Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe

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Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo
                millennio

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Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
1452-1519

                        1475-1564
1483-1520

                        1501-15042
1509-1511     ~ 1500
Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
Vasco da Gama                    Cristoforo
                          1460-1524                        Colombo
                                                          1451-1506

                                    Giovanni
                                     Caboto    Ferdinando Magellano
Amerigo Vespucci 1454-1512         1450-1498        1480-1521
Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
Qualche anno prima…..
Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
Niccolò Copernico
   1473-1543
Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
1543
Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
Questa “contemporaneità” ha due implicazioni importanti:

- Raffaello, Leonardo e Michelangelo sono probabilmente al
corrente della scoperta del “Nuovo Mondo” (e Raffaello
non esita ad inserire un globo terraqueo nel suo affresco
La Scuola di Atene)

- Il de Revolutionibus viene pubblicato solo nel 1543, 23
anni dopo la morte di Raffaello, quindi il suo “cielo” è un
cielo Aristotelico-Tolemaico, un cielo vecchio di 2000 anni.
Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
Il mondo terrestre imperfetto e
mutevole nel quale i moti erano
rettilinei.
Il cielo puro, armonioso
e immateriale sede della
perfezione, quindi eterno,
immutabile e incoruttibile,
caratterizzato dai moti circolari
(cioè perfetti)
Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
Terra immobile al centro dell'
   universo e Luna, Mercurio,
 Venere, Sole, Marte, Giove,
     Saturno, che le ruotano
 attorno. Le sfere dei pianeti
  erano racchiuse dalla sfera
delle stelle fisse, corpi celesti
  che non presentavano alcun
   tipo di movimento. Il cielo
   ruotava grazie all'impulso
datogli dal primo mobile – oltre
  l’ottavo cielo, velocissimo e
         privo di stelle

     Per riprodurre le posizioni dei pianeti in cielo Eudosso
      utilizzò 27 sfere → Aristotele elevò il numero a 55
Dai cieli di Raffaello ai cieli del terzo millennio - design of the universe
Stanza della Segnatura (1508-1511)

Musei Vaticani
Poesia      Apollo e
Il primo                  Marsia
  Moto

Filosofia
                            Teologi
                              a

                          Adamo ed Eva

Giudizio di
Salomone      Giustizia
Il Primo Moto

La musa Urania muove la volta celeste (la sfera delle fisse)
              al cui centro è posta la Terra
Dante 1265 - 1321

                    Il Primo Mobile Dantesco, la più esterna
                    delle sfere cosmiche, dalla quale parte il
                    movimento che mette in moto tutte le altre.
La Scuola di Atene celebra la ricerca della verità attraverso la
filosofia, lo studio della Natura e la ricerca razionale. Questa idea
viene rappresentata attraverso 58 figure di filosofi e intellettuali,
alcuni di questi, sono matematici, astronomi e più in generale “filosofi
della Natura”, scienziati diremmo oggi. Una ”summa” grandiosa nella
quale viene sintetizzata la sapienza del mondo classico e la
conoscenza scientifica.
Platone e Aristotele

                                 Platone ha in mano il suo famoso dialogo, il
                                 Timeo, che potremmo definire un trattato di
                                 cosmologia. Aristotele regge un volume con il
                                 titolo di una delle sue celebri opere di
                                 filosofia morale, Etica. Molti credono –non a
                                 torto- che l’immagine di Platone sia stata
                                 rappresentata da Raffaello con le fattezze di
                                 Leonardo da Vinci mentre quella di Aristotele
                                 con quelle del “Bramante”.

Ognuno guarda verso l'altro, quindi stanno dialogando. Platone sta indicando
verso l'alto con un dito mentre Aristotele distende la mano in avanti. Platone
che solleva in alto un unico dito ha diverse interpretazioni: può indicare la sede
di Dio o più semplicemente la volta celeste (“L’Astronomia costringe l’anima a
guardare oltre e ci conduce da un mondo ad un altro”). Le cinque dita aperte di
Aristotele potrebbero richiamare gli elementi che compongono il mondo
sensibile (terra, aria, fuoco, acqua….).
Eraclito

                          In primo piano Eraclito (con le
                          fattezze di Michelangelo)
                          inventore del Panta rhei.
                          Si confrontò con la Cosmologia,
                          elaborando l’identificazione
                          panteistica dell’Universo con Dio:
                          generatore del tutto perchè
                          mutamento continuo.

La divinità è giorno e notte, inverno ed estate, sazietà e
fame. Essa muta come il fuoco (frammento 67).
Socrate

 A differenza di Platone ed Aristotele, Socrate è ritratto
senza libro, perché sappiamo che non scriveva, ma affidava
   argomentazioni e conoscenze solo all’uso della parola
chinato tra i suoi discepoli, in primo piano a
     destra, probabilmente Archimede
Stelle fisse→ assenza di parallasse→ sono molto più
            lontane del Sole (Archimede)

Archimede conclude che il diametro dell’universo è
           ~ 1014 stadi → 2 anni luce
              1 stadio = 157 metri
           1 anno luce ~ 9 x1012 km
due pensatori col globo terraqueo ed il globo stellare: sono i
fondatori della geografia classica (Tolomeo) e dell’astronomia
                         (Zoroastro)
Raffaello e Giovanni Antonio Bazzi (il “Sodoma”).
Pitagora:L'identificazione di Pitagora è
                           resa sicura dal grafico disegnato sulla
                           piccola lavagna che viene proposta di
                           fronte a lui (dove viene rappresentata la
                           relazione tra musica (le armomiche) e la
                           matematica

Dietro di lui è raffigurato un pensatore islamico col turbante, è
Averroè, che sta meditando sui testi greci. Averroè era infatti uno
dei grandi pensatori responsabili della trasmissione della cultura
greca, attraverso la mediazione islamica. La figura di giovane donna
in piedi secondo taluni potrebbe essere Ipazia.
Lo scienziato osserva l'Universo per scoprire le leggi che lo
governano, leggi che sono scritte:

"...in lingua matematica e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure
geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intendere umanamente
parola; senza questi è un aggirarsi vanamente in un oscuro labirinto”.
Madonna Galileiana
  Cappella Paolina in Santa Maria
  Maggiore (1610-1612). Opera di
   Ludovico Cardi, detto il Cigoli.

La Luna del Cigoli non è dipinta
come una mezzaluna stilizzata , ma
in maniera naturalistica, con
crateri e rilievi. Federico Cesi
scrisse una lettera a Galileo nel 1612
“sotto l’immagine della beata
Vergine (il Cigoli) ha dipinto la
Luna nel modo che da Vossignoria è
stata scoperta, colla divisione
merlata e le sue isolette”.
Formazione della Via
La Via Lattea: nel 1610 Galileo scopri’
                                             Lattea prima di Galileo
che la Via Lattea e’ costituita da miriadi
di stelle “nihil aliud quam innumerarum         Tintoretto, 1575
stellarum coecervatim consitarum
congeries” (Sidereus Nuncius)

                                                             T31
Prima ancora Giotto aveva dipinto la cometa di Halley nel
                 suo passaggio del 1301
            Cappella degli Scrovegni-Padova

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Sternennacht über der Rhone: i cieli di Van
           Gogh (1853-1890)
I cieli moderni:Edwin
     Hubble e Georges
    Lemaitre scoprono
l’espansione dell’universo
          nel 1931

                      34
I cieli del terzo millennio: Hubble
deep field, 2004.Galassie lontane
 13 miliardi di anni luce viste dal
                                      35
     tescopio spaziale Hubble
Nebulose Planetarie: Telescopio
                                  36
            Hubble
Ora sappiamo che
l’universo e’ composto
  di energia oscura al
   68.3%, di materia
oscura al 26.8% e di
  materia luminosa al
          4.9%
     Sappiamo che
    esistono le onde
      gravitazionali
 predette da Einstein
        nel 1917         37
La fusione di due stelle di neutroni ha prodotto
 un’ onda gravitazionale rivelata da Ligo/Virgo il
                 17 agosto 2017

                                                 38
Sappiamo che al centro delle galassie esistono
enormi buchi neri che ingoiano materia, come
 fotografato in Messier 87 da Event Horizon
          Telescope in Aprile 2019

                                            39
I telescopi del futuro ci riveleranno cieli
ancora piu’ lontani: ELT con specchio
  di 39 m di diametro osservera’ le
   prime stelle e le prime galassie

                                              40
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