Febbre della valle del Rift - una zoonosi trasmessa da vettori alle porte dell'Europa
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Febbre della valle del Rift una zoonosi trasmessa da vettori alle porte dell'Europa Francesco Tolari Dipartimento di patologia animale Università di Pisa
Febbre della valle del Rift (RVF) • Malattia virale dei ruminanti domestici sostenuta da un Phlebovirus, trasmesso da zanzare che provoca aborti ed elevata mortalità nei giovani animali • L'uomo può infettarsi per contatto con animali infetti, organi infetti e tramite puntura di zanzare, la malattia è caratterizzata da epatite necrotica, emorragie, encefalite e retinite, alcune infezioni possano risultare benigne.
Storia • Segnalata alla fine del 19° secolo in animali e persone nella Rift Valley in Kenya • 1930: identificata l'eziologia virale • Negli anni successivi focolai in South Africa, Namibia, Zimbabwe, Cameroon, Central Africa Republic, Mali, Mozambique, Zambia, Madagascar, Somalia, Tanzania • 1950-51, Kenya: morte 100,000 pecore
• Primi anni 1970 infezione passa al Sudan • 1977-78, Egitto (Valle del Nilo): coinvolte 200,000 persone, 598 morti • 1993, Egypt: dopo l'apertura della diga di Aswan, ancora nel 1997 e 2003 • 1987, Senegal e Mauritania: pecore capre e umani, fdopo l'apertura della diga di Diama (sul fiume Senegal)
2000-2001 per la prima volta fuori l'Africa Saudi Arabia,Yemen – 683 persone ospedalizzate - 95 morti (13.9%) – 76% dei pazienti aveva avuto contatti con animali
Importanza della malattia • RVF è nella losta del World Organisation for Animal Health (OIE) nella categoria delle malattie che colpiscono più specie • Serie conseguenze per: psanità pubblica, sanità animale, benessere animale e produzioni • È una delle malattie prioritarie all'attenzione della FAO (EMPRES) Emergency Prevention System
Spettro d'ospite in vivo • Abbastanza ampio, limitato a diverse specie di mammiferi con differenze di suscettibilità • Agnelli, capretti, cuccioli, gattini, roditori di laboratorio: molto suscettibili (mort. 70%-100%) • Pecore, vitelli: abbastanza suscettibili (mort. 20% - 70%) • Bovini adulti, capre,bufali, alcuni tipi di antilopi, scimmie ed uomo: moderatamente suscettibili (mort. < 10%) • Non si osserva malattia generalmente nei ruminanti selvatici nelle aree enzootiche • Cammmelli, equidi, suini, cani e gatti adulti: presentano infezione subclinica con viremia passeggera • Uccelli, rettili, amfibi: non sono suscettibili.
Transmissione mediante vettori Specie di zanzare famiglia Culicidae sono vettori biologici Aedes. Anopheles. Culex. Mansonia. Trasmissione verticale transovarica in Aedes (vettori di mantenimento)
– Le uova di Aedes possono sopravvivere a lungo nel suolo secco, durante i periodi inter-epidemici – In condizioni di caldo umido e dopo pesanti piogge, schiusa delle uova infette di Aedes
Epidemie in conseguenza di: -favorevoli econdizioni ambientali; -elevata densità di vettori; -elevata densità di vertebrati suscettibili Le zanzare sono facilmente trasportate dai venti Non ci sono mammiferi portatori a lungo termine
Segni clinici A livello individuale -In animali neonati periodo di incubazione breve di 12h – 36h -febbre, abbattimento, anoressia, respirazione accellerata, diarrea, melena, ittero, perdita di sangue dalle narici -La malattia è iperacuta, morte in 2- 3 giorni
Animali adulti possono sviluppare una malattia più lieve e possono aversi anche forme subcliniche e guarigione Le femmine gravide di norma abortiscono a qualsiasi periodo di gravidanza, come conseguenza della infezione del feto
A livello di popolazione Focolai di RVF sono spesso associati a periodi di intense piogge, seguite da incremento delle zanzare Il primi segni clinici di una epidemia sono: - aborti fino al 100% - alta mortalità nei giovani animali
Patologia • Mucose cianotiche, bocca e vulva, visibili emorragie nelle aree glabre della cute • Lesioni epatiche gravi prevalentemente nei feti abortiti e nei giovani animali, ma tutti i soggetti che muoiono per RVF mostrano lesioni di epatite necrotica. Il fegato è congesto friabile, di color bronzeo, con emorragie e focolai necrotici • L'ittero può essere più evidente nelle pecore adulte, anche se le lesioni epatiche sono generalmente meno severe
Epatite necrotica: fegato congesto, di color bronzeo con petecchie emorragiche diffuse
Fegato cosparso di focolai necrotici
• Cistifellea edematosa, emorragica, con mucosa necrotica ed ulcerata • Milza non sempre è ingrossata, ma con estese emorragie sottocapsulari e talvolta infarti marginali • Reni congesti con petecchie emorragiche • Cuore emorragie sottoepicardiche ed endocardiche • Polmoni iperemici con emorragie sottopleuriche e talvolta edematosi ed enfisematosi
• Intestino gastroenterite emorragica con focolai di necrosi • Abomaso può contenere sangue digerito e presenta petecchie sulla mucosa • Linfonodi ingrossati edematosi ed emorragici • Cervello casi di encefalite sono rari negli animali,mentre sono una frequente complicazione nei casi umani
Il rischio per l'Europa Probabilità di introduzione del virus in UE in relazione alla situazione commerciale Opinione dello Scientific Panel on Animal Health and Welfare dell'EFSA (EFSA Journal (2005) 238, 1-128)
Way of entry of RVFV Assessed probability of entry Infected live animals legally For sheep and goat products: imported negligible Contaminated animal For cattle products: low, or products legally imported possibly even greater than low, increases during epidemic periods in source countries Infected live animals illegally Much uncertainty: dependent imported upon route and economic situation, negligible to low, increases during epidemic periods in source countries Contaminated animal Moderate to high: increases products illegally imported during epidemic periods in source countries
Infected vectors Negligible during inter- epidemic periods; low to moderate during epidemic periods in source countries Infected humans Negligible during inter- epidemic periods; very low during epidemic periods in source countries Contaminated fomites Negligible during inter- (e.g.shoes, tyres) epidemic periods; low during epidemic periods
Recommendations • Development of early-warning systems based on prediction of RVF epidemics in countries with endemic infection • Setting up sentinel herds in EU countries identified at risk, particularly as a result of wind-borne movement of mosquito vectors • The ecology of potential European mosquito vectors needs to be better understood • Contingency plans for rapid and effective response in case of RVF outbreaks in EU • Veterinary and medical staff training to recognise the disease
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