Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto - ESCCAP Linea guida 5 - Terza edizione* - Aprile 2016 * Questa edizione ...

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Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto - ESCCAP Linea guida 5 - Terza edizione* - Aprile 2016 * Questa edizione ...
Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto
                              ESCCAP Linea guida 5 - Terza edizione* - Aprile 2016
                                     * Questa edizione sostituisce la linea guida 5 ESCCAP Seconda Edizione
Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto - ESCCAP Linea guida 5 - Terza edizione* - Aprile 2016 * Questa edizione ...
Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto - ESCCAP Linea guida 5 - Terza edizione* - Aprile 2016 * Questa edizione ...
ESCCAP
                European Scientific Counsel Companion Animal Parasites

                                                             Linea guida 5
         Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto
                                Terza edizione 2016

         INTRODUZIONE.......................................................................................................................................................... 2

         1. CONSIDERAZIONE SULLA SALUTE E LO STILE DI VITA DEGLI ANIMALI D’AFFEZIONE.......... 8

         2. PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI................................. 9

            2.1 Malattie trasmesse da insetti............................................................................................................................. 9

         		       2.1.1 Leishmaniosi............................................................................................................................................. 9

         		       2.1.2 	Dirofilariosi e altre infestazioni da filaridi........................................................................................ 18

         		       2.1.3 Bartonellosi.............................................................................................................................................. 27

         		       2.1.4 Infezioni virali........................................................................................................................................ 29

            2.2 Malattie trasmesse da zecche........................................................................................................................... 30

         		       2.2.1 Babesiosi (Piroplasmosi)....................................................................................................................... 30

         		       2.2.2 	Ehrlichiosi................................................................................................................................................ 36
Indice

         		       2.2.3 Anaplasmosi............................................................................................................................................ 38

         		       2.2.4 Borreliosi - Malattia di Lyme................................................................................................................ 41

            2.3 Malattie virali trasmesse da vettori................................................................................................................ 44

         Appendice 1 – Background........................................................................................................................................ 48
Controllo delle malattie trasmesse da vettori nel cane e nel gatto - ESCCAP Linea guida 5 - Terza edizione* - Aprile 2016 * Questa edizione ...
ESCCAP - European Scientific Counsel Companion Animal Parasites

INTRODUZIONE                                                  lariosi, la babesiosi e la leishmaniosi. La babesiosi,
Le malattie da vettori sono causate da numerosi               ad esempio, è attualmente presente nelle regioni
agenti infettivi quali virus, batteri e parassiti (pro-       dell’Europa centrale importata da regioni europee
tozoi ed elminti) trasmessi da artropodi vettori              precedentemente endemiche. Un altro importante
quali zecche, ditteri (zanzare, flebotomi e musci-            dato è l’aumento della loro frequenza negli animali
di), pidocchi e pulci.                                        selvatici, che possono servire da reservoir.

I patogeni o le malattie trasmessi da vettori sono            Un controllo efficace delle malattie trasmesse da
importanti perché:                                            vettori richiede la conoscenza approfondita degli
                                                              agenti infettivi, dei vettori e dei principali ospiti.
  • Possono causare gravi forme di malattia nei               Questa linea guida oltre a fornire un quadro ge-
    cani e nei gatti                                          nerale delle malattie trasmesse da vettori nel cane
  • La loro trasmissione è spesso non prevedibile             e nel gatto, approfondisce in modo particolare le
  • La diagnosi e il controllo sono difficili                 seguenti infezioni/malattie: leishmaniosi, diro-
  • I segni clinici possono insorgere dopo un                 filariosi, bartonellosi, babesiosi, ehrlichiosi, ana-
    lungo periodo di incubazione e raramente                  plasmosi e infezioni virali trasmesse da vettori.
    sono patognomonici                                        Le seguenti malattie trasmesse da vettori non
  • Gli animali possono avere infezioni persi-                sono descritte in dettaglio nella line guida, ma
    stenti e agire da reservoir                               sono menzionate e riassunte nelle tavole:
  • Alcune sono importanti zoonosi, quali la lei-
    shmaniosi, la borreliosi, le rickettsiosi, la bar-          • Rickettsiosi (es. Rickettsia colorii, R. felis), bat-
    tonellosi e le dirofilariosi                                  teri intracellulari Gram-negativi che tipica-
                                                                  mente causano rialzi febbrili nella fase acuta
Vari fattori tra cui i cambi climatici e ambientali,              negli ospiti suscettibili; possono essere tra-
le disposizioni nazionali che regolano la gestione                smessi da diversi artropodi
dei cani e dei gatti randagi, l’aumento della mo-               • Hepatozoonosi (es. Hepatozoon canis), proto-
vimentazione e il trasporto degli animali possono                 zoo patogeno per il cane trasmesso attraver-
influenzare la situazione epidemiologica delle ma-                so l’ingestione di zecche infette
lattie trasmesse da vettori in Europa. Malattie rare            • Thelaziosi (Thelazia callipaeda), nematode lo-
possono aumentare la loro frequenza in certe aree in              calizzato nel sacco congiuntivale e trasmesso
conseguenza alla importazione di animali infetti o                da mosche drosofile
per il diffondersi dell’agente patogeno e del vettore           • Haemoplasmosi (un tempo denominata ha-
in aree in precedenza non endemiche. L’espansio-                  emobartonellosi, causata da micoplasmi o
ne delle aree di endemia è stata osservata per di-                emoplasmi, batteri Gram-negativi che ade-
verse malattie trasmesse da vettori, quali la dirofi-             riscono alla superficie dei globuli rossi; es.

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         Mycoplasma haemocanis e M. haemofelis, rispet-                              turicensis”, ma anche nel cane “Candidatus
         tivamente nel cane e nel gatto). Oltre specie                               Mycoplasma haematoparvum”. Zecche e
         meno patogene sono state descritte soprat-                                  pulci sembrano essere coinvolte nella tra-
         tutto nel gatto “Candidatus Mycoplasma ha-                                  smissione, sebbene il meccanismo non sia
         emominutum” e “Candidatus Mycoplasma                                        ancora del tutto chiarito.

 Tabella 1: Agenti infettivi trasmessi da insetti al cane e al gatto in Europa

    Malattia o               Agenti causale                  Vettore 1         Ospite            Distribuzione      Gravità dei
    infezione                                                                                    geografica         segni clinici

    Malattie causate da protozoi
    Leishmaniosi             Leishmania infantum             Flebotomi         Cane, gatto,      Sud Europa         Subclinica-
                                                                               volpe, uomo ed                       grave
                                                                               altri mammiferi
    Malattie causate da elminti
    Dipylidiosi              Dipylidium caninum              Pulci, pidocchi   Cane, gatto,      Europa             Subclinica
                                                                               volpe
    Filariosi                Dirofilaria immitis             Culicidae         Cane, gatto,      Sud Europa         Subclinica-
                                                                               volpe, uomo                          grave
                             Dirofilaria repens              Culicidae         Cane, gatto,      Sud Europa,        Lieve-moderata
                                                                               volpe, uomo       Europa dell’est
                                                                                                 e centrale
                             Acanthocheilonema               Culicidae e       Cane, volpe       Spagna, Italia,    Lieve
                             dracunculoides                  (Rhipicephalus                      Francia e
                             A. reconditum                   sanguineus)                         Portogallo
                             Thelazia callipaeda             Drosofile         Cane, gatto,      Italia, Francia,   Lieve-grave
                                                                               volpe, lupo,      Svizzera,
                                                                               uomo e altri      Spagna e
                                                                               mammiferi         Portogallo

1
    I vettori diversi dagli insetti sono riportati in parentesi                                                                     

                                                                           3
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 Tabella 1: Agenti infettivi trasmessi da insetti al cane e al gatto in Europa

    Malattia o               Agenti causale                  Vettore 1            Ospite               Distribuzione   Gravità dei
    infezione                                                                                          geografica      segni clinici

    Infezioni batteriche
    Rickettsiosi             Rickettsia felis e altre        Pulci                Cane, gatto,         Europa          Subclinica-
                                                                                  riccio, uomo                         moderata
    Bartonellosi             Bartonella henselae             Pulci (zecche)       Gatto                Europa          Subclinica-lieve
    (malattia da                                                                  (reservoir),
    graffio del gatto)                                                            uomo
    Bartonellosi             Bartonella vinsonii             Artropodi            Cane                 Europa          Moderata-grave
    (endocardite del         e altre
    cane)
    Haemoplasmosi            Gatto: Mycoplasma               Sospettate           Gatto, cane          Europa          Gatto:
                             haemofelis                      pulci (zecche)                                            moderata-grave
                             Cane: Mycoplasma                                                                          Cane: subclinica
                             haemocanis e altre
    Tularemia                Francisella tularensis          Culicidi,            Gatto (cane),        Europa          Subclinica-
                                                             tabanidi,            altri mammiferi                      grave
                                                             zecche               e uomo
    Infezioni virali
    West Nile virus          West Nile virus,                Culex spp. e         Cavallo, uomo,       Romania,        Subclinica-
                             (WNV), Flavivirus               altri culicidi       (cane e gatto),      Repubblica      grave
                                                                                  reservoir: uccelli   Ceca, Italia,
                                                                                                       Francia,
                                                                                                       Portogallo

1
    I vettori diversi dagli insetti sono riportati in parentesi

                                                                              4
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 Tabella 2: Agenti infettivi del cane e del gatto trasmessi da zecche in Europa

    Malattia          Agenti causali               Ospiti     Vettori                    Distribuzione            Gravità e segni
                                                                                         geografica in            clinici
                                                                                         Europa
    Malattie causate da protozoi
    Babesiosi         Babesia canis                Cane,      Dermacentor                Ovest, Sud ed            Moderata-grave
    (Piroplasmosi)                                 lupo       reticulatus                Europa Centrale
                                                                                         fino al Mar
                                                                                         Baltico
                      B. vogeli                    Cane       Rhipicephalus              Sud Europa               Lieve-moderata
                                                              sanguineus                 in base alla
                                                                                         presenza del
                                                                                         vettore
                      B. gibsoni                   Cane,      Haemophysalis spp.         Sporadica e rara         Moderata-grave
                      e gibsoni-simile             lupo       Dermacentor spp.           in Europa
                      Babesia annae/               Cane,      Ixodes hexagonus?2         Nord-ovest               Moderata-grave
                      Babesia vulpes               volpe                                 della Spagna,
                                                                                         Portogallo, Italia,
                                                                                         Croazia
    Hepatozoonosi     Hepatozoon canis             Cane,      Rhipicephalus              Soprattutto Sud          Soprattutto lieve;
                                                   volpe      sanguineus                 Europa                   subclinica
                      Hepatozoon felis             Gatto      sconosciuto                Spagna                   Suclinica
                      Hepatozoon spp.1
    Malattie causate da nematodi
    Filariosi         Acanthocheilonema            Cane,       Rhipicephalus             Sud Europa               Minore
                      (ipetalonema)                gatto      sanguineus3
                      dracunculoides
                      Acanthocheilonema
                      (D.) reconditum
                      Cercopitiphilaria spp.

1
  La trasmissione di Hepatozoon spp. avviene tramite ingestione di una zecca infetta e non tramite il suo morso
                                                                                                                                    
2
  Vettore potenzialmente competente ma il cui coinvolgimento non è stato sperimentalmente dimostrato
3
  Le zecche non sono gli unici vettori di queste malattie
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 Tabella 2: Agenti infettivi del cane e del gatto trasmessi da zecche in Europa

 Malattia              Agenti causali        Ospiti             Vettori             Distribuzione   Gravità e
                                                                                    geografica in   segni clinici
                                                                                    Europa
 Malattie causare da batteri
 Bartonellosi          Bartonella            Cane, gatto,       Possibilmente le    Intera Europa   Generalmente
                       henselae,             uomo e altri       zecche3                             subcliniche
                       B. visoni,            animali
                       Bartonella spp.
 Borreliosi            Borrelia              Roditori,          Ixodes ricinus,     Intera Europa   Soprattutto
 (Malattia di Lyme)    burgdorferi           cane, gatto,       I. hexagonus, I.                    subcliniche
                       complex               uomo e altri       trianguliceps, I.
                       (in particolare in    animali            persulcatus
                       Europa B. garinii e
                       B. afzelii)
 Ehrlichiosi           Ehrlichia canis       Cane (gatto)       Rhipicephalus       Sud Europa      Moderata-grave
 (monocitica)                                                   sanguineus          in base alla
                                                                                    distribuzione
                                                                                    del vettore
 Neoehrlichiosi        Candidatus            Roditori,          Ixodes ricinus      Europa          Sconosciuti
                       Neoehrlichia          uomo, cane
                       mikurensis
 Anaplasmosi           Anaplasma             Cane, gatto,       Ixodes ricinus,     Intera Europa   Generalmente
 (ehrlichiosi          phagocytophilum       uomo e altri       I. trianguliceps                    lievi-subcliniche
 granulocitica)                              animali
 Anaplasmosi           Anaplasma platys      Cane               Rhipicephalus       Sud Europa      Generalmente
 (trombocitopenia                                               sanguineus          in base alla    asintomatica
 ciclica)                                                                           distribuzione
                                                                                    del vettore
 Rickettsiosi          Rickettsia conorii    Cane               Rhipicephalus       Sud Europa      Generalmente
 (Febbre bottonosa                                              sanguineus          in base alla    asintomatica
 del Mediterraneo)                                                                  distribuzione
                                                                                    del vettore
                                                                                                                    

                                                            6
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 Tabella 2: Agenti infettivi del cane e del gatto trasmessi da zecche in Europa
    Malattia                Agenti causali          Ospiti             Vettori                Distribuzione       Gravità e
                                                                                              geografica in       segni clinici
                                                                                              Europa
    Coxiellosi (febbre Q)   Coxiella burnetti       Ruminanti,         Ixodes spp.3           Europa              Infezione
                                                    cane, gatto,       Dermacentor                                subclinica
                                                    uomo               spp.
    Tularemia               Francisella             Lagomorfi,         Ixodes spp.3           Sud Europa          Generalmente
                            tularensis              gatto              Dermacentor                                asintomatica,
                                                                       spp.,                                      talvolta
                                                                       Haemophysalis                              moderate-gravi
                                                                       spp.,                                      nei gatti giovani
                                                                       Rhipicephalus
                                                                       sanguineus

    Malattie causate da virus
    Encefalite Europea      TBE virus               Molti animali,     Ixodes ricinus,        centro, est e       Generalmente
    da zecche               (Flavivirus)            roditori, cane,    I. trianguliceps,      nord Europa         moderata
                                                    uomo               I. persulcatus                             ma segnalata
                                                                                                                  di rado
    Louping ill             Louping ill virus       Molti animali,     Ixodes ricinus,        Regno Unito,        Moderata-grave
                                                    in particolare     I. trianguliceps       Irlanda             ma segnalata
                                                    pecora, cane                                                  di rado

1
  La trasmissione di Hepatozoon spp. avviene tramite ingestione di una zecca infetta e non tramite il suo morso
2
  Vettore potenzialmente competente ma il cui coinvolgimento non è stato sperimentalmente dimostrato
3
  Le zecche non sono gli unici vettori di queste malattie

                                                                   7
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1. CONSIDERAZIONE SULLA SALUTE E LO                          Origine geografica e viaggi
STILE DI VITA DEGLI ANIMALI D’AFFEZIONE                      Cani e gatti che viaggiano in aree endemiche
                                                             per malattie trasmesse da vettori sono a più alto
Ogni animale richiede cure adatte alle sue neces-            rischio di infezione. Le seguenti attività posso-
sità individuali. Alcuni fattori possono indicare            no aumentare il rischio di infezione: animali che
l’opportunità di controlli e/o trattamenti più fre-          viaggiano con i proprietari in vacanza, traslochi,
quenti, mentre altri possono suggerire un approc-            permanenza in pensioni, partecipazione a mostre
cio meno aggressivo.                                         e manifestazioni, passeggiate in ambienti rurali e
                                                             attività venatorie.
L’animale
L’età e lo stato di salute dell’animale sono fatto-          Trasmissione tramite trasfusione di sangue
ri rilevanti da considerare così come l’anamnesi             Al fine di evitare infezioni iatrogene, i medici vete-
e l’origine. Alcune razze o individui hanno una              rinari devono essere consapevoli che alcuni agen-
maggiore suscettibilità, determinata geneticamen-            ti patogeni possono essere presenti nel sangue di
te, a talune malattie quale la leishmaniosi, mentre          soggetti apparentemente sani. Gli animali dona-
altre infezioni concomitanti possono predisporre o           tori devono essere esaminati e risultare sieronega-
aggravare malattie trasmesse da vettori.                     tivi/PCR negativi prima di essere utilizzati per la
                                                             donazione (in base al tipo di patogeno ricercato).
L’ambiente
Cani e gatti in canili o gattili e gli animali che vi-
vono all’esterno sono generalmente soggetti ad
un maggior rischio di contrarre malattie trasmesse
da vettori rispetto a singoli soggetti che vivono in
casa. Il rischio di trasmissione dipende inoltre da
situazioni locali quali il (micro) clima e la confor-
mazione geografica locale.

Alimentazione
Una scadente alimentazione può aumentare la
suscettibilità a diverse malattie tra cui quelle tra-
smesse da vettori.

                                                         8
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2. PREVENZIONE E CONTROLLO                                         I flebotomi si sviluppano in ambiente terrestre. Le
DELLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI                                uova sono deposte su suoli ricchi di materia orga-
   2.1 Malattie trasmesse da insetti                               nica e le larve sviluppano in quattro stadi prima
   2.1.1 Leishmaniosi                                              di giungere allo stadio di pupa e quindi di adulto.
                                                                   Le dinamiche stagionali di questi insetti non sono
2.1.1.a Agenti e vettori                                           ancora state completamente studiate, comunque è
                                                                   noto che alcune specie paleartiche superano l’in-
In Europa, la leishmaniosi canina è causata so-                    verno come larve di quarto stadio. I flebotomi han-
prattutto da Leishmania infantum, che comprende                    no una attività circadiana notturna e la maggior
svariati tipi enzimatici (zimodemi). Raramente                     parte delle specie aggrediscono i loro ospiti imme-
sono state diagnosticate altre specie quali L. tro-                diatamente dopo il tramonto. L’attività varia da
pica e L. major (Tabella 3). I vettori sono rappre-                specie a specie e dal loro habitat. Durante il giorno,
sentati da diverse specie di ditteri ematofagi del                 gli insetti adulti si rifugiano in siti umidi e bui qua-
genere Phlebotomus (sottofamiglia Plebotominae;                    li crepe e buchi dei muri in pietra, cataste di legna e
flebotomi=pappataci).                                              nelle soffitte e scantinai di abitazioni e stalle.

Il cane è considerato il reservoir più importante                  I flebotomi sono diffusi nelle regioni mediterranee,
anche se il gatto può essere ospite di L. infantum.                Africa e Medio Oriente. A seconda della specie,
Molte altre specie di mammiferi, uomo compreso,                    sono insetti ben adattati ai climi tropicali e subtro-
possono essere infette e il parassita è stato isola-               picali e agli ambienti aridi. L’area di endemia di
to da diversi roditori quali ratti e scoiattoli, lepri             Phlebotomus perniciousus si estende fino al nord del-
e conigli. L’infezione è stata osservata nei cavalli,              la Francia ed è stato trovato in alcune aree del sud
capre, pecore, gatti e canidi selvatici compresi vol-              della Germania e del sud della Svizzera.
pi, lupi e sciacalli ma il loro ruolo epidemiologico
resta da chiarire.

 Tabella 3: Specie di Leishmania che infettano il cane e il gatto in Europa

 Agente causale                   Vettore                                         Ospiti
 Leishmania infantum              Phlebotomus spp. (pappataci)                    Cane, volpe, sciacallo, lepre,
 (diversi zimodemi)               es. P. preniciosus, P. ariasi, P. perfiliewi,   roditori, gatto, vari altri mammiferi
                                  P. neglectus, P. tobbi, P. langeroni            e uomo
 L. tropica                       P. sergenti, P. arabicus                        Cane, uomo e iraci
 L. major                         P. papatasi                                     Roditori, cane e uomo

                                                             9
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2.2.1.b Biologia e trasmissione                                quelli che sono stati sottoposti con successo a
                                                               trattamento, sono da considerarsi potenziali
 • Le leishmanie si rinvengono e si moltipli-                  carriers del parassita.
   cano in due differenti forme: gli amastigoti,             • Il periodo di incubazione può variare da 3
   stadi intracellulari che infettano le cellule               mesi ad anni ed è dipendente dalla risposta
   dell’ospite vertebrato e i promastigoti, for-               immunitaria di ciascun individuo.
   me flagellate, extracellulari, presenti nell’in-          • Dopo l’iniziale moltiplicazione nelle cellu-
   testino del flebotomo.                                      le dendritiche e nei macrofagi della cute,
 • Le leishmanie sono altamente vettore-speci-                 la disseminazione del parassita nell’orga-
   fiche e sono trasmette dalle femmine di nu-                 nismo infetto avviene soprattutto per via
   merose specie di flebotomi durante il pasto                 linfatica ed ematica. I parassiti possono es-
   di sangue sull’ospite. L’attività vettoriale è              sere rinvenuti nella cute, linfonodi, milza,
   elevata soprattutto all’alba e a temperature                fegato, midollo spinale e altri organi o nei
   minime di 15° C.                                            fluidi organici (ad es. contenuto intestinale,
 • Lo sviluppo del parassita nel vettore è tem-                saliva, seme, congiuntiva e urina).
   peratura-dipendente e dura 7-14 giorni a                  • Solo una piccola proporzione di soggetti in-
   temperature sopra i 18° C.                                  fetti presenta segni clinici. I cani infetti ma
 • Sono state osservate altre vie di trasmissio-               asintomatici rappresentano un importante
   ne quali quella transplacentale dalla madre                 reservoir di infezione per i flebotomi.
   al feto, tramite donazione di sangue infetto
   o per via venerea anche se la loro rilevanza             I principali fattori di rischio nelle aree endemi-
   epidemiologica in Europa è ancora in gran                che sono rappresentati dall’ esposizione al vet-
   parte sconosciuta. Inoltre è stata ipotizzata            tore e dall’abbondanza di ospiti che fungono da
   la possibilità di trasmissione diretta tra-              reservoir, quali i cani che vivono all’aperto, cani
   mite morsi, ferite o tramite altri artropodi             randagi, cani adottati da canili in aree endemi-
   ematofagi quali zecche e pulci, ma sono                  che e trasportati in aree non endemiche. Studi
   tuttora da confermare.                                   recenti suggeriscono che anche i gatti possono
 • Alcune evidenze hanno dimostrato resisten-               agire da reservoir di Leishmania infantum. Il dato
   za verso l’infezione da parte di alcune razze            si basa sul riscontro di analisi positive in PCR
   canine come il cane da caccia Ibizano e parti-           sul sangue periferico con prevalenza del 20% in
   colare predisposizione a sviluppare malattia             Portogallo e del 60% in Sicilia. Segni clinici evi-
   da parte di altre razze quali il Pastore Tede-           denti vengono riscontrati in un numero limitato
   sco, il Rottweiler, il Cocker Spaniel e il Boxer.        di soggetti. Ulteriori indagini sono necessarie
   Non sono segnalate differenze in base a sesso            per confermare il ruolo del gatto nella trasmis-
   o età. I soggetti infetti asintomatici, compresi         sione di L. infantum.

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2.2.1.c Distribuzione in Europa                              2.2.1.d Segni clinici/riscontri di laboratorio

La leishmaniosi canina è endemica nel sud Euro-              Nelle aree endemiche la maggior parte dei cani
pa dove sono state osservate prevalenze fino al              può essere del tutto asintomatica.
60%. La Figura 1 mostra approssimativamente
il limite settentrionale dell’area endemica. Fuori           I segni clinici sono variabili e dipendono dalla
da questa area, sono stati diagnosticati e trattati          risposta immunitaria dell’animale, dal decorso
numerosi casi di leishmaniosi canina e alcuni di             dell’infezione e da altri fattori tuttora non chia-
leishmaniosi felina. Va comunque notato che, an-             riti. I primi segni possono essere osservati a li-
che se pochi ed isolati, sono stati segnalati casi di        vello cutaneo dove i flebotomi hanno trasmesso
infezione in cani che non hanno mai abbandonato              il parassita, prima della disseminazione dell’in-
i loro siti di residenza o soggiornato in aree en-           fezione. I punti dove i flebotomi pungono sono
demiche. E’ molto probabile che questi casi siano            soprattutto le pinne delle orecchie, il naso e
riconducibili alla trasmissione di breve periodo             l’addome. Spesso tali lesioni passano inosser-
nel caso di un sufficiente reservoir rappresentato           vate o sono confuse con punture di insetti o di
da cani importati da aree endemiche.                         zecche. Si presentano come lesioni da papula-
                                                             ri ad ulceranti, singole o multiple denominate
 Fig. 1 Distribuzione approssimativa                        cancri o cancri di inoculo, che permangono per
della leishmaniosi canina in Europa                          alcune settimane per poi regredire spontanea-
                                                             mente. In questo periodo i cani possono essere
                                                             sieronegativi poi, man mano l’infezione pro-
                                                             gredisce, il 25% circa sieroconverte. Nei cani
                                                             sintomatici singoli o numerosi linfonodi appa-
                                                             iono ingrossati, con perdita di peso, anoressia
                                                             e astenia. Col progredire dell’infezione i segni
                                                             clinici si aggravano e la malattia può essere fa-
                                                             tale se non viene instaurata una terapia adatta.
                                                             Segni clinici gravi includono lesioni cutanee
                                                             simil-alopeciche, noduli, ulcere, ipercherato-
                                                             si, dermatiti esfoliative, lesioni mucocutanee
                                                             e onicogrifosi. Le forme cutanee generalizzate
                                                             sono di norma non pruriginose, simmetriche e
                                                             molto spesso cheratoseborroiche, ma possono
                                                             presentarsi anche in forme ulcerative, papulari
                                                             o con pustole, o meno frequentemente, nodu-
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lari. I segni generali includono perdita di peso,          2.2.1.e Diagnosi
astenia, pallore delle mucose, atrofia muscola-
re, splenomegalia, epistassi e ematuria. Inoltre           Per ridurre la trasmissione di Leishmania dai cani
possono intervenire disturbi intestinali (vomi-            infetti al vettore, la diagnosi deve essere confer-
to, diarrea e colite cronica), zoppia (poliartrite,        mata ed il trattamento intrapreso, il più rapida-
osteomielite, polimiosite), disordini vascolari            mente possibile. I segni clinici, i dati epidemio-
(vasculite sistemica, tromboembolismo arte-                logici e di laboratorio (emocromo con formula,
rioso), glomerulonefrite (poliuria e polidipsia),          profilo biochimico e analisi delle urine incluso il
lesioni oculari (blefariti, congiuntiviti, cherato-        rapporto proteine/creatinina urinarie (solo nei
congiuntiviti, uveiti anteriori). Anche se poco            cani con proteinuria) dovrebbero essere sempre
frequenti, sono segnalati disturbi cardiorespi-            effettuati in caso di sospetto) sono sufficienti a
ratori e neurologici.                                      porre una diagnosi iniziale.

Sebbene le alterazioni clinico-patologiche pos-            La diagnosi diretta è possibile tramite la ricerca
sano essere variabili, vi sono numerosi dati che           degli amastigoti su strisci di aspirati linfonodali o
caratterizzano l’infezione quali l’anemia normo-           midollari colorati con Giemsa o Diff-Quick. I pro-
citica, normocromica, non rigenerativa e, meno di          mastigoti possono essere osservati dopo cultura
frequente, trombocitopenia e leucopenia. L’altera-         in vitro dei campioni. La sensibilità è inferiore uti-
zione delle proteine plasmatiche con iperglobuli-          lizzando biopsie cutanee e in assenza di segni cli-
nemia e ipoalbuminemia è invece molto frequen-             nici. In questi casi è possibile ricorrere a tecniche
te. La proteinuria con alterazione dell’azotemia,          molecolari o immunoistochimiche.
accompagnate da un aumento del rapporto pro-
teine/creatinina urinarie, è conseguente alla glo-         La PCR è altamente sensibile se paragonata alle
merulonefrite immunomediata, ed è da conside-              tecniche di coltura ed evita il problema della
rarsi un fattore prognostico negativo.                     contaminazione microbica. La sensibilità dia-
                                                           gnostica della tecnica dipende comunque dalla
                                                           qualità dei campioni in esame. Molto utili a tal
                                                           fine sono gli aspirati linfonodali, soprattutto da
                                                           soggetti con linfoadenopatia. L’utilizzo di cam-
                                                           pioni midollari dovrebbe essere limitato ai casi
                                                           sospetti, ma asintomatici, data l’invasività della
                                                           tecnica. Possono essere utilizzati anche campio-
                                                           ni di sangue, ma la sensibilità è limitata, mentre
                                                           utili per le tecniche molecolari si sono rilevati le
                                                           biopsie cutanee. La PCR quantitativa permette

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la valutazione della carica parassitaria e può es-             2.1.1.f Controllo
sere utilizzata nel follow up, ma i risultati devono
essere valutati con grande attenzione.                         Trattamento
                                                               Prima di iniziare la chemioterapia, è necessario in-
La sierologia è la tecnica più comunemente utiliz-             formare i proprietari sulla prognosi, sui costi e che
zata quale primo approccio e permette di valutare              il cane rimarrà infetto anche nel caso che la terapia
la presenza di anticorpi specifici anti-Leishmania             porti alla guarigione clinica. Inoltre vi sono speci-
nel cane dalla 12a settimana dall’infezione. Nelle             fici regolamenti di sanità pubblica veterinaria che
forme subcliniche tale periodo può estendersi per              devono essere rispettati su base nazionale. Sebbe-
anni. Diversi metodi di laboratorio sono stati im-             ne l’eutanasia dei cani infetti, non sia contemplata
piegati per la ricerca di anticorpi anti-Leishmania,           in nessun paese della Comunità Europea, in alcuni
quali l’immunofluorescenza indiretta (IFA), test               casi come in Grecia, Italia e Portogallo il medico
ELISA, Western Blot (WB). La loro sensibilità e                veterinario deve comunicare alle autorità sanitarie
specificità varia a seconda dei valori di cut-off nei          ogni nuovo caso di infezione.
diversi laboratori. Inoltre sono disponibili in com-
mercio numerosi test rapidi, basati su metodi im-              Indicazioni per il trattamento
munocromatografici, sia per l’uso diagnostico in               Il trattamento è indicato nei casi in cui vi siano segni
clinica, sia per studi epidemiologici di campo. In             clinici e modificazioni clinicopatologiche associate
generale questi test hanno una sensibilità accetta-            a sierologia positiva e/o alla presenza del parassita
bile per essere utilizzati quali primo step nell’iter          negli organi target. I farmaci utilizzati più di sovente
diagnostico. Per la conferma dei casi clinici e per            nella terapia della leishmaniosi canina sono elenca-
il follow up dopo terapia, specialmente nei soggetti           ti nella Tabella 4. (vedi www.esccap.org per dettagli e
con bassa reazione anticorpale, è necessario ricor-            i farmaci approvati nei specifici paesi). In generale,
rere a tecniche semiquantitative quali l’IFA e l’ELI-          nelle aree non endemiche, è sufficiente un solo tratta-
SA. La riposta anticorpale risultante da IFA, ELISA            mento con allopurinolo o antimoniato di meglumina
e test rapidi basati sulla reazione ad antigeni interi,        o, più di recente, con miltefosina. Nelle aree endemi-
deve essere valutata con attenzione nei soggetti               che con elevata pressione stagionale di infezione, è
vaccinati contro il parassita visto che attualmente,           raccomandata la terapia combinata (vedi Tabella 4).
molti soggetti rimangono positivi per 3-5 mesi.
                                                               Oltre alla terapia specifica, è raccomandabile una
                                                               terapia di supporto e una dieta appropriata. In
                                                               commercio, sono disponibili diete per cani infetti,
                                                               senza interessamento renale, con livelli moderati
                                                               di proteine, addizionate con acidi omega, zinco
                                                               solfato e antiossidanti.

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Un miglioramento dello stato clinico può esse-                       Nei casi in cui, dopo un ciclo di trattamento, non
re osservato dopo poche settimane dall’inizio                        si osservino miglioramenti sul piano clinico, si
della terapia, ma la cura clinica si raggiunge ge-                   dovrebbe considerare la scelta di un farmaco o di
neralmente dopo alcuni mesi. Inoltre, dato che                       un dosaggio differente o rivalutare l’attendibilità
l’infezione da Leishmania non è eliminata con i                      della diagnosi o ancora considerare la presenza
farmaci attualmente a disposizione, le recidive                      di malattie concomitanti quali ehrlichiosi, ana-
sono comuni. I primi indicatori di recidiva sono                     plasmosi, babesiosi, hepatozoonosi o malattie
i segni clinici e/o modificazione del profilo cli-                   immunomediate che possono influire sull’effica-
nicopatologico accompagnati da un significa-                         cia del trattamento.
tivo aumento della reazione anticorpale (IFA o
ELISA, con titoli aumentati di 2-4 volte) quando
esaminati dallo stesso laboratorio.

 Tabella 4: Chemioterapia della leishmaniosi canina

 Farmaci                               Dosaggio                                      Via di somministrazione
 Antimoniato di meglumina              75-100 mg/kg (BID) per 4-6 settimane          Iniezione sottocutanea
 Allopurinolo*                         10-20 mg/kg (BID o TID) per 6-18 mesi         Orale
                                       (dose minima giornaliera 20 mg/kg)
 Miltefosina                           2 mg/kg una volta al giorno per 4             Orale
                                       settimane con il cibo
 Antimoniato di meglumina              vedi sopra per entrambi i principi attivi     Iniezione sottocutanea + orale
 + allopurinolo*
 Miltefosina + allopurinolo*           vedi sopra per entrambi i principi attivi     Entrambi per via orale

 * Non registrato come farmaco veterinario in Europa

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Numerosi studi di farmacocinetica hanno dimo-                 chi casi) e i cani in terapia a lungo termine con al-
strato che la somministrazione di meglumina an-               lopurinolo dovrebbero essere controllati con esami
timoniato per via intramuscolare o sottocutanea               delle urine e ecografie addominali. Generalmente
mantiene concentrazioni plasmatiche più eleva-                la xantinuria ha prognosi favorevole e l’effetto spa-
te rispetto alla somministrazione endovenosa.                 risce riducendo la dose o, nei casi in cui sia neces-
Infatti, dopo somministrazione endovenosa, la                 sario, sospendendo il trattamento.
concentrazione plasmatica del farmaco decresce
dopo 2 ore e contro le 4 ore della somministra-               La miltefosina, un nuovo alchilfosfolipide, ha di-
zione intramuscolare. Quando somministrato                    mostrato una efficacia terapeutica comparabile a
per via sottocutanea, la concentrazione plasma-               quella degli altri composti antimoniali. Gli effet-
tica raggiunge il picco dopo 5 ore e si mantiene              ti collaterali, quali vomito, diarrea e anoressia di
a livelli terapeutici per almeno 12 ore. Va inoltre           varia intensità, sono facilmente risolvibili sommi-
considerato che ripetute somministrazioni intra-              nistrando il farmaco con il cibo.
muscolari causano, frequentemente, dolorose re-
azioni edematose e miositi e sono pertanto non                Risultati promettenti, con remissione clinica e
raccomandabili. La somministrazione sottocuta-                parziale riduzione della carica parassitaria, sono
nea è da preferire essendo sicura e non dolorosa.             stati osservati utilizzando associazioni di 2 far-
Anche se sono stati indicati diversi dosaggi di me-           maci (es. antimoniali o miltefosina più allopuri-
glumina antimoniato, il regime più ampiamente                 nolo), come riportati in Tabella 4.
utilizzato è quello indicato in Tabella 4.
                                                              Effetti terapeutici sono stati riportati anche trami-
L’allopurinolo è generalmente somministrato per               te l’utilizzo di altri farmaci, come l’amfotericina
via orale due volte al giorno per 6-18 mesi (dose             B, ma il suo impiego non è consigliato per la sua
totale di 10-20 mg/kg pv) in abbinamento a far-               nefrotossicità e la via di somministrazione intra-
maci leishmanicidi. I risultati sono generalmente             venosa. Inoltre il farmaco è utilizzato in medicina
soddisfacenti. La guarigione clinica si ottiene, nella        umana e il WHO e alcune autorità di sanità pub-
maggior parte dei casi, in 6-12 mesi di trattamento.          blica sconsigliano l’uso della amfotericina B (for-
Una volta raggiunta la guarigione clinica, è consi-           mulazioni liposomiali) per evitare l’insorgere di
gliabile interrompere il trattamento e monitorare il          fenomeni di farmacoresistenza.
cane per possibili recidive dopo 3 mesi e continua-
re a intervalli di 6 mesi. Come per le altre tipologie        Resistenza ai farmaci utilizzati
di trattamento, le recidive sono relativamente fre-           per la chemioterapia della Leishmaniosi
quenti, ma gli animali possono essere ritrattati con          Resistenza è stata osservata in vitro contro l’an-
lo stesso farmaco. Alcuni effetti collaterali sono            timoniato di meglumina, ma non nei confronti
stati osservati, incluse nefrolitiasi xantiniche (po-         degli altri farmaci.

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Strategie di controllo                                           di piretroidi rappresenta un importante metodo di
Strategie di controllo quali l’abbattimento dei cani             controllo, eventualmente in associazione con altri
sieropositivi in aree endemiche, utilizzate in pas-              interventi, nelle regioni dove i cani sono il maggior
sato, si sono dimostrate inefficaci nel ridurre la tra-          reservoir di infezione.
smissione di Leishmania.
                                                                 Altre misure di controllo per ridurre la trasmissione
Attualmente la strategia più efficace è la protezione            della malattia includono il ricovero dei cani in locali
del cane con repellenti/insetticidi in forma di collari          protetti durante l’alba e il tramonto nel corso dell’in-
o formulazioni spot-on e spray. Tra queste, gli spray            tero periodo a rischio di trasmissione, l’uso di inset-
si sono dimostrati quelli meno efficaci (in termini di           ticidi ambientali, di zanzariere con maglie di
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2.1.1.g Considerazioni di sanità pubblica                           de l’uso dei repellenti può essere protratto
                                                                    per tutto l’anno.
La leishmaniosi viscerale umana da L. infantum è                  • Nelle aree endemiche, si dovrebbe effet-
un’importante malattia zoonotica in sud Europa.                     tuare un controllo serrato nei confronti dei
I casi clinici, in assenza di terapia, sono general-                vettori su tutti cani (di canile, di proprietà,
mente fatali, soprattutto nei bambini e nei soggetti                randagi, riproduttori e da caccia) associa-
immunocompromessi. Si è registrato un incremen-                     to a misure atte a prevenire la trasmissione
to del numero di casi umani e la (ri)-emergenza di                  vettoriale in modo da evitare così il rischio
questa malattia in alcune aree endemiche come                       di una trasmissione focale.
Madrid (Spagna), in cui sono stati riscontrati più                • Per evitare l’estendersi delle aree endemi-
di 500 nuovi casi clinici (leishmaniosi viscerale e                 che, i cani infetti non dovrebbero essere
cutanea) nel periodo tra il 2009 e il 2015                          portati in zone non endemiche dove posso-
                                                                    no essere presenti flebotomi.
Il medico veterinario deve gestire la malattia nel
cane nel modo più appropriato al fine di ridurre la             Leishmaniosi felina
trasmissione del parassita tenuto conto che il cane             Nonostante l’elevata prevalenza della leishmanio-
è il più importante reservoir di infezione.                     sis canina in aree endemiche, la leishmaniosi nel
                                                                gatto si presenta, per lo più, in forma subclinica.
I seguenti punti vanno considerati con attenzione:              Sono decritti circa 40 casi clinici tra Europa, Sud
   • Un attento iter diagnostico deve essere segui-             America e Texas, tutti caratterizzati da lesioni cu-
     to per identificare i cani infetti e quelli malati.        tanee (nodulari e ulcerative), linfoadenomegalia,
   • Il trattamento più appropriato deve essere                 perdita di peso e lesioni oculari. La perdita di peso,
     scelto nel caso di un cane ammalato tenen-                 insieme ad un ridotto appetito, disidratazione e le-
     do presente in primo luogo il possibile svi-               targia sono i segni clinici aspecifici più frequenti.
     luppo di resistenze verso i farmaci usati per              La xenodiagnosi effettuata su due soggetti croni-
     la terapia nell’uomo.                                      camente infetti, ha dimostrato la capacità di es-
   • L’uso topico di insetticidi dovrebbe essere                sere infettivi nei confronti dei flebotomi, tuttavia
     sempre raccomandato per tutti i soggetti a                 il ruolo del gatto nel ciclo epidemiologico della
     rischio, soprattutto nel caso di cani infetti              leishmaniosi non è chiaro. La patogenesi della lei-
     o malati, anche dopo una terapia efficace.                 shmaniosi felina non è attualmente nota e il pat-
     Gli insetticidi devono essere applicati du-                tern immunitario nei confronti di L. infantum non è
     rante la stagione a rischio, considerando                  mai stato studiato nel gatto.
     le condizioni climatiche locali. Nel sud                   L’iter diagnostico è esattamente sovrapponibile a
     Europa, la stagione a rischio si estende da                quello del cane, compresi i test parassitologici, bio-
     aprile a novembre ma nelle aree più cal-                   molecolari e sierologici. La valutazione clinica deve

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essere accompagnata da un profilo emato-biochi-                      2.1.2 Dirofilariosi e altre infestazioni da filaridi
mico completo, analisi delle urine con valutazione
quantitativa della proteinuria e da ogni altro test rac-                2.1.2.a Agenti e vettori
comandato per escludere le possibili diagnosi diffe-
renziali. Riguardo alla terapia, pochi principi attivi               Le filarie sono nematodi dei tessuti connettivi
sono stati valutati nel gatto e non sono disponibili                 e del sistema circolatorio del cane e del gat-
informazioni riguardo la loro farmacocinetica e la                   to. I culicidi (zanzare), pulci e zecche sono i
farmacodinamica. L’allopurinolo è il principio attivo                vettori delle diverse specie (Tabella 5). Diro-
più frequentemente utilizzato tramite somministra-                   filaria immitis, l’agente causale della filariosi
zione orale a 10-15 mg/kg BID per diversi mesi.                      cardiopolmonare del cane del gatto è la specie
In ultimo, riguardo la prevenzione, ad oggi non                      più patogena mentre D. repens, agente causale
sono disponibili prodotti utilizzabili nel gatto per                 della filariosi sottocutanea, è la specie più im-
evitare la puntura dei flebotomi e prevenire la tra-                 portante in grado di causare infestazioni zoo-
smissione di Leishmania.                                             nosiche in Europa.

 Tabella 5: Specie di filaria che infestano il cane e il gatto in Europa (vedi Tabella 6 per la morfologia delle microfilarie)

 Parassita                  Vettori                 Periodo di                  Lunghezza             Localizzazione
                                                    prepatenza                  dei vermi adulti      dei vermi adulti
 Dirofilaria immitis        Culicidi (zanzare)      120-180 giorni              M: 12-28 cm           Arterie polmonari, cuore
                                                                                F: 25-30 cm           destro
 Dirofilaria repens         Culicidi (zanzare)      189-259 giorni              M: 5-7 cm             Tessuti sottocutanei/
                                                                                F: 10-17 cm           fasce perimuscolari
 Acanthocheilonema          Pulci e zecche          427-476 giorni              M: 9-17 mm            Tessuti sottocutanei/
 (Dipetalonema)                                                                 F: 21-25 mm           fasce perimuscolari,
 reconditum                                                                                           cavità peritoneale, rene
 Acanthocheilonema          Pulci e zecche          120 giorni                  M: 15-31 mm           Cavità peritoneale
 (Dipetalonema)             (R. sanguineus)                                     F: 33-55 mm
 dracunculoides
 Cercopithifilaria spp.     Zecche                  Sconosciuto                 M: sconosciuto        Tessuti sottocutanei/
                            (R. sanguineus)                                     F: 23-24 mm           fasce perimuscolari

M: maschio; F: femmina

                                                              18
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2.1.2.b Biologia e trasmissione                                  2.1.2.c Distribuzione in Europa

I filaridi sono parassiti dei carnivori domestici e              La frequenza di trasmissione e la diffusione di Di-
selvatici, soprattutto dei canidi, ma data la bassa              rofilaria spp. dipendono da fattori ambientali quali
specificità degli artropodi vettori, numerosi mam-               la temperatura, la densità dei vettori e dalla pre-
miferi possono essere infestati, uomo compreso. In               senza di cani microfilaremici che rappresentano il
questi ospiti il parassita non sviluppa generalmen-              maggior reservoir di infestazione. Il movimento di
te fino allo stadio adulto.                                      cani infestati per turismo o adozione da aree en-
   • Le microfilarie di D. immitis e D. repens sono rila-        demiche quali l’Italia e la Spagna ad aree non en-
      sciate dalle femmine gravide nel torrente circola-         demiche ha aumentato la diffusione della malattia.
      torio dove possono essere nuovamente assunte
      da ditteri ematofagi. Le microfilarie si sviluppa-
      no allo stadio infestante (L3) nell’organismo del
      vettore e vengono trasmesse tramite la loro sa-
      liva durante il pasto di sangue. Nell’ospite ver-
      tebrato le larve infestanti di D. immitis iniziano
      una lunga migrazione per raggiungere le arterie
      polmonari ed il cuore, dove divengono adulte e
      si riproducono. Nel cane le filarie possono so-             Fig. 2 Distribuzione approssimativa di Dirofilaria
      pravvivere fino a 7 anni (meno nel gatto) e le mi-         immitis e Dirofilaria repens in Europa
      crofilarie sopravvivono 2-18 mesi nel sangue. Le
      larve infestanti di D. repens migrano nei connet-
      tivi sottocutanei dove raggiungono la maturità.
      I parassiti adulti si rinvengono tra il sottocute e
      le lamine connettivali in diverse localizzazioni.
      Gli adulti possono sopravvivere diversi anni.
   • Acanthocheilonema (sin. Dipetalonema) recondi-
      tum si localizza nei tessuti sottocutanei e nelle
      fasce connettivali, nella cavità peritoneale e nel
      rene dei canidi. Cercopithifilaria grassii è paras-
      sita del sottocute e delle fasce connettivali dei
      canidi, mentre A. dracunculoides è parassita del-
      la cavità peritoneale. Le microfilarie di queste
      specie devono essere differenziate da quelle di
      D. immitis e D. repens a fini diagnostici.
                                                                 ©ESCCAP 2012

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Dirofilaria immitis è endemica/iperendemica in di-           2.1.2.d Segni clinici
versi paesi del sud-est Europa, quali Grecia, Tur-
chia, Repubblica Ceca, Slovenia, Romania e Bulga-            La filariosi cardiopolmonare del cane e del gatto è
ria (Fig. 2). Le aree endemiche per D. immitis e D.          una malattia grave, potenzialmente mortale. No-
repens si sovrappongono in numerose regioni. Re-             nostante il nome, i parassiti adulti si localizzano
centemente casi di infestazione da D. repens sono            soprattutto nelle arterie polmonari, mentre il cuore
stati osservati in cani che non si sono mai mossi            destro è coinvolto solo nelle fasi più avanzate.
dalla Germania, Austria o Polonia.
                                                             Cane
La dirofilariosi felina è presente nelle aree a ele-         I sintomi della malattia si manifestano gradual-
vata endemia nel cane. La prevalenza nel gatto è             mente e possono esordire con una tosse cronica
circa un decimo di quella che si osserva nel cane.           seguita da moderata-grave dispnea, debolezza e a
Acanthocheilonema dracunculoides ha prevalenze               volte episodi sincopali dopo l’esercizio o momenti
fino al 14% nei cani da caccia e in quelli che vivono        di eccitazione. A questo stadio, l’auscultazione può
all’aperto in alcuni regioni d’Europa, come Spagna           rivelare rumori polmonari alterati (crepitii) in cor-
e il sud Italia (Sicilia).                                   rispondenza dei lobi caudali e uno sdoppiamento
                                                             del secondo tono cardiaco. Successivamente, con
                                                             l’instaurarsi dell’insufficienza cardiaca congesti-
                                                             zia destra, si osservano versamento addominale,
                                                             (meno frequentemente edemi degli arti), anores-
                                                             sia, perdita di peso e disidratazione. Il danno sulle
                                                             arterie è in genere più grave nei soggetti sottopo-
                                                             sti ad intenso sforzo fisico. La morte improvvisa è
                                                             rara, solitamente avviene a seguito di insufficienza
                                                             respiratoria e emaciazione progressiva.

                                                             Durante le fasi croniche della malattia, è possibile
                                                             una improvvisa riacutizzazione dei segni clinici.
                                                             Ad esempio, un tromboembolismo acuto causa-
                                                             to dalla morte improvvisa e naturale di numerosi
                                                             vermi adulti, può causare crisi dispnoiche acute e
                                                             grave emottisi.

                                                             Nei cani di piccola taglia lo spostamento di ver-
                                                             mi adulti dalle arterie polmonari al cuore destro

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è frequentemente causato dall’ipertensione pol-              parassita può essere anche rinvenuto accidental-
monare e dalla conseguente diminuzione della                 mente durante interventi chirurgici nelle fasce
gittata cardiaca destra. I cani affetti, sviluppano          connettivali perimuscolari, nel grasso perirenale
quella che è conosciuta come “sindrome della                 o nella cavità addominale. In rari casi, in sog-
vena cava”, caratterizzata da dispnea, murmure               getti sensibilizzati e con forti infestazioni, sono
tricuspidale ed emoglobinuria (dovuta a emolisi              stati osservati prurito, pustole, lesioni ulcerative
meccanica nel cuore destro). La prognosi è gene-             e dermatiti esfoliative associate alla presenza di
ralmente infausta.                                           microfilarie nella sottocute.

Gatto                                                        Le infestazioni da A. reconditum, A. dracunculoides e
La maggior parte dei gatti rimane asintomatica               C. grassii sono per lo più asintomatiche. La diagno-
per lungo tempo dopo l’infestazione inziale e può            si specifica si ottiene tramite la differenziazione
andare incontro a guarigione spontanea. Alcuni               delle microfilarie.
soggetti sviluppano i segni clinici in modo ipera-
cuto, di solito con crisi respiratorie caratterizzate        2.1.2.e Wolbachia, batterio endosimbionte
da tosse, dispnea ed emottisi e vomito. La morte             dei filaridi
improvvisa in soggetti apparentemente sani non è
infrequente. Nella maggior parte dei casi l’instau-          Wolbachia è un batterio Gram-negativo, endo-
rarsi della sintomatologia clinica corrisponde alla          simbionte obbligato di D. immitis e D. repens.
morte (per cause naturali) dei parassiti o alla loca-        Wolbachia può essere eliminata dai parassiti tra-
lizzazione delle L5 nelle arterie polmonari.                 mite terapia antibiotica mirata a carico dell’ospi-
La filariosi cardiopolmonare è attualmente rico-             te (es. doxiciclina). La deplezione del batterio
nosciuta come una grave sindrome polmonare                   comporta nella maggior parte dei casi un evi-
(HARD: Heartworm Associated Respiratory Disea-               dente effetto antinfiammatorio e il trattamento
se). I segni clinici sono anoressia, letargia, perdi-        antibiotico può essere utilizzato in concomitan-
ta di peso, tosse, aumentata frequenza cardiaca,             za con il trattamento adulticida.
vomito, diarrea, cecità, convulsioni, collassi e
morte improvvisa.

D. repens è la specie più frequentemente causa di
filariosi sottocutanea del cane e del gatto. In al-
cuni casi possono essere presenti noduli cutanei,
non infiammatori, che contengono il parassita
adulto o microfilarie. Questi noduli “freddi” non
sono dolenti e non adesi agli strati sottostanti. Il

                                                        21
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2.1.2.f Diagnosi                                                             Ricerca di microfilarie ematiche
                                                                             I campioni di sangue devono essere esamina-
Cane                                                                         ti dopo concentrazione con il test di Knott o per
La filariosi cardiopolmonare del cane può essere                             filtrazione (le preparazioni con sangue fresco non
diagnosticata tramite test ematici in grado di rile-                         permettono la differenziazione di specie e hanno
vare la presenza delle microfilarie nel sangue o de-                         una sensibilità molto bassa) e si deve effettuare
gli antigeni di parassiti adulti in campioni di siero                        un’identificazione morfologica delle microfilarie
o di sangue. Altri esami sono necessari per stabilire                        (Tabella 6). Inoltre, l’assenza di microfilarie circo-
la gravità della malattia e la scelta delle appropria-                       lanti non è sufficiente a escludere l’infestazione
te opzioni di trattamento.                                                   (infestazione occulta). In alcuni laboratori sono di-
                                                                             sponibili test biomolecolari (PCR) che permettono
                                                                             di differenziare le varie specie di filarie.

 Tabella 6: Caratteristiche morfologiche delle microfilarie nel sangue¹

    Specie                        Lunghezza (µ)           Diametro (µ)         Morfologia
    Dirofilaria immitis           301.77 ± 6.29           5-7                  Cuticola assente, estremità cefalica appuntita,
                                  290-330                                      coda appuntita e diritta; APh-S: 2 spot di attività
                                                                               attorno al poro anale e ai pori escretori
    D. repens                     369.44 ± 10.76          6-8                  Cuticola assente, estremità cefalica ottusa,
                                  300-370                                      coda sottile e filiforme talvolta termina a uncino
                                                                               o manico di ombrello; APh-S: 1 spot di attività
                                                                               attorno al poro anale
    Acanthocheilonema             264.83 ± 5.47           4                    Cuticola assente, estremità cefalica ottusa
    reconditum                    260-283                                      con un dente prominente, coda curva
                                                                               e che termina con una sorta di bottone;
                                                                               attività APh-S sull’intero corpo.
    A. dracunculoides             259.43 ± 6.69           4-6.5                Cuticola, estremità cefalica ottusa, coda estesa
                                  190-247                                      e sottile; APh-S: 3 spot con uno a metà del corpo

1
    Misura dopo tecnica di Knott, nel caso di utilizzo del Defil test le lunghezze sono più ridotte, APh-S: colorazione con fosfatasi acida

                                                                      22
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Test sierologici ed ematici per la ricerca degli an-         Gatto
tigeni delle femmine adulte:                                 La ricerca delle microfilarie nel sangue dei gatti
Antigeni specifici sono prodotti da femmine adulte           infestati è generalmente negativa e la sensibilità
dopo 6-8 mesi dall’infestazione iniziale. I test ELI-        della tecnica è molto bassa.
SA o immunocromatografici per la ricerca degli
antigeni circolanti prodotti dalle femmine adulte            Test sierologici ed ematici per la ricerca degli an-
sono altamente specifici e alcuni di questi possono          tigeni delle femmine adulte:
essere utilizzati per la diagnosi rapida, in clinic.         I test per la ricerca degli antigeni prodotti dalle
                                                             femmine adulte sono dotati di alta specificità e
Radiografia, elettrocardiografia ed ecocardiografia:         quindi forniscono una prova certa di infestazione.
Possono essere utilizzate per determinare l’esten-           Va comunque tenuto conto che in molti casi que-
sione dei danni polmonari e cardiaci nei cani in-            sti test possono dare risultati falsamente negativi
festati; di particolare utilizzo sono le radiografie         a causa della bassa carica infestante o per la pre-
toraciche e l’ecocardiografia.                               senza di soli vermi maschi o di forme immature.
                                                             Una risposta negativa non è dunque sufficiente
                                                             per escludere l’infestazione.

                                                             Alterazioni radiografiche a carico del torace
                                                             insieme all’ecocardiografia sono strumenti utili
                                                             per la diagnosi nel gatto: l’ecocardiografia per-
                                                             mette la visualizzazione diretta dei parassiti nel
                                                             cuore destro, nell’arteria polmonare principale e
                                                             in corrispondenza della biforcazione. La specifi-
                                                             cità è virtualmente pari al 100% e la sensibilità è
                                                             ugualmente molto elevata perché nel gatto solo
                                                             la porzione più caudale delle arterie polmonari
                                                             non può essere visualizzata.
                                                             L’ecocardiografia dovrebbe essere sempre eseguita
                                                             in caso di sospetta filariosi cardiopolmonare felina.

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2.1.2.g Controllo                                              Terapia adulticida delle infestazioni da D. repens
                                                               nel cane e nel gatto: Non esiste nessuna terapia
Trattamento                                                    efficace contro i parassiti adulti. Dato l’elevato po-
                                                               tenziale zoonosico, i cani microfilaremici devono
Terapia adulticida (D. immitis) nel cane:                      essere trattati mensilmente, per 12 mesi, con latto-
I. Il solo farmaco efficace contro i parassiti adulti è        ni macrociclici in grado di uccidere le microfilarie
la melarsomina dicloridrato. Il protocollo attual-             (vedi sotto).
mente utilizzato prevede due fasi per ridurre il
rischio di tromboembolismo polmonare: dopo un                  Strategie di controllo nel cane
primo trattamento alla dose di 2.5 mg/kg per via               La somministrazione mensile di lattoni macroci-
intramuscolare profonda nella regione lombare,                 clici in formulazione topica o orale durante l’intera
il trattamento va ripetuto dopo 50-60 giorni uti-              stagione di trasmissione è efficace contro le larve
lizzando la dose completa (due somministrazioni                infestanti (L3) trasmesse dai ditteri e le L4 di Diro-
di 2.5 mg/kg a distanza di 24 ore). Le complica-               filaria che si sono sviluppate nel corso dei 30 giorni
zioni dovute al tromboembolismo polmonare                      precedenti il trattamento, e quindi nel prevenire lo
possono essere ridotte limitando l’esercizio fisi-             sviluppo del parassita ad adulto. Diversi principi at-
co per 30-40 giorni dopo il trattamento e tramite              tivi, da soli o in associazione con altri parassiticidi,
somministrazione di eparina e glucocorticoidi                  sono disponibili sul mercato veterinario in diverse
(prednisolone 2 mg/kg al giorno per 4-5 giorni).               formulazioni (Tabella 7); all’indirizzo www.esccap.org
II. La rimozione chirurgica è raccomandata ogni                è disponibile l’elenco dei principi attivi autorizzati in
volta che i vermi siano dislocati nella cavità car-            ciascun paese. Una formulazione iniettabile a base di
diaca destra con insorgenza improvvisa della                   moxidectina in microcapsule (sustained release formu-
sindrome della vena cava.                                      lation) è disponibile per il trattamento dei cani di età
                                                               superiore ai 6 mesi. Il prodotto è in grado di fornire
Terapia adulticida (D. immitis) nel gatto:                     una protezione della durata di 1 anno.
Non ci sono prodotti registrati per l’uso specifico
nel gatto. Dosi scalari di prednisolone sono da con-           La somministrazione mensile di lattoni macroci-
sigliare per ridurre l’insufficienza respiratoria ad           clici a scopo preventivo deve iniziare ben prima
una dose iniziale di 2 mg/kg/die. Se il gatto mani-            dell’inizio della stagione di volo dei vettori ed
festa sintomi gravi di HARD, il dosaggio di pred-              essere continuata fino al tardo autunno. Recente-
nisolone può essere aumentato (1-2 mg/kg TID).                 mente la somministrazione topica combinata con
                                                               la permetrina ha dimostrato un’azione repellente
                                                               contro i vettori per almeno 4 settimane. In sud Eu-
                                                               ropa, il trattamento dovrebbe iniziare a maggio e
                                                               continuare fino alla fine di novembre.

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 Tabella 7: Prevenzione delle dirofilariosi in cani e gatti in Europa: dose minima e massima di lattoni macrociclici

 Farmaco                      Formulazione                     Cane (dose min-max)        Gatto (dose min-max)
 Ivermectina                  Compresse/tavolette              6-12 µg/kg                 24-71 µg/kg
                              masticabili
 Milbemicina ossima           Compresse aromatizzate           0.5-1 mg/kg                2-4 mg/kg
 Moxidectina                  Compresse                        3-6 µg/kg
                              Iniettabile                      0.17 mg/kg
                              Topica                           2.5-6.25 mg/kg             1-2 mg/kg
 Selamectina                  Topica                           6-12 mg/kg                 6-12 mg/kg

In Europa, attualmente i farmaci utilizzati per la                    in grado di prevenire il pasto i sangue degli
prevenzione sono risultati tutti efficaci ma negli                    insetti (repellenti) nel corso della stagione a
Stati Uniti d’America sono stati riportati casi di far-               rischio di trasmissione può contribuire a pro-
macoresistenza. Il mantenimento dell’efficacia dei                    teggere il cane dalla infestazione e nel con-
lattoni macrociclici è fondamentale per il controllo                  tempo proteggerlo dalla aggressione di altri
della filariosi cardiopolmonare; anche se il feno-                    ectoparassiti.
meno non è stato fino ad ora osservato in Europa,
vi sono alcune raccomandazioni che devono essere
seguite per diminuire il rischio di resistenza.                  Strategie di controllo nel gatto
                                                                 Il trattamento profilattico nel gatto segue le stes-
  1. I cani devono essere esaminati sia per gli anti-            se indicazioni di quello utilizzato nel cane (all’in-
     geni, sia per le microfilarie nel sangue (Knott             dirizzo www.esccap.org è disponibile l’elenco dei
     test) all’inizio di ogni stagione di trattamento.           principi attivi autorizzai in ciascun paese).
  2. Anche se Dirofilaria non sembra dipendere
     completamente per la sua sopravvivenza dal                  Strategie di controllo delle infestazioni
     suo endosimbionte Wolbachia, che può essere                 da D. repens nel cane e nel gatto
     eliminato da trattamenti prolungati con anti-               Come per la filariosi cardiopolmonare, la filariosi
     biotici, la deplezione dei batteri dalle micro-             sottocutanea può essere efficacemente prevenuta
     filarie sembra in grado di interferire con lo               in entrambe le specie animali tramite trattamento
     sviluppo delle larve infestanti nel cane.                   chemioprofilattico mensile con lattoni macrociclici
  3. L’associazione di farmaci per la profilassi                 (in formulazione orale o spot-on) o tramite tratta-
     della filariosi cardiopolmonare con prodotti                mento annuale con la formulazione iniettabile a

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