Della Pesca I luoghi - marimed
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copertina.qxd 20-03-2006 18:15 Pagina 1 I luoghi I luoghi della Pesca in Emilia Romagna della Pesca in Emilia Romagna MARIMED - Progetto cofinanziato dal F.E.S.R. Programma INTERREG IIIB MEDOCC
Viandante, Se trovi affascinanti I vecchi borghi marinari, Se trovi piacevole la vista dei pescherecci appena ormeggiati lungo le banchine del porto con il loro carico di pesce e di fatiche, Se trovi interesse ad ascoltare storie da chi ha respirato mare tutta la vita, Se trovi bello incontrarsi con chi ama la convivialità come espressione di una maturata allegria, fermati, sei uno di noi. Lorenzo Casanova, marinaio pag pag 3 t
INDICE Il Progetto Marimed pag 6 Presentazione pag 7 Le Marinerie Goro pag 8 Comacchio - Porto Garibaldi pag 16 Marina di Ravenna pag 28 Cervia pag 36 Cesenatico pag 52 Bellaria Igea Marina pag 66 Rimini pag 76 Riccione pag 88 Cattolica pag 96 Calendario eventi pag 108 La Pesca in Emilia Romagna pag 110 Tipologie di pesca pag 111 Specie ittiche pag 117 Glossario pag 122 Bibliografia pag 124 Legenda luoghi 9 artigianato del mare ≈ attività marinare curiosità centri della cultura del mare eventi pag 4 t
IL PROGETTO MARIMED l progetto Marimed - La pesca come fattore di sviluppo del turismo sostenibile - I finalizzato alla integrazione tra i settori del turismo e della pesca, ha speri- mentato un modello innovativo di qualificazione dell'offerta turistica e di svi- luppo del turismo sostenibile allo scopo di promuovere e valorizzare il patrimo- nio naturale, culturale e sociale delle marinerie del Mediterraneo. Approvato e finanziato nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIB - MEDOCC (Mediterraneo Occidentale) e con l’apporto del Fon- do Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), il progetto biennale (maggio 2004 - maggio 2006) ha coinvolto attivamente numerosi soggetti pubblici e privati di diversi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: Regione Emilia-Romagna (Capofila del progetto), Regione Siciliana, Comune di Porto Torres (SS) e Comu- ne di Carloforte (CA) per quanto riguarda l’Italia; Regione Andalusia, Regione Murcia, Provincia di Girona, Comune di Torroella de Montgrì, EMPA - Associa- zione Imprenditori Marittimi e della Pesca - (Barcellona) per la Spagna; Comu- ne di Marsiglia per la Francia. Attraverso la creazione di una rete formata da realtà pubbliche e private (istituzioni, imprese locali, enti scolastici, associazio- ni di categoria della pesca e del turismo, ecc...) si sono condivise e sviluppate strategie comuni di sviluppo del turismo sostenibile, nel rispetto delle caratteri- stiche dei territori e del patrimonio naturale e socioculturale delle differenti marinerie. L’esperienza di Marimed ha così permesso il raggiungimento d’impor- tanti obiettivi comuni a tutti i partner. Si sono valorizzate le tradizioni marinare locali contribuendo a diffondere un’immagine nuova degli operatori della pesca come "promotori ed educatori della cultura del mare", creando inoltre per essi opportunità di sviluppo economico e professionale. Sono stati sperimentati inno- vativi prodotti turistici atti a favorire nuove modalità di fruizione del mare e sono state messe in risalto le identità locali, facendo conoscere il settore ittico, i mestieri del mare e i gustosi prodotti tipici. Infine, il progetto Marimed ha con- tribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e tutta la popolazione sulle impor- tanti tematiche legate alla salvaguardia del patrimonio ambientale. Marimed - La Pesca come fattore di sviluppo del Turismo sostenibile Cod. Rif. 2003-03-4.2-I-009 Progetto cofinanziato dal F.E.S.R. Programma INTERREG IIIB MEDOCC Regione Emilia-Romagna (Capofila) Comune di Marsiglia Associazione degli Imprenditori Provincia di Girona (CAT) Marittimi e Pescherecci EMPA (Barcellona) Comune di Torroella de Montgrì (CAT) Comune di Porto Torres (SS) Regione Murcia Comune di Carloforte (CA) Regione Andalusia Mar Mediterraneo Regione Siciliana pag 6 t
PRESENTAZIONE he cosa hanno in comune porti, borghi, torri, fari, mercati, musei, C biblioteche, laboratori artigianali…? il mestiere del pescatore, che con il suo fascino passato e presente offre al visitatore un'esperienza unica in ogni marineria del Mediterraneo, e con il visitatore costruisce il suo futuro. La pubblicazione che presentiamo non è una "guida turistica" nel senso classico del termine, ma una lettura della costa dell'Emilia Romagna che mette in luce i luoghi dove si svolgono le attività lavorative della pesca, i luoghi della storia, del- l'arte e della memoria marinara: un percorso che ci condurrà alla scoperta delle radici, delle tradizioni, della cultura, del valore sociale, dei fatti salienti che carat- terizzano questo "patrimonio" che spesso rimane in ombra e sconosciuto. Questa pubblicazione, frutto di una ricerca attenta sul territorio, è quindi un invito a visitare i nove porti pescherecci dell'Emilia Romagna con l'animo del viaggiatore che vuole cogliere l'essenza vera dei luoghi che "incontra", stretta- mente collegata alla fatica, ma anche alla meraviglia che sta dietro al portare a terra i prodotti del mare. Guido Pasi Assessore Turismo.Commercio pag 7 t
CATTOLICA t i sono località che già da un punto di vista puramente geografico sono par- C ticolarmente predisposte ad ospitare l’attività marinara. Cattolica è certa- mente fra queste: la sua posizione invidiabile - una naturale rientranza costiera tra le foci dei fiumi Tavollo e Conca - le ha permesso fin dall’antichità di rappresentare un approdo favorevole, luogo ideale per il successivo sviluppo di una fiorente attività peschereccia. Attività sviluppatasi in parallelo a quella dell’o- spitalità, data la posizione strategica del borgo, sorto durante l’epoca dell’Impero Romano lungo la via Flaminia, tra Rimini e Pesaro. Ma se gli scambi del mercato ittico locale trovavano qui un centro fiorente fin dagli inizi del Settecento, è solo a metà dell’Ottocento che l’attività marinara di Cattolica si sviluppa in maniera decisiva: quando cioè il Comune di Rimini - restio, fino ad allora, a sviluppare un porto “concorrente” al proprio - dà il via libera alla costru- zione delle strutture necessarie alla crescita definitiva della marineria di Cattolica. pag 96 t
CATTOLICA Nel 1853 viene costruito il molo di levante, nove anni dopo quello di ponente: a partire da questo momento, l’attività peschereccia e cantieristica cresce progres- sivamente, a livelli mai raggiunti nel passato. Cattolica diviene uno dei principali centri di cantieristica navale dell’Adriatico, protagonista di fiorenti traffici marittimi che resero addirittura insufficienti le dimensioni del porto, poi ampliato nel 1934, con la costruzione dell’ampia darsena sulla sinistra del Tavollo, arricchita più recentemente (2005) da una nuova darsena per barche da diporto. La flotta peschereccia cattolichina è rinomata per la pesca delle vongole o poveracce, da qui la grande festa ogni estate alla fine di luglio “la notte magica delle vongole”, per la pesca dei lumachini, delle canocchie, delle cozze (a 2 miglia dalla costa in acque di classe “A” c’è un grande vivaio), per la piccola pesca e per quella del pesce azzurro. Senza dimenticare la raccolta di “sua eccellenza” l'ostrica da un banco naturale a poche miglia dal porto di Cattolica. Ecco perché visitare la marineria significa apprezzare le suggestioni di una storia stratificatasi attraverso i secoli, che ha modificato la natura dei luoghi adattandoli alle esigenze degli uomini. Una storia di cui danno testimonianza sia i reperti del- l’attività “industriale” (come il vecchio camino) sia le vestigia di un passato (come la Rocca Malatestiana) in cui vivere sul mare significava anche difendersi dagli attacchi dei pirati. pag 97 t
> I LUOGHI > I LUOGHI Il porto presso la foce del fiume Tavolio www.pagineazzurre.com/go.php ?id=ROM+1&action=3 Sorto nella seconda metà dell’Ottocento, il porto cana- le è il primo e più significativo esempio di questa storia di interventi umani sulla natura dei luoghi per sviluppa- re l’attività marinara. È un porto suggestivo, perché parte dalle condizioni naturali: il canale approfitta infat- ti della foce del torrente Tavollo, prolungata in mare da due moli banchinati indirizzati verso nord e da una pic- cola darsena del 1934, che si apre alla radice del molo di ponente. Il porto è oggi prevalentemente pescherec- cio, ma è frequentato anche dalle unità da diporto; le imbarcazioni si avvalgono dello scalo di alaggio con annesso carro ponte, dei cantieri, delle officine e dei negozi nautici specializzati presenti nell’area portuale. Il 21 dicembre 2005 è stata inaugurata una nuova dar- sena per barche da diporto, lungo il canale, con annes- si i servizi per la nautica e un nuovo ponte levatoio che unisce la Romagna alle Marche; inoltre sono iniziati i lavori della nuova darsena a mare, che ospiterà 200 barche da diporto; l’inaugurazione è prevista per giu- gno 2007. Il faro Come ogni guardiano del mare Via Del Porto, che si rispetti, il faro di Cattoli- Gabicce Mare (PU) ca (e Gabicce Mare) domina la zona da un quadripode a fasce bianche e nere, sistemato alla radice del molo di levante. La sua luce è bianca, con un periodo di accensione di 14 secondi ed una portata di 15 miglia. pag 98 t
CATTOLICA In un luogo dove ogni epoca lascia le sue testimonianze La fontana > I LUOGHI di vita, questo recente monumento ha già acquisito giu- “Il Trabaccolo” sta importanza e si è integrato perfettamente nell’im- piazza Del Porto pianto urbano e ideale della città. Realizzata nel 2004, la fontana è stata progettata da Daniele Fabbri con la consulenza nautica di Alfonso Manzi. La struttura in acciaio è di Enzo Muscolino, mentre il progetto e l’im- pianto idraulico sono opera, rispettivamente, di Mario Giovannoni e Luca Soffritti. Su un basamento a forma di stella si Il monumento innalza una colonna cilindrica por- Madonnina tante una Madonna con bambino, del mare eretta in memoria di tutti i marinai Via Darsena caduti. Nel porto di Cattolica il conferimento del pescato avviene Il mercato ittico generalmente al pomeriggio, intorno alle ore 14.30. L’asta all’ingrosso è di tipo elettronico, ma è stata attivata anche la possibili- Via A. Costa, 76 tà di istituire un’asta telematica che prevede l’acquisto del telefono 0541 954663 prodotto anche a distanza, grazie ad un collegamento on fax 0541 839526 www.pescatori.it line: a conferma ulteriore di una marineria costantemente mercato@pescatori.it in movimento, che guarda al futuro. Affascinante come un reperto Il vecchio camino solitario di “archeologia indu- dell’industria di striale”, l’affusolato manufatto trasformazione rappresenta l’unica testimo- dell’ittico nianza rimasta di un’impor- Via Da Verazzano tante industria di trasforma- zione di sardine e poveracce che sorgeva in area portuale, risalente agli anni Trenta del secolo scorso. pag 99 t
La Rocca > I LUOGHI È probabilmente la più impor- Malatestiana tante testimonianza dell’attività Via Pascoli plurisecolare del borgo e della sua marineria. La Rocca fu costruita infatti nel 1491 a dife- sa e rifugio degli abitanti dagli attacchi saraceni, nonché qua- le punto di controllo sulle attivi- tà marittime clandestine. Oggi è proprietà privata, ma anche dall’esterno è suggestiva in tutta la sua imponenza. Il mercato È uno dei luoghi peculiari della marineria di Cattolica, all’ingrosso nonché uno dei più suggestivi, se si vuole vivere appie- delle vongole no la quotidianità della vita dei pescatori. Nelle prospe- Via Lazzari, 26 rose acque cattolichine vivono numerose le vongole telefono 0541 950122 nostrane (Chamelea gallina) che permettono così agli addetti del settore di realizzare una buona pesca. Questo loro elevato quantitativo, cui si aggiunge quello proveniente dalle altre marinerie romagnole e dal com- partimento di Pesaro, ha qui permesso l’organizzazione di un’asta di vendita esclusivamente dedicata a questo prodotto, che nel 2004 ha visto immesse sul mercato intorno alle 3500 tonnellate di vongole. Il cantiere Cantiere specializzato nell’alaggio e nella riparazione navale G.A.M. di imbarcazioni. Vanta tra i suoi addetti numerosi ed Via Caboto esperti falegnami calafati, ovvero specializzati nel ren- telefono 0541 960371 dere impermeabile all'acqua il fasciame di un'imbar- gamcattolica@libero.it cazione, otturando con stoppa e catrame gli spazi tra le tavole nelle navi in legno. Fra loro c’è anche un maestro d’ascia, Tonino Arcieri. pag 100 t
CATTOLICA Cantiere navale gestito da Marco Manzi che, dietro i Il cantiere navale > I LUOGHI consigli del padre e maestro d’ascia Alfonso, prose- Nautiservice gue l’ormai tradizionale attività di costruzione navale. Via Lungo Tavollo, 26 Oggi la lavorazione del legno si limita ad attività di telefono 0541 960876 nautiservice@tele2.it riparazione e manutenzione, poiché è particolarmen- te ridotta la costruzione di nuovi pescherecci con questo materiale. Il punto di ritrovo - ovvero il bar - è nuovo, ma dentro si L’associazione respira la storia: sia per la posizione in faccia al porto, sia A.N.M.I. per il consueto, nutrito gruppo di pescatori e vecchi lupi Piazza del Porto, 1 di mare. Qui tutto parla di mare e di pesca, dall’arreda- telefono 0541 950246 mento alle fotografie esposte. La manifattura acquista le pezze di rete dai retifici e, La manifattura grazie al lavoro manuale di due artigiani, è in grado di reti Marchini assemblarle ed armarle fino ad ottenere reti da pesca Via Risorgimento, 36 pronte all’uso. Aperta dal lunedì al sabato, mattina e telefono 0541 968217 www.marchinireti.it pomeriggio. giomarchini3@virgilio.it Un altro luogo in qualche modo storico, e quindi impor- La Casa tante, della marineria di Cattolica. Inaugurata il 5 agosto del Pescatore 1934, dopo un periodo di chiusura è ritornata da pochi Via Toti, 2 anni ad essere sede della cooperativa dei pescatori e telefono 0541 839511 delle attività collegate, dalla ricerca al credito, dall’asso- ciazionismo ai servizi. Ancora un luogo peculiare, in qualche modo “unico” Il salone di lavoro della marineria cattolichina. È l’ampio spazio sopra al delle reti della mercato ittico all’ingrosso, ove alcuni giovani pescatori Cooperativa Casa e molti vecchi lupi di mare della cooperativa si recano del Pescatore per le attività di lavorazione delle reti. Il posto viene pre- Via E.Toti, 2 ferito per i lavori di una certa complessità e durante la telefono 0541 839511 cattiva stagione, mentre per i piccoli rammendi e le riparazioni ordinarie si preferisce operare direttamente sulla banchina. pag 101 t
> LE ATTIVITÀ MARINARE > LE ATTIVITÀ MARINARE La marineria Nella darsena peschereccia di Cattolica stazionano circa 60 imbarcazioni immatricolate all’omonimo ufficio e una cinquantina di barche iscritte a Gabicce. La marineria, che si è ridotta negli ultimi vent’anni, conta anche una quindicina di barche di medie dimensioni che pescano con reti a strascico, quattro per il pesce azzurro e la maggior parte delle restanti che praticano la pesca con draga idraulica. Alla tradizionale pesca dei mitili sul ban- co naturale esteso tra il promontorio di Gabicce ed il por- to canale, si è sommata negli ultimi anni la produzione degli impianti di tipo long-line, che ne immettono sul mercato circa 1500 tonnellate l’anno, ampliando note- volmente la già vasta produzione locale. pag 102 t
CATTOLICA Le attività cui > LE ATTIVITÀ MARINARE poter assistere Sulle banchine del porto, sul far del giorno, va in scena lo spettacolo della sbroccatura delle retine a bordo delle barche. Lungo il molo di ponente, all'altezza della Madonnina del porto, tra le ore 7 e le 10 si possono inve- ce vedere i pescatori intenti a caricare i sacchi di vongole sui camion che li immetteranno sul mercato. Lo sbarco dei mitili, sempre sul molo di ponente - ingombro di casse ed affollato di pescatori intenti al lavo- ro - prosegue nel corso dell'intera mattinata, fin quasi alle 13. A bordo delle imbarcazioni, in prima mattina, avviene la selezione manuale delle lumachine pescate con i cestel- li che saranno poi immesse sul mercato. Ancora sulla banchina di ponente, intorno alle 14, si può assistere allo scarico delle casse ricolme di pescato dalle barche di ritorno dallo strascico. È qui possibile, dopo essersi accordati con la direzione, assistere all'asta elettronica che avviene per la vendita nel mercato. Infine intorno alle 14, sulle banchine del porto, si può assistere allo scarico delle casse ricolme di pesce azzur- ro dalle volanti. Al sabato mattina, di consueto, ma anche durante qual- Il rammendo che pomeriggio della settimana, a poppa di alcune bar- delle reti che è possibile vedere i pescatori intenti al rammendo delle loro reti. pag 103 t
> I CENTRI DELLA CULTURA DEL MARE > I CENTRI DELLA CULTURA DEL MARE Biblioteca del La biblioteca di Cattolica possiede circa 71.000 volumi Centro Culturale in lingua italiana, a carattere di informazione generale. Polivalente In relazione alla marineria si contano parecchie decine P.zza della Repubblica, 31 di testi, inseriti nella sezione di storia locale, alcuni video telefono 0541 966603 e filmati e il CD-Rom “Atlas of traditional craft from the fax 0541 967803 eastern Mediterranean (18th-19th c.)”, realizzato nel- www.cattolica.info/turismo/it_ l'ambito di un progetto europeo con la partecipazione turistico/centropoliv/index.html ccp@cattolica.net del Centro Culturale Polivalente. La sezione audiovisivi contiene tutte le videoregistrazioni delle conferenze di Archeologia navale tenute nel corso degli anni a Cattoli- ca. Per la consultazione dei documenti rivolgersi alla biblioteca nei seguenti orari: Lunedi 14.00-19.30, dal Martedì al Sabato 9.30 -12.30 e 14.00-19.30. Il catalo- go della biblioteca è consultabile in internet all'indirizzo: http://opac.provincia.ra.it Museo della Regina Un luogo importantissimo, imprescindibile per comple- Via Pascoli, 23 tare la visita alla marineria di Cattolica e per conoscere telefono Maria Luisa appieno la storia, le tradizioni e la vita quotidiana di chi Stoppioni, 0541 831464 si occupa di pesca. Collocato dalla fine degli anni ‘90 www.cattolica.info/turismo/it_ all’interno di uno storico edificio, il museo ospita un set- turistico/museoregina/index.html tore archeologico e la sezione espositiva dedicata alla marineria, già allestiti presso il Centro Culturale Poliva- lente. La sezione della marineria si apre con una parte storica dedicata alle antiche imbarcazioni adriatiche, per poi proseguire con la genesi del porto ed una sezione sulle modifiche sostanziali apportate a tutte le strutture e agli aspetti della marineria con l’introduzione del moto- re. Numerosi gli oggetti ed i documenti di particolare valore, tra cui modelli di imbarcazioni realizzati dall’arti- giano cattolichino Antonio Della Santina, ed illustrazioni arricchite da fotografie dell’archivio del centro polivalen- te. Straordinariamente ricco è poi il nucleo dei materiali relativi alla cantieristica locale della seconda metà del- l’Ottocento. Un Corso di Archeologia e Storia Navale, promosso nel 1995 dal centro polivalente in collabora- zione con l’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale di Venezia, ormai giunto alla XI edizione, integra e completa il percorso marinaro che è possibile affronta- re nel museo. pag 104 t
CATTOLICA > I CENTRI DELLA CULTURA DEL MARE Aperta i festivi e dal martedì al sabato. In inverno (dal 15 settembre fino alla fine di maggio): da martedì a giovedì compresi, solo alla mattina, mentre venerdì e sabato mattina e pomeriggio; infine domenica pomeriggio. In estate il martedì mattina, da mercoledì a domenica il pomeriggio e la sera. Nata nel novembre 1995 per iniziativa di un gruppo di Cooperativa biologi appassionati del mondo marino e marinaro, che M.A.R.E. si sono inventati una professione per favorire l’evoluzio- Via E. Toti, 2 ne del settore in ambito tecnico-scientifico, già dal 1996 telefono 0541 830442 fax 0541 834260 la cooperativa gode del riconoscimento d’Istituto di www.coopmare.com/new/index.php Ricerca dal Ministero per le politiche agricole e forestali. mare@coopmare.com Oggi, nello storico palazzo della Casa del Pescatore ora pag 105 t
> I CENTRI DELLA CULTURA DEL MARE restaurato, la cooperativa si occupa prevalentemente di ricerca scientifica e servizi nei settori della pesca, del- l’acquacoltura e delle produzioni alimentari. Per perse- guire questi scopi si avvale di strumentazioni moderne e all’avanguardia, dal laboratorio di analisi per l’igiene del- le produzioni alimentari a quello di biologia fino al cen- tro di elaborazione dati. Tramite apposite convenzioni vengono poi accolti studenti universitari per lo svolgi- mento di tesi sperimentali e giovani laureati per i tirocini obbligatori. La cooperativa dispone inoltre di una biblio- teca specializzata che conta oltre 1500 titoli. Archivio fotografico È il più consistente archivio fotografico della provincia: del Centro Culturale con circa 6000 immagini della zona, dalla fine dell’Otto- Polivalente cento agli anni ’60, dedicate prevalentemente alla mari- Piazza della Repubblica, 31 neria e alla storia della balneazione. Le immagini sono telefono 0541 966603 raccolte in 119 album tematici ai quali il pubblico può fax 0541 967803 accedere direttamente e di cui possono essere ordinate www.cattolica.info/turismo/it_ delle riproduzioni. Orari: Lunedì 14.00-19.30, dal Marte- turistico/centropoliv/index.html ccp@cattolica.net dì al Sabato 9.30-12.30 e 14.00-19.30. > ARTIGIANATO DEL MARE > ARTIGIANATO DEL MARE 9 Velaia Carmela Unica velaia di tutta la regione, Carmela lavora a Cat- del Bianco tolica per le vele del diporto ed è ancora in grado di Via Del Porto, 159 realizzare vele al terzo. telefono 0541 963230 9 pag 106 t
CATTOLICA > EVENTI > EVENTI Giorno e notte dedicati alla degustazione delle vongole La Notte magica con grande spettacolo finale. delle vongole Giugno Dedicata ai turisti tedeschi, con offerta di degustazioni di Rustida del pesce pesce azzurro accompagnato da piadina e birra. azzurro al Porto Giugno Manifestazione dedicata alle città gemellate. Degustazio- Giochi di Shengen ni di pesce. Luglio Manifestazione, ideata da David Riondino e promossa Festival del Mare dalla Regione Emilia-Romagna, tesa a valorizzare e pro- Luglio - Agosto muovere tutto quello che ruota attorno all’universo del mare: storie di pesca e di pescatori raccontate attraver- so la musica, il teatro, gli incontri, le testimonianze di anziani marinai. Corso residenziale sui temi della storia navale. Corso di archeologia e storia navale Agosto Ciclo di conferenze su “Il pesce nell'alimentazione medi- Il senso del mare terranea dall'antichità ad oggi” Ottobre - Dicembre pag 107 t
CALENDARIO EVENTI Comune Titolo mese Cesenatico Presepe della Marineria Bellaria Igea Marina Il Presepe del Mare gennaio Bellaria Igea Marina Il Presepe delle Vele Rimini MSE Mediterranean Seafood Exposition febbraio Bellaria Igea Marina Festa del mare in piazza per S. Apollonia Cervia Fiera di S. Giuseppe Sagra della Seppia Cervia Focarina marzo Cesenatico Azzurro come il pesce Comacchio Po Delta International Birdwatching Fair aprile Cervia Festival Internazionale dell’aquilone Goro Sagra dei mitili Cervia Spring Cup Cervia Sposalizio del mare maggio Rimini Blu Rimini Bellaria Igea Marina Processione "Madonna del Mare" Riccione Festa del turista Porto Garibadi Festa della Madonna del Mare Comacchio Canoa cross “Città di Comacchio” Goro Fiera di San Antonio Goro Sposalizio del fiume "Bala in Po" Gorino Sagra del pesce Cervia Borgo Marina vetrina di Romagna Cervia Festa di Sant'Antonio da Padova giugno Bellaria Igea Marina Marinara – Raduno di barche storiche Bellaria Igea Marina Sagra del Pesce Rimini Blu Rimini Rimini Gradisca Rimini Cento giorni in festa Cattolica La Notte magica delle vongole Cattolica Rustida del pesce azzurro al Porto Cattolica Giochi di Shengen Cattolica Festival del mare Cervia Festival del mare Cervia La spiaggia ama il libro Marina di Ravenna Festival del mare Marina di Ravenna Sagra del pesce azzurro Riccione Festival del mare Riccione Incontro vele al terzo luglio Riccione Festa Madonna del Mare Comacchio Festival del mare Comacchio Notte senza Tempo Comacchio Sbarco di Garibaldi Goro Sagra della vongola Cesenatico Il Palio della Cuccagna dell’Adriatico Cesenatico Festival del mare Cesenatico Notturni alle Conserve pag 108 t
Comune Titolo mese Bellaria Igea Marina Festival del mare Bellaria Igea Marina Festa dei Saraceni Bellaria Igea Marina Sagra del Pesce Bellaria Igea Marina Mattinata di pesca con turista ospite luglio Rimini Gradisca Rimini Cento giorni in festa Rimini Festival del mare Riccione Festival del mare Cattolica Festival del mare Cattolica Corso di archeologia e storia navale Marina di Ravenna Festival del mare Marina di Ravenna Festa del Mare Porto Garibaldi Festa dell’Ospitalità Comacchio Festival del mare Comacchio Gara tradizionale di San Cassiano Cervia Festival del mare Cervia La spiaggia ama il libro Cervia World Master sculture di sabbia Beach Stadium agosto Cervia Notte bianca di San Lorenzo Cervia Palio della Voga Cesenatico Festival del mare Cesenatico Notturni alle Conserve Cesenatico Festa di Garibaldi Cesenatico Grande “Rustida” dei Pescatori Bellaria Igea Marina Festival del mare Bellaria Igea Marina Bellaria-Belmare -Giornata ecologica in mare Bellaria Igea Marina Sagra del Pesce Rimini Cento giorni in festa Rimini Festival del mare Goro Fiera della “Madonna delle Grazie“ Gorino Fiera di Gorino Cervia Sapore di sale Cervia Raduno Internazionle dei Passatori settembre Rimini Cento giorni in festa Benedizione della Madonnina patrona Rimini dell’Isola di Lampedusa Comacchio Sagra dell’Anguilla Cesenatico Autunno a Cesenatico – Il pesce fa festa ottobre Cattolica Il senso del mare Cattolica Il senso del mare novembre Porto Garibaldi Fiaccolata di Natale Cesenatico Presepe della Marineria Bellaria Igea Marina Il Presepe delle vele dicembre Bellaria Igea Marina Il Presepe del Mare Bellaria Igea Marina E Buratel ad Nadael – L’anguilla di Natale Cattolica Il senso del mare pag 109 t
> LA PESCA IN EMILIA ROMAGNA > LA PESCA IN EMILIA ROMAGNA Il comparto pesca sta attraver- sando a livello europeo un perio- do di crisi produttiva dovuta a fattori ambientali e al sovrasfrut- tamento degli stock ittici. Conse- guentemente da anni le politiche comunitarie mirano ad una poli- tica di tutela ambientale ed a una riduzione dello sforzo di pesca. In questo generale contesto di difficoltà, anche i dati nazionali evidenziano un calo dello sforzo di pesca e della produzione, mentre in Emilia Romagna si registra un incremento dovuto all’apporto produttivo della lagu- nicoltura e della maricoltura, rap- presentati esclusivamente dal- l’allevamento di molluschi bival- vi: vongole veraci (Tapes philippi- narum) e mitili (Mytilus gallopro- vincialis). La flotta dell’Emilia Romagna resta una delle più consistenti a livello italiano. Le imbarcazioni dotate di licenza per la pesca professionale sono complessiva- mente 956, ripartite per il 65% nel compartimento di Ravenna (dalla foce del Po di Goro al Comune di Cesenatico escluso) e il rimanente 35% nel compartimen- to di Rimini (dal Comune di Cesenatico incluso fino al Torrente Tavollo al confine delle Marche). Le imbarcazioni del compartimento di Rimini hanno in media valo- ri più elevati di stazza, lunghezza e potenza motore. Gli addetti complessivamen- te sono circa 2.500. La produzione della piccola pesca costiera in Emilia Romagna, nell’ultimo quin- quennio, si è attestata sulle 30.000 tonnellate annue, cui si aggiungono le circa 25.000 tonnellate della molluschicoltura con 22 impianti long-line e 30 impianti long-line off shore, per un valore complessivo di circa 150 milioni di Euro. Se in termini quantitativi è la “volante”, che ha il pesce pelagico (pesce azzurro) quale principale bersaglio, quella più importante, in termini di valore economico, è lo “strascico” che ha le forme demersali (che vivono a stretto contatto con il fonda- le) quali principali bersagli. pag 110 t
TIPOLOGIE DI PESCA > PRINCIPALI TIPOLOGIE DI PESCA ED ACQUACOLTURA IN EMILIA ROMAGNA Pesca a Strascico Specie principalmente catturate: triglia, sogliola, canocchia, nasello, ecc. Questa pesca viene svolta con una rete, oppure con un attrezzo a bocca fissa (chiamato rampone o rapido), trai- nati sul fondo, da cui la definizione di strascico. Viene svolta sia da piccole imbarcazioni, intorno ai 10 m di lunghezza che operano entro le 12 miglia nautiche dalla costa, sia da grandi imbarcazioni, anche oltre i 25m che operano entro le 20-40 miglia nautiche. La rete ha forma conica, con la base che si apre verso la direzione del moto; all’estremità opposta, più stretta, vi è il sacco dove si accumula il pesce catturato. Questa rete, lunga circa 25-40 m, viene calata da pop- pa fin sul fondale, grazie a robusti cavi e viene trainata dalla barca per 2-2,30 ore. L’imboccatura della rete durante il traino viene tenuta aperta orizzontalmente dai divergenti, strutture in legno o ferro. Terminata la pesca, la rete viene salpata a poppa tramite un verricello (rullo per la movimentazione di cavi e reti), e qui il pescato dal sacco viene riversato sul ponte di lavoro per eseguire la selezione e l’incassettamento. Il momento del rientro della campagna di pesca di queste imbarcazioni varia nelle diverse marinerie perchè strettamente legato agli orari dell’asta dei mercati ittici all’ingrosso. pag 111 t
> PRINCIPALI TIPOLOGIE DI PESCA ED ACQUACOLTURA IN EMILIA ROMAGNA Pesca a Volante Specie principalmente catturate: alice, sardina, papalina, sgombro, cefalo, ecc. Questa pesca si esercita attraverso il traino di un'unica rete da parte di due imbarcazioni, molto spesso medio- grandi (15-30 m di lunghezza), entro le 20-40 miglia nautiche dalla costa (1 miglio nautico marino corrispon- de a circa 1852 metri). La rete, come la tipologia di pesca, viene definita volante per il fatto che non opera sul fondale, ma lungo il profilo della colonna d’acqua, per catturare specie pelagiche, costituite per la maggior parte da pesce azzurro. La pesca prevede il calo della rete da parte di un'imbar- cazione; successivamente la barca di coppia la affianca e riceve l'estremità di un cavo di traino. A questo punto le due barche allargano e incominciano la traina, rima- nendo collegate da un cavo d'acciaio. A conclusione della pescata i cavi di calo vengono salpati simultanea- mente dalle imbarcazioni, che poi si riaccostano per permettere il salpamento della rete a un'unica imbarca- zione. La selezione del pescato avviene completamente a mano tra una pescata e la successiva, per protrarsi poi per alcune ore successivamente al rientro in porto, momento che generalmente coincide con il primo pomeriggio. pag 112 t
TIPOLOGIE DI PESCA > PRINCIPALI TIPOLOGIE DI PESCA ED ACQUACOLTURA IN EMILIA ROMAGNA Pesca da Posta Specie principalmente cat- turate: seppia, lumachino, sogliola, canocchia, mor- more, saraghi, ecc. Questa tipologia comprende tutte le attività di pesca che utilizzano attrezzi fissi, ossia attrezzi che vengono calati e ancorati al fondo. La maggior parte delle imbarcazioni esercita tale attività entro le 6-12 miglia nautiche dalla costa, le più grandi invece possono arrivare fra le 20-40 miglia nautiche. L'attività presenta una spiccata stagio- nalità, ossia la pesca è differente a seconda della stagio- ne: nel periodo aprile-luglio vengono impiegati i cogollini per le seppie; nel periodo luglio-settembre si utilizzano le reti per la pesca specialmente delle sogliole, canocchie, mazzole, mormore e altre specie (in alcune aree le reti vengono impiegate tutto l’anno); infine nel periodo set- tembre-maggio avviene la cattura dei lumachini median- te l’utilizzo dei cestini. Genericamente gli attrezzi vengo- no calati in lunghe file parallelamente alla riva e segna- lati da apposite bandierine all'inizio e alla fine. La giornata di pesca "tipo" incomincia all'alba per rag- giungere gli attrezzi, che nel caso delle reti vengono portate a terra per la raccolta del pescato; il successi- vo calo si effettua immediatamente prima del tramon- to. I cestini e i cogolli vengono controllati per l’even- tuale raccolta sul posto del prodotto catturato e ricala- ti immediatamente dopo, per rimanere in acqua anche alcuni mesi. pag 113 t
> PRINCIPALI TIPOLOGIE DI PESCA ED ACQUACOLTURA IN EMILIA ROMAGNA Pesca delle vongole (Draga Idraulica) Specie bersaglio pescata: vongola La pesca delle vongole è effettuata da imbarcazioni chia- mate vongolare, mediante un attrezzo metallico denomi- nato draga idraulica o turbosoffiante. I banchi di vongole si trovano nella fascia costiera su fondali sabbiosi e sabbioso-fangosi entro una profondità di circa 10-12 m, ossia entro 1,5 miglia nautiche. La struttura dell’attrezzo è una gabbia di tondini di ferro, posti ad una distanza di 11-12 mm, collocata su due pattini laterali, dotata di una lama all’imboccatura e di una serie di ugelli disposti su più file nei pressi dell’im- boccatura stessa: durante la pesca l’attrezzo viene trai- nato a marcia indietro attraverso due cavi permettendo la penetrazione della lama nel sedimento, azione che è facilitata dall’acqua espulsa a pressione dagli ugelli. Le calate hanno durata tra 10 e 20 minuti. Grazie all’azione del verricello è possibile issare a prua la draga, la quale, una volta aperta, libera su una vasca di raccolta in acciaio il prodotto pescato, che da qui viene avviato ad una prima cernita meccanica mediante un vibro-vaglio. Il prodotto in uscita è poi ulteriormente selezionato a mano, infine confezionato in sacchi da 10 Kg. pag 114 t
TIPOLOGIE DI PESCA Allevamento > PRINCIPALI TIPOLOGIE DI PESCA ED ACQUACOLTURA IN EMILIA ROMAGNA di vongole (Venericoltura) Specie principale allevata: Vongola verace L’attività di allevamento delle vongole filippine (Tapes philippinarum) viene svolta in regione dalla seconda metà degli anni Ottanta, principalmente nella Sacca di Goro. Le imbarcazioni utilizzate per svolgere quest’attivi- tà sono generalmente piccole, dovendosi muovere velo- cemente nei bassi fondali lagunari, e normalmente dota- te di licenza come Unità asservita ad impianto. L’attività viene svolta nelle aree lagunari in concessione demaniale: come fosse un campo agricolo qui viene seminato manualmente il novellame (individui di 6-10 mm), poi l’area viene chiusa per 6-12 mesi fino alla rac- colta. Quest’ultima si effettua con rasche (rastrelli dotati di sacco di rete) a mano corte, che vedono il pescatore impegnato in acqua, oppure rasche a mano lunghe, che vengono manovrate a bordo della barca. Come qualsia- si attività lagunare tutte le operazioni devono tenere con- to del flusso delle maree. pag 115 t
> PRINCIPALI TIPOLOGIE DI PESCA ED ACQUACOLTURA IN EMILIA ROMAGNA Pesca subacquea Tale attività in Emilia Romagna dei mitili viene svolta fondamentalmente da imbarcazioni che operano a Marina di Ravenna con un’au- torizzazione alla “Pesca mitili con sub”: si tratta della raccol- ta, attraverso pescatori subac- quei e imbarcazioni di suppor- to, di mitili selvatici natural- mente presenti sulle parti immerse delle strutture estrat- tive metanifere. La pesca avviene durante la mattina. Allevamento dei L’attività di alleva- mitili (Mitilicoltura) mento di mitili vie- ne svolta in Emilia Romagna princi- palmente attraver- so impianti definiti di tipo “long line", cioè basati su filari costituiti da travi (grosse corde) anco- rate al fondale tramite corpi morti e mantenute parallele alla giusta profondità da galleggianti. Tali impianti sono realizzati principalmente entro le tre miglia nautiche dal- la costa in aree in concessione demaniale. La tecnica d’allevamento si basa schematicamente su tre fasi: la raccolta del novellame, la lavorazione del prodotto e la raccolta del prodotto commerciale. La prima fase si rea- lizza raccogliendo il seme (individui di circa 2 cm di taglia che naturalmente si sono fissati sulle strutture del- l’impianto) e procedendo all’incalzo dello stesso in calze plastiche che poi vengono appese al filare. La seconda fase è caratterizzata da attività di diradamento del pro- dotto che si accresce naturalmente presso l’impianto, trasferendo il prodotto di una calza in più calze. L’ultima fase, che avviene mediamente trascorsi 10-12 mesi dal- la prima, si concretizza con lo sbarco di prodotto com- merciale (almeno 5 cm di taglia), che può essere della tipologia “in calza”, cioè ancora avvolto dalla calza pla- stica, oppure “sgranato”, cioè sfuso. Quest’ultimo pro- dotto si ottiene attraverso un processo sul nastro di lavo- razione a bordo che, partendo da un’azione di separa- zione meccanica dei mitili tra di loro, termina in una selezione e lavaggio dei molluschi. pag 116 t
SPECIE ITTICHE > PRINCIPALI SPECIE ITTICHE Triglia (Mullus barbatus Linneo, 1758) Ha la testa alta e corta, con il profilo dorsale quasi verti- cale. Sotto la bocca dispone di due barbigli che utilizza come organi sensoriali per individuare le prede. Ha un colore roseo con presenza di macchie rossastre, talvolta con alcune bande gialle longitudinali. La lunghezza massima è di circa 30 cm. Vive su fondi fangosi e sab- biosi fino ad almeno 300 metri di profondità. È una spe- cie gregaria, che si nutre soprattutto di piccoli inverte- brati. Si pesca con lo strascico, soprattutto a fine estate. È un crostaceo caratte- Canocchia rizzato dall'ultimo seg- (Squilla mantis Linneo, 1758) mento addominale (Telson) che dorsal- mente presenta due macchie nere orlate di bianco, che mimano due finti occhi: quelli veri sono collocati all’e- stremità opposta su peduncoli mobili. Il colore è giallastro e brunastro, con sfumature violacee. La lunghezza massi- ma è intorno ai 25 cm, in Adriatico quella comune è intorno ai 15 cm. Vive su fondali fangosi costieri, in gal- lerie a forma di U, precedentemente scavate. Da queste gallerie esce nelle ore notturne per procurarsi cibo pre- dando crostacei, pesci e molluschi. La pesca è effettua- ta sia mediante lo strascico, sia con la pesca da posta tramite reti; le maggiori catture si hanno in autunno. pag 117 t
> PRINCIPALI SPECIE ITTICHE Alice (Engraulis encrasicolus Linneo, 1758) Importante rappresentante del pesce azzurro: ha il cor- po affusolato con ventre rotondeggiante, il dorso è azzur- ro-verdastro, mentre i fianchi e il ventre sono argentei. Emerge la particolare grandezza dell'occhio. La taglia massima è intorno ai 20 cm, quella più comune è di 11- 12 cm. È una specie pelagica che si nutre di microsco- pici animali e vive in branchi numerosi che si avvicina- no alle coste in primavera e in estate dove trovano più alimento. La pesca viene fatta in regione principalmente con la volante, con buoni livelli di cattura durante quasi tutto l’anno. Sardina Insieme all’alice costi- (Sardina pilchardus Wal- tuisce la voce principa- baum, 1792) le del pesce azzurro catturato dalle volanti della regione; il 75% delle catture nazionali avviene in Adriatico. Il corpo è affusolato e leggermente compres- so lateralmente. La taglia più comune è intorno ai 15 cm. È una specie pelagica e vive in branchi numerosi che si avvicinano alle coste in primavera e in estate. L'alimen- to è costituito da microscopici animali e vegetali (planc- ton). Il novellame è noto con il nome di bianchetto, comune a tutto il pesce azzurro. pag 118 t
SPECIE ITTICHE Anguilla > PRINCIPALI SPECIE ITTICHE Corpo serpentiniforme, con le pinne, dorsale, anale e codale, (Anguilla anguilla Linneo, 1758) unite tra loro. La bocca è picco- la e provvista di minuscoli den- ti. La colorazione è estrema- mente variabile in relazione all’ambiente e allo stadio di svi- luppo: in fase di crescita, quando vive nei fiumi, ha il dorso e i fianchi verdegiallastri con il ventre biancastro (anguilla gialla); in fase riproduttiva, quando nel periodo autunno-inverno migra dai fiumi al mare per la riprodu- zione, ha il dorso nero con il ventre bianco argento (anguilla argentina); in fase giovanile, quando ritorna alle coste europee per la risalita dei fiumi dopo la ripro- duzione nel Mar dei Sargassi al largo delle Bermuda, è principalmente trasparente (ceca). In fase adulta preda larve di insetti, anellidi, molluschi, crostacei, pesci e pic- coli anfibi. Le femmine possono raggiungere la taglia di 150 cm, mentre i maschi difficilmente superano i 50 cm di lunghezza. La produzione di questa specie deriva dal- l’allevamento in valli, con cattura nei lavorieri degli indi- vidui che migrano verso il mare per la riproduzione. È un mollusco cefalopode con Seppia 8 braccia uguali e 2 braccia (Sepia officinalis Linneo, 1758) tentacolari con ventose pedun- colate. La colorazione è molto variabile: la superficie dorsale è zebrata con prevalenza di tona- lità bruno-nerastre e giallastre, mentre la superficie ventrale è di tonalità biancastra iridescen- te. La taglia più comune è generalmente compresa tra 15 e 30 cm di lunghezza del mantello (capo escluso). Vive su fondali fangosi e sabbiosi nella fascia costiera (a meno di 50 m). È particolarmente attiva nelle ore nottur- ne, momento nel quale preda pesci e crostacei; duran- te le ore diurne rimane spesso insabbiata. Viene cattura- ta principalmente con reti a strascico, ma anche con attrezzi da posta quali cogolli e nasse; le catture sono più numerose in primavera-estate, momento di maggior migrazione degli individui adulti verso costa. pag 119 t
Vongola > PRINCIPALI SPECIE ITTICHE Mollusco costituito da due val- (Chamelea gallina Linneo, ve di colore bruno biancastro o 1758) grigio, con macchie e strie bianche, brune o violette. La taglia massima è intorno ai 4,5 cm, quella più comune è 2-3 cm. La specie si distribuisce su fondali sabbiosi o sabbioso-fan- gosi, da 0 a 12 m di profondità. Entro le valve si sviluppa la circolazione dell'acqua; fil- trando l'acqua dalle branchie le vongole riescono a trat- tenere nutrimento sotto forma di particelle di materiale organico. La pesca delle vongole è effettuata tramite le draghe idrauliche. In Italia le zone di pesca sono soprat- tutto medio e alto Adriatico. La “stagione” principale del- la vongola è autunno-inverno-inizio primavera. Lumachino Mollusco gasteropode con la (Nassarius mutabilis conchiglia di colore variabile, Linneo, 1758) più o meno marcata di bruno, rossiccio, giallastro, anche con sfumature azzurrine. Può rag- giungere la taglia massima di 38 mm ed un diametro di 23 mm; in Adriatico è comune la taglia 17-25 mm. Vive su fon- dali fangoso-sabbiosi costieri, a profondità comprese tra 2 e 15 metri circa. La pesca di questo gasteropode è dif- fusa in Adriatico, in particolare dall’Emilia Romagna al Molise: si tratta di pesca da posta esercitata con cestel- li, principalmente nel periodo fine autunno-primavera. pag 120 t
SPECIE ITTICHE > PRINCIPALI SPECIE ITTICHE Mitilo (cozza) (Mytilus galloprovincialis Lamarck, 1819) Mollusco costituito da due valve esternamente di colo- re nero-viola ed internamente madreperla. La taglia massima è intorno ai 15 cm (da segnalare che sul relitto della piattaforma metanifera “Paguro” a Marina di Ravenna è stato rinvenuto un esemplare di 17 cm), quella più comune è 5-8 cm. L’alimento (trattenuto dalle branchie in fase di circolazione interna dell’ac- qua) è costituito da plancton vegetale e particelle di materiale organico. Vive generalmente nei primi 12 m di profondità su substrati duri, ai quali è ancorato tra- mite rigidi filamenti. Lo sfruttamento risulta intenso, principalmente attraverso l'allevamento con impianti di mitilicoltura e secondariamente ad opera della pesca tramite pescatori sub. In Italia la principale pro- duzione è in Adriatico. La “stagione” principale dei mitili è primavera-fine estate. Mollusco bivalve originario Vongola verace dell’Oceano Pacifico, intro- (Tapes philippinarum Adams & Reeve, 1850) dotto in Italia nel 1983, a partire dalla Laguna di Vene- zia, quale specie adatta all’allevamento. Ora si sta espandendo molto veloce- mente al di fuori delle zone di allevamento. La colorazio- ne delle valve è estremamente varia e in genere la lun- ghezza massima non supera i 6 cm. pag 121 t
GLOSSARIO Armatura delle reti: insieme delle strutture che vengono applicate sulle reti per permettere la funzione di pesca. Asta ad orecchio: è un metodo di vendita all’asta nel mercato ittico all’ingrosso: per ogni par- tita di pesce i commercianti interessati fanno in privato (ossia all’orecchio) al responsabile delle contrattazioni una proposta di prezzo d’acquisto; sentite tutte le proposte il responsa- bile aggiudicherà la partita al miglior offerente. In Emilia Romagna si svolge nel solo mer- cato ittico di Goro. Battana: imbarcazione tradizionale dell’area settentrionale adriatica, a fondo piatto; erano dipin- te di colori vivaci e sui lati della prora spesso portavano, in ricordo degli occhi, due stelle. Bertovelli: chiamate anche “cogollini”, si tratta di gabbie che vengono deposte sul fondale per la pesca delle seppie: si differenziano dalle nasse perché composte da più camere comuni- canti tra loro, collegate in modo tale da convogliare le seppie fino al sacco finale di raccolta. Bragozzo: barca caratteristica della zona di Venezia, a fondo piatto con scafo sempre dipin- to di nero con decorazioni a prora. Calafato: colui che esegue l’operazione del calafataggio, cioè il lavoro per rendere stagna una struttura navale. Cestino: trappola a forma di cesto. Demersale: detto di specie che ha una relazione più o meno stretta con il fondale marino. Divergenti: pannelli deflettori, in legno o in ferro, utilizzati nella pesca a strascico per man- tenere aperta orizzontalmente l’imboccatura della rete durante l’azione di pesca. Draga idraulica: attrezzo utilizzato per la pesca delle vongole; ha una forma di gabbia metallica dotata di lama che lavora penetrando nel fondale con l’aiuto di acqua espulsa a pressione. Ittiturismo: attività integrativa alla pesca che prevede l’alloggio e la ristorazione in ambienti di proprietà dell’impresa. Lancia: imbarcazione tradizionale caratterizzata da lunga chiglia e particolarmente sobria dal punto di vista degli ornamenti. Long-line: sinonimo inglese di filare. Mitilicoltura: attività di allevamento dei mitili che si svolge in mare o in laguna (acque sala- te o salmastre). Molluschicoltura: attività di allevamento dei molluschi (vongole, mitili, ostriche, ed altri), che si svolge in mare o in laguna (acque salate o salmastre). Nasse: piccole gabbie con apertura ad imbuto che vengono deposte sul fondale per la pesca delle seppie. Novellame: individui giovani di una determinata specie. pag 122 t
Pelagico: che non ha contatti con il fondale. Pesca a strascico: pesca attuata con rete trainata sul fondo da un peschereccio. Pesca a volante: pesca esercitata attraverso il traino di un’unica rete da parte di due imbar- cazioni; la rete pesca lungo il profilo dell’acqua per catturare specie pelagiche, costituite per la maggior parte da pesce azzurro. Pesca da posta: pesca che utilizza attrezzi fissi, ossia calati e ancorati al fondo fino al momento del salpamento. Pescaturismo: attività integrativa alla pesca che prevede di imbarcare turisti sui pescherec- ci per finalità divulgative. Rapido: rete con bocca tenuta aperta da rigida intelaiatura in ferro per catturare specie di fondale (sogliole, canocchie, seppie..). Rasca corta: rastrello manuale dotato di sacco di rete per la raccolta delle vongole veraci, direttamente dal pescatore impegnato in acqua. Rasca lunga: rastrello manuale dotato di sacco di rete per la raccolta delle vongole veraci, direttamente dal pescatore che lo manovra dalla barca. Rete ad imbrocco: formata da una pezza di rete: cattura pesci di una determinata taglia. Rete tramaglio: formata da tre pezze di rete sovrapposte, tra le quali il pesce rimane aggrovigliato. Salpamento: azione di recupero a bordo degli attrezzi. Sbroccatura delle reti: attività di raccolta manuale dei prodotti della pesca (pesci, molluschi e crostacei) dalle reti. Trabaccolo: imbarcazione tradizionale dell’area adriatica centro-settentrionale, caratterizza- ta da espressivi “occhi” in bassorilievo ai lati della prua. Vaglio: selezionatore per dimensione, meccanico o manuale, di molluschi. Vela al terzo: di forma trapezoidale, con il punto di sospensione a circa un terzo della lun- ghezza del pennone superiore, ha sostituito la vela latina, di forma triangolare, a partire dal XVIII secolo. Venericoltura: attività di allevamento delle vongole veraci che si svolge in ambienti lagunari. Verricello: rullo per la movimentazione (calo e recupero) di cavi e reti. Vongola poveraccia: denominazione della vongola nostrana Chamelea gallina. Zona di tutela biologica: area in cui vige il divieto o la limitazione di pesca. pag 123 t
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