FERMARE LA FUGA DEI CERVELLI - Manageritalia
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Attualità FERMARE LA FUGA DEI CERVELLI L’Italia, già paese più vecchio d’Europa, perderà circa 7 milioni di abitanti, l’11% della sua popolazione, nei prossimi 50 anni, complice soprattutto il calo della natalità acuitasi con il diffondersi della pandemia, con 10mila nati tra quest’anno e il 2021, e l’esodo giovanile. Una fuga dei cervelli che costa ogni anno allo Stato 30 miliardi di euro di cui 165mila euro a famiglia. Sono soprattutto le donne a partire verso mete preferite quali Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Brasile, Stati Uniti, Australia e Canada. Internazionalizzare il sistema educativo superiore, puntare sull’insegnamento in lingua inglese e sull’e-learning sono alcune delle ricette segnalate dal Rapporto di Rome Business School per arginare il fenomeno e ripartire dalla competenza. F ERMARE la fuga dei fuga dei cervelli, trattenere i ta- cervelli e attrarre ta- lenti, modernizzare il sistema lenti dall’estero. A dir- educativo italiano”. lo è la Rome Business La ricerca ha messo in luce trend, School, la business school a mag- costi economico-sociali e propo- gior presenza internazionale in ste legate al fenomeno dell’esodo Italia con studenti provenienti da giovanile collegato all’invecchia- 150 paesi, che da pochi mesi è mento della popolazione italia- entrata a far parte di Planeta for- na, con uno sguardo agli altri mación y universidades, il net- paesi del mondo. work internazionale creato nel 2003 da De Agostini e dal Grup- Trend po Planeta, che ha realizzato una L’analisi di chi lascia il nostro ricerca sul tema “L’Italia e il ma- paese conferma che si tratta di lessere demografico: arginare la una vera e propria fuga di cer- 40 DIRIGENTE - SETTEMBRE 2020
zione di cittadinanza. Sono so- prattutto uomini (55,2%) e gio- vani (40,6% hanno tra 18 e 34 anni) o giovani adulti (35-49 an- ni, 24,3%), ovvero persone nel pieno dell’età lavorativa. A tale proposito, si prospetta nell’im- mediato futuro, unicamente co- me effetto del clima di incertezza e paura associato alla pandemia Sono 182.000 i laureati che hanno lasciato l’Italia negli ultimi dieci anni, di cui 30mila solo nel 2018. Il nostro Paese perderà nei prossimi 45 anni circa 6,8 milioni di abitanti, equivalente oggi a una perdita dell’11% circa della popolazione totale velli. Difficile stabilire con esat- abbandonato il nostro paese so- in atto, un calo nell’ordine di po- tezza quanti siano, ma i dati Istat no stati 182mila con un’età me- co meno di 10mila nati, ripartiti dicono che solo nel 2018 sono dia di trent’anni. per un terzo nel 2020 e per due partiti 117mila italiani di cui Guardando al malessere com- terzi nel 2021. La prospettiva 30mila laureati. Quasi tre citta- plessivo, l’Italia perderà nei peggiora poi ulteriormente se, in dini italiani su quattro trasferiti- prossimi 45 anni circa 6,8 milioni aggiunta agli effetti indotti dai si all’estero hanno 25 anni o più: di abitanti. Una cifra davvero fattori di incertezza e paura, si sono poco più di 84mila (72% del preoccupante, che equivarrebbe considerano quelli derivanti dal- totale degli espatriati) di cui il oggi a una perdita dell’11% circa lo shock sul piano occupaziona- 32% sono laureati. Rispetto al della popolazione totale. Solo le. Le stime mostrano che i nati 2009, l’aumento degli espatri di nel 2018 sono 242.353 le persone scenderebbero a circa 426mila laureati è più evidente tra le che si sono iscritte al Registro nel bilancio finale del corrente donne (+10%) che tra gli uomini degli italiani all’estero (Aire), di anno, per poi ridursi fino a (+7%). Inoltre, negli ultimi dieci cui il 53,1% per espatrio, il 35,9% 396mila nello scenario più sfavo- anni i giovani laureati che hanno per nascita, il 3,3% per acquisi- revole, in quello del 2021. SETTEMBRE 2020 - DIRIGENTE 41
Attualità Le principali destinazioni stero (circa 21mila) quadruplican- tutte le regioni d’Italia, non solo Cervelli in rotta verso mete più do il numero degli espatri, con un quelle demograficamente de- sviluppate e con un tenore di vita picco di 25mila intorno al 2016 e presse. Quasi la metà (48,9%) è nettamente superiore alla media con un totale di circa 133mila uni- originario del Sud Italia, il 35,5% del Paese: il Regno Unito è la de- tà dal 2009 al 2018. Segue la Ger- del Nord e il 15,6% del Centro. Le stinazione europea preferita dai mania, altra meta prediletta dagli partenze nell’ultimo anno hanno giovani, che nel 2019 ha accolto la italiani, che ha triplicato il nume- riguardato 107 province, le prime maggioranza degli italiani all’e- ro degli immigrati (18mila nel sei sono state Roma, Milano, Na- 2018), raddoppiati i flussi in Fran- poli, Treviso, Brescia, Palermo. cia (14mila circa), Svizzera (10mi- I programmi specifici di defisca- la circa), Spagna (7mila). Tra i pa- lizzazione messi in atto dai gover- Una possibile ricetta esi extra europei, le principali ni per favorire il rientro in patria per trattenerli? Soprattutto mete di destinazione per l’espa- delle figure professionali più qua- sviluppo dell’offerta trio italiano risultano Brasile, Sta- lificate, come ad esempio il decre- formativa in inglese ti Uniti, Argentina, Australia e to Crescita volto a favorire l’ab- e potenziamento Canada, calcolando un totale di battimento dell’imponibile dal 70 dell’e-learning. Le figure circa 26mila immigrati. al 90% per le regioni del Mezzo- più cercate all’estero? giorno, o il decreto Rilancio a se- Digital marketing, energy Roma tra le città guito dell’emergenza Covid-19, manager e data scientist più colpite dall’esodo non si rivelano del tutto sufficien- L’esodo, con la sola eccezione del ti a trattenere le giovani risorse Trentino-Alto Adige, interessa che costituiscono parte del capita- Le principali destinazioni di emigrazione Europa Canada 20.596 Gran Bretagna Germania 18.385 Usa 14.016 Francia Svizzera 10.265 Paesi extra europei Spagna 7.529 11.663 6.003 Brasile 4.304 Australia Argentina 2.758 1.702 Fonte: Rapporto Italiani nel mondo 2019 42 DIRIGENTE - SETTEMBRE 2020
le umano indispensabile alla cre- scita del Paese, segnando a livello economico una profonda perdita per ogni laureato che lascia l’Ita- lia: la spesa totale media di una famiglia dedicata all’istruzione di un figlio fino ai 25 anni è di 165mi- la euro, mentre lo stato investe intorno ai 100mila euro in scuole e università, rappresentando un totale di 25-30 miliardi di euro di investimenti all’anno, dei quali beneficiano i nostri vicini tede- schi, francesi e inglesi attraverso tasse, innovazione e crescita. ma, anche sotto questo aspetto, differenziato in base alla qualità Come trattenere i “cervelli”? sono stati fatti significativi passi delle posizioni e dei profili profes- Il cammino verso l’internaziona- avanti negli ultimi anni: nel sionali, oltre che alle esigenze lizzazione dell’educazione supe- 2013/2014 i corsi erogati in lin- espresse dalle imprese, e che pos- riore italiana è ancora troppo len- gua inglese erano 143 mentre so- sa applicarsi sia nell’ottica di age- to, anche se il livello di attrattività no diventati 398 nell’anno acca- volare il rientro in Italia sia per dei “cervelli” stranieri delle nostre demico 2018/2019. trattenere i potenziali in atto università cresce di circa il 3%. I dall’andare all’estero. E ancora: il non italiani iscritti a tutti i livelli e Figure più ricercate all’estero contrasto ai flussi in uscita favo- a tutte le tipologie di laurea nell’an- Una linea di lavoro che sta già rendo la messa a regime di un si- no accademico 2017-2018 (ultimo interessando molte Business stema di valorizzazione reale per dato a disposizione) erano 85.356 School italiane, deputate a gioca- l’entry level dei giovani laureati; la su un totale di 1.722.322 studenti, re un ruolo essenziale nella for- semplificazione normativa me- tra cui predominano studenti pro- mazione di figure dai profili più diante creazione di visti d’ingres- venienti da Albania, Grecia, Polo- qualificati e che hanno maggiore so specifici (modello Usa) e la nia, India, Ucraina e Moldavia. mercato all’estero. Tra questi pro- velocizzazione delle procedure Secondo la ricerca, la chiave di fili, secondo la Rome Business burocratiche per favorire la circo- azione per arginare il fenomeno School, figurano esperti di digital lazione di capitale umano alta- della fuga dei cervelli e attirare marketing, ma anche energy ma- mente qualificato in università e talenti dall’estero risiede soprat- nager e legal tech, che vanno ad imprese; garantire un coinvolgi- tutto nello sviluppo dell’offerta affiancarsi ai data scientist. mento più continuativo e strategi- formativa in inglese e sul poten- Tra le altre evidenze messe in luce co del fronte aziende-università/ ziamento dell’e-learning. In tale dalla ricerca per favorire il raffor- business school lungo tutta la fi- contesto va ricordato che l’offer- zamento delle competenze del liera formazione-lavoro che tenga ta formativa in lingua inglese è sistema Paese, la realizzazione di conto dei reali fabbisogni di pro- una delle emergenze più marcate un sistema di defiscalizzazione fessionalità del mercato. SETTEMBRE 2020 - DIRIGENTE 43
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