ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013

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ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI

                 Prof. Gianni Comini
  Direttore del Dipartimento di Energia e Ambiente
                    CISM - UDINE

   EnAIP FVG – Pasian di Prato (UD)
          18 febbraio 2013
ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
Fonti primarie e utilizzi
Rinnovabili                     Non rinnovabili
Energia idraulica               Combustibili fossili
   Energia elettrica               Energia elettrica, termica

Energia geotermica              Nucleare
                                   Energia elettrica
   Energia elettrica, termica
Energia da biomasse e rifiuti
   Energia termica, elettrica
Energia eolica
   Energia elettrica
Energia solare
   Energia termica, elettrica
ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
Perché le rinnovabili?

Le statistiche dimostrano che le fonti non rinnovabili
• si esauriranno in tempi brevi (rispetto ad una prospettiva storica) e
che, tra esse
• le fonti fossili, sono responsabili di gran parte delle emissioni di CO2
(riconosciute climalteranti attraverso l’effetto serra)
Le normative europee impongono per il 2020 di
• decarbonizzare l economia riducendo del 20%, rispetto al 1990, le
emissioni di gas serra (il più importante dei quali è la CO2)
• ridurre del 20%, rispetto al 1990, i consumi di energia primaria
• incrementare il ricorso alle fonti rinnovabili fino al 20% dei consumi
finali lordi di energia (17% per l Italia), con un minimo del 10% per
l utilizzo di biocarburanti nei trasporti (indifferenziato per tutti gli Stati
dell’Unione)
ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
Perché “effetto serra”
Come il vetro delle serre
• i “gas serra” lasciano passare le radiazioni
  provenienti dal Sole, che hanno piccola
  lunghezza d’onda in quanto emesse da un
  corpo ad alta temperatura, ma
• riflettono le radiazioni provenienti dalla Terra,
  che hanno grande lunghezza d’onda in
  quanto emesse da un corpo a bassa
  temperatura
ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
Emissioni	
  Mondiali	
  di	
  CO2	
  
ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
CONCENTRAZIONE	
  CO2	
  -­‐	
  TEMPERATURA	
  
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ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
I	
  da8	
  ufficiali	
  NASA	
  GISS	
  
ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
Previsioni IPCC
(International Panel on Climate Change)
 per Europa meridionale e Mediterraneo
ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
Incertezza	
  delle	
  previsioni	
  dovuta	
  a	
  
   Difficoltà	
  di	
  s8mare	
  effeG	
  clima8ci	
  di	
  
   • Circolazione	
  atmosferica	
  
   • Corren8	
  marine	
  
   • Urbanizzazioni	
  
   • Inquinamento	
  atmosferico	
  
   • Copertura	
  nuvolosa	
  
   • AGvità	
  solare	
  
   • AGvità	
  vulcanica	
  
ENERGIE RINNOVABILI E DINTORNI - ENAIP FVG - PASIAN DI PRATO (UD) 18 FEBBRAIO 2013
Aumen8	
  di	
  temperatura	
  	
  
(media	
  2000/2009	
  –	
  media	
  1951/1980)	
  
Circolazione	
  atmosferica	
  
Corren8	
  oceaniche	
  
Rappresentazione	
   folcloris8ca 	
  delle	
  
 variazioni	
  di	
  temperatura	
  nella	
  storia	
  
COME RIDURRE LE EMISSIONI
  DI GAS CLIMALTERANTI
(GHG - GreenHouse Gases, ovvero Gas Serra )
      IN COERENZA CON LA
      NORMATIVA EUROPEA
Principali gas climalteranti (GHG)
          elencati nella normativa Europea
GAS	
                  Vita	
  Media	
         Potenziale	
  di	
  
                       Atmosfera	
  [anni]	
   riscaldamento	
  
Anidride	
             1186	
                  1	
  
carbonica	
  
Metano	
               12	
                    21	
  

Protossido	
  di	
     114	
                   310	
  
azoto	
  
Gas	
  alogena8	
      12	
  -­‐100	
          650	
  -­‐	
  8100	
  
EMISSIONI	
  GHG	
  IN	
  ITALIA	
  
OVVERO
• L Italia	
  ha	
  rido_o	
  le	
  emissioni	
  di	
  gas	
  serra	
  
  riducendo	
  il	
  PIL	
  e,	
  di	
  conseguenza,	
  i	
  
  consumi	
  mentre	
  
• la	
  poli8ca	
  europea	
  spingeva	
  a	
  puntare	
  con	
  
  decisione	
  su	
  uno	
  sviluppo	
  economico	
  
  basato	
  sull incremento	
  dell’efficienza	
  
  energe8ca	
  e	
  su	
  una	
  promozione	
  
  intelligente	
  delle	
  energie	
  rinnovabili	
  
COME PROMUOVERE
L EFFICIENZA ENERGETICA
   IN COERENZA CON LA
   NORMATIVA EUROPEA
Nella conversione di fonti fossili (cenni)

• Sfruttare al meglio il potere calorifico dei
  combustibili (che è energia potenziale chimica,
  convertibile in energia elettrica con efficienza
  molto elevata, al limite unitaria nelle celle a
  combustibile) e, di conseguenza
• Incrementare il ricorso a cogenerazione, cicli
  combinati, pompe di calore e sistemi energetici
  integrati (teleriscaldamento e trigenerazione)
Nell utilizzo di energia termica (cenni)
• Incrementare i recuperi dei cascami termici
  (generatori di vapore a recupero, recuperatori ad
  olio diatermico, recuperatori fumi-aria e aria-aria)
• Migliorare l isolamento di tubazioni, condotte e
  componenti impiantistici caldi e freddi e,
  soprattutto
• Ridurre i consumi energetici degli edifici (più
  facilmente comprimibili dei consumi industriali)
  spingendo verso la certificazione energetica
  degli edifici
COME INCREMENTARE IL RICORSO
A FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI
            (FER)
IN COERENZA CON LA NORMATIVA
          EUROPEA
ENERGIA ELETTRICA DA FER
•   Nella produzione di energia elettrica (in figura), prima le bioenergie, poi
    l'eolico e, di recente, il solare hanno visto un tumultuoso incremento.
TOTALE CONSUMI DA FER
•   Sfortunatamente, gli usi elettrici coprono solo il 19,2 % dei consumi finali di energia in Italia
    (25.957 su 134.901 tep nel 2011).
•   Per raggiungere, nel 2020, il 17% di copertura del fabbisogno totale con le FER occorre un
    incremento drammatico nell’utilizzo di rinnovabili, soprattutto negli usi termici

                17%
• Le fonti primarie possono classificarsi per densità e
  diffusione
• Le energie rinnovabili sono per lo più caratterizzate da
  alta diffusione, ma bassa densità
• I loro costi sono spesso rilevanti
• Le loro filiere di produzione sono complesse e possono
  ridurre drasticamente i vantaggi competitivi
• In ogni caso, le energie rinnovabili impongono uno
  stretto legame con il territorio
Opzione 1
Un gruppo turbogas a metano da 1 MW, con fattore di utilizzo
70% fornisce all'utenza: (365 g x 24 h) x 0,7 x 1 MW = 6.132
MWh/a

Ingombro: 6,7 x 2,4 x 2,7 m
Consumo gas (con rendimento 24%): 2,6x106 m3/a
CO2 emessa: 1.800 t/a
Opzione 2
Un impianto eolico come quello di Varese Ligure, comprendente
4 turbine da 0,8 MW (3,2 MW complessivi) con fattore di utilizzo
23% (sito con velocità media del vento di 6 m/s), che fornisce
all’utenza: (365g x 24h) x 0,23 x 3,2 MW = 6.447 MWh/a

Ingombro: 4 turbine da 52 m di diametro distanziate di 3 diametri
occupano una lunghezza complessiva di circa 500 m
Emissioni CO2 : 42 t/a (dalla ripartizione sul ciclo di vita delle
emissioni durante la costruzione delle turbine)
Opzione 3
Un impianto fotovoltaico da 5,4 MW e fattore di utilizzo 13%
(valore medio in Friuli) che fornisce all utenza: (365g x 24h) x
0,13 x 5,4 MW = 6.150 MWh/a

Ingombro: 23.500 pannelli da 230 W, con superficie di 1,6 m2 ed
opportunamente distanziati occupano almeno 60.000 m2.
Emissioni CO2 : 180 t/a (dalla ripartizione sul ciclo di vita delle
emissioni durante la costruzione dei pannelli)
Opzione 4
Un gruppo diesel a olio di colza da 1 MW, con fattore di utilizzo
70% che fornisce all'utenza: (365 g x 24 h) x 0,7 x 1 MW =
6.132 MWh/a
Con rendimento del 40% consuma 1.500 t/a di olio ed è
responsabile di 780 t/a di emissioni di CO2 durante la
coltivazione della colza e la produzione dell’olio.
Area coltivata a colza necessaria: 2.000 ha (20 km2)
RIDUZIONE DEL VANTAGGIO COMPETITIVO PER
               ALCUNE FILIERE FER
•   Tempo di ritorno energetico per un pannello fotovoltaico (= tempo
    necessario a produrre l energia spesa nella sua costruzione)
Distorsioni di mercato collegate alle FER
GIUGNO 2012

                               

In un mese tipico il Gestore dei Mercati Energetici (GME)
• ha dovuto acquistare tutte le rinnovabili a prezzo alto
• per abbassare il prezzo medio ha comprato tutta
l’offerta estera (soprattutto notturna) causando
• invenduti disastrosi per i produttori tradizionale italiani
Conseguenze sul prezzo orario
                                       Andamento del prezzo
                                       pagato dal GME agli
                                       operatori sul mercato
                                       libero in un giorno estivo
                                       tipico:
                                       giovedì 14 giugno 2012

• Durante il giorno il GME offre prezzi ridotti agli operatori del
mercato libero perché deve acquistare tutte le rinnovabili
(in particolare il fotovoltaico) a prezzo politico
• Durante la notte il GME importa il più possibile energia
prodotta all’estero (con il nucleare ed il carbone)
perché costa meno di quella prodotta in Italia col gas
Produzione di energia elettrica
          con FER
Idroelettrica

                            tradizionale

mini idroelettrico
Produzione idroelettrica in Italia [GWh]

                                             TOTALE

                                           impianti grandi

                                           impianti medi
                                         impianti mini

La potenza degli impianti (non riportata) è aumentata
dell’1% all’anno ma la produzione evidenzia una forte
variabilità dovuta a fattori climatologici
PROSPETTIVE PER L’IDROELETTRICO
• Ragioni di carattere ambientale impediscono la
  realizzazione di nuove centrali idroelettriche di
  taglia grande e rendono difficile la realizzazione di
  impianti di taglia media.
• Con i mini impianti sono possibili realizzazioni
  poco invasive che limitano gli impatti sul territorio.
• Occorre valutare il potenziale idroelettrico ancora
  sfruttabile con i mini impianti, tenuto conto degli
  usi concorrenti (turistici, irrigui, domestici ed
  industriali) e, soprattutto, dei vincoli ambientali.
Risorse nel Mini Idroelettrico

                •   Mappa del potenziale mini
                    idroelettrico residuo nei diversi
                    bacini idrografici in cui il
                    territorio nazionale è suddiviso.
                •   I bacini a più alto potenziale si
                    hanno in zone montane con
                    piovosità e salti geodetici
                    consistenti.
                •   In Friuli vi sono due dei bacini
                    italiani più promettenti.
                •   Secondo l’ENEA, in Friuli vi
                    sono 45 siti ancora sfruttabili
                    con costi di generazione
                    inferiori a 5 c€/kwh, per una
                    capacità produttiva globale di
                    circa 40 GWh/anno.
Il contatore fotovoltaico

FINE 2011                 INIZIO 2013
N. impianti: 344.961      N. impianti: 477.489
Potenza [MW]: 13.139      Potenza [MW]: 16.393
Costo di acquisto         Costo di acquisto
energia: 5,647 miliardi   energia: 6,499 miliardi
[€/a]                     [€/a]
Produzione fotovoltaica in Italia [GWh]

                             TOTALE
TOTALE FOTOVOLTAICO          CONSUMI ELT
                             314.000 GWH

                             Regionale nel 2011
Risorse nel solare
        • Radiazione solare media
          annuale in Italia incidente
          su superfici orizzontali,
          espressa in chilowattora
          per metro quadrato ed
          anno.
        • Il FVG non è certamente la
          regione più favorita ma,
          come dimostrato anche
          nella slide precedente, è un
          territorio che consente
          producibiltà fotovoltaiche
          annuali di tutto rispetto
          (dell’ordine dei 1.200 kWh/
          kWpannello).
Eolica

non per il FVG
Produzione eolica in Italia [GWh]

TOTALE EOLICO             TOTALE
                          CONSUMI ELT
                          314.000 GWH

                          Regionale nel 2011
Geotermoelettrica

è limitata alla Toscana:
in FVG è possibile solo
lo sfruttamento termico
Produzione geotermoelettrica in Italia [GWh]

            sostanzialmente ferma
Biomasse e rifiuti solidi urbani

 in base alla normativa si contabilizza come
 energia elettrica da FER quella prodotta da:
 - biomasse (contabilizzata al 100%)
 - rifiuti solidi urbani e CDR (contabilizzata al 50%)
Biogas

    sopra: da discarica
    a fianco: da liquami
Bioenergie in Italia [GWh]

                                                     TOTALE

                                                     SOLIDI
                                                   BIOGAS
                                                 RSU
                                                BIOLIQUIDI
Tra il 2000 e il 2011 l’elettricità generata con le bioenergie
è cresciuta mediamente del 32% l’anno passando
da 1.505 GWh a 10.832 GWh.
Raccolta differenziata e
recupero energetico obbligatorio
                 • La raccolta differenziata
                 consente di selezionare
                  a monte i rifiuti da inviare
                 al riutilizzo od al riciclaggio
                 di materia.

                 • Dopo i trattamenti è ancora
                 obbligatorio il recupero di
                 energia dal residuo (che,
                 generalmente, si attua
                 attraverso l’incenerimento).
RSU in FVG
• In FVG vi è un solo impianto di incenerimento:
  Trieste (612 t/giorno; potenza elettrica 14,9 MW;
  capacità 150 kt/anno equivalenti a 32 ktep/a;
  produttività elettrica 87,2 GWh/anno)
• L impianto di Trieste può servire il solo territorio
  provinciale di Trieste (essendo progettato per
  rifiuti tal quali ed essendo già sfruttato al 65%)
• In FVG non vi sono impianti di incenerimento del
  CDR prodotto a Udine e Pordenone, per cui
  appare interessante, ad esempio, un possibile
  coincenerimento nella centrale a carbone di
  Monfalcone.
Totale energia elettrica da FER in Italia
Per le diverse FER in Europa
 percentuali delle produzioni totali europee

Solare:           Eolico:           Bioenergie:
2° posto          5° posto          4°posto
Produzione di energia termica
         con FER
Solare termico

            ad esempio
            nella versione
            tradizionale
Pompe di calore e FER

La normativa europea sembra dimenticare che:
per produrre 1 kWh di energia elettrica occorrono
2-3 kWh di potere calorifico dei combustibili!
Aerotermica ed idrotermica
           aerotermica significa prelevata
           dall aria con una pompa di
           calore, ad esempio del tipo
            split con unità esterna (sotto)
           ed unità interna (sopra)

                   idrotermica significa
                   prelevata dall acqua
                   con una pompa di calore,
                   ad esempio del tipo
                   acqua-acqua
Geotermica a bassa temperatura

                   con pompa di calore
                   a sonda geotermica
                   (possibile ovunque)

                   con prelievo e
                   reimissione di acqua
                   in falda (possibile, ad
                   esempio, nella zona
                   di Grado)
Biomasse per il riscaldamento
              ad esempio con stufe a
              pellets ad uso domestico (a
              sinistra),
              ma anche in impianti di
              teleriscaldamento a servizio
              di comunità locali (sotto)
Confronto di convenienza

Nell ottica del Dlgs 28/2011 non vi sono dubbi:
• 100 kWh di biomasse producono
• 25 kWh di energia elettrica (al più) od
• 85 kWh di energia termica (almeno)
• un pannello solare termico ha un efficienza
del 70% (in termini di energia termica), mentre
• un pannello solare fotovoltaico ha un efficienza
del 18% al più (in termini di energia elettrica).
Conseguenze pratiche
• Già nel 2008 (prima del boom del
  fotovoltaico) l Italia era allineata sull’uso delle
  FER per la produzione di energia elettrica,
  mentre era molto sotto la media per gli usi
  termici
• sarà impossibile arrivare al 17% dei consumi
  lordi per il 2020 puntando solo sulla
  produzione di energia elettrica con FER
• pertanto è giusto incentivare gli impieghi
  termici delle FER (e contabilizzare
  accuratamente tali impieghi)
ATTENZIONE
• Non esistono ancora statistiche
  attendibili sugli usi termici delle FER
• In particolare non sono censiti i piccoli
  impianti domestici (stufe, pompe di
  calore, pannelli solari termici e così via)
• Secondo alcuni, affinando le statistiche,
  potrebbe risultare che l’Italia è già ora
  vicina al target del 17% di FER sui
  consumi totali fissato per il 2020
ENERGIA NUCLEARE:
    L ALTERNATIVA
   DIMENTICATA PER
RIDURRE LE EMISSIONI DI
  ANIDRIDE CARBONICA
PREOCCUPAZIONI
• Sicurezza, in quanto le centrali nucleari sono viste
  come un rischio per la salute e l ambiente
• Smaltimento delle scorie, in quanto il confinamento
  in depositi geologici o lo stoccaggio in bunker
  sotterranei schermati non sono considerate garanzie
  sufficienti
• Proliferazione delle armi nucleari, atteso il legame
  tra produzione civile di energia nucleare e sviluppo di
  armi atomiche
• Costi di costruzione, più elevati di quelli delle
  centrali termoelettriche tradizionali di ugual potenza
DATI OGGETTIVI
•   La probabilità di un guasto grave nelle centrali di seconda
    generazione (costruite fino al 1999) è: 1 ogni 100.000 anni di
    funzionamento, e passa ad 1 ogni 10.000.000 di anni con le
    centrali di terza generazione (costruite dopo il 2000)
•   Tutte le scorie radioattive generate in 60 anni da eventuali
    centrali nucleari in grado di produrre il 30% dell energia
    elettrica consumata in Italia starebbero in un cubo di 20 metri
    di lato
•   Molte nazioni aderenti al trattato di non proliferazione delle
    armi nucleari utilizzano il nucleare a scopi civili (ad esempio:
    Germania, Giappone, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera)
•   Le centrali nucleari hanno costi di costruzione più elevati, ma
    costi di produzione più bassi delle centrali tradizionali ed il
    vantaggio sui costi di produzione potrebbe aumentare di molto
    a causa delle penalizzazioni per le emissioni di anidride
    carbonica.
PURTROPPO

• In Italia il problema delle scorie è stato molto
  discusso senza mai venire affrontato seriamente.
• Non si tratta solo delle scorie che saranno prodotte
  dalle nuove centrali nucleari italiane (che, senza
  depositi adeguati, non si faranno).
• Il problema riguarda le scorie prodotte dalle vecchie
  centrali dismesse e, cosa a cui pochi pensano,
  anche....
• le scorie radioattive che si producono
  quotidianamente negli ospedali e nelle industrie.
LA SITUAZIONE NEL MONDO

dati IAEA (International Atomic Energy Agency)
Numero reattori (31.12.11)
Frazione di energia elettronucleare (fine 2011)
Età e numero dei reattori (fine 2011)
SPIEGAZIONI
• La spiegazione più semplice è che la protesta
  ambientalista abbia rallentato i programmi di
  costruzione di nuove centrali
• La spiegazione più probabile è la scelta
  abbastanza generalizzata (dovuta in parte alla
  situazione economica) di prolungare da 40 a
  60 anni la vita media utile delle centrali in
  esercizio, ormai ampiamente ammortizzate
IL NUCLEARE IN ITALIA
• L Italia è stata una nazione pioniera
  nell impiego del nucleare a scopi civili.
• Nel 1986, l’anno di Cernobil, disponeva di 4
  centrali funzionanti: Latina (GCR - 160
  MWelt), Garigliano (BWR – 160 MWelt), Trino
  Vercellese (PWR - 260 MWelt) e Caorso
  (BWR – 860 MWelt), mentre Montalto di
  Castro (BWR 2 x 982 MWelt) era completata
  all 80%
I REFERENDUM
Dopo il Referendum del 1987 (post Cernobil) il Governo
  andò oltre il mandato popolare (che voleva impedire la
  realizzazione di nuove centrali) e deliberò di:
• chiudere definitivamente la centrale di Latina
• non far ripartire, dopo le manutenzioni, le centrali del
  Garigliano, di Trino Vercellese e di Caorso e di
• convertire a gas naturale la centrale di Montalto di
  Castro
• Con il referendum del 2011 (post Fukushima) si sono
  abrogate le norme della legge 99/2009 e del decreto
  31/2010 che consentivano la ripresa della costruzione
  di centrali nucleari in Italia
Fonti primarie utilizzate per la produzione
      di energia elettrica (dati 2009)
        (!"

        '!"
                                                      8-.3-"
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GIUDIZIO SUL MIX ENERGETICO

Il giudizio non è positivo in quanto:
• sul piano economico, poco carbone implica
   l uso alternativo del gas naturale (molto più
   costoso)
• sul piano ambientale, l assenza del nucleare
   implica aumento delle emissioni di anidride
   carbonica
LA SITUAZIONE
• L Italia importa energia elettrica, in buona parte
  prodotta col nucleare, da Francia, Svizzera e
  Slovenia
• entro la distanza di 200 km dai confini italiani vi
  sono 26 reattori in esercizio
• con l acquisto della quota di controllo dell ENDESA
  ora l ENEL possiede pro quota tre reattori
  nucleari spagnoli in Catalogna: Asco 1, Asco 2 e
  Vandellos 2
• l’ENEL sta anche realizzando due reattori nucleari
  nella Repubblica Slovacca (che saranno completati
  entro il 2013)
Reattore di tecnologia sovietica utilizzato a Cernobil
Incidente di Cernobil
• Il 26 aprile 1986, nell’unità numero 4 della centrale
  nucleare di Cernobil, i circuiti di raffreddamento
  normali e di emergenza furono messi fuori servizio
  da operatori incoscienti o, forse, ubriachi
• il reattore fu portato nel campo del funzionamento
  instabile, provocando un rapidissimo innalzamento
  della temperatura seguito da due forti esplosioni
• la grafite, contenuta nel reattore, entrò a contatto
  con l’aria incendiandosi
• l’incendio durò per diversi giorni, formando un
  pennacchio di fumi carichi di radionuclidi che fu
  disperso dai venti in un’area molto vasta
Reattore di tecnologia statunitense utilizzato a
                  Fukushima
Incidente di Fukushima (marzo 2011)

• Non vi sono stati errori od imprudenze degli
  operatori e non si sono avute esplosioni dei noccioli.
• Gli edifici della centrale hanno resistito ad un
  terremoto di intensità senza precedenti (9 su scala
  Richter contro 6 dell’Aquila e 6,4 del Friuli)
• L unica manchevolezza progettuale è stata la
  sottovalutazione dell’altezza, anche questa senza
  precedenti, raggiunta dalla successiva onda di
  tsunami (10 metri almeno).
• Descrizione su http://www.cism.it/departments/
  energy-and-environment/downloads/
GRAZIE PER
L ATTENZIONE
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