Donne di fede contro la violenza - RELIGIONI IN CAMMINO - PINEROLO VALDESE

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Donne di fede contro la violenza - RELIGIONI IN CAMMINO - PINEROLO VALDESE
11-12/2019     RELIGIONI IN CAMMINO

             Donne di fede
             contro la violenza

                                                                                    JURAGENTIUM

                     L
                           a fede ha molteplici sfaccettature: può erigere muri
                           di intolleranza e vendere oppio ai popoli, ma può
                           anche donare un’incredibile energia di coesione
                     e trasformazione, capace di far splendere la dignità umana
                     e di ogni “vivente”. Molte religioni scaturiscono
                     da intenti di liberazione, poi neutralizzati da scaltre
                     strutture di potere. Ma le religioni evolvono sempre, come
                     ogni umana società. Questo dossier rivela la «luce interiore»
                     che accomuna le donne dell’Osservatorio interreligioso
                          sulle violenze contro le donne. Dal marzo 2019 diffonde
                           da Bologna una fragranza di squisita solidarietà.
                                                                               19
Donne di fede contro la violenza - RELIGIONI IN CAMMINO - PINEROLO VALDESE
Donne di fede contro la violenza

                                                 Induismo /
                                                 Siamo una cosa sola
     Q      ueste pagine sono
            dense di vissuto.
     Scaturiscono da donne
                                                 L’induismo è una delle religioni più antiche. Tra i suoi valori più alti,
                                                 dharma, c’è la nonviolenza, ahimsa. Questo è un dato certo: le sacre
                                                 Scritture lo confermano. Eppure, altrettanto evidente è la difficoltà
     “credenti”, ricche della forza              di vivere appieno questo principio: la tendenza a reagire in modo
     interiore che la fede dona.                 violento si annida negli anfratti più nascosti dell’animo umano ed è
     Insieme, sono impegnate                     capace di uscire fuori in modi talvolta inimmaginabili
     a «rompere il silenzio sulle
     responsabilità delle religioni in
                                                      di SVAMINI SHUDDHANANDA GHIRI*
     merito alle violenze sulle donne:
     tutte le religioni, nessuna esclusa»
     – come precisa la conclusione
     di Paola Cavallari, coordinatrice
     dell’Osservatorio interreligioso
                                                                                                V     iolenza è ignorare il dolo-
                                                                                                      re dell’altro, è mancanza di
                                                                                                ascolto, fino ad arrivare alle manife-
     sulle violenze contro le donne                                                             stazioni più eclatanti in cui si priva
     nato a Bologna il 14 marzo 2019.                                                           l’altro della libertà, della dignità, o lo
     I contributi sono scritti da donne                                                         si ferisce mentalmente e fisicamen-
     dell’Osservatorio, che fanno                                                               te. Considerare la violenza estinta in
     esperienza diretta delle luci                                                              una religione o in una comunità sa-
     e delle ombre della propria                                                                rebbe non solo una pura utopia, ma
     religione e, con grande libertà,                                                           anche una tremenda ingenuità! La
     esprimono su di essa una critica                                                           stessa frenesia che domina la società
     sincera e altrettanto liberante.                                                           contemporanea è, a detta di molti il-
     La loro collaborazione, tanto                                                              luminati, una forma di violenza.
     generativa, può ispirare l’intera                                                             Il Mahatma Gandhi, ritenuto so-
                                                 *	Monaca induista, è rappresentante dell’U-
     società italiana, sempre più                   nione Induista Italiana (Sanatana Dharma    litamente una delle massime figure
     multiculturale e multireligiosa,               Samgha).                                    della nonviolenza, era solito ripe-
     a un confronto rispettoso e
     costruttivo. Il modo migliore per
     dissolvere ogni sopruso
     e violenza. L’ordine di
     presentazione delle religioni è
     improntato alla loro età storica:
     quelle più antiche precedono
     le più recenti. E in tutte emergono
     tratti originari comuni, inni alla
     dignità dell’uomo e della donna,
     che i secoli hanno coperto
     di strati e storture, ma che queste
     donne richiamano con ferma
     e gentile determinazione.

                     Bologna, 14 marzo 2019:
            le 22 “donne costituenti” firmano
           il Protocollo d’intesa e danno vita
        all’Osservatorio interreligioso sulle
                    violenze contro le donne

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             11-12/2019
Donne di fede contro la violenza - RELIGIONI IN CAMMINO - PINEROLO VALDESE
tere: «Nessuno può farmi del male                                                                      inseriscono nel tes-

                                                                                           WIKIPEDIA
senza il mio permesso», e ancora:                                                                      suto sociale, ve ne
«Tu e io non siamo che una cosa so-                                                                    sono molte che si
la. Non posso farti del male senza                                                                     chiudono all’interno
ferirmi».                                                                                              della propria casa, vi-
   Questa premessa è utile per for-                                                                    vendo un certo isolamento. Fra loro
nire una panoramica sul tema                                                                           si registrano casi di violenza dome-
specifico della violenza sulle donne                                                                   stica, difficile da conoscere proprio
all’interno della comunità induista.                                                                   per la riservatezza che molte don-
                                                                                                       ne mantengono. È spesso ignorata
FOCUS SULL’ITALIA                                                                                      la violenza che, più o meno con-
Considerata la vastità dell’argomen-                                                                   sciamente, le donne infliggono a
to, si sceglie di circoscrivere l’analisi                                                              sé stesse sottostando a una realtà
alla situazione della comunità in-                                                                     che lede la loro dignità o libertà di
duista presente in Italia, costituita                                                                  espressione.
da italiani autoctoni e da immigra-                                                                        Per tale ragione stiamo cercando,
ti naturalizzati italiani provenienti                                                                  come Uii, di creare delle occasioni di
prevalentemente dall’India, dallo Sri                                                                  incontro anche all’interno del tem-
Lanka e dalle Mauritius.                                                                               pio, per affrontare insieme ai gruppi
   Ognuna di queste realtà por-             Hindu Puja                                                 di donne delle tematiche di vario
ta con sé retroterra culturali e                                                                       genere: dalla salute alla conoscenza
sociali differenti, per quanto con-         da quello burocratico a quello lega-                       della lingua italiana. È un impegno
fluiscano nella comune convivenza           le e spirituale e, non ultimo, quello                      estremamente delicato, che richiede
in territorio italiano. Ciò non è di        dell’ascolto delle esigenze e delle                        molto tempo e grande sensibilità
secondaria importanza, perché of-           problematiche avvertite dalle donne                        per superare una certa diffidenza
fre spesso notevoli spunti di svolta        della comunità.                                            iniziale: le donne, di solito, non a-
e di intervento.                                                                                       mano parlare delle loro difficoltà e
   L’Unione Induista Italiana (Uii)         OLTRE IL SILENZIO                                          tanto meno degli episodi di violenza
Sanatana Dharma Samgha è attiva             Negli anni è emerso che accan-                             di cui sono vittime. Pertanto il lavo-
da molti anni per dare supporto e           to a donne molto emancipate che                            ro consiste anzitutto nel preparare il
ascolto alle comunità su vari fronti:       lavorano, imparano la lingua e si                          terreno affinché le vittime possano
                                                                                                       coltivare la loro forza.
                                                                                                           Uomini e donne dell’Uii cerca-
                                                                                                       no di sensibilizzare queste donne
                                                                                                       fornendo loro prospettive di vita
                                                                                                       migliori in termini di autonomia.
                                                                                                       Un aspetto molto importante è la
                                                                                                       presenza di uomini che si fanno
                                                                                                       portavoce di rispetto per la donna.
                                                                                                       Laddove alcune giovani con bambi-
                                                                                                       ni piccoli siano separate dal marito
                                                                                                       violento, o in situazioni analoghe,
                                                                                                       al supporto psicologico e affetti-
                                                                                                       vo se ne affianca uno di carattere
                                                                                                       economico.
                                                                                                       UNA SFIDA CULTURALE
                                                                                                       Abbiamo organizzato conferenze
                                                                                                       con associazioni che si occupano di
                                                                                                       difesa delle donne, invitando don-
                                                                             MASSIMO LAMBERTINI

                                                                                                       ne di spicco e in carriera, o donne

                                                                                                                                                21
Donne di fede contro la violenza - RELIGIONI IN CAMMINO - PINEROLO VALDESE
Donne di fede contro la violenza

                       che hanno subito
                       violenza ma che         Buddhismo /
                       ce l’hanno fatta. In
                      tal modo abbiamo
                   offerto dei modelli e
                                               Una spinta a trasformarsi
     incoraggiato a credere che si può
                                               Oggi molti guardano al buddhismo come a una religione aperta,
     cambiare: la donna può decidere
                                               pacifica, rispettosa delle diversità e quindi anche delle donne.
     di lasciare chi la fa soffrire. Non       Se però osserviamo con maggiore attenzione, al di là del pregiudizio
     è facile e per niente scontato, se si     favorevole, la storia e i vissuti nei Paesi asiatici di origine
     considera che a volte sulla donna         e anche di alcune comunità in Occidente, la realtà
     che si emancipa ricade il giudi-          è molto complessa e presenta situazioni critiche di abusi e violenze,
     zio colpevolizzante dell’intera           che richiedono risposte chiare e azioni conseguenti
     comunità.
        Per questo l’Uii cerca di promuo-           di MARIA ANGELA FALÀ*
     vere iniziative che coinvolgano la
     comunità tutta, uomini e donne, al                                                           una società patriarcale che le vedeva
     fine di educare a una cultura del ri-                                                        portatrici di pochi diritti in materia
     spetto e della nonviolenza.                                                                  di istruzione e pratiche religiose.
        Il 25 novembre 2018, in occasio-                                                             Nelle Scuole del buddhismo The-
     ne della Giornata internazionale                                                             ravada diffuso nel Sud-est asiatico,
     contro la violenza sulle donne, in                                                           gli atteggiamenti patriarcali sono
     tutti i templi induisti in Italia l’Uii                                                      più evidenti, in contrapposizione
     ha invitato gli uomini a donare                                                              ai successivi sviluppi nel Mahayăna,
     una rosa alle donne presenti e a o-                                                          diffuso tra Cina e Giappone, più fa-
     maggiarle con un inno tratto dalle                                                           vorevoli alle donne.
     Scritture e dedicato alla Madre Di-
     vina, monito a vedere ogni donna                                                             ATTEGGIAMENTI ANTITETICI
     come espressione di Dio. Ne è de-                                                            Nel buddhismo possiamo identifi-
     rivata una giornata significativa e                                                          care quattro atteggiamenti distinti
     simbolicamente importante, perché
     gli uomini della comunità e di ogni
     estrazione sociale, dal mungitore
                                               N      el buddhismo non c’è
                                                      un’esplicita teoria a favore
                                               de l l a don n a e s on o pre s en t i
                                                                                                  nei confronti delle donne: inclusi-
                                                                                                  vità soteriologica, androcentrismo
                                                                                                  istituzionale, misoginia ascetica e
     all’imprenditore, hanno espresso          aspetti misogini e ambivalenti dal                 androginia soteriologica.
     un gesto semplice per dire no alla        punto di vista socio-culturale e                       Il primo atteggiamento è quello
     violenza.                                 istituzionalizzato, che si sono sto-               buddhista di base: la dottrina e
        Il cambiamento nasce dai               ricamente affermati in Paesi a                     il cammino salvifico sono es-
     piccoli eppure rilevanti gesti quo-       maggioranza buddhista.                             senzialmente inclusivi e non
     tidiani, ed è proprio da questi che          Le donne sono state ammesse                     discriminano tra i sessi. Il Buddha
     si deve partire per costruire una         nell’ordine monastico dopo mol-                    ha sempre proclamato che il suo
     società non violenta e mettere            te insistenze e con una regola più                 insegnamento è valido per tutti
     nel cuore di molte donne il gusto         restrittiva di quella maschile, ma è               senza distinzioni, ma la realtà delle
     e l’importanza dell’autostima             stato un atto notevole da parte del                società buddhiste e gli atteggiamen-
     e del rispetto di sé. Il compito          Buddha, oltre 2.500 anni fa, inclu-                ti tradizionali colgono meno questo
     maggiore per l’Uii è risvegliare          dere le donne negli insegnamenti in                aspetto.
     tale presa di coscienza: non voler                                                               Quando il buddhismo diven-
     rassegnarsi alla violenza e com-                                                             ne istituzionalizzato, assunse la
                                               *	Già presidente dell’Unione Buddhista Eu-
     batterla con la conoscenza e la              ropea, è vicepresidente dell’Unione Bud-        prospettiva sociale della superio-
     complicità.                                  dhista Italiana (Ubi) e presidente della        rità maschile che si rifletteva non
                                          ■       Fondazione Maitreya. Rappresentante             solo negli atteggiamenti socio-cul-
                                                  dell’Ubi al Tavolo Interreligioso di Roma,
                                                  è direttrice responsabile della rivista Dhar-
                                                                                                  turali ma anche nelle opinioni
                                                  ma, edita da Fondazione Maitreya.               misogine di monaci che non rite-

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nevano possibile il conseguimento        e per un corrispondente minor in-          buddhismo nel XXI
della buddhità da parte delle donne:     teresse per i rituali e tutte le altre     secolo.
la loro massima aspirazione dove-        dimensioni particolarmente “re-                Il rapporto tra
va essere rinascere come uomo!           ligiose” delle tradizioni buddhiste        buddhismo e parità di
   Per risolvere l’incompatibilità fra   storiche. Si insiste sul fatto che il      genere riscuote crescente
questi tre atteggiamenti, nel Cano-      buddhismo non è affatto una re-            interesse. Un forum internazionale
ne buddhista si ritrovano passi che      ligione ma piuttosto un “modo di           sui problemi legati alle numerose
mettono in luce il quarto atteggia-      vivere”, una “filosofia” o, cosa che ri-   sfide che le donne buddhiste affron-
mento, più inclusivo e allineato         flette il recente entusiasmo per tutte     tano è animato dall’associazione
con l’affermazione originaria del        le teorie cognitive scientifiche, una      internazionale delle donne buddhi-
Buddha: l’uguaglianza di entrambi        “scienza della mente”. Sono quindi         ste Sakyadhita, iniziata nel 1987 a
i sessi nel Cammino spirituale di Li-    presenti aspetti molto collegati con       Bodhgaya, in India.
berazione. I buddhisti hanno come        la cultura occidentale laicizzata, la          Un dato importante è sta-
guida l’ideale della gentilezza e del    scienza, i diritti civili e quant’altro.   to il sostegno di molte donne
rispetto amorevoli incondizionati:       Questi si innestano nel tessuto dot-       occidentali alla rinascita dell’ordi-
ogni persona va giudicata per il pro-    trinale e permettono una relativa          ne monastico femminile, perduto
prio comportamento e non in base         uguaglianza di genere, relegando ai        in alcune tradizioni nel corso del
alla nascita, quindi i buddhisti sono    margini alcune delle affermazioni          tempo in quanto, vivendo di offer-
in buona posizione nello svilup-         misogine legate alla storia e alla cul-    te, i monasteri femminili sono stati
po della parità di genere, ma nella      tura dei Paesi di origine.                 i primi a cedere nei momenti di cri-
realtà contingente l’uguaglianza an-                                                si economica, essendo un “campo
cora non è presente nelle comunità       EFFETTI DELLA GLOBALIZZAZIONE              di meriti” inferiore all’offerta per i
tradizionali asiatiche, che si stanno    A mano a mano che il buddhismo             monasteri maschili.
lentamente aprendo, e nemmeno in         diventa una realtà globalizzata sem-           Alcune comunità in Occiden-
quelle occidentali.                      pre più rilevante, le donne, laiche e      te, però, risentono del fascino
                                         monache, assumono ruoli chiave ed          dell’Oriente e ripetono moduli com-
TRATTI OCCIDENTALI                       è inevitabile che pregiudizi e bar-        portamentali importati assieme
In Occidente il buddhismo si distin-     riere obsoleti inizino a sgretolarsi,      alle pratiche religiose che lasciano
gue per l’enfasi sulla meditazione       il che è essenziale per la fioritura del   il campo a forme di sottomissione

                                                                                                                      BUDDHISTDOOR

Tibet: monache buddiste

                                                                                                                                     23
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Donne di fede contro la violenza

                    femminile. Nella
                     storia relativamente
                     breve del buddhi-
                    smo in Occidente,
                  sono emersi compor-
     tamenti e situazioni critiche, che
     hanno toccato diversi ambiti e
     non ultimo quello della violenza
     sulle donne, in forma sia fisica sia
     psicologica.
     IL PERICOLO DELL’ISOLAMENTO
     Atteggiamenti di prevaricazione
     sembrano prosperare quando le

                                                                                                                            WIKIMEDIA
     singole comunità si isolano – social-
     mente, ideologicamente o in altri
     modi – dai legami con comunità
     più ampie, sia religiose che secolari.
     In tale atmosfera, i comportamenti                                 Tian Tan Buddha Mimihitam
     di sopraffazione e abuso tendono a
     rimanere incontrastati, non perché
     considerati validi ma perché non         comportamenti lesivi della persona,      per aiutare il percorso spirituale del-
     riconosciuti. Sono dati per sconta-      questi vanno fermati. Tuttavia, per il   la studentessa e, a meno che egli non
     ti in quanto praticati dai “maestri”,    carattere intimo del rapporto spiri-     abbia fatto voto di celibato, questi
     che esercitano un potere carisma-        tuale, spesso non sono riconosciuti      possono includere anche pratiche
     tico all’interno della comunità e la     o, almeno, non subito. Il rischio di     sessuali. Nel tempo, ciò ha dato a-
     rendono più autoreferenziale. Gli        abuso psicologico, e in alcuni ca-       dito a numerosi abusi, sfociati in
     abusi alimentano l’isolamento an-        si anche fisico, è stato denunciato      scandali inizialmente soffocati ma
     che quando le persone all’interno        in diverse situazioni, e il primo        poi venuti alla luce.
     di una comunità cercano di solle-        abuso è più insidioso perché non
     vare il problema ed essa reagisce        avvertito come tale: sedersi accanto     E LA COLPA È DELLA VITTIMA...
     isolandole e screditandole. Talvolta     al Maestro o sentirsi incaricate di      Neppure le altre tradizioni buddhi-
     esse vengono addirittura bandite         una missione speciale fa passare in      ste, dal Theravada allo Zen, sono
     e le preoccupazioni che sollevano        secondo piano la pressione psicolo-      esenti da tali abusi. Quando emer-
     prontamente respinte.                    gica o le richieste fisiche.             gono, la responsabilità è attribuita
                                                  Nel Vajrayana, noto anche co-        alla vittima: “In fondo se l’è cercata”.
     IN ATTESA DI “ILLUMINAZIONE”             me buddhismo tantrico e praticato        La debolezza che un allievo ha nei
     Il buddhismo fondamentalmente            principalmente in Tibet, esiste la       confronti del maestro, ritenuto de-
     identifica l’attaccamento al pro-        possibilità di raggiungere l’illumi-     positario di ogni sapienza, non è
     prio io e ai suoi desideri come          nazione in modo particolarmente          riconosciuta, e ogni possibile critica
     fonte di tutta la sofferenza umana:      rapido con mezzi non convenziona-        viene zittita.
     per raggiungere l’illuminazione          li. Le pratiche sono rigorosamente          Vanno superati modelli ap-
     dobbiamo trasformare la nostra           ritualizzate e possono essere inse-      partenenti non tanto all’ambito
     mente. Ciò non significa, tuttavia,      gnate solo da maestri che sono stati     religioso quanto all’educazione e
     disattivare i nostri poteri di ragio-    specificamente autorizzati. Quando       alla cultura. La trasformazione del-
     namento. Al contrario, dovremmo          una studentessa accetta di lavora-       la mente, che viene indicata come
     applicare le nostre menti per “ve-       re con un guru, sta implicitamente       la via buddhista per la liberazione,
     dere attraverso la vera natura di        riconoscendo che egli vede la realtà     per le donne implica anche trasfor-
     tutte le cose”.                          così com’è veramente, mentre lei         mare modelli culturali limitanti,
        Quando all’interno del rapporto       ne ha solo una visione falsa.            che le relegano in una condizione
     tra insegnante e discepolo nascono       L’insegnante può usare vari metodi       di subordinazione.
                                                                                                                            ■

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Ebraismo /                                                                                    nati. Genericamente
                                                                                              potremo dire che

Tra comunità ortodosse
                                                                                              il ruolo maschile è
                                                                                              nello spazio esterno,
                                                                                              il ruolo femminile nel-
e riformate                                                                                   lo spazio domestico.
                                                                                                  Il diritto-dovere della lettura e
                                                                                              dello studio della Torà (rotolo della
Un’interpretazione più moderna e attuale delle tradizioni e delle                             legge) non è precetto legato al tem-
prescrizioni delle Scritture considera la donna pienamente idonea a                           po, ma le donne in molti periodi
esercitare funzioni che le sono precluse dall’ebraismo ortodosso. La                          storici ne sono state escluse.
consapevolezza del proprio ruolo, diritti e potenzialità le consentirà di
contrastare la violenza                                                                       IL PESO
                                                                                              DELLA TRADIZIONE...
     di FRANCA ECKERT COEN*                                                                   Ciò non toglie che la donna ebrea,
                                                                                              nel tempo, abbia socialmente

N     ell’antichità, la donna ebrea era
      esclusa da gran parte della vita
comunitaria e spesso relegata fra le
                                                                                              conquistato posizioni politiche,
                                                                                              lavorative e scientifiche. Nulla pre-
                                                                                              clude alla donna ebrea di svolgere
pareti domestiche, sottomessa al pa-                                                          fuori casa un’attività lavorativa. Ciò,
dre o al marito. Le esemplari donne                                                           tuttavia, non può esimerla dagli
ebree della Bibbia rappresentano                                                              obblighi che le sono esplicitamen-
un’importante eccezione in quanto                                                             te affidati: la preparazione del
posero le basi per una trasforma-                                                             pane sabbatico e festivo (challà),
zione del ruolo e dell’immaginario                                                            simboli del nutrimento del corpo;
femminile.                                                                                    l’accensione dei lumi del Sabato e
   Con il Medioevo si designarono                 vengono interpretate e osservate in         delle festività, che rappresentano
due sfere di civilizzazione molto                 maniera diversa.                            il nutrimento dell’anima perché
diverse tra loro: il mondo occiden-                  I doveri, o prescrizioni (mitzvot        garantiscono “la pace della casa”
tale e quello orientale. Le differenti            in ebraico), della Torà sono 613,           (shalom bait); la purità familiare
situazioni socio-culturali ed econo-              di cui 365 positivi e 248 negativi.         (niddah), che avviene attraverso il
miche che si delinearono per le varie             La donna ha l’obbligo di osservare          bagno rituale (mikve) e l’osservan-
comunità ebraiche costituirono un                 i precetti negativi, ma, avendo da          za delle regole relative ai rapporti
fattore determinante nell’evoluzio-               accudire figli, marito e famiglia, è e-     sessuali e alla procreazione, inerenti
ne dello status della donna.                      sentata da quelli positivi, che vanno       alla conservazione della specie.
                                                  assolti in tempi e luoghi determi-             Inoltre alla donna è fatto ob-
INTERPRETAZIONI MOLTEPLICI
In conseguenza della diaspora, oggi
come nel passato il popolo ebrai-
co si diversifica riguardo alle leggi
e alle prescrizioni da rispettare: a
                                                                                                                                   CENTRO ASTALLI

seconda del Paese nel quale l’ebreo
vive e della società nella quale avvie-
ne un interscambio culturale, esse

*	Insegnante in pensione, è vicepresiden-
   te di Religions for Peace Italia e co-presi-
   dente della Federazione Italiana Ebraismo
   Progressivo. È stata presidente della Con-
   sulta della Comunità Ebraica di Roma e
   consigliera dell’Associazione Donne Ebree
   Italiane.

                                                                      Il pane sabbatico e festivo, in ebraico challà
                                                                                                                                                    25
Donne di fede contro la violenza - RELIGIONI IN CAMMINO - PINEROLO VALDESE
Donne di fede contro la violenza

                      bligo di occuparsi         far parte dell’Ucei (Unione delle                          Da diversi secoli (dal 200 e.v. cir-
                       dell’educazione dei       Comunità Ebraiche Italiane). Sono                       ca) è la donna che dà l’ebraicità al
                       figli fino all’età di     molto attive, ma faticano ad essere                     figlio, nonostante nella Torà esistes-
                      5 anni; dopo, la re-       riconosciute. Qui le donne siedono                      se il patriarcato. Il cohen (sacerdote)
                    sponsabilità ricade sul      accanto agli uomini e come loro in-                     diveniva tale per via paterna, ma
     padre.                                      dossano il talled e la kippà (scialle e                 anche nella stirpe di David (Ruth,
         Virtù della donna è la modestia,        copricapo per la preghiera); “salgo-                    Tamar, Betsabea, ecc.) c’erano don-
     e il suo protagonismo pubblico di-          no a sefer”, leggendo la loro parte di                  ne non ebree sposate a ebrei i cui
     venta un problema. La donna, che            Torà, e talvolta il rabbino è donna.                    figli sono stati considerati ebrei.
     potrebbe essere chiamata a leggere                                                                     Nel periodo biblico l’eredità era
     il sefer-torà (rotolo della legge) an-      OLTRE LE ANTICHE REGOLE                                 appannaggio degli uomini, ma nel-
     che con un pubblico maschile, non           Quando esisteva il Tempio di                            la storia delle 4 figlie di Tselofcad
     lo può fare per non esibirsi. Da que-       Gerusalemme, i capi spirituali,                         (Numeri 27,3-4), morto nel deserto
     sto divieto è nato il matroneo nelle        cohanim, erano sacerdoti per nasci-                     e senza eredi maschi, esse ne fanno
     sinagoghe o comunque la separa-             ta e la discendenza era patrilineare.                   richiesta e, per intervento diretto del
     zione tra donne e uomini.                   Attualmente, invece, si diventa rab-                    Signore interrogato da Mosè, otten-
         Oggi, donne ebree ortodosse             bini, ovvero maestri, attraverso                        gono la loro parte come gli altri.
     hanno ideato un metodo alternativo          lo studio e per scelta personale, e                        Nel matrimonio l’istituzio-
     per esercitare la funzione pubblica,        anche le donne possono esserlo.                         ne del contratto matrimoniale
     seppur soltanto tra donne, e hanno          Teoricamente non esiste alcuna                          (ketubà) garantisce la sposa, men-
     l’autorizzazione a studiare e a con-        preclusione all’ordinazione rabbi-                      tre nel divorzio, contemplato
     seguire perfino la laurea rabbinica,        nica femminile.                                         nell’ebraismo, la formula per lo
     pur non avendo la possibilità di po-                                                                scioglimento del vincolo prevede
     terla applicare in modo paritario a                                                                 la definizione di “ripudio” (ghet)
     quella maschile.                                                                                    solo da parte del marito. Il termine
                                                                                                         agunà, poi, riguarda la donna ri-
     … E I FERMENTI DEL PROGRESSO                                                                        masta senza marito e del quale non
     Da tempo sono nate forme di ebrai-                                                                  si trovano le spoglie: essa non può
     smo progressivo (liberali, riformati,                                                               contrarre nuovo matrimonio. In
     ricostruzionisti, ecc.). Come dichia-                                                               campo giuridico le donne non so-
     rato da Ronald Lauder, presidente                                                                   no atte a testimoniare, e nemmeno
     del World Jewish Congress, in Euro-                                                                 possono emettere un giudizio, ma
     pa, Africa, America, Sud America,                                                                   oggi esistono donne giudice.
     Australia rappresentano 7 milioni
     di ebrei sul totale di 8 (altri 7 milioni                                                           DONNE RIABILITATE
     di ebrei vivono in Israele, per il 20%                                                              L’ebraismo riformato ha attribuito
     ortodossi). In queste comunità la                                                                   alle donne prerogative e diritti che
     donna assume una funzione più                                                                       la tradizione antica non concedeva.
     libera, più pubblica e più vicina a                                                                       Una benedizione che recitava
     quella maschile: esistono rabbini                                                                       «Grazie di non avermi fatto na-
     donna, frutto di grandi lotte                                                                            scere donna», non gradita alle
     sostenute dai movimenti                                                                                  femministe, è diventata: «Gra-
     femministi. Anche in Ita-                                                                                 zie di avermi fatta nascere
     lia, ormai da diversi anni,                                                                               secondo la tua volontà».
     si sono costituite piccole                                                                                  Nella benedizione impartita
     comunità progressiste                                                                                    al popolo, che citava solo i nostri
     a Milano, Firenze e Ro-                                                                                  patriarchi, attualmente vengono
     ma. Confederate nella                                                                                    nominate anche le matriarche
     Fiep (Federazione                                                                                        e la maggiorità religiosa – il
     Italiana Ebraismo Pro-                                                                                    passaggio con cui il giovane e-
     gressivo), chiedono di                                                                                     breo assume la responsabilità
                                                                                           PAOLA MOGGI

26
          11-12/2019
Donne di fede contro la violenza - RELIGIONI IN CAMMINO - PINEROLO VALDESE
dell’osservanza delle mizvot – per le
ragazze si svolge nello stesso modo      Movimento pentecostale /
                                         Pronte per la mietitura
che per i maschi: con la lettura del
libro sacro. La donna ha accesso a o-
gni pratica sinagogale, compresa la
funzione rabbinica.                      Il pentecostalismo moderno è figlio dell’ala radicale
                                         del Movimento di Santità, che negli Usa fu molto attivo
                                         nel campo della giustizia sociale e promosse l’aiuto solidale,
                                         il suffragio femminile e l’integrazione interrazziale

                                              di SUSANNA GIOVANNINI*

                                         A    partire dal 1850, nel Movimen-
                                              to di Santità furono molte le
                                         donne che ministrarono come mis-
                                         sionarie e insegnanti di catechismo.
                                         Fra loro va ricordata Alma Bridwell
                                         White, la prima donna a diven-
                                         tare vescovo negli Stati Uniti, che
                                         fondò la Pillar of Fire Church e si
                                         batté per l’uguaglianza delle donne
                                         protestanti.                                      compreso che quell’affermazione
   Regina Yonas                             Già dal 1900 Charles Fox                       non aveva valenza globale e anda-
                                         Parham, il “padre” del movimen-                   va inserita in un contesto storico
                                         to pentecostale negli Stati Uniti,                e culturale ben preciso. Erano in-
   La sacralità del matrimonio si        preparava e inviava donne a fon-                  vece più accattivati dalla promessa
fonda sulla pari dignità e uguaglian-    dare Chiese e servire come pastore.               fatta in Gioele 2,28-29: «Negli
za dei coniugi, quindi il divorzio è     Nel 1906 William Joseph Seymour                   ultimi giorni» Dio avrebbe river-
concordato e concesso nello stesso       portò il movimento di Parham dal                  sato il suo spirito su ogni carne,
modo all’uomo e alla donna, elimi-       Kansas a Los Angeles e fondò la mis-              uomini e donne, vecchi e giovani,
nando il “ripudio” dell’uomo verso       sione di Azusa Street, che divenne                schiavi e liberi. Era questo il ver-
la donna. L’abolizione della agunà è     una congregazione interrazziale in                setto che l’apostolo Pietro aveva
stata proposta e accolta.                cui uomini e donne ministravano e                 citato nel giorno della Pentecoste,
   Anche gli omosessuali dichiarati      servivano fianco a fianco.                        per cui i pentecostali ritenne-
hanno gli stessi diritti degli etero-                                                      ro normale che uomini e donne
sessuali, fra cui matrimonio e titolo    SCRITTURE IN CONTESTO                             fossero ugualmente responsabili
rabbinico.                               L’apertura alle donne fu tale che                 nella proclamazione del Vange-
   Nel 1972 c’è stata la nomina          il 23 luglio 1906 il Los Angeles E-               lo. Tale convinzione era rafforzata
della prima rabbina: Sally J. Prie-      vening News mise in ridicolo la                   dalle affermazioni di Paolo in Ga-
sand, diplomata allo Hebrew Union        Chiesa per aver violato il comando                lati 3,28 e 1 Corinzi 12,11, secondo
College di Cincinnati. Soltanto          di Paolo in 1 Corinzi 14,34 sul si-               cui non esistono più differenze di
nel 1989, controllando l’archivio        lenzio delle donne nell’assemblea.                genere all’interno della Chiesa, in
di Berlino, si è scoperto il titolo di   I primi pentecostali avevano però                 quanto lo Spirito Santo distribu-
rabbina riformata, sebbene lei fosse                                                       isce i suoi doni a ciascuno come
ortodossa, concesso nel 1935 a Re-                                                         vuole.
                                         *	Laureata in lingue, è attiva nella Chiesa
gina Yonas, che morì ad Auschwitz           Pentecostale Bethel di Cosenza. Si occupa
nel 1944. Storici e rabbini ignoraro-       di diritti umani e inclusione sociale. È fra
                                                                                           PROTAGONISMO FEMMINILE...
no questo fatto per cinquant’anni.          le costituenti dell'Oivd, responsabile del     Tale fu la convinzione sull’ugua-
                                            gruppo locale Sae e membro del Gruppo
Casualmente?                                di Dialogo Interreligioso per la Pace di Co-
                                                                                           glianza di genere, che Seymour
                                    ■       senza.                                         incoraggiò e inviò molte donne nel

                                                                                                                                  27
Donne di fede contro la violenza - RELIGIONI IN CAMMINO - PINEROLO VALDESE
Donne di fede contro la violenza

                      ministero: Florence    tismo contro le donne, ma non c’è         gli aspetti della tradizione che han-
                      Crawford nel 1908      posto per tali atteggiamenti nel          no nutrito e propagato il sessismo;
                      si staccò da Sey-      corpo di Cristo. Ci rendiamo conto        in secondo luogo interpella a comu-
                     mour per fondare        che le abitudini della società seco-      nicare una fede egualitaria, volta a
                   una sua denomina-         lare, basate su tradizioni e pratiche     trasformare culture e istituzioni.
     zione, la Apostolic Faith Church, con   di lunga durata, hanno influen-               Predicazione e insegnamento
     sedi in varie parti degli Usa, della    zato l’applicazione dei principi          esplicito non bastano: il modo di
     Scandinavia e dell’Africa orientale;    biblici nelle circostanze locali. Desi-   esprimersi (nel linguaggio che u-
     Emma Cotton, afroamericana, fon-        deriamo saggiamente rispettare ma         siamo e che non usiamo) e di agire
     dò varie congregazioni pentecostali     anche aiutare a correggere le culture     deve essere costantemente model-
     nella San Joaquin Valley e nell’Oa-     che sono in contrasto con i princi-       lato sull’uguaglianza femminile/
     kland; Aimee Semple McPherson           pi del Regno. […] Consegniamo a           maschile.
     nel 1920 fondò la Chiesa Interna-       queste donne di Dio la sacra falce, e         I pentecostali devono resistere
     zionale del Vangelo Quadrangolare,      con le nostre più sincere benedizio-      all’impulso fondamentalista che
     oggi presente e attiva in 144 Paesi     ni affidiamo a loro le messi che già      troppo spesso struttura le loro
     del mondo.                              biondeggiano».**                          pratiche religiose e concentrare la
        Anche nella centenaria storia                                                  propria attenzione sull’esperienza li-
     del risveglio pentecostale in Italia,   UNO SFORZO CONGIUNTO                      beratrice che si cela dietro la teologia
     la testimonianza, l’evangelizza-        E CREATIVO                                del battesimo nello Spirito. Questa
     zione e il diaconato delle donne        Nelle comunità pentecostali è ne-         esperienza non soltanto è capace di
     hanno costituito la spina dorsale       cessario uno sforzo più attivo e          trasformare gli individui, portandoli
     per lo sviluppo del movimento.          deliberato per seguire il movimento       al di là delle barriere di classe, razza
     Non possiamo non ricordare Lucia        dello Spirito e cercare di far sor-       e genere, ma può ridefinire la vita
     De Francesco Menna, che nel 1910        gere donne leader. Il compito ha          comunitaria capovolgendo le
     fu la fondatrice in Abruzzo di una      mille sfaccettature e richiede cre-       gerarchie restrittive e dando “potere”
     delle prime Chiese pentecostali ita-    atività, determinazione e lo sforzo       a tutti, donne comprese. È solo
     liane, ed Eliana Rustici, fondatrice    congiunto di uomini e donne. Esige        nello Spirito che potremo vincere
     dell’orfanotrofio Villaggio Betania     anzitutto un’attenta analisi biblica      il legalismo invalidante e imparare
     in provincia di Roma.                   e teologica, che non solo recuperi il     veramente ad amarci e rispettarci
                                             messaggio liberatorio ed egualitario      a vicenda; è solo nello Spirito che,
     … CON I DOVUTI DISTINGUO                del Vangelo e della storia penteco-       finalmente, le donne potranno met-
     Sebbene le donne abbiano svolto         stale, ma affronti in maniera critica     ter mano alla falce per la mietitura.
     una funzione molto significativa                                                                                       ■
     nella crescita e nello sviluppo di

                                                                                                                                  FRONTIERARIETI
     molte denominazioni pentecostali,
     specialmente in campo missionario,
     i gruppi pentecostali conservano
     posizioni diverse sul loro ruolo
     all’interno della Chiesa. In alcuni
     ambienti la guida spirituale del-
     le donne è accettata; in altri, esse
     possono esercitare un ministero
     limitato e sono loro negati i com-
     piti di responsabilità.
        Già nel 2010 le Assemblee di Dio
     negli Stati Uniti hanno preso posi-
     zione sull’argomento: «È innegabile
     l’esistenza, nel mondo, di un fana-

     **	ag.org/Beliefs/Position-Papers/
         The-Role-of-Women-in-Ministry

28
          11-12/2019
Comunità musulmane                                                                            donne, depositarie
                                                                                              d e l l ’ o n o re d e l -
in Italia /                                                                                   la famiglia e della
                                                                                              protezione delle

Ancora molto da fare                                                                          tradizioni religiose e
                                                                                              sociali.
                                                                                                 I casi di violenza domestica e
                                                                                              di femminicidio non sono più
I musulmani in Italia sono circa due milioni, quasi per metà italiani                         numerosi tra le donne straniere
autoctoni o naturalizzati. Si tratta di una comunità internazionale,
                                                                                              musulmane che tra le italiane, ma
proveniente in larga parte da Africa, Asia ed Est Europa, in cui
                                                                                              le prime subiscono atteggiamen-
convivono differenze culturali e anche modi di vivere la religione
connessi alla provenienza geografica. La situazione delle donne
                                                                                              ti discriminatori e misogini che
risente fortemente del background culturale dei migranti, che spesso                          costituiscono una forma di violen-
provengono da Paesi dove il sistema patriarcale è dominante                                   za quotidiana. L’educazione, fin
                                                                                              dall’infanzia, fa sentire le bambine
     di MARISA IANNUCCI*
                                                                                              inferiori ai bambini e mina la loro
                                                                                              autostima. E la religione non aiuta,
                                                                                              in quanto prevale una conoscenza

A    limentato dalla poca cono-
     scenza e dalla disinformazione
diffusa dai media, in Occidente pre-
                                                                                              sommaria e tradizionale di essa che
                                                                                              lascia un grande spazio alla tradi-
                                                                                              zione patriarcale e talvolta giustifica
vale il pregiudizio che considera                                                             le discriminazioni.
l’islam una religione violenta e
misogina; ma il pregiudizio è nu-                                                             TRADIZIONE O RELIGIONE?
trito anche dalla pratica di persone                                                          I dati Istat** rivelano che il numero
provenienti da Paesi a maggioranza                                                            delle donne straniere tra i 16 e i 70
musulmana, che osservano più le                                                               anni che hanno subito violenza fisica
tradizioni del loro gruppo sociale                                                            o sessuale, stalking e maltrattamenti
che non l’islam dei testi. Una diffu-            culturali diversi e una maggiore plu-        è lo stesso, in percentuale, delle don-
sa subcultura musulmana sessista                 ralità e complessità di visioni. Per         ne italiane. Ciononostante, i media
e fortemente discriminatoria nei                 questo costoro sono spesso in con-           enfatizzano la violenza domestica
confronti delle donne è di suppor-               flitto con i genitori, che impongono         all’interno delle comunità stranie-
to al maschilismo già presente nelle             – soprattutto alle ragazze – i propri        re, collegandola a fattori culturali
società di provenienza, poiché il                valori.                                      specifici piuttosto che ai rapporti di
patriarcato domina – in misura di-                   Il tentativo di conservare l’iden-       genere e al persistere di una struttura
versa – le società arabe, africane e             tità si basa spesso su assunti che           di dominio patriarcale. Soprattutto
asiatiche, quali che siano le apparte-           coinvolgono in prima persona le              per quanto riguarda le comunità
nenze religiose.
                                                                                                                                        LIFE ONLUS

CAMBIAMENTI GENERAZIONALI
Se questo si evidenzia nella prima
generazione di immigrati, bisogna
dire che la generazione di giovani
nati e cresciuti in Italia ha modelli

*	 Islamologa e attivista per i diritti uma-
    ni, femminista. È presidente di Life On-
    lus (www.associazionelifeonlus.com).
**	www.istat.it/it/archivio/violenza; www.
    istat.it/it/files//2018/03/Violenza-di-ge-
    nere_Prof.-G.-Alleva.pdf
                                                 Incontro nella Giornata del dialogo cristiano-islamico (27 ottobre)

                                                                                                                                                     29
Donne di fede contro la violenza

                                                                                                       – sono angusti, spesso negati e co-
                                                                                                       munque insufficienti, tanto che la
                                                                                                       frequentazione femminile è sco-
                                                                                                       raggiata. Solo nelle feste annuali
                                                                                                       (il Ramadan con la festa finale e la
                                                                                                       festa del sacrificio) esse sono pre-
                                                                                                       senti; eccezione evidente alla regola
                                                                                                       che le vuole assenti da iniziative cul-
                                                                                                       turali, sociali, conferenze e cicli di
                                                                                                       studio che si svolgono nelle co-
                                                                                                       munità. Si tratta di una situazione
                                                                                                       davvero desolante e in nessun modo
                                                                                                       imputabile alla religione, perché de-
     LIFE ONLUS

                                                                                                       riva da una cultura maschilista che
                                                                                                       ritiene la pratica religiosa pubblica
                                                                                                       una questione maschile. Nemmeno
                  musulmane, la violenza sulle donne         sono prevalentemente formate da           nei direttivi delle moschee, salvo po-
                  viene ricondotta all’islam e ai det-       immigrati, e anche la gestione delle      chissime recenti eccezioni, le donne
                  tami contenuti nel Corano e nella          moschee risente dei modelli cultu-        sono presenti, se non per occupar-
                  Sunna profetica, che costituiscono         rali che essi hanno portato con sé        si delle attività di donne e bambini,
                  le due fonti testuali della Sharia.        e che si rinforzano secondo noti          sempre accorpate.
                     Ma le cause reali di discriminazio-     meccanismi di difesa identitaria.            Anche il culto comunitario del
                  ne e violenza non dipendono dalla          Per contrastare la diffusione di u-       venerdì, che prevede la predicazio-
                  religione: prevalgono infatti là dove      na subcultura religiosa misogina, si      ne dell’imam, è seguito dalle donne
                  le persone hanno minore istruzione         dovrebbe operare all’interno delle        senza partecipazione diretta, die-
                  e una visione della religione alterata,    moschee e nelle comunità religiose.       tro a un muro o una tenda. Questa
                  intrisa di tradizioni culturali.           Purtroppo questo in Italia è mol-         forma di discriminazione, seppure
                     La posizione islamica sulla vio-        to difficile, perché i luoghi di culto    accettata senza problemi da mol-
                  lenza in famiglia è chiara, ed è           sono monopolizzati da direttivi di        te fedeli in quanto “uso comune”, è
                  trattata dal Corano, dalla pratica         uomini adulti stranieri, che non          intollerabile per tante giovani e per
                  profetica e dall’autorità sapienzia-       lasciano spazio a giovani e donne,        chi ha conoscenza della tradizione
                  le antica e moderna. La violenza e         e spesso neppure ai musulmani             profetica.
                  l’abuso nei confronti di un essere         autoctoni.
                  umano (uomo o donna che sia) è u-              Siamo allora di fronte a situazioni   TRASFORMAZIONI IN ATTO
                  na violazione grave, sanzionata dalla      paradossali: capita che nei Paesi di o-   Questa situazione, che io definisco
                  giurisprudenza islamica.                   rigine degli immigrati musulmani le       violenta, è terreno fertile per giu-
                     Nella legge islamica, la violen-        donne siano meglio inserite e attive      stificare le violenze domestiche e la
                  za in ambito familiare è affrontata        nelle comunità religiose che in Ita-      sopraffazione degli uomini verso
                  sotto il concetto di danno (darar),        lia, dove sono quasi invisibili. Se nei   le donne, che dalle comunità ven-
                  ovvero non vi ricade solo la violenza      Paesi islamici le donne frequentano       gono minimizzate o ignorate. Nei
                  fisica ma anche la violazione delle        le moschee, hanno associazioni, so-       giovani, però, si riscontrano se-
                  norme che regolano il matrimonio           no predicatrici e teologhe, e danno       gnali positivi: donne e uomini si
                  e il mancato riconoscimento dei di-        un contributo notevole allo svilup-       riuniscono in associazioni, affronta-
                  ritti del coniuge: l’applicazione di       po della società, in Italia sono molto    no i temi di genere, discutono delle
                  tali principi giurisprudenziali lungo      pochi i luoghi di preghiera frequen-      tradizioni e tentano di operare cam-
                  i secoli è nota e sono chiari i verdetti   tati dalle donne, meno ancora quelli      biamenti a partire dagli spazi dei
                  emanati contro i mariti violenti.          in cui esse abbiano parola pubblica e     luoghi di culto, dalla presenza fem-
                                                             potere decisionale.                       minile e dalla collaborazione nella
                  DIFESA IDENTITARIA                             Gli spazi a loro dedicati – vige      comunità.
                  Le comunità che in Italia frequen-         ovunque la separazione dei loca-             Vi sono iniziative preziose, come
                  tano i luoghi di preghiera islamici        li, non riferibile a precetti religiosi   il Progetto Aisha, che si occupano

30
                       11-12/2019
ogni forma di vio-
                                                                                      lenza sulle donne,
                                                                                      e anche il danno ai
                                                                                      loro diritti umani
                                                                                      e civili. Il Corano e la
                                                                                      pratica profetica (seconda fonte
                                                                                      della Sharia) illustrano chiaramen-
                                                                                      te la relazione tra i coniugi secondo
                                                                                      la visione islamica, basata sulla te-
                                                                                      nerezza e la protezione reciproca,
                                                                                      la gentilezza, la giustizia e la mise-
                                                                                      ricordia. Il profeta Muhammad ha
                                                                                      dato l’esempio di questo ideale di
                                                                                      relazione coniugale nella sua vita
                                                                                      personale, e i molti detti profetici
                                                                                      sull’argomento sono chiarissimi.
della violenza sulle                                          sono spesso luoghi      Quando gli venne chiesto della re-
donne e offrono a-                                            precari limitati al     sponsabilità verso la moglie disse:
scolto, consulenza                                            culto, con spazi        «Dalle da mangiare quando man-
legale e aiuto con-                                           insufficienti per       gi tu, vestila quando ti vesti, non
creto alle vittime. Con non poche          promuovere la socializzazione di           insultarla e non picchiarla». Nel
difficoltà, poiché la violenza do-         giovani e donne, poiché la priorità        discorso d’addio fatto durante l’ul-
mestica per molti è ancora un              viene data ai maschi adulti e, talvol-     timo pellegrinaggio, il Profeta ha
tabù, e spesso è tollerata in quanto       ta, ai bambini.                            raccomandato il rispetto di princi-
espressione del “dominio maschile”,            Il rischio è che i giovani si allon-   pi cardine per i musulmani, tra cui
giustificato da una visione del tut-       tanino dai luoghi di culto e non           il trattamento equo delle donne, e-
to infondata dei precetti coranici.        trovino altrove fonti di sapere isla-      quiparando la violazione dei loro
In tutto il mondo le femministe            mico, soprattutto in italiano. Una         diritti coniugali a una violazione
musulmane stanno cercando di de-           produzione culturale islamica nel-         del patto stipulato con Dio.
legittimarlo dal punto di vista anche      la nostra lingua non c’è. Anche le             I testi sono chiari e la giurispru-
teologico.                                 traduzioni del Corano a nostra             denza più autorevole è con essi
                                           disposizione, dal punto di vista           coerente; allora su cosa poggiano le
SPAZI INSUFFICIENTI                        dell’equità di genere lasciano a desi-     interpretazioni sessiste della religio-
Per secoli il sapere maschile ha in-       derare. Come ho avuto già modo di          ne – così diffuse – che vorrebbero
terpretato i testi a discapito delle       scrivere, le traduzioni preferiscono       la moglie musulmana sottomessa,
donne, giustificandone l’isolamen-         i luoghi comuni al rigore scien-           priva di autorevolezza e di voce in
to, lo sfruttamento e la condizione        tifico e invitano all’equivoco che         capitolo nella famiglia come nella
subalterna. Oggi, grazie all’accul-        l’islam, in qualche modo, autorizzi        società, con la conseguenza di so-
turazione diffusa delle donne, il          la violenza psicologica (isolamento,       prusi e violenze?
sapere – anche quello religioso – è        subordinazione) o addirittura fisica           In Italia ci sono molti predicato-
alla portata di tante giovani, che         sulle donne.                               ri improvvisati e senza formazione
possono ribellarsi alla mistificazio-                                                 adeguata, che diffondono credenze
ne della religione e pretendere di         PREDICAZIONE                               dannose, tra cui false narrazioni re-
essere trattate con giustizia ed equi-     COLPEVOLE                                  ligiose contro le donne. È necessario
tà, e avere pari diritti nella società e   Che l’islam giustifichi la violenza        che uomini e donne musulmani
nelle comunità religiose. A causa di       sulle donne è convinzione diffusa          intraprendano studi e azioni socia-
pessime politiche dell’immigrazio-         non solo nei luoghi comuni occi-           li per contrastare questa situazione
ne, il disagio sociale ed economico        dentali ma anche nella comunità            e costruire una comunità religiosa
che vivono molti immigrati fa sì           musulmana, quando i fedeli non             musulmana italiana consapevole,
che in Italia i processi di integrazio-    sono istruiti e i predicatori lo sono      autonoma e plurale.
ne siano lenti e faticosi. Le moschee      ancora meno. L’islam condanna                                                  ■

                                                                                                                                31
Donne di fede contro la violenza

                         Osservatorio interreligioso /
                                            Il solo esserci è già
                                                 trasformare
     Noi, ventidue donne facenti parte del Gruppo costituente                                         servano” con lo sguardo di donne.
     dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne                                  Donne credenti, che in risonanza
     (Oivd), siamo di religione induista, buddhista, ebraica, cristiana e                             con quella luce interiore che la fede
     musulmana. La religione cristiana è rappresentata da: evangeliche                                nel divino sprigiona, “sentono” in
     di denominazione luterana, metodista, valdese, battista, avventista,                             sé – mi piace usare il serbo “sentire”,
     pentecostale, cattoliche (con esponenti di Gruppi donne Comunità                                 che è imparentato con il corpo – la
     cristiane di base) e ortodosse (declinazione rumena)                                             gioia dell’energia e dell’amore per
                                                                                                      il “vivente”. Donne ricche della fede
          di PAOLA CAVALLARI*                                                                         dei/delle poveri/e si mettevano così
                                                                                                      in relazione. Per tessere in comunio-

     S   iamo un organismo cresciu-
         to dal basso, a partire da donne
     della base femminile delle comunità
                                                                                                      ne un’ampia tela, hanno incrociato
                                                                                                      più fili policromi; lentamente e pa-
                                                                                                      zientemente è venuto al mondo il
     religiose, nato sotto lo stimolo del                                                             tessuto: il Protocollo d’intesa, che è il
     documento Contro la violenza sulle                                                               nostro manifesto.
     donne: un appello alle Chiese cristia-
     ne in Italia, firmato nel marzo 2015
     da rappresentanti di dieci Chiese
     cristiane: un atto significativo pro-
     mosso dalle Chiese evangeliche e
     originariamente dalle donne di quel                violenze sulle donne: tutte le reli-
     mondo, cui riconosco un debito                     gioni, nessuna esclusa.
     enorme.                                              Abbiamo parlato di violenze al
                                                        plurale perché i torti verso le donne
     INIZIATIVA DI DONNE CREDENTI                       sono un continuum che si disloca
     L’Osservatorio è frutto di uno                     dalla sfera invisibile e spirituale a
     spontaneo aggregarsi, non per ema-                 quella visibile e materiale.
     nazione dall’alto, istituzionale, ma                 Da qui il sogno di un’alleanza
     per desiderio di alcune, che per il                interreligiosa di donne che “os-
     progetto nutrivano sia necessità che
     passione. Il cuore si incardina nel
     rompere il silenzio sulle responsa-                       Osservatorio interreligioso sulle
     bilità delle religioni in merito alle                            violenze contro le donne:
                                                                  14 delle 22 donne costituenti.
                                                                Da sinistra in alto: Elza Ferrario,
                                                        Amina Natascia Al Zeer, Gabriella Woller,
                                                           Maria Gabriella Rustici, Gabriela Lio;
     *	Coordinatrice dell’Osservatorio interre-
                                                                        fila di mezzo, da sinistra:
        ligioso sulle violenze contro le donne, è
        socia del Coordinamento teologhe italia-            Marisa Iannucci, Ester Silvana Israel,
        ne. Nel 2015 ha avviato le tavole rotonde                              Maria Angela Falà,
        interreligiose su “Religioni e violenza con-                         Susanna Giovannini;
        tro le donne”, dove è nato il progetto Os-         in basso, da sinistra: Dora Bognandi,
        servatorio di cui lei è la promotrice. Fra le         Laura Caffagnini, Paola Cavallari,
        sue pubblicazioni, Tardi ti ho amato (Ser-                Francesca Barbano e Svamini
        vitium, 2016).                                                             Hamsananda

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           11-12/2019
cerchiamo di buro-
                                                                                           cratizzarci il meno
                                                                                           possibile.
                                                                                           PRIMI PASSI
                                                                                           Il gruppo si è formalmente costi-
                                                                                           tuito il 14 marzo 2019 e quindi è
ALLEANZA FRA “RELIGIONI”                        de libertà: non dobbiamo rendere           ancora in una fase di balbettamenti.
Tra di noi alcune sono responsabili             conto a istituzioni religiose, anche       Se in quel giorno ci siamo presen-
(o lo sono state) – o componenti di             se con esse cerchiamo il dialogo e         tate al mondo come Osservatorio,
Consigli direttivi – di associazioni di         la collaborazione. Siamo “attiviste”       già prima avevamo iniziato a tesse-
rilievo, ma lo spirito con cui ci siamo         – per usare un termine del mondo           re questa tela con le Tavole rotonde
aggregate è, ripeto, un entusiasmo              anglosassone – e nello stesso tem-         interreligiose.** Tali appuntamenti
incondizionato “a partire da sé”.               po siamo donne preparate a livelli         hanno avuto un frutto: il libro Non
L’accordarsi tra noi, semplicemen-              diversi sul piano delle competenze         solo reato, anche peccato. Religioni e
te in quanto donne credenti – nel               teologiche. Riaffermiamo così quel         violenza sulle donne (Effatà editrice,
rispetto massimo delle differenze               “superamento delle polarità” gerar-        2018), che ho curato e che raccoglie
–, ci pone in una posizione di gran-            chiche (per esempio tra “teoriche”         quelle esperienze.
                                                e “militanti”, che si rifà alla polarità      L’unicità dell’Osservatorio è quel-
                                                mente e corpo), già presente nella te-     la di impegnarsi nel contrasto alle
**	Cfr. Sae – Gruppo di Bologna (saebologna.
    gruppisae.it/index.php/osservatorio–        ologia femminista. Tutte pensiamo          violenze di genere assumendo una
    interreligioso - contro -la-violenza-       e sappiamo e agiamo. Naturalmen-           prospettiva religiosa. È un unicum
    sulle-donne/documentazione).                te, abbiamo bisogno di persone che         in questo campo. Siamo e vogliamo
                                                incarnino ruoli organizzativi, ma          essere immerse nella multicultu-

                                                                                                                                     MASSIMO LAMBERTINI

                                                                                                                                    33
Donne di fede contro la violenza

                        ralità: ci connota la
                        molteplicità di ori-
                        gini territoriali, di
                       tradizioni e religioni
                    diverse, di età diverse.
     Riuscire a inverare un laboratorio di
     raccolta, espressione e intersezione
     di volti differenti di femminismi –
     i quali si confrontano con empatia
     nell’orizzonte di una molteplicità
     di fedi, di volti e di voci che denun-
     ciano la colonizzazione subita e
     promuovono la presa di parola per          Verona, 2017. Amina Al Zeer, vicepresidente di Aisha, con Marisa Mazzi,
                                                presidente di Isolina e... a un incontro sulla violenza contro le donne
     tutte le donne, credenti e non – è
     l’idea guida, l’architrave ideale che
     personalmente nutro: una pratica           con un atteggiamento predatorio             online e lo stesso Combonifem ne
     vivente femminista di teologia del         unidirezionale, che parte da un             hanno dato notizia.
     dialogo interreligioso.                    polo che si autocomprende come
                                                soggetto attivo e si rivolge a un og-       ALLEANZE VITALI
     TRATTI DISTINTIVI                          getto passivo.                              L’obiettivo più essenziale su cui
     Tre verbi, a mio avviso, possono sin-          In quanto parte attiva, quel-           stiamo lavorando è tentare una
     tetizzare ciò che ci anima.                la maschile sarebbe anche la parte          collaborazione con uomini (so-
     1. Avere sete e fame di giustizia;         razionale, dotata di volontà. «Le           prattutto in ambienti religiosi) per
     ma per essere sfamate e dissetate          donne – diceva Kant –, come non             promuovere una consapevolezza
     il primo compito è credere in noi,         conviene per il loro sesso che par-         della maschilità come costruzione
     dare valore alle nostre intelligenze       tecipino alla guerra, così non              di identità di genere che va messa
     del cuore e voce al nostro sentire,        conviene che difendano di persona           in discussione. Lo ha detto in modo
     parlare “a partire da sé”, non tacere      i loro diritti e attendano da sé stesse     mirabile il pastore Daniele Bou-
     sulle offese subite in ogni ambien-        agli affari civili, ma solo per mezzo       chard all’ultimo sinodo valdese: «Il
     te, a partire da quelli religiosi. In      di un rappresentante». In tema di           problema della violenza ha a che
     queste ultime latitudini scarseggia-       consapevolezza sulle relazioni uo-          fare con l’identità maschile; detto
     no movimenti e pratiche di donne           mo/donna, la celebre rivoluzione            altrimenti, dell’identità maschile è
     che si diano l’obiettivo di gridare        copernicana kantiana si ferma alle          costitutiva la violenza».
     al mondo che il divino non predi-          inveterate convenzioni di sempre.              Uomini come Bouchard rico-
     lige i maschi, non accorda loro il         Dobbiamo essere consapevoli che             noscono apertamente l’autorità
     privilegio e il dominio che si sono        tali categorie sessiste ci condiziona-      delle donne ad affrontare la ma-
     arrogati deformando i sacri testi. Gli     no tuttora.                                 teria del rapporto tra i generi. La
     uomini hanno istituito religioni in        3. Esserci. Molte volte mi è capitato,      riconoscono a partire dalla loro
     cui “se Dio è maschio, il maschio è        in questi mesi, di sentirmi rivolgere       soggettività, consapevoli di esporsi
     dio”, ma l’inganno lentamente viene        una domanda: «Che cosa fa l’Os-             in quanto maschi, cioè in autono-
     smascherato.                               servatorio?». Come detto, siamo ai          mia, con un “partire da sé” come
     2. Osservare con l’autonomia di            primi passi e quindi stiamo attrez-         baricentro. Collaborare e stringere
     un giudizio sgombro dalla co-              zandoci. L’Oivd si è innervato lungo        alleanze credo sia la via maestra per
     lonizzazione patriarcale non è             l’Italia con tre gruppi locali (Trento,     incamminarci in questa sfida epoca-
     immediato, per le donne. Esse non          Cosenza, Emilia–Romagna) e altri            le. Il verbo “esserci” designa che già
     solo sono state inferiorizzate, ma         stanno cercando una configurazio-           il solo sollevare il velo e parlare di
     sono state guardate, rappresentate         ne. A livello generale siamo uscite         questi temi – circonfusi da reticenze,
     e raffigurate (si pensi solo alle arti     con tre comunicati stampa su eventi         tabù e silenzi grondanti di miserie –
     figurative) dallo sguardo maschi-          ingiuriosi nei confronti delle donne,       e dire “noi ci siamo e non tacciamo”
     le, che ha agito allo stesso modo in       su cui ci sembrava utile un nostro          ha non poco valore trasformativo. Il
     cui agisce nei confronti della Terra:      pronunciamento. Molte testate               solo esserci è già trasformare.
                                                                                                                               ■

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