Corso per Formatori Regionali Libertas - Elementi di Metodologia dell'Insegnamento L'apprendimento motorio Giorgio Visintin - Centro Nazionale ...
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Corso per Formatori Regionali Libertas Elementi di Metodologia dell’Insegnamento L’apprendimento motorio Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com 1
Cervello ed apprendimento • Il cervello umano è «una macchina per apprendere» • Anticipa il futuro e pianifica il comportamento per garantire la sopravvivenza e soddisfare i bisogni dell'organismo • Memorizza le risposte migliori (le più adattative) ed affina la capacità di risposta Giorgio Visintin - Apprendimento 2
L’apprendimento • L’apprendimento è una funzione trasmessa per via genetica che ci consente di acquisire in maniera permanente quanto non è codificato direttamente nei geni • E’ caratterizzato da micro-cambiamenti delle strutture nervose che incrementano anche le potenzialità globali del cervello: è software ed hardware Giorgio Visintin - Apprendimento 3
Plasticità cerebrale • Il cervello si rimodella incessantemente, le esperienze si imprimono in forma fisica nella sua struttura • Questo processo, chiamato plasticità, si esprime nella formazione di nuove strutture (micro) e nella perdita di quelle non utilizzate • E’ molto più intenso nel primo sviluppo, ma non si esaurisce mai Giorgio Visintin - Apprendimento 4
Anatomia dell’apprendimento: il neurone Corpo cellulare Terminazioni Spine assoniche Dendriti Nucleo Assone con guaina mielinica Giorgio Visintin - Apprendimento 5
Cambiamenti microstrutturali nell’apprendimento (controllati dai geni) • Formazione di spine dendritiche • Nascita e potenziamento delle sinapsi • Inspessimento delle guaine degli assoni • Nascita di nuovi neuroni Giorgio Visintin - Apprendimento 6
Spine dendritiche e sinapsi sinapsi spina spine Durante l’apprendimento nascono le spine dendritiche, che si collegano con i terminali assonici di altre cellule nervose (sinapsi) e vanno a formare nuovi circuiti Giorgio Visintin - Apprendimento 7
I collegamenti tra neuroni: le sinapsi Corpo cellulare Sinapsi Terminazioni Assoniche Nucleo Assone con guaina Dendriti mielinica Sinapsi Giorgio Visintin - Apprendimento 10
Le sinapsi: formazione e potenziamento Trasmettitori e modulatori • Le sinapsi consentono ai neuroni di «scambiarsi» informazione attraverso impulsi nervosi di natura elettrochimica • Il passaggio degli impulsi modifica le sinapsi; i cambiamenti sinaptici codificano le esperienze e conservano l’informazione 11
Mielinizzazione delle guaine degli assoni Il passaggio degli impulsi aumenta lo spessore del rivestimento di mielina che avvolge gli assoni, rendendo così più rapida e più precisa la conduzione nervosa Giorgio Visintin - Apprendimento 12
Cambiamenti microstrutturali e velocità di elaborazione delle informazioni • I cambiamenti microstrutturali associati all’apprendimento possono incrementare la velocità di trasmissione dell’impulso fino a 3000 volte, con ovvi benefici per l’esecuzione (fino a 30 volte per il potenziamento sinaptico ed a 100 per l’inspessimento delle guaine) Giorgio Visintin - Apprendimento 13
. Ippocampo Nascita di nuovi neuroni (nell’ippocampo) Giorgio Visintin - Apprendimento 14
Le «reti» neurali • Le reti neurali prendono forma attraverso processi di sfrondamento delle strutture esistenti e di formazione di nuove • Le sinapsi più «frequentate» vengono potenziate e si stabilizzano, le altre decadono • Il «rimodellamento cerebrale» è influenzato dall’azione dei neuromodulatori, molecole chimiche particolarmente abbondanti ed attive negli stati emotivi intensi Giorgio Visintin - Apprendimento 15
Apprendimento come potenziamento sinaptico e formazione di nuovi circuiti Giorgio Visintin - Apprendimento 16
Cambiamenti nella struttura cerebrale A - Dislocazione delle cellule dopo la migrazione in fase embrionale B – Azione degli stimoli ambientali • L’attività garantisce il nutrimento alle cellule nervose (neurotrofine) • I neuroni stimolati C – Sopravvivenza e scomparsa sopravvivono; quelli che non ricevono input muoiono Giorgio Visintin - Apprendimento 17
Nascita e sfoltimento delle sinapsi Nascita (wiring) Sfoltimento (pruning) Dettaglio 18
Neuroni e reti cerebrali alla nascita Giorgio Visintin - Apprendimento 19
Neuroni e reti cerebrali: 6 anni Proliferazione Giorgio Visintin - Apprendimento e cablaggio 20
Neuroni e reti cerebrali 14 anni «Potatura» e stabilizzazione Giorgio Visintin - Apprendimento 21
Genotipo e fenotipo • La formazione e la ristrutturazione delle reti nervose sono guidate dai geni, ma solo in termini generali • L’ambiente «seleziona» le strutture più idonee alla sopravvivenza e le «istruisce» nel formare le nuove connessioni per l’apprendimento. Elimina le altre • Geni ed ambiente sono sinergici, agiscono entrambi sulle strutture fondamentali del nostro essere: le sinapsi • Il genotipo racchiude le potenzialità innate; il fenotipo esprime il risultato delle potenzialità che si sono attualizzate nello sviluppo grazie agli stimoli ambientali Giorgio Visintin - Apprendimento 22
Plasticità tra geni ed ambiente • I geni sono importanti, ma non «decidono» tutto: sono le esperienze di vita a determinare le modalità con cui viene espresso il nostro genotipo • Quanto è codificato nel genoma si realizza attraverso le interazioni con il mondo esterno, interno (neuromodulatori, fattori di crescita) ed il caso Giorgio Visintin - Apprendimento 23
Il «cablaggio» cerebrale (il connettoma) Giorgio Visintin - Apprendimento 24
La formazione del sé 25
APPRENDIMENTO MOTORIO L’automatizzazione del movimento
L’automatizzazione del movimento • L’apprendimento motorio è un processo di acquisizione di nuovi comportamenti; si conclude con l’automatizzazione, che garantisce all’esecuzione efficienza e stabilità • L’automatismo, nelle condizioni usuali, libera la coscienza dall’impegno di controllare il decorso del movimento per dedicarsi a compiti di diversa natura • L’automatizzazione ha luogo con il «trasferimento» dei programmi motori dalle cortecce anteriori ai nuclei sottocorticali Giorgio Visintin - Apprendimento 27
Automatizzazione: trasferimento dei programmi Trasferimento Cortecce posteriori Corteccia Prefrontale (Generatore di nuovi Gangli della Regolazione programmi) base motoria Coscienza automatica Cervelletto Insegnare -Giorgio Visintin 28
Cambiamenti dell’attività cerebrale (PET) nell’apprendimento delle abilità motorie • I fase – Costruzione del movimento: forte impegno della aree pre-frontali (coscienza), di quelle sensoriali e del cervelletto Nuovi gesti • II fase – Esecuzione automatica: sensibile riduzione dell’attività nervosa nelle aree pre-frontali Gesti automatizzati Giorgio Visintin - Apprendimento 29
Effetti dell’automatizzazione del movimento sulla tecnica sportiva • L’automatizzazione, legata alla ripetizione del gesto, incrementa sempre l’efficienza, la costanza e l’adattabilità del movimento • Non garantisce però un’esecuzione corretta sotto il profilo biomeccanico (si automatizza anche l’errore) • …..La pratica non rende un’azione perfetta, la rende solo permanente (Aristotele) Giorgio Visintin - Apprendimento 30
Le abilità motorie • Le abilità motorie sono le tecniche degli sport: azioni fondamentali automatizzate attraverso ripetizioni controllate consapevolmente • Per ottenere tecniche sportive corrette ed efficaci è fondamentale la costante partecipazione della coscienza fino alla loro piena automatizzazione Giorgio Visintin - Apprendimento 31
Formazione delle abilità motorie • La costruzione delle abilità motorie passa attraverso 4 fasi: una cognitiva e tre motorie (Meinel) o Nascita dell’immagine del movimento (rappresentazione mentale) e formazione del programma motorio o Sviluppo di una prima forma grossolana di coordinazione (coordinazione grezza) o Passaggio graduale dalla forma grezza ad una più raffinata (coordinazione fine) attraverso lo spostamento dell’attenzione sui dettagli o Ulteriore perfezionamento dell’abilità e sviluppo della disponibilità variabile e dell’efficienza Giorgio Visintin - Apprendimento 32
I Fase - La nascita dell’immagine motoria La dimostrazione • La dimostrazione è essenziale per offrire un modello, semplificato ed accessibile, da utilizare per costruire una corretta “prima immagine motoria”. Condizioni: o Scegliere abilità “accessibili” o Favorire l’attenzione (motivazione - emozioni) o Dimostrare da una prospettiva corretta o Illustrare chiaramente lo scopo dell’azione, privilegiando la «funzione» rispetto alla «forma» o Eseguire il gesto con ritmo e velocità normali o Schematizzare il gesto, “oscurando” i dettagli o Gestire adeguatamente le info di accompagnamento, coordinandole con il movimento in atto Giorgio Visintin - Apprendimento 33
II Fase: la coordinazione grezza • La coordinazione grezza rappresenta la prima forma completo del gesto tecnico • Si tratta della struttura essenziale: lo schema globale dell’azione motoria; nasce con i primi tentativi (riusciti) e si stabilizza con le ripetizioni e l’automatizzazione • L’esecuzione è abbastanza efficace e corretta negli aspetti basilari, ma piuttosto grossolana nei dettagli • In questa fase è essenziale o Correggere solo gli aspetti strutturali (globali) del gesto o Fornire esclusivamente indicazioni essenziali o Evitare di richiedere prestazioni impegnative Giorgio Visintin - Apprendimento 34
La coordinazione grezza Giorgio Visintin - Apprendimento 35
La coordinazione grezza Giorgio Visintin - Apprendimento 36
III Fase: la coordinazione fine • La coordinazione fine è caratterizzata da un gesto più fluido, più preciso e più economico, ma non ancora stabilizzato • In questa fase si evidenzia o Un aumento della precisione esecutiva e dell’economia, grazie alla formazione degli automatismi (pericolo di errori) o Il passaggio progressivo dal controllo del movimento «dall’esterno» (visione e suggerimenti dell’istruttore) all’«interno» («sentire» il movimento: senso cinestesico) • L’esecuzione è ancora soggetta ad essere disturbata da cambiamenti dei fattori esterni o interni (ambiente sfavorevole, stanchezza, ansia ecc..) Giorgio Visintin - Apprendimento 37
La coordinazione fine Giorgio Visintin - Apprendimento 38
Dalla coordinazione grezza a quella fine: l’arte del togliere…. Perfezionare un gesto significa portarlo alla sua essenza, eliminando dallo schema grossolano iniziale i movimenti inutili e le tensioni muscolari superflue Giorgio Visintin - Apprendimento 39
Dalla coordinazione grezza a quella fine: come cambia la percezione Sensazioni Sensazioni «intermedie» Sensazioni «fini» «grossolane» (Caratteristiche complesse: (Dettagli) (Struttura generale ritmo- accoppiamento dei Scopo!) movimenti) Giorgio Visintin - Apprendimento 40
III Fase: perfezionamento della coordinazione fine e sviluppo della disponibilità variabile • Conclude il processo di apprendimento; il gesto si fa stabile, flessibile, economico e resistente nei confronti dei fattori di disturbo; è efficace in tutte le situazioni • La stabilità dell’esecuzione è possibile grazie alla variabilità (flessibilità) dei programmi motori • Si esprime diversamente a seconda delle caratteristiche della coordinazione motoria (aperta, chiusa) Giorgio Visintin - Apprendimento 41
«La disponibilità variabile» Giorgio Visintin - Apprendimento 42
Sviluppo delle abilità motorie nel tempo Plateau! I plateaux sono fasi di ristagno dell’apprendimento tecnico 43
Plateaux ed incubazione! • Una breve sospensione dell’allenamento coincide con talvolta con il superamento di un plateaux (fenomeno dell’incubazione) • Le ragioni possono essere o Un recupero dall’affaticamento fisico e/o psichico o Minore ansia da prestazione o Estinzione di soluzioni improduttive o errate o Lavoro mentale inconscio successivo alle prove consapevoli (moduli mentali impliciti) o L’aiuto di eventi esterni • «Spesso smettere di pensarci aiuta!» Giorgio Visintin - Apprendimento 44
Effetti dell’apprendimento • L’apprendimento è caratterizzato da un effetto visibile e da uno nascosto, rappresentato da cambiamenti microstrutturali del cervello • I cambiamenti della struttura microscopica aumentano le potenzialità; più abilità si acquisiscono e più se ne possono acquisire • Nella formazione sportiva giovanile l’obiettivo non è dunque apprendere per specializzare, ma «apprendere per poter apprendere» Giorgio Visintin - Apprendimento 45
Tipologie di apprendimenti motori ABILITÀ Movimenti Apprendimento MOTORIE Finalizzati esplicito (cosciente) ABITUDINI Movimenti Apprendimento MOTORIE Finalizzati implicito (scarsa partecipazione della coscienza) Le abitudini motorie si formano a causa di una insufficiente riflessione sull’esecuzione del movimento; sono imperfette e difficili da correggere 46
APPRENDIMENTO E MEMORIA Le due memorie: a breve termine (memoria di lavoro) e a lungo termine
Memoria ed apprendimento • L’apprendimento è il processo di creazione delle memorie • Le nuove memorie si formano sulla base degli apprendimenti realizzati in precedenza Giorgio Visintin - Apprendimento 48
Memoria di lavoro (a breve termine - MBT) Giorgio Visintin - Apprendimento 49
Memoria di lavoro (a breve termine - MBT) • La memoria di lavoro è una sorta di laboratorio mentale che soddisfa un’incombenza alla volta; quando viene impegnata in un nuovo compito il precedente viene estromesso • Dipende da fenomeni elettrochimici; è legata all’«accensione» provvisoria di un circuito tramite l’attenzione ed è collegata allo stato emotivo • Ha una durata di circa 20-30 secondi ed una capacità di 5/7 elementi; è molto sensibile alle interferenze • Dipende dalla memoria a lungo termine, con la quale interagisce costantemente Giorgio Visintin - Apprendimento 50
Memoria e correzioni • Trattare un solo errore alla volta, evitando troppa informazione (scarsa capacità MBT) • Correggere subito: da 3’’ a 20” dopo l'esecuzione (breve durata MBT) • Ripetere subito, se possibile, la nuova esecuzione (persistenza MBT) • Utilizzare forme incoraggianti di comunicazione (Si corregge l'errore, non si giudica la persona) • Correggere frequentemente, ma non sempre (rischio di abitudine);con i principianti più spesso 51 Giorgio Visintin - Apprendimento
Memoria a lungo termine (MLT) E’ legata a trasformazioni definitive dei circuiti Ha durata di anni e capacità illimitata (dipende dalla sintesi proteica) Hardware primario Hardware secondario (genetico) (Frutto di apprendimento) (MLT) Giorgio Visintin - Apprendimento 52
Il problema dell’errore nello sviluppo della tecnica Giorgio Visintin - Apprendimento 53
Cosa accade nell’ Apprendimento Giorgio Visintin - Apprendimento 54
Cosa accade nel Disapprendimento Giorgio Visintin - Apprendimento 55
Cosa accade nel: riapprendimento Inattività Ripresa dell’attività Giorgio Visintin - Apprendimento 56
Una memoria incancellabile • La memoria motoria è distribuita nel cervello all’interno di una serie di circuiti, che si formano e si rinforzano con le ripetizioni dei movimenti • Le tracce dell’apprendimento motorio (spine - sinapsi) non scompaiono mai del tutto; gli schemi fortemente automatizzati possono essere eseguiti in maniera efficace anche dopo molti anni di inattività • Anche gli errori consolidati, però, non vengono completamente eliminati; dopo un’apparente correzione tendono a ripresentarsi, particolarmente in situazioni cariche emotivamente Giorgio Visintin - Apprendimento 57
Gli errori iniziali • Nella fase della costruzione iniziale del gesto il processo di apprendimento passa inevitabilmente attraverso esecuzioni imperfette • Non si tratta di errori, ma di forme di movimento inefficaci e provvisorie di un sistema motorio alla ricerca di una soluzione corretta del compito • Diventano errori quando (e se) si consolidano, compromettendo l’efficacia dell’azione motoria Giorgio Visintin - Apprendimento 58
Scegliere la strada Giorgio Visintin - Apprendimento 59
Fase I - Apprendimento iniziale Il cervello esplora più percorsi neurali, scartando quelli inefficaci (i falsi errori) Giorgio Visintin - Apprendimento 60
Fase II - Automatizzazione Il percorso scelto viene rinforzato ed automatizzato conVisintin Giorgio le ripetizioni - Apprendimento 61
I «falsi errori» • I principianti si muovono per tentativi, scartando quelli mal riusciti (i «falsi» errori) • In un processo di apprendimento controllato, infatti, si stabilizzano solamente i movimenti che portano al risultato desiderato, e che vengono ripetuti invariati con una certa frequenza • Fino a che l’allievo si impegna attivamente per correggere il movimento l’errore non viene automatizzato • Le ripetizioni «meccaniche» effettuate senza controllo cosciente, non solo non correggono gli errori, ma li stabilizzano Giorgio Visintin - Apprendimento 62
Principianti ed errori: evidenze • Il concetto di errore è relativo; le imprecisioni delle prime esecuzioni, ad esempio, fanno parte di una «grossolanità» fisiologica: sono dunque tollerabili nei principianti e non necessitano di correzioni • Possono, inoltre, rivelarsi utili poiché lo sforzo effettuato dall’allievo per correggerli contribuisce allo sviluppo della capacità di apprendimento Giorgio Visintin - Apprendimento 63
Apprendimento per prove ed errori • L’apprendimento per prove ed errori rappresenta la modalità essenziale con cui vengono perfezionate le abilità motorie Giorgio Visintin - Apprendimento 64
Pianificazione, correzione, automatizzazione del movimento Risultato Programma reale Esecuzione motorio dell’azione (feedback) Progetto di azione Memorizzazione Confronto (Automatismo) Correzione (dopamina) Risultato atteso dell’azione Afferenza di Segnale di (memoria approvazione errore prospettica) (segnale di via libera) Il cervello, in definitiva, predice come verrà effettuato il movimento e si serve dell’errore per Giorgio migliorare Visintin l’esecuzione - Apprendimento 65
Identificazione dell’errore e correzione (Situazione 1) B Esecuzione A (errata) Immagine del movimento C Percezione del D movimento Confronto tra A e C (corretta) (Segnale di errore) Mancata automatizzazione (input correttivo) Giorgio Visintin - Apprendimento 66
Identificazione dell’errore (Situazione 2 - Automatizzazione dell’errore) Automatizzazione Errore (1) Percezione movimento errata Giorgio Visintin - Apprendimento 67
Identificazione dell’errore (Situazione 3 - Automatizzazione dell’errore) Automatizzazione Errore (2) Nessuna correzione Giorgio Visintin - Apprendimento 68
Abbiamo approfondito • Il concetto di apprendimento • cambiamenti strutturali dell’apprendimento (plasticità) o Spine o Sinapsi o Guaine assoniche • Lo sviluppo del cervello; l’interazione geni/ambiente • L’apprendimento motorio e l’automatizzazione o Le fasi dello sviluppo della coordinazione o Abilità ed abitudini motorie o L’andamento dell’apprendimento o Il fenomeno di plateaux • La memoria a breve e lungo termine • L’apprendimento per prove ed errori • Il concetto di errore e le possibilità di correzione 69
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