Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) - DOTT.SSA NOEMI FAEDDA CORSO DI PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO INFANTILE AA 2018-2019 - Roma Tre
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Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) D O T T. S S A N O E M I FA E D D A C O R S O D I P S I C O PAT O L O G I A D E L L O S V I L U P P O I N FA N T I L E A A 2 0 1 8 - 2 0 1 9 ROMA TRE
▪Conosciuto fin dal medioevo, inizialmente trattato dall’esorcista = possessioni demoniache ▪Pinel (1745-1826) conia il termine “folie raisonnante” ▪Pierre Janet (1903): descrive il primo caso in età evolutiva ▪Freud (1909): “L'uomo dei topi”, spiega il Doc come una Regressione Nevrotica secondaria a un conflitto edipico LA STORIA irrisolto. ▪Adolescenti e adulti: manifestazioni ossessivo- compulsivi come sintomo prodromico della schizofrenia; adulti con ossessioni gravi , resistenti ai trattamenti, negli anni 1940 e 1950 furono sottoposti a interventi neurochirurgici come la lobotomia frontale. ▪Solo tra il 1960 e il 1970 vennero introdotti i primi farmaci specifici per il trattamento del DOC (Clomipramina, fenelzina).
Freud (1909): L'uomo dei topi: "Dottor Lorenz, ventinove anni e mezzo, soffre di rappresentazioni ossessive particolarmente intense dal 1903, risalgono però all'infanzia. Contenuto essenziale: timori che accada qualcosa a due persone che gli sono molto care, il padre e una signora di cui è ammiratore. Inoltre impulsi ossessivi, ad esempio di tagliarsi la gola con un rasoio, e divieti che si riferiscono anche a cose insignificanti. Egli ha perduto anni durante i suoi studi a lottare contro le sue idee, ed è divenuto perciò solo ora praticante procuratore. Nella sua attività professionale questi pensieri si presentano solo quando si tratta di diritto penale".
•Il Doc può presentarsi sia nell’infanzia che nell’età adulta, ma l’80% degli adulti in cura per un disturbo dello spettro ossessivo ha sperimentato la comparsa dei sintomi fin da bambino (Pauls et al. 1995). •L’età media di esordio presenta due picchi: 11 anni e 23 anni •Colpisce circa il 2-2,5% della popolazione generale: su 100 neonati, 2 o 3 svilupperanno nell’arco della propria vita il disturbo. EPIDEMIOLOGIA •L’età di esordio del disturbo ossessivo compulsivo si colloca tra i 7.5 e 12.5 anni, l’incidenza nella popolazione infantile va dallo 0.2 all’1.9%, per salire negli adolescenti fino al 4.6%. (Geller, 2006) •In Italia, sono circa 800.000 le persone colpite da DOC. (Mancini et al, 2005) •Colpisce sostanzialmente in modo uguale maschi e femmine anche se in età evolutiva è più frequente nei maschi: 3:2 (Geller, 2006)
Criteri diagnostici (DSM 5) A. Presenza di ossessioni, compulsioni, o entrambi: Ossessioni sono definite da: OSSESSIONI 1. Pensieri ricorrenti e persistenti o immagini che vengono vissute, nel corso del disturbo, come intrusive e indesiderate e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati 2. L’individuo tenta di ignorare o sopprimere tali pensieri o immagini, tenta di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (es. eseguendo una compulsione)
1. comportamenti ripetitivi o azioni mentali che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un’ossessione o secondo regole che devono essere applicate Compulsioni rigidamente 2. i comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre il disagio o a prevenire eventi o situazioni temuti; le azioni non sono collegate in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire
B. Le ossessioni o le compulsioni implicano un dispendio di tempo (es. più di 1 ora al giorno) o causare disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. C. I sintomi ossessivo-compulsivi non sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza o di un'altra condizione medica D. Il disturbo non è meglio spiegato con i sintomi di un altro disturbo mentale
Specificare se: Con buono o sufficiente insight: L'individuo riconosce che le credenze sono sicuramente o probabilmente non vere o non possono essere vere Con scarso insight: L' individuo pensa che le credenze siano probabilmente vere Con assente insight/credenze deliranti: L'individuo è del tutto convinto che le credenze siano vere Correlato a Tic: L'individuo ha una storia attuale o passata di un Disturbo da Tic
DSM IV a DSM 5: che cosa è cambiato? Il DOC non è più classificato tra i disturbi d’ansia, ma si “guadagna” un nuovo capitolo dedicato e un’entità nosografica autonoma insieme ad altri disturbi ad esso correlati (Obessive-Compulsive and Related Disorders) Acquisiscono una propria identità diagnostica il disturbo da accumulo patologico “Hoarding” (o disposofobia o accaparramento compulsivo) e il disturbo da escoriazione della pelle “Skin-Picking Disorder”. La diagnosi di Tricotillomania, nel DSM-IV era compresa tra i Disturbi del Controllo degli Impulsi, viene classificato all'interno del capitolo Obessive-Compulsive and Related Disorders
Per il Disturbo Ossessivo-compulsivo viene aggiunto lo specificatore ‘’correlato a Tic’’, per le importanti implicazioni cliniche Lo specificatore ‘’Con scarso insight’’ del DSM-IV, viene ulteriormente specificato per consentire una accurata distinzione tra gli individui con buon insight, scarso insight e "insight assente/delirante
DISTURBI OSSESSIVO- COMPULSIVI nel DSM 5: • Disturbo Ossessivo-compulsivo (DOC) • Disturbo da Dismorfismo Corporeo • Disturbo da Accumulo • Tricotillomania ( Strapparsi i capelli) • Disturbo da Escoriazioni (Skin -picking) • Indotto da sostanza/farmaco • Disturbo Ossessivo-compulsivo dovuto ad un'altra condizione medica • Altri Disturbi Ossessivo-compulsivi specificati • Disturbo Ossessivo-compulsivo Non Specificato (es. comportamenti ripetitivi focalizzati sul corpo, gelosia ossessiva)
ICD 10 Codice F42 All'interno delle “Patologie mentali e del comportamento” Caratteristica principale: Pensieri ossessivi o atti compulsivi ricorrenti. Esclude: (disturbo di) personalità ossessivo-compulsiva (o) (F60.5)
DSM ≠ ICD L’ICD distingue ossessioni e compulsioni in base al fatto che si tratti di pensieri, idee o immagini (ossessioni) oppure atti (compulsioni), mentre il DSM li distingue in base al fatto che l’idea o il pensiero causi o riduca l’ansia. Nel DSM possono essere presenti compulsioni ideative, che sarebbero considerate ossessioni nell’ICD. Inoltre l’ICD stabilisce una durata minima dei sintomi di almeno 2 settimane.
SINTOMATOLOGIA Il sintomo centrale del DOC è la presenza di ossessioni e compulsioni o sole ossessioni, che occupano un tempo significativo della giornata (un'ora o più al giorno) e interferiscono con le attività del quotidiano (scuola, studio, vita di relazione, igiene, cura della casa, gioco). Almeno l'80% dei pazienti con DOC ha sia ossessioni che compulsioni, mentre soltanto meno del 20% ha esclusivamente ossessioni oppure esclusivamente compulsioni.
Il disturbo viene riconosciuto come tale solo se la presenza di ossessioni e compulsioni comporta una marcata sofferenza, compromette il normale funzionamento sociale e scolastico del soggetto Caratteristiche centrali del disturbo sono: • la ripetitività • la frequenza • la persistenza
✓Le ossessioni sono la componente prettamente cognitiva del disturbo ✓Si presentano come pensieri, immagini mentali o impulsi con contenuti sgradevoli che creano una grande quantità d’ansia ✓Il bambino si sforza di evitare questi pensieri, ne è infastidito e si sente spesso colpevole perché i pensieri che avverte spesso, coinvolgono i familiari in modo malevolo o lo spingono a pronunciare “parolacce” che sa di non dover pronunciare ✓Tanto più i bambini sono piccoli, tanto meno definito è il contenuto dei loro pensieri e quando provano a spiegare perché devono pensare o fare certe cose dicono di non saperlo, di non averne idea (Swedo et al 1989) Le Ossessioni
Diversi Tipi di Ossessioni a) la contaminazione da batteri, sporcizia, radiazioni, rifiuti, malattie, ecc; b) timore di arrecare nocumento: procurare danno a se stessi e/o ad altri sia direttamente sia indirettamente (possibilità di strozzare, colpire, uccidere o essere un veicolo di contagio, non prestare cure o soccorso ecc.). Senso di colpa inteso come senso di responsabilità che possa accadere qualcosa a qualcuno in qualsiasi parte del mondo, per non aver evitato che accadesse qualcosa di negativo, o per avere fatto qualche cosa; d) l'ordine e/o la simmetria nel porre gli oggetti (scarpe, abiti, asciugamani, ecc.), nell'assumere una precisa posizione spaziale del corpo o degli arti;
f) la sfera sessuale con il timore di compiere un incesto, di essere omosessuale; g) temi religiosi, come il dire o pensare parole blasfeme, essere posseduti h) ossessioni varie, come l'esistenza di numeri magici o infausti, paura di dire cose sbagliate, il dubbio che alcuni oggetti siano perfettamente sovrapponibili o perfettamente identici.
Le Compulsioni Le compulsioni sono comportamenti, rituali (come lavarsi le mani, controllare che le serrature sia chiuse) o azioni mentali (ad esempio contare, pregare, ripetere alcune frasi) che i bambini e gli adolescenti si sentono obbligati a mettere in atto al fine di prevenire il verificarsi di eventi temuti e ridurre l’ansia (per esempio, "Se io conto fino a tre ogni volta che parlo con mia madre, poi lei non morirà"). Spesso nei bambini le compulsioni prendono la forma del bisogno di toccare ripetutamente alcuni oggetti per scongiurare un pericolo, o di allontanarsi da altri oggetti per evitare un contagio.
Queste azioni sono accompagnate da un senso di costrizione e obbligatorietà, senza che il piccolo sia capace di resistere alla spinta ad agire. Rituali sono presenti in altre malattie infantili, come nei disturbi dello spettro autistico, ma in questo caso da un lato sono avvertite come normali e non disturbanti dal bambino, dall’altro non sono legate a specifici pensieri.
Diversi Tipi di Compulsioni: a) CLEANING: il pulire e il lavare con acqua, saponi, disinfettanti, detergenti, la propria persona od oggetti (casa, giocattoli, etc..) b) CHECKING: il controllare la chiusura di porte, serrature, finestre, gas, cassetti c) RIPETERE: frasi, preghiere, gesti, movimenti, ecc. d) ORDINARE: posizionando gli oggetti lungo bordi paralleli o perpendicolari, eliminando pieghe da vestiti, cuscini, ecc.
e) COLLECTING: il raccogliere oggetti, come pezzettini di carta, tutte le pietre che si incontrano per strada, cartoni di latte, ecc. f) VARIE: come non calpestare alcune righe o figure sul pavimento, attraversare una soglia un certo numero di volte, compiere gli atti respiratori in un certo modo, contare e compiere calcoli matematici, ecc. Nello stesso soggetto, possono coesistere simultaneamente vari tipi di ossessioni e di compulsioni.
Ossessioni e compulsioni più comuni in bambini e adolescenti: Ossessioni di contaminazione sono quelle più comunemente riportate dai bambini e dagli adolescenti. Eccessivi lavaggi che devono seguire regole auto determinate. Il pensiero ossessivo potrebbe essere legato alla paura di contaminarsi toccando alcune parti del corpo o alcuni oggetti personali, causando il rifiuto assoluto di entrarvi in contatto. Si potrebbero quindi osservare bambini che rifiutano di farsi la doccia, di allacciarsi le scarpe, di toccarsi i capelli. Compulsioni di ripetizione, come entrare e uscire dalla porta, leggere un testo più volte, cancellare e riscrivere parole finché non si sente di averlo fatto nel modo "giusto”.
Le compulsioni di verifica, spesso sono legate alla paura di provocare danni a sé o ad altri. In questo caso bambini e adolescenti potrebbero impiegare un tempo eccessivo per controllare la chiusura delle porte, delle finestre, degli interruttori della luce, delle prese elettriche e degli apparecchi elettronici. Questi comportamenti sono dettati dal tentativo di controllare l’ansia, derivante dal pensiero di poter essere responsabili di un’eventuale tragedia. Alcuni bambini e adolescenti con disturbo ossessivo compulsivo hanno ossessioni superstiziose relative ai numeri. Possono avere numeri "fortunati" e numeri "sfortunati", questo può portarli a ripetere un’azione per un determinato numero di volte, o a dover contare fino a un dato numero prima di agire.
In età evolutiva sono inoltre diffuse le compulsioni di ordine e simmetria che riguardano la disposizione degli oggetti. Questi devono essere disposti in modo tale che siano simmetrici, i libri devono ad esempio essere perfettamente allineati, le penne devono essere appoggiate perfettamente sulla scrivania o sistemate in un determinato ordine nell’astuccio. Ossessioni di tipo aggressivo, legate alla paura di poter danneggiare gli altri o se stessi. Spesso sono associati a perfezionismo e a rigidità morale. Tra i comportamenti messi in atto per abbassare il loro livello d’ansia (compulsioni) vi è ad esempio la richiesta a un adulto di tagliare il cibo, il rifiuto di toccare coltelli e altri oggetti appuntiti o ancora la richiesta di nascondere tutti gli oggetti affilati della casa.
Si lava le mani in continuazione per paura di essere contaminato Eccessivo tempo impiegato nello svolgimento dei compiti. Quaderni strappati a causa di continue cancellature. DOC A CASA
Presenza di rigidi rituali che devono essere ripetuti prima di andare a dormire o appena svegli. Eccessivo tempo passato in bagno Eccessivo consumo di sapone o bagnoschiuma. Eccessiva lentezza nel prepararsi prima di andare a scuola. DOC A CASA
Rifiuto di svolgere alcune attività (come ad esempio tagliare il cibo con il coltello). Mostrare sofferenza e rabbia eccessive quando gli altri interrompono un rito. Difficoltà a spiegare un comportamento insolito. DOC A CASA
Tentativi di nascondere le compulsioni: spesso si nascondono e passano molto tempo da soli nella loro cameretta. Eccessive richieste di rassicurazione rivolte ai genitori: chiedere conferma alla madre di averlo visto chiudere la porta di casa. DOC A CASA
Difficoltà di attenzione Lentezza nel portare a termine i compiti assegnati Rifiuto di svolgere le consegne Eccessive cancellature sui quaderni DOC A SCUOLA
Quaderni strappati Continue richieste di rassicurazione alle insegnanti Poche relazioni con i coetanei Scarso rendimento scolastico DOC A SCUOLA
Ritardi nell’ingresso a scuola Frequenti richieste di andare in bagno Rifiuto di far toccare o prestare il proprio materiale ad altri bambini DOC A SCUOLA
Differenze adulti-bambini: ✓ Gli adulti, nella maggior parte dei casi avvertono i loro comportamenti compulsivi e i pensieri ossessivi come qualcosa di sbagliato; nei bambini invece spesso manca la consapevolezza che il loro comportamento è strano, inusuale o inappropriato. ✓ I bambini non sono in grado di concettualizzare o comunicare esattamente la natura del loro problema o delle loro preoccupazioni, spesso limitandosi a dire che devono ripetere certe azioni o certi pensieri finché tutto non è a posto. Questo rende il lavoro clinico molto complicato.
Differenze adulti-bambini: ✓ È importante ricordare che ci sono momenti e periodi della vita in cui i bambini hanno bisogno di fare dei piccoli rituali, senza che questo debba far pensare a un disagio. Tra i due e i quattro anni spesso i bambini fanno le cose in modo ripetitivo, mangiare solo un certo tipo di cibo, fare qualcosa sempre e solo nello stesso modo, collezionare oggetti dello stesso tipo e via dicendo (Geller DA, 2006). ✓ Potrebbero passare mesi o anni prima che i genitori si accorgano del disturbo perché i bambini spesso nascondono le loro ossessioni e i loro comportamenti compulsivi. Solitamente tentano di sopprimere i sintomi quando sono in mezzo agli altri (ad esempio a scuola), perché spinti da un forte bisogno di accettazione da parte dei pari.
EZIOLOGIA A) Modelli B) Modelli C) Modelli Biologici Genetici Cognitivi F) Modelli D) Modelli E) Modelli Psicosociali ed Psicodinamici Comportamentali Educativi
Alterazioni nel funzionamento dei gangli della base: ▪Von Econome (1931) ha descritto comportamenti ritualizzati in seguito ad encefaliti che coinvolgevano i gangli della base. ▪Pediatric autoimmune neuropsychiatric disorders associated with streptococcal infections (PANDAS) sono associati ad un'improvvisa comparsa di tic e DOC a seguito di una infezione da streptococco che coinvolge i gangli della base. ▪Il miglioramento dei sintomi DOC dopo trattamento farmacologico evidenzia un ruolo del sistema dopaminergico (antipsicotici atipici), serotoninergico (SSRI), e glutammatergico (riluzolo) nella patologia. A) MODELLI BIOLOGICI
PANDAS Pediatric autoimmune neuropsychiatric disorders associated with streptococcal infections (PANDAS) sono associati ad un'improvvisa comparsa di tic e DOC a seguito di una infezione da streptococco che coinvolge i gangli della base.
▪Il rischio di sviluppare Doc, per i soggetti che presentano familiari con questo disturbo si aggira intorno all'11-12%; ▪Sembra giocare un ruolo importante per la familiarità del disturbo l'età l'esordio della patologia (Nestadt et al, 2000): correlazione del 13,8% per i familiari di individui con esordio precoce (età tra i 5 e i 17) mentre non è stato trovato alcun rapporto con l’esordio tardivo (18 di 41 anni). ▪Studi sui gemelli hanno riscontrato l'importanza del fattore genetico nel 55% dei casi e l'importanza dell'influenza ambientale nel 45% (Hudziack et al, 2004) ▪La mutazione del gene 5-HTTLPR, trasportatore serotoninergico, sembra essere associato con le forme di Doc ad esordio precoce (Walitza et al,2010). ▪Mutazione gene SLC1A1, trasportatore glutammato (Katehrberg et al, 2009) B) MODELLI GENETICI
Il circuito cortico-striato-talamo-corticale sembra l'area maggiormente implicata nel DOC: ➢il giro del cingolo sembra essere più attivo e di volume maggiore rispetto ai soggetti sani. Studi di ➢Il corpo striato ha dimensioni minori. Neuroimmagine ➢La sostanza grigia presenta una densità maggiore nella corteccia orbitofrontale e presenta un volume maggiore nella parte dx ➢Il volume del corpo calloso e del talamo è maggiore
C) MODELLI COGNITIVI Modelli cognitivi suggeriscono che il Doc sia causato da pattern di pensiero distorti. Sei domini della cognizione implicati nel DOC: 1) esagerato senso di responsabilità 2) sopravvalutazione dei pensieri 3) bisogno di controllo dei pensieri 4) sopravvalutazione situazioni minacciose 5) intolleranza verso l'incertezza 6) perfezionismo
Modelli Neuropsicologici 1) Deficit Memoria= Ossessioni e compulsioni come prodotto di un deficit della memoria in rapporto con una disfunzione dei circuiti temporo-ippocampali >>>> dubbio patologico 2) Deficit Funzioni Esecutive: Ossessioni e compulsioni come espressione di un disturbo delle funzioni esecutive in rapporto con una disfunzione dei sistemi fronto-striatali >>>> lentezza patologica
oIperattività del circuito che include la corteccia frontale (in particolare orbitofrontale) e cingolata ed i nuclei della base. oDeficit nei DOC in molteplici domini cognitivi: decision- making, memoria, perseverazione, set-shifting, attenzione (Cavedini et al., 2002; Kuelz et al., 2004) Deficit oCompromissioni nelle abilità di processazione e organizzazione delle informazioni nella memoria non Funzioni verbale e nel task-switching (Segalas et al., 2010; Shin et Esecutive al., 2010). oPrestazioni deficitarie in tali domini cognitivi anche nei familiari di primo grado dei pazienti con DOC (Viswanath et al., 2009; Cavedini et al., 2010). oDeficit sovrapponibili a quelli evidenziati da pazienti con disturbi neurologici a carico della corteccia frontale e dei gangli della base
D) Modelli Psicodinamici Freud (1909): sintomi ossessivi processi psichici inconsci che rappresentano una difesa rispetto a quegli impulsi che sfuggono alla rimozione e arrivano alla coscienza Sebbene sia stata dimostrata la debolezza dell’ipotesi psicodinamica, rimangono attuali i concetti introdotti da Freud riguardanti la difesa dai contenuti mentali inaccettabili, il pensiero magico e il timore di arrecare danno agli altri.
E) Modelli Comportamentali Teorici dell’apprendimento: Ossessioni stimoli condizionati Uno stimolo neutro si associa alla paura o all’ansia attraverso un processo di condizionamento, essendo associato ad eventi per nocivi o paurosi per il soggetto. In questo modo oggetti e pensieri precedentemente neutri diventano stimoli condizionati, che creano ansia e timore.
Alcune caratteristiche educative possono contribuire alla genesi del disturbo: • Un esagerato senso di responsabilità, o un esagerato senso di colpa, sembrano essere fattori centrali nello sviluppo del disturbo. • Una forte rigidità morale, frutto di una educazione particolarmente severa, con grande attenzione alle regole e con punizioni sproporzionate e/o difficilmente prevedibili, è un elemento che generalmente si trova nella storia delle persone che soffrono del DOC. F) Modelli Psicosociali:
• Il disturbo si manifesta spesso in un ambiente familiare in cui esiste già un'organizzazione "mentale" di tipo ossessivo ed un’educazione eccessiva all'ordine, alla pulizia. In tale ambiente il comportamento del bambino non crea disagio, anzi il sintomo è tollerato e favorito. • Fattori di vita stressanti, vittima di abusi sessuali o violenze. • Primogeniti/i figli unici tendano a presentare con maggior probabilità il disturbo: per la posizione occupata aumenta il senso di responsabilità. F) Modelli Psicosociali:
Genitori iperattivi nella comunicazione verbale Limitano le espressioni emotive di piacere loro e dei figli, e bloccano quelle legate all’aggressività Non parlano di sessualità, anzi spesso tendono a negarla Hanno pochi amici, e le loro relazioni sono formali e fredde Caratteristiche famiglie bambini ossessivi:
Sono molto attenti al rispetto delle regole, insegnano ai figli il dovere, il sacrificio, la fermezza. Padre = rigido e autoritario, desidera un figlio competente e perfetto e sa dare affetto solo in cambio di performance positive che soddisfino adeguatamente le proprie aspettative, spesso non adeguati all’età o alle capacità del bambino. Fallimento del bambino= tradimento personale. Caratteristiche famiglie bambini ossessivi:
Valutazione Clinica Anamnesi Osservazione Intervista Genitori Intervista Bambini (separati) Scale di Valutazione DOC Test Valutazione Comorbidità Test Neuropsicologici e QI Esami Clinici
La scala maggiormente usata per la valutazione dei disturbi ossessivi è la Children’s Yale-Brown Obsessive-Compulsive Scale (CY-BOCS, Scahill, Riddle, McSwiggin-Hardin et al. 1997) : un’intervista che viene fatta dal clinico per valutare un’ampia gamma di comportamenti e pensieri ossessivi e il grado in cui ossessioni e compulsioni pervadono e interferiscono con la vita del bambino. La scala varia tra 0 e 40, un punteggio di 20 è la soglia per la diagnosi clinica. Una versione breve di soli 11 item della Leyton Obsessional Inventory-Child Version (Berg,Rapoport, Flament, 1986) sviluppata nel 2002 (Bamber, Tamplin, Park, Kyte, Goodyer, 2002). La Child Obsessive Compulsive Impact Scale-Revised (COIS-R, Piacentini, Peris, Bergman, Chang, Jaffer, 2007) che valuta il grado di compromissione di diverse aree di vita ed è nella doppia versione per il bambino e per i suoi genitori.
COMORBIDITÀ Ansia Depressione Disturbo del comportamento dirompente Disturbi dell'alimentazione e nutrizione ADHD Tic Disturbi del sonno (Alfano CA, 2011)
▪ A sette anni è molto diffuso raccogliere degli oggetti (collezionare figurine, fumetti, pupazzi e bambole). ▪ In adolescenza invece i rituali tendono a diminuire lasciando spazio alle preoccupazioni ossessive legate a uno sport, alla musica o a un idolo. ▪ Anche la superstizione è comune nei bambini e assume la forma di "pensiero magico", in altre parole la convinzione di poter controllare gli eventi attraverso il potere dei loro pensieri o dei loro comportamenti. Così numeri "fortunati" e rime aiutano a sviluppare un senso di controllo e di padronanza. DIAGNOSI DIFFERENZIALE CON LA NORMALITA’
Piccoli rituali aiutano i bambini e gli adolescenti nell’affrontare l’ansia legata alla separazione e a migliorare la socializzazione. Con la crescita la maggior parte di questi rituali scompare da sola. Al contrario, i rituali del bambino con disturbo ossessivo compulsivo persistono nel tempo, sono invalidanti, provocano sofferenza, sentimenti di vergogna e portano all’isolamento. DIAGNOSI DIFFERENZIALE CON LA NORMALITA’
Diagnosi differenziale
Il trattamento del DOC in età evolutiva si basa sulla valutazione della gravità del disturbo e sulla presenza di altri disturbi in comorbidità. Le linee guida internazionali indicano come trattamenti più efficaci: TRATTAMENTO a) Terapia Cognitivo-Comportamentale b) Terapia Farmacologia c) Trattamento Combinato (TCC+TF)
Il trattamento d’elezione per bambini e adolescenti con disturbo ossessivo compulsivo è la terapia cognitivo-comportamentale. Con i pazienti più piccoli è importante tenere in considerazione il livello di sviluppo cognitivo al fine di utilizzare tecniche appropriate all'età del bambino. La terapia cognitivo-comportamentale è finalizzata a ridurre la quantità e la frequenza dei sintomi e a rendere il soggetto meno vulnerabile ai pattern e ai meccanismi cognitivi che hanno contribuito alla formazione e al mantenimento del disturbo. Terapia Cognitivo Comportamentale
Tramite questa tecnica i giovani pazienti scoprono pian piano di poter avere un controllo sulla loro malattia e sulla gestione dell’ansia. La terapia cognitivo comportamentale appare superiore a qualsiasi altra forma di trattamento psicoterapico: determina un miglioramento clinico, rende stabile il cambiamento, non presenta effetti collaterali. Terapia Cognitivo Comportamentale
La TCC deve indagare con il bambino ed i genitori alcuni punti: a) la frequenza e la durata dei comportamenti b) la valutazione dell’ansia e della relazione con il disturbo / c) le circostanze e le situazioni in cui i disturbi si manifestano d) il ruolo assunto dall’ambiente circostante nell’aumentare o diminuire i sintomi
La TCC deve indagare con il bambino ed i genitori alcuni punti: e) le verbalizzazioni interne prima, durante e dopo il rituale ossessivo / f) eventuali stati di depressione o altri disturbi associati g) la motivazione del bambino e della sua famiglia verso la terapia.
L’ERP (nelle sue diverse varianti: esposizione graduale o prolungata; per immagini o in vivo) consiste nel mettere un soggetto in contatto con uno stimolo o situazione che determina un disagio per una quantità di tempo maggiore rispetto a quello che il soggetto normalmente tollera. Tale tecnica permette a bambini e adolescenti di confrontarsi con le proprie paure, senza la necessità di mettere in atto i rituali, dando loro la possibilità di testare che è improbabile che i loro timori si trasformino in realtà e a scoprire che anche le più intense sensazioni di ansia possono essere tollerate e affrontate. Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP)
Esempio: bambino che ha paura di toccare le maniglie delle porte per il timore di contaminarsi e che di conseguenza mette in atto eccessivi rituali di lavaggio. Viene chiesto al bambino di toccare le maniglie, un po’ alla volta, gradualmente. Allo stesso tempo, il terapeuta chiederà al bambino di limitare, ritardare e modificare i lavaggi, fino ad interromperli. L’ERP gli permetterà così di verificare che non vi è nulla di pericoloso nel toccare le maniglie. Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP)
Trattamento Farmacologico 1) Antidepressivi: A) Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): • Citalopram (Celexa ) • Escitalopram (Lexapro) • Fluvoxamina (Luvox) Solo quattro farmaci sono stati approvati • Fluoxetina (Prozac) dalla FDA per l'uso nei bambini: • Paroxetina (Paxil) Clomipramina; Fluoxetina; Fluvoxamina; • Sertralina (Zoloft) Sertralina. B) Antidepressivi triciclici (TCA): • Clomipramina (Anafranil) N.B. La prescrizione finale è a discrezione del medico e di ciò che ritiene necessario. 2) Antipsicotici (sistema dopaminergico) 3) Inibitori Trasmissione Glutammatergica: • Riluzolo
Tempi di efficacia relativamente lunghi. Importante: non interrompere la terapia prima delle 10 o 12 settimane. Il miglioramento del DOC nell'infanzia può proseguire anche per un anno dall’inizio della terapia farmacologica Molto pazienti lamentano effetti negativi durante le prime settimane, ma essi tendono a migliorare considerevolmente nel tempo Antidepressivi
PROBLEMI GASTROINTESTINALI, MAL DI TESTA, INSONNIA PER TUTTI GLI ANTIDEPRESSIVI IN BAMBINI ED (REINBLATT , RIDDLE,2007), NAUSEA, IRRITABILITÀ, ADOLESCENTI, LA FDA HA DIFFUSO "AVVERTIMENTI MANIFESTAZIONI SOMATICHE DI ANSIA, AGGRESSIVITÀ, SCATOLA NERA", RIGUARDANTE I PENSIERI E GLI IMPULSI LABILITÀ EMOTIVA, IMPULSIVITÀ, RITIRO SOCIALE SUICIDI ASSOCIATI AI FARMACI. (GOODMAN, MURPHY, STORCH, 2007). SIDE EFFECTS
I farmaci per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo controllano e diminuiscono i sintomi, ma non curano il disturbo. E ’ possibile tenere il D.O.C. sotto controllo una volta trovata la terapia adatta. I sintomi, però, tendono a ripresentarsi quando si smette di assumere il farmaco. La risposta ai farmaci varia da bambino a bambino I fattori che possono guidare la scelta del farmaco includono: • risposta positiva ad un certo farmaco da parte di altri membri della famiglia • presenza di altre patologie • predisposizione a determinati effetti collaterali • costo o disponibilità
Suggerimenti per il successo del trattamento: 1. Comprendere la malattia. Comprendere la natura del disturbo ossessivo- compulsivo e le sue conseguenze aiuta ad entrare in empatia con la sofferenza del bambino e a comprenderne le difficoltà. 2. Osservare i comportamenti del bambino e dell’adolescente. È fondamentale conoscere le manifestazioni del disturbo al fine di agire nella direzione del cambiamento. Registrare i momenti della giornata in cui si manifestano le compulsioni, la loro frequenza, durata e modalità di comparsa. 3. Evitare di rinforzare il comportamento problema. È importante non colludere con il disturbo del bambino o dell’adolescente, non aiutare il bambino a compiere azioni che mantengono il DOC (ad esempio dal mettere a disposizione grandi quantità di sapone)
4. Non fornire rassicurazioni. Le rassicurazioni riducono l’ansia del bambino solo per un breve periodo, interferendo con lo sviluppo di nuove strategie di coping e nel processo di guarigione. 5. Aiutare il bambino o adolescente a identificare la malattia come un’entità separata. Cercare con il bambino un nome per identificare il DOC, questo lo aiuterà a non identificarsi con esso. Incoraggiarlo a considerare il suo disturbo come un "bullo” che cerca di controllarlo e dice lui cosa fare e come farlo. 6. Regolare le aspettative. Aiutare il bambino o il ragazzo a procedere per piccoli obiettivi. 7. Lodare gli sforzi compiuti per resistere ai sintomi. Vanno premiati anche gli sforzi più piccoli messi in atto dal bambino o dall’adolescente per resistere alle compulsioni. Questo aumenterà la possibilità che il comportamento si ripeta anche in futuro.
➢ Una volta che si manifesta il disturbo è nella maggior parte dei casi destinato a cronicizzarsi, seppure con fasi di miglioramento che si alternano a fasi di peggioramento. In una percentuale stimata tra il 5 e 10% il disturbo ha un decorso gradualmente ingravescente. ➢ Cambiamenti sintomatici possono essere legati a situazioni di stress in famiglia, a scuola o nelle relazioni sociali. PROGNOSI
41% dei casi il disturbo persiste La gravità della patologia, i in età adulta e nella maggior ricoveri, l' esordio precoce e le parte dei casi si mantengono i comorbidità psichiatrice sono medesimi tratti; nel 39% si fattori che correlano a una più presenta una remissione in età elevata persistenza e gravità adulta (Stewart and Geller, 2004) della patologia. (Boileau, 2011) PROGNOSI
Spesso l’esordio è in età giovanile, dunque con una lunga aspettativa di vita. Questo amplifica le conseguenze negative in termini di costi e compromissioni implicate: rischia di compromettere il corso di studi, la possibilità di lavorare, la normale vita di relazione. Il 50% dei pazienti non è in grado di mantenere un rapporto di coppia. Peggioramento della vita dei familiari: spesso sono direttamente coinvolti nelle compulsioni (per contenere il disagio del soggetto si sentono costretti a fare loro stessi lavaggi ripetuti, controlli o altro tipo di rituali) o chiamati continuamente in causa con ripetute richieste di rassicurazione circa il contenuto delle ossessioni (ad esempio il paziente a turno “interroga” genitori, partner, fratelli con domande come “sei sicura che toccando una maglietta rossa non ci si contagi?”; “avrò chiuso bene la porta?”).
DOC AL CINEMA
THE AVIATOR
DOC SUI LIBRI "Ho qualche altra routine. Le piastre elettriche della cucina. Ah bè, le piastre elettriche sono un incubo, cazzarola. Se non le controllo mi convinco che la casa andrà a fuoco. Con dentro mia sorella e miei genitori. Quando sono accese, c’è una lucina rossa che ti avverte. E se la lucina rossa si rompesse? Ci sono quattro piastre, in teoria potresti passare lì davanti non renderti conto che un’ancora accesa. Poi diciamo che un canovaccio cade dalla maniglia del frigo, ok il frigo é dall’altra parte della cucina, ma solo per dire che comunque finisce sulla piastra, si incendia e tutta la famiglia Taylor crepa in un orrendo incidente causato dalle piastre rimaste accese. Questo pensiero mi da il tormento. Quindi controllo le piastre e le manopole di continuo. Più volte al giorno. I miei genitori quasi non le usano! Una cosa però mi ha fregato sul serio: lavarmi le mani. È lì che ho cominciato a pensare cavolo, tu hai un problema.”
DOC [Rihanna] Sono amica con il mostro I'm friends with the monster E' sotto il mio letto That's under my bed Va d'accordo con le voci dentro la mia testa Get along with the voices inside of my head Stai cercando di salvarmi You're trying to save me Stop holding your breath Smettila di trattenere il fiato And you think I'm crazy E tu pensi che io sia pazza Yeah, you think I'm crazy (crazy) Sì , tu pensi che io sia pazza (pazza) [Eminem] Sometimes I wonder where these thoughts A volte mi chiedo da dove arrivino questi pensieri spawn from. Perché ho bisogno di un intervento in questo, intervenire Cause I needed an intervention in this to tra me e questo mostro intervene between me and this monster E salvami da me stesso e da tutto questo conflitto And save me from myself and all this conflict Perché le cose che amo mi stanno uccidendo e non riesco Cause the very things that I love is killing me a sconfiggerle and I can't conquer it Il mio Disturbo ossessivo compulsivo sta facendo rumore My OCD is clonking me in the head nella mia testa
DOC NELLA VITA QUOTIDIANA “È mattina ed io sono seduta in lacrime mentre mia figlia si sta vestendo per andare a scuola. Ho il cuore a pezzi mentre la guardo intrappolata in questo diavolo invisibile che le sta negando di vivere una vita normale. Prepararsi per andare a scuola dovrebbe essere un’attività semplice ma per noi è diventata una vera e propria tortura. Mia figlia mi dice di non toccare la sua roba … potrei contaminarla. Le ho dato la vita, ma ora mi ritrovo ad essere una delle principali fonti di stress e di terrore che lei deve evitare ad ogni costo. Non posso accettare che lei non voglia nemmeno essere sfiorata da me. Per lei tutto il mondo è contaminato. La guardo e mi sento così impotente … vorrei poterla salvare. Lei è in trappola … ma la cosa peggiore è che anch’io mi sento come una prigioniera. Vorrei parlarle ma quando ci provo lei si arrabbia e mi dice che non posso capirla … la sto perdendo e questo mi distrugge” Mamma di una bambina di 11 anni con DOC
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