Indicazioni nazionali e nuovi scenari - Lecco, 23 aprile 2018 Giancarlo Cerini

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Indicazioni nazionali e nuovi scenari - Lecco, 23 aprile 2018 Giancarlo Cerini
Indicazioni nazionali
              e nuovi scenari
Lecco, 23 aprile 2018
                        Giancarlo Cerini

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Indicazioni nazionali e nuovi scenari - Lecco, 23 aprile 2018 Giancarlo Cerini
Intanto facciamo un
po’ di chiarezza                                   Una pista per
                                                     orientarsi
Non siamo in presenza
di nuove INDICAZIONI
Al momento, non ci       Dopo 5 anni (dal 2012) ci sono
sono integrazioni,       alcune questioni nuove, delle
cambiamenti, addenda     sottolineature da fare
                   L’impianto curricolare del 2012 sembra
                   reggere, ha una sua coerenza
                   La domanda vera, semmai, è: le
                   INDICAZIONI hanno modificato la vita
                   delle nostre classi?
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Indicazioni nazionali e nuovi scenari - Lecco, 23 aprile 2018 Giancarlo Cerini
1. Si inseriscono su quelle provvisorie del 2007
2. Offrono stabilità dopo un decennio di turbolenze
   curricolari e svolte repentine
3. Recuperano il nostro lessico pedagogico
   (l’ambiente di apprendimento, il curricolo, la
   dimensione formativa delle discipline, il valore
   dell’esperienza)

                         4.   Metodo di lavoro sobrio, ma partecipato
                         5.   Gruppo redazionale, consultazione di esperti,
                              prime bozze…
                         6.   Processo di coinvolgimento e misure di
                              accompagnamento
                                                                              3
Indicazioni nazionali e nuovi scenari - Lecco, 23 aprile 2018 Giancarlo Cerini
Gli elementi qualificanti del progetto 2012
                                 Non sono Programmi ma Indicazioni
                                 Richiedono di elaborare un curricolo di scuola
                                 Nel testo delle INDICAZIONI ci sono elementi:
                                 -prescrittivi (profilo e traguardi),
                                 -esemplificativi: repertori/liste di obiettivi),
                                 -persuasivi: un lessico pedagogico condiviso (le
                                 premesse e le indicazioni metodologiche)
   Elementi prescrittivi

   - Il profilo atteso a 14 anni
      (si ispirano alle competenze-chiave)

   -I traguardi per lo sviluppo delle competenze
       (in ogni disciplina, in ottica verticale)
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Un «repertorio»
di obiettivi di apprendimento

                       • Gli obiettivi di apprendimento
                         individuano campi del sapere,
                         conoscenze ed abilità ritenuti
                         indispensabili al fine di raggiungere
                         i traguardi per lo sviluppo delle
                         competenze.
Sono indispensabili? Facoltativi? Strategici? Possiamo fare
  delle scelte? La didattica per competenze ci aiuta?

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C’è stato un processo di
               accompagnamento
Per un                         Informazione
Triennio                       Formazione
(2013-16)                      Ricerca
                               Documentazione
               E’ stato promosso un lavoro in rete (pur con
              risorse limitate)
              -Coinvolgendo dirigenti, formatori, tutor,
              insegnanti sperimentatori

Appuntamenti di carattere
nazionale
Comitato scientifico nazionale
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La fragilità della cultura
                  scolastica
• Chi «con-valida» la cultura e la
  didattica prodotta dalla scuola?
• Chi svolge funzioni di supervisione e
  di feedback?
              • Solo verifiche esterne, accountability,
                prove INVALSI?
              • Cosa si può fare
                all’interno della
                scuola?
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Le Indicazioni alla
                   prova della classe
Quali compiti formativi per la scuola di base?
Competenze, abilità, conoscenze, cittadinanza
Come si «sfrutta» di più la dimensione verticale
(da 20 anni parliamo di istituti comprensivi)
                        • Come si organizza il lavoro in
                          classe (ambiente di
                          apprendimento)
                        • Quali sono i poteri forti in aula
                          (classe, orari, discipline, libri di
                          testo)                           8
Indicazioni nazionali e nuovi scenari - Lecco, 23 aprile 2018 Giancarlo Cerini
Trasformare le classi in
  “Ambienti di apprendimento”
                        Valorizzare le esperienze e le
                         conoscenze degli alunni
                        Attuare interventi adeguati
                         nei riguardi delle diversità
                        Favorire l’esplorazione e la
                         scoperta
 Incoraggiare
  l’apprendimento
  collaborativo
 Promuovere la consapevolezza
  del proprio modo di
  apprendere
 Realizzare attività                           9
  didattiche in forma di
  laboratorio
Indicazioni nazionali e nuovi scenari - Lecco, 23 aprile 2018 Giancarlo Cerini
Attraverso quali “didattiche” metto alla
prova le competenze?
APPRENDIMENTO COOPERATIVO (non basta il lavoro di gruppo,
ognuno ha un proprio ruolo)
 FLIPPED CLASSROOM (dopo la spiegazione, gli
  approfondimenti, le attività progettuali e di sviluppo)
 SOCIAL LEARNING (integra dimensioni operative,
  sociali e riflessive)
 PEER EDUCATION (i pari come facilitatori,
  comunicazione orizzontale…)
                                     COMPITI DI REALTA’ (affrontare
                                      situazioni complesse, ma reali: usare
                                      intuizioni sulla base di un repertorio di
                                      conoscenze e abilità)
                                     ….se la classe è un LABORATORIO
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      03/05/18 – mariella spinosi
Check-up alla buona didattica
• STRATEGIE DIDATTICHE (strutturazione dell’insegnamento,
  lezione & laboratorio, interazione verbale, feed-back)
• SOSTEGNO PERSONALIZZATO (incoraggiamento, attenzione
  alle differenze, utilizzo di strategie compensative, ambiente inclusivo)
• UTILIZZO DELLE RISORSE DIDATTICHE (uso del web, piattaforme di
   condivisione, pluralità dei materiali, uso delle tecnologie)
• GESTIONE DELLA CLASSE (organizzazione degli spazi, gestione delle attività,
   formazione dei gruppi, uso del tempo)
• CONTESTO (osservazione della scena della classe, rapporti interpersonali,
   capacità di accompagnamento, coinvolgimento degli allievi)
Cosa cambia nel nuovo scenario?

• Sul piano COGNITIVO:
Si è persa la fiducia verso l’istruzione, la scuola è ai margini,
   prevalgono il «sentito dire» e le fake-new, non ci sono più le
   virgolette, si indebolisce l’uso delle fonti, si copia e incolla
   allegramente….
• Sul piano ETICO-SOCIALE
Una società meno solidale, più rancorosa, più incerta sul futuro, con
   una qualità della vita peggiorata, la povertà educativa in aumento

C’è una COSCIENZA CIVILE che chiede una nuova solidarietà
   planetaria, ecologica, di cura, di equità e responsabilità condivise   12
Nuovi scenari culturali o didattici?
• Ci sono domande sul senso della scuola, sulla società che cambia,..
• Sui valori della nostra comunità (inclusione, incontro con l’altro, solidarietà…)
• Sui suoi compiti formativi (apprendimento e saper stare al mondo)
• Con uno sguardo positivo rivolto al futuro
• Con un rapporto responsabile verso le nuove generazioni

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Difendersi dalle nuove tecnologie?

  Il popolo delle APP
  La scomparsa delle
  virgolette…
  Verso una cittadinanza digitale
  Il contrasto al cyberbullismo
Coding = pensiero (computazionale):
Un curricolo digitale meglio definito e
strutturato?
Il DGCOMP come riferimento?
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L’utopia dell’agenda 2030
- Dove nasce ? Chi la promuove? Chi la conosce?
   Come si articola? Che uso farne a scuola?

       Giancarlo Cerini                           15
Competenze chiave e/o
                    (per la) di cittadinanza
• Le troviamo al centro del RAV…. Sono misurabili?
• Ci sono evidenze? Sono sfuggenti?
• Le competenze chiave sono alla base della certificazione nel
  primo ciclo.
• Abbiamo delle buone linee guida…
• Il modello di certificazione è stato modificato e semplificato,
  tenendo conto delle osservazioni delle scuole

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Quali competenze? …in nome della legge…
«Comprovata capacità di utilizzare
•in situazioni di lavoro, di studio
•o nello sviluppo professionale e
personale
•un insieme strutturato di conoscenze
e abilità
•acquisite nei contesti di
apprendimento formale, non formale,
informale.»
         (D.lgs. 136-1-2013, n. 13)

«La certificazione descrive il progressivo sviluppo dei livelli delle
competenze chiave e delle competenze di cittadinanza….
•…descrive i risultati del processo formativo al termine….»
         (Dpr 3-10-2017, n. 742)                                        17
Il quadrivio delle competenze di cittadinanza
 Le strumentalità di base
 Sicura padronanza della lingua, usare la matematica e le tecnologie,
 conoscere una lingua straniera
                                        Processi cognitivi, abilità trasversali, competenze
                                        metodologiche
                                        (capacità di comprensione, espressione,
                                        ragionamento, organizzazione del proprio
                                        lavoro intellettuale, metacognizione)
  Comportamenti personali, sociali, civici
        nella vita della scuola (e dintorni)
  Confronto, comunicazione, lavoro
  cooperativo
  Etica della responsabilità
Oggetti da conoscere
(Cittadinanza e Costituzione:
le leggi, la Costituzione, le regole, le
istituzioni)
Competenze di cittadinanza: due versioni
                             La prima – Raccomandazione del        1. Comunicazione nella madrelingua
                             Parlamento europeo e del Consiglio    2. Comunicazione nelle lingue
                             relative alle Competenze chiave per      straniere
                             l’apprendimento permanente, 18        3. Competenza matematica e
                             dicembre 2006 (2006/962/CE)              competenze di base in scienza e
                                                                      tecnologia
                                                                   4. Competenza digitale
                           1. Imparare ad imparare                 5. Imparare a imparare
                           2. Progettare                           6. Competenze sociali e civiche
                           3. Comunicare                           7. Spirito di iniziativa e
La seconda – Competenze    4. Collaborare e partecipare               imprenditorialità
                           5. Agire in modo autonome e             8. Consapevolezza ed espressione
chiave di cittadinanza,       responsabile                            culturale
recepite ed applicate      6. Risolvere problemi
all’obbligo d’istruzione   7. Individuare collegamenti e
                                                                                           o d’i st r uzione
                                                                                   Obbl ig
(DM 139 del 22 agosto         relazioni
2007 – DM 9 del 27         8. Acquisire e interpretare
                              l’informazione
gennaio 2010)                                                                                            19
Le competenze, cioè?
• Le competenze si innervano sui saperi,
  sulle conoscenze… ri-uso intelligente delle
  conoscenze (sapere «cosa»)
• Sono conoscenze procedurali (sapere
  «come»)… apprendimento agiti….processi
  della mente… organizzatori cognitivi
• Sono apprendimenti NON INERTI
• Non sono prestazione esecutive…
• Che rapporto hanno con gli STANDARD?
  consapevolezza nel percepirsi competente
  («agency»), capacità di iniziativa e di
  successo       nelle    condizioni     date
  («capability»)
• Si trasformano in life skills con didattiche
  autentiche, compiti di realtà, contesti
  operativi, ambienti e relazioni…
Le competenze chiave
               nella vita delle classi…
Proviamo a immaginarle come azioni (cognitive) che i ragazzi
dovrebbero svolgere quotidianamente
          • Osservare,
          • analizzare,
          • leggere,
          • comprendere
          • ricostruire,
          • rielaborare
          • ricordare,
          • Immaginare,
          • rappresentare,
          • comunicare
          • Ricreare,
          • Riutilizzare
          • ………
Dalla «buona» valutazione alla «buona»
                    didattica
La valutazione deve aiutare a
descrivere processi di
apprendimento:
-a osservarli nelle dinamiche della
classe
-a vedere le competenze in azione
-per promuovere didattiche
operative e partecipate
Una didattica fatta di allenamento e
partite
Quale impatto della valutazione ?
 Con il nuovo quadro normativo (D.lgs. 62/2017) la valutazione
 quale segno assume? Si conferma la dimensione formativa?

                                                                 Giancarlo Cerini
 Come retroagisce sulla didattica?

VALUTAZIONE                       VALUTAZIONE SOMMATIVA
FORMATIVA
Improvement                       Accountability
Autovalutazione                   Valutazione esterna
Formativa                         Sommativa
Processi                          Risultati
Descrizione                       Giudizio                  23

Documentazione                    Certificazione
Rating                            Ranking
Come valutare le competenze?
       Pluralità di punti di vista
     Compiti autentici o di realtà
  Cosa ci insegna la sperimentazione
Parliamo di progressione
o di livelli?
….applica …utilizza….sceglie
…. situazioni note….nuove
….. compiti semplici….complessi
• Iniziale: se guidato svolge compiti semplici in situazioni
  note
• Base: svolge compiti semplici…in situazioni nuove…applica
  conoscenze apprese
• Intermedio: svolge compiti e risolve problemi… sa utilizzare
  conoscenze e abilità apprese… sceglie…
• Avanzato: svolge compiti e risolve problemi complessi… usa
  con padronanza…. Sostiene le proprie opinioni… decide
  consapevolmente                                                25
• C – Avanzato,
• B – Intermedio   I 4 livelli della certificazione nel primo
• A – elementare      ciclo (A-B-C-D)

                                                                26
Un esempio, DGComp (competenze digitali)
UN CURRICOLO DIGITALE Il DGCOMP
      aree           descrittori
Nuotare nel mare digitale
(DGCOMP)
I criteri di valutazione nel primo ciclo,
    tra standard e personalizzazione

Nel primo ciclo un criterio di riferimento per la valutazione in itinere dovrebbe essere
la “progressione degli apprendimenti verso traguardi attesi e definiti” in cui
coniugare l’attenzione ai percorsi personali degli allievi con l’obiettivo di verificare il
raggiungimento di traguardi di apprendimento fondamentali (standard), nel corso
degli otto anni di scolarità di base.

                                                                                      A
                          Un protocollo nazionale (o
                          rubriche di scuola) potrebbero                              B
                          descrivere       gli     standard                           C
                          progressivamente attesi, con
                          livelli crescenti, che a maglie                             DE
                          larghe             corrispondono
                          giuridicamente alla classe
                          scolastica frequentata
Quante valutazioni dovremo
 comunicare ai genitori?

Secondo quanto previsto dal D.lgs 62/2017

• Valutazione degli apprendimenti
   (Pagella: voto in decimi)

                                    • Certificazione delle competenze
                                    (Documento: livelli di competenza)

• Attestazione/descrizione dei
  risultati delle prove INVALSI:
  italiano, matematica, lingua
  inglese)
Tutti vorrebbero dare consigli agli
            insegnanti
                Più compiti e più      Sii
                    severità        comprensiv
                                        o

   No, stai
  sbagliando

  Più ascolto                       Più rigidità

                                      32
Compiti impegnativi per i docenti

 •Dare fiducia ai docenti
 •Chiedere rispetto per una
 funzione pubblica
 •Ricostruire il triangolo
 allievi-insegnanti- genitori
 •Investire sulla formazione
 in servizio
 •Costruire comunità
 professionali
La “buona” formazione
-Non corsi “una tantum” ma percorsi di ricerca-azione, formazione,
accompagnamento
-Orientamento ai problemi della classe e al miglioramento degli
apprendimenti
-Azione di tutoraggio, peer review, supervisione professionale
-Metodologie operative e collaborative (laboratorio “adulto”)
-Produzione culturale, documentazione, validazione risorse didattiche
La formazione come ricerca
-La formazione come accompagnamento, autorevole e competente
-Il docente come protagonista della formazione
-Il formatore come tutor (mentor): supervisione professionale
-Ascolto, empatia, rispetto, scambio:
 per promuovere abilità pro-sociali e capacità metacognitive
-Incrementare il lavoro collaborativo tra docenti
-Costruire la comunità professionale.
Costruire una
  organizzazione
  professionale
Comunità educante e figure
interne
Cosa può fare il dirigente
scolastico
Collegare formazione docenti a
rendicontazione sociale
(L’impatto dell’impegno della
scuola sulla formazione dei ragazzi,
come membri attivi della loro
comunità)
Il dirigente può presidiare la didattica?
                                         • Il RAV fornisce una «mappa» utile dei
• Attraverso la logica di regolazione-     nodi da presidiare:
  controllo (prescrivere, monitorare,       -esiti degli allievi
  verificare)                               -processi organizzativi (di scuola:
• Attraverso la logica di promozione-      hardware e software, materiali e
  sviluppo (indirizzare, supportare,       immateriali)
  valorizzare)                              -processi didattici (di aula: hardware
                                           e software, materiali e immateriali)
Indicazioni e nuovi scenari:
Spazi di iniziativa
  - Sostenere la «buona»
    formazione in servizio
  - favorire l’integrazione delle diverse
    risorse
  - promuovere il lavoro in rete
  - valorizzare le buone esperienze
  - se le Indicazioni andranno
    integrate, lo si farà con un
    confronto aperto e con la
    partecipazione dei docenti
Grazie per il lavoro che state già
      facendo e che farete

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