Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Sintesi globale
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COMMISSIONE EUROPEA Sistema di gestione ambientale Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Sintesi globale Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 1 di 79
PREFAZIONE La presente dichiarazione ambientale è stata elaborata mentre la Commissione si preparava a dare il benvenuto alla sua nuova presidente, Ursula von der Leyen, per il periodo 2019-2024. I suoi orientamenti politici per la Commissione riconoscono che è importante che l'Europa continui a svolgere un ruolo di primo piano a livello mondiale nella riduzione degli impatti ambientali. Il fulcro di tali orientamenti è l'impegno a realizzare un Green Deal europeo nell'ambito del quale sarà particolarmente importante conseguire obiettivi più ambiziosi in materia di clima. Con le sue politiche, le sue direttive e i suoi regolamenti, la Commissione europea si adopera per fare in modo che gli Stati membri diano l'esempio sviluppando economie più sostenibili, attraverso iniziative quali il pacchetto sull'energia pulita, le direttive quadro sulle acque che si sono succedute, il pacchetto sull'economia circolare e il sostegno all'accordo di Parigi sul clima. La Commissione continua inoltre a dimostrare di essere all'altezza del suo compito a livello locale, avendo recentemente avviato uno studio volto a esaminare potenziali percorsi per raggiungere la neutralità in termini di emissioni di carbonio nel lungo termine. Nel 2005 la Commissione è stata la prima istituzione dell'UE ad attuare il sistema di ecogestione e audit (EMAS) allo scopo di ridurre l'impatto ambientale delle proprie attività quotidiane. Se inizialmente era limitata ai suoi edifici di Bruxelles, oggi l'applicazione del sistema comprende gli otto siti principali della Commissione in Europa: Bruxelles, Lussemburgo, i JRC di Geel (Belgio), Petten (Paesi Bassi), Siviglia (Spagna), Karlsruhe (Germania) e Ispra (Italia), nonché la sede della DG SANTE a Grange (Irlanda). La Commissione pubblica i risultati delle sue prestazioni ambientali nella dichiarazione ambientale. La presente sintesi della dichiarazione ambientale a livello dell'istituzione illustra i risultati aggregati per gli otto siti della Commissione fino al 2018. Essa documenta la tendenza a lungo termine alla riduzione del consumo di risorse e i progressi buoni o eccellenti rispetto agli obiettivi istituzionali 2014-2020 per la maggior parte dei parametri fondamentali. Gli otto allegati indipendenti forniscono un'analisi di ciascun sito. Nel 2018 la Commissione ha potuto, a seguito di un riesame intermedio, definire obiettivi più ambiziosi per il periodo 2014-2020 per quanto riguarda parametri di prestazione fondamentali selezionati. Pertanto, nonostante le condizioni economiche difficili e l'incertezza con cui continuiamo a confrontarci, possiamo comunque migliorare le prestazioni ambientali della Commissione e apportare benefici significativi, dimostrando così il nostro impegno nei confronti di un'Unione europea più sostenibile. Irene Souka Direttrice generale Presidente del Comitato direttivo EMAS Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 2 di 79
CONVALIDA AENOR PAGINA DI CONVALIDA DICHIARAZIONE DEL VERIFICATORE AMBIENTALE SULLE ATTIVITÀ DI VERIFICA E CONVALIDA AENOR INTERNACIONAL, S.A.U., verificatore ambientale EMAS, accreditato con numero ES-V-0001 per gli ambiti: 99 "Attività di organizzazioni e organismi extraterritoriali", 84.1 "Amministrazione pubblica: amministrazione generale, economica e sociale", 71.2 "Collaudi e analisi tecniche", 72.1 "Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell'ingegneria", 72.2 "Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche", 35.11 "Produzione di energia elettrica", 35.30 "Fornitura di vapore e aria condizionata", 36.00 " Raccolta, trattamento e fornitura di acqua", 37.00 "Gestione delle reti fognarie" (codice NACE), dichiara di aver verificato che i siti indicati nella dichiarazione ambientale della COMMISSIONE EUROPEA, numero di registrazione BE-BXL-000003, rispondono a tutte le prescrizioni del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). Con la presente dichiarazione il sottoscritto dichiara che: - la verifica e la convalida si sono svolte nel pieno rispetto delle prescrizioni del regolamento (CE) n. 1221/2009, come modificato dal regolamento (UE) 2017/1505, - l'esito della verifica e della convalida conferma che non risultano elementi che attestino l'inosservanza degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente, - i dati e le informazioni contenuti nella dichiarazione ambientale dei siti forniscono un'immagine affidabile, credibile e corretta di tutte le attività dei siti svolte nel campo d'applicazione indicato nella dichiarazione ambientale. Il presente documento non è equivalente alla registrazione EMAS. La registrazione EMAS può essere rilasciata unicamente da un organismo competente ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009, come modificato dal regolamento (UE) 2017/1505. Il presente documento non è utilizzato come comunicazione a sé stante destinata al pubblico. Fatto a Madrid, 7 ottobre 2019 Firma Rafael GARCÍA MEIRO Amministratore delegato Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 3 di 79
Progressi nell'attuazione del sistema di ecogestione e audit (EMAS) dell'UE 1) Ambito di applicazione: Il sistema EMAS della Commissione comprende i suoi otto siti principali in Europa: i siti amministrativi principali di Bruxelles (dal 2005) e Lussemburgo (dal 2011); i cinque siti del Centro comune di ricerca (JRC): o JRC Petten (Paesi Bassi), dal 2012; o JRC Geel (Belgio) e Siviglia (Spagna), dal 2013; e o JRC Karlsruhe (Germania) e Ispra (Italia), dal 2014; la sede della DG SANTE a Grange (Irlanda), dal 2014. Mentre a Bruxelles, presso la sede della DG SANTE a Grange e presso il JRC di Siviglia si trovano principalmente edifici amministrativi (dedicati alla ricerca, nel caso di quest'ultimo), negli altri siti vi sono anche laboratori. I siti del JRC dispongono in particolare di ampie infrastrutture tecniche, e il JRC di Ispra è quasi una cittadina a tutti gli effetti. 2) Cambiamenti: la presente relazione presenta le prestazioni della Commissione fino al 2018 e: mantiene la struttura della relazione esistente, nell'ambito della quale ciascun sito presenta un allegato, che viene poi utilizzato per elaborare una sintesi a livello dell'istituzione che costituisce la base per la verifica esterna; a seguito di un riesame dei dati di prestazione relativi al periodo 2014-2017, comprende nuovi obiettivi più ambiziosi a livello dell'istituzione per il periodo 2014-2020 per quanto riguarda alcuni parametri fondamentali (produzione di rifiuti non pericolosi, consumo di acqua e di carta, emissioni del parco auto); comprende i dati di locali aggiuntivi da registrare a Lussemburgo; tiene conto del nuovo documento di riferimento settoriale EMAS per le amministrazioni pubbliche; mette in luce la coerenza tra gli obiettivi e le azioni di EMAS e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite; presenta un calcolo ampliato dell'impronta di carbonio, che tiene conto di più emissioni indirette (categoria 3) e di attività che richiedono risorse significative. Gli elementi supplementari sono legati a: o immobilizzazioni fisse (edifici e attrezzature informatiche), o beni e servizi acquistati (compresi servizi di ristorazione), o smaltimento dei rifiuti ed emissioni a monte dovute al consumo di energia. I contributi principali all'impronta di carbonio provengono dalle emissioni derivanti dalla costruzione di edifici, dal consumo di energia e dai viaggi aerei per le missioni; mette in risalto i progressi compiuti in relazione agli appalti pubblici verdi (Green Public Procurement, GPP), in particolare attraverso: o l'elaborazione e la divulgazione di una guida sull'organizzazione di eventi sostenibili; o la richiesta di maggiori dettagli nelle offerte presentate in relazione ai GPP. 3) Sintesi delle prestazioni in relazione agli indicatori chiave: Nel 2018 si è registrato un miglioramento considerevole delle prestazioni in relazione a vari parametri, come illustrato di seguito: Prestazioni della Commissione (%) N. Indicatore Obiettivo 2014-2020(1) Prestazione 2014-2018 1a Consumo totale di energia (edifici) – MWh/persona -5,2 -8,8 (obiettivo raggiunto/ target met) 1a Consumo totale di energia (edifici) – kW/m2 -5,2 1,2 (scostamento dall'obiettivo/ off track) 1c Energia da fonti non rinnovabili (edifici) – % -3,3 -6,6 (obiettivo raggiunto) 1d Consumo idrico – m3/persona -5,4 -9,5 (obiettivo raggiunto) 1d Consumo idrico – L/m2 -4,8 0,4 (scostamento dall'obiettivo) 1e Consumo di carta da ufficio – fogli/persona/giorno -34 -32 (sulla buona strada/ on track) 1e Consumo di carta da ufficio – t/persona -34 -31 (sulla buona strada) 2a Emissioni di CO2 (edifici) – tCO2/persona -5,1 -24 (obiettivo raggiunto) 2a Emissioni di CO2 (edifici) – kgCO2/m2 -5,2 -16 (obiettivo raggiunto) 2c Emissioni di CO2 (veicoli) – gCO2/km (dichiarate dal costruttore) -14 -16 (obiettivo raggiunto) 2c Emissioni di CO2 (veicoli) – gCO2/km (effettive) -4,9 0,6 (scostamento dall'obiettivo) 3a Rifiuti non pericolosi – t/persona -9,7 -15 (obiettivo raggiunto) 3b Rifiuti pericolosi – t/persona -2,6 103,2 (scostamento dall'obiettivo) 3c Rifiuti sottoposti a raccolta differenziata – % +6,0 1,4 (scostamento dall'obiettivo) Costi Consumo di energia (EUR/persona) 752 EUR 547 EUR (obiettivo raggiunto) Consumo idrico (EUR/persona) 55 EUR 47,4 EUR (obiettivo raggiunto) Nota (1) Piano d'azione annuale globale 2019. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 6 di 79
Alcuni dei motivi più evidenti alla base di tale miglioramento sono le iniziative operative intraprese a Bruxelles, come la chiusura di più edifici durante i giorni festivi, lo sgombero dell'edificio Jean Monnet (JMO) a Lussemburgo e il passaggio a un approvvigionamento di energia elettrica rinnovabile presso il JRC di Geel. La riduzione della produzione di rifiuti non pericolosi può essere ricondotta all'avvio di molteplici iniziative volte a eliminare i prodotti monouso, in particolare quelli realizzati in plastica. Il consumo energetico degli edifici rappresenta il costo pro capite di gran lunga più importante tra le risorse monitorate dall'EMAS e la sua tendenza a diminuire anno dopo anno è proseguita. Si stima che a Bruxelles sia calato da 1 168 EUR nel 2005 a 400 EUR nel 2018. Ciò equivale a un risparmio di ben oltre 10 milioni di EUR all'anno (negli ultimi anni) rispetto ai tassi di consumo del 2005 e a risparmi cumulativi (non corretti) di oltre 100 milioni di EUR dal 2005. 4) Prospettive future: Durante e dopo il 2019 sarà necessario: affinare ulteriormente la valutazione dell'impronta di carbonio, che influenzerà le discussioni sugli obiettivi futuri a medio e lungo termine per la riduzione delle emissioni; esaminare la possibilità di integrare formalmente le agenzie esecutive a Bruxelles che sono soggette al controllo di gestione delle strutture della Commissione; migliorare le prestazioni della rete dei corrispondenti EMAS e valutare in che modo sia possibile beneficiare maggiormente della collaborazione interistituzionale; valutare opportuni obiettivi a livello della Commissione per il 2030; continuare a impegnarsi per rispondere alle esigenze dei portatori di interessi. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 7 di 79
INDICE PREFAZIONE .................................................................................................................... 2 PAGINA DI CONVALIDA ................................................................................................ 3 SINTESI .............................................................................................................................. 4 1 INTRODUZIONE ..................................................................................................... 10 1.1 La presente dichiarazione ambientale ............................................................. 10 1.2 Cos'è la Commissione europea? ...................................................................... 11 1.3 Valutazione degli impatti ambientali delle politiche dell'Unione europea...... 11 1.4 Responsabilità d'impresa e gestione ambientale presso la Commissione ....... 12 1.5 Perché attuare EMAS? .................................................................................... 12 1.6 L'evoluzione della gestione ambientale tramite il sistema EMAS presso la Commissione ................................................................................................... 13 1.7 Chi attua EMAS in seno alla Commissione? .................................................. 16 1.8 Elementi fondamentali del sistema EMAS ..................................................... 17 1.9 Analisi comparativa ......................................................................................... 22 2 PRESTAZIONI AMBIENTALI DELLA COMMISSIONE FINO AL 2018 .......... 23 2.1 Progressi della Commissione rispetto agli obiettivi relativi ai parametri selezionati per il periodo 2014-2020 ............................................................... 23 2.2 Descrizione delle attività ................................................................................. 25 2.3 Contesto organizzativo dell'istituzione e portatori di interessi ........................ 27 2.4 Impatto delle attività della Commissione sull'ambiente e azioni di mitigazione27 2.5 Fare un uso più efficiente delle risorse naturali .............................................. 33 2.6 Riduzione dell'impronta di carbonio, di altri gas a effetto serra e di inquinanti atmosferici ....................................................................................................... 39 2.7 Miglioramento della gestione e della raccolta differenziata dei rifiuti ........... 48 2.8 Protezione della biodiversità ........................................................................... 51 2.9 Appalti pubblici verdi (GPP)........................................................................... 52 2.10 Dimostrazione del rispetto degli obblighi normativi e preparazione in casi di emergenza ........................................................................................................ 54 2.11 Comunicazione interna e formazione .............................................................. 56 2.12 Comunicazione esterna.................................................................................... 67 2.13 Costi e risparmi EMAS ................................................................................... 69 2.14 Analisi comparativa con il Parlamento europeo e con il Consiglio europeo .. 73 2.15 Costanti e fattori di conversione utilizzati nella rendicontazione per il 2018 . 73 3 INSEGNAMENTI APPRESI E PROSPETTIVE FUTURE .................................... 75 3.1 Conclusioni...................................................................................................... 75 3.2 Prospettive future ............................................................................................ 76 GLOSSARIO .................................................................................................................... 78 Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 8 di 79
GLI ALLEGATI DA A AD H CONTENGONO LE RELAZIONI DEI SINGOLI SITI, CONVALIDATE SEPARATAMENTE DURANTE GLI AUDIT DI VERIFICA PRESSO OGNUNO DI ESSI. LE RELAZIONI PRESENTANO UNA STRUTTURA COMUNE E I SEGUENTI NUMERI DI PAGINA: JRC KARLSRUHE LUSSEMBURGO ALLEGATO G: ALLEGATO H: ALLEGATO A: ALLEGATO C: ALLEGATO D: ALLEGATO B: ALLEGATO E: ALLEGATO F: JRC SIVIGLIA JRC PETTEN BRUXELLES JRC ISPRA DG SANTE JRC GEEL GRANGE Panoramica degli 1 indicatori chiave A4 B4 C3 D3 E3 F3 G5 H4 Descrizione delle 2 attività, del contesto, A5 B5 C4 D4 E6 F4 G7 H5 dei portatori di interessi Impatto ambientale 3 delle attività A9 B8 C9 D10 E13 F11 G6 H9 Uso più efficiente delle 4 A9 B10 C10 D11 E14 F12 G18 H12 risorse naturali Riduzione dell'impronta 5 di carbonio e delle A14 B14 C13 D17 E20 F18 G27 H15 emissioni nell'atmosfera Miglioramento della 6 gestione e della raccolta A20 B18 C16 D23 E28 F23 G35 H18 differenziata dei rifiuti Protezione della 7 biodiversità A22 B19 C17 D24 E28 F26 G43 H19 8 Appalti pubblici verdi A23 B19 C18 D26 E28 F27 G45 H20 Rispetto degli obblighi normativi e 9 preparazione in caso di A23 B20 C18 D26 E29 F27 G47 H20 emergenza 10 Comunicazione A24 B22 C18 D27 E30 F28 G48 H22 11 Formazione A26 B23 C19 D29 E32 F33 G52 H25 12 Costi e risparmi EMAS A26 B24 C20 D30 E33 F34 G52 H25 13 Fattori di conversione A27 B24 C21 D30 E34 F34 G54 H25 Tabella riepilogativa 14 degli edifici A28 B25 C22 D31 G55 H26 (facoltativa) Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 9 di 79
1 INTRODUZIONE 1.1 La presente Dichiarazione ambientale La Commissione europea attua il regolamento relativo al sistema di Ecogestione e Audit (EMAS), che prevede l'obbligo per le organizzazioni di pubblicare una Dichiarazione ambientale. La Commissione ha ottenuto la sua prima registrazione EMAS, che riguardava parte delle sue attività a Bruxelles, nel 2005. Da allora, la Commissione ha ampliato in maniera significativa l'ambito della sua registrazione EMAS adottando un approccio basato sui siti. La presente dichiarazione ambientale, che fa riferimento alle attività svolte nel 2018, costituisce la base per l'aggiornamento della registrazione EMAS degli otto siti principali della Commissione in Europa, elencati nella tabella 1.1 in ordine di adesione alla registrazione EMAS della Commissione. Tabella 1.1: Siti della Commissione inclusi nella registrazione EMAS Paese Sito della Commissione Per ulteriori dettagli cfr. allegato Belgio Bruxelles (centro amministrativo principale della Commissione, con A oltre 40 direzioni e servizi e 5 agenzie esecutive), con edifici ubicati nella regione di Bruxelles e nelle Fiandre (ulteriori dettagli all'allegato A) Lussemburgo Lussemburgo (secondo centro amministrativo della Commissione, con B un'agenzia esecutiva) Paesi Bassi JRC Petten (vicino ad Alkmaar) C Belgio JRC Geel (a est di Anversa) D Spagna JRC Siviglia E Germania JRC Karlsruhe F Italia JRC Ispra (il sito e centro amministrativo più grande del JRC) G Irlanda Struttura della direzione generale della Salute e della sicurezza H alimentare della Commissione ubicata a Grange, vicino a Trim, contea di Meath (DG SANTE Grange) La presente dichiarazione ambientale è stata realizzata in due fasi: fase 1: sono state elaborate relazioni separate e "autonome" (allegati da A ad H della presente relazione) per ciascuno degli otto siti. Tutte le relazioni hanno la stessa struttura, come descritto nella pagina precedente; e fase 2: ove possibile, i dati relativi ai siti sono stati aggregati per produrre risultati a livello della Commissione, descritti nel capitolo 2 del presente documento. Quasi tutti i dati inclusi in questo volume provengono dagli allegati relativi ai singoli siti. La parte restante del presente capitolo fornisce informazioni sulle attività della Commissione e sul suo sistema di gestione ambientale, come disposto dal regolamento EMAS. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 10 di 79
1.2 Cos'è la Commissione europea? La Commissione europea1 è l'organo esecutivo dell'Unione europea. Insieme al Parlamento europeo e al Consiglio dell'Unione europea, rappresenta una delle tre principali istituzioni che governano l'Unione, ed è di gran lunga la più grande. Le attività della Commissione sono guidate da 28 commissari, assistiti da oltre 30 000 funzionari e altro personale operanti in 31 direzioni generali (DG), 15 servizi/uffici 2 e rappresentanze/delegazioni in tutto il mondo. Ciascun commissario è responsabile di un determinato settore strategico e dirige uno o più organismi generalmente denominati direzioni generali. Il ruolo primario della Commissione consiste nel proporre e adottare provvedimenti legislativi; essa agisce anche in qualità di "custode dei trattati", il che implica la responsabilità di avviare procedimenti di infrazione dinnanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea nei confronti degli Stati membri o di altri soggetti qualora ritenga che essi abbiano violato i trattati dell'UE e altre disposizioni del diritto dell'Unione. La Commissione negozia altresì gli accordi internazionali per conto dell'UE in stretta collaborazione con il Consiglio dell'Unione europea. La sede centrale della Commissione è a Bruxelles (Belgio), alla quale si affiancano uffici anche a Lussemburgo, Ispra (Italia), Grange (Irlanda) e in molte altre località, oltre ad agenzie in molti Stati membri e rappresentanze in tutti i paesi dell'UE. Il 1º dicembre 2009 è entrato in vigore il trattato di Lisbona, che ha fornito alla Commissione gli strumenti istituzionali necessari per i diversi allargamenti e per rispondere alle sfide di un'Unione europea composta da 28 Stati membri. 1.3 Valutazione degli impatti ambientali delle politiche dell'Unione europea La Commissione tiene conto degli aspetti ambientali in sede di elaborazione e revisione delle politiche dell'UE mediante il sistema di valutazione dell'impatto, solitamente gestito dal Segretario generale. La Commissione fornisce sostegno finanziario ai progetti ambientali attraverso il programma LIFE e predispone politiche di lotta al riscaldamento globale e nel settore dell'energia e dei trasporti. Il sistema di valutazione dell'impatto e la sua applicazione alle molteplici politiche dell'UE non saranno trattati nel presente documento3; nel sito web Europa della Commissione sono tuttavia disponibili informazioni sull'argomento. Le pagine seguenti sono dedicate a politiche specifiche e a importanti iniziative: 1. sistema di valutazione dell'impatto: https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/planning-and- proposing-law/impact-assessments_it; 2. politica e valutazione ambientale dell'UE: http://ec.europa.eu/environment/index_en.htm; 3. programma LIFE+: http://ec.europa.eu/environment/life/index.htm; 4. politica relativa al riscaldamento globale : https://ec.europa.eu/clima/index_it; 5. politica energetica : http://ec.europa.eu/energy/index_en.htm; 6. politica dei trasporti: http://ec.europa.eu/transport/home_it. Gli aspetti ambientali delle politiche dell'Unione riguardanti gli Stati membri sono pertanto affrontati dal sistema di valutazione dell'impatto, che si applica a ciascuna iniziativa legislativa. Tutti i progetti di relazioni riguardanti la valutazione d'impatto devono essere sottoposti al controllo di qualità e alla verifica del comitato per il controllo normativo (Regulatory Scrutiny Board, RSB)4, che ha sostituto il comitato per la valutazione d'impatto nel luglio 2015. In linea di principio, occorre il parere positivo del comitato affinché un'iniziativa accompagnata da una valutazione dell'impatto possa essere portata avanti. I pareri dell'RSB 5 1 Un glossario dei termini è riportato alla fine del presente documento. 2 https://ec.europa.eu/info/departments_it. 3 Per informazioni dettagliate sulle politiche dell'UE consultare il portale www.europa.eu. 4 https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/regulatory-scrutiny-board/members-regulatory-scrutiny-board-0_it. 5 http://ec.europa.eu/smart-regulation/impact/ia_carried_out/cia_2015_en.htm. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 11 di 79
sono pubblicati insieme alla relazione sulla valutazione d'impatto nella sua versione definitiva e alla proposta al momento dell'adozione. Il sistema di gestione EMAS non è lo strumento adatto a gestire tali politiche. Il sistema di gestione della Commissione riguarda pertanto le attività operative della Commissione, ossia le attività sotto il controllo della Commissione o influenzate dalla stessa. 1.4 Responsabilità d'impresa e gestione ambientale presso la Commissione La Commissione non considera la gestione ambientale separatamente da altri aspetti, facendola invece rientrare nell'ambito del suo approccio in materia di responsabilità sociale d'impresa. Un modo importante attraverso il quale la Commissione ha iniziato a incoraggiare i suoi dipendenti a esercitare un impatto positivo sulle comunità locali, sottolineandone l'importanza, è invitandoli a partecipare ad attività di volontariato. Nel 2018 il personale del sito di Bruxelles è stato nuovamente incoraggiato a partecipare a una serie di attività di volontariato in tutta la città, concentrate nell'arco di una settimana del volontariato. La partecipazione all'iniziativa ha portato vantaggi diretti alla comunità locale, ivi compresi gruppi svantaggiati quali senzatetto e rifugiati, e ha altresì permesso a piccoli gruppi di dipendenti della Commissione di migliorare la conoscenza reciproca. L'importanza di adottare un approccio olistico al benessere e alle condizioni di lavoro del personale è sottolineata dal fatto che una delle direzioni in seno alla DG HR è dedicata a salute, benessere e condizioni di lavoro e dispone di un consulente per la responsabilità sociale d'impresa. È stata avviata un'iniziativa chiamata fit@work, che riunisce un ampio numero di servizi istituzionali e i cui obiettivi sono: il miglioramento dello stato di salute fisica grazie a una maggiore attenzione alla prevenzione delle malattie attraverso la promozione di stili di vita più attivi basata su dati sanitari; il miglioramento dell'approccio alla salute mentale, ad esempio sfatando miti e stigmi associati ad alcune condizioni di salute; la promozione dell'esercizio fisico e delle attività ricreative, ad esempio attraverso le 30 società sportive della Commissione; la promozione di un sano equilibrio tra vita professionale e privata, ad esempio riconoscendo le fonti di stress aggiuntive dovute allo stile di vita dei cittadini espatriati e proponendo modelli di lavoro flessibili che ne tengano conto; il miglioramento della qualità dell'ambiente fisico di lavoro, in particolare per quanto riguarda aspetti quali i livelli di aerazione e illuminazione che influenzano in modo significativo il comfort e la motivazione del personale; e la creazione di condizioni di lavoro favorevoli (ad esempio agevolando l'accesso al sostegno psicologico). Vi sono pertanto evidenti sinergie tra iniziative quali fit@work e la gestione ambientale (EMAS). Usare le scale anziché prendere l'ascensore contribuisce non solo a migliorare la forma fisica del personale, ma anche a ridurre il consumo energetico degli edifici e le emissioni di CO2. Recarsi al lavoro in bicicletta o a piedi anziché usare l'automobile contribuisce a ridurre i consumi di energia e le emissioni di CO 2 associati agli spostamenti casa-lavoro. Analogamente, incoraggiare il personale a valutare la possibilità di mangiare meno carne riduce il consumo di energia non rinnovabile della filiera alimentare e, conseguentemente, le emissioni di CO2, e può esercitare effetti benefici sulla salute. Queste tematiche possono essere influenzate dalle politiche della Commissione in materia di edifici e mobilità. 1.5 Perché implementare EMAS? La Commissione ha sviluppato EMAS negli anni Novanta quale strumento per migliorare la gestione ambientale in Europa. Il sistema EMAS è stato concepito per essere in primo luogo attuato nell'industria ed è stato successivamente modificato affinché potesse trovare attuazione in settori con minore intensità energetica e meno inquinanti, come la pubblica amministrazione. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 12 di 79
Dall'introduzione di EMAS, l'Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO) ha elaborato la norma internazionale di gestione ambientale ISO 14001, che è stata successivamente adottata ampiamente in Europa e nel resto del mondo. Il sistema EMAS resta comunque più rigoroso rispetto alla norma ISO 14001 e prevede obblighi aggiuntivi, quali: impegno al miglioramento continuo; obbligo di pubblicazione dei risultati (dichiarazione ambientale); impegno a dimostrare il rispetto degli obblighi normativi; coinvolgimento del personale; e registrazione da parte dell'autorità pubblica successivamente alla verifica da parte di un verificatore ambientale accreditato/autorizzato. L'ultima versione della norma ISO 14001 (ISO 14001:2015) ha incorporato alcuni elementi del Regolamento EMAS, ma non altri elementi importanti, quali l'obbligo di rendicontazione. Al contrario, gli allegati del Regolamento EMAS sono stati aggiornati allo scopo di integrare i requisiti della norma ISO 14001:2015; in questo modo il Regolamento mantiene la propria attrattiva per i soggetti che devono ottenere anche la certificazione ISO 14001, in particolare per motivi di ordine commerciale, ed EMAS continuerà pertanto a essere considerato il sistema di gestione ambientale di riferimento. La nuova versione del Regolamento EMAS è entrata in vigore nel settembre 20186. Dal 2018 il regolamento EMAS impone alle organizzazioni registrate di tenere conto del documento di riferimento settoriale EMAS (con le migliori pratiche ambientali) per le amministrazioni pubbliche, che è entrato in vigore alla fine del 2017. 1.6 L'evoluzione della gestione ambientale tramite il sistema EMAS presso la Commissione La tabella 1.2 presenta una cronologia delle principali tappe nell'applicazione del sistema EMAS presso la Commissione. Di particolare rilievo è stata l'introduzione del Regolamento EMAS III7 nel 2009, che ha sostituito la versione del 2001 e facilitato l'attuazione di EMAS, consentendo di integrare siti presenti in diversi paesi in un'unica registrazione. Ciò ha ampiamente favorito l'estensione della registrazione EMAS della Commissione, che, subordinatamente alle procedure amministrative attualmente svolte dall'autorità EMAS di Bruxelles, si applica ora a otto siti in sette paesi. Storicamente, e per motivi operativi, la Commissione ha separato la registrazione EMAS relativa alle attività del proprio personale (servizi) da quella relativa agli edifici. Infatti, mentre gli aspetti del sistema relativi alla comunicazione possono essere affrontati in modo relativamente rapido, consentendo di inserire nel sistema tutto il personale della Commissione, gli edifici aggiuntivi devono essere ispezionati e certificati dalle autorità nazionali. Ciò può richiedere molto tempo e per questo motivo gli edifici dei siti principali (Bruxelles e Lussemburgo) sono stati progressivamente aggiunti a EMAS di anno in anno in base alle risorse disponibili. I siti più piccoli, quali quelli del JRC, sono stati aggiunti nella loro totalità. La figura 1.1 mostra l'evoluzione della superficie "utile" nell'ambito di applicazione di EMAS e riflette i progressi compiuti nell'aggiunta di nuovi edifici singoli a Bruxelles e Lussemburgo nonché di nuovi siti. 6 Regolamento (UE) 2017/1505 della Commissione, del 28 agosto 2017, che modifica gli allegati I, II e III del regolamento (CE) n. 1221/2009. Le organizzazioni registrate hanno beneficiato di misure transitorie fino al 14 settembre 2018. 7 Regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), che abroga il regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 13 di 79
Tabella 1.2: Cronologia dell'attuazione di EMAS presso la Commissione europea Anno Azione 2001 La Commissione avvia un esercizio pilota per applicare il sistema EMAS [Regolamento (CE) n. 761/2001] alle attività e agli edifici di una serie di suoi servizi. 2005 La Commissione ottiene la prima registrazione EMAS per le attività di quattro servizi della Commissione a Bruxelles in otto edifici (sulla base dei dati del periodo 2002-2004). 2005- Altri edifici sono aggiunti all'ambito di applicazione di EMAS a Bruxelles, per un totale di 32 in occasione della verifica relativa al 2009. 2009 2009 Entra in vigore il Regolamento EMAS III, che consente alla Commissione di registrare siti ubicati in diversi Stati membri sotto un'unica autorità e con un unico numero di riferimento. 2009 La Commissione decide di estendere l'applicazione di EMAS a tutti i propri servizi di Bruxelles e Lussemburgo con decorrenza dal 1º gennaio 2010. Nuovi edifici devono essere aggiunti ogni anno in conformità a una tabella di marcia concordata con l'IBGE (Istituto di Bruxelles per la gestione dell'ambiente), l'organismo di Bruxelles competente per EMAS. 2011 La registrazione viene estesa fino a includere tutti i servizi della Commissione a Bruxelles. 2012 La registrazione viene ulteriormente estesa fino a includere tutti i servizi della Commissione a Lussemburgo e i primi due edifici (sulla base dei dati comunicati per il 2011). 2013 La Commissione decide di estendere ulteriormente la registrazione EMAS ai siti JRC in Europa e alla sede della DG SANTE a Grange (Irlanda). Il JRC di Petten viene incluso nella registrazione EMAS (sulla base dei dati comunicati per il 2012). I dati dei siti JRC di Geel e Siviglia sono inseriti nella dichiarazione ambientale in vista della loro inclusione nella registrazione EMAS nel 2014. 2014 I siti JRC di Geel e Siviglia sono sottoposti a verifiche con esiti positivi e vengono inclusi nella registrazione EMAS della Commissione. La verifica del JRC di Karlsruhe viene rinviata al 2015 per motivi amministrativi. EMAS comincia a tenere conto delle risultanze della relazione n. 14/2014 della Corte dei conti europea sulle modalità con cui le istituzioni europee riducono la propria impronta di carbonio. La Dichiarazione ambientale viene aggiornata integrandovi: i) un nuovo approccio standardizzato di rendicontazione a livello di sito al fine di assicurare la coerenza dei dati dei diversi siti e compiere un primo passo verso l'analisi delle prestazioni a livello dell'intera Commissione sulla base dei dati aggregati a livello dei siti; ii) la stima delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dalle missioni e, per quanto riguarda Bruxelles, anche le emissioni dovute agli spostamenti casa-lavoro del personale; e iii) le informazioni relative ai costi unitari al fine di tenere traccia dei costi di gestione e delle spese fondamentali per le risorse, comprese le spese per l'energia, l'acqua e lo smaltimento dei rifiuti. 2015- Gli audit di verifica relativi ai nuovi siti JRC di Karlsruhe e Ispra e alla sede della DG SANTE a Grange, basati sui dati comunicati per il 2014, hanno esito positivo. La registrazione 2016 EMAS della Commissione comprende otto siti ubicati in sette paesi. In risposta alle conclusioni della relazione della Corte dei conti europea sull'impronta di carbonio, l'équipe HR.D2 inizia a sensibilizzare le agenzie della Commissione sull'applicazione di EMAS e a seguirne l'adozione da parte di altre istituzioni europee tramite il Gruppo interistituzionale di gestione ambientale (GIME). Per diversi indicatori ambientali chiave sono proposti e adottati all'inizio del 2016 obiettivi a più lungo termine, nell'ottica di una riduzione del 5 % nel periodo 2014-2020, mentre diventano operativi flussi di lavoro automatizzati allo scopo di tenere traccia delle risultanze degli audit. 2017 Sono nuovamente richieste verifiche ripetute presso gli otto siti della Commissione. Vengono sviluppate soluzioni aggiuntive per i flussi di lavoro al fine di tracciare lo stato delle azioni ambientali e, potenzialmente, gestire le comunicazioni. La Commissione continua a lavorare a stretto contatto con le altre istituzioni e agenzie europee in relazione alla stima e alla compensazione dell'impronta di carbonio, per rispondere in particolare alla relazione della Corte dei conti europea in materia, anche attraverso la partecipazione a iniziative comuni di sensibilizzazione ambientale. La Commissione continua a prepararsi all'entrata in vigore del Regolamento EMAS nel settembre 2018. I preparativi comprendono l'inversione del calendario del 2018 per gli audit interni e di verifica, affinché questi ultimi si svolgano nel primo semestre e gli audit interni nel secondo semestre. 2018 Gli esercizi di verifica EMAS svolti nel primo semestre dimostrano come la Commissione abbia tenuto conto dei nuovi requisiti stabiliti dal regolamento EMAS, prestando maggiore attenzione in particolare al contesto e alle esigenze dei portatori di interessi. Il documento di riferimento settoriale EMAS per le amministrazioni pubbliche viene pubblicato e le organizzazioni devono dimostrare in che modo ne hanno tenuto conto. Viene effettuato un riesame intermedio delle prestazioni relative ai parametri fondamentali per il periodo 2014-2020, che determina l'adozione di obiettivi più ambiziosi per quanto concerne il consumo idrico, il consumo di carta, la produzione di rifiuti non pericolosi e le emissioni del parco auto. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 14 di 79
Figura 1.1: Evoluzione della superficie degli edifici gestiti dalla Commissione8 da registrare nel sistema EMAS (m2) 1 800 000 1 600 000 1 400 000 1 200 000 1 000 000 800 000 600 000 400 000 200 000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale 206 166 257 557 272 324 446 562 533 285 633 228 748 748 892 986 1 169 923 1 524 645 1 551 764 1 595 702 1 601 444 1 587 460 Grange 10 010 10 010 10 010 10 010 10 010 JRC Ispra 256 077 253 428 254 356 259 828 261 713 JRC Karlsruhe 41 735 41 735 43 170 43 170 43 170 JRC Siviglia 6 497 7 017 7 165 7 165 7 580 7 580 JRC Geel 46 390 48 815 50 538 50 538 50 382 50 499 JRC Petten 19 150 19 150 19 458 21 397 20 502 20 842 19 996 Lussemburgo 27 710 53 808 64 703 66 161 100 221 140 479 145 697 152 455 Bruxelles 206 166 257 557 272 324 446 562 533 285 633 228 721 038 820 028 1 033 183 1 075 372 1 067 270 1 069 482 1 063 935 1 042 037 Nel 2019 la Commissione mira a ottenere il rinnovo della registrazione di otto siti, con oltre 1,6 milioni di metri quadrati di superficie utile, compreso un nuovo edificio a Lussemburgo, sulla base dei dati comunicati per il 2018. Il personale che lavora negli edifici certificati EMAS9 è passato da 4 033 unità nel 2005 a 35 594 unità nel 2018. La diminuzione della superficie a Bruxelles nel 2018 è dovuta al fatto che l'Ufficio per le infrastrutture e la logistica a Bruxelles (OIB) gestisce un minor numero di edifici. 1.6.1 Nuovi requisiti del regolamento EMAS La Commissione ha pubblicato il documento di riferimento settoriale per le amministrazioni pubbliche10, che è entrato in vigore il 18 maggio 2019. Le organizzazioni devono dimostrare di aver tenuto conto del documento in fase, tra l'altro, di definizione degli indicatori, fissazione degli obiettivi, rendicontazione e in particolare individuazione delle migliori pratiche e degli esempi di eccellenza. Durante il seminario dei coordinatori EMAS di sito (26-27 marzo 2019), la Commissione ha valutato il suo potenziale impatto sul sistema. I risultati principali delle discussioni sono stati i seguenti: il documento si applica formalmente ai siti di Bruxelles, Lussemburgo e Grange (codice NACE 84) e probabilmente al sito di Ispra (codici NACE 36 e 37). Non è stato ancora deciso in che misura la Commissione attuerà le raccomandazioni presso gli altri siti EMAS. La Commissione utilizza già la maggior parte degli indicatori, in particolare quelli di prestazione ambientale e quelli relativi agli esempi di eccellenza. La Commissione dovrà valutare attentamente la possibilità di modificare alcuni indicatori. Ad esempio, l'adozione della proposta del documento di riferimento settoriale di utilizzare l'equivalente a tempo pieno (FTE) per fare riferimento al numero di membri del personale comporterebbe attualmente vantaggi limitati. Analogamente, per individuare quali membri del personale si recano al lavoro in macchina da soli sarebbe necessario modificare le metodologie di indagine esistenti. 8 A Bruxelles sono inclusi i locali occupati dalle agenzie esecutive. Nel sistema EMAS sono stati registrati tutti i locali dei siti della Commissione, tranne che per il sito di Lussemburgo, la cui registrazione del 2017 includerà 14 dei suoi 18 edifici . 9 Incluso il personale delle agenzie esecutive ubicate nell'edificio COVE a Bruxelles. 10 Decisione (UE) 2019/61 della Commissione, del 19 dicembre 2018, relativa al documento di riferimento settoriale sulle migliori pratiche di gestione ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per la pubblica amministrazione a norma del regolamento (CE) n. 1221/2009 sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 15 di 79
Per approfondire ulteriormente la propria comprensione delle raccomandazioni del documento di riferimento settoriale, la Commissione punterà a: elaborare una tabella che metta a confronto i suoi indicatori e le sue prestazioni con le raccomandazioni del documento di riferimento settoriale, che sarà discussa durante il seminario dei coordinatori EMAS di sito previsto nell'autunno 2019; tenere conto del documento di riferimento settoriale in fase di valutazione delle prestazioni e degli obiettivi nell'ambito dei riesami della direzione, a partire dal riesame del Comitato direttivo EMAS nel settembre 2019; e includere riferimenti specifici al documento di riferimento settoriale a partire dal 2020 (risultati relativi al 2019). 1.7 Chi attua EMAS in seno alla Commissione? Una decisione del collegio dei commissari11 assicura che EMAS sia attuato ad alto livello. Il direttore generale della DG HR presiede il Comitato direttivo EMAS12, che si riunisce due volte all'anno. Il Comitato direttivo definisce la politica ambientale, adotta il piano d'azione globale annuale e fissa gli obiettivi ambientali, monitorandone i progressi. Esso rappresenta la sede in cui la Commissione manifesta il proprio ruolo guida in relazione a EMAS. Inoltre, data l'organizzazione decentrata della Commissione, anche i dirigenti e i responsabili non direttamente coinvolti nel Comitato direttivo EMAS o che non ricoprono un ruolo definito ufficialmente nell'ambito di EMAS partecipano al sistema assumendo diversi livelli di responsabilità. Il coordinamento quotidiano di EMAS è assicurato da una équipe (HR.D2) che ha sede a Bruxelles in seno all'unità Ambiente di lavoro e sicurezza della DG HR. L'équipe è guidata dal Rappresentante EMAS della direzione, che è responsabile dell'attuazione di EMAS dinanzi ai dirigenti e funge da referente per le organizzazioni esterne, quali l'IBGE e altre istituzioni dell'UE. Gli altri due membri dell'équipe si occupano prevalentemente del coordinamento del sistema e di comunicazione e formazione. Date le dimensioni della Commissione e la sua distribuzione geografica, l'équipe HR.D2 si avvale della cooperazione di una rete di oltre 35 corrispondenti e otto coordinatori di sito all'interno delle direzioni generali e dei servizi, il cui ruolo contempla responsabilità in ambito EMAS. La rete comprende: 1. i coordinatori EMAS di sito, presenti in ciascuno degli otto siti, che fungono da referenti principali per l'équipe HR.D2 e sono responsabili dell'attuazione del sistema EMAS a livello di sito. In questa veste, riferiscono in merito ai risultati conseguiti a livello di sito, contribuendo alla dichiarazione ambientale, e partecipano alla predisposizione degli obiettivi e delle azioni a livello di sito; 2. i corrispondenti EMAS (solo a Bruxelles), che garantiscono il collegamento tra la propria Direzione Generale/il proprio servizio e l'équipe HR.D2, in particolare per la comunicazione. I corrispondenti partecipano alle riunioni ufficiali che si svolgono in media tre volte all'anno, solitamente prima dell'inizio delle campagne d'informazione. Sono nominati dai rispettivi servizi. Sono presenti coordinatori EMAS di sito presso l'Ufficio per le infrastrutture e la logistica a Bruxelles (OIB), l'Ufficio per le infrastrutture e la logistica a Lussemburgo (OIL), il JRC e la DG SANTE a Grange, i quali sono responsabili dell'attuazione del sistema nei rispettivi siti. Oltre alla certificazione OHSAS 18001, il JRC detiene la certificazione EN ISO 9001/14001, che costituisce una base utile per l'introduzione del sistema EMAS. L'équipe HR.D2 comunica direttamente con i coordinatori di sito. Il coordinatore EMAS del JRC gestisce alcuni elementi strategici dell'implementazione di EMAS presso il JRC. 11 Decisione C(2013) 7708 della Commissione, del 18 novembre 2013, sull'applicazione da parte dei servizi della Commissione del sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). 12 Il Comitato direttivo è composto dalle seguenti direzioni generali e dai seguenti servizi: BUDG, CLIMA, DIGIT, ENER, ENV, HR, JRC, MOVE, SG, SANTE, OIB e OIL. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 16 di 79
EMAS contribuisce anche altro personale, ad esempio per quanto riguarda la raccolta di dati relativi al consumo di risorse o alla produzione di rifiuti o la partecipazione ad audit interni e di verifica. Inoltre, tutto il personale è destinatario di campagne di comunicazione e può partecipare ad attività di formazione concepite allo scopo di migliorare la condotta ambientale. L'équipe HR.D2 effettua un sondaggio ambientale ogni due anni per misurare l'andamento dei comportamenti del personale. 1.8 Elementi fondamentali del sistema EMAS I principali elementi del sistema EMAS sono definiti nel diagramma di processo riportato alla figura 1.2, che illustra le fasi necessarie al raggiungimento e al mantenimento della registrazione EMAS. Di seguito viene presentata un'ulteriore descrizione di alcuni di questi elementi. La maggior parte delle attività si svolge ogni anno, ma il completamento dell'intero ciclo richiede tre anni per motivi pratici. Le dimensioni e la distribuzione geografica delle strutture della Commissione in tutta Europa comportano la necessità di scaglionare attività quali gli audit lungo un ciclo triennale. Figura 1.2: Il ciclo EMAS, con particolare attenzione alla leadership 1.8.1 La politica ambientale della Commissione La politica ambientale rappresenta uno dei punti di partenza del sistema di gestione ambientale. Essa viene sottoscritta dal direttore generale della DG HR, che presiede il Comitato direttivo EMAS, e sintetizza gli obiettivi strategici della Commissione. È stata aggiornata nel 2014. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 17 di 79
1.8.2 Analisi ambientale A norma del nuovo regolamento EMAS, la Commissione definisce il proprio contesto operativo e i propri obblighi giuridici e stabilisce quali aspetti ambientali13 legati alle proprie attività, ai propri prodotti e ai propri servizi hanno (o possono avere) un impatto significativo sull'ambiente e su EMAS. Essa tiene conto 13 La valutazione degli aspetti è stata eseguita a norma dell'allegato 4 di EMAS PRO 001 e per ciascun aspetto prende in considerazione la frequenza, la gravità, la violazione del diritto, l'entità, la legislazione applicabile, le preoccupazioni dei portatori di interessi, i casi precedenti e la possibilità di intervenire. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 18 di 79
inoltre delle esigenze e delle aspettative delle parti interessate e decide quali di queste possono tramutarsi in obblighi nell'ambito di EMAS. Tutti questi elementi vengono esaminati a livello di sito, ma il contesto e le parti interessate vengono definiti anche a livello globale. I suddetti elementi fungono da base per la definizione di misure adeguate che tengano conto sia dei rischi che delle opportunità. L'analisi ambientale fornisce una panoramica globale delle considerazioni ambientali su cui è possibile basare la definizione della strategia e degli obiettivi pertinenti. 1.8.3 Documentazione relativa al sistema L'équipe HR.D2 conserva la documentazione relativa al sistema, il cui elemento più importante è il manuale EMAS, che offre una panoramica del sistema e definisce ruoli e responsabilità. I siti devono applicare le tre procedure "centrali" (o alternative equivalenti) e possono sviluppare le loro procedure operative standard in funzione delle condizioni locali. Le tre procedure centrali sono: i) analisi ambientale EMAS; ii) monitoraggio, comunicazione e pianificazione; e iii) gestione delle risultanze degli audit e delle verifiche. 1.8.4 Monitoraggio degli indicatori e fissazione di obiettivi EMAS impone alle organizzazioni di adoperarsi per conseguire un miglioramento costante delle proprie prestazioni ambientali. Pertanto, tali organizzazioni devono provvedere all'individuazione di indicatori per monitorare e determinare obiettivi di miglioramento. Benché la definizione di indicatori e di obiettivi segua logicamente l'analisi ambientale effettuata presso ciascun sito e sia pertanto soggetta a variazioni a seconda del sito, l'allegato IV del regolamento EMAS definisce tuttavia determinati indicatori "chiave" per i quali dovrebbero essere raccolti dati. Tra essi vi sono l'efficienza energetica, l'efficienza dei materiali, il consumo idrico, la produzione di rifiuti, la biodiversità e le emissioni. In accordo al Regolamento, in qualità di organizzazione che svolge attività di natura amministrativa, la Commissione è tenuta a esprimere i propri indicatori chiave in termini di produzione per persona. Il numero totale del personale della Commissione operante nell'area EMAS rappresenta perciò un denominatore comune per la maggior parte delle misurazioni degli indicatori. Inoltre alcuni indicatori, quali il consumo di energia e le emissioni di gas, sono espressi per metro quadrato di superficie, come da prassi comune nella gestione delle strutture. Ogni anno la Commissione aggiorna il suo Piano d'Azione Globale Annuale. Tale piano comprende due elementi: un'analisi dell'evoluzione degli indicatori rispetto agli obiettivi e la definizione di obiettivi futuri; e un aggiornamento dello stato delle azioni in corso e l'individuazione di nuove azioni per migliorare le prestazioni ambientali e conseguire gli obiettivi. Il Comitato direttivo EMAS approva il Piano d'Azione Globale con cadenza annuale. In seguito a consultazioni con i siti, il Comitato direttivo EMAS ha adottato obiettivi a medio termine per il periodo 2014-2020 in relazione a vari indicatori. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 19 di 79
Gli indicatori sono definiti nelle tabelle di dati presenti nelle singole relazioni riguardanti ciascun sito, contenute negli allegati da A ad H. Tali indicatori sono raggruppati in otto voci principali comprendenti gli obiettivi strategici definiti dalla politica ambientale ed elencati nella tabella 1.3. Non tutti i siti comunicano dati su tutti i parametri. Tabella 1.3: Riepilogo dei principali obiettivi strategici e indicatori correlati N. Obiettivo di politica Indicatori ambientale Parametri basati su dati fisici14 I Uso più efficiente delle a) Consumo totale di energia (edifici), b) consumo totale di energia (veicoli del risorse naturali sito), c) utilizzo di energie rinnovabili, d) consumo idrico, e) consumo di carta da ufficio e f) consumo di carta offset (stampa professionale). II Riduzione delle emissioni a) Emissioni di CO2 dovute al consumo energetico degli edifici, b) altre emissioni di CO2 (inclusa la CO2 di gas a effetto serra (sotto forma di CO2 equivalente prodotta dagli edifici (ossia equivalente di altri gas ad refrigeranti)), c) emissioni di CO2 dei veicoli (dichiarate dal costruttore), effetto serra) e altri d) emissioni di CO2 dei veicoli (effettive), e) emissioni atmosferiche totali inquinanti atmosferici effettive, compresi SO2, NOX, PM. Vengono altresì valutate le emissioni causate da viaggi di lavoro e, per sei siti, dagli spostamenti casa-lavoro del personale. III Miglioramento della a) Rifiuti totali, b) rifiuti pericolosi, c) rifiuti sottoposti a raccolta differenziata gestione e della raccolta (espressi in % sul totale). differenziata dei rifiuti IV Protezione della a) Superficie edificata, superficie totale del sito. biodiversità Parametri "soft" in materia di comunicazione/formazione15 V Promozione di acquisti a) Percentuale di contratti di importo superiore ai 60 000 EUR che adottano criteri "più verdi" "eco" supplementari, b) percentuale, frazione e valore dei prodotti "verdi" nel catalogo di forniture per uffici. VI Garanzia del rispetto degli a) Prevenzione e gestione dei rischi, b) progressi nella registrazione EMAS, c) non obblighi normativi e conformità rilevate nel corso degli audit EMAS esterni e d) preparazione in casi di preparazione in casi di emergenza. emergenza VII Miglioramento della a) Campagne di comunicazione EMAS ufficiali e centralizzate, b) formazione comunicazione ambientale per i nuovi assunti, c) adozione dell'e-learning, d) sensibilizzazione del (comportamento personale (mediante indagine condotta ogni due anni), e) registro delle esigenze sostenibile del personale, formative e f) risposta alle domande interne. fornitori, e formazione) VIII Intrattenere relazioni a) Risposta alle domande esterne, b) registro delle sessioni d'informazione per i trasparenti con i partner principali subappaltatori e fornitori, c) registro dei principali soggetti interessati a esterni livello locale e regionale e d) dialogo con le parti interessate esterne. 14 Solitamente richiedono fatture e/o misurazioni per essere definiti. Per diversi parametri relativi al consumo di risorse, il personale tecnico può anche . riportare i risultati per metro quadrato. Ciò si applica alle "superfici utili", che vengono spesso definite nei contratti di locazione o di servizio 15 I risultati ottenuti in questi settori verranno considerati alla luce dei miglioramenti registrati negli ambiti contemplati dagli obiettivi strategici da I a IV e la maggior parte dei parametri verrà misurata sulla base dei consumi. Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018 Versione finale Pagina 20 di 79
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