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ERRORE INTERLINGUA VALUTAZIONE E VERIFICA RISORSE OFFERTE DAL QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LA PROGETTAZIONE E LA VALUTAZIONE DI PERCORSI IN LINGUA 2. Dott.ssa Francesca Di Diego Dott.ssa Marica Livio Dott. Matteo Silipigni
GLOTTODIDATTICA GLOTTO - DIDATTICA ( GR. LINGUA) ( METODI, APPROCCI E TECNICHE ) OFFRE GLI STRUMENTI PER SOSTENERE L'ACQUISIZIONE DELLA LINGUA 2.
BIMODALITÀ EMISFERO DESTRO: GLOBALITÀ EMISFERO SINISTRO: ANALISI DIREZIONALITÀ: DALL'EMISFERO DESTRO ALL'EMISFERO SINISTRA;
IPOTESI EKWALL E SHANKER (2002) 10% LEGGIAMO 20% SENTIAMO 30% VEDIAMO 50% SENTIAMO E INSIEME DI VEDIAMO RICORDIAMO QUELLO IL 70% CHE DICIAMO 90% DICIAMO E INSIEME FACCIAMO
LE 5 IPOTESI DI KRASHEN LO STUDIOSO AMERICANO STEPHEN KRASHEN CONDENSA IN CINQUE IPOTESI IL SUO MODELLO DI APPRENDIMENTO: ACQUISITION VS. LEARNING MONITOR ORDINE NATURALE INPUT I+1 FILTRO AFFETTIVO
INPUT-OUTPUT INPUT: STIMOLO A CUI L'APPRENDENTE È ESPOSTO E A PARTIRE DAL QUALE COSTRUISCE LA SUA COMPETENZA IN L2 TECNICHE INCENTRATE SULL'INPUT INONDAZIONE DELL'INPUT: L'ELEMENTO CHE VOGLIO SVILUPPARE È ALTAMENTE PRESENTE NELL'INPUT ( TESTO SCRITTO/RACCONTATO/DIALOGATO) ARRICCHIMENTO: L'ELEMENTO CHE VOGLIO SVILUPPARE VIENE GRAFICAMENTE EVIDENZIATO E/O RAPPRESENTATO (COLORI, FOTO/IMMAGINI CHE SI RIFERISCONO AI PERSONAGGI) VISUALIZZAZIONE FORMA E FUNZIONE: ESERCIZI DI ABBINAMENTO (PAROLA-IMMAGINE, PAROLA- DISEGNO)
OUTPUT: TENTATIVI DI PRODUZIONE DA PARTE DELL'APPRENDENTE. NELLE FASI INIZIALI E INTERMEDIE L'OUTPUT COINCIDE CON IL CONCETTO DI INTERLINGUA.
INTERLINGUA INTERLINGUA: UN SISTEMA LINGUISTICO PROVVISORIO, INTERMEDIO TRA L1 E L2, CHE SI FORMA PROGRESSIVAMENTE CON L'ACQUISIZIONE DELLA L2. L'ACQUISIZIONE DI NUOVE REGOLE E STRUTTURE RIDIMENSIONA E RIDISEGNA CIÒ CHE ERA STATO APPRESO PRECEDENTEMENTE. STADI O FASI: FASE INIZIALE O PRE-BASICA: L'APPRENDENTE INIZIA A PRODURRE OUTPUT UTILIZZANDO UNA KEYWORD STRATEGY (OVVERO UTILIZZANDO POCHE PAROLE CHIAVE) ED AVVALENDOSI DI UNA GRAMMATICA ELEMENTARE (NEGAZIONE, ASSERZIONE, ALCUNI PRONOMI PERSONALI, CONGIUNZIONI E AVVERBI ). LE DESINENZE VENGONO USATE IN MODO ASISTEMATICO, NON C'È UNA VERA E PROPRIA CONSAPEVOLEZZA DELLA PAROLA CHE VIENE SEMPLICEMENTE RIPETUTA SENZA ESSERE ANALIZZATA.
FASE BASICA: COMINCIA A COMPARIRE L'USO DEL VERBO COME NUCLEO DELLA FRASE, ANCHE SE NON ANCORA FLESSO, LESSICO PIÙ RICCO, SCARSITÀ DI PAROLE-FUNZIONE (ARTICOLI, PREPOSIZIONI), DI MORFOLOGIA VERBALE O NOMINALE, USATA CON PREDOMINIO DI FORMA NON MARCATE (IN ITALIANO AD ES. IL MASCHILE SINGOLARE PER TUTTI GLI AGGETTIVI). L'ORDINE DELL'ENUNCIATO COLLOCA IL FOCUS (PARTE PIÙ INFORMATIVA DELL'ENUNCIATO) ALLA FINE DELL'ENUNCIATO, LA PRIMA PARTE DELL'ENUNCIATO PUÒ CONTENERE ELEMENTI DI CONTESTO SPAZIALE O TEMPORALE (SETTING) ES. IN CINA (SETTING) IO (TOPIC) HO FATTO LE SCUOLE MEDIE (COMMENT). RARE LE SUBORDINATE. FASE POST-BASICA: È CARATTERIZZATA DALLA FLESSIONE VERBALE E DALLA COMPARSA DELLA MORFOLOGIA. IN QUESTA FASE SI SVILUPPANO INTERLINGUE SEMPRE PIÙ COMPLESSE: CI SONO VARIETÀ INTERMEDIE CHE PRESENTANO FRAGILITÀ NEGLI AMBITI PIÙ MARCATI DI L2, FINO A VARIETÀ AVANZATE CHE HANNO SEMPRE MINORI DEVIAZIONI RISPETTO ALLA LINGUA TARGET, FINO ALLE VARIETÀ QUASI NATIVE.
SVILUPPO DELL'INTERLINGUA E’ SIMILE ALL’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE, È UN PERCORSO CIRCOLARE: COMPRENSIONE: ESPOSIZIONE A INPUT IN CONTESTO SIGNIFICATIVO CHE AIUTA A COMPRENDERE TALI INPUT. OSSERVAZIONE: TENTATIVO DI CATEGORIZZAZIONE (METTERE INSIEME PAROLE CON CARATTERISTICHE SIMILI) FORMULAZIONE DI IPOTESI: NON C'È RIELABORAZIONE COSCIENTE (INCONSCIA) SPERIMENTAZIONE: PROVA A SPERIMENTARE IN SITUAZIONE ("NON HO ANDATO") FEEDBACK – RISTRUTTURAZIONE: CONFERMA IPOTESI, RISTRUTTURAZIONE (PROCESSO A SPIRALE)
FOSSILIZZAZIONE PROCESSO CHE PORTA ALLA CRISTALLIZZAZIONE DI UN ERRORE LINGUISTICO. SI VERIFICA QUANDO IN UNA CERTA FASE DELL'ACQUISIZIONE O DELL'APPRENDIMENTO DI UNA NUOVA LINGUA, IL PARLANTE NON AVVERTE PIÙ LA NECESSITÀ DI MIGLIORARE LA PROPRIA COMPETENZA LINGUISTICA O NON RICEVE DALL'ESTERNO INPUT COMUNICATIVI TALI DA CONSENTIRGLI DI MIGLIORARE IL PROPRIO LIVELLO DI INTERLINGUA.
ERRORE A DIFFERENZA DI UNO "SBAGLIO",UNA DISATTENZIONE MOMENTANEA, L'"ERRORE" È UNA DEVIANZA STABILE E SISTEMATICA. A PARTIRE DAGLI ANNI 60 CON L'APPROCCIO STRUTTURALISTICO L'ERRORE VIENE CONSIDERATO COME EFFETTO DEL TRANSFER, CAUSATO DALL'INTERFERENZA DELLA L1 CON L'APPROCCIO COMUNICATIVO E COME EFFETTO DELLE RICERCHE PSICOLINGUISTICHE, SPECIALMENTE DELLA TEORIA DELL'INTERLINGUA, L'ATTEGGIAMENTO VERSO L'ERRORE È MUTATO: VIENE VISTO COME FONTE PER COGLIERE, ATTRAVERSO LE INCERTEZZE E LE APPROSSIMAZIONI, IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE DELLA LINGUA MENTRE OGGI, CIÒ CHE PREOCCUPA DI PIÙ NON È TANTO L'ERRORE IN MERI TERMINI DI CORRETTEZZA, MA L' APPROPRIATEZZA E L' EFFICACIA PRAGMATICA DELL'ENUNCIATO.
TIPOLOGIA ERRORE INTERLINGUALE: DATO DALL'INTERFERENZA CON LA LINGUA MADRE INTRALINGUALE: LEGATo ALLA DIVERSA MORFOLOGIA DELLA LINGUA 2 (ES. IN CINESE È ASSENTE UNA DISTINZIONE DEI TEMPI VERBALI COME IN ITALIANO) EVOLUTIVO: CONNESSO ALLA COSTRUZIONE DEL SISTEMA LINGUISTICO IN L2 (dinamica a U) LA MAGGIOR PARTE DEGLI ERRORI È DI TIPO EVOLUTIVO, SONO QUINDI DOVUTI DALLA RIELABORAZIONE DEI DATI CAUSATA DALL'ACCESSO DI NUOVE INFORMAZIONI.
URDU
CAUSE ERRORE CAUSE INTERNE CAUSE ESTERNE TANSFER DA L1 INSEGNAMENTO INADEGUATO: TRANSFER OF TRAINING O COMPITI INADATTI ALL' INTERLINGUA REGOLARIZZAZIONE/IPERGENERALI DELL'APPRENDENTE ZZAZIONE (LA PROBLEMA, VOI FACETE) USO IMPROPRIO DELLE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO DELLA L2 SEMPLIFICAZIONE: OMISSIONE DI ELEMENTI DIFFICILI O SCONOSCIUTI (PREPOSIZIONI ARTICOLATE)
APPROCCIO DI FRONTE ALL'ERRORE E TECNICHE DI CORREZIONE COME COMPORTARSI DI FRONTE ALL'ERRORE? FEEDBACK IMPLICITO (RECASTING): RIPETIZIONE DELLA FORMA CORRETTA SENZA SOTTOLINEARE L'ERRORE. VANTAGGI: RIPRODUZIONE DELLA FORMA D'INTERAZIONE NATURALE (COME TRA MAMMA E BAMBINO) IL FLUSSO DELLA COMUNICAZIONE NON VIENE INTERROTTO INPUT RILEVANTE: L'ASSENZA DI UNA CENSURA DA PARTE DELL'ADULTO, SI MANTIENE BASSO IL FILTRO AFFETTIVO FACILITANDO IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE RISCHIO: L'APPRENDENTE NON PERCEPISCE DI AVER FATTO UN ERRORE.SOLUZIONE: CORRECTIVE RECASTING (RIPETIZIONE DELLA FORMA SCORRETTA IN TONO INTERROGATIVO ATTIRANDO L'ATTENZIONE DELL'APPRENDENTE CHE ATTENDE LA FORMA CORRETTA)
APPROCCIO DI FRONTE ALL'ERRORE E TECNICHE DI CORREZIONE FEEDBACK ESPLICITO (METALINGUISTICO): L'INSEGNANTE SEGNALA LA TIPOLOGIA DI ERRORE DANDO INDICAZIONI PER PRODURRE UNA FORMA CORRETTA DAL PUNTO DI VISTA MORFOLOGICO
A: "IERI LA MAMMA HA USCITO PRESTO E HA PRESO IL PANE" I: "AH OK, LA MAMMA È USCITA PRESTO E HA PRESO IL PANE" A:"IERI LA MAMMA HA USCITO PRESTO E HA PRESO IL PANE" I: "AH OK, LA MAMMA È USCITA PRESTO E HA PRESO IL PANE" A: "POI ANCHE IL PAPÀ HA USCITO" I: "HA USCITO?" .... "È USCITO!" "LA MAMMA HA USCITO PRESTO E HA PRESO IL PANE" "USCIRE È VERBO DI MOVIMENTO, USA L'AUSILIARE ESSERE"
DISTINGUERE GLI ERRORI ERRORI PRESISTEMATICI O OCCASIONALI: LA REGOLA NON È ANCORA STATA ACQUISITA; ERRORI SISTEMATICI RELATIVI ALLA COSTRUZIONE DELLA REGOLA CHE SI STA METTENDO A FUOCO; ERRORI POSTSISTEMATICI: LA REGOLA È STATA ACQUISITA APPARENTEMENTE MA LO SCARSO ESERCIZIO NON HA PORTATO ALLA FISSAZIONE.
COSA E COME CORREGGERE? LAVORARE SU ERRORI SISTEMATICI E POST SISTEMATICI STIMOLANDO L'ANALISI CONTRASTIVA ( E NELLA TUA LINGUA?), L'INDUZIONE (DA MOLTEPLICI ESEMPI SI FA ESPERIENZA DELLA REGOLA), RISPETTARE I TEMPI INDIVIDUALI E ATTENDERE LA FASE DI RIFLESSIONE. RENDERE ATTIVO L'APPRENDENTE NELLA CORREZIONE DELL'ERRORE: AUTOCORREZIONE CON SUPERVISIONE (INSEGNANTE AIUTA A RIFLETTERE IN CASO DI NECESSITÀ), EVITARE DI INTERROMPERE IL FLUSSO COMUNICATIVO NELL'ORALE, RENDERE L'ERRORE CHIARO (NON CANCELLARE NÉ SOVRASCRIVERE), PROPORRE TESTI DA CORREGGERE (CORREGGERE AIUTA A CORREGGERSI), FAR RISCRIVERE TESTI ERRATI. ECCESSO DI CORREZIONE È STERILE: TROPPE INFORMAZIONI INSIEME NON POSSONO ESSERE ELABORATE E INTERIORIZZATE.
IL CONCETTO DI VALUTAZIONE DIVERSE DEFINIZIONI VERIFICA, GIUDIZIO, PROVA, TEST... VALORIZZARE QUALCOSA IN FUNZIONE DI UNO SCOPO (TESSARO, 2004); CONFRONTARE LE POSSIBILITÀ DI PARTENZA CON I RISULTATI FINALI (CALONGHI, 1976).
COSA E COME VALUTIAMO? "OGGETTO DELLA VALUTAZIONE È L'INTERO PROCESSO EDUCATIVO, IL RENDIMENTO, CIOÉ IL RAPPORTO TRA LE POTENZIALITÀ DEGLI SCOLARI ED IL PROFITTO CHE ESPRIMONO GLOBALMENTE E IN CIASCUNA MATERIA" (PORCELLI 1992) "SE SI VUOLE VERAMENTE AIUTARE IL PROCESSO DI CRESCITA EDUCATIVO-DIDATTICA DELL'ALUNNO, BISOGNA FORNIRE DEI RIFERIMENTI PRECISI E NON GENERICI, POSITIVI E NON NEGATIVI: DEGLI INDICATORI CHE DICHIARINO VERAMENTE QUELLO CHE IL DISCENTE POSSIEDE E IN CHE MISURA LO POSSIEDE." (D'ANNUNZIO, SERRAGGIOTTO 2006)
PRINCIPIO DELLA TRIANGOLAZIONE (TESSARO, 2004): INDIVIDUARE DELLE AZIONI CHE AIUTINO A SUPERARE L'INDIVIDUALISMO DEI SINGOLI DOCENTI COME AZIONI COLLEGIALI E PER AREE DI DISCIPLINA CHE COMPRENDANO PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE CONDIVISE E TRASVERSALI NONCHÉ VALUTAZIONI CONDIVISE. SOGGETTIVISMO: LA VALUTAZIONE È INFLUENZATA DAL VISSUTO DI CHI VALUTA. EFFETTO ALONE: QUANDO LA VALUTAZIONE È INFLUENZATA DA UN ELEMENTO POSITIVO (ES. ORDINE) CHE GETTA UN ALONE POSITIVO SU TUTTI GLI INDICATORI MASCHERANDO LE IMPRECISIONI EFFETTO PIGMALIONE: QUANDO LA VALUTAZIONE È INFLUENZATA DA UN PREGIUDIZIO (POSITIVO O NEGATIVO) CHE INFLUISCE SUL COMPORTAMENTO E SULL'ATTEGGIAMENTO DELL'ALUNNO. È LA COSIDDETTA "PROFEZIA CHE SI AUTOADEMPIE" (PAUL WATZLAWICH) EFFETTO STEREOTIPIA: QUANDO IL GIUDIZIO SU UN ALUNNO SI IRRIGIDISCE, ESCLUDENDO CHE LA SUA SITUAZIONE POSSA CAMBIARE E MIGLIORARE, EVOLVERSI IN POSITIVO.
COME VALUTARE? IDEALTIPO IDEALTIPO DOCIMOLOGICO ERMENEUTICO (OGGETTIVITÀ) (SOGGETTIVITÀ)
PROVE OGGETTIVE PROVE SOGGETTIVE AMMETTONO PER CIASCUN A UNO STIMOLO APERTO SEGUE QUESITO UNA SOLA SOLUZIONE UNA RISPOSTA APERTA CORRETTA, CHIARAMENTE VALUTABILE A PARTIRE DA UNA PREDETERMINATA DIVERSA GAMMA DI CRITERI ASSOCIANO A CIASCUNA DELLE (ERRORI,ADERENZA AL TEMA..) POSSIBILI SCELTE UN PUNTEGGIO TIPOLOGIE: PREDETERMINATO INTERROGAZIONI SU ARGOMENTI TIPOLOGIE: DI UNA CERTA AMPIEZZA; SCELTA MULTIPLA SINGOLA TEMI; RELAZIONI SU ESPERIENZE; SCELTA MULTIPLA PLURIMA REDAZIONE DI ARTICOLI E • COMPLETAMENTO (INCLUSI VARI LETTERE TIPI DI CLOZE) • ABBINAMENTO O “INCASTRO” • RIORDINO (DI LETTERE NELLA PAROLA, DI PAROLE NELLA FRASE, DI FRASI NEL TESTO) • RAGGRUPPAMENTO O “WORDPOOL” • CONCORDANZE
NORMATIVA
STRUMENTI PER VALUTARE E STENDERE PDP QCER: SUDDIVISO IN LIVELLI: A1 E A2 (BASICI) B1 E B2 (INTERMEDI) C1 E C2 (AVANZATI) CONSIDERAZIONI: I LIVELLI DEI LIBRI DI TESTO SONO B1/B2 PER LA SCUOLA PRIMARIA, C2 PER LA SCUOLA SECONDARIA. UN ALUNNO NEOARRIVATO PUÒ LAVORARE CON MATERIALI DI LIVELLI COSÌ AVANZATI?
A PARTIRE DA QCER SONO STATI REDATTI SILLABI CONTENENTI PER OGNI LIVELLO GLI ELEMENTI (COMUNICATIVI E LINGUISTICI), LE COMPETENZE (NON VERBALE, SOCIOCULTURALE) E LE TIPOLOGIE TESTUALI ADATTI E CHE SI POSSONO SVILUPPARE PER FAR PROGREDIRE VERSO IL LIVELLO SUCCESSIVO. SILLABI: SILLABO ITALIANO PER STRANIERI (UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI SIENA) ATTESTATO ADA(SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI) PROFILO DELLA LINGUA ITALIANA
SCHEDA DI RILEVAMENTO DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO E RELAZIONALE DEGLI ALLIEVI STRANIERI OLTRE A VALUTARE LE COMPETENZE RELATIVE A TESTI CURRICOLARI, OCCORREREBBE REGISTRARE L'ANDAMENTO DELL'ACQUISIZIONE DELLA LINGUA 2 PER STABILIRE CI POSSANO DELLE DIFFICOLTÀ NON SOLO DI NATURA LINGUISTICA LA SCHEDA CONSENTE UN'OSSERVAZIONE SISTEMATICA E REGOLARE CHE PUÒ AGEVOLARE L'INSEGNANTE NELLA PROGRAMMAZIONE DELL'ATTIVITÀ E NELL'ADEGUAMENTO DEGLI INTERVENTI. E' CONSIGLIABILE AFFIANCARE ALLA SCHEDA LA REGISTRAZIONE PERIODICA DEL PARLATO.
CONCLUSIONI COSA OCCORRE CONOSCERE PER STENDERE PDP E SEMPLIFICARE IL PROCESSO DI VALUTAZIONE : • DATI RELATIVI ALL’APPRENDENTE E ALLA SUA STORIA (CARRIERA SCOLASTICA PREGRESSA, INFORMAZIONI RACCOLTE DURANTE COLLOQUIO CON FAMIGLIA) E AL SUO PROGETTO MIGRATORIO • DATI RELATIVI ALLE CONOSCENZE AL MOMENTO DELL’INGRESSO (UNA BUONA TESTISTICA PUÒ AIUTARE A VALUTARE QUALI SIANO GLI OBIETTIVI CONSEGUIBILI) • SELEZIONE MATERIALI IN BASE A LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICO (SEMPLIFICAZIONE?)
• LAVORARE PREVENTIVAMENTE SUI POSSIBILI ERRORI CHE POSSONO PORTARE A FOSSILIZZAZIONE (ARRESTO NELL’EVOLUZIONE DELL’INTERLINGUA) PARTENDO DALLA LINGUA D’ORIGINE. • REGISTRARE I PROGRESSI PERIODICAMENTE (SCHEDA RILEVAMENTO COMPORTAMENTO LINGUISTICO) • SOMMINISTRARE SIA PROVE OGGETTIVE (VERIFICA MEMORIZZAZIONE CONTENUTI) SIA PROVE SOGGETTIVE ( VERIFICA ABILITÀ INTEGRATE SUL TESTO) • TENERE TRACCIA E VALUTARE EFFICACITÀ E RISULTATI DEGLI INTERVENTI MESSI IN CAMPO DA SCUOLA ED ENTI ESTERNI (COOPERATIVE, CONSORZIO COMUNI, CAG, DOPOSCUOLA PRESSO ORATORI, ECC.)
“La mia lingua era il berbero e non capivo come si potesse utilizzare un altro dialetto per comunicare. Come tutti i bambini pensavo che la mia lingua fosse universale. Avevo l'impressione di essere diventata, da un giorno all'altro, sordomuta, gettata e dimenticata dai miei genitori in una città in cui tutti mi volgevano le spalle e dove nessuno mi guardava e mi parlava. Forse ero trasparente…" T.B. Jelloun, «A occhi bassi», Einaudi, Torino, 1993
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