DIOCESI REGIONE ABRUZZO - della - SE TI TROVI IN DIFFICOLTÀ FINANZIARIE NON RICORRERE AGLI USURAI CONSULTACI!
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DIOCESI della REGIONE ABRUZZO SE TI TROVI IN DIFFICOLTÀ FINANZIARIE NON RICORRERE AGLI USURAI CONSULTACI! Federazione Abruzzo e Molise BCC Capofila
Per informazioni o richieste di prestito rivolgersi: Segreteria della Fondazione 67051 AVEZZANO Via Mons. Bagnoli, 65 - Tel. e Fax 0863.23453 email: jubil.az@virgilio.it Lunedì dalle 10.00 alle 12.30 Sabato dalle 10.00 alle 12.30 Uffici Diocesani di: 67100 L’AQUILA 66100 CHIETI P.zza Duomo, 33 - Tel. e Fax 0862.22277 Via Arcivescovado, 21 - Tel. 0871.334025 e-mail: jubil.aq@virgilio.it e-mail: jubil.ch@virgilio.it Mercoledì dalle 16.00 alle 19.00 Martedi dalle 10.30 alle 12.30 Giovedì dalle 10.30 alle 12.30 67039 SULMONA Viale Roosvelt, 10 - Tel. 0864.52736 66034 LANCIANO e-mail: jubil.su@virgilio.it Via G. Finamore, 30 - Tel. 0872.712648 Sabato dalle 11.00 alle 13.00 e-mail: jubil.lanciano@virgilio.it Sabato dalle 10.00 alle 12.00 65127 PESCARA Piazza S. Cetteo, 2 - Tel. e Fax 085.4549213 64100 TERAMO e-mail: jubil.pe@virgilio.it Via V. Veneto, 11 - Tel. 0861.241427 Mercoledì dalle 16.00 alle 19.00 e-mail: jubil.te@virgilio.it Sabato dalle 10.00 alle 12.00 Mercoledì dalle 15.00 alle 18.00 Sabato dalle 09.00 alle 12.00 M A N UA L E A N T I U S U R A 2
INDICE INTRODUZIONE .....................................................................................................................................................................................................pag. 4 CAPITOLO 1 Gli inganni dell’usura .....................................................................................................................................................................................................pag. 9 CAPITOLO 2 La minaccia dell’usura .....................................................................................................................................................................................................pag. 12 CAPITOLO 3 La via d’uscita .....................................................................................................................................................................................................pag. 14 CAPITOLO 4 Il decalogo antiusura .....................................................................................................................................................................................................pag. 17 CAPITOLO 5 Undici parole utili .....................................................................................................................................................................................................pag. 19 CAPITOLO 6 12 risposte alle tue domande .....................................................................................................................................................................................................pag. 22 M A N UA L E A N T I U S U R A 3
INTRODUZIONE La Fondazione Jubilaeum Onlus (Fondo di Solidarietà Anti Usura) eretta dai Vescovi di Avezzano - L’Aquila - Sulmona ha esteso la propria competenza operativa sull’intera regione Abruzzo attivando Sezioni anche nelle diocesi di Cheti/Vasto- Pecara/Penne - Lanciano/Ortona. Essa ha lo scopo di prevenire il ricorso agli usurai, in collaborazione con le Banche di Credito Cooperativo presenti nella regione Abruzzo mediante la concessione di prestiti a favore di famiglie o di singole persone che, per motivi di difficoltà economiche non possono accedere ai normali prestiti bancari. Si precisa che la Fondazione non dà sussidi né contributi a fondo perduto. I prestiti vengono concessi a norma della legge 108/’96. La Fondazione offre assistenza tecnico-giuridica a coloro che versano in difficoltà economico-finanziarie affinchè usufruiscano degli aiuti offerti dalla normativa vigente. È retta da un Consiglio di Amministrazione e si avvale di un comitato tecnico- giuridico composto da professionisti. Il servizio della Fondazione Jubilaeum viene prestato con riservatezza e cortesia da Volontari di collaudata professionalità (bancari, avvocati, commercialisti). Si ispira al principio cristiano della solidarietà e si propone di combattere il fenomeno dell’usura. M A N UA L E A N T I U S U R A 4
COSA FA ASCOLTA le richieste di persone e famiglie vittime dell’usura o che versano in condizioni di indebitamento o che sono a rischio di usura. Approfondisce le loro reali condizioni e le relative prospettive di soluzione; RICHIEDE ogni documentazione comprovante la domanda e sollecita la partecipa- zione delle comunità familiari e parrocchiali: • in fase istruttoria per collaborare ad una valutazione, la più obiettiva; • in fase di erogazione del prestito e di rientro, per sviluppare un impegno di sostegno e di vigilanza; RILASCIA le garanzie necessarie per accedere ai cosiddetti crediti personali qua- lora le persone e le famiglie abbiano capacità di ripresa; SVOLGE un’azione preventiva, di carattere educativo ed informativo, diffondendo una cultura ispirata ai valori della solidarietà e della sobrietà. Propone stili di vita - perso- nali, familiari e comunitari - che sappiano sviluppare un uso responsabile del denaro; PROMUOVE la cultura della legalità e la conoscenza delle leggi sull’usura, sul ra- cket, e di tutti i possibili aiuti per garantire i diritti e la dignità di quanti sono vittime degli usurai. OPERA nelle diocesi della Regione Abruzzo. M A N UA L E A N T I U S U R A 5
COSA NON FA NON EROGA direttamente prestiti, ma fornisce alle Banche di Credito Coope- rativo della regione Abruzzo le garanzie necessarie per poter accedere, a condizioni di favore, al credito ordinario, altrimenti negato; NON DÀ sussidi; NON LAVORA a sportello; NON FA interventi in presenza di una carente o lacunosa esposizione della situa- zione debitoria; NON HA la pretesa di risolvere complessivamente il problema dell’usura. Vuole, in- vece, fornire alle persone e alle famiglie un luogo competente ed accogliente di ascolto e di consulenza e, per quanto possibile, offre anche il percorso finanziario di recupero; NON È un organismo burocratico, ma una realtà che vive soprattutto del lavoro di decine di volontari con specifiche competenze professionali; NON PUÒ operare senza la fattiva collaborazione e l’impegno finanziario dei Cen- tri di ascolto delle parrocchie, delle zone pastorali, delle diocesi, e di quanti, soprattutto in famiglia possono dare vita a catene di solidarietà. M A N UA L E A N T I U S U R A 6
COME FUNZIONA Il primo ascolto delle persone che ne hanno fatto richiesta si svolge in modo decentrato per consentire un approfondimento maggiormente legato alle singole realtà territoriali. Ove ciò non è possibile, si realizza direttamente presso la sede della Fondazione. L’ascolto è finalizzato alla comprensione: • dell’effettiva situazione debitoria delle persone e del nucleo famigliare; • della reale capacità di reddito; • dell’eventuale rete famigliare o amicale di sostegno, dei percorsi di recupero possibili; Per la successiva fase istruttoria, è assolutamente necessaria ogni possibile collaborazione: in particolare viene chiesta alle singole parrocchie, al fine di valutare le reali condizioni del nucleo famigliare e predisporre forme di accompagnamento e di sostegno nel caso dell’effettiva erogazione delle garanzie. Se l’iter dell’istruttoria si conclude positivamente, la richiesta di prestito viene inviata alla Banca di Credito Cooperativo competente per territorio, la quale - anche in presenza delle garanzie - svolge un suo autonomo lavoro istruttorio. L’équipe decentrata o eventuali “tutori” svolgono un’azione di accompagnamento delle singole situazioni, fino alla soluzione della situazione debitoria. Ciò in funzione dell’effettivo recupero delle persone o delle famiglie e per rendere possibile - al momento del rientro del prestito - il reimpiego delle garanzie, a favore di altre persone o nuclei famigliari. La Fondazione è disponibile a formare e ad accogliere altri volontari per il servizio ed in alcuni casi assicura alle persone indebitate (in usura o a rischio di usura) dei “tutori”, volontari capaci di consigliare e orientare nelle situazioni di maggiore difficoltà. M A N UA L E A N T I U S U R A 7
MANUALE ANTIUSURA M A N UA L E A N T I U S U R A 8
CAPITOLO I Gli inganni dell’usura L’errore Alla base di una vicenda di usura, quasi sempre, vi è un errore compiuto dalla vittima che, sebbene meriti la nostra comprensione, non deve mai essere giustificata. Pensare di poter risolvere le proprie difficoltà finanziarie rivolgendosi ad un usuraio costituisce sempre, senza alcuna eccezione, un grave sbaglio. Colui che offre denaro con interessi sproporzionati o superiori ai limiti previsti dalla legge è solo uno che si arricchisce sulla pelle della povera vittima. Anche se il prestito usuraio può costituire un rimedio (ad esempio, evita il protesto di un assegno), esso è sempre provvisorio e avvia la vittima ad una sicura rovina. L’errore può manifestarsi in vari modi: • nel basarsi solo sul denaro avuto in prestito da una banca (in qualunque attività economica occorre avere un capitale proprio da rischiare), come nel caso di Michele [così chiameremo una ipotetica vittima dell’usura] che avvia un’attività senza disporre di capitali iniziali; • attraverso un errore di valutazione di chi vuole sviluppare la propria attività in un settore o in un momento di crisi; • attraverso una sopravvalutazione delle proprie capacità (“Ho già ottenuto questi risultati, ce la farò ancora”, oppure: “Riuscirò comunque a pagare gli interessi elevati”); • nell’incapacità a mantenere un rapporto equilibrato tra il proprio reddito e il tenore di vita; M A N UA L E A N T I U S U R A 9
• nell’irresponsabilità verso i debiti assunti che produce un livello insostenibile di indebitamento. Attenzione: bisogna sottrarsi all’illusione del commercio come lavoro facile con un guadagno sicuro. Aprire e gestire una bottega non solo richiede disponibilità di capitale ma anche una adeguata formazione professionale. La seduzione Michele, proprio in conseguenza dell’errore iniziale, si trova particolarmente esposto a quelle che sono le normali vicissitudini di un’attività commerciale (ritardi nel pagare i fornitori, pericolo di un assegno protestato, rapporti difficili con la banca o richiesta di rientro dalla scopertura): se non paga il fornitore della birra, perderà l’esclusiva e vedrà dissolversi le sue entusiastiche speranze per il futuro. Ha utilizzato tutte le somme disponibili in banca, i parenti non hanno più soldi da dare, trova tutte le porte chiuse. Ma incontra “la donna che gli sorride”, una “benefattrice” che si offre per risolvere “tutto” e che, immediatamente, apre la borsa e tira fuori il denaro che serve. In questo momento Michele non si sente una vittima, non ha coscienza dell’ingiustizia che subisce con l’imposizione di interessi astronomici; anzi, prova gratitudine per la signora che si “accontenta” della garanzia di un assegno da incassare dopo un mese. Ciò che conta per lui è avere il denaro. Attenzione: il prestito usuraio è una illusoria scorciatoia, il rimedio dura un attimo. L’usuraio non è mai un “benefattore”, è sempre e solo uno sfruttatore. Il labirinto Quel denaro prestato a strozzo, infatti, segnerà la rovina del giovane pizzaiolo. Il denaro prestato fa entrare in crisi la pizzeria, perché nessuna impresa può sostenere costi di produzione con interessi di oltre il 200% l’anno. Michele lavora solo per l’usuraio, tutti i suoi sacrifici arricchiscono il carnefice: più il tempo passa, più si rafforza la dipendenza, M A N UA L E A N T I U S U R A 10
avrà sempre bisogno di riceverà altri prestiti, si perderà nei debiti e negli interessi. Non ha più la bussola della propria vita, solo il carnefice, che sa dove arrivare, tiene il timone fermo verso la meta. Michele paga mese dopo mese, crede di intravedere la via d’uscita, ma si smarrisce sempre di più. Attenzione: la vittima ha un solo modo per uscire dal labirinto: denunciare, e denunciare prima possibile. Il vampiro Come l’animale insaziabile di sangue, l’usuraio, goccia dopo goccia, dissangua il povero pizzaiolo. Michele, dopo aver venduto la sua auto, dopo aver consumato i soldi della nonna, mette a rischio il bene più prezioso della propria famiglia: la casa di abitazione, acquistata dai genitori in una vita di duro lavoro. Il proseguire del rapporto usuraio porta alla completa distruzione della vittima e di tutte le persone a lui vicine, colpite non solo nei beni, ma anche negli affetti. Ormai, l’usuraio non ha più bisogno di sedurre, e presenta il suo volto minaccioso. E Michele deve avvertire la forza dell’intimidazione esercitata dagli “amici” dell’usuraio. Attenzione: l’usuraio non conosce il senso del limite, si ferma solo quando non trova più niente da prendere. M A N UA L E A N T I U S U R A 11
CAPITOLO 2 La minaccia dell’usura Il “cravattaro” L’usura è un fenomeno tanto antico quanto tollerato, di cui per tanto tempo non si è avvertita la pericolosità sociale. Le stesse sanzioni penali erano particolarmente blande, al punto che fino aI 1992 non era obbligatorio l’arresto neanche in caso di flagranza. Questa considerazione risponde ad un tempo in cui l’usura era esercitata dal “cravattaro” di quartiere, che svolgeva la sua attività in un ambito ristretto e con soggetti ben conosciuti. L’usura dei colletti bianchi Negli ultimi anni invece alla tradizionale attività del “cravattaro” si è affiancata quella di vere e proprie organizzazioni che agiscono attraverso insospettabili commercianti, commercialisti, professionisti, finanziarie. Inoltre, per l’aggravarsi delle difficoltà di tante piccole e piccolissime aziende e per il restringimento dell’accesso al credito, è cresciuto enormemente il numero delle vittime di usura che svolgono un’attività economica: all’usura ci si rivolge non solo per affrontare emergenze familiari ma per ottenere finanziamenti da utilizzare nell’impresa. L’usura mafiosa Quando l’attività usuraria viene svolta dalla mafia si innalza vertiginosamente la pericolosità del fenomeno: in questo caso la stessa riscossione dell’interesse usuraio può diventare un mezzo per il controllo o l’acquisizione della proprietà delle imprese. M A N UA L E A N T I U S U R A 12
L’usura, in questo modo, diventa un nuovo canale di riciclaggio del denaro e permette alla mafia di estendere il proprio controllo sul mondo economico (infatti, il vero padrone di un impresa è chi la finanzia). Una grave minaccia A seguito di questo nuovo configurarsi dei fenomeni usurai, il problema non si esaurisce più nell’ambito del rapporto tra vittima e carnefice, le conseguenze si ripercuotono sull’intera società e in particolare nei rapporti economici. L’usura è una minaccia all’impresa e al mercato. In primo luogo perché gli interessi usurari sono insostenibili per qualunque azienda; in secondo luogo perché viene meno quella condizione di parità tra le aziende che è la regola fondamentale del mercato; infine, soprattutto, perché in una situazione in cui gli imprenditori sono sottoposti a condizionamenti criminali si perde la motivazione a investire e a rischiare, a scapito delle possibilità di sviluppo e di benessere per tutta la collettività. M A N UA L E A N T I U S U R A 13
CAPITOLO 3 La via d’uscita La speranza La storia di Michele non ha un finale “chiuso”, anche se tende a finir male. Ci può essere qualche via d’uscita per il giovane pizzaiolo? Michele può ritrovare quella speranza distrutta dall’usura e ripensare al proprio futuro? Molto dipende da Michele stesso, dalla sua capacità di reagire e dagli aiuti che può ricevere. L’usurato è una vittima Nei confronti di chi si rivolge agli strozzini vi è sempre stato un forte pregiudizio : l’usurato appare come colui che, rivolgendosi allo strozzino, è causa della sua stessa sorte è come quello che ha compiuto un errore (non è un buon imprenditore, ha tentato investimenti sproporzionati, ecc.). Invece, con la nuova legge antiusura che ha istituito il “fondo di solidarietà per le vittime d’usura” si riconosce lo status di vittima a chi è strozzato dagli usurai, il quale, a prescindere dal livello di responsabilità personale, viene riconosciuto come vittima di una grave ingiustizia, compiuta da uno o più criminali, contro i quali lo Stato aiuta a ribellarsi. Serve la denuncia L’usura è un reato che può essere efficacemente contrastato solo con la collaborazione di chi ne è vittima, e più la vittima collabora, meglio si può combatterla. Nel processo la testimonianza dell’usurato è decisiva. Per questo motivo lo Stato, con la nuova legge, cerca di incoraggiare la denuncia delle vittime. M A N UA L E A N T I U S U R A 14
Il fondo di solidarietà • Lo Stato offre un prestito, a tasso zero e da restituire in cinque anni, pari agli interessi usurari che sono stati pagati e, in alcuni particolari casi, aiuta a risanare l’ammanco per il mancato guadagno e il deprezzamento del valore dell’azienda di chi ha pagato tassi usurari. • Questa provvidenza può essere richiesta solo dalle vittime d’usura che svolgono un’attività economica, per consentire il reinserimento nell’economia legale e per offrire loro un’opportunità per riprendere l’attività, correggendo l’impostazione aziendale (per non ripetere l’errore), con la continua verifica dell’utilizzazione delle somme, nella prospettiva della restituzione del prestito. La domanda deve contenere un piano di investimento con l’indicazione delle modalità di utilizzazione delle somme richieste. La legge, in questo modo, interviene per salvaguardare la libertà di impresa e del mercato. • La condizione per accedere ai benefici è che la vittima denunci all’autorità giudiziaria gli usurai e collabori attivamente al perseguimento del reato. La denuncia è necessaria perché spezza il cordone che lega la vittima al carnefice e rende efficace l’aiuto: sostenere chi continua a essere vittima d’usura comporta il rischio che il denaro finisca nelle tasche dell’usuraio. Quando si denuncia, inoltre, diminuisce il rischio di violenza: le intimidazioni avvengono sempre all’interno della relazione di usura per superare resistenze ed esitazioni. Denunciando si corrono meno rischi e si è più sicuri. Il fondo di prevenzione Con la nuova legge antiusura è stato istituito anche il Fondo di prevenzione, attraverso il quale lo Stato offre dei finanziamenti alle fondazioni antiusura affinché, dopo una adeguata e approfondita valutazione, possano offrire una garanzia agli istituti di credito fino alla copertura dell’intero rischio. In tal modo si offre un’alternativa al ricorso all’usura per chi si trova in una condizione di grave difficoltà finanziaria ed è un soggetto a rischio: non facendo prevalere solo principi di natura economica, ma anche quelli di solidarietà, si possono sottrarre potenziali “clienti” al mercato illegale del denaro. Anche i consorzi M A N UA L E A N T I U S U R A 15
fidi possono costituire dei fondi speciali a favore degli operatori economici in difficoltà assumendosi un rischio fino all’80%. Non solo Solidarietà Deve essere chiaro che in nessun caso si deve giustificare il ricorso all’usura, neanche di fronte a gravi e drammatiche difficoltà economiche e finanziarie. Non solo perché si alimenta un’attività criminale, ma anche perché si compromette definitivamente la propria condizione. Tuttavia, chi cerca l’usuraio, anche se compie un errore, non può essere oggetto di una colpevolizzazione che Io spingerà alla rassegnata accettazione del proprio destino, produrrà vergogna e gli renderà difficile ribellarsi. Bisogna anche evitare la giustificazione di uno stato di assoluta necessità (“non aveva alcuna alternativa, doveva per forza ricorrere all’usura” oppure “a seguito dell’ingiustizia del credito, per colpa delle banche, ecc.”) e avere verso la vittima un approccio critico. All’usurato bisogna offrire aiuti e solidarietà per evitare che continui a vivere in solitudine e di nascosto il proprio dramma. Il volontariato In questi anni sono nate varie iniziative di solidarietà nei confronti di chi è vittima d’usura, di chi lo potrebbe essere o di chi Io è stato. Le fondazioni antiusura nate su iniziativa del mondo religioso hanno costituito dei “fondi rischio” per garantire l’elargizione di prestiti a chi potrebbe ricorrere all’usura. Si tratta di importanti iniziative di prevenzione per sottrarre clienti al mercato dell’usura. L’associazionismo laico ha invece dato vita agli ambulatori antiusura che, avvalendosi dell’apporto volontario di professionisti (penalisti, civilisti, commercialisti, psicologi, esperti bancari, ecc.), offrono solidarietà e consulenza professionale indirizzate a favorire il reinserimento degli usurati nell’economia e nella normale vita civile. M A N UA L E A N T I U S U R A 16
CAPITOLO 4 Il decalogo antiusura 1. Se la banca ti nega un prestito e ti sembra un’ingiustizia, cerca di ottenere una motivazione per il diniego e sforzati di capire. 2. Denuncia subito se qualcuno ti indica altri (privati o finanziarie) cui rivolgerti per avere un prestito. 3. Leggi con attenzione tutte le clausole contrattuali quando ti viene concesso il credito. Tanto i tassi che ti vengono proposti quanto le altre condizioni possono essere contrattate. 4. Cerca di concordare sempre un piano di rientro se improvvisamente la banca ti chiede il rimborso del credito. Cerca di evitare gli sconfinamenti (il denaro costa di più e tu sei in una posizione di debolezza). 5. Quando ti rivolgi ad una finanziaria assicurati che sia abilitata a esercitare il credito. Assicurati sempre che tutte le condizioni risultino dal contratto. 6. Non rivolgerti mai, per nessuna ragione, a chi ti offre denaro in prestito con rapide procedure chiedendoti in cambio interessi elevati o altre pesanti condizioni. Ricordati che l’usuraio non ti sarà mai amico, non sarà mai il tuo salvatore, ma il tuo carnefice. M A N UA L E A N T I U S U R A 17
7. Rivolgiti ad un Consorzio fidi o alla Fondazione antiusura più vicina alla tua città se nessuna banca o finanziaria è in grado di garantirti un prestito. 8. Denuncia prima possibile l’usuraio. Non esitare a rivolgerti alle autorità di polizia. Non perdere mai tempo: prima denunci e maggiori sono le possibilità di tornare alla vita normale. Adesso esiste una legge che aiuta le vittime d’usura che hanno denunciato. 9. Fatti furbo. Cerca di segnare sempre tutti i movimenti di contante e di titoli, tutti i “dare” ed avere: possono essere decisivi come prova del tuo sfruttamento usurario. Quando ti incontri con l’usurario cerca di registrare le conversazioni o di avere testimoni. 10. Fai valere i tuoi diritti. Mai l’usuraio può presentare istanze di fallimento contro di te e se viene accertato il rapporto usurario non sono dovuti interessi. Non dimenticare che un’azione civile, alle volte, può essere sospesa quando è pendente un procedimento penale per usura. In ogni caso non restare mai solo: cerca il sostegno di un’associazione di categoria, di un’associazione antiracket e di una fondazione o associazione antiusura. M A N UA L E A N T I U S U R A 18
CAPITOLO 5 Undici parole utili AFFIDAMENTO E’ la fiducia che la banca attribuisce a chi chiede un prestito con la concessione di credito sul conto corrente. Invece, il mutuo è un prestito di media o lunga durata da restituire mediante il pagamento di rate e, di solito, è finalizzato all’acquisto o alla costruzione di un bene immobile. ASSEGNO E’ la disposizione di pagamento che un soggetto (correntista) da’ alla banca a valere sulle proprie disponibilità. La cambiale è una promessa di pagamento ad un certo termine. L’emissione di assegni senza la necessaria copertura può essere punita penalmente. L’insolvenza nel pagamento di questi titoli da’ luogo al protesto. BANCA E’ un’azienda che raccoglie il risparmio e lo investe effettuando finanziamenti. Invece, le società finanziarie possono concedere solo prestiti (personali, al consumo,ecc), mentre le società di intermediazione (sim) mettono in contatto il cliente con una banca o una finanziaria. FIDEIUSSIONE E’ una garanzia personale con la quale clienti di provata solvibilità garantiscono un credito. M A N UA L E A N T I U S U R A 19
FONDI RISCHIO Le cooperative di garanzia (confidi) sono promosse dalle associazioni di categoria i cui soci costituiscono un fondo rischi da offrire a garanzia dei prestiti erogati agli associati dagli istituti di credito. I confidi intervengono con una garanzia fino alla metà dell’importo. E’ uno strumento che agevola notevolmente la concessione del credito. GARANZIA E’ l’impegno a soddisfare un’obbligazione propria o altrui. Può essere reale (quando è sulla cosa) e personale. L’ipoteca è garanzia reale e insiste sull’immobile. La garanzia personale è l’obbligo che si assume con la firma. INTERESSE E’ il costo dell’uso di un capitale non proprio. Esso varia col variare del tasso ufficiale di sconto (TUR) che viene assunto come indice del “costo del denaro”. PROTESTO E’ l’atto con cui si certifica che un debito (costituito da un titolo di credito) non è stato onorato. La certificazione avviene tramite notaio o segretario comunale. Si può pro¬testare una cambiale o un assegno. I nominativi protestati compaiono sul bollettino dei protesti pubblicato a cura della Camera di commercio. Chi è protestato non può accedere ai canali del credito bancario. SCONFINAMENTO Quando il debito verso la banca supera la linea di credito consentita si produce uno sconfinamento (extra-fido) che è da evitare in quanto il tasso d’interesse è notevolmente più alto. M A N UA L E A N T I U S U R A 20
TAEG Il TAEG (tasso annuo effettivo globale) comprende oltre al tasso nominale anche i costi necessari per la concessione di un prestito. Il TAEG deve essere sempre indicato nei contratti sottoscritti. TASSO USURARIO Con la nuova legge antiusura (n. 108/1996) è stato stabilito che un tasso è usurario quando supera della metà la media dei tassi di interesse praticati da banche e da intermediari finanziari. Nella nuova legge rimane la possibilità del giudice di valutare come usurario un tasso sproporzionato quando la parte offesa si trova in “condizioni di difficoltà economica e finanziaria”. M A N UA L E A N T I U S U R A 21
CAPITOLO 6 12 Risposte alle tue Domande 1. CHE COS’È L’USURA? L’usura è un reato che consiste nel concedere un prestito ad un tasso d’interesse superiore al cosiddetto “tasso soglia”, che si calcola aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio (TEGM) relativo ai vari tipi di operazioni creditizie, rilevato ogni tre mesi dal Ministero del Tesoro e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Le dimensioni del fenomeno sono difficili da definire perché, a fronte di pochi che denunciano la propria situazione, la maggioranza cerca ancora di affrontarla senza chiedere aiuto, anche se lo Stato ha provveduto a varare nuove ed efficaci leggi a sostegno sia di chi è in difficoltà economiche, sia di chi è soggetto ad usura. 2. CHI È L’USURAIO? La figura classica dell’usuraio è quella del “cravattaro”di quartiere, che opera in un ambito ristretto ed offre prestiti, impiegando proprie risorse, a famiglie, artigiani, commercianti in momentanea difficoltà economica. Ci sono poi organizzazioni che, attraverso finanziarie, commercialisti, professionisti, ecc., offrono finanziamenti ad altissimo interesse sia ai singoli sia a piccole e piccolissime imprese. Infine, c’è l’usura della criminalità organizzata, che utilizza questo strumento per riciclare denaro ed estendere il proprio controllo sul tessuto economico. Di fronte all’aggravarsi della pericolosità del fenomeno, il Parlamento ha approvato la Legge 108/1996, che definisce meglio il reato di usura e inasprisce le pene per chi lo commette, prevedendo anche il sequestro e la confisca dei beni dell’usuraio. 3. CHI È L’USURATO? È una vittima. Chi finisce nelle mani di un usuraio commette sempre un errore, poiché non M A N UA L E A N T I U S U R A 22
ha saputo affrontare nella giusta maniera la propria situazione di difficoltà economica. Tuttavia, egli è comunque una vittima, che va aiutata affinché trovi la forza di denunciare l’usuraio e diventare, così, l’artefice della propria liberazione. 4. QUALI SONO I SOGGETTI CHE POSSONO CONCEDERE PRESTITI? - Le banche, italiane o straniere, iscritte in un apposito albo presso la Banca d’Italia, che si può consultare in ogni filiale della stessa Bankitalia. - Le banche comunitarie autorizzate nel Paese d’origine e le banche extra-comunitarie specificamente autorizzate dalla Banca d’Italia anche se non hanno succursali in Italia. - Le società finanziarie iscritte nell’Elenco generale degli intermediari operanti nel settore finanziario, curato dall’Ufficio italiano cambi. Chiunque altro svolga attività finanziaria prestando denaro al pubblico, commette reato di abusivismo finanziario o bancario punibile con la reclusione e con una pena pecuniaria. 5. COME POSSO SCEGLIERE L’OFFERTA PIU’ CONVENIENTE? La legge dispone che le banche e le società finanziarie, nei locali aperti al pubblico, debbano esporre la tabella aggiornata dei TEGM riferiti ai vari tipi di operazioni creditizie. Esse, inoltre, sono tenute a pubblicizzare tutte le condizioni economiche delle operazioni e dei servizi offerti (tassi d’interesse, prezzi, spese, ecc.): solo così è possibile il raffronto tra le proposte ed una scelta consapevole. Infine, nei contratti di finanziamento devono sempre essere indicati il tasso d’interesse ed ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi gli eventuali interessi di mora. 6. COME DEVO COMPORTARMI CON LE BANCHE O LE SOCIETA’ FINANZIARIE? Se un dipendente di banca o di società finanziaria ti comunica la mancata concessione del prestito, chiedi spiegazioni, anche andando dai suoi superiori. Ogni banca ha un ufficio reclami, M A N UA L E A N T I U S U R A 23
che verificherà se l’operato relativo al tuo rapporto contrattuale sia stato corretto. Se poi qualcuno della banca o finanziaria ti indica altri soggetti, non abilitati dallo Stato, che potrebbero offrirti denaro, ricordati che commette un reato. 7. CHE FARE SE NON RIESCO AD OTTENERE IL PRESTITO DI CUI HO BISOGNO? Lo Stato ha istituito in favore dei singoli e degli operatori economici, presso il Ministero del Tesoro, il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura, che mette a disposizione dei Confidi (organismi locali con una struttura cooperativa o consortile) e delle Fondazioni antiusura somme di denaro per facilitare, attraverso garanzie, il prestito dalle banche. Gli imprenditori devono rivolgersi ai Confidi, che possono fornire garanzie per le richieste di finanziamento delle piccole e medie imprese ad elevato rischio finanziario. I privati devono rivolgersi alle Fondazioni antiusura riconosciute ed iscritte in un apposito elenco tenuto dal Ministero del Tesoro, che possono fungere da garanti per ottenere un prestito. 8. MI SONO GIA’ RIVOLTO ALL’USURAIO. CHE COSA DEVO FARE? Uscire da questa situazione denunciando l’usuraio. Una volta sporta la denuncia, lo Stato, attraverso il Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura, offre all’operatore economico la possibilità di un aiuto per reinserirsi nel circuito dell’economia legale. 9. IN CHE COSA CONSISTE L’AIUTO ECONOMICO PER CHI DENUNCIA? Il Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura concede - se ricorrono le condizioni - mutui senza interessi di durata non superiore ai cinque anni a vantaggio di imprenditori, commercianti, artigiani già vittime dell’usura e che risultino parte offesa nel relativo procedimento penale. M A N UA L E A N T I U S U R A 24
L’importo del mutuo è commisurato agli interessi usurari effettivamente pagati e, in casi di particolare gravità, può tenere conto anche di ulteriori rilevanti danni derivanti da perdite o da mancato guadagno. L’importo che si può ottenere dev’essere non solo compatibile con la situazione debitoria del richiedente ma, soprattutto, utile al suo reinserimento nell’economia legale. 10. QUALI SONO LE CONDIZIONI PER ACCEDERE AL MUTUO? Condizioni fondamentali per avere diritto al mutuo sono: • esercitare un’attività commerciale, imprenditoriale, artigianale o professionale; • risultare parte offesa nel relativo procedimento penale per fatti di usura verificatisi a partire dal 1° gennaio 1996, oppure, per i casi precedenti, risultare parte offesa in un procedimento penale di primo grado che sia in corso successivamente al 24 marzo 1996, data dell’entrata in vigore della Legge 108/1996. La domanda, infine, dev’essere corredata di un piano d’investimento per il reinserimento dell’usurato nell’economia legale e di un piano di restituzione dell’importo del mutuo. 11. A CHI DEVO FARE DOMANDA E CHI DECIDE IL CONTRIBUTO? La domanda di accesso al Fondo di solidarietà va presentata alla Prefettura della provincia in cui è avvenuto il reato di usura, entro e non oltre 180 giorni dalla data della denuncia o da quella in cui la parte offesa ha notizia dell’inizio delle indagini. La decisione sulla concessione o meno del contributo spetta al Comitato di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura. Il mutuo viene concesso dopo il rinvio a giudizio dell’usuraio, ma in caso di comprovata necessità, e previo parere favorevole del Pubblico Ministero, il richiedente può ottenere un anticipo fino al 50% del mutuo. 12. A CHI POSSO RIVOLGERMI PER SAPERNE DI PIU’? Numerose sono le strutture sul territorio schierate nella lotta contro l’usura: Prefetture, Confidi, Fondazioni antiusura, associazioni di categoria e di difesa dei consumatori, sportelli di enti locali, ecc. M A N UA L E A N T I U S U R A 25
Federazione Abruzzo Federazionee Molise Abruzzo e Molise Via Avezzano, 2 - PESCARA - Tel. 085 2056799 - Fax 085 2058904 Via Avezzano,www.fedam.it 2 - PESCARA- -e-mail: Tel. 085farinas@fedam.bcc.it 2056799 - Fax 085 2058904 www.fedam.it - e-mail: farinas@fedam.bcc.it Via Brigata Alpina Julia, 6 - 66041 ATESSA (CH) Tel.Brigata Via 0872 Alpina 85931 Julia, - Fax60872 850333 - 66041 ATESSA (CH) BCC Capofila Filiali: Tel. 0872 Atessa, 85931 Casalbordino, Piazzano di Atessa, - Fax 0872 850333 BCC Capofila Filiali: Atessa, Casalbordino, Piazzano diGiuliano Castiglione Messer Marino, Agnone, Atessa, Teatino, Canosa Sannita, Miglianico,Messer Castiglione Scerni, Villa Santa Marino, Maria, Giuliano Agnone, Chieti, Selva di Altino. Teatino, Canosa Sannita, Miglianico, Scerni, Villa Santa Maria, Chieti, Selva di Altino. Via Duca Degli Abruzzi, 103 - 66050 SAN SALVO (CH) Valle del Trigno Tel.Duca Via 0873Degli 34521 - Fax 0873 Abruzzi, 103 - 345250 66050 SAN SALVO (CH) Valle del Trigno Filiali: San Salvo, Mafalda, Tel. 0873 34521 - Fax 0873 Vasto, Trivento, 345250 S.Angelo Filiali: Limosano. San Salvo, Mafalda, Vasto, Trivento, S.Angelo Limosano. Abruzzese Via Umberto I, 78/80 - 65010 CAPPELLE SUL TAVO (PE) Cappelle sul Tavo Tel.Umberto Via 085 44741 - Fax-085 I, 78/80 4470199 65010 CAPPELLE SUL TAVO (PE) Abruzzese Filiali: Tel. 085Cappelle 44741 - sul FaxTavo, 085 Montesilvano, 4470199 Pescara Colli, Cappelle sul Tavo Villanova di Cepagatti, Pescara c.c. “Il Pescara Filiali: Cappelle sul Tavo, Montesilvano, Mulino”,Colli, Collecorvino, Montesilvano Sud, Moscufo, Chieti Scalo. Villanova di Cepagatti, Pescara c.c. “Il Mulino”, Collecorvino, Montesilvano Sud, Moscufo, Chieti Scalo. Via Antonio Gramsci, 136 - 67035 PRATOLA PELIGNA (AQ) Pratola Peligna Tel.Antonio 0864 273127 - Fax Via Gramsci, 1360864 272002 - 67035 PRATOLA PELIGNA (AQ) Pratola Peligna Filiali: Tel. 0864 Pratola 273127Peligna, - FaxCorfinio, Sulmona, Popoli, 0864 272002 Vittorito, Filiali: Bussi Pratola sul Tirino, Peligna, Castiglione Corfinio, Sulmona,a Popoli, Casauria. Vittorito, Bussi sul Tirino, Castiglione a Casauria. M A N UA L E A N T I U S U R A 26
Federazione Abruzzo e Molise Federazione Abruzzo e Molise Via Avezzano, 2 - PESCARA - Tel. 085 2056799 - Fax 085 2058904 Via Avezzano,www.fedam.it 2 - PESCARA- -e-mail: Tel. 085farinas@fedam.bcc.it 2056799 - Fax 085 2058904 www.fedam.it - e-mail: farinas@fedam.bcc.it Castiglione Viale Umberto I - 64034 CASTIGLIONE M.R. (TE) Messer Raimondo Tel. 0861 Viale 9941I -- 64034 Umberto Fax 0861 994215 CASTIGLIONE M.R. (TE) Castiglione Messer Raimondo Filiali: Tel. 0861 Castiglione 9941 - Fax M.0861 Raimondo, 994215Penne, Loreto Aprutino, Pianella, Rosciano, Filiali: Cerratina, Castiglione M. Raimondo, Penne, Loreto Aprutino, Pianella, Città S. Angelo, Rosciano, Cerratina, Elice, Silvi Marina, Pineto. Città S. Angelo, Elice, Silvi Marina, Pineto. Via Crucioli, 3 - 64100 TERAMO Teramo Tel.Crucioli, Via 0861 25691 - FaxTERAMO 3 - 64100 085 2569333 Teramo Filiali: Tel. 0861 Tortoreto 25691 -Lido, Castelnuovo Fax 085 2569333V., Teramo (via Crucioli), Teramo (ViaTortoreto Filiali: Argentina), Montorio Lido, al Vomano, Castelnuovo S.Egidio V., Teramo (viaalla Vibrata,Teramo Crucioli), S.Atto. (Via Argentina), Montorio al Vomano, S.Egidio alla Vibrata, S.Atto. Corso Elio Adriano, 1/3 - 64032 ATRI (TE) Adriatico Teramano Tel. 085 Corso Elio8798445 Adriano,-1/3 Fax- 085 8798447 64032 ATRI (TE) Adriatico Teramano Filiali: Tel. 085Atri, Mosciano 8798445 - FaxS.Angelo, Mosciano S. Angelo (paese), Roseto 085 8798447 degliAtri, Filiali: Abruzzi, Giulianova. Mosciano S.Angelo, Mosciano S. Angelo (paese), Roseto degli Abruzzi, Giulianova. C.da Salara, 33 - 64030 BASCIANO (TE) Basciano Tel. 0861 C.da Salara,650065 - FaxBASCIANO 33 - 64030 0861 650080(TE) Basciano Filiali: Basciano, Castel Castagna, Tel. 0861 650065 - Fax 0861 650080 Isola Gran Sasso, S.Nicolò a Tordino, Teramo. Filiali: Basciano, Castel Castagna, Isola Gran Sasso, S.Nicolò a Tordino, Teramo. M A N UA L E A N T I U S U R A 27
Impaginazione grafica: Studio Comunika - Atessa Stampa: Litografia Caporale - Atessa
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