T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri - Determinazione del contributo dell'aerosol marino alla ...
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Determinazione del contributo dell’aerosol marino alla frazione PM10 sulla costa ligure Dott. Ing. Tomaso Vairo ARPAL UTCR-ASP T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Contenuto Introduzione Metodologia Risultati Conclusioni T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Introduzione Per la normativa italiana ed europea sulla qualità dell’aria, le concentrazioni medie giornaliere di PM10 non devono superare il valore limite di 50 μg/m3 per non più più di 35 volte in un anno e la concentrazione media annuale non deve superare il valore limite di 40 μg/m3; tali concentrazioni non distinguono, però, i contributi delle emissioni antropiche da quelli naturali. La superficie del mare è una sorgente areale di aerosol, che può modificare la qualità dell’aria; ai sensi della direttiva 2008/50/CE, inoltre, può essere identificata come contributo da fonte naturale. naturale Qualora tali contributi possano essere determinati con sufficiente certezza e qualora i superamenti siano dovuti in tutto o in parte a tali contributi naturali, questi possono essere detratti, detratti alle condizioni previste dalla direttiva, al momento della valutazione del rispetto dei valori limite della qualità dell’aria. T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Metodologia Individuazione dei siti Sono stati individuati i siti di: Genova – Rapallo La Spezia – P.zza Saint Bon Savona – Varaldo Imperia – Via Brea Si è tenuto conto delle stazioni meteo e di qualità dell’aria già presenti sul territorio ligure. Le stazioni scelte dovevano presentare caratteristiche idonee al fine del presente studio, ovvero: vicinanza alla costa e presenza di campionatori sequenziali di PM10. T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Metodologia Campionamento Il materiale particolato è stato campionato secondo la norma UNI EN 12341:1999 “Qualità dell’aria. Determinazione del particolato in sospensione PM10. Metodo di riferimento e procedimento per prove in campo atte a dimostrare l’equivalenza dei metodi di misurazione rispetto al metodi di riferimento”. Sono stati impiegati campionatori sequenziali gravimetrici per tutti i siti, eccetto quello di Varaldo (SV), è stato impiegato un analizzatore automatico equivalente ad assorbimento di raggi β corredato di sequenziatore. T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Metodologia Analisi campioni estrazione e l’analisi L’estrazione analisi dei filtri campionati seguono il metodo dell'Università dell'Università degli Studi di Milano - Bicocca dal titolo "Analisi ioni inorganici nel particolato atmosferico atmosferico in cromatografia ionica". Tale metodo è stato poi messo a punto dai Laboratori ARPAL del Dipartimento di Genova secondo gli step che seguono. 1. Estrazione 10 ml di acqua Milli-Q grade come solvente di estrazione; bagno ad ultrasuoni per 20 minuti. Gli estratti vengono filtrati con filtro per siringa in PVDF, 0.2 μm – CPS Analitica. 2. Cromatografia ionica (Na +, NH4+, K +, Mg 2+, Ca 2+, Cl-, NO2-, NO3-, SO42-) Standards Ultrascientific a 1000 ppm diluiti con acqua Milli - Q grade; Fase stazionaria: Colonna anioni: Dionex IonPac AS19 (precolonna Dionex Ion Pac AG-19) Colonna cationi: Dionex IonPac CS12 (precolonna Dionex IonPac CG12) Fase eluente: Anioni : eluizione a gradiente con flusso 1 ml/min ed eluente KOH da 6 a 45 mM. Cationi : eluizione isocratica con flusso 1 ml/min ed eluente MSA) 20mM. In tali condizioni la durata dell’analisi è di 35 minuti. minuti T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Metodologia Analisi dati La determinazione del contributo di sale nel PM10, mediante approccio modellistico, prevede una fase di concettualizzazione, una fase di taratura e una fase di validazione del modello stesso. Si sono correlate le condizioni meteo climatiche, climatiche concorrenti nella formazione dell'aerosol marino, nei pressi del siti costieri, con i dati sperimentali analitici di cloruri, presenti nella frazione di PM10, attraverso il software di analisi statistiche S-Plus. Plus T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Metodologia Analisi dati I dati di input meteo - climatici consistono negli output del modello meteorologico europeo (ECWF): (ECWF) altezza d'onda significativa (Hs (Hs) Hs) intensità intensità del vento (V) direzione del vento (dirW (dirW) dirW) direzione dell'onda (dirV (dirV) dirV) T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati Sviluppo Lo studio ha previsto una regressione N.L. sui dati analitici per poter arrivare ad una formula predittiva del fenomeno di movimentazione e dispersione in aria dell'aerosol marino marino. La quantità di sale marino presente nella frazione di PM10 è risultata direttamente proporzionale allo stato di agitazione del mare sottocosta, sottocosta la quale è fisicamente correlata altezza dell’ all’altezza dell’onda al largo (Hs(Hs) Hs) e alle condizioni di propagazione dal largo verso riva (dipendente dalla direzione dell’dell’onda (dirW (dirW) dirW), dalla batimetria e dalla conformazione della costa). Il vento, inoltre, concorre alla propagazione dell'aerosol quando si presentano condizioni favorevoli di direzione del vento (dirV (dirV) dirV). Una volta individuate tali variabili, si sono ipotizzate differenti formule di regressione, al fine di massimizzare la convergenza tra i dati sperimentali e quelli simulati. T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati Relazione generale [Cl ] = a ⋅ H − b s ⋅ (1 + cos(α − α 0 )) + c ⋅ Vsd ⋅ (1 + cos(β − β 0 )) dove: dove [Cl-]: concentrazione di cloruri in μg/m3 α: direzione di provenienza dell'onda a,b,c,d: parametri di regressione β: direzione di provenienza del vento Hs: altezza dell'onda α 0: parametro sito specifico di provenienza dell'onda Vs: velocità del vento β 0: parametro sito specifico di provenienza del vento La formula, così espressa, soddisfa i requisiti fisici del fenomeno allo studio, in quanto considera sia il contributo delle onde, onde sia il contributo del vento: vento entrambi necessari alla formazione dell'aerosol. L'equazione individuata, inoltre, tiene conto degli angoli di provenienza efficaci di onde e vento. vento T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati Relazioni sito- sito-specifiche Il valore assunto dai parametri a,b,c,d, α 0 e β 0 risulta essere differente a seconda del sito in cui si studia il contributo. Tale risultato dipende dalla particolare conformazione della costa ligure. Infatti la formazione di aerosol dipende da: stato di agitazione del mare sottocosta altezza d’ d’onda al largo condizioni di propagazione dell’ dell’onda dal largo verso riva direzione dell’ dell’onda batimetria tutte variabili che sono diverse in ogni punto della costa ligure. T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati Genova (Rapallo): (Rapallo) [Cl ] = 3 ⋅ H − 1.5 s ⋅ (1 + cos(α − 2.6 )) + Vs1.9 ⋅ (1 + cos(β − 1.9)) Grafico di confronto dei valori di concentrazione dei cloruri determinati sperimentalmente in laboratorio e i valori ottenuti dal modello – Sito di Rapallo (GE). T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati Genova (Rapallo): (Rapallo) Grafico di dispersione dei valori di concentrazione dei cloruri determinati sperimentalmente e ottenuti dal modello – Sito di Rapallo (GE). T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati La Spezia (Piazza s. Bon): Bon) Cl − = 4 ⋅ H s1.5 ⋅ (1 + cos(α − 2.5)) + 2 ⋅ Vs1.9 ⋅ (1 + cos(β − 4 )) [ ] Grafico di confronto dei valori di concentrazione dei cloruri determinati sperimentalmente in laboratorio e i valori ottenuti dal modello – Sito di Piazza Saint Bon (SP). T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati La Spezia (Piazza s. Bon): Bon) Grafico di dispersione dei valori di concentrazione dei cloruri determinati sperimentalmente e ottenuti dal modello – Sito di Piazza Saint Bon (SP). T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati Condizioni di calma di vento (vento nullo) Al fine di verificare la robustezza del modello, è stata eseguita una ulteriore prova, utilizzando un set di dati fittizio, ove si annulla la componente del vento, e si sperimentano ipotetiche condizioni d’onda (infatti come risulta da altri studi [Barsanti P. et al, ENEA Report ISSN/0393- 3016 RT/2008/8/ACS (2008)], nelle zone vicine alla costa la produzione di aerosol dipende prevalentemente dal moto ondoso e dalla sua interazione con il fondale marino, marino perciò l’emissione di aerosol può avvenire anche con vento nullo e moto ondoso generato in alto mare. Di seguito i risultati ottenuti con la regressione individuata nel presente studio, ipotizzando condizioni di vento nullo (V, dir V, c, β 0 = 0).0) Al fine di ottenere condizioni verosimili, sono state considerate altezze d’onda (Hs), (Hs) direzioni d’onda (dirW) dirW), parametri sito specifici di provenienza dell’ dell’onda (α 0) e parametri di regressione (a, b,d) compresi in intervalli congrui con i dati riscontrati nei vari siti liguri. liguri T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati Condizioni di calma di vento (vento nullo) Si registrano, effettivamente, valori non nulli di [Cl-] anche in assenza di vento. Inoltre, si nota una corrispondenza tra valori di [Cl-] bassi, altezze d’onda minime e/o angoli più in linea con la costa. T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Risultati Correlazione tra [Cl-] e PM10 La concentrazione di Cloruri risulta significativa quando si presentano condizioni meteomarine favorevoli. In Liguria, infatti, la percentuale di cloruri sul totale del PM10 si aggira, solitamente, attorno al 2%, con punte oltre il 30%. L’andamento generale del PM10 non segue, ovviamente, l’andamento delle condizioni meteomarine, ma, quando vi sono condizioni favorevoli, il contributo dei Cloruri si è dimostrato essere effettivamente rilevante. T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Conclusioni As Is Per i siti di Genova (Rapallo) e La Spezia (Piazza S. Bon), la relazione trovata ha dimostrato di essere attendibile e robusta, e la fase di calibrazione si ritiene conclusa con un soddisfacente risultato. Infatti, come precedentemente mostrato, si ha: Genova:: y = 0.9038 ⋅ x + 8.7188,R 2 = 0.771 Genova La Spezia: Spezia: y = 0.7772 ⋅ x + 15.352, R 2 = 0.743 Per quanto riguarda i siti di Savona e Imperia, la collezione di dati non è abbastanza significativa per considerare attendibili i risultati. To be Una volta raccolti ulteriori dati, si procederà a: Validazione dei siti di Genova e La Spezia; Completamento della calibrazione, e validazione, dei siti di Savona e Imperia. Completati tali steps, le regressioni verranno utilizzate da ARPAL come strumento di supporto decisionale, a fronte di superamenti del valore limite di PM10. T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
Grazie per l’l’attenzione T. Vairo, M. Quagliati, E. Pagani, M. Beggiato, A. Lantero, R. Della Penna, G. Vestri
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