LEGNO Guida alla scelta dei materiali in cucina - Ambiente Cucina

Pagina creata da Ludovica Cattaneo
 
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LEGNO Guida alla scelta dei materiali in cucina - Ambiente Cucina
Guida alla scelta
           dei materiali in cucina

           LEGNO
Ph. Haute Material

                     Introduzione
                     Caratteristiche tecniche
                     Il legno in cucina
                     Derivati del legno: i piallacci
                     Punti di debolezza: i possibili trattamenti
                     Uso e manutenzione
                     Derivati del legno: i pannelli
                     I principali legni utilizzati in cucina
                     Legni antichi
                     Le finiture e le lavorazioni
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IL LEGNO
LEGNO MASSICCIO E DERIVATI

                                 Introduzione
Se è ben noto che il legno sia un materiale naturale che deriva dai tronchi degli
alberi, molto meno conosciute sono invece la sua composizione e le sue ca-
ratteristiche, piuttosto che i pregi e i difetti che accompagnano il suo impiego
nella produzione dei mobili.
                                                 Testo di Franco Bulian - vice direttore Catas*
                                            Schemi a cura della Redazione di Ambiente Cucina

Sostenibilità ambientale                         Le certificazioni volontarie
Iniziamo quindi con il dire che il le-           Esistono poi delle certificazioni vo-
gno è un materiale che ha nel pro-               lontarie, in particolare la FSC e la
prio cuore un profondo legame con                PEFC, che sono nate prima dell’en-
la tradizione, ma che al tempo stesso            trata in vigore del regolamento eu-
rappresenta una risposta alle esigen-            ropeo citato e che attestano comun-
ze più avanzate del mondo moderno                que che prodotti realizzati con legno
in termini estetici, funzionali e soprat-        o con suoi derivati (ad esempio, pan-
tutto di “sostenibilità ambientale”.             nelli, carta, imballaggi, ecc.) deriva-
È, infatti, un materiale assolutamen-            no da foreste o piantagioni gestite in
te rinnovabile, in quanto può essere             modo sostenibile.
continuamente disponibile a patto
che si scelga di farne l’oggetto di una          Come si ricicla
“gestione sostenibile”: oggi la gran             Non serve certo dire che il legno è
parte del legno utilizzato dalle indu-           anche un materiale facilmente ri-
strie deriva da “piantagioni” dove gli           ciclabile al termine della vita di un
alberi vengono “coltivati” e raccolti a          qualsiasi prodotto che ne contiene:
maturazione, proprio come accade                 la produzione di pannelli (truciolari
per i prodotti che provengono dal                e Mdf in primis) e la generazione di
mondo dell’agricoltura.                          energia da biomasse ne fanno una
                                                 “materia seconda” spesso ricercata e
I regolamenti sul legno                          anche contesa nell’ambito di questi
In Europa vige attualmente il Rego-              impieghi.
lamento EU 995/2010 che prescrive
dei severi obblighi per gli operato-             I benefici del legno
ri della filiera legno al fine di evitare        C’è però un aspetto che rende il le-
l’importazione e la commercializza-              gno un materiale ancor più virtuoso
zione di legno illegale ovvero pro-              e unico sotto l’aspetto ambientale. È
veniente da disboscamenti o defore-              infatti noto che tutte le piante cresco-
stazioni non controllati.                        no, ovvero producono massa vege-
                                                 tale, assorbendo anidride carbonica

                                                                        IL LEGNO                  2
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IL LEGNO
dall’atmosfera con un ciclo che tutti                    UN MATERIALE ECOLOGICO
conosciamo come la “fotosintesi clo-
rofilliana”. Ebbene, è stato calcolato                   • Il legno utilizzato dai produttori di mobili
che per produrre un metro cubo di                           è frutto di piantagioni controllate e come
legno l’albero sottrae dall’atmosfera                       tale sostenibile
                                                         • È un materiale riciclabile
circa una tonnellata di questo gas.                      • La coltivazione degli alberi contribuisce a
Sappiamo bene quali e quanti danni                          diminuire l’effetto serra
l’effetto serra sta provocando in tutto
il mondo, generando cambiamenti e
sconvolgimenti climatici oramai mol-                    *CATAS è l’istituto italiano per la certificazione,
to seri ed evidenti: se l’effetto serra                 ricerca e prove nel settore legno-arredo. L’atti-
dipende dall’aumento della con-                         vità di CATAS si svolge in due centri operativi: il
centrazione di anidride carbonica                       primo si trova a San Giovanni al Natisone (Udi-
provocato dal continuo e crescente                      ne), il secondo a Lissone (Monza e Brianza),
impiego di combustibili fossili (pe-                    per un totale di 9.500 m2 di superficie coper-
                                                        ta. Lo staff è composto da chimici, ingegneri
trolio e carbone), incentivare la cor-                  e matematici a testimonianza della competen-
retta gestione della “risorsa legno”                    za e della specializzazione che sono alla base
per un sempre più massiccio impie-                      del successo dell’azienda.Per ogni materiale e
go nella produzione di beni, oggetti,                   prodotto, CATAS può comprovare l’effettiva ri-
mobili o addirittura case al posto di                   spondenza ai requisiti del cliente, la conformità
altri materiali rappresenta un modo                     alle specifiche previste dalle norme, il control-
per contrastarlo. Il perché è chiaro:                   lo della qualità, la sicurezza, la resistenza e la
                                                        durata. Le prove sono condotte in conformità
come abbiamo detto in precedenza,                       alle norme europee (EN), internazionali (ISO) e
il legno è infatti una sorta di “magaz-                 nazionali (UNI, DIN, BS, NF, ASTM, ANSI, etc.) o
zino” di anidride carbonica sottratta                   secondo capitolati specifici richiesti dal cliente
all’atmosfera. Nessun altro materia-                    (ad es. IOS MAT).
le può essere proposto affermando
che il suo impiego serve a migliorare
l’ambiente.
                                                                                      www.catas.com

RIVA 1920: La Cucina, disegnata da Matteo Thun, è realizzata in-
teramente in legno multistrato impiallacciato e disponibile in varie
qualità di legno, con la caratteristica finitura ad olio naturale agli
estratti di pino

                                                                                  IL LEGNO                    3
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IL LEGNO
CARATTERISTICHE TECNICHE

Bisogna innanzitutto considerare che attualmente sono note più di 30mila dif-
ferenti specie di alberi e che ognuna di esse si distingue dalle altre per le
proprie, specifiche caratteristiche. Il colore, la densità, la resistenza meccanica
sono dunque diverse da specie a specie.

La struttura del legno                     re molto veloce e consistente, con
Dal punto di vista anatomico il le-        conseguenze spesso molto negative
gno è costituito, in ogni caso, da una     sull’estetica (apertura delle giunzio-
struttura cellulare. Durante la vita       ni, rigonfiamenti, fessurazioni) e suc-
dell’albero, le cellule servono prin-      cessivamente sulle prestazioni del
cipalmente al trasporto della linfa,       prodotto.
mentre dopo il taglio e l’essiccazione
le cellule rimangono completamen-          Legno e acqua sono molto affini
te vuote, conferendo a questo mate-        Il legno assorbe e perde continua-
riale una spiccata porosità.               mente umidità, uno scambio inin-
Il legno è dunque leggero, posse-          terrotto con l’aria dell’ambiente in
dendo anche delle buone caratteri-         cui si trova. Questa dinamica deter-
stiche di isolamento termico e acu-        mina continui rigonfiamenti e ritiri
stico. D’altro canto questa porosità lo    del legno stesso, un fenomeno che
rende sensibile ai liquidi, che posso-     – se non si tiene sotto controllo l’u-
no facilmente penetrare e diffonder-       midità delle cucine, evitando periodi
si al suo interno.                         prolungati con valori “estremi” – può
Le cellule hanno inoltre una disposi-      portare gravi danni al nostro elemen-
zione prevalente in senso verticale ri-    to di legno.
spetto alla direzione di accrescimen-      Valori di umidità relativa dell’aria
to dell’albero e, pertanto, le zone        molto elevati, ad esempio, posso-
chiamate “di testa” sono caratteriz-       no determinare il rigonfiamento del
zate da una maggiore capacità di as-       legno e ci ritroveremmo con ante o
sorbimento dei liquidi. Un esempio:        cassetti che si aprono con difficoltà
le gambe di una sedia collocata su         e che possono “strusciare” sugli altri
un pavimento bagnato assorbono             elementi del mobile.
l’acqua molto facilmente e tendono         L’umidità dell’aria troppo bassa può
a rigonfiarsi e a spaccarsi.               causare, invece, la formazione di fes-
                                           surazioni, piuttosto che l’apertura dei
I punti critici da conoscere               giunti incollati, o dare vita a deforma-
Bisogna prestare sempre la massi-          zioni esteticamente poco piacevoli,
ma attenzione anche alle giunzioni         deformazioni che in un tempo più
delle cornici delle antine: anche qui      o meno lungo arriverebbero a com-
l’assorbimento di acqua o vapore da        promettere anche la funzionalità del
parte del legno “di testa” può esse-       mobile.

                                                               IL LEGNO               4
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IL LEGNO
Il colore del legno                         petuto con acqua può far emergere
Un altro aspetto che deve essere            delle alonature per effetto della “mi-
conosciuto riguarda il colore del le-       grazione” di queste sostanze verso la
gno, conferito da sostanze naturali         superficie.
conosciute con il nome di “estrattivi”.     Inoltre, la pulizia con preparati che
Sono sostanze che variano da spe-           contengono ammoniaca è estrema-
cie a specie per tipologia e quantità:      mente deleteria, in quanto può dare
esistono pertanto legni molto chiari,       vita alla formazione di spiacevoli e
come l’acero, o viceversa quasi neri,       indelebili macchie nerastre.
come l’ebano. Ci sono specie che
contengono estrattivi colorati con to-
nalità particolari – rosa, verde o ros-
si – e con una variabilità che a volte
dipende anche dalla zona di prove-
nienza dell’albero. Il colore del legno
è dunque difficilmente omologabi-
le, anche per l’effetto provocato nel
tempo dall’esposizione alla luce.

La maturazione
Gli estrattivi del legno non sono infatti
chimicamente stabili e si degradano
facilmente per effetto della sempli-
ce radiazione luminosa. Quest’effet-
to è a volte chiamato “maturazione”
del legno, per richiamare il fatto che
si tratta di un materiale naturale che
segue inevitabilmente le leggi della
natura.
                                            CARATTERISTICHE DA RICORDARE
Nel tempo, pertanto, il colore di una
cucina inevitabilmente cambierà,            • Porosità Dona leggerezza e buone
con effetti anche decisamente diffe-           caratteristiche di isolamento ma lo rende
renti tra una parte vicina a una fine-         molto sensibile all’umidità e anche alle
stra rispetto a quella più distante da         macchie
fonti luminose.                             • Maturazione Il legno invecchia e modi-
                                               fica nel tempo le proprie caratteristiche,
                                               con differenze fra le varie tipologie, so-
Le sostanze da evitare                         prattutto per quanto riguarda il colore
Un ultimo punto di attenzione nei           • Colore Viene conferito da sostanze natu-
confronti del legno riguarda il fatto          rali conosciute con il nome di “estrattivi”
che questi estrattivi colorati possono         che variano secondo le diverse tipologie
essere solubili in acqua e comunque            rendendole riconoscibili e uniche. Chi-
sensibili al contatto con sostanze             micamente non sono stabili nel tempo
acide o basiche. In qualche caso, ad           e quindi il legno esposto alla luce può
                                               cambiare colore
esempio con il rovere, il contatto ri-

                                                                    IL LEGNO                 5
IL LEGNO
IL LEGNO IN CUCINA

L’impiego del legno massiccio nelle          imitato anche con la riproduzione del-
cucine è in realtà abbastanza limitato.      la caratteristica porosità di questo ma-
Si possono trovare cucine completa-          teriale naturale.
mente in legno massiccio, realizzate
per lo più da aziende artigiane alta-        I legni ricostruiti
mente specializzate o da realtà indu-        Esistono poi dei piallacci prodotti con
striali più grandi che hanno scelto di       una sorta di legno ricostruito, chiama-
produrre solo con legno massello, ma         to legno multilaminare ma più noto
normalmente ciò che appare come le-          come precomposto o ricomposto.
gno è solo un sottile foglio di questo       Questi sono in realtà dei materiali mol-
materiale, chiamato piallaccio (vedi         to sofisticati che, partendo da specie
capitolo seguente “Derivati del legno:       legnose meno nobili, riescono a imi-
i piallacci”), con spessore anche infe-      tare qualsiasi legno con le tonalità di
riore al mezzo millimetro, incollato su      colore e di disegno desiderate.
un pannello (vedi capitolo finale su         Anche la definizione della specie le-
“Derivati del legno: i pannelli”).           gnosa può essere a volte ambigua, in
Tavoli, ante e mobili contenitori in le-     quanto esistono delle denominazioni
gno di noce, di ciliegio o di altre spe-     commerciali che sfruttano a volte una
cie legnose sono dunque realizzati           similitudine apparente ma che non ri-
quasi sempre in questo modo ovvero           flette la vera classificazione botanica
con pannelli “impiallacciati” che sono       di quel legno.
sempre di derivazione lignea.
Il legno massiccio lo possiamo invece         I NEMICI DEL LEGNO IN CUCINA
trovare nelle parti tornite di sedie, uti-
lizzato per la realizzazione delle gam-       • Umidità Soprattutto nel legno massello,
be di tavoli o nelle cornici, anche det-         se non adeguatamente lavorato e trattato,
to telaio, delle antine dei mobili la cui        può determinare rigonfiamenti o al contra-
                                                 rio, in un clima troppo secco, può causare
parte centrale è invece costruita con
                                                 ritiri del materiale con possibili fessurazioni
un pannello impiallacciato con un fo-         • Luce Il colore del legno naturale non è chi-
glio dello stesso tipo di legno.                 micamente stabile e nel tempo si modifica
                                                 con la radiazione luminosa. Un arredo cuci-
Le possibili imitazioni                          na esposto in modo diverso alle radiazioni
Oggi non è davvero facile riconoscere            del sole può essere soggetto a cambia-
se un certo rivestimento è veramente             menti non uniformi
                                              • Sostanze aggressive Il contatto delle
legno o una sua imitazione.
                                                 superfici con alcune sostanze può mo-
Sempre più spesso i piallacci sono so-           dificarne l’aspetto. Da evitare quelle che
stituiti da materiali che imitano il legno       contengono ammoniaca
come le carte impregnate, i laminati e        • Fuoco Tutti sanno che il legno è un ottimo
anche le plastiche avendo oggi rag-              combustibile, pertanto è sconsigliato utiliz-
giunto delle qualità estetiche spesso            zarlo vicino ai fuochi, sul piano di lavoro
molto prossime a quelle del materiale

                                                                       IL LEGNO                    6
IL LEGNO
DERIVATI DEL LEGNO: I PIALLACCI

I piallacci sono sottili fogli di legno          producono fogli di legno relativa-
che vengono incollati sui pannel-                mente flessibili, che possono essere
li, dando la sensazione visiva che il            applicati anche su superfici curve.
mobile sia realizzato con legno mas-
siccio. Oggi sono molto utilizzati in            I colori e i trattamenti
cucina ma questa tecnica ha radici               I piallacci, che possono anche essere
molto antiche e già nell’antico Egitto           preventivamente tinti in massa, sono
si utilizzavano dei rivestimenti di le-          incollati ai pannelli impiegando op-
gni pregiati incollati su specie legno-          portuni adesivi e successivamente
se più povere, al fine di nobilitarle, e         trattati con diverse tipologie di verni-
oggi è molto utilizzata in cucina.               ci. Oltre ai benefici in termini econo-
                                                 mici, l’impiego di pannelli impiallac-
Gli spessori                                     ciati consente di ottenere manufatti
Le attuali tecnologie di taglio con-             con una maggiore stabilità dimen-
sentono di ottenere piallacci molto              sionale rispetto al legno massiccio,
sottili, con spessori anche al di sotto          oltre che più omogenei, una carat-
del mezzo millimetro. Queste tecni-              teristica particolarmente apprezzata
che, oltre a rendere molto produttiva            quando ci si confronta con produzio-
l’operazione (in linea teorica, da un            ni di serie o la necessità di abbinare
metro cubo di legno si possono ot-               più elementi d’arredo. Si ricorre al
tenere ben duemila metri quadrati di             processo di impiallacciatura per la
piallaccio dello spessore di 0,5 mm),            produzione di mobili di un certo pre-
                                                 gio, con una particolare cura per le
IMPIALLACCIATURA. PERCHE’ SI USA IN
                                                 parti a vista.
CUCINA                                           Per ciò che riguarda le caratteristiche
                                                 dei pannelli impiallacciati, si riman-
• Il foglio sottile, o tranciato di legno, di   da a quanto già discusso per legno
   circa 0,5 mm con cui si ricopre il pannello   e pannelli, con i pregi e le debolezze
   di supporto rende la cucina pregiata e        che evidentemente li richiamano.
   nello stesso tempo meno costosa di una
   in massello
• Da un metro cubo di legno si possono
   ottenere ben duemila metri quadrati di
   piallaccio dello spessore di 0,5 mm
• Un pannello impiallacciato assicura una
   buona resistenza nel tempo, è più leg-
   gero, non carica sulle cerniere e non è
   deformabile. Alcune aziende scelgono
   i tranciati uno ad uno e li “cuciono” con
   una operazione manuale per ottenere un
   effetto il più naturale e simmetrico possi-
   bile

                                                                     IL LEGNO               7
IL LEGNO
PUNTI DI DEBOLEZZA: I POSSIBILI TRATTAMENTI

Tra i punti di forza del legno è cer-      lo spessore del prodotto verniciante
tamente da porre in primo piano la         applicato, maggiore sarà la prote-
sua derivazione naturale, tema a cui       zione che otterremo. Una considera-
abbiamo già accennato, che rende           zione che è bene tenere nel dovuto
unico un qualsiasi oggetto o mobile        conto, anche se oggi sono “di moda”
realizzato con questo materiale.           superfici cosiddette “naturali” o “a
Abbiamo anche già parlato di alcu-         poro aperto”, con finiture di pochi
ne sue peculiarità (buone caratteri-       micron di spessore. È evidente che in
stiche meccaniche, bassa densità e         questi casi si predilige l’effetto este-
buone proprietà isolanti), così come       tico, non solo visivo ma anche tattile,
pure degli aspetti che possono es-         rispetto a quello protettivo, con tut-
sere considerati come debolezze.           to ciò che questa scelta comporta in
Alcune lavorazioni sulla superficie o      termini di “durabilità”.
trattamenti più radicali possono ov-
viare a tali inconvenienti.                I termo trattamenti
                                           Da oltre un secolo vengono speri-
Le lavorazioni                             mentati alcuni particolari trattamen-
Oggi sono molto ricercate le superfi-      ti del legno che hanno lo scopo di
ci che richiamano le lavorazioni a cui     modificarne la composizione chimi-
è soggetto questo materiale: come          ca. Il fine è migliorare alcune carat-
il “Legno Segato” che mostra in su-        teristiche, soprattutto di quei fattori
perficie i tipici segni ripetitivi degli   che possono facilmente portare al
utensili impiegati per il suo taglio.      suo degrado, soprattutto quando
Anche effetti di usura come il “Le-        esposto all’esterno. Tra questi quelli
gno Graffiato” o quello denominato         più noti e affermati sono i trattamen-
come “Spazzolato” producono una            ti termici, processi effettuati a caldo
tridimensionalità superficiale parti-      con temperature anche superiori ai
colarmente gradita, che si ottiene         200°C. In diversi Paesi, specie del
con l’asportazione differenziata delle     nord Europa, sono operativi diver-
parti più tenere del legno, gli anelli     si impianti industriali che utilizzano
primaticci, attraverso precisi tratta-     varie metodologie per il trattamen-
menti meccanici.                           to termico del legname, che si diffe-
                                           renziano per i tempi del processo, le
Le protezioni                              temperature impiegate e per l’even-
A tal proposito appare evidente che        tuale ricorso a vapore o altri gas.
il legno ha bisogno di una protezio-       I benefici effetti del calore
ne superficiale la cui efficacia dipen-    Per effetto del calore i costituenti del
derà dal tipo di trattamento effettua-     legno subiscono diverse trasforma-
to anche in termini quantitativi.          zioni di tipo chimico che a oggi non
Se parliamo di una verniciatura, ad        sono ancora del tutto chiarite, ma
esempio, è chiaro che maggiore sarà        che fanno sì che la sua affinità nei

                                                               IL LEGNO               8
IL LEGNO
confronti dell’acqua sia ridotta, con               È pertanto difficile, se non impossi-
interessanti benefici soprattutto per               bile, considerare i legni termotrattati
ciò che riguarda gli effetti indiretti (i           come un’unica categoria di materiali
movimenti e le aggressioni biologi-                 potendo solo accomunare in senso
che) che tale sensibilità provoca.                  generale i pregi e i difetti che, in varia
Una conseguenza particolare del ter-                misura, derivano da questi processi.
motrattamento è lo scurimento del
legno in tutta la sua massa che, sep-               I punti di debolezza del legno ter-
pure non sempre stabile soprattutto                 motrattato
nei confronti della luce, rende inte-               Alcune proprietà, come quelle mec-
ressante questo processo anche da                   caniche, vengono tuttavia general-
un punto di vista estetico. Esistono                mente ridotte dalle alte temperature
pertanto dei piallacci ottenuti da le-              del processo (infragilimento del le-
gno termotrattato che si caratterizza-              gno).
no per la colorazione scura ottenuta
senza l’impiego di coloranti artificiali.
Bisogna comunque infine ricordare
che la variabilità dei termo-tratta-
menti si associa a quella già citata
delle innumerevoli specie legnose
esistenti.

LE PROTEZIONI DEL LEGNO

• Verniciatura Il trattamento di vernicia-
   tura può essere di vari tipi (poliuretanica,
   acrilica, poliestere) ma oggi i produttori
   si stanno orientando sempre più sulle
   verniciature all’acqua perché si riduce
   l’emissione di solventi
• Olio Olii vegetali, tratti dal lino o dalle
   bucce di arancia, resine naturali o cera
   d’api sono da sempre i rimedi naturali per
   trattare e nutrire il legno. L’olio ha il pre-
   gio di esaltare la naturalità del materiale
• Termotrattamento Con un’opportuna
   esposizione del legno al calore è possibi-
   le renderlo più scuro e stabile nel colore,
   meno poroso. Il rovescio della medaglia è
   un suo infragilimento

                                                                         IL LEGNO                9
IL LEGNO
USO E MANUTENZIONE

Chi sceglie una cucina di legno sa che     vono essere regolarmente applicati
deve trattarla con cura. Più si sposa      seguendo attentamente le modalità
una scelta “naturale” – con effetti di     indicate dal produttore.
finiture che esaltano ancor più il di-
segno, il colore e il calore di questo     Gli effetti della luce
materiale – maggiori devono essere         Attenzione infine alla luce, che, come
le attenzioni verso le sue superfici.      già ricordato, fa sentire i propri effetti
Soluzioni “miste”, con piani di lavoro     sul legno: qualche tenda alle finestre
in altri materiali e superfici verticali   può servire a rallentare i fenomeni di
di legno, possono rappresentare co-        “maturazione” del colore, quantome-
munque un buon compromesso.                no attenuando eventuali differenze
                                           cromatiche che si possono originare
Pulizia delicata e continua                tra una parte e l’altra di una cucina.
La pulizia deve essere sempre effet-
tuata con costanza, senza permet-
tere il contatto prolungato delle su-
perfici con agenti sporcanti. Bisogna
assolutamente evitare l’impiego di
detergenti a pH basico, soprattutto
di quelli contenenti ammoniaca. An-
che altre modalità di “pulizia energi-
ca”, ad esempio con getti di vapore,
devono essere assolutamente evita-
te per tutto ciò che è stato detto in
precedenza.
Anche i solventi (acetone o alcool)
sono deleteri, in quanto possono
facilmente sciogliere e intaccare i
rivestimenti protettivi (le vernici) ap-
plicate sul legno. In qualche caso,
per il mantenimento nel tempo del-
la bellezza di effetti di finitura molto
naturali, sono previsti anche dei kit
di manutenzione specifici, che de-

PULIZIA. ERRORI DA EVITARE

• Uso di prodotti con ammoniaca
• Uso di getti di vapore
• Uso di solventi come acetone e alcool

                                                                IL LEGNO            10
IL LEGNO
DERIVATI DEL LEGNO: I PANNELLI

Come già ricordato, il legno massic-       Truciolari e MDF, le differenze
cio è oggi poco impiegato nella rea-       La differenza tra i truciolari e gli MDF
lizzazione delle cucine.                   sta proprio nelle dimensioni degli
I materiali che costituiscono la base      elementi di legno che li costituisco-
portante di tutti i mobili moderni         no: i truciolari sono più “grossolani”,
sono, in realtà, i pannelli e, in modo     mentre gli MDF hanno una struttura
particolare, i truciolari (più tecnica-    molto più omogenea e fine, che con-
mente “pannelli di particelle”) e i        sente lavorazioni più simili a quelle
pannelli di fibre (o MDF, acronimo         effettuabili con il legno massiccio,
della definizione in lingua inglese        come l’arrotondamento degli spigoli
“Medium Density Fiberbord”).               o la sagomatura.
Questi materiali possono essere con-
siderati come la vera spina dorsale        I possibili rivestimenti
di tutta quella produzione di mobili       La superficie dei pannelli deve es-
che potremmo definire “industriale”        sere necessariamente rivestita, non
e il cui sviluppo, iniziato intorno alla   avendo qualità estetiche e prestazio-
metà del secolo scorso, è coinciso         nali adeguate. Il rivestimento, oltre
proprio con l’affermazione e la sem-       che con vernici coprenti (laccati), vie-
pre maggiore disponibilità di questa       ne realizzato con sottili fogli di altri
tipologia di materiali.                    materiali (legno, plastiche, laminati,
I produttori di mobili possono oggi        eccetera) che saranno comunque
disporre di una materia prima leg-         oggetto di ulteriori approfondimenti
gera, a costi relativamente contenu-       all’interno degli interventi che Am-
ti, nelle dimensioni desiderate e con      biente Cucina vuole dedicare ai ma-
caratteristiche costanti e bilanciate      teriali con cui si realizzano i mobili
in funzione della destinazione d’uso       per le cucine.
prevista.
                                           Punti di debolezza dei pannelli
Come si producono                          Molte delle caratteristiche dei pan-
La produzione mondiale di pannelli         nelli – le resistenze meccaniche, la
si aggira oggi intorno a 400 milioni       coesione interna e diverse altre pro-
di metri cubi l’anno, con stabilimenti     prietà – sono importanti soprattutto
produttivi oramai sorti in ogni parte      per il produttore di mobili che deve
del mondo.                                 selezionare e utilizzare quelli più ade-
Per la loro produzione si utilizzano       guati per una determinata produzio-
delle minute frazioni di legno, i tru-     ne in funzione degli spessori, delle
cioli o le fibre, che vengono compat-      lavorazioni previste e della destina-
tate e fissate fra loro per effetto del    zione d’uso. Ci sono tuttavia due ca-
calore e della pressione in presenza       ratteristiche che devono essere note
di particolari resine che fungono da       anche agli utilizzatori finali per le im-
“legante”.                                 plicazioni che possono avere sul loro

                                                                IL LEGNO           11
IL LEGNO
impiego quotidiano. La prima carat-          pressoché costante nel tempo di
teristica è la netta tendenza dei pan-       questo gas. La formaldeide, sebbe-
nelli a rigonfiarsi per contatto diretto     ne classificata come cancerogena,
con l’acqua. La già citata igroscopici-      è una sostanza comunque presente
tà del legno, unita alla forte compres-      in molti materiali e prodotti anche di
sione subita nelle fasi di produzione,       origine naturale legno compreso, ed
fanno sì che l’assorbimento di acqua         è pertanto importante che i valori di
porti a un aumento dimensionale              emissione dei pannelli si collochino
notevole del pannello con un effet-          entro i limiti di sicurezza riconosciuti
to tendenzialmente irreversibile. Per        per legge.
questo motivo le superfici dei mobi-         In tal senso esiste in Italia un de-
li e in particolare dei piani di lavoro      creto del Ministero della Salute che
delle cucine devono essere rivestite         obbliga tutto il mercato dei pannel-
con materiali impermeabili, evitando         li e dei mobili a produrre e utilizza-
inoltre qualsiasi apertura o fessura         re esclusivamente pannelli di classe
nella quale l’acqua possa infiltrarsi.       E1, ovvero della tipologia a minor
                                             emissione secondo le normative eu-
Le attenzioni da prestare                    ropee di riferimento. La legislazione
Oltre a ciò bisogna prestare attenzio-       italiana impone anche la tracciabilità
ne, ad esempio, alle superfici dei ta-       della classificazione E1 lungo la fi-
voli realizzati con pannelli impiallac-      liera produttiva sino al mobile finito
ciati, ovvero rivestiti con sottili foglie   per assicurare che tutte le lavorazioni
di legno, e verniciati con finiture ad       (incollaggi, verniciature, rivestimenti,
effetto “naturale” o a “poro aperto”.        eccetera) non alterino il rispetto dei
In questi casi, particolarmente gra-         limiti stabiliti.
diti soprattutto nelle cucine di “desi-
gn”, il semplice contatto prolungato
con una tovaglia umida o con la base
di un bicchiere bagnato d’acqua o di
una qualsiasi bibita, può provocare
                                             PANNELLI. I TERMINI DA CONOSCERE
la formazione di antiestetiche “bol-
le” che non sono altro che l’evidenza        • Pannello truciolare Realizzato con
in superficie del rigonfiamento del             frammenti di legno, i trucioli, legati da
pannello di supporto.                           particolari resine
                                             • Medium Density Fiberboard o MDF
Emissione di formaldeide                        Realizzato con fibre di legno, sempre
L’altro aspetto importante legato ai            legate con resine, ha una struttura omo-
                                                genea e fine
pannelli è la loro potenziale emissio-       • Formaldeide Sostanza volatile che viene
ne di formaldeide.                              emessa anche dalle resine con cui sono
Le resine con cui sono realizzati, e a          composti i pannelli
cui abbiamo già accennato in prece-          • Classe E1 Sono i pannelli che hanno la
denza, sono infatti soggette a un con-          minor emissione di formaldeide. La legge
tinuo fenomeno di degrado, chiama-              impone ai produttori l’obbligo di produr-
to idrolisi, che porta alla liberazione         re solo con questa tipologia di pannelli

                                                                   IL LEGNO                 12
IL LEGNO
GLI SCHEMI

1. I PRINCIPALI LEGNI UTILIZZATI IN CUCINA

ABETE                                    CASTAGNO
È un tipo di legno ricco di chiaroscu-   Robusto, di colore ambrato, caratte-
ri, creati da venature marroni su fon-   rizzato da venature forti e variegate
do bianco. Presenta molti nodi che       che si evidenziano con la tinteggiatu-
indicano il punto di attacco del ramo    ra. Non è attaccato dai tarli perché ha
con il tronco. È un legno ideale per     una notevole percentuale di tannino
essere colorato con pigmenti natu-       che ne impedisce l’insediamento.
rali. La variante abete rosso è la più
diffusa specie arborea nostrana.         CILIEGIO
                                         È il legno che si ricava dall’omonimo
ACERO                                    albero da frutto. Ha un bel colore ro-
È un legno chiaro, con sfumature ro-     sato con una venatura discreta che
sate, non ha una grande durabilità       rende al massimo nella colorazione
ma si lavora con facilità. Pertanto è    neutra. Molto utilizzato negli anni 90.
utilizzato anche per piccoli manufatti
e strumenti musicali.                    NOCE
                                         È uno dei legni più richiesti e pregia-
                                         ti. Si presenta in varie tonalità di mar-

                                                    Scandola ha scelto di lavorare
                                                    solo l’abete rosso massello.
                                                    Nella foto, una composizione del
                                                    modello Tabià

                                                              IL LEGNO             13
IL LEGNO
rone con sfumature che vanno dal          MOGANO
marrone chiaro al testa di moro. Le       Legno dalla tonalità bruno-rossastra,
tavole di noce sono impreziosite da       presenta una struttura intrecciata che
venature piuttosto accentuate in un       crea un bell’effetto cangiante.
continuo avvicendarsi di chiaroscuri.
                                          OLMO
ROVERE                                    Molto variegato di colore ambrato
Da sempre considerato un legno            con venature multicolore che varia-
pregiato e adatto anche alla costru-      no dal verde al marrone e si apprez-
zione dei mobili, il rovere naturale si   zano a pieno con la finitura neutra.
presenta di colore bruno tendente
al giallo. Ha una buona durezza, sta-
bilità e durabilità, ma può subire va-
riazioni cromatiche per effetto della
luce e del calore.

FAGGIO
Legname ricavato dal grande albe-
ro delle Copulifere, con pochi nodi,
di venatura liscia e bianca, è famoso
per la sua resistenza.

                                                             IL LEGNO          14
IL LEGNO
2. LEGNI ANTICHI

RECUPERO                                  FOSSILI
Recentemente alcuni produttori han-       Il legno fossile è la parte di un tronco
no utilizzato legnami provenienti da      d’albero preservato sotto forma di ri-
antiche strutture lignee che vengono      trovamento fossile formatosi tra i 50 a
restaurati e ripuliti da eventuali ele-   250 milioni di anni fa. Esistono tre tipi
menti metallici.                          di legno fossile: pietrificato, mummi-
Data la elevata stagionatura, sono        ficato, da foreste sommerse. Il legno
particolarmente stabili.                  pietrificato è un fossile la cui materia
                                          organica è stata sostituita nel tempo
LINK PER APPROFONDIRE                     da minerali che modificano il colore
http://www.hautematerial.com/             del legno, oltre che la sua struttura.
                                          Tra le sue caratteristiche è interessan-
                                          te per la cucina la sua mancanza di
                                          porosità che lo rende impermeabile.

                                          LINK PER APPROFONDIRE
                                          http://www.fossildesign.it/come-si-
                                          e-formato-legno-fossile

                                          http://www.toncelli.it/wp-content/
                                          uploads/2016/10/Essence_IT.pdf

Essence è l’ultima novità
proposta da Toncelli ed è
realizzata con un legno fos-
sile di faggio

                                                               IL LEGNO           15
IL LEGNO
3. FINITURE, LAVORAZIONI, TRATTAMENTI

LACCATURA                                    SEGATA O SPAZZOLATA
Regala ai mobili più brillantezza con-       Mostra in superficie i tipici segni ri-
ferendo alle finiture una durata mag-        petitivi degli utensili impiegati per il
giore                                        suo taglio

A PORO APERTO                                TERMOTRATTAMENTO
Verniciatura in grado di mettere             Si ottiene portando il legno a una
maggiormente in risalto le venature          temperatura che varia tra 180 e 230
del legno                                    gradi proteggendolo contempora-
                                             neamente con vapore acqueo. Lo
DECAPATA                                     scopo è conferire una colorazione
Conferisce ai mobili nuovi un aspet-         naturale e a tutta massa evitando
to invecchiato vintage                       trattamenti chimici. Si migliora la du-
                                             revolezza biologica e si evita la fuori-
SPAZZOLATA                                   uscita di resina
Per mettere in risalto la venatura natu-
rale del legno si può procedere con
trattamenti di spazzolatura o scalpel-
latura rafforzando il suo aspetto na-
turale, quasi rustico

Natural Skin di Minacciolo utilizza un le-
gno termotrattato. Le superfici vengono
protette con una vernice impregnante
che non altera la naturalezza del legno
grezzo

                                                                 IL LEGNO           16
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