REPORT #1 estate/autunno 2007 - Reynaers Aluminium
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#1 estate/autunno 2007 REPORT Il magazine di Reynaers Aluminium per architetti e investitori levent kanyon Le emozioni architetto niche di Istanbul focus Alluminio duraturo Prestazioni olimpioniche Le torri più alte del Qatar
#1 CS 38-SL, Il serramento sottile di Reynaers Editore responsabile: Olivier Trop (pag. 58) Produzione: RSM co-publishers
Un unico mondo S iamo orgogliosi di presentarvi il primo numero della nostra nuova pubblicazione, Report. Un nuovo magazine, con un nuovo formato e un nuovo concetto, che illustra l’eclettismo dell’architettura internazionale dei nostri giorni. La nostra finalità è ispirare voi, gentili lettori, mostrandovi i progetti architettonici che vengono realizzati grazie alla stretta collaborazione tra investitore, architetto, installatore di sistemi in alluminio e la Reynaers: una collaborazione vincente, basata sulla creatività, sull’innovazione tecnica e sulla professionalità. Nell’epoca della globalizzazione l’architettura ha più che mai una valenza internazionale. Ciò vale anche per le attività della nostra impresa, che sono sparse in una vasta parte del mondo. Report ne è il riflesso e mostra i progetti realizzati in molti paesi. La globalizzazione è considerata spesso come sinonimo di uniformità, ma da questo primo numero di Report risulterà chiaro che l’architettura di oggi conosce una grande diversità di espressioni. Nello stesso tempo, mai come oggi è stata forte la consapevolezza di far parte di un unico mondo, una consapevolezza che non è rilevante solo per l’architettura ma anche per un contesto più ampio. Un mondo che dobbiamo trattare con cura e rispetto. I cambiamenti climatici attualmente in atto e l’esaurimento delle fonti energetiche fossili ci costringono a rivolgere i nostri sforzi verso un’architettura sostenibile e votata al risparmio energetico. Questo è uno dei temi più importanti del nostro lavoro di ricerca e di sviluppo ed è anche un soggetto che viene specificamente affrontato in questo numero. Per la Reynaers Aluminium la ricerca e lo sviluppo rivestono grande importanza. Il nostro motto è l’innovazione continua, per essere sempre identificati nell’edilizia come il partner per eccellenza per le soluzioni architettoniche in alluminio. Il nuovo Report si inserisce in questa nostra strategia e spero saprà entusiasmarvi tanto quanto le nostre soluzioni architettoniche totali. Mi auguro godrete della lettura e delle immagini di Report ed attendo con piacere i vostri commenti. Martine Reynaers, Reynaers Aluminium In questo numero 4 58 FOCUS Innovazioni Alluminio duraturo La trasparenza 12 60 Progetti Riferimenti n Scuola ’Forum ’t Zand‘, Utrecht 12 n Il campus Panoramico dei progetti INSEAD, Fontainebleau 22 n De Zaat, Temse 26 n La Aspire Tower, Qatar 34 n Sala partenze, Brno 40 n White Sails, Odessa 46 n Levent Kanyon, Istanbul 50
focus Ovviamente sostenibile 4 Energia più pulita, applicazioni più efficienti Articolo: Kirsten Hannema
L a sostenibilità è una delle questioni per cento rispetto al 1990. Nei nuovi accordi, che fondamentali del nostro tempo e così sono vincolanti, è stato inoltre stabilito che entro sarà anche nel futuro. Per la Reynaers il 2020 dovrà essere stato realizzato un risparmio Aluminium, la sostenibilità è già da molto tempo un energetico del venti per cento rispetto all’attuale tema dominante. L’impresa non è solo impegnata prognosi per quell’anno. Per di più il venti per cento a ridurre i propri consumi energetici e le proprie dell’energia dovrà essere ricavata da fonti rinnova- emissioni di gas serra, ma essa contribuisce anche bili (sole, vento, acqua). al risparmio energetico di edifici nuovi e già esi Nell’edilizia e nell’architettura la sostenibilità stenti sviluppando concetti per facciate efficienti in è già da tempo uno dei temi di maggiore rilevanza termini energetici. e ciò non desta stupore, considerato che gli edifici sono responsabili del 41 per cento del consumo Gli inverni sono diventati sensibilmente più caldi e energetico nell’Unione europea e che il settore le estati, a seconda della latitudine, più secche oppure dell’edilizia in Europa produce 400 milioni di detriti più piovose. Il livello del mare si alza. Un numero cre- l’anno, corrispondenti al 40 per cento di tutti i rifiuti scente di scienziati è convinto che la rapidità con cui generati dall’uomo. questi cambiamenti climatici si susseguono, a causa Negli anni passati sono stati fatti ingenti investi- dell’effetto serra, sia opera dell’uomo. Anche i politici menti in tecniche e tecnologie per progettare edifici sembrano comprendere la gravità della situazione. Il che comprendessero una pianificazione integrata di politico ed ex-vicepresidente americano Al Gore ha gestione energetica. Oltre a ciò, ci si è concentrati imposto la crisi del clima all’attenzione mondiale con il sul riutilizzo di costruzioni e di materiali edilizi e sul suo documentario “An inconvenient truth” (Una verità riciclaggio – uno sviluppo che non è vantaggioso scomoda), per il quale ha vinto perfino un Oscar. solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico. Eppure c’è speranza. In marzo, dieci anni dopo la firma del trattato di Kyoto, la politica europea ha Soluzioni integrali compiuto un passo rivoluzionario: l’Unione europea ha Per l’alluminio, il riutilizzo esiste già dalla prima lanciato nuovi, ambiziosi piani per ridurre le emissioni produzione di questo metallo. Inizialmente il riuti- di anidride carbonica. L’Ue intende ridurre l’emissione lizzo era dettato soprattutto da motivi economici. 7 di CO2 entro il 2020 del 20 per cento rispetto al 1990, L’alluminio fonde facilmente, è necessario il 95% in l’anno di riferimento indicato nel protocollo di Kyoto meno dell’energia richiesta per la produzione ori- del 1997. Le finalità del protocollo di Kyoto impongo- ginaria dalla bauxite. Inoltre l’alluminio può essere no all’Ue una riduzione di CO2 per il 2012 dell’otto completamente riciclato senza perdita di qualità. Nel frattempo il novanta per cento dell’alluminio proveniente dai detriti di costruzione e di demolizio- La UE intende ridurre ne è riciclato. In questo momento in tutto il mondo, il sessanta per cento di questo metallo è “seconda- le emissioni di ani rio”. L’alluminio è anche un materiale molto resi- dride carbonica del stente, che non ha bisogno di essere trattato e che richiede poca manutenzione. Si tratta per di più di 20% entro il 2020 un metallo leggero, con un basso punto di fusione, il che significa che è necessaria relativamente poca energia per la realizzazione di prodotti come i pro- filati laminati o estrusi e che le spese di trasporto sono contenute. L’alluminio non corrode e quindi con l’acqua piovana non penetrano nel suolo o nelle acque di superficie sostanze contenenti metalli. L’alluminio è perciò un materiale che possiamo definire sostenibile. Tuttavia, costruire in maniera sostenibile non significa solo impiegare il più possi- bile fonti di energia rinnovabili e processi di produ- zione e di lavorazione a basso consumo energetico. La questione principale è che i prodotti fabbricati contribuiscano alla realizzazione di edifici a basso consumo energetico. “L’architettura sostenibile”, spiega Erik Rasker, CTO (Direttore generale per le tecnologie) del-
la Reynaers Aluminium. “è una delle questioni fondamentali in tutti gli sviluppi che noi come impresa abbiamo vissuto nel corso del tempo e che continua ad impegnarci. La crisi energetica negli anni Settanta ne ha segnato l’inizio ed ha compor- tato l’esigenza di isolare meglio gli edifici. Allora abbiamo già fortemente migliorato le proprietà isolanti dei nostri profili. Oggi non si tratta più solo di caratteristiche dei materiali, ma dell’incidenza totale dell’edificio.” Rasker continua: “Applichiamo anche a noi stessi la concezione di edilizia sostenibile. Il nostro nuovo magazzino, che sarà costruito all’inizio del 2008 avrà dei pannelli solari sul tetto che gene- reranno circa 500.000 kWh di energia elettrica verde l’anno (pari al consumo annuale di 166 unità familiari). Con questa installazione elimineremo l’emissione annua di 280 tonnellate di CO2.” Concezione integrale I profili ad isolamento termico che la Reynaers Aluminium dopo la prima crisi energetica ha Finestre con apertura in 9 parallelo gestita da computer per l’aerazione notturna. sviluppato costituivano il punto di partenza di una dotti, sia che si tratti di un semplice sistema per finestre concentrazione crescente sulle soluzioni per un sia che si tratti di una facciata doppia interattiva.” consumo efficiente dell’energia. Questo sviluppo La facciata, infatti, costituisce il cardine della continua ancora, con l’evoluzione e il miglioramen- sostenibilità di un edificio. Essa regola gran parte del- to, ad esempio, di schermature parasole integrate, l’accesso di calore, luce ed aria e la vista. Questi fattori di profili ad alto isolamento e di soluzioni per fac- determinano il microclima interno, il benessere degli ciate doppie. Nuovi prodotti sostenibili nascono in utilizzatori e il rapporto dell’edificio con il clima al suo parte dalle proprie ricerche, in parte dalle richieste esterno, sia dal punto di vista visivo che da quello del degli investitori e degli architetti e dalle nuove fabbisogno energetico. direttive e norme delle autorità, che stimolano l’in- Un buon isolamento termico ed acustico della troduzione di prodotti più ecocompatibili. Esempi facciata è una delle misure più importanti per ottenere recenti sono il sistema per porte e finestre ad alto una rilevante riduzione del fabbisogno energetico per isolamento CS 86-HI (valore Uf fino a 1,4 W/m2K) e il riscaldamento ed il raffreddamento dell’edificio, o l’aggiornamento del sistema per facciate CW 60. perfino una totale eliminazione della climatizzazione, La Reynaers Aluminium intende ispirare i pro- ed una ottimizzazione del livello di comfort all’interno. motori di progetti edilizi, gli architetti e gli utilizza- Una sufficiente penetrazione della luce naturale diurna tori e proporre loro le sue total facade solutions: abbatte il consumo di luce artificiale e, a seconda concezioni integrate per facciate che consentono dell’orientamento della facciata, può anche contribuire un notevole risparmio energetico. Rasker: “Ci al riscaldamento passivo dell’edificio. L’integrazione dei indirizziamo sul quadro complessivo: la facciata, sistemi di ventilazione con la schermatura contro il sole la schermatura antisolare, la ventilazione ed il e la luce nella progettazione della facciata permette di raffreddamento, l’illuminazione. Ne ricerchiamo le sfruttare i flussi naturali di aria calda e fredda. Questo possibilità direttamente in rapporto ai nostri pro- approccio integrale consente anche di prevenire le per-
dite energetiche che possono essere causate dalle schermature parasole interne ed esterne. Attualmente connessioni tra materiali diversi. un architetto progetta una facciata componendola da vari elementi; noi vogliamo che si progredisca verso Varietà concezioni in cui tutte le soluzioni si rafforzano. Natu- La Reynaers Aluminium è impegnata nella ralmente ciò può avvenire solo cooperando con gli altri ricerca di soluzioni innovative per tutti questi protagonisti di un progetto.” La Reynaers, infatti, svolge aspetti ed il risultato è l’ampio ventaglio di prodotti sempre più spesso un ruolo consultivo, ad esempio nei diversi, che spaziano dai semplici sistemi per porte confronti degli architetti. La società ha sviluppato per e finestre ai complessi sistemi per facciate ad alto questo un pacchetto software, che consente di calcolare isolamento. I prodotti della Reynaers abbinano in maniera semplice l’influsso della schermatura paraso- all’eccellente isolamento profili slanciati in diversi le sul fabbisogno energetico degli edifici.” stili. L’integrazione delle schermature parasole nel sistema della facciata offre la possibilità di gestire Libertà con efficienza il fabbisogno energetico di un Altrettanto importante è tenere conto del fatto che edificio e di ridurre il forte consumo dei condizio- la facciata definisce in larga parte l’immagine, ovvero natori dell’aria. Il passo successivo che la Reynaers l’identità di un edificio. A lungo termine la facciata sarà affronterà in questo ambito è l’integrazione di l’elemento determinante nella valutazione se conser- sistemi solari nella facciata. vare un edificio, restaurandolo o rinnovandolo, oppure demolirlo. In base a questo presupposto possiamo sot- “In campo architettonico esiste una grande tolineare l’importanza che una facciata duri nel tempo, varietà”, aggiunge Rasker. “L’alluminio può essere senza però riuscire a dare una formulazione univoca su estruso in varie forme con relativa facilità: si otten- come edificare una facciata “degna di essere conserva- gono così profili slanciati, profili larghi, con profili a ta”: i gusti sono sempre stati diversi e ciò non cambierà design speciale in questi sistemi possono essere in- mai. Qui si cela un altro aspetto della sostenibilità dei tegrati vari tipi di vetro o elementi chiusi per la fac- sistemi per facciate della Reynaers. Si tratta di sistemi ciata, come le cassette. Tra le possibilità annoveria- che si prestano ad essere inseriti in una molteplicità di mo anche l’integrazione di moduli fotovoltaici o di stili e di forme, senza imporre un’immagine predefinita. 10 FOCUS Gli architetti hanno così una grande libertà di proget- tazione e la sostenibilità diventa un elemento ovvio dell’architettura, sia in un progetto di rinnovamento sia in una nuova costruzione. Gli edifici ecocompatibili e sostenibili venivano fino a poco fa presentati come modelli, in cui la sostenibilità determinava l’aspetto unico della costruzione. Questa fase è ormai superata; l’implementazione di soluzioni sostenibili nei processi di sviluppo e di progettazione, nell’architettura non di prestigio e quindi nella vita di ogni giorno, consente di realizzare risparmi su larga scala e perciò di conseguire profitti. n Il sistema di porte e finestre ad alto isolamento termico CS 86-Hi con un valore Uf fino a 1,4 W/m2K.
11 ‘È nostra intenzione iniziare dei progetti in Soluzione a doppia facciata cui tutte le soluzioni si con pannelli solari integrati (La Salle rafforzino a vicenda’ Innovation Park, Barcellona).
UTRECHT, Olanda Articolo: Kirsten Hannema Fotografia: Rob Hoekstra & Luuk Kramer 12 LK
L’architetto Ton Venhoe ven progetta la scuola del XXI secolo progetto Scuola ‘Forum ’t Zand’ 13
L ’istruzione in Olanda ha subito un rigoroso processo di rinnovamento nel corso dell’ultimo decennio. La conoscen za non viene più trasmessa da un insegnante che sta davanti ad una classe, seduta ordinatamente ai banchi allineati. In quello che viene definito il “nuovo apprendimento”, il ruolo dello studente è centrale e l’insegnante funge da coadiutore. Sia gli istituti primari sia quelli secondari hanno effet tuato il passaggio a questa “istruzione indirizzata alla formazione” che si fonda sull’iniziativa, sullo spirito d’indipendenza e sul senso di responsabilità degli studenti stessi. In questo processo Internet diventa un’importante fonte di conoscenza e un mezzo per acquisire abilità pratiche. Un’altra tendenza è il raggruppamento di varie scuole ed infrastrutture pubbliche. Il raggruppamento è dettato dalla logica del risparmio di edifici e dalla loro gestione ed offre nuove opportunità di collabo- razione. Inoltre queste “scuole allargate”, come esse vengono definite, possono svolgere un’importante funzione sociale nei quartieri residenziali. La multifunzionalità Questi due sviluppi hanno dato vita ad una nuova generazione di edifici scolastici, totalmente diversi dagli istituti tradizionali con corridoi lunghi, locali 14 delle classi e un’aula magna. Non è soltanto l’orga- nizzazione aperta e flessibile dello spazio dedicato allo studio e alla didattica a distaccarsi nettamente dai modelli tradizionali, ma anche l’aspetto esterio- re dell’edificio. La scuola allargata Forum ’t Zand a Leidsche Rijn, una circoscrizione di Utrecht, ne è un ottimo esempio. Ecco il commento dell’architetto Ton Venhoeven: “Non volevamo creare uno spazio esclusivamente didattico, ma anche destinato al L’edificio fa venire in mente associa zioni con il film Guerre stellari RH tempo libero e al gioco. L’edificio, per di più, doveva introdurre un elemento di cultura visuale nel quar- L’edificio tiere.” La costruzione multifunzionale, che accoglie scolastico si due scuole elementari, un centro per il tempo libero, presenta come un un centro di accoglienza pre e post-scolare ed una grande giocattolo che invita ad palestra comunale, evoca l’immagine delle navi spa- essere scoperto. ziali di Guerre Stellari o di una balena. La scuola non è un mero ambiente educativo, ma invita gli alunni ad intraprendere avventurosi viaggi di scoperta dello spazio che li circonda. La solidità dell’architettura contrasta con l’am- LK
15 La scalinata verso il cortile per la ricreazione sul tetto.
Da sinistra in alto verso destra: facciata nord, facciata est, facciata sud, facciata ovest. L’integrazione di strutture tecniche nella facciata contri buisce all’immagine variegata, con piastre e griglie in alluminio perforato. 16 LK
rh Ricorrendo ad un metodo di pro duzione gestito tramite computer, è stato possibile realizzare piastre in alluminio su misura con un budget limitato. rh LK biente, un parco archeologico con rovine dell’epoca i locali e le aree di passaggio possono essere eliminate romana e resti di un passato più recente, agrario, facendole scorrere via. come i comignoli dei forni delle serre e gli alberi da frutto. Allo scopo di conservare il più possibile questo L’aspetto ambiente, le varie funzioni sono state accatastate in Il doppio impiego dello spazio e il rapporto vantag- un volume compatto, che è rialzato ai lati. Gli spazi gioso tra la superficie calpestabile e quella della faccia- didattici riservati alle scuole sono situati in questi ta hanno permesso di conseguire notevoli risparmi, che due lati, ciascuno con un proprio ingresso e un sono stati reinvestiti nella realizzazione del giardino proprio piazzale per il gioco sul tetto. Nel centro si botanico e della speciale facciata. “Abbiamo iniziato trovano le strutture comuni, organizzate in modo da con l’immagine, quindi abbiamo pensato ad un sistema sfruttarne al massimo la multifunzionalità. La sala che si accordasse ad essa. L’alluminio soddisfaceva sia i centrale è progettata come un giardino botanico e, criteri estetici che avevamo in mente sia l’ambizione di con il brutto tempo, funge da area di gioco mentre realizzare un edificio sostenibile. Si tratta di un materia- nel contempo è il foyer dell’aula magna e il centro per le pregiato che è completamente riciclabile. il tempo libero. L’aula magna e la palestra possono Una lastra di alluminio dello spessore di un centime- essere unite creando uno spazio unico, le pareti tra tro e mezzo è ben diversa da un muro cavo di mattoni.
18 I profili in alluminio di Reynaers si sono rivelati ottimali sia per l’assemblag gio dei cassettoni sia per le diverse finestre e porte scorrevoli al pianter reno e delle facciate superiori. LK
LK ‘L’alluminio era la soluzione ideale per 19 creare l’effetto che avevamo in mente’ LK
Il sistema per facciate CW 50 propone una Inoltre i mattoni, dopo la demolizione, possono essere gamma ampia di profili che permettono riusati solo come fondamenta per le strade.” Informazioni di realizzare tutte le possibili costruzioni sui prodotti tridimensionali. La linearità è coerentemente mantenuta dalla totale assenza di doppi Il futuro montanti nei punti di raccordo. CW 50 viene La facciata ha l’aspetto essenziale di una pelle, in scelto per le possibilità estetiche che offre e cui sono inserite funzioni come le griglie di ventilazione, per la trasparenza che consente di ottenere, gli scarichi e l’illuminazione LED. Il risultato è un’imma- grazie ai suoi speciali profili di copertura e gine varia e fantasiosa: una composizione stratificata, alla larghezza visibile all’esterno di appena apparentemente arbitraria, di cassette di alluminio e 50 mm. Con il modello semistrutturale questa di lastre perforate in alluminio, con aperture piatte e trasparenza può ancora essere maggiore. In questo modello, infatti, i montanti sono sporgenti. Venhoeven continua: “In una scuola servono dotati di profili di copertura e di fissaggio in pregiata gomma grandi finestre. Per conservare l’integrità dell’immagine EPDM e i traversi sono eseguiti con un profilo ellittico di di missile spaziale, le finestre dovevano essere l’una copertura rinforzato che accentua la suddivisione orizzontale. diversa dall’altra. Abbiamo giocato con le dimensioni, L’isolamento termico del sistema può essere costruito in vari con la leggibilità dell’edificio. Uno speciale metodo di gradi, fino ad ottenere un valore U inferiore a 2,0 W/m2K. produzione assistito da elaboratore elettronico ha reso CS 68 è un robusto sistema per finestre possibile progettare ogni singola lastra a costi soste- e porte della Reynaers, sviluppato per le nibili. Si potrebbe quasi dire che abbiamo dipinto con esigenze sempre più rigorose che vengono l’alluminio.” poste alla stabilità, all’isolamento termico e I profili Reynaers usati (per la facciata CW 50, per alla sicurezza. Questo sistema isolato a tre le finestre e le porte CS 68 e per le porte scorrevoli camere è ideale per la realizzazione di grandi TP 138) supportano questa concezione: essi si presta- finestre e porte grazie alla rigidità dei profili. no sia all’assemblaggio delle cassette in alluminio sia La serie propone inoltre, in opzione, vari gradi di protezione antifurto ed antiproiettile. L’elemento isolante utilizzato all’inserimento delle finestre e delle porte scorrevoli di rende possibile realizzare costruzioni curve ed offre la scelta misure diverse. L’assenza di doppi montanti nei punti di di un colore diverso per la struttura esterna e per quella raccordo offre un importante contributo all’immagine interna. che la facciata evoca. Ma non è solo l’aspetto esteriore futuristico, il 20 TP 138 è un duraturo sistema concetto di scuola allargata e la didattica rinnovata che per porte scorrevoli che offre eccellenti prestazioni tecniche e fanno di Forum ‘t Zand una scuola proiettata verso il di sicurezza. Con una profondità futuro. Venhoeven spiega che sebbene questa facciata d’incasso di 138 mm, il sistema oggi sia definita sostenibile grazie all’ottimo isolamento offre sufficienti possibilità per e al suo sistema di climatizzazione integrato, tra una applicare serramenti di sicurezza quarantina d’anni l’edificio sarà considerato certamente come le serrature a tre punti di obsoleto. Anche a questo si è pensato: “Allora l’allu- chiusura. Inoltre le porte scor- minio potrà semplicemente venire fuso in un nuovo revoli più pesanti garantiscono maggiore stabilità, indeformabilità e durata d’uso. Con un prodotto e la facciata forse sarà sostituita da una pelle peso massimo di 200 kg per elemento scorrevole, è possibile che genera energia.” n realizzare grandi porte scorrevoli trasparenti. In alternativa alle normali configurazioni a due, a tre e a quattro ante, Forum ’t Zand Architetto: Venhoeven CS Committente: Gemeente Utrecht, Dienst esiste anche una struttura a monorotaia, che non utilizza per Maatschappelijke Ontwikkeling Impresa subappaltatrice: Bouwbedrijf l’elemento fisso un profilo di porta, ma inserisce il vetro di- Van der Linden Sistemi Reynaers: CW 50, CS 68, TP 138 rettamente nella cornice esterna, con un effetto di maggiore trasparenza e un più forte accento sull’elemento scorrevole. Dettaglio angolo orizzontale: applicazione di un pannello nella parte inferiore della facciata in vetro con frangisole. Gli apparecchi di illuminazione e gli impianti sono stati nascosti nei soffitti di alluminio perforato. LK
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FONTAINEBLEAU, Francia 22 Articolo: Sophie Roulet Fotografia: Fabrice Aygalenq project Il campus INSEAD Il cambio di look di una delle migliori scuole di management al mondo
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Q uasi cinquant’anni fa a Fontainebleau è epoca in cui è stato fondato l’INSEAD, esso è il stato fondato l’INSEAD, un istituto che simbolo della storia dell’istituto. nel frattempo è divenuto una delle scuo- Per la ristrutturazione, gli architetti Lehoux le di management più quotate a livello internazio- e Phily hanno scelto di mantenere lo schema nale. Il centro di questo rinomato campus è stato esistente, con l’obiettivo di consegnare all’inizio del ristrutturato dagli architetti Lehoux e Phily. nuovo anno accademico nel 2006 una costruzione ricca di significato simbolico ma completamente Fontainebleau viene spesso associata con il ca- rinnovata. stello di Francesco I, il bosco circostante e le rocce da Nel gennaio 2005 sono iniziati i lavori di scalare, ma ai giorni nostri è l’INSEAD che contrad- ristrutturazione. Prima di tutto sono state smontate distingue il patrimonio culturale di questa cittadina le vecchie facciate continue. Per proteggere il più regale nelle vicinanze di Parigi. Con il suo campus rapidamente possibile l’edificio dalle intemperie, gli esteso, l’Istituto Europeo di Scienza dell’Amministra- architetti hanno scelto il sistema a pannelli della zione è una scuola d’elite grazie alla sua potente Reynaers (CW 86 EF per facciate, modello VEP). rete internazionale di ex studenti, in possesso di un Questo genere di facciata in vetro non portante diploma che il Financial Times pone all’ottavo posto soddisfaceva meglio di qualsiasi altra le specifiche nella classifica mondiale dei migliori titoli di studio in del capitolato per quanto riguardava il rivestimento campo economico. di 2.800 m2 di facciata. Dalla sua fondazione negli anni ’60 sono stati aggiunti al campus di Fontainebleau numerosi edifici Un omaggio alla facciata continua Per poter utilizzare fini strutture di collega mento per le facciate , che non rivelassero la differenza tra elementi fissi ed apribili, gli architetti Il sistema CW 86 in stile hanno optato per motivi estetici per un sistema a neomoderno. vetrate con profili in alluminio. I pannelli CW 86-EF offrono, sia all’interno che all’esterno, un’immagine di uniformità, senza differenze evidenti, perchè i traversi e i montanti hanno identico spessore a 24 vista di 86 mm. Oltre alla finitura estetica, questo sistema che ne hanno garantito l’incessante sviluppo. Lo consentiva anche una rapida posa in opera perchè studio di architettura “Lehoux et Phily” è stato scelto i grandi elementi composti e i vetri erano già stati per elaborare un “masterplan”, ormai necessario, e preassemblati in fabbrica, con l’integrazione di riorganizzare il terreno che ha un’estensione di quasi tutti i componenti, i materiali di riempimento e le 30.000 m2. parti apribili. Grazie a questo procedimento è stato possibile garantire un miglioramento complessivo Un emblema architettonico della qualità e realizzare contemporaneamente un Nell’ottica della ristrutturazione dell’intero risparmio di tempo notevole nella posa in opera dei campus, gli architetti non si sono limitati a progettare pannelli. nuovi edifici, come il “Plessis Mornay”, ma hanno anche ristrutturato il primo edificio che ha ospitato Il sistema di collegamento con profili in acciaio l’INSEAD, il “Tour-Galerie”. “La creazione di nuove a taglio termico e pareti intermedie è comple- strutture per uffici, abbinata ad un progetto totale tamente inserito nella struttura portante. Esso per una zona pedonale, ci ha offerto l’opportunità soddisfa tutti i requisiti in materia di isolamento. Le di lavorare in un’area che da un lato è circondata molteplici sigillature di chiusura con i bordi in EPDM dal bosco e dall’altro si trova nel cuore di un istituto garantiscono una migliore tenuta ermetica e creano eccezionale, rinomato in tutto il mondo per la qualità una barriera termica ed acustica più efficace. Infatti, del suo insegnamento”, sottolineano gli architetti per questo edificio era stata specificata una riduzio- alla presentazione della ristrutturazione dell’edificio ne acustica di 35 dB. Dietro richiesta degli architetti Tour-Galerie, il quale ha un valore esemplare, oltre le facciate sono state realizzate con due tipi diversi che simbolico. di elementi apribili: sul lato occidentale le aper- ture all’italiana (con le cerniere in alto) e sui lati L’edificio è costituito da due parti, la torre di tre settentrionale e meridionale le aperture all’inglese piani e la galleria di due piani, e si articola su una (verso l’interno) per motivi di sicurezza (accesso superficie totale di più di 3.000 m2 formando il centro in caso di incendio). I pannelli in vetro trasparente, nevralgico dell’INSEAD. Tour-Galerie è l’edificio princi- smerigliato o verniciato hanno diverse sfumature di pale dell’istituto e funge da struttura per l’accoglienza. grigio che determinano uno stupendo gioco di luce Inoltre, proprio perchè esso risale agli anni Sessanta, all’imbrunire e durante il giorno un’atmosfera pia-
cevole su ogni piano, indispensabile per il lavoro. Il piano più alto di questo edificio storico ospita gli uffici della direzione e del preside di facoltà. Il cortile interno, progettato da un architetto del paesaggio giapponese, crea un’atmosfera di serenità che consente ai membri della direzione di svolgere il loro lavoro di conduzione dell’INSE- AD, impegnandosi nella quiete di questo luogo affinché l’istituto conservi la sua posizione di grande prestigio in tutto il mondo. n Insead Architetti: Lehoux et Phily Committenter: Insead Imprenditore principale: Leon Grosse Costruttore: Stim Technibat Sistemi Reynaers: CW 86-EF (VEP) Nel sistema per La facciata I profili slanciati la facciata sele- ristrutturata ha la rafforzano zionato, i profili stessa leggerezza la continuità delle parti sia dei tramezzi degli tra interno ed mobili che fisse anni 60, anche se esterno. sono ugualmente con un’efficienza slanciati. energetica di gran lunga superiore. 25
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TEMSE, Belgio Articolo : Veronique Boone Fotografia: Yvan Glavie PROgetTo Ville 27 urbane e stabile adibito aD uffici La trasfor mazione di un ex cantiere navale in area resi denziale e di uffici
T emse ha una nuova circoscrizione doppia. Lungo il lato d’ingresso gli edifici hanno una comunale. Con la trasformazione del facciata con un motivo ritmico in mattoni, dietro la quale vecchio cantiere navale Boelwerf in un si trovano le camere da letto; lungo il lato posteriore, con prestigioso progetto residenziale e lavorativo, vista sul parco naturale e sulla Schelda, sono situati i il sito ha ora una nuova destinazione, dopo più grandi soggiorni, con vetrate alte fino al soffitto ed ampie di centocinquanta anni di attività marittime. terrazze completamente sporgenti, libere su due piani. Ottanta ettari di terreno e l’ex centro ammini Per queste finestre è stato utilizzato il sistema scorre- strativo del cantiere saranno convertiti, nell’arco vole, altamente isolante, CP155. “Queste finestre sono di quindici anni, in un quartiere residenziale com state esplicitamente descritte nel capitolato, perchè non pletamente nuovo, in un parco industriale e in un abbiamo trovato nessun altro profilo che potesse inserirsi centro amministrativo per il Comune di Temse. in maniera tanto leggera tra le superfici di vetro,” afferma l’architetto Luk Mertens, che segue il progetto delle ville Il nuovo quartiere, che sorge su un’estensione urbane presso lo studio di Jo Crepain. “Per questo motivo di circa trenta ettari, è stato ribattezzato “de Zaat”, abbiamo rifiutato una proposta alternativa dell’impren- una parola nel dialetto del posto che significa ditore. In tale caso, infatti, avremmo dovuto sacrificare “cantiere navale” ed è un’iniziativa di NV Nieuw l’aspetto estetico.” All’interno dei profili si trovano dei Temse, fondata da ING Real Estate, dal gruppo tubi portanti in acciaio, che si inseriscono perfettamente edile Cordeel e dall’impresa edile Aertssen. In nei profili CP155. La struttura viene così elegantemente stretta collaborazione con il Comune, che dopo il nascosta nelle facciate in vetro e i profili delle finestre e i fallimento di Boelwerf aveva acquistato il terreno tubi d’acciaio in essi inseriti formano un elemento unico. Facciate anteriori e posteriori delle ville urbane, progettate da 28 Jo Crépain. del vecchio palazzo degli uffici, è stato steso un Il risultato è un rivestimento in vetro più fine, che ad ogni Master Plan per una serie di abitazioni in riva al piano crea un proprio percorso tra balcone e soggiorno. fiume, un terreno industriale collegato alla Schelda Le lastre in alluminio che costituiscono la rifinitura dei e un parco naturale. L’edificio che ospitava gli uffici pavimenti dei piani e dei balconi accentuano la suddivi- del cantiere Boelwerf, grazie alla sua vicinanza al sione orizzontale mediante la trasparenza della parete di centro di Temse, avrebbe accolto i servizi comunali vetro, in contrasto con le finestre verticali nelle facciate e sarebbe diventato la sede per la polizia del posto, in mattone. assumendo così il ruolo di elemento di raccordo tra vecchio e nuovo. Centro amministrativo Il palazzo degli uffici esistente ha iniziato ad essere Tre ville urbane usato nel 1969 ed anche per il cantiere fungeva da centro Tre ville urbane, progettate dall’architetto di amministrativo. L’edificio, grazie alla sua struttura razio- Anversa Jo Crepain, costituiscono il primo progetto nale, si prestava molto bene ad una riqualificazione come residenziale del quartiere. L’area abitativa totale futuro polo di servizi comunali, ma con le sue facciate in è formata da una combinazione delle tre ville con mattoni chiuse non possedeva lo slancio necessario per vista sulla Scheda, che sono le più vicine al centro assolvere la sua nuova importante funzione di raccor- di Temse, un gruppo di palazzi di appartamenti do. Il nuovo centro amministrativo doveva presentarsi situati nelle vicinanze del fiume ed un quartiere come uno spazio “aperto”, facilmente accessibile per giardino con appezzamenti di terreno. Le ville, tre gli abitanti di Temse, e nel contempo come un punto di strutture in mattoni coronate da tre attici come riferimento rappresentativo per il Comune e per i futuri sculture di alluminio, contengono 21 appartamenti residenti di “de Zaat”. Lo studio di architettura di Anversa di lusso e sono collegate con un parcheggio privato Storme Van Ranst, che aveva vinto nel 2002 la gara per sotterraneo. I tre edifici sono situati in un giardino la riconversione dell’edificio, ha compreso perfettamente semipubblico, che si estende fino alla diga. Gli ap- queste esigenze ed ha creato un edificio senza barriere, partamenti hanno una superficie di 180 m2 ed una sia per gli utenti che vi entrano sia per coloro che vi suddivisione semplice. L’ascensore e la tromba delle lavorano. L’edificio è stato spogliato fino allo scheletro: scale occupano una posizione centrale nell’edificio le facciate di mattoni sono state rimosse, le scale di cal- e sono accessibili attraverso un atrio di altezza cestruzzo, le inutili colonne di mattoni e le pareti interne
Atrio con spazio Foyer Un mix di L’ex stabile adibito a uffici, vuoto del centro direzionale. abitazione, ora centro direzionale, ristrutturato lavoro e da Storme van Ranst. natura 29
A sinistra: sezione trasversale verticale con dettagli delle facciate di vetro delle ville urbane di Crépain. A destra: dettaglio verticale con il collegamento delle facciate in alluminio con la terrazza sporgente. Assonometria di una villa urbana (Jo Crépain). Viste da dietro, le ville urbane sem brano delle sculture di alluminio grazie agli espressivi balconi.
Una sala riunioni panoramica rappresenta il fulcro del centro direzionale. 31 Le facciate in mattoni dell’ufficio sono state sostituite da vetrate dell’altezza di un piano.
sono state eliminate, fino a che è rimasta soltanto la struttura nuda, ampia. Le facciate in vetro e un vano, ugualmente in vetro, all’altezza dell’ingresso costitui- scono il primo passaggio verso la riqualificazione del fabbricato in edificio che interagisce con l’esterno. In questo modo gli architetti intendono eliminare la barriera di separazione tra dentro e fuori. Inoltre le facciate in vetro offrono all’utenza lavorativa un buon collegamento visivo con l’ambiente circostante, il bel parco naturale lungo la Schelda ed offrono agli architetti l’opportunità di mostrare l’edificio come un punto di riferimento. All’interno si è scelto di creare il più possibile uffici senza divisori e di realizzare con il vetro le eventuali divisioni, in maniera parallela alle facciate lunghe. In questo modo la comprensione dell’organizzazione dei vari spazi nel palazzo è visuale ed immediata. Le facciate sono realizzate con il profilo CW-50. Si tratta di una vetrata semistrutturale, con montanti portanti, a cui sono appese passerelle per la manu- tenzione e l’accesso, e listelli di vetro orizzontali. Le facciate sono state progettate con profili in alluminio verniciate in grigio chiaro opaco, che formano con gli elementi in zinco della facciata nello stessa tinta gri- gia, con i mattoni scuri e con le finiture lignee dell’in- terno un insieme sobrio ma accogliente. La comples- sità dei dettagli per quanto riguarda il rivestimento in vetro è stata minuziosamente elaborata nella fase 32 progettuale. “La scelta dei profili in alluminio della Il rilievo e le Reynaers è stata determinata dalla vasta gamma di linee della nuova facciata vengono pezzi di raccordo che rendono possibile realizzare una determinati dalle tale ricchezza di dettagli,” spiega l’architetto Jean- parti frangisole. Pierre Van Liefferinge dello studio Storme Van Ranst, responsabile del progetto per il centro amministrati- vo. “Il vano all’ingresso è costruito con grandi pannelli di vetro su piani diversi. Appendendo le passerelle per la manutenzione al lato interno, il carico del vento ha potuto essere meglio distribuito, a vantaggio della leggerezza dei profili. Per i listelli di vetro orizzon- tali, i profili sono stati progettati con un rinforzo in acciaio all’interno. I vari elementi di raccordo che la Reynaers offre hanno reso possibile il connubio tra esigenze architettoniche, requisiti tecnico-costruttivi come lo scarico dell’acqua e l’isolamento, ed esigenze strutturali.” I servizi comunali si sono trasferiti nel nuovo edificio nel giugno del 2006. Anche gli abitanti delle tre ville urbane hanno preso possesso delle loro abitazioni. Ora si sta lavorando alle abitazioni previste dalle fasi successive del piano. Un nuovo, esclusivo quartiere sta nascendo. n de zaat Architect: Jo Crepain (ville urbane), Storme Van Ranst (centro direzionale) Committente/promotore: NV Nieuw Temse (ING Real Estate, Bouwgroep Cordeel e impresa subappaltatrice Aertssen) Sistemi Reynaers: CW 50, CP 155
33 ‘È stato possibile In esclusiva: realizzare dettagli la terrazza sul tetto per le complessi grazie all’ampia riunioni. gamma di accessori’
34 Un vero Doha, Qatar e proprio simbolo Articolo: Hans Ibelings del Qatar Fotografia: JAP progetto La Aspire Tower
I l Medio Oriente sta vivendo un momen- to di straordinaria fioritura nel campo dell’architettura. Dal 2004 la Reynaers ha una sede nel Bahrein ed ha svolto un ruolo di crescente importanza in questa regione, che è culminato nella sua partecipazione alla realizza- zione della Sport City-Qatar Tower a Doha, nel Qatar. Con il punto più elevato a 320 metri, que- sta torre, nota anche con il nome di Aspire Tower, è attualmente l’edificio più alto del paese. La torre contiene una molteplicità di funzioni, con un albergo alloggiato nei primi diciassette piani, un centro di benessere con una piscina sporgente, un centro per i congressi, una suite presidenziale a 150 metri, un museo dello sport a 184 metri con 35 ponte panoramico e a duecento metri un ristorante girevole. L’edificio è stato progettato dall’architetto Hadi Simaan in collaborazione con gli studi Arup & Partners, Bureau Happold e MaP3. Impresario principale è la Midmac-Six Construct. La torre ha una superficie calpestabile di quarantamila metri quadrati ed è costituita da un nucleo in calcestruz- zo, circondato da una facciata doppia sviluppata e Un nucleo in cemento circondato da una facciata dalla doppia pelle fabbricata dalla Reynaers. Per questo progetto, gli ingegneri dell’Istituto Reynaers hanno eseguito ap- profondite ricerche sulle proprietà tecnico-costrut- tive della facciata. La forma inusuale, aerodinamica della torre e le caratteristiche climatiche estreme esigevano un’attenta analisi. La facciata è compo- sta da profili di alluminio che sono stati estrusi in Arabia Saudita in base alle specifiche fornite dalla Reynaers, completati da vetro e da un reticolato anticorrosione. Presso l’Istituto Reynaers sono state eseguite prove per testare la tenuta della facciata
all’acqua e all’aria e valutare nel progetto l’effetto dell’esposizione al vento. Inoltre nella facciata è integrato un avanzato sistema programmabile d’illuminazione artificiale. scadenza Alla già notevole complessità del progetto si è aggiunta la scadenza inflessibile della pianificazio- ne. La torre, infatti, è stata l’effige della quindice- sima edizione dei Giochi Asiatici che si sono svolti nel Quasar alla fine del 2006. Sulla sommità della Torre, durante i Giochi, brillava una fiamma olimpi- ca di dieci metri. A causa di questo evento, la rea- lizzazione della Torre era legata ad una scadenza inderogabile, che comunque è stata ampiamente rispettata. Undici giorni prima dell’inaugurazione dei Giochi, la torre era edificata e la fiamma poté essere accesa ad un’altezza di 287 metri, ripara- ta dal vento dalla facciata che si innalza fino a 320 metri. Nel maggio 2007 il progetto è stato L’ermeticità, l’imperme abilità e la resistenza al vento sono state tes La torre lunga 320 metri è stata realizzata con 36 tate in modo esaustivo 350 tonnellate di alluminio. completato e messo in uso. Un raggio laser, visibile a grande distanza, ha nel frattempo sostituito la fiamma olimpica. Riuscire ad edificare in tempo l’Aspire Tower è una prestazione che possiamo definire senza esi- tazioni olimpionica. Infatti la Reynaers Aluminium ha ottenuto solo nel gennaio 2006 l’incarico per la facciata. Iniziando a gran velocità ad estrudere le 350 tonnellate di alluminio necessarie in totale, è stato possibile consegnarle da aprile alla ditta belga JAP che ha assemblato la facciata. soluzioni La base per la facciata è costituita dai sistemi CW 50 e CW 86, con un gran numero di profili progettati su misura. Tutti i profili in alluminio sono verniciati in argento metallico, per armonizzarli con il reticolato inossidabile. “La Reynaers ha for- nito una soluzione integrale per la facciata doppia ventilata. Abbiamo progettato profili in alluminio che soddisfano le esigenze di questo progetto architettonico. È stata sviluppata una soluzione speciale per lo scarico dell’acqua, che è stata ampiamente testata ed è pienamente conforme ai nostri severi requisiti in materia di resistenza al- l’acqua, all’aria e al carico di vento,” afferma Frank Goudman, direttore Esportazioni alla Reynaers Aluminium. Grazie al boom delle costruzioni, che
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38 L’illuminazione artificiale programmabile è integrata nel progetto aerodinamico della facciata. I sistemi Reynaers per facciate CW50 (a sinistra) e CW86 (a destra) utilizzati. probabilmente durerà ancora per anni, il Medio Oriente rappresenta un importante mercato in crescita per la Reynaers. La società ha intanto lan- ciato qui nuovi prodotti, come il Sistema Eco, CS 86-HI e le facciate con vetrate scorrevoli integrali GP 51 in cornici d’alluminio, senza montanti. n La Aspire Tower Architetto: Hadi Simaan Cliente: The Sport City Project Committee Appaltatore principale: Midmac-Six Construct Costruttore: JAP Sistemi di Reynaers: CW 50, CW 86
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progetto Sala partenze 40 PP
Alla periferia di Brno è atterrato un extra terrestre amichevole Brno, Repubblica Ceca Articolo: Jan Kratochvíl Fotografia: Jaroslav Drápal, Petr Hampl & Petr Parolek 41
La forma arrotondata degli angoli si intensifica nella struttura portante. 42 Sezione trasversale JD
C redevate veramente che Brno sarebbe cora maggiore quando si tiene a mente che nessuna delle rimasto per sempre un bastione società che hanno partecipato ai lavori aveva esperienza dell’architettura funzionale? Ebbene per un progetto del genere. non è così! Il giovane, promettente architetto Petr La direzione dell’aeroporto aspirava ad avere un edi- Parolek (34 anni) è l’artefice di un cambiamento ficio unico e facilmente riconoscibile per i viaggiatori. Tra radicale nell’architettura di questa città. Il nuovo i sei progetti presentati è stato scelto quello denominato terminale delle partenze da lui progettato per “antibox”. Parolek descrive la genesi del terminale come lo scalo aereo Tuřany rappresenta l’inizio di un un’aspirazione ad evocare il mondo dell’aeronautica con nuovo capitolo nella storia dell’architettura ceca. una forma elementare. Per questo egli ha arrotondato in maniera aerodinamica un semplice cuboide. La forma In questo aeroporto, che era stato costruito negli risultante ricorda l’aspetto delle aeronavi e rappresenta anni Cinquanta ed era anche usato per scopi militari, contemporaneamente un ingresso simbolico alla regione quasi nulla è cambiato fino al 2004. All’inizio degli Moravia del Sud. Grandi arcate chiuse da vetri sulle anni Novanta l’aeroporto è stato adibito a scopi facciate evocano i temi dell’arrivo e della partenza. La esclusivamente civili, ma il suo vero sviluppo è inizia- visione notturna del portale da cui emana la luce dell’in- to soltanto nel 2004, quando l’aeroporto Tuřany ha terno è veramente magica e visibile da una distanza di cambiato proprietario passando alla regione Moravia centinaia di metri. del Sud, che ha cominciato a sfruttarlo ed espander- Parolek rileva l’elemento chiave del progetto, la lo. Un anno più tardi sono iniziati i voli di linea per vicinanza dell’aeroporto al campo di battaglia di Auster- Londra, Monaco e Praga. litz. La forma del nuovo terminale intendeva essere Ben presto il numero di passeggeri superò i un riferimento ad un monumento simbolico in pietra a 300.000 l’anno e l’edificio esistente non era più in Napoleone. L’architetto infatti aveva espresso il desiderio grado di rispondere ale nuove exigenze. Per di più il che l’edificio venisse battezzato Terminale Napoleone Trattato di Schengen ha imposto radicali modifiche di Brno. Egli riteneva che questo nome avrebbe potuto operative agli aeroporti europei, modifiche che ri- accrescere l’interesse dei turisti nei confronti di Austerlitz chiedevano una rapida implementazione. La direzio- ed aumentare il richiamo dell’aeroporto di Brno. La sua ne dell’aeroporto di Brno ha deciso di costruire un proposta, tuttavia, non è stata ancora accettata e quindi i nuovo terminale per le partenze e di usare l’edificio viaggiatori che partono da Stansted leggono sui tabelloni 43 esistente per gli arrivi. Per la progettazione del soltanto “partenze per Brno-Turany”. nuovo edificio è stato scelto l’ingegnere ed architet- to Petr Parolek, che lavora a Brno e che già durante Un’esperienza indimenticabile il suo studio all’università si era occupato di questo L’architettura del nuovo edificio per le partenze è scalo aereo e ne aveva ideato il piano generale. assolutamente innovativa. Sebbene costruzioni realizzate Questo fatto ha contribuito alla velocità, veramente secondo tendenze simili esistano già altrove e l’architet- da record, con cui il progetto per il nuovo terminale tura organica con un’estetica di alto contenuto tecnologi- è stato completato. co sia già stata progettata dall’architetto di origine ceca Jan Kaplický, che risiede in Gran Bretagna, e da altri ar- “Antibox” chitetti britannici come Peter Cook e Nicholas Grimshaw, Tutte le parti coinvolte nella realizzazione il nuovo terminale dell’aeroporto di Brno non conosce dell’edificio hanno posato insieme la prima pietra nel eguali nella Repubblica Ceca. La sua audacia tecnica lo settembre del 2005. Esattamente un anno dopo, il pone a fianco di costruzioni eccezionali come il Centro 18 settembre 2006, l’edificio delle partenze è stato delle Fiere di Brno e rappresenta, seppure da lontano, un inaugurato alla presenza del Presidente. I rapporti omaggio alla torre Ještěd della città di Liberec. Degno tra investitore, architetto ed impresa appaltatrice di nota è anche il fatto che i calcoli statici per il nuovo sono stati veramente esemplari, ineguagliabili. L’edi- terminale sono stati eseguiti da due neolaureati in inge- ficio è stato progettato e costruito esclusivamente gneria civile, Petr Mazánek e Lukáš Pelánek, entrambi da imprese di Brno. Il sentimento di reverenziale nemmeno trentenni. La struttura in acciaio è un elemento stupore che esso suscita, una volta completato, è an- dominante dell’interno. I lucernari che immettono la luce La forma dell’edificio richiama alla mente associazioni con i dirigibili PH
del giorno si aprono come branchie di una gigan- tesca creatura. Il tempo trascorso dentro il nuovo terminale delle partenze è senza dubbio un’espe- rienza indimenticabile per i viaggiatori. Un grande cuscino La vetratura del lucernario ha subito un inte- ressante sviluppo tra la fase della progettazione e quella dell’implementazione. Come per le facciate, il progetto architettonico prevedeva una struttura in acciaio che supportasse i lucernari. Tuttavia, dopo avere consultato l’impresa appaltatrice responsa- bile dell’installazione delle vetrate, questa struttura è risultata superflua. I profili in alluminio CW 50 della parete continua della Reynaers potevano supportare l’intera altezza della vetratura. Per le sezioni apribili del vetro è stato scelto il sistema CS 68. Il vetro delle finestre ha un basso coefficiente di riflessione, per evitare che i piloti rimangano abbagliati durante l’atterraggio. La DOSTING, un’impresa di Brno specializzata nella costruzione e posa in opera delle vetrate, ha dato prova di vera maestria nell’installazione dei vetri per il lucernario. Infatti, mentre la struttura della vetratura per la facciata è relativamente semplice, ogni parte del lucernario è diversa. Ogni finestra ha una lunghezza differente, una forma o una posizione diversa. Il sistema Reynaers ha 44 semplificato le strutture di supporto del vetro e quindi ridotto i tempi necessari per l’installazione. L’architetto ha accettato la proposta dell’impresa responsabile per l’assemblaggio dei vetri, ricono- scendo che si trattava di una soluzione visivamente migliore di quella da lui progettata. L’aspetto finanziario delle future attività costi- tuiva un punto importante nelle specifiche dell’in- PP vestitore. Il sistema della Reynaers soddisfaceva interamente questi requisiti. I profili hanno un coef- ficiente di trasmittanza termica di Uf ≤ 2,47 W/m2K e le unità a doppio vetro di Ug = 1,1 W/m2K. La struttura della facciata si inserisce senza giunture nel tetto. Il rivestimento metallico a scaglie La superficie curva evoca l’immagine di un rettile annidato. La forma delle facciata e del tetto è costituita da arrotondata riflette delicatamente la luce e da una piastre esagonali di certa distanza si offre all’occhio come un’immagi- zinco. ne dolce. Da lontano, infatti, il nuovo terminale ha l’aspetto di un grande cuscino posato su un prato alla periferia di Brno. La sua forma spettacolare non attira soltanto viaggiatori e turisti, ma anche gli abi- tanti di Brno e dei paesi vicini, che vengono sempli- cemente ad ammirare questo edificio straordinario. Brno si avvicina all’Europa a passi baldanzosi.n Brno TuRany terminal Architetto: Petr Parolek Committente: Southern Moravian Region Imprenditore principale: Dosting, Brno Sistemi Reynaers: CW 50, CS 68 PP
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