Fatti e opinioni dalla Lombardia - AnnoXXIX n. 1 gennaio-giugno 2016

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Fatti e opinioni dalla Lombardia - AnnoXXIX n. 1 gennaio-giugno 2016
Fatti e opinioni dalla Lombardia
        Organo della Sezione Regionale Lombarda della Società Italiana di Psichiatria (SIP-Lo)

AnnoXXIX • n. 1 • gennaio–giugno 2016            Rivista fondata e diretta da Alberto Giannelli   Semestrale
PSICHIATRIA OGGI
                                     SOMMARIO
                                     AnnoXXIX • n. 1 • gennaio–giugno
                                                                                                                    Fatti e opinioni dalla Lombardia
                                                                                                                    Organo della Sezione Regionale Lombarda
                                                                                                                    della Società Italiana di Psichiatria (SIP-Lo)

                                                                                                                    Fondata e Diretta da:
                                                                                                                    Alberto Giannelli

IN PRIMO PIANO
                                                             44    Dipendenza da internet                           Comitato di Direzione:
                                                                                                                    Massimo Rabboni (Bergamo)
                                                                   Un’indagine sulle conoscenze, l’atteggia-        Massimo Clerici (Monza)

3          Suicidio libero e responsabile: una scelta
           possibile?
                                                                   mento e i bisogni degli operatori sanitari nei
                                                                   CPS, nei SerT e nelle UONPIA della Città
                                                                                                                    Comitato Scientifico:
                                                                                                                    Claudio Mencacci (Milano, MI)
           Uno sguardo alla letteratura nel tentativo              di Milano                                        Gianluigi Tomaselli (Treviglio, BG)
                                                                                                                    Giorgio Cerati (Legnano)
           di trovare una risposta                                 di Viganò C., Truzoli R., Boroni C.,
                                                                                                                    Emilio Sacchetti (Brescia)
           di Giannelli A.                                         Giovannelli P., Ba G.                            Silvio Scarone (Milano)
                                                                                                                    Gian Carlo Cerveri (Milano)

8
                                                                                                                    Arcadio Erlicher (Milano)
           Il futuro della Psichiatria tra Markers
           Biologici e attività Clinica                      55    I benefici relazionali della terapia
                                                                   assistita dall’animale in pazienti con
                                                                                                                    Simone Vender (Varese)
                                                                                                                    Antonio Vita (Brescia)
                                                                                                                    Giuseppe Biffi (Milano)
           di Cerveri G.                                           schizophrenia paranoide                          Mario Ballantini (Sondrio)
                                                                   Case report                                      Franco Spinogatti (Cremona)
                                                                                                                    Costanzo Gala (Milano)
sezione clinico/scientifica                                        di Chianese S., Traber R., Primerano L.,
                                                                                                                    Gabriella Ba (Milano)
                                                                   Restrepo M.                                      Cinzia Bressi (Milano)

16         Attività 2015 in un DSM di Milano per la                                                                 Claudio Cetti (Como)
                                                                                                                    Giuseppe De Paoli (Pavia)
           fascia d'età 14–24 anni
           Prima analisi dei dati socio-demografici          63    L’efficacia del ricovero nel SPDC del S.
                                                                   Pertini di Roma
                                                                                                                    Nicola Poloni (Varese)
                                                                                                                    Antonio Magnani (Castiglione delle Stiviere, MN)
                                                                                                                    Gianluigi Nobili (Desenzano, BS)
           e clinico-organizzativi                                 Studio retrospettivo decennale nei               Andrea Materzanini (Iseo, BS)
           di De Isabella G., Galbiati C., Biffi G.                pazienti dimessi dal 2003 al 2012                Alessandro Grecchi (Varese)
                                                                                                                    Francesco Bartoli (Monza)
                                                                   di Maci C., Franco F.
                                                                                                                    Lucia Volonteri (Milano)

24         La valutazione degli esiti come pratica
           routinarwia nella residenzialità                  Speciale: autismo nell’adulto
                                                                                                                    Antonino Calogero (Castiglione delle Stiviere, MN)

                                                                                                                    Segreteria di Direzione:
           psichiatrica                                                                                             Giancarlo Cerveri
           Risultati e prospettive di miglioramento
           continuo della qualità                            84    I disturbi dello spettro autistico
                                                                   di Mencacci C.
                                                                                                                    Art Director:
                                                                                                                    Paperplane snc
           di Amatulli A., Giampieri E.,

                                                             86
           Marinaccio P.M.                                         L’autismo ad alto funzionamento e la             Gli articoli firmati esprimono esclusivamente le
                                                                                                                    opinioni degli autori
                                                                   sindrome di Asperger

31         Da vicino nessuno è normale
           Dialogare a scuola sul pregiudizio
                                                                   Comorbidità, misdiagnosi ed errori
                                                                   terapeutici
                                                                                                                            COMUNICAZIONE AI LETTORI
                                                                                                                    In relazione a quanto stabilisce la Legge 675/1996
                                                                                                                    si assicura che i dati (nome e cognome, qualifica, in-
           e lo stigma                                             di Migliarese G.                                 dirizzo) presenti nel nostro archivio sono utilizzati
           di Tomaselli G., Gambara S., Naclerio R.,                                                                unicamente per l’invio di questo periodico e di altro

                                                             95
           Fenaroli S., Ballantini M., Biffi G., Cetti C.,         La sindrome di Asperger                          materiale inerente alla nostra attività editoriale. Chi
                                                                                                                    non fosse d’accordo o volesse comunicare variazioni
           ClericiM., De Paoli G., Mencacci C.,                    di Motta C.                                      ai dati in nostro possesso può contattare la redazione
           Percudani M., Rabboni M.                                                                                 scrivendo a info@psichiatriaoggi.it.

                                                             100   La diagnosi di autismo in età precoce
                                                                                                                    EDITORE:

38         Il modello multifamiliare e la metafora
           lavoro
                                                                   di Di Pasquale D.                                Massimo Rabboni, c/o Dipartimento di Salute Mentale
                                                                                                                    dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII Piazza

                                                             108
           Identità sociale e costanza percettiva del sè           I disturbi generalizzati dello sviluppo          OMS, 1 -24127 Bergamo
                                                                                                                    Tel. 035 26.63.66 - info@psichiatriaoggi.it
           nelle relazioni complesse, una prospettiva              I cambiamenti apportati dal DSM-5                Registrazione Tribunale Milano n. 627 del 4-10-88
           evolutiva e prognostica                                 e la loro influenza sulla clinica                Pubblicazione semestrale - Distribuita
           di Borgogno F.V., Pismataro C.P.                        di Rossi M., Pilan P., Ottolini A.               gratuitamente tramite internet.

                                                             Psichiatria Forense                                           Gli Operatori interessati a ricevere
                                                                                                                           comunicazioni sulla pubblicazione

                                                             118   Rischio sucidario e “rischio consentito”                  del nuovo numero della rivista
                                                                   Il parere della corte
                                                                   di Mantovani R.

                                                                                                                            possono iscriversi alla newsletter
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              Giovanni Prini, 1913 ca.                                                                                          www.psichiatriaoggi.it
comportamenti stereotipati e ripetitivi, ha di fatto finito
     L’autismo ad alto
                                                                     per sottolineare maggiormente le similitudini tra queste
     funzionamento e la sindrome
                                                                     condizioni rispetto alle differenze. La creazione di uno
     di Asperger
                                                                     “spettro autistico” coglie le indicazioni accumulatesi
      Comorbidità, misdiagnosi ed errori
                                                                     negli ultimi 20 anni durante i quali la ricerca scientifica
     terapeutici
                                                                     ha evidenziato sia una forte sovrapposizione genetica
                                                                     in tutte queste condizioni, sia manifestazioni cliniche e
     Giovanni Migliarese 1
                                                                     cognitive sovrapponibili.
                                                                        L’aspetto maggiormente significativo per i ASD,
Introduzione                                                         tanto da essere utilizzato come aspetto cardine su cui
La Sindrome di Asperger (Asperger’s Syndrome – AS) e                 effettuare un corretto inquadramento diagnostico, è rap-
l’autismo ad alto funzionamento (High Functioning Au-                presentato dall’impairment nello sviluppo di una teoria
tism – HFA) sono due condizioni cliniche che si situano              della mente adeguata all’età del soggetto, che si riflette
all’estremo superiore del continuum dei disturbi dello               in una spiccata difficoltà di comprensione automatica
spettro autistico (Autism Spectrum Disorder – ASD) e                 ed intuitiva del funzionamento mentale altrui e in una
che mostrano diverse sovrapposizioni cliniche e sintoma-             secondaria inadeguatezza in situazioni sociali e relazio-
tologiche. Le due diagnosi vengono spesso utilizzate nella           nali. Accanto a questo sono stati segnalati altri aspetti
clinica in modo indifferenziato, individuando soggetti               significativamente alterati in soggetti con disturbi dello
caratterizzati da un quoziente intellettivo non deficitario          spettro autistico rispetto ai controlli: sono stati infatti
(e anzi a volte con aree di ottimo funzionamento) ma                 segnalati deficit nelle funzioni esecutive (a livello di pia-
caratterizzate da deficit nelle aree della comunicazione             nificazione, inibizione delle risposte – spesso associate
e della relazione.                                                   a comportamenti impulsivi – flessibilità cognitiva ecc.)
   A livello accademico la differenziazione tra le due entità        e nelle performance motorie (che spesso si associano a
diagnostiche si basa sull’assenza, per soggetti con AS, di           una sensazione di scarsa fluidità dei movimenti corporei
difficoltà significative dell’apprendimento o di ritardo             che si può manifestare con una forma di “goffaggine”
nell’acquisizione del linguaggio, che invece è presente              motoria altamente suggestiva).
in soggetti con autismo ad alto funzionamento: questi                   Se per soggetti all’estremo inferiore del continuum
ultimi in passato erano spesso identificati quali soggetti           queste difficoltà appaiono estremamente evidenti e quasi
caratterizzati dai classici segni della condizione nella             invariabilmente associate a ritardo mentale, individui
prima infanzia ma che con lo sviluppo dimostravano                   con AS o HFApresentano quadri clinici più sfumati e
un livello piú elevato di capacitá intellettiva, con abilitá         meno evidenti. Le differenze a livello fenomenico sono
sociali e adattive superiori a quelle usuali per i bambini           marcate: bambini con autismo a basso funzionamento ad
con autismo.                                                         esempio possono essere isolati e manifestare incapacità o
   Il passaggio diagnostico e di paradigma che il DSM                importanti difficoltà a sviluppare una reciprocità emotiva
5 ha effettuato, con la creazione della nuova categoria              sia con gli adulti sia con i coetanei, possono mostrare
diagnostica dei disturbi dello spettro autistico, raggrup-           compromissioni qualitative del linguaggio e della comu-
pando all’interno di un continuum condizioni cliniche                nicazione anche molto gravi, fino a una totale assenza, e
dapprima distinte e caratterizzate da difficoltà della               possono mostrare comportamenti stereotipati e ripetitivi
comunicazione/interazione sociale e dalla presenza di                da cui è difficile distoglierli, oppure comportamenti

Psichiatria Oggi XXIX, 1, 2016                                  86
inadeguati di tipo aggressivo (si rimanda all’approfon-               comportamento). Soprattutto in presenza di un elevato
dimento specifico in questo numero) (8). Soggetti con                 quoziente intellettivo, il bambino con HFA può spesso
HFA invece mantengono spesso un buon interesse sociale                apparire bizzarro o eccentrico più che problematico,
anche se, a causa delle difficoltà nella comprensione della           non sempre spingendo il contesto (ad es. la scuola, ma
mente altrui, possono apparire bizzarri. Possono inoltre              anche la famiglia) a favorire una valutazione specialistica.
manifestare interessi e comportamenti ripetitivi ed al-               Inoltre, poiché l’aspetto centrale del disturbo è caratte-
terazioni del funzionamento socio-relazionale. Alcuni                 rizzato dalle difficoltà nella comprensione intuitiva ed
tratti comportamentali appaiono suggestivi, seppur non                automatica della mente altrui, le difficoltà emergono
patognomonici, di questi disturbi: i soggetti mostrano                prevalentemente di fronte a compiti sociali complessi
tipicamente un eloquio pedante, spesso con intonazione                e quindi quando il soggetto si trova a confrontarsi con
vocale monotona, faticano a mantenere il contatto visi-               richieste più articolate da parte dell’ambito sociale di
vo, mostrano una ridotta comunicazione non verbale e                  riferimento (ad esempio con il passaggio alle medie o
spesso manifestano una forma di “goffaggine” motoria.                 alla formazione secondaria).
Un ulteriore aspetto suggestivo è dato da una scarsissi-                  È quindi frequente che soggetti con AS o HFA giun-
ma flessibilità cognitiva: soggetti con HFA mostrano                  gano all’osservazione clinica tardivamente: se l’autismo a
rigidità di pensiero e ripetitività (es. difficoltà a spostare        basso funzionamento coinvolge in prima linea il pediatra
l’attenzione tra argomenti/interessi), concretismo,                   e i servizi per i minori è pressoché la norma che l’HFA
pensiero dicotomico. Anche in questo caso si rimanda                  coinvolga servizi che si occupano di soggetti con un età
all’approfondimento specifico in questo numero (23).                  maggiore a 14 anni, compresi i servizi per gli adulti. In
                                                                      questi casi la presentazione è inoltre generalmente per
Problemi legati al riconoscimento                                     via indiretta, in quanto la richiesta di aiuto deriva dallo
dei soggetti con autismo ad alto                                      sviluppo di una sintomatologia secondaria o dall’espo-
funzionamento                                                         sizione a situazioni altamente stressanti.
I bambini con HFA o con AS spesso non vengono dia-                        È stato ad esempio segnalato che vi è un elevato nu-
gnosticati precocemente e l’etá media alla diagnosi è di              mero di episodi di bullismo a cui sono esposti soggetti
undici anni (Howlin e Asgharian 1999). Vi sono molte                  con tali condizioni cliniche, soprattutto per soggetti
cause che concorrono a tale riscontro.                                di sesso femminile (13): è stato inoltre ipotizzato che
   Nella AS è spesso presente una motivazione alla                    ragazze con HFA o AS siano più a rischio di episodi
socializzazione, e i bambini non tendono a isolarsi dai               di abuso/violenza sessuale (28; 32; 21). È stato inoltre
compagni. Le modalità relazionali con gli stessi appaiono             segnalato che soggetti adulti con HFA misconosciuto
però peculiari e sono generalmente presenti modalitá                  prendono contatto con i servizi psichiatrici territoriali
spiccatamente eccentriche o unilaterali (ad esempio i                 per la presenza di patologie psichiche emergenti, spesso
bambini con Asperger non riescono ad adattarsi alla                   inquadrabili come disturbi dell’adattamento oppure
flessibilità cognitiva dell’altro, di fatto ricorrendo a              che alcuni aspetti caratteristici del disturbo autistico,
schemi di comportamento rigidi e in parte predefiniti;                aggravatisi per una concomitante situazione di stress,
per questo tendono a riuscire ad entrare in relazione                 richiedano l’invio per una valutazione specialistica.
generalmente solo con uno/due coetanei per volta                          La comorbidità psichiatrica appare estremamente
oppure a dover assumere il ruolo di leader, richiedendo               rilevante: diversi studi hanno segnalato tassi elevati di
agli altri di adattarsi alle loro modalità cognitive e di             associazione tra AS/ HFA e sintomi depressivi, ansia,

                                                                 87                                   Speciale–Autismo nell’Adulto
disturbo bipolare, disturbi psicotici e disturbi di per-           esposti a fattori ambientali predisponenti in conseguenza
sonalità, sia in minori che in adulti. Dal punto di vista          del proprio schema cognitivo rigido e delle difficoltà
epidemiologico i tassi di comorbidità riscontrati in età           ad interpretare in modo intuitivo la mente altrui (ad
adulta in vari studi superano i 2/3 dei soggetti (19).             es. sono più facilmente esposti a eventi stressanti quali
                                                                   fallimenti in ambito accademico o lavorativo, affettivo e
La comorbidità psichiatrica nei                                    relazionale, ma anche più facilmente vittime di episodi di
soggetti con autismo ad alto                                       bullismo, o eventualmente anche di veri e propri abusi).
funzionamento                                                      In questa considerazione il disturbo dello spettro auti-
In età adulta, per i soggetti con HFA e AS, la comorbidità         stico può venir immaginato come una neuro-diversità,
psichiatrica rappresenta la regola più che l’eccezione:            ovvero un disturbo di base, cioè come una struttura
i disturbi depressivi e i disturbi d’ansia hanno tassi di          di funzionamento cognitivo e affettivo che definisce
prevalenza attorno al 50%, l’ADHD attorno al 40%,                  le modalità di accesso dell’individuo alle interazioni
il disturbo ossessivo-compulsivo del 25%, i disturbi               socio-relazionali, alla gestione dei conflitti, all’analisi
psicotici tra il 5 e il 15% (5; 24; 13; 10; 1).                    delle reazioni emotive e che pone il soggetto in una
   Tutti questi disturbi, oltre ad avere un’elevata co-            condizione di predisposizione a situazioni stressanti.
presenza, risultano inoltre in diagnosi differenziale con             È infine possibile che alcune condizioni cliniche ven-
i disturbi dello spettro autistico a causa di un ampio             gano erroneamente confuse con la diagnosi di AS/HFA.
overlap dei sintomi. Allo stesso tempo non va dimen-               È il caso di alcuni disturbi di personalità (dist. schizoide
ticato che la comorbidità psichiatrica può mascherare              e schizotipico, evitante, paranoide) ma anche di entità
i disturbi dello spettro autistico che quindi possono              diagnostiche più complesse quali la schizofrenia o altri
rimanere misconosciuti, con un effetto peggiorativo                disturbi dello spettro della schizofrenia): si tratterebbe
sull’impostazione dei trattamenti e sulla prognosi.                di una misdiagnosi dovuta alla scarsa capacità da parte
   Almeno due possono essere i fattori che spiegano                dei soggetti di evidenziare/riconoscere (e secondaria-
l’elevatissima associazione tra disturbi dello spettro             mente esprimere) i propri stati emotivi (e quindi di
autistico ed altri disturbi psichici.                              cercare e ottenere aiuto in modo corretto), alla scarsa
   Una prima chiave di lettura è quella di una predispo-           conoscenza dei disturbi dello spettro autistico ad alto
sizione genetica condivisa. È stato ad esempio segnalato           funzionamento anche tra i professionisti della salute
che parenti di primo grado di soggetti con disturbi dello          mentale e alla presenza di un’elevata quota di sovrap-
spettro autistico siano ad aumentato rischio di svilup-            posizione sintomatologica tra i disturbi autistici ad alto
pare disturbi psichici quali disturbi affettivi e psicotici        funzionamento ed altre condizioni cliniche (questo
(14). L’ipotesi è quindi quella che vi sia una specifica           aspetto sembra avere un peso soprattutto nell’ambito
sensibilità neurobiologica crociata (Rapoport et al.               della diagnosi dei disturbi di personalità, che esprimen-
2009; 31). Seppure non siano presenti sufficienti studi            do un pattern relativamente stabile di pensare, sentire,
per trarre conclusioni definitive l’ipotesi più accreditata        comportarsi e mettersi in relazione con gli altri hanno
attualmente sostiene che fattori ambientali precoci                diverse similitudini con i disturbi dello spettro autistico
(gravidici e perinatali) possano facilitare l’espressione          descritti come “neuro-diversità”) ma riguarda anche
di una predisposizione poligenica (30; 6).                         disturbi in asse primo come i dist. schizofrenici, il dist.
   Un secondo fattore importante è invece di tipo                  ossessivo-compulsivo.
causale: soggetti con HFA sono infatti maggiormente

Psichiatria Oggi XXIX, 1, 2016                                88
I disturbi dello spettro autistico                                     una patologia depressiva: modificazioni nel funziona-
ad alto funzionamento e i disturbi                                     mento che appaiono visibili a livello comportamentale
affettivi                                                              (rallentamento, riduzione dell’interesse in attività pre-
I disturbi affettivi risultano tra i disturbi psichici più fre-        cedentemente ritenute piacevoli, alterazioni de sonno,
quentemente associati ai disturbi dello spettro autistico.             scarsa cura del sè). La depressione può inoltre associarsi
La comorbidità con i disturbi affettivi peggiora l’evolu-              ad alterazioni maladattative quali un incremento dell’ir-
zione e la prognosi e provoca un ulteriore peggioramento               ritabilità e dell’aggressività (compreso il self-injury) o
dell’impairment sociale e delle capacità socio-relazionali             dell’irrequietezza e può peggiorare alcuni sintomi tipici
e comunicative, complicando il quadro clinico.                         quali le alterazioni del linguaggio, i movimenti bizzarri
   Gran parte degli studi sono concordi nell’indicare                  (hand-flapping) e i rituali. Generalmente i sintomi de-
la depressione unipolare e la sintomatologia depressiva                pressivi e l’ansia si sviluppano in un contesto di croniche
quale il riscontro di maggior frequenza in soggetti con                difficoltà socio-relazionali, spesso difficili da compren-
disturbi dello spettro autistico ad alto funzionamento,                dere da parte del soggetto, o in seguito a fallimenti in
anche se più recentemente alcuni autori (25) hanno sug-                ambito relazionale o lavorativo che minano l’autostima,
gerito un ruolo preponderante per il disturbo bipolare,                identificandosi come disturbi dell’adattamento o come
supportati anche dal riscontro di elevati tassi di prevalenza          reazioni prolungate da stress. Può esservi una percezione
di disturbo bipolare tra familiari di primo grado dei                  di incompetenza riguardo alle proprie capacità sociali e
soggetti affetti (7; 11). Questi autori hanno ipotizzato               anche della possibilità di essere efficiente e “funzionante”
che il riscontro di bassi tassi di comorbidità del disturbo            in ambito lavorativo.
bipolare sarebbero da attribuire a misdiagnosi dello stesso               In altre condizioni la sintomatologia depressiva può
a favore degli episodi depressivi, a causa di una mancanza             verificarsi in conseguenza di un “affaticamento cronico”. I
di riconoscimento di episodi ipo-maniacali che sarebbero               soggetti con elevati quozienti intellettivi possono infatti
inseriti erroneamente tra le manifestazioni del decorso                utilizzare (imparandole) strategie cognitive compensative
clinico dell’HFA(ad es. le dimensione dell’irritabilità e              per gestire le situazioni socio-relazionali: non riuscendo
dell’oscillazione timica). Sia dal punto di vista specula-             a comprendere intuitivamente quale sia il funzionamento
tivo che dal punto di vista clinico questo aspetto appare              mentale dell’altro e quindi quali siano le modalità cor-
estremamente interessante e ulteriori studi su soggetti                rette di comportarsi queste persone tendono a utilizzare
adulti, magari con disegni sperimentali differenti (es.                un’analisi cognitiva e razionale costante della situazione
studi prospettici o retrospettivi) appaiono necessari per              che causa un elevatissimo dispendio di energie (attentive,
trarre conclusioni definitive.                                         di concentrazione, di controllo) e tra l’altro non risulta
   Gli studi attuali segnalano comunque che circa il                   quasi mai pienamente efficace (35).
50% degli adulti con diagnosi di HFA manifestano una                      Il disturbo bipolare tende a manifestarsi con caratte-
sintomatologia depressiva (13; 37) e che la comorbidità                ristiche quali umore instabile, irritabile o misto, ostilità,
con il disturbo bipolare è compresa tra il 6 e il 20% (38).            irrequietezza, ansia, aggressività, insonnia. Spesso il di-
Spesso tale sintomatologia non è riportata direttamente                sturbo bipolare può essere erroneamente diagnosticato
(a causa di difficoltà ad esprimere gli stati emotivi) e               come schizofrenia (33) a causa della presentazione atipica
può essere segnalata da terzi (prevalentemente parenti                 e della presenza di allucinazioni, interpretazioni deliranti
o il partner), soprattutto per soggetti più giovani. Vi                (spesso di stampo paranoide), pensiero bizzarro: questi
possono essere segni che suggeriscono la presenza di                   aspetti appaiono maggiormente visibili nelle fasi acute

                                                                  89                                    Speciale–Autismo nell’Adulto
ma si possono mantenere anche nelle fasi eutimiche con              più frequentemente aspetti ripetitivi, di accaparramen-
le caratteristiche già descritte di bizzarrie di pensiero           to, o modalità ripetitive legate al toccare: soggetti con
tipiche dei ASD (38).                                               DOC che invece presentano più frequentemente pensieri
                                                                    ossessivi relativi alla pulizia, al controllo o al conteggio.
I disturbi dello spettro autistico                                  Globalmente, a livello clinico, nel soggetto con autismo la
ad alto funzionamento e i disturbi                                  sintomatologia appare maggiormente di tipo compulsivo
d’ansia                                                             e gli aspetti ossessivi sono meno evidenti.
I disturbi d’ansia sono presenti in quasi il 50% dei sog-
getti con autismo ad alto funzionamento. Come per gli               I disturbi dello spettro autistico
aspetti depressivi l’ansia può frequentemente far parte             ad alto funzionamento e i disturbi
di aspetti reattivi, da stress cronico. I soggetti con HFA          psicotici
infatti, soprattutto quelli ad elevato insight, si rendono          Il legame tra disturbi autistici e i disturbi psicotici è dibat-
conto delle difficoltà relazionali a cui vanno incontro,            tuto sin dall’origine stessa della definizione di autismo.
pur non riuscendo, in modo autonomo, a trovare stra-                Prima delle descrizioni di Kanner e di Asperger di quei
tegie compensative valide. I significativi problemi nel             bambini che adesso vengono ampiamente riconosciuti
comportamento adattivo, tipici di soggetti con autismo              come affetti da disturbi dello spettro autistico, e anche
ad alto funzionamento, appaiono evidenti soprattutto                per alcuni anni successivamente, bambini con sintomi
nei minori o negli adolescenti/giovani adulti (Attwood              simili venivano diagnosticati come affetti da schizofrenia
2002) e si possono manifestare non solo con sintomi                 infantile. Una review di Cappon (1953) sulla schizofrenia
d’ansia (attacchi di panico, evitamenti, ansia anticipato-          e l’autismo infantile segnalava che i sintomi dei due distur-
ria), ma anche con una cattiva gestione della rabbia, che           bi mostrano ampie sovrapposizioni: nello stesso lavoro
spesso può divenire la via finale comune per detendere              l’autismo veniva presentato come una condizione clinica
la tensione, con conseguente incremento nel rischio di              contenuta all’interno dello spettro della schizofrenia.
agiti e di comportamenti inadeguati. I comportamenti                    I dati epidemiologici sottolineano una forte associa-
inadeguati sono modulati dall’impulsività, che in soggetti          zione tra i disturbi: in campioni di minori con disturbi
con disturbi dello spettro autistico può essere elevata             dello spettro autistico i disturbi dello spettro della schi-
(18; 22; 10).                                                       zofrenia sono stati riportati tra lo 0% e il 34,8%. Anche
   Anche la sintomatologia ossessiva-compulsiva, spesso             la prevalenza inversa (soggetti con disturbi autistici in
con le caratteristiche di un ridotto insight, è risultata           campioni di soggetti con disturbi dello spettro della
associata all’autismo ad alto funzionamento. Il rapporto            schizofrenia) mostra dati simili, tra il 3,6% e il 60% a
tra questi disturbi è complesso: sono presenti infatti delle        seconda degli studi. La schizofrenia infantile è stata infine
sovrapposizioni sintomatologiche che, se valutate super-            associata nel 30-50% dei casi a una precedente diagnosi
ficialmente, rendono difficile effettuare correttamente             di disturbi dello spettro autistico (4). Tutti questi studi
una diagnosi differenziale. Le stereotipie, la rigidità di          sono stati effettuati su soggetti in minore età, di fatto
pensiero, la necessità di seguire comportamenti routi-              non permettendo di generalizzare anche a soggetti adulti.
nari e a volte di utilizzate comportamenti rituali sono                 Vi sono vari aspetti e caratteristiche che accomunano
spesso una caratteristica dei soggetti con ASD ad alto              i disturbi: la presenza di impairment nella Teoria della
funzionamento che possono essere confusi con un dist.               Mente sia in soggetti con autismo che con schizofrenia
ossessivo-compulsivo. Gli individui con ASD riportano               (20), deficit funzionali associati ai neuroni a specchio,

Psichiatria Oggi XXIX, 1, 2016                                 90
alterazioni della connettività riscontrati tramite tecniche         differenziabili da personale formato le due condizioni.
di imaging e strumentali (studi morfologici sul corpo               Alcune difficoltà possono comunque verificarsi per sog-
calloso, riduzione morfometrica della materia bianca,               getti con autismo ad alto funzionamento, che non hanno
riduzione della coerenza dei segnali EEG). (15). Inoltre,           manifestato in età precoce evidenti segnali di malessere o
aspetto non secondario, alcuni dei trattamenti efficaci             scarso adattamento sociale. Per questi soggetti, che spesso
nei disturbi dello spettro della schizofrenia (aripiprazolo         sono stati solo riconosciuti come “particolari” dal contesto,
e risperidone) hanno importanti dati di efficacia anche             il confronto con ambienti socio-relazionali maggiormente
in soggetti con disturbi dello spettro autistico (15) e             complessi e più prestazionali può facilitare l’emergere
gli stessi farmaci sono associati a miglioramenti della             di manifestazioni da analizzare attentamente per non
cognitività sociale (27).                                           effettuare errori diagnostici. Alcune manifestazioni che
   Per tali motivi è stato suggerito che disturbi dello             possono essere definite tipiche, ma non patognomoni-
spettro autistico e della schizofrenia possano condividere          che, dei quadri autistici, quali i comportamenti bizzarri,
molto di più di quanto immediatamente apparente a                   la ridotta espressività emotiva, le distorsioni percettive,
livello clinico e che la linea di demarcazione tra le due           l’ideazione paranoide (soprattutto in situazioni di forte
condizioni non sia facile da evidenziare. Alcuni autori             stress) possono infatti essere confuse con sintomi appar-
hanno ad esempio sottolineato che, nonostante le diffe-             tenenti allo spettro della schizofrenia (35).
renze anche evidenti a livello clinico, che non rendono                 In soggetti con AS sono stati riportati deliri grandiosi
difficile la diagnosi differenziale a personale formato,            o paranoidi ed è stato suggerito che questi siano da
l’ampiezza delle manifestazioni fenotipiche dei due di-             correlarsi al bias attenzionale dovuto all’incompetenza
sturbi debba rendere conto di un’ampia sovrapposizione              sociale. Soggetti con AS sarebbero quindi più portati, a
tra gli stessi (15).                                                causa di una modalità erronea di interpretare i segnali
   I dati epidemiologici e strumentali supportano l’i-              relazionali (espressioni faciali, messaggi non verbali) a
potesi di una predisposizione genica condivisa tra i due            sperimentare elevati livelli d’ansia e a costruire interpre-
disturbi (Rapoport et al. 2009). Inoltre, anche a livello           tazioni paranoidi secondarie.
ambientale sono presenti fattori comuni, seppure siano
state evidenziate importanti aree di differenziazione               La gestione delle comorbidità
e fattori di rischio specifici per un disturbo e non per            psichiatriche nei soggetti con
l’altro (Cantor-Graae & Selten, 2005;29). A partire                 disturbi dello spettro autistico
da questi riscontri sono stati proposti diversi modelli             ad alto funzionamento
eziopatogenici, attualmente ancora in fase di valutazione           Il trattamento delle comorbidità psichiatriche in un
sperimentale (4): i disturbi dello spettro autistico e della        soggetto con HFA è un trattamento che può essere com-
schizofrenia sono stati interpretati come disturbi neuroe-          plesso. Il rischio prevalente è quello di non riconoscere la
volutivi caratterizzati da esordio precoce e tardivo, con un        neurodiversità legata all’autismo: questa evenienza può
gran numero di deficit a livello cognitivo e delle capacità         portare a scarsi risultati clinici per vari motivi. Innanzi
interpersonali. Nonostante la grande diversità tra i criteri        tutto non riconoscere l’autismo rischia di compromet-
diagnostici e gli aspetti evolutivi infatti gli impairment a        tere la relazione terapeutica, che deve essere impostata
livello motorio e cognitivo appaiono simili (37).                   facendo attenzione alle caratteristiche del soggetto. In
   Dal punto di vista diagnostico vi sono evidenti differen-        secondo luogo vi è il rischio di utilizzare strumenti poco
ze nei quadri clinici in età adulta che rendono facilmente          efficaci: le psicoterapie “classiche”, ad esempio, mostrano

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numerosi limiti con soggetti che utilizzano una chiave di           zione con Associazione Asperger Italia (ASA) ed è stato
lettura della realtà (e dei rapporti sociali) estremamente          istituito un ambulatorio specialistico per la comorbidità
concreta e che quindi sono poco in grado di utilizzare i            psichiatrica in soggetti adulti con AS. Presso tale spazio
consueti caratteri metaforici delle interpretazioni o del           soggetti con diagnosi accertata di AS possono effettuare
lavoro relazionale. Infine, anche in caso di buon contatto          una valutazione specialistica per situazioni cliniche con-
terapeutico e di terapia efficace, il rischio di ricadute è         comitanti e essere trattati da personale specificatamente
molto frequente se non vengono modificate le condizio-              formato.
ni di partenza, poiché il soggetto, una volta superata la
situazione di difficoltà rischia di trovarsi nuovamente di
fronte a tutti quei fattori precipitanti che l’avevano favo-
rita senza aver appreso modalità efficaci per affrontarle.
Un corretto inquadramento diagnostico è necessario                  (1) Dipartimento di Salute mentale e Neuroscienze
quindi per permettere l’impostazione di una corretta                ASST Fatebenefratelli-Sacco
terapia delle condizioni emergenti e per poter impostare
un trattamento multi-disciplinare complesso, che associ
all’intervento psicofarmacologico anche interventi di
tipo psico-educazionale e di coaching, mirato al disturbo
autistico sottostante.
   Diversi trattamenti farmacologici sono risultati effi-
caci per trattare le condizioni associate: antidepressivi,
ansiolitici, antipsicotici di seconda generazione. La tera-
pia cognitivo-comportamentale è risultata efficace nella
gestione degli aspetti ansioso-depressivi, soprattutto in
associazione con altri trattamenti.
   La gestione delle comorbidità psichiatriche prevede
personale con una specifica formazione: purtroppo,
soprattutto per soggetti in maggiore età, vi è un’assoluta
carenza di servizi specialistici che possano effettuare un
corretto inquadramento clinico e il successivo tratta-
mento di queste condizioni. Questo è particolarmente
verso per quei soggetti senza deficit intellettivo e con
disturbi dello spettro autistico ad alto funzionamento e
risulta una criticità estremamente comune non solo su
tutto il territorio italiano ma anche a livello europeo e
nord-americano (17).
   Per supplire a questa lacuna dei nostri servizi recente-
mente alcuni centri hanno iniziato a definire protocolli
specifici per intervenire in queste condizioni. Presso la
nostra azienda è stato definito un protocollo di conven-

Psichiatria Oggi XXIX, 1, 2016                                 92
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Psichiatria Oggi XXIX, 1, 2016                                        94
COME SI COLLABORA A
Tutti i Soci e i Colleghi interessati possono collaborare alla redazione
del periodico, nelle diverse sezioni in cui esso si articola.
Per dare alla rivista la massima ricchezza di contenuti, è opportuno, per
chi lo desidera, concordare con la Redazione i contenuti di lavori di
particolare rilevanza inviando comunicazione al Direttore o la segre-                     Presidente:
teria di redazione, specificando nome cognome e numero di telefono,                Massimo Rabboni (Bergamo)

all’indirizzo redazione@psichiatriaoggi.it                                              Presidente eletto:
                                                                                  Massimo Clerici (U. Mi Bicocca)

NORME EDITORIALI                                                                           Segretario:
                                                                                 Mauro Percudani (Garbagnate, Mi)
Lunghezza articoli: da 5 a 15 cartelle compresa bibliografia e figure.
Cartella: Interlinea singola carattere 12, spaziatura 2 cm sopra e sotto                Vice-Segretario:
                                                                                    Giancarlo Cerveri (Milano)
2,5 cm sin/dx.
Ogni articolo deve contenere nell’ordine:                                                    Tesoriere:
                                                                                   Gianluigi Tomaselli (Bergamo)
-- Titolo
-- Cognome e Nome di tutti gli autori (c.vo, preceduto da di e seguito                 Consiglieri eletti:
                                                                                   Mario Ballantini (Somdrio)
   da asterischi)                                                                 Franco Spinogatti (Cremona)
-- Testo della ricerca                                                              Andrea Materzanini (Iseo)
                                                                                     Costanzo Gala (Milano)
-- Affiliazione di tutti gli autori                                              Orsola Gambini (U. Mi Statale)
                                                                                      Claudio Cetti (Como)
-- Indirizzo email per corrispondenza da riportare nella rivista                   Giuseppe De Paoli (Pavia)
-- Eventuali figure tabelle e grafici devono trovare specifico riferimento            Nicola Poloni (Varese)
                                                                                  Antonio Magnani (Mantova)
   nel testo                                                                          Emi Bondi (Bergamo)
-- Ringraziamenti ed eventuali finanziamenti ricevuti per la realizzazione          Ettore Straticò (Mantova)
                                                                                  Roberto Bezzi (Legnano, Mi)
   della ricerca                                                                 Marco Toscano (Garbagnate, Mi)
-- Bibliografia: inserire solo i riferimenti bibliografici essenziali: massimo     Antonio Amatulli (Sirp.Lo)
                                                                                   Caterina Viganò (Sirp.Lo)
   25 titoli, numerati, disposti secondo ordine di citazione nel testo, se
   citati secondo le norme dell’INDEX medico, esempio:                                  Rappresentanti

    1. Cummings J.L., Benson D.F., Dementia of the Alzheimer                       Sezione “Giovani Psichiatri”:
                                                                                    Alessandro Grecchi (Milano)
      type. An inventory of diagnostic clinical features. J Am Geriatr           Francesco Bartoli (Monza Brianza)
      Soc., 1986; 34: 12-19.                                                          Giacomo Deste (Brescia)
                                                                                    Giovanni Migliarese (Milano)
   Nel testo la citazione dovrà essere riportata indicando tra pa-
                                                                                        Membri di diritto:
   rentesi il numero relativo al teso citato, ad esmpio (1).                              Giorgio Cerati
                                                                                         Angelo Cocchi,
                                                                                         Arcadio Erlicher,
I lavori vanno inviati all’indirizzo e-mail redazione@psichiatriaoggi.it in             Claudio Mencacci,
formato .doc o .odt. Nella mail dovrà essere indicato nome e cognome                     Emilio Sacchetti
                                                                                          Silvio Scarone
dell’autore che effettuerà la corrispondenza ed un suo recapito telefonico.
Nella stesura del testo si chiede di evitare: rientri prima riga paragrafo,          Consiglieri Permanenti:
                                                                                       Alberto Giannelli
tabulazioni per allineamenti, più di uno spazio tra una parola e l’altra,                Simone Vender
a capo manuale salvo inizio nuovo paragrafo e qualunque operazione                        Antonio Vita
                                                                                         Giuseppe Biffi
che trascenda la pura battitura del testo.
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