Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto - ESCCAP Linea guida 5 - Terza edizione* - Aprile 2016 * Questa edizione ...
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Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto ESCCAP Linea guida 5 - Terza edizione* - Aprile 2016 * Questa edizione sostituisce la linea guida 5 ESCCAP Seconda Edizione
ESCCAP European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Linea guida 5 Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto Terza edizione 2016 INTRODUZIONE.......................................................................................................................................................... 2 1. CONSIDERAZIONE SULLA SALUTE E LO STILE DI VITA DEGLI ANIMALI D’AFFEZIONE.......... 8 2. PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI................................. 9 2.1 Malattie trasmesse da insetti............................................................................................................................. 9 2.1.1 Leishmaniosi............................................................................................................................................. 9 2.1.2 Dirofilariosi e altre infestazioni da filaridi........................................................................................ 18 2.1.3 Bartonellosi.............................................................................................................................................. 27 2.1.4 Infezioni virali........................................................................................................................................ 29 2.2 Malattie trasmesse da zecche........................................................................................................................... 30 2.2.1 Babesiosi (Piroplasmosi)....................................................................................................................... 30 2.2.2 Ehrlichiosi................................................................................................................................................ 36 Indice 2.2.3 Anaplasmosi............................................................................................................................................ 38 2.2.4 Borreliosi - Malattia di Lyme................................................................................................................ 41 2.3 Malattie virali trasmesse da vettori................................................................................................................ 44 Appendice 1 – Background........................................................................................................................................ 48
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites INTRODUZIONE lariosi, la babesiosi e la leishmaniosi. La babesiosi, Le malattie da vettori sono causate da numerosi ad esempio, è attualmente presente nelle regioni agenti infettivi quali virus, batteri e parassiti (pro- dell’Europa centrale importata da regioni europee tozoi ed elminti) trasmessi da artropodi vettori precedentemente endemiche. Un altro importante quali zecche, ditteri (zanzare, flebotomi e musci- dato è l’aumento della loro frequenza negli animali di), pidocchi e pulci. selvatici, che possono servire da reservoir. I patogeni o le malattie trasmessi da vettori sono Un controllo efficace delle malattie trasmesse da importanti perché: vettori richiede la conoscenza approfondita degli agenti infettivi, dei vettori e dei principali ospiti. • Possono causare gravi forme di malattia nei Questa linea guida oltre a fornire un quadro ge- cani e nei gatti nerale delle malattie trasmesse da vettori nel cane • La loro trasmissione è spesso non prevedibile e nel gatto, approfondisce in modo particolare le • La diagnosi e il controllo sono difficili seguenti infezioni/malattie: leishmaniosi, diro- • I segni clinici possono insorgere dopo un filariosi, bartonellosi, babesiosi, ehrlichiosi, ana- lungo periodo di incubazione e raramente plasmosi e infezioni virali trasmesse da vettori. sono patognomonici Le seguenti malattie trasmesse da vettori non • Gli animali possono avere infezioni persi- sono descritte in dettaglio nella line guida, ma stenti e agire da reservoir sono menzionate e riassunte nelle tavole: • Alcune sono importanti zoonosi, quali la lei- shmaniosi, la borreliosi, le rickettsiosi, la bar- • Rickettsiosi (es. Rickettsia colorii, R. felis), bat- tonellosi e le dirofilariosi teri intracellulari Gram-negativi che tipica- mente causano rialzi febbrili nella fase acuta Vari fattori tra cui i cambi climatici e ambientali, negli ospiti suscettibili; possono essere tra- le disposizioni nazionali che regolano la gestione smessi da diversi artropodi dei cani e dei gatti randagi, l’aumento della mo- • Hepatozoonosi (es. Hepatozoon canis), proto- vimentazione e il trasporto degli animali possono zoo patogeno per il cane trasmesso attraver- influenzare la situazione epidemiologica delle ma- so l’ingestione di zecche infette lattie trasmesse da vettori in Europa. Malattie rare • Thelaziosi (Thelazia callipaeda), nematode lo- possono aumentare la loro frequenza in certe aree in calizzato nel sacco congiuntivale e trasmesso conseguenza alla importazione di animali infetti o da mosche drosofile per il diffondersi dell’agente patogeno e del vettore • Haemoplasmosi (un tempo denominata ha- in aree in precedenza non endemiche. L’espansio- emobartonellosi, causata da micoplasmi o ne delle aree di endemia è stata osservata per di- emoplasmi, batteri Gram-negativi che ade- verse malattie trasmesse da vettori, quali la dirofi- riscono alla superficie dei globuli rossi; es. 2
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Mycoplasma haemocanis e M. haemofelis, rispet- turicensis”, ma anche nel cane “Candidatus tivamente nel cane e nel gatto). Oltre specie Mycoplasma haematoparvum”. Zecche e meno patogene sono state descritte soprat- pulci sembrano essere coinvolte nella tra- tutto nel gatto “Candidatus Mycoplasma ha- smissione, sebbene il meccanismo non sia emominutum” e “Candidatus Mycoplasma ancora del tutto chiarito. Tabella 1: Agenti infettivi trasmessi da insetti al cane e al gatto in Europa Malattia o Agenti causale Vettore 1 Ospite Distribuzione Gravità dei infezione geografica segni clinici Malattie causate da protozoi Leishmaniosi Leishmania infantum Flebotomi Cane, gatto, Sud Europa Subclinica- volpe, uomo ed grave altri mammiferi Malattie causate da elminti Dipylidiosi Dipylidium caninum Pulci, pidocchi Cane, gatto, Europa Subclinica volpe Filariosi Dirofilaria immitis Culicidae Cane, gatto, Sud Europa Subclinica- volpe, uomo grave Dirofilaria repens Culicidae Cane, gatto, Sud Europa, Lieve-moderata volpe, uomo Europa dell’est e centrale Acanthocheilonema Culicidae e Cane, volpe Spagna, Italia, Lieve dracunculoides (Rhipicephalus Francia e A. reconditum sanguineus) Portogallo Thelazia callipaeda Drosofile Cane, gatto, Italia, Francia, Lieve-grave volpe, lupo, Svizzera, uomo e altri Spagna e mammiferi Portogallo 1 I vettori diversi dagli insetti sono riportati in parentesi 3
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Tabella 1: Agenti infettivi trasmessi da insetti al cane e al gatto in Europa Malattia o Agenti causale Vettore 1 Ospite Distribuzione Gravità dei infezione geografica segni clinici Infezioni batteriche Rickettsiosi Rickettsia felis e altre Pulci Cane, gatto, Europa Subclinica- riccio, uomo moderata Bartonellosi Bartonella henselae Pulci (zecche) Gatto Europa Subclinica-lieve (malattia da (reservoir), graffio del gatto) uomo Bartonellosi Bartonella vinsonii Artropodi Cane Europa Moderata-grave (endocardite del e altre cane) Haemoplasmosi Gatto: Mycoplasma Sospettate Gatto, cane Europa Gatto: haemofelis pulci (zecche) moderata-grave Cane: Mycoplasma Cane: subclinica haemocanis e altre Tularemia Francisella tularensis Culicidi, Gatto (cane), Europa Subclinica- tabanidi, altri mammiferi grave zecche e uomo Infezioni virali West Nile virus West Nile virus, Culex spp. e Cavallo, uomo, Romania, Subclinica- (WNV), Flavivirus altri culicidi (cane e gatto), Repubblica grave reservoir: uccelli Ceca, Italia, Francia, Portogallo 1 I vettori diversi dagli insetti sono riportati in parentesi 4
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Tabella 2: Agenti infettivi del cane e del gatto trasmessi da zecche in Europa Malattia Agenti causali Ospiti Vettori Distribuzione Gravità e segni geografica in clinici Europa Malattie causate da protozoi Babesiosi Babesia canis Cane, Dermacentor Ovest, Sud ed Moderata-grave (Piroplasmosi) lupo reticulatus Europa Centrale fino al Mar Baltico B. vogeli Cane Rhipicephalus Sud Europa Lieve-moderata sanguineus in base alla presenza del vettore B. gibsoni Cane, Haemophysalis spp. Sporadica e rara Moderata-grave e gibsoni-simile lupo Dermacentor spp. in Europa Babesia annae/ Cane, Ixodes hexagonus?2 Nord-ovest Moderata-grave Babesia vulpes volpe della Spagna, Portogallo, Italia, Croazia Hepatozoonosi Hepatozoon canis Cane, Rhipicephalus Soprattutto Sud Soprattutto lieve; volpe sanguineus Europa subclinica Hepatozoon felis Gatto sconosciuto Spagna Suclinica Hepatozoon spp.1 Malattie causate da nematodi Filariosi Acanthocheilonema Cane, Rhipicephalus Sud Europa Minore (ipetalonema) gatto sanguineus3 dracunculoides Acanthocheilonema (D.) reconditum Cercopitiphilaria spp. 1 La trasmissione di Hepatozoon spp. avviene tramite ingestione di una zecca infetta e non tramite il suo morso 2 Vettore potenzialmente competente ma il cui coinvolgimento non è stato sperimentalmente dimostrato 3 Le zecche non sono gli unici vettori di queste malattie
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Tabella 2: Agenti infettivi del cane e del gatto trasmessi da zecche in Europa Malattia Agenti causali Ospiti Vettori Distribuzione Gravità e geografica in segni clinici Europa Malattie causare da batteri Bartonellosi Bartonella Cane, gatto, Possibilmente le Intera Europa Generalmente henselae, uomo e altri zecche3 subcliniche B. visoni, animali Bartonella spp. Borreliosi Borrelia Roditori, Ixodes ricinus, Intera Europa Soprattutto (Malattia di Lyme) burgdorferi cane, gatto, I. hexagonus, I. subcliniche complex uomo e altri trianguliceps, I. (in particolare in animali persulcatus Europa B. garinii e B. afzelii) Ehrlichiosi Ehrlichia canis Cane (gatto) Rhipicephalus Sud Europa Moderata-grave (monocitica) sanguineus in base alla distribuzione del vettore Neoehrlichiosi Candidatus Roditori, Ixodes ricinus Europa Sconosciuti Neoehrlichia uomo, cane mikurensis Anaplasmosi Anaplasma Cane, gatto, Ixodes ricinus, Intera Europa Generalmente (ehrlichiosi phagocytophilum uomo e altri I. trianguliceps lievi-subcliniche granulocitica) animali Anaplasmosi Anaplasma platys Cane Rhipicephalus Sud Europa Generalmente (trombocitopenia sanguineus in base alla asintomatica ciclica) distribuzione del vettore Rickettsiosi Rickettsia conorii Cane Rhipicephalus Sud Europa Generalmente (Febbre bottonosa sanguineus in base alla asintomatica del Mediterraneo) distribuzione del vettore 6
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Tabella 2: Agenti infettivi del cane e del gatto trasmessi da zecche in Europa Malattia Agenti causali Ospiti Vettori Distribuzione Gravità e geografica in segni clinici Europa Coxiellosi (febbre Q) Coxiella burnetti Ruminanti, Ixodes spp.3 Europa Infezione cane, gatto, Dermacentor subclinica uomo spp. Tularemia Francisella Lagomorfi, Ixodes spp.3 Sud Europa Generalmente tularensis gatto Dermacentor asintomatica, spp., talvolta Haemophysalis moderate-gravi spp., nei gatti giovani Rhipicephalus sanguineus Malattie causate da virus Encefalite Europea TBE virus Molti animali, Ixodes ricinus, centro, est e Generalmente da zecche (Flavivirus) roditori, cane, I. trianguliceps, nord Europa moderata uomo I. persulcatus ma segnalata di rado Louping ill Louping ill virus Molti animali, Ixodes ricinus, Regno Unito, Moderata-grave in particolare I. trianguliceps Irlanda ma segnalata pecora, cane di rado 1 La trasmissione di Hepatozoon spp. avviene tramite ingestione di una zecca infetta e non tramite il suo morso 2 Vettore potenzialmente competente ma il cui coinvolgimento non è stato sperimentalmente dimostrato 3 Le zecche non sono gli unici vettori di queste malattie 7
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites 1. CONSIDERAZIONE SULLA SALUTE E LO Origine geografica e viaggi STILE DI VITA DEGLI ANIMALI D’AFFEZIONE Cani e gatti che viaggiano in aree endemiche per malattie trasmesse da vettori sono a più alto Ogni animale richiede cure adatte alle sue neces- rischio di infezione. Le seguenti attività posso- sità individuali. Alcuni fattori possono indicare no aumentare il rischio di infezione: animali che l’opportunità di controlli e/o trattamenti più fre- viaggiano con i proprietari in vacanza, traslochi, quenti, mentre altri possono suggerire un approc- permanenza in pensioni, partecipazione a mostre cio meno aggressivo. e manifestazioni, passeggiate in ambienti rurali e attività venatorie. L’animale L’età e lo stato di salute dell’animale sono fatto- Trasmissione tramite trasfusione di sangue ri rilevanti da considerare così come l’anamnesi Al fine di evitare infezioni iatrogene, i medici vete- e l’origine. Alcune razze o individui hanno una rinari devono essere consapevoli che alcuni agen- maggiore suscettibilità, determinata geneticamen- ti patogeni possono essere presenti nel sangue di te, a talune malattie quale la leishmaniosi, mentre soggetti apparentemente sani. Gli animali dona- altre infezioni concomitanti possono predisporre o tori devono essere esaminati e risultare sieronega- aggravare malattie trasmesse da vettori. tivi/PCR negativi prima di essere utilizzati per la donazione (in base al tipo di patogeno ricercato). L’ambiente Cani e gatti in canili o gattili e gli animali che vi- vono all’esterno sono generalmente soggetti ad un maggior rischio di contrarre malattie trasmesse da vettori rispetto a singoli soggetti che vivono in casa. Il rischio di trasmissione dipende inoltre da situazioni locali quali il (micro) clima e la confor- mazione geografica locale. Alimentazione Una scadente alimentazione può aumentare la suscettibilità a diverse malattie tra cui quelle tra- smesse da vettori. 8
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites 2. PREVENZIONE E CONTROLLO I flebotomi si sviluppano in ambiente terrestre. Le DELLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI uova sono deposte su suoli ricchi di materia orga- 2.1 Malattie trasmesse da insetti nica e le larve sviluppano in quattro stadi prima 2.1.1 Leishmaniosi di giungere allo stadio di pupa e quindi di adulto. Le dinamiche stagionali di questi insetti non sono 2.1.1.a Agenti e vettori ancora state completamente studiate, comunque è noto che alcune specie paleartiche superano l’in- In Europa, la leishmaniosi canina è causata so- verno come larve di quarto stadio. I flebotomi han- prattutto da Leishmania infantum, che comprende no una attività circadiana notturna e la maggior svariati tipi enzimatici (zimodemi). Raramente parte delle specie aggrediscono i loro ospiti imme- sono state diagnosticate altre specie quali L. tro- diatamente dopo il tramonto. L’attività varia da pica e L. major (Tabella 3). I vettori sono rappre- specie a specie e dal loro habitat. Durante il giorno, sentati da diverse specie di ditteri ematofagi del gli insetti adulti si rifugiano in siti umidi e bui qua- genere Phlebotomus (sottofamiglia Plebotominae; li crepe e buchi dei muri in pietra, cataste di legna e flebotomi=pappataci). nelle soffitte e scantinai di abitazioni e stalle. Il cane è considerato il reservoir più importante I flebotomi sono diffusi nelle regioni mediterranee, anche se il gatto può essere ospite di L. infantum. Africa e Medio Oriente. A seconda della specie, Molte altre specie di mammiferi, uomo compreso, sono insetti ben adattati ai climi tropicali e subtro- possono essere infette e il parassita è stato isola- picali e agli ambienti aridi. L’area di endemia di to da diversi roditori quali ratti e scoiattoli, lepri Phlebotomus perniciousus si estende fino al nord del- e conigli. L’infezione è stata osservata nei cavalli, la Francia ed è stato trovato in alcune aree del sud capre, pecore, gatti e canidi selvatici compresi vol- della Germania e del sud della Svizzera. pi, lupi e sciacalli ma il loro ruolo epidemiologico resta da chiarire. Tabella 3: Specie di Leishmania che infettano il cane e il gatto in Europa Agente causale Vettore Ospiti Leishmania infantum Phlebotomus spp. (pappataci) Cane, volpe, sciacallo, lepre, (diversi zimodemi) es. P. preniciosus, P. ariasi, P. perfiliewi, roditori, gatto, vari altri mammiferi P. neglectus, P. tobbi, P. langeroni e uomo L. tropica P. sergenti, P. arabicus Cane, uomo e iraci L. major P. papatasi Roditori, cane e uomo 9
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites 2.2.1.b Biologia e trasmissione quelli che sono stati sottoposti con successo a trattamento, sono da considerarsi potenziali • Le leishmanie si rinvengono e si moltipli- carriers del parassita. cano in due differenti forme: gli amastigoti, • Il periodo di incubazione può variare da 3 stadi intracellulari che infettano le cellule mesi ad anni ed è dipendente dalla risposta dell’ospite vertebrato e i promastigoti, for- immunitaria di ciascun individuo. me flagellate, extracellulari, presenti nell’in- • Dopo l’iniziale moltiplicazione nelle cellu- testino del flebotomo. le dendritiche e nei macrofagi della cute, • Le leishmanie sono altamente vettore-speci- la disseminazione del parassita nell’orga- fiche e sono trasmette dalle femmine di nu- nismo infetto avviene soprattutto per via merose specie di flebotomi durante il pasto linfatica ed ematica. I parassiti possono es- di sangue sull’ospite. L’attività vettoriale è sere rinvenuti nella cute, linfonodi, milza, elevata soprattutto all’alba e a temperature fegato, midollo spinale e altri organi o nei minime di 15° C. fluidi organici (ad es. contenuto intestinale, • Lo sviluppo del parassita nel vettore è tem- saliva, seme, congiuntiva e urina). peratura-dipendente e dura 7-14 giorni a • Solo una piccola proporzione di soggetti in- temperature sopra i 18° C. fetti presenta segni clinici. I cani infetti ma • Sono state osservate altre vie di trasmissio- asintomatici rappresentano un importante ne quali quella transplacentale dalla madre reservoir di infezione per i flebotomi. al feto, tramite donazione di sangue infetto o per via venerea anche se la loro rilevanza I principali fattori di rischio nelle aree endemi- epidemiologica in Europa è ancora in gran che sono rappresentati dall’ esposizione al vet- parte sconosciuta. Inoltre è stata ipotizzata tore e dall’abbondanza di ospiti che fungono da la possibilità di trasmissione diretta tra- reservoir, quali i cani che vivono all’aperto, cani mite morsi, ferite o tramite altri artropodi randagi, cani adottati da canili in aree endemi- ematofagi quali zecche e pulci, ma sono che e trasportati in aree non endemiche. Studi tuttora da confermare. recenti suggeriscono che anche i gatti possono • Alcune evidenze hanno dimostrato resisten- agire da reservoir di Leishmania infantum. Il dato za verso l’infezione da parte di alcune razze si basa sul riscontro di analisi positive in PCR canine come il cane da caccia Ibizano e parti- sul sangue periferico con prevalenza del 20% in colare predisposizione a sviluppare malattia Portogallo e del 60% in Sicilia. Segni clinici evi- da parte di altre razze quali il Pastore Tede- denti vengono riscontrati in un numero limitato sco, il Rottweiler, il Cocker Spaniel e il Boxer. di soggetti. Ulteriori indagini sono necessarie Non sono segnalate differenze in base a sesso per confermare il ruolo del gatto nella trasmis- o età. I soggetti infetti asintomatici, compresi sione di L. infantum. 10
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites 2.2.1.c Distribuzione in Europa 2.2.1.d Segni clinici/riscontri di laboratorio La leishmaniosi canina è endemica nel sud Euro- Nelle aree endemiche la maggior parte dei cani pa dove sono state osservate prevalenze fino al può essere del tutto asintomatica. 60%. La Figura 1 mostra approssimativamente il limite settentrionale dell’area endemica. Fuori I segni clinici sono variabili e dipendono dalla da questa area, sono stati diagnosticati e trattati risposta immunitaria dell’animale, dal decorso numerosi casi di leishmaniosi canina e alcuni di dell’infezione e da altri fattori tuttora non chia- leishmaniosi felina. Va comunque notato che, an- riti. I primi segni possono essere osservati a li- che se pochi ed isolati, sono stati segnalati casi di vello cutaneo dove i flebotomi hanno trasmesso infezione in cani che non hanno mai abbandonato il parassita, prima della disseminazione dell’in- i loro siti di residenza o soggiornato in aree en- fezione. I punti dove i flebotomi pungono sono demiche. E’ molto probabile che questi casi siano soprattutto le pinne delle orecchie, il naso e riconducibili alla trasmissione di breve periodo l’addome. Spesso tali lesioni passano inosser- nel caso di un sufficiente reservoir rappresentato vate o sono confuse con punture di insetti o di da cani importati da aree endemiche. zecche. Si presentano come lesioni da papula- ri ad ulceranti, singole o multiple denominate Fig. 1 Distribuzione approssimativa cancri o cancri di inoculo, che permangono per della leishmaniosi canina in Europa alcune settimane per poi regredire spontanea- mente. In questo periodo i cani possono essere sieronegativi poi, man mano l’infezione pro- gredisce, il 25% circa sieroconverte. Nei cani sintomatici singoli o numerosi linfonodi appa- iono ingrossati, con perdita di peso, anoressia e astenia. Col progredire dell’infezione i segni clinici si aggravano e la malattia può essere fa- tale se non viene instaurata una terapia adatta. Segni clinici gravi includono lesioni cutanee simil-alopeciche, noduli, ulcere, ipercherato- si, dermatiti esfoliative, lesioni mucocutanee e onicogrifosi. Le forme cutanee generalizzate sono di norma non pruriginose, simmetriche e molto spesso cheratoseborroiche, ma possono presentarsi anche in forme ulcerative, papulari o con pustole, o meno frequentemente, nodu- ©ESCCAP 2012 11
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites lari. I segni generali includono perdita di peso, 2.2.1.e Diagnosi astenia, pallore delle mucose, atrofia muscola- re, splenomegalia, epistassi e ematuria. Inoltre Per ridurre la trasmissione di Leishmania dai cani possono intervenire disturbi intestinali (vomi- infetti al vettore, la diagnosi deve essere confer- to, diarrea e colite cronica), zoppia (poliartrite, mata ed il trattamento intrapreso, il più rapida- osteomielite, polimiosite), disordini vascolari mente possibile. I segni clinici, i dati epidemio- (vasculite sistemica, tromboembolismo arte- logici e di laboratorio (emocromo con formula, rioso), glomerulonefrite (poliuria e polidipsia), profilo biochimico e analisi delle urine incluso il lesioni oculari (blefariti, congiuntiviti, cherato- rapporto proteine/creatinina urinarie (solo nei congiuntiviti, uveiti anteriori). Anche se poco cani con proteinuria) dovrebbero essere sempre frequenti, sono segnalati disturbi cardiorespi- effettuati in caso di sospetto) sono sufficienti a ratori e neurologici. porre una diagnosi iniziale. Sebbene le alterazioni clinico-patologiche pos- La diagnosi diretta è possibile tramite la ricerca sano essere variabili, vi sono numerosi dati che degli amastigoti su strisci di aspirati linfonodali o caratterizzano l’infezione quali l’anemia normo- midollari colorati con Giemsa o Diff-Quick. I pro- citica, normocromica, non rigenerativa e, meno di mastigoti possono essere osservati dopo cultura frequente, trombocitopenia e leucopenia. L’altera- in vitro dei campioni. La sensibilità è inferiore uti- zione delle proteine plasmatiche con iperglobuli- lizzando biopsie cutanee e in assenza di segni cli- nemia e ipoalbuminemia è invece molto frequen- nici. In questi casi è possibile ricorrere a tecniche te. La proteinuria con alterazione dell’azotemia, molecolari o immunoistochimiche. accompagnate da un aumento del rapporto pro- teine/creatinina urinarie, è conseguente alla glo- La PCR è altamente sensibile se paragonata alle merulonefrite immunomediata, ed è da conside- tecniche di coltura ed evita il problema della rarsi un fattore prognostico negativo. contaminazione microbica. La sensibilità dia- gnostica della tecnica dipende comunque dalla qualità dei campioni in esame. Molto utili a tal fine sono gli aspirati linfonodali, soprattutto da soggetti con linfoadenopatia. L’utilizzo di cam- pioni midollari dovrebbe essere limitato ai casi sospetti, ma asintomatici, data l’invasività della tecnica. Possono essere utilizzati anche campio- ni di sangue, ma la sensibilità è limitata, mentre utili per le tecniche molecolari si sono rilevati le biopsie cutanee. La PCR quantitativa permette 12
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites la valutazione della carica parassitaria e può es- 2.1.1.f Controllo sere utilizzata nel follow up, ma i risultati devono essere valutati con grande attenzione. Trattamento Prima di iniziare la chemioterapia, è necessario in- La sierologia è la tecnica più comunemente utiliz- formare i proprietari sulla prognosi, sui costi e che zata quale primo approccio e permette di valutare il cane rimarrà infetto anche nel caso che la terapia la presenza di anticorpi specifici anti-Leishmania porti alla guarigione clinica. Inoltre vi sono speci- nel cane dalla 12a settimana dall’infezione. Nelle fici regolamenti di sanità pubblica veterinaria che forme subcliniche tale periodo può estendersi per devono essere rispettati su base nazionale. Sebbe- anni. Diversi metodi di laboratorio sono stati im- ne l’eutanasia dei cani infetti, non sia contemplata piegati per la ricerca di anticorpi anti-Leishmania, in nessun paese della Comunità Europea, in alcuni quali l’immunofluorescenza indiretta (IFA), test casi come in Grecia, Italia e Portogallo il medico ELISA, Western Blot (WB). La loro sensibilità e veterinario deve comunicare alle autorità sanitarie specificità varia a seconda dei valori di cut-off nei ogni nuovo caso di infezione. diversi laboratori. Inoltre sono disponibili in com- mercio numerosi test rapidi, basati su metodi im- Indicazioni per il trattamento munocromatografici, sia per l’uso diagnostico in Il trattamento è indicato nei casi in cui vi siano segni clinica, sia per studi epidemiologici di campo. In clinici e modificazioni clinicopatologiche associate generale questi test hanno una sensibilità accetta- a sierologia positiva e/o alla presenza del parassita bile per essere utilizzati quali primo step nell’iter negli organi target. I farmaci utilizzati più di sovente diagnostico. Per la conferma dei casi clinici e per nella terapia della leishmaniosi canina sono elenca- il follow up dopo terapia, specialmente nei soggetti ti nella Tabella 4. (vedi www.esccap.org per dettagli e con bassa reazione anticorpale, è necessario ricor- i farmaci approvati nei specifici paesi). In generale, rere a tecniche semiquantitative quali l’IFA e l’ELI- nelle aree non endemiche, è sufficiente un solo tratta- SA. La riposta anticorpale risultante da IFA, ELISA mento con allopurinolo o antimoniato di meglumina e test rapidi basati sulla reazione ad antigeni interi, o, più di recente, con miltefosina. Nelle aree endemi- deve essere valutata con attenzione nei soggetti che con elevata pressione stagionale di infezione, è vaccinati contro il parassita visto che attualmente, raccomandata la terapia combinata (vedi Tabella 4). molti soggetti rimangono positivi per 3-5 mesi. Oltre alla terapia specifica, è raccomandabile una terapia di supporto e una dieta appropriata. In commercio, sono disponibili diete per cani infetti, senza interessamento renale, con livelli moderati di proteine, addizionate con acidi omega, zinco solfato e antiossidanti. 13
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Un miglioramento dello stato clinico può esse- Nei casi in cui, dopo un ciclo di trattamento, non re osservato dopo poche settimane dall’inizio si osservino miglioramenti sul piano clinico, si della terapia, ma la cura clinica si raggiunge ge- dovrebbe considerare la scelta di un farmaco o di neralmente dopo alcuni mesi. Inoltre, dato che un dosaggio differente o rivalutare l’attendibilità l’infezione da Leishmania non è eliminata con i della diagnosi o ancora considerare la presenza farmaci attualmente a disposizione, le recidive di malattie concomitanti quali ehrlichiosi, ana- sono comuni. I primi indicatori di recidiva sono plasmosi, babesiosi, hepatozoonosi o malattie i segni clinici e/o modificazione del profilo cli- immunomediate che possono influire sull’effica- nicopatologico accompagnati da un significa- cia del trattamento. tivo aumento della reazione anticorpale (IFA o ELISA, con titoli aumentati di 2-4 volte) quando esaminati dallo stesso laboratorio. Tabella 4: Chemioterapia della leishmaniosi canina Farmaci Dosaggio Via di somministrazione Antimoniato di meglumina 75-100 mg/kg (BID) per 4-6 settimane Iniezione sottocutanea Allopurinolo* 10-20 mg/kg (BID o TID) per 6-18 mesi Orale (dose minima giornaliera 20 mg/kg) Miltefosina 2 mg/kg una volta al giorno per 4 Orale settimane con il cibo Antimoniato di meglumina vedi sopra per entrambi i principi attivi Iniezione sottocutanea + orale + allopurinolo* Miltefosina + allopurinolo* vedi sopra per entrambi i principi attivi Entrambi per via orale * Non registrato come farmaco veterinario in Europa 14
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Numerosi studi di farmacocinetica hanno dimo- chi casi) e i cani in terapia a lungo termine con al- strato che la somministrazione di meglumina an- lopurinolo dovrebbero essere controllati con esami timoniato per via intramuscolare o sottocutanea delle urine e ecografie addominali. Generalmente mantiene concentrazioni plasmatiche più eleva- la xantinuria ha prognosi favorevole e l’effetto spa- te rispetto alla somministrazione endovenosa. risce riducendo la dose o, nei casi in cui sia neces- Infatti, dopo somministrazione endovenosa, la sario, sospendendo il trattamento. concentrazione plasmatica del farmaco decresce dopo 2 ore e contro le 4 ore della somministra- La miltefosina, un nuovo alchilfosfolipide, ha di- zione intramuscolare. Quando somministrato mostrato una efficacia terapeutica comparabile a per via sottocutanea, la concentrazione plasma- quella degli altri composti antimoniali. Gli effet- tica raggiunge il picco dopo 5 ore e si mantiene ti collaterali, quali vomito, diarrea e anoressia di a livelli terapeutici per almeno 12 ore. Va inoltre varia intensità, sono facilmente risolvibili sommi- considerato che ripetute somministrazioni intra- nistrando il farmaco con il cibo. muscolari causano, frequentemente, dolorose re- azioni edematose e miositi e sono pertanto non Risultati promettenti, con remissione clinica e raccomandabili. La somministrazione sottocuta- parziale riduzione della carica parassitaria, sono nea è da preferire essendo sicura e non dolorosa. stati osservati utilizzando associazioni di 2 far- Anche se sono stati indicati diversi dosaggi di me- maci (es. antimoniali o miltefosina più allopuri- glumina antimoniato, il regime più ampiamente nolo), come riportati in Tabella 4. utilizzato è quello indicato in Tabella 4. Effetti terapeutici sono stati riportati anche trami- L’allopurinolo è generalmente somministrato per te l’utilizzo di altri farmaci, come l’amfotericina via orale due volte al giorno per 6-18 mesi (dose B, ma il suo impiego non è consigliato per la sua totale di 10-20 mg/kg pv) in abbinamento a far- nefrotossicità e la via di somministrazione intra- maci leishmanicidi. I risultati sono generalmente venosa. Inoltre il farmaco è utilizzato in medicina soddisfacenti. La guarigione clinica si ottiene, nella umana e il WHO e alcune autorità di sanità pub- maggior parte dei casi, in 6-12 mesi di trattamento. blica sconsigliano l’uso della amfotericina B (for- Una volta raggiunta la guarigione clinica, è consi- mulazioni liposomiali) per evitare l’insorgere di gliabile interrompere il trattamento e monitorare il fenomeni di farmacoresistenza. cane per possibili recidive dopo 3 mesi e continua- re a intervalli di 6 mesi. Come per le altre tipologie Resistenza ai farmaci utilizzati di trattamento, le recidive sono relativamente fre- per la chemioterapia della Leishmaniosi quenti, ma gli animali possono essere ritrattati con Resistenza è stata osservata in vitro contro l’an- lo stesso farmaco. Alcuni effetti collaterali sono timoniato di meglumina, ma non nei confronti stati osservati, incluse nefrolitiasi xantiniche (po- degli altri farmaci. 15
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Strategie di controllo di piretroidi rappresenta un importante metodo di Strategie di controllo quali l’abbattimento dei cani controllo, eventualmente in associazione con altri sieropositivi in aree endemiche, utilizzate in pas- interventi, nelle regioni dove i cani sono il maggior sato, si sono dimostrate inefficaci nel ridurre la tra- reservoir di infezione. smissione di Leishmania. Altre misure di controllo per ridurre la trasmissione Attualmente la strategia più efficace è la protezione della malattia includono il ricovero dei cani in locali del cane con repellenti/insetticidi in forma di collari protetti durante l’alba e il tramonto nel corso dell’in- o formulazioni spot-on e spray. Tra queste, gli spray tero periodo a rischio di trasmissione, l’uso di inset- si sono dimostrati quelli meno efficaci (in termini di ticidi ambientali, di zanzariere con maglie di
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites 2.1.1.g Considerazioni di sanità pubblica de l’uso dei repellenti può essere protratto per tutto l’anno. La leishmaniosi viscerale umana da L. infantum è • Nelle aree endemiche, si dovrebbe effet- un’importante malattia zoonotica in sud Europa. tuare un controllo serrato nei confronti dei I casi clinici, in assenza di terapia, sono general- vettori su tutti cani (di canile, di proprietà, mente fatali, soprattutto nei bambini e nei soggetti randagi, riproduttori e da caccia) associa- immunocompromessi. Si è registrato un incremen- to a misure atte a prevenire la trasmissione to del numero di casi umani e la (ri)-emergenza di vettoriale in modo da evitare così il rischio questa malattia in alcune aree endemiche come di una trasmissione focale. Madrid (Spagna), in cui sono stati riscontrati più • Per evitare l’estendersi delle aree endemi- di 500 nuovi casi clinici (leishmaniosi viscerale e che, i cani infetti non dovrebbero essere cutanea) nel periodo tra il 2009 e il 2015 portati in zone non endemiche dove posso- no essere presenti flebotomi. Il medico veterinario deve gestire la malattia nel cane nel modo più appropriato al fine di ridurre la Leishmaniosi felina trasmissione del parassita tenuto conto che il cane Nonostante l’elevata prevalenza della leishmanio- è il più importante reservoir di infezione. sis canina in aree endemiche, la leishmaniosi nel gatto si presenta, per lo più, in forma subclinica. I seguenti punti vanno considerati con attenzione: Sono decritti circa 40 casi clinici tra Europa, Sud • Un attento iter diagnostico deve essere segui- America e Texas, tutti caratterizzati da lesioni cu- to per identificare i cani infetti e quelli malati. tanee (nodulari e ulcerative), linfoadenomegalia, • Il trattamento più appropriato deve essere perdita di peso e lesioni oculari. La perdita di peso, scelto nel caso di un cane ammalato tenen- insieme ad un ridotto appetito, disidratazione e le- do presente in primo luogo il possibile svi- targia sono i segni clinici aspecifici più frequenti. luppo di resistenze verso i farmaci usati per La xenodiagnosi effettuata su due soggetti croni- la terapia nell’uomo. camente infetti, ha dimostrato la capacità di es- • L’uso topico di insetticidi dovrebbe essere sere infettivi nei confronti dei flebotomi, tuttavia sempre raccomandato per tutti i soggetti a il ruolo del gatto nel ciclo epidemiologico della rischio, soprattutto nel caso di cani infetti leishmaniosi non è chiaro. La patogenesi della lei- o malati, anche dopo una terapia efficace. shmaniosi felina non è attualmente nota e il pat- Gli insetticidi devono essere applicati du- tern immunitario nei confronti di L. infantum non è rante la stagione a rischio, considerando mai stato studiato nel gatto. le condizioni climatiche locali. Nel sud L’iter diagnostico è esattamente sovrapponibile a Europa, la stagione a rischio si estende da quello del cane, compresi i test parassitologici, bio- aprile a novembre ma nelle aree più cal- molecolari e sierologici. La valutazione clinica deve 17
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites essere accompagnata da un profilo emato-biochi- 2.1.2 Dirofilariosi e altre infestazioni da filaridi mico completo, analisi delle urine con valutazione quantitativa della proteinuria e da ogni altro test rac- 2.1.2.a Agenti e vettori comandato per escludere le possibili diagnosi diffe- renziali. Riguardo alla terapia, pochi principi attivi Le filarie sono nematodi dei tessuti connettivi sono stati valutati nel gatto e non sono disponibili e del sistema circolatorio del cane e del gat- informazioni riguardo la loro farmacocinetica e la to. I culicidi (zanzare), pulci e zecche sono i farmacodinamica. L’allopurinolo è il principio attivo vettori delle diverse specie (Tabella 5). Diro- più frequentemente utilizzato tramite somministra- filaria immitis, l’agente causale della filariosi zione orale a 10-15 mg/kg BID per diversi mesi. cardiopolmonare del cane del gatto è la specie In ultimo, riguardo la prevenzione, ad oggi non più patogena mentre D. repens, agente causale sono disponibili prodotti utilizzabili nel gatto per della filariosi sottocutanea, è la specie più im- evitare la puntura dei flebotomi e prevenire la tra- portante in grado di causare infestazioni zoo- smissione di Leishmania. nosiche in Europa. Tabella 5: Specie di filaria che infestano il cane e il gatto in Europa (vedi Tabella 6 per la morfologia delle microfilarie) Parassita Vettori Periodo di Lunghezza Localizzazione prepatenza dei vermi adulti dei vermi adulti Dirofilaria immitis Culicidi (zanzare) 120-180 giorni M: 12-28 cm Arterie polmonari, cuore F: 25-30 cm destro Dirofilaria repens Culicidi (zanzare) 189-259 giorni M: 5-7 cm Tessuti sottocutanei/ F: 10-17 cm fasce perimuscolari Acanthocheilonema Pulci e zecche 427-476 giorni M: 9-17 mm Tessuti sottocutanei/ (Dipetalonema) F: 21-25 mm fasce perimuscolari, reconditum cavità peritoneale, rene Acanthocheilonema Pulci e zecche 120 giorni M: 15-31 mm Cavità peritoneale (Dipetalonema) (R. sanguineus) F: 33-55 mm dracunculoides Cercopithifilaria spp. Zecche Sconosciuto M: sconosciuto Tessuti sottocutanei/ (R. sanguineus) F: 23-24 mm fasce perimuscolari M: maschio; F: femmina 18
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites 2.1.2.b Biologia e trasmissione 2.1.2.c Distribuzione in Europa I filaridi sono parassiti dei carnivori domestici e La frequenza di trasmissione e la diffusione di Di- selvatici, soprattutto dei canidi, ma data la bassa rofilaria spp. dipendono da fattori ambientali quali specificità degli artropodi vettori, numerosi mam- la temperatura, la densità dei vettori e dalla pre- miferi possono essere infestati, uomo compreso. In senza di cani microfilaremici che rappresentano il questi ospiti il parassita non sviluppa generalmen- maggior reservoir di infestazione. Il movimento di te fino allo stadio adulto. cani infestati per turismo o adozione da aree en- • Le microfilarie di D. immitis e D. repens sono rila- demiche quali l’Italia e la Spagna ad aree non en- sciate dalle femmine gravide nel torrente circola- demiche ha aumentato la diffusione della malattia. torio dove possono essere nuovamente assunte da ditteri ematofagi. Le microfilarie si sviluppa- no allo stadio infestante (L3) nell’organismo del vettore e vengono trasmesse tramite la loro sa- liva durante il pasto di sangue. Nell’ospite ver- tebrato le larve infestanti di D. immitis iniziano una lunga migrazione per raggiungere le arterie polmonari ed il cuore, dove divengono adulte e si riproducono. Nel cane le filarie possono so- Fig. 2 Distribuzione approssimativa di Dirofilaria pravvivere fino a 7 anni (meno nel gatto) e le mi- immitis e Dirofilaria repens in Europa crofilarie sopravvivono 2-18 mesi nel sangue. Le larve infestanti di D. repens migrano nei connet- tivi sottocutanei dove raggiungono la maturità. I parassiti adulti si rinvengono tra il sottocute e le lamine connettivali in diverse localizzazioni. Gli adulti possono sopravvivere diversi anni. • Acanthocheilonema (sin. Dipetalonema) recondi- tum si localizza nei tessuti sottocutanei e nelle fasce connettivali, nella cavità peritoneale e nel rene dei canidi. Cercopithifilaria grassii è paras- sita del sottocute e delle fasce connettivali dei canidi, mentre A. dracunculoides è parassita del- la cavità peritoneale. Le microfilarie di queste specie devono essere differenziate da quelle di D. immitis e D. repens a fini diagnostici. ©ESCCAP 2012 19
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Dirofilaria immitis è endemica/iperendemica in di- 2.1.2.d Segni clinici versi paesi del sud-est Europa, quali Grecia, Tur- chia, Repubblica Ceca, Slovenia, Romania e Bulga- La filariosi cardiopolmonare del cane e del gatto è ria (Fig. 2). Le aree endemiche per D. immitis e D. una malattia grave, potenzialmente mortale. No- repens si sovrappongono in numerose regioni. Re- nostante il nome, i parassiti adulti si localizzano centemente casi di infestazione da D. repens sono soprattutto nelle arterie polmonari, mentre il cuore stati osservati in cani che non si sono mai mossi destro è coinvolto solo nelle fasi più avanzate. dalla Germania, Austria o Polonia. Cane La dirofilariosi felina è presente nelle aree a ele- I sintomi della malattia si manifestano gradual- vata endemia nel cane. La prevalenza nel gatto è mente e possono esordire con una tosse cronica circa un decimo di quella che si osserva nel cane. seguita da moderata-grave dispnea, debolezza e a Acanthocheilonema dracunculoides ha prevalenze volte episodi sincopali dopo l’esercizio o momenti fino al 14% nei cani da caccia e in quelli che vivono di eccitazione. A questo stadio, l’auscultazione può all’aperto in alcuni regioni d’Europa, come Spagna rivelare rumori polmonari alterati (crepitii) in cor- e il sud Italia (Sicilia). rispondenza dei lobi caudali e uno sdoppiamento del secondo tono cardiaco. Successivamente, con l’instaurarsi dell’insufficienza cardiaca congesti- zia destra, si osservano versamento addominale, (meno frequentemente edemi degli arti), anores- sia, perdita di peso e disidratazione. Il danno sulle arterie è in genere più grave nei soggetti sottopo- sti ad intenso sforzo fisico. La morte improvvisa è rara, solitamente avviene a seguito di insufficienza respiratoria e emaciazione progressiva. Durante le fasi croniche della malattia, è possibile una improvvisa riacutizzazione dei segni clinici. Ad esempio, un tromboembolismo acuto causa- to dalla morte improvvisa e naturale di numerosi vermi adulti, può causare crisi dispnoiche acute e grave emottisi. Nei cani di piccola taglia lo spostamento di ver- mi adulti dalle arterie polmonari al cuore destro 20
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites è frequentemente causato dall’ipertensione pol- parassita può essere anche rinvenuto accidental- monare e dalla conseguente diminuzione della mente durante interventi chirurgici nelle fasce gittata cardiaca destra. I cani affetti, sviluppano connettivali perimuscolari, nel grasso perirenale quella che è conosciuta come “sindrome della o nella cavità addominale. In rari casi, in sog- vena cava”, caratterizzata da dispnea, murmure getti sensibilizzati e con forti infestazioni, sono tricuspidale ed emoglobinuria (dovuta a emolisi stati osservati prurito, pustole, lesioni ulcerative meccanica nel cuore destro). La prognosi è gene- e dermatiti esfoliative associate alla presenza di ralmente infausta. microfilarie nella sottocute. Gatto Le infestazioni da A. reconditum, A. dracunculoides e La maggior parte dei gatti rimane asintomatica C. grassii sono per lo più asintomatiche. La diagno- per lungo tempo dopo l’infestazione inziale e può si specifica si ottiene tramite la differenziazione andare incontro a guarigione spontanea. Alcuni delle microfilarie. soggetti sviluppano i segni clinici in modo ipera- cuto, di solito con crisi respiratorie caratterizzate 2.1.2.e Wolbachia, batterio endosimbionte da tosse, dispnea ed emottisi e vomito. La morte dei filaridi improvvisa in soggetti apparentemente sani non è infrequente. Nella maggior parte dei casi l’instau- Wolbachia è un batterio Gram-negativo, endo- rarsi della sintomatologia clinica corrisponde alla simbionte obbligato di D. immitis e D. repens. morte (per cause naturali) dei parassiti o alla loca- Wolbachia può essere eliminata dai parassiti tra- lizzazione delle L5 nelle arterie polmonari. mite terapia antibiotica mirata a carico dell’ospi- La filariosi cardiopolmonare è attualmente rico- te (es. doxiciclina). La deplezione del batterio nosciuta come una grave sindrome polmonare comporta nella maggior parte dei casi un evi- (HARD: Heartworm Associated Respiratory Disea- dente effetto antinfiammatorio e il trattamento se). I segni clinici sono anoressia, letargia, perdi- antibiotico può essere utilizzato in concomitan- ta di peso, tosse, aumentata frequenza cardiaca, za con il trattamento adulticida. vomito, diarrea, cecità, convulsioni, collassi e morte improvvisa. D. repens è la specie più frequentemente causa di filariosi sottocutanea del cane e del gatto. In al- cuni casi possono essere presenti noduli cutanei, non infiammatori, che contengono il parassita adulto o microfilarie. Questi noduli “freddi” non sono dolenti e non adesi agli strati sottostanti. Il 21
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites 2.1.2.f Diagnosi Ricerca di microfilarie ematiche I campioni di sangue devono essere esamina- Cane ti dopo concentrazione con il test di Knott o per La filariosi cardiopolmonare del cane può essere filtrazione (le preparazioni con sangue fresco non diagnosticata tramite test ematici in grado di rile- permettono la differenziazione di specie e hanno vare la presenza delle microfilarie nel sangue o de- una sensibilità molto bassa) e si deve effettuare gli antigeni di parassiti adulti in campioni di siero un’identificazione morfologica delle microfilarie o di sangue. Altri esami sono necessari per stabilire (Tabella 6). Inoltre, l’assenza di microfilarie circo- la gravità della malattia e la scelta delle appropria- lanti non è sufficiente a escludere l’infestazione te opzioni di trattamento. (infestazione occulta). In alcuni laboratori sono di- sponibili test biomolecolari (PCR) che permettono di differenziare le varie specie di filarie. Tabella 6: Caratteristiche morfologiche delle microfilarie nel sangue¹ Specie Lunghezza (µ) Diametro (µ) Morfologia Dirofilaria immitis 301.77 ± 6.29 5-7 Cuticola assente, estremità cefalica appuntita, 290-330 coda appuntita e diritta; APh-S: 2 spot di attività attorno al poro anale e ai pori escretori D. repens 369.44 ± 10.76 6-8 Cuticola assente, estremità cefalica ottusa, 300-370 coda sottile e filiforme talvolta termina a uncino o manico di ombrello; APh-S: 1 spot di attività attorno al poro anale Acanthocheilonema 264.83 ± 5.47 4 Cuticola assente, estremità cefalica ottusa reconditum 260-283 con un dente prominente, coda curva e che termina con una sorta di bottone; attività APh-S sull’intero corpo. A. dracunculoides 259.43 ± 6.69 4-6.5 Cuticola, estremità cefalica ottusa, coda estesa 190-247 e sottile; APh-S: 3 spot con uno a metà del corpo 1 Misura dopo tecnica di Knott, nel caso di utilizzo del Defil test le lunghezze sono più ridotte, APh-S: colorazione con fosfatasi acida 22
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Test sierologici ed ematici per la ricerca degli an- Gatto tigeni delle femmine adulte: La ricerca delle microfilarie nel sangue dei gatti Antigeni specifici sono prodotti da femmine adulte infestati è generalmente negativa e la sensibilità dopo 6-8 mesi dall’infestazione iniziale. I test ELI- della tecnica è molto bassa. SA o immunocromatografici per la ricerca degli antigeni circolanti prodotti dalle femmine adulte Test sierologici ed ematici per la ricerca degli an- sono altamente specifici e alcuni di questi possono tigeni delle femmine adulte: essere utilizzati per la diagnosi rapida, in clinic. I test per la ricerca degli antigeni prodotti dalle femmine adulte sono dotati di alta specificità e Radiografia, elettrocardiografia ed ecocardiografia: quindi forniscono una prova certa di infestazione. Possono essere utilizzate per determinare l’esten- Va comunque tenuto conto che in molti casi que- sione dei danni polmonari e cardiaci nei cani in- sti test possono dare risultati falsamente negativi festati; di particolare utilizzo sono le radiografie a causa della bassa carica infestante o per la pre- toraciche e l’ecocardiografia. senza di soli vermi maschi o di forme immature. Una risposta negativa non è dunque sufficiente per escludere l’infestazione. Alterazioni radiografiche a carico del torace insieme all’ecocardiografia sono strumenti utili per la diagnosi nel gatto: l’ecocardiografia per- mette la visualizzazione diretta dei parassiti nel cuore destro, nell’arteria polmonare principale e in corrispondenza della biforcazione. La specifi- cità è virtualmente pari al 100% e la sensibilità è ugualmente molto elevata perché nel gatto solo la porzione più caudale delle arterie polmonari non può essere visualizzata. L’ecocardiografia dovrebbe essere sempre eseguita in caso di sospetta filariosi cardiopolmonare felina. 23
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites 2.1.2.g Controllo Terapia adulticida delle infestazioni da D. repens nel cane e nel gatto: Non esiste nessuna terapia Trattamento efficace contro i parassiti adulti. Dato l’elevato po- tenziale zoonosico, i cani microfilaremici devono Terapia adulticida (D. immitis) nel cane: essere trattati mensilmente, per 12 mesi, con latto- I. Il solo farmaco efficace contro i parassiti adulti è ni macrociclici in grado di uccidere le microfilarie la melarsomina dicloridrato. Il protocollo attual- (vedi sotto). mente utilizzato prevede due fasi per ridurre il rischio di tromboembolismo polmonare: dopo un Strategie di controllo nel cane primo trattamento alla dose di 2.5 mg/kg per via La somministrazione mensile di lattoni macroci- intramuscolare profonda nella regione lombare, clici in formulazione topica o orale durante l’intera il trattamento va ripetuto dopo 50-60 giorni uti- stagione di trasmissione è efficace contro le larve lizzando la dose completa (due somministrazioni infestanti (L3) trasmesse dai ditteri e le L4 di Diro- di 2.5 mg/kg a distanza di 24 ore). Le complica- filaria che si sono sviluppate nel corso dei 30 giorni zioni dovute al tromboembolismo polmonare precedenti il trattamento, e quindi nel prevenire lo possono essere ridotte limitando l’esercizio fisi- sviluppo del parassita ad adulto. Diversi principi at- co per 30-40 giorni dopo il trattamento e tramite tivi, da soli o in associazione con altri parassiticidi, somministrazione di eparina e glucocorticoidi sono disponibili sul mercato veterinario in diverse (prednisolone 2 mg/kg al giorno per 4-5 giorni). formulazioni (Tabella 7); all’indirizzo www.esccap.org II. La rimozione chirurgica è raccomandata ogni è disponibile l’elenco dei principi attivi autorizzati in volta che i vermi siano dislocati nella cavità car- ciascun paese. Una formulazione iniettabile a base di diaca destra con insorgenza improvvisa della moxidectina in microcapsule (sustained release formu- sindrome della vena cava. lation) è disponibile per il trattamento dei cani di età superiore ai 6 mesi. Il prodotto è in grado di fornire Terapia adulticida (D. immitis) nel gatto: una protezione della durata di 1 anno. Non ci sono prodotti registrati per l’uso specifico nel gatto. Dosi scalari di prednisolone sono da con- La somministrazione mensile di lattoni macroci- sigliare per ridurre l’insufficienza respiratoria ad clici a scopo preventivo deve iniziare ben prima una dose iniziale di 2 mg/kg/die. Se il gatto mani- dell’inizio della stagione di volo dei vettori ed festa sintomi gravi di HARD, il dosaggio di pred- essere continuata fino al tardo autunno. Recente- nisolone può essere aumentato (1-2 mg/kg TID). mente la somministrazione topica combinata con la permetrina ha dimostrato un’azione repellente contro i vettori per almeno 4 settimane. In sud Eu- ropa, il trattamento dovrebbe iniziare a maggio e continuare fino alla fine di novembre. 24
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites Tabella 7: Prevenzione delle dirofilariosi in cani e gatti in Europa: dose minima e massima di lattoni macrociclici Farmaco Formulazione Cane (dose min-max) Gatto (dose min-max) Ivermectina Compresse/tavolette 6-12 µg/kg 24-71 µg/kg masticabili Milbemicina ossima Compresse aromatizzate 0.5-1 mg/kg 2-4 mg/kg Moxidectina Compresse 3-6 µg/kg Iniettabile 0.17 mg/kg Topica 2.5-6.25 mg/kg 1-2 mg/kg Selamectina Topica 6-12 mg/kg 6-12 mg/kg In Europa, attualmente i farmaci utilizzati per la in grado di prevenire il pasto i sangue degli prevenzione sono risultati tutti efficaci ma negli insetti (repellenti) nel corso della stagione a Stati Uniti d’America sono stati riportati casi di far- rischio di trasmissione può contribuire a pro- macoresistenza. Il mantenimento dell’efficacia dei teggere il cane dalla infestazione e nel con- lattoni macrociclici è fondamentale per il controllo tempo proteggerlo dalla aggressione di altri della filariosi cardiopolmonare; anche se il feno- ectoparassiti. meno non è stato fino ad ora osservato in Europa, vi sono alcune raccomandazioni che devono essere seguite per diminuire il rischio di resistenza. Strategie di controllo nel gatto Il trattamento profilattico nel gatto segue le stes- 1. I cani devono essere esaminati sia per gli anti- se indicazioni di quello utilizzato nel cane (all’in- geni, sia per le microfilarie nel sangue (Knott dirizzo www.esccap.org è disponibile l’elenco dei test) all’inizio di ogni stagione di trattamento. principi attivi autorizzai in ciascun paese). 2. Anche se Dirofilaria non sembra dipendere completamente per la sua sopravvivenza dal Strategie di controllo delle infestazioni suo endosimbionte Wolbachia, che può essere da D. repens nel cane e nel gatto eliminato da trattamenti prolungati con anti- Come per la filariosi cardiopolmonare, la filariosi biotici, la deplezione dei batteri dalle micro- sottocutanea può essere efficacemente prevenuta filarie sembra in grado di interferire con lo in entrambe le specie animali tramite trattamento sviluppo delle larve infestanti nel cane. chemioprofilattico mensile con lattoni macrociclici 3. L’associazione di farmaci per la profilassi (in formulazione orale o spot-on) o tramite tratta- della filariosi cardiopolmonare con prodotti mento annuale con la formulazione iniettabile a 25
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