DOMANI 2 AGOSTO - Rosalia De Souza a Jazz & Wine in Montalcino - Il Discorso

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DOMANI 2 AGOSTO - Rosalia De Souza a Jazz & Wine in Montalcino - Il Discorso
DOMANI 2 AGOSTO – Rosalia De
Souza a Jazz & Wine in
Montalcino
DOMANI, domenica 2 agosto, nella suggestiva Piazza del Popolo
nel centro storico di Montalcino (SI) il festival accoglie la
cantante brasiliana ROSALIA DE SOUZA che nel live “Il Brasile
che mi piace” propone i brani che l’hanno resa famosa nei suoi
tre lustri di carriera.

Da “Maria Moita” a “D’improvviso” passando per “Canto de
Ossanha”, la voce soave di Rosalia è accompagnata da un
quintetto d’eccezione formato da Aldo Vigorito (contrabbasso),
Dario Congedo (batteria), Antonio De Luise (piano) e Sandro
Deidda (sax), con cui esegue alcuni dei suoi pezzi e una
selezione dedicata al Brasile attraverso brani che hanno fatto
la storia.

Il pubblico potrà così apprezzare una trascinante versione di
“Samba di una nota” di Antonio Carlos Jobim e le canzoni
intramontabili di Chico Buarque de Hollanda come “O que será
que será”, spaziando verso la musica più attuale della
cantautrice moderna Joyce. Il ritmo del Brasile viene
rivisitato dalla band con un arrangiamento contemporaneo e
dinamico, colorato da influenze cubane e africane.

Nata in Brasile, Rosalia De Souza studia teoria musicale,
percussioni cubane, canto jazz e storia del jazz alla Scuola
Popolare di Musica di Testaccio. La sua carriera inizia
lavorando con musicisti brasiliani (Alvaro dos Santos, Ney
Coutinho, Roberto Taufic) e prosegue, senza sosta, calcando i
migliori palcoscenici jazz del mondo.

Tanti gli album pubblicati dalla cantante e tantissime le sue
collaborazioni artistiche frutto della sua ricchissima e
feconda poliedricità.
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La direzione artistica di Jazz & Wine in Montalcino è firmata
da Paolo Rubei (Alexanderplatz di Roma) che, con passione e
competenza, prosegue nel percorso musicale tracciato dal
compianto padre Giampiero, ispiratore e ideatore di questo
unico festival musicale.

Tutti gli spettacoli di Jazz & Wine in Montalcino avranno
inizio alle ore 21.45.

Mercoledì 5 agosto 2020 alle
21.00    sul    palcoscenico
all’aperto del Giovanni da
Udine Josè Bragato, la musica
e la vita: a Teatro Estate
Quella del violoncellista udinese Josè Giuseppe Bragato,
scomparso nel 2017 ultracentenario, è una storia di musica ma
soprattutto una grande storia d’amore: per la sua terra
d’origine, il Friuli, e per l’Argentina che lo ha accolto e
reso grande. Una storia per molti versi poco nota al grande
pubblico, che arriva al Teatro Nuovo Giovanni da Udine
mercoledì 5 agosto 2020 con inizio alle ore 21.00 per la
rassegna en plein air Teatro Estate 2020.

Josè Bragato. L’impronta friulana nella storia del tango è lo
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studio di uno spettacolo-concerto che andrà in scena nella sua
forma completa nella stagione di prosa 2020/21 del Teatro
Nuovo Giovanni da Udine. Un viaggio intimo e lieve, a tratti
nostalgico e a tratti sorprendentemente ironico in cui culture
e lingue diverse – il friulano, l’italiano e lo spagnolo – si
incontrano e si scontrano per necessità di vita, ma
soprattutto dove la musica gioca da protagonista grazie alla
presenza sul palcoscenico di due maestri del pianoforte e del
violoncello: Andrea Boscutti (anche ideatore dello spettacolo)
e Riccardo Pes.

Sul palcoscenico accanto ai due musicisti troveremo Paolo
Coretti, ideatore anche dei testi, e Giuliano Bonanni nella
doppia veste di attore e regista, che nella scorsa stagione ha
portato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine Hermanos, storia
epica e passionale di integrazione sociale.

Nato a Udine nel 1915, Josè Giuseppe Bragato emigrò con la
famiglia in Argentina e divenne celebre, in ambito sinfonico,
nella riproposizione di musica folkloristica argentina e
paraguaiana e, soprattutto, nello sviluppo del tango: quel
Nuevo Tango che ebbe tra i suoi protagonisti Astor Piazzolla,
artista che con Bragato collaborò lungamente e cui dedicò una
delle sue composizioni, Bragatissimo come tributo alla loro
profonda cooperazione e amicizia.

“Sulla scena si susseguono i ricordi dell’infanzia friulana a
Udine frastornata dagli eventi del primo dopoguerra, le prime
esperienze di vita in una famiglia di falegnami e di
musicisti, l’emigrazione in Argentina, lo studio appassionato
del pianoforte e del violoncello fino ai successi che lo
portarono a diventare uno dei più famosi violoncellisti del
momento; un racconto che altro non può essere se non un
viaggio nella musica.” – sottolinea Paolo Coretti.
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“In ciascuna frase musicale Bragato sembra
                  voler raccontare la sua vita fatta di
                  emigrazione, viaggi, speranze, ricordi e
                  un indissolubile legame con la sua terra
                  d’origine – spiega Andrea Boscutti -. I
                  brani scelti ripercorrono sonoramente la
                  sua storia: le melodie della tradizione
                  popolare friulana, i brani caratterizzati
                  dall’incontro fra il ritmo inconfondibile
                  del tango, le sfumature della più lirica
                  ed introversa musica romantica e i
connotati tipici del jazz.”

Una storia, quella di Josè Giuseppe Bragato che però vuole
anche essere uno stimolo per i più giovani: “Viviamo in
un’epoca nella quale le nuove generazioni tendono a bruciare
le proprie aspirazioni ed identificazioni attraverso il culto
di personaggi virtuali, lontani dalla realtà di condizioni
quali la fatica nel raggiungimento dei propri obiettivi e la
costanza nel coltivare la propria passione – annota Giuliano
Bonanni –. Portare in scena un esempio umano ed artistico come
quello di Josè Bragato ci auguriamo possa portare a spunti di
riflessione sulla contemporaneità”.

In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà all’interno del
Teatro.

SPETTACOLI E ATTIVITA’ IN TUTTA SICUREZZA

L’accoglienza e la gestione del pubblico di spettacoli, visite
guidate e laboratori per bambini all’interno e all’esterno del
Teatro seguono le misure di sicurezza per la prevenzione e il
contenimento della diffusione del Covid-19 previste dalle
linee guida regionali (termo scanner per il rilevamento della
temperatura, postazioni per l’igienizzazione delle mani, uso
della mascherina). Sarà inoltre sempre garantito il
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distanziamento di 1 metro fra le persone.

BIGLIETTI E PREVENDITE
Biglietto a posto unico: 8 euro.

La biglietteria di via Trento 4 è aperta al pubblico da
martedì a venerdì dalle 9.30 alle 12.30. Nei giorni di
spettacolo dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 18.00 fino all’inizio
della rappresentazione. Si invita il pubblico ad acquistare in
prevendita il proprio biglietto elettronico senza file al
botteghino e senza costi di commissione. I biglietti potranno
essere               richiesti                all’indirizzo
biglietteria@teatroudine.itindicando        nome,    recapito
telefonico, titolo e data dello spettacolo, numero dei titoli
richiesti.    Per   informazioni:     tel.  0432   248418;
biglietteria@teatroudine.it (servizio attivo negli orari di
apertura della biglietteria).

Con il 1° Agosto anteprima ad
Auronzo di Cadore con Il
viaggio di Matias
Il Cadore, con le sue suddivisioni territoriali, le tradizioni
culturali, la lingua è un territorio che si sposa naturalmente
ad u n progetto    Culturale e turistico come quello proposto
da Folkest, che proprio da domani 1° agosto si riaffaccia sul
territorio con il primo appuntamento ad Auronzo di Cadore con
il progetto Dalle Alpi alle Pampas con due spettacoli :
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Il
viaggio di Manuel e Quintetto Porteno. Mentre il Viaggio di
Matias è un progetto teatrale/musicale che racconta la storia
di Matias, un ragazzino che, partendo dall’Argentina e dai
ritmi sudamericani va negli Stati Uniti       dove incontrerà
grandi storie , dal jazz al blues e non solo, per giungere in
Italia, in Friuli alla ricerca del passato e di una casa. Il
secondo appuntamento Quintetto Porteno esplorando la musica
di Astor Piazzolla riporta la musica popolare, la musica
sudamericana, la musica jazz e la musica classica esplorando
in un intreccio sonoro ricco di suggestione, colto e raffinato
che sa entusiasmare e trascinare con se qualsiasi ascoltatore.

L’appuntamento domani alle 20,30 ad Auronzo di Cadore nel
Teatro Kursaal .

                                                 Enrico Liotti
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TEATRO VERDI PORDENONE: LA
GMJO A LIGNANO E TRIESTE
(CASTELLO DI MIRAMARE) – IL
17 E 18 AGOSTO
La residenza al Teatro Verdi di Pordenone della Gustav Mahler
Jugendorchester – che quest’anno rafforza la collaborazione
con un programma di residenza realizzato in esclusiva europea
per il Verdi – ha in serbo un prestigioso cartellone di
concerti ed esibizioni che precedono i due appuntamenti
pordenonesi programmati a Teatro per il 29 e 30 agosto.

Come già annunciato, saranno ben tre le settimane di residenza
della più famosa orchestra giovanile al mondo con due diverse
formazioni orchestrali (da 40 elementi ciascuna, per un totale
di 80 musicisti) ad alternarsi nel periodo: la prima sbarcherà
a Pordenone mercoledì 12 agosto, per poi lasciare il posto al
secondo gruppo che proseguirà prove, selezioni ed esibizioni
fino al 31 agosto prossimo.

Il sodalizio che da quattro anni si rinnova grazie
all’importante sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia –
Assessorato alle attività produttive – di PromoTurismo FVG con
la collaborazione del Comune di Pordenone, vede quest’anno il
Teatro affiancare la GMJO come main partner, con una residenza
in esclusiva europea: un risultato artistico di grande
prestigio ottenuto grazie all’impegno del Presidente Giovanni
Lessio e del consulente artistico Maurizio Baglini, pianista
di fama internazionale, e ormai anche vero e proprio
“Ambasciatore culturale per il FVG” in campo musicale, che i
vertici della Gustav Mahler Jugendorchester hanno voluto anche
come pianista solista per l’ultimo concerto in cartellone al
Verdi.
La presenza a Pordenone della prestigiosa istituzione musicale
offre all’intera regione un articolato progetto musicale che
mette al centro i giovani talenti musicali: com’è noto,
infatti la GMJO è rampa di lancio per le più importanti
orchestre internazionali e questa residenza consentirà ai
musicisti selezionati un percorso formativo esclusivo con una
preparazione di altissimo livello (i docenti e i tutor dei
musicisti arrivano dai Berliner Symphoniker e da altre
rilevanti esperienze musicali europee).

Il debutto regionale della GMJO sarà in “trasferta”, in due
località regionali che per la prima volta ospiteranno
l’Orchestra. Per il primo concerto, lunedì 17 agosto, lo
scenario prescelto è quello di Lignano Sabbiadoro, vero fiore
all’occhiello tra le destinazioni turistico-balneari della
regione, che ospiterà la Gustav Mahler Jugendorchester grazie
al protocollo d’intesa già esistente tra i Comuni di Pordenone
e Lignano. Cornice dell’esibizione, con inizio alle 21.00, il
Duomo di San Giovanni. Altrettanto inedita e prestigiosa la
location del concerto successivo: martedì 18 agosto la GMJO
approda per la prima volta in territorio triestino, e lo fa
all’interno di uno dei luoghi di più alto interesse turistico
architettonico in Italia, in assoluto tra i più amati e
rinomati siti patrimonio Unesco in territorio nazionale, il
Castello di Miramare. Il programma musicale è appositamente
ideato per i concerti, con musiche di Šostakóvič, Janáček e
Schubert. Per entrambi i concerti è previsto l’ingresso è
gratuito, con prenotazione obbligatoria tramite la piattaforma
Eventbrite, vista la disponibilità contingentata dei posti.
A precedere i due concerti in regione, un momento musicale
tutto dedicato al centro storico di Pordenone. Domenica 16
agosto, infatti, dalle ore 21, i musicisti della GMJO
suddivisi in piccole formazioni, daranno vita a un
appuntamento ormai consueto con la musica in città, “Una sera
d’estate”, tra la Loggia del Municipio e l’Ex Convento di San
Francesco. In vista dei due grandi concerti di sabato 29 e
domenica 30 agosto al Teatro Verdi, inoltre, (prevendite già
aperte presso la biglietteria e online), prevista per martedì
25 agosto una sessione di prove aperte. Tutti gli appuntamenti
saranno ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria
tramite il web su Eventbrite.

Proseguono le prevendite dei biglietti per i concerti
programmati al Teatro Verdi per il 29 e 30 agosto: on-line,
sul sito www.comunalegiuseppeverdi.it e alla biglietteria del
Teatro aperta il mese di agosto dalle 16 alle 19 dal lunedì al
venerdì, tel 0434 247624 (chiusa il 17 e 18 agosto). Previste
speciali agevolazioni per chi acquisterà i due concerti.

DOMANI 1 AGOSTO – Servillo,
Girotto e Mangalavite a Jazz
& Wine in Montalcino
con Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite

Nelle terre di Siena prosegue la rassegna che nasce dalla
collaborazione tra la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di
Roma, l’azienda vinicola Banfi ed il Comune di Montalcino
Una location unica al mondo per uno spettacolo denso di
emozioni: domani, sabato 1 agosto, a Jazz & Wine in
Montalcino, PEPPE SERVILLO (voce), JAVIER GIROTTO (sax soprano
e baritono) e NATALIO MANGALAVITE (piano, tastiere, voce),
presentano “PARIENTES” un viaggio nei ricordi, nelle persone,
nell’immaginario di un popolo migrante che ha dato vita ad
un’altra cultura e, nel contempo, ha preservato la propria
portandovi nuova linfa.

Uno spettacolo trascinante, fatto di intense musiche, di
storie e di esperienze, per una notte da non perdere,
impreziosita da un palcoscenico allestito in un luogo unico ed
irripetibile, quello dell’Abbazia di Sant’Antimo.

Capita a volte di trovarsi dall’altro capo del mondo e di
incontrare inaspettatamente qualcosa che ci appartiene e che
forse avevamo dimenticato.

Questo è successo a Girotto, Servillo e Mangalavite, in
particolare quando i due argentini hanno riconosciuto
nell’incontro una possibilità di ritorno alla propria cultura
condotto senza retorica, ma giocando in prima persona la
scommessa di scrivere canzoni “nuove”. Canzoni “antiche” si
direbbe viceversa per Servillo, che può frequentare così
paesaggi classici del fare musica popolare senza il rischio
della ridondanza e della citazione.

Peppe Servillo, nato a Caserta, è fondatore cantante e autore
dei testi del gruppo AVION TRAVEL con cui pubblica numerosi
album e con cui, oltre ad ottenere numerosi riconoscimenti,
nel 2000 vince il Festival di Sanremo.

Servillo è anche attore nel film “La felicità non costa
niente” di M. Calopresti, e nel film “Tipota” scritto e
diretto da Fabrizio Bentivoglio con cui collabora anche come
coautore di testi.

Javier Edgardo Girotto nasce a Cordoba (Argentina) e comincia
a studiare il sax all’età di dieci anni, percorso che lo porta
a specializzarsi presso il Conservatorio Provinciale di
Cordoba in sax e flauto traverso. All’età di 21 anni si
trasferisce a Boston (USA) dove si diploma in Professional
Music al Berklee College of Music. Fondatore e Leader degli
AIRES TANGO, la sua musica è un misto di tango, jazz, etnica,
caratterizzato da molta improvvisazione, scrittura e
arrangiamento. Collabora con il quintetto di Roberto Gatto
(batteria) col quale suona ormai da 8 anni e lavora con molti
altri artisti.

Natalio Luis Mangalavite, argentino vive da quasi vent’anni in
Europa, dove ha lavorato nell’ambito della musica pop e jazz.
Ha accompagnato per quasi 15 anni Ornella Vanoni nei suoi
concerti e ha lavorato al fianco di altri musicisti jazz e
world come Paolo Fresu, Horacio del negro Hernandez, Furio Di
Castri, Antonello Salis, Michele Ascolese (progetto tango LUIS
Y MIGUEL), il dj PIERANDREA THE PROFESSOR (progetto DNA).

FESTIVAL DI MAJANO – Via al
fine settimana con la VASCO
HISTORY BAND, il PREMIO PRO
MAJANO  e   le  visite  sul
territorio
Dopo il grande inizio dello scorso week end culminato con il
concerto di Francesco Gabbani, al via un nuovo fine settimana
di eventi della 60° edizione del Festival di Majano, fra
grande musica, incontri e appuntamenti culturali, visite
guidate e gastronomia. Appuntamento culmine per quanto
riguarda la musica è quello in programma sabato 1 agosto con
la storica reunion della Vasco History Band, gruppo formato
dai super musicisti che hanno accompagnato Vasco dagli anni
’70 ai giorni nostri, contribuendo a scrivere la leggenda del
rocker di Zocca. Sul palco dell’Area Concerti ci saranno
quindi, insieme alla tribute band Rockstar, Andrea
Braido (chitarre), Mimmo Camporeale (tastiere), Andrea
Innesto (sax e cori), Maurizio Solieri (chitarre), Daniele
Tedeschi (batteria), per la direzione tecnica di Diego
Spagnoli. I biglietti per lo spettacolo sono ancora
disponibili su Ticketone e lo saranno anche alla biglietteria
sabato dalle 18.30. Porte aperte alle 19.30 e inizio
spettacolo alle 21.30. Info su www.azalea.it .

Serata dedicata alla consegna del Premio Pro Majano è invece
quella di domani, venerdì 31 luglio, (ore 19.00 in Piazza
Italia). Il Premio Pro Majano, che ogni anno viene conferito a
un simbolo dell’eccellenza friulana nel mondo, verrà assegnato
quest’anno al Cav. Pietro Pittaro, personalità di spicco nel
campo enologico internazionale, che seguirà così nell’ordine
Dante Spinotti (2012), Giorgio Di Centa (2013), le Frecce
Tricolori (2014), Chiara Cainero (2015), la Cineteca del
Friuli (2016), Don Domenico Zanier (2017), Bruno Pizzul (2018)
e Don Alessio Geretti (2019). Genuinità, intraprendenza,
passione, laboriosità, cordialità, sono le doti umane che
Pietro Pittaro “Pieri” ha regalato ovunque con estrema
generosità dando prestigio alla nostra Regione.

Sempre venerdì 31 luglio, dalle 18.00 in Piazza Italia, si
svolgerà il 1° Raduno Vespa Festival, in collaborazione con
il Vespa Club Udine.

Dopo il successo della scorsa edizione, tornano poi gli
appuntamenti con “A spasso con il festival sulle strade del
vino e dei sapori”, visite guidate a cantine, aziende e realtà
economiche del nostro territorio. Nel secondo appuntamento, in
programma domenica 2 agosto con ritrovo alle 14.00, la gita si
svolgerà nelle zone di Cassacco, Capriva del Friuli e Cormons.
Partenza e rientro da Majano, con cena finale al festival per
tutti i partecipanti (info e prenotazioni al +39 339 5348606).

Per tutte le giornate del Festival saranno due le mostre
fruibili al pubblico durante tutto il periodo della rassegna.
Al Palazzo Municipale verrà allestita la mostra personale
“Galli in testa”, di Sandro Comini, artista, musicista, autore
e comunicatore friulano. In via Udine, negli spazi dell’ex
sede Unicredit, sarà invece visitabile l’esposizione
“Mattoncino al Festival”, esposizione di mattoncini Lego a
cura di FVG Brick Team, nella quale si potranno ammirare
costruzioni di tutti i tipi, realizzate con i celebri
mattoncini, per il sicuro divertimento di grandi e piccini.

MISURE DI CONTENIMENTO COVID-19

Allo scopo di contenere la diffusione del Covid-19, la 60°
edizione del Festival di Majano è organizzata e allestita
seguendo le attuali disposizioni governative. Il personale
della Pro Majano sarà costantemente a disposizione del
pubblico per ogni esigenza e gli spazi del festival
garantiranno, grazie al contingentamento degli ingressi e ai
vari percorsi individuati, il necessario rispetto del
distanziamento. Per info www.promajano.it, telefono +39 0432
959060, mail promajano60@gmail.com .

Il Festival di Majano è organizzato dalla Pro Majano, in
collaborazione      con   la   Regione    Friuli    Venezia
Giulia, PromoTurismoFVG, il Comune di Majano, l’Associazione
regionale tra le Pro Loco, la Comunità Collinare del Friuli,
il Consorzio tra le Pro Loco della Comunità Collinare. Tutte
le info su www.promajano.it

MASSIMO RANIERI continua il
suo viaggio musicale, sarà
domani 31 luglio sul palco
del Castello di Udine
                       MASSIMO RANIERI

                “Sogno e son desto 500 volte”

             Venerdì 31 luglio 2020 – Ore 21.30

                       UDINE, Castello

               Apertura biglietteria ore 18.30

                    Apertura Porte 19.30

                    Inizio show ore 21.30

Cantante, attore, volto televisivo e showman, Massimo
Ranieri è senza dubbio uno di quegli artisti che più ha
contribuito a portare l’immagine dell’Italia nel mondo, oltre
ad ottenere fin dai suoi esordi il consenso univoco e l’amore
incondizionato del suo pubblico. L’istrione napoletano
continua imperterrito, successo dopo successo, il viaggio di
“Sogno e son desto… 500 volte”, il suo celeberrimo spettacolo
riproposto oggi in una versione nuova e aggiornata. Una
magnifica avventura, sospesa tra il gioco entusiasmante della
fantasia e le emozioni più vere della vita, che il pubblico
del Friuli Venezia Giulia potrà vivere in un nuovo
spettacolo/concerto in programma domani, venerdì 31 luglio,
sul palco del Castello di Udine, primo appuntamento della
rassegna Udine Vola, evento incluso nei calendari di Udine
Estate e di Udine Sotto le Stelle. I biglietti per lo
spettacolo saranno ancora disponibili alla biglietteria,
domani dalle 18.30. Porte aperte al pubblico dalle 19.30 e
inizio    spettacolo    previsto    per   le   21.30.   Info
su www.azalea.it .

A 66 anni e dopo aver venduto oltre 14 milioni di dischi nel
mondo, la carriera di Ranieri non conosce sosta; nei prossimi
mesi l’artista porterà avanti diversi progetti paralleli, con
un’incessante attività live. Dopo 500 straordinarie repliche
in tutta Italia, “Sogno e son desto 500 volte”, lo spettacolo
di e con Massimo Ranieri, ideato e scritto con Gualtiero
Peirce, si rinnova e si conferma. Resta immutata la formula
vincente, con Ranieri interprete dei suoi grandi successi
musicali, ma sempre attore e narratore. In questa nuova
versione senza perdere di vista il gusto irrinunciabile della
tradizione umoristica napoletana e dei colpi di teatro,
naturalmente non mancheranno le sorprese. Ma stavolta,
soprattutto, Ranieri sarà sè stesso ancora di più. In scena ci
sarà un Massimo al 100%, che offrirà al suo pubblico tutto il
meglio del suo repertorio più amato e più prestigioso. In
“Sogno e Son Desto 500 volte”, Massimo Ranieri sarà
protagonista, con la sua consueta classe, di un viaggio
affettuoso, spettacolare e sorridente, attraverso grandi
canzoni e racconti particolari. I protagonisti, ancora una
volta, non saranno i vincitori o le imprese degli eroi, ma i
sognatori e la vita di tutti noi, un grande abbraccio con il
pubblico per un messaggio di gioia, pace e amore. Sul
palcoscenico Ranieri sarà impegnato nel duplice ruolo di
attore e cantante, nel portare in scena il teatro umoristico
di Nino Taranto e Giorgio Gaber e nell’interpretare, oltre ai
suoi successi evergreen divenuti la colonna sonora della vita
di milioni di persone, anche il grande repertorio della
canzone napoletana. A completare uno spettacolo travolgente
anche brani dei più celebri cantautori italiani e
internazionali: da Fabrizio De Andrè a Violeta Parra, da
Francesco De Gregori a Luigi Tenco, da Lucio Battisti a Pino
Daniele, da Charles Aznavour a Domenico Modugno.

PRESENTATA   OGGI   LA   42^
EDIZIONE DI FOLKEST 2020 CHE
SI MOLTIPLICA COINVOLGENDO
TUTTO IL FVG
FOLKEST 2020 IL FESTIVAL DEDICATO ALLA MUSICA FOLK CONFERMA LA
 SUA PRESENZA E IL SUO LEGAME CON IL FRIULI VENEZIA GIULIA IN
   UN INSTANCABILE VORTICE DI IDEE E PROGETTI CHE LEGANO LA
                MUSICA TUTTA DA OGGI AL FUTURO.

Oltre 50 gli appuntamenti tra concerti dal vivo e online che
includono la seconda edizione di Parole e musica tra libri e
letture sceniche, i concorsi e le premiazioni con il Premio
alla Carriera a Teresa De Sio e il Premio Cesa rivolto ai
nuovi talenti della world music.
Nonostante le note ristrettezze
                             dovute alle norme anticontagio
                             una nutrita rappresentazione dei
                             media è riuscita ad assistere
                             alla presentazione del 42
                             festival di FOLKEST presieduta
                             del direttore artistico Andrea
Del Favero.

 Folkest è più di un festival, si tratta di un continuo work
in progress che va da gennaio a dicembre, 365 giorni l’anno
che ogni estate, ininterrottamentedal 1979, porta la buona
musica, quella degli artisti veri e dei giovani talenti, in
tutto il Friuli Venezia Giulia. Oltre 50 appuntamenti tra
concerti dal vivo e online che includono la seconda edizione a
Spilimbergo di “Parole e musica” tra libri e letture sceniche,
i concorsi e le premiazioni con il Premio alla Carriera a
Teresa De Sio

                                 il Premio alla Carriera a
                                 Teresa De Sio

e la disputa del Premio Cesa rivolto ai nuovi talenti della
world music.   Ma Folkest si fa anche libro con la recente
pubblicazione diLungje, Po’!, si dedica al sociale e
soprattutto a progetti, in un instancabile vortice di idee che
legano la musica – la musica tutta, che va oltre il folk per
abbracciare la sua componente colta ed emozionale – da oggi e
al futuro.

“Come tutti gli altri eventi culturali della nostra regione
– rileva l’Assessore Regionale alla Cultura e allo Sport
Tiziana Gibelli – quest’anno anche Folkest si è trovato ad
affrontare una stagione piena di incognite a causa della
pandemia mondiale. Gli organizzatori, però, si sono rimboccati
le maniche, riuscendo non solo a programmare un calendario
ricco di appuntamenti dal vivo, ma sfruttando anche in modo
egregio il digitale, fin dal periodo del lockdown. Un esempio
di come reinventandosi e ripensando le proprie attività, si
possano creare eventi inediti e ancora più attrattivi per il
pubblico”.

“Folkest compie 42 anni in questo 2020 per tutti così
singolare, segnato dal Covid – racconta il direttore artistico
Andrea Del Favero – e durante il lockdown il festival si è
fermato come tutti riflettendo sui possibili futuri sviluppi,
sull’uso creativo della tecnologia, sulle possibilità offerte
dai più recenti mezzi di comunicazione. Alla fine si è
sdoppiato, anzi, addirittura triplicato, legandosi ancor più
al territorio della regione Friuli Venezia Giulia, con tutti
quei luoghi che nel corso di oltre quarant’anni di scorribande
sonore hanno segnato la storia di un festival che ha aperto la
strada alla world music internazionale e a un moderno concetto
di promozione turistica, che sposasse l”evento culturale con
un luogo ad alta, e spesso inespressa, vocazione turistica”.

Quest’anno dunque Folkest ha deciso di dare di più e
puntare sul territorio nazionale con una cinquantina
di    gruppi      coinvolti     per     oltre     50
appuntamenti live nel consueto appuntamento estivo
in 27 diversi comuni, dal 17 settembre al 5 ottobre,
con una serie di anteprime nel mese di agosto ad
Auronzo di Cadore, a Capodistria e in provincia di
Udine. Tra gli ospiti, Elena Ledda, la “voce della
Sardegna”, Neri Marcorè con Edoardo De Angelis,
Silvio Orlandi, il siciliano
I Nomadi

Francesco Giunta, i Suonno d’ajere, vincitori del
Premio Cesa nel 2019 e la Fanfara Station, vincitori
del Premio Parodi 2019. Senza dimenticare Silvio
Orlandi, I Nomadi e “Confessioni di un musicante” in
cui Silvio Trotta canta Branduardi, progetto
finalista al Premio Tenco nel 2019.

Ma Folkest è anche online con Folkest Suona: concerti
registrati durante il mese di luglio che saranno pubblicati
sui canali social e andranno in onda su Udinese Tv. Un’altra
sezione virtuale contiene videomessaggi e piccole interviste
da parte dei musicisti realizzati durante il lockdown
per Folkest Online – Sounds over distances, un archivio di
ricordi sul festival e sui nostri territori visti da coloro
che negli anni sono stati presenti in regione.

Folkest gode degli importanti riconoscimenti e patrocini
dell’UNESCO, del Ministero per gli Affari Esteri della
Repubblica Italiana, del Mibact – Ministero delle Belle arti e
della Cultura della Repubblica Italiana, del Ministero della
Cultura della Repubblica di Slovenia, della Presidenza della
Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli,
dell’ARLeF, dei Comuni di Spilimbergo, Udine, Capodistria,
Auronzo.

Folkest online
Folkest online – Sounds over distances si è tenuto in pieno
periodo di chiusura per Covid, con molti degli artisti, noti e
meno noti, da tutto il mondo, che si sono spesi a raccontare
le loro esperienze a Folkest, spesso divertenti, talvolta
buffe, forse inusuali, mai banali. Ricordi di momenti di
grande musica che tutti loro ci hanno regalato nel corso dei
quarant’anni di scorribande sonore.

                                 Un momento della conferenza
                                 stampa di presentazione

Folkest Suona

Con Folkest suona i più interessanti musicisti acustici del
Friuli Venezia Giulia si sono esibiti in questo periodo in
alcune delle più affascinanti ambientazioni, da Polcenigo a
Pulfero, da Tramonti a Duino, da Pradibosco a Gorizia.
“Abbiamo cercato di dare il più possibile una risposta
lavorativa dilatata lungo tutto il periodo estivo ai nostri
musicisti – spiega il direttore artistico Andrea Del Favero
– ovviamente nei limiti delle possibilità economiche del
nostro festival, perché crediamo sia un importante segnale di
speranza, fiducia e motivazione”. I concerti saranno messi
online sui canali social e su Udinese Tv a partire dal mese di
agosto.

Una serie di cartoline, video e sonore, da tutti i paesi
solitamente toccati dalla nostra carovana estiva, sul tipo di
quelle cartoline anni Quaranta e Cinquanta, spesso opera di
significativi fotografi dell’opera (Brisighelli su tutti), con
tipiche ambientazioni dell’epoca e con quella leggera patina
di kitsch che le hanno rese negli anni significativi oggetti
da collezione, come ci ha insegnato il grande maestro Gillo
Dorfles, che proprio a Spilimbergo ebbe grandi estimatori e
collaboratori.

Folkest in Cadore

Il Cadore, con le suddivisioni territoriali, le tradizioni
culturali, la lingua, le Regole e la Magnifica Comunità, sono
un territorio che si presta naturalmente a un progetto
culturale e turistico come quello di Folkest; un progetto
speciale dedicato alla promozione della musica e alle
tradizioni locali, con un ampio sguardo a un allargato
orizzonte sonoro, fatto di stimoli e contaminazioni. Avevamo
l’ambizione di supportare l’amministrazione comunale nella
creazione di un grande evento a Misurina, ma è solo rimandato,
anche questo al 2021. Quest’anno invece, il primo giorno di
agosto ad Auronzo di Cadore si esibiranno il progetto Dalle
Alpi alle Pampas con i due spettacoli Il viaggio di Miguel e
il Quinteto Porteño, mentre l’8 agosto toccherà a Lune
Troublante e Green Waves, e il 17 agosto sarà la volta
della pièce teatrale e musicale La luce e le mani, sulla
figura di Tina Modotti.

Folkest a Capodistria

Molti sono stati i grandi artisti che si sono esibiti nel
capoluogo istriano grazie all’AIAS e a Folkest: da Joan
Baez ad Angelo Branduardi, Joe Cocker, Goran Bregovic, Ron,
Roberto Vecchioni, PFM, Shel Shapiro e moltissimi altri,
facendo diventare gli eventi capodistriani una delle piazze
principali di Folkest.
Due sono gli appuntamenti che quest’anno si terranno nello
spazio della Taverna in piazza Carpaccio il 22 agosto, con gli
istriani Le C@tene e Perpetuum Mobile, mentre il 23 agosto I
Nomadi, tra i miti della musica italiana, sempre grazie alla
collaborazione della CAN Capodistria e del Comune di
Capodistria, supportati dal Ministero della Cultura della
Repubblica di Slovenia.

Folkest a Udine

Suonno d’Ajere

Udine ha sempre rappresentato uno dei fulcri dell’attività
di Folkest. Quest’anno scenderà dal castello per proporre
negli spazi cittadini uno spettacolo dedicato alla storia del
lavoro friulano sulla Transiberiana, Irkutzk, Stazione di
Irkutzk, in programma l’11 agosto in piazza Venerio a Udine e
una riflessione su un artista friulano di grande spessore, un
poliedrico personaggio che nella prima metà del Novecento ha
segnato la vita culturale del Friuli con la sua presenza, Tita
Marzuttini, al quale sarà dedicato il progetto Tite Grison che
verrà presentato in piazza Venerio il 31 agosto e replicato a
Cussignacco il 3 settembre, in collaborazione con
l’Associazione Progetto Musica e il festival Nei suoni dei
luoghi; un concerto su tematiche a cavallo tra il mondo
classico e popolare, con Lino Straulino e La sedon salvadie e
il gruppo Kujacustic.

Folkest e il territorio, i concerti in regione

Dopo le anteprime agostane di Folkest in Cadore e Folkest in
Istria, lo svolgimento del festival nelle sale e in piccoli
spazi urbani del Friuli Venezia Giulia avverrà dal 17
settembre al 5 ottobre. L’integrazione tra proposta culturale
e proposta artistica rivolta a un turismo culturale di profilo
medio-alto sono da sempre il fiore all’occhiello di Folkest,
insieme con il grande rapporto instaurato con tutti gli
organizzatori. Il festival avrà inizio con una serata a tema
con cena e prenotazione all’Antica Taverna di palazzo
D’Attimis a Maniago (che vivrà altri importanti appuntamenti
di Folkest): un’idea nuova per questo festival, in un luogo di
grande fascino e grande prestigio, dove si potrà prima cenare
e poi partecipare a un autentico evento musicale, abbinando
un’eccellenza della musica folk con le grandi eccellenze
gastronomiche che la nostra terra sa offrire.

In linea con le disposizioni ministeriali, sarà necessaria
ovviamente la prenotazione per presenziare a tutti gli

                                          Na Fuoia –     foto
                                          Matteo Coda

spettacoli di Folkest 2020. Informazioni sulle prenotazioni
saranno fornite in seguito.

Folkest e il sociale
Da quest’anno Folkest collabora con un affascinante progetto
di turismo accessibile in alta quota, Il volo degli angeli,
abbinato alla valorizzazione del territorio a livello
turistico, inediti piatti con prodotti tipici locali ad alto
tasso di bontà e creatività abbinati ai concerti di musica
folk di Folkest. Visti i problemi contingenti, per quest’anno
il progetto sarà limitato a soli tre giorni, nella speranza di
poterlo ampliare nel 2021 ad un’intera settimana.

Folkest a Spilimbergo

Si concluderà a Spilimbergo, che di Folkest è la casa, nelle
due prestigiose sedi del Teatro Miotto, per le fasi musicali,
e il salone di Palazzo Tadea per Parole e Musica.

                                                           La
prima serata sarà dedicata a Neri Marcorè con Edoardo De
Angelis in un’inedita versione teatrale di un dialogo musical
culturale tra due amici di lungo corso.
Largo spazio sarà dato al Premio Alberto Cesa, che vanta per
l’artista vincitore una significativa dotazione grazie
al Nuovo Imaie, per la realizzazione di una tournée. E poi
tutta una serie di grandi artisti del folk, dalla regina della
musica della Sardegna, Elena Ledda (direttrice artistica del
Premio Parodi, lo ricordiamo), il siciliano Francesco Giunta
(in collaborazione con il festival Frattempi – i segni del
tempo), i Suonno d’ajere, splendidi vincitori del Premio
Cesa nel 2019 e la Fanfara Station, trionfatori del Premio
Parodi 2019. Senza dimenticare Silvio Orlandi che dedicherà un
omaggio alla grande ghirondista Michelle Fromentau,
recentemente scomparsa, esibendosi su una stupenda ghironda
del Berry che proprio l’artista francese scelse perché fosse
regalata a Spilimbergo per il gemellaggio tra la cittadina del
mosaico e la città di George Sand, La chatre.

Premio Alberto Cesa

I finalisti del premio Alberto Cesa 2020 sono: Bratiska
– Italia
Calimani – Toscana
Carlo Pestelli – Piemonte

Little Train Band – Italia

Mesudì – Italia
Musica Spiccia – Italia
Politikos – Grecia/Italia
Violoncelli Itineranti ft. Ana Pilat – Italia/Slovenia/Croazia

I seminari di Folkest

Quest’anno in collaborazione con l’Associazione Gottardo
Tomat di Spilimbergo, si terrà nella cittadina del mosaico uno
straordinario seminario sulla vocalità mediterranea,
eccezionalmente tenuto da Elena Ledda, la “voce della
Sardegna”, una delle più grandi artiste della world
music mondiale.

Folkest e Operaprima-Wien

Da tre stagioni Operaprima-Wien presenta in Italia progetti di
opere liriche che mirano a coinvolgere un’intera comunità
(nello specifico quella di Pozzuolo del Friuli) per mettere in
scena titoli del repertorio italiano. È il tentativo di
orientarsi allo spirito della tradizione italiana che vedeva
il teatro d’opera al centro dell’attività culturale cittadina
del ‘700-‘800. L’associazione Operaprima-Wien si è costituita
nel 2011 sull’esperienza di Opernwerkstatt Wien che nella
capitale austriaca è stata promotrice di spettacoli d’opera
all’aperto, nel centro di Vienna, proponendo spesso titoli
inusuali per i cartelloni dei teatri della città.

Dal 2018 Operaprima-Wien è presente in regione Friuli Venezia-
Giulia con una nuova serie di produzioni del repertorio lirico
italiano. Nel 2019 è stato presentato il Don Pasquale al
quale, nell’edizione 2020, seguirà l Elisir d’amore di Gaetano
Donizetti.

Da quest’anno anche Folkest collabora con Operaprima-
Wien condividendone gli intenti di coinvolgimento delle realtà
del territorio e della distribuzione di proposte culturali.

Enrico Liotti

OCCIT’AMO I Dal 7 al 9 agosto
2020 arriva nelle Valli Po,
Bronda   e   Infernotto    il
festival    della    cultura
occitana
VALLI PO BRONDA INFERNOTTO

Venerdì 7 agosto – dalle ore 17.30 – 18.30
Paesana (Parco Lungo Po)

IN VIAGGIO CON GIOVANNINO PERDIGIORNO

Partendo dal celebre Giovannino Perdigiorno di Gianni Rodari,
i partecipanti viaggeranno tra le sue filastrocche a suon di
musica.

Laboratori ludico-educativi realizzati con l’utilizzo di
canti, movimento strutturato ed espressivo, strumentario
convenzionale e non, attraverso la musica.

– Età: 6-11 anni, massimo 8 partecipanti per gruppo

– necessario arrivare 15 minuti prima dell’inizio

Ingresso gratuito.

Obbligatoria la prenotazione al numero +39 0175567840

Venerdì 7 agosto

Paesana (via Roma – laboratorio, in caso di pioggia Sala
Incontri)

PROFUMO DELLE ERBE OFFICINALI

Le essenze del territorio, vincitore di uno dei due trofei
della riserva della biosfera transfrontaliera del Monviso.
Presentato da Laboratorio Euphytos.

Iscrizione obbligatoria – prenotare al numero +393291480685 o
alla mail info@laboratorioeuphytos.it
Segnaliamo extra Occit’amo….   Dall’ 1 al 29 agosto

Paesana (via Roma, Sala Polivalente, vicino Lungo Po)

ART EXPO 2020

Mostra pittura, scultura e videoarte

Venerdì 7 agosto – ore 21

Paesana (Lungo Po)

SONADORS

Concerto dei Sonadors, gruppo di musicisti che propongono la
musica tradizionale della Val Vermenagna e la musica
tradizionale occitana in chiave alternativa. I Sonadors sono:
Roberto Avena (fisarmonica cromatica), Dario Avena
(clarinetto), Michela Giordano (percussioni e voce), Fabrizio
Carletto (basso e contrabbasso).

Ingresso gratuito.

Obbligatoria la prenotazione sul sito www.occitamo.it

Sabato 8 agosto 2020 – ore 14.30

Bagnolo Piemonte – loc. Montoso

SERGIO BERARDO presenta lo stage APPROCCIO ALLA GHIRONDA

Un’occasione unica per apprendere la ghironda direttamente da
Sergio Berardo. Appuntamento aperto anche ai principianti
assoluti.
Per informazioni contattare Laura (+39 3485121488) o Flavia
(+39 331 9101395)

Sabato 8 agosto 2020 – ore 17

Bagnolo Piemonte – loc. Montoso (Sagrato della chiesa)

SDRAIATO IN CIMA AL MONDO

LA MIA STORIA DALLA VETTA DEL NANGA PARBAT ALL’INFERNO DEL
GASHERBRUM VII

CALA CIMENTI incontro letterario          in   collaborazione
con FESTIVAL BORGATE DAL VIVO

“Sono positivo al tampone per covid, e come se non bastasse mi
hanno pure trovato un focolaio di polmonite a destra. È
curioso come le prospettive e i valori cambino così
rapidamente: solo poco più di una settimana fa mi apprestavo
ad elaborare un programma di allenamento da fare in casa sui
rulli oppure di corsa nei boschi qui intorno a casa. Avevo
anche iniziato a pensare a dei video divertenti per combattere
la noia dello stare tra le mura domestiche. Adesso la mia
attenzione non è più al chilo o meno che ho preso per poter
volare quella vela o no, ma è fissa alle tacchette del
termometro, ad ogni respiro che non deve essere peggio di
quello precedente. E così vado avanti, giorno dopo giorno. Il
mio obiettivo ora non è arrivare in cima a una montagna, ma
arrivare al giorno dopo nelle stesse condizioni attuali o,
magari, anche un pochino meglio”.

Ingresso gratuito.

Obbligatoria la prenotazione sul sito www.borgatedalvivo.it
Sabato 8 agosto 2020 – ore 21

Barge (via Assarti, Ex Officina Ferroviaria)

LOU SERIOL

Nati nel 1992 come gruppo di musica trad Lou Seriol è
diventato nel corso degli anni una delle band più longeve e
conosciute del panorama della nuova musica tradizionale
occitana. Dai primordi acustici alla formazione attuale il
fil-rouge è quello della trad-innovazione rigorosamente in
lingua d’Oc. Organetto diatonico, auti, voci vengono
affiancati dai ritmi delle ballate occitane e il tutto viene
rivisto e stravolto fondendo sonorità antiche con l’attualità
pop e rock del tempo. Le influenze richiamano la pachanka, il
reggae, il punk: il mix risulta esplosivo e coinvolgente.
Brani tradizionali come Au pont de Mirabel diventano ballad
storiche e nuove composizioni come Laiseme si annoverano come
uno dei classici della nuova musica di composizione occitana.
Innovare per non dimenticare, innovare per sentirsi vivi e far
vivere una musica e una cultura pulsante nei cuori dei
componenti della band, codificandola in mille sfaccettature ma
facendo fede allo spirito popolare da cui si proviene. Lo
spirito sicuramente è quello della festa ma anche e
soprattutto la era rivendicazione della propria terra,
veicolando la comunicazione dei grandi temi globali vicino a
quelli locali senza mai dimenticare la sensibilizzazione e la
riscoperta di una lingua e tradizione che continua a vivere,
nelle musiche e nei testi delle canzoni, verso un pubblico che
non sempre conosce la realtà Occitana ma soprattutto verso
quel pubblico occitano che parla in lingua d’Oc. Oltre ai
festeggiamenti per i 25 anni di attività rigorosamente sul
palco, i Lou Seriol hanno appena pubblicato il nuovissimo
disco di inediti Occitan.

Ingresso gratuito.
Obbligatoria la prenotazione sul sito www.occitamo.it

Domenica 9 agosto 2020 – ore 6.30

Crissolo (rifugio pian della Regina)

AUTRE CHANT concerto all’alba Aubada

Gli Autre Chant si propongono come una nuova espressione dello
spirito Folk Rock Occitano che già ha dato vita negli anni
passati a svariati gruppi di fama nazionale e internazionale.
Vengono mescolati i classici canoni della musica occitana,
celtica e del balfolk con quelli del punk, reggae e rock and
roll puntando così sulla grande varietà degli strumenti folk
tradizionali, affiancati con pari importanza di suono degli
strumenti più elettrici ed “eretici”.

Il gruppo nasce in Val Susa, a pochi chilometri da Torino nel
2011 dall’incontro dei fratelli Rizzo e Alessandro Strano. La
formazione attuale è composta da Matteo Rizzo (chitarra
elettrica e voce), Alessandro Zolt (fisarmonica, cornamusa,
ghironda, flauti), Giorgio Damiano (violino), Martina
Sangrali, (basso elettrico), Ivano Roberto (batteria). Sono
stati pubblicati negli anni un album nel 2016 (Autre Chant) e
due singoli nel 2017.

Ingresso gratuito.

Obbligatoria la prenotazione sul sito www.occitamo.it

Domenica 9 agosto 2020 – ore 11

Crissolo (rifugio Pian della Regina)
DESTACHA LA DANÇA
Stage danza con Daniela Mandrile
Obbligatoria la prenotazione al +39 3397950104

Domenica 9 agosto 2020 – ore 18

Brondello (Chiesa Parrocchiale)

SIMONETTA BAUDINO

Ingresso gratuito.

Obbligatoria la prenotazione sul sito www.occitamo.it

Per garantire la partecipazione nel rispetto delle normative
vigenti, una parte degli appuntamenti saranno su
prenotazione. Tutte le informazioni, il calendario del
festival e le modalità di prenotazione si trovano sempre
aggiornate sul sito www.occitamo.it e sui profili social.

Paolo  Fresu,   venerdì  31
luglio a Grado (Parco delle
Rose) per GradoJazz
Venerdì 31 luglio a GradoJazz by Udin&Jazz, trentesima
edizione torna un grande amico del Festival: Paolo Fresu con
il suo quintetto in “Re-wanderlust”. Alle 17 al Velarium la
presentazione del libro “La storia del sogno del piccolo
Paulu”.
Grande attesa per la chiusura del Festival con Francesco
Cafiso e Stefano Bollani (1 agosto), già sold-out.

La trentesima edizione di Grado Jazz by Udin&Jazz, organizzata
da Euritmica prosegue venerdì 31 luglio, alle 21.30, con
un’attesissima serata al Parco delle Rose, a Grado che
ospita Paolo Fresu.
Icona per eccellenza del jazz italiano e grande amico di
Udin&Jazz, Paolo Fresu, porta a Grado “Re-wanderlust”, vecchie
e nuove composizioni dello storico Quintetto, nato nel 1984
per volontà di Fresu e Roberto Cipelli. Con il
quintetto (Paolo Fresu, tromba e flicorno; Tino Tracanna, sax
tenore e soprano; Roberto Cipelli, pianoforte e Fender Rhodes
electric piano; Attilio Zanchi, contrabbasso; Ettore
Fioravanti, batteria) anche il giovane ma già affermato
trombonista                  Filippo                Vignato.
Nel pomeriggio, alle 17, al Velarium Spiaggia GIT, per Libri
ed Autori a Grado Paolo Fresu presenta il suo libro “La storia
del sogno del piccolo Paulu” (Vita Activa Ed.); l’incontro è
condotto da Leonardo Tognon. Fresu nel libro racconta ai più
piccoli la sua vita di bambino a Berchidda tra animali da
cortile, amici e gite al mare con i genitori fino alla
scoperta della musica e la sua scelta di vita, proprio come
una fiaba.

Il Festival si chiude sabato 1 agosto con un doppio
concerto: “Confirmation” 5et feat. Francesco cafiso –
celebrando Charlie Parker (1920 – 2020) e il piano solo di
Stefano Bollani con “Piano Variations on Jesus Christ
Superstar”, già sold-out in prevendita.

Biglietti           online           su          TicketOne;
prenotazioni: tickets@euritmica.it. A Grado: Tabaccheria
Thomann – Piazza Duca d’Aosta, 8 e Info&Tickets point, Largo
San Grisogono. Le sere dei concerti, la biglietteria al Parco
delle Rose apre alle 18. Al Parco delle Rose è attiva un’area
food&drinks (cena durante i concerti su prenotazione +39 349
795 7889)
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