Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Sintesi globale

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Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Sintesi globale
COMMISSIONE EUROPEA

                        Sistema di gestione ambientale

                                     Dichiarazione ambientale
                                       Risultati relativi al 2018
                                                    Sintesi globale

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Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Sintesi globale
PREFAZIONE

La presente dichiarazione ambientale è stata elaborata mentre la Commissione si preparava a dare il
benvenuto alla sua nuova presidente, Ursula von der Leyen, per il periodo 2019-2024. I suoi orientamenti
politici per la Commissione riconoscono che è importante che l'Europa continui a svolgere un ruolo di primo
piano a livello mondiale nella riduzione degli impatti ambientali. Il fulcro di tali orientamenti è l'impegno a
realizzare un Green Deal europeo nell'ambito del quale sarà particolarmente importante conseguire obiettivi
più ambiziosi in materia di clima.

Con le sue politiche, le sue direttive e i suoi regolamenti, la Commissione europea si adopera per fare in
modo che gli Stati membri diano l'esempio sviluppando economie più sostenibili, attraverso iniziative quali
il pacchetto sull'energia pulita, le direttive quadro sulle acque che si sono succedute, il pacchetto
sull'economia circolare e il sostegno all'accordo di Parigi sul clima. La Commissione continua inoltre a
dimostrare di essere all'altezza del suo compito a livello locale, avendo recentemente avviato uno studio
volto a esaminare potenziali percorsi per raggiungere la neutralità in termini di emissioni di carbonio nel
lungo termine.

Nel 2005 la Commissione è stata la prima istituzione dell'UE ad attuare il sistema di ecogestione e audit
(EMAS) allo scopo di ridurre l'impatto ambientale delle proprie attività quotidiane. Se inizialmente era
limitata ai suoi edifici di Bruxelles, oggi l'applicazione del sistema comprende gli otto siti principali della
Commissione in Europa: Bruxelles, Lussemburgo, i JRC di Geel (Belgio), Petten (Paesi Bassi), Siviglia
(Spagna), Karlsruhe (Germania) e Ispra (Italia), nonché la sede della DG SANTE a Grange (Irlanda). La
Commissione pubblica i risultati delle sue prestazioni ambientali nella dichiarazione ambientale.

La presente sintesi della dichiarazione ambientale a livello dell'istituzione illustra i risultati aggregati per gli
otto siti della Commissione fino al 2018. Essa documenta la tendenza a lungo termine alla riduzione del
consumo di risorse e i progressi buoni o eccellenti rispetto agli obiettivi istituzionali 2014-2020 per la
maggior parte dei parametri fondamentali. Gli otto allegati indipendenti forniscono un'analisi di ciascun sito.

Nel 2018 la Commissione ha potuto, a seguito di un riesame intermedio, definire obiettivi più ambiziosi per
il periodo 2014-2020 per quanto riguarda parametri di prestazione fondamentali selezionati. Pertanto,
nonostante le condizioni economiche difficili e l'incertezza con cui continuiamo a confrontarci, possiamo
comunque migliorare le prestazioni ambientali della Commissione e apportare benefici significativi,
dimostrando così il nostro impegno nei confronti di un'Unione europea più sostenibile.

                                                                                Irene Souka

                                                                            Direttrice generale
                                                                        Presidente del Comitato direttivo EMAS

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CONVALIDA

                                                    AENOR
                PAGINA DI CONVALIDA

                                            DICHIARAZIONE DEL VERIFICATORE
                                         AMBIENTALE SULLE ATTIVITÀ DI VERIFICA E
                                                      CONVALIDA

                AENOR INTERNACIONAL, S.A.U., verificatore ambientale EMAS, accreditato con numero
                ES-V-0001 per gli ambiti: 99 "Attività di organizzazioni e organismi extraterritoriali", 84.1
                "Amministrazione pubblica: amministrazione generale, economica e sociale", 71.2 "Collaudi e
                analisi tecniche",
                72.1 "Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell'ingegneria", 72.2
                "Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche", 35.11
                "Produzione di energia elettrica", 35.30 "Fornitura di vapore e aria condizionata", 36.00 "
                Raccolta, trattamento e fornitura di acqua", 37.00 "Gestione delle reti fognarie" (codice NACE),
                dichiara

                di aver verificato che i siti indicati nella dichiarazione ambientale della
                COMMISSIONE EUROPEA, numero di registrazione BE-BXL-000003,

                rispondono a tutte le prescrizioni del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo
                e del Consiglio del 25 novembre 2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un
                sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS).

                Con la presente dichiarazione il sottoscritto dichiara che:

                 - la verifica e la convalida si sono svolte nel pieno rispetto delle prescrizioni del regolamento
                 (CE) n. 1221/2009, come modificato dal regolamento (UE) 2017/1505,
                - l'esito della verifica e della convalida conferma che non risultano elementi che attestino
                l'inosservanza degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente,
                 - i dati e le informazioni contenuti nella dichiarazione ambientale dei siti forniscono
                 un'immagine affidabile, credibile e corretta di tutte le attività dei siti svolte nel campo
                 d'applicazione indicato nella dichiarazione ambientale.

                Il presente documento non è equivalente alla registrazione EMAS. La registrazione EMAS può
                essere rilasciata unicamente da un organismo competente ai sensi del regolamento (CE)
                n. 1221/2009, come modificato dal regolamento (UE) 2017/1505. Il presente documento non
                è utilizzato come comunicazione a sé stante destinata al pubblico.

                Fatto a Madrid, 7 ottobre 2019

                Firma

                Rafael GARCÍA MEIRO
                Amministratore delegato

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SINTESI
SINTESI
Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Sintesi globale
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Progressi nell'attuazione del sistema di ecogestione e audit (EMAS) dell'UE

1) Ambito di applicazione: Il sistema EMAS della Commissione comprende i suoi otto siti principali in Europa:
      i siti amministrativi principali di Bruxelles (dal 2005) e Lussemburgo (dal 2011);
      i cinque siti del Centro comune di ricerca (JRC):
             o JRC Petten (Paesi Bassi), dal 2012;
             o JRC Geel (Belgio) e Siviglia (Spagna), dal 2013; e
             o JRC Karlsruhe (Germania) e Ispra (Italia), dal 2014;
      la sede della DG SANTE a Grange (Irlanda), dal 2014.
  Mentre a Bruxelles, presso la sede della DG SANTE a Grange e presso il JRC di Siviglia si trovano principalmente
  edifici amministrativi (dedicati alla ricerca, nel caso di quest'ultimo), negli altri siti vi sono anche laboratori. I siti
  del JRC dispongono in particolare di ampie infrastrutture tecniche, e il JRC di Ispra è quasi una cittadina a tutti gli
  effetti.

2) Cambiamenti: la presente relazione presenta le prestazioni della Commissione fino al 2018 e:
     mantiene la struttura della relazione esistente, nell'ambito della quale ciascun sito presenta un allegato, che
        viene poi utilizzato per elaborare una sintesi a livello dell'istituzione che costituisce la base per la verifica
        esterna;
     a seguito di un riesame dei dati di prestazione relativi al periodo 2014-2017, comprende nuovi obiettivi più
        ambiziosi a livello dell'istituzione per il periodo 2014-2020 per quanto riguarda alcuni parametri
        fondamentali (produzione di rifiuti non pericolosi, consumo di acqua e di carta, emissioni del parco auto);
     comprende i dati di locali aggiuntivi da registrare a Lussemburgo;
     tiene conto del nuovo documento di riferimento settoriale EMAS per le amministrazioni pubbliche;
     mette in luce la coerenza tra gli obiettivi e le azioni di EMAS e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle
        Nazioni Unite;
     presenta un calcolo ampliato dell'impronta di carbonio, che tiene conto di più emissioni indirette (categoria 3)
        e di attività che richiedono risorse significative. Gli elementi supplementari sono legati a:
             o immobilizzazioni fisse (edifici e attrezzature informatiche),
             o beni e servizi acquistati (compresi servizi di ristorazione),
             o smaltimento dei rifiuti ed emissioni a monte dovute al consumo di energia.
     I contributi principali all'impronta di carbonio provengono dalle emissioni derivanti dalla costruzione di edifici,
     dal consumo di energia e dai viaggi aerei per le missioni;
     mette in risalto i progressi compiuti in relazione agli appalti pubblici verdi (Green Public Procurement,
        GPP), in particolare attraverso:
             o l'elaborazione e la divulgazione di una guida sull'organizzazione di eventi sostenibili;
             o la richiesta di maggiori dettagli nelle offerte presentate in relazione ai GPP.

3) Sintesi delle prestazioni in relazione agli indicatori chiave: Nel 2018 si è registrato un miglioramento
considerevole delle prestazioni in relazione a vari parametri, come illustrato di seguito:
                                                                                                                   Prestazioni della Commissione (%)
      N.                                        Indicatore                                         Obiettivo 2014-2020(1)                Prestazione 2014-2018
      1a                   Consumo totale di energia (edifici) – MWh/persona                                -5,2                  -8,8 (obiettivo raggiunto/ target met)
      1a                       Consumo totale di energia (edifici) – kW/m2                                  -5,2                1,2 (scostamento dall'obiettivo/ off track)
      1c                       Energia da fonti non rinnovabili (edifici) – %                               -3,3                        -6,6 (obiettivo raggiunto)
      1d                              Consumo idrico – m3/persona                                           -5,4                        -9,5 (obiettivo raggiunto)
      1d                                  Consumo idrico – L/m2                                             -4,8                     0,4 (scostamento dall'obiettivo)
      1e                    Consumo di carta da ufficio – fogli/persona/giorno                              -34                     -32 (sulla buona strada/ on track)
      1e                         Consumo di carta da ufficio – t/persona                                    -34                          -31 (sulla buona strada)
      2a                        Emissioni di CO2 (edifici) – tCO2/persona                                   -5,1                        -24 (obiettivo raggiunto)
      2a                          Emissioni di CO2 (edifici) – kgCO2/m2                                     -5,2                        -16 (obiettivo raggiunto)
      2c             Emissioni di CO2 (veicoli) – gCO2/km (dichiarate dal costruttore)                      -14                         -16 (obiettivo raggiunto)
      2c                    Emissioni di CO2 (veicoli) – gCO2/km (effettive)                                -4,9                     0,6 (scostamento dall'obiettivo)
      3a                             Rifiuti non pericolosi – t/persona                                     -9,7                        -15 (obiettivo raggiunto)
      3b                               Rifiuti pericolosi – t/persona                                       -2,6                    103,2 (scostamento dall'obiettivo)
      3c                       Rifiuti sottoposti a raccolta differenziata – %                             +6,0                      1,4 (scostamento dall'obiettivo)
     Costi
                                   Consumo di energia (EUR/persona)                                      752 EUR                     547 EUR (obiettivo raggiunto)
                                       Consumo idrico (EUR/persona)                                       55 EUR                    47,4 EUR (obiettivo raggiunto)
                 Nota (1) Piano d'azione annuale globale 2019.

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Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Sintesi globale
Alcuni dei motivi più evidenti alla base di tale miglioramento sono le iniziative operative intraprese a Bruxelles,
come la chiusura di più edifici durante i giorni festivi, lo sgombero dell'edificio Jean Monnet (JMO) a Lussemburgo e
il passaggio a un approvvigionamento di energia elettrica rinnovabile presso il JRC di Geel. La riduzione della
produzione di rifiuti non pericolosi può essere ricondotta all'avvio di molteplici iniziative volte a eliminare i prodotti
monouso, in particolare quelli realizzati in plastica.

Il consumo energetico degli edifici rappresenta il costo pro capite di gran lunga più importante tra le risorse
monitorate dall'EMAS e la sua tendenza a diminuire anno dopo anno è proseguita. Si stima che a Bruxelles sia calato
da 1 168 EUR nel 2005 a 400 EUR nel 2018. Ciò equivale a un risparmio di ben oltre 10 milioni di EUR all'anno
(negli ultimi anni) rispetto ai tassi di consumo del 2005 e a risparmi cumulativi (non corretti) di oltre 100 milioni di
EUR dal 2005.

4) Prospettive future: Durante e dopo il 2019 sarà necessario:

        affinare ulteriormente la valutazione dell'impronta di carbonio, che influenzerà le discussioni sugli obiettivi
         futuri a medio e lungo termine per la riduzione delle emissioni;
        esaminare la possibilità di integrare formalmente le agenzie esecutive a Bruxelles che sono soggette al
         controllo di gestione delle strutture della Commissione;
        migliorare le prestazioni della rete dei corrispondenti EMAS e valutare in che modo sia possibile beneficiare
         maggiormente della collaborazione interistituzionale;
        valutare opportuni obiettivi a livello della Commissione per il 2030;
        continuare a impegnarsi per rispondere alle esigenze dei portatori di interessi.

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INDICE

PREFAZIONE .................................................................................................................... 2
PAGINA DI CONVALIDA ................................................................................................ 3
SINTESI .............................................................................................................................. 4
1      INTRODUZIONE ..................................................................................................... 10
       1.1      La presente dichiarazione ambientale ............................................................. 10
       1.2      Cos'è la Commissione europea? ...................................................................... 11
       1.3      Valutazione degli impatti ambientali delle politiche dell'Unione europea...... 11
       1.4      Responsabilità d'impresa e gestione ambientale presso la Commissione ....... 12
       1.5      Perché attuare EMAS? .................................................................................... 12
       1.6      L'evoluzione della gestione ambientale tramite il sistema EMAS presso la
                Commissione ................................................................................................... 13
       1.7      Chi attua EMAS in seno alla Commissione? .................................................. 16
       1.8      Elementi fondamentali del sistema EMAS ..................................................... 17
       1.9      Analisi comparativa ......................................................................................... 22
2      PRESTAZIONI AMBIENTALI DELLA COMMISSIONE FINO AL 2018 .......... 23
       2.1      Progressi della Commissione rispetto agli obiettivi relativi ai parametri
                selezionati per il periodo 2014-2020 ............................................................... 23
       2.2      Descrizione delle attività ................................................................................. 25
       2.3      Contesto organizzativo dell'istituzione e portatori di interessi ........................ 27
       2.4      Impatto delle attività della Commissione sull'ambiente e azioni di mitigazione27
       2.5      Fare un uso più efficiente delle risorse naturali .............................................. 33
       2.6      Riduzione dell'impronta di carbonio, di altri gas a effetto serra e di inquinanti
                atmosferici ....................................................................................................... 39
       2.7      Miglioramento della gestione e della raccolta differenziata dei rifiuti ........... 48
       2.8      Protezione della biodiversità ........................................................................... 51
       2.9      Appalti pubblici verdi (GPP)........................................................................... 52
       2.10     Dimostrazione del rispetto degli obblighi normativi e preparazione in casi di
                emergenza ........................................................................................................ 54
       2.11     Comunicazione interna e formazione .............................................................. 56
       2.12     Comunicazione esterna.................................................................................... 67
       2.13     Costi e risparmi EMAS ................................................................................... 69
       2.14     Analisi comparativa con il Parlamento europeo e con il Consiglio europeo .. 73
       2.15     Costanti e fattori di conversione utilizzati nella rendicontazione per il 2018 . 73
3      INSEGNAMENTI APPRESI E PROSPETTIVE FUTURE .................................... 75
       3.1      Conclusioni...................................................................................................... 75
       3.2      Prospettive future ............................................................................................ 76
GLOSSARIO .................................................................................................................... 78

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GLI ALLEGATI DA A AD H CONTENGONO LE RELAZIONI DEI SINGOLI SITI, CONVALIDATE
       SEPARATAMENTE DURANTE GLI AUDIT DI VERIFICA PRESSO OGNUNO DI ESSI. LE RELAZIONI
               PRESENTANO UNA STRUTTURA COMUNE E I SEGUENTI NUMERI DI PAGINA:

                                                                                                                      JRC KARLSRUHE
                                                            LUSSEMBURGO

                                                                                                                                      ALLEGATO G:

                                                                                                                                                    ALLEGATO H:
                                              ALLEGATO A:

                                                                           ALLEGATO C:

                                                                                         ALLEGATO D:
                                                             ALLEGATO B:

                                                                                                       ALLEGATO E:

                                                                                                                       ALLEGATO F:
                                                                                                       JRC SIVIGLIA
                                                                            JRC PETTEN
                                               BRUXELLES

                                                                                                                                       JRC ISPRA

                                                                                                                                                     DG SANTE
                                                                                          JRC GEEL

                                                                                                                                                      GRANGE
          Panoramica degli
   1      indicatori chiave                  A4             B4             C3            D3            E3             F3              G5            H4

          Descrizione delle
   2      attività, del contesto,            A5             B5             C4            D4            E6             F4              G7            H5
          dei portatori di interessi
          Impatto ambientale
   3      delle attività                     A9             B8             C9            D10           E13            F11             G6            H9

          Uso più efficiente delle
   4                                         A9             B10            C10           D11           E14            F12             G18           H12
          risorse naturali
          Riduzione dell'impronta
   5      di carbonio e delle      A14                      B14            C13           D17           E20            F18             G27           H15
          emissioni nell'atmosfera
          Miglioramento della
   6      gestione e della raccolta          A20            B18            C16           D23           E28            F23             G35           H18
          differenziata dei rifiuti
          Protezione della
   7      biodiversità                       A22            B19            C17           D24           E28            F26             G43           H19

   8      Appalti pubblici verdi             A23            B19            C18           D26           E28            F27             G45           H20
          Rispetto degli obblighi
          normativi e
   9      preparazione in caso di            A23            B20            C18           D26           E29            F27             G47           H20
          emergenza

   10     Comunicazione                      A24            B22            C18           D27           E30            F28             G48           H22

   11     Formazione                         A26            B23            C19           D29           E32            F33             G52           H25

   12     Costi e risparmi EMAS              A26            B24            C20           D30           E33            F34             G52           H25

   13     Fattori di conversione             A27            B24            C21           D30           E34            F34             G54           H25
          Tabella riepilogativa
   14     degli edifici                      A28            B25            C22           D31                                          G55           H26
          (facoltativa)

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Dichiarazione ambientale Risultati relativi al 2018 Sintesi globale
1      INTRODUZIONE

1.1       La presente Dichiarazione ambientale

La Commissione europea attua il regolamento relativo al sistema di Ecogestione e Audit (EMAS), che
prevede l'obbligo per le organizzazioni di pubblicare una Dichiarazione ambientale. La Commissione ha
ottenuto la sua prima registrazione EMAS, che riguardava parte delle sue attività a Bruxelles, nel 2005.

Da allora, la Commissione ha ampliato in maniera significativa l'ambito della sua registrazione EMAS
adottando un approccio basato sui siti. La presente dichiarazione ambientale, che fa riferimento alle attività
svolte nel 2018, costituisce la base per l'aggiornamento della registrazione EMAS degli otto siti principali
della Commissione in Europa, elencati nella tabella 1.1 in ordine di adesione alla registrazione EMAS della
Commissione.

                           Tabella 1.1: Siti della Commissione inclusi nella registrazione EMAS
    Paese             Sito della Commissione                                                 Per ulteriori dettagli
                                                                                                 cfr. allegato

    Belgio            Bruxelles (centro amministrativo principale della Commissione, con               A
                      oltre 40 direzioni e servizi e 5 agenzie esecutive), con edifici ubicati
                      nella regione di Bruxelles e nelle Fiandre (ulteriori dettagli
                      all'allegato A)
    Lussemburgo Lussemburgo (secondo centro amministrativo della Commissione, con                      B
                un'agenzia esecutiva)
    Paesi Bassi       JRC Petten (vicino ad Alkmaar)                                                   C
    Belgio            JRC Geel (a est di Anversa)                                                      D
    Spagna            JRC Siviglia                                                                      E
    Germania          JRC Karlsruhe                                                                     F
    Italia            JRC Ispra (il sito e centro amministrativo più grande del JRC)                   G
    Irlanda           Struttura della direzione generale della Salute e della sicurezza                H
                      alimentare della Commissione ubicata a Grange, vicino a Trim, contea
                      di Meath (DG SANTE Grange)

La presente dichiarazione ambientale è stata realizzata in due fasi:

            fase 1: sono state elaborate relazioni separate e "autonome" (allegati da A ad H della presente
             relazione) per ciascuno degli otto siti. Tutte le relazioni hanno la stessa struttura, come descritto nella
             pagina precedente; e
            fase 2: ove possibile, i dati relativi ai siti sono stati aggregati per produrre risultati a livello della
             Commissione, descritti nel capitolo 2 del presente documento. Quasi tutti i dati inclusi in questo
             volume provengono dagli allegati relativi ai singoli siti.

La parte restante del presente capitolo fornisce informazioni sulle attività della Commissione e sul suo
sistema di gestione ambientale, come disposto dal regolamento EMAS.

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1.2     Cos'è la Commissione europea?

La Commissione europea1 è l'organo esecutivo dell'Unione europea. Insieme al Parlamento europeo e al
Consiglio dell'Unione europea, rappresenta una delle tre principali istituzioni che governano l'Unione, ed è
di gran lunga la più grande. Le attività della Commissione sono guidate da 28 commissari, assistiti da oltre
30 000 funzionari e altro personale operanti in 31 direzioni generali (DG), 15 servizi/uffici 2 e
rappresentanze/delegazioni in tutto il mondo. Ciascun commissario è responsabile di un determinato settore
strategico e dirige uno o più organismi generalmente denominati direzioni generali.

Il ruolo primario della Commissione consiste nel proporre e adottare provvedimenti legislativi; essa agisce
anche in qualità di "custode dei trattati", il che implica la responsabilità di avviare procedimenti di infrazione
dinnanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea nei confronti degli Stati membri o di altri soggetti
qualora ritenga che essi abbiano violato i trattati dell'UE e altre disposizioni del diritto dell'Unione. La
Commissione negozia altresì gli accordi internazionali per conto dell'UE in stretta collaborazione con il
Consiglio dell'Unione europea.

La sede centrale della Commissione è a Bruxelles (Belgio), alla quale si affiancano uffici anche a
Lussemburgo, Ispra (Italia), Grange (Irlanda) e in molte altre località, oltre ad agenzie in molti Stati membri
e rappresentanze in tutti i paesi dell'UE. Il 1º dicembre 2009 è entrato in vigore il trattato di Lisbona, che ha
fornito alla Commissione gli strumenti istituzionali necessari per i diversi allargamenti e per rispondere alle
sfide di un'Unione europea composta da 28 Stati membri.

1.3     Valutazione degli impatti ambientali delle politiche dell'Unione europea

La Commissione tiene conto degli aspetti ambientali in sede di elaborazione e revisione delle politiche
dell'UE mediante il sistema di valutazione dell'impatto, solitamente gestito dal Segretario generale. La
Commissione fornisce sostegno finanziario ai progetti ambientali attraverso il programma LIFE e
predispone politiche di lotta al riscaldamento globale e nel settore dell'energia e dei trasporti.

Il sistema di valutazione dell'impatto e la sua applicazione alle molteplici politiche dell'UE non saranno
trattati nel presente documento3; nel sito web Europa della Commissione sono tuttavia disponibili
informazioni sull'argomento. Le pagine seguenti sono dedicate a politiche specifiche e a importanti
iniziative:

      1. sistema di valutazione dell'impatto: https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/planning-and-
         proposing-law/impact-assessments_it;
      2. politica e valutazione ambientale dell'UE: http://ec.europa.eu/environment/index_en.htm;
      3. programma LIFE+: http://ec.europa.eu/environment/life/index.htm;
      4. politica relativa al riscaldamento globale : https://ec.europa.eu/clima/index_it;
      5. politica energetica : http://ec.europa.eu/energy/index_en.htm;
      6. politica dei trasporti: http://ec.europa.eu/transport/home_it.
Gli aspetti ambientali delle politiche dell'Unione riguardanti gli Stati membri sono pertanto affrontati dal
sistema di valutazione dell'impatto, che si applica a ciascuna iniziativa legislativa. Tutti i progetti di
relazioni riguardanti la valutazione d'impatto devono essere sottoposti al controllo di qualità e alla verifica
del comitato per il controllo normativo (Regulatory Scrutiny Board, RSB)4, che ha sostituto il comitato per
la valutazione d'impatto nel luglio 2015. In linea di principio, occorre il parere positivo del comitato affinché
un'iniziativa accompagnata da una valutazione dell'impatto possa essere portata avanti. I pareri dell'RSB 5

1
      Un glossario dei termini è riportato alla fine del presente documento.
2
      https://ec.europa.eu/info/departments_it.
3
      Per informazioni dettagliate sulle politiche dell'UE consultare il portale www.europa.eu.
4
      https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/regulatory-scrutiny-board/members-regulatory-scrutiny-board-0_it.
5
      http://ec.europa.eu/smart-regulation/impact/ia_carried_out/cia_2015_en.htm.

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sono pubblicati insieme alla relazione sulla valutazione d'impatto nella sua versione definitiva e alla
proposta al momento dell'adozione. Il sistema di gestione EMAS non è lo strumento adatto a gestire tali
politiche. Il sistema di gestione della Commissione riguarda pertanto le attività operative della
Commissione, ossia le attività sotto il controllo della Commissione o influenzate dalla stessa.

1.4       Responsabilità d'impresa e gestione ambientale presso la Commissione

La Commissione non considera la gestione ambientale separatamente da altri aspetti, facendola invece
rientrare nell'ambito del suo approccio in materia di responsabilità sociale d'impresa. Un modo importante
attraverso il quale la Commissione ha iniziato a incoraggiare i suoi dipendenti a esercitare un impatto
positivo sulle comunità locali, sottolineandone l'importanza, è invitandoli a partecipare ad attività di
volontariato.

Nel 2018 il personale del sito di Bruxelles è stato nuovamente incoraggiato a partecipare a una serie di
attività di volontariato in tutta la città, concentrate nell'arco di una settimana del volontariato. La
partecipazione all'iniziativa ha portato vantaggi diretti alla comunità locale, ivi compresi gruppi svantaggiati
quali senzatetto e rifugiati, e ha altresì permesso a piccoli gruppi di dipendenti della Commissione di
migliorare la conoscenza reciproca.

L'importanza di adottare un approccio olistico al benessere e alle condizioni di lavoro del personale è
sottolineata dal fatto che una delle direzioni in seno alla DG HR è dedicata a salute, benessere e condizioni
di lavoro e dispone di un consulente per la responsabilità sociale d'impresa. È stata avviata un'iniziativa
chiamata fit@work, che riunisce un ampio numero di servizi istituzionali e i cui obiettivi sono:

          il miglioramento dello stato di salute fisica grazie a una maggiore attenzione alla prevenzione delle
           malattie attraverso la promozione di stili di vita più attivi basata su dati sanitari;
          il miglioramento dell'approccio alla salute mentale, ad esempio sfatando miti e stigmi associati ad
           alcune condizioni di salute;
          la promozione dell'esercizio fisico e delle attività ricreative, ad esempio attraverso le 30 società
           sportive della Commissione;
          la promozione di un sano equilibrio tra vita professionale e privata, ad esempio riconoscendo le fonti
           di stress aggiuntive dovute allo stile di vita dei cittadini espatriati e proponendo modelli di lavoro
           flessibili che ne tengano conto;
          il miglioramento della qualità dell'ambiente fisico di lavoro, in particolare per quanto riguarda
           aspetti quali i livelli di aerazione e illuminazione che influenzano in modo significativo il comfort e
           la motivazione del personale; e
          la creazione di condizioni di lavoro favorevoli (ad esempio agevolando l'accesso al sostegno
           psicologico).

Vi sono pertanto evidenti sinergie tra iniziative quali fit@work e la gestione ambientale (EMAS). Usare le
scale anziché prendere l'ascensore contribuisce non solo a migliorare la forma fisica del personale, ma anche
a ridurre il consumo energetico degli edifici e le emissioni di CO2. Recarsi al lavoro in bicicletta o a piedi
anziché usare l'automobile contribuisce a ridurre i consumi di energia e le emissioni di CO 2 associati agli
spostamenti casa-lavoro. Analogamente, incoraggiare il personale a valutare la possibilità di mangiare meno
carne riduce il consumo di energia non rinnovabile della filiera alimentare e, conseguentemente, le emissioni
di CO2, e può esercitare effetti benefici sulla salute. Queste tematiche possono essere influenzate dalle
politiche della Commissione in materia di edifici e mobilità.

1.5       Perché implementare EMAS?

La Commissione ha sviluppato EMAS negli anni Novanta quale strumento per migliorare la gestione
ambientale in Europa. Il sistema EMAS è stato concepito per essere in primo luogo attuato nell'industria ed
è stato successivamente modificato affinché potesse trovare attuazione in settori con minore intensità
energetica e meno inquinanti, come la pubblica amministrazione.

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Dall'introduzione di EMAS, l'Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO) ha elaborato la
norma internazionale di gestione ambientale ISO 14001, che è stata successivamente adottata ampiamente in
Europa e nel resto del mondo. Il sistema EMAS resta comunque più rigoroso rispetto alla norma ISO 14001
e prevede obblighi aggiuntivi, quali:

          impegno al miglioramento continuo;
          obbligo di pubblicazione dei risultati (dichiarazione ambientale);
          impegno a dimostrare il rispetto degli obblighi normativi;
          coinvolgimento del personale; e
          registrazione da parte dell'autorità pubblica successivamente alla verifica da parte di un verificatore
           ambientale accreditato/autorizzato.

L'ultima versione della norma ISO 14001 (ISO 14001:2015) ha incorporato alcuni elementi del
Regolamento EMAS, ma non altri elementi importanti, quali l'obbligo di rendicontazione. Al contrario, gli
allegati del Regolamento EMAS sono stati aggiornati allo scopo di integrare i requisiti della norma
ISO 14001:2015; in questo modo il Regolamento mantiene la propria attrattiva per i soggetti che devono
ottenere anche la certificazione ISO 14001, in particolare per motivi di ordine commerciale, ed EMAS
continuerà pertanto a essere considerato il sistema di gestione ambientale di riferimento. La nuova versione
del Regolamento EMAS è entrata in vigore nel settembre 20186.

Dal 2018 il regolamento EMAS impone alle organizzazioni registrate di tenere conto del documento di
riferimento settoriale EMAS (con le migliori pratiche ambientali) per le amministrazioni pubbliche, che è
entrato in vigore alla fine del 2017.

1.6       L'evoluzione della gestione ambientale tramite il sistema EMAS presso la Commissione

La tabella 1.2 presenta una cronologia delle principali tappe nell'applicazione del sistema EMAS presso la
Commissione. Di particolare rilievo è stata l'introduzione del Regolamento EMAS III7 nel 2009, che ha
sostituito la versione del 2001 e facilitato l'attuazione di EMAS, consentendo di integrare siti presenti in
diversi paesi in un'unica registrazione. Ciò ha ampiamente favorito l'estensione della registrazione EMAS
della Commissione, che, subordinatamente alle procedure amministrative attualmente svolte dall'autorità
EMAS di Bruxelles, si applica ora a otto siti in sette paesi.

Storicamente, e per motivi operativi, la Commissione ha separato la registrazione EMAS relativa alle attività
del proprio personale (servizi) da quella relativa agli edifici. Infatti, mentre gli aspetti del sistema relativi
alla comunicazione possono essere affrontati in modo relativamente rapido, consentendo di inserire nel
sistema tutto il personale della Commissione, gli edifici aggiuntivi devono essere ispezionati e certificati
dalle autorità nazionali. Ciò può richiedere molto tempo e per questo motivo gli edifici dei siti principali
(Bruxelles e Lussemburgo) sono stati progressivamente aggiunti a EMAS di anno in anno in base alle risorse
disponibili. I siti più piccoli, quali quelli del JRC, sono stati aggiunti nella loro totalità. La figura 1.1 mostra
l'evoluzione della superficie "utile" nell'ambito di applicazione di EMAS e riflette i progressi compiuti
nell'aggiunta di nuovi edifici singoli a Bruxelles e Lussemburgo nonché di nuovi siti.

6
      Regolamento (UE) 2017/1505 della Commissione, del 28 agosto 2017, che modifica gli allegati I, II e III del regolamento (CE) n. 1221/2009. Le
      organizzazioni registrate hanno beneficiato di misure transitorie fino al 14 settembre 2018.
7
      Regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema
      comunitario di ecogestione e audit (EMAS), che abroga il regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE.

Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018                     Versione finale                                                      Pagina 13 di 79
Tabella 1.2: Cronologia dell'attuazione di EMAS presso la Commissione europea
Anno           Azione
 2001         La Commissione avvia un esercizio pilota per applicare il sistema EMAS [Regolamento (CE) n. 761/2001] alle attività e agli edifici di una serie di suoi servizi.
 2005         La Commissione ottiene la prima registrazione EMAS per le attività di quattro servizi della Commissione a Bruxelles in otto edifici (sulla base dei dati del periodo 2002-2004).
2005-         Altri edifici sono aggiunti all'ambito di applicazione di EMAS a Bruxelles, per un totale di 32 in occasione della verifica relativa al 2009.
2009
 2009         Entra in vigore il Regolamento EMAS III, che consente alla Commissione di registrare siti ubicati in diversi Stati membri sotto un'unica autorità e con un unico numero di riferimento.
 2009         La Commissione decide di estendere l'applicazione di EMAS a tutti i propri servizi di Bruxelles e Lussemburgo con decorrenza dal 1º gennaio 2010. Nuovi edifici devono essere
               aggiunti ogni anno in conformità a una tabella di marcia concordata con l'IBGE (Istituto di Bruxelles per la gestione dell'ambiente), l'organismo di Bruxelles competente per EMAS.
 2011         La registrazione viene estesa fino a includere tutti i servizi della Commissione a Bruxelles.
 2012         La registrazione viene ulteriormente estesa fino a includere tutti i servizi della Commissione a Lussemburgo e i primi due edifici (sulla base dei dati comunicati per il 2011).
 2013         La Commissione decide di estendere ulteriormente la registrazione EMAS ai siti JRC in Europa e alla sede della DG SANTE a Grange (Irlanda).
              Il JRC di Petten viene incluso nella registrazione EMAS (sulla base dei dati comunicati per il 2012). I dati dei siti JRC di Geel e Siviglia sono inseriti nella dichiarazione ambientale in
               vista della loro inclusione nella registrazione EMAS nel 2014.
 2014         I siti JRC di Geel e Siviglia sono sottoposti a verifiche con esiti positivi e vengono inclusi nella registrazione EMAS della Commissione. La verifica del JRC di Karlsruhe viene
               rinviata al 2015 per motivi amministrativi.
              EMAS comincia a tenere conto delle risultanze della relazione n. 14/2014 della Corte dei conti europea sulle modalità con cui le istituzioni europee riducono la propria impronta di
               carbonio.
              La Dichiarazione ambientale viene aggiornata integrandovi: i) un nuovo approccio standardizzato di rendicontazione a livello di sito al fine di assicurare la coerenza dei dati dei
               diversi siti e compiere un primo passo verso l'analisi delle prestazioni a livello dell'intera Commissione sulla base dei dati aggregati a livello dei siti; ii) la stima delle emissioni di gas a
               effetto serra derivanti dalle missioni e, per quanto riguarda Bruxelles, anche le emissioni dovute agli spostamenti casa-lavoro del personale; e iii) le informazioni relative ai costi
               unitari al fine di tenere traccia dei costi di gestione e delle spese fondamentali per le risorse, comprese le spese per l'energia, l'acqua e lo smaltimento dei rifiuti.
2015-         Gli audit di verifica relativi ai nuovi siti JRC di Karlsruhe e Ispra e alla sede della DG SANTE a Grange, basati sui dati comunicati per il 2014, hanno esito positivo. La registrazione
2016           EMAS della Commissione comprende otto siti ubicati in sette paesi.
              In risposta alle conclusioni della relazione della Corte dei conti europea sull'impronta di carbonio, l'équipe HR.D2 inizia a sensibilizzare le agenzie della Commissione
               sull'applicazione di EMAS e a seguirne l'adozione da parte di altre istituzioni europee tramite il Gruppo interistituzionale di gestione ambientale (GIME).
              Per diversi indicatori ambientali chiave sono proposti e adottati all'inizio del 2016 obiettivi a più lungo termine, nell'ottica di una riduzione del 5 % nel periodo 2014-2020, mentre
               diventano operativi flussi di lavoro automatizzati allo scopo di tenere traccia delle risultanze degli audit.
 2017         Sono nuovamente richieste verifiche ripetute presso gli otto siti della Commissione.
              Vengono sviluppate soluzioni aggiuntive per i flussi di lavoro al fine di tracciare lo stato delle azioni ambientali e, potenzialmente, gestire le comunicazioni.
              La Commissione continua a lavorare a stretto contatto con le altre istituzioni e agenzie europee in relazione alla stima e alla compensazione dell'impronta di carbonio, per rispondere
               in particolare alla relazione della Corte dei conti europea in materia, anche attraverso la partecipazione a iniziative comuni di sensibilizzazione ambientale.
              La Commissione continua a prepararsi all'entrata in vigore del Regolamento EMAS nel settembre 2018. I preparativi comprendono l'inversione del calendario del 2018 per gli audit
               interni e di verifica, affinché questi ultimi si svolgano nel primo semestre e gli audit interni nel secondo semestre.
 2018         Gli esercizi di verifica EMAS svolti nel primo semestre dimostrano come la Commissione abbia tenuto conto dei nuovi requisiti stabiliti dal regolamento EMAS, prestando maggiore
               attenzione in particolare al contesto e alle esigenze dei portatori di interessi.
              Il documento di riferimento settoriale EMAS per le amministrazioni pubbliche viene pubblicato e le organizzazioni devono dimostrare in che modo ne hanno tenuto conto.
              Viene effettuato un riesame intermedio delle prestazioni relative ai parametri fondamentali per il periodo 2014-2020, che determina l'adozione di obiettivi più ambiziosi per quanto
               concerne il consumo idrico, il consumo di carta, la produzione di rifiuti non pericolosi e le emissioni del parco auto.

Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018                                              Versione finale                                                                                  Pagina 14 di 79
Figura 1.1: Evoluzione della superficie degli edifici gestiti dalla Commissione8
                                                 da registrare nel sistema EMAS (m2)
               1 800 000
               1 600 000
               1 400 000
               1 200 000
               1 000 000
                 800 000
                 600 000
                 400 000
                 200 000

                                2005      2006      2007      2008      2009      2010      2011      2012      2013      2014     2015      2016      2017      2018
              Totale           206 166   257 557   272 324   446 562   533 285   633 228   748 748   892 986 1 169 923 1 524 645 1 551 764 1 595 702 1 601 444 1 587 460
              Grange                                                                                                     10 010    10 010    10 010   10 010    10 010
              JRC Ispra                                                                                                 256 077   253 428   254 356   259 828   261 713
              JRC Karlsruhe                                                                                              41 735    41 735    43 170   43 170    43 170
              JRC Siviglia                                                                                     6 497     7 017     7 165     7 165     7 580     7 580
              JRC Geel                                                                                         46 390    48 815    50 538    50 538   50 382    50 499
              JRC Petten                                                                             19 150    19 150    19 458    21 397    20 502   20 842    19 996
              Lussemburgo                                                                  27 710    53 808    64 703    66 161   100 221   140 479   145 697   152 455
              Bruxelles        206 166   257 557   272 324   446 562   533 285   633 228   721 038   820 028 1 033 183 1 075 372 1 067 270 1 069 482 1 063 935 1 042 037

Nel 2019 la Commissione mira a ottenere il rinnovo della registrazione di otto siti, con oltre 1,6 milioni di
metri quadrati di superficie utile, compreso un nuovo edificio a Lussemburgo, sulla base dei dati comunicati
per il 2018. Il personale che lavora negli edifici certificati EMAS9 è passato da 4 033 unità nel 2005 a
35 594 unità nel 2018. La diminuzione della superficie a Bruxelles nel 2018 è dovuta al fatto che l'Ufficio
per le infrastrutture e la logistica a Bruxelles (OIB) gestisce un minor numero di edifici.

1.6.1    Nuovi requisiti del regolamento EMAS
La Commissione ha pubblicato il documento di riferimento settoriale per le amministrazioni pubbliche10,
che è entrato in vigore il 18 maggio 2019. Le organizzazioni devono dimostrare di aver tenuto conto del
documento in fase, tra l'altro, di definizione degli indicatori, fissazione degli obiettivi, rendicontazione e in
particolare individuazione delle migliori pratiche e degli esempi di eccellenza.

Durante il seminario dei coordinatori EMAS di sito (26-27 marzo 2019), la Commissione ha valutato il suo
potenziale impatto sul sistema. I risultati principali delle discussioni sono stati i seguenti:

        il documento si applica formalmente ai siti di Bruxelles, Lussemburgo e Grange (codice NACE 84) e
         probabilmente al sito di Ispra (codici NACE 36 e 37). Non è stato ancora deciso in che misura la
         Commissione attuerà le raccomandazioni presso gli altri siti EMAS.
        La Commissione utilizza già la maggior parte degli indicatori, in particolare quelli di prestazione
         ambientale e quelli relativi agli esempi di eccellenza.
        La Commissione dovrà valutare attentamente la possibilità di modificare alcuni indicatori. Ad
         esempio, l'adozione della proposta del documento di riferimento settoriale di utilizzare l'equivalente
         a tempo pieno (FTE) per fare riferimento al numero di membri del personale comporterebbe
         attualmente vantaggi limitati. Analogamente, per individuare quali membri del personale si recano al
         lavoro in macchina da soli sarebbe necessario modificare le metodologie di indagine esistenti.

8
     A Bruxelles sono inclusi i locali occupati dalle agenzie esecutive. Nel sistema EMAS sono stati registrati tutti i locali dei siti della Commissione, tranne che
     per il sito di Lussemburgo, la cui registrazione del 2017 includerà 14 dei suoi 18 edifici .
9
     Incluso il personale delle agenzie esecutive ubicate nell'edificio COVE a Bruxelles.
10
     Decisione (UE) 2019/61 della Commissione, del 19 dicembre 2018, relativa al documento di riferimento settoriale sulle migliori pratiche di gestione
     ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per la pubblica amministrazione a norma del regolamento (CE)
     n. 1221/2009 sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS).

Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018                                Versione finale                                                                 Pagina 15 di 79
Per approfondire ulteriormente la propria comprensione delle raccomandazioni del documento di riferimento
settoriale, la Commissione punterà a:

           elaborare una tabella che metta a confronto i suoi indicatori e le sue prestazioni con le
            raccomandazioni del documento di riferimento settoriale, che sarà discussa durante il seminario dei
            coordinatori EMAS di sito previsto nell'autunno 2019;
           tenere conto del documento di riferimento settoriale in fase di valutazione delle prestazioni e degli
            obiettivi nell'ambito dei riesami della direzione, a partire dal riesame del Comitato direttivo EMAS
            nel settembre 2019; e
           includere riferimenti specifici al documento di riferimento settoriale a partire dal 2020 (risultati
            relativi al 2019).

1.7        Chi attua EMAS in seno alla Commissione?

Una decisione del collegio dei commissari11 assicura che EMAS sia attuato ad alto livello. Il direttore
generale della DG HR presiede il Comitato direttivo EMAS12, che si riunisce due volte all'anno. Il
Comitato direttivo definisce la politica ambientale, adotta il piano d'azione globale annuale e fissa gli
obiettivi ambientali, monitorandone i progressi. Esso rappresenta la sede in cui la Commissione manifesta il
proprio ruolo guida in relazione a EMAS. Inoltre, data l'organizzazione decentrata della Commissione,
anche i dirigenti e i responsabili non direttamente coinvolti nel Comitato direttivo EMAS o che non
ricoprono un ruolo definito ufficialmente nell'ambito di EMAS partecipano al sistema assumendo diversi
livelli di responsabilità.

Il coordinamento quotidiano di EMAS è assicurato da una équipe (HR.D2) che ha sede a Bruxelles in seno
all'unità Ambiente di lavoro e sicurezza della DG HR. L'équipe è guidata dal Rappresentante EMAS della
direzione, che è responsabile dell'attuazione di EMAS dinanzi ai dirigenti e funge da referente per le
organizzazioni esterne, quali l'IBGE e altre istituzioni dell'UE. Gli altri due membri dell'équipe si occupano
prevalentemente del coordinamento del sistema e di comunicazione e formazione.

Date le dimensioni della Commissione e la sua distribuzione geografica, l'équipe HR.D2 si avvale della
cooperazione di una rete di oltre 35 corrispondenti e otto coordinatori di sito all'interno delle direzioni
generali e dei servizi, il cui ruolo contempla responsabilità in ambito EMAS. La rete comprende:

     1. i coordinatori EMAS di sito, presenti in ciascuno degli otto siti, che fungono da referenti principali
        per l'équipe HR.D2 e sono responsabili dell'attuazione del sistema EMAS a livello di sito. In questa
        veste, riferiscono in merito ai risultati conseguiti a livello di sito, contribuendo alla dichiarazione
        ambientale, e partecipano alla predisposizione degli obiettivi e delle azioni a livello di sito;
     2. i corrispondenti EMAS (solo a Bruxelles), che garantiscono il collegamento tra la propria Direzione
        Generale/il proprio servizio e l'équipe HR.D2, in particolare per la comunicazione. I corrispondenti
        partecipano alle riunioni ufficiali che si svolgono in media tre volte all'anno, solitamente prima
        dell'inizio delle campagne d'informazione. Sono nominati dai rispettivi servizi.
Sono presenti coordinatori EMAS di sito presso l'Ufficio per le infrastrutture e la logistica a Bruxelles
(OIB), l'Ufficio per le infrastrutture e la logistica a Lussemburgo (OIL), il JRC e la DG SANTE a Grange, i
quali sono responsabili dell'attuazione del sistema nei rispettivi siti. Oltre alla certificazione OHSAS 18001,
il JRC detiene la certificazione EN ISO 9001/14001, che costituisce una base utile per l'introduzione del
sistema EMAS. L'équipe HR.D2 comunica direttamente con i coordinatori di sito. Il coordinatore EMAS del
JRC gestisce alcuni elementi strategici dell'implementazione di EMAS presso il JRC.

11
       Decisione C(2013) 7708 della Commissione, del 18 novembre 2013, sull'applicazione da parte dei servizi della Commissione del sistema comunitario di
       ecogestione e audit (EMAS).
12
       Il Comitato direttivo è composto dalle seguenti direzioni generali e dai seguenti servizi: BUDG, CLIMA, DIGIT, ENER, ENV, HR, JRC, MOVE, SG,
       SANTE, OIB e OIL.

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EMAS contribuisce anche altro personale, ad esempio per quanto riguarda la raccolta di dati relativi al
consumo di risorse o alla produzione di rifiuti o la partecipazione ad audit interni e di verifica. Inoltre, tutto
il personale è destinatario di campagne di comunicazione e può partecipare ad attività di formazione
concepite allo scopo di migliorare la condotta ambientale. L'équipe HR.D2 effettua un sondaggio ambientale
ogni due anni per misurare l'andamento dei comportamenti del personale.

1.8     Elementi fondamentali del sistema EMAS

I principali elementi del sistema EMAS sono definiti nel diagramma di processo riportato alla figura 1.2, che
illustra le fasi necessarie al raggiungimento e al mantenimento della registrazione EMAS. Di seguito viene
presentata un'ulteriore descrizione di alcuni di questi elementi. La maggior parte delle attività si svolge ogni
anno, ma il completamento dell'intero ciclo richiede tre anni per motivi pratici. Le dimensioni e la
distribuzione geografica delle strutture della Commissione in tutta Europa comportano la necessità di
scaglionare attività quali gli audit lungo un ciclo triennale.

                           Figura 1.2: Il ciclo EMAS, con particolare attenzione alla leadership

1.8.1    La politica ambientale della Commissione
La politica ambientale rappresenta uno dei punti di partenza del sistema di gestione ambientale. Essa viene
sottoscritta dal direttore generale della DG HR, che presiede il Comitato direttivo EMAS, e sintetizza gli
obiettivi strategici della Commissione. È stata aggiornata nel 2014.

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1.8.2    Analisi ambientale
A norma del nuovo regolamento EMAS, la Commissione definisce il proprio contesto operativo e i propri
obblighi giuridici e stabilisce quali aspetti ambientali13 legati alle proprie attività, ai propri prodotti e ai
propri servizi hanno (o possono avere) un impatto significativo sull'ambiente e su EMAS. Essa tiene conto

13
     La valutazione degli aspetti è stata eseguita a norma dell'allegato 4 di EMAS PRO 001 e per ciascun aspetto prende in considerazione la frequenza, la
     gravità, la violazione del diritto, l'entità, la legislazione applicabile, le preoccupazioni dei portatori di interessi, i casi precedenti e la possibilità di
     intervenire.

Dichiarazione ambientale CE, sintesi globale 2018                       Versione finale                                                          Pagina 18 di 79
inoltre delle esigenze e delle aspettative delle parti interessate e decide quali di queste possono tramutarsi in
obblighi nell'ambito di EMAS.

Tutti questi elementi vengono esaminati a livello di sito, ma il contesto e le parti interessate vengono definiti
anche a livello globale.

I suddetti elementi fungono da base per la definizione di misure adeguate che tengano conto sia dei rischi
che delle opportunità. L'analisi ambientale fornisce una panoramica globale delle considerazioni ambientali
su cui è possibile basare la definizione della strategia e degli obiettivi pertinenti.

1.8.3    Documentazione relativa al sistema
L'équipe HR.D2 conserva la documentazione relativa al sistema, il cui elemento più importante è il manuale
EMAS, che offre una panoramica del sistema e definisce ruoli e responsabilità. I siti devono applicare le tre
procedure "centrali" (o alternative equivalenti) e possono sviluppare le loro procedure operative standard in
funzione delle condizioni locali.

Le tre procedure centrali sono: i) analisi ambientale EMAS; ii) monitoraggio, comunicazione e
pianificazione; e iii) gestione delle risultanze degli audit e delle verifiche.

1.8.4    Monitoraggio degli indicatori e fissazione di obiettivi
EMAS impone alle organizzazioni di adoperarsi per conseguire un miglioramento costante delle proprie
prestazioni ambientali. Pertanto, tali organizzazioni devono provvedere all'individuazione di indicatori per
monitorare e determinare obiettivi di miglioramento. Benché la definizione di indicatori e di obiettivi segua
logicamente l'analisi ambientale effettuata presso ciascun sito e sia pertanto soggetta a variazioni a seconda
del sito, l'allegato IV del regolamento EMAS definisce tuttavia determinati indicatori "chiave" per i quali
dovrebbero essere raccolti dati. Tra essi vi sono l'efficienza energetica, l'efficienza dei materiali, il consumo
idrico, la produzione di rifiuti, la biodiversità e le emissioni.

In accordo al Regolamento, in qualità di organizzazione che svolge attività di natura amministrativa, la
Commissione è tenuta a esprimere i propri indicatori chiave in termini di produzione per persona. Il numero
totale del personale della Commissione operante nell'area EMAS rappresenta perciò un denominatore
comune per la maggior parte delle misurazioni degli indicatori. Inoltre alcuni indicatori, quali il consumo di
energia e le emissioni di gas, sono espressi per metro quadrato di superficie, come da prassi comune nella
gestione delle strutture.

Ogni anno la Commissione aggiorna il suo Piano d'Azione Globale Annuale. Tale piano comprende due
elementi:

         un'analisi dell'evoluzione degli indicatori rispetto agli obiettivi e la definizione di obiettivi futuri; e
         un aggiornamento dello stato delle azioni in corso e l'individuazione di nuove azioni per migliorare
          le prestazioni ambientali e conseguire gli obiettivi.

Il Comitato direttivo EMAS approva il Piano d'Azione Globale con cadenza annuale. In seguito a
consultazioni con i siti, il Comitato direttivo EMAS ha adottato obiettivi a medio termine per il periodo
2014-2020 in relazione a vari indicatori.

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Gli indicatori sono definiti nelle tabelle di dati presenti nelle singole relazioni riguardanti ciascun sito,
contenute negli allegati da A ad H. Tali indicatori sono raggruppati in otto voci principali comprendenti gli
obiettivi strategici definiti dalla politica ambientale ed elencati nella tabella 1.3. Non tutti i siti comunicano
dati su tutti i parametri.

                    Tabella 1.3: Riepilogo dei principali obiettivi strategici e indicatori correlati
     N.      Obiettivo di politica Indicatori
             ambientale

                                                     Parametri basati su dati fisici14

     I       Uso più efficiente delle                a) Consumo totale di energia (edifici), b) consumo totale di energia (veicoli del
             risorse naturali                        sito), c) utilizzo di energie rinnovabili, d) consumo idrico, e) consumo di carta da
                                                     ufficio e f) consumo di carta offset (stampa professionale).

     II      Riduzione delle emissioni               a) Emissioni di CO2 dovute al consumo energetico degli edifici, b) altre emissioni
             di CO2 (inclusa la CO2                  di gas a effetto serra (sotto forma di CO2 equivalente prodotta dagli edifici (ossia
             equivalente di altri gas ad             refrigeranti)), c) emissioni di CO2 dei veicoli (dichiarate dal costruttore),
             effetto serra) e altri                  d) emissioni di CO2 dei veicoli (effettive), e) emissioni atmosferiche totali
             inquinanti atmosferici                  effettive, compresi SO2, NOX, PM. Vengono altresì valutate le emissioni causate
                                                     da viaggi di lavoro e, per sei siti, dagli spostamenti casa-lavoro del personale.

     III     Miglioramento della                     a) Rifiuti totali, b) rifiuti pericolosi, c) rifiuti sottoposti a raccolta differenziata
             gestione e della raccolta               (espressi in % sul totale).
             differenziata dei rifiuti

     IV      Protezione della                        a) Superficie edificata, superficie totale del sito.
             biodiversità

                                                     Parametri "soft" in materia di comunicazione/formazione15

     V       Promozione di acquisti                  a) Percentuale di contratti di importo superiore ai 60 000 EUR che adottano criteri
             "più verdi"                             "eco" supplementari, b) percentuale, frazione e valore dei prodotti "verdi" nel
                                                     catalogo di forniture per uffici.

     VI      Garanzia del rispetto degli             a) Prevenzione e gestione dei rischi, b) progressi nella registrazione EMAS, c) non
             obblighi normativi e                    conformità rilevate nel corso degli audit EMAS esterni e d) preparazione in casi di
             preparazione in casi di                 emergenza.
             emergenza

     VII     Miglioramento          della            a) Campagne di comunicazione EMAS ufficiali e centralizzate, b) formazione
             comunicazione                           ambientale per i nuovi assunti, c) adozione dell'e-learning, d) sensibilizzazione del
             (comportamento                          personale (mediante indagine condotta ogni due anni), e) registro delle esigenze
             sostenibile del personale,              formative e f) risposta alle domande interne.
             fornitori, e formazione)

     VIII    Intrattenere relazioni                  a) Risposta alle domande esterne, b) registro delle sessioni d'informazione per i
             trasparenti con i partner               principali subappaltatori e fornitori, c) registro dei principali soggetti interessati a
             esterni                                 livello locale e regionale e d) dialogo con le parti interessate esterne.

14
     Solitamente richiedono fatture e/o misurazioni per essere definiti. Per diversi parametri relativi al consumo di risorse, il personale tecnico può anche
                                                                                                                                                           .
     riportare i risultati per metro quadrato. Ciò si applica alle "superfici utili", che vengono spesso definite nei contratti di locazione o di servizio
15
     I risultati ottenuti in questi settori verranno considerati alla luce dei miglioramenti registrati negli ambiti contemplati dagli obiettivi strategici da I a IV e la
     maggior parte dei parametri verrà misurata sulla base dei consumi.

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