Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli insegnanti?

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Vittorio Lodolo D’Oria Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli
insegnanti

Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale

degli insegnanti?

V. Lodolo D’Oria1, F. Pecori Giraldi2, M. Della Torre3, A. Iossa Fasano4, F. Vizzi5, S. Fontani6,

A. Vitello7, S. Cantoni8, A. Pascale9, P. Frigoli10.
1
   Medico Rappresentante delle Casse Pensioni INPDAP in seno al Collegio Medico per l’inabilità al lavoro della ASL
Città di Milano; responsabile area “Studio e tutela del benessere psicofisico degli operatori in ambito scolastico” della
Fondazione IARD.
2
  Istituto Auxologico Italiano, Ospedale S. Luca IRCCS - Milano.
3
  Unità Operativa di Medicina del Lavoro, Ospedale L. Sacco – Polo Universitario - Milano
4
  Collegio Medico per l’inabilità al lavoro della ASL Città di Milano – Medico psichiatra
5
  Servizio di Medicina Legale – ASL 1 Torino
6
  Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro – ASL Città di Milano
7
  Servizio di Medicina Legale – ASL Città di Milano
8
   Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro – ASL Città di Milano
9
   Dottoranda di ricerca in Modelli di formazione – Università degli Studi della Calabria
10
   Mamaco S.a.s. - Partnership pubblico-privato nei settori Scuola e Sanità - Milano

KEYWORDS
Teachers; students; school; helping professions; burnout; psychiatric disease.

SUMMARY
“Is there any correlation between psychiatric disease and teaching profession?”. Background: Some professional
categories are at risk for burnout due to job-related stressors. Burnout is characterized by physical and emotional
exhaustion, apathy, cynical attitude, poor personal accomplishment and reduced self-control. Several studies on
occupational stress have demonstrated that burnout has a strong impact on helping professions and, in particular, on
teachers. Objectives: The purpose of the study is to highlight and compare differences among clinical disorders
diagnosed in four different classes of workers belonging to the Public Administration with particular focus on job-related
and mental disorders. Materials and methods: Based on the data collected in 3.447 medical examinations, performed
within Milan Health District from January 92 to December 03 - in order to assess people disability - researchers
compared four categories of state employees (teachers, clerks, health care professionals and blue collars). Results: The
findings reveal that teachers’ risk to develop psychiatric disorders is 2-, 2.5-, and 3-fold higher than that of clerks, health
care professionals and blue collars, respectively. Age or sex did not represent a confounding factor for increased rate of
psychiatric disorders. Interestingly teachers also presented an approximately 1.5 - 2 fold higher risk of developing
neoplasia, compared with clerks and blue collars. Conclusions: The increased prevalence of psychiatric disorders
among teachers, detected in this cohort of public employees filing for disability pension, is striking and warrants further
investigations. This finding points to the need for job related interventions aimed at buffering teachers’ psychiatric
disorders, a multidimensional issue which requires active debates among institutions, unions, school authorities, the
scientific community, professional associations and, last but not least, students and their families.

_________
Corrispondenza:
Vittorio Lodolo D’Oria
Via dei Chiaramonti 19 – 20148 Milano
E-mail: vittorio.lodolodoria@fastwebnet.it

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Vittorio Lodolo D’Oria Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli
insegnanti

RIASSUNTO

Alcune categorie di lavoratori, a causa di particolari fattori stressogeni legati all’attività professionale, sono soggetti a
rischio di sindrome del burnout. Tale condizione è caratterizzata da affaticamento fisico ed emotivo, atteggiamento
distaccato e apatico nei rapporti interpersonali, e sentimento di frustrazione. Autorevoli studi hanno accertato che tale
affezione rappresenta un fenomeno di portata internazionale, che ricorre frequentemente negli insegnanti. Sono altresì
rare le pubblicazioni comparative sulla prevalenza della sindrome del burnout nelle varie categorie professionali.
Addirittura inesistenti gli studi che valutano l’incidenza di psicopatologie tra gli insegnanti. Lo studio Golgota, partendo
dall’analisi degli accertamenti sanitari per l’inabilità al lavoro, effettuati dal Collegio Medico della ASL Città di Milano nel
periodo 1/92 – 12/03 per un totale di 3.447 casi clinici, ha operato un confronto tra quattro macrocategorie professionali
di dipendenti dell’Amministrazione Pubblica (insegnanti, impiegati, personale sanitario, operatori manuali). I risultati
mostrano che la categoria degli insegnanti - in controtendenza con gli stereotipi diffusi nell’opinione pubblica - è soggetta
a una frequenza di patologie psichiatriche pari a due volte quella della categoria degli impiegati, due volte e mezzo
quella del personale sanitario e tre volte quella degli operatori manuali. Lo studio evidenzia inoltre come gli insegnanti
presentino il rischio di sviluppare una neoplasia, superiore di 1.5-2 volte rispetto ad operatori manuali ed impiegati. Le
variabili sesso ed età non sono risultate essere fattori di confondimento ai fini dei risultati dello studio. Viene rilevata la
necessità di ulteriori approfondimenti epidemiologici, affiancati da contestuali interventi operativi volti a contrastare
tempestivamente il disagio mentale negli insegnanti. Si ritiene necessaria l’apertura di un dibattito che coinvolga
istituzioni, parti sociali, amministrazioni scolastiche, associazioni di categoria, studenti, famiglie e comunità medico-
scientifica, in ragione della portata e della multidimensionalità del problema che interessa gli ambiti sanitario, sociale,
culturale, economico ed istituzionale.

Introduzione
Sin dalla prima metà degli anni ‘80 la sindrome del burnout negli insegnanti è stata oggetto di
particolare attenzione da parte di molti autori internazionali (2,3, 9,17,19,20,27).
La condizione è stata riconosciuta come risultante di quattro elementi principali (6,18,20,22,25):
•       affaticamento fisico ed emotivo (emotional exhaustion and fatigue);
•       atteggiamento distaccato e apatico nei confronti di studenti, colleghi e nei rapporti
interpersonali (depersonalisation and cynical attitude);
•       sentimento di frustrazione dovuto alla mancata realizzazione delle proprie aspettative (lack
of personal accomplishment);
•       diminuzione dell’autocontrollo (reduced self-control).
Recenti studi confermano lo stress cui è sottoposta la categoria degli insegnanti (4,5,15,24,32)
riconducendone l’origine a fattori quali:
        peculiarità della professione (rapporto con studenti e genitori, classi numerose, retribuzione
insoddisfacente, risorse carenti, precariato, conflittualità tra colleghi, costante necessità di
aggiornamento);
        trasformazione della società verso una realtà di vita multietnica e multiculturale come
effetto della globalizzazione (crescita del numero di studenti extracomunitari);
        continuo evolversi della percezione dei valori sociali (introduzione di nuove politiche a
favore dell’handicap e conseguente inserimento di alunni disabili nelle classi; delega educativa da
parte della famiglia a fronte dell’assenza di genitori-lavoratori o di famiglie monoparentali; alleanza
genitori-figli a detrimento dell’asse genitori-insegnanti);
        evoluzione scientifica (avvento dell’era informatica e delle nuove tecnologie di
comunicazione elettronica);
        susseguirsi continuo di riforme (autonomia scolastica, lavoro d’équipe, innalzamento della
scuola dell’obbligo, ingresso anticipato nel mondo della scuola);
        riforma delle baby-pensioni;
        bassa considerazione sociale da parte dell’opinione pubblica.
Tra le categorie di fattori che influiscono sullo stress della persona riconosciamo:
•       le caratteristiche sociali e personali del soggetto: comprendono le caratteristiche individuali
(personalità, sesso, età, tolleranza, aspettative professionali, suscettibilità, stile cognitivo,
background culturale, razza, religione, tempra, tenacia, arrendevolezza, resistenza, livello socio-
economico, stile di vita, situazione familiare, life-events etc).
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•       i fattori oggettivi professionali: riguardano l’organizzazione scolastica e le condizioni di
lavoro (riforme scolastiche, precariato, ubicazione della scuola in zona urbana o rurale, carico di
lavoro, risorse didattiche, attrezzature, programma da svolgere, organizzazione degli orari di
lezione, funzioni obiettivo, chiarezza dei regolamenti di funzionamento, flussi di comunicazione
interna, frequenza delle riunioni, percorso di carriera, reporting/feedback inefficace etc).
Il disagio psicofisico degli insegnanti è dunque un tema di valenza internazionale da almeno
vent’anni come dimostrano gli studi condotti negli Stati Uniti (14), in Gran Bretagna (10), Israele
(37), Australia (24), Canada (36), Norvegia (29), Malta (8), Barbados (31) ed Hong Kong (1). Sul
tema sono stati anche condotti studi comparativi tra sistemi scolastici di differenti paesi come Italia
e Francia (33), Scozia e Australia (32), Giordania ed Emirati Arabi (1), Stati Uniti e Gran Bretagna
(13), Nuova Zelanda e Australia (23). Meno frequenti, ma altamente significativi, i lavori (7) che
hanno effettuato un confronto tra l’incidenza del burnout su categorie professionali differenti (ad es.
insegnanti/impiegati).

Razionale dello studio
Partendo dall’analisi dei verbali relativi agli accertamenti sanitari per l’inabilità al lavoro svolti dai
Collegi Medici (istituiti ai sensi dell’art. 13 della legge 8 agosto 1991, n. 2741) nel periodo 1/92 –
12/03 e concernenti i lavoratori iscritti alle Casse Pensioni INPDAP (Istituto Nazionale Pensioni
Dipendenti Amministrazione Pubblica) residenti nella città di Milano, lo studio Golgota si propone di
osservare:
•        composizione della popolazione facente domanda in base alla categoria professionale di
appartenenza (operatori manuali, impiegati, personale sanitario, insegnanti);
•        tipologia di patologie – suddivise per aree terapeutiche – alla base delle domande
d’inabilità al lavoro;
•        prevalenza delle patologie ed in particolare di quelle psichiatriche nelle diverse categorie
professionali;
•        severità delle patologie psichiatriche, assumendo come indice prognostico di gravità il
provvedimento adottato dalla Commissione Medica competente (idoneità al lavoro,
temporanea/permanente inidoneità parziale, temporanea/permanente inabilità totale al lavoro);
•        eventuali differenze di prevalenza di patologie psichiatriche tra la categorie degli insegnanti
stratificati per livello d’insegnamento (scuola materna, elementare, media, superiore).
A fronte dell’ampia casistica osservata, lo studio ritiene verosimile l’assunto in base al quale le
caratteristiche sociali e personali abbiano un peso analogo nel determinare la patologia
psichiatrica nei quattro raggruppamenti professionali. Ne discende pertanto che le eventuali
differenze sono imputabili ai fattori oggettivi professionali.

Materiali e metodi
Lo studio Golgota è stato reso possibile grazie alla raccolta dei dati2 eseguita direttamente dal
medico INPDAP che ha partecipato – ai sensi dell’art. 13 della L. n. 275/91 e con le modalità
previste dalla circolare 15 novembre 1991, n. 9/I.P del Ministero del Tesoro – alle visite medico-
collegiali effettuate presso l’Azienda Sanitaria Locale Città di Milano.
L’analisi statistica effettuata si riferisce ad un arco temporale di 12 anni (01/1992 – 12/2003) per un
totale di 3447 pratiche di accertamenti d’inabilità al lavoro inerenti altrettanti lavoratori.
Per ciascun soggetto sottoposto ad accertamento sono stati raccolti i dati riguardanti sesso, età al
momento della visita, professione, ente di appartenenza, diagnosi, provvedimento adottato dalla
Commissione Medica.
Per la categoria degli insegnanti è stato rilevato, come dato aggiuntivo, il settore d’insegnamento
(scuola materna, elementare, media, superiore).
Si è proceduto inizialmente a suddividere le patologie – che hanno motivato le domande di inabilità
al lavoro dei 3447 casi – in base all’apparato colpito, per poi confrontare i dati riguardanti gli
insegnanti con quelli della restante popolazione aggregata. Sono stati in seguito confrontati i

1
  Visite medico-collegiali finalizzate all’accertamento della sussistenza o meno della condizione di inabilità (non
derivante da causa di servizio) assoluta e permanente, a qualsiasi proficuo lavoro ed in subordine all’accertamento della
“inidoneità relativa alle sole mansioni esercitate” (circolare 15 novembre 1991, n. 9/I.P. del Ministero del Tesoro)
2
  Nel rispetto della legge n. 675/1996 sul trattamento dei dati sensibili
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risultati delle quattro categorie professionali individuate e, laddove sono emerse differenze
statisticamente significative tra gli insegnanti e le altre categorie osservate, si è proceduto ad un
approfondimento degli scostamenti evidenziati.
Il Collegio medico competente, afferente al Servizio di Medicina Legale, risulta composto da
quattro membri: il presidente – un medico dirigente di struttura complessa3 – un medico specialista
in Medicina del Lavoro; un medico del Servizio di Medicina Legale; un medico rappresentante la
Cassa pensioni cui il lavoratore risulta iscritto.
Per i casi clinici di competenza psichiatrica l’organo sanitario collegiale si avvale di uno specialista
psichiatra. Per la stesura di relazioni psichiatriche integrative – resesi necessarie ai fini della
diagnosi finale – il Collegio si avvale dei Centri Psico Sociali di zona competenti per territorio,
sempreché il paziente non risulti essere già in carico a una struttura specializzata pubblica o
privata accreditata.
Gli ulteriori dati occorrenti ai fini dello studio sono stati reperiti presso la Sede Provinciale INPDAP
di Milano, il Provveditorato agli Studi di Milano e sul sito internet del Ministero della Pubblica
Istruzione (MIUR).
Il lavoratore ha infine facoltà di integrare il collegio medico con un sanitario di propria fiducia,
assumendosene l’onere economico.4
Ai fini delle elaborazioni statistiche sono stati considerati “psichiatrici” tutti quei casi che
contemplavano, nell’ambito della diagnosi conclusiva accertata dal Collegio Medico, una patologia
di pertinenza della omonima branca specialistica. Si è quindi proceduto a conteggiare
separatamente le diagnosi esclusivamente psichiatriche (senza cioè concomitanze di patologia di
altra natura), da quelle dove la patologia psichiatrica è associata ad altra affezione.
Le patologie psichiatriche sono state riunite in gruppi di categorie compatibili con la classificazione
del DSM-IV TR e ispirati all’approccio psicodinamico (16).
L’abuso di sostanze e il disturbo dell’alimentazione sono stati uniti a causa delle sovrapposizioni
frequenti tra bulimia e alcolismo; quest’ultimo – a sua volta – avrebbe dovuto essere distinto dalle
tossicomanie da sostanze psicoattive con una tripartizione che sarebbe però risultata
frammentaria.

Analisi statistica
I risultati sono stati ottenuti utilizzando il software Statview (Abacus Concepts Inc, Berkeley CA,
U.S.A.). Il confronto tra proporzioni è stato effettuato tramite il test chi quadro (χ2) oppure il test
esatto di Fisher, a seconda della numerosità del campione. Per confronti multipli, è stata applicata
la correzione di Bonferroni. Per il confronto tra medie sono stati utilizzati il test t di Student per dati
non appaiati, oppure l’ANOVA seguito dal test post-hoc di Bonferroni. Il rischio relativo è stato
calcolato confrontando il rischio tra insegnanti e altre categorie di professioni, il rischio attribuibile
(i.e. frazione eziologica) è stato calcolato come percentuale di 1–1/rischio relativo. Gli intervalli di
confidenza al 95% (C.I.) dei rischi calcolati sono stati ottenuti utilizzando la formula di Miettinen. Al
fine di stabilire la presenza di fattori di confondimento, quali età e sesso, la casistica è stata
stratificata per classi di età o per sesso. Per ogni classe è stata calcolata la somma dei rischi
specifici pesati per la proporzione di soggetti della medesima classe. I risultati sono espressi come
media ± errore standard della media.

Risultati
Sono state esaminate 3447 pratiche di accertamento per l’inabilità al lavoro relative a 774
insegnanti, 651 impiegati (colletti bianchi), 1556 operatori manuali (colletti blu) e 466 operatori
sanitari.
Il database è costituito da 2407 donne e 1040 uomini con età media di 46.25 ± 0,15 anni, estremi
21-69 anni. Non c’è una differenza significativa tra l’età degli uomini e delle donne (46.24 ± 0.29 vs
46.25 ± 0.18, NS). L’età degli insegnanti è risultata significativamente superiore a quella di tutte le
altre categorie professionali (tabella 1); anche l’età degli operatori manuali è apparsa mediamente
superiore rispetto a quella di impiegati e sanitari. Il sesso femminile è risultato largamente

3
  Con riferimento alla Circolare del Ministero del Tesoro del 15-11-1983, n. 608 ed alla citata circolare 15 novembre
1991, n. 9/ I.P.
4
  art. 13 L. 8 agosto 1991, n. 274
                                                                                                                        4
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rappresentato tra insegnanti e sanitari, prevalente – seppur in maniera più contenuta – in impiegati
e operatori manuali, rappresentando rispettivamente, il 77.9%, 75.2%, 59.4% e 68.5%. La
proporzione di donne è risultata significativamente superiore in insegnanti e sanitari rispetto alle
altre due categorie professionali (p
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insegnanti
5.8% negli insegnanti e 0.26% nelle altre categorie (χ2= 121.14; p
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insegnanti
Tabella 3 - Classificazione delle patologie psichiatriche diagnosticate secondo il DSM IV nelle
categorie professionali (valori espressi come numero e percentuale sul totale delle patologie
psichiatriche per ciascuna categoria).

                             IMPIEGATI       INSEGNANTI          OPERATORI          SANITARI           TOTALE

  Disturbi dell’umore        91 (37,1%)       151(39,1%)         86 (32,5%)         47(35,9%)         375 (36,5%)

        Disturbo
                              4 (1,6%)          3 (0,8%)             1(0,4%)         1(0,8%)           9(0,9%)
   dell’adattamento
    Disturbi d’ansia         82 (33,5%)       125 (32,4%)        85 (31,9%)        43 (32,8%)         335(32,6%)

Disturbi di personalità      20 (8,2%)         45 (11,6%)            19 (7,1%)       6(4,6%)           90(8,8%)

 Schizofrenia ed altri
                             38 (15,5%)        41(10,6%)             45 (17%)       28(21,3%)         152(14,8%)
  disturbi psicotici

   Demenze ed altri
                              1 (0,4%)          6 (1,6%)             4 (1,5%)        2(1,5%)           13 (1,3%)
   disturbi cognitivi

  Disturbi dissociativi       1 (0,4%)           4(1%)               1 (0,4%)        1(0,8%)           7 (0,7%)

 Disturbi somatoformi            0              3 (0,8%)             4 (1,5%)        2(1,5%)           9 (0,9%)

 Abuso di sostanze e
                              6 (2,4%)          5(1,3%)              11(4,2%)             0            22 (2,1%)
  anoressia nervosa

   Ritardo mentale               0                   0               7 (2,7%)             0            7(0,7%)

 Disturbi del controllo
                              2 (0,8%)          3 (0,8%)             2 (0,8%)        1(0,8%)           8 (0,8%)
     degli impulsi
        Totale                  245                 386                265             131               1027

Riguardo alla possibilità di sviluppare patologie psichiatriche associate ad altre condizioni
morbose, la distribuzione di “patologie psichiatriche pure” e “patologie psichiatriche associate” è
risultata sovrapponibile nelle diverse categorie professionali salvo una prevalenza
significativamente superiore di “patologie psichiatriche associate” negli operatori manuali (P<
0.0001) (tabella 4).

Tabella 4 - Proporzione di patologie psichiatriche pure e patologie psichiatriche associate nelle
diverse categorie di iscritti INPDAP. I dati sono espressi come percentuale delle patologie
psichiatriche totali per ciascuna categoria.

                        INSEGNANTI              IMPIEGATI            OPERATORI MANUALI              SANITARI
                        F            M          F            M            F           M         F            M
PSICOPATIE       207 (69%)     62 (72,1%) 124 (74,3%) 60 (77%)        78 (46,4%)   71 (74%) 66 (66%)     20 (62,5%)
PURE
PSICOPATIE        93 (31%)     24 (27,9%)   43 (25,7%)    18 (23%)    90 (53,6%)   25 (26%) 34 (34%)     12 (37,5%)
ASSOCIATE
TOTALE                 300        86           167          78           168         96         100          32
                                                                                                                      7
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insegnanti
Dal momento che gli insegnanti sono significativamente più “attempati” al momento della richiesta
di inabilità rispetto alle altre categorie di dipendenti (tabella 1) è stata effettuata la stratificazione
per età del rischio relativo. Questa analisi ha indicato che l’età non è un fattore di confondimento
infatti il rischio relativo cumulativo di patologia psichiatrica per età non differisce da quello grezzo
(RRetà= 2.09 e RRgrezzo= 2.08). L’età dei soggetti sottoposti ad accertamenti d’inabilità per patologie
di natura psichiatrica è risultata sostanzialmente sovrapponibile all’età di soggetti che non
presentavano una patologia psichiatrica (rispettivamente 46.2 ± 0.26 vs 46.3 ± 0.18 anni, NS). E’
stata peraltro riscontrata una tendenza ad un’età più giovane tra gli insegnanti affetti da patologie
psichiatriche rispetto agli insegnanti che non presentavano patologia psichiatrica (48.8 ± 0.37 anni
negli insegnanti con motivazioni psichiatriche vs 50.2 ± 0.41 anni senza motivazioni psichiatriche;
p
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insegnanti
Tabella 7 – Provvedimenti del collegio medico a carico degli insegnanti, suddivisi per patologie
psichiatriche e non psichiatriche.

                                                            INSEGNANTI
                     GIUDIZIO           PATOL. NON PSICHIATRICHE   PATOL. PSICHIATRICHE
                      Idoneo                59          15,2%          34        8,8%
          Non idoneo temporaneamente
                all'insegnamento             77           19,9%        107         27,6%
          Non idoneo all'insegnamento       229           59,0%        205         53,1%
           Temporaneamente inabile           0            0,0%          2          0,5%
                    Inabile                 23            5,9%         38           9,9%
                    Totale                  388           100%         386         100%

L’inidoneità all’insegnamento è stata riconosciuta nella stessa percentuale di insegnanti che non
presentavano motivazioni psichiatriche (78.9%), mentre la proporzione di insegnanti senza
patologie psichiatriche ritenuti idonei è apparsa nettamente superiore (15.2%; p
Vittorio Lodolo D’Oria Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli
insegnanti
TIROIDE                             4 (3,7%)        1(1,7%)         3 (2,6%)        2 (3,7%)   10 (3%)
UTERO                               7 (6,5%)         3 (5%)         4 (3,5%)        3 (5,6%)   17 (5%)
VESCICA                             1 (0,93%)       1(1,7%)         3 (2,6%)            0      5 (1,5%)
ALTRI                               2 (1,9%)            0               0           3 (5,6%)   5 (1,5%)
TOTALE                                 108             59              115             54         336

Garfico 2 - Prevalenza di patologie neoplastiche nelle categorie professionali analizzate

                         20
                         18
                         16        14,2
                         14
                                                                               11
                         12
           Percentuale

                                                 9,2
                         10
                                                              7,2
                          8
                          6
                          4
                          2
                          0
                              INSEGNANTI    IMPIEGATI    OPERATORI       SANITARI
                                                          MANUALI

L’analisi demografica del campione ha evidenziato che i soggetti con neoplasia presentano un’età
media più avanzata rispetto alla restante popolazione (49.9 ± 0.42 vs 45.9 ± 0.16 anni, p
Vittorio Lodolo D’Oria Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli
insegnanti
Figura 3 - Prevalenza di patologia laringea nei differenti gruppi professionali analizzati

                              7
                                        5,8
                              6

                              5
                Percentuale

                              4

                              3

                              2

                              1                     0,5        0,26
                                                                               0
                              0
                                  INSEGNANTI   IMPIEGATI   OPERATORI    SANITARI
                                                            MANUALI

Non vi erano differenze significative per quanto concerne l’età e la distribuzione di donne e uomini
tra insegnanti affetti o non affetti da laringopatia. Parimenti, la stratificazione per età e sesso non
ha modificato il rischio relativo di laringopatia per gli insegnanti (RRgrezzo= 21.9, RRetà= 23.9,
RRsesso= 22.1). La prevalenza di laringopatia era altresì paragonabile nei diversi livelli di
insegnamento (rispettivamente 4.8%, 4.0%, 6.4% e 6.9% per insegnanti di scuola materna,
elementare, media e superiore). La presenza di patologia laringea ha portato nella quasi totalità
dei casi al riconoscimento di inidoneità all’insegnamento (88.2%) mentre il restante 11.8% è stato
ritenuto idoneo. Questo dato è in accordo con la letteratura che riconosce ampiamente
l’associazione tra affezioni a carico dell’apparato fonatorio e la categoria degli insegnanti (28, 34,
35, 40).

Discussione
La situazione rilevata dallo studio Golgota, in decisa controtendenza rispetto ai luoghi comuni sugli
insegnanti (lavorano solo mezza giornata e dispongono di lunghissimi periodi di vacanza), vede la
categoria dei docenti particolarmente esposta al rischio di sviluppare patologie psichiatriche oltre
che le oramai riconosciute laringopatie.
L’analisi effettuata sembrerebbe escludere come elementi di confondimento sia l’età che il sesso,
facendo ricadere per intero l’esito dei risultati dello studio sull’attività professionale esercitata.
In uno studio analogo – effettuato recentemente nella ASL di Torino su 596 insegnanti che hanno
subito gli accertamenti di inabilità al lavoro nel periodo 1996-2002 (39) – emergono sconcertanti
conferme a quanto osservato a Milano. Infatti la percentuale di motivazioni psichiatriche alla base
delle domande è del 48.9% rispetto al 49.8% del presente studio.
Già nel 1979 (quando ancora non esistevano gli antidepressivi di ultima generazione – noti come
SSRI – e gli psicofarmaci erano a prevalente prescrizione specialistica), uno studio su 2.000
insegnanti dell’area milanese rilevò che il 30% del campione faceva uso di psicofarmaci (12).
Ricordiamo anche come in un recente studio canadese (36), tra le coping strategies negative più in
uso, viene indicato proprio un frequente ricorso all’uso di farmaci delle classi ansiolitici, ipnotici,
sedativi e antidepressivi (fenomeno noto come medicalizzazione del disagio).
Una trattazione a parte merita il particolare rilievo sociale del problema. Questo coinvolge nella
sola Italia un milione d’insegnanti, sette milioni di studenti con le rispettive famiglie e le istituzioni
che si trovano ad affrontare le conseguenze socio-economiche di un sistema scolastico inefficiente
(demotivazione e assenteismo della classe docente, aumento dei costi per supplenze e giorni di
malattia da retribuire, pensioni d’inabilità, equo indennizzo, assistenza sanitaria).
Anche la riforma delle cosiddette baby-pensioni (1992), pur operando nel senso del risanamento
economico, ha indubbiamente contribuito a slatentizzare una situazione sommersa, sottraendo

                                                                                                       11
Vittorio Lodolo D’Oria Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli
insegnanti
una via di fuga spontanea agli insegnanti in difficoltà oggi tenuti a lavorare fino ai 60 anni (donne) e
65 anni (uomini).
Osservando l’andamento delle domande d’inabilità al lavoro su base psichiatrica - nei trienni del
periodo 1992-2003 - non è da escludere anche per il futuro un continuo aumento delle istanze, al
fine di ottenere il trattamento pensionistico anticipato (grafico 4).

Figura 4 – Andamento nel tempo delle richieste di idoneità al lavoro per patologie psichiatriche in
tutti i dipendenti INPDAP analizzati, nella sola categoria degli insegnanti e nelle altre categorie
professionali.

                        60                                 55,9        56,9        Psicopatie iscritti INPDAP
                                             48,7                                  Psicopatie insegnanti
                        50      44,5                                               Psicopatie altre categorie
                                                         41,9
                        40
          Percentuale

                                                                33,1 33,3
                        30                 28,9                             26,7
                             26,2                 24,3
                                    20,8
                        20

                        10

                        0
                             1992-1994 1995-1997 1998-2000 2001-2003

Si considerino poi a parte le implicazioni di alcune recenti disposizioni, che pongono in capo
all’amministrazione di appartenenza l’attivazione d’ufficio della pratica, qualora il dipendente riporti
lesioni per certa o presunta ragione di servizio o abbia contratto infermità nell’esporsi per obbligo di
servizio a cause morbigene e dette infermità siano tali da poter divenire causa d’invalidità o di altra
menomazione dell’integrità fisica, psichica o sensoriale (art. 3 D.P.R. 29 ottobre 2001, n. 461).
A fronte delle suddette considerazioni appare quanto meno insolito il silenzio delle direzioni centrali
dei sindacati di categoria, tenuto poi conto che fu proprio la CISL (12) – nella succitata ricerca – a
lanciare 25 anni fa un grido d’allarme sull’argomento. Il fatto assume poi particolare pregnanza in
un momento cruciale come quello attuale dove – nel confronto sindacato/istituzioni – risultano
all’ordine del giorno le riforme di scuola e pensioni.
Da ultimo si segnala come la denuncia di casi di mobbing, da parte dei soggetti affetti da patologie
psichiatriche, sia oltremodo frequente, evidenziando un’interrelazione importante – e non ancora
sufficientemente indagata – tra disadattamento lavorativo e disagio mentale.
Venendo infine agli attori-protagonisti del sistema (insegnanti, dirigenti scolastici, medici di
medicina generale, medici legali e del lavoro, specialisti psichiatri e psicologi, opinione pubblica –
studenti e famiglie – e mass-media) appare evidente come, trattandosi di una questione
complessa, le principali azioni d’intervento ipotizzabili possono essere schematizzate in:
•        ricerca/studio epidemiologico sul disagio mentale nella categoria;
•        sensibilizzazione sul fenomeno per imparare a riconoscere, trattare e prevenire il disagio
mentale;
•        informazione della comunità scientifica sul fenomeno – attraverso la divulgazione delle
ricerche scientifiche;
•        formazione/educazione ECM effettuata dagli specialisti a favore dei medici di medicina
generale (MMG) sull’approccio terapeutico integrato alla patologia ansioso-depressiva
contrastando il fenomeno noto come medicalizzazione del disagio;
•        facilitazione del reinserimento lavorativo e sociale del soggetto disagiato;
                                                                                                                12
Vittorio Lodolo D’Oria Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli
insegnanti
•      prevenzione: MMG mettono in guardia gli insegnanti dal rischio professionale di disagio
mentale e li informano sulle coping strategies da adottare per difendersi;
•      sondaggi d’opinione sugli stereotipi nei confronti degli insegnanti e conseguente campagna
di comunicazione sul reale stato del fenomeno per restituire dignità sociale alla professione.
Nel progetto – ovviamente supportato dalle istituzioni – dovranno essere coinvolti i sindacati e tutte
le associazioni di categoria dei succitati attori-protagonisti (tabella 9).

Conclusione
Il disagio mentale negli insegnanti richiede necessariamente ulteriori approfondimenti. Le comunità
nazionale e internazionale sono chiamate urgentemente ad adottare interventi per contrastarne
crescita e diffusione. Occorrono riflessioni che prospettino soluzioni operative, obbligatoriamente
articolate, riguardo ai diversi aspetti di un problema composito.
Legislatore, parti sociali, comunità medico-scientifica, associazioni di categoria, associazioni
studentesche e familiari, nonché singoli individui sono chiamati ad aprire un dibattito indispensabile
e costruttivo nella società che cambia, riconoscendo che un ulteriore ritardo non avrebbe
giustificazioni ma solo conseguenze negative in termini di salute, economia e cultura per l’intera
collettività.
Particolarmente appropriato per la discussione risulta infine il momento attuale che vede all’ordine
del giorno il tema della riforma scolastica e previdenziale.

                                                                                                      13
Vittorio Lodolo D’Oria Quale rischio di patologia psichiatrica per la categoria professionale degli insegnanti
      Tabella 9 – Matrice attore-azione relativa al piano di intervento per il contenimento del disagio mentale nella categoria professionale degli
      insegnanti.
                      Sensibilizzazione                 Informazione                   Formazione                         Ricerca                           Cura                      Prevenzione
            Azione

Attore
Specialista (SP)                                      Divulgazione di studi su                                    SP partecipa a studi clinici     SP tratta i casi complessi       SP fornisce ai medici
                                                     burnout e disagio mentale                                    per dare una dimensione al                                       generici indicazioni per
Psichiatra                                           negli insegnanti tra gli SP                                    problema e verificare il                                     trattare a 360° la patologia
Psicologo                                             per informarli che tra le                                       nesso tra burnout e                                           ansioso-depressiva e
                                                      helping profession è una                                     patologia psichica vera e                                       suggerisce loro i casi di
Medico Lavoro                                        categoria a elevato rischio                                       propria ai fini del                                       pertinenza dello specialista
Medico Legale                                               professionale                                         riconoscimento nel DSM-
                                                                                                                            IV-TR

Medico di                                             Divulgazione di studi su     Attivazione di corsi ECM        MMG partecipa a studi             MMG tratta i casi di            MMG tiene corsi di
                                                     burnout e disagio mentale      perché MMG trattino la         epidemiologici su larga              burnout                   prevenzione del disagio
Medicina                                                negli insegnanti tra i         patologia ansioso-         scala per stabilire i fattori                                    mentale, autodiagnosi,
Generale                                             MMG per informarli che è          depressiva a 360°,         di rischio, la dimensione                                        autocura, auto-aiuto e
                                                       una categoria a rischio      riconoscano il burnout,       del problema e le coping                                        orientamento al supporto
(MMG)                                                      professionale           sappiano orientare allo SP             utilizzate                                                medico specialistico
                                                                                          ed evitino la
                                                                                      medicalizzazione del
                                                                                   disagio prescrivendo solo
                                                                                     farmaci antidepressivi

Insegnante (INS),           Campagna di                Attivazione di corsi di         Organizzazione di               INS è oggetto di           INS mette in atto le coping         INS partecipa alla
                     comunicazione rivolta agli       specializzazione per gli       seminari dove i MMG            osservazione a inizio,           strategies positive e i           prevenzione con
Dirigente             INS per far conoscere il       INS per favorire nascita e     spiegano agli INS come             metà e fine anno.           principi di autodiagnosi,     passaparola, orientamento
Scolastico,            rischio professionale,         sviluppo di tecniche di      riconoscere e affrontare il     Ricerche su motivazione                  autocura.             dei colleghi a rischio per
                                come                    auto-aiuto e stress        disagio psico-fisico e a chi        della scelta della           INS esperto di burnout          un corretto supporto,
Ispettore              prevenirlo/affrontarlo,              management                rivolgersi in caso di       professione, autopercezio-            (tutor) collabora         tutoring, test d’ingresso
                     quali coping adottare, a chi                                           necessità              ne, coping, assenteismo,        nell’accogliere il collega     alla professione, check –
                       rivolgersi per ottenere                                                                     condizioni psicofisiche,       in difficoltà favorendone il        up durante l’anno,
                     aiuto, diminuire vergogna                                                                    zone urbane vs zone rurali,      reinserimento lavorativo          istituzione momenti
                            e isolamento                                                                               fattori di rischio                                          d’incontro (auto-aiuto)

Opinone Pubblica            Campagna di                                                                           OP e MM partecipano allo                                          MM e OP ricevono a
                     comunicazione rivolta alla                                                                     studio su percezione,                                         inizio, metà e fine anno i
e mass-media          popolazione per abbattere                                                                   stereotipi e aspettative sia                                   risultati delle ricerche sulla
(OP-MM)              stereotipi e far conoscere il                                                                    nei confronti della                                         salute del corpo docente.
                        nuovo ruolo educativo                                                                         professione sia nei                                               Prevedono uno
                     dell'insegnante e restituire                                                                    confronti dei singoli                                         spazio/rubrica dedicato
                       dignità alla professione                                                                             docenti                                                      alla categoria
                                docente                                                                                                                                          professionale e alla scuola
                                                                                                                                                                                           in generale

                                                                                                                                                                                                                  14
Lodolo D’Oria Vittorio Patologia psichiatrica insegnanti

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