tutti i giorni si osservano buoni risultati
  iniziali che quasi sempre svaniscono a lungo termine. Sono
  pochi i farmaci che superano il placebo dopo sei mesi di
  terapia.

• La maggioranza degli autori è attualmente d’accordo nel
  proporre una presa in carico multidisciplinare.

• Nel 2019 è necessario quindi che ci si occupi seriamente della
  fibromialgia in quanto la malattia è ancora diagnosticata in
  ritardo con aumento dei costi e degli esami complementari
  inutili.
Consigli Pratici
• Raccogliere una buona anamnesi ed eseguire un esame clinico accurato.

• Prescrivere gli esami complementari necessari.

• Spiegare bene la malattia e sottolineare gli aspetti positivi: gli organi del
  corpo fibromialgico sono sani.

• Compilare una lettera di invio allo psichiatra se necessario.

• Continuare a parlare al corpo con esami clinici ripetuti, kinesiterapia,
  rilassamento, yoga, attività muscolare aerobica.

• Prescrivere degli antalgici come ad es. il Tramadolo.

• Indicare che la fibromialgia può guarire a condizione che cambi
  l’atteggiamento mentale.
« Beh, chiunque può
sopportare un dolore,
tranne chi ce l’ha»

     William Shakespeare
GRAZIE!
Puoi anche leggere