DIDATTICA PER LE DISABILITÀ SENSORIALI - Prof.ssa Maria Chiara Barchi
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Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione DIDATTICA PER LE DISABILITÀ SENSORIALI TERZA LEZIONE 28 AGOSTO 2019 Prof.ssa Maria Chiara Barchi m.barchi@unimc.it
La cecità separa le persone dalle cose. La sordità separa le persone dalle persone. –Helen Keller-
IL DEFICIT UDITIVO Che cos’è? E’ la condizione patologica caratterizzata da una perdita totale o parziale dell’udito .
SORDITÀ TRASMISSIVA Se la lesione impedisce la normale trasmissione del suono si parla di IPOACUSIA TRASMISSIVA. Essa può essere dovuta a un IMPEDIMENTO NELLA TRASMISSIONE DEL SUONO localizzato a livello di: - PADIGLIONE AURICOLARE; - CONDOTTO UDITIVO ESTERNO; - CASSA TIMPANICA; - LIQUIDI LABIRINTICI. Le CAUSE più frequenti in età evolutiva sono quelle congenite (agenesia del padiglione e/o del condotto uditivo esterno), un tappo di cerume spesso causato da una scorretta igiene orale, la presenza di secrezioni sieromucose nella cassa timpanica (otiti medie). L’entità della perdita uditiva per un problema di tipo trasmissivo non è mai grave e non supera i 60 dB.
SORDITÀ PERCETTIVA Le sordità PERCETTIVE o NEUROSENSORIALI sono quelle nelle quali la perdita uditiva è dovuta a un DANNO NELLE CELLULE UDITIVE o ALLE FIBRE DEL NERVO ACUSTICO pe cui VIENE A MANCARE IL PRIMO RECETTORE DELLO STIMOLO UDITIVO, capace di processarlo e inviarlo ai centri superiori. La lesione può interessare in modo più o meno grave l’orecchio interno (sordità COCLEARE) o il nervo acustico (sordità RETROCOCLEARE). CAUSE: - in età evolutiva, cause genetiche (alterazione cromosomica) o nelle sordità acquisite, cause infettive, vascolari, degenerative, traumatiche, tumorali; - nell’adulto, tra le cause più frequenti rileviamo la presbiacusia, il trauma acustico cronico (es. discoteca), il neurinoma, l’uso di farmaci tossici. Fra le cause virali di ipoacusia neurosensoriale monolaterale ricordiamo la sordità da infezione complicata dalla parotite endemica.
SORDITÀ CENTRALE Le IPOACUSIE CENTRALI sono quelle forme di perdita uditiva nelle quali il danno è localizzato a livello del tronco encefalico o nelle strutture ad esso superiori. In questi casi la difficoltà del soggetto è legata alla COMPRENSIONE DEL SEGNALE VERBALE. Si usa quindi il termine SORDITÀ CENTRALE COMPLETA quando non si rileva alcuna soglia uditiva per i toni puri, mentre si parla di AGNOSIA UDITIVA se il soggetto presenta incapacità a identificare i suoni pur in presenza di una soglia uditiva normale.
FORME MISTE Nelle forme miste si associa una componente NEUROSENSORIALE a una TRASMISSIVA. L’esempio può essere quello di un bambino con ipoacusia neurosensoriale e con otite catarrale. Si parla di forme miste anche per l’associazione tra un’ipoacusia trasmissiva e centrale ecc.
SORDITÀ FUNZIONALE Si definiscono sordità funzionali le ipoacusie nelle quali non è presente alcuna alterazione nel meccanismo di trasmissione e/o di ricezione del suono. Stiamo parlando delle forme di sordità SIMULATA nelle quali il soggetto finge di non sentire (per un qualche tipo di guadagno personale) o quando, per problemi di natura psichiatrica, il soggetto ignora lo stimolo uditivo.
LA SORDITÀ A seconda se la lesione colpisce uno solo o entrambi i sistemi uditivi distinguiamo le forme: - MONOLATERALI; - BILATERALI SIMMETRICHE; - BILATERALI ASIMMETRICHE.
CAUSE DELL’IPOACUSIA →IPOACUSIA TRASMISSIVA malformazioni congenite infezioni dell’orecchio →IPOACUSIA NEUROSENSORIALE trauma acustico rosolia,parotite, meningite →IPOACUSIA MISTA trasmissiva + neurosensoriale →IPOACUSIA CENTRALE ( il suono non raggiunge il cervello) malattie o malformazioni del cervello.
GRADI DI SORDITÀ - LIEVE: la soglia si situa tra 20 e 40 dB. Difficoltà nella percezione della voce bisbigliata. - MEDIA: la soglia è fra 40 e 70 dB. La voce emessa a livello di normale conversazione non viene udita perfettamente; ad intensità superiore la persona percepisce i suoni, ma ha una certa difficoltà nel discriminare le parole. In particolare, se il deficit uditivo è presente in un bambino dalla nascita o nel primo periodo di vita, l’acquisizione del linguaggio avverrà in modo limitato, alterato e sempre con un certo ritardo nel tempo.
- GRAVE: soglia tra 70 e 90 dB. La persona percepisce solo alcuni suoni delle parole anche se pronunciate a intensità elevata. - PROFONDA: soglia uguale o superiore a 90 dB. La parola non viene assolutamente udita per cui non è possibile alcuna forma spontanea di apprendimento del linguaggio verbale.
POSSIBILI PROBLEMI ➔ IPOACUSIA LIEVE = difficoltà nella percezione di alcune consonanti ➔ IPOACUSIA MEDIA = ritardo di acquisizione fonemica ➔ IPOACUSIA MODERATA= ritardo del linguaggio e dell’apprendimento e, in alcuni casi, aggiunta del sostegno a scuola. ➔ IPOACUSIA SEVERA = ritardo dell’apprendimento; interventi riabilitativi e obbligo del sostegno ➔ IPOACUSIA PROFONDA= gravi problemi di linguaggio e apprendimento.
Nei Paesi occidentali 1 bambino su 1000 presenta sordità grave e il 95 % nasce da genitori udenti.
PROTESI ACUSTICA E IMPIANTO COCLEARE L’impianto cocleare è un dispositivo elettronico, parte del La protesi acustica è un quale impiantato amplificatore. I maggiori chirurgicamente nell’orecchio interno e parte indossato inconvenienti sono esternamente. Fornisce impulsi l’amplificazione dei rumori di elettrici direttamente alle fibre del fondo e l’affaticamento nervo acustico bypassando le cellule dell’orecchio interno uditivo. danneggiate.
Cause che determinano handicap uditivo - Ereditarie - Acquisite
Le sordità ereditarie possono essere divise in due gruppi Sordità non sincroniche (70%) la perdita d’udito è l’unico sintomo presente Sordità sincroniche (30%) la perdita d’udito si associa ad altri sintomi e/o manifestazioni cliniche
Le sordità acquisite possono insorgere durante tre fasi: ➢ Prenatale dovute a malattie virali (come la rosolia) o all’assunzione di sostanze tossiche durante la gravidanza ➢ perinatale dovute a complicazioni, trattamento ostetrico, anossia ➢ post – natale causate da malattie infettive abbastanza gravi come la meningite
SVILUPPO DELL’INDIVIDUO CON DEFICIT UDITIVO
L’AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA atteggiamenti negativi portano a non scoraggiarsi di fronte alla disabilità del proprio impulsività, bassa figlio iperprotezione autostima, aggressività del bambino sordo
La difficoltà è quella di sperimentare l’ESSERE CON, porre in atto una comunicazione ricca e profonda. Ciò permette una MATURAZIONE LINGUISTICA E COGNITIVA che non ha niente in meno di quella dei coetanei udenti.
LA COGNITIVITA’ LA SORDITA’ E’ NON cognitivo quindi ai bambini sordi non un deficit manca la capacità di sensoriale acquisire una lingua
IL LINGUAGGIO La sordità non comporta la mancanza di abilità linguistiche. Il bambino udente nel corso dei primi anni di vita acquisisce spontaneamente la lingua italiana. Per il bambino sordo l’input uditivo è carente o assente per cui la lingua non arriva al ‘destinatario’. Egli apprende la lingua parlata più tardi e con fatica, senza garanzia di risultato ottimale
UDITO LINGUAGGIO NORMALE NORMALE LIEVE NORMALE DISLALIE MODERATA RITARDO DISLALIE RITARDO SEVERA RIDUZIONE PROFONDA ASSENZA
LA LINGUA PARLATA arriva all’alunno normodotato arriva all’alunno attraverso L’UDITO mentre sordo attraverso la VISTA
Ai bambini sordi non manca la capacità di acquisire una lingua. Manca la capacità di imparare in modo spontaneo la lingua parlata perché essa viaggia nella modalità sensoriale deficitaria.
IL LINGUAGGIO: L’ITALIANO E LA LINGUA DEI SEGNI ➔ Molti sordi utilizzano un doppio canale linguistico LIS: Lingua Italiano: sola Italiana dei lettura labiale segni
PERCHÈ SCEGLIERE IL BILINGUISMO permette ai sordi di integrarsi sia con gli udenti che con i non udenti che utilizzano la Lis per rinforzare la loro identità e autostima per favorire l’apprendimento e l’elaborazione del pensiero.
RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 107- Luglio 2015 per l’inclusione scolastica degli alunni non udenti prevede: realizzazione di strategie didattiche ed educative opportune che rispondano ai bisogni educativi speciali degli alunni disabili. condivisione fra scuola, famiglia, enti pubblici e privati che operano sul territorio impegno da parte di tutta la comunità scolastica per il raggiungimento del successo formativo degli alunni disabili.
Dalla disabilità uditiva non deriverebbe alcun handicap, se la nostra non fosse una società verbale.
LA LINGUA DEI SEGNI E LA DATTILOLOGIA Lingua Italiana dei Segni ( Lis)= lingua che si riferisce alle parole che vengono “ tradotte” in segno.
DATTILOLOGIA ( o Alfabeto Manuale) = serve per formare parole che non possono essere tradotte in segno ( nomi propri, cognomi, nomi stranieri ). La posizione della mano è detta “ configurazione”
La Lingua dei Segni non è un codice comunicativo universale: esistono tante lingue dei segni quante sono le Comunità Sorde sul pianeta. Infatti, esattamente come le lingue vocali, le Lingue dei Segni sono nate spontaneamente quando i sordi hanno avuto la necessità di comunicare tra loro, di trasmettersi informazioni, esperienze, sentimenti. Ciascuna Lingua dei Segni ha poi sviluppato caratteristiche proprie, legate alla particolare cultura in cui viene usata.
4 PARAMETRI DISTINTIVI LA LINGUA DEI SEGNI
La Lingua dei Segni permette all’alunno di ricevere i contenuti attraverso il senso della vista, integro a differenza dell’udito, seguendo gli stessi ritmi dei suoi compagni udenti, aumentando il suo bagaglio culturale, la sua autostima e favorendone l’integrazione e la definizione di un’identità forte.
IN CLASSE CON L’ALUNNO SORDO PROBLEMI mancanza di una mancanza di strategie didattica specifica che che permettano la sfrutti a pieno il canale visualizzazione di concetti visivo-gestuale dei sordi. mancanza di matematici strategie alternative alla lezione frontale
UNA RISPOSTA E’... LA COSTRUZIONE DI UN PEI SPECIFICO BASATO SULLA DIDATTICA VISIVA strategia OVVERO visiva progettare la spiegazione in modalita’ visiva immagini mappe foto
STRATEGIE COMUNICATIVE Utilizzare la lingua dei Segni attraverso un mediatore linguistico parlare di fronte all’allievo con un chiaro movimento delle labbra non parlare mai voltando le spalle alla classe parlare in una zona illuminata parlare distintamente, moderando la velocità usare frasi corte ma complete e termini semplici possibilmente, utilizzare una mimica facciale quando si parla.
E DIDATTICHE ➔ arricchire il lessico ➔ facilitare la lettura ➔ se la parola è difficile da capire, scriverla in stampatello alla lavagna ➔ prendere appunti adeguati al livello di comprensione dell’allievo ➔ preparare mappe concettuali con foto e immagini.
PROGETTARE UN’UNITÀ DIDATTICA Programmare le attività tenendo conto della presenza/assenza dell’assistente alla comunicazione in Lis. stabilire: OBIETTIVI/CONTENUTI/STRUMENTI/ STRATEGIE/TEMPI DI REALIZZAZIONE/ VALUTAZIONE prevedere una parte della lezione dedicata all’arricchimento del lessico. preparare gli argomenti con un certo anticipo. scegliere testi che possano essere semplificati/ridotti/schematizzati. evidenziare i concetti chiave
DOCENTE DI SOSTEGNO+ DOCENTE CURRICOLARE PAROLA D’ORDINE: COLLABORARE!
DIDATTICA E INCLUSIVITÀ Scuola dell’Infanzia: Durante l’inserimento verificare la conoscenza della lingua dei segni con l’aiuto dei genitori e degli educatori/assistenti predisporre gli oggetti personali contrassegnandoli con etichette predisporre nella stanza oggetti nominati nella lingua dei segni giochi di memorizzazione di parole nuove giochi di socializzazione in piccoli gruppi con materiale dotato di scrittura in Lis ( forniti dagli assistenti alla comunicazione) attività didattiche in Lis ( sempre con l’aiuto dell’assistente) attività semplici di educazione motoria attività grafico -pittoriche
SCUOLA PRIMARIA Creare dei cartelloni su cui scrivere il nome dei compagni di classe e una loro foto. creare un’agenda visiva, che permetta al bambino di leggere e memorizzare parole legate alla quotidianità. Le parole vanno associate a disegni, foto, immagini.
SCUOLA PRIMARIA ➔ Semplificare i testi ( Italiano, Storia) ➔ Lavorare sul lessico realizzando un glossario con le parole nuove ( Italiano e Lingue Straniere). ➔ Favorire l’aspetto cognitivo e lo sviluppo delle competenze socio-relazionali attraverso l’attività motoria.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Semplificare i testi, schematizzare, sottolineare le parole chiave Utilizzare testi in modalità visiva, con foto e immagini. Realizzazione di cartelloni con foto e disegni per: riconoscere compagni e insegnanti leggere e memorizzare lessico legato alla sfera personale e familiare favorire la socializzazione attraverso attività di gruppo in cui tutti si divertono ad usare la dattilologia. Utilizzare la mimica per raccontare testi di Italiano o Storia. creare un glossario di nuovi termini da memorizzare / riportare se necessario la pronuncia ( Italiano e Lingue straniere)
STRUMENTI INFORMATICI PER GLI ALUNNI AUDIOLESI ❏ LIM ❏ COMPUTER ❏ VOCABOLARI MULTIMEDIALI CON IMMAGINI ❏ STRUMENTI PER IL RICONOSCIMENTO VOCALE
LE APP DI GOOGLE 1. GOOGLE DRIVE ( DIGITAZIONE VOCALE + TRADUTTORE)
APP SCARICABILE DA GOOGLE PLAY SPREAD THE SIGN
PROGETTARE UN’UNITA’ DIDATTICA Delineare gli obiettivi generali Stabilire obiettivi specifici per una classe in cui è presente un alunno sordo. Stabilire i tempi di realizzazione dell’unità didattica Stabilire il tipo di approccio (utilizzo di testi scritti, video sottotitolati, etc…) Preparazione di materiali e strumenti digitali adeguati. Seguire una linea basata sulla semplicità e sulla chiarezza sia nel messaggio concettuale che nel messaggio testuale.
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