DOMANI 2 AGOSTO - Rosalia De Souza a Jazz & Wine in Montalcino - Il Discorso
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DOMANI 2 AGOSTO – Rosalia De Souza a Jazz & Wine in Montalcino DOMANI, domenica 2 agosto, nella suggestiva Piazza del Popolo nel centro storico di Montalcino (SI) il festival accoglie la cantante brasiliana ROSALIA DE SOUZA che nel live “Il Brasile che mi piace” propone i brani che l’hanno resa famosa nei suoi tre lustri di carriera. Da “Maria Moita” a “D’improvviso” passando per “Canto de Ossanha”, la voce soave di Rosalia è accompagnata da un quintetto d’eccezione formato da Aldo Vigorito (contrabbasso), Dario Congedo (batteria), Antonio De Luise (piano) e Sandro Deidda (sax), con cui esegue alcuni dei suoi pezzi e una selezione dedicata al Brasile attraverso brani che hanno fatto la storia. Il pubblico potrà così apprezzare una trascinante versione di “Samba di una nota” di Antonio Carlos Jobim e le canzoni intramontabili di Chico Buarque de Hollanda come “O que será que será”, spaziando verso la musica più attuale della cantautrice moderna Joyce. Il ritmo del Brasile viene rivisitato dalla band con un arrangiamento contemporaneo e dinamico, colorato da influenze cubane e africane. Nata in Brasile, Rosalia De Souza studia teoria musicale, percussioni cubane, canto jazz e storia del jazz alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio. La sua carriera inizia lavorando con musicisti brasiliani (Alvaro dos Santos, Ney Coutinho, Roberto Taufic) e prosegue, senza sosta, calcando i migliori palcoscenici jazz del mondo. Tanti gli album pubblicati dalla cantante e tantissime le sue collaborazioni artistiche frutto della sua ricchissima e feconda poliedricità.
La direzione artistica di Jazz & Wine in Montalcino è firmata da Paolo Rubei (Alexanderplatz di Roma) che, con passione e competenza, prosegue nel percorso musicale tracciato dal compianto padre Giampiero, ispiratore e ideatore di questo unico festival musicale. Tutti gli spettacoli di Jazz & Wine in Montalcino avranno inizio alle ore 21.45. Mercoledì 5 agosto 2020 alle 21.00 sul palcoscenico all’aperto del Giovanni da Udine Josè Bragato, la musica e la vita: a Teatro Estate Quella del violoncellista udinese Josè Giuseppe Bragato, scomparso nel 2017 ultracentenario, è una storia di musica ma soprattutto una grande storia d’amore: per la sua terra d’origine, il Friuli, e per l’Argentina che lo ha accolto e reso grande. Una storia per molti versi poco nota al grande pubblico, che arriva al Teatro Nuovo Giovanni da Udine mercoledì 5 agosto 2020 con inizio alle ore 21.00 per la rassegna en plein air Teatro Estate 2020. Josè Bragato. L’impronta friulana nella storia del tango è lo
studio di uno spettacolo-concerto che andrà in scena nella sua forma completa nella stagione di prosa 2020/21 del Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Un viaggio intimo e lieve, a tratti nostalgico e a tratti sorprendentemente ironico in cui culture e lingue diverse – il friulano, l’italiano e lo spagnolo – si incontrano e si scontrano per necessità di vita, ma soprattutto dove la musica gioca da protagonista grazie alla presenza sul palcoscenico di due maestri del pianoforte e del violoncello: Andrea Boscutti (anche ideatore dello spettacolo) e Riccardo Pes. Sul palcoscenico accanto ai due musicisti troveremo Paolo Coretti, ideatore anche dei testi, e Giuliano Bonanni nella doppia veste di attore e regista, che nella scorsa stagione ha portato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine Hermanos, storia epica e passionale di integrazione sociale. Nato a Udine nel 1915, Josè Giuseppe Bragato emigrò con la famiglia in Argentina e divenne celebre, in ambito sinfonico, nella riproposizione di musica folkloristica argentina e paraguaiana e, soprattutto, nello sviluppo del tango: quel Nuevo Tango che ebbe tra i suoi protagonisti Astor Piazzolla, artista che con Bragato collaborò lungamente e cui dedicò una delle sue composizioni, Bragatissimo come tributo alla loro profonda cooperazione e amicizia. “Sulla scena si susseguono i ricordi dell’infanzia friulana a Udine frastornata dagli eventi del primo dopoguerra, le prime esperienze di vita in una famiglia di falegnami e di musicisti, l’emigrazione in Argentina, lo studio appassionato del pianoforte e del violoncello fino ai successi che lo portarono a diventare uno dei più famosi violoncellisti del momento; un racconto che altro non può essere se non un viaggio nella musica.” – sottolinea Paolo Coretti.
“In ciascuna frase musicale Bragato sembra voler raccontare la sua vita fatta di emigrazione, viaggi, speranze, ricordi e un indissolubile legame con la sua terra d’origine – spiega Andrea Boscutti -. I brani scelti ripercorrono sonoramente la sua storia: le melodie della tradizione popolare friulana, i brani caratterizzati dall’incontro fra il ritmo inconfondibile del tango, le sfumature della più lirica ed introversa musica romantica e i connotati tipici del jazz.” Una storia, quella di Josè Giuseppe Bragato che però vuole anche essere uno stimolo per i più giovani: “Viviamo in un’epoca nella quale le nuove generazioni tendono a bruciare le proprie aspirazioni ed identificazioni attraverso il culto di personaggi virtuali, lontani dalla realtà di condizioni quali la fatica nel raggiungimento dei propri obiettivi e la costanza nel coltivare la propria passione – annota Giuliano Bonanni –. Portare in scena un esempio umano ed artistico come quello di Josè Bragato ci auguriamo possa portare a spunti di riflessione sulla contemporaneità”. In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà all’interno del Teatro. SPETTACOLI E ATTIVITA’ IN TUTTA SICUREZZA L’accoglienza e la gestione del pubblico di spettacoli, visite guidate e laboratori per bambini all’interno e all’esterno del Teatro seguono le misure di sicurezza per la prevenzione e il contenimento della diffusione del Covid-19 previste dalle linee guida regionali (termo scanner per il rilevamento della temperatura, postazioni per l’igienizzazione delle mani, uso della mascherina). Sarà inoltre sempre garantito il
distanziamento di 1 metro fra le persone. BIGLIETTI E PREVENDITE Biglietto a posto unico: 8 euro. La biglietteria di via Trento 4 è aperta al pubblico da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 12.30. Nei giorni di spettacolo dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 18.00 fino all’inizio della rappresentazione. Si invita il pubblico ad acquistare in prevendita il proprio biglietto elettronico senza file al botteghino e senza costi di commissione. I biglietti potranno essere richiesti all’indirizzo biglietteria@teatroudine.itindicando nome, recapito telefonico, titolo e data dello spettacolo, numero dei titoli richiesti. Per informazioni: tel. 0432 248418; biglietteria@teatroudine.it (servizio attivo negli orari di apertura della biglietteria). Con il 1° Agosto anteprima ad Auronzo di Cadore con Il viaggio di Matias Il Cadore, con le sue suddivisioni territoriali, le tradizioni culturali, la lingua è un territorio che si sposa naturalmente ad u n progetto Culturale e turistico come quello proposto da Folkest, che proprio da domani 1° agosto si riaffaccia sul territorio con il primo appuntamento ad Auronzo di Cadore con il progetto Dalle Alpi alle Pampas con due spettacoli :
Il viaggio di Manuel e Quintetto Porteno. Mentre il Viaggio di Matias è un progetto teatrale/musicale che racconta la storia di Matias, un ragazzino che, partendo dall’Argentina e dai ritmi sudamericani va negli Stati Uniti dove incontrerà grandi storie , dal jazz al blues e non solo, per giungere in Italia, in Friuli alla ricerca del passato e di una casa. Il secondo appuntamento Quintetto Porteno esplorando la musica di Astor Piazzolla riporta la musica popolare, la musica sudamericana, la musica jazz e la musica classica esplorando in un intreccio sonoro ricco di suggestione, colto e raffinato che sa entusiasmare e trascinare con se qualsiasi ascoltatore. L’appuntamento domani alle 20,30 ad Auronzo di Cadore nel Teatro Kursaal . Enrico Liotti
TEATRO VERDI PORDENONE: LA GMJO A LIGNANO E TRIESTE (CASTELLO DI MIRAMARE) – IL 17 E 18 AGOSTO La residenza al Teatro Verdi di Pordenone della Gustav Mahler Jugendorchester – che quest’anno rafforza la collaborazione con un programma di residenza realizzato in esclusiva europea per il Verdi – ha in serbo un prestigioso cartellone di concerti ed esibizioni che precedono i due appuntamenti pordenonesi programmati a Teatro per il 29 e 30 agosto. Come già annunciato, saranno ben tre le settimane di residenza della più famosa orchestra giovanile al mondo con due diverse formazioni orchestrali (da 40 elementi ciascuna, per un totale di 80 musicisti) ad alternarsi nel periodo: la prima sbarcherà a Pordenone mercoledì 12 agosto, per poi lasciare il posto al secondo gruppo che proseguirà prove, selezioni ed esibizioni fino al 31 agosto prossimo. Il sodalizio che da quattro anni si rinnova grazie all’importante sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alle attività produttive – di PromoTurismo FVG con la collaborazione del Comune di Pordenone, vede quest’anno il Teatro affiancare la GMJO come main partner, con una residenza in esclusiva europea: un risultato artistico di grande prestigio ottenuto grazie all’impegno del Presidente Giovanni Lessio e del consulente artistico Maurizio Baglini, pianista di fama internazionale, e ormai anche vero e proprio “Ambasciatore culturale per il FVG” in campo musicale, che i vertici della Gustav Mahler Jugendorchester hanno voluto anche come pianista solista per l’ultimo concerto in cartellone al Verdi.
La presenza a Pordenone della prestigiosa istituzione musicale offre all’intera regione un articolato progetto musicale che mette al centro i giovani talenti musicali: com’è noto, infatti la GMJO è rampa di lancio per le più importanti orchestre internazionali e questa residenza consentirà ai musicisti selezionati un percorso formativo esclusivo con una preparazione di altissimo livello (i docenti e i tutor dei musicisti arrivano dai Berliner Symphoniker e da altre rilevanti esperienze musicali europee). Il debutto regionale della GMJO sarà in “trasferta”, in due località regionali che per la prima volta ospiteranno l’Orchestra. Per il primo concerto, lunedì 17 agosto, lo scenario prescelto è quello di Lignano Sabbiadoro, vero fiore all’occhiello tra le destinazioni turistico-balneari della regione, che ospiterà la Gustav Mahler Jugendorchester grazie al protocollo d’intesa già esistente tra i Comuni di Pordenone e Lignano. Cornice dell’esibizione, con inizio alle 21.00, il Duomo di San Giovanni. Altrettanto inedita e prestigiosa la location del concerto successivo: martedì 18 agosto la GMJO approda per la prima volta in territorio triestino, e lo fa all’interno di uno dei luoghi di più alto interesse turistico architettonico in Italia, in assoluto tra i più amati e rinomati siti patrimonio Unesco in territorio nazionale, il Castello di Miramare. Il programma musicale è appositamente ideato per i concerti, con musiche di Šostakóvič, Janáček e Schubert. Per entrambi i concerti è previsto l’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria tramite la piattaforma Eventbrite, vista la disponibilità contingentata dei posti.
A precedere i due concerti in regione, un momento musicale tutto dedicato al centro storico di Pordenone. Domenica 16 agosto, infatti, dalle ore 21, i musicisti della GMJO suddivisi in piccole formazioni, daranno vita a un appuntamento ormai consueto con la musica in città, “Una sera d’estate”, tra la Loggia del Municipio e l’Ex Convento di San Francesco. In vista dei due grandi concerti di sabato 29 e domenica 30 agosto al Teatro Verdi, inoltre, (prevendite già aperte presso la biglietteria e online), prevista per martedì 25 agosto una sessione di prove aperte. Tutti gli appuntamenti saranno ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria tramite il web su Eventbrite. Proseguono le prevendite dei biglietti per i concerti programmati al Teatro Verdi per il 29 e 30 agosto: on-line, sul sito www.comunalegiuseppeverdi.it e alla biglietteria del Teatro aperta il mese di agosto dalle 16 alle 19 dal lunedì al venerdì, tel 0434 247624 (chiusa il 17 e 18 agosto). Previste speciali agevolazioni per chi acquisterà i due concerti. DOMANI 1 AGOSTO – Servillo, Girotto e Mangalavite a Jazz & Wine in Montalcino con Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite Nelle terre di Siena prosegue la rassegna che nasce dalla collaborazione tra la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di Roma, l’azienda vinicola Banfi ed il Comune di Montalcino
Una location unica al mondo per uno spettacolo denso di emozioni: domani, sabato 1 agosto, a Jazz & Wine in Montalcino, PEPPE SERVILLO (voce), JAVIER GIROTTO (sax soprano e baritono) e NATALIO MANGALAVITE (piano, tastiere, voce), presentano “PARIENTES” un viaggio nei ricordi, nelle persone, nell’immaginario di un popolo migrante che ha dato vita ad un’altra cultura e, nel contempo, ha preservato la propria portandovi nuova linfa. Uno spettacolo trascinante, fatto di intense musiche, di storie e di esperienze, per una notte da non perdere, impreziosita da un palcoscenico allestito in un luogo unico ed irripetibile, quello dell’Abbazia di Sant’Antimo. Capita a volte di trovarsi dall’altro capo del mondo e di incontrare inaspettatamente qualcosa che ci appartiene e che forse avevamo dimenticato. Questo è successo a Girotto, Servillo e Mangalavite, in particolare quando i due argentini hanno riconosciuto nell’incontro una possibilità di ritorno alla propria cultura condotto senza retorica, ma giocando in prima persona la scommessa di scrivere canzoni “nuove”. Canzoni “antiche” si direbbe viceversa per Servillo, che può frequentare così paesaggi classici del fare musica popolare senza il rischio della ridondanza e della citazione. Peppe Servillo, nato a Caserta, è fondatore cantante e autore dei testi del gruppo AVION TRAVEL con cui pubblica numerosi album e con cui, oltre ad ottenere numerosi riconoscimenti, nel 2000 vince il Festival di Sanremo. Servillo è anche attore nel film “La felicità non costa niente” di M. Calopresti, e nel film “Tipota” scritto e diretto da Fabrizio Bentivoglio con cui collabora anche come
coautore di testi. Javier Edgardo Girotto nasce a Cordoba (Argentina) e comincia a studiare il sax all’età di dieci anni, percorso che lo porta a specializzarsi presso il Conservatorio Provinciale di Cordoba in sax e flauto traverso. All’età di 21 anni si trasferisce a Boston (USA) dove si diploma in Professional Music al Berklee College of Music. Fondatore e Leader degli AIRES TANGO, la sua musica è un misto di tango, jazz, etnica, caratterizzato da molta improvvisazione, scrittura e arrangiamento. Collabora con il quintetto di Roberto Gatto (batteria) col quale suona ormai da 8 anni e lavora con molti altri artisti. Natalio Luis Mangalavite, argentino vive da quasi vent’anni in Europa, dove ha lavorato nell’ambito della musica pop e jazz. Ha accompagnato per quasi 15 anni Ornella Vanoni nei suoi concerti e ha lavorato al fianco di altri musicisti jazz e world come Paolo Fresu, Horacio del negro Hernandez, Furio Di Castri, Antonello Salis, Michele Ascolese (progetto tango LUIS Y MIGUEL), il dj PIERANDREA THE PROFESSOR (progetto DNA). FESTIVAL DI MAJANO – Via al fine settimana con la VASCO HISTORY BAND, il PREMIO PRO MAJANO e le visite sul
territorio Dopo il grande inizio dello scorso week end culminato con il concerto di Francesco Gabbani, al via un nuovo fine settimana di eventi della 60° edizione del Festival di Majano, fra grande musica, incontri e appuntamenti culturali, visite guidate e gastronomia. Appuntamento culmine per quanto riguarda la musica è quello in programma sabato 1 agosto con la storica reunion della Vasco History Band, gruppo formato dai super musicisti che hanno accompagnato Vasco dagli anni ’70 ai giorni nostri, contribuendo a scrivere la leggenda del rocker di Zocca. Sul palco dell’Area Concerti ci saranno quindi, insieme alla tribute band Rockstar, Andrea Braido (chitarre), Mimmo Camporeale (tastiere), Andrea Innesto (sax e cori), Maurizio Solieri (chitarre), Daniele Tedeschi (batteria), per la direzione tecnica di Diego Spagnoli. I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili su Ticketone e lo saranno anche alla biglietteria sabato dalle 18.30. Porte aperte alle 19.30 e inizio spettacolo alle 21.30. Info su www.azalea.it . Serata dedicata alla consegna del Premio Pro Majano è invece quella di domani, venerdì 31 luglio, (ore 19.00 in Piazza Italia). Il Premio Pro Majano, che ogni anno viene conferito a un simbolo dell’eccellenza friulana nel mondo, verrà assegnato quest’anno al Cav. Pietro Pittaro, personalità di spicco nel campo enologico internazionale, che seguirà così nell’ordine Dante Spinotti (2012), Giorgio Di Centa (2013), le Frecce Tricolori (2014), Chiara Cainero (2015), la Cineteca del Friuli (2016), Don Domenico Zanier (2017), Bruno Pizzul (2018) e Don Alessio Geretti (2019). Genuinità, intraprendenza, passione, laboriosità, cordialità, sono le doti umane che Pietro Pittaro “Pieri” ha regalato ovunque con estrema generosità dando prestigio alla nostra Regione. Sempre venerdì 31 luglio, dalle 18.00 in Piazza Italia, si svolgerà il 1° Raduno Vespa Festival, in collaborazione con
il Vespa Club Udine. Dopo il successo della scorsa edizione, tornano poi gli appuntamenti con “A spasso con il festival sulle strade del vino e dei sapori”, visite guidate a cantine, aziende e realtà economiche del nostro territorio. Nel secondo appuntamento, in programma domenica 2 agosto con ritrovo alle 14.00, la gita si svolgerà nelle zone di Cassacco, Capriva del Friuli e Cormons. Partenza e rientro da Majano, con cena finale al festival per tutti i partecipanti (info e prenotazioni al +39 339 5348606). Per tutte le giornate del Festival saranno due le mostre fruibili al pubblico durante tutto il periodo della rassegna. Al Palazzo Municipale verrà allestita la mostra personale “Galli in testa”, di Sandro Comini, artista, musicista, autore e comunicatore friulano. In via Udine, negli spazi dell’ex sede Unicredit, sarà invece visitabile l’esposizione “Mattoncino al Festival”, esposizione di mattoncini Lego a cura di FVG Brick Team, nella quale si potranno ammirare costruzioni di tutti i tipi, realizzate con i celebri mattoncini, per il sicuro divertimento di grandi e piccini. MISURE DI CONTENIMENTO COVID-19 Allo scopo di contenere la diffusione del Covid-19, la 60° edizione del Festival di Majano è organizzata e allestita seguendo le attuali disposizioni governative. Il personale della Pro Majano sarà costantemente a disposizione del pubblico per ogni esigenza e gli spazi del festival garantiranno, grazie al contingentamento degli ingressi e ai vari percorsi individuati, il necessario rispetto del distanziamento. Per info www.promajano.it, telefono +39 0432 959060, mail promajano60@gmail.com . Il Festival di Majano è organizzato dalla Pro Majano, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, il Comune di Majano, l’Associazione regionale tra le Pro Loco, la Comunità Collinare del Friuli,
il Consorzio tra le Pro Loco della Comunità Collinare. Tutte le info su www.promajano.it MASSIMO RANIERI continua il suo viaggio musicale, sarà domani 31 luglio sul palco del Castello di Udine MASSIMO RANIERI “Sogno e son desto 500 volte” Venerdì 31 luglio 2020 – Ore 21.30 UDINE, Castello Apertura biglietteria ore 18.30 Apertura Porte 19.30 Inizio show ore 21.30 Cantante, attore, volto televisivo e showman, Massimo Ranieri è senza dubbio uno di quegli artisti che più ha contribuito a portare l’immagine dell’Italia nel mondo, oltre ad ottenere fin dai suoi esordi il consenso univoco e l’amore incondizionato del suo pubblico. L’istrione napoletano
continua imperterrito, successo dopo successo, il viaggio di “Sogno e son desto… 500 volte”, il suo celeberrimo spettacolo riproposto oggi in una versione nuova e aggiornata. Una magnifica avventura, sospesa tra il gioco entusiasmante della fantasia e le emozioni più vere della vita, che il pubblico del Friuli Venezia Giulia potrà vivere in un nuovo spettacolo/concerto in programma domani, venerdì 31 luglio, sul palco del Castello di Udine, primo appuntamento della rassegna Udine Vola, evento incluso nei calendari di Udine Estate e di Udine Sotto le Stelle. I biglietti per lo spettacolo saranno ancora disponibili alla biglietteria, domani dalle 18.30. Porte aperte al pubblico dalle 19.30 e inizio spettacolo previsto per le 21.30. Info su www.azalea.it . A 66 anni e dopo aver venduto oltre 14 milioni di dischi nel mondo, la carriera di Ranieri non conosce sosta; nei prossimi mesi l’artista porterà avanti diversi progetti paralleli, con un’incessante attività live. Dopo 500 straordinarie repliche in tutta Italia, “Sogno e son desto 500 volte”, lo spettacolo di e con Massimo Ranieri, ideato e scritto con Gualtiero Peirce, si rinnova e si conferma. Resta immutata la formula vincente, con Ranieri interprete dei suoi grandi successi musicali, ma sempre attore e narratore. In questa nuova versione senza perdere di vista il gusto irrinunciabile della tradizione umoristica napoletana e dei colpi di teatro, naturalmente non mancheranno le sorprese. Ma stavolta, soprattutto, Ranieri sarà sè stesso ancora di più. In scena ci sarà un Massimo al 100%, che offrirà al suo pubblico tutto il meglio del suo repertorio più amato e più prestigioso. In “Sogno e Son Desto 500 volte”, Massimo Ranieri sarà protagonista, con la sua consueta classe, di un viaggio affettuoso, spettacolare e sorridente, attraverso grandi canzoni e racconti particolari. I protagonisti, ancora una volta, non saranno i vincitori o le imprese degli eroi, ma i sognatori e la vita di tutti noi, un grande abbraccio con il
pubblico per un messaggio di gioia, pace e amore. Sul palcoscenico Ranieri sarà impegnato nel duplice ruolo di attore e cantante, nel portare in scena il teatro umoristico di Nino Taranto e Giorgio Gaber e nell’interpretare, oltre ai suoi successi evergreen divenuti la colonna sonora della vita di milioni di persone, anche il grande repertorio della canzone napoletana. A completare uno spettacolo travolgente anche brani dei più celebri cantautori italiani e internazionali: da Fabrizio De Andrè a Violeta Parra, da Francesco De Gregori a Luigi Tenco, da Lucio Battisti a Pino Daniele, da Charles Aznavour a Domenico Modugno. PRESENTATA OGGI LA 42^ EDIZIONE DI FOLKEST 2020 CHE SI MOLTIPLICA COINVOLGENDO TUTTO IL FVG FOLKEST 2020 IL FESTIVAL DEDICATO ALLA MUSICA FOLK CONFERMA LA SUA PRESENZA E IL SUO LEGAME CON IL FRIULI VENEZIA GIULIA IN UN INSTANCABILE VORTICE DI IDEE E PROGETTI CHE LEGANO LA MUSICA TUTTA DA OGGI AL FUTURO. Oltre 50 gli appuntamenti tra concerti dal vivo e online che includono la seconda edizione di Parole e musica tra libri e letture sceniche, i concorsi e le premiazioni con il Premio alla Carriera a Teresa De Sio e il Premio Cesa rivolto ai nuovi talenti della world music.
Nonostante le note ristrettezze dovute alle norme anticontagio una nutrita rappresentazione dei media è riuscita ad assistere alla presentazione del 42 festival di FOLKEST presieduta del direttore artistico Andrea Del Favero. Folkest è più di un festival, si tratta di un continuo work in progress che va da gennaio a dicembre, 365 giorni l’anno che ogni estate, ininterrottamentedal 1979, porta la buona musica, quella degli artisti veri e dei giovani talenti, in tutto il Friuli Venezia Giulia. Oltre 50 appuntamenti tra concerti dal vivo e online che includono la seconda edizione a Spilimbergo di “Parole e musica” tra libri e letture sceniche, i concorsi e le premiazioni con il Premio alla Carriera a Teresa De Sio il Premio alla Carriera a Teresa De Sio e la disputa del Premio Cesa rivolto ai nuovi talenti della world music. Ma Folkest si fa anche libro con la recente pubblicazione diLungje, Po’!, si dedica al sociale e soprattutto a progetti, in un instancabile vortice di idee che legano la musica – la musica tutta, che va oltre il folk per abbracciare la sua componente colta ed emozionale – da oggi e al futuro. “Come tutti gli altri eventi culturali della nostra regione
– rileva l’Assessore Regionale alla Cultura e allo Sport Tiziana Gibelli – quest’anno anche Folkest si è trovato ad affrontare una stagione piena di incognite a causa della pandemia mondiale. Gli organizzatori, però, si sono rimboccati le maniche, riuscendo non solo a programmare un calendario ricco di appuntamenti dal vivo, ma sfruttando anche in modo egregio il digitale, fin dal periodo del lockdown. Un esempio di come reinventandosi e ripensando le proprie attività, si possano creare eventi inediti e ancora più attrattivi per il pubblico”. “Folkest compie 42 anni in questo 2020 per tutti così singolare, segnato dal Covid – racconta il direttore artistico Andrea Del Favero – e durante il lockdown il festival si è fermato come tutti riflettendo sui possibili futuri sviluppi, sull’uso creativo della tecnologia, sulle possibilità offerte dai più recenti mezzi di comunicazione. Alla fine si è sdoppiato, anzi, addirittura triplicato, legandosi ancor più al territorio della regione Friuli Venezia Giulia, con tutti quei luoghi che nel corso di oltre quarant’anni di scorribande sonore hanno segnato la storia di un festival che ha aperto la strada alla world music internazionale e a un moderno concetto di promozione turistica, che sposasse l”evento culturale con un luogo ad alta, e spesso inespressa, vocazione turistica”. Quest’anno dunque Folkest ha deciso di dare di più e puntare sul territorio nazionale con una cinquantina di gruppi coinvolti per oltre 50 appuntamenti live nel consueto appuntamento estivo in 27 diversi comuni, dal 17 settembre al 5 ottobre, con una serie di anteprime nel mese di agosto ad Auronzo di Cadore, a Capodistria e in provincia di Udine. Tra gli ospiti, Elena Ledda, la “voce della Sardegna”, Neri Marcorè con Edoardo De Angelis, Silvio Orlandi, il siciliano
I Nomadi Francesco Giunta, i Suonno d’ajere, vincitori del Premio Cesa nel 2019 e la Fanfara Station, vincitori del Premio Parodi 2019. Senza dimenticare Silvio Orlandi, I Nomadi e “Confessioni di un musicante” in cui Silvio Trotta canta Branduardi, progetto finalista al Premio Tenco nel 2019. Ma Folkest è anche online con Folkest Suona: concerti registrati durante il mese di luglio che saranno pubblicati sui canali social e andranno in onda su Udinese Tv. Un’altra sezione virtuale contiene videomessaggi e piccole interviste da parte dei musicisti realizzati durante il lockdown per Folkest Online – Sounds over distances, un archivio di ricordi sul festival e sui nostri territori visti da coloro che negli anni sono stati presenti in regione. Folkest gode degli importanti riconoscimenti e patrocini dell’UNESCO, del Ministero per gli Affari Esteri della Repubblica Italiana, del Mibact – Ministero delle Belle arti e della Cultura della Repubblica Italiana, del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia, della Presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dell’ARLeF, dei Comuni di Spilimbergo, Udine, Capodistria, Auronzo. Folkest online
Folkest online – Sounds over distances si è tenuto in pieno periodo di chiusura per Covid, con molti degli artisti, noti e meno noti, da tutto il mondo, che si sono spesi a raccontare le loro esperienze a Folkest, spesso divertenti, talvolta buffe, forse inusuali, mai banali. Ricordi di momenti di grande musica che tutti loro ci hanno regalato nel corso dei quarant’anni di scorribande sonore. Un momento della conferenza stampa di presentazione Folkest Suona Con Folkest suona i più interessanti musicisti acustici del Friuli Venezia Giulia si sono esibiti in questo periodo in alcune delle più affascinanti ambientazioni, da Polcenigo a Pulfero, da Tramonti a Duino, da Pradibosco a Gorizia. “Abbiamo cercato di dare il più possibile una risposta lavorativa dilatata lungo tutto il periodo estivo ai nostri musicisti – spiega il direttore artistico Andrea Del Favero – ovviamente nei limiti delle possibilità economiche del nostro festival, perché crediamo sia un importante segnale di speranza, fiducia e motivazione”. I concerti saranno messi online sui canali social e su Udinese Tv a partire dal mese di agosto. Una serie di cartoline, video e sonore, da tutti i paesi solitamente toccati dalla nostra carovana estiva, sul tipo di quelle cartoline anni Quaranta e Cinquanta, spesso opera di significativi fotografi dell’opera (Brisighelli su tutti), con
tipiche ambientazioni dell’epoca e con quella leggera patina di kitsch che le hanno rese negli anni significativi oggetti da collezione, come ci ha insegnato il grande maestro Gillo Dorfles, che proprio a Spilimbergo ebbe grandi estimatori e collaboratori. Folkest in Cadore Il Cadore, con le suddivisioni territoriali, le tradizioni culturali, la lingua, le Regole e la Magnifica Comunità, sono un territorio che si presta naturalmente a un progetto culturale e turistico come quello di Folkest; un progetto speciale dedicato alla promozione della musica e alle tradizioni locali, con un ampio sguardo a un allargato orizzonte sonoro, fatto di stimoli e contaminazioni. Avevamo l’ambizione di supportare l’amministrazione comunale nella creazione di un grande evento a Misurina, ma è solo rimandato, anche questo al 2021. Quest’anno invece, il primo giorno di agosto ad Auronzo di Cadore si esibiranno il progetto Dalle Alpi alle Pampas con i due spettacoli Il viaggio di Miguel e il Quinteto Porteño, mentre l’8 agosto toccherà a Lune Troublante e Green Waves, e il 17 agosto sarà la volta della pièce teatrale e musicale La luce e le mani, sulla figura di Tina Modotti. Folkest a Capodistria Molti sono stati i grandi artisti che si sono esibiti nel capoluogo istriano grazie all’AIAS e a Folkest: da Joan Baez ad Angelo Branduardi, Joe Cocker, Goran Bregovic, Ron, Roberto Vecchioni, PFM, Shel Shapiro e moltissimi altri, facendo diventare gli eventi capodistriani una delle piazze principali di Folkest. Due sono gli appuntamenti che quest’anno si terranno nello spazio della Taverna in piazza Carpaccio il 22 agosto, con gli istriani Le C@tene e Perpetuum Mobile, mentre il 23 agosto I Nomadi, tra i miti della musica italiana, sempre grazie alla
collaborazione della CAN Capodistria e del Comune di Capodistria, supportati dal Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia. Folkest a Udine Suonno d’Ajere Udine ha sempre rappresentato uno dei fulcri dell’attività di Folkest. Quest’anno scenderà dal castello per proporre negli spazi cittadini uno spettacolo dedicato alla storia del lavoro friulano sulla Transiberiana, Irkutzk, Stazione di Irkutzk, in programma l’11 agosto in piazza Venerio a Udine e una riflessione su un artista friulano di grande spessore, un poliedrico personaggio che nella prima metà del Novecento ha segnato la vita culturale del Friuli con la sua presenza, Tita Marzuttini, al quale sarà dedicato il progetto Tite Grison che verrà presentato in piazza Venerio il 31 agosto e replicato a Cussignacco il 3 settembre, in collaborazione con l’Associazione Progetto Musica e il festival Nei suoni dei luoghi; un concerto su tematiche a cavallo tra il mondo classico e popolare, con Lino Straulino e La sedon salvadie e il gruppo Kujacustic. Folkest e il territorio, i concerti in regione Dopo le anteprime agostane di Folkest in Cadore e Folkest in Istria, lo svolgimento del festival nelle sale e in piccoli
spazi urbani del Friuli Venezia Giulia avverrà dal 17 settembre al 5 ottobre. L’integrazione tra proposta culturale e proposta artistica rivolta a un turismo culturale di profilo medio-alto sono da sempre il fiore all’occhiello di Folkest, insieme con il grande rapporto instaurato con tutti gli organizzatori. Il festival avrà inizio con una serata a tema con cena e prenotazione all’Antica Taverna di palazzo D’Attimis a Maniago (che vivrà altri importanti appuntamenti di Folkest): un’idea nuova per questo festival, in un luogo di grande fascino e grande prestigio, dove si potrà prima cenare e poi partecipare a un autentico evento musicale, abbinando un’eccellenza della musica folk con le grandi eccellenze gastronomiche che la nostra terra sa offrire. In linea con le disposizioni ministeriali, sarà necessaria ovviamente la prenotazione per presenziare a tutti gli Na Fuoia – foto Matteo Coda spettacoli di Folkest 2020. Informazioni sulle prenotazioni saranno fornite in seguito. Folkest e il sociale
Da quest’anno Folkest collabora con un affascinante progetto di turismo accessibile in alta quota, Il volo degli angeli, abbinato alla valorizzazione del territorio a livello turistico, inediti piatti con prodotti tipici locali ad alto tasso di bontà e creatività abbinati ai concerti di musica folk di Folkest. Visti i problemi contingenti, per quest’anno il progetto sarà limitato a soli tre giorni, nella speranza di poterlo ampliare nel 2021 ad un’intera settimana. Folkest a Spilimbergo Si concluderà a Spilimbergo, che di Folkest è la casa, nelle due prestigiose sedi del Teatro Miotto, per le fasi musicali, e il salone di Palazzo Tadea per Parole e Musica. La prima serata sarà dedicata a Neri Marcorè con Edoardo De Angelis in un’inedita versione teatrale di un dialogo musical culturale tra due amici di lungo corso. Largo spazio sarà dato al Premio Alberto Cesa, che vanta per l’artista vincitore una significativa dotazione grazie al Nuovo Imaie, per la realizzazione di una tournée. E poi tutta una serie di grandi artisti del folk, dalla regina della musica della Sardegna, Elena Ledda (direttrice artistica del Premio Parodi, lo ricordiamo), il siciliano Francesco Giunta (in collaborazione con il festival Frattempi – i segni del tempo), i Suonno d’ajere, splendidi vincitori del Premio Cesa nel 2019 e la Fanfara Station, trionfatori del Premio
Parodi 2019. Senza dimenticare Silvio Orlandi che dedicherà un omaggio alla grande ghirondista Michelle Fromentau, recentemente scomparsa, esibendosi su una stupenda ghironda del Berry che proprio l’artista francese scelse perché fosse regalata a Spilimbergo per il gemellaggio tra la cittadina del mosaico e la città di George Sand, La chatre. Premio Alberto Cesa I finalisti del premio Alberto Cesa 2020 sono: Bratiska – Italia Calimani – Toscana Carlo Pestelli – Piemonte Little Train Band – Italia Mesudì – Italia Musica Spiccia – Italia Politikos – Grecia/Italia Violoncelli Itineranti ft. Ana Pilat – Italia/Slovenia/Croazia I seminari di Folkest Quest’anno in collaborazione con l’Associazione Gottardo Tomat di Spilimbergo, si terrà nella cittadina del mosaico uno straordinario seminario sulla vocalità mediterranea, eccezionalmente tenuto da Elena Ledda, la “voce della Sardegna”, una delle più grandi artiste della world music mondiale. Folkest e Operaprima-Wien Da tre stagioni Operaprima-Wien presenta in Italia progetti di opere liriche che mirano a coinvolgere un’intera comunità (nello specifico quella di Pozzuolo del Friuli) per mettere in scena titoli del repertorio italiano. È il tentativo di orientarsi allo spirito della tradizione italiana che vedeva il teatro d’opera al centro dell’attività culturale cittadina
del ‘700-‘800. L’associazione Operaprima-Wien si è costituita nel 2011 sull’esperienza di Opernwerkstatt Wien che nella capitale austriaca è stata promotrice di spettacoli d’opera all’aperto, nel centro di Vienna, proponendo spesso titoli inusuali per i cartelloni dei teatri della città. Dal 2018 Operaprima-Wien è presente in regione Friuli Venezia- Giulia con una nuova serie di produzioni del repertorio lirico italiano. Nel 2019 è stato presentato il Don Pasquale al quale, nell’edizione 2020, seguirà l Elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Da quest’anno anche Folkest collabora con Operaprima- Wien condividendone gli intenti di coinvolgimento delle realtà del territorio e della distribuzione di proposte culturali. Enrico Liotti OCCIT’AMO I Dal 7 al 9 agosto 2020 arriva nelle Valli Po, Bronda e Infernotto il festival della cultura occitana VALLI PO BRONDA INFERNOTTO Venerdì 7 agosto – dalle ore 17.30 – 18.30
Paesana (Parco Lungo Po) IN VIAGGIO CON GIOVANNINO PERDIGIORNO Partendo dal celebre Giovannino Perdigiorno di Gianni Rodari, i partecipanti viaggeranno tra le sue filastrocche a suon di musica. Laboratori ludico-educativi realizzati con l’utilizzo di canti, movimento strutturato ed espressivo, strumentario convenzionale e non, attraverso la musica. – Età: 6-11 anni, massimo 8 partecipanti per gruppo – necessario arrivare 15 minuti prima dell’inizio Ingresso gratuito. Obbligatoria la prenotazione al numero +39 0175567840 Venerdì 7 agosto Paesana (via Roma – laboratorio, in caso di pioggia Sala Incontri) PROFUMO DELLE ERBE OFFICINALI Le essenze del territorio, vincitore di uno dei due trofei della riserva della biosfera transfrontaliera del Monviso. Presentato da Laboratorio Euphytos. Iscrizione obbligatoria – prenotare al numero +393291480685 o alla mail info@laboratorioeuphytos.it
Segnaliamo extra Occit’amo…. Dall’ 1 al 29 agosto Paesana (via Roma, Sala Polivalente, vicino Lungo Po) ART EXPO 2020 Mostra pittura, scultura e videoarte Venerdì 7 agosto – ore 21 Paesana (Lungo Po) SONADORS Concerto dei Sonadors, gruppo di musicisti che propongono la musica tradizionale della Val Vermenagna e la musica tradizionale occitana in chiave alternativa. I Sonadors sono: Roberto Avena (fisarmonica cromatica), Dario Avena (clarinetto), Michela Giordano (percussioni e voce), Fabrizio Carletto (basso e contrabbasso). Ingresso gratuito. Obbligatoria la prenotazione sul sito www.occitamo.it Sabato 8 agosto 2020 – ore 14.30 Bagnolo Piemonte – loc. Montoso SERGIO BERARDO presenta lo stage APPROCCIO ALLA GHIRONDA Un’occasione unica per apprendere la ghironda direttamente da Sergio Berardo. Appuntamento aperto anche ai principianti assoluti.
Per informazioni contattare Laura (+39 3485121488) o Flavia (+39 331 9101395) Sabato 8 agosto 2020 – ore 17 Bagnolo Piemonte – loc. Montoso (Sagrato della chiesa) SDRAIATO IN CIMA AL MONDO LA MIA STORIA DALLA VETTA DEL NANGA PARBAT ALL’INFERNO DEL GASHERBRUM VII CALA CIMENTI incontro letterario in collaborazione con FESTIVAL BORGATE DAL VIVO “Sono positivo al tampone per covid, e come se non bastasse mi hanno pure trovato un focolaio di polmonite a destra. È curioso come le prospettive e i valori cambino così rapidamente: solo poco più di una settimana fa mi apprestavo ad elaborare un programma di allenamento da fare in casa sui rulli oppure di corsa nei boschi qui intorno a casa. Avevo anche iniziato a pensare a dei video divertenti per combattere la noia dello stare tra le mura domestiche. Adesso la mia attenzione non è più al chilo o meno che ho preso per poter volare quella vela o no, ma è fissa alle tacchette del termometro, ad ogni respiro che non deve essere peggio di quello precedente. E così vado avanti, giorno dopo giorno. Il mio obiettivo ora non è arrivare in cima a una montagna, ma arrivare al giorno dopo nelle stesse condizioni attuali o, magari, anche un pochino meglio”. Ingresso gratuito. Obbligatoria la prenotazione sul sito www.borgatedalvivo.it
Sabato 8 agosto 2020 – ore 21 Barge (via Assarti, Ex Officina Ferroviaria) LOU SERIOL Nati nel 1992 come gruppo di musica trad Lou Seriol è diventato nel corso degli anni una delle band più longeve e conosciute del panorama della nuova musica tradizionale occitana. Dai primordi acustici alla formazione attuale il fil-rouge è quello della trad-innovazione rigorosamente in lingua d’Oc. Organetto diatonico, auti, voci vengono affiancati dai ritmi delle ballate occitane e il tutto viene rivisto e stravolto fondendo sonorità antiche con l’attualità pop e rock del tempo. Le influenze richiamano la pachanka, il reggae, il punk: il mix risulta esplosivo e coinvolgente. Brani tradizionali come Au pont de Mirabel diventano ballad storiche e nuove composizioni come Laiseme si annoverano come uno dei classici della nuova musica di composizione occitana. Innovare per non dimenticare, innovare per sentirsi vivi e far vivere una musica e una cultura pulsante nei cuori dei componenti della band, codificandola in mille sfaccettature ma facendo fede allo spirito popolare da cui si proviene. Lo spirito sicuramente è quello della festa ma anche e soprattutto la era rivendicazione della propria terra, veicolando la comunicazione dei grandi temi globali vicino a quelli locali senza mai dimenticare la sensibilizzazione e la riscoperta di una lingua e tradizione che continua a vivere, nelle musiche e nei testi delle canzoni, verso un pubblico che non sempre conosce la realtà Occitana ma soprattutto verso quel pubblico occitano che parla in lingua d’Oc. Oltre ai festeggiamenti per i 25 anni di attività rigorosamente sul palco, i Lou Seriol hanno appena pubblicato il nuovissimo disco di inediti Occitan. Ingresso gratuito.
Obbligatoria la prenotazione sul sito www.occitamo.it Domenica 9 agosto 2020 – ore 6.30 Crissolo (rifugio pian della Regina) AUTRE CHANT concerto all’alba Aubada Gli Autre Chant si propongono come una nuova espressione dello spirito Folk Rock Occitano che già ha dato vita negli anni passati a svariati gruppi di fama nazionale e internazionale. Vengono mescolati i classici canoni della musica occitana, celtica e del balfolk con quelli del punk, reggae e rock and roll puntando così sulla grande varietà degli strumenti folk tradizionali, affiancati con pari importanza di suono degli strumenti più elettrici ed “eretici”. Il gruppo nasce in Val Susa, a pochi chilometri da Torino nel 2011 dall’incontro dei fratelli Rizzo e Alessandro Strano. La formazione attuale è composta da Matteo Rizzo (chitarra elettrica e voce), Alessandro Zolt (fisarmonica, cornamusa, ghironda, flauti), Giorgio Damiano (violino), Martina Sangrali, (basso elettrico), Ivano Roberto (batteria). Sono stati pubblicati negli anni un album nel 2016 (Autre Chant) e due singoli nel 2017. Ingresso gratuito. Obbligatoria la prenotazione sul sito www.occitamo.it Domenica 9 agosto 2020 – ore 11 Crissolo (rifugio Pian della Regina)
DESTACHA LA DANÇA Stage danza con Daniela Mandrile Obbligatoria la prenotazione al +39 3397950104 Domenica 9 agosto 2020 – ore 18 Brondello (Chiesa Parrocchiale) SIMONETTA BAUDINO Ingresso gratuito. Obbligatoria la prenotazione sul sito www.occitamo.it Per garantire la partecipazione nel rispetto delle normative vigenti, una parte degli appuntamenti saranno su prenotazione. Tutte le informazioni, il calendario del festival e le modalità di prenotazione si trovano sempre aggiornate sul sito www.occitamo.it e sui profili social. Paolo Fresu, venerdì 31 luglio a Grado (Parco delle
Rose) per GradoJazz Venerdì 31 luglio a GradoJazz by Udin&Jazz, trentesima edizione torna un grande amico del Festival: Paolo Fresu con il suo quintetto in “Re-wanderlust”. Alle 17 al Velarium la presentazione del libro “La storia del sogno del piccolo Paulu”. Grande attesa per la chiusura del Festival con Francesco Cafiso e Stefano Bollani (1 agosto), già sold-out. La trentesima edizione di Grado Jazz by Udin&Jazz, organizzata da Euritmica prosegue venerdì 31 luglio, alle 21.30, con un’attesissima serata al Parco delle Rose, a Grado che ospita Paolo Fresu. Icona per eccellenza del jazz italiano e grande amico di Udin&Jazz, Paolo Fresu, porta a Grado “Re-wanderlust”, vecchie e nuove composizioni dello storico Quintetto, nato nel 1984 per volontà di Fresu e Roberto Cipelli. Con il quintetto (Paolo Fresu, tromba e flicorno; Tino Tracanna, sax tenore e soprano; Roberto Cipelli, pianoforte e Fender Rhodes electric piano; Attilio Zanchi, contrabbasso; Ettore Fioravanti, batteria) anche il giovane ma già affermato trombonista Filippo Vignato.
Nel pomeriggio, alle 17, al Velarium Spiaggia GIT, per Libri ed Autori a Grado Paolo Fresu presenta il suo libro “La storia del sogno del piccolo Paulu” (Vita Activa Ed.); l’incontro è condotto da Leonardo Tognon. Fresu nel libro racconta ai più piccoli la sua vita di bambino a Berchidda tra animali da cortile, amici e gite al mare con i genitori fino alla scoperta della musica e la sua scelta di vita, proprio come una fiaba. Il Festival si chiude sabato 1 agosto con un doppio concerto: “Confirmation” 5et feat. Francesco cafiso – celebrando Charlie Parker (1920 – 2020) e il piano solo di Stefano Bollani con “Piano Variations on Jesus Christ Superstar”, già sold-out in prevendita. Biglietti online su TicketOne; prenotazioni: tickets@euritmica.it. A Grado: Tabaccheria Thomann – Piazza Duca d’Aosta, 8 e Info&Tickets point, Largo San Grisogono. Le sere dei concerti, la biglietteria al Parco delle Rose apre alle 18. Al Parco delle Rose è attiva un’area food&drinks (cena durante i concerti su prenotazione +39 349
795 7889)
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