Di fronte alle esigenze del benessere animale - Informatore ...

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       EDILIZIA ZOOTECNICA

Gli spunti tecnici del recente webinar di IZ

Di fronte alle esigenze
del benessere animale
di Giorgio Setti

                                                                                              per esempio aumentando i metri quadri
  L’incontro ha avuto come protagonisti Luigi Bertocchi,                                      a loro disposizione. E provando anche
    dello Zooprofilattico di Brescia, e Andrea Formigoni,                                     a creare ambienti per coppie di vitelli,
                                                                                              favorendo quindi la socialità.
     dell’Università di Bologna. E ha messo a fuoco idee
      tecniche originali sulla realizzazione del welfare                                      I due esperti
   nell’allevamento delle bovine da latte. Ne riportiamo                                      E poi il grado di igiene ottenibile in alle-
                                                                                              vamento, l’obiettivo di favorire la durata
       i contenuti qui in questo dossier per i numerosi                                       in stalla degli animali, il giusto rapporto
           riferimenti alla questione della migliore                                          tra numero di bovine e numero di cuc-
                  progettazione di una stalla                                                 cette, la definizione dello spazio vitale
                                                                                              per una bovina, i centimetri del fronte
                                                                                              greppia, la possibilità per gli animali di
                                                                                              uscire dalla stalla, la prevenzione delle
                                                                                              patologie...

L
        a stabulazione fissa, adottata in    graduale e rispettosa degli aspetti eco-            Tutti questi sono solo alcuni dei temi
        Italia e in Europa da circa il 30%   nomici e sociali.                                tecnici affrontati dal webinar sul be-
        delle stalle, è spacciata, con i        I robot di mungitura sono in linea con        nessere animale nell’allevamento delle
        nuovi orientamenti a favore del      l’idea di benessere perchè l’accesso             bovine da latte organizzato l’11 maggio
benessere animale? No, la transizione        della bovina alla mungitura è libero e           scorso dall’Informatore Zootecnico.
verso la stabulazione libera si prevede      quindi più vicino alla situazione naturale?          Un incontro che ha cercato di otte-
                                             Certo, ma non solo. Sono in linea anche          nere quanto più know how possibile da
                                             perché fanno sparire le lunghe attese            due esperti di primissimo piano, Luigi
                                             delle bovine prima della sala di mungi-          Bertocchi, dirigente veterinario presso
                                             tura, perchè rispettano di più la sanità         l’Istituto Zooprofilattico di Brescia, e An-
                                             della mammella, e per mille altri motivi.        drea Formigoni, professore ordinario al
                                                 I vitelli rinchiusi in box e gabbiette, le   Dipartimento di Scienze mediche veteri-
                                             cui foto sono spesso usate dagli ani-            narie dell’Università di Bologna.
                                             malisti a sostegno dei propri inteme-                I quali nell’ora e mezza di durata del
                                             rata polemici, vivono in condizioni di           webinar hanno offerto ai numerosi par-
                                             benessere animale? Be’, intanto questa           tecipanti non solo molte informazioni
                                             dei vitelli è una delle poche situazioni         tecniche di prima mano sul tema del
                                             regolamentate dalla normativa, nella             benessere delle bovine da latte, ma
                                             zootecnia bovina da latte. Comunque              anche e soprattutto importanti opinioni
Luigi Bertocchi                              sì, si può fare di più a favore dei vitelli,     tecniche su come gestire e progettare

46       INFORMATORE ZOOTECNICO                 n. 13-2021 16 luglio
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La slide di presentazione del webinar

la stalla per perseguire l’obiettivo dell’a-      Allo stesso link troviamo anche l’am-     do. Però la prima cosa che dobbiamo
nimal welfare.                                 pia e approfondita presentazione del         fare prima di iniziare questa discussio-
                                               professor Formigoni.                         ne è chiederci che cosa intendiamo per
Il video è su internet                           Ma nonostante la possibilità, offerta      stabulazione fissa. Allora: ci sono animali
Ora, la registrazione di questo ricco e        dal sito di IZ, di consultare questa do-     che vengono legati a partire dal secon-
denso incontro tecnico è già da tempo          cumentazione non sarà assolutamente          do mese di vita, o più avanti, verso il se-
consultabile, come più volte segnala-          ozioso riproporre le considerazioni dei      sto mese di vita, e rimangono legati per
to dalla nostra rivista, sul sito internet     due esperti anche qui, all’interno di que-   tutta la vita; ecco probabilmente a que-
dell’Informatore Zootecnico, nella se-         sto dossier di IZ 13, dal momento che le     sto tipo di soluzione bisognerà porre dei
zione “I video di IZ”. Il link che conduce     nuove tendenze del benessere animale         limiti. Però chiamiamo stabulazione fissa
al filmato è https://bit.ly/3fKh3mt .          che sono state delineate nel webinar         anche quella che vede per esempio gli
                                               presentano numerose e importanti con-        animali legati solo per un periodo del-
                                               nessioni con le nuove tendenze della         la loro vita oppure solo per un periodo
                                               progettazione di una stalla.                 della loro giornata oppure ancora solo
                                                                                            per un periodo della loro fase produtti-
                                               La stabulazione fissa                        va. Abbiamo stalle che hanno le vacche
                                               Con l’attuale movimento d’opinione a fa-     asciutte libere e le vacche in lattazione
                                               vore del benessere animale, per il quale     legate. Abbiamo stalle che hanno le
                                               tutti noi votiamo, dovremmo dire addio       manze libere e vacche asciutte e vacche
                                               alla stabulazione fissa, e con essa a una    in lattazione legate. Abbiamo stalle che
                                               bella fetta della zootecnia italiana? Con    hanno le vacche legate durante il perio-
                                               questa domanda rivolta a Luigi Bertoc-       do invernale e libere magari al pascolo
                                               chi si è aperto dunque il webinar di IZ.     durante il periodo estivo. E quindi la do-
                                                   E Bertocchi ha risposto con il suo       manda che ci stiamo ponendo in questo
Andrea Formigoni                               consueto senso pratico: “No, non cre-        webinar deve essere: se un domani an-

                                                            n. 13-2021 16 luglio                  INFORMATORE ZOOTECNICO           47
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                                             Le possibili risposte delle bovine frisone in condizioni di benessere
diamo a porre dei limiti alla stabulazione
fissa dove li cerchiamo questi limiti?”.      Parametro                                                                          Risposta
    Ultimamente, continua Bertocchi,         • Produzione latte, kg/305 d.                                                      > 12.000
“erano state fatte proposte del tipo la-     • Cellule somatiche, n°/ml (x000)                                                    < 150
sciare la vacca libera almeno 60 giorni      • Mastiti, %/anno                                                                     < 15
all’anno, quindi diciamo così nel perio-     • Rimonta obbligata, %/anno                                                           < 15
do di asciutta, oppure lasciarla libera 90   • Interparto, d.                                                                     < 400
giorni all’anno nel periodo estivo. Sono
                                             • Patologie podali, %                                                                 < 20
soluzioni che naturalmente cercano di
                                             • Dislocazioni, %
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questo secondo me non inficia assolu-          libertà di movimento fuori dalla stalla       cuccetta. Ci sono bellissimi lavori che
tamente il rischio sanitario, soprattutto      dipende da tantissimi fattori, prima di       dimostrano come la scelta di andare
in certe stalle in cui abbiamo ottime          tutto ovviamente da come è disegnata          al pascolo sia spesse volte legata per
norme igieniche. Anzi ci sono degli stu-       la stalla. Però dobbiamo fare distinzioni.    esempio alle ore notturne, mentre inve-
di che dimostrano che se i vitelli stanno      Una situazione molto importante è quel-       ce nelle ore diurne, quando c’è più sole,
assieme a due o tre nei primi 60 giorni        la della bovina ad alta produzione, la vac-   più luce, la temperatura un po’ più alta,
riescono ad avere performance migliori         ca che fa 120, 130, 140 quintali latte per    l’animale pur potendo uscire preferisce
perché il loro benessere migliora. Quin-       lattazione; questa vacca durante la gior-     stare in cuccetta. È chiaro quindi che la
di il box singolo secondo me nel tempo         nata non ha molto tempo per andare in         soluzione di uscire dipende da che tipo
sarà destinato a ridursi e cominceremo         giro, deve passare molto tempo a ripo-        di animali abbiamo, se ad alta o a bassa
ad adottare box in cui si inseriscono          sare ed è fondamentale dove rumina, e         produzione, e dal contesto climatico nel
due vitelli, o tre vitelli, naturalmente con   poi per il resto del tempo va a mangiare,     quale ci troviamo”.
le dovute norme igieniche e i dovuti spa-      va a bere… Le rimangono veramente po-            Ma ci sono controindicazioni all’uscita
zi proprio per consentire benessere da         che ore e spesse volte queste ore ven-        della bovina dalla stalla? Risponde Ber-
un lato ma dall’altro tutela della sanità      gono utilizzate nei camminamenti che ci       tocchi: “Dipende da come è disegnato
dell’animale”.                                 sono fra le cuccette, raramente va fuori.     l’esterno. Ho visto chiamiamoli pascoli
                                               Tende ad uscire soprattutto quando ci         o prati all’esterno della stalla bellissi-
La libertà di movimento                        sono idonee condizioni climatiche, per        mi e utilizzati dalle vacche. E ho visto
Un altro must del benessere animale,           esempio quando la temperatura tende           prati pascoli esterni alla stalla che non
almeno nel campo delle bovine da latte,        ad essere piuttosto bassa, al di sotto dei    erano assolutamente scelti volentieri
è la libertà di movimento degli animali        20 °C, l’animale va volentieri fuori; ma se   dalle vacche perché erano terreni in
fuori dalla stalla.                            la temperatura va appena al di sopra dei      cui c’erano tanti sassi, con possibilità
   Spiega sempre Luigi Bertocchi: “La          20, 22, 24 °C l’animale sta volentieri in     di danni ai piedi, di patologie podali che

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                                                             n. 13-2021 16 luglio                  INFORMATORE ZOOTECNICO            49
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potevano subire aggravamenti. Abbiamo a che fare con un
                                             animale che è molto delicato e che non apprezza un ambiente
                                             che non sia disegnato proprio su questo tipo di animale. Io
                                             ricordo sempre che la vacca ad alta produzione è un atleta
                                             che ha performance elevatissime e come tutti gli atleti deve
                                             vivere in ambienti che siano disegnati ad hoc per lui. Oggi la
                                             stalla è progettata ad hoc per una vacca ad alta produzione,
                                             ma l’esterno non si può progettare, si può per così dire con-
                                             dizionare ma non è sempre progettabile perché è soggetto
                                             alle intemperie, è soggetto agli andamenti climatici e quindi
                                             non sempre l’esterno è un qualcosa di positivo”.
                                                Quindi, conclude Bertocchi, “direi che è molto complicata
                                             questa idea di vedere le vacche fuori dalle stalle, soprattutto
                                             se abbiamo vacche ad alta produzione. È chiaro che se ab-
                                             biamo vacche che sono invece più rustiche, che producono
                                             di meno, che hanno quindi anche più tempo perché passano
                                             meno tempo a mangiare e hanno meno bisogno di riposare,
                                             queste hanno più bisogno di stare all’esterno e allora a questo
                                             punto è importante che vi sia un ambiente esterno idoneo”.

                                             Il box parto
                                             Il colloquio con Luigi Bertocchi è continuato affrontando un
                                             altro aspetto del benessere animale. C’è un allevatore del mo-
                                             denese che ha fatto questa scelta: ha istituito una zona parto
                                             con sei box singoli dove le bovine possono andare a partorire
                                             in tutta tranquillità. Una volta avvenuto il parto, il vitello neonato
                                             resta assieme alla madre per almeno un paio di giorni, quindi
                                             in condizioni di grande tranquillità. Si tratta dunque, almeno
                                             apparentemente, di una situazione posizionata in pieno all’in-
                                             terno dell’idea del benessere animale, ma abbiamo chiesto a
                                             Bertocchi se sia una scelta da presentare come esempio per
                                             gli altri allevatori.
                                                  “Ci sono aspetti tipicamente etologici e ci sono aspetti sa-
                                             nitari”, ha risposto. “Allora, è logico ed è apprezzabile il fatto che
                                             il vitello possa rimanere con la madre. Ma ricordiamoci che nei
                                             primi due giorni quando il vitello va a succhiare il latte in maniera
                                             diretta dalla madre comunque corre dei rischi sanitari. Quindi
                                             dobbiamo metterci al riparo da questi rischi sanitari. E li corre
                                             anche la madre. Uno su tutti è l’infezione da paratubercolosi:
                                             si contrae prevalentemente in quel momento lì. E quindi il fatto
                                             che il vitello viva in un ambiente non controllato, o non così
                                             controllato come il box singolo o box doppio, aumenta i rischi
                                             di queste infezioni da parte del vitello. Una seconda cosa da
                                             sottolineare è questa: siamo di fronte una vacca ad altissima
                                             produzione, i primi due giorni ha colostro ma ne ha quantità
                                             enormi, superiori a quelle che servono al vitello, il vitello ne
                                             può utilizzare solo in parte. Essa è sicuramente utile per lui
                                             però molto di questo colostro rimane in mammella e in questo
                                             momento qua il rischio di infezione mammaria da parte della
                                             bovina è altrettanto possibile se abbiamo una situazione del
                                             genere”.
                                                  Quindi “è certamente una strada percorrere, è molto buo-
                                             na l’esperienza di questo allevatore, però ci sono da valutare
                                             tanti aspetti e non è detto che questa esperienza proiettata

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su grandi numeri non possa causare poi           prattutto nel periodo che va da giugno                I CINQUE SPONSOR
dei problemi dal punto di vista sanitario.       a settembre. Raggruppamenti che io ho
Allora, se salvaguardiamo l’aspetto eto-         studiato, ho letto centinaia di ipotesi, ma           Il webinar è stato reso possibile an-
logico penalizzando l’aspetto sanitario,         ho visto che nessuno ha mai compreso                  che dalla collaborazione di cinque
ricordiamo che l’aspetto sanitario è una         esattamente quale sia la causa di que-                sponsor. Si tratta di Rota Guido,
parte fondamentale del benessere per-            sti raggruppamenti. Di fatto però tutti gli           Zoetis Italia, Arienti, Bellucci Mo-
ché un animale che ha patologie non è            animali che dispongono lettiera perma-                dena ed Erilon. Vediamo i loro loghi
mai in condizioni di benessere. Quindi           nente vanno a occuparne un quarto, un                 nell’immagine di pagina 47.
si tratta di una situazione che bisogna          terzo, quindi rendendo assolutamente                     Esponenti di due di queste cinque
studiare e mi fa piacere che qualche al-         inutile l’igiene degli altri tre quarti di stal-      aziende hanno anche parlato nel
levatore si butti in questo campo e pos-         la, dell’altra metà della stalla. Questo è un         corso del webinar: sono Giuseppe
sa poi fornirci i dati per fare valutazioni      rischio estremamente importante, se si                Volta, della società Rota Guido, e
corrette”.                                       sviluppa in una stalla compost barn, so-              Giuliano Pisoni, di Zoetis Italia. Giu-
                                                 vraccarica di materiale organico in una               seppe Volta ha focalizzato l’atten-
La stalla compost                                parte e scarica nell’altra parte, con tutti           zione sulla corretta progettazione
Un altro aspetto fondamentale del be-            i rischi del caso, primo fra tutti l’infezio-         delle nuove stalle affinché venga-
nessere animale è costituito da un buon          ne da agenti ambientali della mammel-                 no ridotti l’impatto ambientale e lo
livello di igiene in stalla. D’altra parte si    la. Quindi io direi che l’idea del compost            stress per gli animali, così da ga-
sta affermando un particolare tipo di            barn ha molti aspetti positivi ma deve                rantire loro adeguate condizioni di
stalla, una stalla senza cuccette, la co-        essere studiata attentamente. È un tipo               benessere.
siddetta stalla compost, con compost             di scelta che deve essere valutato atten-                Giuliano Pisoni a sua volta ha bre-
barn, con lettiera compost. Durante il           tamente perché non sempre è positivo”.                vemente spiegato il ruolo centrale
webinar si è dunque chiesto a Luigi Ber-                                                               che ha la genomica nella selezio-
tocchi se sia una buona idea dal punto           Il numero delle cuccette                              ne di animali produttivi, resistenti
di vista dell’igiene adottare questa solu-       Il webinar è poi continuato andando ad                a diverse patologie e longevi, con
zione, una stalla senza cuccette dove le         analizzare il problema del rapporto tra il            conseguenti ripercussioni positive
vacche vivano su uno strato di compost.          numero delle vacche e il numero delle                 anche sul benessere animale.
    “È un’idea – spiega Bertocchi - che          cuccette. Volendo essere realisti, tenen-                  Anche le relazioni di Giuseppe
parte soprattutto da alcune aree mon-            do conto anche degli aspetti economici,               Volta e Giuliano Pisoni sono consul-
diali in cui innanzitutto abbiamo due            delle possibilità economiche organizza-               tabili sul sito internet dell’Informa-
condizioni fondamentali: spazio e clima.         tive dell’allevatore medio, quale potreb-             tore Zootecnico: ci si può arrivare
Allora se noi abbiamo tanto spazio pos-          be essere un buon rapporto tra numero                 sempre utilizzando il link già citato
siamo pensare a una lettiera compost             di vacche presenti in stalla e numero di              all’inizio dell’articolo, ossia https://
barn, che vuole dai 15 ai 20 m² per ani-         cuccette?                                             bit.ly/3fKh3mt                    G.S.
male, che sono uno spazio enorme. E                  Ha risposto sempre Bertocchi. “Noi
soprattutto si deve costruire una stalla         nella check list benessere (vedi www.
ad hoc, che deve essere estremamente             classyfarm.it) abbiamo inserito il 10%             perlomeno fra i cinque punteggi mag-
arieggiata perché questo compost deve            di cuccette in più. Come tutti i numeri            giori di assenza di rischio, e quindi per
rimanere asciutto. Ma anche avendo una           anche questi sono crudi e netti e quindi           contro di miglior benessere, è un alleva-
stalla ad hoc abbiamo la necessità di            vanno visti in un contesto. Però non c’è           tore che ha 250 vacche in una stalla che
avere poi un clima ad hoc; allora se que-        ombra di dubbio che più la stalla è dise-          ha 320 cuccette. Fa 42-43 litri di latte in
sta stalla è situata in Israele, dove il clima   gnata in maniera corretta più questo nu-           media ed è sicuramente una stalla che
ha determinate condizioni di umidità, e          mero diventa veramente ottimale. Più la            ha molti altri fattori positivi. Ma questo
dove quindi l’assorbimento delle feci            stalla invece è disegnata in maniera non           allevatore, che è un amico e ci sentiamo
mischiate a materiale organico apposi-           corretta e più servirebbero le cuccette.           spesso, mi ha detto: la cosa che non farò
tamente miscelato per fare il compost            Tutti gli allevatori sanno che in moltis-          mai è aumentare il numero delle vacche
riesce ad a mantenere la lettiera asciut-        sime stalle ci sono i famosi cul de sac            se prima non ho aumentato almeno di
ta, la cosa può essere positiva perché           dove quelle dieci cuccette in fondo alla           due cuccette per ogni animale che an-
la libertà di movimento è possibile, ma          corsia non sono mai occupate. Il 10%               drò inserire. Per cui lui oggi è sul 70% e
bisogna disegnare una stalla ad hoc”.            è stato il numero che abbiamo trovato              sa benissimo che nella sua stalla alcune
     Teniamo presente anche, continua            dopo aver confrontato mille esperienze,            parti non vengono utilizzate, ma ha con-
Bertocchi, “che non sono infrequenti             mille soluzioni lette nei vari articoli”.          statato che avendo un abbondante 20%
nella nostra Pianura padana per esem-                “Però voglio darvi un dato. L’allevato-        in più di cuccette tutte le vacche quando
pio i raggruppamenti degli animali so-           re che oggi ha il punteggio maggiore, o            vogliono riposarsi trovano facilmente il

                                                                n. 13-2021 16 luglio                      INFORMATORE ZOOTECNICO                  51
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         I punti chiave della progettazione della parte interna di una stalla per bovine da latte

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                                                                                        r drenare i pavimen
                                                                                                               ti: piedi asciutti
                                                                                  Lunghezza metri 80
                                                                                                       circa

                                  metri 2.70                                      60 cuccette (larghezza 1.33)
          Profondità metri 15.4

                                  4 metri

                                                         20 cuccette                                                                    20 cuccette

                                               6 metri

                                                                             Greppia fronte vacca = 75-80 cm

                                                                                    Corsia alimentazione

(dalla presentazione di Andrea Formigoni)

posto in cui andare a riposarsi perché                            mente i propri allevatori che meglio                              tare il maggior numero di problemi nel
hanno la giusta distanza dalla mangiato-                          applicano il benessere animale. Tra le                            periodo più delicato della bovina, cioè
ia, hanno i giusti percorsi e quindi anche                        situazioni che vendono valutate in que-                           nei 40-50 giorni dopo il parto, vuol dire
quando fanno tanto latte e fanno fatica a                         sto senso c’è la “durata in stalla degli                          evitare qualsiasi stimolo immunitario,
muoversi, fanno fatica a gestire il proprio                       animali”. Abbiamo chiesto a Bertocchi                             quindi vuol dire massimo spazio, mas-
movimento, trovano facilmente la zona                             come commenta questo concetto della                               sima igiene, massimo comfort, in sintesi
per andare a riposarsi senza dover per                            durata in stalla degli animali e che atti-                        massimo benessere”.
forza fare troppa strada”.                                        nenze esso abbia con l’idea del benes-                                “Che cosa penso abbia fatto il Par-
    Conclude Bertocchi: “Io se fossi un                           sere animale.                                                     migiano? Ha semplicemente detto: se
allevatore non andrei mai sotto il 110%                               “È un concetto quasi più economi-                             io li induco ad avere più lattazioni, da un
delle cuccette. Pensando che non ci                               co che di benessere. Nel senso che                                lato ottengo maggior benessere degli
rimetto nemmeno economicamente                                    tutti sappiamo che la quarta e la quin-                           animali, perché dovranno occuparsi
perché sono convinto - ho decine di                               ta lattazione sono le più redditizie; tutti                       di questi animali in maniera gestiona-
esperienze in tal senso - che gli animali                         sappiamo che per avere 4 o 5 lattazioni                           le più attenta; e quindi rispondo alle
che hanno un più facile accesso al ri-                            dobbiamo trattare in maniera idonea gli                           esigenze etiche del mercato. Dall’altro
poso producono di più e soprattutto                               animali durante le prime fasi improdut-                           però garantisco anche agli allevatori di
hanno meno problemi sanitari. Quindi i                            tive, durante le prime lattazioni. Quindi                         guadagnare di più, perché sono con le
soldi che perdo perché ho dieci vacche                            avere gli animali che stanno di più in                            lattazioni più avanzate che gli animali
in meno li recupero ampiamente perché                             stalla vuol dire in primo luogo guada-                            producono reddito. E penso che questa
quelle vacche che ho mi fa mi fanno                               gnare di più. Ma per guadagnare di più                            sia stata una scelta molto intelligente e
guadagnare di più che non avere dieci                             e per avere gli animali che stanno di più                         acuta da parte del Parmigiano Reggiano.
vacche in più”.                                                   in stalla bisogna ridurre i problemi sani-                        Poi dipende dalle condizioni di mercato,
                                                                  tari dell’animale. Tenete presente che                            dipende da quanto uno sta innovando
La durata in stalla                                               il 50% degli animali nel transition cow                           geneticamente la sua stalla, eccetera,
Il consorzio del formaggio Parmigiano                             hanno dei problemi e il 50% non ce li                             ma certamente come linea è una buona
Reggiano premia anche economica-                                  hanno. Tenete presente che oggi evi-                              linea”.

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    Fin qui Luigi Bertocchi. Ma anche il     kg questo ci è richiesto”.                    vitello legato dietro alla madre nella cor-
professor Andrea Formigoni ha voluto                                                       sia di servizio delle vecchie stalle legate.
commentare questa scelta del con-            Ancora sui box vitelli                        E portarono dei benefici assolutamente
sorzio del Parmigiano Reggiano: “Oltre       Il professor Formigoni poi è voluto ri-       indubbi. Ora il tema dell’isolamento del
alle giustissime motivazioni che ha ri-      tornare su una questione tecnica prima        vitello rispetto alla madre è un tema emi-
portato il dottor Bertocchi, la scelta del   già affrontata da Luigi Bertocchi, ossia la   nentemente etico, più che pratico ope-
Parmigiano Reggiano è maturata anche         questione dei box vitelli, delle gabbiette    rativo. E abbiamo le problematiche cita-
in funzione del fatto che i consumatori      vitelli. Proposta con forza e spesso an-      te dal dottor Bertocchi: la trasmissibilità
ci chiedono ormai queste informazioni        che in modo strumentale dagli animalisti      di alcune patologie anche importanti.
in relazione al consumo del prodotto.        per puntare il dito contro la zootecnia,      Alcune sono scomparse ma ricordo la
Quindi ormai il prodotto deve essere         contro gli allevamenti intensivi, argo-       leucosi, che venne eradicata con una
realizzato in determinate condizioni e la    mentando che si tratta di una situazione      pratica corretta di segregazione del co-
longevità degli animali è percepita dai      contraria all’idea di benessere animale.      lostro da animali positivi e altri aspetti.
consumatori, specie quelli che si servo-         “Io concordo perfettamente con            Abbiamo un aspetto eminentemente
no in alcune catene produttive partico-      quanto ha detto Luigi Bertocchi pochi         igienico sanitario che deve essere sal-
larmente di valore, come una situazione      minuti fa. Ma facciamo un po’ di storia:      vaguardato e non vi è alcun dubbio che
importante; richiedono questo aspetto.       le gabbiette per vitelli furono studiate      la disponibilità di spazi specificatamente
Per cui c’è una necessità che ci viene       negli anni ‘70 anche con piani regionali      disegnati e studiati per gli individui sia
richiesta dal mercato, quindi insomma        finalizzati alla riduzione della mortalità    una pratica che agevola tutte queste fi-
c’è una doppia motivazione economica.        neonatale dei vitelli e delle patologie       nalità. La condivisione di spazi comuni
Condivido perfettamente quello che di-       enteriche respiratorie. E nacquero que-       fra alcuni vitelli è già praticata da molti
ceva Bertocchi, in più se vogliamo ven-      ste soluzioni che sostituirono le vecchie     allevatori ed è assolutamente positiva;
dere il nostro prodotto a 11, 12, 13 € al    soluzioni, peraltro ancora presenti, del      probabilmente in termini pratico operati-

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Sempre sulle aree più ampie: almeno 6 m per la corsia di alimentazione (dalla presentazione di A. Formigoni)

vi se questo si realizza dopo alcuni giorni     madre potrebbe rendere più difficile poi       mente modesti, in determinate condi-
dal momento della nascita io credo che          l’adattamento soprattutto delle primipa-       zioni. Ma laddove vi sia una buona strut-
sia comunque facilitante il lavoro dell’al-     re alla sala di mungitura. Sono elementi       tura, con soprattutto un rapporto molto
levatore e anche più sicuro nel controllo       che devono essere tenuti in considera-         buono tra uomo e animale, la stabula-
delle patologie”.                               zione e che secondo me devono esse-            zione fissa non sia del tutto pregiudizie-
   Quando parliamo di soluzioni costrut-        re valutati dall’allevatore in funzione del    vole per la salute del dell’animale. Anzi
tive, continua Formigoni, “io credo che         proprio allevamento, della propria strut-      per certi aspetti abbiamo dei vantaggi,
sia sempre necessario individuare qual          tura, eccetera. Bene, io penso che la so-      per esempio a livello podale, la disponi-
è il modello di azienda al quale noi ci rife-   luzione degli spazi individuali per vitelli    bilità di cibo, di acqua, eccetera, posso-
riamo. Altro è gestire un numero di parti       sia ancora molto interessante ad essere        no essere condizioni addirittura migliori
relativamente contenuto, altro è gestire        adottata; magari invece delle gabbiet-         rispetto alle condizioni di stabulazione
un numero di parti relativamente eleva-         te sopraelevate si possono pensare a           libera non ben gestite. In prospettiva Io
to. Altro è avere una programmazione            soluzioni diverse tipo igloo o quant’al-       credo che per le aree dove si produce
dei parti che consenta un buono sfrut-          tro che hanno il vantaggio di offrire più      latte per prodotti di eccellenza proba-
tamento degli ambienti, altro è quello          spazio agli animali, a volte più del doppio,   bilmente la stagione della stabulazione
di una concentrazione di parti in alcuni        con la possibilità di un accesso all’ester-    fissa tenderà a finire. Ma questo anche
momenti. Credo sia esperienza di tutti          no, quindi con la presenza di luce, con un     in relazione alle nuove tecnologie che
osservare come, allorquando negli al-           maggior arieggiamento eccetera”.               avanzano: per esempio la robotizzazio-
levamenti si verificano più parti rispetto                                                     ne della mungitura non prevede la sta-
alla norma, quasi certamente aumenta-           Ancora sulla stabulazione fissa                bulazione fissa, prevede che gli animali
no le problematiche di ordine sanitario”.       Il professor Formigoni ha poi condivi-         vivano in libertà risparmiando un sacco
   “Ulteriore aspetto che forse è da con-       so la propria opinione sulla questione         di tempo, per esempio il tempo che sa-
siderare relativamente all’isolamento           della stabulazione fissa: “Io credo che        rebbe stato speso per la sala d’attesa
del vitello rispetto alla madre: ma siamo       anche in questo caso Bertocchi abbia           per la mungitura, eccetera. Credo con
sicuri che prenda il colostro? E siamo si-      proposto un quadro secondo me molto            tutta onestà che questo sia il modello al-
curi che la mammella non subisca i dan-         razionale del problema. Sicuramente la         meno di alcune filiere produttive. Credo
ni citati da Bertocchi? Ulteriore aspetto:      stabulazione fissa è un sistema che può        che anche il Parmigiano Reggiano ten-
lasciare il vitello per 2-3 giorni con la       essere ben gestito, su numeri relativa-        da, con il proprio piano di incentivazione

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del benessere animale, a facilitare una       pensa al risparmio immediato, magari            vono in libertà tutti insieme per fare una
transizione verso stalle più moderne,         invece sarebbe utile pensare che una            attività: per mangiare, o per riposare,
ambienti più moderni, e questo per tanti      stalla non si costruisce ogni 5-6 anni          eccetera. E se noi osserviamo le stalle
motivi, anche per l’operatività eccetera,     ma di solito dura nel tempo, almeno que-        in cui non c’è sovraffollamento è questo
credo prevedano la stabulazione libera”.      sto è il nostro modello, quindi bisogna         ciò che avviene: nella stragrande mag-
    Però, continua Formigoni, “nel mo-        orientarsi su tempistiche molto lunghe          gioranza i bovini svolgono la propria atti-
mento in cui si costruisce una stalla         di investimento”.                               vità praticamente seguendo un animale
nuova a stabulazione libera bisogna                                                           dominante. Quindi il sovraffollamento è
non sbagliarla. Ecco questo è molto           L’approccio alla greppia                        il nemico dell’economia dell’allevamento
importante ma purtroppo non abbiamo           A proposito di progettazione di una             perché sappiamo, come diceva giusta-
elementi del tutto condivisi fra tecnici e    stalla, due delle principali situazioni che     mente prima Bertocchi, che una carenza
costruttori relativamente a quella che è,     ostacolano il benessere animale resta-          di riposo o di accesso alla greppia ecce-
che dovrebbe essere almeno idealmen-          no il sovraffollamento e la competizione        tera comporta una flessione in termini
te, una stalla ottimale in stabulazione li-   tra gli animali. Problemi affrontati nel cor-   produttivi assolutamente importante. I
bera, ma qualche elemento però dovrà          so del webinar dal professor Formigoni:         lavori di Grant del Miner Institute hanno
venire anche dall’esperienza. Prima ve-           “Il sovraffollamento è uno dei più          chiaramente dimostrato, ormai è quasi
niva citato per esempio il numero delle       grandi nemici del benessere animale             uno slogan, che quando il riposo della
cuccette, condivido perfettamente, c’è il     nel repertorio etologico dei bovini. I bo-      bovina scende al di sotto delle 12-13
tema degli spazi delle corsie, c’è il tema    vini sono animali sociali e si muovono          ore si perde circa un litro di latte per
delle pavimentazioni per esempio, c’è il      normalmente in gruppo. Cioè non è vero          ogni ora di riposo persa. E la stessa cosa
tema del raffrescamento, della ventila-       che gli animali si danno il turno, questo è     dimostrano i lavori di Bach in Spagna,
zione attiva e naturale: sono degli aspet-    un comportamento più umano che non              il quale ha dimostrato come la carenza
ti molto importanti. Spesso l’allevatore      bovino. I bovini generalmente si muo-           di cibo anche per alcune ore nell’arco

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della giornata, cosa che avviene anche
in situazioni di sovraffollamento, deter-
mina una perdita di latte assolutamente
consistente. Quindi il sovraffollamento
non deve esistere”.
   Legata alla questione sovraffollamen-
to è la questione della dimensione delle
catture, dello spazio in greppia.
    “Lo spazio in greppia necessario –
continua Formigoni - chiaramente di-
pende dalla dimensione degli animali. Se
parliamo di animali che hanno un peso
diciamo compreso fra i 630 e i 720 kg,
più o meno (peso vivo e con un body
condition score adeguato, compreso
fra quello delle primipare e quello delle
pluripare), basta osservare gli animali
alla greppia. Se poniamo che accedano
alla greppia senza toccarsi, o comun-
que lasciando almeno 1 cm di spazio
fra l’una e l’altra bovina, il fronte greppia
minimo dovrebbe essere superiore ai 75
                                                Utilizzo della paglia per tenere piedi e arti puliti (A. Formigoni)
cm. Classyfarm mi sembra di ricordare
riporti 68 cm; se abbiamo primipare di          delle autocatture”.                              compost bar, che comunque dovrebbe
piccola dimensione può andar bene,                 Per esempio “quando dobbiamo ef-              avere assolutamente le caratteristiche
quello è uno spazio minimo, ma ideal-           fettuare delle vaccinazioni è chiaro che         citate da Bertocchi, credo che non ci
mente dovremmo andare oltre i 75 cm             è difficile rincorrere gli animali all’interno   siano molti spazi di successo. Ma se
per l’esperienza nostra. Ricordiamo che         di uno spazio dove non abbiamo la pos-           pensiamo alla soluzione tradizionale,
gli americani suggeriscono per le bovine        sibilità di accedere. Esiste poi un proble-      cuccette più corsie di alimentazione
in preparto, nella fase di transizione, tra     ma di sicurezza anche in relazione alle          e corsie fra le cuccette, e se vogliamo
gli 85 e i 95 cm, questo per dimostrare         operazioni che devono essere svolte              assegnare almeno la metà di questo
che l’animale gravido ha una dimensio-          in stalla. Per cui io penso che una so-          spazio, visto che la zona di riposo a
ne anche superiore e la competizione            luzione accettabile possa essere quella          questo punto può essere molto conte-
diventa particolarmente problematica            di autocatture larghe. È chiaro poi che          nuta pensando alla cuccetta come a una
nell’indurre stress e problemi metaboli-        perdiamo uno spazio tra virgolette. Ma           mini lettiera permanente in cui l’animale
ci collegati; e quindi lo spazio dovrebbe       lo spazio, io lo chiamo spazio biovitale,        è guidato a entrare, vogliamo accettare
essere molto più ampio”.                        è necessario per il bovino”.                     che ci siano 11-12 m² disponibili per
                                                                                                 ogni animale che abbia un peso medio
Le autocatture                                  Lo spazio biovitale                              di 670-680 kg? Bene, se noi facciamo
Autocatture o non autocatture? E l’al-          Lo spazio, continua Formigoni, è un ele-         un’analisi delle nostre stalle Classyfarm
ternativa del tubo orizzontale chiamato         mento necessario per il bovino. “Il bovi-        ci dice che al di sotto dei 6 m² siamo
tubo testa?                                     no per essere longevo, per interagire in         in condizioni critiche, però difficilmente
   Continua Formigoni: “Quella del tubo         maniera corretta con i propri consimili,         superiamo gli 8-9 m² con le misure che
testa è una situazione ben conosciuta           non deve essere in gruppi troppo nume-           normalmente vengono proposte, vuol
soprattutto nei vitelloni da carne, ma          rosi e deve avere uno spazio biovitale           dire che siamo sotto del 50% rispetto a
anche nelle manze e nelle bovine in             sufficiente. In Israele si riscontravano         quello che può essere ipotizzato in con-
asciutta spesso si vede. Per le bovine          problemi metabolici molto importanti             dizioni in condizioni ottimali”.
in lattazione è una soluzione può essere        a carico delle bovine all’inizio degli anni         E a proposito di lasciare le bovine li-
assolutamente praticata. Ma esiste un           ’80. E una soluzione che loro ipotizza-          bere nei paddock esterni, Formigoni ha
punto che deve essere ben considera-            rono fu quella di dimensionare le stalle         detto: “Ha parlato benissimo Bertocchi
to da parte dell’operatore: esistono dei        per offrire almeno 25 m² a ogni animale          su tutti i problemi che possono occor-
momenti nei quali dobbiamo in qualche           contro i 16-17 che erano inizialmente            rere nella gestione del paddock esterni.
modo avere l’animale in cattura per cui è       proposti. Ora se noi pensiamo a una              Ma ricordiamo anche un altro elemento
necessario prevedere questa soluzione           soluzione che non preveda l’uso del              che non è stato citato e cioè che le ac-

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que meteoriche che toccano terra nel         La pulizia degli animali                              zione attuale e la possibilità di stimolare
paddock esterno diventano liquami; e         A proposito di rifarsi anche all’esperien-            l’allevatore a migliorarla. Ora, sopra il 7
questo aumenta enormemente le ne-            za, Formigoni ha continuato così: “Per                m² noi abbiamo veramente percentuali
cessità di stoccaggio. Problema che          esempio lo stato di pulizia e di igiene è             (di diffusione di questa situazione) molto
possiamo evitare avendo strutture co-        molto importante: come valutiamo lo                   basse. Quindi se io avessi messo 9 o 10
perte (ma comunque arieggiate lumino-        stato di pulizia e di igiene di un anima-             m², in fase ottimale avrei avuto veramen-
se ombreggiate, dipende da quello che        le? Io per esempio ho un criterio che è               te poche unità di stalle. Molti invece si
vogliamo l’importante è che gli animali      quello della pulizia della parte distale de-          stanno accorgendo che già passando
abbiano però spazio vitale)”.                gli arti: se noi vediamo gli arti che sono            dai 5 ai 7, ai 7,5 m² hanno dei risultati. Poi
   Garantire lo spazio vitale “è una delle   sporchi vuol dire che gli animali sono a              dipende molto da che materiale è fatta
colonne dell’idea di benessere anima-        contatto con le feci, non c’è niente da               la lettiera eccetera”.
le. Però è curioso che noi non abbiamo       fare; vuol dire che c’è un rapporto con le                Per quanto riguarda invece la pulizia
ancora una condivisione su quello che        feci che inevitabilmente sono prodotte                degli animali “va benissimo quello che ha
riteniamo sia lo spazio che debba esse-      negli ambienti in cui vivono gli animali”.            detto il professore: ognuno deve avere
re indicato agli allevatori che debbano         È stato chiesto allora a Luigi Bertocchi           un suo criterio ma deve standardizzarlo
costruire nuove stalle. Perché una stal-     se Classyfarm definisca dei parametri                 mentalmente. Poi ci sono dei criteri inve-
la dura 20-25 anni le vacche invece 5        numerici su questi aspetti, lo spazio vi-             ce che sono stati pubblicati come quelli
anni, cambiano parecchie volte, come         tale, la pulizia degli animali.                       pubblicati da Welfare quality sul clinical
dimensione. E quindi serve un confronto         “Assolutamente sì - ha risposto - al-              score degli animali, in cui si prende in
franco e sereno su questo; e mi rendo        lora i metri quadrati che sono presenti               analisi il livello di imbrattamento di 3 aree
conto che non possono esistere numeri        in Classifarm purtroppo non sono quelli               o anche di 5 aree, dipende dai metodi,
magici, forse però qualche esperienza si     che ha indicato il professor Formigoni,               che sono: parte della testa, arto ante-
può vedere valutare e capire”.               ma sono quelli che mediano tra la condi-              riore, arto posteriore, pancia, mammella,

                                                                     ONE
                                                               ILAZI
                                                          VENT       M E N TO
                                                              RESC A
                                                         RAFF           DO
                                                                PERIO
                                                           FOTO
                                                                                ma
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                                                            lI nostr neo
                                                                  è ido          e
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                                     nsori
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                                                               per la r dito
                                                                  del Cre per
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                       con                                      d’Impo l t u r a
                                                                             o
                                                                 l’A g r i c
                                                                        4.0           CI
                                                                              AT TA
                                                                    CONT                  i .i t
                                                                               o li b r
                                                                  in   fo @ co

                                                                                                                 Castenedolo (BRESCIA)
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diciamo la cosa più semplice. È chiaro        webinar”.                                   stalla centrale e mi parlano di distanza
che più sei specialista più vai a vedere le      La foto qui indicata da Formigoni è      fra le cuccette, dimensioni delle cuc-
parti che sono più facilmente sporche,        quella che vediamo all’interno dell’im-     cette, dimensioni delle corsie di alimen-
gli arti sono i primi ovviamente”.            magine di pagina 47, ndr. “Ora la prima     tazione. Che sono cose importanti e
    E se uno vuole andare a documen-          cosa che mi ha colpito, di questa foto,     ovviamente concordo con quello che
tarsi, vuole andare a trovare questi pa-      è la dimensione della corsia tra le due     ha detto il professore. Ma io a quasi
rametri, deve andare sul sito di Welfare      file di cuccette in relazione alla lun-     tutti, ma veramente forse alla totalità,
quality? “Sì. Oppure può leggere il ma-       ghezza della stalla. Ora qui prendiamo      faccio sempre questa osservazione:
nuale di Classyfarm per l’applicazione        un aspetto legato alla dimensione della     non farmi vedere questo, fammi vedere
della check list, manuale che è dispo-        corsia, quando gli animali decidono di      invece come hai organizzato i primi 30
nibile, dove c’è un paragrafo sul Clinical    muoversi tutti insieme e quindi escono      giorni dopo il parto, cioè come stanno
score dove si dice appunto come si fa a       tutti dalle cuccette e vogliono andare      le vacche i primi 30-40 giorni dopo il
valutare e ad applicare questo Clinical       in zona di alimentazione. Come pensa-       parto. E questi di solito rimangono un
score e quali sono le logiche e anche le      te che avvenga il cow traffic, come lo      po’ così perché dicono ma sì, le metto
conseguenze”.                                 chiama Grant, all’interno di quei 2,50,     lì… Eh no! Se ritorniamo al concetto che
                                              forse 2,20, metri di corsia? E ancora:      il 50% degli animali per una condizione
Ancora sul dimensionamento                    la ruspetta, quando arriva in fondo alla    fisiologica e anche ambientale ha un
della stalla                                  stalla, per non scaricare le feci sulle     piccolo o grande problema nella fase
A questo punto ha ripreso la parola           cuccette, quanto chiede che siano alte      di transizione, allora il progetto di una
Formigoni: “È evidente che Classyfarm         le cuccette stesse? Ovvero quante vol-      stalla deve partire dal come deve es-
ha una funzione che è quella che cita-        te la ruspetta deve transitare? Questo      sere fatta la parte pre e post parto, con
va appunto giustamente Bertocchi. La          per darvi un’idea di come poi nella pra-    le dimensioni che ha citato il professo-
suggestione è per chi deve fare una           tica operativa sia necessario osservare     re, con gli abbeveratoi adeguati, con
stalla nuova e quindi investe sul proprio     e cercare di prevedere la costruzione       l’accesso alla mangiatoia adeguato,
futuro e sul futuro degli animali: bisogna    con condizioni che non sono quelle di       senza ostacoli, con la libertà massima.
capire se adottare i criteri di minima o      una volta. Oggi la bovina è un animale      Poi quando la vacca ha superato quel
adottare i criteri che si ritengono otti-     che mangia 36-37 kg di sostanza sec-        periodo lì e bisogna pensare al futuro
mali per gli animali da qui a 20-25 anni.     ca e produce 90-100 kg di deiezioni         qualche compromesso si può trovare.
Sono i due livelli sui quali bisogna porsi.   al giorno! Sono tutti aspetti nuovi, che    Quello che veramente mi preme di far
E questo è uno sforzo di condivisione         non conoscevamo chiaramente nel             passare come idea è questo: quando
molto importante che dobbiamo fare            passato e che necessitano di essere         ho studiato una stalla nuova nessun
tutti perché fare una stalla costa parec-     tradotti poi in pratiche edilizie innova-   compromesso per il pre-post parto e
chi soldi. E vanno ammortizzati questi        tive, nuove”.                               massima visione di questo ambiente,
soldi in un tempo medio non lunghissi-            E Luigi Bertocchi: “In questi anni è    una visione non attuale ma proiettata
mo. E dunque sbagliare significa pre-         abbastanza frequente che gli allevatori     veramente al futuro”.
giudicare il risultato economico. Per         vengano da noi per farci vedere i dise-
esempio guardate qui la foto che ave-         gni delle stalle che vogliono costruire.    I robot di mungitura
te usato nella presentazione del vostro       Quasi tutti mi portano il disegno della     A proposito di progettazione della stal-

  ADOZIONE DEI ROBOT DI MUNGITURA, CI SONO ANCHE ASPETTI SOCIALI
  Discutendo di robot di mungitura, al webinar di IZ a un certo         Un discorso originale anche perché in genere si pen-
  punto è scaturito un discorso piuttosto originale e poten-         sa che l’adozione del robot di mungitura sia appannaggio
  zialmente di grande impatto sociale. Andrea Formigoni ha           degli allevamenti più grandi e più dotati finanziariamente,
  voluto fare un cenno alle aree meno vocate alla zootecnia:         come quelli delle aree più vocate alla zootecnia.
  “Io credo che il robot di mungitura sia per il futuro proba-          Un discorso anche di grande impatto sociale, come ha
  bilmente la tecnologia che ci farà rivedere la sostenibilità       sottolineato Luigi Bertocchi. Il quale ha ricordato: “Il ro-
  nelle aree oggi marginali da un punto di vista zootecnico.         bot di mungitura è modulare; e quindi un robot serve 55
  Anche perché ricordiamo che con il robot il lavoro dell’uo-        vacche. Ma essendo modulare è estremamente versatile.
  mo è sicuramente minore; non che scompaia, per carità,             E quindi può essere adottato anche in allevamenti come
  ma cambia decisamente”.                                            quelli delle aree marginali. In aree marginali, dove tu hai una

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Per la corsia di alimentazione è utile prevedere una pendenza al centro per avere animali con unghioni asciutti
e puliti (dalla presentazione di Andrea Formigoni)

la: la progettazione della stalla cambia      Professor Formigoni, questo luogo co-        giorno. Naturalmente erano animali ad
quando dentro la stalla ci vogliamo met-      mune è fondato?                              altissima potenzialità genetica ma è ov-
tere un robot di mungitura. È chiaro che           “A mio parere assolutamente sì.         vio che abbiamo una serie di vantaggi
è tutta un’altra situazione.                  Ormai abbiamo esperienze direi ab-           enormi. Intanto con il robot di mungitura
   E c’è un luogo comune sempre ricor-        bastanza consolidate di aziende che          l’animale non perde tempo, primo pun-
dato da chi li vende, i robot di mungitura,   hanno entrambi i sistemi di mungitura        to. Uno degli aspetti più critici di cow
secondo il quale la mungitura robotiz-        e di alcune aziende che ormai si sono        comfort è il tempo che l’animale perde
zata è più vicina alla mungitura naturale,    completamente convertite alla mungi-         in sala d’attesa prima di essere munto.
la vacca si fa mungere quando vuole, è        tura robotizzata. E l’altro giorno insieme   Spesso molti allevatori prima sono pas-
più libera, eccetera; e di conseguenza la     a un tecnico di queste aziende abbiamo       sati da due a tre mungiture e poi sono
mungitura robotizzata è una cosa molto        misurato la produzione di latte di alcu-     tornati indietro perché non avevano
più vicina all’idea di benessere animale      ni animali: hanno prodotto in tre giorni     considerato che un’ora in più di attesa
rispetto alla normale mungitura in sala.      una media di oltre 120 litri di latte al     moltiplicato per tre sottraeva tre ore di

famiglia che vive con la sua stalla, oggi è difficile spingere    della vecchia generazione che faceva valutazioni sulle
o convincere un figlio a fare la vita del padre, che da solo      proprie esperienze e meno sui dati. Oggi sono i dati che
ha portato avanti 55-50 vacche in mungitura, mungendo             comandano, l’esperienza ha perso valore; e quindi il ragaz-
sabato e domenica a tutte le ore perché non può ovvia-            zo giovane rimane in stalla più volentieri anche nelle zone
mente permettersi un mandriano, interagendo poco con              marginali perché guadagna di più ma anche perché fa un
gli strumenti tipici dei ragazzi giovani come il computer”.       lavoro più tecnico, più consono a quella che è la sua giusta
    Ma ora il robot, continua Bertocchi, “libera l’allevatore     inclinazione. Anche in montagna puoi trovare lo spazio e
dall’impegno diciamo così assoluto della mungitura e ti fa        mettere dentro 50 vacche con un robot di mungitura; e se
lavorare con uno strumento come il computer che è ido-            vuoi, le vacche asciutte e le manze poi le liberi al pasco-
neo a te che hai vent’anni. Ti dà una serie di dati, ti spiega    lo, quindi mantieni l’ambiente con gli animali produttivi.
come elaborarli, dà spazio alla tua valutazione scientifica       E sostieni l’azienda e la realtà economica attraverso una
basata sui dati, che è cosa della nuova generazione e non         tecnologia che oggi ha mille vantaggi”.                G.S.

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riposo agli animali, quindi il potenziale
guadagno derivante dalla terza mungi-
tura era perso ancora di più, a causa del
tempo perso dagli animali”.
  Secondo punto sottolineato sempre
da Formigoni: “Con il robot di mungitura
la mammella si svuota più di frequente e
questo è un punto incredibilmente po-
tente. Noi qui all’Università di Bologna
abbiamo installato proprio adesso la
prima stazione automatica di mungitu-
ra e io stesso non avevo assolutamen-
te percepito o come dire focalizzato
un aspetto che è lì evidente: il punto
di svuotamento di un quarto è com-
pletamente diverso rispetto al punto
di svuotamento di un altro quarto. Voi
sapete che il robot di mungitura munge
separatamente i quarti. La distanza che
può intervenire in termini di tempo fra lo
svuotamento del primo quarto e quel-
                                                La progettazione della stalla deve garantire alle bovine le maggiori
                                                possibilità di riposo (dalla presentazione di Andrea Formigoni)
lo dell’ultimo è superiore ai 4-5 minuti.
Questo vuol dire che in una condizione
di mungitura in cui non è previsto que-         in funzione della carica cellulare, possi-      consente come diceva giustamente
sto tipo di soluzione o non svuotiamo           bilità che i robot ci consentono. Anche         Bertocchi di raccogliere tanti dati sui
correttamente il quarto o andiamo               questo è un aspetto molto importante,           quali è possibile ragionare. E ci consen-
in surmungitura. E ci andiamo non di            anche per l’evidenziazione degli stati          te nel caso specifico altri due elementi
poco, ma del tempo che normalmente              infiammatori”.                                  relativamente ai dati: in prospettiva noi
è dedicato alla mungitura totale. Quindi            E Bertocchi ha ribattuto: “Tutti i van-     potremmo fare una selezione genetica
con il robot di mungitura c’è un benes-         taggi del robot di mungitura sono stati         incredibilmente più potente perché di-
sere sicuramente migliore”.                     spiegati da Formigoni in maniera otti-          sporremmo di dati quotidiani individuali
    Un altro aspetto “che io considero          ma, non buona. Sono pochi ma chiari             con una serie di parametri che oggi non
molto importante in ordine alla soste-          limpidi e sono indubbi, tant’è che come         sono considerati nei sistemi di control-
nibilità (che ovviamente migliora per-          Centro di referenza benessere noi sia-          lo e quindi in prospettiva potremmo
ché gli animali hanno una produzione            mo sempre a favore del robot e lo ab-           avere un miglioramento del patrimonio
di latte che può raggiungere o superare         biamo sostenuto anche quando que-               genetico dei nostri animali potentissi-
abbondantemente il 15-20% in più ri-            sta tecnologia poteva apparire diciamo          mo. Il secondo aspetto: il bovino è un
spetto alle condizioni normali), e com-         così troppo moderna rispetto a quelle           animale abitudinario, teme la variazione
pensato dal maggior riposo (quindi non          caratteristiche arcaiche della produzio-        della routine. Ora ben sappiamo quanto
è che l’animale spenda di più spende            ne di alcuni prodotti che grazie a queste       sia variabile la routine all’interno di una
semplicemente di più in latte rispetto          caratteristiche si portavano appresso           sala di mungitura in relazione sempli-
alle condizioni ambientali magari pena-         un valore aggiunto. Infatti è arrivato un       cemente agli operatori che agiscono.
lizzanti), è infine la possibilità di alimen-   momento in cui il consumatore vuole             Bene, il robot di mungitura standardizza
tare gli animali con una certa maggiore         conoscere la realtà, vuole spiegazioni          queste operazioni. Ma non solo, le stan-
precisione. Quindi riscoprendo un po’ il        chiare piuttosto che rifarsi alla tradi-        dardizza in funzione delle necessità del
tema degli autoalimentatori di vecchia          zione. E quindi il robot è sicuramente          singolo individuo. E questo credo che
memoria che il robot ci consente di ri-         utile. In più il robot di mungitura fornisce    sia anche in linea con la tradizione per-
scoprire (perché ci possono essere più          all’allevatore una serie di dati utili, spie-   ché mio nonno quando mungeva co-
linee, l’alimentazione liquida, eccetera        ga come elaborarli, dà spazio alla sua          nosceva benissimo le differenze tra un
eccetera). E quindi ci consente anche           valutazione basata sui dati”.                   animale e un altro, perché era il suo la-
di intervenire con molta più precisione             Ha continuato Formigoni: “Possiamo          voro quotidiano, e quindi sapeva come
nell’alimentazione”.                            aggiungere un ulteriore aspetto al tema         approcciarsi; il robot fa esattamente le
    Un ultimo aspetto, continua Formi-          del robot. Il robot raccoglie in genere         stesse cose. E quindi robotizzazione
goni, “è la possibilità di dividere il latte    alcuni sistemi informatici. Insomma ci          per sempre”.

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