DARK NOCTIS PROJECT - EanWeb
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DARK NOCTIS PROJECT Un progetto di salvaguardia ambientale, promozione culturale e turistica nella Provincia di Bolzano Rodolfo Calanca, Luigi Bignami, Enrico Bonfante, Nicolò Conte, Davide Dominoni, Andrea Giacomelli, David Gruber, Gabriele Marini, Marco Monaci REFERENTE PROGETTO: Rodolfo Calanca mail: rodolfo.calanca@gmail.com Cell.: 348 3687842 Web: www.eanweb.com Dicembre 2017
INDICE Nota introduttiva al progetto Premessa L’inquinamento luminoso è in costante aumento Progetto pluriennale di ricerca e sviluppo: Dark Noctis Project 1. Monitoraggio dell’inquinamento luminoso e della qualità scientifico/astronomica dell’atmosfera 1.1 Stazioni di monitoraggio dell’inquinamento luminoso, del seeing e dei fenomeni atmosferici ottici 1.2 Sky Quality meter 1.3 Seeing monitor 1.4 All-Sky Cam 1.5 Stazione meteo 1.6 Realizzazione di una APP per smartphone per la misura dell’IL e la promozione di campagne di Citizen Science Riferimenti e crediti 2. Studiare gli effetti dell’inquinamento luminoso sull’ecosistema locale 2.1 Progetto: Studi sull’influenza di un eccesso di luce artificiale su piante ed alberi 2.2 Progetto: Influenza dell’inquinamento luminoso su specie a rischio di estinzione 3. “Dark Sky Parks”: esempi virtuosi di valorizzazione ambientale e turistica 3.1 Cos’è una Dark Sky Park? 3.2 Esempi significativi di Dark Sky Park in Europa 3.3 Benefici culturali, ambientali e turistici generati dai Dark Sky Places 3.4 Ipotesi per la creazione di un Dark Sky Park in Alto Adige - Il processo di certifica- certificazione 3.5 Infrastrutture di gestione del Dark Sky Park ed attività e manifestazioni da promuo- vere 3
NOTA INTRODUTTIVA Il progetto qui illustrato non è una semplice esercitazione accademica, senza alcu- na concreta applicabilità al Territorio al quale fa si riferimento. Al contrario, i suoi diver- si aspetti, oltre a fornire un ventaglio inconsueto di possibili ed auspicabili attività di ricerca e di applicazione pratica di tecnologie, nonché una importante raccolta di dati scientifici sul campo, costituiscono un’opportunità quasi unica per realizzare degli o- biettivi mirati a dare a tale Territorio la possibilità di qualificarsi tra le principali aree europee dove è in atto la ricerca di soluzioni e l’applicazione di idee avanzate nell’ambito della protezione e della salvaguardia ecologico/ambientale. Come conseguenza positiva, è pure immaginabile una ricaduta in termini di turi- smo sostenibile di alta qualità, riferito alla valorizzazione del cielo notturno, con conno- tazioni culturali che riscuoterebbero, come già accade nei grandi Parchi di alcuni Paesi europei che stanno percorrendo questa stessa via, ampio consenso e sicura partecipa- zione. La realizzazione di questo progetto multidisciplinare e transdisciplinare, presup- pone il coinvolgimento di enti pubblici e privati, università ed aziende che operano, a diverso titolo, ma con chiare finalità di innovazione culturale e tecnologica, nell’ambito della sostenibilità ambientale, della protezione dell’ecosistema e di un turismo di alta qualità. PREMESSA nelle aree di maggior pregio ambientale: i numerosi splendidi Parchi naturali del- E’ vero che nella Regione Trentino - la Provincia. Questa non è una manche- Alto Adige, per limitare le conseguenze volezza specifica del territorio, bensì un negative dell'inquinamento luminoso, atteggiamento “innaturale” tipico della sono stati elaborati dei criteri, pubblicati società moderna, che ruota attorno a va- nel Bollettino Ufficiale delle Regione in stissime e caotiche aree urbane, dove data 31 luglio 2012 che prevedono, tra l’illuminazione artificiale ha scacciato la l’altro, che ogni Comune e ogni proprie- notte. L’uomo “urbano” ha perso gran tario di impianti di illuminazione con più parte del senso della maestosità icono- di 50 punti luce devono redigere un pia- grafica del cielo stellato, uno dei più no luce. Tale piano deve contenere il rile- grandiosi spettacoli naturali che per mil- vamento dello stato di fatto nonché un lenni ha accompagnato i nostri progeni- piano di intervento per l'adeguamento tori nel loro percorso terreno e per i qua- graduale degli impianti esistenti. li il cielo è stato uno schermo sul quale Ma è anche vero che all'interno di l’immaginazione ha proiettato i miti e le una gestione avanzata di questo territo- leggende di antichi popoli, divenendo co- rio, sia pure quasi sempre virtuosa, non sì un libro di figure nell’epoca in cui non è stato finora adeguatamente contempla- esisteva ancora la scrittura. ta la valorizzazione, sia culturale sia tu- Pur essendo quasi scomparsa la ristica, del cielo notturno, in particolare 4
nostra capacità di “leggere” il cielo, la nità; consapevolezza che esso va protetto e preservato emerge comunque perentoria Quando si parla di inquinamento dalla Dichiarazione Universale dei Diritti luminoso spesso si dimenticano le impli- delle Generazioni Future dell'UNESCO. cazioni di carattere economico ad esso Qui è scritto che: "Le persone delle gene- collegate: tutta la luce dell'illuminazione razioni future hanno diritto a una Terra esterna che viene dispersa al di fuori indenne e non contaminata, includendo delle zone da illuminare, compresa quel- il diritto a un cielo puro”. la che finisce in cielo, costituisce un e- La principale minaccia alla visione norme spreco di energia elettrica e, del cielo stellato proviene quindi, di denaro, per lo più denaro pub- dall’inquinamento luminoso, generato blico. E’ significativo rilevare che il con- dalla dispersione di luce prodotta da sor- sumo pro-capite di illuminazione pubbli- genti artificiali. Una definizione di questa ca in Italia è quasi il doppio rispetto alla forma di inquinamento è la seguente. Germania e alla Francia, ma senza alcun E' considerato “inquinamento luminoso” beneficio significativo dal punto di vista qualunque alterazione della quantità na- della sicurezza. Oltre allo spreco energe- turale di luce presente di notte nell'am- tico va considerata l’assurda emissione biente esterno, al di fuori dagli spazi che supplementare di CO2 che l’accompagna. è necessario illuminare, e dovuta ad im- Gli effetti sull'uomo: è noto che l'in- missione di luce di cui l'uomo abbia re- quinamento luminoso incide in modo sponsabilità. Produce altresì inquinamen- negativo sulla psiche degli individui più to luminoso ogni immissione volontaria sensibili ma incide negativamente anche ma ingiustificata di luce nell'ambiente. sul comportamento degli animali. La no- Il cielo notturno è parte della natu- stra salute è compromessa principal- ra e del paesaggio che ci circonda, quin- mente a causa dell’alterazione dei ritmi di, come le montagne i laghi e le altre circadiani (si veda la definizione: componenti dell'ambiente, merita di es- https://it.wikipedia.org/wiki/ sere salvaguardato perché è oggi messo Ritmo_circadiano, fig. 1), alterati a causa in pericolo dalla luce dispersa dall'illu- dell’esposizione di un eccesso di luce ar- minazione esterna, pubblica e privata. E' tificiale durante le ore notturne. Queste importante riconoscere che l'inquina- alterazioni possono provocare, tra l’altro, mento luminoso è un problema ambien- disturbi del sonno e della veglia e disor- tale a tutti gli effetti. Esso ha in comune dini metabolici. La melatonina è fonda- con gli altri tipi di inquinamento gli ele- mentale nel regolare i ritmi circadiani e menti essenziali: l’esposizione alla luce ne sopprime o ne diminuisce la produzione. La melatonina Si tratta di un effetto prodotto è anche un oncostatico, ne deriva che, dall'uomo sulla natura; abbassandone il livello nel sangue, può far accelerare la crescita di alcuni tipi di sta creando difficoltà all'uomo stesso cancro. e agli animali; L’Organizzazione mondiale della Il suo impatto sta crescendo rapida- sanità ha rilevato che chi è esposto alla mente in modo preoccupante (figg. 2-3) luce artificiale per molte ore al giorno, se non sarà tenuto sotto stretto controllo sarà estremamente dannoso per l'uma- come coloro che lavorano di notte o gli operatori delle compagnie aeree, ha una 5
più alta insorgenza di tumori, tanto da turna ha sicuramente un effetto negativo inserire l’inquinamento luminoso tra i sull'ecosistema circostante, flora e fauna fattori classificati “probabilmente cance- vedono modificati il loro ciclo naturale rogeni”. Studi scientifici hanno eviden- "notte - giorno". Il ciclo della fotosintesi ziato un’incidenza di tumore al seno più clorofilliana che le piante svolgono nel alta nelle donne impegnate nel turno di corso della notte può subire alterazioni notte, mentre negli uomini si è scoperto dovute proprio ad intense fonti luminose un aumento del rischio di cancro alla che, in qualche modo, "ingannano" il prostata. normale oscuramento. E’ utile sintetizzare i molteplici ef- fetti negativi dell'inquinamento lumino- e) psicologico - nell'uomo i riflessi so, esaminandoli sotto diversi aspetti: sono metabolici e psichici; la troppa luce o la sua diffusione in ore notturne desti- a) culturale - non esiste più una nate al riposo provoca "disturbi della cultura popolare del cielo stellato. Poco personalità "; sopra, abbiamo scritto che l'uomo mo- derno non "legge" più nulla nel cielo; si è f) risparmio energetico - una ra- pertanto impoverito rispetto alle culture zionalizzazione degli impianti di illumi- millenarie degli antichi popoli. A titolo di nazione, una ottimale scelta del tipo di esempio si pensi che gran parte degli lampade (ad alta efficienza e basso con- studenti vedono le costellazioni solo sui sumo), la schermatura delle lampade libri di scuola, e gli abitanti delle grandi porterebbero ad una migliore qualità città non hanno mai visto una stella. della vita ed ad un notevole risparmio energetico; b) artistico - passeggiando nei cen- tri storici delle città si noterà come un'il- g) economico - gli impianti di illu- luminazione cervellotica riesca a detur- minazione debbono essere installati lad- pare monumenti ed edifici: luci e fari dove sono veramente indispensabili e che, in modo sconclusionato, illuminano con i dovuti accorgimenti, magari ridu- a giorno le piazze. L'illuminazione delle cendone l'intensità quando non si ha bi- zone artistiche e dei centri storici deve sogno della piena potenza. Per dare invece essere mirata e deve integrarsi un’idea dei livelli di spreco e di inquina- con l'ambiente circostante in modo che mento che si sono raggiunti (e superati), le sorgenti illuminanti diffondano i raggi basti dire che, nel 2005, La Commissio- luminosi in maniera soffusa o dall'alto ne per l'Energia della California, calcolò verso il basso, così da mettere in risalto che, negli Stati Uniti, circa il 6% dei 4 le bellezze dei monumenti; miliardi di mwh di elettricità prodotta in un anno veniva usata per l'illuminazione c) scientifico - si pensi che a cau- esterna e che circa il 30% di questa era sa dell'inquinamento luminoso, gli astro- sprecata sotto forma di inquinamento nomi si vedono continuamente ridotte le luminoso. Inoltre, questo utilizzo inutile aree del pianeta abbastanza buie da po- di energia generava 66 milioni di tonnel- ter ospitare i loro telescopi; late di anidride carbonica, dando un so- stanziale contributo all’effetto serra glo- d) ecologico - l'illuminazione not- bale. L'eliminazione di questa enorme 6
quantità di anidride carbonica, prodotta regola tutte le attività del ciclo giorno/ per generare l'eccesso di luce inutile e notte. Di conseguenza, si stanno alte- dannosa, nei soli USA, equivarrebbe a rando anche le funzioni bioritmiche e rimuovere oltre 9,5 milioni di auto dalle vitali di specie che non possono essere strade! definite “domestiche”. Per concludere, diamo cenni sullo In relazione al mondo animale, stato dell’ambiente, della flora e della dobbiamo prendere in considerazione un fauna. La salute della flora mondiale, altro fattore molto importante che inte- purtroppo, si trova quasi sotto assedio. ressa le specie migratorie. Per gli uccelli Questo perché oltre all’inquinamento lu- che regolano i propri cicli vitali attraver- minoso, che interessa anche luoghi co- so la migrazione in aree di temperatura me le riserve naturali nei quali è ridotta congrue durante l’anno, le stelle rappre- la presenza fisica dell’uomo, è necessario sentano dei punti di riferimento. Delle considerare anche altre forme di inqui- vere e proprie “guide” da seguire per rag- namento e il riscaldamento globale, con giungere il punto di sosta successivo. Un tutte le sue ricadute sui cicli stagionali po’ come per noi l’utilizzo del navigatore che ormai sono irregolari. Le piante ci durante i nostri viaggi. L’inserimento di stanno insegnando che può “impazzire” luci artificiali nell’ambiente tende a anche chi non ha un cervello. “confondere” i flussi migratori e gli ani- Anche gli animali subiscono le con- mali che li compiono. Sono sempre più seguenze nefaste dell’inquinamento lu- frequenti i casi di ritrovamento di ani- minoso. Come gli uomini infatti, il ritmo mali deceduti in aree lontane da quelle circadiano interessa anche gli animali e in cui dovrebbero trovarsi. Fig. 1: Illustrazione dei ritmi circadiani nell’uomo: notiamo da questo schema che la produzione di me- latonina inizia intorno alle 21 (ora solare) e cessa intorno alle 7:30, sempre che i livelli di illuminazione ai quali siamo esposti siano sufficientemente contenuti. Il Nobel per la medicina 2017 è stato assegna- to a Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young per le loro scoperte sui meccanismi moleco- lari che controllano il ritmo circadiano. 7
L’INQUINAMENTO LUMINOSO IN EUROPA E’ IN COSTANTE E PERICOLOSISSIMO AUMENTO! Figg. 2-3. Negli ultimi 25 anni, l’inquinamento luminoso in Europa è aumentato in modo vertiginoso. Queste due immagini lo testimoniano in modo drammatico: la prima, in alto, si riferisce al 1992, quella sotto al 2010. I danni prodotti all’ecosistema, ed all’uomo stesso ed alla sua salute, sono incalcolabili! 8
PROGETTO PLURIENNALE DI RICERCA E SVILUPPO DARK NOCTIS Un’area geografica di grande interesse re in loco, sorgenti luminose a basso culturale, sociale ed ambientale come impatto ambientale e a ridotto inqui- l’Alto Adige merita di essere studiata, namento luminoso; protetta e valorizzata attraverso un pro- Il progetto, per la sua notevole estensio- getto di ricerca pluriennale con i seguen- ne ed ampia diversificazione, prevede il ti obiettivi: coinvolgimento di aziende ed Enti pub- blici e privati di ricerca e di innovazione 1. Monitorare, in modo costante, sia tecnologica, per un tempo minimo di 3 l’inquinamento luminoso (IL) sia la anni per i punti 2 e 4; mentre le azioni di qualità scientifico/astronomica cui ai punti 1 e 3, a nostro parere, do- dell’atmosfera; vrebbero entrare a pieno titolo nei com- 2. Studiare gli effetti dell’IL piti istituzionali degli enti pubblici pre- sull’ecosistema; posti al controllo delle diverse fonti di 3. Istituire dei “Parchi delle stelle” e inquinamento ed alla valorizzazione del procedere alla loro valorizzazione territorio. Nel seguito diamo una sintesi ambientale e turistica; descrittiva dei diversi aspetti del proget- 4. Progettare, ottimizzare e sperimenta- to. 1. Monitoraggio dell’inquinamento luminoso e della qualità scientifico/astronomica dell’atmosfera 1.1 Installazione di stazioni di moni- Bolzano, Bressanone, Brunico (Plan de toraggio meteo, dell’inquinamento lu- Corones), Villabassa, San Candido e nei minoso, del seeing e dei fenomeni at- Parchi delle Vedrette, delle Tre Cime e di mosferici ottici Senes-Prags. Caratteristiche (di massi- Il progetto, per una efficace azione di ma) della stazione: costruita intera- monitoraggio, richiede l’installazione di mente in alluminio anodizzato anticoro- piccole stazioni di rilevamento posiziona- dal a doppia parete, simile, come tipolo- te in località di interesse nella Provincia; gia di struttura, a quelle utilizzate per queste strutture devono ospitare al pro- accogliere la strumentazione pluviografi- prio interno alcune strumenti di misura. ca utilizzata dal Servizio Idrografico Ita- Si propone il loro dislocamento nelle se- liano (fig. 5). guenti località (fig. 4): in prossimità di 9
Fig. 4. Mappa dell’inquinamento luminoso, tratta da Atlas 2015 ed espressa in magn/arcsec 2, della parte più orientale dell’ Alto Adige. Il massimo dell’inquinamento è in corrispondenza del colore bianco, le zone meno inquinate sono in diverse sfumature di grigio. E’ anche indicata l’approssimativa collocazione di una dozzina di stazioni di rilevamento documentate nel testo di questo progetto (figg.4- 5-6-8-9). Crediti: https://www.lightpollutionmap.info/ Fig. 5: Esempio di Fig. 6: Strumento SQM (Sky Qua- Fig. 7: Il TESS photometer svi- capannina in allumi- lity Meter), in posizionamento fis- luppato da un pool di istituti nio anticorodal, rea- so, nella versione distribuita da europei che ha attinto ai fondi di Buiometria Partecipativa, per il Horizon 2020, è uno strumento lizzata per ospitare rilevamento dell’inquinamento lu- per la misura dell’inquinamento strumenti meteorolo- minoso. luminoso strutturalmente simile gici. E’ utilizzata dal Crediti: http://www.pibinko.org/ a quello di fig. 6. Servizio Idrografico bmp2/ Crediti: http://stars4all.eu/ Italiano. 10
La capannina deve accogliere un Per ogni stazione: n. 1 personal com- impianto di riscaldamento con resisten- puter, che gestisce i tre strumenti di za elettrica a filo regolato da termostato. cui sopra, dotato di una connessione Tale impianto deve assicurare la funzio- ad internet. nalità degli strumenti anche con tempe- rature esterne di -25 °C. Sarà di forma 1.2 Strumentazione meteo rettangolare con angoli arrotondati di cm. 100x80 e altezza di cm. 150 (tutte Stazione meteo (immagine sotto) con le dimensioni indicate sono orientative). sensore di temperatura e umidità relati- Deve poter operare anche se installata in va dell'aria a norma del WTO, con scher- località prive di energia elettrica, grazie mo solare a ventilazione naturale in allu- ad una batteria di pannelli solari. minio anodizzato; pluviometro conforme Gli strumenti e le attrezzature da a norma WTO con bocca di raccolta da installare nelle stazioni sono: 400cmq in alluminio anodizzato con mi- sura a bascola in acciaio inox; anemo- Per ogni stazione: n. 1 Sky Quality Me- metro; datalogger multicanale con Linux ter, figg. 6-7; e web-server integrato. Per ogni stazione: n. 1 Seeing Monitor, Alimentazione di base 220V, in caso di fig. 9-10; necessità, tramite pannello fotovoltaico Per ogni stazione: n. 1 All Sky cam, fig. Trasmissione dati di base di tipo LAN. 11; Opzionalmente wireless, GPRS, Satellita- Per ogni stazione: n. 1 apparecchiatu- re. re complete di rilevamento meteo; 11
1.3 Sky Quality Meter Per la loro qualità, semplicità d’uso ed il costo contenuto, due sono i misuratori Sky Quality Meter è uno strumento che vanno presi in considerazione per i che consente di misurare la luminosità nostri impieghi: il modello SMQ-LE del- del cielo notturno, espressa in magn/ la Unihedron, http://unihedron.com/ arcsec2. Maggiore è la magnitudine rile- projects/sqm-le/ , fig. 6, ed il TESS Pho- vata dallo strumento, minore sarà l'in- tometer della Stars4All, http:// quinamento luminoso. Per farsi un’idea stars4all.eu/, fig. 7. Quest’ultimo è un della relazione tra questo modo di misu- prodotto realizzato da un consorzio di rare la luminosità e l’aspetto del cielo, si istituti di ricerca che per questo sviluppo veda il nomogramma di fig. 8 e le imma- ha ricevuto finanziamenti nell’ambito del gini all-sky di fig. 14. programma europeo Horizon 2020. Fig. 8. Nomogramma della luminosità del cielo notturno: la prima scala graduata riporta il fattore del cielo, che va da 1 a 1000, dove il valore 1 corrisponde al cielo più scuro, non inquinato da luci artificia- li, mentre 1000 è un valore rilevato all’interno di una metropoli dove le stelle assolutamente non si vedono. Spostandoci alla scala successiva e seguendo la linea rossa, troviamo la luminosità del cielo, in mag/arcsec2 (così misurata dagli strumenti SQM delle figg. 6-7) di 21.7 circa e una radianza di 0,19 mcd/m2 che, a sua volta, nella scala Bortle, ha il valore 1 circa (ovvero, il sito è eccellente, è visi- bile la luce zodiacale, il gegenschein ed anche M33 è visibile; la Via Lattea in direzione dello Scorpione e del Sagittario proietta ombre sul terreno, ecc., https://it.wikipedia.org/wiki/ Scala_del_cielo_buio_di_Bortle). Si noti che la Via Lattea diventa invisibile per un valore della scala di Bortle pari a 5 (equivalente ad una luminosità del cielo di 19,5 mag/arcsec 2). Proseguendo sulla linea rossa, vediamo che la magnitudine limite delle stelle visibili ad occhio nudo è pari a 6,8 mentre il numero di stelle visibili nel nostro emisfero è di circa 6000. Crediti: http:// www.darkskiesawareness.org/img/sky-brightness-nomogram.gif 12
Entrambi i misuratori utilizzano il seeing-monitor/seeing-monitor-2/ , si medesimo sensore a fotodiodo TSL237, veda la fig. 9. SBS SM-2 utilizza il senso- in tecnologia CMOS prodotto dalla TA- re CMOS da 1.2 megapixel MT9M034, OS, la cui risposta spettrale, grazie con un'ottima efficienza quantica (picco all’utilizzo di un filtro HOYA CM-500, ha a 500nm, QE: 74%, www.onsemi.com/ il picco massimo intorno a 550nm. Lo pub/Collateral/MT9M034-D.PDF) e ru- SQM entrerà in funzione durante le notti more di lettura eccezionalmente basso; serene in modo continuo, inviando i dati l'ottica è costituita da un 100mm f/3.5. all’archivio centrale, tramite la connes- sione internet. Il funzionamento di SBS Seeing Monitor è basato sulle riprese di immagini della 1.4 Seeing monitor stella polare. Il software gestisce 256 scatti, ognuno con un'esposizione di Con il termine seeing ci si riferisce ad un 0,01 secondi, poi procede alla misura insieme di fenomeni, introdotti dall'at- della larghezza a mezza altezza (FWHM, mosfera terrestre, che deteriorano l'im- in secondi d’arco, https:// magine telescopica degli oggetti astrono- i t . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / mici. Full_width_at_half_maximum) della cur- Misurare il seeing è importante perché ci va fotometrica prodotta dalle 256 imma- dà un’idea quantitativa del comporta- gini della Polare, valore che, mediato, mento dell’atmosfera quando è attraver- viene preso come rappresentativo del se- sata dai raggi luminosi provenienti dai eing, corretto successivamente per ri- corpi celesti. Un’atmosfera “tranquilla” condurlo al suo valore zenitale. Un tipico fino in alta quota darà luogo ad immagi- andamento del seeing, durante una not- ni poco perturbate, pertanto il seeing sa- tata serena è in fig. 10. Tutto il processo rà di buona qualità. Un “seeing monitor” di acquisizione e di misura avviene auto- adatto ai nostri scopi è il SBS SM-2 della maticamente, come pure la successiva Santa Barbara Scientific, memorizzazione e archiviazione. www.sbscientific.com/products/new- Fig. 9: A sinistra la scatola di alluminio che accoglie il seeing monitor SBS SM-2, a tenuta sta- gna, con vetro ottico anteriore. A destra, lo strumento completo di obbiettivo da 100mm f/3,5 ed il corpo cilindrico del sensore (in rosso), che accoglie la sua elettronica di gestione. 13
1.5 All-Sky Cam sky di alta qualità è prodotta dalla Alcor System, mod. ALPHEA 6xx, che dispone Lo scopo di questi sistemi è di sor- di un sensore CMOS di 3100 x 2100 (6 vegliare tutto il cielo, sia diurno sia not- Mpixels) 2.4 x 2.4 µm pixel (fig. 11), con turno, in modo continuo. Essi possono un campo di vista di 180°x180°, 14 bit e rilevare in tempo reale la qualità del cie- tempi di esposizione da 30 μs a diverse lo notturno e registrare fenomeni veloci, decine di minuti (tipicamente, 30s-60s) . come le meteore, o più lenti (satelliti, In fig. 12 sono riportate delle immagini razzi, nuvole nottelucenti, la luce zodia- 180°x180° del cielo diurno e notturno cale, aurore, airglow ...). Una camera all- ottenute con all sky cam. Fig. 11: A sinistra, una tipica all-sky camera, mod. ALPHEA della Alcor System; a destra un altro modello di All-sky camera installato sul tetto di un laboratorio di ricerca. Fig. 12: A sinistra, immagine del cielo diurno, nuvoloso, con una camera all sky della Alcor System; a destra, il cielo notturno in una località montana. 14
Fig. 13: Due immagini della costellazione di Orione che mostrano gli effetti sconvolgenti dell’inquinamento luminoso; a sinistra foto ripresa sotto un cielo molto scuro, a destra dall’interno di una città. Crediti: Jeremy Stanley, immagine realizzata sotto CC BY 2.0 license (http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Light_pollution_It%27s_not_pretty.jpg ) Fig. 14: Immagini di 30 (fila in alto) e 180 secondi (in basso) di esposizione con all-sky cam otte- nute in diverse località tedesche, da Berlino (prime a sinistra) fino al parco naturale di Westha- velland (ultime a destra). A Berlino e a Bonn le stelle, con 180s di posa, sono del tutto invisibili, “bruciate” dal cielo troppo luminoso. A Westhavelland, dove invece l’inquinamento è molto basso, le stelle e la Via Lattea sono visibili fino a 10° sopra l’orizzonte. Crediti: A. Haenel, https:// slidedocument.org/quantifying-sky-quality 15
1.6 Realizzazione di una APP per duale, nella salvaguardia dell'ambiente. smartphone per la misura dell’IL e la Soprattutto i giovani, con la loro promozione di campagne di Citizen naturale generosità, si potrebbero senti- Science re pienamente e positivamente coinvolti in questo progetto quando fosse loro Il progetto DARK NOCTIS, e la pro- spiegato che con l'applicazione di una mozione in parallelo di campagne di semplice App per smartphone si possono citizen science ("scienza dei cittadini", nel costruire delle mappe istantanee che for- mondo ci sono milioni di individui, la niscono una visione globale “reale” maggior parte senza una specifica for- dell'inquinamento luminoso. mazione scientifica, che però si impe- Con questa filosofia di fondo, stia- gnano in progetti di categorizzazione, mo progettando (lo scrivente e Marco raccolta, analisi e trascrizione di dati Monaci) iNight, una app per smartpho- scientifici; la citizen science si iscrive nel ne che può stimare la brillanza del cielo più ampio movimento della open science, notturno attraverso la fotocamera inte- https://it.wikipedia.org/wiki/ grata del cellulare. Essa sarà in grado di Citizen_science ) ad esse collegate, si in- valutare la presenza e l’intensità seriscono tra le azioni virtuose che con- dell’inquinamento luminoso, oltre a for- sentirebbero di conoscere e controllare nire una stima sulla tipologia di inquina- l'incidenza dell'IL sull'ecosistema della mento presente (luci a LED, luci a vapori Provincia e delle Regioni limitrofe. Senza di mercurio, sodio, ecc.). dimenticare che questo progetto ha un Anche il suo utilizzo sarà estrema- notevole potenziale educativo e didattico, mente facile: chiunque potrà valutare in perché può stimolare, nelle nuove gene- qualsiasi momento la bontà del cielo razioni, la consapevolezza e una maggior notturno, scattando semplicemente una comprensione, di quanto sia importante foto alla volta celeste; iNight è anche fa- essere parte attiva, anche a livello indivi- cile da calibrare: scattando una foto con A fianco: smartphone al quale è stato applicata una lente fish-eye; sopra, smartphone con sof- tware di misura della brillanza del cielo nottur- no. 16
l’obiettivo coperto da un dito, iNight è in con la app iNight, ed esse avranno luo- grado di calcolare un livello di riferimen- go nei giorni intorno i solstizi e agli equi- to per gli scatti successivi. In questo nozi, in notti senza luna ed ovviamente modo il software riconoscerà un punto quando il cielo sarà sereno. L’obiettivo di zero (approssimabile al buio assoluto) ed queste campagne è di raccogliere dati eliminerà i contributi dipendenti dalla sull’IL ma, fatto sicuramente non secon- tipologia di telecamera e dalle imposta- dario, anche quello di sensibilizzare la zioni del telefono. Il valore della lumino- popolazione ed i turisti della necessità di sità del cielo sarà espresso in magn/ monitorare e salvaguardare l’ambiente. arcsec2, allo stesso modo dello Sky Qua- lity Meter del paragrafo 1.2, (si veda fig. 15). Partendo dal presupposto che i Riferimenti e crediti: “cittadini” producono sempre più dati Definizione di “Inquinamento Luminoso”: con gli strumenti di misurazione (quasi https://it.wikipedia.org/wiki/ Inquinamento_luminoso sempre costituiti dallo smartphone per- Definizione di “Citizen science”: https:// sonale…), rendendoli subito disponibili, it.wikipedia.org/wiki/Citizen_science è possibile prevedere delle attività di os- Definizione di “seeing”: https:// servazione e raccolta dati, organizzate in it.wikipedia.org/wiki/Seeing vere e proprie campagne a supporto del Descrizione “Scala Bortle”: https:// progetto Dark Noctis. Lo strumento di i t . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / Scala_del_cielo_buio_di_Bortle queste campagne sarà lo smartphone Fig. 15: La scala di Bortle, utilizzata spesso per stimare in modo qualitativo il cielo notturno, alla qua- le è stato associato il valore della brillanza nella scala dell’applicazione iNight, mag/arcsec2. 17
Sky Quality Meter: http:// eye star visibility and limiting magnitude www.unihedron.com/projects/darksky/ mapped from DMSP-OLS satellite data, Seeing monitor: www.sbscientific.com/ 2001, https://arxiv.org/abs/astro - products/new-seeing-monitor/seeing- ph/0011310v1 monitor-2/ P. Cinzano, Night Sky Photometry with Oculus all-sky camera: https:// Sky Quality Meter, 2005, www.sxccd.com/oculus-all-sky-camera www.inquinamentoluminoso.it/download/ Buiometria Partecipativa: http:// sqmreport.pdf www.pibinko.org/bmp2/ F. Falchi, P. Cinzano e D. Duriscoe, The CieloBuio: http://cielobuio.org/ new world atlas of artificial night sky I S T I L : h t t p : / / brightness, in Science Advances, vol. 2, nº www. inquinament oluminoso. it /istil/ 6, 01 giugno 2016, pp. e1600377, indexit.html DOI:10.1126/sciadv.1600377 International Dark-Sky Association: Haenel, et al., Measuring night sky bright- http://www.darksky.org/ ness: methods and challenges, 2017, LoNNE, http://www.cost-lonne.eu/ https://arxiv.org/abs/1709.09558 TESS photometer Stars4All: http:// C.C.M. Kyba et al., Citizen Science Pro- stars4all.eu/ vides Valuable Data for Monitoring Global Stazioni meteo: http:// Night Sky Luminance. Scientific Reports www.meteopoint.com/prodotti.php? 2013;3:1835 EP – URL: http:// sup=1&sub=15 dx.doi.org/10.1038/srep01835 P. Cinzano, F. Falchi, C. D. Elvidge, Naked 2. Studiare gli effetti dell’inquinamento luminoso sull’ecosistema locale Nella premessa a questo progetto Forse a qualcuno parrà esagerato abbiamo accennato ad alcuni degli effetti dedicare tanta attenzione al problema noti dell’IL sull’uomo e sull’ecosistema. dell’IL “ecologico”, ma per dimostrare Nell’ambito del progetto Dark Noctis l’infondatezza della critica è sufficiente cercheremo di sviluppare linee di ricerca soffermarsi un momento sul fatto che che ci consentano di approfondire tali circa il 30% di tutti i vertebrati e più del effetti su alcune specie viventi, caratteri- 60% di tutti gli invertebrati sono nottur- stiche del Territorio provinciale, tra le ni [Hölker et al. 2010]. Illuminare la not- quali, alcune a rischio di estinzione. Di- te come fosse giorno, può avere effetti stinguiamo "l'inquinamento luminoso assolutamente distruttivi su oltre la me- astronomico", che non rende visibile il tà delle specie che vivono su questo pia- cielo notturno, dall’ "inquinamento lumi- neta. Un altro fatto che lascia sbigottiti è noso ecologico", che invece altera i regi- che l’IL, su scala globale, cresce ad una mi luminosi naturali negli ecosistemi media del 5-6% l’anno! E le immagini di terrestri ed acquatici [Longcore, Rich, figg. 1-2 ci sembrano assolutamente elo- 2004]. quenti per dimostrare questo pessimo 18
assunto. schive della Provincia e sui tempi di ger- E’ per questi motivi che porsi le se- mogliazione delle loro foglie. guenti domande è di importanza capitale Uno studio simile, su di un periodo [Hölker et al. 2010]: di 13 anni, è stato condotto in Gran Bre- 1. Le caratteristiche della luce possono tagna, coordinato dai ricercatori influire sullo stato di salute dell’uomo dell’Università di Exeter [FFrench- e delle “comunità ecologiche”? Constant, 2016]. Si volevano quantifica- 2. Come interagisce l’inquinamento lu- re gli effetti dell’inquinamento luminoso minoso con altri “stressori” ambientali sulla germogliazione di alberi diffusi quali l’inquinamento dell’aria, sull’intero territorio britannico (querce, dell’acqua, il cambiamento climatico? sicomori, faggi e frassini) ed il loro im- 3. Con quali tecnologie ed accorgimenti patto sull’ecosistema. possiamo affrontare le criticità am- Il risultato di questo studio è che bientali, sanitarie ed economiche l’eccesso di luci artificiali fa germogliare (l’eccessivo consumo di energia elettri- gli alberi una settimana prima del solito ca ha un costo rilevantissimo, oltre nel Regno Unito. È la prima volta che la che veicolo di produzione di inquina- relazione tra inquinamento luminoso e mento, effetto serra, ecc.) di una illu- data dello schiudersi delle gemme viene minazione eccessiva della notte? rilevata su scala nazionale. Lo studio si è 4. Quali strategie alternative avvalso di dati raccolti da volontari spar- dell’illuminazione sono politicamente, si in tutto il Paese, un efficace esempio culturalmente ed economicamente so- di citizen science. Nei luoghi più illumi- stenibili? nati, le piante hanno germogliato in me- 5. In che misura siamo disposti a rinun- dia 7,5 giorni prima. L'effetto è parso più ciare ad alcuni (spesso apparenti) be- marcato negli alberi che germogliano nefici, in cambio di una riduzione tardi, e nelle piante più basse rispetto dell’IL? alle fonti luminose cittadine. I ricercatori britannici temono ri- Con questo progetto si intendono percussioni sulla catena alimentare di studiare aspetti che rientrano nei punti insetti e volatili: l'anticipo della schiusa 1, 2 e 3, che hanno tutti un elevato in- potrebbe alterare il ciclo vitale delle fale- teresse, sia scientifico sia culturale, per ne che si nutrono delle foglie appena na- il territorio di riferimento. A livello orien- te degli alberi, e di conseguenza degli tativo, si propongono nel seguito, come uccelli che si nutrono di falene. Un pro- esempi esplicativi, alcuni argomenti di getto con simili caratteristiche, che an- possibili ricerche che si riferiscono al che in questo caso si dovrebbe avvalere punto 1 del precedente elenco. dei contributi operativi sul campo della citizen science, potrebbe essere attivato 2.1 Progetto: “ Studi sull’influenza di in Alto Adige (con rilevamento dei dati un eccesso di luce artificiale sulla fo- tratti dalle capannine installate nei pres- gliazione degli alberi” si dei principali centri abitati e nei suoi Uno dei progetti più interessanti, parchi naturali, si veda capitolo 1), alla su di una scala temporale medio-lunga, ricerca di una correlazione tra la brillan- riguarda gli effetti dell’inquinamento lu- za del fondo cielo, ed il tempo di germo- minoso sugli alberi nelle diverse aree bo- gliazione di alcune specie arboree. 19
Con l’utilizzo dei dati meteo e di strano che i loro cicli circadiani e la pro- brillanza del cielo, un’analisi estesa nel duzione di melatonina sono fortemente tempo alla ricerca di una possibile corre- alterati [Raap 2016, Gaston 2013]. Solo lazione con la germogliazione potrebbe recentemente si sono avute le prime pro- anche essere più accurata di quella otte- ve sperimentali che l'IL influenza negati- nuta in Gran Bretagna, che si basava vamente la fisiologia dei nidiacei durante invece sull’inquinamento luminoso rile- lo sviluppo con effetti duraturi nell'età vato, in modo più approssimativo, dalle adulta. immagini satellitari. Con il nostro progetto, tali studi dovrebbero essere attivati anche nel ter- ritorio provinciale, su alcune specie di 2.2 Progetto: “Effetti dello inquina- uccelli, per determinare, sul medio peri- mento luminoso su uccelli e rapaci a odo, l’influenza dell’IL sulla capacità di rischio di estinzione” procreazione, sui fattori di immunodefi- cienza e di produzione della melatonina. L'Aquila reale è un rapace diurno con una dieta specializzata in mammiferi Riferimenti e crediti: e uccelli di medie dimensioni. In Europa V.M. Cassone, Avian Circadian Organi- zation: A Chorus of Clocks, Front Neuro- l'Aquila reale è classificata come specie a endocrinol. 2014 January ; 35(1): 76– priorità di conservazione. La popolazione 88. doi:10.1016/j.yfrne.2013.10.002 alpina si è recentemente ripresa da seco- D.M. Dominoni, The effects of light pollu- li di accanita persecuzione ed è attual- tion on biological rhythms of birds: an mente stabile o in lieve incremento, con integrated, mechanistic perspective, Journal of Ornithology, dec. 2015, vol. una popolazione stimata, in Alto Adige, 156, suppl. 1, 409-418 in qualche decina di coppie. Alcuni fatto- R.H. ffrench-Constant et al., Light pollu- ri mettono a rischio la sopravvivenza del- tion is associated with earlier tree bud- la specie: il disturbo al nido e l'abbando- burst across the United Kingdom, 2016, no della montagna con conseguente rim- Proceeding Royal Society B 283: 20160813, http://dx.doi.org/10.1098/ boschimento di molti pascoli e zone a rspb.2016.0813 vegetazione aperta, ambienti principali T. Gallaway et al., The economics of di caccia dell'aquila. global light pollution, Ecological Econom- Ma anche l’aumentato livello ics, 69 (2010) pp. 658–665. dell’inquinamento luminoso, prodotto da K.J. Gaston et al., Reducing the ecologi- fonti di luce artificiale, può contribuire a cal consequences of night-time light pollu- tion: options and developments, Journal mettere a rischio la sopravvivenza della of Applied Ecology 2012, 49, 1256–1266 specie, non solo dell’aquila, bensì di tutti K. J. Gaston, The ecological impacts of i rapaci. L'inquinamento luminoso artifi- nighttime light pollution: a mechanistic ciale notturno è sempre più riconosciuto appraisal, Biol. Rev. (2013), 88, pp. 912– come un'importante fattore di pressione 927. 912doi: 10.1111/brv.12036 H. Herring, and R. Roy. 2007. Techno- antropogenica sulla fauna selvatica che logical innovation, energy efficient design influenza sempre più il comportamento e and the rebound effect. Technovation la fisiologia degli animali. 27:194-203, http://dx.doi.org/ Gli studi attualmente in corso doi:10.1016/j.technovation.2006.11.004 sull'impatto dell'inquinamento luminoso F. Hölker, et alt. 2010. The dark side of sul sonno negli animali selvatici dimo- light: a transdisciplinary research agenda for light pollution policy, Ecology 20
and Society 15(4): 13, Pineal Res. 2007; 43:215–224, www.ecologyandsociety.org/vol15/iss4/ Doi:10.1111/j.1600-079X.2007.00473.x art13/ T. Raap, R. Pinxten, M. Eens, Artificial C.C.M. Kyba, et al. (2011), Lunar sky- light at night disrupts sleep in female light polarization signal polluted by ur- great tits (Parus major) during the nes- ban lighting, J. Geophys. Res., 116, tling period, and is followed by a sleep D24106, doi:10.1029/2011JD016698 rebound, Environmental Pollution, Vol- C.C.M. Kyba, F. Hölker (2013), Do artifi- ume 215, August 2016, Pages 125-134 cially illuminated skies affect biodiversity T. Raap, G. Casasole, R. Pinxten, in nocturnal landscapes? Landscape M.Eens, Early life exposure to artificial Ecology 28: 1637-1640 light at night affects the physiological C.C.M. Kyba, et al. (2017), Artificially lit condition: An experimental study on the surface of Earth at night increasing in ecophysiology of free-living nestling song- radiance and extent, Science Advances birds, Environmental Pollution, Volume 22 nov 2017: vol. 3, no. 11, e1701528, 218, November 2016, Pages 909-914 DOI: 10.1126 / sciadv.1701528 M.R. Roberts, N.D. Paul, Seduced by the T. Longcore, and C. Rich. 2004. Ecologi- dark side: integrating molecular and eco- cal light pollution. Frontiers in Ecology logical perspectives on the influence of and the Environment 2:191-198. light on plant defence against pests and A. Manfrin, et al., Artificial Light at Night pathogens, New Phytologist, Vol. 170, Affects Organism Flux across Ecosystem Issue 4, June 2006, Pages 677–699. Boundaries and Drives Community Struc- http://eprint s.lancs. ac. uk/305/2/ ture in the Recipient Ecosystem, Front. roberts2.pdf Environ. Sci., 20 October 2017 | M. Titulaer et al., (2012) Activity Pat- https://doi.org/10.3389/ terns during Food Provisioning Are Af- fenvs.2017.00061 fected by Artificial Light in Free Living K.J. Navara, R.J. Nelson, The dark side Great Tits (Parus major, PLoS ONE 7(5): of light at night: physiological, epidemiol- e 3 7 3 7 7 . d o i : 1 0 . 1 3 7 1 / ogical, and ecological consequences, J. journal.pone.0037377 3. “Dark Sky Park”: esempi virtuosi di valorizzazione scientifica, ambientale e turistica dei parchi naturali Le aree naturali protette del Trenti- Nessuno di questi parchi (come, no - Alto Adige coprono circa un quinto del resto, nessun altro parco italiano) si del territorio della regione: è infatti pre- fregia del titolo di Dark Sky Park. Chi sente un parco nazionale (parco Nazio- scrive ritiene invece che esistano le nale dello Stelvio) e 10 parchi provincia- condizioni affinché almeno uno di tali li, 8 dei quali si estendono in Provincia parchi del territorio della Provincia di di Bolzano (fig. 16). I parchi principali Bolzano possa entrare nel pieno novero sono: parco naturale Tre Cime, parco di quelli che, in Europa, vantano il mi- naturale Fanes - Sennes - Braies, parco nor inquinamento luminoso. naturale Gruppo di Tessa, parco natura- Prime indicazioni in tal senso sono le Monte Corno, parco naturale Puez- emerse da misure di brillanza ottenute, Odle, parco naturale dello Sciliar, parco per il momento in modo non sistematico, naturale Vedrette di Ries-Aurina, parco con SQM (paragrafo 1.3), che in diverse nazionale dello Stelvio. occasioni hanno fornito valori del cielo 21
Fig. 16. I parchi naturali e nazionali dell’Alto Adige notturno pari a 21.5 magn/sec2 mento luminoso, ponendone in evidenza (misure ottenute da uno degli autori, gli effetti negativi per la ricerca astrono- Christof Wiedemair, fig. 17). mica, per l'ambiente e per la salute degli organismi viventi (esseri umani inclusi). 3.1 Cos’è un “Dark Sky Park”? All'IDA aderiscono astronomi, ambienta- listi, illuminotecnici o semplici appassio- L'International Dark-Sky Association nati di tutto il mondo. (IDA) è una organizzazione senza fini di IDA, nelle sue linee guida per caratteriz- lucro, fondata nel 1988 negli Stati Uniti zare un Dark Sky Park, scrive che “esso da un gruppo di astronomi, che ha lo è un luogo che possiede una qualità ec- scopo di proteggere e conservare l'am- cezionale di notti stellate e un ambiente biente notturno ed il cielo stellato, e di notturno che è specificatamente protetto suggerire l’utilizzo di un'illuminazione per preservare il suo patrimonio scienti- eco-compatibile di qualità. In particola- fico, naturale, educativo, culturale e di re, l'IDA conduce ricerche e campagne fruizione pubblica”. pubbliche sul fenomeno dell'inquina- Per IDA, la creazione di un Dark Sky Fig. 17: Misure della brillanza del cielo not- turno nel corso della notte del 22 novembre 2017 dall’Osservatorio del Ginnasio “Cusanus” di Brunico, in Val Pu- steria con un misurato- re SQM. L’Osservatorio è gestito dal prof. Chri- stof Wiedemair e dal team dei suoi studenti. 22
Park vuol dire: vati i cui proprietari acconsentono, in perpetuo, al regolare accesso notturno Identificare, recuperare e proteggere alle aree designate di loro proprietà. Al terreni di proprietà nazionale e pro- fine di garantire l'accessibilità, i proprie- vinciale, ad uso pubblico, ponendosi tari devono consentire al pubblico di l’obiettivo di conservare e tutelare la transitare su qualsiasi parte della loro qualità del cielo notturno; proprietà in modo da poter raggiungere le aree del Dark Sky Park. Collettivamen- Promuovere l'eco- e l'astro-turismo; te, tutti i terreni pubblici o privati contemplati nei punti (A) e (B) di questa Promuovere la protezione dell'habitat sezione sono di seguito indicati come notturno e della salute umana, il go- "parchi"; dimento pubblico del cielo notturno e del suo patrimonio, e / o aree ideali C) Un’apertura regolare per le visite del per l'astronomia professionale e ama- pubblico, turisti e scuole, è essenziale toriale; per raggiungere gli obiettivi del program- ma Dark Sky Park. Il parco deve conce- Incoraggiare gli amministratori del dere la possibilità di accesso notturno al parco a riconoscere nel “cielo buio” pubblico, con o senza supervisione, al- una risorsa preziosa che necessita di meno per una cospicua frazione delle ore protezione; notturne. In alcuni casi, ad esempio quando si lavora in aree con fauna pro- Fornire un riconoscimento interna- tetta, questo requisito può essere adat- zionale per tali parchi; tato alle esigenze specifiche; Incoraggiare i parchi e gli enti pubbli- D) Il Parco deve disporre di un cielo par- ci simili a divenire leader ambientali ticolarmente scuro. La parte centrale del per le questioni inerenti un cielo not- parco deve rientrare in una delle tre turno privo di inquinamento lumino- qualifiche di livello: ORO, ARGENTO o so, facendo opera di sensibilizzazione BRONZO. e di educazione presso le scuole ed il pubblico in generale; Una volta soddisfatti i requisiti minimi, un Parco viene classificato in base ad Per poter essere preso in considerazione uno dei sopracitati livelli, sulla base del- come Dark Sky Park, un Parco candidato la qualità del cielo (tabella I): deve soddisfare tutti i seguenti requisiti: - Oro: corrisponde ad un cielo notturno A) Sono ammessi tutti i terreni pubblici non inquinato e quasi al naturale. protetti, gestiti da agenzie nazionali, sta- tali, provinciali o locali. Questi possono - Argento: corrisponde ad ambienti not- includere parchi, rifugi, foreste, monu- turni che presentano segni ridotti di in- menti, fiumi protetti o altre categorie di quinamento luminoso e di altri disturbi località protette; da luce artificiale ma che tuttavia mo- strano ancora cieli notturni di buona B) Sono ammissibili anche i terreni pri- qualità. 23
- Bronzo: corrisponde alle aree che non i parchi certificati da IDA, in tutto il soddisfano i requisiti Argento, eppure, mondo, sono solamente in numero di nonostante ciò, offrono alle persone, 22, pertanto, ricevere il riconoscimento piante e animali un luogo sufficiente- di Dark Sky Park è sicuramente molto mente protetto in prossimità di un am- ambito perché la località diventa auto- biente notturno altrimenti degradato. maticamente un luogo di assoluta eccel- lenza ambientale, turistica e culturale. Le linee guida dell’IDA per Tra i parchi e le riserve riconosciu- l’inserimento nell’elenco dei DSP prose- te da IDA una delle istituzioni più inte- guono, richiedendo un’ulteriore serie di ressanti è quello tedesco di Westhavel- requisiti stringenti, in ambito logistico/ land (fig. 17), www.westhavelland- organizzativo e di erogazione dei servizi; naturpark.de, [Haenel 2013], che non si a tal proposito, per informazioni supple- trova in una isolata località montana mentari, si rimanda al sito bensì a soli 70 km a ovest di Berlino ed è www.darksky.org . un'importante area di sosta per uccelli migratori. Offre cieli molto scuri nono- stante la prossimità con la regione me- 3.2 Esempi di Dark Sky Park in Euro- tropolitana della capitale tedesca, con pa una popolazione di circa 4,4 milioni di persone ed una densità di 60 abitanti/ Richiamandoci ad una parte significativa km², che è a livello mondiale, certamente della definizione fornita da IDA di il sito, tra quelli affiliati all’International "International Dark Sky Park (IDSP)", Dark Sky Places, più densamente popo- che così recita: " è un luogo che possiede lato. Ciò dimostra che, a priori, non esi- una qualità eccezionale di notti stellate e ste incompatibilità totale tra i grandi in- un ambiente notturno che è specificamen- sediamenti urbani ed aree ad essi molto te protetto per il suo patrimonio scientifi- prossime, protette e quasi incontaminate co, naturale, educativo, culturale e di frui- da IL. zione pubblica", possiamo subito verifi- Ovviamente, a fare la differenza tra care che in Europa di tali Parchi ne esi- aree degradate ed un Dark Sky Park sif- stono diversi sparsi tra Germania, Spa- fatto è l’oculatezza dei politici e degli am- gna, Ungheria, Olanda, Inghilterra ministratori pubblici che hanno predi- (http://www.darksky.org/idsp/parks/), sposto degli strumenti gestionali di pro- purtroppo, però, nessuno in territorio tezione e sviluppo, in quest’area, grande- italiano. E’ inoltre opportuno notare che mente efficaci. I cieli più bui in questo Tabella I: I TRE LIVELLI DI DESIGNAZIONE DEI “DARK SKY PARKS” ORO ARGENTO BRONZO Classi scala BORTLE 1-3 3-5 5-6 Brillanza del cielo notturno >21.75 21.74-21.00 20.99-20.00 Magn/sec2 Magnitudine limite visuale 6.8 6.0-6.7 5.0-5.9 24
Fig. 17: In questa mappa semplificata, il Parco natu- rale di Westhavelland appare straordinariamente vicino alla città metropolitana di Berlino (il centro del parco è a circa 100 Km dal centro città) ma, no- nostante ciò, ha conservato buone condizioni di cielo buio che consentono agli appassionati l’osservazione dei corpi celesti. rest Park, www.gallowayforestpark.com, fondato nel 1947, fig. 18, si trova nel sud della Scozia ed è il più grande parco forestale del Regno Unito, copre infatti 78.000 ettari. Circa il 20 percento del parco è protetto dal punto di vista dei "cieli scuri" e della fauna selvatica. Il parco è uno dei migliori luoghi per os- servare il cielo notturno nel Regno Unito e la sua direzione attribuisce al suo Parco si hanno tra metà maggio e metà "cielo astronomico" il valore di una risor- luglio, ovviamente senza Luna, dalla sa preziosa che si impegna a proteggere mezzanotte fino all'alba. In queste condi- e preservare. La lontananza dalle grandi zioni, si può vedere la luce zodiacale e il città e la scarsa popolazione della zona, gegenschein. Il parco è frequentato da combinata con il piano di gestione dell'il- numerosi appassionati di astronomia luminazione pubblica recentemente a- che vi si recano per eseguire osservazio- dottato, assicurano che i cieli del Gallo- ni astronomiche. way Forest Park rimarranno intatti per Nel Regno Unito, Il Galloway Fo- le generazioni a venire. Fig. 18: Nella cartina del Galloway Forest Park, le aree protette dall’IL, quelle con i cieli astronomici, so- no in grigio scuro: si tratta di parecchie migliaia di ettari fre- quentati da migliaia di appassionati. 25
Fig. 19: La cartografia dell’area che racchiude la Ri- serva protetta del Pic di Midi, nel sud della Francia, sullo spartiacque dei Pirenei sul confine con la Spa- gna. 1,5 milioni di visitatori all'anno. Comprende sia un sito patrimonio mondiale dell'UNE- SCO (Pyrénées-Mont Perdu) che un parco nazionale francese (Parco nazionale dei Pire- nei, fig. 19). La Regione amministrativa del Pic du Midi sta sfruttando la designazione IDA come mezzo per promuovere la ricerca sulle politi- che e le pratiche di utilizzo del territorio, i modelli di business del turismo e la sosteni- bilità delle risorse, appoggiandosi sulle Uni- versità locali. Infine, descriviamo brevemente la Riserva Sul Pic du Midi è attivo uno degli Os- Dark Sky (IDA definisce con il termine Reser- servatori astronomici più importanti al mon- ve le aree descritte alla pagina: http:// do (fig. 20). La prima stazione osservativa www.darksky.org/idsp/reserves/) del Pic du installata sulla vetta risale al 1873, da allora Midi - conosciuta come Réserve Internationa- la struttura si è progressivamente allargata e le de Ciel Étoilé du Pic du Midi, potenziata. Attualmente opera sotto il coor- www.darksky.org/idsp/reserves/picdumidi/ dinamento dell'osservatorio dei Midi-Pirenei - si trova in una regione montuosa della compiendo osservazioni astrofisiche nelle ore Francia meridionale che attualmente attira notturne e solari nelle ore diurne. Fig. 20: L’Osservatorio astronomico del Pic du Midi nell’area della Dark Sky Reserve omonima 26
3.3 Benefici culturali, ambientali e turi- In numerosi parchi, in Europa e negli stici generati dai Dark Sky Places USA, con l'impiego di personale specializzato appositamente addestrato, si conducono I parchi delle stelle e le Riserve garantiscono la protezione dell’ambiente contro ogni forma programmi educativi per le scuole primarie e di inquinamento, in particolare quello lumi- secondarie, che mettono in rilievo l'impor- noso, perché fanno proprie le raccomanda- tanza del cielo notturno e l'impatto negativo zioni dell’IDA oltre che accogliere e condivi- dell'inquinamento luminoso attraverso pre- dere la dichiarazione dell’UNESCO formula- sentazioni mirate ed attività sperimentali in ta nel 1992: “Il cielo notturno rappresenta, loco. con le sue magnifiche stelle ed il messaggio Pressoché tutti i parchi si rivolgono al che esso ci comunica sul nostro posto nell'u- pubblico con presentazioni dei loro progetti e niverso, un tesoro prezioso per tutta l'uma- attraverso conferenze pubbliche, sessioni di nità”. osservazione delle stelle, passeggiate nottur- In molti parchi delle stelle si attuano ne e creazione e supporto di gruppi di astro- programmi di divulgazione scientifica ed am- nomia locali. In sostanza, un parco certifica- bientale che coinvolgono bambini ed adulti, to IDA diventa un elemento dinamico ed e- studenti, insegnanti, turisti appassionati stremamente attivo nella diffusione di un della montagna, naturalisti, ecc. Il flusso messaggio di grande valore culturale ed am- turistico è contenuto ma di ottima qualità. I bientale. fruitori del Dark Sky Park sono persone sen- Anche le classiche mostre di pittura o sibilizzate ai problemi dell’ambiente, accultu- di fotografia astronomica sono utilizzate per rate e con un grande desiderio di entrare in sensibilizzare l’opinione pubblica sulle bel- contatto con una natura incontaminata ed lezze del cielo stellato così come lo si vede uno splendido cielo stellato. dall’interno di un Parco IDA. Ad esempio, nel 2015, nel centro visite del Ballycroy National Park, in Irlanda, l'astrofotografo Brian Wil- son ha esposto la sua mostra fotografica: "The Wonders of Mayo's Night Sky" (fig. 21), una serie di incredibili immagini del cielo notturno ottenute all'interno del Parco. i Parchi sono luoghi di grande interes- se scientifico per i naturalisti: spesso vengo- no condotte delle ricerche sugli effetti della luce artificiale su specie protette, con risul- tati che confermano le preoccupazioni degli studiosi sul ruolo negativo di un eccesso di inquinamento luminoso sulla flora e sulla fauna. Tutti di Dark Sky Park dispongono di punti d’osservazione del cielo o di veri e pro- pri Osservatori astronomici, perfettamente attrezzati per accogliere scolaresche ed ap- passionati. Fig. 21: Il manifesto della bellissima mostra foto- grafica realizzata dall’astrofotografo Brian Wilson, una carrellata di oggetti celesti ottenute all’interno del Ballycroy National Park, Irlanda, 27
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